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Page 1: Impronte ecologiche storiche: nuove esperienze nell’analisi territoriale, di Claudio Saragosa, Tommaso Borghini, Marcella Tatavitto

SESTA CONFERENZA NAZIONALE IN INFORMATICA E PIANIFICAZIONE URBANA E TERRITORIALE

INPUT 2010POTENZA 13-15 SETTEMBRE 2010

Saragosa, Borghini, Tatavitto

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE - FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – DIPARTIMENTO DI URBANISTICA

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• comprensione delle reti di relazioni sociali, produttive e spaziali che agiscono sul territorio attraverso lo studio dell’IMPRONTA ECOLOGICA STORICA.

Applicazione del concetto diECOSISTEMA TERRITORIALE ai casi concreti delle Comunità Ottocentesche nella Maremma Settentrionale

• Funzionamento della struttura sociale all’interno di un sistema ambientale

• L’insediamento storico si relaziona con il DOMESTICHETO, cioè l’ambito locale in cui la comunità stessa emerge come soggetto fondamentale del riequilibrio ecologico

• L’ecosistema territoriale è strettamente collegato al tema dell’Impronta Ecologica

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Il territorio preso in esame si colloca nella regione geografica denominata Maremma Settentrionale, parte integrante della ben più vasta Maremma. L’area di studio comprende la pianura che si estende lungo la costa tirrenica tra il fiume Cecina a nord e S. Vincenzo a sud, e la prima catena di colline che corre parallela alla linea di costa.

In particolare l’area di studio interessa le Comunità di:

Montescudaio, Guardistallo, Casale, Bibbona, Castagneto Gherardesca, Sassetta.

MontescudaioGuardistallo

Casale

Bibbona

Castagneto Gherardesca

Donoratico

Sassetta

Riparbella

Cecina

Rosignano

Bolgheri

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Produzioni Consumi

RELAZIONI

IMPRONTA ECOLOGICA STORICA

Censimento del 1841Catasto Generale

Toscano 1834

Archivio Ramirez de Montalvo

Giornale Agrario Toscano

Inchiesta JaciniSt

rutt

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ambi

enta

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Stru

ttur

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cial

e

Passaggi di proprietàAtti di vendita, successioni

Uso del suolo

Società

Categorie professionali

Strutture familiari

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Dal Catasto Generale Toscano sono state estrapolate le proprietà dei Nobili, Enti Religiosi e del Regio Demanio

La diretta corrispondenza tra Catasto Generale e Censimento del 1841 fornisce una base di studio inadeguata per comprendere le dinamiche di interazione tra comunità insediata e contesto territoriale

Lo studio dei passaggi di proprietà e degli atti di vendita dal 1834 al 1841 permette di ottenere un’elevata corrispondenza tra proprietari catastali e residenti della comunità

Le particelle che non trovano corrispondenza sono confrontate con i censimenti delle comunità limitrofe, in tal modo si aumenta la precisione della base di studio ed è possibile comprendere le relazioni tra le comunità.

CASALE

BIBBONA

SASSETTA

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Base di studio sulla quale sono state studiate le relazioni tra comunità insediata e territorio circostante.

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Le relazioni nascoste che gestiscono le risorse fondamentali dell’insediamento umano, disegnano pertanto, indirettamente e invisibilmente, le componenti del backstage paesaggistico.

L’impronta storica è quindi “costruita” dalle relazioni che la comunità tesse con il proprio ambiente circostante.

La comprensione delle specificità ambientali, delle caratteristiche locali e della rete di processi di relazioni che legano la società insediata al suo intorno ambientale, si traduce in una organizzazione spaziale delle geometrie e delle relazioni, il domesticheto, si riflette sul territorio non solo come elemento chiaramente produttivo.

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dist

anza

dal

pae

se

tem

po d

i util

izzo

del

la ri

sors

a

seminativi nudi

pascoli

boschi

terre arborate

paese

orti

legna da ardere ortaggi e fieno

pascoli, legumiOrtaggi concimi

legna da ardere ortaggi stalle

Frutta e Ortaggicereali e fieno

AUTUNNO INVERNO

ESTA

TE

PRIMAVERA

Il rapporto storico fra comunità e ambiente circostante trasforma gli

elementi dati in risorse, costruendo il domesticheto. La sua organizzazione comprende il tempo biologico che definisce la sistemazione “spaziale” e “temporale” della comunità.

Il fattore determinante del processo di costruzione del territorio è, quindi, il tempo che scandisce le varie fasi di comprensione e strutturazione degli elementi dati.Il soddisfacimento dei propri bisogni e la manutenzione e conservazione del bene risorsa si saldano nella ciclicità e negli equilibri dell’ecosistema

territoriale, in cui i principi di rinnovabilità divengono il modo stesso dell’organizzazione del territorio.

Funzionamento ciclico

legna da ardere ortaggi e fieno

pascoli, legumiOrtaggi concimi

legna da ardere ortaggi stalle

Frutta e Ortaggicereali e fieno

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Comunità di Casale

Comunità di Bibbona

Comunità di Guardistallo

Comunità di Montescudaio

Comunità di Gherardesca

Comunità di Sassetta

Nelle figura è riportata in giallo la reale dimensione della superficie produttiva della comunità.

Impr

onta

risp

etto

alla

com

unità

Il rosso rappresenta la dimensione effettiva dell’impronta di ciascuna comunità espressa come la superficie necessaria alla popolazione per l’autosostentamento perlomeno alimentare, energetico e per il mantenimento della fertilità dei terreni.

In verde, è restituita la biocapacità della comunità cioè la produttività potenziale del territorio.

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sors

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seminativi nudi

pascoli

boschi

terre arborate

paese

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legna da ardere ortaggi e fieno

pascoli, legumiOrtaggi concimi

legna da ardere ortaggi stalle

Frutta e Ortaggicereali e fieno

AUTUNNO INVERNO

ESTA

TE

PRIMAVERA

Funzionamento ciclico

L’impronta storica è quindi “costruita” dalle relazioni che la comunità tesse con il proprio ambiente circostante.

Considerato l’ecosistema territoriale come un sistema termodinamico, l’ambiente di entrata e di uscita corrispondono allo stesso territorio, poiché i vari componenti instaurano con esso rapporti simbiotici. L’organizzazione territoriale è dettata non solo dalla quantità di risorse necessarie a soddisfare i bisogni, ma anche dalla comprensione delle potenzialità delle risorse presenti determinando l’assetto della società che con esse interagisce.

Possiamo definire questo funzionamento “ciclico”: tutti i componenti del sistema sono determinati dalle relazioni che essi stessi instaurano con lo stesso sistema che hanno generato.

L’impronta storica è pari a1,6 ettari pro-capite

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impr

onta

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impr

onta

sto

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L’entità dell’impronta è misurabile quantitativamente e spazialmente in un intorno ben definito.

L’impronta ecologica come bilancio fra modelli di consumo e disponibilità di beni, acquisisce una dimensione spaziale fortemente legata alle caratteristiche locali dei territori e alle dinamiche sociali della comunità

Impronta ecologica storica territorializzata Impronta ecologica attuale deterritorializzata

L’impronta ecologica attuale è misurabile quantitativamente, ma non definibile spazialmente.

La non appartenenza geografica al suo ambiente comporta l’utilizzo di risorse astratte prive della loro relazione con l’insediamento e viceversa, la ricerca di tali risorse si evolve in un disaccoppiamento crescente tra società insediata e territorio

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