. CAPITOLO PRIMO
… solo pietra restava, pietre e pochi uomini
con radici di pietra, o di capra. JOÃO CABRAL
Per molto tempo i nonni di Juan vissero grazie ad
alcune mucche che avevano ereditato. Mungevano
le mucche mattina e sera e con il latte facevano
formaggio e burro, e così mangiavano.
Lavoravano molto nei campi e con quello che guadagnavano potevano mandare i figli a scuola e comprare quaderni, scarpe e vestiti.
Ogni tanto scendevano per un giorno in città, andavano al luna park, giocavano al tiro al bersaglio e mangiavano pop-corn seduti in piazza.
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Ma a poco a poco la siccità, i governi e i ladri di bestiame fecero perdere ai nonni le loro mucche. Nel Nord, per vivere, bisogna avere le mucche. Altrimenti bisogna avere i maiali, dei bei maiali per farci salsicce, bondiolas* e prosciutti, e superare così il freddo dell’inverno.
E se non ci sono maiali, bisogna avere almeno le capre, che vivono d’aria e quando non c’è più nulla girano le colline mangiando erba dura.
Nel Nord non è facile superare l’inverno, ma grazie alle loro mucche i nonni di Juan superarono, bene o male, molti inverni.
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.Finché la siccità, i governi e i ladri di bestiame non gliele fecero perdere tutte. Allora cominciarono a badare alle mucche di altra gente. Una canzone del paese di Juan dice: Passano mucche e pene sullo stesso sentiero. Le pene sono nostre, le mucche d’altra gente.
Anche i genitori di Juan badavano alle mucche di
altra gente cantando questa canzone.
Sapevano portarle nei pascoli estivi, in cerca
di erba verde, sapevano curarle dalle malattie,
operarle al ventre se prendevano l’indigestione di
foraggio fresco, sapevano mungerle, fare il burro
e anche il formaggio.
Ma ormai né il latte, né le mucche, né le terre
erano più loro.
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..Fra i ladri di bestiame, la siccità e i governi, anche i padroni dei genitori di Juan
s’impoverirono.
Fu così che si misero a lavorare e non ebbero
più bisogno di braccianti* e li licenziarono.
Il padre e la madre di Juan rimasero senza
lavoro e non ci furono più soldi per andare al
luna park, né per mangiare pop-corn, né per
comprare quaderni.
E nemmeno per le scarpe, né per i vestiti. Né per dare da mangiare a un cavallo, o almeno a una vecchia asina… Poveri com’erano, cominciarono a vendere le cose che avevano. Prima un tavolo che non usavano. Poi alcune tazze che avevano ereditato.
Poi un poncho* così leggero che stava tutto in un pugno. E più avanti una coperta a rombi. Finché la madre di Juan disse: «Di questo passo ci resterà solo quello che abbiamo addosso». .
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