LA COMUNICAZIONE
NON VERBALENON VERBALE
Urbino 24 gennaio 2014
Antonella Scalognini
DOVE PASSA LA COMUNICAZIONE?
10-20%
VERBALE
20-30%
PARAVERBALE
50%
GESTUALE
Le più importanti forme della
comunicazione non verbale
• Sistema cinesico (postura, comportamento gestuale,mimica
facciale)
• Sistema prossemico
– Comportamento spaziale relativo al rapporto che
l’individuo instaura con lo spazio che lo circondal’individuo instaura con lo spazio che lo circonda
– Contatto corporeo
– Distanza interpersonale
– Orientazioni
• Sistema paralinguistico
• Altezza, ritmo, volume, tempo del linguaggio
• Accento
• Tono
• Qualità della voce (cupa, piena, risonante…)• Qualità della voce (cupa, piena, risonante…)
• Piangere, ridere, sospirare
• Aspetto esteriore
• Abbigliamento
• Fisico
• Cura dei particolari
L’importanza della comunicazione non verbalenon si limita ai colloqui faccia a faccia.
Anche nel messaggio scritto è importantel’aspetto “non verbale”: può essere battutil’aspetto “non verbale”: può essere battutiordinatamente al computer, oppurescribacchiato a man, su carta di poco prezzo osu carta pergamena, in caratteri più o menochiari ed eleganti, e tutto ciò avrà un pesonella decodificazione del messaggio.
Le più importanti forme della comunicazione non
verbale
• Linguaggio dei segni: per esempio il cenno del capoper dire “si” e lo scuotimento del capo per dire “no” oil saluto militare per dimostrare rispetto e obbedienza.
• Linguaggio delle azioni: per esempio le movenze delcorpo e le azioni che non hanno l’intento specifico disurrogare le parole, ma che trasmettono pur sempreun significato. Esempi ovvi sono il puntare il dito peresprimere un rimprovero, lo sguardo assente cheun significato. Esempi ovvi sono il puntare il dito peresprimere un rimprovero, lo sguardo assente checomunica mancanza di attenzione o incomprensioneper quanto detto.
• Linguaggio degli oggetti: consiste di disegni, schizzi,diagrammi, abiti, accessori, mobili,…
• Paralinguaggio: è il modo di porgere le parole,regolando il tono della voce, il volume e l’altezza delsuono, la rapidità dell’eloquio e altri aspetti fisici deldiscorrere.
ESTETICA E CURA DELLA PERSONA
• Modo di vestire
• Pulizia
• Capigliatura
• Monili• Monili
• Profumi
• Residui magici
• Condotte comportamentali
• Emblemi di riconoscimento
Il contesto…
La cultura che cambia e la CNV
•• Ogni cultura,Ogni cultura,
• e per cultura si vuole intendere non solo quella di un popolo o di una nazione ma anche quella del singolo ovvero il suo mondo interno, il suo sistema di relazioni sociali e di valori,
• ha sviluppato i suoi schemi con cui categorizzare il mondo, gli eventi, le esperienze, le persone e i loro comportamenti.
• Categorizzare significa dare un senso, ma significa anche selezionare ovvero operare una scelta: tenere qualcosa ma scartare qualcos’altro.
ricordando… che “non si può non
comunicare”
• Scompare la distinzione fra espressione
“autentica” (suscitata in modo automatico dal
programma nervoso corrispondente) ed
espressione “falsa” (generata dall’intervento espressione “falsa” (generata dall’intervento
delle regole di esibizione per motivi culturali)
le espressioni facciali hanno un valore sociale,
sono “messaggi” inviati agli altri e, in quanto
tali, svolgono una funzione comunicativa
La CNV svolge funzioni sociali
o Gestione della situazione sociale
o Autopresentazione
o Comunicazione degli stati emotivi
o Comunicazione degli atteggiamentio Comunicazione degli atteggiamenti
o Controllo del canale
Inoltre la CNV ha la funzione di:
•• ripetereripetere la frase espressa (es. “Prego, prima lei” accompagnato da un invito con la mano)
• sostituire l’eloquio (es. un forte abbraccio ad un bambino che è caduto)
•• accentuareaccentuare l’espressione sottolineandola (“Ed è qui – mano sbattuta sul tavolo – che dobbiamo diventare più competitivi!”)sbattuta sul tavolo – che dobbiamo diventare più competitivi!”)
•• completarecompletare la comunicazione verbale (“Vuoi la merenda?” mostrando una mela)
•• regolareregolare il flusso comunicativo tra più persone (un cenno del capo ad un alunno per fargli riprendere la lettura)
•• contraddirecontraddire il messaggio verbale(“Vieni, vieni pure! Non ti faccio niente” detto in tono forte e minaccioso)
Le categorie analogiche
Messaggi verbali costituiscono solo una parte limit ata della comunicazione.
La comunicazione non verbale è meno suscettibile alla falsificazione conscia.suscettibile alla falsificazione conscia.
Un segnale corporeo da solo non ha un preciso valore enunciativo;
solo un gruppo di segnali che vanno nella stessa direzione può avere questo
significato.
LA CONGRUENZA
Parliamo di congruenza quando
I SEGNALI NON VERBALI CONFERMANO E SOSTENGONO
I MESSAGGI VERBALI
Congruenza tra CV e CNV
• La congruenza convince
• L’insicurezza porta spesso all’incongruenza e questa può facilmente essere mal interpretata
• Se non si procederà ad una verifica di ciò che • Se non si procederà ad una verifica di ciò che penso di aver capito, potrei procedere presumendo di aver capito le intenzioni dell’altro
Congruenza tra CV e CNV
• Infatti quando percepiamo dei segnali
incongruenti sappiamo semplicemente che si
è verificata una incongruenza, ma non
sappiamo ancora a che cosa si debba sappiamo ancora a che cosa si debba
attribuire
Discrepanza
1. Discrepanza rispetto alle parole pronunciate
2. Discrepanza tra un segnale osservato e le nostre aspettative (es. portiamo un dono, torniamo da una vacanza, da un week end di lavoro e mi aspetto…)aspetto…)
3. Pseudo incongruenza – mi aspetto qualche cosa che l’altro non immagina neanche (perché non lo sa o per differenza culturale)
4. Discrepanza rispetto alla persona (non me lo sarei aspettato da lui/lei)
Perché è così importante la CNV?
Premesse:
• Il corpo ha memoria del nostro vivere, emotivo, affettivo, cognitivo, traumatico; in esso vengono trattenuti gli schemi emotivi nostro malgrado sotto varie forme: tensioni, movimenti, gesti, varie forme: tensioni, movimenti, gesti, atteggiamenti posturali, tono della voce… e dal corpo accediamo se vogliamo intendere prima, sciogliere poi (o viceversa-dipende dagli orientamenti di pensiero) i nodi, mal espressi o mal gestiti, che ci segnano.
• Le informazioni fondamentali
dell’accettazione, del rifiuto, dell’assenso sono
preverbali e comunicano oltre le parole
• Per questo si dice che è più difficile mentire • Per questo si dice che è più difficile mentire
senza parlare!!!
Le categorie che caratterizzano l’alfabeto della comunicazione non verbale sono:
• La conformazione fisica e l’aspetto esteriore
• Spazio (prossemica)
• Il tempo
• La postura
• La gestualit à (espressioni del corpo)
• Il movimento
• La mimica (espressioni del volto)
• La voce (tratti paralinguistici)
• Tono muscolare
SpazioSpazio• Lo spazio personale è strettamente connesso ai confini del s é,
ed è utilizzato come “ mezzo per regolare ” le interazioni.
• Spazio influenzato da componenti emotive e affettiv e. Spazio come entit à emozionale e cognitiva
• “ Spazio simbolico di contenimento,di differenziazion e, di evitamento, di appello, di unione, di silenzio, di rifiuto, di perdita, di separazione, di costruzione o di distru zione ”perdita, di separazione, di costruzione o di distru zione ”(G. Nicolodi,1988
• Spazio intimo
• Spazio personale
• Spazio sociale
• Spazio pubblico .
(Hall, 1966 )l'antropologo E.T. Hall, al termine della seconda guerra mondiale, venne incaricato di studiare come riavvicinare le culture "nemiche" tedesca e
giapponese a quella degli Stati Uniti, così che la successiva cooperazione per la ricostruzione procedesse con maggiore collaborazione e senza incomprensioni
Zona Intima (O - 45 cm)
• Relazioni appropriate: Contatti intimi (fare
l'amore, confortare, accarezzare) e contatti
praticati in sport come la lotta o il pugilato
• Qualità sensoriali: L'odore e il calore sono gli • Qualità sensoriali: L'odore e il calore sono gli
input sensoriali dominanti. Il modo primario
di comunicare passa dalle vocalizzazioni al
toccarsi.
Personale (45 — 120 cm)
• Relazioni appropriate: Contatti fra amici e
interazioni quotidiane con persone che si
conoscono.
• Qualità sensoriali: Minore importanza per odore e
calore rispetto alla distanza intima. La vista diventa
il canale sensoriale dominante. La comunicazione
avviene prevalentemente in modo verbale e non
con il tatto.
Sociale (1.2 — 3.5 m)
• Relazioni appropriate: Contatti impersonali, con
persone che non si conoscono o per affari (si offre
consulenza, si negozia, si contratta)
• Qualità sensoriali: Odore e calore sono input
minimi. Le informazioni date dai canali visivi sono
meno dettagliate rispetto alla distanza personale.
Le comunicazioni avvengono vocalmente ad un
normale livello di voce. Non è possibile toccarsi.
Pubblica. (più di 3.5 m)
• Relazioni appropriate: Contatti formali fra un
individuo (ad esempio un attore o un
politico) e il pubblico
• Qualità sensoriali: Odore e calore assenti. • Qualità sensoriali: Odore e calore assenti.
L'input visivo non è dettagliato.
Comportamenti non verbali esagerati per
migliorare e integrare la comunicazione
verbale.
Il sorriso
•Ekman: diciannove configurazioni diverse di sorriso, fra cui
• Sorriso spontaneo (o sorriso di Duchenne): riguarda il volto intero;
gli angoli della bocca sono sollevati verso l’alto, si mostrano i denti e
si contraggono i muscoli orbicolari degli occhi
• Sorriso simulato (o sorriso non-Duchenne): si attivano soltanto i
muscoli zigomatici della parte inferiore del volto
• Sorriso miserabile: si prolunga l’espressione della zona inferiore del
volto; accettazione di una condizione di necessità spiacevole
• Riso della forca: ah, ah, sto andando in fallimento!
Sorriso
• Sorriso = promotore dell’affinità relazionale
(impiegato al fine di stabilire e mantenere una
relazione amichevole con gli altri)
• Sorriso = regolatore dei rapporti sociali (la sua
frequenza e intensità sono governate dal
potere sociale e dal genere)
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