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Luglio 2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

guida all’estatein riva all’arno

� Editoriale

Ritmi, “regole”e opportunitàdi una stagione

Matteo Francini

Da una parte la voglia di vacanze che si fa sentire

più che mai, dall’altra l’oppor-tunità di guardare avanti e pensare al futuro. L’estate 2016 entra nel vivo anche a Firenze su un doppio binario. Sono in molti ad attendere l’arrivo di questa stagione per provare a tirare almeno un po’ il fi ato (meteo permettendo, ovvia-mente) e godersi Firenze come spesso capita di non riuscire a fare nel resto dell’anno.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9, 16

☛ SEgUE a pagina 15

Prendi una manciata di piazze e tanto verde, aggiungi iniziative e musica. Il cocktail estivo, in salsa fi orentina, è servito. Giar-

dini e strade tornano ad animarsi nei mesi delle vacanze. Per chi resta in città, Il Reporter traccia una mappa per mettere al bando la noia urbana: tra concerti-evento e tante iniziative diff use, dal cen-tro ai confi ni della città, ecco alcune possibilità per vivere questa lunga stagione. Senza dimenticare, nella “guida di sopravvivenza” all’estate urbana, un capitolo riservato al valzer delle chiusure.

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☛ pagina 11

in cima alle torri,firenze da lassùSono tante quelle presenti in cit-tà. E per la prima volta è visitabi-le anche la Torre della Zecca.

☛ pagina 18

corvino, freitase la viola che sarà

☛ aLL’inTERnO

☛ pagina 17

giardini, strade, ville:a ciascuno il suo libro

nel verde,tra progettie “scoperte”Flora e fauna là dovenon te le aspetti. Per San Donato e via Dazziproposte e richieste

Primo piano

☛ pagina 2

mugnone, esercitazioneanti-esondazioneSimulata un’emergenza. E ora l’o-biettivo è replicare le iniziative di formazione e prevenzione.

☛ pagina 3

nel quartiere,a “caccia” di fresco

☛ pagina 4

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Una parte del verde presente all’interno della Madonnina del Grappa

Verde/2

parco di via dazzi,“rampa troppo ripida”

Una rampa troppo ripida quella del parcheggio del

parco di via Dazzi: a sostenerlo è la signora Silvia che – rac-conta – ha riscontrato non po-che difficoltà ad accedere all’a-rea verde con il figlio disabile. “Ci andiamo sempre – spiega – ma per accedervi ho bisogno di aiuto: la carrozzina è troppo pesante per la discesa”. Una problematica di cui il Quartie-re si è fatto carico: “Avevamo realizzato un posto disabili accanto al cancello per chi ar-riva in macchina, vista anche la distanza delle case dal parco – spiega Cristiano Balli, presi-dente del Q5 – ci impegniamo già da adesso a cercare una soluzione che possa abbattere questa barriera architettonica”.

D.M.

natura e animali, il volto “nascosto” della Madonnina del Grappa

Verde/1

Verde/3

“Chi pensa che l’Opera sia solo un rifugio per gli orfani e per

i bambini abbandonati ne ha un concetto molto ristretto”, af-fermava con forza Don Giulio Facibeni a proposito dell’Opera della Divina Provvidenza Ma-donnina del Grappa, da lui fon-data nel 1923. E aveva ragione. Perché, tra le sue mura, l’Opera nasconde un volto spesso scono-sciuto agli abitanti del quartiere: quello di un autentico “para-diso ecologico”, con una fauna e una flora che in molti non si aspetterebbero di trovare nella periferia cittadina. Il complesso, situato lungo via delle Panche, si estende su una vasta area verde a fianco del torrente Terzolle. Nu-merose sono le strutture ricetti-ve e sportive presenti in questo luogo dove, accanto ai campi da tennis e da calcio, si possono in-travedere anche animali di ogni tipo. Tra i volontari che si pren-dono cura di questo luogo c’è il signor Mario, che da circa dieci anni si occupa della manuten-zione dei campi sportivi e delle aree verdi. “Abito nel quartiere 5 da sempre, ma solo di recente mi sono accorto di questo po-sto meraviglioso – racconta – la Madonnina del Grappa, anche sotto il profilo ambientale, è un luogo incredibile e immerso nel-

la natura, pur essendo nel cuore della città”. Il segreto sta nel saper osservare, afferma ancora Mario: è durante le prime ore del mat-tino che, proprio nel mezzo dei campi sportivi o nel fiume che circonda il complesso, la natura dà il meglio di sé. “Ogni giorno, specialmente la mattina presto, osservo una fauna di ogni tipo: terrestre, acquatica e ci sono an-che tantissime specie di uccelli”. Mentre passeri, gazze, fringuelli e persino un picchio verde sor-volano l’area, gli scoiattoli sal-tano sugli alberi ad alto fusto, mentre una coppia di germani reali passeggia placidamente su uno dei campi da calcio. “Porto loro da mangiare ogni mattina – spiega Mario – mi seguono sem-pre mentre lavoro. Nel Terzolle, inoltre, mi capita di osservare lasche, cavedani, nutrie e scardo-le”. E poi c’è la gatta Nina, ormai storica “mascotte” della Madon-nina del Grappa, che proprio all’interno dell’Opera ha trovato la sua casa: “Sono stato io a tro-varla, quando era ancora piccola – rivela il volontario – adesso ha quasi cinque anni e mi ci sono affezionato tantissimo. In gene-rale, credo che un polmone ver-de così non esista in tutta Firen-ze – conclude – quando sono qui respiro davvero, mentre passo il mio tempo in mezzo al verde e agli animali”.

Deborah Macchiavelli

un progetto per san donato

Riorganizzare il parco di San Donato, trasformandolo in un cen-tro di aggregazione per il quartiere. È questo l’obiettivo del pro-

getto presentato al Comune dall’associazione Piazza San Donato, artefice di una proposta per utilizzare al meglio gli spazi dell’area verde di Novoli. L’ipotesi progettuale che l’amministrazione sta va-lutando prevede la costruzione di un piccolo teatrino, uno chalet dotato di servizi igienici, uno spazio per giocare a calcetto e a ba-sket, un campo da beach volley e un’area cani di quasi due ettari completa di agility dog. Terzo spazio verde fiorentino per ordine di grandezza, il parco occupa una superficie di 120mila metri quadri, con 600 alberi ad alto fusto e circa 1.600 piante. Un luogo insomma con enormi potenzialità, afferma Paolo Caldesi, presidente dell’as-sociazione Piazza San Donato: “Ci proponiamo di collaborare alla gestione del parco per poter realizzare una serie di attività ricreati-ve – spiega – la realizzazione di uno chalet servirebbe a creare un presidio stabile, dove i cittadini possano incontrarsi e partecipare così alla gestione. Abbiamo realizzato un’idea progettuale e ci au-guriamo che sia il Comune che l’Immobiliare Novoli ci ascoltino. Sappiamo che è un parco che costa tantissimo nella gestione e sap-piamo che l’Immobiliare e il Comune stanno facendo il possibile: vogliamo prenderci a cuore quest’area, facendocene carico. Per far questo – conclude Caldesi – è necessario creare un presidio stabile e mettere a disposizione tutte le attrezzature necessarie che lo ren-dano un centro di aggregazione dove la gente si conosce, partecipa e collabora”.

D.M.

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Il complesso è situato lungo via delle Panche:tra le mura dell’Opera una fauna e una flora che molti non penserebberodi trovare qua

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2 | Luglio 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

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mugnone, provedi esondazione(per “allenare”gli abitanti)Coinvolte più zone.E ora si pensaa nuove iniziative

L’esercitazione

Il programma

Firenze si è trovata più volte a dover fare i conti con le emergen-ze idriche e ambientali.

Dall’alluvione del ‘66 al nubifra-gio dell’estate scorsa, la città ha imparato che con l’acqua non si scherza. A maggior ragione oggi, ai tempi dell’imprevedi-bilità dei fenomeni atmosferici. A questo proposito, poco più di un mese fa si è tenuta un’eserci-tazione gestita dalla Protezione civile che ha simulato l’esonda-zione del Mugnone, torrente che, in caso di precipitazioni intense, può sviluppare repenti-ni innalzamenti del suo livello. L’esercitazione ha interessato varie aree del quartiere 5, in particolare il Romito, piazza della Vittoria e piazza Leopol-do. L’iniziativa è stata predispo-sta con l’obiettivo di coinvolgere e informare i cittadini su rischi e norme da seguire in caso di emergenza idrica: sono state effettuate prove di soccorso e in piazza Leopoldo è stato alle-stito un vero e proprio quartier generale per la direzione delle

Fannì Beconcini

Un momento dell’esercitazione che si è tenuta in piazza della Vittoria e che ha coinvolto anche il liceo classico Dante

Tra le simulazioni, il salvataggio di un automobilista intrappolato nell’acqua

evacuazioni, salvataggi e soccorsiNel corso dell’esercitazione della Protezione civile dello scorso

28 maggio sono state due le prove di soccorso che hanno vi-sto protagonisti i vigili del fuoco, consentendo ai cittadini presenti di verificare tecniche e procedure adottate in caso di emergenza. La prima è stata la simulazione del salvataggio di un automobilista intrappolato in un mezzo circondato dall’acqua: è stata utilizzata la riproduzione in alluminio della scocca di una vettura sistemata all’interno di una piscina gonfiabile collocata in piazza della Vit-toria. Dove si è svolta anche la seconda prova, ovvero l’evacuazione del primo piano del liceo classico Dante, da cui sono state portate in salvo circa quindici persone prelevate dal balcone con l’utiliz-zo di un’autoscala. Il programma della giornata di esercitazione prevedeva anche la chiusura delle paratie del Barco, effettuata in circa cinquanta secondi, e il soccorso di una persona disabile in un condominio di viale Cadorna, portato a termine con successo.

F.B.

operazioni, con tanto di Posto Comando Avanzato (Pca) e punto informativo. “Le eserci-tazioni servono per migliorare e non farci trovare sprovvisti di fronte ai problemi – ha spie-gato il sindaco Dario Nardel-la – la simulazione è stata fatta in grande stile e ha coinvolto, oltre alla Protezione civile del Comune, tutte le forze dell’or-dine e le autorità compenti: è così che si lavora per prevenire”. Ed è ora volontà dell’ammini-strazione comunale rendere l’i-niziativa una buona pratica da replicare periodicamente: “La prevenzione è fondamentale per gestire al meglio le calamità naturali che, a causa del cam-biamento climatico, oggi sono più che mai imprevedibili – ha detto l’assessore alla protezione civile Alessia Bettini – un’eser-citazione di questo tipo serve innanzitutto a rendere infor-mati e consapevoli i cittadini, in secondo luogo a testare la macchina istituzionale, dall’u-nità di crisi alla gestione delle comunicazioni. C’è stata un’otti-

ma risposta da parte di tutti ed è nostra intenzione che questa diventi la prima di una lunga serie di iniziative di formazione e prevenzione”. Oltre all’eserci-tazione, è stata predisposta an-che la distribuzione di materiale informativo a oltre cinquemila nuclei abitativi del quartiere, un vademecum da conservare e utilizzare in caso di emergenza. Sono quattro i comportamenti fondamentali da adottare: non soffermarsi sugli argini o sulle spallette dei ponti, salire im-mediatamente ai piani alti delle case, non indugiare nella rac-colta di oggetti o nel tentativo di salvare beni come l’automobile e aiutare chi è in strada a mettersi in sicurezza.

la piena nella nottedell’ottobre 1992

“Il Mugnone non è stato scelto a caso – spiega il

presidente del Quartiere 5 Cri-stiano Balli – nella notte tra il 30 e il 31 ottobre 1992 una pie-na mise in ginocchio i quartieri di Rifredi e Romito provocan-do ingenti danni”. Ventiquat-tro anni fa, in quella notte di fine ottobre, un violentissimo temporale fece saltare la luce in tutta la parte nord della città e venne sospesa in molte zone l’erogazione dell’acqua potabi-le. Mentre l’Arno superava ine-sorabilmente i livelli di guardia con oltre settanta centimetri agli Uffizi, il Mugnone e il Ter-zolle rompevano gli argini.

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PRONTO SOCCORSO GIURIDICOIl servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso.Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

Luglio 2016 | 3 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi Luglio 2016 | 3

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#Luoghi

parchi, piscine, passeggiate:estate, a “caccia” di frescoIn acqua o nel verde, alcuni consigli per combattere la calura cittadina

tutti al cinemasotto le stelle

L’estate è (finalmente) arriva-ta, a luglio il caldo si fa tra-dizionalmente sentire come non mai in città e le ferie

per molti sono ancora lontane. Cosa fare, quindi, nei weekend fiorentini più torridi, se non si ha la fortuna di avere mete marine o montane da raggiunge-re? Dove trovare qualche ora di ristoro

serale se sprovvisti di aria condiziona-ta, perseguitati dalle zanzare o tediati dall’insonnia da afa notturna? L’acqua è senza dubbio uno degli elementi che, d’estate, danno più refrigerio, contra-stando la calura. In mancanza di mare, fiumi o laghi, un tuffo in piscina può essere la scelta giusta: vasche all’aria aperta situate in parchi e giardini nel

quartiere, o in zone limitrofe, si tro-vano ad esempio al Poggetto in via Mercati, alle Pavoniere alle Cascine e al Parco dei Renai, quest’ultimo raggiun-gibile anche con la pista pedociclabile che costeggia via Pistoiese collegando Firenze a Signa. Per chi vuol trovare un po’ di refrigerio nel verde, il terzo parco cittadino in ordine di grandezza è quel-lo di San Donato, che si trova tra via di Novoli e viale Guidoni: se può essere poco provvisto di ombra, viene però animato dalle iniziative dell’associazio-ne Piazza San Donato. Luoghi sempre amati e frequentati dai residenti resta-no gli altri storici parchi del quartiere, come l’Orticoltura, Villa Fabbricotti e lo Stibbert. Per chi all’aria aperta prefe-risce quella condizionata, la scelta può ricadere su palestre e centri benessere aperti anche d’estate, mentre per gli amanti dei contesti “agresti” può essere consigliata una passeggiata sulle pen-dici di Monte Morello, nella cosiddetta area naturale protetta di interesse loca-le, Anpil, del Terzolle, 1.927 ettari che si estendono tra i comuni di Firenze, Vaglia e Sesto Fiorentino. Altro luo-go molto apprezzato, appena fuori dal centro abitato, è il parco mediceo di Pratolino, che si trova percorrendo la via Bolognese verso Vaglia, aperto da aprile a ottobre nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20, con ingresso gratuito. L’area visita-bile è stata recentemente ampliata con i percorsi in bosco nella zona Gambe-raie-Mulino, novità che rende il parco una meta a misura sia di chi cerca un po’ di relax all’ombra di alberi secolari, sia degli amanti di trekking e sentieri.

Il cinema sotto le stelle è per molti uno dei piaceri della stagione estiva, soprat-tutto se nei mesi invernali ci è sfuggito qualche film che invece non volevamo

perderci. Da fine giugno in città hanno riaperto i battenti le tradizionali arene estive in cui godersi un film al fresco della sera, dal Chiardiluna in Oltrarno alla doppia arena di Campo di Marte davanti allo stadio. E anche nel quartiere 5 non mancano gli spazi che, anche quest’anno, offrono una ricca programmazione di film e cortometraggi sotto le stelle, come il cinema Esterno Notte Poggetto in via Mercati o l’arena estiva della Cineteca di Castello, che si trova a Rifredi in via Re-ginaldo Giuliani. Il cinema all’aperto del Poggetto è situato in un parco cittadino accanto a una piscina scoperta, mentre la caratteristica dell’arena estiva di Castel-lo resta quella che caratterizza la storica Cineteca, ovvero una programmazione che spazia dall’offerta cinematografica più generalista a una selezione di cinema d’autore. Nelle vicinanze, apprezzata novità della scorsa estate (e quest’anno alla seconda attesa edizione) è il Nuovo Cinema Puccini Garden, rassegna estiva che si svolge nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2016: dal 25 giugno fino al 31 luglio ogni sera fino a mezzanotte il giardino del teatro Puccini offre film, cortometraggi, do-cumentari, spettacoli teatrali e letture sceniche a ingresso libero, mentre il sabato pomeriggio è dedicato ai bambini con gli spettacoli dei Pupi di Stac. Ma le possi-bilità per gli amanti del cinema sotto le stelle non finiscono qua. Da segnalare, tra gli altri spazi estivi presenti a Firenze, due luoghi in cui godersi film “en plein air” a ingresso gratuito: l’Off Bar al Lago dei Cigni della Fortezza da Basso, che ogni mercoledì organizza una rassegna dedicata al cinema indipendente, e il cineforum organizzato al giardino dell’Orticoltura nell’ambito della rassegna estiva Artecul-tura. F.B.

Fannì Beconcini

Guida alla stagione/1 Guida alla stagione/2

Il parco dello Stibbert è tra i luoghi che possono essere scelti da chi vuol trovare un po’ di refrigerio nel verde

L’Esterno Notte Poggetto è uno degli spazi in cui godersi film sotto le stelle in città

4 | Luglio 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

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Cartellone

Castello e Orticoltura: Stagione Musicale Stagione estiva a cura di Agimus. Il Festival prevede quattro concerti di giovani vincitori di concorsi internazionali dedicati al pianoforte, agli archi e alla Musica da Camera. Due concerti saranno invece tenuti da musicisti di fama internazionale.Oratorio di San Michele a Castellovia San Michele a Castello 14, ore 211 luglio, concerto d'inaugurazione dedicato al pianoforte; 6 luglio, concerto dedicato ai � ati; 8 luglio, concerto dedicato agli archiGiardino Orticolturavia Vittorio Emanuele II/ via Bolognese, ore 2113 luglio, concerto dedicato alla musica da camera; 20 luglio, Recital di Chitarra di Fabio Montomoti; 27 luglio, Quintetto dell'Orchestra della Toscana (ORT) e Ivano Battiston (� sarmonica) in ‘Tanghi e Musiche da Film’

Visite guidate ricordando l’alluvione"1966-2016 Itinerari Culturali nella ricorrenza dei 50 anni dall' alluvione di Firenze".Visite guidate, lezioni e � lm alla scoperta di luoghi legati alle vicende del novembre 1966.La partecipazione è gratuita.7 luglio, ore 10,30, Visita all'Impianto

dell'Anconella (via Villamagna); 9 luglio, ore 10, i ponti e le targhe in ricordo dell'Alluvione (ritrovo, statua di Dante in piazza Santa Croce);13 luglio, ore 16,45, Visita al giardino dei Padri Domenicani di S.M.Novella (via della Petraia 38/f ); 16 luglio, ore 10, Visita al giardino e agli ambienti di Villa La Petraia; 19 luglio, ore 10, Visita al giardino romantico Stibbert; 7 settembre, ore 10, Visita alla Chiesa di San Donato in Polverosa;10 settembre, ore 10, Visita alla Chiesa di Santa Maria a Peretola; 14 settembre, ore 15,30 Visita alla Chiesa di San Cristoforo (via Allori 108); 15 settembre, ore 16,30, Villa Pozzolini, proiezione del � lm: "La ragazze di San Frediano"; 22 settembre, ore 15,30, Visita a Villa Tornabuoni Lemmi (via Taddeo Alderotti 56). Alcune date potrebbero subire modi� che. Si invitano gli interessati a chiedere conferma all'U� cio Cultura Q.5 - Tel 055.2767046.

Estate a Villa PalliniVia Baracca 150/p, inizio spettacoli ore 215 luglio, Spettacolo a cura del Laboratorio Corale delle Piagge della Scuola di Musica di Fiesole; 12 luglio, Monologo teatrale con Marion D’Amburgo, a cura dell’Associazione Semi Cattivi; 19 luglio, Musica Pop/Rock, a cura di Monotono e Better Call Us

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GLI EVENTI DELL’ESTATE Q.5

Sospeso nel periodo estivo lo stazionamento nei borghi storici Durante il periodo estivo, precisamente dal 20 giugno al 3 settembre, viene temporaneamente sospeso il servizio di pattugliamento e ascolto svolto nei borghi storici dei quartieri 2,3,4 e 5 dall’U� cio Mobile (camper) della Polizia Municipale. La decisione si è resa necessaria per consentire di presidiare e� cacemente i cantieri della tramvia e i lavori connessi alla messa in sicurezza del sottopasso Talenti (linea 1), oltre che per assicurare i compiti istituzionali di controllo della viabilità e di lotta all’abusivismo commerciale. Il servizio riprenderà regolarmente a settembre.

Riprende l'iniziativa"Palestre all’aperto" Anche quest'anno viene riproposta l’i-niziativa "Palestre all'aperto" a partire da giugno. L’iniziativa consente di svolgere gratuitamente attività sportiva all’aperto, con l’ausilio e la consulenza di un tecnico delle discipline motorie. Il servizio sarà dispo-nibile nel Q.5 nei giardini di piazza Medaglie d’Oro, � no al 29 luglio e dal 5 al 16 settembre, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 10.30; nei giardini di via Morandi, � no al 30 luglio e dal 6 al 17 settembre, il martedì, giovedì e sabato, dalle ore 9 alle 10.30.

Il 13 dicembre, ore 10.30, in Piazza Dalmazia si è svolta una cerimonia commemorativa in ricordo di Samb Modou e Diop Mor, cittadini senegalesi trucidati nel 2011 da un fanatico razzista

Per i lavori del tramvia, dal 4 giugno è stato chiuso il sottopasso Statuto. Il transito vei-colare è interdetto � no a tutto novembre, mentre è garantito il passaggio pedonale. Questo comporta alcune modi� che in sede di viabilità e di riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico. La linea bus 4 in direzione Poggetto passa per viale dei Cadorna, piazza Baldinucci, via del Romi-to, via Richa, piazza Muratori, via Pagnini, via Fabbroni con fermate in piazza Mu-ratori (tra via Richa e via Milanesi) e in via Pagnini (tra via Barbera e via Fabbroni). In direzione Piazza dell’Unità, la linea 4 pas-sa per via Fabbroni- piazza Leopoldo- via Galluzzi- via Cironi- via Corridoni- piazza Tanucci- via del Romito- Ponte degli Alpi-ni- via Caduti di Nassiriya, con fermate in via Fabbroni (tra via Pagnini e via Vannuc-ci), via Galluzzi (tra piazza Leopoldo e via del Palazzo Bruciato), via Corridoni (tra via Cironi e piazza Tanucci), via del Romito (tra via Sighele e via Richa e tra piazza Baldi-nucci e via Cosseria). La linea 8, in direzione piazza Dalmazia, passa attraverso viale dei Cadorna, piazza Baldinucci, via del Romito, via Richa, piazza Muratori, via Guasti con fermata in piazza Muratori (tra via Richa e via Milanesi). In direzione opposta la linea 8 si sviluppa attraverso piazza Dalmazia, via Corridoni, piazza Tanucci, via del Romi-to, via Cosseria, piazza della Costituzione, via XX settembre, con fermate in via Cor-ridoni (tra via Cironi e piazza Tanucci) e via del Romito (tra via Sighele e via Richa e tra piazza Baldinucci e via Cosseria). Le linee 20, 28 e 54 in direzione piazza Dalmazia se-guiranno il percorso: viale Cadorna, piazza

Baldinucci, via del Romito, piazza Muratori, via Guasti, con fermata in piazza Muratori (tra via Richa e via Milanesi). In direzione opposta il percorso sarà piazza Dalmazia, via Corridoni, via del Romito, Ponte degli Alpini, via Caduti di Nassiriya, con fermate in via Corridoni (tra via Cironi e Piazza Ta-nucci) e via del Romito (tra via Sighele e via Richa e tra piazza Baldinucci e via Cosseria). A partire dal prossimo mese di luglio inizieranno i lavori anche in Vittorio Ema-nuele, via Corridoni e via Pisacane. Nel viale Morgagni sarà ripristinato il transito di marcia verso Piazza Dalmazia e sarà aperta la nuova corsia di emergenza per le ambulanze, che costeggiando il resede tranviario su tutto viale Morgagni, colle-gherà Piazza Dalmazia con Largo Palagi e viale Pieraccini. Per quanto riguarda il trasporto pubblico è in fase di redazione l’ipotesi di modi� ca che riguarderà le linee 2,8,14,20,28,54,56,60. Le linee dirette verso via delle Panche e via Giuliani (2,20,28 e 54) saranno instradate su via Tavanti, via Celso, via Taddeo Alderotti, via Dino del Garbo e via Santo Stefano in Pane. Nella direzione opposte queste linee continueranno a percorrere via Giuliani, Piazza Dalmazia e via Corridoni. Il capolinea delle linee 8,56 e 60 si sposterà da via Vittorio Emanuele a via Dino del Garbo. Dopo aver e� ettuato il capolinea in via Dino del Garbo queste linee gireranno a sinistra nel viale Morga-gni per dirigersi verso Piazza Dalmazia e via Corridoni (linea 8) o via Mariti (Linee 56, 60). La linea 14 manterrà il proprio itinerario in direzione della zona ospedaliera di Ca-reggi, mentre nella direzione opposta (da

Largo Brambilla) percor-rerà tutto viale Morgagni � no a immettersi in Piazza Dalmazia. Sempre nell’ambito dei lavori connessi alla realizzazione della tramvia, è stato modi� cato da martedì 14 giugno il capolinea delle linee 40 e 43, che servono le zone collinari Serpiolle e Careg-gi. Il capolinea è stato spostato da Piazza Dalmazia a via Fantoni, presso la stazione ferroviaria di Rifredi assieme alla linea R.

PARTITI I LAVORI PER IL TRASFERIMENTO DEL MERCATO IN PIAZZA DALMAZIA Sono iniziati il 13 giugno i lavori di sistema-zione di piazza Dalmazia in vista del trasfe-rimento dei banchi del mercato rionale di via di Rifredi. L’intervento riguarda la zona nord della piazza (sul lato destro per chi proviene da viale Morgagni): quindi l’area triangolare attualmente occupata dalla strada e dalla aiuole spartitra� co che sarà ripavimentata con un asfalto colorato con pro� lature di pietra. Gli alberi rimarranno al loro posto come pure il monumento ai caduti all’interno di uno spazio verde. Pre-viste anche delle panchine in pietra che nasconderanno i quadri elettrici necessari per i banchi del mercato non alimentare. Saranno mantenuti una quindicina di po-sti auto e spazi per la sosta degli scooter. Qualche intervento, in vista del trasferi-mento dei banchi, è in programma anche sull’altro lato della piazza (lavori di Toscana Energia e modi� che delle aiuole e ripavi-mentazione).

Cantieri linea 3 Statuto e Rifredi

Nel percorso di collaborazione con il SERT per il contrasto al gioco d'azzardo, cer-chiamo di fare qui il punto della situazione con la dott.ssa Adriana Iozzi.

Il gioco appartiene al registro della sanità. Facilita la crescita, favorisce la socializzazio-ne, rappresenta un utile svago e una piace-vole evasione temporanea dalla quotidia-nità per scaricare le tensioni accumulate o per provare l'emozione del rischio. Tuttavia, l'esperienza ludica è, a volte, talmente coin-volgente da compromettere lo stato di sa-lute dell'individuo. Il gioco d'azzardo (gratta e vinci, lotto, superenalotto, videogame, slot-machine ecc.), rientra nella categoria dei giochi di alea (fortuna), è quindi una scommessa su ogni tipo di evento a esito incerto in cui il caso, in grado variabile, de-termina l'esito � nale.La maggior parte degli autori che hanno studiato il versante patologico del gioco d'azzardo, sono concordi nell'a� ermare che la caratteristica dominante dei giocatori patologici è quella di essere sopra� atti da un'incontrollabile brama di giocare . Negli ultimi anni ha cominciato a farsi strada l'i-potesi che tra gioco d'azzardo patologico e abuso di sostanze ci siano evidenti inter-connessioni: bere, usare droghe, abusare della rete, giocare d'azzardo, sono forme di dipendenza assimilabili, e per certi aspetti sovrapponibili. Infatti, a partire dagli anni ’90, il gioco d'azzardo patologico è stato in-serito nel gruppo delle “dipendenze senza droghe”, un vasto gruppo di condotte ad-ditive connesse a situazioni di per se stesse non dannose (per es. lo sport, il sesso, l'uso delle nuove tecnologie) che in alcuni sog-getti arrivano ad assumere le caratteristiche della dipendenza. Da questo punto di vista, il giocatore d'azzardo patologico è come un tossicomane, che vive momenti high

connessi alla giocata (con sensazione di at-tivazione ed euforia) e momenti down tra una giocata e l'altra (con sintomi depressivi e ansiosi, irritabilità etc.).Si presentano inoltre situazioni tipiche come perdita del controllo, incapacità di limitare l'attività del gioco e tendenza a protrarre la condotta nonostante le con-seguenze. I giocatori patologici rappresen-tano, apparentemente, una piccola parte della popolazione. Dalle numerose ricerche epidemiologiche condotte è emerso che a sviluppare la patologia è una percentuale di circa il 3% della popolazione (Croce, 2001); percentuale che in quanto riferita all'inte-ra popolazione, delinea la presenza di un numero allarmante di giocatori patologici (circa 6 milioni). Oltre ai giocatori patologici si individuano altre tipologie di giocatori: i “ problematici” e i "sociali". I giocatori proble-matici sono individui che, non riuscendo ad avere un pieno controllo sul gioco, giocano in un modo che comincia a compromette-re l'ambito personale, familiare e sociale e sono fortemente a rischio di diventare gio-catori patologici. Questa tipologia di gioca-tore rappresenta una porzione più ampia della popolazione. In� ne, i “giocatori sociali” possono essere distinti in “giocatori occa-sionali” e “giocatori abituali”: appartengono a queste tipologie quegli individui che gio-cano solo per divertirsi, per passare il tempo o per rilassarsi e sono in grado di smettere di giocare in qualsiasi momento. Il passag-gio da giocatore problematico a giocatore patologico è un processo graduale che di-pende da tante variabili (individuali e socio-ambientali) e che conduce all'impossibilità a smettere nonostante la volontà di farlo, sviluppando il soggetto un vero e proprio desiderio irresistibile. Indicatori di questo passaggio sono alcuni sintomi e comporta-menti che non vanno sottovalutati:

Irritabilità, aggressività non motivata, bugie ripetute, assenza da scuola o dal lavoro, furti in casa, insonnia, disinteresse generale.Presso il SerD (Servizio per le Dipendenze) del Q.5 un' equipe multiprofessionale ef-fettua interventi integrati rivolti al singolo e alla sua famiglia. Le persone interessate possono accedere direttamente al tratta-mento telefonando al SerD di via Lorenzo Il Magni� co102 (055-6934430 -6934406), dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 14. È previsto un percorso di� erenziato rispetto alle altre attività del SerD. Dopo il contatto telefonico viene � ssato un primo colloquio di accoglienza con il giocatore e/o i familiari con la � nalità di analizzare la domanda e le problematiche relazionali, sociali, legali ed economiche legati al gioco.È possibile una valutazione medico-psi-chiatrica, psicologica e socio-educativa e un trattamento integrato e personalizzato a seconda dei bisogni emergenti nei sin-goli casi. È possibile anche e� ettuare una consulenza legale per eventuali problemi economici connessi al gioco. L'intervento terapeutico si articola in setting individuali, familiari e di gruppo. Sono previsti invii ai gruppi di auto-aiuto territoriali (Giocatori Anonimi) e, se necessario, in strutture re-sidenziali speci� che (Comunità Terapeuti-che). L'obiettivo del programma, nelle sue articolazioni, è quello del contenimento e della remissione del sintomo e, dopo un anno di programma con esito positivo, è prevista la dimissione del paziente con un follow-up di incontri individuali e familiari.

Per info e contatti: Fronte-o� ce : Tel. 055.6934430Dr.ssa A.Iozzi - Tel. [email protected]

COME SI MANIFESTA, COME LO SI COMBATTE Un fenomeno che interessa sei milioni di persone

COME CAMBIA IL TRASPORTO PUBBLICO

Gioco patologico

NOTIZIE DAL TERRITORIOCosa succede sotto casa nostra

In caso di esercizio continuo del diritto di voto è possibile che le tessere elettorali, distribuite per la prima volta nel 2001 al posto dei vecchi certi� cati, abbiano esau-rito i 18 spazi previsti per l'annotazione dell'avvenuta votazione. La questione è destinata a coinvolgere alcune decine di migliaia di elettori � orentini che dovranno recarsi presso gli U� ci Comunali per rin-novarle.La Direzione Servizi Demogra� ci invita a farlo quanto prima, senza atten-dere i giorni immediatamente precedenti la prossima consultazione (in programma, come noto, nel mese di ottobre), evitan-do così il rischio di attese agli sportelli. La nuova tessera sarà rilasciata immedia-tamente mentre quella esaurita dovrà es-sere comunque esibita, insieme ad un do-cumento di identità, all'atto del rinnovo.Gli sportelli dell'U� cio elettorale (viale Guidoni 174) sono aperti dal lunedì al ve-nerdì in orario 8,30-13 (il martedì e giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore 17).

Il servizio sarà inoltre assicurato, per il Q.5, presso il Punto Anagra� co Decen-trato BINI, via Carlo Bini 7, lunedì, mer-coledì, giovedì e venerdì, ore 8,30-13

(giovedì anche ore 14,30-17). Chiuso dal 16 al 31 agosto.

Inoltre, per gli elettori non autosu� cien-ti o � sicamente impediti e per gli ultra-settantacinquenni, è attivo un servizio, su prenotazione, di consegna a domici-lio delle tessere elettorali rinnovate per esaurimento degli spazi oltre che per le richieste di duplicati a seguito di furto, smarrimento, deterioramento.

Per prenotare il servizio telefonare al numero 055.2768373, esclusivamen-te nei giorni di martedì, ore 9-13 e 15,30-17, e giovedì ore 9-13.

RINNOVO DELLE TESSERE ELETTORALI ESAURITE

Page 6: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

#Il quartiere in pillole

La sede del Quartiere a Villa Pallini, in via Baracca

uffici, orari e novità:i servizi in estateChiusure e sportelli aperti,vacanze anziani e centriestivi: il programma dei mesi più caldi

Il punto Toponomastica

meyer, maraini, suor lapini:intitolazioni per vie e piazzeNuovi nomi per strade e piazze del quartiere. A Giovanni Meyer, scomparso il 24 settembre

1916, sarà intitolata l’attuale piazza di Careggi con accessi da viale Pieraccini, via di Terzollina e via di Careggi. La modifica – spiega il Comune – entrerà in vigore da settembre: la piazza rinomi-nata sarà inaugurata in occasione del centenario della morte del fondatore dell’ospedale pediatrico Anna Meyer. “Un onore e un privilegio poter intitolare una piazza al fondatore dell’ospedale pedia-trico Meyer – ha commentato l’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci – su mia proposta, la giunta ha accolto la richiesta di dedicare a questo grande uomo e professionista l’attuale piazza di Careggi. Un modo – ha aggiunto – per dare un meritato riconoscimento alla sua figura”. Ma non è questa l’unica novità sul fronte della toponomastica che interessa le vie del quartiere. La giunta co-munale ha dato il suo ok anche all’intitolazione di una strada nella zona universitaria di San Donato in Polverosa a Fosco Maraini, etnologo, orientalista, fotografo, alpinista, scrittore e insegnante di lingua e letteratura giapponese all’Università di Firenze. “Un personaggio poliedrico, dall’intelligen-za vivace e creativa che ha dato grande prestigio alla nostra città con le sue importanti opere – ha spiegato Vannucci – abbiamo voluto dedicargli una strada nella zona universitaria di Firenze per rendere omaggio alla sua figura e far sì che possa essere di buon auspicio per i tanti giovani studenti fiorentini”. A portare il suo nome l’ultimo tratto di via dei Rastrelli, compreso tra via dei Barucci e via Sandro Pertini, con la conseguente modifica dei confini di via dei Rastrelli che, sempre iniziando da via Forlanini, terminerà ora all’incontro con via dei Barucci. E ancora, a giugno è stata intitolata una via anche a suor Anna Lapini, la “mamma di Firenze” come era affettuosamente chiamata per il suo impegno verso gli ultimi. La strada si trova all’intersezione con via dei Cattani, nella zona di Quaracchi. Nata a Firenze nel 1809, suor Anna Lapini si dedicò per tutta la vita ai poveri, ai malati e agli anziani.

Il progetto

e i negozi donano libri per gli alunni della “don minzoni”I negozi del quartiere regalano libri alla scuola Don Minzoni. Si è tenuta lo scorso 7 giugno la

consegna dei volumi per i ragazzi dell’istituto nell’ambito della festa di fine anno scolastico che si è svolta nel giardino della struttura. L’iniziativa fa parte del progetto “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro!” con cui anche quest’estate, per il settimo anno consecutivo, le librerie Giunti al Punto lanciano una campagna di sensibilizzazione alla lettura, un’iniziativa pensata per arricchire le biblioteche scolastiche di nuovi volumi. Un’iniziativa cui potevano partecipare anche i negozi: Tec-nocasa studio Panche di via Reginaldo Giuliani, profumeria Giulia di via Leoncavallo (Sesto Fio-rentino), Aglietti Vivai, Lisette (abbigliamento di via Morandi), Carrefour express di via Morandi, macelleria Garuglieri di via Morandi e bar Nike di via Locchi hanno partecipato con varie donazio-ni per l’acquisto di un totale di sessantacinque libri che sono stati donati alla scuola elementare Don Minzoni. Ma un progetto a cui, ad agosto, potranno partecipare anche tutti i cittadini che, recandosi nelle librerie Giunti al Punto fiorentine (all’aeroporto, Careggi, via Guicciardini e ospedale Meyer), potranno acquistare un libro da donare alle biblioteche delle scuole.

Strade

rotatoria e attraversamenti,gli interventi per la sicurezzaUn sopralluogo nelle zone di piazza Dalmazia e Firenze Nova. È quanto effettuato il mese

scorso dal sindaco Dario Nardella insieme all’assessore allo sviluppo economico Giovan-ni Bettarini e al presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli: nell’occasione, il primo cittadino ha fatto il punto sui lavori di risanamento e riqualificazione che, da qui alla fine dell’anno, interes-seranno le strade cittadine. “Abbiamo ingranato la quarta per quanto riguarda gli interventi su buche, ripavimentazioni, rotonde, aiuole e marciapiedi – ha affermato – grazie allo sblocco del Patto di Stabilità e all’applicazione del nuovo codice degli appalti con la pubblicazione del bando per individuare le ditte per i lavori sotto la soglia del milione di euro, entro fine anno daremo il via a 15 milioni di interventi sulle strade. Non soltanto grandi cantieri, ma anche tanti piccoli lavori che interesseranno tutta la città e molto attesi dai cittadini”. Di questi – viene spiegato – tre milioni stanno per partire, gli altri si aggiungeranno progressivamente nel corso del 2016. E proprio a Firenze Nova è stato realizzato un intervento per la sicurezza stradale: si tratta della nuova rotatoria tra via Panciatichi e via Magellano. “In questo incrocio negli anni passati si sono verificati molti incidenti, di cui alcuni mortali – ha sottolineato il sindaco – per questo abbiamo dato il via al progetto di questa nuova rotonda, un intervento terminato da poco e molto atteso dai cittadini”. Contestualmente sono stati effettuati lavori di ricucitura delle piste ciclabili e di rifacimento di segnaletica e attraversamenti pedonali per un importo di trecentomila euro. In tema di sicurezza stradale, Nardella ha elencato i progetti già approvati e che stanno per partire in città, dalla sistemazione di piazza Edison alla nuova rotatoria all’incrocio tra via Canova e via Simone Martini fino all’operazione “scuole sicure”: “Da luglio partiremo con interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali posti davanti a tredici scuole della città”. Interventi che spaziano dal miglioramento della segnaletica sia orizzontale che verticale alla costruzione di aiuole spartitraffico, dalle modifiche dei marciapiedi all’utilizzo dei “Safety Cross”, detti anche “passaggi pedonali sicuri”.

Arrivano i mesi più caldi dell’anno e, con loro, alcune novità per strutture e servizi

nel quartiere. Tra luglio e agosto cambiano gli orari di apertura di alcuni uffici e alcuni servizi sono “delocalizzati”. Per gli anziani sono previsti vacanze e soggior-ni in luoghi di mare e montagna, mentre per i più piccoli è tempo dei centri estivi, con base nelle scuole del quartiere, quest’anno Don Minzoni, Matteotti, Marco-ni, Duca d’Aosta. Per i piccolissi-mi, poi, è attivo il servizio Luglio al Nido, quest’anno potenziato vista la grande richiesta da parte delle famiglie. Servizi di pubblica utilità garantiti a luglio e (in par-te) ad agosto sono quelli del pun-to anagrafico di via Carlo Bini, aperto la mattina dalle 8.30 alle 13 il lunedì, mercoledì, giovedì

e venerdì e il pomeriggio dalle 14.30 alle 17 il giovedì: la strut-tura resterà chiusa dal 16 al 31 agosto. Grazie alla rete dei Pad, i punti anagrafici decentrati, i cit-tadini hanno comunque sempre a disposizione servizi e certificati anagrafici, richiedibili in luoghi come circoli, tabaccherie, patro-nati e assicurazioni. Resta attivo il servizio di segretariato sociale presso la sede del Quartiere in via Baracca 150/p, a Villa Palli-ni, il lunedì e mercoledì dalle 9 alle 12. I servizi erogati presso la sede del Quartiere sono garanti-ti fino a questo mese, ad agosto si interrompe anche il consueto appuntamento settimanale con il presidente del Quartiere, che riprenderà a settembre tutti i giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17 e i venerdì mattina dalle 8 alle 13.

Fannì Beconcini

Per gli “over”soggiorniin montagnao al mare,per i piccolila baseè nelle scuole.L’anagrafedi via Binisi ferma dal 16 al 31 agosto

6 | Luglio 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 7: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

#Zoom

circoli, un “sos” per l’sms di rifrediA giugno una serata di solidarietà per la storica realtà del quartiere. In vista ora nuove iniziative

Dare soccorso è quello che ha sempre fatto, ricevere “soccorso” è quello di cui adesso

ha bisogno. A lanciare un “Sos” è la Società di Mutuo Soccorso di Rifredi, luogo di aggrega-zione del quartiere da oltre un secolo (vedi anche approfondi-mento in questa pagina). All’in-terno delle stanze della grande villa di via Vittorio Emanuele, le attività organizzate per la co-munità fiorentina sono le più disparate: dai corsi di danza alla scuola di scacchi, dai corsi di italiano per stranieri alla tom-bola. Purtroppo, però, la crisi economica non ha risparmiato nemmeno quest’antica istituzio-ne cittadina. “È già da quattro anni che chiudiamo i bilanci in negativo – dichiara Aleardo Putti, consigliere del circolo – e anche i risparmi messi da parte negli anni ormai sono termina-ti. I frequentatori sono sempre tanti, ma questo non si traduce in entrate economiche sufficien-

ti per pagare Ici, Imu e bollette”. Come fare, quindi, per aiutare il circolo? Il primo passo è stato fatto l’8 giugno scorso quando, grazie ai volontari del circolo, a quelli del gruppo di Emergency Firenze e ai soci della Mutua, è

Eleonora Magnanelli

Via Vittorio Emanuele

Un momento della serata che si è tenuta lo scorso mese per l’Sms di Rifredi

in attività dal lontano1883, quando la zonaera in aperta campagna

L’Sms è parte pulsante e atti-va del quartiere di Rifredi

da oltre un secolo. Ovvero dal lontano 30 aprile 1883, quan-do la zona era ancora in aperta campagna, e quando era par-te fondante della vita sociale delle famiglie contadine del territorio. Un’istituzione che è rimasta salda nella sua funzio-ne anche mentre la città intor-no a lei andava modificandosi, mentre la campagna lasciava il posto alle industrie. La Società di Mutuo Soccorso, ieri come oggi, è centro di aggregazione ricreativa e sede di diverse as-sociazioni fiorentine.

E.M.

Focus

stato organizzato il concerto-evento “SOS@SMS”. Una serata speciale che ha visto esibirsi sul palco del Teatro di Rifredi una sessantina di artisti che hanno messo a disposizione la loro arte per una serata di grande musi-

ca in nome della solidarietà. La scaletta musicale, coordinata da Paolo Carradori, ha visto tra le altre alternarsi sonorità blues, jazz e brasiliane. Un evento, quello andato in scena lo scor-so mese, fortemente voluto dal

circolo e che ha riscosso un suc-cesso oltre le aspettative. “Siamo più che soddisfatti del risultato – commenta Putti – in mol-ti ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e tanti che non sono potuti venire hanno comunque fatto una donazione. Un bel tra-guardo che abbiamo dedicato a Marco Agresti, un caro amico dell’Sms da poco scomparso”. Ma l’evento musicale è stato solo la prima di una serie di iniziative per animare il circolo in cerca di una nuova linfa per affrontare le sfide del presente. Altre novità arriveranno al concludersi della stagione estiva. “Chiediamo ora a tutti – spiega Putti – di venir-ci a trovare e proporre idee per sfruttare i nostri spazi, sede di tantissime organizzazioni. Per far sì che storie come la nostra, dal passato glorioso – conclude – non si esauriscano”.

Luglio 2016 | 7 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 8: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

Vacanze in riva all’Arno, la “mappa” dell’estateIn piazza o nel verde, in centro o fuori: viaggio tra alcuni dei luoghi protagonisti nei mesi più caldi

a cura di Sara Camaiora e Gianni Carpini

Per chi resta

TAPPE

19-23 LUGLIOSpettacoli e visiteMusArt Festivalpiazza Santissima

Annunziata

28 LUGLIOConcerti

Sting Visarno Arena

10 AGOSTOTradizioni

Festa di San Lorenzo

piazza San Lorenzo

FINO AL 24 LUGLIO

Arte“Da Kandinsky

a Pollock”Palazzo Strozzi

14 LUGLIODanze all’apertoBallo popolarepiazza Ognissanti

L’AGENDA

IN

#La stagione8 | Luglio 2016

Page 9: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

Prendi una manciata di piazze e tanto verde, aggiungi iniziative e musica. Il cocktail estivo, in salsa fiorentina, è servito. Giardini e strade tornano ad animarsi nei mesi delle vacanze. Per chi resta in città, Il Reporter traccia una mappa per mettere al bando la noia urbana: tra concerti-evento e tante iniziative diffuse, dal centro ai confini della città, ecco alcune possibilità per vivere questa lunga stagione.

IN CENTRO (E DINTORNI) New entry e ritorni. Entrano a pieno titolo tra i luoghi dell’estate 2016 piazza dei Ciompi, dopo il trasloco del mercatino in piazza Annigoni, che ospiterà concerti filarmonici, jazz e molto altro, piazzale Michelangelo, “fresco” di pedonalizzazione e ora originale salotto letterario con vista mozzafiato sulla città, e infine piazza dei Tre Re, da poco riqualificata. Anche quest’anno, in piazza Santissima Annunziata, spazio poi alla rassegna di cinema all’aperto, con la novità dei concerti in piazza. Alla Fortezza “resiste” ai cantieri della tramvia l’Off Bar, mentre si riapre alla città il giardino della sinagoga, con la quarta stagione del Balagan Cafè, tutti i giovedì sera fino al 1° settembre. In lungarno Pecori Giraldi si trova invece l’ormai classico Fiorino sull’Arno, spazio immerso nel verde con una programmazione live fino a settembre.

DI LÀ D’ARNO Attraversando il fiume, ecco un “must”: Easy Living, ovvero la “spiaggina” sull’Arno, sulla terrazza di piazza Poggi, con un cartellone di oltre cento eventi fra arte, musica e performance, curato dall’associazione Piazzart in collaborazione con la Direzione Cultura del Comune. Grazie all’associazione “Di cultura in piazza” gli eventi animano anche piazza del Carmine, con un fitto programma che prevede attività per grandi e piccini fino a settembre. Poco lontano, in piazza Tasso ha riaperto i battenti lo spazio estivo del Circolo Aurora. Tra le novità di questa estate il giardino Torrino Santa Rosa in lungarno Soderini, che quest’anno mette in campo eventi e iniziative a cura dell’associazione Rondinella del Torrino.

NEL VERDE Un ruolo da protagonista nell’estate fiorentina 2016 lo ha sicuramente il grande polmone verde della città, ovvero il parco delle Cascine. Qui l’offerta è ampia e variegata, con il Visarno e l’Anfiteatro che ospiteranno grandi concerti ma anche con la riscoperta della palazzina ex Fabbri e con il ritorno del “Tamburello”, lo spazio estivo dello Sferisterio, quest’anno animato dal giovedì al sabato fino al 31 agosto da tre locali del centro storico. Cinema all’aperto, cene sociali, concerti: anche il secondo parco più grande della città, l’Anconella, mette in campo diverse iniziative. Sempre nel verde, ma un po’ più “in alto” e rivolto a tutti gli “amici delle stelle”, è il programma “Notti d’Estate ad Arcetri”, con incontri, conferenze e momenti in cui osservare astri e pianeti.

A SPASSO PER LA CITTÀ E il verde è l’elemento catalizzatore anche negli altri quartieri, con chioschi che offrono ristoro e show che spuntano qua e là nei parchi. Succede ad esempio all’Orticoltura, dove è aperto il Giardino dell’ArteCultura: fino a settembre musica, laboratori per bimbi e spettacoli. Un mix simile a quello dei giardini di Campo di Marte, dove “Light”, spazio estivo nato nel 2015 alle spalle della Curva Fiesole, fa il bis. Nella stessa zona, i Chille de la Balanza propongono “Tutti pazzi per San Salvi”, cartellone rodato che porta nell’ex manicomio danza, canzone d’autore e teatro. Compie due anni il “Nuovo Cinema Puccini Garden”: nel cortile del teatro, fino al 31 luglio, in programma performance, letture sceniche e film (da seguire con cuffie wireless). E il cinema è il piatto forte anche della Limonaia di Villa Strozzi con tre rassegne, oltre a teatro, performance e food-show.

Anche per il 2016 non si preannunciano “serrate” da parte delle botteghe. Ferie a scacchiera per gli sportelli pubblici

Nella “guida di sopravvivenza” all’estate urbana, un capitolo a parte è riservato al valzer delle chiusure, sebbene anche per questo 2016 non si preannunci un panorama da anni Novanta, con i turisti padroni incontrastati della città. I fiorentini diluiscono sempre più le vacanze in tutti e dodici i mesi dell'anno e anche i piccoli negozi seguono questo trend: per il 2016, dice Confesercenti, si conferma la tendenza a limitare al massimo le “serrate” nei giorni intorno a Ferragosto. Niente caccia al tesoro, quindi, per trovare una bottega aperta: dai panettieri ai bar, tante attività tengono su il bandone in modo diffuso tra luglio e agosto. Per andare sul sicuro anche nelle settimane “calde”, l’associazione di categoria ha comunque stilato una mappa dei negozi aperti (“Agosto io ci sono”), disponibile sul sito www.confesercenti.fi.it. Per quanto riguarda gli uffici pubblici, le vacanze sono a scacchiera. Tra i servizi anagrafici, l’unico a non fare pause sarà il Parterre, per il quale non cambia niente. I punti anagrafici decentrati di piazza Santa Croce, via Tagliamento e Villa Pallini sono chiusi per tutti luglio e agosto. Villa Vogel invece va “in ferie” dal 18 al 29 luglio, poi tocca a Villa Arrivabene con il Pad chiuso dal 1° al 12 agosto. Il calendario estivo termina con gli uffici anagrafici di via Bini che non saranno in servizio dal 16 al 31 agosto. Infine, anche la pulizia delle strade si prenderà un periodo di riposo, permettendo ai fiorentini in ferie di evitare complicati calcoli per capire dove lasciare l’auto in sosta senza rischiare multe e – ancor peggio – la rimozione del veicolo. È previsto che nelle due settimane a cavallo di Ferragosto le macchine spazzatrici di Quadrifoglio restino ferme (sono previsti solo spazzamento e mantenimento diurno) ad eccezione che nel centro storico e in Oltrarno. Maggiori dettagli sul sito www.quadrifoglio.org.

Palestre all’aperto per fare sport nella piazza o nel giardino sotto casa, il tutto rigorosamente gratis. Anche quest’estate sarà possibile, grazie a un progetto dell’assessorato allo sport in collaborazione con la Uisp. Si farà ginnastica in piazze e giardini dei cinque quartieri con un istruttore e un programma studiato per le diverse attività. Dieci i giardini coinvolti nel progetto, due per ogni quartiere: piazza Indipendenza e giardino di piazza D’Azeglio nel quartiere 1, giardini del Cenacolo a San Salvi e parco di Villa Favard nel Q2, giardini di piazza Elia Dalla Costa e giardini di viale Tanini nel quartiere 3, Boschetto e Villa Vogel nel Q4, giardini delle Medaglie d’oro e giardini di via Morandi nel Q5. Le attività sono in programma per tutto il mese di luglio e dal 5 al 17 settembre, per tre giorni a settimana per ogni spazio, dalle 9 alle 10.30. E intanto, per gli amanti dello yoga all’aperto, tornano anche quest’estate le lezioni gratuite al parco delle Cascine, da luglio a settembre il lunedì, mercoledì e venerdì intorno alla fontana di piazzale del Re. Un’idea che trova spazio anche in altri luoghi della città, come ad esempio a Easy living, la spiaggia sull’Arno, il mercoledì al tramonto e, da quest’anno, anche al giardino del Torrino in lungarno Soderini, il martedì dalle 20.30 alle 22.

Palestre nei parchi e yoga “open air”

Per tenersi in forma

È la pensione pubblica per Fido: la “vacanza” da cani costa dai cinque ai quindici euro al giorno, in base al reddito Isee dei padroni. Vitto e alloggio sono compresi, eccezion fatta per cibi o diete particolari. Al Parco degli animali di Firenze, il canile rifugio in zona Ugnano, dal giugno 2015 ha aperto i battenti il residence a misura di zampa: quando il padrone parte per le ferie, il suo fedele amico può essere accolto dalla struttura per un massimo di trenta giorni. I posti riservati per gli ospiti canini sono in media sei. Durante la “villeggiatura” ogni cane ha a disposizione una casetta privata con tanto di giardino personale. Poi c’è un cortile “condominiale” dove fare nuove conoscenze nel momento in cui la cuccia viene tirata a lucido. Infine corse e giochi: ogni due-tre giorni gli animali sono portati in uno dei due grandi recinti “ludici” per un po’ di svago. Da parte loro, i padroni possono mettere nella valigia di Fido giocattoli o qualche “ricordo” odoroso. Da quando è attiva, quasi sessanta cani hanno soggiornato nella struttura. Per informazioni: tel. 055.7352018.

Per chi ha animali

A Ugnano l’hotel (pubblico) per cani

Uffici e negozi, chi chiude e chi no La guida

#La stagione Luglio 2016 | 9

Page 10: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

È L’ I N IZ I O D E LLA VO STRA VACANZA O S O LO D E LLA TUA?

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Luglio 2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

Matteo Francini

L a scuola è fi nita, il sole pic-chia e il caldo invade la città.

Mica facile resistere alla tenta-zione di fare le “cicale”, crogio-larsi nel dolce far niente dopo le fatiche sui banchi. Un po’ di meritato riposo è sacrosanto e se la pagella presenta delle gio-ie, ancora meglio. Le cose da fare, i luoghi da scoprire, sono molti anche in città. E in que-sto numero de Il Reporter dei piccoli cerchiamo di dare, a chi trascorrerà a Firenze tutta o una parte dell’estate, qualche idea per riempire le giornate senza cade-re nella pigrizia. Dalle piscine ai parchi dove “frescheggiare” fi no agli itinerari a misura di “piccoli passi”, è possibile vivere vacan-ze indimenticabili anche senza allontanarsi troppo dal centro di Firenze. Certo, è importante essere anche “formiche”. Guai a lasciare i quaderni di scuola nel dimenticatoio fi no a settembre, o gli sforzi fatti in inverno andran-no perduti. Un esercizio di ma-tematica il lunedì, uno di gram-matica il martedì: se ogni giorno si faranno un po’ di compiti, alla fi ne si saranno terminati senza accorgersene. E ovviamente ci auguriamo che un esercizio co-stante lo facciate anche con la lettura. Del nostro giornale, cer-to. E di qualche buon libro, che è sempre un ottimo compagno di viaggio. Per i più piccoli che ancora non sanno leggere si pos-sono consigliare i volumi di Jane Foster, dalle grafi che spiritose e colorate. Per i più grandicelli, due grandi classici: le “Favole al telefono” di Gianni Rodari e “Il GGG” (Il Grande Gigante Gen-tile) di Roald Dahl, che a breve sarà anche sui grandi schermi in versione cinematografi ca. Buone “ferie”, care bambine e cari bam-bini, e arrivederci a settembre.

Cruciverba

E state fa rima con afa che spes-so, specie nei bambini, può

mettere l’appetito ko. Quali rego-le per un’alimentazione a prova di canicola, che soddisfi i picco-li palati senza appesantirli? Ne parliamo con la dottoressa Fina Belli, responsabile dell’Unità pro-fessionale di Dietetica del Meyer.Cosa fare se i nostri bambini mangiano meno causa caldo?Innanzitutto, niente panico. Tutti noi, bimbi compresi, in estate con-sumiamo meno, abbiamo bisogno di meno calorie e quindi mangia-mo meno. Un calo di appetito, se abbiamo di fronte un bimbo in buono stato di salute, è fi siologico e non c’è da preoccuparsi. Però c’è bisogno di bere, e molto. Anche le bibite? La migliore cosa è bere l’acqua e berne tanta. Le bibite non sono necessarie all’organismo, sono zuccherate e caloriche. Ma non sono velenose, quindi ogni tanto

ci possono stare, l’importante è il giusto equilibrio. Torniamo ai pasti: i cibi “must” per l’estate? Avendo più bisogno di liquidi in questo periodo, si consiglia di mangiare moltissima frutta e ver-dure di stagione. Dai pomodori alle angurie e poi pesche, albicoc-che, insalate, zucchine. Ricche di acqua e vitamine. Cosa invece eliminare? Tutte le preparazioni elaborate e ricche di calorie. Diciamo arrive-derci alla lasagna e scegliamo una bella pastasciutta al pomodoro e alla mozzarella, leggera e saporita. E i gelati? Possono essere una merenda fre-sca e gustosa, ma anche in questo caso serve il giusto equilibrio.

Lo speciale

Una al giorno

I saldi sono quel momento che unisce frenesia e gioia. Per

qualche mamma sono “deva-stanti”, per altre sono conquiste assolute come l’acquisto di un capo o di un oggetto decorativo per una cameretta che volevano da mesi. Chi è in cerca di righe colorate, stampe divertenti, cap-pelli in paglia con pon pon, co-stumi con volant e Minnie, clip fi ori e corone fl oreali, può recarsi da Zara in via Calimala (oppure on line). Durante i saldi, impos-sibile dimenticarsi dei sognanti Monnalisa e Il Gufo, specie se si è alla ricerca di un capo impor-tante. Da non trascurare neppu-re Prenatal, H&M, Oviesse, Città del Sole o COS (via della Spada 1). Qui si possono trovare abiti deliziosi e originali che non ri-nunciano mai, ma proprio mai, al dettaglio. Fare un tuff o tra i colori pastello, piccole camicie

denim, stampe cactus e quadret-toni. E ancora, si può andare a “caccia” di capi unici, di giochi e articoli che premiano handma-de, ricercatezza, creatività e co-smopolitismo. Baby Bottega (via Il Prato 53-55r) è un concept sto-re che unisce design e amore. Un “paradiso” dove ricevere consigli su come arredare la camera, re-alizzare feste di compleanno con accessori vari e perdersi tra gli oltre duecento brand provenienti da tutto il mondo. Cup of Milk (Borgo Pinti 6r) è una concept boutique da 0 a 10 anni. Dietro ai maxi pois, alle stampe, alle ri-ghe e ai costumi colorati, c’è una costante ricerca. E ancora, Cri Cri (via il Prato 45r), con un’area giochi in grado di intrattenere i bambini mentre le mamme van-no alla ricerca di arredamento vintage e capi d’abbigliamento nuovi o in conto vendita.

Per le mamme

costumi, abitie design: scattala caccia ai saldi

Ricetta

Editoriale

buone ferie,in compagniadi un libro

☛ pagina iV

Il Meyer risponde Valentina Veneziano

l’afa? si vince con una fettadi cocomero

ridi, ridi: ecco gli gnocchi!

baby-enigmisti all’opera

tutti in vacanza (anche in città)Dai castelli di sabbia in riva all’Arno ai pic-nic all’aperto, l’estate fi orentina a portata di bambini☛ paginE ii-iii

Giochi

divertiti con il reporter

PER I LETTORIIN ERBA

[email protected] www.ilreporter.it#ilreporterdeipiccoli

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II | Luglio 2016

un’estate da ragazzi, a chilometri zeroPiscine, spiagge sull’Arno e pedalò al lago: tra tuffi e castelli di sabbia, tante cose da fare senza avere nostalgia del mare

n’estate a mollo sì, ma senza spostarsi dai “lidi” fi orentini. Dalla dorata rena in riva d’Arno fi no alle piscine formato fa-miglia, cerchiamo di

dare risposta ai dilemmi dei genitori che restano in città ma non vogliono rinun-ciare a qualche momento di svago insie-me ai loro piccoli. Ecco una mappa per la bella stagione a chilometri zero (o quasi).

STESSA SPIAGGIA… Per arrivare basta un giro in bus o una pedalata. La spiaggia sotto piaggia Poggi, meglio conosciuta semplicemente come la “spiaggina”, è l’alternativa cittadina al litorale. Qui niente bagno in Arno, ma i piccoli possono divertirsi con paletta e secchiello, esercitandosi in vista della tra-dizionale gara di castelli di sabbia fi ssata in riva al fi ume il 15 agosto. Lettino e om-brellone sull’urban beach di Firenze sono gratis e durante la stagione sono previsti anche laboratori per bimbi (www.easyli-vingfi renze.it).

…STESSO LAGOPoca sabbia, ma tanti bagni e tuffi . Ba-sta una gita di cinquanta di minuti per arrivare in auto all’invaso di Bilancino: i “comodoni” possono affi ttare lettino, sdraio, ombrelloni e anche pedalò sulla costa del lago mugellano, mentre chi pre-ferisce l’atmosfera da pic-nic può optare per i prati ombreggiati dagli alberi. Un consiglio: oltre a ciambella e braccioli, mettete in borsa dei sandali “acquatici” per proteggere i piedi dei piccoli dal fon-

do roccioso del lago.

BAGNANTI D’ACQUA DOLCEUn’alternativa a portata di mano sono le piscine fi orentine. Alcune sono non solo per i tuffi , ma anche per i “puffi ”. Bellariva (lungarno Aldo Moro 6) ha una piscina dedicata ai piccoli collegata alla zona dell’olimpionica da un pon-ticello sospeso. I bimbi dai 6 anni in su

pagano 5 euro. La vasca ricreativa della Costoli (viale Paoli 9) va da zero a 1,20 metri di profondità. Qui ci sono pacchet-ti famiglia per risparmiare, ma ricordate: la cuffi a è obbligatoria anche per i bimbi piccoli, mentre gli adulti devono avere tutti un documento di identità. Alle Pa-voniere (Cascine, viale della Catena 2), la baby-piscina è a pochi metri da quella degli adulti (da 4 anni in su 6 euro, 8 nel

Tutti in acqua

Pic-nic & dintorni

uoghi freschi cercasi. Il caldo c’è, la voglia di di-vertirsi pure, urge una soluzione che non faccia

accaldare troppo i piccoli di famiglia. Firenze e provincia ne off rono diverse, fra cui ludoteche e biblioteche cittadi-ne – molte dotate di aria condizionata per aff rontare le giornate estive – e mol-ti posti all’aperto. Fra i parchi più om-breggiati merita una menzione speciale quello dello Stibbert, in via Stibbert, con tanto di laghetto con le papere. Ai bimbi piace per il suo fascino fi abesco, con i tempietti e le statue dei leoni,

weekend).

VERDE, SABBIA, ACQUAÈ il “mare” poco fuori città: un tempo “cava” di sabbia e ghiaia, oggi parco natu-rale. Ai Renai di Signa (www.parcorenai.it), a ovest di Firenze, intorno a un siste-ma di laghi si sviluppa una riserva Wwf, una prima zona con piscina, prati, bar-ristorante, mini-golf, giochi d’acqua, no-

mentre i grandi apprezzano frescura e tranquillità. Ci sono anche tavoli per fermarsi a fare un disegno o una parti-ta a carte con i più grandicelli. Quando cala il sole, si può approfi ttare dell’area giochi nel confi nante giardino Baden Powell, dedicato al fondatore dello scoutismo. Altrimenti si può optare per l’altitudine, ad esempio con una visita a Fiesole: piazza Mino sarà sicuramente più battuta dal vento del centro storico e, arrampicandosi su per la salita che porta a San Francesco, ci si può fermare ad ammirare Firenze dall’alto dalla ter-razza dei giardini. Il vento fra i capelli

è garantito. Con un ulteriore piccolo sforzo si può raggiungere la chiesa di San Francesco e fare il giro passando per l’area verde addossata alla costru-zione. Cambiando zona, venendo da Firenze, sulla via per l’aria condizio-nata del centro commerciale I Gigli si può fare una sosta al parco del Neto, fra Sesto Fiorentino e Calenzano. Essendo molto ampio – circa sette ettari – rie-sce ad alternare prati assolati a posi-zioni più riparate, dove concedersi una passeggiata o una partita a pallone. Si trova a ridosso di Monte Morello, altra meta fresca per eccellenza. Infi ne, visto che anche mamma e papà devono pur fare la spesa e capitano giornate in cui uscire di casa ed essere investiti dall’afa sono una cosa sola, ricordiamoci che si può anche “indulgere” in una sosta ai giochini dei supermercati e investire qualche gettone in macchinine che si muovono, aeroplanini che fanno fi nta di volare e giostrine varie. Godendo nel frattempo dell’aria condizionata.

S.W.

per parchi e giardiniin cerca del fresco

#Lo speciale

Gianni Carpini

leggio bici, gonfi abili e una seconda area con spiaggia, ombrelloni, lettini e punto ristoro. L’ingresso al parco è gratuito, le attività extra a pagamento. I ciclisti dotati di seggiolino per bimbi e buone gambe possono anche arrivare percorrendo la pista che costeggia l’Arno in riva destra.

UNA GITA FUORI PORTAInfi ne un suggerimento per un’escursio-ne verso lidi più freschi, a poca distanza dalla sorgente dell’Arno. Il viaggio in auto è più impegnativo, circa un’ora e mezzo, ma è possibile fare alcune soste natura-listiche lungo il percorso. Lasciato alle spalle il passo della Consuma, nel co-mune di Pratovecchio-Stia (Arezzo) in località Canto alla Rana esiste un parco fl uviale, dotato di tavoli per pic-nic e per-corso avventura. Qui è possibile fare il bagno nelle acque pulite dell’Arno “bam-bino”, tra suggestive cascate.

VACANZE “LOW COST”PER GENITORI SINGLE

Le ferie tirano su il morale ma giù il portafoglio. E per i genitori single può essere ancora più diffi cile so-stenere tutte le spese per portare i propri fi gli qualche giorno al mare o in montagna. Per questo, il por-tale GenGle ha studiato pacchetti vacanza pensati per mamme e papà separati con prole. Dal camping alla settimana in barca a vela, sono molte le destinazioni per le diverse tasche, da giugno a settembre. Per prenotare occorre essere registrati a GenGle.it.

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Luglio 2016 | III

ompicapi ed eff etti ottici. A piccoli passi, vi portiamo a caccia di curio-si dettagli fi orentini, per stupire voi ma anche mamma e papà. Il viaggio

nel mistero inizia da un “castello”: davanti Palaz-zo della Signoria spunta il primo enigma. Sapete trovare un ritratto nascosto? Guardate con atten-zione. Se camminate verso gli Uffi zi, a destra del portone di Palazzo Vecchio, scoprirete il profi lo di un uomo, scolpito su una pietra dell’edifi cio. Secondo la leggenda fu un grande artista come Michelangelo a realizzarlo, voltato di spalle: avrebbe “scattato” con mano e scalpello un’istan-tanea della persona con cui stava parlando (pare fosse un dialogo piuttosto noioso). Vicino c’è un secondo ritratto che gioca a nascondino. Alle vostre spalle, sotto la Loggia dei Lanzi, si trova la statua di un ragazzo (Perseo) che regge la te-sta di una donna (Medusa). Andate dietro l’ope-ra e osservatene la nuca. Notate nulla? I capelli diventano barba, l’elmo un volto. La fi gura che compare altri non è che Benvenuto Cellini, au-tore del bronzo. Per la terza tappa, arrivate fi no al “retro” del Duomo vicino a via dell’Oriuolo. Portate lo sguardo verso terra e cercate una la-

stra circolare di marmo. Trovata? Questa pietra è come una grande X su una mappa del tesoro. Tanto tempo fa, il 17 febbraio del 1600, un ful-mine colpì la palla dorata in cima alla Cupola: fece un volo di 110 metri e i fi orentini decisero di ricordare l’evento segnando il luogo esatto della caduta. Ora andiamo a caccia di fantasmi in San-tissima Annunziata. Lasciate la chiesa dietro di voi e guardate il palazzo sulla destra. Al secondo piano, all’ultima fi nestra a destra, c’è una per-siana aperta, sempre. Si racconta che da quella fi nestra una nobildonna attese a lungo il marito, partito per la guerra, senza vederlo mai torna-re. Anni dopo i parenti provarono a serrarla ma successero eventi così spaventosi da convincere tutti a lasciare almeno una persiana aperta. Per fi nire un quiz numerico: fi no a quanto sapete contare? Provate con le api alla base della sta-tua del Granduca Ferdinando I al centro della piazza. Anche i più bravi in matematica avranno diffi coltà a tenere il conto. Colpa di un eff etto ot-tico, che confonde occhi e mente. Se riuscirete nell’impresa (senza toccare le api), la tradizione dice che sarete molto fortunati: forse riceverete in premio un bel gelato! G.C.

state, caldo, scuole chiuse. Giardini fuori combattimento fi no al tramonto e bambini da impegnare tutta la gior-nata, pur restando in città. Se al mare

o alla montagna manca ancora qualche settimana, se le vacanze iniziano fra qualche giorno e la per-manenza in città è obbligata, l’idea fresca e diver-tente può essere il museo. Gli spunti non mancano, per tutte le età e tutti i gusti. Per i più piccoli, vale la pena approfi ttare della novità presentata a maggio al museo di Storia Naturale dell’Università di Fi-renze, Sezione Geologia e Paleontologia, in via La Pira 4, che ha ricreato intorno allo scheletro di una balena di tre milioni di anni fa una sala comple-tamente blu che fa vivere a grandi e piccini l’emo-zione di trovarsi in mezzo al mare. Se l’esperienza piace, ci si può giocare la carta della Specola, in via Romana 17, che ospita cinquemila animali esposti al pubblico, raccolti nei secoli: è il museo scientifi -co più antico d’Europa. Da evitare per i più piccoli le cere anatomiche, mentre colpirà sicuramente l’immaginazione dei giovani scienziati il Salone degli Scheletri dei grandi vertebrati. Per aspiran-ti cavalieri e principesse, il museo Stibbert in via Stibbert 26 permette di ammirare armature e armi,

di confrontare armeria europea, islamica e giappo-nese e di conoscere anche i costumi e gli oggetti di arredo risalenti a diverse epoche e originari di più continenti. Per chi è piccolo ma già “con i pie-di per terra”, per chi non si stanca mai di chiedere “perché?” e mettere alla prova i ricordi delle lezioni di scienze e matematica dei genitori, la risposta è il museo Galileo in piazza dei Giudici. Custodi-sce gli unici strumenti ideati e costruiti da Galileo pervenuti fi no a noi, fra cui i due cannocchiali e la lente obiettiva del telescopio con il quale lo scien-ziato scoprì i satelliti di Giove. Ai maschietti appas-sionati di calcio si può poi proporre una visita al Museo del Calcio di Coverciano, in via Palazzeschi 20. Unica condizione: ci vuole un babbo altrettanto sfegatato tifoso per spiegare e illustrare, sala dopo sala, la storia e la magia dei vari cimeli, tra cui pal-loni, scarpe, magliette e gagliardetti, alcuni risalen-ti agli anni ‘20. Per rendere felici le femminucce si può invece fare una tappa al Museo Gucci, in piazza della Signoria 10. Si perderanno con occhi sognanti fra gli abiti più emblematici della maison e potranno immaginarsi dentro ai vestiti disegnati per le star del cinema e le icone della moda, della musica e dello spettacolo. S.W.

ARTE E NON SOLOA ZONZO

itinerari per piccoli passiTour per baby-esploratori a caccia di misteri e curiosità

#Lo speciale

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a tu per tu con la balena I tesori dei musei: dal cetaceopreistorico alle lenti di Galileo

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IV | Luglio 2016

Il cruciverbone sotto l’ombrellone

Gli gnocchi sono un piatto eccezionale da preparare insieme ai bambini, che si divertiranno a creare il “ser-pentone” dell’impasto e a trasformarlo in tanti piccoli “topini”. Li facciamo alle zucchine e aggiungiamo la curcuma che abituerà i giovani palati al sapore delle spezie, che fanno molto bene all’organismo. La curcu-ma tenetela a portata di mano anche in inverno: vi aiu-terà a scacciare i raff reddori e i nasi che colano!

Ingredienti per 4 persone • 500 gr di patate • 1 uovo grande • 2 carote • 1150 gr di farina • 1 cucchiaio di curcuma • 200 gr di zucchine• menta fresca • 1 spicchio d’aglio • sale fi no • sale grosso• 1 pizzico di noce moscata • olio evo

Preparate gli gnocchi: lavate bene le patate e lessatele con tutta la buccia in acqua bollente salata per circa 40 minuti. Una volta cotte, sbucciatele ancora calde e passatele nello schiaccia patate, aggiungete sale, noce moscata, curcuma e l’uovo sbattuto alternato con la farina. Una volta uniti tutti gli ingredienti, lavorate l’im-pasto sul piano di lavoro fi nché non sarà più appiccico-so, cercate però di non lavorarlo troppo altrimenti gli gnocchi diventeranno collosi. Formate dei piccoli fi loni spessi circa 2 centimetri e ricavatene gli gnocchi della dimensione che preferite, tagliandoli con un coltello. Si-stemateli via via su un vassoio ricoperto di carta forno e spolverato di farina. Tagliate le zucchine a fette sottili con un pelapatate e poi con il coltello a listarelle. Fatele saltare in padella con un giro d’olio d’oliva e lo spicchio d’aglio per circa 5 minuti a fi amma alta, condite con la menta tritata, sale e pepe. Lessate gli gnocchi in ac-qua salata fi nché non vengono a galla, scolateli con un mestolo forato e passateli in padella con il sugo, un fi lo d’olio e due dita di acqua di cottura. Buon appetito!

di Enrica Della Martira

Gnocchi fai da te(alle zucchine)

Ad ognuno la sua “casa”

#Il Reporter dei piccoli

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ORIZZONTALI: 01. In estate disseta e rinfresca.07. Paperino vi starebbe disteso sopra tutto il giorno!11. I suoi raggi ci fanno abbronzare (ma occhio all’eritema!)12. Donato13. Ci vive Simba15. Le consonanti di “test”16. I “piedi” dell’albero17. Gli amici di Ratatouille20. Ce ne sono tante sul desktop del computer di mamma e papà22. Si aggiunge davanti al verbo quando si deve fare una cosa un’altra volta23. Tarzan la “guida” per spostarsi nella giungla (e non serve la patente!)25. Nome di persona e di un antico eroe greco e romano27. Accompagnano i balli!28. Si dice di chi ha una grande passione per qualcosa, un hobby o uno sport 30. Il contrario di Off 31. Albero molto longevo e dal grande tronco35. Prima persona singolare (e unica!)38. Va sempre in coppia con Ciop39. Quella dell’aeroplano è doppia ..e gli consente di volare40. Le medaglie dei primi classifi cati42. Di carta o di sabbia, ci si diverte sempre a realizzarli!46. Un po’ di igloo47. Piccoli e carini, ma quando fanno le fusa sembrano trattori!48. La protagonista di Frozen

VERTICALI:01. Gruppo sportivo02. Non ce n’è una senza spine!03. Nel fi lm di Walt Disney ama Jasmine e pilota..tappeti04. Lo yeti ne è “l’abominevole uomo”05. Lo è un certo tipo di acqua06. Attanaglia la città nei mesi estivi 07. La loro migliore amica si chiama Biancaneve08. Può essere “bruno”. Di sicuro, è il vicino di casa di Masha09. Le consonanti di “foto”10. Aosta14. Chicchi d’uva16. Lo era Artù18. Ricoperto d’erba e di fi ori19. Due romani21.Tutti lo ricercano (per mari e per terra!)23. Tra “sol” e “si”24. Le commedie, a teatro, possono averne uno solo26. In mezzo ai beni27. Capitan Uncino29. Antiche barche a remi31. Due ruote32. La capa con il capo a rovescio33. Il Man “pipistrello”34. Sai come si dice palla in inglese? 36. Pareggio senza gol37. Di Peppa ce n’è una sola!41. Le prossime Olimpiadi si svolgeranno proprio 43. Lo dici se non dici di no44. Le consonanti in “Elisa”45. Il dittongo di “via” A CURA DI ALESSANDRINA BISCALLIA

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gli edifici che guardano “dall’alto in basso”Gli abitanti sanno quali sono i palazzi e i monumentiche svettano sugli altri in città? Ecco una “classifi ca”

L’altezza è la lunghezza di un oggetto in verti-cale o la sua distanza dal suolo. Parlando di

palazzi e monumenti, una misura insomma in grado di farli spicca-re su tutti gli altri. Ma i fi orentini sanno quali sono gli edifi ci più alti della città? Provando a stilare una “classifi ca”, al primo posto si trova la cupola di Filippo Brunel-leschi, ammirata e fotografata dai turisti di tutto il mondo e dagli stessi fi orentini. Con i suoi 116 metri è in grado di regalare una vista unica una volta raggiunta la cima. Al secondo posto c’è inve-ce la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio, con i suoi 95 metri di al-tezza. Non è centrata sulla faccia-ta, ma spostata verso il lato sud, a destra per chi guarda il palazzo di fronte. Al terzo posto c’è lo slan-ciatissimo Campanile di Giotto: ben 85 metri e una posizione inusuale che rifl ette il desiderio di conferirgli una grande importan-za. Il quarto posto è poi occupato dal Campanile della Basilica di Santa Croce, con i suoi 78 metri e mezzo ad opera di Gaetano Bac-cani. Al quinto posto c’è una torre un po’ meno “turistica”: è la torre di Maratona dello stadio Artemio

Valentina Veneziano

Architettura

La Torre di San Niccolò ha riaperto le sue porte al pubblico: potrà essere visitata fino al 30 settembre

Focus

a spasso tra le torri di firenzePiù o meno conosciute, chiuse o aperte al pubblico, il capoluogo ne vanta tante

C’è spesso e volentieri un castello o una torre nelle

favole e nei fi lm per bambini. A volte i personaggi ci abitano in armonia, in altri casi c’è chi vi viene recluso in attesa che un eroe arrivi a salvarlo. E proprio come nei fi lm o nelle favole, anche Firenze ha le sue torri. Sono tante, alte, chiuse o aperte al pubblico, ben visibili o “im-percettibili” e tutte, un tempo, furono simbolo di prestigio o causa di discussioni tra le fa-miglie più ricche e potenti. Tra le più celebri c’è la torre della Castagna, in piazza San Mar-tino, a pochi passi dal Museo Casa di Dante. Edifi cata nel 1038, divenne il primo luogo di

riunione dei priori di Firenze. Oggi l’associazione nazionale Veterani e Reduci “G. Garibal-di” ha allestito al suo interno un piccolo museo, che occupa il piano terreno e il primo piano, di cimeli risorgimentali (visita-bile il giovedì pomeriggio). La torre dei Visdomini, in via delle Oche, è una delle più particolari perché, sulla cima, vanta la pre-senza di una specie di abbaino, mentre la torre dei Mannelli, in via de’ Bardi, è l’unica supersti-te dei quattro “capi di ponte”, le torri che controllavano un pon-te ai quattro angoli. La torre de-gli Agli è forse una delle meno conosciute, ma è facilmente vi-sibile sul lato del palazzo Ricci-

Altoviti verso via de’ Pecori, in cui è stata inglobata, mentre la torre dei Belfredelli, in borgo San Jacopo, è tra le più alte della città ed è coperta, fi no a metà, di verde. Fra le torri da cui go-dere un panorama su Firenze c’è in questo periodo anche quella di San Niccolò, in piazza Poggi, dal 2011 aperta al pubblico nei mesi estivi, fi no al 30 settembre. L’accesso è consentito in forma guidata con una narrazione a più tappe che consente di ri-costruire vicende e momenti emblematici della storia del monumento, con un’attenzione particolare alle funzioni difen-sive e commerciali che la porta-torre racchiudeva. Ogni giorno,

dalle 17 alle 20 e con accessi ogni trenta minuti, è possibi-le godere di una delle viste più originali (e meno battute) della città. Ma non solo San Niccolò: novità di questa estate sono le visite alla Torre della Zecca (17 luglio, 6 agosto e 18 settembre) e a Porta Romana (23 luglio, 21 agosto e 10 settembre). L’orario è lo stesso di quello della Tor-re San Niccolò, il ritrovo per il tour della Torre della Zecca è proprio all’ingresso della strut-tura, mentre per Porta Romana è in via Gusciana, all’interno del parcheggio della Calza. È consi-gliata la prenotazione.

V.V.

Franchi che, con i suoi 75 metri, vuol essere il simbolo dello spi-rito di competizione e resistenza degli atleti e un esempio delle linee architettoniche degli anni Venti e Trenta. Continuando in questa “classifi ca”, al sesto posto si trova il più moderno Palazzo di Giustizia, in viale Guidoni, che riunisce gli edifi ci giudiziari del-la città. Progettato da Leonardo Ricci, ha una torre di 72 metri. Al settimo posto ci sono a pari meri-to i 70 metri del Campanile della Badia fi orentina, una delle chiese più antiche di Firenze (l’entrata è in via del Proconsolo, a pochi passi dal Bargello) e della Basili-ca di Santo Spirito, per opera di Baccio d’Agnolo. All’ottavo posto si trova un altro campanile, quel-lo di Santa Maria Novella, con i suoi 68 metri. Al nono posto si cambia invece genere e si trova l’Hotel Hilton Florence Metro-pole, alto 61 metri e situato in via del Cavallaccio, a circa tre chi-lometri dall’aeroporto Amerigo Vespucci. I posti successivi sono poi occupati dalla cupola della cappella dei Principi e dalla Torre Volognana del museo nazionale del Bargello. La prima è alta 59 metri, la seconda 57. E adesso, dopo questa “classifi ca”, che cosa ne pensate del proverbio “altezza mezza bellezza”?

#Curiosità Luglio 2016 | 11

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università sì, ma quale? è tempo di scelte

Estate, tempo di mare e di vacanze. Ma anche di scelte. Come quella, decisiva per il proprio

futuro, dell’università. Ecco quindi un “minivademecum” per saperne di più sull’ateneo fi orentino.

DATE E SCADENZEPer gli indecisi non c’è troppa fretta: immatricolazioni al via dal 19 settembre, salvo per i cor-si a numero programmato (per cui si deve fare riferimento alle scadenze indicate nei singoli bandi), mentre dal 5 per i corsi di laurea magistrale. Attenzio-ne, però: i nuovi studenti hanno l’obbligo di svolgere le prove di verifi ca delle conoscenze in in-gresso, dal 29 agosto al 16 set-tembre.

I CORSIIn tutto sono 55 i corsi di laurea triennale, 65 quelli di laurea ma-gistrale e 9 di magistrale a ciclo unico. Novità del prossimo anno accademico, il corso di I livello in Ingegneria gestionale e il nuovo percorso a doppio titolo della laurea magistrale Finance and risk management, in con-venzione con la Warsaw School of Economics. Si raff orza così l’internazionalizzazione dell’of-ferta formativa che prevede, ol-tre ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza italiana e francese e in Giuri-sprudenza italiana e tedesca, che rilasciano un titolo congiunto, tre corsi di laurea triennale e

Chi studia...

#Focus

Si avvicina l’ora delle decisioni per chi deve iscriversi: “guida” al nuovo anno accademico, tra novità e scadenze da rispettare

Sara Camaiora

dieci di laurea magistrale che portano a un doppio titolo, in base ad accordi con atenei stra-nieri, nonché sei corsi di laurea magistrale in inglese.

LE TASSEPer il nuovo anno nessun au-mento previsto per le tasse e i contributi universitari. Questi ultimi sono calcolati sulla base

della condizione economica del-lo studente, espressa attraverso l’Isee, per un sistema di tassazio-ne progressivo in settanta fasce. Si aggiungono poi la tassa stata-le di iscrizione (202 euro), quel-la regionale per il diritto allo studio universitario (140 euro), l’imposta di bollo (16 euro) e il contributo per il Centro univer-sitario sportivo (da 0 a 10 euro

secondo la dichiarazione Isee). Il costo per l’iscrizione all’anno accademico 2016-2017 varia così da un minimo di 358 euro, per valori Isee minori o uguali a 20.000 euro, a un massimo di 2.428 euro, per Isee superiori a 125.000 euro.

ORIENTAMENTOPer informarsi al meglio, sono

previste alcune giornate dedi-cate all’orientamento universi-tario, partite martedì 5 luglio con un appuntamento al Caff è Letterario Le Murate. Martedì 12 luglio, dalle 10, al Polo del-le Scienze sociali di Novoli è in programma un open day con-giunto di Economia e Manage-ment, Giurisprudenza e Scienze Politiche, mentre giovedì 25

agosto dalle 10 tocca ad Agraria, nell’aula magna del complesso di piazzale delle Cascine. Da lunedì 22 agosto fi no a fi ne set-tembre, dalle 10 alle 16, al Retto-rato di piazza San Marco sarà at-tivo uno sportello di accoglienza e orientamento, mentre dal 25 al 29 luglio la Scuola di Scienze della salute organizza un ciclo di lezioni per prepararsi al test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato in Me-dicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Professioni sanitarie. ATENEO SMARTAddio vecchio libretto per i nuo-vi iscritti 2016-2017, i primi a ricevere la tessera universitaria, che permetterà l’accesso a tutti i servizi dell’ateneo. E dal pros-simo anno accademico attiva anche la nuova App SmartUnifi , per consultare dati e molto altro direttamente dai propri disposi-tivi elettronici.

LA CARTA DEGLI STUDENTIIl Consiglio d’amministrazio-ne ha poi approvato la Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti: la Carta è stata stilata insieme ai rappresentanti degli studenti e costituirà anche il riferimento in base al quale sarà defi nito il regolamento per la realizzazione delle iniziative studentesche non fi nanziate dall’ateneo.

Web: unifi.it

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quei giovani disoccupati (e scoraggiati)Sono i Neet, i ragazzi tra i 15 e i 34 anni che hanno “perso il momento giusto”: settantamila quelli stimati in Toscana

Non studiano, non lavorano, hanno dai 15 ai 34 anni e nessun buon moti-

vo per puntare la sveglia presto la mattina. Sono i Millennials che hanno “perso il momento giusto” e che si ritrovano rele-gati in una posizione di sfi ducia per l’avvenire e di mancanza di intraprendenza per modifi care la loro situazione. C’è chi si è laureato, ha cercato un impie-go nel proprio settore e, dopo una serie di dinieghi, ha smesso di mandare curriculum. Ma c’è anche chi si è fermato nel cor-so degli studi e si trova senza gli strumenti per costruirsi un futuro. Il fenomeno, che detto all’inglese suona “Not in Educa-tion, Employment or Training”, è conosciuto con l’acronimo di “Neet”. Le stime dell’Istat parla-no di una tendenza in aumen-to, considerato che in Italia il numero dei giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non ricevono forma-

zione è passato dal 20,9% della popolazione del 2005 al 27,3% del 2015, con punte del 31,1%, cioè uno su tre, nella fascia di età fra 18 e 29 anni. In numeri assoluti, in Toscana si parla di settantamila giovani scorag-giati e disoccupati, che sono anche al centro dell’interesse delle politiche regionali. Ma chi sono questi Neet e come si può recuperare la loro situazione e, soprattutto, la motivazione? Lo abbiamo chiesto al professor Alessandro Rosina, ordinario di Demografi a alla Facoltà di Eco-nomia dell’Università Cattolica di Milano e autore del volume “Neet, giovani che non studia-no e che non lavorano”, parten-do da una previsione: se con la crisi i Neet sono aumentati, che cosa succederà da qui a cinque anni? “Dobbiamo fare assoluta-mente in modo che diminuisca-no – spiega il professore – per riuscirci è però necessario non accontentarsi di uscire dalla cri-si, ma iniziare, anche attraverso

Serena Wiedenstritt

...e chi no

politiche adeguate, un solido percorso di crescita che faccia leva proprio sulle capacità e le competenze avanzate delle nuo-ve generazioni”. Rosina fornisce anche un quadro territoriale e sociale della presenza dei Neet: “L’Italia presenta rilevanti dif-ferenze sia geografi che che sociali rispetto al fenomeno. L’incidenza – aff erma – è molto maggiore nelle regioni del Sud e nelle classi sociali più basse. Anche le periferie delle grandi città sono aree di accentuata diffi coltà e rischio di scorag-giamento per molti giovani”. Quanto alle possibili soluzioni, Rosina indica che “le principali misure da potenziare sono quel-le che contrastano la dispersio-ne scolastica, aiutano a fornire competenze tecniche, ma anche soft skill, consentono di rendere più effi cace l’incontro tra do-manda e off erta di lavoro e fa-voriscono la valorizzazione del capitale umano all’interno delle aziende”.

#Focus Luglio 2016 | 13

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#Un mese in una pagina

negozi, è l’ora dei saldi(tra segni più e meno)

Commercio, è tempo di saldi estivi. Sabato 2 luglio, come da delibera della Regione Toscana, è scattata l’ora X per rinfrescare l’armadio con quei capi a cui magari si stava facendo la corte già da qualche mese. Complice il maltempo e le temperature tiepide fi no a metà giugno, quest’anno aspettare è stato un po’ più facile, ma ora che gli annunci di sconti richiamano dalle vetrine

dei negozi, attenzione a verifi care alcuni dettagli per evitare di prendere abbagli. Dalle associazioni dei consumatori arrivano utili suggerimenti che possono “salvare” il portafoglio: innanzitutto tenere d’occhio il cartellino del capo che si intende acquistare per verifi care che siano riportati prezzo originale, percen-tuale di sconto e prezzo fi nale. Possibilmente conviene verifi care che il prezzo non sia cambiato da prima a dopo l’inizio dei saldi, vale a dire che non sia stato “gonfi ato” per aumentare la percentuale di sconto. Da ricordare anche che gli acquisti in saldo possono essere pagati come tutti gli altri, quindi ok contanti ma anche, e senza limitazioni di sorta, bancomat e carte di credito. Infi ne – viene sottolineato – è bene fare particolare attenzione ai capi d’abbigliamento disponibili in tutte le taglie e i colori, per assicurarsi che sia veramente merce a saldo e non immessa sul mercato per l’occasione e quindi con un fi nto prezzo scontato. Dal lato dei commercianti, gli sconti arrivano dopo una prima del metà del 2016 che ha visto alternarsi segni più e segni meno: “A gennaio abbiamo iniziato un po’ sottotono, poi la tendenza è migliorata – aff er-ma Lapo Cantini, responsabile area commercio di Confesercenti Firenze – per i saldi estivi le aspettative sono positive, ma non troppo. Notiamo che il rito dei saldi sta progressivamente perdendo appeal per i consumatori, che comunque hanno a disposizione promozioni durante tutto il corso dell’anno, oltre ai taglia-prezzo riservati ai clienti aff ezionati piuttosto che i vari ‘cerca il bollino che ti dà diritto allo sconto’ che compaiono anche a metà stagione. Si assiste insomma sempre più a una deregulation informale in tema di saldi”. A livello generale di fi ducia, secondo Cantini, negli scorsi mesi si sono però visti migliora-menti: “L’impressione è che i consumatori si siano stancati di fare sacrifi ci e abbiano ripreso a comprare. Da un lato, dopo sette anni di crisi, i consumi di alcuni beni, penso alle auto ma anche all’abbigliamento, non possono continuare a stare fermi, dall’altro forse i fi orentini hanno deciso qualche volta anche di intaccare i propri risparmi pur di concedersi un po’ di shopping in più”.

Serena Wiedenstritt

Commercio Contro i furti

biciclette, tornano le “targature”Torneranno a settembre, anche in concomitanza con le feste dello Sport dei Quartieri, le iniziative

di targatura e apposizione delle fascette per le biciclette. Proseguono in città le iniziative del pro-getto “Lamìbici”, promosso dall’amministrazione comunale (Uffi cio Città Sicura) per contrastare il fenomeno dei furti delle biciclette. Nelle scorse settimane ha preso il via la campagna di comunicazio-ne rivolta ai cittadini per invitarli all’acquisto di mezzi con provenienza certa, per cercare di fermare la compravendita di bici rubate. “Con l’avvio della campagna di comunicazione il progetto Lamìbici compie un importante passo avanti – ha spiegato l’assessore a sicurezza urbana e polizia municipale Federico Gianassi – informare i cittadini dei rischi ma anche dei possibili accorgimenti per non subire il furto della bicicletta e per evitare acquisti incauti e inconsapevoli di mezzi provento di furto. Anche per questo l’adesione dei negozi al progetto e il loro impegno a vendere usato di provenienza garanti-ta diventa particolarmente signifi cativo”. Fascette-segnalibro con il logo del progetto “Lamìbici” e lo slogan “Fermare i furti di biciclette è possibile! Tutti insieme ce la possiamo fare” sono state apposte alle biciclette parcheggiate in alcuni luoghi “strategici” della città. Le fascette sono state distribuite nei cinque quartieri fi orentini e in particolare nelle zone di piazza Sant’Ambrogio, stazione di Campo di Marte, piazza Bartali, piazza dell’Isolotto e stazione di Rifredi. Oltre all’apposizione delle fascette sulle biciclette, sono stati distribuiti anche volantini con i consigli per l’acquisto sicuro. E intanto sono pro-seguite anche le iniziative di “targatura” gratuita delle biciclette con il sistema Easy Tag: iniziative che torneranno poi a settembre.

Sicurezza/1

stazione, gate di accesso ai binariGate di accesso ai binari e controllo dei biglietti di viaggio: sono questi i punti portanti del progetto

di sicurezza per la stazione di Santa Maria Novella presentato lo scorso mese a Palazzo Medici Riccardi dal prefetto Alessio Giuff rida, dalla soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio Alessandra Marino e dal direttore centrale protezione aziendale di Ferrovie dello Stato Italiane Franco Fiumara, alla presenza anche dei vertici provinciali delle forze dell’ordine e dell’assessore Federico Gianassi. “Siamo riusciti a contemperare le esigenze di tutti i protagonisti – ha spiegato il prefetto Alessio Giuf-frida – grazie alla grande disponibilità di Ferrovie e della Soprintendenza, ora potremo realizzare quegli interventi necessari ad aumentare il livello di sicurezza della stazione, rispettando i vincoli che gravano sul complesso di Michelucci”. La soluzione individuata – viene spiegato – permetterà di at-tuare opere che sono compatibili con le caratteristiche della struttura ferroviaria, bene monumentale nazionale. Il progetto prevede di realizzare una “barriera” nell’area che fronteggia la testa dei binari (dove ora sono presenti le transenne mobili), per consentire l’accesso ai treni soltanto ai possessori dei biglietti di viaggio. Lo sbarramento sarà costituito da pannelli in cristallo, simili a quelli installati nelle stazioni di Milano Centrale e Roma Termini. I gate saranno dotati di sistemi di chiusura con maniglio-ne antipanico e di impianto antintrusione con sensori di allarme.

Sicurezza/2

videosorveglianza “live” sui treniIn Toscana il primo treno Jazz con videosorveglianza “live”. Sono i pendolari dei treni Jazz della

regione i primi a benefi ciare di questo sistema, per viaggiare come in un grande “open space”, senza coni d’ombra, in modo da infondere ai passeggeri un maggior senso di sicurezza. Il primo Jazz dotato di sistema di videosorveglianza è stato presentato a giugno a Firenze: oltre a registrarle, trasmette in diretta, sui dieci monitor di bordo, tutte le immagini riprese dalle quindici telecamere interne al treno, per consentire ai passeggeri di vedere quello che accade in quel momento ovunque intorno a loro e dissuadere così malintenzionati e vandali dal portare a termine le loro azioni. La tecnologia soft ware adattata ai dispositivi di bordo è stata messa a punto da Trenitalia in collaborazione con la società Almaviva. E a febbraio 2017 – è stato annunciato – tutti i novantuno Jazz Trenitalia saranno dotati della nuova tecnologia.

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Sembrerebbe impossibile, ma qualcuno ha rischiato veramente di affogare nel-

la vasca di Piazza della Signoria, ai piedi dell’immobile Biancone: questo è accaduto più di una volta. Cor-reva l’anno 1786 quando il 26 Agosto, il fanciullo Gaetano Franceschini fu ripescato nella vasca di Piazza da Gaetano Gualchi e Gaspero Fanto-ni ai quali venne corrisposto, con delibera della Camera della Comunità su segnalazione dell’Auditore delle Regalie, un “premio di salvataggio” di sette lire ciascuno “per averlo salvato dall’affogamento”. Da un’altra deliberazione del Magistrato e Consiglio Generale della Comunità Civica di Firenze (ASCFi, CA. 20 n. 129) in data 3 Agosto 1803, si evince che fu deciso di “...stanziare a Giovanni Solani Piffero della Prima Compagnia dei Granatieri, zecchini cinque a titolo di premio ad esso dovuti per aver

sottratto dalle acque il giovinetto per nome Giuseppe di Antonio Nocenti, che destituito d’ogni soccorso era per affogare nella vasca della Piazza del Granduca”. Come si vede, anche la pur modesta quantità di acqua della vasca, ha costituito un serio pericolo mettendo così in dubbio la proverbiale locuzione affogare in un bicchier d’acqua attribuita a coloro che vedono complicazioni ovunque e si perdono di fronte alle più piccole diffi coltà. In un bicchiere non si af-foga certamente, ma in contenitori di modesta capienza invece sì, ciò era possibile e forse lo è ancora. Dal Dicembre del 1575 la bella fontana del Nettuno ha elargito a tutti, in una pioggia di zampilli cadenti nella grande vasca, un bene prezioso che non costava nulla, per cui era pub-

blicamente usato dal “basso popolo” anche per abbeverare gli animali e come pubblico lavatoio. La fontana fu pertanto protetta nel 1592 da una ringhiera a salvaguardia dei frequenti insulti provocati dalla plebaglia che, non comprendendo minimamente la solennità dignitosa dell’opera vanto della città, veniva quotidianamente ad offenderla con disinvolte confi den-ze, non ultima quella di lavare penne e calamai. Quest’ultima sfacciata abitudine era probabilmente praticata da zelanti impiegati comunali. Inol-tre, fu anche necessario nel tempo, emettere delle ordinanze per vietare questi abusi; infatti nel 1720 “gli spettabili Signori Otto di Guardia e Balia” fecero apporre sul bugnato di Palazzo Vecchio dietro la fontana, una lapide marmorea nella quale si può ancora leggere:

A DI 30 LUGLIO 1720GLI SPETTABILI SS. OTTO DI GUARDIA E

BALIA DELLA CITTA’ DI FIRENZEPROIBIRONO A QUALUNQUE PERSONA DI QUALSIASI

VOGLIA STATO GRADO O CONDIZIONE CHENON ARDISCA IN TORNO A QUESTA FONTE A BRACCIA VENTI FARE SPORCHEZZE DI SORTE

ALCUNA LAVARE IN ESSA CALAMAI PANNI O ALTRONÉ BUTTARVI LEGNAMI O ALTRE SPORCIZIE

SOTTO LA PENA DI DUCATI QUATTRO E DELLOARBITRIO DI LL.SS. E TUTTO IN CONFERMA D’ALTRO

DECRETO DEL MAGISTRATO LORO DEL DI 21 AGOSTO 1646

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web: artusi.net

In casa mia la scelta della località per le vacanze è sempre fonte di forti discussioni. Preciso; vacanza

per me vuol dire dormire, e basta. Le mie mete preferite si chiama-no “materasso ad acqua” e “letto matrimoniale”. Molti animali vanno in letargo d’inverno, io sono l’unica bestia che invece ci va durante le fe-rie. Quindici giorni in cui azzero ogni funzione vitale; parlo a monosillabi, capacità motoria inesistente. Faccio la stessa vita di un anziano in un isti-tuto geriatrico! Infatti da quest’anno mia moglie ha deciso di portare in vacanza una persona in più; la ba-dante! Contrasta con il mio stato vegetativo l’iperattività dei miei fi gli; a qualunque ora del giorno vogliono sempre fare qualcosa, non stanno mai fermi, una super eccitazione che li fa assomigliare a due consumatori incalliti di anfetamine! Se in vacanza ne avessi la forza mi toglierei una cu-riosità: gli farei l’antidoping! Mia mo-glie invece si approccia alle vacanze con un tocco “creativo” tutto suo. A lei piacciono le vacanze originali: “Facciamo parapendio?” “Grazie, ma preferisco vivere ancora qualche anno!”. “Facciamo birdwatching?” “Cos’è?” “Ci nascondiamo nel bo-sco e tutto il giorno guardiamo gli uccelli!” “A questo punto, preferisco prendere le anfetamine come i ra-gazzi!”. Quest’anno mi ha proposto una vacanza avventura, all’insegna dell’adrenalina. Non ho bisogno di andare in giro per avere una botta di adrenalina, a me basta che il postino suoni il campanello e mi dica “C’è da fi rmare!”. La paura che sia un’altra cartella da pagare mi fa calare di col-po la pressione!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

INCREDIBILE MA VERO

IN VACANZA,TRA LETARGOE ANTIDOPING

#Lettere&Rubriche

“PIÙ AUTOVELOX A COVERCIANO”Gentile redazione,come molti lettori vorrei segnalare il problema delle velocità delle auto in viale Giovanni Verga a Coverciano. Mi rendo conto che una campagna di sensibilizzazione al riguardo è praticamente inutile (viste le diver-se segnalazioni presenti sul vostro giornale). Al mattino si sa, andiamo tutti di fretta, ed il pedone che tenta di attraversare la strada sulle strisce pedonali è solo un fastidioso optio-nal (o ipotetico birillo da schivare). A questo punto vorrei suggerire di installare più autovelox in zona, in modo da rendere il viale una strada urbana, e non una corsia dell’auto-strada. Grazie

Sara

IL REPORTER RISPONDE Cara signora Sara,dato il tema che (giustamente) inte-ressa da vicino tutti i cittadini, e date le numerose lettere che riceviamo in redazione sull’argomento, torniamo a parlare in questa pagina, anche questo mese, di sicurezza stradale. E, più precisamente, della velocità delle auto in alcune vie. Come sot-tolineato anche da lei, sono diverse le segnalazioni che riceviamo sull’ar-gomento, che riguardano strade di-verse di zone diverse di Firenze, ma tutte con la stessa richiesta: quella di aumentare la sicurezza in pri-mis per i pedoni, ma non solo. Una richiesta legittima, perché tutti, a partire dai cosiddetti “utenti deboli” della strada, devono poter essere messi in condizione di correre i mi-nori rischi possibili. E in questo senso particolare attenzione deve essere posta sugli attraversamenti pedo-nali. Proprio da questo mese è stato annunciato l’inizio degli interventi di messa in sicurezza delle strisce davanti ad alcune scuole cittadine, con il miglioramento della segnaleti-ca e altre novità, tra cui l’utilizzo dei “Safety Cross”. Ben vengano nuovi impianti in grado di aumentare la si-curezza lungo le strade, davanti alle scuole come – è l’auspicio – anche in altri punti della città.

Matteo [email protected]

“QUELLE FRONDE CHE NASCONDONO I SEMAFORI”Prima di tutto complimenti per il giornale, che mi arriva regolarmente a casa e che informa correttamen-te su aspetti, caratteristiche, novità e problemi sulla nostra bella città che vorremmo sempre più bella. Vi scrivo per segnalarvi, ora che la stagione sembra virare al bello (fi -nalmente), un problema che ho rile-vato percorrendo le strade cittadine: ci sono molti alberi che, con le loro fronde rigogliose, coprono a volte

quasi completamente i semafori, nascondendoli alla vista di chi per-corre la strada con un veicolo. Nella fattispecie ho notato questo partico-lare disagio nel viale dei Mille e nel viale A. Volta. Spero di aver fatto una segnalazione utile per una migliore e più sicura viabilità.

Roberto N.

LE CODE SUL PONTE DA VERRAZZANOGentile direttore Francini,ho appena fi nito di leggere Il Re-porter del quartiere 3 del mese di aprile. Me l’ha passato un’amica, perché la copia a me indirizzata non arriva, chissà perché, tutti i mesi. Comunque Il Reporter lo leggo da cima a fondo. Questo non glielo dico per “captatio benevolentiae” nei suoi riguardi, ma perché vi trovo notizie sul quartiere d ove abito dal 1973 e che, quindi, mi interessano. Come mi interessava, per esempio, il trafi letto sul ponte da Verrazzano, il cui attraversamento, può essere defi nito, esagerando davvero poco, “tragico”. Io sono in pensione, ma mi muovo molto e in varie ore, soprat-tutto perché ho i vari membri della mia famiglia nella zona di Campo di Marte, membri che devo, e voglio, pur vedere ogni tanto. Le assicuro che, a volte, la fi la solo per accedere al ponte fi nisce con l’interessare via di Villamagna che, per altro, nella sua parte fi nale non è certo larga! Molte volte ho brontolato in propo-sito con i vigili di zona, perché ho l’impressione che il verde Gavina-na-lungarno duri troppo poco, rispet-to a quello del lungarno. Mi è stato risposto che la durata del verde è regolata elettronicamente secondo esigenze di traffi co. Boh! Io non sono certo una tecnica, necessaria pre-messa, ma ricordo che i problemi di ora non c’erano, quando le corsie di marcia sul ponte erano tre per parte, non due come ora. Una corsia per parte è stata, ad un certo momento, eliminata per far posto ad una pista ciclabile per ogni senso di marcia, pista a mio parere eccessivamen-te larga per un mezzo così poco ingombrante come la bici. A mio modesto parere bastava farne una sola divisa in due direzioni e farla solo dal lato del rientro nel quartiere tre provenendo dal lun-garno. So bene di attirarmi così i fulmini dei fruitori dell’oggi tanto celebrato mezzo ecologico, ma ho osservato spesso che nella direzio-ne lungarno-Gavinana, la coda non si forma anche con due sole corsie. E infi ne, e abbasso il “politically cor-rect” della bellissima lettera del sig. Giovanni V. (sul numero di aprile), sul ponte da Verrazzano un traffi co di bici tale da giustifi care una doppia pista ciclabile io non l’ho mai visto!La ringrazio dell’attenzione

una lettrice

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

E d’altronde è la città stessa che, approfi ttando dei mesi più caldi e del desiderio dei suoi abitanti di trascorrere il loro tempo all’aria aperta, of-fre una serie di possibilità in più rispetto al solito. Concerti e iniziative “open air”, cine-ma sotto le stelle ed eventi nel verde o in riva all’Arno: c’è questo e molto altro nel “menù” dell’estate fi orentina. Ma sono anche (e soprattut-to) nuovi luoghi a svelarsi in questo periodo dell’anno, per dare l’opportunità ai cittadini di scoprire inediti punti di vi-sta di (e su) Firenze. È il caso ad esempio della Torre della Zecca, che apre per la prima volta al pubblico con visite che potranno farne conoscere storia e vicende. Una stagione insomma da “sfruttare” per ritrovare e riappropriarsi di alcuni luoghi del capoluogo. Ma una stagione anche (e tradizionalmente) con i suoi ritmi e le sue “regole”: se non si assiste più alla sfi lza dei bandoni dei negozi abbassati come accadeva in passato, è pur vero comunque che uf-fi ci e servizi vedono in parte modifi cati i loro orari. Ecco allora, su questo numero del nostro giornale, anche una “guida di sopravvivenza” all’e-state urbana. Dicevamo però all’inizio che questo non è soltanto il momento di pen-sare alle vacanze, ma anche al futuro. Lo sanno bene gli studenti che devono scegliere quale cammino universitario intraprendere: l’ateneo fi o-rentino si prepara al nuovo anno accademico con pro-poste, novità e scadenze che è bene conoscere per cercare di prendere la decisione mi-gliore. E per chi invece (e più semplicemente) vuole per il momento scegliere soltanto quali libri leggere in questa estate, ecco qualche consiglio su quelli che – secondo noi – meglio si sposano con al-cune location fi orentine. Per godersi il libro giusto al posto giusto. In ogni caso, buona lettura (e buone vacanze) a tutti.

MATTEO FRANCINI

Piazza della Signoria, Fontana del Nettuno in una foto di Mauro Sani

Il salvataggio del giovinetto nella vasca della fontana del Biancone ad opera di un granatiere. Disegno di Stefania Valentini

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Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze

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#Cultura

l’estate in città, da Amleto alla baleraConcerti italiani e internazionali, balletto, cinema impegnato e musica folk. Tutto in una stagione

E state chiama e Firenze risponde. Con un mare di eventi cadenzati che coinvolgono momenti,

luoghi e tipologie di spettacolo diversi. New entry di quest’an-no è il Musart Festival di piaz-za Santissima Annunziata che – dopo la riapertura del museo degli Innocenti – continua a ce-lebrare la bellezza di questo luo-go. Appuntamento dal 19 al 23 luglio con un poker di concerti da non perdere. Si parte con Ma-lika Ayane il 19, si continua con Franco Battiato il 20, Ludovico Einaudi il 21, Max Gazzè il 22 e infi ne il Sunrise concert con Remo Anzovino il 23. E alla mu-sica si può abbinare la visita dei gioielli che circondano la piazza: chi acquisterà il biglietto per as-sistere a uno degli appuntamenti del festival, potrà visitare gratui-tamente alcuni dei luoghi d’arte più signifi cativi accessibili dalla piazza. Le visite potranno avve-nire dalle 20 fi no a inizio concer-to. Ma l’estate in musica di Firen-

ze non si ferma qui. Gli amanti della musica internazionale han-no nel ventaglio delle opzioni i Kula Shaker all’ippodromo del Visarno il 14 luglio, i Blonde Redhead al Teatro romano di Fiesole il 17, i Massive Attack e Sting di nuovo al Visarno rispet-tivamente il 24 e il 28. L’anfi tea-tro delle Cascine dovrà attendere il 7 settembre per vedere esibirsi sul palco Cat Power. Attesissime invece, per chi preferisce i sound di casa nostra, le esibizioni di Niccolò Fabi e il tributo a Fabri-zio De André a Fiesole il 21 e il 22. Ma non si vive di sola mu-sica: al Castello dell’Acciaiolo, a Scandicci, il 20 luglio spazio ad “Amleto?”, spettacolo presentato nell’ambito di Shakespeare Sha-ker, rassegna che la Fondazione Teatro della Toscana dedica al drammaturgo in occasione dei 400 anni dalla morte. Per tutto il mese di luglio, poi, Estate al Bar-gello off re una serie di spettacoli nel cortile del museo che spazia-no dalla danza alla musica classi-

Caterina Gentileschi

La guida/1

Il poeta Guido Catalano è uno degli ospiti del Florence Folks festival, in programma dal 29 al 31 luglio alla Balera sull’Arno di Firenze sud

ca e vanno da American Dance Now (15 luglio) ai concerti di Vivaldi dell’Orchestra da Came-ra fi orentina (20 e 21) fi no alla Carmen 3.0 del Florence dance festival (24 luglio) e all’omag-gio ad Astor Piazzolla (25 e 26). Ma spazio anche a due iniziati-ve un po’ speciali: la prima è in programma per tutta l’estate alla Limonaia di Villa Strozzi ed è l’Ecosocial fi lm festival, rassegna di proiezioni cinematografi che su temi ambientali e sociali. La villa si trasformerà in una platea aperta a tutti, dove confrontarsi su temi d’attualità con fi lm, di-battiti e ospiti di prestigio (www.legambientefi renze.it). La secon-da è invece la prima edizione del Florence Folks festival, che trasformerà, dal 29 al 31 luglio, la Balera sull’Arno di Firenze sud nella location di una festa popo-lare urbana che fa convivere tra-dizione e contemporaneità. Tra gli ospiti attesi il poeta Guido Catalano, gli Extraliscio, Chanca via Circuito e Bob Corn.

I medici parlano inglesenella chiesa del fuligno

Rinfrescare la memoria su alcuni passaggi cruciali

della storia di Firenze e allo stesso tempo fare pratica di inglese? Niente di più godibile. Basta prenotare una poltrona nella chiesa sconsacrata del Fuligno, dove va in scena per tutta l’estate (a luglio tutti i giorni eccetto lunedì e venerdì, ad agosto solo il mercoledì, il sabato e la domenica, sempre alle 19 in punto) lo spettacolo in lingua inglese “Th e Medici Dynasty Show”, che promette di raccontare in un’ora l’eredità lasciata all’umanità dai Medici in una location esclusiva, la chiesa barocca di Sant’Ono-frio all’interno del complesso del Fuligno (via Faenza 48). Il copione è di Marisa Garreff a, il soggetto originale di Gherardo Vitali Rosati, Carolina Gamini e Giuseppe Arone, la regia è affi data alla regista statuniten-se (ma fi orentina d’adozione) Bari Hochwald. “Abbiamo cercato di evidenziare la tur-bolenta relazione tra gli ultimi eredi della dinastia medicea”, spiega la regista, che tiene a sottolineare il risvolto emotivo dello spettacolo. “Dall’odio ini-ziale tra Gian Gastone e Anna Maria Luisa, alla riscoperta del profondo legame che li univa durante l’infanzia, con un con-tinuo e suggestivo viaggio nel tempo e nella storia della città di Firenze.” “Uno dei concetti di base del nostro spettacolo – aggiunge Giuseppe Arone, creatore del format insieme a Cristiano Brizzi – è quello di creare un teatro educativo e di intrattenimento, che sappia parlare a tutte le persone di ogni età, cultura ed estrazione sociale.” Th e Medici Dynasty Show è stata una rivelazione già nella passata stagione tea-trale fi orentina, con 160 repli-che in sette mesi e oltre otto-mila spettatori provenienti da tutto il mondo. Uno spettacolo suggestivo e multimediale in una location d’eccezione, che racconta un momento cruciale della storia dei Medici (e della città intera) che troppo spesso non viene ricordato. E chissà che, in un futuro prossimo, non venga messo in scena an-che nella lingua del Sommo Poeta.

B.B.

Lo spettacolo

Webmusefirenze.it

“Rachel in the garden”, olio su tela. Courtesy Gagosian gallery, collezione privata

La mostra

La satira di currin al museo bardini

U na satira fi gurativa mai urlata, plateale o di cattivo

gusto. Figure vestite o atteggia-te come comparse di romanzi rosa o come imperturbabili manichini di un centro moda. C’è tempo fi no al 2 ottobre per far visita alla mostra “John Currin. Paintings” al museo Bardini, curata da Antonella Nesi e Sergio Risaliti. L’artista americano, tra i più apprezzati del nostro tempo, ha scelto Fi-renze per la sua prima mostra personale in uno spazio pub-blico italiano. Pittore sofi stica-to per tecnica e cultura visiva, Currin è conosciuto e apprez-zato per ritratti elegantissimi e scene anche lascive interpre-tate con un ironico, impudi-co realismo. Nei suoi dipinti, molte volte quadri di piccolo formato, Currin dissimula una conoscenza spiccata della sto-ria dell’arte e un gusto assai sofi sticato della composizione fi gurativa. Con ambientazioni mai banali e sottintesi sarcasti-ci, e una scelta dei soggetti che ricordano per defi nizione for-

male anche la grafi ca di riviste patinate, l’artista statunitense ha saputo ridefi nire la ritratti-stica contemporanea. L’inter-pretazione dell’eros femminile e della psicologia borghese americana, risulta nelle sue opere quasi surreale o grotte-sca, estremamente perturban-te. L’anatomia sproporzionata o prospetticamente deforma-ta, l’espressione facciale altera l’ideale rappresentazione del corpo o del volto femminile rinascimentale. In questo sen-so la sua pittura si situa nella scia di Pablo Picasso e di Wil-lem de Kooning piuttosto che quella di John Singer Sargent o Edward Hopper. Una pittura di prima, ma sempre lussuriosa, o meglio una sorta di colta e raf-fi nata “volgarizzazione” dell’ar-te fi gurativa classica, permette a Currin di esaltare la pittura stessa, e con essa defi nire una nuova forma di bellezza artisti-ca che si avvantaggia in eff etti di un’inedita immaginazione o “maniera” fi gurativa. Quei corpi e quei volti, a volte resi

gli ex viola sul palco di villa vogelrivivono la carriera con muzzi e marucci

Una risata ci salverà. È proprio il caso di dirlo

quando c’è di mezzo il comico Andrea Muzzi (nella foto) che, per l’estate 2016, ha dato vita, insieme al giornalista sportivo Lorenzo Marucci, a un nuovo format che vedrà la luce nel parco di Villa Vogel nelle se-rate di luglio. L’appuntamento con “Garrisca il vento”, questo il titolo dello show, è fi ssato il 13, 20 e 27 del mese e vedrà ospiti sul palcoscenico alcuni campioni della Fiorentina di ieri intervistati da una parte da Marucci, dall’altra da Muzzi, che li punzecchierà con alcu-ne delle sue freddure. “Questo progetto è nato guardando lo strabiliante faccia a faccia tra Francois Truff aut e Hitchcock. Mi piaceva l’idea di un’inter-vista che tirasse fuori quello che c’è dietro la veste uffi ciale di ciascuno. In quel caso era l’uomo dietro il regista. In que-sto caso sarà l’uomo dietro il calciatore. Si cercherà di riper-correre la carriera con ironia e serenità, come se si fosse a una

Calcio & spettacolo

cena tra amici”. Sul palcoscenico allestito all’interno del parco, in-sieme al comico e al giornalista, prenderanno posto Alberto Di Chiara ed Enrico Chiesa, Celeste Pin e Massimo Orlando, Stefa-no Carobbi e Daniele Amerini, fi no ad Aldo Firicano e Roberto Galbiati. Una carrellata di volti amatissimi della Viola, che per la prima volta a distanza di tempo si metteranno a nudo raccontan-do curiosità e retroscena della loro carriera e soprattutto del periodo passato in riva all’Arno. “Prezioso sarà l’intervento del pubblico – conclude Muzzi – che verrà coinvolto nel dibattito con interventi e ricordi”. Che venga battuto il calcio d’inizio.

B.B.

perfi no disdicevoli, appaiono belli in virtù della loro trasfi -gurazione pittorica, attraverso la ricercata volgarizzazione del codice classico. Un’occasione da prendere al volo, per vedere dal vivo i lavori di un talento con-temporaneo esposti in un luogo speciale come il Bardini.

E.C.

16 | Luglio 2016

Page 21: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

#Cultura

verso chissà quale destinazione. Consigli di lettura: Trainspot-ting, Irvine WelshUn polmone cosmopolita: Vil-la Vogel

Dove e cosa leggere:consigli pratici per lettori alla ricercadi un “buen retiro”

La guida/2

Enrica Cinaschi

Romanticismo e rivoluzione industriale: il giardino dell’Or-ticolturaDa una parte la serra del Roster, dall’altra un treno che sfreccia Lontano dalla pazza folla,

alla ricerca di un ango-lo dove godersi in pace le pagine di un libro. A

Firenze si può, anche in estate. Quando alla fi ne di una calda giornata si ha voglia solo di ri-lassarsi.Il classico: le OblateÈ in centro, è di una bellezza spettacolare e alla bisogna off re anche locali con l’aria condi-zionata. Insomma, quale luogo migliore di una biblioteca per leggere un libro? Consigli di lettura: Camera con vista, E.M. ForsterL’inedito: lungo la pista cicla-bile che va al GironePercorrendola in bicicletta – ma anche a piedi – da via di Varlun-go si scopre un tratto di fi ume sconosciuto ai più. In alcuni

punti ci sono anche delle prezio-se panchine su cui riposarsi. Consigli di lettura: Le avven-ture di Huckleberry Finn, Mark TwainLa sorpresa: il parco di San DonatoIsola felice tra i palazzi, con tan-to di percorso zen. Consigli di lettura: La Gilda del Mac Mahon, Giovanni TestoriLa sosta chic: Villa BardiniQualsiasi angolo del giardino va bene, ma la terrazza con vista su Firenze merita una menzione particolare. Consigli di lettura: Alice nel pae-se delle meraviglie, Lewis CarrollTra passato e futuro: l’Indiano alle CascineDa una parte il mausoleo otto-centesco di un principe indiano, dall’altra il ponte più nuovo della città. Un luogo di quiete tra ieri e oggi. Consigli di lettura: Guida galat-

tica per gli autostoppisti, Douglas Adams“L’eremo nascosto”: il giardino di Borgo AllegriNon tutti lo conoscono e questo lo rende ancor più speciale. Un angolo di pace tra i balconi fi o-riti del centro. Consigli di lettura: Il giardino se-greto, Frances Hodgson BurnettAtmosfera magica: il parco StibbertAlberi secolari, laghetti e un tempio egizio, obelischi e tar-tarughe. Un luogo della mente dove staccare da tutto. Consigli di lettura: La profezia di Celestino, James Redfi eldLetture musicali: conservato-rio Luigi CherubiniSentire in lontananza le note di un piano o di un violino aiuta a rilassarsi, soprattutto se si è in mezzo a un prato. Consigli di lettura: Novecento, Alessandro Baricco

Il libro

immigrazione a lieto fine, nelle pagine di storni

Fuad, il primario somalo dell’ospedale. Otto, il fi nanziere camerunense. Halyna, da badante a im-prenditrice. Liliam, bambina di strada diventata cake designer. Toni, l’assessore nigeriano. Sono solo

alcune delle storie raccolte dal giornalista Jacopo Storni nel suo ultimo libro “L’italia siamo noi” (150 pagine, Castelvecchi editore) nel quale i protagonisti raccontano in prima persona la loro storia e quella dell’Italia dei nuovi immigrati. L’altra faccia dell’immigrazione, insomma. Storie di successo di persone che sono riuscite a inserirsi, a costruirsi posizioni autorevoli e rispettate, che hanno portato le loro competenze e il loro know-how nel nostro paese, persone che contribuiscono allo sviluppo economico italiano ed escono del tutto fuori dallo schema del profugo bisognoso di aiuto e di assistenza. “Finché continueremo a raccontare gli immigrati soltanto come profughi, poveracci, schiavi, badanti e delin-quenti, gli immigrati resteranno sempre e soltanto profughi, poveracci, schiavi, badanti e delinquenti – ha spiegato l’autore – ho scritto questo libro per contribuire a ribaltare lo stereotipo sugli extracomu-nitari che vivono nel nostro Paese”.

Tra antiche strutture e statue cinesi, caos e traffi co sembrano lontani anni luce. Consigli di lettura: Il sogno della camera rossa, Cao Xueqin

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Luglio 2016 | 17

Page 22: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

#Sport

“Vanto e gloria”

nasce la fiorentina di corvino-Freitas

Verso la nuova stagione

Agenda fi ttissima e valigia sempre pron-ta, perché il “Corvo” non ha cambiato

abitudini e ai video continua a preferire i suoi occhi. Ai quali si aggiungono quelli portoghe-si di Carlos Freitas, ds scelto a sorpresa da Pantaleo, che af-fronta la sua nuova avventura fi orentina nelle vesti di direttore generale, ovvero con maggiori poteri rispetto al suo precedente incarico ricoperto in riva all’Ar-no. Maggiori responsabilità, unite a una rinnovata voglia di fare bene, che si tradurrebbe in un trofeo da mettere in bacheca e in quel terzo posto sfuggito anche nelle ultime stagioni. Il “minimo sindacale” è il rag-giungimento della zona Europa League, la posizione di classifi -ca che la Fiorentina ha centrato negli ultimi quattro anni. Per salire servono rinforzi, visto che i club concorrenti in questi due caldi mesi di calciomercato non resteranno inoperosi. Fin dal loro primo incontro, Cor-

Irene Delfino

vino e Sousa hanno messo nero su bianco i profi li (e i nomi) dei giocatori che serviranno per la prossima stagione, partendo dai ruoli in cui la coperta è giudi-cata troppo corta. Come quello del difensore centrale, a lungo inseguito dopo lo scambio tra Savic e Suarez. L’altro acquisto ritenuto numericamente indi-spensabile è quello del terzino sinistro, con il mancato rinnovo di Pasqual, passato da svincola-

to ai “cugini” empolesi. Braccio destro di Corvino sarà appunto Carlos Manuel Rodrigues de Freitas, nato a Lisbona il 22 giu-gno del 1966. Poliglotta (inglese, francese, spagnolo, portoghese e italiano) e con un passato da giornalista negli anni ‘90, decide ben presto di occuparsi di calcio da un’altra prospettiva. Dopo una breve parentesi da agente, entra nello Sporting Lisbona come consigliere del presidente,

per poi vestire i panni di diretto-re generale e direttore sportivo. Durante la sua gestione, avviene il passaggio di Cristiano Ronal-do dai biancoverdi al Manche-ster United. Quattro anni più tardi, fa lo stesso percorso il connazionale Nani. Poi al Bra-ga (2008-2010), mezza stagione al Panathinaikos, di nuovo allo Sporting, una pausa e lo scorso anno al Metz. Prima di vestirsi di viola.

1961, quella coppa al cielo

La prima Coppa delle Coppe è stata vinta in riva all’Ar-

no. Era la stagione 1960-1961 quando, organizzata dal comi-tato della Coppa Mitropa, andò in scena la prima edizione del torneo dedicato alle squadre vincitrici delle coppe nazionali. Dieci le compagini partecipan-ti: in Europa, la porta viola era affi data al giovanissimo Alber-tosi (che prendeva il posto a Sarti, titolare in campionato), con Robotti, Micheli, Gon-fi antini, Castelletti, Rimbaldo, Milan, Orzan, Da Costa, Petris e Hamrin che furono tra i mag-giori protagonisti della conqui-sta del trofeo. Ai quarti doppia vittoria sul Lucerna (3-0 e 6-2), poi fu eliminata la Dinamo Za-gabria (3-0 al Comunale e 1-2 in Jugoslavia). In fi nale doppia vittoria sui Rangers, 2-0 in Sco-zia e 2-1 Firenze: era il 27 mag-gio 1961 quando i viola alzava-no la coppa al cielo. Fu il primo successo internazionale della Fiorentina, dopo lo sfortunato esito della fi nale di Coppa dei Campioni persa a Madrid nel 1957.

Lorenzo Mossani

La retrocessione

rari giù, è la prima voltaNon era mai retrocessa prima. Anche la scorsa stagione, sep-

pur scesa in serie A2, venne ripescata per l’ampliamento del massimo campionato da dodici a quattordici squadre. Quest’anno non risuccederà: la Rari Nantes Florentia, nata nel 1904, scende per la prima volta nella sua storia di categoria. La gloriosa società che ha visto con la calottina Costoli, Zabberoni, Pandolfini, Gog-gioli, Raspini, Lonzi, De Magistris, Tempestini, Bruschini, Sotta-ni, Binchi e Tempesti dovrà, nella prossima stagione, cercare un pronto rientro in A1. La retrocessione non è mai un dramma ma è innegabile il dispiacere per i tanti sportivi fiorentini affezionati alla Rari che ha un palmares unico a Firenze: nove scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe. Adesso tutto sarà rimesso in discussione. Il responsabile dell’area tecnica Gianni De Magistris, rientrato proprio da pochi mesi per provare a dare un sussulto alla squadra, ha promesso pieno impegno per rilanciare il vivaio e tor-nare subito in A1.

Sim.Spa.

Nella zona di Castello è in pieno svolgimento una

“rivoluzione” societaria che affonda le proprie radici in un progetto iniziato due sta-gioni fa. E le idee dell’Atletica Castello sono ben chiare. “La nostra società è un cantiere a cielo aperto sia a livello spor-tivo che strutturale – esordisce così Franco Betti, responsabile del settore calcio – due anni fa, con il rifacimento del campo in erba sintetica, abbiamo soffer-to non poco dovendo chiedere spazi di gioco ad altre strutture, ma adesso il risultato è ottimo e invidiato da altre società fio-rentine. Con il passaggio dalla terra all’erba sintetica – aggiun-ge – abbiamo fatto un salto di qualità che si ripercuote sia sulla tecnica che sulla qualità del gioco espresso in campo, e questo era il primo passo da compiere per la rivoluzione che abbiamo in mente e che pro-cede step dopo step senza mai correre il rischio di esagerare, senza mai compiere il passo più lungo della gamba. A settem-bre – racconta Betti – abbia-mo deciso di cambiare anche il quadro dirigenziale e di con-seguenza anche i vari allenatori e preparatori tecnici sono stati sostituiti. Una così grande tra-sformazione ha un minimo destabilizzato l’ambiente anche perché magari è avvenuta trop-po a ridosso dell’inizio della stagione e, nonostante abbia portato già diversi frutti, siamo fiduciosi che dal prossimo anno le migliorie saranno ancora più evidenti”. La società conta quat-

tordici squadre, dai più piccoli del 2010 alla prima squadra, con quasi trecento iscritti. “I nuovi allenatori e preparatori atletici hanno contribuito al raggiungimento di ottimi ri-sultati con tutte le squadre, ma sicuramente Allievi, Esordienti, Giovanissimi e prima squadra spiccano per i piazzamenti fi-nali – analizza Betti – i Giova-nissimi Provinciali hanno vinto il campionato aggiudicandosi il diritto di giocare, nella pros-sima stagione, nel campionato regionale, quindi ci stiamo già attrezzando per compiere il sal-to di qualità e riuscire a ben fi-gurare anche in un campionato molto più competitivo. Siamo molto contenti anche della no-stra Seconda Categoria difesa fino all’ultimo, con la vittoria ai playout, da un gruppo fatto da molti giovani, nonostante i tan-ti infortuni che hanno falcidia-to la squadra e che fanno ben sperare per il prossimo anno, auspicando un po’ più di fortu-na. Nel nostro grande cantiere, però, i cambiamenti non sono solo rivolti al campo: abbiamo da poco inaugurato un punto ristoro adiacente al campo che accoglierà al meglio gli atleti e le famiglie. Idee e progetti di certo non mancano alla nostra società – conclude – ma a noi piace parlarne solo quando sia-mo sicuri di poterli realizzare. Quindi, con pazienza e duro lavoro, cercheremo di crescere ulteriormente per il bene no-stro e di tutto il quartiere”.

Niccolò Dainelli

Calcio

La “rivoluzione” di castello

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203

[email protected] • www.tommasino.orgCF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531

Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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18 | Luglio 2016

Page 23: Il Reporter Q5 - Luglio 2016

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