Download - I Diarii. Tomo IX · 2021. 1. 12. · TOMO IX I AGOSTO MDIX. — XXVIII FEBBRAIO MDX. [3-4 bianche] [5] [1509 08 01] Dil mexe di avosto 15091. A dì primo avosto, intrò cai di XL

Transcript
  • Marino SanutoI diarii

    Tomo IX

    www.liberliber.it

    Marino SanutoI diarii

    Tomo IX

    www.liberliber.it

    http://www.liberliber.it/

  • Questo e-book è stato realizzato anche grazie alsostegno di:

    E-textWeb design, Editoria, Multimedia

    (pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!)www.e-text.it/

    QUESTO E-BOOK:

    TITOLO: I Diarii. Tomo IXAUTORE: Sanudo, Marino TRADUTTORE:CURATORE: Stefani, FedericoNOTE: Direzione scientifica dell’edizioneelettronica: Emanuela Brusegan (Venezia).Coordinamento: Vittorio Volpi (Iseo). I volontarisono riuniti e coordinati mediante il gruppo “Sanutoelettronico”:http://it.groups.yahoo.com/group/sanuto/L’edizione elettronica dei Diarii di Marino Sanuto èsostenuta dalla Comunità Montana di Valle Camonica,dal Consorzio BIM di Valle Camonica.CODICE ISBN E-BOOK: n. d.

    DIRITTI D'AUTORE: no

    LICENZA: questo testo è distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internet:www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze

    TRATTO DA: I Diarii / di Marino Sanuto: (MCCCCXCVI-MDXXXIII). Venezia: F. Visentini, 1879-1902. – 58v.; 29 cm. – Tomo IX; pubblicato per cura diFederico Stefani. Venezia: a spese degli editori,

    2

    Questo e-book è stato realizzato anche grazie alsostegno di:

    E-textWeb design, Editoria, Multimedia

    (pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!)www.e-text.it/

    QUESTO E-BOOK:

    TITOLO: I Diarii. Tomo IXAUTORE: Sanudo, Marino TRADUTTORE:CURATORE: Stefani, FedericoNOTE: Direzione scientifica dell’edizioneelettronica: Emanuela Brusegan (Venezia).Coordinamento: Vittorio Volpi (Iseo). I volontarisono riuniti e coordinati mediante il gruppo “Sanutoelettronico”:http://it.groups.yahoo.com/group/sanuto/L’edizione elettronica dei Diarii di Marino Sanuto èsostenuta dalla Comunità Montana di Valle Camonica,dal Consorzio BIM di Valle Camonica.CODICE ISBN E-BOOK: n. d.

    DIRITTI D'AUTORE: no

    LICENZA: questo testo è distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internet:www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze

    TRATTO DA: I Diarii / di Marino Sanuto: (MCCCCXCVI-MDXXXIII). Venezia: F. Visentini, 1879-1902. – 58v.; 29 cm. – Tomo IX; pubblicato per cura diFederico Stefani. Venezia: a spese degli editori,

    2

    http://www.e-text.it/http://www.e-text.it/

  • 1883 – 698 col.; 31 cm.

    CODICE ISBN: n. d.

    1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 12 gennaio 2021

    INDICE DI AFFIDABILITA': 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima

    SOGGETTO:HIS054000 STORIA / Storia SocialeHIS037090 STORIA / Moderna / 16° Secolo

    DIGITALIZZAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    REVISIONE:Vittorio Volpi, [email protected]

    IMPAGINAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    PUBBLICAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    3

    1883 – 698 col.; 31 cm.

    CODICE ISBN: n. d.

    1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 12 gennaio 2021

    INDICE DI AFFIDABILITA': 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima

    SOGGETTO:HIS054000 STORIA / Storia SocialeHIS037090 STORIA / Moderna / 16° Secolo

    DIGITALIZZAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    REVISIONE:Vittorio Volpi, [email protected]

    IMPAGINAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    PUBBLICAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    3

  • Liber Liber

    Se questo libro ti è piaciuto, aiutaci a realizzarne altri.Fai una donazione: www.liberliber.it/online/aiuta.Scopri sul sito Internet di Liber Liber ciò che stiamorealizzando: migliaia di ebook gratuiti in edizioneintegrale, audiolibri, brani musicali con licenza libera,video e tanto altro: www.liberliber.it.

    4

    Liber Liber

    Se questo libro ti è piaciuto, aiutaci a realizzarne altri.Fai una donazione: www.liberliber.it/online/aiuta.Scopri sul sito Internet di Liber Liber ciò che stiamorealizzando: migliaia di ebook gratuiti in edizioneintegrale, audiolibri, brani musicali con licenza libera,video e tanto altro: www.liberliber.it.

    4

    https://www.liberliber.it/https://www.liberliber.it/online/aiuta/https://www.liberliber.it/online/aiuta/

  • I DIARII

    DI

    MARINO SANUTO

    TOMO IXPUBBLICATO PER CURA DI

    F. STEFANI

    VENEZIAA SPESE DEGLI EDITORI

    MDCCLXXXIII

    5

    I DIARII

    DI

    MARINO SANUTO

    TOMO IXPUBBLICATO PER CURA DI

    F. STEFANI

    VENEZIAA SPESE DEGLI EDITORI

    MDCCLXXXIII

    5

  • [1-2]

    I DIARIIDI MARINO SANUTO

    TOMO IXI AGOSTO MDIX. — XXVIII FEBBRAIO MDX.[3-4 bianche][5][1509 08 01]

    Dil mexe di avosto 15091.

    A dì primo avosto, intrò cai di XL a la bancha di sora

    1 Nel testo originale, le notizie di questo mese sono precedute da unesemplare dei Capitula inter Sanctissimum Dominum nostrum Dom.Julium Divina Provvidentia Papam II et Illustrissimum DominiumVenetiarum, che furono sanzionati soltanto parecchi mesi dopo, cioè nelfebbraio dell'anno seguente. Considerando che l'importante documento,scritto d'altra mano, non per altro che per uno sbaglio del legatore avevadovuto essere stato aggiunto in principio anziché in fine al volume; per nonalterare l'ordine de' tempi, ci parve di doverlo rimettere nella stampa alluogo che, evidentemente, gli spetta. Avvertiamo quindi, che lanumerazione delle carte del manoscritto, che da noi si suol notare nelmargine, comincierà qui dalla carta 12, dove cioè il volume veramenteincomincia, mentre il documento sopraddetto, in fine al volume, avrà lanumerazione sua del testo originale, dalla carta 1. alla 11. inclusive.

    F. STEFANI.

    6

    [1-2]

    I DIARIIDI MARINO SANUTO

    TOMO IXI AGOSTO MDIX. — XXVIII FEBBRAIO MDX.[3-4 bianche][5][1509 08 01]

    Dil mexe di avosto 15091.

    A dì primo avosto, intrò cai di XL a la bancha di sora

    1 Nel testo originale, le notizie di questo mese sono precedute da unesemplare dei Capitula inter Sanctissimum Dominum nostrum Dom.Julium Divina Provvidentia Papam II et Illustrissimum DominiumVenetiarum, che furono sanzionati soltanto parecchi mesi dopo, cioè nelfebbraio dell'anno seguente. Considerando che l'importante documento,scritto d'altra mano, non per altro che per uno sbaglio del legatore avevadovuto essere stato aggiunto in principio anziché in fine al volume; per nonalterare l'ordine de' tempi, ci parve di doverlo rimettere nella stampa alluogo che, evidentemente, gli spetta. Avvertiamo quindi, che lanumerazione delle carte del manoscritto, che da noi si suol notare nelmargine, comincierà qui dalla carta 12, dove cioè il volume veramenteincomincia, mentre il documento sopraddetto, in fine al volume, avrà lanumerazione sua del testo originale, dalla carta 1. alla 11. inclusive.

    F. STEFANI.

    6

  • sier Domenego Tiepolo qu. sier Matio, sier Sebastian diRenier qu. sier Jacomo, sier Hironimo Barbarigo qu.sier Andrea, qu. Serenissimo; et capi del Consejo di X,sier Lorenzo di Prioli, sier Andrea Loredan et sierFrancesco Bragadin Gobo.

    Vene in Colegio sier Nicolao Michiel procurator etsier Francesco Bragadin, quali hanno fiol e fradelopresoni in man dil ducha di Ferrara, erano rectori sulPolesene, pregando la Signoria volesse scriver al ducadi Ferara una lettera fosseno ben tratadi li presoni hazentilomeni nostri. Et parse al Colegio di non scrivernulla.

    Vene sier Daniel Dandolo qu. sier Hironimo, mandatoper Colegio a Treviso a condur il capitanio zeneral colcampo era lì a Padoa, quando 'l [6] sopravene diCitadela sier Cristofal Moro proveditor general, et nonfo altro bisogno. Tamen, etiam lui vene a Padoa; e ogireferì quanto ha visto di le zente etc.

    Vene domino Alexandro Bagolin citadin padoano, alqual per el principe li fo dito di la conduta di cavalilizieri et fanti data eri in Pregadi. Lui ringratiò laSignoria, dicendo non vol conduta, ma solum dimandò200 cavali lizieri et 500 fanti, e con el seguito l'ha dizerca 4000 villani, faria facende contra Citadela perchèha le so' possession e caxe sotto Citadela. Et disse havianova todeschi meteva a focho e fiama tutto. Et ilprincipe li usò bone parole, ringraziandolo di la sua

    7

    sier Domenego Tiepolo qu. sier Matio, sier Sebastian diRenier qu. sier Jacomo, sier Hironimo Barbarigo qu.sier Andrea, qu. Serenissimo; et capi del Consejo di X,sier Lorenzo di Prioli, sier Andrea Loredan et sierFrancesco Bragadin Gobo.

    Vene in Colegio sier Nicolao Michiel procurator etsier Francesco Bragadin, quali hanno fiol e fradelopresoni in man dil ducha di Ferrara, erano rectori sulPolesene, pregando la Signoria volesse scriver al ducadi Ferara una lettera fosseno ben tratadi li presoni hazentilomeni nostri. Et parse al Colegio di non scrivernulla.

    Vene sier Daniel Dandolo qu. sier Hironimo, mandatoper Colegio a Treviso a condur il capitanio zeneral colcampo era lì a Padoa, quando 'l [6] sopravene diCitadela sier Cristofal Moro proveditor general, et nonfo altro bisogno. Tamen, etiam lui vene a Padoa; e ogireferì quanto ha visto di le zente etc.

    Vene domino Alexandro Bagolin citadin padoano, alqual per el principe li fo dito di la conduta di cavalilizieri et fanti data eri in Pregadi. Lui ringratiò laSignoria, dicendo non vol conduta, ma solum dimandò200 cavali lizieri et 500 fanti, e con el seguito l'ha dizerca 4000 villani, faria facende contra Citadela perchèha le so' possession e caxe sotto Citadela. Et disse havianova todeschi meteva a focho e fiama tutto. Et ilprincipe li usò bone parole, ringraziandolo di la sua

    7

  • fede, et ordinò una lettera ai proveditori a Padoa lidovesse dar cavali 300 e fanti 500 etc. E cussì subito sipartì.

    Veneno li otto oratori di Cividal di Bellun, dicendoerano venuti a inchinarsi a la Signoria nostra iterum,ringratiando Iddio esser ritornati soto S. Marco; ma elcastello si tien e sono todeschi dentro; hanno artellarie evituarie. Etiam, hessendo partiti li Brandolini per laScala, veneno fuora di castelo e tolseno vituarie dentro;et che, inteso la deliberation che i Brandolini vanno inFriul, dimandano di gratia non siano abbandonati e se liprovedi di presidio, perchè anderano altramente a fochoe fiama. El principe li usò bone parole, e se liprovederia. E se li manda un conestabile con 100 bonifanti, oltra quelli vi sono etc. Et nota, è lì proveditormesso per i Brandolini sier Anzolo Gabriel qu. sierSilvestro. Et sier Jacomo Gabriel era prima [7] podestàet capitanio de lì, è prixon di todeschi in Primier. Elcastelan sier Michiel Bon qu. sier Fantin, è in questaterra liberato dal re di romani, con dir era nobile su lagalia di sier Domenego Malipiero proveditor di l'armadaqual soa maestà montò a Zenoa per andar a Pisa, et perquesto il re lo liberò, e li dete uno salvoconduto et unalettera a la Signoria mandasse l'orator etc., come hoscripto di sopra.

    Veneno alcuni di Cologna, quali fono quelli tolsenozoso l'insegna di Maximiano, tra i qual uno ...Guarniero, e fe' levar. S. Marco, dicendo quelli di

    8

    fede, et ordinò una lettera ai proveditori a Padoa lidovesse dar cavali 300 e fanti 500 etc. E cussì subito sipartì.

    Veneno li otto oratori di Cividal di Bellun, dicendoerano venuti a inchinarsi a la Signoria nostra iterum,ringratiando Iddio esser ritornati soto S. Marco; ma elcastello si tien e sono todeschi dentro; hanno artellarie evituarie. Etiam, hessendo partiti li Brandolini per laScala, veneno fuora di castelo e tolseno vituarie dentro;et che, inteso la deliberation che i Brandolini vanno inFriul, dimandano di gratia non siano abbandonati e se liprovedi di presidio, perchè anderano altramente a fochoe fiama. El principe li usò bone parole, e se liprovederia. E se li manda un conestabile con 100 bonifanti, oltra quelli vi sono etc. Et nota, è lì proveditormesso per i Brandolini sier Anzolo Gabriel qu. sierSilvestro. Et sier Jacomo Gabriel era prima [7] podestàet capitanio de lì, è prixon di todeschi in Primier. Elcastelan sier Michiel Bon qu. sier Fantin, è in questaterra liberato dal re di romani, con dir era nobile su lagalia di sier Domenego Malipiero proveditor di l'armadaqual soa maestà montò a Zenoa per andar a Pisa, et perquesto il re lo liberò, e li dete uno salvoconduto et unalettera a la Signoria mandasse l'orator etc., come hoscripto di sopra.

    Veneno alcuni di Cologna, quali fono quelli tolsenozoso l'insegna di Maximiano, tra i qual uno ...Guarniero, e fe' levar. S. Marco, dicendo quelli di

    8

  • Cologna hanno iterum levato l'insegne di l'imperio perdubito dil sacho quando quelle zente francese zonse inveronese, tamen sono marcheschi. E questi è qui evoriano soldo; è stato conestabile in campo etc. Li fodato bone parole, e mandato con lettere a Padoa da liproveditori.

    Veneno li oratori di Cadore. Dimandono alcune cosse,et fo lettere di sier Alexandro da Pesaro capitanio diCadore di quelle occorentie. Tamen, è liberati et nonhanno movesta pro nunc.

    Di Padoa, di proveditori. Come voriano ussir incampagna, e di questa opinion è il capitanio zeneral.Vanno facendo le mostre e dando danari; si fa bastioni esi provede dove bisogna. E aricorda si provedi a lassarPadoa custodita, et altre occorentie ut in litteris. I nimicisono grossi verso Cittadela e Bassan, perchè in Vicenzaniun vi è restato. Vanno fazendo danno et brusando etc.

    Di Treviso. Come hanno li danni fanno todeschi etfranzosi verso Cittadela, brusando case di nostri, et nelBarcho hanno impia' fuogo, el qual arde. Item, quellisono in Castelfranco, hanno fatto venir alcuni villanidentro con le arme sotto specie far guardie, et zonti lihanno tolte le armi e parte tajati a pezi etc.

    Et in questa matina si partì di qua sier Gabriel Emoeleto per Colegio proveditor nel territorio trevixan.Tamen, non farà nulla. Et ogi vene sier Antonio Venierstato proveditor ad Axolo per la reina. Disse il modo è

    9

    Cologna hanno iterum levato l'insegne di l'imperio perdubito dil sacho quando quelle zente francese zonse inveronese, tamen sono marcheschi. E questi è qui evoriano soldo; è stato conestabile in campo etc. Li fodato bone parole, e mandato con lettere a Padoa da liproveditori.

    Veneno li oratori di Cadore. Dimandono alcune cosse,et fo lettere di sier Alexandro da Pesaro capitanio diCadore di quelle occorentie. Tamen, è liberati et nonhanno movesta pro nunc.

    Di Padoa, di proveditori. Come voriano ussir incampagna, e di questa opinion è il capitanio zeneral.Vanno facendo le mostre e dando danari; si fa bastioni esi provede dove bisogna. E aricorda si provedi a lassarPadoa custodita, et altre occorentie ut in litteris. I nimicisono grossi verso Cittadela e Bassan, perchè in Vicenzaniun vi è restato. Vanno fazendo danno et brusando etc.

    Di Treviso. Come hanno li danni fanno todeschi etfranzosi verso Cittadela, brusando case di nostri, et nelBarcho hanno impia' fuogo, el qual arde. Item, quellisono in Castelfranco, hanno fatto venir alcuni villanidentro con le arme sotto specie far guardie, et zonti lihanno tolte le armi e parte tajati a pezi etc.

    Et in questa matina si partì di qua sier Gabriel Emoeleto per Colegio proveditor nel territorio trevixan.Tamen, non farà nulla. Et ogi vene sier Antonio Venierstato proveditor ad Axolo per la reina. Disse il modo è

    9

  • fuzito con suo fratelo, perchè quelli cittadini li protestònon voler danno e volersi render, et aperseno le porte, elui fuzì a Treviso per un portello.

    Di Chioza, di sier Sebastian Moro capitano di lebarche n.° 30, stato a Bovolenta fin ora. Come è amalatoe dimandava licentia, poi che 'l proveditor di la armadaè lì con 4 galie zonto. Et per Colegio li fo scrito venissedi qua, e le barche etiam venissero a disarmar. Erano 6homeni per barcha.

    [8] È da saper, si avè aviso il duca di Ferara, intesoche 'l proveditor di l'armada con galie era zonto aChioza per intrar in Po, licet il Po fusse basso e mancol'Adexe, dove prima mostrava e feva fanti e cavali,reteniva li burchi e voleva far facende, ora non vol farnulla, et credo habbi mandato a dir a la Signoria insecretis, vol star in paxe.

    Fo expedito sier Michiel Baxadona castelan in larocha de Lignago, qual fo electo per gran Consejocapitanio e proveditor a Lignago, e aceptò e vene lanova era perso. Hora si ha oferto andar castelan, e perColegio fo terminato mandarlo con ducati 20 al mexe.Dove è stà mandato 75 fanti, e in la terra resteràproveditor sier Carlo Marin qu. sier Antonio, e in larocha et in Porto fo mandato Matio Mozenigo percastelan con fanti 25; sichè Lignago è seguro. Et nota,che il marchexe di Mantoa in questi zorni mandò unotrombeta lì a dir si rendeseno a lui, et il proveditor li

    10

    fuzito con suo fratelo, perchè quelli cittadini li protestònon voler danno e volersi render, et aperseno le porte, elui fuzì a Treviso per un portello.

    Di Chioza, di sier Sebastian Moro capitano di lebarche n.° 30, stato a Bovolenta fin ora. Come è amalatoe dimandava licentia, poi che 'l proveditor di la armadaè lì con 4 galie zonto. Et per Colegio li fo scrito venissedi qua, e le barche etiam venissero a disarmar. Erano 6homeni per barcha.

    [8] È da saper, si avè aviso il duca di Ferara, intesoche 'l proveditor di l'armada con galie era zonto aChioza per intrar in Po, licet il Po fusse basso e mancol'Adexe, dove prima mostrava e feva fanti e cavali,reteniva li burchi e voleva far facende, ora non vol farnulla, et credo habbi mandato a dir a la Signoria insecretis, vol star in paxe.

    Fo expedito sier Michiel Baxadona castelan in larocha de Lignago, qual fo electo per gran Consejocapitanio e proveditor a Lignago, e aceptò e vene lanova era perso. Hora si ha oferto andar castelan, e perColegio fo terminato mandarlo con ducati 20 al mexe.Dove è stà mandato 75 fanti, e in la terra resteràproveditor sier Carlo Marin qu. sier Antonio, e in larocha et in Porto fo mandato Matio Mozenigo percastelan con fanti 25; sichè Lignago è seguro. Et nota,che il marchexe di Mantoa in questi zorni mandò unotrombeta lì a dir si rendeseno a lui, et il proveditor li

    10

  • rispose el vol tenir per S. Marco, e volendolo vegni atuorlo. Li oratori di Lignago et quelli di Porto stati qui,fono licentiati, et expediti li capitoli ad vota, et seranoliberi di la cità di Verona, e il proveditor vi anderà hora,harà civil e criminal, che prima non havia nulla.

    Di Friul, si ave aviso, per messi venuti e poi perlettere dil proveditor zeneral confirmato, i nimici esserandati a dì 31 a campo a Cividal di Friul, dove èproveditor mandato di qui sier Ferigo Contarini fo aAxola, qu. sier Hironimo, et fanti ... sotto Vigo daPerosa era conestabile in la rocha di Peschiera. Et seintese todeschi li haveano comenzati a bombardar. Elproveditor scrive aspetar le zente et farà etc.

    In questa matina, in Colegio, per scurtinio, fo electoproveditor a Pordenon, justa la parte presa eri inPregadi, con ducati 20 al mese, sier Alvise Bondimier,fo proveditor e castelan a Russi, qu. sier Francesco, Etquelli fono tolti, sarano qui soto nominati.

    Electo proveditor a Pordenon.

    † Sier Alvise Bondimier, fo proveditor etcastelan a Russi, qu. Sier Francesco.

    Sier Anzolo Trun, fo consier in Candia, qu.Sier Andrea.

    Sier Trojan Bolani, fo proveditor a Lonà,

    11

    rispose el vol tenir per S. Marco, e volendolo vegni atuorlo. Li oratori di Lignago et quelli di Porto stati qui,fono licentiati, et expediti li capitoli ad vota, et seranoliberi di la cità di Verona, e il proveditor vi anderà hora,harà civil e criminal, che prima non havia nulla.

    Di Friul, si ave aviso, per messi venuti e poi perlettere dil proveditor zeneral confirmato, i nimici esserandati a dì 31 a campo a Cividal di Friul, dove èproveditor mandato di qui sier Ferigo Contarini fo aAxola, qu. sier Hironimo, et fanti ... sotto Vigo daPerosa era conestabile in la rocha di Peschiera. Et seintese todeschi li haveano comenzati a bombardar. Elproveditor scrive aspetar le zente et farà etc.

    In questa matina, in Colegio, per scurtinio, fo electoproveditor a Pordenon, justa la parte presa eri inPregadi, con ducati 20 al mese, sier Alvise Bondimier,fo proveditor e castelan a Russi, qu. sier Francesco, Etquelli fono tolti, sarano qui soto nominati.

    Electo proveditor a Pordenon.

    † Sier Alvise Bondimier, fo proveditor etcastelan a Russi, qu. Sier Francesco.

    Sier Anzolo Trun, fo consier in Candia, qu.Sier Andrea.

    Sier Trojan Bolani, fo proveditor a Lonà,

    11

  • qu. Sier Hironimo.Sier Zuan Francesco da Canal, fo podestà a

    Mon falcon, qu. Sier Piero.Sier Lunardo Bembo, fo camerlengo aNapoli di Romania, qu, Sier Francesco.

    [9] Sier Alvixe Bembo, fo podestà in Albona eFianona, qu. Sier Polo.

    Sier Alvixe Baffo, fo consier e capitano aDulzigno, qu. Mafio.

    Di Roma. Fo lettere di oratori di 24. Come il papahavia publicà cardinal quel francese monsignor de Albinepote dil gran maistro di Milan, qual per avanti, zà piùanni, havia electo ma mai li dete el capello. Hora l'haauto. Item, dil zonzer lì di sier Francesco Corner statoorator nostro in Spagna, venuto in sei zorni lì con unanave di Valenza. Item, di Milan, è nova il re omnino volpartir per Franza; et Roan non è morto, ma stava mal.Item, il papa ha parlato pur con l'orator nostro solo sierHironimo Donado, et hora ha fulminato vol far e vol dire ruinar questa terra, e hora dà qualche bona parola.Tamen, in conclusion, non è cative letere, imo consperanza di ben. Li oratori nostri non sono stati ancoradal papa, nè li voleno aldir, ma vanno, a do a la volta,visitando cardinali e a messa. Item, il duca di Ferrara hamandato a pregar il papa li mandi soccorso contro laSignoria, el qual li ha risposto la Signoria noncomenzerà lei a far guerra a lui si lui non principia; et

    12

    qu. Sier Hironimo.Sier Zuan Francesco da Canal, fo podestà a

    Mon falcon, qu. Sier Piero.Sier Lunardo Bembo, fo camerlengo aNapoli di Romania, qu, Sier Francesco.

    [9] Sier Alvixe Bembo, fo podestà in Albona eFianona, qu. Sier Polo.

    Sier Alvixe Baffo, fo consier e capitano aDulzigno, qu. Mafio.

    Di Roma. Fo lettere di oratori di 24. Come il papahavia publicà cardinal quel francese monsignor de Albinepote dil gran maistro di Milan, qual per avanti, zà piùanni, havia electo ma mai li dete el capello. Hora l'haauto. Item, dil zonzer lì di sier Francesco Corner statoorator nostro in Spagna, venuto in sei zorni lì con unanave di Valenza. Item, di Milan, è nova il re omnino volpartir per Franza; et Roan non è morto, ma stava mal.Item, il papa ha parlato pur con l'orator nostro solo sierHironimo Donado, et hora ha fulminato vol far e vol dire ruinar questa terra, e hora dà qualche bona parola.Tamen, in conclusion, non è cative letere, imo consperanza di ben. Li oratori nostri non sono stati ancoradal papa, nè li voleno aldir, ma vanno, a do a la volta,visitando cardinali e a messa. Item, il duca di Ferrara hamandato a pregar il papa li mandi soccorso contro laSignoria, el qual li ha risposto la Signoria noncomenzerà lei a far guerra a lui si lui non principia; et

    12

  • altri avixi ut in litteris. In conclusion, non è da sperar ilpapa ne lievi la scomunicha.

    Da poi disnar, fo Conseio di X con zonta. Noto,l'ultimo Conseio di X fo assolto quelli di Ravenaincolpadi di tratato etc. Item, levono li sacramenti de liscurtinii sì in Pregadi come in Colegio; ma solum per ilcanzelier o vice gerente si dica sub debito sacramentiseti ubligati non voler quelli vi haverano pregato etc.

    Gionse Todaro Paleologo vien dal Zante con alcunistratioti n.°... el qual portò lettere di Candia, di 29zugno, che le nave di Soria n.° 4 carge erano zonte a laFraschia, e inteso de lì le cative nove de Italia, fenoConsejo di dodici e terminono venir di longo inconserva con do galie sotil si armava de lì. Item, hannomesso 30 homeni di più per nave. Item, el dito Todaroportò nova a Corfù si diceva el Signor turco era mortoetc.

    Di Brexa. Se intese per uno venuto partì domenega desera, a dì 29, come de lì era nova certa il re esser partitoper Franza e aver menato con sì quelli capelazi diBrexa; et che il conte Alvise Avogaro, il conte ZuanFrancesco di Gambara e altri haveano scritto a Brexa ale sue donne questa partita dil re e andavano col re inFranza. Item, dice tutta Brexa, maxime le monache,prega continue [10] Dio la Signoria mandi qualche unolì, si voleno render etc.

    Di Citadela. Se intese el signor Frachasso di

    13

    altri avixi ut in litteris. In conclusion, non è da sperar ilpapa ne lievi la scomunicha.

    Da poi disnar, fo Conseio di X con zonta. Noto,l'ultimo Conseio di X fo assolto quelli di Ravenaincolpadi di tratato etc. Item, levono li sacramenti de liscurtinii sì in Pregadi come in Colegio; ma solum per ilcanzelier o vice gerente si dica sub debito sacramentiseti ubligati non voler quelli vi haverano pregato etc.

    Gionse Todaro Paleologo vien dal Zante con alcunistratioti n.°... el qual portò lettere di Candia, di 29zugno, che le nave di Soria n.° 4 carge erano zonte a laFraschia, e inteso de lì le cative nove de Italia, fenoConsejo di dodici e terminono venir di longo inconserva con do galie sotil si armava de lì. Item, hannomesso 30 homeni di più per nave. Item, el dito Todaroportò nova a Corfù si diceva el Signor turco era mortoetc.

    Di Brexa. Se intese per uno venuto partì domenega desera, a dì 29, come de lì era nova certa il re esser partitoper Franza e aver menato con sì quelli capelazi diBrexa; et che il conte Alvise Avogaro, il conte ZuanFrancesco di Gambara e altri haveano scritto a Brexa ale sue donne questa partita dil re e andavano col re inFranza. Item, dice tutta Brexa, maxime le monache,prega continue [10] Dio la Signoria mandi qualche unolì, si voleno render etc.

    Di Citadela. Se intese el signor Frachasso di

    13

  • Sanseverino esser intrato dentro come signor e fo sua: etche il signor Pandolfo Malatesta, di chi era Citadela, alpresente era andato a trovar il re di romani pressoTrento. E fo dito che il prefato Frachasso manda unosuo canzelier grande a offerirsi vol esser bon fiol diquesto stato etc.

    Noto. In questo zorno, la Signoria col Colegiomandoe uno mandato a lo officio di le raxon vechiedovesse confiscar e meter in la Signoria la caxa dilmarchese di Ferrara qui a mi vicina e quelle caxete soto,e far nova afitazion a li sazenti. Et erano oficiali a leraxon vechie sier Alvise Barbaro qu. sier Zacariaprocurator et cavalier, sier Silvan Capello et sier PieroPasqualigo dotor et cavalier.

    [1509 08 02]A dì 2, fo in Colegio sier Piero Marzello venuto

    capitanio di Candia. Referì breve, perchè hora importaaltro.

    Vene Zuan Cotta secretario dil signor Bortolamio diLiviano da Milan. Partì a dì ... lujo. Referì comecertissimo il re andò fuor di Milan per andar in Franza adì 26 lujo zuoba, et cussì il cardinal Roan; e prima, ladomenega, havia mandato dito signor Bortolamio e altrizentilomeni presoni a la volta di Franza, non dice il n.°,quali haveano 50 balestrieri in compagnia; et che Roanandava in sbara, e per do zorni si disse per Milan che

    14

    Sanseverino esser intrato dentro come signor e fo sua: etche il signor Pandolfo Malatesta, di chi era Citadela, alpresente era andato a trovar il re di romani pressoTrento. E fo dito che il prefato Frachasso manda unosuo canzelier grande a offerirsi vol esser bon fiol diquesto stato etc.

    Noto. In questo zorno, la Signoria col Colegiomandoe uno mandato a lo officio di le raxon vechiedovesse confiscar e meter in la Signoria la caxa dilmarchese di Ferrara qui a mi vicina e quelle caxete soto,e far nova afitazion a li sazenti. Et erano oficiali a leraxon vechie sier Alvise Barbaro qu. sier Zacariaprocurator et cavalier, sier Silvan Capello et sier PieroPasqualigo dotor et cavalier.

    [1509 08 02]A dì 2, fo in Colegio sier Piero Marzello venuto

    capitanio di Candia. Referì breve, perchè hora importaaltro.

    Vene Zuan Cotta secretario dil signor Bortolamio diLiviano da Milan. Partì a dì ... lujo. Referì comecertissimo il re andò fuor di Milan per andar in Franza adì 26 lujo zuoba, et cussì il cardinal Roan; e prima, ladomenega, havia mandato dito signor Bortolamio e altrizentilomeni presoni a la volta di Franza, non dice il n.°,quali haveano 50 balestrieri in compagnia; et che Roanandava in sbara, e per do zorni si disse per Milan che

    14

  • l'era morto. Item, il cardinal di Pavia Castel di Riolegato dil papa, è andà a compagnar il re fino a pe' de'monti. La causa di l'andata dil re, è stà per li caldigrandi, e a Milan dubitava non si amallar, e cussì libaroni di Franza. El qual re lo vide a cavalo con pessimaciera, et par non sia malcontento Maximiano nonprosperi contra la Signoria nostra. Item, disse esservenuto a Crema e Brexa, le qual terre desiderano S.Marco, e si tien farano novità contra francesi; e inBergamo li francesi è reduti nel castello e in la Capella,e in Brexa missier Zuan Jacomo Triulzi era venuto, doveè il cardinal del Final, el qual missier Zuan Jacomo è stàlassa2 al governo di le cosse de Italia per il re suocapitanio, et ha parlato a ditto Cotta dicendoli che prestola Signoria reaverà il suo stato, perchè un Doroastrologo li disse do cosse: la prima che 'l cardinalAscanio mai ussirà di prexon di Franza fin che la torrenon crepava; la torre crepò e lui ussì di prexon divolontà dil re: l'altra, che la Signoria perderia tutto il suostato; ma subito si reaveria e cazeria barbari de Italia, ealtri coloquii etc.

    [11] Da poi disnar, fo Pregadi et leto le infrascritelettere:

    Di Padoa. Di proveditori. Chome attendono far certibastioni etc. e danno danari a le zente.

    Sier Cristofal Moro proveditor ha cavalchato verso

    2 Nell'originale “lassa”. [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

    15

    l'era morto. Item, il cardinal di Pavia Castel di Riolegato dil papa, è andà a compagnar il re fino a pe' de'monti. La causa di l'andata dil re, è stà per li caldigrandi, e a Milan dubitava non si amallar, e cussì libaroni di Franza. El qual re lo vide a cavalo con pessimaciera, et par non sia malcontento Maximiano nonprosperi contra la Signoria nostra. Item, disse esservenuto a Crema e Brexa, le qual terre desiderano S.Marco, e si tien farano novità contra francesi; e inBergamo li francesi è reduti nel castello e in la Capella,e in Brexa missier Zuan Jacomo Triulzi era venuto, doveè il cardinal del Final, el qual missier Zuan Jacomo è stàlassa2 al governo di le cosse de Italia per il re suocapitanio, et ha parlato a ditto Cotta dicendoli che prestola Signoria reaverà il suo stato, perchè un Doroastrologo li disse do cosse: la prima che 'l cardinalAscanio mai ussirà di prexon di Franza fin che la torrenon crepava; la torre crepò e lui ussì di prexon divolontà dil re: l'altra, che la Signoria perderia tutto il suostato; ma subito si reaveria e cazeria barbari de Italia, ealtri coloquii etc.

    [11] Da poi disnar, fo Pregadi et leto le infrascritelettere:

    Di Padoa. Di proveditori. Chome attendono far certibastioni etc. e danno danari a le zente.

    Sier Cristofal Moro proveditor ha cavalchato verso

    2 Nell'originale “lassa”. [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

    15

  • Limene a veder quel castello propinquo a Citadella.Item, scriveno zercha Lucio Malvezzo, qual si contentadi la conduta, vol il piato etc. et quanto ha ditto sopraziò. Item, scrivono desiderano esser agumentadi di zentee poder ussir in campagna e non star lì. Hanno aviso inimici fanno gran danni in trivisana.

    Di Treviso, di sier Hironimo Marin podestà etcapitanio, et sier Pietro Duodo proveditor general, di eri.Di quelle occorentie, et i nimici vanno depredando pertutto verso il Montello, facendo gran crudeltà. Dilzonzer lì di sier Gabriel Emo proveditor sul teritorio,qual ha gran praticha, promette far gran cosse e lamatina ussirà in campagna con li vilani. Reduti quelli,sarano bon numero et essi li darano 120 cavali lizieri èlì, perchè più non ne hanno etc., ut in litteris.

    Di sier Gabriel Emo proveditor, date a Treviso a dì 2.Come eri zonse de lì, et vol andar metter bon hordinecon li villani. Quelli reduti a Treviso, li capi ha fato perle ville di 100 l'uno, e poi sotto 4 capi di 25 l'uno. Et ogidie insir fuora perchè i nimici hanno molto depredatopresso il Montello, e fanno danno assai, pezo che turchi,brusano le case, fano prede di quello trovano, amazandoognuno, fino li puti. Ben è vero non harà con lui se non120 cavali lizieri, che più in Treviso non vi è. Prega laSignoria li mandi altri cavalli. Item, fin qui, ha villani da10 in 12 mille, tutti disposti e marcheschi. Et perColegio in questa matina li fo scripto laudandolo dil'opera, et si li provederà di cavali, e fazi come scrive

    16

    Limene a veder quel castello propinquo a Citadella.Item, scriveno zercha Lucio Malvezzo, qual si contentadi la conduta, vol il piato etc. et quanto ha ditto sopraziò. Item, scrivono desiderano esser agumentadi di zentee poder ussir in campagna e non star lì. Hanno aviso inimici fanno gran danni in trivisana.

    Di Treviso, di sier Hironimo Marin podestà etcapitanio, et sier Pietro Duodo proveditor general, di eri.Di quelle occorentie, et i nimici vanno depredando pertutto verso il Montello, facendo gran crudeltà. Dilzonzer lì di sier Gabriel Emo proveditor sul teritorio,qual ha gran praticha, promette far gran cosse e lamatina ussirà in campagna con li vilani. Reduti quelli,sarano bon numero et essi li darano 120 cavali lizieri èlì, perchè più non ne hanno etc., ut in litteris.

    Di sier Gabriel Emo proveditor, date a Treviso a dì 2.Come eri zonse de lì, et vol andar metter bon hordinecon li villani. Quelli reduti a Treviso, li capi ha fato perle ville di 100 l'uno, e poi sotto 4 capi di 25 l'uno. Et ogidie insir fuora perchè i nimici hanno molto depredatopresso il Montello, e fanno danno assai, pezo che turchi,brusano le case, fano prede di quello trovano, amazandoognuno, fino li puti. Ben è vero non harà con lui se non120 cavali lizieri, che più in Treviso non vi è. Prega laSignoria li mandi altri cavalli. Item, fin qui, ha villani da10 in 12 mille, tutti disposti e marcheschi. Et perColegio in questa matina li fo scripto laudandolo dil'opera, et si li provederà di cavali, e fazi come scrive

    16

  • voler far provision a li passi etc., ut in litteris.Di Milan Fo leto la deposition di Zuan Cotta etc.Item di Crema. Una lettera di sier Nicolò da cha' da

    Pexaro fo podestà de lì, qual è prexon in uno monasterodi frati. Fenze scriver a uno prior de qui di cosse dilmonastero. Tamen, tutto è sul re di Franza. Scrive la suaandata di là da' monti con Roan, e cremaschi sonomarcheschi e voleno S. Marco.

    Fu posto per li savii. A tre bombardieri ai quali focavato li ochi, erano in castel di Russi, che li sia datocararia per uno, ut in parte, nominati. Et fu presa di tuttoel Consejo.

    Di Corfù, di sier Antonio Morexini baylo e sier [12]Priamo Contarini capitanio et proveditor. Di quelleoccorentie, e corfuati voleano trar li fanti del castelo,inteso di l'armata, havendo lo exempio dil Castel diCremona etc. ut in litteris.

    Del capitanio zeneral, data in galia a ... Come vadi longo verso Corfù, dove era galie.

    Dil Zante, di sier Antonio da Mula proveditor.Replica quello ha scrito, e aria de lì armato una galia;ma manda una fusta e uno bragantin armato etc.

    Di Candia, di sier Alvise Arimondo duca e sierAlvise Trivixan capitanio. Come ha armate le 4 galie; edi le nave di Soria zonte a quella isola a la Fraschia.Item, hanno trovato imprestedo ducati 17 mille e porano

    17

    voler far provision a li passi etc., ut in litteris.Di Milan Fo leto la deposition di Zuan Cotta etc.Item di Crema. Una lettera di sier Nicolò da cha' da

    Pexaro fo podestà de lì, qual è prexon in uno monasterodi frati. Fenze scriver a uno prior de qui di cosse dilmonastero. Tamen, tutto è sul re di Franza. Scrive la suaandata di là da' monti con Roan, e cremaschi sonomarcheschi e voleno S. Marco.

    Fu posto per li savii. A tre bombardieri ai quali focavato li ochi, erano in castel di Russi, che li sia datocararia per uno, ut in parte, nominati. Et fu presa di tuttoel Consejo.

    Di Corfù, di sier Antonio Morexini baylo e sier [12]Priamo Contarini capitanio et proveditor. Di quelleoccorentie, e corfuati voleano trar li fanti del castelo,inteso di l'armata, havendo lo exempio dil Castel diCremona etc. ut in litteris.

    Del capitanio zeneral, data in galia a ... Come vadi longo verso Corfù, dove era galie.

    Dil Zante, di sier Antonio da Mula proveditor.Replica quello ha scrito, e aria de lì armato una galia;ma manda una fusta e uno bragantin armato etc.

    Di Candia, di sier Alvise Arimondo duca e sierAlvise Trivixan capitanio. Come ha armate le 4 galie; edi le nave di Soria zonte a quella isola a la Fraschia.Item, hanno trovato imprestedo ducati 17 mille e porano

    17

  • armar altre 4 galie e altre nave e navilii bisognando,perchè lì si diceva di le male nove di qui et di l'armate diFranza e Spagna. Item, il gran maestro di Rodi, ch'èfrancese fratello dil cardinal Roan, convicina ben et volesser amico di la Signoria nostra.

    Di Costantinopoli, di sier Andrea Foscolo baylo, di18 zugno. Come il fiol dil Signor turco primo qual stevain Amasia chiamato bassà Curchut, era partito con 4nave, 4 fuste et 4 brigantini; non si sa dove sia andato.Si tien sia andato a la Mecha, o da Sofi. E questo perchèè sdegnato; la signoria li vien a lui è primogenito, etCharzego bassà ha saputo tanto far che ha fato ch'elSignor turco vol resti in suo loco el secondo chiamatobassà ... qual sta ... et è zenero di ditto Charzego. Itemscrive altre occorentie di quelle partì.

    Di Roma. Fo leto le lettere; il sumario ho scritto disopra.

    Fu posto per il Serenissimo e tuti di Colegio, unoquarto di tansa, a pagar la mità a dì 10, l'altra mità a dì20 con arzenti; a l'incontro, aver de praesenti tantiarzenti vivi et zenabrii, mità e mità, come l'altro quartopreso.

    Fu posto ut supra una decima ai governatori(dell'Entrate), a pagar la mità dil prò di Montenuovo el'altra mità in contanti, e li contadi con don di 10 per100; la qual sia restituida di tanti debitori e si habi apagar per certo termine, con altre clausole ut in parte.

    18

    armar altre 4 galie e altre nave e navilii bisognando,perchè lì si diceva di le male nove di qui et di l'armate diFranza e Spagna. Item, il gran maestro di Rodi, ch'èfrancese fratello dil cardinal Roan, convicina ben et volesser amico di la Signoria nostra.

    Di Costantinopoli, di sier Andrea Foscolo baylo, di18 zugno. Come il fiol dil Signor turco primo qual stevain Amasia chiamato bassà Curchut, era partito con 4nave, 4 fuste et 4 brigantini; non si sa dove sia andato.Si tien sia andato a la Mecha, o da Sofi. E questo perchèè sdegnato; la signoria li vien a lui è primogenito, etCharzego bassà ha saputo tanto far che ha fato ch'elSignor turco vol resti in suo loco el secondo chiamatobassà ... qual sta ... et è zenero di ditto Charzego. Itemscrive altre occorentie di quelle partì.

    Di Roma. Fo leto le lettere; il sumario ho scritto disopra.

    Fu posto per il Serenissimo e tuti di Colegio, unoquarto di tansa, a pagar la mità a dì 10, l'altra mità a dì20 con arzenti; a l'incontro, aver de praesenti tantiarzenti vivi et zenabrii, mità e mità, come l'altro quartopreso.

    Fu posto ut supra una decima ai governatori(dell'Entrate), a pagar la mità dil prò di Montenuovo el'altra mità in contanti, e li contadi con don di 10 per100; la qual sia restituida di tanti debitori e si habi apagar per certo termine, con altre clausole ut in parte.

    18

  • Fu posto per li savii, che il Serenissimo debbidimandar imprestedo, et quelli impresterano sianonotadi in canzelaria publice in uno libro di pergamena,acciò sia eterna memoria di quelli voleno aidar la terra.Fu presa, e la restitution si fazi di beni di debitori etc.

    [13] Fu posto per li savii scriver a Padoa in risposta ditre lettere zercha domino Lucio Malvezo, qual non sicontenta di la conduta, che li debino dar per il piatoducati 100 al mexe. Et sopra questo fo scrito molte ...Item, che ingroseremo il campo etc. ut in litteris.

    Noto. Si ha el duca di Ferrara aver fato una crida cheniun suo subdito debbi, soto gran pene, passar l'Adese evegnir a danizar sul padoan e altro di la Signoria. Item,le galie 5 con il proveditor sier Hironimo Contarini sonoa Chioza.

    Item, ogi è venute barche con formenti di Ravena,sichè sono aperte le trate, e lo vendeno ... s ... il staro, esi dice è formenti di nostri che 'l governator per il papali manda a vender di qua.

    Item, ogi in Pregadi fo Consejo di X con la zonta didanari, et ogi sera fo mandato danari in campo.

    Di sier Alvise Mocenigo el cavalier orator, daTreviso di ogi. Ch'è tornato Zuan Gobo stato per trovaril re di romani, qual non potè andar da Bassan, fo presoda villani. Et fo per la via di Feltre con il messo di litodeschi sono qui, et è stato dal re qual era a Ivan. E hamutà pensier, et li ha scrito non vol mandar niun; sichè

    19

    Fu posto per li savii, che il Serenissimo debbidimandar imprestedo, et quelli impresterano sianonotadi in canzelaria publice in uno libro di pergamena,acciò sia eterna memoria di quelli voleno aidar la terra.Fu presa, e la restitution si fazi di beni di debitori etc.

    [13] Fu posto per li savii scriver a Padoa in risposta ditre lettere zercha domino Lucio Malvezo, qual non sicontenta di la conduta, che li debino dar per il piatoducati 100 al mexe. Et sopra questo fo scrito molte ...Item, che ingroseremo il campo etc. ut in litteris.

    Noto. Si ha el duca di Ferrara aver fato una crida cheniun suo subdito debbi, soto gran pene, passar l'Adese evegnir a danizar sul padoan e altro di la Signoria. Item,le galie 5 con il proveditor sier Hironimo Contarini sonoa Chioza.

    Item, ogi è venute barche con formenti di Ravena,sichè sono aperte le trate, e lo vendeno ... s ... il staro, esi dice è formenti di nostri che 'l governator per il papali manda a vender di qua.

    Item, ogi in Pregadi fo Consejo di X con la zonta didanari, et ogi sera fo mandato danari in campo.

    Di sier Alvise Mocenigo el cavalier orator, daTreviso di ogi. Ch'è tornato Zuan Gobo stato per trovaril re di romani, qual non potè andar da Bassan, fo presoda villani. Et fo per la via di Feltre con il messo di litodeschi sono qui, et è stato dal re qual era a Ivan. E hamutà pensier, et li ha scrito non vol mandar niun; sichè

    19

  • ritorni via.Et cussì li fo dato licentia dovesse venir a repatriar.In questa sera, partì sier Alvise Bondimier per

    Pordenon et sier Michiel Baxadona per Lignago; ma sierPiero Balbi electo podestà di Padoa non è ancora partito.Ha mandato le sue robe; dice è amalato, et che faràl'entrata domenega a dì 5 di questo. Mena vicariodomino Bernardin da Feltre dotor avocato a li auditori, ealtri zudexi, come dirò di soto. Si stenta aver oficiali perli tempi presenti. Volea menar vicario domino FrancescoFasuol dotor avocato; non ha voluto andar.

    Noto. A Padoa è zonti 400 fanti brexani i quali è stàmessi sotto le compagnie e datoli danari. Item, diRavena è venuti qua assa' fanti, non stimando leproclame dil papa, e Ravena è molto marchesca.

    [1509 08 03]A dì 3, la matina, la terra fo in moto per lettere di sier

    Antonio Zustignan dotor vice locotenente in la Patria diprimo, e per lettere di la comunità a li soi oratori sonoqui, domino Jacopo di Castelo dotor et dominoBartolameo Zuanne, chome, essendo il campo ditodeschi acampato a Cividal di Friul, al qual li havia dàtre bataglie et loro difeso virilmente, dove è proveditorsier Ferigo Contarini qu. sier Hironimo, conestabileVigo da Perosa, par il prefato sier Zuan Paulo

    20

    ritorni via.Et cussì li fo dato licentia dovesse venir a repatriar.In questa sera, partì sier Alvise Bondimier per

    Pordenon et sier Michiel Baxadona per Lignago; ma sierPiero Balbi electo podestà di Padoa non è ancora partito.Ha mandato le sue robe; dice è amalato, et che faràl'entrata domenega a dì 5 di questo. Mena vicariodomino Bernardin da Feltre dotor avocato a li auditori, ealtri zudexi, come dirò di soto. Si stenta aver oficiali perli tempi presenti. Volea menar vicario domino FrancescoFasuol dotor avocato; non ha voluto andar.

    Noto. A Padoa è zonti 400 fanti brexani i quali è stàmessi sotto le compagnie e datoli danari. Item, diRavena è venuti qua assa' fanti, non stimando leproclame dil papa, e Ravena è molto marchesca.

    [1509 08 03]A dì 3, la matina, la terra fo in moto per lettere di sier

    Antonio Zustignan dotor vice locotenente in la Patria diprimo, e per lettere di la comunità a li soi oratori sonoqui, domino Jacopo di Castelo dotor et dominoBartolameo Zuanne, chome, essendo il campo ditodeschi acampato a Cividal di Friul, al qual li havia dàtre bataglie et loro difeso virilmente, dove è proveditorsier Ferigo Contarini qu. sier Hironimo, conestabileVigo da Perosa, par il prefato sier Zuan Paulo

    20

  • Gradenigo proveditor zeneral li mandasse [14] dentroper soccorso. Et strenzendo i panni a Cividal i nimici, liparse di ussir a dì ultimo in campagna con quelli cavallilizieri, computà li stratioti havia. n.° ... et le fantarien.° ... et veneli contra alcuni corvati, con i quali in unoloco tra Moimas et Romazes fo combatuto et fono a leman scaramuzando, e tornati erano rebatuti da li nostri,licet stratioti mai volseno andar avanti, non so la causa.Et sopravene uno squadron dil campo nimico etcombatè con nostri, et il proveditor combatè da hore 17fino tardi, et fo ferito di una lanza in la gola et in la faza,et si convene redur, portato da li fanti, in uno boschetodove stete fino la note, e meglio poteno nostri ritornonoin Udene con danno di 10 di nostri e altri feriti. Et sidise il Gradenigo non harà mal di pericolo, et nel ritornoscontrosi in domino Meleagro da Forlì con lacompagnia, era zonto quel zorno lì etc. sichè siadunerano iterum per ussir e molestar i nimici, e si disequelli di Cividal hanno morto assa' todeschi. Noto. PerColegio fo suspeso il mandar in Friul de li Brandolini arequisition de quelli oratori di Cividal di Bellun, contrala deliberation dil Pregadi etc., e tutta la terra molto lidispiacque di esser ferito il proveditor Gradenico, qualha gran fama. E par in dite lettere, Malfatto conestabilenostro non si trova; si tien sia perito nel combater.

    Di Roma, fono lettere di oratori di 29 e 30. Avisacerto il partir dil re e Roan per Franza. Et sier FrancescoCorner vien nostro orator di Spagna, tre volte ha instato

    21

    Gradenigo proveditor zeneral li mandasse [14] dentroper soccorso. Et strenzendo i panni a Cividal i nimici, liparse di ussir a dì ultimo in campagna con quelli cavallilizieri, computà li stratioti havia. n.° ... et le fantarien.° ... et veneli contra alcuni corvati, con i quali in unoloco tra Moimas et Romazes fo combatuto et fono a leman scaramuzando, e tornati erano rebatuti da li nostri,licet stratioti mai volseno andar avanti, non so la causa.Et sopravene uno squadron dil campo nimico etcombatè con nostri, et il proveditor combatè da hore 17fino tardi, et fo ferito di una lanza in la gola et in la faza,et si convene redur, portato da li fanti, in uno boschetodove stete fino la note, e meglio poteno nostri ritornonoin Udene con danno di 10 di nostri e altri feriti. Et sidise il Gradenigo non harà mal di pericolo, et nel ritornoscontrosi in domino Meleagro da Forlì con lacompagnia, era zonto quel zorno lì etc. sichè siadunerano iterum per ussir e molestar i nimici, e si disequelli di Cividal hanno morto assa' todeschi. Noto. PerColegio fo suspeso il mandar in Friul de li Brandolini arequisition de quelli oratori di Cividal di Bellun, contrala deliberation dil Pregadi etc., e tutta la terra molto lidispiacque di esser ferito il proveditor Gradenico, qualha gran fama. E par in dite lettere, Malfatto conestabilenostro non si trova; si tien sia perito nel combater.

    Di Roma, fono lettere di oratori di 29 e 30. Avisacerto il partir dil re e Roan per Franza. Et sier FrancescoCorner vien nostro orator di Spagna, tre volte ha instato

    21

  • haver audientia dil papa; non l'ha potuto aver, nè ha 'utoancora il salvo conduto di poter venir a Veniexia.

    Item, l'armà di Spagna era zonta a Napoli a tuor fantie pichi per andar in Barberia per socorso di Oran, qual èasediata dal re di Termissen con molti mori acampadi.Item, l'arma' di Franza ita verso Zenoa.

    Di Treviso. Di quelle occorentie, nulla da conto.Di sier Gabriel Emo proveditor, date a Treviso a dì 3.

    Come è stato il dì avanti fuora con 100 cavali lizieri, chepiù non ha potuto aver, et ha provisto a molti passi. Haauto con lui gran numero di villani. I nimici sono da1000 che vanno danizando. Et scrive altre occorentie;ma voria più cavalli per non meter in pericolo ditticontadini inspauridi.

    Da poi disnar, fo Conseio di X con la zonta etColegio zercha trovar danari, perchè in questo hoc opus,hic labor est. Et nota fo mandà uno libro li in ditoConsejo leto, dove è notà molti zentilomeni e popularipiù di 500, i quali pono imprestar [15] danari alaSignoria, e senza suo disconzo, in tutto da ducati 300mille. Sicchè sono assa' richi in la terra; ma pochivoleno dar danari et ajutar il stato, perchè hannoexempio li prencipali nulla fanno.

    Et vene aviso chome ogi i nimici, zercha cavali 400,erano corsi da Castefranco, dove è il campo reduto,verso Noal fino a Scorzè brusando case et depredando iltuto fino mia ... lontan di Mestre, adeo li villani erano in

    22

    haver audientia dil papa; non l'ha potuto aver, nè ha 'utoancora il salvo conduto di poter venir a Veniexia.

    Item, l'armà di Spagna era zonta a Napoli a tuor fantie pichi per andar in Barberia per socorso di Oran, qual èasediata dal re di Termissen con molti mori acampadi.Item, l'arma' di Franza ita verso Zenoa.

    Di Treviso. Di quelle occorentie, nulla da conto.Di sier Gabriel Emo proveditor, date a Treviso a dì 3.

    Come è stato il dì avanti fuora con 100 cavali lizieri, chepiù non ha potuto aver, et ha provisto a molti passi. Haauto con lui gran numero di villani. I nimici sono da1000 che vanno danizando. Et scrive altre occorentie;ma voria più cavalli per non meter in pericolo ditticontadini inspauridi.

    Da poi disnar, fo Conseio di X con la zonta etColegio zercha trovar danari, perchè in questo hoc opus,hic labor est. Et nota fo mandà uno libro li in ditoConsejo leto, dove è notà molti zentilomeni e popularipiù di 500, i quali pono imprestar [15] danari alaSignoria, e senza suo disconzo, in tutto da ducati 300mille. Sicchè sono assa' richi in la terra; ma pochivoleno dar danari et ajutar il stato, perchè hannoexempio li prencipali nulla fanno.

    Et vene aviso chome ogi i nimici, zercha cavali 400,erano corsi da Castefranco, dove è il campo reduto,verso Noal fino a Scorzè brusando case et depredando iltuto fino mia ... lontan di Mestre, adeo li villani erano in

    22

  • fuga, e tutti chi poteva fuzer fuziva. Et di questo folettere di Mestre di sier Lorenzo Salamon vice podestà.Et nota. La sera zonse lì a Mestre 400 fanti brexani e diSalò stati a Padoa, qualli hanno auto soldo.

    Vene sier Alvise Mocenigo el cavalier savio a terraferma, stato orator per parlar con li messi dil re diromani a Colalto, San Salvador et poi Treviso,aspetando l'ultima risposta di la lettera li portò al re diromani Zuan Gobo corier. El qual re era a Ivan. Et ditoZuan prima fo retenuto verso Bassan, poi lassato fe' lavia di Feltre e trovò il re a Ivan, qual era con dominoMatheo Lang; et come dice el ditto Zuan Gobo, qual ogivene etiam lui qui, che li dete al re la lettera dil suothesorier domino Zuan Bontemps e li altri presoni, e lalettera di la Signoria et quella dil Mocenico orator. Et ilre le tolse e prima lexè quella di li presoni, e, leta,parlono tra loro do insieme in todesco; poi li dete 100raynes da dar a ditti presoni, et lo mandò in una hostariain castello con guarda, e lo tene tre zorni, poi li fe' larisposta a l'orator, videlicet, come se intese, non è piùtempo di esser in tratamenti di accordo. Item, poi il re lidete lui secreto 50 raynes desse a ditto suo thesorier.Item, che domino Paulo Lictistener consier regio era lìamalato. Item, par il re voj vegnir con le zente a tuorTreviso, etc.

    Noto. Par che il re scrivesse a questo suo thesorieretc. nescio quid. Unum est che fo tratato ogi in Consejodi X di darli licentia libere l'andasse dal dito re; qual si

    23

    fuga, e tutti chi poteva fuzer fuziva. Et di questo folettere di Mestre di sier Lorenzo Salamon vice podestà.Et nota. La sera zonse lì a Mestre 400 fanti brexani e diSalò stati a Padoa, qualli hanno auto soldo.

    Vene sier Alvise Mocenigo el cavalier savio a terraferma, stato orator per parlar con li messi dil re diromani a Colalto, San Salvador et poi Treviso,aspetando l'ultima risposta di la lettera li portò al re diromani Zuan Gobo corier. El qual re era a Ivan. Et ditoZuan prima fo retenuto verso Bassan, poi lassato fe' lavia di Feltre e trovò il re a Ivan, qual era con dominoMatheo Lang; et come dice el ditto Zuan Gobo, qual ogivene etiam lui qui, che li dete al re la lettera dil suothesorier domino Zuan Bontemps e li altri presoni, e lalettera di la Signoria et quella dil Mocenico orator. Et ilre le tolse e prima lexè quella di li presoni, e, leta,parlono tra loro do insieme in todesco; poi li dete 100raynes da dar a ditti presoni, et lo mandò in una hostariain castello con guarda, e lo tene tre zorni, poi li fe' larisposta a l'orator, videlicet, come se intese, non è piùtempo di esser in tratamenti di accordo. Item, poi il re lidete lui secreto 50 raynes desse a ditto suo thesorier.Item, che domino Paulo Lictistener consier regio era lìamalato. Item, par il re voj vegnir con le zente a tuorTreviso, etc.

    Noto. Par che il re scrivesse a questo suo thesorieretc. nescio quid. Unum est che fo tratato ogi in Consejodi X di darli licentia libere l'andasse dal dito re; qual si

    23

  • ha oferto far il tutto e adatar la praticha di l'acordo. Ecussì fo fato chiamar la matina in Colegio e datolilicentia libere che 'l vadi etc. Tamen, fo poi suspesa..

    Item, Fo terminato in dito Consejo di X con la zonta e'l Colegio, scriver a Padoa subito a sier Christofal Morosi lievi con 1500 cavali e vadi a trovar i nimici fanodanni in trivisana, e meni con lui quelli fanti li par etc.

    Noto. Zuan Vesiga referì il re li dimandò dove era ilconte di Pitiano. Rispose a Treviso. Li dimandò con chezente. Disse 2500 cavali lizieri, 5000 cavali etc., da 7 in8 milla fanti, come lui dice aver [16] risposto sed noncredo, perchè non era a gran numero ditte zente.

    Questi sono li padoani fo proclamati a Padoa a dì ...avosto 1509, in termine zorni otto si venisseno apresentar a li proveditori, sotto poena rebellionis.

    D. Antonio Caodivaca.Bortolo, so fiol.Nicolò Trapolin.Polo da Lion.Zorzi da Lion.Achiles Boromeo.Francesco Boromeo.Hironimo Boromeo.D. Jacomo Alvaroto, dotor.

    24

    ha oferto far il tutto e adatar la praticha di l'acordo. Ecussì fo fato chiamar la matina in Colegio e datolilicentia libere che 'l vadi etc. Tamen, fo poi suspesa..

    Item, Fo terminato in dito Consejo di X con la zonta e'l Colegio, scriver a Padoa subito a sier Christofal Morosi lievi con 1500 cavali e vadi a trovar i nimici fanodanni in trivisana, e meni con lui quelli fanti li par etc.

    Noto. Zuan Vesiga referì il re li dimandò dove era ilconte di Pitiano. Rispose a Treviso. Li dimandò con chezente. Disse 2500 cavali lizieri, 5000 cavali etc., da 7 in8 milla fanti, come lui dice aver [16] risposto sed noncredo, perchè non era a gran numero ditte zente.

    Questi sono li padoani fo proclamati a Padoa a dì ...avosto 1509, in termine zorni otto si venisseno apresentar a li proveditori, sotto poena rebellionis.

    D. Antonio Caodivaca.Bortolo, so fiol.Nicolò Trapolin.Polo da Lion.Zorzi da Lion.Achiles Boromeo.Francesco Boromeo.Hironimo Boromeo.D. Jacomo Alvaroto, dotor.

    24

  • Aliduxe Buzacharini.D. Pataro Buzacharini, dotor.Lodovicho Buzacharini.Bernardin Conte.Bonifazio so fiol.Antonio so fiol.Jacomo da Relogio.Isaach da Relogio dal Santo.Carlo BeraldoBeraldin so fradello } de FrancescoNicolò Sangonazo.Rigo Porro.Pereto da Brazuol.Orlando Cavodelista.Ferigo Cavodelista, homo d'arme.D. Antonio Bagaroto, dotor, nepote di missier Bertuzzi.Marco Bagaroto.Antonio Maria so fradelo.Francesco Bagaroto fiol bastardo di missier Bertuzzi.Zuan Vitalian.Galeazo Gajardo.Zuan Francesco Pajarin da Piove over spadaro.Alexandro Paxin.Hironimo da Relogio, fradelo di missier Zuan Antonio.Hironimo Pavin.Hironimo di Cotti, homo d'arme.Beneto Fabrizio balestrier dil Beraldo.Zuan Codazo, qu. missier Francesco.Jacomo Speron.

    25

    Aliduxe Buzacharini.D. Pataro Buzacharini, dotor.Lodovicho Buzacharini.Bernardin Conte.Bonifazio so fiol.Antonio so fiol.Jacomo da Relogio.Isaach da Relogio dal Santo.Carlo BeraldoBeraldin so fradello } de FrancescoNicolò Sangonazo.Rigo Porro.Pereto da Brazuol.Orlando Cavodelista.Ferigo Cavodelista, homo d'arme.D. Antonio Bagaroto, dotor, nepote di missier Bertuzzi.Marco Bagaroto.Antonio Maria so fradelo.Francesco Bagaroto fiol bastardo di missier Bertuzzi.Zuan Vitalian.Galeazo Gajardo.Zuan Francesco Pajarin da Piove over spadaro.Alexandro Paxin.Hironimo da Relogio, fradelo di missier Zuan Antonio.Hironimo Pavin.Hironimo di Cotti, homo d'arme.Beneto Fabrizio balestrier dil Beraldo.Zuan Codazo, qu. missier Francesco.Jacomo Speron.

    25

  • Baptista e Francesco dal Legname e fradeli.Agnolo Conte, balestrier col Boromeo.Zuam Griego, guarda di note in campo.[17] Zuam de Manoli, balestrier in campo.Julio Coradin, homo d'arme.

    Et tuti li altri absentadi daprima.

    Item.

    Lionello da Lion.Francesco Buzacharini.Baptista e Francesco da Ligname.Jacomo Beraldo, qu. sier Bernardo.

    Etiam, a dì 15 fono chiamati:

    Citadini padoani mandati a Venecia a dì 4 avosto.

    Batista Paxin, fradelo di Alexandro.Alexandro Cararo.Sachom d'Abrian.Lorenzo da le Campane.Alvixe Malorin, canzelier dil Serego.D. Francesco Musato, doctor.

    26

    Baptista e Francesco dal Legname e fradeli.Agnolo Conte, balestrier col Boromeo.Zuam Griego, guarda di note in campo.[17] Zuam de Manoli, balestrier in campo.Julio Coradin, homo d'arme.

    Et tuti li altri absentadi daprima.

    Item.

    Lionello da Lion.Francesco Buzacharini.Baptista e Francesco da Ligname.Jacomo Beraldo, qu. sier Bernardo.

    Etiam, a dì 15 fono chiamati:

    Citadini padoani mandati a Venecia a dì 4 avosto.

    Batista Paxin, fradelo di Alexandro.Alexandro Cararo.Sachom d'Abrian.Lorenzo da le Campane.Alvixe Malorin, canzelier dil Serego.D. Francesco Musato, doctor.

    26

  • Sospeti altri citadini mandati, parte retenutie parte in libertà messi a dì 4 avosto.

    D. Alvise da Porto3, dotor.El gobo del Rio.Antonio Folchato.Zuan Folchato.Francesco Barbò.Julio Arzentin.Zuan Andrea dal Sal.Hironimo Chiaran.Jacob spizier su la piaza dil vin.Rizo, maraschalcho.Pre' Jacomo Folchato.Alvixe Fabian.Michiel Burleto.Fra' Matias, todesco a Sant'Agustin.Stefano calegaro trentin a Santa Croce.Randolfo, suo fiol.Agustin da Panego e suo fradelo.Maistro Bortolamio da Montagnana fisicho.Maistro Piero, bidelo francese.Alcuni milanesi confinati in Padoa.Maistro Lorenzo, sartor ferarese confinato lì.Zuan Spiron.3 Dall'Indice dei nomi di persona s.v. Porto – (di Padova) Alvise, dottore: «

    (se non v'è errore nel testo, e non si debba leggere piuttosto da Ponte)» .[Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

    27

    Sospeti altri citadini mandati, parte retenutie parte in libertà messi a dì 4 avosto.

    D. Alvise da Porto3, dotor.El gobo del Rio.Antonio Folchato.Zuan Folchato.Francesco Barbò.Julio Arzentin.Zuan Andrea dal Sal.Hironimo Chiaran.Jacob spizier su la piaza dil vin.Rizo, maraschalcho.Pre' Jacomo Folchato.Alvixe Fabian.Michiel Burleto.Fra' Matias, todesco a Sant'Agustin.Stefano calegaro trentin a Santa Croce.Randolfo, suo fiol.Agustin da Panego e suo fradelo.Maistro Bortolamio da Montagnana fisicho.Maistro Piero, bidelo francese.Alcuni milanesi confinati in Padoa.Maistro Lorenzo, sartor ferarese confinato lì.Zuan Spiron.3 Dall'Indice dei nomi di persona s.v. Porto – (di Padova) Alvise, dottore: «

    (se non v'è errore nel testo, e non si debba leggere piuttosto da Ponte)» .[Nota per l'edizione elettronica Manuzio]

    27

  • Francesco, Alvise, Antonio Frigoleri.Andrea Doto de missier Francesco el cavalier.Marco da San Lazaro.NicolòHironimoSebastian

    } da la Siega, di sierLorenzo.[18] Agustin Barbò e suo fradelo.Senin da Marostega.Ruzier Cortuso, conte.Piero Matia Guerin da Portage.Vetor da Este, dotor.Fra' Pasqual di Heremitani padoan.Thadio Lenguaza.Fra' Antonio d'Arlezega di San Domenego.Francesco Verlato, zenero di Jacomo Spiron.Piero Buxichio.

    Messi in libertà a dì primo avosto.

    Livio da Bassan.Hieronimo da Ponte.Piero di Gabrieli.D.° Antonio di Porzelini, dotor.D.° Lorenzo Zacho, dotor.

    Sumario di una lettera di sier Zuan Paulo Gradenigoproveditor zeneral in la Patria di Friul, di 2 avosto

    28

    Francesco, Alvise, Antonio Frigoleri.Andrea Doto de missier Francesco el cavalier.Marco da San Lazaro.NicolòHironimoSebastian

    } da la Siega, di sierLorenzo.[18] Agustin Barbò e suo fradelo.Senin da Marostega.Ruzier Cortuso, conte.Piero Matia Guerin da Portage.Vetor da Este, dotor.Fra' Pasqual di Heremitani padoan.Thadio Lenguaza.Fra' Antonio d'Arlezega di San Domenego.Francesco Verlato, zenero di Jacomo Spiron.Piero Buxichio.

    Messi in libertà a dì primo avosto.

    Livio da Bassan.Hieronimo da Ponte.Piero di Gabrieli.D.° Antonio di Porzelini, dotor.D.° Lorenzo Zacho, dotor.

    Sumario di una lettera di sier Zuan Paulo Gradenigoproveditor zeneral in la Patria di Friul, di 2 avosto

    28

  • 1509.

    Come, hessendo l'exercito nemico acampato a Cividalde Friul et bombardavalo, et scoreva manifesto pericoloancor che per bon modo li havemo socorso di 300provisionati; et etiam eri matina, per un di soi primariiussite la note di la terra mi vene a trovar la matina abona hora, che fu primo avosto, con protesti chedovesamo cavalchar con tutti cavalli stratioti et altri aveder de far retirar l'exercito arquanto da la terra, et conloro etiam vene missier Antonio Savorgnan et altricitadini con quai el sopradito protestò dicendo persoCividal si pol dir perso Udene; unde, missier AntonioZustignan et io, vedendo non poter far cavalchar deltutto senza la persona mia, deliberai a cavalchar etsforzarmi far tal effecto. Et cussì immediate montai acavalo et fici venir con mi tuti li stratioti, balestrieri,domino Francesco Sbrojavacha et quelli de le Taie, itache fussemo più de 500 cavali, con li qual andasemofora de la tera. Et feci de dita zente tre squadroni, do deli stratioti, et uno de balestrieri et Taie, mandando 20cavali molto avanti per far le discoverte fosseno fatediligentemente. Hor se haviassemo verso Cividal, etandasemo tanto avanti che discoprisemo le sue vedete,che poteano esser da 50 in 60 cavali. Io pensi 150 cavaliper combater con loro, tamen ne foron morti alcuni etc.Zonse alcuni cavali a la lora volta, et lì se reffeseno etrebatè li nostri, zoè quel squadron li mandai incontra. El

    29

    1509.

    Come, hessendo l'exercito nemico acampato a Cividalde Friul et bombardavalo, et scoreva manifesto pericoloancor che per bon modo li havemo socorso di 300provisionati; et etiam eri matina, per un di soi primariiussite la note di la terra mi vene a trovar la matina abona hora, che fu primo avosto, con protesti chedovesamo cavalchar con tutti cavalli stratioti et altri aveder de far retirar l'exercito arquanto da la terra, et conloro etiam vene missier Antonio Savorgnan et altricitadini con quai el sopradito protestò dicendo persoCividal si pol dir perso Udene; unde, missier AntonioZustignan et io, vedendo non poter far cavalchar deltutto senza la persona mia, deliberai a cavalchar etsforzarmi far tal effecto. Et cussì immediate montai acavalo et fici venir con mi tuti li stratioti, balestrieri,domino Francesco Sbrojavacha et quelli de le Taie, itache fussemo più de 500 cavali, con li qual andasemofora de la tera. Et feci de dita zente tre squadroni, do deli stratioti, et uno de balestrieri et Taie, mandando 20cavali molto avanti per far le discoverte fosseno fatediligentemente. Hor se haviassemo verso Cividal, etandasemo tanto avanti che discoprisemo le sue vedete,che poteano esser da 50 in 60 cavali. Io pensi 150 cavaliper combater con loro, tamen ne foron morti alcuni etc.Zonse alcuni cavali a la lora volta, et lì se reffeseno etrebatè li nostri, zoè quel squadron li mandai incontra. El

    29

  • qual dete aviso al so capitano, ita che tutto il suo [19]campo si mosse da Cividal et vene verso noi confantarie, homeni d'arme et corvati ordinatissimamente;ma gran pezo avanti exercito venivano cercha 150cavalli lizieri de corvati, et io me andai retirando fin sula campagna lontan da noi da quatro bone balestrate, etquando, come certi fosse come havea ordinatovenendosi a retirando ordinatamente a passo a passo fina Udene, stratioti se messe in fuga che mai li potei meterpiù in ordine, ita che con alcuni pochi valenti homenirestarono con mi fessemo testa, e cussì intertenissimoper do e tre volte in tempo, ita che quasi tuti fuzitenonostri in Udene: et si non fosse stato quel intertenir chefessemo, in vero ne saria periti assai. E per questointervenir, perfin hora non potemo veder siano morti piùdi 22 di nostri et presoni cercha 10; ma de noi chefossemo al combater, qualche un morto et io conqualche un altro ferito; io de ferite tre, una de lanza nelcolo combatendo me dete con gran infusion de sangue,et due altre de stocho, perchè pochi conveniva haver afar con assai. Tamen, spero non haverò mal; ma inverofessimo l'efecto per qual eramo andati, che 'l campotutto se levorono da la terra et da la bataia li devano, itache li haveno tempo di riconzar li sui repari et altrediffese al suo bisogno, et retornati nemici de lì, etvedendo la terra aversi reparato mejo che prima, e forsipensando che da rechao andasemo ad asaltarli, ita che sehanno levati et andati a la malora. Et del tuto siaringratiato missier Domine Dio et Nostra Dona, che in

    30

    qual dete aviso al so capitano, ita che tutto il suo [19]campo si mosse da Cividal et vene verso noi confantarie, homeni d'arme et corvati ordinatissimamente;ma gran pezo avanti exercito venivano cercha 150cavalli lizieri de corvati, et io me andai retirando fin sula campagna lontan da noi da quatro bone balestrate, etquando, come certi fosse come havea ordinatovenendosi a retirando ordinatamente a passo a passo fina Udene, stratioti se messe in fuga che mai li potei meterpiù in ordine, ita che con alcuni pochi valenti homenirestarono con mi fessemo testa, e cussì intertenissimoper do e tre volte in tempo, ita che quasi tuti fuzitenonostri in Udene: et si non fosse stato quel intertenir chefessemo, in vero ne saria periti assai. E per questointervenir, perfin hora non potemo veder siano morti piùdi 22 di nostri et presoni cercha 10; ma de noi chefossemo al combater, qualche un morto et io conqualche un altro ferito; io de ferite tre, una de lanza nelcolo combatendo me dete con gran infusion de sangue,et due altre de stocho, perchè pochi conveniva haver afar con assai. Tamen, spero non haverò mal; ma inverofessimo l'efecto per qual eramo andati, che 'l campotutto se levorono da la terra et da la bataia li devano, itache li haveno tempo di riconzar li sui repari et altrediffese al suo bisogno, et retornati nemici de lì, etvedendo la terra aversi reparato mejo che prima, e forsipensando che da rechao andasemo ad asaltarli, ita che sehanno levati et andati a la malora. Et del tuto siaringratiato missier Domine Dio et Nostra Dona, che in

    30

  • vero, per quanto semo avisati da Cividal, ancor che loronon sapea che noi fossamo, li nemici haveano finquel'hora devano crudelmente la bataia et aveano messotre volte el stendardo su le mure; et ditti alemaniarbandonono, sentendone noi, la bataja, e tutti sivoltorono verso di noi, et noi si andassemo retirando almejo potessimo, perchè l'era grossissimo exercito. Etquelli di la terra di Cividal saltorono fora etinchiodorono la sua artellaria: quali inimici sono levatiut supra. Io non mi voglio doler del malo pericolo io hoauto, per esser sta causa de tanto bene a varentar quellaterra. Si persa la fusse, si poteva meter persa tutta staPatria. In vero l'è sta' depento; ma tutto depende da loOmnipotente Idio et de la Gloriosa nostra Dona etc.

    Utini die 2.do augusti 1509, hora tertia.

    A tergo: Domino Sebastiano Contareno qu. Antonii.

    [20] Copia de una lettera di sier Ferigo Contariniproveditor a Cividal di Friul a la Signoria. Narra dilcampo acampato lì il successo.

    Serenissime princeps et excellentissime domine,domine observandissime etc.

    31

    vero, per quanto semo avisati da Cividal, ancor che loronon sapea che noi fossamo, li nemici haveano finquel'hora devano crudelmente la bataia et aveano messotre volte el stendardo su le mure; et ditti alemaniarbandonono, sentendone noi, la bataja, e tutti sivoltorono verso di noi, et noi si andassemo retirando almejo potessimo, perchè l'era grossissimo exercito. Etquelli di la terra di Cividal saltorono fora etinchiodorono la sua artellaria: quali inimici sono levatiut supra. Io non mi voglio doler del malo pericolo io hoauto, per esser sta causa de tanto bene a varentar quellaterra. Si persa la fusse, si poteva meter persa tutta staPatria. In vero l'è sta' depento; ma tutto depende da loOmnipotente Idio et de la Gloriosa nostra Dona etc.

    Utini die 2.do augusti 1509, hora tertia.

    A tergo: Domino Sebastiano Contareno qu. Antonii.

    [20] Copia de una lettera di sier Ferigo Contariniproveditor a Cividal di Friul a la Signoria. Narra dilcampo acampato lì il successo.

    Serenissime princeps et excellentissime domine,domine observandissime etc.

    31

  • Se non ho scripto a la Serenità Vostra in questi zorni,è processo da le grande occupatione. Ben però, de horain hora, non son restato dar noticia al magnificoproveditor zeneral et locotenente de questa Patria deogni successo, come credo per le loro lettere laExcellentia Vostra il tutto haverà inteso. Non resterò perla presente dar noticia a Vostra Sublimità de ognioccorentie successe da poi le ultime scripsi a quella, a laquale fu dicto il campo nemicho a dì 30 del passato ahore 20 se acampò a questa terra. Da poi, la nocte, ahore 5, ne comenzono a bombardare ad una torre etcortina de muro al borgo dicto S. Dominico congrossissime boche de artellarie, che le balote de ferroerano de peso de lire 50 fino 125, come con el pegno inmano se puol vedere; et bombardandone continuamentefino ad hore 15 del zorno sequente, ruinò assai de dictatorre et cortina. Da poi per loro fu mandato un trombetasoto a le mure ad una certa posta quale a li dicti parevaforsi qui favorevole, dimandando se dovesseno renderea la cesarea majestà. Inteso io questo, andai subito adicta posta, et fici intender a quelli erano a la guarda chesenza dir altro dovesseno scarchar una artellaria etamazar el dicto trombeta, reprendendoli l'havessenolassato acostare a le mure. Mi fu dicto per quelli erano ala guarda, era stà uno de questi citadini causa, el qualcon tempo farò intendere a la Serenità Vostra chi el fu.Fuzite el dicto trombeta con grande terrore, et pochomancò che da uno archobuso non fusse morto. Li nemicinostri, perseverando ad bombardar, ruinò assai con

    32

    Se non ho scripto a la Serenità Vostra in questi zorni,è processo da le grande occupatione. Ben però, de horain hora, non son restato dar noticia al magnificoproveditor zeneral et locotenente de questa Patria deogni successo, come credo per le loro lettere laExcellentia Vostra il tutto haverà inteso. Non resterò perla presente dar noticia a Vostra Sublimità de ognioccorentie successe da poi le ultime scripsi a quella, a laquale fu dicto il campo nemicho a dì 30 del passato ahore 20 se acampò a questa terra. Da poi, la nocte, ahore 5, ne comenzono a bombardare ad una torre etcortina de muro al borgo dicto S. Dominico congrossissime boche de artellarie, che le balote de ferroerano de peso de lire 50 fino 125, come con el pegno inmano se puol vedere; et bombardandone continuamentefino ad hore 15 del zorno sequente, ruinò assai de dictatorre et cortina. Da poi per loro fu mandato un trombetasoto a le mure ad una certa posta quale a li dicti parevaforsi qui favorevole, dimandando se dovesseno renderea la cesarea majestà. Inteso io questo, andai subito adicta posta, et fici intender a quelli erano a la guarda chesenza dir altro dovesseno scarchar una artellaria etamazar el dicto trombeta, reprendendoli l'havessenolassato acostare a le mure. Mi fu dicto per quelli erano ala guarda, era stà uno de questi citadini causa, el qualcon tempo farò intendere a la Serenità Vostra chi el fu.Fuzite el dicto trombeta con grande terrore, et pochomancò che da uno archobuso non fusse morto. Li nemicinostri, perseverando ad bombardar, ruinò assai con

    32

  • grandissimo spavento de questi fidelissimi, i qualipianzeva et lamentavasi, et maxime le done, che grandepietade era a vedere. Non restava de confortarli etinanemar el populo stesse constante, prometendoli sesemo vincitori. Molti de loro citadini titubavano eterano quasi morti, abenchè tengo fosse da terrore; purenon parlavano al proposito di fedeltà, che sentendoquelle voce me era crudel ferite; ma Dei gratia fici tantoche li redussi a lo aspectar de le bataglie, le quali, ad ore23, cessando de bombardar, li nemici, da poi tratone da400 colpi de artellarie et ruinato da passa 6 de muro, semesseno in hordine cum tute le loro zente, homeni [21]d'arme, cavali lizieri et fanterie per darne la bataglia.Nui dentro, con le poche forze nostre ma con uno animograndissimo, tutti disposti prima morire per la SignoriaVostra che perderli questa terra, se metessemo inhordine facendo el forzo nostro a dicta rota dove che livedevemo venire per offenderci, et non havendo nuipossuto reparare per el continuo bombardar feseno,metessemo fassine, paglia et polvere dove dubitavemodovessino darne mazor molestia. aspetandoli con forteanimo a la bataglia. Li dicti veneno divisi in tresquadroni, apresentandosi con grandissimo impeto;fussemo a le mano con li homeni d'arme et fantarie, iquali da nui rebatuti, se rifrescono la seconda et terzabataglia, le quali durono per spazio de duo hore. Fu datoper nui el focho preparato, et parte de loro brusorno etparte da le artellarie minute furno morti, et asaissimicombatendo a fronte furno destruti. Si ritornorno cum

    33

    grandissimo spavento de questi fidelissimi, i qualipianzeva et lamentavasi, et maxime le done, che grandepietade era a vedere. Non restava de confortarli etinanemar el populo stesse constante, prometendoli sesemo vincitori. Molti de loro citadini titubavano eterano quasi morti, abenchè tengo fosse da terrore; purenon parlavano al proposito di fedeltà, che sentendoquelle voce me era crudel ferite; ma Dei gratia fici tantoche li redussi a lo aspectar de le bataglie, le quali, ad ore23, cessando de bombardar, li nemici, da poi tratone da400 colpi de artellarie et ruinato da passa 6 de muro, semesseno in hordine cum tute le loro zente, homeni [21]d'arme, cavali lizieri et fanterie per darne la bataglia.Nui dentro, con le poche forze nostre ma con uno animograndissimo, tutti disposti prima morire per la SignoriaVostra che perderli questa terra, se metessemo inhordine facendo el forzo nostro a dicta rota dove che livedevemo venire per offenderci, et non havendo nuipossuto reparare per el continuo bombardar feseno,metessemo fassine, paglia et polvere dove dubitavemodovessino darne mazor molestia. aspetandoli con forteanimo a la bataglia. Li dicti veneno divisi in tresquadroni, apresentandosi con grandissimo impeto;fussemo a le mano con li homeni d'arme et fantarie, iquali da nui rebatuti, se rifrescono la seconda et terzabataglia, le quali durono per spazio de duo hore. Fu datoper nui el focho preparato, et parte de loro brusorno etparte da le artellarie minute furno morti, et asaissimicombatendo a fronte furno destruti. Si ritornorno cum

    33

  • grande furia assai distanti di la terra, adeo, che, a gloriadel nostro Signor Dio et de Vostra Serenità, siamorimasti victoriosi. Habiamo per certo da molti fuziti dalcampo de li nemici, che dicono esser morti da 300 deloro et altratanti feriti, tra li quali et esser manchati trehomeni da capo. De li nostri ne sono morti da 25 et 4feriti. Prometto a la Excellentia Vostra che li habiamomessi in tanto terrore, che se havessamo habuto cavali200 lezieri li tolevemo le artellarie, et per la fuga pochide loro seriano ritornati a le lor stanzie. Li dicti, el zornosequente, ad hore 20, se levorno in gran pressa ettolseno la via verso Cremons; heri sera allozorno miglia3 lontani de qui. In questa hora, sono levati per dictolocho. De ogni suo andamento darò noticia a la SerenitàVostra. Offitio mio è dar noticia a la Excellentia Vostrade li conestabeli quatro ho de qui che son Vicho daPerosa, Paulo Basilio, Antonio de Pietrasancta, Luchad'Ancona, i quali in tutto hanno de conduta provisionati350, ma a tal fazione non sono stati da 250, haversediportato valorosamente con loro compagnie, et maximeel dicto Vicho et Antonio i quali sono utilissimiservidori de la Signoria Vostra. Di me non dirò altro.Quella sia certa che, dove mi atrovo, li son optimoservitore, et quanto per quella ho operato in metter lapropria vita, da molti la Signoria Vostra lo potràintendere. A la cui gratia humiliter me ricomando.

    Ex Civitate Austria die 3.tio augusti 1509.

    34

    grande furia assai distanti di la terra, adeo, che, a gloriadel nostro Signor Dio et de Vostra Serenità, siamorimasti victoriosi. Habiamo per certo da molti fuziti dalcampo de li nemici, che dicono esser morti da 300 deloro et altratanti feriti, tra li quali et esser manchati trehomeni da capo. De li nostri ne sono morti da 25 et 4feriti. Prometto a la Excellentia Vostra che li habiamomessi in tanto terrore, che se havessamo habuto cavali200 lezieri li tolevemo le artellarie, et per la fuga pochide loro seriano ritornati a le lor stanzie. Li dicti, el zornosequente, ad hore 20, se levorno in gran pressa ettolseno la via verso Cremons; heri sera allozorno miglia3 lontani de qui. In questa hora, sono levati per dictolocho. De ogni suo andamento darò noticia a la SerenitàVostra. Offitio mio è dar noticia a la Excellentia Vostrade li conestabeli quatro ho de qui che son Vicho daPerosa, Paulo Basilio, Antonio de Pietrasancta, Luchad'Ancona, i quali in tutto hanno de conduta provisionati350, ma a tal fazione non sono stati da 250, haversediportato valorosamente con loro compagnie, et maximeel dicto Vicho et Antonio i quali sono utilissimiservidori de la Signoria Vostra. Di me non dirò altro.Quella sia certa che, dove mi atrovo, li son optimoservitore, et quanto per quella ho operato in metter lapropria vita, da molti la Signoria Vostra lo potràintendere. A la cui gratia humiliter me ricomando.

    Ex Civitate Austria die 3.tio augusti 1509.

    34

  • Serenitatis Vestrae mandato,FEDERICUS CONTARENO

    Civitatis Austriae provisor.

    [22] Copia de una lettera scrita per la Signoria nostra asier Ferigo Contarini, proveditor in Cividal di Friul.

    Havemo, per le lettere vostre, con summa satisfationede l'animo nostro intexe le prudente et virtuoseoperatione vostre, le quale in ogni parte bencorespondeno a la expectatione habiamo sempre havutade la persona vostra, che siano stà per tre volte rebatutida vui li inimici, et che ogni hora vi atroviate con piùintrepido animo. Possete immaginar quanto questo vesia honorevole appresso la Signoria nostra. Meritanoetiam laude et commendatione quelli strenui etfedelissimi nostri che, come scrivete, hanno facto etfanno con ogni probità il dover suo, unde li confortaretein nome nostro a perseverare, che non siamo perdomentichar de loro in alcun tempo. Et sapiate che nuihavemo mandati et hora siamo per mandar denari allocotenente de la Patria praecipue per satisfar a quellivalenti homeni che sono apresso vui in questa nostracità, a li quali prometemo non lassar manchar el doversuo.

    Data in nostro Ducali palatio, die tertio augusti1509, in hora 12.a

    35

    Serenitatis Vestrae mandato,FEDERICUS CONTARENO

    Civitatis Austriae provisor.

    [22] Copia de una lettera scrita per la Signoria nostra asier Ferigo Contarini, proveditor in Cividal di Friul.

    Havemo, per le lettere vostre, con summa satisfationede l'animo nostro intexe le prudente et virtuoseoperatione vostre, le quale in ogni parte bencorespondeno a la expectatione habiamo sempre havutade la persona vostra, che siano stà per tre volte rebatutida vui li inimici, et che ogni hora vi atroviate con piùintrepido animo. Possete immaginar quanto questo vesia honorevole appresso la Signoria nostra. Meritanoetiam laude et commendatione quelli strenui etfedelissimi nostri che, come scrivete, hanno facto etfanno con ogni probità il dover suo, unde li confortaretein nome nostro a perseverare, che non siamo perdomentichar de loro in alcun tempo. Et sapiate che nuihavemo mandati et hora siamo per mandar denari allocotenente de la Patria praecipue per satisfar a quellivalenti homeni che sono apresso vui in questa nostracità, a li quali prometemo non lassar manchar el doversuo.

    Data in nostro Ducali palatio, die tertio augusti1509, in hora 12.a

    35

  • Copia di una altra lettera scrita al prefato proveditor, laqual per raxon di zorni voria esser posta da drio.

    Per lettere vostre et de quella fidelissima comunità de3 de l'instante, habiamo copiosamente et con singularesatisfatione nostra inteso li successi del campo alemanoet la verilità et la inconcussa fede per tutti apertissimedimostrata verso la Signoria nostra, che invero ne è statode summa consulatione, perchè quello se prometeveno èpro voto successo con vostra immortal laude etmemoria. Per il chè, habiamo voluto farvi le presenti,certificandovi che non vi possamo exprimer quanto nesiano stà agrate le virtuose operation vostre, benconforme alla expectation nostra Però grandemente vilaudemo, et semo per aver quella memoria che merito seconvien. Circha quella comunità fidelissima et digna diogni exaltatione, li habiamo scripto seorsum inproposito; però etiam vui li dechiarerete che la fede suagià tanti anni per nui effectualmente cognosiuta, ne hahora più che più confirmato le preterite actione etoptima dispositione, et semo per poner le operation suea quel conto che merito si ricercha. Demum, havendoper vostre intexe le [23] virilissime et strenue opere dequelli fedelissimi conestabili et praecipue dil strenuoVicho da Perosa et Antonio Pietrasanta, li direte innome nostro che habiamo sempre facto de le persone

    36

    Copia di una altra lettera scrita al prefato proveditor, laqual per raxon di zorni voria esser posta da drio.

    Per lettere vostre et de quella fidelissima comunità de3 de l'instante, habiamo copiosamente et con singularesatisfatione nostra inteso li successi del campo alemanoet la verilità et la inconcussa fede per tutti apertissimedimostrata verso la Signoria nostra, che invero ne è statode summa consulatione, perchè quello se prometeveno èpro voto successo con vostra immortal laude etmemoria. Per il chè, habiamo voluto farvi le presenti,certificandovi che non vi possamo exprimer quanto nesiano stà agrate le virtuose operation vostre, benconforme alla expectation nostra Però grandemente vilaudemo, et semo per aver quella memoria che merito seconvien. Circha quella comunità fidelissima et digna diogni exaltatione, li habiamo scripto seorsum inproposito; però etiam vui li dechiarerete che la fede suagià tanti anni per nui effectualmente cognosiuta, ne hahora più che più confirmato le preterite actione etoptima dispositione, et semo per poner le operation suea quel conto che merito si ricercha. Demum, havendoper vostre intexe le [23] virilissime et strenue opere dequelli fedelissimi conestabili et praecipue dil strenuoVicho da Perosa et Antonio Pietrasanta, li direte innome nostro che habiamo sempre facto de le persone

    36

  • sue existimatione, sì per la peritia et arte militare comeper la fede sua; ma hora havendo apertissime compresoel core, animo et virilità sua, siamo de constanteopinione farli cognoscere con effecto che le opere suene sono state gratissime e de non vulgar contento.