INDICE
1. PREMESSA................................................................................................................................................ 2
2. NORME DI RIFERIMENTO E DATI GENERALI ..................................................................................... 3
2.1. Normativa .......................................................................................................................................... 3
2.2. Dati generali dell’impianto ................................................................................................................ 4
2.3. Quadri bassa Tensione .................................................................................................................... 4
2.4. Quadri, apparecchiature, tipologia cavi e modalità di installazione............................................... 5
3. Modalità di calcolo ..................................................................................................................................... 5
3.1. Criteri di dimensionamento cavi ....................................................................................................... 5
3.2. Criteri di verifica delle cadute di tensione ........................................................................................ 6
3.3. Misure di protezione ......................................................................................................................... 6
3.4. Protezione dai contatti diretti ............................................................................................................ 7
3.5. Protezione dai contatti indiretti ......................................................................................................... 7
3.6. Misure di protezione contro le sovracorrenti ................................................................................... 7
3.7. Impianto di terra ................................................................................................................................ 8
3.8. Conduttori di protezione ................................................................................................................... 8
3.9. Dimensionamento della linea dorsale ............................................................................................. 9
4. MATERIALI DI INSTALLAZIONE ............................................................................................................. 9
5. AGGIORMANTO ELABORATI TECNICI E DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ............................. 10
6. ALLEGATI PLANIMETRICI E DI CALCOLO:......................................................................................... 10
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1. PREMESSA
La presente relazione tecnica, è parte integrante del progetto di “MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER
ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI NELLE SCUOLE COMUNALI DI
CUI AL DECRETO-LEGGE CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 8 NOVEMBRE 2013, N. 128”.
Nello specifico l’impianto di cui trattasi, riguarda l’alimentazione elettrica:
1) del sistema di rilevazione fumi;
2) del sistema di segnalazione ottico/acustica delle emergenze,
3) del sistema di illuminazione delle vie di esodo;
4) del nuovo quadro elettrico a servizio della futura centrale anticendio da realizzare.
Tali impianti e sistemi, sono da installare nel complesso scolastico di “Cecchina Aguzzano” sita presso il
centro abitato nel Comune di Roma in Via Cartesio n.3.
La presente documentazione descrive le scelte progettuali secondo normativa vigente, adottate per il
dimensionamento delle linee e delle protezioni elettriche, che permetteranno di alimetare i dispositivi
appartenenti ai sistemi fin qui citati, tutti di nuova installazione.
Gli impianti da realizzare, vedranno da un lato la creazione di una nuova linea, che dal punto di consegna
elettrico arriverà al nuovo quadro della centrale antincendio, in modo da generare un collegamento
elettrico dedicato come da specifiche normative. Dall’altro invce, si procederà con l’adeguamento
dell’impianto interno alla scuola, attraverso l’installazione di un nuovo centralino a parete, da attestare al
disotto dell’interruttore generale esistente (di cui se ne consiglia la verifica in riferimento alle nuove
richieste di potenza) che dovrà alimentare le luci di emergenza e segnalazione, i dispositivi di rilevazione
fumi e la relativa centralina di gestione dei segnali di emergenza.
Ciò premesso, l’installazione del quadro e del centralino di gestione del sistema di emergenza e
segnalazione (Q E) troverà collocazione all’interno del vano tecnico esistente, mentre il quadro elettrico
di alimentazione della stazione di pompaggio antincendio (QCA), verrà ubicato all’interno del locale
tecnico di pompaggio.
In allegato alla presente relazione vengono ripotate gli schemi unifilari elettrici indicanti i risultati di
calcolo, nonché le planimetrie di progetto per il posizionamento dei dispositivi da installare.
Il progetto è stato redatto tenendo conto di quanto prescritto nella Circolare del Ministero dell’Interno
n°24 MI.SA del 26/01/1993 “Impianti di protezione attiva” e del D.M. 30/11/1983 “Termini definizioni e
simboli grafici di Prevenzioni Incendi”.
Gli elaborati tecnici sono stati redatti facendo riferimento alle indicazioni riportate in Appendice A della
UNI9795 (2013). Pertanto l’impianto fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio,
dovrà essere realizzato nel pieno rispetto della norma UNI9795 e delle normative di riferimento
attualmente vigenti.
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2. NORME DI RIFERIMENTO E DATI GENERALI
2.1. Normativa
L’impianto in oggetto è stato progettato in ottemperanza alla normativa vigente in materia. Per la
realizzazione, l’installazione, la messa in servizio e la manutenzione dell’impianto. Tutti i componenti
dovranno essere conformi alle relative norme di prodotto e provvisti di tutte le certificazioni necessarie
(CDP, CE, ecc,).
In particolare le leggi cui tale opera è soggetta sono le seguenti:
UNI 9795 (2013) Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d’incendio;
UNI 11224 (2011) Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi;
UNI EN 54/1÷9 Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio;
Circolare del Ministero dell’Interno n°24 MI.SA del 26/01/1993 “Impianti di protezione attiva”;
D.M. 30/11/1983 “Termini definizioni e simboli grafici di Prevenzioni Incendi”.
Tale elenco non è limitativo; infatti sono da applicarsi le norme vigenti nella loro globalità.
Legge n.37 del 22/01/2008 Norme per la sicurezza degli impianti (Regolamento concernente
l’attuazione dell’articolo 11 - quater, comma 13, lettera a della Legge n. 248 del 2 dicembre 2005,
recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno
degli edifici” ex legge n. 46/1990);
Legge n.186 del 1/3/1968 Esecuzione degli impianti a "Regola d' Arte"
Legge n. 81 del 9/4/2008 e s.m.i., Attuazione dell'articolo 1 della legge n. 123 del 2007, in materia
di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Specificatamente, per quanto attiene le norme di settore sono anche applicabili:
Segni grafici per schemi
Norma CEI 3-14 (2007) Elementi dei segni grafici, segni grafici distintivi ed altri segni di uso
generale
Norma CEI 3-15 (2005) Conduttori e dispositivi di connessione
Norma CEI 3-18 (2005) Produzione e conversione dell'energia elettrica
Norma CEI 3-19 (2005) Apparecchiature e dispositivi di comando e protezione
Norma CEI 3-20 (2005) Strumenti di misura, lampade e dispositivi di segnalazione
Norma Norme UNI e successive varianti:
Cavi per energia
Norma CEI 20-19 (2008) Cavi con isolamento reticolato con tensione nominale 450/750 V
Norma CEI 20-20 (1996) Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a
450/750 V
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Norma CEI 20-27 (2000) Cavi per energia e per segnalamento
Norma CEI 20-29 (2005) Conduttori per cavi isolati
Norma CEI 20-33 (2006) Giunzioni e terminazioni per cavi d'energia a tensione Uo/U non
superiore a 600/1000 V in corrente alternata e 750 V in corrente continua
Norma CEI 20-38 (2009) Cavi senza alogeni isolati in gomma, non propaganti l’incendio, per
tensioni nominali U0/U non superiori a 0,6/1 kV
Norma CEI 20-39 (2004) Cavi per energia ad isolamento minerale e loro terminazioni con tensione
nominale non superiore a 750 V
Apparecchiatura a bassa tensione
Norma CEI 23-3 (2004) Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti
domestici e similari
Norma CEI 23-33 (2002) Interruttori automatici per apparecchiature
Impianti elettrici utilizzatori
Norma CEI 64-7 (2010) Impianti elettrici di illuminazione pubblica
Norma CEI 64-8 (2012) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V
in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua 64-8/1; 64-8/2; 64-8/3; 64-8/4; 64-8/5; 64-
8/6; 64-8/7;
Involucri di protezione
Norma CEI 70-1 (1997) Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
Norma CEI 70-2 (1998) Protezione delle persone e delle apparecchiature mediante involucri.
2.2. Dati generali dell’impianto
L’alimentazione elettrica del sistema sarà in bassa tensione del tipo:
Fornitura trifase;
Sistema di distribuzione di tipo TT, con tensione nominale di 400V;
Frequenza 50Hz;
Tensione tra fase e fase 400V;
Tensione tra fase e neutro, fase e terra 230V;
Corrente di cortocircuito ipotizzata nel punto di consegna 10kA.
2.3. Quadri bassa Tensione
Dall’analisi degli carichi elettrici nessari al funzionamento dei dispositivi installati, si perviene ad una stima
di assorbimenti che si attesta indicativamente su 1,5kW aggiuntivi del quadro generale esistente in
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condizioni di massima contemporaneità di funzionamento, a cui va ad aggiungersi un carico di circa
15,0kW generato prevalentemente per assorbimento dell’elettropompe del sistema antincendio.
2.4. Quadri, apparecchiature, tipologia cavi e modalità di installazione
La distribuzione elettrica in bassa tensione avverrà in entrambi i casi per, circuiti separati attraverso
l’installazione di apparecchiature, linee elettriche e di segnale in uscita sia dal nuovo sottoquadro e
centralino a parete (CE), sia dal quadro (QCA) in centrale, posando cavi del tipo FG7OR 0,6/1Kv, di
specifiche dimensioni così come da calcolo, in canaline o corrugati plastici non propaganti l’incendio,
staffate a parete o interrati (almeno per il collegamento dal punto di consegna dell’ente gestore).
Le apparecchiature dovranno essere installate all’interno di appositi contenitori in PVC rigido
autoestinguente, resistente agli urti e agli agenti chimici e atmosferici, con grado di protezione almeno
IP55.
3. Modalità di calcolo
Di seguito viene illustrato il calcolo elettrico ed il dimensionamento delle linee di distribuzione principali,
secondarie/terminali e la scelta dei corrispondenti dispositivi di protezione da installare nei quadri
elettrici. Le metodologie di calcolo utilizzate sono quelle di seguito riportate.
3.1. Criteri di dimensionamento cavi
Il dimensionamento dei cavi è tale da garantire la protezione della conduttura dalle correnti di
sovraccarico. In base alla norma CEI 64 - 8/4 il dispositivo di protezione deve essere coordinato con la
conduttura in modo tale da soddisfare le seguenti condizioni:
- corrente di intervento compresa tra la corrente di impiego e la portata della conduttura da
proteggere;
- corrente convenzionale di intervento minore o uguale ad 1,45 volte la portata della conduttura.
Per quanto riguarda la protezione delle condutture contro le correnti di cortocircuito i dispositivi di
protezione devono soddisfare le seguenti condizioni:
- avere un potere di interruzione non inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di
installazione;
- intervenire in modo tale che tutte le correnti provocate da un cortocircuito che si presenti in un
punto qualsiasi del circuito siano interrotte in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori
alla temperatura massima ammissibile.
Le condutture dimensionate con questo criterio risultano, pertanto, protette contro le sovracorrenti.
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La sezione del conduttore di neutro deve essere scelta secondo il seguente criterio:
Sn = Sf se Sf< 16mm2 ;
Sn = 16mm2 se 16 ≤ Sf ≤ 35mm2 ;
Sn = Sf /2 se Sf> 35mm2
dove Sn è la sezione del conduttore di neutro ed Sf è la sezione del conduttore di fase.
La sezione del conduttore di neutro deve essere non inferiore a quella del conduttore di fase del circuito
corrispondente.
Per le sezioni dei cavi fare riferimento agli schemi elettrici allegati. Per i circuiti terminali, derivati dai
circuiti di dorsale, si dovranno utilizzare le seguenti sezioni indicata negli schemi elettrici allegati e
rispettare le seguenti sezioni minime nei casi distinti:
1,5 mmq per l’alimentazione dei punti luce;
2,5 mmq per l’alimentazione di eventuali prese di servizio.
Tutti i conduttori dovranno essere di colorazione adeguata in modo da distinguere le fasi e il neutro. La
scelta del colore dovrà essere fatta tenendo conto di quanto prescritto dalle norme UNEL, marrone -
grigio- nero per le fasi, blu chiaro per il neutro, giallo-verde per la terra.
3.2. Criteri di verifica delle cadute di tensione
Le sezioni dei conduttori elettrici sono scelte in maniera tale da contenere la caduta di tensione
nell’impianto al di sotto del valore del 5%, come indicato dalla normativa. Nella fattispecie per il
dimensionamento delle linee dorsali dell’impianto in progetto, a vantaggio di sicurezza, è stato
considerato un limite massimo della caduta di tensione pari al 4%.
3.3. Misure di protezione
L’impianto sarà protetto contro il cortocircuito, il sovraccarico ed il guasto verso terra. Sarà adottato il
sistema di interruzione automatica del circuito sia per la protezione dalle sovracorrenti che per la
protezione dai contatti accidentali. Il quadro elettrico, saranno completi di sportello ed avranno grado di
protezione almeno IP55 per essere adatti all’istallazione esterna.
Il quadro conterrà le apparecchiature di sezionamento e di protezione di tutti i circuiti principali e delle
singole linee di alimentazione. Le apparecchiature in essi cablate saranno di tipo modulare per barra DIN
e tutti i conduttori del tipo non propagante l’incendio, siglati e completi di capicorda a pressione preisolati.
La densità di corrente nei vari conduttori non sarà mai superiore a quella consentita dalle tabelle CEI UNEL
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35024/1 relative tenendo conto delle modalità di posa e del coefficiente di contemporaneità per le
potenze installate.
Al fine di impedire il contatto diretto con le parti attive, queste saranno completamente ricoperte da
isolamento che può essere rimosso solo mediante distruzione e sarà in grado di resistere agli sforzi
meccanici, termici ed elettrici cui può essere soggetto in esercizio.
Gli involucri o le barriere dovranno assicurare un grado di protezione minimo di IP2X o IP4X ove fossero a
portata di mano.
La protezione contro i contatti indiretti verrà effettuata mediante interruzione automatica del circuito
attraverso l’utilizzo di interruttori differenziali di opportuna sensibilità coordinati con l’impianto di terra.
L’accesso a tali interruttori dovrà essere possibile solo con l’uso di apposita chiave o attrezzo.
3.4. Protezione dai contatti diretti
La protezione dai contatti diretti (contatti con parti dell’impianto normalmente in tensione) sarà garantita
dalla realizzazione dell’isolamento delle parti attive di tutti i componenti (quadri elettrici, scatole di
derivazione, ecc.), di classe II. A tal proposito le linee elettriche saranno realizzate con cavi multipolari
FG07R 0,6/1 kV, posati in canaline protettive isolate.
3.5. Protezione dai contatti indiretti
Il sistema di distribuzione previsto è del tipo TT, quindi avrà un punto collegato direttamente a terra e le
masse dell’impianto collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del
collegamento a terra del sistema di alimentazione. La protezione dai contatti indiretti sarà assicurata
dall’utilizzo di dispositivi di protezione di tipo differenziale (con corrente differenziale di intervento pari a
0,03A), in grado di aprire i circuiti in un tempo tale da rendere la tensione sulle masse tollerabile per il
corpo umano.
3.6. Misure di protezione contro le sovracorrenti
Per la scelta dei dispositivi di protezione i criteri adattati sono i seguenti:
per ogni linea la protezione dal sovraccarico e dal cortocircuito è affidata ad uno specifico
dispositivo, posto nel quadro a monte, nel punto di origine della linea;
la scelta del dispositivo di protezione è stata effettuata secondo le relazioni di coordinamento
indicate dalla norma CEI 64-8 ovvero Ib < In < Iz
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il potere di interruzione è stato scelto di valore non inferiore alla corrente di corto circuito
presunta nel punto di installazione;
3.7. Impianto di terra
Anche le nuove linee elettriche saranno collegate all’impianto di terra esistente attraverso la formazione
di un nodo principale a cui saranno interconnessi i conduttori di protezione (PE). A sua volta tale nodo
sarà collegato ai nodi equipotenziali di terra a cui fanno capo le corde di rame interrate. Le giunzioni tra i
vari elementi e con il conduttore di terra saranno effettuate con appositi morsetti in grado di sopportare
eventuali sforzi meccanici.
Gli elementi che costituiranno l’impianto di terra dovranno sempre tenendo conto dei seguenti criteri di
realizzazione:
Resistenza meccanica per evitare danneggiamenti in relazione all’ambiente esterno;
Resistenza connessa alle esigenze di protezione e di funzionamento dell’impianto elettrico;
Collegamenti che garantiscano nel tempo una buona continuità elettrica;
Resistenza alla corrosione chimica del terreno e non aggressività nei confronti di altre strutture
interrate ad esso collegati;
Sezione adeguata a sopportare senza danni le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche
generate dalle correnti di guasto verso terra.
Considerato che la massima corrente differenziale nominale degli interruttori differenziali a protezione
dell’impianto, pari a 0,03A, la RE per la messa a terra dovrà rispettare la condizione:
푅 ≤50퐼
=50
0,03= 1666,67Ω
RE: resistenza di terra
Idn: massima corrente nominale degli interruttori differenziali presenti nell’impianto.
3.8. Conduttori di protezione
le sezioni dei conduttori di protezione non saranno inferiori ai valori di seguito indicati:
Sp = Sf se Sf < 16mm2 ;
Sp = 16mm2 se 16 < Sf ≤ 35mm2 ;
Sp = Sf /2 se Sf > 35mm2 ;
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dove Sp è la sezione del conduttore di protezione ed Sf è la sezione del conduttore di fase. La sezione di
ogni conduttore di protezione che non faccia parte della conduttura di alimentazione, in ogni caso, non
sarà inferiore a:
> 2,5mm2 se è prevista protezione meccanica;
> 4mm2 se non è prevista protezione meccanica.
Quando un conduttore di protezione è comune a diversi circuiti, la sua sezione sarà dimensionata in
funzione del conduttore di fase avente la sezione più grande.
Conduttori Equipotenziali: i conduttori equipotenziali principali avranno una sezione non inferiore a metà
di quella del conduttore di protezione di sezione più elevata dell’impianto, con un minimo di 6mmq. Il
conduttore equipotenziale supplementare che collega due masse avrà una sezione non inferiore a quella
del più piccolo conduttore di protezione collegato a queste masse. Il conduttore equipotenziale
supplementare che connette una massa ad una massa estranea avrà una sezione non inferiore alla metà
della sezione del corrispondente conduttore di protezione.
3.9. Dimensionamento della linea dorsale
Il dimensionamento delle linee di distribuzione elettriche, è stato eseguito imponendo una caduta di
tensione massima del 4 %.
Per le sezioni dei cavi si rimanda agli schemi elettrici allegati. Per i circuiti terminali, derivati dai circuiti di
dorsale, si utilizzeranno le sezioni riportate negli schemi elettrici allegati rispettando la sezione minima di
2,5 mm2 per l’alimentazione dei dispositivi illuminanti.
Tutti i conduttori saranno di colorazione adeguata in modo da distinguere le fasi e il neutro. La scelta del
colore sarà fatta tenendo conto di quanto prescritto dalle norme UNEL, marrone - grigio - nero per le fasi,
blu chiaro per il neutro, giallo - verde per la terra.
Le canalizzazioni esterne saranno costituite da tubo corrugato termoplastico di diametro opportuno,
interrato alla profondità di circa 1 m con pozzetti rompitratta.
4. MATERIALI DI INSTALLAZIONE
Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati saranno adatti all’ambiente in cui devono essere installati e
dovranno avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute
all’umidità alla quale possono essere esposti durante l’esercizio.
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Tutti i materiali e gli apparecchi saranno rispondenti alle relative norme CEI e dotati di marchio IMQ o in
alternativa provvisti di un marchio od un attestato rilasciato dagli organismi competenti per ciascuno degli
stati membri della CEE o con dichiarazione del fabbricante stesso.
5. AGGIORMANTO ELABORATI TECNICI E DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’
Qualora durante l’esecuzione dei lavori sia necessario apportare variazioni rispetto al presente
documento di progetto, l’istallatore è tenuto a riportare tali modifiche nei disegni e schemi per il
successivo aggiornamento, così come effettivamente eseguiti (as-built).
Ad ultimazione lavori l’Installatore dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità come previsto dal D.M.
37/08.
6. ALLEGATI PLANIMETRICI E DI CALCOLO:
PLANIMETRIE SCHEMI UNIFILARI
1
1
2
2
3
3
4
4
5
5
6
6
7
7
8
8
9
9
10
10
11
11
12
12
13
13
14
14
15
15
16
16
17
17
18
18
A A
B B
C C
D D
E E
F F
G G
H H
I I
J J
K K
L L
Descrizione linea
Potenza totale
Potenza effettiva
Corrente nominale In [A]
Corrente regolata Ir [A]
Corrente di impiego Ib [A]
Potere di interruzione Icn/Icu [kA]
Idiff [A] / Tdiff [s]
Sigla cavo
Sezione fase [mm²]
Sezione neutro [mm²]
Sezione PE [mm²]
Lunghezza linea a valle [m]
C.d.T. linea / C.d.T. totale
Fasi della linea
Generale QuadroEmergenza
1,450 kW
cuva C
16,00
1,00In = 16,00
7,00
6,00
4,0
4,0
4,0
0,0
0,00 / 0,47
L1 N
Carica lucisegnalazione
0,800 kW
curva C+AC
6,00
1,00In = 6,00
3,86
6,00
0,03 / 0,0
FG07OR
2,5
2,5
2,5
70,0
1,95 / 2,42
L1 N
Carica luciemergenza esegnalazione
0,150 kW
6,00
1,00In = 6,00
0,72
6,00
0,03 / 0,0
FG07OR
1,5
1,5
1,5
70,0
0,60 / 1,08
L1 N
Protezionecentralina
segnalazione
0,500 kW
6,00
1,00In = 6,00
2,42
6,00
0,03 / 0,0
2,5
2,5
2,5
15,0
0,26 / 0,73
L1 N
1
1
2
2
3
3
4
4
5
5
6
6
7
7
8
8
9
9
10
10
11
11
12
12
13
13
14
14
15
15
16
16
17
17
18
18
A A
B B
C C
D D
E E
F F
G G
H H
I I
J J
K
L L
Numero colonna
Descrizione
Famiglia armadio
Dimensioni nominali (BxHxP) [mm]
Dimensioni effettive (BxHxP) [mm]
Struttura base
Montanti
Telai funzionali
Vano cavi interno
Pannello SX
Pannello DX
�KIT d affiancamento
Porta (o profili)
Fondo (o profili)
Zoccolo
Golfari
Staffe di rinforzo
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