Download - Innovazione e prudenzaimmagini.guidaviaggi.it/_1_gv_settimanali/1263.pdfturismo e Federturismo so-no alle prese con le prossime sfide e i nodi irrisolti del tu-rismo, mentre sul fronte

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  • Consuntivo 2009Prospettive 2010

    25 Gennaio 2010Anno XXXVIIIwww.guidaviaggi.itnumero1263

    Innovazionee prudenzaper ripartire

    olpi di scena socie-tari, crisi dei consu-mi e contromosse

    aziendali hanno tenuto banconell’anno appena trascorso,lasciando una scia di insi-curezza, che istituzioni e pri-vati stanno affrontando conuna maggiore cautela ge-stionale e una ricerca di inno-vazione che garantisca valo-re aggiunto ai servizi. Conf-turismo e Federturismo so-no alle prese con le prossimesfide e i nodi irrisolti del tu-rismo, mentre sul fronte tec-nologico si assiste, da partedel mondo agenziale, ad unapresa di coscienza del fattoche per avere successo onlinebisogna soddisfare le curio-sità e condividerle con proat-tività. La distribuzione orga-nizzata ha vissuto intricatevicende societarie e giri dipoltrone, senza comunquedecretare il modello di busi-ness vincente tra integrazioneverticale e orizzontale. Sulfronte incoming si riaffermala forza attrattiva dell’Italia,anche se il valore degli incas-

    si è ridotto di quasi l’8%, finoa settembre 2009. Intantostentano a decollare gli in-centivi per il turismo e, a benguardare, la Finanziaria 2010non prevede nulla di specifi-co per il settore. Per le desti-nazioni di vacanza all’estero,il consumatore ha ormai scel-to il binario della personaliz-zazione o, in alternativa,quello del risparmio. Parola,quest’ultima, che è risultata

    la chiave di lettura delle tra-vel policy aziendali, che perl’anno in corso dovrannofronteggiare aumenti nei bi-glietti aerei e un pricing al-berghiero ancora contenuto.Nelle strategie delle societàdi crociere è prevalsa la leggedella flessibilità, con un pric-ing aggressivo, partnership,allargamento dei mercati einvestimenti per rafforzare ilbusiness.

    La portualità è alla ricerca dinuove facilities, mentre ilMediterraneo ribadisce ilproprio ruolo di centro delbusiness crocieristico. Portatiall’osso i costi all’interno deivettori aerei, ora la strada èquella del consolidamento,mentre gli scali aeroportualidovranno privilegiare azioniche spingano movimenti erevenue.L’indice di fiducia del settore

    nalisi curata dal nostro setti-manale, con un aumentodelle aziende in perdita e unridimensionamento dei pianiespansivi che denuncia unarinuncia all’integrazione ver-ticale. L.D.

    C

    Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. - Prezzo per copia euro 0,50

    In questo numeroFaccia a facciaConfronto di ideetra Bernabò Boccae Daniel Winteler

    TecnologiaLe sfide e gli esempi virtuosidel web

    DistribuzioneLe sorpresee i colpi di scenadelle aggregazioni

    IncomingZero incentiviin Finanziaria e meno introiti

    Business travelPolitica dei tagliin vista della ripresa

    Crociere-TraghettiTanta flessibilitànella tenutadel settore

    Trasporto aereoConsolidamentoe occhio ai conti

    Indice di fiduciaStabile ottimismo

    Bilanci t.o.Perdite e ridimensionamenti

    intravede però la luce dopo ilbuio dell’estate e fa chiudereil 2009 con uno stabile otti-mismo. Sul fronte bilanci deitour operator, già il 2008 è daconsiderarsi una prova tecni-ca di crisi, come dimostra l’a-

  • sì difficile, avrebbe avuto si-curamente maggior bisognodi visibilità e, dunque, di pro-mozione all'estero con cam-pagne pubblicitarie impor-tanti. Ecco, forse su questoaspetto, non sono stato trop-po chiaro".

    4-B: "Il 2010 non potrà checostituire l'avvio di una nuo-va stagione di rilancio del-l'immagine turistica del BelPaese. Per ottenere tuttaviarisultati concreti già nell'im-mediato, occorre l'istituzio-ne di un tavolo tecnico Sta-to-Regioni-Sindacati-Im-prese dal quale far scaturireprogetti condivisi e risorsecerte da destinare ad inizia-tive mirate".

    5-B: "Senza dubbio, sologuardando positivamente alfuturo potremo ottenere ri-sultati, nella consapevolezzache l'Italia è e rimane una del-le principali mete turistichemondiali ed ha tutte le cartein regola per competere inqualità e prezzi con i nostripiù diretti competitor".

    6-B: "Visione d'insieme, a-nalisi della congiuntura, co-raggio per le sfide future".

    7-B: "Le principali bancheitaliane hanno finalmentecosì compreso il ruolo stra-tegico del settore, da sotto-scrivere, sotto l'egida dellaPresidenza del Consiglio, unpatto per finanziare le im-prese del turismo a tassi a-gevolati. Ecco, quello che ciaspettiamo nell'immediato enel breve-medio periodo èche tale assunto si con-cretizzi realmente in unaapertura di credito continua-tiva e rivolta indiscriminata-mente ad ogni azienda, aprescindere dalle sue dimen-

    Il turismo ha risen-tito della crisi mon-diale come qualsia-

    si altro settore economicodel nostro Paese ed il mioprincipale impegno è statorivolto a sensibilizzare l'opi-nione pubblica, i mass me-dia ed il mondo politico-go-vernativo affinché non pas-sasse la tesi che il settore,pur perdendo meno di altricomparti, fosse in piena sa-lute".

    2-B: "Il 2009 è stato forsel'anno peggiore del Terzo Mil-lennio. Gli attentati dell'11settembre 2001 crearono

    danni economici che si sonoripercossi nel biennio2002/2003, ma la recessioneha in sé un germe più subdo-lo e pericoloso, che non simanifesta in forma consi-stente tutto assieme, ma simaterializza purtroppo len-tamente ed in un lasso tem-porale estremamente diffi-cile da quantificare".

    3-B: "L'Italia, in un anno co-

    sioni che in Italia non pos-sono che essere piccole opiccolissime e per lo più aconduzione familiare".

    8-B: "Più che una promessaè un invito: continuiamo a la-vorare insieme, organizza-zione di categoria ed impre-se del turismo, nel comuneobiettivo di far sì che l'Italiapossa risalire alla svelta laclassifica dei Paesi turisticimondiali, fino ad ambire allariconquista di una leadershipche alcuni decenni or sononessuno metteva in discus-sione".

    “ per lo sviluppo dell'industriaturistica, una promozione u-nitaria dell’Italia all'esteroche faccia da volano per lesingole destinazioni locali.Per rilanciare lo sviluppo ela competitività dell'indu-stria turistica italiana e percontribuire al mantenimentodei livelli occupazionali èessenziale che vengano in-staurate condizioni di omoge-neità fra le imprese turistichee quelle dei Paesi concorren-ti in riferimento alla pressionefiscale. Sono soddisfatto per ilmodo in cui alcune impresehanno già iniziato a reagire".

    3-W: "Da tempo chiediamoal Governo il livellamentodell'Iva a quello della Fran-cia, ma constatiamo che altriPaesi, più determinati e ve-loci di noi, dal 1 gennaio an-che la Germania, hanno rag-giunto questo risultato. Conun'aliquota al 5,5% applicataa tutto il comparto, la perdi-ta di gettito sarebbe pari acirca 1,3 miliardi di euro, mail beneficio per il settore in

    La crisi finanziariainternazionale e la

    recessione economica hannoinciso sull'andamento delmercato turistico in Italia nel2009. Il settore, però, ha sa-puto resistere, rispetto ad al-tri, per la sua maggiore fles-sibilità. Da un punto di vistagestionale è necessario cheogni imprenditore adotti mi-sure per la riorganizzazionedei processi produttivi, perla riduzione dei costi di strut-tura e il taglio degli sprechi".

    2-W: "Nel nostro Paesemanca un piano strategico

    termini di volume d'affari equindi di crescita di base im-ponibile sarebbe innegabile".

    4-W: " Riuscire ad afferma-re l'importanza del turismocome settore produttivo. Ilturismo ha bisogno di politi-che strutturali che non si con-fondano con la mera promo-zione. Necessita di serie po-litiche economiche che ri-solvano gli svantaggi fiscalidel settore rispetto ai Paesiconcorrenti e di politicheche creino le premesse perattrarre capitali e manageri-alità straniera".

    5-W: "Mi auguro che le im-prese turistiche affronteran-no anche il 2010 reagendopositivamente, pur in assen-za di politiche industriali cherisolvano la debolezza strut-turale del settore".

    6-W: "Il turismo richiede fi-gure professionali che sappi-ano reinventare il settore,proponendo formule innova-tive, concentrandosi su pro-poste di qualità. Il managerdeve essere in grado di per-cepire le esigenze del clientee soddisfarle. Per attrarre tu-risti in Italia occorre una pro-gettualità complessiva e lavo-rare su progetti di integrazionedei diversi tipi di turismo".

    7-W: "E' importante che lebanche favoriscano l'accessoal credito per contribuire al-lo sviluppo delle imprese tu-ristiche. I finanziamenti ero-gabili devono essere orienta-ti in funzione dello sviluppodelle imprese, non delle solegaranzie che essi offrono".

    8-W: "La promessa che misento di fare consiste nel-l'impegno per raggiungeretraguardi positivi".

    GuidaViaggi25 Gennaio 2010 - n° 1263 3Faccia a faccia

    Banche e pressione fiscalemettono tutti d’accordo

    I presidenti di Confturismo e di Federturismo tra sfide e nodi irrisoltidi Stefania Vicini

    1-Gv: Il 2009 ha messo a dura prova il turismo:lei in che modo si è sentito chiamato incausa?

    2-Gv: Qual è il suo bilancio di questo annohorribilis: di cosa si sente maggiormente sod-disfatto?

    3- Gv: Quali mosse avrebbe voluto promuo-vere, ma non è riuscito ad attuare?

    4- Gv: Qual è la sua personale sfida che lanciaal 2010?

    5- Gv: Le imprese del turismo sono pronte adaffrontare il nuovo anno? E lei?

    6- Gv: Quali sono i tre requisiti che un mana-ger del turismo deve avere ai giorni nostri?

    7- Gv: Le banche sono interessate al settore?E in che termini?

    8- Gv: Qual è la promessa che si sente di farealle sue imprese?

    Le domande

    Un verdetto che non lascia ombra didubbio, visto che quasi la metà degli in-terpellati si mostra decisamente criticain merito. E’ la posizione della distribu-zione in merito all’operato delle associ-azioni di categoria sollecitata dall’Os-servatorio Guida Viaggi con una do-manda semplice e diretta: Le associ-azioni di categoria svolgono bene il pro-prio ruolo? E la risposta lo è altrettanto,dal momento in cui il 48% ha detto no.A dare pieno assenso all’operato delmondo associativo è, invece, il 27% delpanel che ha risposto sì, totalmente. Adadombrare un po’ il risultato sono le al-tre due tipologie di risposte emerse. Il

    18% dà un giudizio positivo, ma afferma che sono distanti dal-la quotidianità, più bassa la percentuale di chi dice sì, ma ritie-ne che manchi una concreta presa di posizione (8%). Dei sìcon riserva, quindi, su due aspetti non indifferenti tra quelli chesono i campi di azione delle associazioni. La distribuzione halanciato il sasso, riuscendo ad essere critica e a dare suggeri-menti. Le associazioni raccoglieranno gli spunti? S.V.

    Osservatorio Guida Viaggi: le agenzie bacchettano il mondo associativo

    Osservatorio Guida ViaggiI criteri della ricerca

    Consistenza del campione: 320 casiPeriodo di rilevazione: dicembre 2009Errore statistico: ± 3%

    I criteri dell’inchiesta sono pubblicati per esteso a pag. 6

    Le associazioni di categoria svolgono bene il proprio ruolo? (valori percentuali)

    Bernabò BoccaDaniel John Winteler

    Fonte: Guida Viaggi

  • strumenti, inseriti nel conte-sto 2.0, che offrono vantag-gi in ambito comunicativocapaci di rivoluzionare leattività delle nostre agenziedi viaggi o di alberghi al difuori delle grandi catene”.Un monito: “Si passi da‘presidio’ a ‘interattività’,da pc al Bluetooth e lad-dove l'agenzia e/o l'albergoconosce meglio la sua clien-tela si possono pianificaremeglio le vendite. Come:self service online e infor-mazioni in tempo reale, pro-mozioni. Oggi cocreiamo ilprodotto con i nostri clienti”.

    L’esperienza si vende

    Siamo ad Alba, in provinciadi Cuneo “30mila abitantiche diventano 100mila seprendiamo anche Langhe eRoero; ci sono 10 agenzie diviaggi, nel 1999 erano sedi-ci”, esordisce Nuccia Fac-cenda che con SamanthaGabani è Isalei travel(www.isalei.it), “un salottodove si chiacchiera di viag-gi”, dice la prima stringa diGoogle. Naturalmente lavideo-intervistiamo conSkype e capiamo subito cheè un caso a parte. Ha unblog scritto molto bene etutti i bottoni della condivi-sione dell’esperienza alposto giusto: Fb, Youtube,

    Twitter, Flickr, Feed Rss.“Da Facebook ci è arrivatauna bella pratica da dieci-mila euro, viaggi di nozzesostanziosi, ma il vero boomce lo aspettiamo da aprile inpoi, anche se già lunedìscorso abbiamo chiuso alleotto di sera con l’agenziapiena di gente”, spiega Fac-cenda. I dieci anni di espe-rienza sul web, infatti, si tra-ducono oggi in revenuecospicui “anche perché solooggi abbiamo cominciato leattività di posizionamento eweb marketing, il primo obi-ettivo è stato fare presa suiclienti e creare il passaparo-la”. Ecco che sul sito vienecaricata adesso la piattafor-ma di Albatravel per preno-tare direttamente gli alber-ghi: “Ero stanca di sentirmidire: siamo andati due nottia Firenze, ma non ho volutodisturbarti per così poco,abbiamo prenotato da so-li!”. Un dato: nel 1999 quan-do è apparsa la prima ver-sione 1.0 del sito, “avevamosolo il 18% degli indirizziemail dei nostri clienti, men-tre oggi siamo al 98%”. Unconsiglio: “I miei figli, digi-tal native entrambi (uno èfondatore di TripShake, unmotore di domande e ri-sposte che connette i viag-giatori con esperti e profes-sionisti) mi hanno fatto su-

    perare la paura di dare con-sigli e fare preventivi, perchéha molto più valore lacreazione di una identità suinternet dando suggerimen-ti. Ecco, internet è la miafamiglia e Giorgio (Mon-tersino, il figlio) mi dicesempre: se lo pensi, scrivilocosì”.

    Specializzàti:camper, G&L, fiereSecondo trucco: specializ-zarsi. Due casi: Camper vi-aggi (www.camperviaggi.it)a Reggio Emilia e Rodi-Sphera di Moretta, in pro-vincia di Cuneo (www.sphera-viaggi.it). La prima leader inItalia “per il noleggio cam-

    per negli Usa e Canada, esiamo messi bene anchenelle altre destinazioni comeScandinavia, Francia, Spa-gna, Sud Africa, Argentina,Australia e Nuova Zelanda”,dice il titolare Paolo Zac-cheo, noto blogger impe-gnato nella strenua difesadei diritti della categoria. Masenza ottusità. “Si dice deicambiamenti. Che fannopaura. Il problema princi-pale per la trasformazioneche stiamo vivendo è chenon si capiva che cosa cam-biava. Anzi la maggior partedegli agenti non ha ancoracapito. Poi è cambiata lascelta, molto più consape-vole ora. E' veramente diffi-

    Soddisfare la curiosità econdividerla: ecco la chiavedel successo del turismo on-line secondo quanto ci han-no raccontato nelle loro e-sperienze di web undici a-genzie di viaggi (qui solo al-cune) che lo stanno speri-mentando, chi da dieci, chida un solo anno.

    Meglio dei fax in vetrina

    Ma su internet si vende? “Irevenue sul web sono mag-giori di quelli che derivanodalle vendite ottenute rispet-to ai fax appiccicati ancoraalle vetrine”, provoca AlexKornfeind, country ma-nager di Hotelzon Italia,per il quale tutti gli agentionline di Evolution Travel“sono un esempio duraturo eprofittevole” e Wokita la piùbell’agenzia sul web. Rin-cara la dose l’esperto di so-cial media/network: “Inter-net, come eravamo abituatia conoscerlo, è ‘roba’del se-colo scorso. Ora è il tempodei social network. Face-book e Linkedin sono dueagorà dove puoi deciderecon chi parlare e di cosa. Inuno stai in scarpe da ginna-stica, nell'altro in tacchi aspillo; e sono complementa-ri. I clienti stanno in piazza ela piazza ora è in rete”.Blog, wiki e social net “sono

    a penetrazione deiviaggi online inEuropa salirà al

    34% e in Italia il compartocresce più velocemente chealtrove, con una spesa mediadi quasi 1.800 euro per turi-sta. Skype, Google, Tripad-visor, Youtube, Facebook,Flickr, Twitter sono aziendeche il turismo si è trovatodavanti con una forza di-rompente e non ha potutoche adottare: per imparare,comunicare, vendere; e perimparare a comunicare evendere in modo nuovo.Oggi il cambiamento che in-ternet ha imposto coinvolgeanche le conservatrici acca-demie sociolinguistiche. Agennaio, a Baltimora, Goo-gle è stata eletta parola deldecennio dall’American di-alect society, che da 121 an-ni riunisce i linguisti Usa perscegliere il termine più rap-presentativo. Ebbene, nel2009 è stato “Tweet”, ma peril decennio è stato desi-gnato proprio “Google”."Entrambe le parole sonoprodotti dell'era dell'infor-mazione – ha detto il presi-dente della commissionedei nuovi termini -, in cuiogni persona ha la capacitàdi soddisfare la curiosità edi trasmetterla a una suc-cessiva selezione di persone,il tutto attraverso Internet".

    GuidaViaggi 25 Gennaio 2010 - n° 12634 Tecnologia

    Best practice sul webQuest’anno sono le agenzie di viaggi ad essere

    protagoniste delle pagine di It con esempi virtuosi

    Ldi Paola Baldacci

    complessivo e il 47% delleprenotazioni aeree, inoltredanno servizi a 163.000 a-genzie e circa mezzo milionedi agenti di viaggi in tutto ilmondo, interfacciando nelleloro piattaforme 550 com-pagnie aeree, 90.000 strut-ture alberghiere, 30.000 au-tonoleggi e centinaia tra iprincipali tour operator e so-cietà di crociere. “Il mondodei Gds ha saputo cambiarein fretta in un’ottica di por-tale, con suite di prodottimolto simili al b2c perfruibilità, semplicità, esteti-ca – dice il direttore mar-keting di Amadeus, EnricoBertoldo -. La paura delleagenzie è la competizionedelle grandi Olta, ma se noipossiamo metterli in gradodi tenere testa tecnologica-mente ad esse, loro poi ag-giungono il valore più im-

    portante, cioè quello delservizio e della relazioneumana. E non dovrannoavere paura di alcunché”. Inarrivo con febbraio, quindi,l’atteso rilascio del nuovobooking portal del Gds spa-gnolo, dove le agenzie a-vranno in un unico desktopl’accesso a tutti i prodotti,tra cui 200mila offerte spe-ciali. La versione white labeldi quest’ultimo partirà diconseguenza ed è pensataper i network più che per leagenzie indipendenti “inquanto loro caricano con-tenuti propri da distribuireagli associati”.

    Travelport: 2milacustomizzazioni

    I Gds sono diventati sistemiaperti “completamente per-sonalizzabili ed espandibili,in grado di andare incontro

    alle più svariate ed innova-tive aspettative dei clienti”,spiega Damiano Sabatino,regional general managerdi Travelport in Italia. Lasocietà “ha creato un teamdedicato di sviluppatori, chesupportano le agenzie allapersonalizzazione della pi-attaforma tecnologica”, di-cono dalla sede romana. Aquesto proposito il Gds haannunciato di aver raggiuntole 2.000 customizzazioni.

    Sabre: più servizidella mobilità

    La personalizzazione deiservizi passa poi dalla distri-buzione al cliente finale,sempre grazie a nuove fun-zionalità che i Gds mettonoa punto. Secondo Sabre sia iviaggiatori corporate cheleisure fanno un uso più con-sistente dei dispositivi mo-

    vello globale, attraverso 1,1miliardi di transazioni, cioèpiù di 2.100 transazioni alminuto. Le tre principali so-cietà Gds - Amadeus, Sabree Travelport - in Europa re-alizzano il 21% del fatturato

    el 2008 le societàtecnologiche che

    hanno avuto il compito di in-formatizzare il turismo dagliAnni Settanta in poi hannoalimentato più di 268 miliar-di di revenue turistiche a li-

    I Gds non stanno a guardarebili per ottenere informa-zioni aggiornate sui viaggi,tra le quali: notifiche suivoli (72%), informazionimeteo (68%), accesso allemappe degli hotel (67%),situazione sul volo (65%), in-formazioni sulla destinazio-ne/guide della città (64%)."Gli smartphone stanno di-ventando sempre più lo stru-mento preferito dai viaggia-tori per gestire le attivitàpost-booking e ottenere ag-giornamenti", spiega il Gds,che ha condotto un sondag-gio sull’argomento e puntamolto alla tecnologia mo-bile. Il 69% dei viaggiatoriche hanno partecipato èrisultata in possesso di unosmartphone; per il 63% lafunzionalità quotidiana pre-valente è la posta elettroni-ca, seguita dall'accesso a in-ternet con il 49%.

    N

    La penetrazione online deiviaggi in Europa passerà dal28% (del 2008) al 34% diquest’anno e saranno quat-tro Olta a contendersi ilbusiness: Expedia, Orbitz,Travelocity e Priceline,“candidato a diventare il nu-mero uno, anche grazie adun’ottima campagna ac-quisti”, ci fa sapere Phocus-wright. Secondo Eyefortravel il tu-rista italiano spende in reteper la sua vacanza 1.795

    euro, il 40% in più della me-dia europea. Nel 2008 il mercato del tu-rismo online in Italia è valso3,2 miliardi di euro, pari acirca il 14% del totale mer-cato turistico italiano. A livel-lo europeo, dunque, l’Italiapesa il 5,4% del mercatoonline, ma mostra tassi dicrescita interessanti e di-namici, con una stima di cir-ca il 13,9% dal 2008 al2012, ben 2,5 punti in piùdella media europea.

    Rapida crescita dei viaggi online

    Samantha Gabani e Nuccia Faccenda

    Mikaela Bandini

  • sazione”. Nel primo anno,l’online si è preso il 20% delfatturato d’agenzia.

    Agenti & concertiNel ramo delle specializ-zazioni aggiungiamo anchePicassoviaggi.com di Lo-renzo Lorenzi, di Venturina(Livorno). Rugby e concerti,le sue “tipicità”, prossimapartenza gli U2 a Roma nel-l’ottobre prossimo, ma an-che tutte le kermesse estiveche verranno. Lorenzi acqui-sta i biglietti e confeziona ilpacchetto pullman + concer-to+pernottamento. “Face-book mi ha dato più risultati

    cile scegliere il viaggio sba-gliato”. Camper viaggi ha400 visitatori unici al giornoe una media di 5 richieste dipreventivo. “Oggi il nostrosito, che poi è un blog, haun’ottima indicizzazione suimotori di ricerca e senzaspendere un soldo in sem(searching engine…), i cli-enti ci trovano facilmente”.L'importante è personaliz-zare il servizio, continuaZaccheo, “fuggire dallacompetizione sul prezzo”.Gino Rossi di “Sphera”, in-vece, è fresco (2009) di webexperience, ma non di agen-zia, visto che è patentato da37 anni. Grafica semplice,layout schematico, tre focus:gruppi, organizzazioni di vi-aggi per fiere, targetgay&lesbian. Una passione:le auto storiche, offerte siaper i viaggi di nozze sia per itour. “Programmo con an-ticipo i gruppi, questi sonol’unico modo ormai per faredue soldini e farci fare quelche siamo: agenti di viaggi;fortunatamente ne metto in-sieme piccoli e spesso”.Banditi Sharm o Tunisia:“Internet è valido se hai ciòche gli altri non hanno e iocarico solo prodotto mio,non di tour operator, acqui-sto allotment e compongo ilpacchetto”. Anche la piatta-forma bancaria è “local”:Popolare di Novara “pre-tende il 2% sulla tran-

    dei Google Adwords (il pro-gramma del motore per farcreare ai webmaster la pub-blicità dei loro siti da “spa-rare” poi nella rete) e a costiminori – spiega il giovanetitolare -. E’ successo con iDepeche Mode l’anno scor-so. Ma il maggior successofu con Madonna nel 2006quando organizzai due pull-man”.Dalle Langhe ai Sassi, lebest practice del turismo on-line non conoscono confini:collegato all’agenzia ViaggiLionetti di Matera è Viaggidi architettura (www.viag-gidiarchitettura.it), creatura

    della sudafricana MikaelaBandini: “Fatturiamo unmilione di euro, ma la cosainteressante non è tanto ilvolume, quanto la distanzamedia tra i nostri uffici e inostri clienti, che è di 800km”. VdA rappresenta il15% del volume totale del-l’adv tradizionale: “Se ag-giungiamo anche gli altrinostri portali gestiti, comewww.sassiweb.it (incoming)e www.viaggilionetti.com(liste nozze on line), somma-ti arriviamo a circa il 50%del nostro fatturato”. La pi-attaforma bancaria online èdi Banca Sella, mentre ilcosto iniziale per la costru-zione di VdA è stato di 3.500euro, cui si sono aggiunti“vari miglioramenti e modi-fiche nell'arco degli anni,nuovi contenitori per e-com-merce e quant'altro”. Il bud-get annuale oggi è di 10milaeuro per tenere il portale at-tivo, posizionato e aggiorna-to: sono 15mila i visitatoriunici al mese. Online dal2004 e nella versione attua-le, con le news curate dallagiornalista Mariateresa Ca-scina, dal 2007, Viaggi di ar-chitettura viene studiato aiseminari di Assotravel e inalcuni atenei italiani “cheportano il caso di questapiccolissima azienda dellaBasilicata che lavora nelmercato più di tendenza checi sia a livello nazionale –

    continua Bandini -. Il fatto èche lavorare da Matera èsemplice e costa poco. Que-sti risparmi si traducono inqualità del servizio e costiridotti”. Per ogni progettoBandini non si rivolge a unasola società, mette insiemeun gruppo di lavoro “con ilmio grafico di fiducia –specifica -, i colleghi re-sponsabili dei vari mercati,il webmaster”. E ha imparato sbagliando estudiando, tanto: “Ho decisoquindi che l'unico modo dipoter lavorare con internetera capire personalmente lalogica, il mercato specificopersino gli algoritmi diGoogle prima di buttare viaaltre risorse”. Non basta avere un portalebello, deve anche esseretrovato. Il prossimo step è Archijazz,insieme a Note in Viaggio,VdA sta mettendo a puntouna serie di itinerari urbanilegati alla musica jazz: arte earchitettura di giorno, musi-ca di notte. Ancora non si converte de-finitivamente all’e-commer-ce e utilizza il web comevetrina, ma porta a casa 30pratiche l’anno LandolinaViaggi di Palermo, cognomestorico della distribuzionecon il figlio dell’ex direttoreSud Italia di Wagonlits turi-smo a mandare avanti l’at-tività più alla vecchia ma-

    niera che online. “E’ quelqualcosa in più che fa pi-acere, la vera agenzia è sulposto, l’affidabilità del rap-porto fisico è insostituibile,Todomondo insegna”, sinte-tizza Dario Landolina. Il problema principale del-l’e-commerce è che “Iata ciimpone ancora l’obbligodella ‘piastrinatura’ dellacarta di credito”. Ma non èuna ragione che ci convinceappieno, tuttavia “la piatta-forma voli è pronta, l’abbi-amo realizzata con Sabre”,mentre le offerte sul sitosono quelle di G40, di cuiLandolina è parte.

    GuidaViaggi25 Gennaio 2010 - n° 1263 5Tecnologia

    Paolo Zaccheo

  • subbugli Service Team, sesi esclude l’uscita di Solo-mondo, il cui ramo d’azien-da era stato affittato da Bu-ona Vacanza, WelcomeTravel, Travel Co, Luft-hansa City Center, Frige-rio Viaggi Network. Sem-pre silente la vita di Gira-mondo, a parte gli sporadi-ci annunci di aperture all’e-stero.Sebbene una e più Cassan-dre abbiano profetizzato lamorte delle agenzie, il com-parto distributivo appare in-negabilmente vivo. Pervasosì da scosse telluriche, maparadossalmente più vivodel tour operating, che ha,invece, conosciuto nel corsodi quest’anno sconcertantidébâcle.Manca, è vero, un’associ-azione realmente rappresen-tativa dei network, visto cheAinet pare sempre più uninvolucro svuotato del suocontenuto, ma forse qual-cuno ci sta pensando. La linfa non sembra esauri-ta: la pensa in questo modoanche il popolo delle adv in-tervistate dall’OsservatorioGuida Viaggi. Ben il 70%ritiene che l’orientamentovigente tra le reti sia quello

    di un incremento dell’inte-grazione fra network. Unaquota considerevolmentepiù bassa (23%) parla di unacrisi del franchising e solo il3% cita la selezione dellereti e la chiusura di realtà piùdeboli. In pochissimi hanno fiduciain un’integrazione tra pro-duttori e distributori. Nonc’è di che stupirsi: le crisinel tour operating hannoforse reso più consapevole ladistribuzione. Soprattutto afronte di richieste come il25% di acconto. Sono di-verse le risposte possibili aquesta tematica, ma tuttesono pervase dalla richiestadi un confronto serio delleparti. Come sottolinea EzioBirondi, a.d. di Lmt, “solodue anni fa una mossa diquesto genere sarebbe stataimpensabile e inopportuna.Bisogna parlarne, è giustoconfrontarsi. Nessuno, retedistributiva e operatori, puòpermettersi di non averegaranzie. Men che meno inquesto momento”. Gattinoni,e Service Team avanzanol’idea di una corrispondenterichiesta dei network ai t.o:una fideiussione. Interessante la risposta diWelcome, considerata la

    delicata posizione che occu-pa: “Sebbene abbiamo com-preso le ragioni che hannocondotto i t.o, e in partico-lare Alpitour World, ad in-traprendere questa strada,abbiamo fin da subito cerca-to di trovare il giusto dialo-go per limitare l'impattosulle adv - racconta l’a.d.GianPaolo Vairo -. Ci sia-mo seduti ad un tavolo e ab-biamo trovato una soluzionecondivisa”. Al termine dellanegoziazione sono state e-sclusi dal perimetro dell'ac-conto i viaggi di nozze, lecrociere Rccl ed è stato in-serito un tetto massimo di ac-conto (1.500 euro). “Inoltreabbiamo ottenuto un miglio-ramento radicale grazie alriconoscimento dell'interacommissione all'atto dell'ac-conto, che di fatto per le a-genzie Welcome abbassal'acconto dal 25% al 10%.Ritengo questo risultato -conclude Vairo -, ottenuto diconcerto con Alpitour, ma-turo e positivo per entrambele parti”.

    fondatore e per 11 anni pre-sidente di Itn Holding. Niente è stato scontato:Pinguino e Le Marmotte,all’inizio legati da un tan-dem in cui la ruota princi-pale era rappresentata dalVentaglio, si sono separati. Ilnetwork di Pesaro si è inve-ce fuso con Primarete, concui aveva già intrattenutorapporti anni addietro, e fal’occhiolino ad altre realtà,Cts in primis. Le Marmottehanno optato per la vita dasingle. Per qualcuno i 12 mesi nonsono filati proprio lisci: Bu-ona Vacanza è stata com-pletamente rilevata da Cor-rado Coen (Hotelia Group,già acquirente di Teorema).Uniglobe Travel Interna-tional ha di recente annun-cia la creazione di UniglobeTravel Italy, sotto la guida diCarlo Lega, imprenditore pi-emontese attivo in diversisettori dell’industria.Destino incerto, viste le vi-cissitudini della capogruppo,anche per le Ventapoint,mentre Buon Viaggio è de-finitivamente scomparso discena. A non registrare, almeno ap-parentemente, particolare

    anno del colpo discena e del ribal-tone. Il 2009 dei

    network è stato un susse-guirsi di sorprese. Liti chesono approdate persino suibanchi giudiziari, con il casoCisalpina-Blu Holding e lafamiglia Chianello. Riap-pacificazioni: G40, che sulfinire del 2008 se ne era u-scito dal polo Isoardi, que-

    st’anno è tornato a parlare diottimi rapporti con ServiceTeam, la società di servizidel gruppo, pur non essendoconfluita in essa. Si è frat-tanto dotato di un nuovo cdae persino di un direttore ge-nerale, l’ex direttore com-merciale del Ventaglio LucaBattifora. La vecchia guar-dia G40, o almeno parte diessa, dopo un periodo in sor-dina, è tornata a far parlaredi sé: ha da poco debuttatoOne! Travel Network, cheha come presidente Ambro-gio Bernasconi e a.d. Ri-naldo Bertoletti. Un anno di emblematici giridi poltrone e intricati col-legamenti societari: la presi-denza di Itn è passata a LucaPatané di Uvet ed è poi ar-rivato come a.d. Enzo Ca-rella, ex direttore commer-ciale Ventaglio e poi con-sulente esterno di societàturistiche. Di recente Uvetha acquisito anche il 20% diLast Minute Tour. Proprioin Lmt si erano spostati dueprofughi di Cisalpina: EzioBirondi, con la carica di a.d.e Fabrizio Chianello, conquella di presidente.Gattinoni ha messo a segnodiversi colpi: ha aperto nonsolo all'affiliazione non cen-tralizzata (senza gestione fi-nanziaria centralizzata delcredito, ndr), ma ha anche cre-ato una società di prodotto,Sestante, di cui a.d. è diven-tato Mario Malerba, socio

    GuidaViaggi 25 Gennaio 2010 - n° 12636 Distribuzione

    L’anno del ribaltoneColpi di scena, intrighi societari e giri di poltrone.

    Ma a dispetto di tutto, il retail è ancora (molto) vivo

    L’ otta all’abusivismo, fideiussioni Iata e web: sono questi itemi che hanno contraddistinto l’anno appena conclusodelle associazioni di categoria e che ispireranno le lineeguida del 2010. Certo i dodici mesi passati non sono sta-

    ti facili: “I dati dell'Osservatorio - commenta il presidente FiavetCinzia Renzi - confermano, da una parte, una drastica riduzionedei consumi turistici nazionali e internazionali, ma dall'altra registra-no un aumento percentuale di coloro che scelgono l'agenzia di vi-aggi per la propria vacanza. Un dato, quest'ultimo, che certifica an-cora una volta il ruolo centrale dell'’adv all'interno della filiera”.Renzi non si fa, tuttavia, illusioni: “Le previsioni per il 2010, nonos-tante flebili segnali di ripresa, non sono certo rosee. L’anno si pre-annuncia difficile almeno come quello appena trascorso. La nostraorganizzazione, quindi, cercherà di attivarsi per trovare le soluzioniipiù efficaci ai numerosi problemi che comunque si presenteranno”.Dal punto di vista politico, invece, “sarà l'anno della lotta all'’abusivis-mo” e sarà dedicata “sempremaggiore attenzione al rapportocon tutti i fornitori di servizi perrivedere, laddove necessario, lecondizioni contrattuali che oggiregolano il mercato”. Renzi anti-cipa, infatti, che “è in atto unaverifica con la Iata per rivedere ilsistema della qualificazione pro-fessionale degli addetti alle pre-notazioni aeree”. Su quale fron-te l’associazione avrebbe do-vuto lavorare maggiormente eperché non è riuscita a farlo?Renzi non manca di autocritica:“Nonostante i numerosi sforzicomunicativi, il maggior crucciodel 2009 è di non essere riusci-ti a far comprendere ai diversilivelli della politica il ruolo cruci-ale degli agenti nella filiera turistica e quindi nella capacità di gene-rare ricchezza. Ma forse bisogna farsene una ragione e comincia-re seriamente a pensare che ‘non c'è peggior sordo di chi non vuolsentire’”.Bilancio negativo anche in casa Assotravel: “Una flessione com-plessiva del 15-20% e tante agenzie in grande difficoltà e con moltechiusure - evidenzia il presidente Andrea Giannetti -. Il 2009 hasegnato la conferma della debolezza strutturale del nostro settoregrazie, si fa per dire, ai numerosi crack di tour operator e compa-gnie aeree verificatisi nel corso dell'anno. Un fatto gravissimo cheindebolisce tutto il comparto in termini di immagine e di affidabilità.Per Assotravel c'è stata una crescita di associati, ma nulla di signi-ficativo”. Quale il maggior cruccio del 2009? ”Le fideiussioni Iata: unmuro - commenta Giannetti -. Abbiamo girato e rigirato su societàdi assicurazioni e istituti bancari per dare agli associati e, volendo,al settore, un servizio conveniente, ma non c'è stato verso di tro-vare una soluzione valida. Vari i motivi, tra i quali i vincoli imposti daBasilea 2 alle banche”. Il lavoro non è stato buttato via, ma darà isuoi frutti a metà del prossimo anno. “Ci dispiace molto di non es-

    sere stati efficaci anche perchèquesta situazione dimostra ilquadro di instabilità del settore”.L’associazione ritiene, invece,che il suo maggior risultato nel2009 sia stato l'avvio di un pro-getto di comunicazione basatosui social network: “Solo su Fa-cebook Assotravel ha in unmese raggiunto quasi 3.000fan. Abbiamo poi appena aper-to anche ai consumatori, macon un preciso programma vol-to ad evidenziare il valore ag-giunto offerto dalle adv”. Nel2010 saranno approntati, poi,nuovi servizi “frutto di progettiavviati già negli anni scorsi eche potranno essere veramented'aiuto alle agenzie”. Molto ri-

    serbo circa gli ambiti nei quali rientreranno, ma Giannetti anticipache saranno molto basati sul web. Altri focus saranno la formazione e la lotta all'abusivismo “grazie auna collaborazione sempre più stretta con le associazioni di rapp-resentanza dei consumatori e grazie a un monitoraggio continuoeffettuato sia dagli uffici di Roma che da parte della rete delle agen-zie di viaggi stesse. Ormai il web offre grandi opportunità agli abu-sivi più che un negozio su strada”. N.S.

    L

    Associazionidal web alla Iata

    di Nicoletta Somma

    LITIGI

    E POI

    RIAPPACIFICAZIONI

    Network di agenzie in evoluzione.L’orientamento è

    (valori percentuali)

    Fonte: Guida Viaggi

    Osservatorio Guida ViaggiSoggetto realizzatore della ricerca: Guida Viaggi tramite call center esterno Tipo e oggetto della ricerca:ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale Metodologia:interviste telefoniche con questionario strutturato Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500) Campione: rappresentativo delle adv per zona Estensione territoriale: nazionale Consistenza del campione: 320 casiPeriodo di rilevazione: dicembre ‘09Errore statistico: ± 3%

    Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, asseg-

    nando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturatosu una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti si riferisconoalla propensione alla vendita e non all'effettivo fatturato realizzatosul prodotto in questione. L'elaborazione dei dati avviene per la tota-lità del territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia)e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della personainterpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vifossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione persuddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare al let-tore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, lanostra elaborazione dei dati si basa su semplici medie aritmetiche.

    I dati pubblicati rappresentano solo un estratto. Per informazioni www.guidaviaggi.it, sezione Ricerche di mercato

    LA QUESTIONE

    DEL 25%

    DI ACCONTO

    Cinzia Renzi

    Andrea Giannetti

  • così le agenzie e i networkcontinueranno a lavorarecon i propri fornitori part-ner. Altrimenti saranno co-strette ad andare diretta-mente sul prodotto, scaval-cando un anello della cate-na”. Sulla stessa linea EzioBirondi, a.d. di Last Mi-nute Tour: “A valere dav-vero è la speranza che tutti,network e produzione, ini-zino a fare bene e seria-mente il proprio lavoro nel-l'ambito che gli compete”.Secondo l’a.d., infatti, primadi parlare di integrazione“bisogna pensare a sanare ilsettore, facendo il megliopossibile per lavorare benee seriamente da entrambe leparti”. Anche a parere diGianni Macchi, direttore

    ntegrazione oriz-zontale, tra net-work, o verticale,

    con la produzione? Qualesarà il futuro? La rispostanon pare univoca. “L’inte-grazione è un valore - affer-ma il direttore generale diG40 Luca Battifora - quan-do individua l'alchimia at-traverso la quale si somma-

    no le peculiarità, le qualità ele potenzialità di chi si inte-gra, dando vita ad un nuovosoggetto più forte e struttu-rato”. Un’operazione com-plessa, precisa Battifora, cherichiede tempi, sacrifici econvinzione. “Se devo co-munque scegliere tra i duemodelli - prosegue il mana-ger - , per come è configura-to il mercato italiano optoper l'integrazione orizzonta-le, perché credo sia più im-portante oggi interagire conil cliente in modo moderno,funzionale e qualitativo an-ziché garantirsi l'accesso‘diretto’ a un produttore”.Gattinoni ne fa una questi-one più generale: “Da annisosteniamo che la filiera delturismo sia diventata troppolunga. Esistono i clienti fi-nali e le agenzie. In mezzo cisono i t.o. e i fornitori, chedevono essere sempre piùprofessionali e garantire unservizio adeguato alle richi-este - afferma la rete -. Solo

    generale di Le Marmottenon esiste una ricetta unica. Irecenti avvenimenti hanno,però, evidenziato “con chia-rezza che per restare sulmercato sono sempre più ne-cessari due fattori: profes-sionalità e conti a posto”.Sono queste, secondo il ma-nager, le due discriminanti,“tutto il resto, integrazione o-rizzontale o verticale com-presa, rappresenta solo un’op-portunità economica o unascelta aziendale”.Partnership o intrecci socie-tari? “In teoria - riflettel’a.d. di Service Team LucaCaraffini - le partnershipsono più serene e nel temporitengo più proficue. Gli in-trecci societari, invece, ob-bligano il fornitore a dare la

    commissione più alta, lerisposte sempre preferite,una tutela spesso improdut-tiva per il t.o, a favore delproprio punto vendita”. Un’a-genzia che ha un t.o. di pro-prietà in casa o nel network,continua Caraffini, non è co-sì libera di selezionare il me-glio che c'è sul mercato. “In-vece le agenzie devono of-frire servizi innovativi, diqualità e chiedere ai loropartner di superare gli sche-mi classici. Diciamo che inquesto momento si convivecon entrambi i sistemi, tuttipiù o meno felici”.Qual è, invece, l’opinione dichi l’integrazione verticalel’ha già realizzata? “Il futurodell'integrazione per noi ègià il presente - sostiene

    GianPaolo Vairo, a.d. diWelcome Travel -: Possia-mo, infatti, vantare unacompleta integrazione verti-cale con la produzione Al-pitour World. Penso che siaun’opzione vantaggiosa el'intera distribuzione do-vrebbe fare scelte in questadirezione, anche quandonon vi sono situazioni socie-tarie a renderla immediata-mente attuabile, come è in-vece il caso di WelcomeTravel”. Vairo accenna anche a un al-tro spunto: “La distribuzio-ne deve scegliere con qualioperatori lavorare, in unaprospettiva di sempre mag-giore integrazione vertica-le”. Il discorso della sceltadegli operatori con cui lavo-rare è ormai da tempo un leitmotiv da parte della distri-buzione: tutti dichiarano agran voce l’importanza dellepartnership e della selezionedei fornitori. Ma quali van-taggi concreti ha portato nel-l’ultimo anno delle reti? “Ivantaggi sono evidenti -

    risponde Vairo -: crescita delmarket share degli operatoriselezionati e condizioni divendita privilegiate per ilnetwork distributivo”. In ca-sa Last Minute Tour non siseleziona “tra buoni e cattivi- sostiene Birondi -. Lascelta è sempre e solo fatta

    sulla base della qualità erapporto di quest’ultimo e-lemento con il prezzo. I no-stri sono fornitori seri, di fi-ducia, non necessariamentesolo grandi nomi del touroperating, ma realtà capacidi garantirci servizi e affi-dabilità”. Indirizzare le ven-dite e ottimizzarle è, invece,la risposta, forse un po’ tau-tologica di Gattinoni, mentreG40 ritiene che “selezionaree concentrare i volumi portisempre a un innalzamentodella qualità e della reddi-tività”. Emblematico il commentodi Service Team: “Quandotre dei primi 7-8 t.o. italianicrollano, chi può dire diaver fatto una selezione at-tenta? Tre anni fa le adv - af-ferma Caraffini - hanno fattola loro, due anni fa sonostati i network, con la crisidi Buon Viaggio e di sistemidi reti con pagamento cen-tralizzato, che ancor oggistanno mettendo in crisi lafiliera”. Il 2009 è stato, secondoService Team, l'anno dei t.o,tutti prima o poi si ritrovanoa dover affrontare problemi .“Quando un attore della fi-liera entra in crisi, i clientici rimettono insieme a tuttigli altri. Sperare di trovareuna formula di tutela in unmercato libero, è sempremolto difficile. Le istituzionidovrebbero, però, gestire me-glio - conclude la società - ipropri fondi di garanzia, re-sponsabilizzando tutti gli at-tori del settore”. N.S.

    I

    Distribuzione

    Integrazione: nessun vincitore tra verticale e orizzontale

    Le istituzioni dovrebbero gestire meglio i propri fondi di garanzia, dicono le reti

    IMPORTANTE

    SOPRATTUTTO

    LA SERIETÀ

    GuidaViaggi 25 Gennaio 2010 - n° 12638

    QUANTO CONTA

    LA SELEZIONE

    DEI PARTNER?

    tuale. Diventare più professio-nali e strutturarsi meglio a li-

    vello informatico”. Reinven-tarsi è la chiave anche secon-

    do Le Marmotte: “Presentesul territorio, aperta all'inno-vazione, capace di mettersi o-gni giorno in discussione, ilpericolo maggiore è quello didire e pensare ‘ho semprefatto così’”. Consulenza e u-nicità di prodotto la ricetta diGattinoni, servizio e intera-zione insieme a pochi e solidioperatori con cui parlare quel-la di Welcome, mentre Lmtdichiara di avere in mente giàqualcosa, ma non svela nulladi più. Secondo G40 l'agenziadovrà decidere “se diventaresempre più un distributore dimarche o un centro servizi perla vacanza e il tempo libero.Due modelli di eguale qualità

    crociere), oltre a un toolchiamato Live Person, chemostra ai clienti degli advquali altri utenti sono online inquel momento, quali terminichiave essi stanno utilizzandoper le ricerche e quali paginehanno visionato. E’ possibilepoi aprire una live chat.Ma i network di casa nostracome si immaginano l’agen-zia del futuro? Secondo Ser-vice Team “devono essere a-genzie capaci di intercettarenuovi mercati, abbattendoidealmente le quattro murache le rinchiudono, ma so-prattutto offrire nuovi prodotti,avere un’interfaccia con ilcliente diversa rispetto all'at-

    na libreria di viag-gio e un coffeeshop. Potrebbe es-

    sere questo e molto altro an-cora l’agenzia di viaggi del fu-turo. A realizzare questo con-cept ci ha pensato Coop-tra-vel.co.uk, posseduta da Mid-counties Co-operative. La fi-losofia di fondo è un tipo diapproccio unico al cliente, chenon fa distinzione in merito alcanale distributivo da cui que-sti proviene. L’agente ha an-che a disposizione strumentitecnologici come video daTrailstream (si tratta di spe-cialisti nella fornitura di video,appunto, e-brochure e con-tenuti a livello di pacchetti e

    Libri, caffè e tecnologia per l’adv futuraU e valore ma con caratteri-stiche, e quindi esigenze ope-

    rative, sostanzialmente diffe-renti”. Il primo si ispira, spiegaG40, alle dinamiche della di-stribuzione organizzata: il va-lore non è solo nelle marcheproposte, ma anche nella lo-cation (dimensioni, posiziona-mento), nell'accessibilità (ora-ri d'apertura), visibilità (pub-blicità) e convenienza (pric-ing). L'adv, invece, che puntasul servizio avrà nel proprioknow how, nella gamma diprodotti e servizi e nella fide-lizzazione del cliente i suoi ele-menti distintivi. La distri-buzione pare ancora alle pre-se con le speculazioni. N.S.

  • occupazionale (e quindidella capacità di spesa degliindividui) nel 2010.

    Il segno più come eccezione

    "Sì, è vero, le entrate turi-stiche nei dodici mesi chevanno da ottobre 2008 a set-tembre 2009 hanno registra-to una flessione del 7,9%",afferma Mara Manente,direttrice del Ciset, alla ri-cerca di elementi di positivi-

    tà, "ma se si paragona que-sto dato, che in fondo è re-lativo all'esportazione diservizi turistici, con quellorelativo al complesso delleesportazioni italiane, si vede

    che queste ultime sono dimi-nuite del 23,1%. E questoperché la domanda turisticaha un'elasticità asimmetri-ca: è più rigida rispetto adaltri consumi di massa nellefasi negative e più dinamicain quelle positive". Le entrate connesse con gliarrivi nelle principali desti-nazioni italiane sono peròtutt'altro che incoraggianti."E così - sottolinea Gio-vanni Giuseppe Ortolanidella Banca d'Italia - lariduzione solo del 3,3% diVenezia si può considerarequasi un successo". A livello regionale a frontedel -20% di Abruzzo e Mo-lise, del -17% della Toscanae del -16% di Campania eSicilia, spiccano il +24% del-la Sardegna, il +3% della Pu-glia e il +6% della Basili-cata. A che cosa si deve laperformance della Sarde-gna? Spesso le ricette sonomolto semplici: "Alle nuovelinee di voli low cost", sug-gerisce Ortolani.

    Risparmio o tradizione?

    "L'aggiustamento indottodalla crisi - spiega Manente

    un trend stabile. Non si vedeun'evoluzione nello sviluppoturistico del Mezzogiorno ela ricchezza prodotta del set-tore si concentra sempre piùin cinque regioni (Veneto,Trentino Alto Adige, Tosca-na, Lazio e Lombardia)".

    Un futuro poco incerto

    Non ci sono molti dubbi sulfuturo, purtroppo. Lo ribadi-sce Manente: "La ripresa sa-rà lenta negli Stati Uniti (aldi sotto del 2%) e ancor piùin Europa (non più dell'1%).Cresce la disoccupazione eper tornare ai livelli del2007 si prevede sarà neces-sario attendere il 2013 o ad-dirittura il 2015. Tuttavia ilrafforzamento del dollaroprevisto per il 2010 potrebbecreare migliori prospettivedi crescita negli Usa". Uti-lizzando il suo modello Trip(Tourism International Pa-nel) prevede per l'anno ap-pena iniziato un incrementonegli arrivi in Italia dal restodel mondo dell'1,7%, mentrei ventun paesi migliori clien-ti cresceranno solo dello 0,8%,per lo più dal Nord Europa, afronte di un +2,6% di extra-europei, grazie al riequilibriodel cambio del dollaro sul-l'euro e alle buone perfor-mance attese nei paesi asiati-ci. Il tutto in un contesto incui si vanno accelerando imodelli di consumo: dal va-lue for money che condizio-na in larga misura gli acquistiodierni al value for life, checaratterizzerà sempre più ladomanda. Da venditori diposti letto, di passaggi aerei,di servizi di transfer e dipasti a venditori di esperien-ze ed emozioni, perché que-sto è ciò che vuole il turista:chissà che la crisi riesca afarcelo capire.

    - ha riguardato le modalità,il livello e l'articolazione delpaniere di spesa. Sono risul-tati favoriti i viaggi a cortoraggio. L'incertezza ha pre-miato le destinazioni tradi-zionali. E si è notata unamaggiore differenziazionenella scelta della ricettivitàcon un crescente ricorso al-l'extralberghiero e al pleinair. L'effetto di vicinanza aibacini d'origine ha favoritoil Veneto e buoni risultati perturismi tradizionali come ilbalneare e il montano". Ilsuccesso di queste tipologiedi vacanze è dovuto almenoin parte anche alle condi-zioni climatiche particolar-mente favorevoli della se-conda parte dell'estate 2009,oltre che all'esigenza da par-te dei viaggiatori di rispar-miare e di non andare lon-tano. "D'altra parte - sotto-linea Manente - si è avuto uncontraccolpo negativo per lecittà d'arte, e tutti questi ele-menti inducono a ritenereche le modificazioni regi-strate nel 2009 non siano daconsiderare effetti congiun-turali della crisi ma varia-zioni nella domanda desti-nate a costituire nel futuro

    complessivo espresso dai vi-sitatori stranieri è di 8,3 deci-mi, sostanzialmente stabilenegli ultimi dieci anni nelsuo complesso, pur conqualche significativa varia-zione, perché a fronte di undeciso miglioramento nellavalutazione delle strutturealberghiere (passate da 7,7 a8,1), si ha un peggioramentonella valutazione sul frontedei prezzi (da 6,7 a 6,5) men-tre quella riguardante l'effica-cia delle informazioni au-menta da 7,5 a 7,7. "Va rile-vato - nota Ennio Salamondi Doxa - che la soglia dellasufficienza deve essere difatto fissata a 7 e che, con-siderato che l'arco dei votiforniti è abbastanza ristret-to, quelle che possono sem-brare variazioni modestesono in realtà importanti".Anche la decima conferenzaorganizzata insieme da Cisete da Banca d'Italia, "l'Italia eil turismo internazionale"fornisce un'enorme serie didati su cui meditare, ma,nonostante un approccio cheostenta ottimismo, non può

    nascondere quello che si sama si fa fatica a dire: la crisi,nata come finanziaria nel2008, è diventata economicanel 2009 e raggiungerà il suomassimo dal punto di vista

    turisti stranieri gi-unti in Italia nelperiodo ottobre

    2008-settembre 2009 hannospeso 29 miliardi di euro, il7,9% in meno rispetto allostesso periodo dell'anno pre-cedente e le entrate turisti-che, che nel 2001 costituiva-no il 2,5% del prodotto inter-no lordo, ora si sono asse-state attorno al 2%. L'Italia conserva il quartoposto nel mondo per incassidai visitatori, con uno sharedel 4,9%, ma se si tieneconto che Francia e Spagnadieci anni fa registravanoentrate allo stesso livello delnostro paese, mentre nel2008 hanno introitato rispet-tivamente 7 miliardi e 11miliardi di più, si ha un'ideadella misura della perdita dicompetitività. Secondo E-manuele Breda della Ban-cad'Italia fra il 2003 e il 2008 ilnostro paese ha perso il16,5% di quota di mercato eil suo collega Andrea Ali-vernini motiva il calo conl'impossibilità, da parte del-l'Italia, dopo l'ingresso nel-

    l'euro, di ricorrere alle svalu-tazioni della moneta che ne-gli anni precedenti avevanocontribuito non poco all'in-cremento dell'incoming. Ep-pure l'Italia piace: il giudizio

    GuidaViaggi 25 Gennaio 2010 - n° 126310 Incoming

    L'Italia piace ma vende pocoSiamo al quarto posto per incassi, ma Francia e Spagna

    registravano già dieci anni fa entrate allo stesso livello del nostro Paese

    Idi Giorgio Castoldi

    Tabella 1 - Soddisfazione degli stranieri per il loro viaggio in Italia

    (2009-1999) - Voti medi da 1 a 10

    Font

    e: D

    oxa,

    200

    9Tabella 2 - Performance per tipo di destinazione e motivazione di vacanza (biennio 2008-2009)

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    Editore: GIVI S.r.l.Via San Gregorio 620124 Milanotel. 02 2020431 (6 linee)fax 02 20204343email: [email protected] internet: www.guidaviaggi.it

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    Tutto il materiale inviato non verràrestituito e resterà di proprietà dell’Editore. Lettere ed articoli firmatiimpegnano solo la responsabilità degli autori. Le proposte pubblicitarie implicano la sola responsabilità degli inserzionisti.

  • mania, pur con situazioni e-conomiche analoghe, se nonpeggiori, sono state varatemanovre molto più corag-giose".

    Le speranze per la Banca

    del MezzogiornoIn Italia le speranze piùgrandi sono per la Banca delMezzogiorno Spa, societàpartecipata dallo Stato e daprivati che saranno invitatiad entrarvi da un comitatopromotore. "Lo Stato non a-vrà un ruolo nella Banca delMezzogiorno - ha spiegato ilministro dell'EconomiaGiulio Tremonti - ne saràpromotore, sottoscriverà u-na quota simbolica di mino-ranza, ma la scommessa èche la banca cammini con lesue gambe". Agirà attraver-so una rete di banche, istitu-zioni, Pmi che vogliono in-vestire con specifici progettinel Sud attraverso l'acquistodi azioni. Non sarà, secondo

    Senza portafogliole riforme non sipossono fare". Ber-

    nabò Bocca, presidente diFederalberghi, è lapidario.Ha invocato il ministero delTurismo per anni, ma oraconstata con amarezza chestentano a decollare misureed incentivi per il comparto.La manovra finanziaria2010 ne è l'ennesima confer-ma. Approvata dal Senato loscorso 22 dicembre, non hain sé nemmeno un provvedi-mento specifico per il turi-smo. Tuttavia a saper legger-vi dentro si possono trovareappigli validi per le impresein genere. "Bisogna tenerconto degli investimenti suricerca e innovazione - sug-gerisce lo stesso Bocca -, masi tratta di una finanziaria digrosso rigore, condizionatada un debito pubblico moltopesante, che ci vede giocaresempre in difesa lasciando ilmercato stagnante, mentrein altri paesi come la Ger-

    il ministro, "il solito carroz-zone" come molti l'hannogià definita. "La nostra vi-sione è quella dell'albergoche vuole ampliarsi, del co-mune che vuole fare un cen-tro congressi, dell'esercentedi uno stabilimento balneareche vuole aprire una pizze-ria", ha detto il ministro ci-tando ad esempio tre im-prese del turismo per le qualiforse la Banca potrà real-mente rappresentare un'op-portunità. Per il mondo deitrasporti, invece, le novità ri-guardano l'aumento dei di-ritti aeroportuali per l'imbar-co fino a un massimo di 3euro a passeggero in favoredei gestori aeroportuali cheabbiano in programma nuo-vi investimenti infrastrut-turali autofinanziati (sogget-ti a valutazione dell'Enac). Roberto Corbella, presi-dente Astoi, vedeva in que-ste risorse una possibilitàimportante anche per i touroperator. "L'attuale fondo di

    garanzia per il turismo è in-adeguato, di difficile acces-so e non se ne conosce l'am-montare, per questo ognianno il denaro stanziatotorna al Tesoro; bastereb-bero 50 centesimi di questiaumenti previsti sulle tasseaeroportuali per istituire unfondo analogo a quello digaranzia, dipendente, nondal Dipartimento del Turi-smo, ma direttamente dallaFarnesina, perché in questocaso sarebbe operativo24h24". Il fondo ipotizzatoda Astoi è divenuto un e-mendamento appoggiato daiministri Scajola e Frattini,ma successivamente blocca-to dal ministro Tremonti.Corbella conta comunque dirivederlo e proporlo in sedeparlamentare.

    Le facilitazioni fiscali

    Dal punto di vista fiscale, in-vece, la manovra prevedesolo qualche piccola facili-

    tazione: è stato ridotto del 20per cento l'acconto Irpef2009, mentre per i b&b c'è lapossibilità di una detrazionefiscale al 50 per cento. Prorogata sino alla fine 2012l'agevolazione fiscale del 36per cento sulle ristruttura-zioni edilizie, escludendoperò gli alberghi, come fanotare Bocca, "edifici chehanno bisogno di costantiinvestimenti". "Siamo con-tenti - dice il presidente - deldecreto mille proroghe chevede la proroga delle con-cessioni demaniali fino al2015, ma ci dispiace delmancato inserimento deglialberghi nella lista del Tre-monti Ter". "Noi incontria-

    mo una forte resistenza nelsistema bancario, a seguitodell'entrata in vigore di Ba-silea 2, per cui vengono chi-este garanzie immobiliarimentre molti imprenditorihanno alberghi in gestione oin affitto". E i tanto sudati 3 miliardimessi a disposizione del tu-rismo dalle banche attraver-so il ministero del Turismo?Vani, secondo Bernabò Boc-ca: "Bisogna per forza pas-sare per il consorzio fidi contassi d'interesse minimi de-gni di attenzione (che nonvengono mai applicati), aiquali si affiancano tassimassimi che preferisco noncommentare".

    GuidaViaggi25 Gennaio 2010 - n° 1263 11Incoming

    Nella Finanziaria 2010 neanche un euro

    Stentano a decollare gli incentivi per il turismodi Letizia Strambi

  • me la media fra le spese pervacanze (che è rimasta in-

    variata nei primi nove mesidel 2009 rispetto allo stessoperiodo del 2008) e quellaper viaggi d'affari, che si èridotta del 9,3%.Sono questi alcuni dei datiforniti nel corso della de-cima conferenza organizza-ta insieme da Ciset (Centroitaliano Studi Economicoturistici) e da Banca d'Italia,"L'Italia e il turismo inter-nazionale" tenuta a Veneziaalla fine del 2009."Dalle indicazioni emersedall'andamento della sta-gione estiva - sostiene Va-leria Minghetti del Ciset -si vede che i turisti italianinon hanno tanto rinunciato

    alla vacanza, quanto modifi-cato il loro comportamento.

    Insomma la crisi economicasembra aver accelerato pro-cessi di cambiamento deimercati che già erano in at-to. Da una parte i turisti di

    fascia alta cercano persona-lizzazione e qualità dei ser-vizi, dall'altra i turisti medio medio bassi operano inun'ottica di risparmio, limi-tando le spese a destinazio-ne, scegliendo soluzioni diviaggio più economiche, ri-

    flessione ha riguardato poiun po' tutte le mete più lon-tane: -3,9% verso le Ame-riche, -5,9% verso l'Africa e-10,4% per l'Oceania.Ha costituito un'eccezionel'Asia, che ha visto il 9% inpiù di turisti italiani.Tuttavia come sempre i datimedi sono ingannevoli: lasituazione appare molto piùarticolata, come illustratodalla tabella 2.Colpisce l'entità delle per-

    centuali, che segnalano va-riazioni molto marcate, inpiù e in meno, segno che ilmercato è diventato moltofluido ed estremamentemutevole.E questo forse è il dato dimaggior rilievo.

    ducendo i giorni di vacanza,scegliendo destinazioni piùvicine, optando per soluzio-ni di trasporto più econo-miche (i vettori low costhanno avuto un ruolo im-portante nel far scegliere levacanze all'estero verso me-te raggiungibili a poco prez-zo), scegliendo soluzioni lastminute e pacchetti scontati".La conseguenza è stata unapreferenza più accentuataper le mete europee (+4,4%).

    In particolare sono cresciutii flussi verso la Francia(+11,6%), l'Austria e laGrecia (+8%), la Croazia e ilRegno Unito (+9%). In con-trotendenza è la Spagna, cheha visto un calo del 12,7%degli arrivi degli italiani. La

    si sono registrati 22 milionidi partenze di turisti chehanno pernottato all'estero

    per quasi duecento milionidi notti, con una spesa di 15miliardi di euro. Sono au-mentati del 3,1% come nu-mero (con lo 0,6% di pernot-tamenti in più), ma hannospeso il 3,8% in meno. Que-sto importo appare però co-

    li italiani che si so-no recati all'esteronel periodo ottobre

    2008-settembre 2009 hannospeso nelle loro destinazioni20.297 milioni di euro, viag-giando per il 68% per motivipersonali e per il 32% per la-voro. Ma mentre i viaggi lei-sure hanno dato luogo a unaumento di spese dell'1,6%rispetto allo stesso periododell'anno precedente, il busi-ness travel ha registrato uncalo del 7,1%.Se si guarda invece il perio-do gennaio-settembre 2009

    GuidaViaggi 25 Gennaio 2010 - n° 126312 Outgoing

    Risparmio o qualità nelle scelteLa fascia alta cerca personalizzazione,

    mentre il turista medio opera in un’ottica di contrazione delle spese

    G

    PREVALGONO

    LE DESTINAZIONI

    EUROPEE

    SI MODIFICA

    IL COMPORTAMENTO

    D’ACQUISTO

    di Giorgio Castoldi

    Tabella 2 - La dinamica del turismo italiano all'estero

    (confronto 2009 vs 2008 per il periodo gennaio-settembre)

    Tabella 1 - Il turismo degli italiani all'estero nel periodo gennaio-settembre 2008 e 2009

    Mont Saint Michel

    Fonte: elaborazioni Ciset su dati Banca d'Italia

    Fonte: elaborazioni Ciset su dati Banca d'Italia

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  • controllo dinamico e una co-stante attività di ricerca ebenchmarking. E in questoclima di incertezza mutapersino l'obiettivo degli spo-stamenti: le aziende hanno in-vestito molto "nelle attivitàlegate ai viaggi con lo scopodi mantenere i clienti attuali"spiega l’analisi Amex, di-mostrando minor propen-sione alla ricerca del newbusiness. Sempre più adot-tate, inoltre, le videoconferen-ze, in alternativa al viaggio.Le principali aziende europeehanno aumentato i controllisui propri acquisti e sulletravel policy, ma, nonostantenel 2009 le aziende abbiano

    on c'è via di scam-po. Lo dichiarano irisultati del Busi-

    ness Travel Barometer A-merican Express, lo confer-mano le stime Gebta e imedia specializzati: l'impattodella crisi economica globalesulla spesa riservata ai viaggid'affari ha ridotto, nel 2009,del 30% i budget destinati aiviaggi di lavoro. Per Amexquesto calo a due cifre riguar-da il 60% delle aziende coin-volte nel sondaggio, mentre il23% avrebbe dichiarato chenon ci sarebbero state vari-azioni e solo l'11% ha affer-mato di aver addirittura au-mentato i fondi allocati per iviaggi d'affari del 23%. "Stiamo assistendo a nuovicomportamenti da parte dellesocietà - ha sottolineato PiotrPogorzelski, vice presidentItalia commercial cardsAmerican Express - conpolitiche rivolte al risparmioe all'aumento dei controllisulle spese". La confermaproviene anche da RobertoBacchi, a.d. Carlson Wa-gonlit Travel Italia: “Il com-portamento d’acquisto delleaziende da noi servite è statocontraddistinto da una spic-cata attenzione al costo uni-tario del viaggio, mentre alivello di numero di transa-zioni la riduzione è stata piùcontenuta”. E su questo fron-te si è concentrata la strategiadel gruppo, con l'ottimizza-zione della spesa air e hotel, il

    avuto la necessità di fare tuttoil possibile per risparmiare eil ruolo delle agenzie di viag-gi sia fondamentale per que-sto obiettivo, "solo il 24%delle aziende ha implementa-to metodologie per verificarel'efficacia delle azioni intra-prese". Per Cisalpina Tours "la crisieconomica sta modificandocapacità e volontà di spesa -ha affermato l'a.d. Marco Fi-carra -, provocando riper-cussioni nel bt che anche lanostra azienda ha avvertito,ma siamo stati in grado ditenere e il nuovo assetto orga-nizzativo permetterà una mag-giore focalizzazione sullo

    sviluppo del core business euna maggiore velocità di ese-cuzione". L'operato del gruppo si con-centrerà su rapporti di part-nership più stretta con i forni-tori, un nuovo approccio neiconfronti dei prospect e ricer-ca continua di maggiori livel-li di efficienza. "Tra i nostriprogetti strategici - ha prose-guito Ficarra - c'è lo sviluppodell'area incentive e gruppi.Lavoreremo anche molto sulfronte della comunicazionecon una campagna innovati-va". "Nessuno ha raggiuntogli obiettivi prefissati". E'stato schietto nel suo com-mento Mario Mangiarotti,presidente Gebta, che per imembri dell'associazione dalui presieduta (40% del Bspitaliano, ndr) segnala "un calodel 27% nel 2009 rispetto al-l'anno prima che ci porterà achiudere a quota 6,1 miliardidi euro circa, dopo un 2008che aveva visto crescere ilbusiness del 7%". Un fatto che provoca riflessinegativi nelle casse delle a-genzie, visto che il mancatoraggiungimento dei targetporta a non ottenere le over. E in questo clima di cambia-mento delle regole, Mangia-rotti punta sul rafforzamentodella categoria: “Quando ilfuoco è incrociato le linee sistringono. Noi abbiamo tro-vato la strada che porta all’u-nità di tutti e farà chiarezzasul mercato”.

    N

    GuidaViaggi25 Gennaio 2010 - n° 1263 13Business Travel

    La politica dei tagliDiminuisce la ricerca di “new business”

    e si contengono gli spostamenti per ridurre le spesedi Laura Dominici

    L'indagine Carlson stima poiche le tariffe aeree dome-stiche cresceranno, in tutte leclassi di bordo, tra il 3 e il5%, mentre i collegamentiinternazionali potrebberoaumentare tra il 4 e il 6 perl'economy e tra il 5 e l'8%per la business class. Ma unanota positiva giunge daltrend di vendita registratonegli ultimi mesi del 2009: "Si è notata un'inversione ditendenza e una ripresa del-l'attività per diverse aziende- assicura Bacchi -, segnaliche dovranno essere verifi-cati nei mesi a venire".Intanto sul fronte interno,l'action plan di Cwt si è con-centrato sullo sviluppo dei

    nuovi clienti, sia per il bt cheper il Mice, dedicando atten-zione all'allineamento dellastruttura all'andamento delladomanda. "E' proseguitoanche un piano di investi-menti legato allo sviluppo dinuovi prodotti e tecnologieche ci permetterà di caval-care la ripresa", aggiungel'a.d. di Cwt. Il forecast europeo curato daAmex indica, invece, comepercentuali di incrementodei prezzi del volato dal 5 al7% per il lungo raggio inbusiness class e dallo 0 al2% per i collegamenti nazio-nali e il corto raggio in eco-nomy. I prezzi degli al-berghi, invece, dovrebbero

    contenere l’aumento sullabase del 2% circa e l'autono-leggio del 4%.Commentando il trend di

    mercato, però, la società a-mericana osserva che "leaziende europee stanno tem-poreggiando e adottano unatteggiamento di attesa invista dei prossimi effettidella crisi. In media, solo il20% prevede per il 2010 unaumento del budget destina-to agli spostamenti, controun 61% che riconferma lo

    con un indice listino con-tenuto, sulla stessa lineadella fine del 2009: unacamera doppia per notte inqualsiasi destinazione euro-pea costa meno di 100 euro.Secondo l'analisi, a dicem-bre una notte in doppia stan-dard costava di media 98euro, pari al -11% rispettoallo scorso anno. Delle 50città analizzate, 44 presen-

    tano una diminuzione delletariffe rispetto al 2009. Pernumerose metropoli il calodi listino è superiore al 10%.

    l forecast di Carl-son WagonlitTravel sul 2010

    induce il segmento corpo-rate a pensare per tempo aipropri acquisti in termini divolato. Da un'analisi risulta,infatti, che è probabile un in-cremento del princing aereo,alla luce dei tagli nella ca-pacità e del prezzo del petro-lio. In compenso, Carlsonstima che i prezzi alberghierisi ridurranno moderata-mente, rendendo più acces-sibili i costi dei meetingaziendali. E trae le stesseconclusioni l'Hotel PriceIndex di Trivago, che evi-denzia come le tariffe deglihotel europei aprano l'anno

    Hotel al ribasso e biglietti in rialzostesso budget e un 19% chene prevede la riduzione". Sull’operato dei prossimimesi, Mangiarotti ritieneche “non si tratta di recu-perare nuovi clienti, questisono rimasti legati ai forni-tori. Come aziende cerchi-amo di approfittare del peri-odo per fare più formazio-ne, in quanto servirà profes-sionalità e poi i fornitori do-vranno mettere mano allepolitiche di pricing, ormaiobsolete per i tempi in cuiviviamo”. Inoltre fa notareche la distribuzione profes-sionale giocherà un ruolo diprimo piano, come dimostrala rinnovata attenzione deiGds verso il trade. L.D.

    I

    v: Può stilare un bilancio 2009 del suo gruppo?“E’ stato un anno di straordinaria intensità per noi. Il ral-lentamento dei viaggi d'affari, intercettato già nel set-

    tembre 2008, si è tramutato, nei trimestri a venire, in una poderosacaduta della domanda di servizi da parte delle aziende. A tali cata-clismatici eventi, abbiamo fatto fronte con un rinnovato focus nelmiglioramento della qualità di servizio alla clientela, accompagna-to da un rafforzamento del team consulenziale di vendita. Perquanto riguarda l'organizzazione interna, abbiamo implementatoun piano tatcheriano di contenimento e riduzione dei costi azien-dali. L'integrazione delle misure adottate ha favorito il duplice obi-ettivo di salvaguardare i livelli occupazionali del gruppo - evitandoil depauperamento di risorse conseguente a drastici tagli al per-sonale - e l'apporto di tangibili benefici alla redditività aziendale.Per quanto riguarda i fondamentali possiamo anticipare che i risul-tati sono favorevoli, riferiti albilancio consolidato di grup-po. Rileviamo altresì una ril-evante contrazione nell'areacorporate travel (-30% per iservizi di biglietteria aerea) euna moderata flessione nelsegmento di mercato leisure(-5% nei volumi).

    Gv: Quali le prospettive eprincipali linee strategicheper il nuovo anno?“Siamo fiduciosi in una pru-dente ripresa del mercato,più vigorosa a partire dal se-condo semestre. Riconfer-miamo le linee guida tese alrafforzamento del gruppo,nel corporate travel e al tra-sferimento di servizi e di op-portunità commerciali a fa-vore degli agenti aderenti aUvet Itn Network. Per quan-to riguarda Last Minute Tour(Uvet ha rilevato il 20% di quote, ndr), confermiamo che la re-lazione in essere rientra nell'ambito delle partnership commer-ciali”.

    Gv: Come vi state preparando alla ripresa del mercato dalpunto di vista strutturale, commerciale e di prodotto?“L'efficacia dei processi organizzativi è di estrema importanza neiservizi alla clientela. Tutte le aree dell'azienda sono impegnatenella ricerca costante di tangibili miglioramenti. Per quanto riguar-da servizi e prodotti, preferiamo concentrarci sul consolidamentodell'ampia gamma di offerta esistente”. L.D.

    Patanè,Uvet:“La ripresa?Prudente”

    G

    Luca Patané

    IL RINCARO

    DEI BIGLIETTI

    FORMAZIONE

    E INNOVAZIONE

  • dotto inteso come solo fattotecnico (la nave), la tenden-za al gigantismo si confer-ma, anche perchè le navi inconsegna nel 2010 sono sta-te pianificate a tavolino unpaio di anni prima, in pienoboom economico, quando leeconomie di scala la faceva-no da padrone. Così a fine 2009 è stata uffi-cialmente presentata la mo-struosa Oasis of the Seas,maxi-ammiraglia della Ro-yal Caribbean Cruise Linesda addirittura 5.400 passeg-geri e 220mila tonnellate distazza lorda (ovvero oltre unterzo più grande della navepiù grande finora in eserci-zio, che guarda caso appar-tiene alla medesima compa-gnia nordamericana). Inveropiù somigliante ad un quar-tiere cittadino, con tanto dipolmone verde al centro, chenon ad una nave; ma d'al-tronde al grande pubblicodelle vacanze di mare delterzo millennio, quello dimassa, più è grande, piùpiace! Ma, fortunatamente,come si direbbe anche inaltri campi, non è solo la di-mensione a contare; importala qualità della prestazionefornita. La ridotta flotta dellenavi extra-lusso nel 2009,dopo anni di calma piatta, havisto rimpolpare la schieradi navi per soli ricchi con al-cune eccellenti new entry,dalla Seabourn Odissey (pri-ma di una serie di tre ge-melle) alla Silversea Spirit.E nel 2010 sarà la volta dellaMarina della Oceania Crui-ses. Minimo comun deno-minatore fra le tre navi: tuttequeste unità sono costruitein cantieri italiani. A livellogenerale i cantieri europei -gli unici dove si costruisca-no navi da crociera finora, inattesa che l'aggressiva na-valmeccanica asiatica si fac-cia avanti anche in questosegmento, il più sofisticatodel settore navale - tra il2009 ed il 2012 hanno con-tratti per 38 navi da crociera,pari ad una capacità com-plessiva di 84.460 passeg-geri; di queste quasi la metà,per 38.900 pax complessivi,sono destinate principalmen-te al mercato europeo.Dunque almeno tra le cro-ciere, intese sia come mer-cati di origine che aree diimpiego delle navi che fab-briche dei divertimentificidel mare, il Vecchio Con-tinente è ancora in vetta atutte le graduatorie. Fino aquando?

    ché in Italia (e non solo) allavacanza non si rinuncia, me-glio scegliere quella col mi-glior rapporto prezzo-qua-lità, magari destagionaliz-zando la crociera in un altroperiodo dell'anno.La prenotazione della va-canza è dunque frutto di unascelta molto più oculata chenon in passato. Il consuma-tore di vacanze tende a met-tere a confronto i diversiprodotti che gli vengono of-

    ferti, non compera più ascatola chiusa, cerca di nonimpegnarsi in scelte inges-sate e dunque gradisce mol-to la possibilità di svincolar-si anche a breve distanzadall'inizio programmato del-la vacanza senza incorrere inpesanti penali, un atout chele compagnie di crocieratendono ad offrire in misuraconsiderevole.In effetti si nota una spesainferiore da parte del con-sumatore, il che ha indottomolte compagnie ad investi-menti mirati per cercare dimigliorare il prodotto; le na-vi più vecchie hanno subitouna ristrutturazione globale,mentre tra quelle in corso d'o-pera si sono introdotti nuoviconcetti di aree pubbliche.L'idea di fondo, perseguitadagli executives, è quella didiversificare il prodotto so-prattutto per differenziarsidalla concorrenza.Per quanto concerne il pro-

    Il dato di fatto è che mai co-me nell'anno appena conclu-so i compratori più attentiabbiano potuto fare autenticiaffari d'oro nel comprare va-canze in mare, almeno al-l'apparenza. Oltretutto, ri-spetto all'anno precedente, èscemato il bunker surchargedovuto all'incubo del caro-barile (di petrolio) che haspadroneggiato lungo tutto il2008. Anche se non esiste ufficia-lità sulla quantificazione e-satta della discesa dei prezzimedi delle crociere - che va-ria da un possibile - 20/30%desunto da alcuni osserva-tori al - 5/10% dichiarato uf-ficialmente dagli operatori(ovviamente restii ad am-mettere un drastico tagliodei prezzi sino a negare as-solutamente di tracimare nelfamigerato low-cost, più fa-miliare e ben visto dagli o-peratori di traghetti) - è in-dubbio che oggi una vacan-za si porti via con poco piùdi 100 euro al giorno (nonall inclusive). Il tutto nella consapevolez-za, da ambo le parti, che ilprezzo finale al consumatoredella vacanza potrà tranquil-lamente raddoppiare, rispet-to a quello di entrata (il merotrasporto o permanenza abordo) tra extra-costi sottoforma di: escursioni, beve-raggi, mance consigliate,casinò, souvenir, centri dibenessere ed altri servizivenduti a bordo. Ma alla fi-ne, extra compresi, in tempidi crisi quali quelli attuali, lacrociera offre il top in temadi value for money: e poi-

    il resto (della trafila per rag-giungere almeno il break e-ven), si vedrà.

    posizioni. I ricavi delle com-pagnie da crociera sono staticompressi ma, grazie allasensibile riduzione mediadei prezzi di vendita che haampliato la domanda esten-dendola ad altre frange dimercato, il calo è stato co-munque contenuto. La parola d'ordine nelle stra-tegie implementate dallecompagnie è stata la flessi-bilità, tradotta sotto formadi: offerte speciali per fami-glie con minorenni a costozero, vacanze spostate in pe-riodi meno canonici ed of-ferte last minute colte apiene mani. In fondo le navi - e ce ne so-no sempre di nuove in co-struzione nei cantieri e sem-pre di più grandi in conse-gna anche nel nuovo anno -debbono essere riempite, co-sti quel che costi; l'impor-tante, per l'armatore proprie-tario o per il tour operatornoleggiatore, è riuscire aportare passeggeri a bordo,

    entre nel Nord A-merica incombe lawave season, la

    stagione che, ad inizio anno,tradizionalmente concentrale prenotazioni delle va-canze estive e non (crocierecomprese) e dunque fungeda autentica cartina di torna-sole del mercato, nel fare le

    considerazioni di consuntivosull'anno 2009 e le prime ri-flessioni prospettiche sul-l'anno 2010, si hanno alcunecertezze di fondo.Senza risparmiare neppure ilsettore della navigazionemarittima per fini ricreativi,la crisi generale ha peraltroinciso molto meno in altomare che non a terra; le cro-ciere tengono, ed in nicchiespecifiche di mercato addi-rittura incrementano le loro

    GuidaViaggi 25 Gennaio 2010 - n° 126314

    La flessibilità al potereNelle strategie delle compagnie offerte speciali per famiglie,

    vacanze spostate in periodi meno canonici e promozioni last minute

    M

    Crociere

    di Angelo Scorza

    SI CONFERMA

    LA TENDENZA

    AL GIGANTISMO

    ANCORA IN TESTA

    I CANTIERI

    EUROPEI

    Msc Musica e Costa Serena

  • stagione grazie anche allapresenza costante di MscFantasia e Splendida tuttol'anno; ed a fronte di unacompressione dell'area ri-cavi con una riduzione me-dia delle tariffe del 5%, ciònon ha minimamente incisosulla qualità del prodottoMsc" precisa il manager par-tenopeo, ricordando gli ac-cordi con le compagnie ae-ree, che permettono di orga-nizzare numerosi voli char-ter per imbarcare i passeg-geri negli home-port.Recentemente Msc Crociereha firmato un inedito accor-do con Hotelplan Italia gra-zie a cui i crocieristi potran-no proseguire la vacanzacon un soggiorno pressostrutture alberghiere di altolivello. "Questa novità, scat-tata a dicembre 2009, du-rerà sino a marzo 2010, eriguarda il Brasile. Ma èuna prima volta assolutache non resterà certo isola-ta. Msc ha posizionato daFortaleza la nave Melodyper crociere settimanali acompendio delle quali iltour operator, leader in SudAmerica, offre pacchetti pre-e post-cruise e tour organiz-zati del Brasile a condizionivantaggiose".Per Royal Caribbean In-ternational /CelebrityCruises il 2009 si è chiusocon un incremento del 38%in termini di passeggeri e del30% in termini di fatturato.Pure il nuovo anno è partitobene (+20%), anche se lacompagnia nordamericanaprevede sempre più preno-tazioni last minute."L'eredità lasciata dal 2009può essere riassunta in po-che parole: 'attenzione aicosti' - spiega un portavocedi Rci Italy - che ci ha co-munque portato a buoni ri-sultati in termini di vendite,perchè la diminuzione delletariffe non ha compromessola profittabilità grazie alfatto di non aver impattatosu qualità e servizio a bordo.Gli investimenti fatti in col-laborazione con le agenziedi viaggi sono risultati vin-centi, pertanto sicuramentecontinueremo le attività dico-marketing nel 2010 pun-tando sempre più alla se-lezione delle agenzie e cer-cando di portare i clientigiusti nelle giuste agenzie".Rci è sicura che investire siadeterminante per esserepronti quando il mercato ri-partirà a gonfie vele. "Pertale motivo abbiamo varato

    vuol essere sicuro di spen-dere bene il proprio tempo edenaro, perché non può per-mettersi di sbagliare. Costa,marchio affidabile e sinoni-mo di eccellenza con 60anni di esperienza, vienepremiato. E poi gli investi-menti: non abbiamo né can-cellato né posticipato i no-stri ordini per 5 nuove navidal 2009 al 2012, tutte co-struite da Fincantieri, coninvestimento di 2,4 miliardi

    di euro, il più grande pianodi espansione di una compa-gnia di crociere al mondo.Siamo anche intervenuti perrendere i prezzi ancora piùaccessibili, sicchè il rappor-to qualità/prezzo è diventatoancor più vantaggioso. Lenostre crociere si stanno af-fermando come vacanza ide-ale per pubblici diversi daquelli tradizionali rappre-sentati da coppie e famiglie.E abbiamo appena lanciato

    il catalogo 'New generation'che si rivolge in manieraspecifica al pubblico gio-vane, con offerta ritagliatasu misura per gli Under 34"."Abbiamo festeggiato già daparecchie settimane il milio-nesimo passeggero e nel2009 abbiamo chiuso con il+30% sul mercato italiano afronte di un aumento dell'of-ferta del 22%" esulta Leo-nardo Massa, direttorecommerciale di Msc Cro-ciere, che annota da partedel consumatore una superi-ore attenzione ad investire ilproprio denaro in prodotti diconsumo, con analisi più ap-profondita dell'offerta, a co-rollario della quale si evinceun trend che privilegia lacrociera alle vacanze stan-ziali o in villaggi turistici."Le prenotazioni sono anda-te molto bene con un +35%per l'inverno. I fattori strate-gici preminenti sono stati: ladestagionalizzazione del pro-dotto delle crociere nel Me-diterraneo, allungando la

    ual è stato il bilan-cio della stagioneappena conclusa e

    quali le prospettive del nuo-vo anno? Dove si è focalizzata l'atten-zione dell'azienda, in questitempi duri, tra i diversi fatto-ri: pricing, destagionalizza-zione, prodotto, risparmi suicosti, diversificazione ricavi,accordi e partnership? A taliinterrogativi hanno risposto imaggiori operatori del set-tore. Eccone una sintesi.

    "Nonostante il difficile con-testo finanziario ed econo-mico, anche per il turismoorganizzato, nel 2009 abbi-amo superato gli 1,2 milionidi ospiti del 2008; una cre-scita che continuerà nel2010, con l'obiettivo di 1,5milioni - confida AndreaTavella, direttore commer-ciale e marketing ItaliaCosta Crociere -. Basti pen-sare che nel solo periodo difine anno l'incremento delleprenotazioni è in linea conl'aumento dell'offerta del30% rispetto allo stesso pe-riodo del 2009".

    Uno dei fattori chiave diquesta crescita è ritenutal'internazionalizzazione, persostenere la quale Costa hastretto accordi di collabora-zione col Department ofTourism and CommerceMarketing di Dubai, col Sin-gapore Tourism Board e conShanghai International PortGroup Co. "Negli ultimi an-ni siamo stati pionieri nelportare le crociere in Cina,a Dubai e a Mauritius; ciòsia per aprire nuovi mercatiche per offrire nuove desti-nazioni ai clienti. Attraversol'ufficio di Hong Kong se-guiamo tutti i paesi dell'AsiaPacifica mentre a Genova u-na direzione specifica si oc-cupa dei new markets: NordEuropa, Russia e Paesidell'Est Europa, Turchia".Costa ha tenuto testa aitempi duri puntando su quat-tro elementi. "In primo luo-go la forza della marca. Inun periodo di difficoltà eco-nomica il cliente è più atten-to nella scelta di vacanza,

    Oasis of the Seas, la navepiù grande e soprattutto piùincredibile del mondo; nel2010 arriverà la gemella Al-lure of the Seas. Senza con-siderare che, per il brandCelebrity Cruises, quest'an-no abbiamo varato Equinox,seguita da Eclipse nel-l'aprile 2010."La filiale tricolore, con sedea Genova, ha lo scopo dicommercializzare il prodot-to in Italia. "A tale fine abbi-amo stretto un accordo conAlpitour World che ci staconsentendo di ampliare ilmercato grazie alla forzadella propria rete distributi-va ed al fatto di essere esclu-sivisti per la realizzazione dipacchetti volo+crociera"."Per il mercato italiano il2009 è stato un anno com-plicato ma al contempo co-struttivo, che ci ha permessodi conservare un buon anda-mento delle vendite. Lamancata presenza Carnivalin Mediterraneo è statacompensata dalla program-mazione ai Caraibi. I nu-meri registrati mostrano unatenuta della destinazione edel prodotto di punta dellacompagnia - spiega GigiTorre di Gioco Viaggi -. "Ilprodotto Princess vendutosul mercato italiano ha re-gistrato brillanti risultati gra-zie ad una programmazioneMediterraneo e Nord Euro-pa molto diversificata. Per il2010 segnaliamo già unmaggiore interesse e unaconcomitante ripresa sui vi-aggi di nozze, settore cheaveva dato segnali di rallen-tamento nel 2009. Sicura-mente la tendenza è quelladel pricing con metodologie

    di mercato per il conteni-mento dei costi attraversoadvanced booking che con-sente di selezionare in anti-cipo la tariffa più vantag-giosa, vantaggi e offerte perle famiglie, credito da utiliz-zare per le spese a bordo cheviene rimborsato se non uti-lizzato".In qualità di cruise operator,Top Cruises non è coinvoltodirettamente nei processi de-cisionali delle compagnia dicrociera che rappresenta.Peraltro la società è forte-mente presente nel settore,specie in ambito fluviale,

    dove dichiara di essereleader assoluta nel mercatoitaliano."Da quest'anno siamo esclu-sivisti della A-Rosa, giovanecompagnia di navigazionetedesca che propone tour suifiumi europei con navi 4stelle; un prodotto unico chereinventa il senso storicodella navigazione sui fiumi,applicando alle crociere flu-viali una formula più vicinaa quella delle crociere ma-rittime sul piano dei servizidi bordo e delle modalitàstesse di vivere l'esperienzacrocieristica" specifica Fran-cesco Paradisi, direttorecommerciale -. Col nuovocatalogo vantiamo una pro-grammazione fluviale dav-vero completa, con propostededicate a tutte le tipologiedi target, pacchetti con quo-tazioni personalizzate e plusesclusivi per i clienti: sare-mo un punto di riferimentofondamentale per le agenzieche cercano per i loro clien-ti il meglio di una crocierafluviale."Top Cruises è convinta cheal momento le prospettivesiano positive. "Soprattuttole vendite nel periodo di fineanno, hanno rappresentatoun momento di forte crescitain termini di richieste eprenotazioni - precisa il di-rettore Federico Costa -.Anche se è impossibile fareprevisioni, possiamo sen-z'altro dire che nelle agenzieTop Cruises si è confermatoun marchio riconosciuto perla sua programmazione pro-posta come 'alternativa diviaggio' e che un anno diffi-cile come questo ci ha datocomunque modo di sondarenuove possibilità di lavoro e

    di ridefinire opportunità estrategie per ottimizzare an-cora la solidità del marchionel mercato italiano". Sul fronte marittimo TopCruises rappresenta la com-pagnia cipriota Louis Crui-ses; grazie all'inserimento

    della nuova nave LouisMajesty (ex-Norwegian Ma-jesty), che da dicembre 2009salpa tutto l'anno versoFrancia, Spagna, Marocco,Tunisia, Malta, Libia e Gre-cia, Top Cruises ha, per laprima volta, una program-mazione annuale sul Medi-terraneo. "Siamo ampiamente soddi-sfatti del posizionamento diLouis Cruises sul mercatoitaliano, che ad oggi rappre-senta il terzo per importanzainsieme a Francia e Ger-mania - commenta Piero DeMaestri, responsabile svi-luppo prodotto Louis Crui-ses Italia -. In questi primicinque anni di presenza delmarchio in Italia il nostroprodotto è stato capito e ap-prezzato dal pubblico, e at-tualmente contiamo su unottimo grado di riempimentoe una buona percentuale direpeater. La scelta di inve-stire con il posizionamentouna nuova nave in partenzatutto l'anno nasce propriodal notevole aumento dellarichiesta di prodotto per ilnostro Mediterraneo, per il2010 puntiamo a portare incrociera più di 15.000passeggeri". A.S.

    GuidaViaggi 25 Gennaio 2010 - n° 126316 Crociere

    Lo scatto delle societàPartnership, allargamento dei mercati e investimenti

    per rafforzare il business

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