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Anno VI N.5 - Agosto 2007 HERMES è distribuito gratuitamente. I contenuti sonoofferti dagli autori a titolo gratuito e le spese per laproduzione e la pubblicazione sono affidate ai contributivolontari degli amici e degli eventuali sponsor.

Si to i n t e rne t : www.hermes . campania . i te-mail: [email protected]

Periodico di cultura, attualità e politica diretto da Paolino VitoloAutorizzazione Tribunale

Vallo della Lucania (SA): N. 470/2002 3RNCTipografia Ascea Print Service di Paolo Sansivieri

corso Elea, 123 - 84058 Marina di Ascea (SA)

QUALCOSA È CAMBIATOd i P a o l i n o V i t o l o

HERMES Siti internetConsulenzainformatica

[email protected]. 3478110106

SITI INTERNET-GRAFICA-DEPLIANTPUBBLICITÀ-FOTOGRAFIA DIGITALE

Il messaggero del Cilento

Dire t to re Responsabi le : Paol ino Vito lo

Responsabile Amministrativo: Aniello Cuomo

Resp.Redazione Palinuro: Ermanno Montuori

Abbiamo incontrato CarmeloS t a n z i o l a , c o n s i g l i e recomunale eletto nella listaArcobaleno, il quale ha volutogentilmente esprimere il suoparere sull’operato della nuovaamministrazione in questi primigiorni di governo. Al di là deigiudizi specifici, che peraltroriportiamo nel seguito,dobbiamo dare atto al dott.Stanziola e a tutto il gruppo diminoranza, di cui egli fa parte,del grande spirito collaborativoche anima l’opposizione e delsincero desiderio di contribuireal governo del Comune. Questoatteggiamento ci rende felici efiduciosi che risultati positiviarriveranno. Sarebbe bello seanche nel governo nazionalesi avessero tali esempi dic o l l a b o r a z i o n e e d iinterpretazione positiva deiruoli rispettivi di maggioranzae opposizione.A d u e m e s i c i r c adall’insediamento dellanuova Amministrazione delSindaco Romano Speranza,quali sono le impressionigenerali dell’opposizionesull’operato del nuovogoverno comunale?Dobbiamo dare atto che è sottogli occhi di tutti un notevolemiglioramento della pulizia delterritorio e della sistemazionedegli arredi urbani. Adesempio, le aiuole spartitrafficosono state sistemate a prato conpiante e fiori, la qual cosa

contribuisce a qualificarel’immagine che il paese offreai cittadini ed ai turisti, che inquesta stagione lo affollano.Non posso non ringraziare erallegrarmi, come cittadino ecome amministratore, per laf a t t i v a e c o m p l e t acollaborazione da parte deisingoli cittadini e da parte dellestrutture ricettive turistiche, checontribuiscono a migliorare lanostra immagine. Prendo attodi una forma di collaborazionecompleta da parte dei cittadini:assistiamo ad un’inversione ditendenza nella mentalitàcomune della popolazione, chenon ha più un atteggiamentocritico nei confronti delleistituzioni, ma offre volentierila propria collaborazione.Ritiene insomma che il sensocivico dei cittadini siamigliorato?Non spetta a me giudicarlo, manoi ci rendiamo conto che,a n c h e g r a z i e a l l acollaborazione diretta di tutti,si riesce ad avere un risultatopiù lusinghiero. Il cittadino vat e n u t o i n u n a c e r t ac o n s i d e r a z i o n e e v aresponsabilizzato nelle suescelte. A tutta la popolazioneva tutto il mio ringraziamento,per l’evidente atteggiamentocostruttivo e propositivo.Registro in positivo tutto ciò efaccio un plauso ai cittadini,agli operatori turistici ed ancheall’amministrazione comunale,

d i c u i a n c h e n o idell’opposizione facciamoparte, per i buoni risultati finqui ottenuti.Apprezziamo molto questacollaborazione e lo spiritopropositivo dell’opposizione.Ringrazio i l gruppo diminoranza, che mi ha eletto aconsigliere della Comunitàmontana Lambro Mingardo, eringrazio anche l’interaamministrazione, che hacondiviso questa scelta, conl’augurio che la stessacollaborazione che si adopereràin consiglio comunale la siritrovi anche nella comunitàmontana, nell’interesse dellaprogettualità di sviluppodell’intero comprensorio.Fin qui abbiamo sentito solonote positive. Ci sono criticheda fare?A suo tempo, nella precedenteconsiliatura, abbiamo ottenutoi finanziamenti per progetti giàdeliberati e aggiudicati, tra cuiil parcheggio di Centolacapoluogo e l’ impiantosportivo di Palinuro, che, a mioa v v i s o , s i p o t e v a n otranquillamente iniziare, perevitare difficoltà future. Almomento non ci risulta che ilavori siano stati iniziati. Cosìrischiamo ad esempio che aottobre, a inizio campionato,gli impianti sportivi non sianoancora pronti.La Redazione di Hermes

C o n t i n u a a p a g i n a 3

C o n t i n u a a p a g i n a 2

Qualcosa è cambiato. Giriamo perle strade di Centola, di Palinuro edelle altre frazioni e non ci sembradi essere in Campania. Poco piùdi due mesi fa (e non era ancoraestate!) il cumulo di rifiutiall’esterno del Parco San Paolo aPalinuro – tanto per fare unesempio e senza offesa pernessuno – aveva dimensioni dahinterland partenopeo. Oggi,nonostante le presenze turistichegià consistenti per la precoceestate da poco iniziata, laspazzatura, quando c’è, ètranquillamente riposta negliappositi contenitori. Sarà che lagente non produce più rifiuti?Tranquillizzatevi: ne produceeccome! Ho visto scaricare ancheil non scaricabile (materassi,lavatrici, televisori), ma dopo poconon c’era più nulla. Grazie a qualemagia? Nessuna. Semplicementel’immondizia viene raccolta,anche più di una volta al giorno.E ringraziamo gli amministratoricomunali che stanno facendo isalti mortali (è questa la semplicericetta magica) per reperire siti distoccaggio alternativi, poiché,come ben sappiamo, quelli dellaRegione, se non sono già chiusi,sono sull’orlo del collasso. A causadella dissennata politica diBassolino, che oltre ad esseretuttora governatore della Regione,è stato anche per lungo tempoCommissario per l’emergenzarifiuti. Con i risultati sotto gli occhidi tutto il mondo (purtroppo) eche non solo io, notoriamenteparziale, ma anche i suoi sodalipolitici gli contestano. Eppuredelle brillanti soluzioni tecnicheci sarebbero, per risolvere ilproblema alla radice. Tanti, troppianni fa, il predecessore diBassolino, il governatore Rastrelli(salto l’interludio di Losco, tantonon conta), aveva già avviato iprogetti esecutivi di ben cinque“termovalorizzatori”. Poi tutto sifermò e, dopo tre lunghissimi ef a t i c o s i s s i m i l u s t r i d icontestazioni, polemiche e perdite

di tempo, sta ora per partire (manon ne siamo completamentesicuri) il solo termovalorizzatoredi Acerra. Che, a causa dellalunghissima gestazione, nasce giàvecchio.Infatti, sebbene in Italia la ricercascientifica sia tradizionalmenteuna povera cenerentola, altrove sifanno progressi (e che progressi!).Facciamo un esempio. C’è unasocietà svizzera (niente nomi: nonf a c c i a m o p u b b l i c i t à ! ) ,specializzata in riciclaggio eproduzione di energia, checostruisce centrali termoelettrichea combustibili alternativi.Spiegazione: queste centralibruciano i rifiuti e produconoelettricità. Vedo già i nostriambientalisti da quattro soldiscattare in piedi indignati per comequalcuno possa solo pensare diinquinare con per ico los imarchingegni il nostro splendidoa m b i e n t e p r o f u m a t o d i“mondezza”. Del resto, bastaandare in internet sul blog delMinistro Pecoraro Scanio, che haf u r b e s c a m e n t e s f r u t t a t ol’ignoranza della gente el ’ a l l a r m i s m o a m b i e n t a l epermanente per costruirsi unasplendida carriera (e quando maise lo sognava!), per vedere comei suddetti idioti abbiano giàampiamente bocciato soluzionidel genere di quella che vorrei oradescrivere.Premetto che moltissime di questecentrali elettriche a combustibilialternativi sono già in regolareesercizio un po’ ovunque inEuropa e nel Vicino Oriente. Cene sono ben due, anche se menomoderne, persino nel centro diVienna; non nei dintorni o nellecampagne, ma proprio nel centro.Forse che gli austriaci sono pazzi,gli svizzeri sono pazzi, i tedeschisono pazzi, e così gli israeliani, iserbi, i croati, i polacchi e chi piùne ha più ne metta? Tutt’altro: essisono molto più saggi di noi.Vediamo perché. Innanzi tuttol’inquinamento, così demoliamo

sul nascere la scontata obiezionedegli ambientalisti in serviziopermanente effettivo. Questecentrali bruciano sì i rifiuti, maad una temperatura di 1200°centigradi. A quella temperatura,come sa qualunque mediostudente della scuola dell’obbligo,tutti i componenti di una normalespazzatura sono allo stato gassoso.E non solo; se il nostro bravostudente ha studiato anche un po’di chimica, saprà anche che aquella temperatura i composticomplessi, come gli idrocarburi e(tanto per citare un nome che faancora paura) la diossina, nonpossono esistere, ma si scindononei loro componenti elementariossigeno, azoto, ossido di carbonioecc. Vedo già alzare la mano diun ambientalista istruito: e imetalli, come la mettiamo con imetalli? E’ vero, l’acciaio delle“buatte” di pomodoro non diventagassoso neanche a 1200°, quindiva da sé che i metalli vannorecuperati con opportuni processi,raccolta differenziata ovagliatura con elettrocalamite,prima della combustione.Quindi il sistema permette disuperare anche l’annosoproblema della raccoltadifferenziata, potendosilimitare alla sola raccolta deimetalli. Cosa peraltro nonindispensabile, perché la nostracentrale è attrezzata perseparare i metalli dai rifiutiindifferenziati.Superate queste obiezioni, è ilmomento di concretizzare conalcuni numeri. La nostracentrale ingoia 18,5 tonnellatedi rifiuti all’ora, a ciclocontinuo, pari a 444 tonnellateal giorno e 151.700 tonnellateall’anno. In cambio essaproduce energia elettrica per168.109 Megawatt all’anno(quanto basta per alimentareuna città di 150.000 abitanti),

E' l'alba di una nuova stagione!Doveroso l' augurio di unalunga e proficua consiliaturaalla nuova amministrazioneguidata dal dott. RomanoS p e r a n z a , i n c i s i v o edeterminato nel corso di unacampagna elettorale tuttosommato corretta, a trattiironica e priva di insulsepolemiche. Complimentivivissimi al volenterosoAlessandro Ramando, newentry della lista Insieme erivelazione di questa tornataelettorale. Ale, i giovani delcomune di Centola confidanoin te! Sin da ora non si può nonmarcare l 'attenzione cheAlessandro è chiamato arivolgere alle problematichegiovanili del nostro comune.Nuova stagione non può esseres e n z a u n v i g o r o s oavvicinamento alle istituzioni,alla fioritura sociale, politica eculturale della nostra gioventù.Alessandro è, al momento,l'unica risorsa per la classegiovanile locale, elemento dimediazione tra l'operato dellapolitica e le necessità di tutti iragazzi di Centola. E' evidenteche le nuove generazioni nonpossono e non devono rimanereimmobili aspettando chequalcosa di buono piova dalcielo: è necessaria l'unità di

intenti, costanza, impegno daparte di tutti. Con l'elezione diAlessandro tutti noi giovanisiamo chiamati a partecipareall'individuazione di soluzioniper le problematiche delquotidiano e impiantare solidebasi alla classe dirigente didomani. Dispersione scolastica,disoccupazione, l'assenza dicentri ricreativi e di diffusioneculturale attanagliano la vitadei giovani e l imitanobruscamente lo sviluppo delterritorio. La consiliatura chesi è appena aperta dovrà esserequella della svolta su più frontiper il comune di Centola;importante è non dimenticareche al di là del turismo,dell'economia, c'è anche unacomunità sociale che non vivedi sola ricettività. Le fasce piùdeboli (in particolare quellagiovanile) chiedono a granvoce di essere rese partecipi edi esere ascoltate,di essereaccompagnate per mano allasoluzione dei problemi, digarantirsi certezze per il futuro.E' impensabile dover trasferirsialtrove in cerca di fortunaquando l'oro è sotto i nostripiedi! Fondamentale saràavviare politiche giovanili diampio respiro e ben articolate,tenendo ben presente l'agendadi Lisbona, le linee guida in

materia di politiche giovanilit racciate dalla RegioneCampania, le normativen a z i o n a l i i n t e m a d icoinvolgimento dei giovani neip rocess i dec i s iona l i enell'elaborazione delle politicheper lo sviluppo. Alessandroavrà l'importanre compito direnderci primi attori della vitadel comune e tutti noi,compatti, abbiamo l'obbligo diessere per lui un solidosostegno e fucina di idee eprogetti. Forum dei giovani,sportello informagiovani, pianostrategico per l'occupazione,servizio civile: questi ed altrigli strumenti di lavoro permassimizzare le opportunità;consultazioni periodiche perdiscutere dei problemi e trarren u o v i s p u n t i p e r t r efondamenta l i ob ie t t iv i :formazione, occupazione,ricreazlone. In questi caldigiorni di campagna elettoralesi sono spesi fiumi di parole infavore delle nuove leve dellanostra società; affinché nonrestino tali, fondamentale èmettere in pratica la voglia dicambiamento, l'aspirazione ela voglia di farsi sentiredimostrata dai 100 attestati distima che Alessandro haraccolto tra il 27 ed il 28maggio.

d i R a f f a e l e G r e c oÈ UNA NUOVA STAGIONE!

CENTOLA: LA PAROLA ALL’OPPOSIZIONE

Intervista a CARMELO STANZIOLACONSIGLIERE COMUNALE DEL GRUPPO ARCOBALENO

CENTOLA: I PRIMI DUE MESIDELLA NUOVA AMMINISTRAZIONEINTERVISTA AL SINDACOROMANO SPERANZADopo solo due mesi diamministrazione è presto pertracciare un bilancio. Tuttaviaproprio questo è il momentoper giudicare la situazione dipartenza. Quali problemisono stati ereditati dallapassata amministrazione?È difficile un bilancio dopo solidue mesi, anche perchél’insediamento della nuovaamministrazione è coinciso conl’inizio dell’estate e dellastagione turistica, con tutti iconseguenti problemi. Misembra comunque, anche adetta della popolazione siaresidente che turistica, chestiamo fronteggiando in modoegregio tutti i problemi,mettendo al primo postol’immagine e la pulizia delpaese. Abbiamo eliminato icumuli di r if iuti sparsidappertutto, che negli anniscorsi caratterizzavano il nostropaesaggio estivo, siamointervenuti su una serie dip i c c o l i p r o b l e m i , d a lmarciapiede rotto alla tabellasgangherata, dalla cura delleaiuole a quella dell’arredourbano.

Se si guardano i numeri deirisultati elettorali dello scorsoaprile, si ha l’impressione diun paese spaccato in due.Tuttavia, dopo soli due mesi,si ha una sensazione del tuttodiversa. Siamo in presenza diun diffuso consenso e di ung r a n d e s p i r i t o d i

collaborazione da parte ditutti. Ritiene che ciò siadovuto all’operato della suaamministrazione di questiprimi giorni?C e r t a m e n t e . P r o p r i ol’immagine di pulizia, di cuiparlavo prima, dimostrano lanostra cura, la nostra passionee il nostro amore per il paese.Cose queste che certamentenegli ultimi quindici anni sonomanca te de l tu t to . Lapopolazione è certo moltosensibile a questa inversione ditendenza e quindi approva ilnostro operato.

Ritiene che la situazioneoggettiva, soprattutto dib i lanc io , che è s ta tariscontrata al momentodell’insediamento della nuovaamministrazione, possacostituire un freno allosviluppo futuro e allarealizzazione dei punti delprogramma?Abbiamo preso e stiamocontinuando a prenderecognizione di tutto quantoconcerne i fatti comunali, ancheper assicurare il rispetto deitermini in scadenza. È questoun aspetto estremamentedifficile del quale ci siamo fatticarico, anche in considerazionedi una deficienza strutturaledella macchina burocratica.Abbiamo già esposto da subitoalcuni numeri riguardanti lasituazione di debiti e crediti.Per quanto riguarda i debiti,

stiamo procedendo tra milledifficoltà alla ricognizione didebiti fuori bilancio e di debitiancora da quantificare, oltreche di debit i del tut tosconosciuti presso gli ufficicomunali. Ho dato un’occhiataad una lettera aperta inviata daicons ig l ie r i de l g ruppoArcobaleno e datata 4 luglio.Ho deciso di non dare risposta,per non alimentare inutilipolemiche. Voglio soloprecisare che i lavori alladiscesa di via Roma in Centolainizieranno il 16 settembre, cosìcome concordato con laProvincia, ad evitare di bloccarei l capoluogo nel pienodell’estate. Conseguentementei lavori del parcheggio di viaDe Gasperi, sempre di Centolacapoluogo, inizieranno subitodopo l’Epifania, non essendocompatibile la chiusura di talestrada in contemporanea con lachiusura di via Roma. Anche ilavori di piazza Virgilio aPalinuro e quelli del porto diPalinuro inizieranno nei primigiorni di ottobre. Intendo peròprecisare che tutti questi lavori,così come gli altri in corso diesecuzione, sono e sarannoa t t en tamente segu i t i emonitorati da parte di questaamministrazione, sia perchévengano eseguiti a perfettaregola d’arte, sia per opportunemodifiche in corso d’opera.Tanto a dimostrazione dellacura e dell’attenzione anche inquesto settore, a differenza del

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Anno VI - Numero 5 - Agosto 2007 HERMES - Il messaggero del Cilento Pagina 2

R I V E N D I T A G A SA D O M I C I L I O

G A L I E T T Iditta

Articoli per bambini

via Roma, CENTOLA (SA)tel. 0974 933125cell. 368 3569326

QUALCOSA È CAMBIATO - continua dalla primaenergia termica per 50.000Megawatt all’anno e ceneri inertiriutilizzabili in varie industrie(edilizia, fertilizzanti) per un totaledi oltre 10.000 tonnellate anno.Se trasformiamo questi numeri inconto economico, abbiamo unrisparmio annuo di 15,5 milionidi euro sulla raccolta stoccaggioe trasferimento in discarica , unricavo di 21,4 milioni di euro perl’energia elettrica prodotta, nonchéun altro ricavo più difficile daquantificare per l’util izzodell’energia termica e delle ceneri.Non male, vero? La spazzaturanon è più un problema, ma unaricchezza.Obiezione: ma è possibile che unimpianto simile non abbiaemissioni nocive? Certo che no,ma esse sono contenute entro circaun decimo dei limiti, molto rigidi,delle norme tedesche in materia.Per fare un esempio, nel suopiccolo e fat te le debiteproporzioni, la nostra bravacaldaia a gas per il riscaldamentoautonomo di un appartamento di100 metri quadri è sicuramentepiù inquinante.E’ giunto finalmente il momentodi fare quattro conti in croce.Poiché tutta la Campania produceuna media di 8000 tonnellate dirifiuti al giorno e la nostra centralene smaltisce 444, con unasemplice divisione ed unamoltiplicazione si evince chebasterebbero 18 di queste centraliper risolvere il problema allaradice e fornire energia elettrica a2.700.000 abitanti, cioè a pocomeno della metà dell’interapopolazione campana (5.800.000

unità).Ultima obiezione: ma quantospazio occupano queste 18centrali? Pochissimo: ognuna diesse occupa la metà di un campodi calcio (tagliato per il lungo).Quindi, nessun problema, ma solovantaggi.Dulcis in fundo: sebbene una diqueste centrali costi circa 30milioni di euro chiavi in mano, lasocietà costruttrice è disponibilead installarla gratis, trattenendoovviamente il reddito prodotto,ma pagando agli enti che decidonodi ospitarla una percentuale del10%. In soldoni si tratta di circa3 milioni di euro all’anno, chepossono consentire ai fortunatiabitanti di non pagare la tassa suirifiuti e magari di azzerare anchel’ICI sulla prima casa. Senzacontare che il personale necessarioalla gestione a regime dellacentrale (15 unità) verrebbe sceltotra la popolazione del comune odei comuni ospitanti.Ho parlato della Campania, maera solo un esercizio accademico.Non mi permetterei mai di daresuggerimenti al nostro illuminatogovernatore, che sicuramente nonne ha bisogno. Ma il nostro piccoloCilento, così lontano dai palazzidell’impero? Una sola centrale cibas te rebbe e c i darebbel’indipendenza e la libertà dalla“munnezza”, ed anche un bel po’di soldi, il che non guasta.Abbiamo consultato le leggi e ledisposizioni in materia. Sembraincredibile, ma la cosa è fattibile.E allora, perché non proviamo asognare?

P a l i n u r o : t e m p e s t a s u l p o r t o

Porto di Palinuro, gremito di ombrelloni

Porto di Palinuro, mattina del 20luglio 2007. Tempo bello, solesp l enden te , mare ca lmo .Improvvisamente scoppia unatempesta, ma non è meteorologica:una ventina di uomini in divisa,tra marinai e carabinieri, scendesulla spiaggia e inizia unsistematico sequestro degliombrelloni e delle sedie a sdraiosistemate in bell’ordine, pronte adaccogliere i bagnanti. Gli operatorituristici che si dedicano al serviziospiaggia cercano di protestare, manon c’è niente da fare. Nellaconfusione generale, qualcuno sisente male e qualcuno, colto damalore, finisce addirittura inospedale. Dopo un paio di giorniil magistrato stabilisce che nonsussistono motivi per confermareil sequestro e le attrezzaturevengono restituite ai rispettiviproprietari.Che cosa è successo? La materiaè complessa e contraddittoria, perquesto abbiamo svolto una piccolaindagine ed abbiamo appuratoquanto segue.Le forze dell’ordine non hannosvolto un’azione dimostrativa etanto meno hanno esercitato alcunaprepotenza. Anzi, a detta dellamaggior parte degli operatorituristici della spiaggia, il lorocomportamento è stato corretto e,nei limiti imposti dalle circostanze,addirittura “umano”. In realtà essihanno effettuato un atto dovuto, aseguito della denuncia di persone,che non avevano potuto occuparecon un proprio ombrellone unospazio sulla spiaggia. Questodiritto, infatti, non può esserenegato a nessuno, perché laspiaggia del porto, proprio perchéinterna ad un’installazioneportuale, non può essere oggettodi concessioni demaniali (e seanche così non fosse, l’eventualeconcessione sarebbe impeditaanche dall’esigua larghezza dellaspiaggia, tale da non poter lasciarelo spazio da riservare per legge aspiaggia libera). Per di più, nelprimo tratto, che va dallaCapitaneria al ponte con scalettapresso la Torre, t rat to dicompetenza della Regione, èaddirittura vietata la balneazione.Anni fa c’era anche un cartello didivieto, ma fu rimosso e nessunose ne ricorda più. E allora, comefanno gli operatori turistici a crearedei veri e propri “lidi” sulla

spiaggia del porto? La scappatoiaè l’articolo 68 dell’ex Codice dellaNavigazione, mantenuto in vigorenonostante il Codice sia statoabrogato il 15 settembre 2005,perché non sostituito da alcunregolamento successivo. L’ex art.68 recita esattamente così: “Art.68 - Vigilanza sull' esercizio diattività nei porti - 1. Coloro cheesercitano un' attività nell' internodei porti ed in genere nell'ambitodel demanio marittimo sonosoggetti, nell'esplicazione di taleattività, alla vigilanza delcomandante del porto. - 2. Il capodel compartimento, sentite leassociazioni sindacali interessate,può sottoporre all' iscrizione inappositi registri, eventualmente anumero chiuso, e ad altre specialilimitazioni coloro che esercitanole attività predette.”. Come si vede,non c’è traccia di permessi, né diconcessioni, ma solo il monitosull’autorità del comandante delporto, nonché la possibilità, daparte delle autorità, di creareregistri per regolamentare le attivitàin area portuale. Interpretando conuna certa larghezza l’ex art. 68,obiettivamente molto generico, ilComune ha dato la possibilità aglioperatori turist ici , che lodesiderino, di affittare attrezzatureda spiaggia a chi lo richieda,posizionando tali attrezzature(sedie e ombrelloni) solo almomento della richiesta del cliente.Per le necessarie iscrizioni airegistri e per gli adempimentiburocratici, il Comune richiede unpagamento annuo di circa 360euro. Come dimostra anchel’esiguità di questa cifra, non sit rat ta di una concessionedemaniale, quindi non è lecitoposizionare gli ombrelloni e lesedie al mattino presto, prima chearrivino i clienti. Per inciso, ènotizia recente che su alcunespiagge libere liguri dei privati,che avevano preso l’abitudine direcarsi prima delle otto del mattinoper “riservare” pezzetti di spiaggiacon asciugamani e stuoini, si sonovisti multare dai rispettivi Comunidi ben 1024 euro. Una bellabatosta, non c’è che dire! Matorniamo ai lidi di casa nostra.Neanche a farlo apposta, due giorniprima del venerdì nero 20 luglio,il Sindaco di Centola avevaprovveduto ad inviare una circolarea tutti gli operatori turistici del

porto (vedi figura), in cui ricordavache l’ex art. 68 non configuradiritti, ma solo doveri e che innessun caso è lecito occupare laspiaggia libera prima dell’arrivodel cliente che occupa la sedia el’ombrellone. In parole povereniente file di ombrelloni e sedievuote pronte dal primo mattino.Come ben sappiamo, il nostro sud,a differenza della nordica Liguria,è il regno del possibile, per cui siè voluto chiudere un occhio edanche tutti e due e gli operatori delporto si sono divisi gli spazi,proprio come se godessero di unac o n c e s s i o n e d e m a n i a l e .Nonostante l’infrazione dellalegge, tutto sarebbe filato liscio,se qualcuno non si fosse spintoaddirittura a cacciare via dallaspiaggia qualcuno che, portandosila propria sedia a sdraio, si sarebbevoluto sistemare su un angolo, chel’operatore in questione ritenevadi suo uso esclusivo. Questiatteggiamenti, reiterati nel tempo,hanno fatto scattare l’azione delleforze dell’ordine. Ora tutto sembratornato come prima e tuttilavorano, godendo i frutti dellapiena stagione balneare. Poichécapiamo perfettamente le ragionidegli operatori turistici, che peraltrooffrono un servizio spiaggia che èrichiesto dai turisti, poiché capiamopure che la legge disgraziatamentenon consente di godere diconcessioni demaniali normali,esortiamo tutti ad usare il buonsenso. Nei riguardi degli operatorituristici si continui a chiudere unocchio (e anche due), visto chesvolgono un lavoro necessario,richiesto ed anche di qualità.D’altra parte questi ultimi, nel rarocaso che si presenti sulla spiaggiail turista fai-da-te che chiede diesercitare il suo sacrosanto dirittodi occupare con la sua sedia unpezzetto di spiaggia, che per leggeè libera, chiudano anch’essi unocchio e lo lascino stare. Tanto,quanti saranno mai questimasochisti che si portano armi ebagagli da casa invece di goderedi un servizio comodo e neanchetroppo costoso? Come al solito, ilbuon senso e la tolleranza sono ilrimedio di tutti i mali. Noimeridionali siamo maestri inquesto. Usiamoli e godiamoci idoni che la natura ci ha elargito.La Redazione di HERMES

POLITICHE SOCIALINUOVE INIZIATIVE DEL COMUNE DI CENTOLADal 2000, con la legge 328, cheaveva l’obiettivo di garantire sututto il territorio un livello uniformedi servizi sociali e socio-sanitari, èstato creato un sistema integrato diinterventi e servizi sociali checomprende i Comuni, le ASL, leComunità Montane, la Provincia,che, insieme, costituiscono i pianisociali di zona. Il piano sociale dizona SA 7 nasce dall’accordo tra41 comuni, le comunità montane “Alento- Monte Stella”, “Gelbison-Cervati”, “ Lambro-Mingardo”, laASL SA3, la Provincia di Salerno.Il comune capofila è Castellabatedove è localizzato l’Ufficio delPiano, sede amministrativa.L’organizzazione del piano siarticola territorialmente in 3 aree,intorno ai comuni di Agropoli, Vallodella Lucania, Camerota, dove sonoubicate le sedi degli uffici delSegretariato Sociale. Le risorseeconomiche, per questi servizi, sisono ridotte notevolmente, negliultimi anni. I principali servizi offertidal Piano di Zona riguardano lefamiglie in difficoltà, i minori, glianziani, i disabili, i tossicodipendentie gli alcoldipendenti, i poveri, gliimmigrati, in definitiva tutti icittadini che si trovino in uno” statodi grave disagio”.Per usufruire di quasi tutti questiservizi è necessaria una relaziones o c i o - f a m i l i a r e r e d a t t adall’assistente sociale o dallopsicologo del Piano di Zona, e,spesso, la compilazione del modelloISEE, per una valutazione delreddito complessivo. I servizidestinati alle famiglie che si trovanoin situazioni di difficoltà, sono iseguenti: -Casa di accoglienza perdonne in difficoltà e i loro figliminori, per donne vittime diviolenza, abuso, o di gravi conflittifamiliari. Viene dato loro un “luogoprotetto”, proponendo una rete disupporto mediante ascolto,orientamento, ospitalità, assistenza,sostegno psicologico. -Servizio diaffido familiare, rivolto a minoritemporaneamente privi di un

ambiente familiare idoneo alla lorocrescita, prevede l’inserimento delminore in un nucleo familiarediverso da quello di origine, per unperiodo di tempo limitato, necessarioal superamento del momento didisagio. Riguardo i minori, per iquali non è praticabile l’affido, c’èla possibilità di assicurare ospitalitàpresso comunità a dimensionefamiliare (o case famiglia). Un altroservizio, che potrebbe essere offertoai minori, è il tutoraggio educativoo sostegno scolastico. -Servizio disostegno economico e sociale allefamiglie in difficoltà: erogazione daparte dei Comuni di contributieconomici direttamente alle famiglieche si trovino in situazioni particolaridi difficoltà economica e sociale.Anziani: -servizio di assistenzadomiciliare per persone con etàsuperiore a 65 anni , nonautosufficienti, che possonousufruire presso il proprio domiciliodi un aiuto nello svolgimento delleattività della vita quotidiana. -Servizio di turismo sociale: attivitàescursionistiche, visite guidate,soggiorni presso località di interessestorico-culturale, religioso, termale.-centro sociale polifunzionale chefavorisce le relazioni sociali la loroi n t e g r a z i o n e s o c i a l e .T o s s i c o d i p e n d e n t i ealcoldipendenti: - possibilità diusufruire di “borse lavoro” chedovrebbe favorire l’inserimentolavorativo di questi soggetti, cherischiano di essere esclusi daiprocessi produttivi. Questo servizioè rivolto alle persone che hannoterminato i l programmaterapeutico- riabilitativo,segnalate da assistenti sociali odal SERT. -E’ in programmaa n c h e u n ’ a t t i v i t à d isensibilizzazione e prevenzionecoinvolgendo gli insegnanti e glialunni delle scuole, con unprogetto per la produzione dimateriale informativo per unacampagna contro ogni tipo didipendenza (alcol, droga, fumo)

Disabili: -servizio di assistenzadomiciliare, (come per glianziani), -servizio di integrazionescolastica, per assicurare il dirittoallo studio, l’inserimento el’integrazione scolastica. -Servizio di socializzazione edintegrazione sociale, per crearec o n d i z i o n i f a v o r e v o l i a lmiglioramento della qualità dellavita delle persone diversamente abili,mediante partecipazione a diverseattività di socializzazione dirette alrecupero della loro autonomia.Contrasto alla povertà:-Contributi economici direttiall’integrazione del reddito perpersone tra i 18 e i 65 anni cheversano in condizioni di particolaredisagio economico.-Borse lavoro che sono una formadi sostegno economico in cambiodi una prestazione di servizi. -Reddito di cittadinanza (350 euromensili per famiglie con redditoannuo complessivo inferiore a 5.000euro) -Centro di prima accoglienzache assicura sostegno a persone contemporanea difficoltà abitativa (pernottamento, ospitalità diurna)per un periodo di tempo limitato. -Contributi economici per ilpagamento dell’affitto di casa.Immigrati: -sportello informativoche fornisce consulenza einformazioni su ingresso e soggiornoin Italia, opportunità occupazionali,modalità d’accesso al SistemaSanitario e ai servizi sociali.Tutti icittadini, per avere informazioni suiservizi sociali dell’ambito Sa7possono rivolgersi al Segretariatosociale di Marina di Camerota, ViaSirene 3 ,(tel. 0974379623, martedìore 9,30-12,30 e giovedì ore 13-16)inol t re c’è uno spor te l loinformativo, curato dall’assistentesociale, presso la casa comunale.Peril futuro si dovrebbe tendere amigl iorare l ’ informazione,migliorare i rapporti con l’utenza ela qualità dei servizi offerti,privilegiando quei cittadini che sitrovano in condizioni di maggioredifficoltà. Gustavo Mion

25 settembre 1949: tanto tempo fa. Lamattina è limpida e fresca a Palinuroe una dolce brezza di terra, profumatadi alloro e lentisco, scavalca le radecase del paese, sparse come un greggetra gli ulivi, e increspa le limpide acquedel porto. Palinuro non è il centroturistico che conosciamo oggi, ma èsolo un borgo di poveri pescatori eq u e l l o c h e e s s i c h i a m a n opomposamente porto è solo unaspiaggia di sabbia chiara, a stentoprotetta dalla breve sporgenza di puntadel Fortino. Il tempo sembra buono edieci barche a remi (il motore è ancoraun lusso inimmaginabile) prendono illargo per andare alla pesca del pescespada, ognuna con due marinai, l’unoai remi, l’altro a innescare con pezzidi alici la coffa, una lunga fila dicentinaia di ami, che, una volta al largo,sarà sparsa nel mare per essere ritiratadopo qualche ora di attesa, carica deipesci spada che avranno abboccato.Dopo una lunga, lunghissima vogata,quando ormai il capo Palinuro è unapiccola macchia di roccia stampatasulla costa azzurrina, le coffe vengonopazientemente filate in acqua e la pescaha inizio. Al mattino il tempo sembravabuono, ma ecco che nel pomeriggio,forse alle quattro a giudicaredall’altezza del sole (nessuno deipescatori possiede un orologio), il cieloimprovvisamente si oscura e un ventofreddo comincia a sferzare il mare, chesi ribella ricoprendosi di onde e dispuma. I pescatori, spaventati, ritiraronoin fretta e furia le coffe e faticosamente,intirizziti e fradici di acqua salmastra,si avviarono a remi verso il porto. Aterra, i loro familiari, preoccupati perl’improvvisa tempesta, si erano giàriversati sulla spiaggia e, timorosi perla sorte dei loro cari, avevano preso lastatua di Sant’Antonio da Padova, chegià allora dimorava nella biancachiesetta del porto, e l’avevano postain riva al mare, quasi a cercare diplacare le onde con lo sguardo delSanto e del Bambino tra le sue braccia.Certo le preghiere dovettero essereesaudite, perché dalla caligine cheaveva offuscato il mare emerserofinalmente le barche dei pescatori. Lagioia fu immensa, ma di breve durata:nella confusione generale un pescatore,Mauro “il Quartigliere” si accorse chele barche tornate erano nove e nondieci. Mancava all’appello il piccologozzo di Mauro “Cioccolatera” e diSalvatore “’o Zito”, che, attardatisi perritirare la coffa forse imbrogliata, eranorimasti al largo, preda della tempesta.La disperazione delle donne spinsel’unico motopeschereccio di Palinuro,che quel giorno era rimasto in porto,ad avventurarsi nei flutti neri per lanot te ormai sopragiunta . I l“Quartigliere”, spinto dalla madre, salìa bordo, perché meglio ricordava laposizione della barca dispersa. Ma nelbuio e nel vento era come cercare l’agonel pagliaio. Improvvisamente, quandog ià , pe r se l e spe ranze , i lmotopeschereccio stava per fare ritorno,agli occhi increduli del “Quartigliere”apparve una luce lontana nel marescuro. I soccorritori la seguirono eraggiunsero i due dispersi, stremati erassegnati alla loro sorte. Essi furonoissati sul peschereccio e la loro barcatrainata in porto. Inutile dire che ilpiccolo gozzo, ormai invaso dalleacque, non aveva alcun lume a bordo.La luce miracolosa che aveva guidatoi soccorsi fu attribuita alla benevolenzadi Sant’Antonio, santo miracoloso cheaveva voluto salvare con un ennesimomiracolo due uomini di mare in baliadegli elementi avversi. Da allora il 25settembre è festa grande a Palinuro.Tutti gli anni, se il mare lo consente,nel primo pomeriggio, proprio all’oradella tempesta di tanti anni fa, la statuadi Sant’Antonio esce dalla sua chiesettabianca del porto e sale sulmotopeschereccio che quell’anno haottenuto l’ambito onore di portare ilsanto. La processione di centinaia dibarche di pescatori e di turisti lascia ilporto al suono di una banda, imbarcataanch’essa su un motopeschereccio, esi dirige prima alla grotta Azzurra epoi punta decisamente verso Caprioli,dove si ferma per assistere ad un primospettacolo pirotecnico. La via delritorno verso il porto è scandita da altre“stazioni” con fuochi, fino allospettacolo finale che accoglie le barcheche rientrano nel porto. I festeggiamentinon si limitano alla processione, madurano più giorni. Quest’anno ilComitato festa ed il parroco DonClaudio Zanini, hanno stabilito che ifesteggiamenti dureranno dal 22 al 25 settembre 2007. Il 25 settembre alleore 15.00 verrà svolta la processionedi Sant'Antonio sia per mare che perterra e al rientro nella cappella del portovi sono i fuochi pirotecnici. In serataalle ore 21.00 vi sarà il concertobandistico della banda "Città diConversano", mentre, il 24 settembre,si svolgerà la processione in onore dellaMadonna Assunta, con l'inaugurazionedell'anno scolastico 2007/2008 e lapartecipazione degli alunni delle scuoleelementari e medie.Con la festa di Sant’Antonio comincial’autunno, ma l’estate di Palinuro nonè finita. Il sole e il mare ancora tiepidispingono a godere la pace delle spiaggeormai restituite ai loro silenzi, in attesadi un inverno mite, ma ancora lontano.

LA FESTA DIS.ANTONIODEL PORTO

Page 3: HERMES è distribuito gratuitamente. I contenuti sono Vallo ... · di una forma di collaborazione completa da parte dei cittadini: assistiamo ad un’inversione di tendenza nella

Anno VI - Numero 5 - Agosto 2007 HERMES - Il messaggero del Cilento Pagina 3ROMANO SPERANZAcontinua dalla prima

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passato, quando tutti i lavori pubblicisono stati trascurati nella faseesecutiva. Naturalmente di queste edi altre problematiche parleremo asettembre – inizio ottobre, perché,come detto in precedenza, allo statoil nostro impegno è per tutto quantoconcerne l’emergenza estate..Riconfermo la disponibilità a discuteredei problemi con tutti, compresal’opposizione, purché il tutto sianell’intento di migliorare le cose e difavorirne la realizzazione.Grazie della collaborazione e apresto. La Redazione di Hermes

Passammo al tempio poi di Pudicizia,ch’accende in cor gentil oneste voglie,non di gente plebeia, ma di patrizia....Felice sasso che ‘l bel viso serra!Ché, poi ch’avrà ripreso il suo bel velo,se fu beato chi la vide in terra,or che fia dunque a rivederla in cielo?(1)

PremessaAppare opportuno segnalare, ai fini diuna miglior fruizione del presente lavoro,che già nel numero 8 dell’ottobre 2004 larivista Episteme (2) ha ospitato un miocontributo concernente la cappella di SantaMaria della Pietà (o Pietatella), oggigiornoconosciuta con l’appellativo di MuseoSan Severo e nota agli amanti dell’arteanche come tempio delle allegorie delprincipe Raimondo di Sangro. In talecontributo fu esposta un’ipotesi diversada quelle finora maggiormente accreditate:è mia convinzione che le allegoriescultoree della cappella San Severo,anziché nel filone della culturailluministica radicale e del sincretismomassonico, vadano interpretate ricorrendoa fonti simboliche tradizionali e, in primoluogo, all’Iconologia tardo-cinquecentescadi Cesare Ripa. A supporto di questapersuasione furono addotte duemotivazioni: l’esistenza di un’edizionesettecentesca dell’Iconologia (3),finanziata dallo stesso Raimondo diSangro, e la dichiarata intenzione delprincipe di San Severo di voler “inalzarela nobiltà de’ Caratteri, de’ Geroglifici ede’ Segni” e “ricercarne più addietrol’antichità” (4).L’esistenza nella Pietatella di riferimentiall’Iconologia è accettata da molto tempoed è incontestabile. Numerose sculturedella cappella si ritrovano, sia come nomisia con parte delle immagini a corredo,nel famoso trattato di Cesare Ripa. Ilsistema di simboli dell’Iconologia, però,non appare utilizzato nei tentativi finoraesperiti d’interpretazione delle allegorie,essendo esso considerato semplicementeuna sorta di codice pittografico perl’identificazione delle immagini, dunqueper la ricognizione dei significanti e nondei significati. L’orientamento dominante,come già accennato, è quello di ricondurreil simbolismo della Cappella San Severonell’alveo massonico-illuministico etentare una decodifica nel relativo sistemadi rappresentazioni.Obiettivo del presente lavoro è fornire unesempio di confronto tra i due citati criteridi lettura, vale a dire quello che interpretale allegorie in chiave massonica e l’altroche sperimenta il simbolismo tradizionale. Al tal fine si assumerà la Pudicizia Velataquale opera più indicata per lo studio. Èconveniente considerarla tale siccome ilsuo scultore, il veneto Antonio Corradinimorto nel 1752 nel pieno del suo impegnonella Cappella, collaborò nel disegnoideologico con Raimondo di Sangro eprodusse i 36 bozzetti i quali avrebberopoi guidato, certamente per quantoconcerne l’arredo iconografico, gli scultoriche gli succedettero.La Pudicizia VelataIl monumento, che fu dedicato a CeciliaGaetani, la madre di Raimondo di Sangromorta precocemente all’età di vent’anni,a prima vista (5) e a un’analisi superficiale

può apparire come una doppiacontraddizione. La scultura, raffigurandouna giovane donna la cui nuda bellezzaclassica emerge evidente dal velomarmoreo trasparente che la ricopre, puòsembrare fuori luogo in una cappellasepolcrale. Lo stesso nome di “Pudicizia”pare un ossimoro rispetto alle formescoperte che la statua mostra.Oltre al velo, sul quale si genera un effettoottico d’umidità, quasi come se fossesudato, altri elementi caratterizzanoiconograficamente la Pudicizia.Un serto di rose adagiato sul ventre,dipartendo da un bocciolo racchiuso tradue dita della mano destra, solcaorizzontalmente il grembo della giovanefino a raggiungere l'altro braccio.La mano sinistra poggia sull’angoloribaltato di una lapide spezzata.Ai piedi della statua è posto un vasobruciaprofumi.In un bassorilievo, sottostante la scultura,è riprodotto l'episodio evangelico del "Nolime tangere". Gesù è ivi raffigurato,mediante il simbolo di una vanga cheregge in una mano, come un ortolano qualè scambiato da Maria Maddalena nelVangelo di Giovanni (6). Alle spalle diMaria di Magdala c’è una giovane quercia.Il monumento è adornato, infine, con unafolta vegetazione d’arbusti di quercia.Qual è il senso della scultura? Unsignificato essa deve pur avere, giacchélo stesso Raimondo di Sangro, citandoCicerone, scrisse che “le immagini sonosimilissime alle Lettere; la disposizionee l’alloggiamento delle Immagini allaScrittura”.Una lettura iniziaticaLa lettura più accredita della PudiciziaVelata – se ne possono ritrovare numerosetracce anche in Internet – ha probabilmentela sua origine in una monografia, operadi Rosanna Cioffi, che sin dal titoloanticipa l’orientamento interpretativo (7)e ha per fondamento la militanzamassonica di Raimondo di Sangro (8). Ènell’enclave culturale della Massoneria,quindi, che lo studio citato e le trattazioniche a esso si riferiscono attingono i valorisimbolici dei motivi raffigurati nellaPudicizia e, più in generale, nelle altreopere della Cappella San Severo.La Pudicizia Velata, come sempre accadenelle interpretazioni esoteriche quando siè al cospetto di un velo, è considerata nelsuo complesso un’allusione alla sapienzavelata. Gli stessi arbusti di quercia sonosupposti quali riferimenti alla priscasapientia, siccome la quercia è ritenutarappresentativa dell’albero dellaconoscenza del Bene e del Male.Il bassorilievo corradiniano raffigurantel’episodio del “Noli me tangere” èricondotto al tema “dell’antica sapienzavelata ed intangibile per chi non siainiziato ai suoi misteri” (9) e, anche, èconsiderato metafora di un viaggiod’iniziazione, in cui il neofita in camminodeve simbolicamente morire per rinascere.La lettura esoterica ipotizza che il turiboloposto ai piedi della scultura rafforzi ilcarattere iniziatico della rappresentazione,potendosi esso ricondurre alle fumigazionicon le quali i massoni purificano i lororiti. Alla lapide spezzata e ribaltata si farappresentare la morte prematura dellamadre di don Raimondo.Del serto di rosesulla vita, infine, nell’interpretazione nonmeno esoterica di un’altra autrice (10),L. Sansone Vagni, si apprende che essopotrebbe alludere alla tradizione templaredella “Rosa Mistica”. La lettura or oraesposta, soprattutto a ragione della levaturaaccademica degli autori dai quali è stataproposta e sposata, è fino a oggidominante. Tal essa, però, è e rimane: unalettura. L’allegoria è “un’altra cosa”.Un’allegoria deve esprimere un’ideacompiuta o una storia, differente da quellaraccontata sul piano delle forme, mediantel’uso coerente d’immagini simboliche.Invocando per principi d’autoritàQuintiliano e Edgar Wind, se è vero cheun’allegoria è una metafora continuata eil simbolo gioca nell’arte figurativa ilruolo che la metafora ha nel linguaggio,allora così come le metafore agiscono inletteratura sviluppandosi in allegoria per

mezzo di figure in successionelogicamente correlate, i simboli devonorelazionarsi tra loro essendo coesi comein un mosaico, sia per legame sia peromogeneità del tassello. Non può ognisimbolo, l’uno indipendentementedall’altro, configurarsi come un semplicerinvio a un’idea all’interno di un’enclavespazio-temporale e culturale dirappresentaz ioni . Operazione ,quest’ultima, peraltro molto ardua quandonell’enclave, essendo essa sincretica,risiedono immagini e idee provenienti dagenerazioni simboliche tra loro differentiper età e cultura. Da una simile prassi,creativa o interpretativa che sia, puòderivare soltanto un’opera d’arte, o unalettura dell’opera, stocastica. Inermeneutica, d’altra parte, quando nonc’è squadra idonea a collegare ilparticolare al generale dei lavori di unautore e viceversa, non esiste compassoin grado di tracciare il circolo dellaconoscenza.Una proposta d’interpretazione classicaEsiste, nella Pudicizia Velata, un simbolodominante: è la quercia. Il monumentoalla madre morta di Raimondo di Sangroè ornato con una fitta vegetazione diquercia. Foglie di quercia furono scolpiteda Antonio Corradini anche nelbassorilievo del “Noli me tangere”, ilquale raffigura l’episodio avvenutonell’orto della Resurrezione.Nell’immagine universale “Amor di fama”di Cesare Ripa (11) è spiegato: “La coronaCivica era di Quercia, & gli antichicoronavano di quercia quasi tutte le statuedi Giove, quasi, che questa fosse segnodi vita, & i Romani solevano dare laghirlanda di quercia à chi havesse inguerra difeso da morte un CittadinoRomano, volendo dare l'insegna della vitaà chi era altrui cagione di vivere”. Purenella tradizione cristiana, siccome sisuppose che con legno di leccio quercusfu fabbricata la croce di Cristo, la querciasimboleggia l’albero della Vita anzichéquello della Scienza. A supporto di questiriferimenti, riportare la quercia all’alberodella Vita anziché a quello dellaConoscenza del Bene e del Male dellatesi massonica appare ragionevole da unpunto di vista ermeneutico poichéRaimondo di Sangro manifestò unparticolare interesse verso il primo. Nellasua maggiore opera letteraria, infatti, ilprincipe di San Severo dedicò benquaranta pagine a una trattazione dellafigura tautica, la lettera tau, l’antica crocedella lingua paleoebraica, identificata perl’appunto come l’albero della Vita (12).È assolutamente logico, in ogni caso, cheun albero le cui foglie sono scolpite in unbassorilievo raffigurante l’incontro traCristo risorto e la Maddalena non puòrappresentare altro che quello della Vita.La lapide lesa e ribaltata nel monumentodella Pudicizia, essendo per l’appuntoschiantata e ribaltata in un angolo, da unpunto di vista anche razionale, non puòalludere alla morte prematura della madredi don Raimondo. Certamente non puòesserlo da un punto di vista ermeneutico,siccome in un’opera non casuale unsimbolo è coerente con l’altro e nei pressidell’evangelico orto della Resurrezione,scolpito nel bassorilievo da Corradini, sinarra di una pietra rovesciata. La lapideschiantata e ribaltata della Pudicizia Velatasignifica, allora, resurrezione.Il vaso bruciaprofumi, nell’iconologia diRipa, si pone per l’Oratione siccome inun turibolo si brucia incenso e l’incensosi eleva verso l’alto come la preghiera(rappresentazione che ben si addice almonumento per una madre morta). In unadescrizione dell’Oratione di Ripa, ancorauna volta, il riferimento è alla vita eterna:“...le cose dimandate nell'Oratione devonoesser appartenenti al Cielo, che è nostraPatria, & non alla Terra, ove siamoPeregrini”. Nei turiboli si bruciava, però,anche la mirra la quale, essendo un aromaper l’imbalsamazione dei corpi, è simbolod’immortalità. Un vaso contenente mirra,riferendoci ancora una volta all’eventoraccontato nel bassorilievo del “Noli metangere”, lo recava Maria Maddalena, laquale perciò è definita “mirrofora”,

ovverosia portatrice di mirra; anche ilvaso bruciaprofumi, quindi , inun’interpretazione tradizionale dell’arte,rinvia al concetto di vita eterna.La cintura di boccioli di rose sull’addomedella Pudicizia, nella metafora piùuniversale e naturale in questo mondo,non può che alludere alla vita che sboccianuovamente. “Tanti volti, che Morte e 'lTempo ha guasti, / torneranno al suo piùfiorito stato” scrisse Francesco Petrarcanel Trionfo dell’Eternità. Un tropo, questodel poeta dei Trionfi, molto iniziaticoseppure per niente esoterico, anziassolutamente essoterico, intelligibile atutti.Vita, resurrezione, immortalità, rinascita:questi concetti, ribaditi ossessivamentecon l’impeto di uno scalpello, emergonolampanti e chiari alla luce dell’iconologiatradizionale.Rimane il velo, da indagare.Che cosa può intendere il diafano veloche ricopre il corpo ignudo, inun’interpretazione più convenzionale?Il velo della PudiciziaNon si potrà comprendere il senso formaledel velo della Pudicizia Velata trascurandola spiegazione dell’immagine dellaPudicitia che ne offre Cesare Ripanell’iconologia pubblicata da Raimondodi Sangro: “Pe lo Velo si dà ad intenderequanto la donna casta, & pudica devesprezzare l'abbellimento della propriapersona”. Non si potrà collegarepienamente la scultura al bassorilievo del“Noli me Tangere” senza rammentare che,nel simbolismo dell’arte cristiana, la nuditàè ritenuta una caratteristica virtuosa ed èun attributo iconografico della Maddalena,scolpita nel bassorilievo d’AntonioCorradini, così come lo è di Eva,considerata in uno stato di purezza primache si ricoprisse di foglie di fico.Appare bagnato, il velo della Pudicizia,“come se il vapore esalato dalbruciaprofumo contribuisse a rendereumido e straordinariamente aderente allapelle lo strato impalpabile” è scritto nelsito della Cappella San Severo. “Comese fosse sudato, come se fosse un sudario”si può affermare alla luce della metaforaprolungata della vita che emerge lampantedall’analisi simbolica tradizionale. Nelgioco di corrispondenze e simmetrie checollegano il particolare al generale nellaGrande Opera, la metafora prolungatadella Pudicizia Velata si rifletterà, allora,nella sindone trasparente del Cristo Velato.Una vena gonfia, quasi pulsante, palpitasulla fronte del Cristo morto, sotto ilfamoso velo trasparente che ha donato lafama a Giuseppe San Martino, al tempiettodella Pietatella e, in primo luogo, al suomecenate-simbolista Raimondo di Sangro.A causa di quella vena vitale, è statoscritto, la scultura del Cristo Velatodeposto, con gli strumenti della passioneai suoi piedi, è metafora di Cristo risorto.La Pudicizia fu realizzata da AntonioCorradini tra il 1750 e il 1752. Il CristoVelato, del 1752, fu scolpito da GiuseppeSan Martino in conformità a un bozzettoin creta dello stesso Corradini. Lo stiletardo-barocco del giovane scultore,naturalmente, influenzò l’opera ma nonil suo significato, intimamente racchiusonel velo del modello corradiniano eallusivo della sindone che, nella tradizione,è icona della resurrezione di Cristo. In unvelo similare, per quanto emerge dallosvelamento dei simboli secondo unachiave di lettura alternativa all’esoterismo,Raimondo di Sangro volle far avvolgerela scultura dedicata alla propria madre el’interpretazione appare più che plausibilein un sacello di famiglia.ConclusioniL’accettazione d’ogni interpretazione diun’opera d’arte, in fondo, è sempre unatto di fede. E ogni proposta di letturapure si deve scontrare con il rifiuto adischiuderne il simbolismo siccome moltiritengono, similmente a E.M. Forster, chela soluzione di un enigma artisticocomporti la morte della Sfinge e che,conseguentemente, l’opera ne risultisminuita.Nel caso dell’interpretazione propostadella Pudicizia non è così. Ben sei simboli

su sei (quercia, serto di boccioli di rose,turibolo, bassorilievo, lapide schiantata,velo) sono riconducibili, quandointerpretati tradizionalmente, al concettodi vita e resurrezione. La probabilità cheessi possano essere stati collocaticasualmente è bassissima e lacontestualizzazione nel tempietto-sacellodel Cristo Velato, poi, oltre ogni filosofiaattribuita al mecenate, rinvigorisce la tesi.Nemmeno la Pudicizia Velata è svilita dauna simile interpretazione, anzi! Essa,citando Edgar Wind –la citazione apparedel tutto attinente–, diventa come “ungrande simbolo che vive con maggiorpienezza quando il suo enigma è statosciolto”.La Pudicizia Velata, che sul piano formalerappresenta la madre morta, sul pianotraslato diviene la madre viva. La sculturadi Raimondo di Sangro e di AntonioCorradini potrebbe, allora, addiritturaessere assunta come simbolo del simboloil quale, una volta rovesciato, assume ilvalore opposto. Nella Pudicizia Velata–e quest’inversione saprà rallegrare gliamanti della duplicità unificata nel Rebis–mediante l’alchimia dell’arte fu realizzatala sintesi degli opposti.___________________________1- Francesco Petrarca, dal “Trionfo dellaPudicizia” e dal “Trionfo dell'Eternità”2- Il contributo “I Veli di Marmo di

Raimondo di Sangro Principe di SanSevero” èdisponibile all’indirizzo:http://www.cartesio-

episteme.net/ep8/ep8.htm3- RAIMONDO DI SANGRO (edizione

finanziata da), Iconologia del CavaliereCesare Ripa Perugino, Stamperia diPiergiovanni Costantini, Perugia 1764-1767

4- LEEN SPRUIT (a cura di), Raimondo di Sangro, Lettera Apologetica, Alos Edizioni, Napoli, 2002, pp. 99-1005- La scultura della Pudicizia è visionabile

nei siti: http://www.museosansevero.it/h t m l / o p e r e / p u d i c i z i a . h t m ehttp://www.politicaonline.net/forum/sh o w t h r e a d . p h p ? t = 4 0 3 2 9 .L’elaborazione grafica a corredo delpresente lavoro è un dono dell’architettoOrnella De Santis

6- Giovanni (20,15)7- ROSANNA CIOFFI, La Cappella Sansevero. Arte Barocca e Ideologia Massonica, Ed. 10/17, Salerno, 19948- Raimondo di Sangro fu accettato in

una loggia massonica il 22 luglio del1750. Dopo pochi mesi ne divenne ilGran Maestro e sottomise alla suaobbedienza le altre logge del Regno.Nel luglio del 1751, se non prima, aseguito della Bolla di Scomunicapromulgata da Benedetto XIV edell'Editto antimassonico di Carlo diBorbone, il Principe consegnò al sovranole liste dei Liberi Muratori e provocò ildisfacimento della Fratellanza. Il primoagosto, appena un anno dopo l'adesione,con un’epistola al Papa, ripudiò laMassoneria. Non esistono prove storichecerte dell’esistenza di logge massonichea Napoli precedentemente al 1749, annodi fondazione della Loggia di LouisLarnage nella quale fu ammesso donRaimondo. La militanza del principedi San Severo in Massoneria, quindi,fino a quando non sarà dimostrata condocumenti originali e probantil’esistenza di una loggia napoletanaantecedente a quella di Larnage, è daconsiderarsi di circa dodici mesi. È daritenersi sicuro, invece, che a causa delladivulgazione degli elenchi d’iscritti peropera del Principe la Massoneria non“poté ripullulare” presso i napoletaniper almeno un ventennio.

9- ROSANNA CIOFFI, op. citata10- L. SANSONE VAGNI, Raimondo diSangro principe di San Severo, Ed.Bastogi, Foggia, 1992, p. 49911- La descrizione dell’immagine “Amor

di Fama” è tratta dall’edizionedell'Iconologia di Cesare Ripa stampataa Roma nel 1593 dagli eredi di GiovanniGigliotti

12- LEEN SPRUIT, op. citata, pp. 123-162

La PUDICIZIA VELATA della Cappella San Severod i L i n o L i s t a

UN’OPERA D’ARTE MISTERIOSA NEL CORPO DI NAPOLI ANTICA

GABRIELLA NATALEC O O R D I N A T R I C ER E G I O N A L E PA R IO P P O R T U N I T À D IALLEANZA NAZIONALELa nost ra conci t tadina Gabr ie l la Nata le , Dire t t r icedel Museo del Mare di Pioppi , da tempo impegnatane l l e p rob lema t i che d i t u t e l a ambien ta l e , è s t a t an o m i n a t a d a l l a D i r e z i o n e n a z i o n a l e d i A . N .Coord ina t r i ce r eg iona l e pe r l e Pa r i Oppor tun i t à .A u g u r i a G a b r i e l l a d a l l a R e d a z i o n e d i H e r m e s

Page 4: HERMES è distribuito gratuitamente. I contenuti sono Vallo ... · di una forma di collaborazione completa da parte dei cittadini: assistiamo ad un’inversione di tendenza nella

Anno VI - Numero 5 - Agosto 2007 HERMES - Il messaggero del Cilento Pagina 4

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P I S C I O T T A

Con le elezioni amministrativedel 27 e 28 maggio 2007C e s a r e F e s t a è s t a t oriconfermato dal popolo comesindaco di Pisciotta. Il neo-sindaco, infatti, aveva già vintole elezioni di aprile del 2005,ponendo fine, dopo benv e n t i d u e a n n i ,all’amministrazione Liguori.Come primo dato si eraevidenziato l’aver liberato ilpaese da una sorta di dittatura,dove i cittadini si guardavanob e n e d a l l ’ e s p r i m e r el iberamente la propr iaopinione: una blindaturapsicologica che per troppotempo aveva soffocato la libertàd’espressione e lo sviluppo delpaese.Liguori e soci avevanocostituito un vero e propriocomitato d’affari, dove tecnicie costruttori di parte si eranod i v i s i i l t e r r i t o r i omonopolizzandone le attivitàprincipali. La frazione Caprioliin particolare aveva visto unaspeculazione edilizia senzaeguali, negando ai propriabitanti il diritto alla casa edeturpando l’ambiente conl’adozione di un pianoregolatore personalizzato, chepermetteva ai soliti noti

lot t izzazioni e “scempiambientali”. La lista PaeseUnito da subi to avevadimostrato di che pasta erafatta, iniziando opere piccolee grandi (fognature, camposportivo e da tennis, viabilità,porto, edilizia scolastica, ufficioinforma-giovani, ecc.), che lepersone avevano atteso invanoper più di vent’anni.Un altro dato importante èquello di aver cominciato aripristinare la legalità in unpaese dove solo la “poveragente” pagava gli oneri diurbanizzazione, le tasse sullaspazzatura ed altri tributi locali.Tutto questo evidentementeaveva dato fastidio al solitonoto ed ai suoi soci, che,appellandosi ad un cavillogiuridico, fecero sì che CesareFesta fosse dichiarato decadutodalla carica di sindaco da partedella magistratura. Da quelgiorno Festa ha continuato alavorare più di prima, perchénon ha mai dimenticatol’impegno assunto nei confrontidei propri elettori. Subentrò aCesare l’allora vice-sindacoFedele Tambasco, che da subitocominciò a creare squilibrioall’interno del gruppo, tentandodi portare nelle braccia di

Ettore Liguori le persone, che,a proprie spese, avevanocombattuto per anni quelsistema di potere. Qualcunoabboccò all’amo, determinandoperò una sorta di selezionenaturale, per cui chi pensavadi sfruttare il potere per finipersonali finì per tradire leproprie idee e cambiarebandiera, mentre il gruppoPaese Unito, depurato daqueste presenze, rimase piùunito e compatto di prima.La vittoria, oggi schiacciantepiù che mai, insegna a tutti noimolte cose. La prima è che inpolitica, come nella vita,“siamo tutti utili e nessuno èindispensabile” (dedicato aFedele Tambasco); la secondaè che, come disse AbramoLincoln, “potrete ingannaretutti per un po', potreteingannare qualcuno persempre, ma non potreteingannare tutti per sempre"(dedicato a Ettore Liguori).Nella costituzione della nuovagiunta comunale, ad elezionivinte, il neo-sindaco ha volutodare particolare importanzaall’elemento femminile,nominando un vice-sindaco ed u e a s s e s s o r i d o n n e .Diversamente, Rosa Sala,

candidata sindaco della listaRamoscello, nonché mogliedell’ex senatore, che avevabasato la sua campagnaelettorale sulle donne, hapensato bene di dimettersi duegiorni dopo la sconfitta,buttando a mare i 992 votiricevuti, compresi quelli di tuttele donne che avevano sostenutola sua causa di saporefemminista.Nel corso della campagnaelettorale, Pisciotta ha visto lapresenza dell’europarlamentareAlfonso Andria (ex presidentedella provincia di Salerno),mentre Caprioli ha godutodell’autorevole intervento delvicepresidente della giuntaregionale della Campania,Antonio Valiante, entrambi inappoggio del Ramoscello.Entrambi hanno preferito fareulteriori promesse invece direndere conto dei cattivirisultati dell’amministrazioneda loro sostenuta e, proprio perquesto, sono stati ignorati eaddirittura contestati dallapopolazione.Con la vittoria di Paese Unitocambia anche il modo di farepolitica: il sindaco ha assegnatodeleghe specifiche a tutti ic o n s i g l i e r i e l e t t i p e r

responsabilizzarli sul lorooperato, che, a differenza diquanto avveniva in passato,sarà giudicato e valutato senzascusanti e giustificazioni.

Ognuno dovrà rendere contoal popolo del proprio lavoro.D i e g o M a u t o n e ,consigliere comunale diPisciot ta con delega

E L E Z I O N I C O M U N A L I : F E S TA FA I L B I S

FOOD 4U è una campagna disensibilizzazione promossa dalMinistero delle PoliticheAgricole e Forestali italianoper dare ai giovani tra i 14 e i19 anni di diversi Paesi europeila possibilità di confrontarsisulla necessità e l’importanzadi una sana e corret taalimentazione. Nel 2006,attraverso la seconda edizionedel concorso FOOD 4U – yourfood, your body, your video- la campagna ha raggiuntocirca 5.000.000 di studenti edi loro insegnanti in 18.000Scuole Superiori di 15 Nazioniin Europa. I finalisti del

concorso, selezionati tracentinaia di partecipanti, sisono incontrati in occasionedel II FOOD 4U Video Festivala Marina di Camerota, dove èstato attribuito al miglior spotvideo il secondo FOOD 4UAWARD. Visti i risultati delledue precedenti edizioni,davvero incoraggianti, FOOD4U ha continuato il suopercorso nel 2007 invitando apartecipare alla III edizione delconcorso i giovani di 20 Paesieuropei: Belgio - Danimarca- Finlandia - Francia -Germania - Grecia - Italia -Lussemburgo - Norvegia -

Olanda - Portogallo - RegnoUnito - Spagna - Svezia -Ungheria. Sono stati più di6.000.000 gli studenti di oltre20.000 Scuole Superiori adavere avuto la possibilità dipartecipare: per loro sono statidistribuiti centinaia di migliaiadi stampati realizzati nellelingue ufficiali dei Paesicoinvolti, con il nuovo bandodi concorso FOOD 4U 2007.Con il Concorso si è propostoai giovani europei di esprimere,con la produzione di video, ilproprio punto di vis tasull’importanza di una sanaalimentazione, un tema di

grande attualità che stadiventando un problemas o c i a l e . P e r f a v o r i r eulteriormente la promozione ela divulgazione dell’iniziativa,sono state informate e coinvoltedirettamente tutte le piùsignificative Istituzioni deiPaesi europei coinvolt i(Ambasciate, Istituti di Cultura,Ministeri dell’Istruzione). UnaGiuria Internazionale, haesaminato tutt i i videopartecipanti al Concorso (oltremille lavori) scegliendo ifinalisti. I gruppi autori deimigliori spot video su una sanaalimentazione, parteciperanno

a l l a m a n i f e s t a z i o n einternazionale FOOD 4UVIDEO FESTIVAL i lsoggiorno premio nel Comunedi Camerota e nel ParcoNazionale del Cilento e Vallodi Diano, dal 28 settembre all’1ottobre 2007, (il 2 ottobregrande raduno finale a Roma)dove i ragazzi avranno mododi conoscersi, confrontarsi,informarsi, divertirsi insiemee gareggiare per la conquistadel FOOD 4U AWARD 2007che premierà il miglior videoin assoluto. Inutile dire delgrande riscontro promozionaledella manifestazione che, anno

dopo anno, ha sempre piùadesioni e partecipanti. Ilnumero elevato dei lavoripresentati (oltre 1000 - un verorecord per concorsi di questotipo) confermano l’interessedei giovani per l’evento comeanche il numero di accessi alsito internet in aumento inm a n i e r aesponenziale.Facciamo lanostra parte rendendo la nostraaccoglienza degna di una talemanifestazione!!! Antonio RomanoA s s e s s o r e a l l aProgrammazione.Economica

FOOD 4 YOU NEL COMUNE DI CAMEROTAe nel Parco del Cilento dal 28 settembre al 1°ottobre 2007

P A L I N U R O

Molte le novità quest’anno aPalinuro per i turisti, ma ancheper i comuni cittadini. Alcunebuone, come la spazzatura chefinalmente non si vede più,escludendo soltanto le oredella tarda serata, dalle 22 allamezzano t t e , quando èconsent i to deposi tare isacchetti ed i mezzi dellanettezza urbana non sonoancora passati. Non è statof a c i l e , m a l ’ a t t e n t asorveglianza da parte dei vigiliurbani ha finalmente convintoturisti e residenti a depositarei rifiuti soltanto nella fasciaoraria consentita. Il risultato,estremamente positivo, è sottogli occhi di tutti, comedimostrano le due foto scattatedavanti al Parco San Paolo,l’una in una mattina di agosto2006, l’altra in una mattina diagosto 2007. Altra novità forsemeno gradita è stata ladiffusione in tutto il paese diaree di sosta a pagamento (per

lo più con grattino). Dobbiamodire che una regolamentazionedella sosta era necessaria,soprattutto nei periodi diaffollamento estivo; peròestendere il parcheggio apagamento anche alle ore delmattino, tradizionalmentelegate alla spesa in negozialimentari e supermercati, èsembrato piuttosto eccessivo.Ci siamo informati all’iniziodell’estate e abbiamo saputoche la poco gradita novità eradovuta ad un’ordinanza dellapassata amministrazione. Leproteste dei residenti hannoperò avu to un e ffe t toimmediuato: la sosta apagamento è stata abolita nelleo r e d e l m a t t i n o .Semplicemente la scrittavisibile nel cartello raffiguratoin alto a destra è stataparzialmente cancellata.Turisti e residenti possonostare tranquilli: la sosta si pagasolo nelle ore serali. Al mattino

basta esporre il disco orario,perché non si può sostare perpiù di un’ora. Infine, visto chei vigili urbani sono moltoeff ic ient i (e d i ques toringraziamo il comandanteVito Capurso) consigliamo atutti di rispettare le regole. Lamulta, anche se dopo unbonario avvertimento, si pagae come, e c’è anche un carroattrezzi molto efficiente.Qualche piccolo sacrificioconsente però di rendere piùvivibile il nostro piccoloparadico, che d’estate, proprioperché è bello, si affolla finoall’inverosimile. Del resto iparcheggi, anche a prezzimodici, sono veramenteabbondanti e consentono disoddisfare ogni richiesta. Altrepiccole realizzazioni, come larotatoria dell’ingresso delpaese (davanti all’ex ClubMed, per intenderci) hannopermesso di snellire il traffico,necessariamente convulso

nelle ore di punta e con l’affollamentoestivo. A proposito della rotatoria,vorremmo ricordare a tutti gli utentiche si tratta di una rotonda “allafrancese”. Non si dà più la precedenzaa destra, ma si aspetta solo per entrare.Una volta entrati, si ha la precedenzasu tutti, in modo da liberare la rotatoriail più presto possibile. Così tuttol’incrocio è più veloce. Buone vacanzea tutti dalla Redazione di Hermes!

T R A F F I C O , PA R C H E G G I E S PA Z Z AT U R A

Estate 2007 Estate 2006