Istituto Professionale Guglielmo Marconi Settore: INDUSTRIA E ARTIGIANATO
via Galcianese n° 20 - 59100 Prato - tel. 0039(0)57427695 - fax 0039(0)57427032 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)
A.S.2017/2018
Prot.
Documento predisposto dal consiglio della classe 5AMA -
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Contenuto:
1. Profilo dell’indirizzo
2. Composizione Consiglio di classe e variazioni nella composizione dello stesso.
3. Elenco dei candidati
4. Alternanza scuola/lavoro
5. Profilo della classe
6. Informazioni relative alle prove simulate
7. Programmi svolti nelle singole discipline, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni
In allegato
- Simulazioni delle prove scritte di esame e griglie di valutazione adottate
- Documenti riservati per la commissione esaminatrice - Scheda del profilo delle competenze acquisite in alternanza scuola/lavoro
Componenti Del Consiglio Di Classe della 5AMA
Italiano e Storia GIANNA GNESINI
Lingua Straniera (Inglese) CATIA VALENTINI
Matematica LORENZA NOCENTINI
Tecnologie Elettrico-elettroniche ed Applicazioni GIUSEPPE DEL DUCA
Tecnologie Elettrico-elettroniche ed Applicazioni (ITP) LUIGI DI DOMENICO
Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni (coordinatrice) LAURA DI MATTEO
Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni (ITP) GABRIELE FORTUGNO
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione LUCA PALAMARO
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione(ITP) LUIGI DI DOMENICO
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni LUIGI DI DOMENICO
Scienze Motorie e Sportive ANDREA PUGGELLI
Religione Cattolica (facoltativa) TOMMASO ROSSI
Sostegno (area scientifica) LUCA ALOIA
Sostegno (area tecnica) STEFANO TOCCAFONDI
Sostegno (area umanistica) IRENE MARINO
Prato, 15 maggio 2017 Il Dirigente (T. PIERUCCI)
Nel triennio 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 i componenti di questo consiglio di classe hanno
subito i seguenti avvicendamenti e variazioni:
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni: la Prof,ssa Di Matteo ha sostituito la collega Prof.ssa
Rotondaro che ha insegnato la materia in terza e quarta;
Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni: il Prof. Del Duca ha sostituito il Prof. Bardazzi
che ha insegnato la materia in terza e quarta;
Tecnologie e Tecniche di installazione e di manutenzione: il Prof. Palamaro ha sostituito il Prof.
Melani che ha insegnato in quarta, mentre in terza ha insegnato il Prof. Giacomelli;
Laboratorio tecnologico ed esercitazioni: in terza il docente è stato il prof. Arletti; in quarta ed in
quinta ha insegnato il Prof. Di Domenico;
Inglese: la Prof.ssa Valentini ha insegnato in quarta ed in quinta, mentre in terza ha insegnato il la
Prof.ssa Policardi;
Italiano e Storia: la Prof.ssa Gnesini ha insegnato in quarta ed in quinta, mentre in terza ha
insegnato il la Prof.ssa Soldani;
Ed. Fisica: il Prof. Puggelli ha sostituito il Prof. Romoli che ha insegnato in quarta, mentre in terza
ha insegnato il Prof. Venanzi;
Religione: in terza il docente è stato il prof. Innocenti; in quarta ed in quinta ha insegnato il Prof.
Rossi;
La Prof..ssa Nocentini è stata l’insegnante di Matematica nel corso del triennio
PROFILO DELL’INDIRIZZO
L'IPSIA Marconi opera dagli anni ’70 nel territorio pratese ed ha svolto in questi decenni una
funzione sociale e educativa preziosa per una città a forte vocazione industriale come è Prato.
Centinaia di ragazzi con la qualifica triennale o con il diploma quinquennale, si sono inseriti con
facilità nel mondo del lavoro, trovando quasi sempre una collocazione congruente con il loro titolo
di studio. In un contesto territoriale segnato prima da una forte immigrazione dalle regioni
meridionali del nostro Paese e ora da consistenti flussi migratori che stanno trasformando Prato in
una città multietnica, il Marconi è stato e continua ad essere un potente strumento di integrazione e
di crescita umana e culturale che trasforma le diversità in ricchezza.
La trasformazione che ha subito il territorio e la più vasta crisi che attraversa le nostre società
rendono più incerte le prospettive di lavoro dei nostri allievi, spesso più difficile la situazione dei loro
ambienti familiari: tutto questo acuisce la sfida educativa del nostro quotidiano lavoro e rende
sempre più di "frontiera" il nostro Istituto.
In questi anni l’Istituto ha tentato di mettere a punto un'offerta formativa coerente con tali circostanze
storiche, nella ristrutturazione dei corsi previsti dalla riforma scolastica. L’opzione, mezzi di
trasporto, attivata per l’indirizzo di Manutenzione e assistenza tecnica risponde alle esigenze del
territorio, in quanto i nostri diplomati potranno inserirsi, grazie a una solida preparazione, nelle
autofficine meccaniche, nelle carrozzerie e nei centri revisione. Il ragazzo in uscita dovrà avere delle
competenze di base a partire dalla conoscenza di tutti i componenti generali dell’autoveicolo, il loro
principio di funzionamento ed essere in grado di intervenire in caso di guasto o quantomeno
analizzare il problema in maniera logica e coerente (abilità). Dall’anno prossimo, sempre con
l’obiettivo di ampliare l’offerta formativa e rispondere in maniera adeguata alle richieste del territorio
pratese, si attiverà una nuova opzione “apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”,
all’interno della quale ogni studente potrà scegliere una delle due curvature possibili, quella
meccanica e quella elettrica-elettronica. Questa nuova figura professionale unisce le competenze
dell’impiantista termotecnico, dell’elettrotecnico- elettronico e del meccanico per ottenere un profilo
integrato di notevole interesse e flessibilità per il mercato del lavoro.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica,
consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze, abilità e sbocchi
professionali
1. utilizzare strumenti di misura, controllo e diagnosi ed eseguire regolazioni di sistemi e impianti
2. scegliere e utilizzare i componenti e i materiali relativi al settore di interesse per intervenire
in fase di montaggio o di manutenzione
3. intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti
utilizzati nel rispetto delle norme di sicurezza
4. promuovere e gestire imprese artigiane
5. trovare immediatamente occupazione nei settori di specializzazione
6. proseguire gli studi all’ universita’ o nei corsi ifts
ELENCO DEI CANDIDATI
1 ABBAS HAMZA
2 ACCIAIOLI GIACOMO
3 AGATI LORENZO
4 AMERINI TOMMASO
5 BENEDETTI MATTEO
6 BITOSSI EMANUELE
7 BORSACCHI FEDERICO
8 BUSSONE MARIO
9 CASTELLANO JOHNNY
10 CRETELLA ERIC
11 CUPIDI LEONARDO
12 GALLORI SAMUELE
13 GRANOLLA MATTEO
14 GUNATHILAKE DILAN
15 LAPINI GIOSUE’
16 MAGAZZINI FILIPPO
17 MAMMOLITI ANTONIO
18 MASILLA MATTIA
19 NIERI FRANCESCO
20 PRATESI FRANCESCO
21 ZITO MATTIA
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
Periodo Attività Tematiche Risultati
Marzo 2016
Visita alle
Fonderie Palmieri
(Calenzano)
Il mondo del lavoro e le
competenze richieste.
Opportunità formative
post diploma.
Acquisizione critica della complessità della società moderna ed elementi di orientamento
Quattro settimane di stage presso aziende per acquisire competenze di ciascun
maggio 2016
Organizzazione
stage da parte dei
tutor scolastici
I tutor scolastici
predispongono gli stage
in aziende del settore con
apposite convenzioni
ambito lavorativo, a
completamento della
formazione acquisita in
ambito scolastico, con attività pratiche e relazionali specifiche del settore di interesse
Quattro settimane di stage presso aziende per acquisire competenze di ciascun
maggio 2017
Organizzazione
stage da parte dei
tutor scolastici
I tutor scolastici
predispongono gli stage
in aziende del settore con
apposite convenzioni
ambito lavorativo, a
completamento della
formazione acquisita in
ambito scolastico, con attività pratiche e relazionali specifiche del settore di interesse
Due settimane di stage presso aziende per acquisire competenze di
settembre 2017
Organizzazione
stage da parte dei
tutor scolastici
I tutor scolastici
predispongono gli stage
in aziende del settore con
apposite convenzioni
ciascun ambito
lavorativo, a
completamento della
formazione acquisita in
ambito scolastico, con attività pratiche e relazionali specifiche del settore di interesse
Febbraio 2018
Visita
Termovalorizzatore
(Pavia)
Il mondo del lavoro e le
competenze richieste.
Opportunità formative
post diploma.
Acquisizione critica della complessità della società moderna ed elementi di orientamento
• Gli alunni hanno adempiuto all’obbligo dell’alternanza scuola/lavoro, completando 400 ore di
stage presso aziende del territorio, così suddivise, 160 in terza, 160 in quarta e 80 in quinta, con
esito positivo (la documentazione è depositata in segreteria, allegata al fascicolo personale
dell’alunno).
• In allegato al presente documento il profilo sulle competenze acquisite dagli allievi in riferimento
all’alternanza scuola/lavo
PROGETTI DI ORIENTAMENTO IN USCITA E VISITE GUIDATE NELL’ARCO DEL TRIENNIO
La classe nel triennio è stata coinvolta in visite e progetti come di seguito riportato:
- OTTOBRE 2015 visita guidata all’EXPO’ a Milano.
- APRILE 2016 visita guidata a “Verona Job Orienta”
La classe ha inoltre partecipato quest’anno a progetti relativi all’orientamento in uscita. Nel mese di
dicembre 2017 il Marconi ha incontrato l’ACCADEMIA NAVALE per la presentazione della stessa.
Sono stati organizzati incontri con Adecco, nel mese di gennaio 2018, sia per quanto riguarda la
scrittura efficace di un Curriculum Vitae e presentazione della candidatura, che la procedura di
iscrizione ad una agenzia per il lavoro. Inoltre nel mese di gennaio c.a., alcuni alunni hanno
partecipato nel pomeriggio alla prima edizione di UNITOUR (presentazione delle offerte formative
universitarie) a Firenze. Nello stesso mese di gennaio L’alunno Giosuè Lapini è stato premiato
nell’ambito del Progetto “Marconi premia le eccellenze” presso il Palazzo della Provincia.
Nel mese di marzo è stato organizzato in sede, un incontro con L’Esercito Italiano al fine di far
conoscere ai diplomandi una ulteriore opportunità di impiego post diploma ed un incontro con
Federazione Maestri del Lavoro d’Italia, descrizione attività: Relazione sul tema “Il linguaggio
dell’industria: concetti ed esempi dietro le parole più utilizzate nell’operatività quotidiana”.
Nel mese di maggio, inoltre, gli studenti incontrano il CENTRO PER L’IMPIEGO relativamente al
progetto “Scuole al centro” promosso dalla Regione Toscana e successivamente, nello stesso mese,
ci sarà un incontro con OPENJOB (agenzia per il lavoro) ed un rappresentante di una ditta del
territorio a testimonianza delle forti richieste sul mercato di figure professionali in possesso delle
attitudini e competenze che il nostro Istituto garantisce ai propri diplomati.
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da 21 alunni, tra cui tre con DSA e un alunno con certificazione ai sensi della
legge 104/1992. Tutti provengono dalla stessa classe quarta e non è presente alcun ripetente. I
numeri sono ovviamente cambiati nel tempo e nei tre anni vi sono state alcune bocciature e
inserimenti da altre classi che venivano “smembrate”.
Il gruppo classe è sufficientemente unito per cui è stato possibile lavorare proficuamente in alcune
materie e l'atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica in molti di loro è stato positivo.
Hanno partecipato abbastanza attivamente e per alcuni di loro anche in modo costruttivo alle lezioni,
anche se in alcune materie di indirizzo hanno mostrato poca partecipazione e a tratti scarso
interesse, forse derivanti dal fatto che purtroppo in queste discipline non è stato possibile assicurare
la continuità didattica. In generale hanno risposto con attenzione alle proposte curricolari ed
extracurricolari a loro proposte. Anche in alcune materie dell’area comune non è stato possibile
assicurare una completa continuità didattica, ma in definitiva è stato possibile fare un proficuo lavoro.
Il grado di partecipazione e di collaborazione è risultato più che sufficiente per una parte della classe,
mentre alcuni hanno avuto un atteggiamento più passivo, e distratto.
In buona parte di loro si è riscontrata comunque una applicazione nel lavoro di studio personale,
anche se non sempre in modo continuativo.
L’atteggiamento verso i docenti è stato sufficientemente improntato al rispetto e alla correttezza. Il
clima di classe è stato quasi sempre favorevole all’apprendimento. Dal punto di vista disciplinare si
sono evidenziati problemi particolari in un solo caso, nella prima parte dell’anno, mentre i rapporti tra
di loro sono sembrati abbastanza corretti e rispettosi, anche se in molti di loro si è riscontrato un
atteggiamento poco maturo che ha provocato momenti di disarmonia, con i docenti ma anche con i
compagni di classe.
Venendo ai risultati più strettamente scolastici, la classe si è mostrata non completamente omogenea
nel rendimento, il profitto risulta in generale segnato da risultati più che sufficienti in un discreto
numero di casi, il resto della classe ha raggiunto un profitto sufficiente ed un esiguo numero ha avuto
risultati negativi soprattutto nelle materie di indirizzo.
Gli obiettivi disciplinari, in relazione alle finalità formative generali, sono stati sostanzialmente
raggiunti, con ovvie diversificazioni, sia nell’area comune sia nell’area di indirizzo.
6. SIMULAZIONE PROVE DI ESAME
A) Prova pluridisciplinare (simulazione terza prova)
Criteri seguiti per la progettazione delle prove multidisciplinari
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso: per questo, il
Consiglio di Classe ha scelto per le simulazioni quattro materie, con l’eccezione di quelle già soggette
a prova scritta:
- Matematica
- Inglese
- Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni
- Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni
Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso dell'anno,
i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di somministrare,
per la simulazione della terza prova, la tipologia B, che prevede quesiti a risposta aperta. Agli alunni
è stato concesso l’uso del dizionario bilingue di inglese e della calcolatrice.
Sono state effettuate tre simulazioni della terza prova in data 26 marzo e 17 aprile e 10 maggio 2018.
Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta ha ricevuto un punteggio massimo in
quindicesimi e la valutazione globale della prova è scaturita dalla media dei punteggi.
B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta
Sono state effettuate due simulazioni della prima prova scritta in data 21 marzo e 24 aprile 2018
Sono state effettuate due simulazioni della seconda prova scritta in data 10 aprile e 3 maggio
2018.
TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI
Prof.ssa Laura Di Matteo Prof. Gabriele Fortugno
Premessa
La classe, nel primo trimestre si è mostrata alquanto restia all’impegno nello studio, mentre nel
secondo pentamestre ha dimostrato, seppure con discontinuità, un sufficiente interesse ed una
partecipazione attiva verso i temi didattici proposti, Il gruppo classe, composto da 21 alunni, ha
manifestato atteggiamenti eterogenei evidenziando elementi più responsabili e propensi all’analisi e
rielaborazione personale delle tematiche affrontate, ed altri più superficiali e meno dotati di attitudine
allo studio, conseguendo – nel complesso – una preparazione sufficiente. Si rilevano elementi di
spicco che avendo manifestato maggiore impegno e serietà sono riusciti a raggiungere risultati più che
soddisfacenti.
Finalità
Fornire le nozioni di base sulle tecniche e strumenti utili alla gestione e controllo dei diversi processi
produttivi attraverso l’ausilio di tecniche statistiche, di Project Management, di analisi dell’affidabilità di
componenti, sistemi e apparati nonché sulla rappresentazione e analisi del ciclo di vita di un prodotto
partendo dall’esplicitazione della relativa distinta base. Quindi stimolare gli studenti ad analizzare
problematiche relative allo studio di casi reali anche mediante schematizzazioni ed utilizzo di manuali
tecnici.
Obiettivi di apprendimento
Conoscere gli strumenti e le tecnologie specifiche per saper applicare i principi dell’organizzazione,
della gestione, dell’analisi e del controllo ai diversi processi produttivi, assicurando i livelli di qualità ed
efficienza richiesti.
Metodologia adottata
Lezione frontale ed esercitazioni in gruppi di lavoro, partendo dallo studio di casi reali.
Criteri di valutazione di rispondenza della classe
La valutazione degli alunni è derivata da compiti scritti, relazioni ed esercitazioni assegnate e
verifiche orali, inoltre si è tenuto conto dell’impegno e della continuità della partecipazione alle lezioni
ed al rispetto delle consegne delle esercitazioni proposte.
Concretamente la valutazione si è basata sulla comprensione degli argomenti e all’impostazione
analitica della soluzione data ai vari temi assegnati, dando spesso minor peso alla relativa
risoluzione numerica
Osservazioni e confronti tra l’effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
L’effettivo svolgimento delle lezioni non coincide, ad oggi, con il programma di inizio anno, questo è
dovuto essenzialmente al fatto che alcuni argomenti affrontati, avendo generato maggior interesse
nella maggior parte della classe, sono stati più approfonditi di quanto programmato. E’ comunque
previsto lo svolgimento completo di quanto programmato ma non con lo stesso approfondimento.
Profitto ed efficacia didattica della classe
La risposta della classe alle lezioni tenute, sono state alquanto eterogenee, alcuni studenti hanno
dimostrato nel corso dell’anno un effettivo miglioramento e maggior interesse raggiungendo risultati
discreti, molti altri si sono faticosamente assestati a risultati sufficienti ed una minoranza, per ragioni
diverse, hanno ottenuto risultati mediocri.
Disciplina e grado di partecipazione
Gli alunni si sono comportati in maniera sostanzialmente corretta, anche se è da segnalare una
profonda attitudine alle assenze ed alle entrate ed uscite fuori orario ufficiale. Nel secondo
pentamestre si sono dimostrati maggiormente partecipi al dialogo didattico educativo.
Libro di Testo
“Tecnologie Meccaniche e Applicazioni” 3 di Calligaris, Fava, Tomasello e Pivetta. Ad
integrazione di argomenti trattati in maniera più approfondita, sono state fornite opportune
dispense integrative preparate dal docente.
MODULO A: Statistica (ore 13)
- Analisi statistica:
- Rappresentazione dei dati
- Istogrammi ed ortogrammi
- Diagrammi a torta
- Diagrammi di Pareto
- Carte di controllo: X-R
- Elementi di analisi previsionale:
- Misura della variabilità della previsione (σ)
- Variabile standardizzata di Gauss (Z)
MODULO B: Project Management (ore 13)
- Project Management
- Obiettivi del PM
- Sviluppo temporale di un progetto
- Tecniche e strumenti del PM
- WBS ( Work Breakdown Structure)
- OBS (Organization Brackdown Structure)
- RAM (Responsability Assignment Matrix)
- PERT (Program Evaluation and Review Technique)
- Diagramma di Gantt
- Esempi ed esercitazioni
MODULO C: Struttura delle macchine a controllo numerico (ore 6)
- La tecnologia del controllo numerico
- L’unità di governo
- Macchine utensili a CN
- La matematica del Controllo Numerico: sistemi di coordinate
- Zero pezzo e zero macchina
- Struttura del programma
- Programmazione CNC
- Semplici esempi di programmazione CNC.
MODULO D: Affidabilità e Manutenzione (ore 4)
- Ciclo di vita di un prodotto
- Guasti
- Analisi e valutazione del ciclo di vita
- Analisi del guasto
- Diagramma causa-effetto
- Albero dei guasti
- Metodo FMECA
- Affidabilità e relativo calcolo
- Valutazione dell’affidabilità
- Fattori economici del ciclo di vita - Esempi
MODULO E: Distinta Base e sue applicazioni (ore 2)
- Definizione e rappresentazione della distinta base
- Processo e sviluppo di un nuovo prodotto
- Esempi ed applicazioni della distinta base
MATEMATICA
Prof.ssa Lorenza Nocentini
Premessa
La classe è composta da 21 alunni, tutti provenienti dalla stessa terza e quarta, solo uno studente si è
inserito in quarta proveniente da altro Istituto.
Sono la docente di Matematica dalla classe terza e nel corso di questo triennio ho visto i vari mutamenti
della classe, e dispiace dirlo, non del tutto positivi.
In terza, la classe ha risposto alle varie sollecitazioni in modo molto positivo, ottenendo discreti esiti; in
quarta alcuni alunni hanno continuato nella loro crescita e maturazione, mentre altri non hanno trovato
le giuste motivazioni, con un approccio alla matematica decisamente passivo; è stato necessario quindi
stimolarli continuamente cercando di renderli il più partecipi possibile alle lezioni.
Finalità
Nell'affrontare i vari argomenti di analisi matematica mi sono proposto di considerarli via via, come tanti
elementi volti a formare un unico insieme: lo studio di funzioni. Ho cercato per ogni argomento di curare
sia l’aspetto teorico ma principalmente l'aspetto applicativo, presentando la consequenzialità logica
delle informazioni.
Obiettivo di apprendimento
L'obiettivo che mi sono proposto di raggiungere è quello di aumentare le capacità di riflessione degli
studenti, oltre che fornire loro strumenti di calcolo utili garantendo le dovute conoscenze matematiche
necessarie cercando di favorire le capacità nell’affrontare e nel risolvere i problemi con difficoltà sempre
crescenti.
Metodologia adottata
Per quanto riguarda la metodologia, ho fatto ricorso alla lezione frontale integrata da momenti di dialogo
e di confronto costruttivo tra docente e alunno e allo studio di casi seguito da discussione, sollecitando
l'intervento dell'intera classe. Le prove assegnate oltre che accertare le competenze e le capacità degli
studenti mirano anche a favorirne il processo di maturazione.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe
La classe si presenta diversificata per capacità e presenta ancora casi, che non sono ancora
perfettamente adeguati alle richieste. La buona parte degli studenti ha avuto un rendimento sufficiente.
In occasione delle prove scritte la maggior parte degli s t u d e n t i si sono preparati i n m a n i e r a
su f f i c ien te , a lcun i a lunn i ha nno ot tenuto e s i ti bu o ni .
Disciplina e grado di partecipazione
Per quanto riguarda la disciplina, la classe non ha presentato casi di particolare rilevanza.
Tipologia delle verifiche effettuate
Le tipologie di verifica sono state le verifiche scritte, secondo gli schemi riportati nella descrizione del
programma svolto nel corso dell’anno, al fine di valutare le capacità operative dei singoli studenti in loro
completa autonomia ed i colloqui orali, durante i quali è stata proposta la rapida soluzione di esercizi
piuttosto semplici, e veniva stimolata la loro capacità di ragionamento.
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
Il programma effettivamente svolto coincide quantitativamente con la programmazione iniziale
Programma di Matematica
Modulo 1 (ore 8)
Funzioni: generalità sulle funzioni reali di una variabile reale. Insieme di esistenza di una funzione
reale di variabile reale.
Limiti: concetto di limite di una funzione
Limiti di funzioni: limite finito per x tendente ad un numero finito – limite finito destro e sinistro di
una funzione per x tendente ad un valore finito.
Limite infinito di una funzione per x tendente ad un numero finito.
Limite finito per x tendente all’infinito. Limite infinito per x tendente all’infinito.
Verifica di limiti di funzioni di tipo razionali intere e fratte.
Obiettivo minimo:
Sapere calcolare dominio e studio del segno di una funzione razionale intera e fratta.
Sapere la definizione di limite in forma intuitiva e descrittiva.
Modulo 2 (ore 15)
Funzioni continue.
Definire una funzione continua in un punto e in un intervallo. Comprendere la continuità delle funzioni
elementari. Funzioni discontinue e i vari tipi di discontinuità.
Calcolo dei limiti e limiti di forme indeterminate.
Esercizi relativi allo studio dei punti di discontinuità di funzioni razionali fratte.
Asintoti: Ricerca di asintoti orizzontali –verticali – obliqui di una funzione razionale fratta.
Obiettivo minimo:
Sapere calcolare gli asintoti verticali e orizzontali di una funzione.
Modulo 3 (ore 13)
Derivate
Definire la derivata di una funzione.
Calcolo di derivate di funzioni polinomiali attraverso la definizione.
Teorema di derivabilità (enunciato).
Interpretare geometricamente il concetto di derivata.
Calcolare la derivata di una funzione utilizzando le formule e le regole di derivazione. Classificazione
di punti di non derivabilità: punto angoloso, cuspide, punto di flesso a tangente verticale.
Obiettivo minimo:
Sapere calcolare la derivata di una funzione algebrica intera e fratta.
Modulo 4 (ore 15)
Applicazione delle derivate.
Teoremi di Fermat, Rolle e Lagrange (enunciati e loro significato geometrico) Funzioni crescenti e
decrescenti.
Massimi e minimi attraverso lo studio del segno della derivata prima.
Obiettivo minimo:
Studio e grafico di funzioni razionali intere e fratte.
Testo adottato: Leonardo Sasso
La matematica a colori (Edizione Gialla per il secondo biennio) Vol.4
Petrini Editore (DeA Scuola)
Profilo della classe
ITALIANO Prof. GIANNA GNESINI
La classe, formata da 21 alunni (di cui tre DSA e un alunno con programmazione differenziata) si è sempre mostrata abbastanza disponibile al lavoro in classe, anche se non sempre allo studio personale. I risultati raggiunti sia nello scritto sia nell’orale sono per una buona parte della classe abbastanza soddisfacenti. Qualche alunno invece mostra ancora difficoltà nell’affrontare la prova scritta. C’è da sottolineare che, per la fisionomia dell’Istituto e per la difficoltà incontrata dagli allievi in alcuni ambiti disciplinari si è cercato di impostare in maniera tale che gli obiettivi minimi fossero conseguibili con un lavoro attento in classe.
Finalità Far conseguire agli allievi una competenza letteraria e storico-letteraria: si è cercato per questo di favorire più un paragone esistenziale con gli autori che insistere sulla loro collocazione in un contesto
culturale difficile da comprendere in un percorso di studi professionale. Arricchire la disponibilità alla lettura. Padronanza della variabilità degli usi linguistici e capacità di produzione orale e scritta.
Obiettivi di apprendimento Padronanza dei procedimenti di storicizzazione dei testi letterari attraverso il riconoscimento delle loro principali caratteristiche formali e tematiche. Capacità di svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti. Padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo informativo o argomentativo.
Obiettivi minimi: Educazione storico-letteraria Conoscenze: Le conoscenze sopra indicate, limitatamente agli elementi essenziali, in particolare per quanto concerne “conoscere il pensiero e la poetica degli autori studiati” Competenze
- Esporre sinteticamente i contenuti di un testo - Individuare in un testo la collocazione di concetti e nuclei tematici - Confrontare due o più testi in relazione ai loro contenuti - Contestualizzare storicamente e letterariamente un autore
Educazione linguistica Produrre testi espositivi ed argomentativi sufficientemente ampi, coerenti e organici, rispettando l’ortografia e la sintassi.
Contenuti del programma svolto
LA DOMANDA DI INFINITO E LA DISPERAZIONE
GIACOMO LEOPARDI (11 ore)
Vita e opere dell’autore
Testi:
- L’infinito
- A Silvia
- Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
dalle Operette Morali: Il dialogo della Natura e di un Islandese
Il ROMANZO DI SECONDO OTTOCENTO
Il Positivismo. Il Naturalismo. Il Verismo. (3 ore)
1. GIOVANNI VERGA: VITA E POETICA (20 ORE) Le novelle da Vita dei campi
a. Rosso Malpelo b. La lupa
I romanzi a. I Malavoglia: pagine scelte
VERSO IL NOVECENTO
Il Decadentismo. (5 ore)
Introduzione generale.
1. GIOVANNI PASCOLI: VITA E POETICA (14 ORE)
da Il Fanciullino:
- passi scelti
da Myricae
- Lavandare
- X agosto
- Il lampo
- Il tuono
da I Canti di Castelvecchio
- Il gelsomino notturno
2. GABRIELE D’ANNUNZIO: VITA E POETICA (10 ORE)
da Il piacere
- Un ritratto allo specchio
LA CRISI DELL’IO
1. LUIGI PIRANDELLO: VITA E POETICA (10 ORE)
da L’umorismo:
- passi scelti
Le novelle
- Il treno ha fischiato
Dalla narrativa al teatro:
- Così è (se vi pare) - videoregistrazione dello spettacolo teatrale
2. ITALO SVEVO: VITA E POETICA (12 ORE)
da La coscienza di Zeno:
- pagine scelte
LA POESIA DEL NOVECENTO (2 ore)
1. GIUSEPPE UNGARETTI: VITA E POETICA (7 ORE)
da Allegria di naufragi:
- Veglia
- Soldati
- San Martino del Carso
- Fratelli
- Mattina
da Sentimento del tempo
- La madre
Testo in adozione P. DI SACCO, Chiare lettere, vol. 3, Pearson
Metodologie didattiche adottate
Lezione frontale e partecipata ed esercitazioni in classe. Lezione con proiezione di immagini su Pascoli, D’Annunzio, Ungaretti. Proiezione di videoregistrazioni di spettacoli teatrali di Pirandello.
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
Il programma effettivamente svolto non coincide quantitativamente con la programmazione iniziale, poiché per motivi di tempo e anche per esigenze di “ricalibrare” il programma sulla classe non si sono affrontati i seguenti argomenti: E. Montale e il Futurismo. Qualitativamente gli argomenti affrontati sono stati semplificati.
Verifiche Gli alunni si sono cimentati con tutte le tipologie testuali prevista nella prova scritta dell’esame di Stato: analisi letteraria, saggio breve, articolo di giornale, tema di argomento storico o generale. Sono state effettuate tre simulazioni della prova scritta di esame della durata di 6 ore. Quale griglia di valutazione, è stata usata, per le simulazioni della prima prova scritta, quella allegata al presente documento. Su ogni argomento, sono state effettuate prove orali e scritte con possibilità di recupero orale.
Profitto raggiunto dalla classe
I risultati conseguiti sono generalmente positivi nell’orale; nella produzione scritta, invece, i risultati sono differenziati. In particolare, alcuni alunni con problemi nella scrittura, pur avendo registrato un certo miglioramento nella padronanza dell’italiano, non sempre sono riusciti a raggiungere la soglia della sufficienza
Disciplina e grado di partecipazione La classe ha seguito con discreta assiduità e attenzione le lezioni e non vi sono mai stati gravi problemi di disciplina, tranne una certa immaturità sfociata talvolta infantilismo.
Profilo della classe
STORIA Prof. GIANNA GNESINI
Per quanto riguarda il profilo generale della classe, si rimanda a quanto già detto nella Premessa all’Italiano.
Finalità Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare i fatti e le strutture storiche tenendo conto delle loro dimensioni temporali e spaziali.
Analizzare la complessità delle interpretazioni storiche.
Obiettivi di apprendimento
Padronanza del lessico storico e capacità di adoperare i concetti interpretativi e i termini storici in rapporto con specifici contesti.
Produrre, leggere e comprendere testi di argomento storico.
Obiettivi minimi: Conoscenze: Conoscere i fatti e i fenomeni più rilevanti di ciascun modulo Competenze: Esporre i contenuti appresi adoperando correttamente i termini storici Leggere le più semplici trasposizioni grafiche dei testi Leggere e comprendere testi di argomento storico Produrre testi espositivi di argomento storico
Testo in adozione
M. ONNIS, L. CRIPPA, Orizzonti dell’uomo, 3 Loescher
Contenuti del programma svolto
1. LA PRIMA GUERRA MONDIALE Una guerra per l’egemonia europea. Dalla guerra breve alla guerra di logoramento. L’Italia dalla neutralità all’intervento. La vittoria dell’Intesa. Le eredità della guerra.
2. LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL’URSS
Le radici della rivoluzione. Le due rivoluzioni del 1917. La guerra civile e il comunismo di guerra.
3. IL FASCISMO
Il dopoguerra in Italia. L’ascesa del Fascismo. La transizione verso la dittatura (1922-25). Caratteri generali del regime fascista.
4. IL NAZISMO
Il dopoguerra in Germania e l’ascesa del Nazismo. Caratteri ideologici del Nazismo. Il Nazismo al potere. Il sistema totalitario.
5. LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Le radici del conflitto. L’aggressività nazista e l’annessione dell’Austria. Da Monaco alla guerra. La guerra lampo e l’espansione dell’Asse. La svolta del 1942: dalla guerra europea alla guerra mondiale. L’Italia e la seconda guerra mondiale; l’estate del 1943. La sconfitta dell’Asse.
6. IL MONDO DI YALTA
Il mondo dopo la Seconda Guerra mondiale. La nascita e la fisionomia dell’ONU. I due blocchi e le sfere di influenza. La guerra fredda. I momenti di crisi: Corea, Cuba, Vietnam. L’URSS e i paesi dell’Est dal 1945 alla caduta del Muro di Berlino: la rivolta di Budapest nel 1956 e la Primavera di Praga. Gli USA e il mondo Occidentale. La nascita dell’Unione europea: le fasi salienti.
Metodologia didattica adottata
Lezione frontale, partecipata e discussioni guidate in classe. Videoproiezione di Files in Power Point su tutti i moduli svolti. Attività integrative ed extracurriculari svolte nell'ambito della programmazione didattica
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale.
Si è scelto di concentrare l’attenzione sulle due guerre mondiali, come un unico grande evento che, iniziato nel 1914 si conclude nel 1945. Nella seconda parte del II quadrimestre è stato tutto dedicato alla seconda metà del XX secolo, approfondendo in particolare l’Italia della Prima Repubblica, la Guerra Fredda e il ruolo di USA e URSS sulla scena internazionale.
Verifiche
Questionari di verifica di ogni argomento svolto, validi per il voto orale, secondo tutte le tipologie previste nella terza prova scritta dell’esame di stato, con preferenza per la tipologia B. Almeno una interrogazione orale a quadrimestre.
Profitto della classe
I risultati conseguiti sono generalmente soddisfacenti: risultano generalmente conosciuti i tratti fondamentali degli argomenti affrontati, con il limite, in alcuni alunni, di una certa semplificazione dei concetti e della scarsa rigorosità del metodo e del linguaggio.
Disciplina e grado di partecipazione
I contenuti proposti hanno sempre incontrato l’interesse di buon parte degli allievi, ed è stato possibile fare un confronto vivo passato-presente.
INGLESE Prof. CATIA VALENTINI
Premessa
Il percorso didattico con la classe è iniziato alla fine del mese di Novembre 2016 (dal 22 per la
precisione), essendo la cattedra di inglese in attesa di assegnazione fino a tale data. L’approccio iniziale
della classe, in quarta quindi, è stato piuttosto collaborativo, e nonostante tale ritardo abbia ovviamente
influenzato lo svolgimento della programmazione didattica, i risultati conseguiti alla fine del quarto anno
sono stati tutto sommato soddisfacenti, quantomeno in termini di collaborazione e impegno. Due alunni
hanno lasciato la classe (uno bocciato ed uno ha abbandonato la scuola) e non vi è stato alcun nuovo
inserimento nel gruppo-classe.
La continuità di insegnamento nella lingua inglese è stata garantita, anche in virtù del rapporto di fiducia
e collaborazione che si era instaurato durante il quarto anno, a dispetto di situazioni talvolta critiche e
lacunose. Nonostante si sia tentato di incoraggiare in modo particolare la fluency e l’efficacia della
comunicazione, non è sempre stato possibile instaurare un dialogo educativo, e in qualche caso un
atteggiamento disinteressato e non partecipativo ha contribuito ad aumentare le lacune linguistiche
talvolta piuttosto importanti.
A fronte di queste considerazioni non si può che evidenziare come la classe presenti un duplice aspetto:
di collaborazione e fiducia da parte di un gruppo, anche se purtroppo non sempre i risultati sono
all’altezza degli obiettivi richiesti, e di disinteresse e indifferenza da parte di un altro gruppo. Pertanto i
risultati ottenuti, non possono essere considerati soddisfacenti, e sono in qualche caso molto al di sotto
delle competenze in uscita previste dal Regolamento sull’Obbligo scolastico relativamente all’asse
culturale dei linguaggi.
Finalità e Obiettivo di apprendimento Per le competenze in uscita al termine del quinto anno si fa riferimento al Regolamento sull’Obbligo scolastico con particolare riferimento a quanto previsto per le lingue straniere, meglio dettagliato nel Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Come già esposto in premessa, non tutti gli alunni hanno raggiunto, in pieno o parzialmente, gli obiettivi del QCER e le competenze di seguito specificate sono da considerarsi acquisite solo da un gruppo di studenti.
Competenze
- Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti al livello B1 del QCER per le lingue.
- Redigere un curriculum vitae in lingua inglese con precisione e correttezza
- Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
- Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali.
- Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti la sfera personale, l’attività, il lavoro o il settore d’indirizzo.
- Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, brevi messaggi e filmati su tematiche note.
- Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti anche con l’ausilio di strumenti multimediali, utilizzando il lessico appropriato.
- Utilizzare autonomamente il dizionario ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto.
Conoscenze
- Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici della interazione e della produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori.
- Strategie compensative nell’interazione orale.
- Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase, adeguate ai contesti comunicativi, in particolare professionali.
- Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, riferiti in particolare al proprio settore di indirizzo.
- Caratteristiche delle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali di settore; fattori di coerenza e coesione del discorso.
- Lessico e fraseologia idiomatica relativi ad argomenti di interesse generale, di studio e di lavoro.
- Tecniche d’uso di dizionari multimediali e in rete.
- Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei Paesi anglofoni. Eventuale segnalazione di piani di lavoro individualizzati
Anche quest'anno è stato presentato il percorso di lavoro personalizzato per l’alunno H, che ha peraltro un programma differenziato, e per gli alunni DSA, inclusi, come quelli delle altre discipline, nel PDP redatto dal consiglio di classe, presi in visione e approvati da studenti e famiglie.
Metodologia adottata I contenuti linguistici e di micro-lingua sono stati presentati dall'insegnante attraverso lezioni interattive al fine di valorizzare i contributi linguistici e di riflessione degli studenti. Si è fatto ricorso a lavori di gruppo e di cohoperative learning, compatibilmente con il tempo e gli strumenti linguistici a disposizione degli studenti. Il lavoro individuale richiesto autonomamente ad ogni singolo alunno non è sempre stato svolto in maniera puntuale e la correzione degli esercizi con l’aiuto dell’insegnante e dei pari non ha di conseguenza potuto produrre i risultati auspicati. Homework sono stati assegnati costantemente sia
nella forma di esercizi da svolgere a casa per consolidare le strutture, che di reading comprehensions e esercizi di consolidamento della microlingua e delle informazioni storiche e culturali proposte. Si è inoltre cercato di procedere parallelamente all’insegnante di storia, relativamente allo studio di parte degli avvenimenti del ‘900, nel tentativo di stimolare l’attenzione, la partecipazione e l’interesse dei ragazzi verso gli argomenti trattati, e per contribuire a sviluppare un proprio senso critico ed analitico nei confronti degli eventi storico-politici studiati.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe Sia per quanto riguarda l’acquisizione dei contenuti che per l’elaborazione delle conoscenze, la classe ha mantenuto una configurazione piuttosto diversificata: alcuni allievi mostrano livelli di competenza buoni, in almeno un caso addirittura eccellenti, alcuni raggiungono un profitto pienamente sufficiente o addirittura discreto, mentre in altri casi il profilo delle competenze coincide appena e non sempre con quello degli obiettivi minimi stabiliti. Si deve sottolineare, comunque, come alcuni studenti, ance quelli con maggiori difficoltà, abbiano fatto registrare progressi nel corso di questi due anni di studi.
In generale, la competenza più carente risulta essere l’autonomia espressiva e critica, in quanto essa è necessariamente influenzata dalla padronanza della lingua: ove gli strumenti espressivi sono maggiormente consolidati, emergono una capacità analitica e una riflessione critica nel complesso adeguate, se non brillanti; ove, invece, permangono maggiori incertezze linguistiche, esse devono essere necessariamente più guidate.
L’attività di ascolto, inoltre, non essendo sempre idoneo l’ambiente classe a tale attività, è stata penalizzata e proposta in maniera saltuaria e non costante.
In generale la classe non è sempre in grado di tenere una conversazione sui temi della micro lingua e sui contenuti studiati e talvolta la comprensione di testi nuovi, attinenti al profilo in uscita, e conversazioni relative, non raggiungono risultati sufficienti.
Disciplina e grado di partecipazione Dal punto di vista strettamente disciplinare la classe ha avuto una condotta non sempre ineccepibile, mostrando non in tutti i casi maturità e collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Gli studenti hanno costruito un ambiente di lavoro alle volte faticoso e non sempre positivo, con conseguente ricaduta sul profitto.
Tipologia delle verifiche effettuate Test formato Terza prova di tipologia B con 3 domande aperte inerenti alla programmazione svolta che i ragazzi conoscevano ed avevano imparato ad affrontare già nel corso dell’anno scolastico precedente. Confronto tra programma svolto e programmazione preventivata Nonostante tutto, la programmazione non è stata inferiore a quanto preventivato, come conseguenza della scelta di non penalizzare ulteriormente gli studenti partecipativi e interessati.
Programma svolto Microlingua:
attraverso l’utilizzo del libro di testo High Tech in adozione dalla classe terza, si è affrontato lo studio di: telecommunications (module 6, pages 129-144), Information Technology (module 7, pages 154-169 e 173), Safety at work (module 8, pages 182-195).
Redazione di una relazione di stage, affrontato e corretto a più riprese. Redazione del proprio CV in inglese, corretto e migliorato durante tutto l’anno, anche se non sempre con attenzione e puntualità da parte di tutti gli studenti.
Culture and history: il testo di cultura e civiltà Global Eyes in uso dalla classe quarta, è stato approfondito, per quanto riguarda alcuni particolari periodi storici, attraverso files messi a disposizione degli alunni nella parte condivisa del registro elettronico e che si allegano. Come già segnalato, si è cercato di affrontare lo studio di alcuni eventi storici del secolo scorso parallelamente alla disciplina di Storia, arricchendoli ove possibile attraverso nuove informazioni relative a paesi anglofoni quali Gran Bretagna, Irlanda e USA;
spesso queste attività hanno preso spunto da eventi di cronaca o di politica o da ricorrenze, ed hanno costituito per alcuni studenti un importante motivo di interesse. Sono stati affrontati i seguenti argomenti:
- Origini della civiltà e della cultura e lingua inglese fino ai giorni nostri con il conflitto nord-irlandese e la guerra fredda (pages 130 – 132,133 – 135 – 139 – 140 relativamente a “The Cold War”)
- Sistema politico inglese e statunitense e confronto con Unione Europea ed Italia (pages 114-115
con aggiornamenti in merito ai personaggi attuali, 116-117)
RELIGIONE
Prof. Tommaso Rossi
COLLOCAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE/ASSE CULTURALE: asse storico / sociale.
PREREQUISITI: leggere un testo individuandone le informazioni essenziali; essere disponibile all’ascolto, al dialogo e alla riflessione personale; conoscere una minima terminologia religiosa. COMPETENZE: sapersi orientare e saper argomentare in relazione all’urgenza di riferimenti etici condivisi in un quadro di globalizzazione e pluralismo confrontandosi anche con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo; maturare autonomia di giudizio per operare scelte etiche ragionate e responsabili nell’ottica di una piena realizzazione dell’uomo come persona e cittadino alla luce dei principi cristiani.
CONOSCENZE: conoscere i contenuti essenziali della DSC in relazione agli argomenti proposti.
CAPACITÀ: capacità di impegnarsi seriamente nella società moderna con rispetto di sé stesso, degli altri e dell’ambiente, scegliendo di orientare i propri comportamenti anche in base all’etica cristiana.
OBIETTIVI MINIMI: saper individuare l’importanza del rapporto con l’altro, interpretando le differenze alla luce del cattolicesimo ed impegnandosi a costruire il proprio futuro anche in relazione ad esso.
MODULO 1
TITOLO: Etica delle relazioni INDIRIZZO: tutti TEMPI DI REALIZZAZIONE: 10 ore COMPETENZE: saper riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.
ELENCO UNITA’ DIDATTICHE
1. Definizione dell'essere umano: antropologia filosofica e teologica. 2. Definizione del concetto di persona. 3. Il rapporto con lo straniero. 4. Il razzismo. 5. La convivenza in una società multiculturale.
MODULO 2
TITOLO: l’etica della solidarietà INDIRIZZO: tutti TEMPI DI REALIZZAZIONE: 15 ore COMPETENZE: imparare a conoscere testi religiosi funzionali ad identificare il fondamento della morale cristiana, maturando autonomia di giudizio per operare scelte etiche anche in un’ottica cristiana.
ELENCO UNITA’ DIDATTICHE: 1. Il rapporto dell’economia con l’etica. 2. L’economia solidale. 3. La pace. 4. La Chiesa e i diritti dell’uomo. 5. Il rapporto della politica con l’etica.
MODULO 3
TITOLO: La Chiesa nella storia del '900. INDIRIZZO: Tutti TEMPO DI REALIZZAZIONE: 5 ore COMPETENZE: Conoscere ed avere una precisa consapevolezza di quello che è stato il ruolo della Chiesa nelle tormentate vicende storiche che hanno caratterizzato il XX° secolo.
STRUMENTI E MATERIALI USATI Libro di testo, schede fornite dall’insegnante, DVD, cartine.
TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE (TIM)
Prof. Luca Palamaro, Luigi Di Domenico
Premessa (presentazione)
La classe è composta da 21 alunni, che ho conosciuto solo in quest’anno terminale.
La partecipazione in classe è stata discontinua, soprattutto nel primo trimestre dell’anno scolastico.
Alcuniv studenti hanno mostrato una certa "indolenza" nel seguire le lezioni, ma in ogni caso la loro
preparazione, pur denunciando qualche lentezza nello svolgimento degli esercizi applicativi loro
proposti, si può ritenere sufficiente. Una parte della classe ha mostrato interesse e partecipazione
costante per tutto l’anno scolastico. Le conoscenze sono state assimilate a diversi livelli, in base alle
capacità di apprendimento e all’interesse personale per determinati argomenti.
Finalità
Nel corso dell'anno scolastico si è cercato di seguire i dettami ministeriali, analizzando abbastanza
fedelmente i contenuti e gli scopi didattici applicativi proposti dal libro di testo, integrandoli, là dove se
ne fosse sentita la necessità, con dispense, cataloghi di componenti e video dimostrativi di alcune
particolari lavorazioni. Il libro di testo è suddiviso in moduli, così si sono settorializzati gli argomenti,
senza però disdegnare una visione d'insieme. Il corso è stato impostato con lo scopo primario di formare
la nuova figura dell'installatore e manutentore, tenendo conto delle competenze richieste nel mondo del
lavoro.
Obiettivi di apprendimento
In base a quanto stabilito dalla programmazione iniziale sono stati perseguiti i seguenti obiettivi cognitivi:
conoscenza dei criteri di manutenzione
conoscenza dei criteri e delle strumentazioni di ricerca guasti.
conoscenza dei metodi di lavoro.
analisi di impianti che utilizzano fluidi, sia gas (aria) che liquidi (olio)
conoscenza generalizzata degli impianti elettrici di B.T.
conoscenza dei principali concetti di statistica dei guasti
Metodologia adottata
La metodologia adottata nella parte teorica è consistita in lezioni frontali, corredate da discussioni attive
su casi pratici esemplificativi della teoria. Si è cercato inoltre di far apprendere tecniche e procedure di
manutenzione mediante numerose redazioni di documenti tecnici relativi a varie tipologie di impianti.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe
Una parte della classe, mantenendo attenzione e partecipazione attive, ha raggiunto un buon livello di
preparazione nella materia, mentre i restanti alunni hanno presentato discontinuità nell’apprendimento,
risultando comunque al termine dell’anno ad avere una valutazione sufficiente grazie anche ad un
adeguato impegno nello studio individuale.
Disciplina e grado di partecipazione
Il comportamento degli alunni non è sempre stato idoneo e consono a quello che dovrebbe essere per
una classe terminale, si è registrato in alcune occasioni un’eccessiva agitazione degli studenti. La
partecipazione è stata discontinua, per alcuni alunni anche a causa delle numerose assenze.
Tipologia delle verifiche effettuate
L’analisi del grado di apprendimento dei vari argomenti del corso è stata verificata mediante verifiche
scritte, orali e la produzione di documentazione inerente la mansione di manutentore.
PROGRAMMA SVOLTO
MODULI ARGOMENTI ORE
UdA 1 5
Guasti Definizione di guasto
Classificazione
Tipologie
UdA 2
10
Metodi di
manutenzione
Metodi Tradizionali
Metodi Innovativi Ingegneria della manutenzione
Telemanutenzione
Teleassistenza
Rischi nella manutenzione, uso di DPI e matrice del danno 4x4
UdA 3
23
Statistica Affidabilità – inaffidabilità
Tasso di guasto Classificazione
MTTF, MTBF, MTTR
Ciclo di vita medio di un componente Affidabilità serie e parallelo
Svolgimento di esercizi presenti nelle seconde prove di esami di
maturità degli anni passati
UdA 4 29
Ricerca guasti Metodiche di ricerca guasti
Diagnostica
Metodologie e strumenti per prove non distruttive (pnd)
UdA 5
10
Apparecchiature e
impianti meccanici
Procedure di smontaggio, sostituzione e rimontaggio
Esempio pratico: manutenzione di un elettromandrino
Impianti di mobilità delle persone e loro manutenzione:
- Ascensori (elettrici, idraulici, MRL)
- Scale mobili e marciapiedi mobili - Procedure di manutenzione di ascensori e scale mobili
UdA 6
6 Apparecchiature e
impianti oleodinamici
e pneumatici
Manutenzione impianto pneumatico (fasi di lavorazione)
Oleodinamica
Impianti frigoriferi
Esercitazione: Strumentazione per manutenzione impianto
UdA 7
12
Apparecchiature e
impianti termotecnici
Impianti di riscaldamento: Competenze e funzioni delle imprese, studio di casi significativi Impianti frigoriferi: Nomenclature, manutenzione, studio di un caso
significativo Impianti di teleriscaldamento: tubazioni e loro giunzioni, guasti e
metodi di manutenzione
Impianti acquedottistici: Piani di manutenzione, rilevazione guasti, manutenzione straordinaria
UdA 8
34
Apparecchiature e
impianti elettrici ed
elettronici
Cablaggio impianti: contatti a molla, montaggi a bus-bar, moduli I/O
di campo
Impianti ad uso civile: livelli prestazionali, dimensionamento circuiti
e interruttori di protezione, protezione differenziale, quadri elettrici e
cavi (cenni su tipologie e tipi di posa).
Esercitazioni di laboratorio: Rilievo quadro elettrico di laboratorio e
redazione schema elettrico unifilare con software Autocad.
Esercitazione: Rilievo planimetria impianto elettrico di civile
abitazione
Esercizi: dimensionamento linee elettriche in potenza, utilizzando
esercizi presenti nelle seconde prove di esami di maturità degli anni
UdA 9
16
Documentazione e
certificazione
Documenti di manutenzione
Documenti di collaudo
Documenti di certificazione
Esercitazioni: redazione delle varie tipologie di documenti applicate
a varie tipologie di impianti e di interventi
UdA 10 11 Costi della
manutenzione
Contabilità generale, industriale, centri di costo
Contratto di manutenzione: Struttura, modelli ed esempi
Esercitazione: Redazione contratto di manutenzione su personal UdA 11
6 Progetto di
manutenzione
Linee guida, scelta delle politiche di manutenzione
Piano di manutenzione
Gestione del budget di manutenzione
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
Per rendere più agevole per gli alunni lo svolgimento del programma di quest’anno, è stato necessario
ribadire alcuni concetti base della materia già svolti negli anni passati.
Il programma svolto rispecchia quello iniziale, cercando di approfondire le tematiche e gli esercizi dei
temi di maturità degli anni passati.
Testo in adozione
TIC - TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE. VOL. 2 PER IL QUINTO
ANNO EDIZIONE BLU / SIGFRIDO PILONE, PAOLO BASSIGNANA, GUIDO FURXHI, MAURIZIO
LIVERANI, ANTONIO PIVETTA, CLAUDIO PIVIOTTI - HOEPLI – 9788820378707
TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI
Prof. DEL DUCA GIUSEPPE - Prof. DI DOMENICO LUIGI
Finalità
L’intento del corso è stato di dare agli studenti una visione generale delle problematiche relative all’ambito professionale cui è rivolto l’indirizzo, considerando le parti inerenti la strumentazione e il laboratorio fondamentali per gli aspetti didattici e formativi degli allievi; aspetti, tra l’altro, ben specificati nell’ ordinamento degli Istituti Professionali, attraverso linee guida del processo di insegnamento/apprendimento, che consente agli studenti di diventare protagonisti acquisendo il sapere attraverso il fare.
Competenze
Individuare i componenti che costituiscono un sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti
Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione
Metodologia adottata - Lezione frontale. - Esercizi in itinere e test al termine dei moduli.
- Compiti in classe
Criteri di valutazione della rispondenza della classe Per valutare la rispondenza della classe all’attività didattica svolta ed al lavoro di istruzione, ci si è serviti essenzialmente delle verifiche classiche: cioè di compiti in classe, articolati su un certo numero di esercizi, e di colloqui, centrati anche questi nella risoluzione di problemi. In entrambi i casi lo scopo è di accertare sia la comprensione effettiva delle nozioni spiegate, sia (soprattutto) la capacità, muovendosi da basi acquisite, di elaborare propri ragionamenti e di costruire propri percorsi risolutivi.
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
L’effettivo svolgimento delle lezioni non coincide perfettamente con il programma ipotizzato inizialmente.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe Ho ereditato questa classe in questo anno scolastico. Fin dall’inizio e’ apparso evidente che la maggior parte degli alunni aveva grosse carenze nella preparazione di base, cosa, peraltro riconosciuta da loro stessi. Quindi ho cercato di impostare il lavoro in modo da cercare un recupero in itinere degli argomenti degli anni precedenti, chiedendo agli studenti il massimo impegno e la massima partecipazione. Solo una piccola parte della classe ha risposto positivamente alla mia richiesta, mentre gli altri sono apparsi quasi rassegnati alla situazione. Fatta eccezione di alcuni alunni capaci e volenterosi che hanno raggiunto un risultato didattico soddisfacente o molto soddisfacente, il resto della classe non ha acquisito conoscenze e competenze sufficienti.
Disciplina e grado di partecipazione Il comportamento degli alunni è sempre stato corretto. Da segnalare una frequenza piuttosto discontinua
da parte di qualche alunno.
PROGRAMMA DI TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI
MODULO 1: Elettronica di potenza (15 h)
Interfacciamento e controllo di potenza
Classificazioni, impieghi e problemi di interfaccia
Pilotaggio on-off del BJT
Thiristor SCR
TRIAC e DIAC MODULO 2: Sistema trifase (12 h)
Principio di funzionamento di un alternatore trifase
Tensione di fase e tensione concatenata
Collegamento di carichi equilibrati
Potenza elettrica MODULO 3: Sensori e trasduttori (10 h)
Caratteristiche statiche e dinamiche
Trasduttori di temperatura: termoresistenze, termistori
Trasduttori fotoelettrici: fotodiodi, fototransistor
Trasduttori estensimetrici, celle di carico
Trasduttori di posizione: potenziometri, encoder
MODULO 3: Macchine elettriche (23 h)
Classificazione
Trasformatore monofase a) Principio di funzionamento del trasformatore ideale b) Trasformatore reale
Struttura meccanica di un motore elettrico
Motori a corrente alternata sincroni a) Avviamento b) Reversibilità c) Potenza e rendimento di un motore sincrono trifase
Motori a corrente alternata asincroni a) Principio di funzionamento b) Scorrimento c) Caratteristica meccanica d) Potenza e rendimento e) Avvio diretto e indiretto
Dati di targa dei motori e generatori elettrici
Generatori in corrente alternata a) Alternatori sincroni e asincroni b) Alternatore monofase e trifase
Motori a corrente continua a) Regolazione della velocità
LABORATORIO (20 h)
Disegno e progetto di:
a) schema elettronico di principio e pcb del regolatore di velocità di un motore elettrico monofase
b) conversione del progetto del regolatore di velocità per motore in un regolatore di luminosità per
lampade a filamento (Dimmer).
Finalità:
LABORATORIO ESERCITAZIONI ELETTRONICHE Prof. Luigi Di Domenico
Il corso ha l'intento di creare una figura professionale capace di padroneggiare l'uso di strumenti
tecnologici, comprendere i problemi attinenti al proprio ambito di competenza, utilizzare le tecnologie
specifiche del settore.
Obiettivi di apprendimento:
-Conoscere, interpretare e analizzare schemi di circuiti elettronici.
-Utilizzare strumenti e tecnologie nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
-Utilizzare la documentazione tecnica per garantire la giusta funzionalità di apparecchiature, impianti e
sistemi tecnici soggette ad interventi di manutenzione.
-Riconoscere i componenti che costituiscono il sistema in modo da poter intervenire nel montaggio e
nella sostituzione dei componenti e delle parti.
- Utilizzare strumenti di misura, controllo e diagnosi.
-Redigere la documentazione tecnica.
Metodologia adottata:
- Brevi Lezioni frontali volte ad introdurre il problema da risolvere e ripasso sui componenti elettronici/
elettromeccanici da utilizzare.
-Esperienze in laboratorio.
- Le verifiche sono state eseguite esclusivamente mediante P.C. facendo uso di C.A.D. on-line
(EasyEda)per la progettazione di circuiti elettronici e costruzione del P.C.B. (Printed Circuit Board).
Ovvero con l’utilizzo di basette Bread-Borad e basette preforate (cosiddette: millefori).
Osservazioni:
Il programma è stato svolto con qualche disagio nella parte inziale dell’anno a causa di lavori di
adeguamento di un laboratorio. Inoltre, non avendo disponibile un assistente tecnico dedicato ai
laboratori di elettronica, le attività stesse si sono svolte, pur senza notevoli difficoltà, con una certa
lentezza. Tali situazioni si sono risolte e superate grazie al particolare interesse dei discenti per le
attività di laboratorio, in alcuni casi ho notato particolare attitudine per le attività manuali.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe:
La classe nell'insieme ha raggiunto un profitto oltre la sufficienza
Disciplina e grado di partecipazione:
Ottima collaborazione da parte dei discenti, solo alcuni casi classificabili infantili o esuberanti.
PROGRAMMA SVOLTO
1. Richiamo sul principio di funzionamento dei più significativi componenti elettronici passivi, attivi e a
semiconduttore; resistenze fisse e variabili, capacità, diodi rettificatori, transistori in modo on-off, porte
logiche, decoder, op-amp, tyristori (SCR, TRIAC, DIAC), regolatori di tensione della serie 78XX, 79XX,
circuiti integrati più diffusi
2. Utilizzo della Bread-Board, cablaggio tra i componenti in modo wired con inserimento di fili a
incastro.
3. Schema di principio, interpretazione.
Attività di laboratorio. Disegno e progetto di:
a) schema elettronico di principio e pcb del regolatore di velocità di un motore elettrico monofase
b) conversione del progetto del regolatore di velocità per motore in un regolatore di luminosità per
lampade a filamento (Dimmer).
c) schema elettronico e pcb di un alimentatore duale stabilizzato (+12VDC/0V/-12VDC) mediante uso
dei regolatori di tensione stabilizzati.
d)schema elettronico e pcb di un voltmetro digitale con indicazione della scala di tensione a LED
mediante l’utilizzo di un C. I. dedicato (LM3915, voltmetro digitale a dieci uscite). Indicazione a punti
(DOT) o a linea (BAR).
e) esercitazioni di saldatura di componenti elettronici su basette millefori mediante la tecnica della
brasatura dolce.
f) ricerca di risorse (data sheet) relative ai componenti utlizzati, in internet.
Nessun libro di testo utilizzato.
Premessa
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Prof. Puggelli Andrea
Non disponendo l’Istituto di una struttura interna per lo svolgimento delle esercitazioni pratiche, le stesse sono state effettuate presso l’impianto polivalente 2A di via Roma. La classe, composta da alunni abbastanza eterogenei per attitudini, capacità e interessi, ha svolto le
lezioni con regolarità.
Per le capacità rilevate, l’impegno e l’interesse dimostrati, la quasi totalità della classe ha saputo
sfruttare pienamente le buone capacità e abilità motorie, dimostrando vivo interesse e costanza
nell’impegno e nella partecipazione.
Il programma svolto ha interessato soprattutto l’aspetto pratico, per cui le conoscenze da un punto di
vista teorico hanno riguardato gli effetti primari e secondari che il movimento produce sia sul piano fisico
che psicofisico e l’obiettivo essenziale dei giochi di squadra non è stato solo quello di far conoscere le
regole e i fondamentali individuali, ma anche di far capire il valore educativo del gioco, utilizzato come
mezzo per consolidare il carattere, sviluppare la socialità e il senso civico.
Finalità
Educare ad usare in modo consapevole, appropriato, personale e creativo il proprio corpo in un adeguato sviluppo psicomotorio per sapere interagire con gli altri nell’ambiente, nel pieno rispetto delle singole personalità. Educare alla corretta pratica sportiva.
Prevenire, dove possibile, i fenomeni legati al disagio giovanile.
Favorire le capacità di espressione degli allievi.
Avviare o recuperare l’allievo ad una sana pratica sportiva.
Obiettivi di apprendimento
In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, gli
alunni hanno dovuto dimostrare, al termine del corso, di:
Avere acquisito una buona conoscenza e padronanza del proprio schema corporeo.
Avere acquisito una buona conoscenza delle proprie capacità motorie.
Essere in grado di organizzarsi nello spazio e nel tempo.
Conoscere i propri limiti e sviluppare una buona capacità propriocettiva.
Avere sane abitudini di lealtà e civismo.
Conoscere la valenza educativa dell’attività sportiva.
Conoscere i principali giochi sportivi (regolamenti, tecniche individuali e di squadra).
Metodologia adottata
Il metodo usato, è stato prevalentemente quello globale, ma dove è stato necessario anche l’analitico.
Per gli argomenti teorici è stata utilizzata la lezione frontale.
La prima parte del corso è stata finalizzata al miglioramento delle capacità di resistenza generale (ad
esempio mediante una corsa lenta e prolungata), in modo da consentire all’alunno di prendere
coscienza delle proprie possibilità e di mettersi in grado di distribuire appropriatamente il proprio
impegno muscolare.
Successivamente sono stati affrontati tutta una serie di test atti a verificare i livelli di partenza per quel
che riguarda resistenza, velocità, forza esplosiva, forza assoluta, mobilità articolare, coordinazione,
organizzazione spazio-temporale.
In seguito conoscenza dei regolamenti dei vari sport praticati, acquisizione della capacità di partecipare
alle varie attività sportive in diverse vesti: da atleta, allenatore, arbitro.
Successivamente miglioramento delle tecniche fondamentali individuali e di squadra.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe
Il profitto è stato nel complesso molto soddisfacente.
Disciplina e grado di partecipazione
La partecipazione è stata attiva e proficua per quasi tutti gli alunni. Buono il comportamento dal punto
di vista disciplinare.
Tipologia delle verifiche effettuate
Nel corso dell’anno le valutazioni si sono svolte facendo eseguire ali alunni test motori specifici per
l’obiettivo da valutare, non dimenticando che anche l’esecuzione di un semplice esercizio può diventare
momento di verifica. La valutazione ha tenuto conto della situazione di partenza, dell’impegno e
dell’interesse dimostrati, nonché dei progressi rilevati rispetto alla situazione di partenza
Osservazioni e confronti tra l’effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
La programmazione inziale è stata svolta per intero.
Libri di testo adottati:
Il libro di testo è stato sostituito da 18 dispense in formato pdf a disposizione degli alunni sul sito
dell'Istituto.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Voto in decimi Giudizio analitico corrispondente
Voto 1 – 3 Completamente disinteressato alla materia, si rifiuta di partecipare attivamente
ad ogni forma di attività proposta. Oltre a non partecipare alle esercitazioni
pratiche, non mostra alcun interesse all’aspetto teorico della disciplina.
Voto
4
Insufficiente rendimento, dovuto a serie carenze di impegno. Non si
impegna minimamente per migliorare i propri risultati. Non socializza con
il gruppo, configurandosi spesso come elemento di disturbo nelle attività
collettive.
Voto
5
Scarso impegno. Non riesce a migliorare le proprie capacità motorie a
causa della superficialità con cui affronta ogni difficoltà. Non interagisce
con il gruppo, estraniandosi dalle attività collettive e configurandosi
spesso come elemento di disturbo.
Voto
6
Impegno limitato e spesso saltuario. I risultati che ottiene sono frutto di
un adeguato equilibrio psico-motorio piuttosto che di un processo di
elaborazione dei dati acquisiti. Non mostra evidenti capacità di
integrazione nel lavoro di gruppo, partecipando quasi passivamente alle
attività proposte.
Voto
7
Dimostra una buona attitudine alle attività di tipo sportivo e riesce ad
ottenere risultati discreti, impegnandosi sufficientemente. Segue con
adeguato interesse, sebbene non possieda buone capacità di sintesi. E’
corretto con i compagni e partecipa attivamente alle attività di gruppo.
Voto
8
Dispone di buone capacità motorie di base, che sfrutta intelligentemente
per ottenere risultati apprezzabili. Mostra interesse all’aspetto teorico
della materia, partecipando con entusiasmo ad ogni attività proposta.
Il suo comportamento è sempre corretto e leale nei confronti del gruppo.
Voto
9
Utilizza le ottime capacità motorie di cui è dotato in modo proficuo,
ottenendo risultati apprezzabili nelle discipline proposte. Sa elaborare
con efficacia, mediante un buon processo di sintesi. Si comporta
correttamente, integrandosi nel gruppo con equilibrio e consapevolezza.
Voto
10
Dotato di ottime capacità motorie, sa applicare correttamente le
conoscenze acquisite, elaborando un efficace processo di sintesi. Ha
capacità di analisi e di perfezionamento degli schemi motori in relazione
alle difficoltà contingenti. A livello relazionale mostra ottime qualità di
lealtà e civismo, collaborando attivamente nel lavoro di gruppo per
ottenere miglioramenti personali e collettivi.
Programma di SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
ATTIVITA' MOTORIA DI BASE
Esercizi a corpo libero di mobilizzazione articolare e allungamento muscolare, potenziamento organico
generale e tonificazione muscolare per l'aumento delle capacità di forza, velocità e resistenza.
ATTIVITA' PRESPORTIVA E SPORTIVA
Fondamentali, tecnica individuale e di squadra dei seguenti giochi sportivi: Pallamano e Calcio a 5.
Prima fase: acquisizione e consolidamento degli schemi motori specifici per ogni disciplina.
Seconda fase: affinamento tecnico dei fondamentali individuali.
Terza fase: apprendimento degli schemi di attacco e difesa.
Quarta fase: allenamento collettivo sotto forma di partita.
Quinta fase: coinvolgimento diretto nell'arbitraggio.
Sesta fase: analisi delle capacità organizzative con simulazioni di semplici tornei.
PARTE TEORICA
1. La Pallacanestro 2. La Pallavolo 3. La Pallamano 4. Il Calcio a 5 5. Il Rugby 6. Atletica Leggera 7. Traumatologia e Pronto Soccorso 8. I Principi Nutritivi 9. Il Doping 10. Le Capacità Motorie 11. Lo Stretching 12. Il Sistema Scheletrico
13. Fisiologia del Sistema Muscolare 14. L’Apparato Muscolare 15. Il Sistema Nervoso 16. L’Apparato Cardiocircolatorio 17. L’Apparato Respiratorio 18. Metabolismo
SUDDIVISIONE DEL PROGRAMMA IN MODULI
ARGOMENTI OBIETTIVI OBIETTIVI MINIMI RICHIESTI N° ORE
(percentuali)
Potenziamento
fisiologico della
resistenza
Capacità di protrarre
un’attività fisica nel tempo
senza che diminuisca
l’intensità del lavoro
Capacità di protrarre un’attività
fisica nel tempo con una minima
diminuzione dell’intensità del lavoro
5%
Incremento delle
capacità
coordinative
Organizzare, regolare e
controllare il movimento
del corpo nello spazio e
nel tempo per
raggiungere un obiettivo
motorio complesso
Organizzare, regolare e controllare
il movimento del corpo nello spazio
e nel tempo per raggiungere un
obiettivo motorio semplice
5%
Potenziamento
muscolare
Potenziamento muscolare
generale, con particolare
riferimento ai muscoli
addominali e arti superiori
Tonificazione muscolare generale,
con particolare riferimento ai
muscoli addominali e arti superiori
3%
Incremento della
mobilità
articolare
Compiere movimenti di
grande ampiezza,
sfruttando al massimo
l’escursione fisiologica
delle articolazioni
Compiere movimenti
sufficientemente ampi, con
sufficiente escursione fisiologica
delle articolazioni
2%
Pallamano
Conoscenza ed
elaborazione dei
fondamentali individuali e
di squadra
Conoscenza dei fondamentali
individuali e di squadra
25%
Calcio a cinque
Conoscenza ed
elaborazione dei
fondamentali individuali e
di squadra
Conoscenza dei fondamentali
individuali e di squadra
50%
Parte teorica
(v. programma)
Conoscenza approfondita
degli argomenti trattati e
loro rielaborazione
Conoscenza di base dei principali
argomenti trattati
10%
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