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Page 1: Grazie al telefonino. Al Gps. E a una novità che E TU HAI ... · cazioni sui gusti personali in fatto di abbigliamento, ... mavera. Ma per vedere come ... avanti una vera rivoluzione.

90 magazine 91 magazine

> Scienza > Il cellu-satellitare

E TU HAI MAICOMPRATOCON L’OSAIFU-KEITAI?

Nei negozi europei arriveranno a pri-mavera. Ma per vedere come funzio-nano – e come ci cambieranno la vita– basta passeggiare per le strade diTokyo. Qui i supercellulari ci sono giàda qualche mese. Offrono servizi ipe-ravanzati. E hanno fatto nascere unanuova tribù che vive, compra e pagavia satellite.

Come funziona? Semplice. «Sfrut-tando il segnale Gps del cellulare, ilsistema individua la posizione di chicammina con la precisione di un me-tro», spiega Ken Takahashi, responsa-bile del settore 3G+ di Ntt DoCoMo,l’operatore nipponico con 58 milionidi utenti. «Poi il satellite comunica laposizione a un computer centrale, do-ve sono memorizzati i dati degli ac-quisti fatti in precedenza». Con indi-cazioni sui gusti personali in fatto diabbigliamento, cibo, gadget. Tutteinformazioni acquisite (nel rispettodella privacy, qui molto severa) anche

dalle fidelizzazioni con negozi dellegrande distribuzione o da operazionimarketing. «Così quando, per esem-pio, un giapponese cammina vicino aun negozio di scarpe di suo gradimen-to, squilla il cellulare 3G+. E sulloschermo appaiono i saldi disponibili, inuovi articoli in arrivo e le occasionidel mese». A questo punto basta unclic sul pad, il piccolo mouse del te-lefonino, per prenotare gli acquistivia email, indicando al negoziante lemodalità di consegna. Il pagamento?Direttamente via cellulare, trasfor-mato in credit-card.

PORTAFOGLIO ELETTRONICOÈ il cyber-universo dell’Osaifu-Kei-

tai, il sistema di «m.commerce», ilcommercio via telefonino abilitatocome portafoglio elettronico per fareacquisti in 90 mila negozi della capi-tale giapponese, sobborghi compresi.La pubblicità one to one, mirata a

scoprire gusti e abitudini dei cittadi-ni, non è una novità. Ma il suo uso viacellulare, sì. Per rendere disponibileal grande pubblico questa realtà hi-tech, però, occorrono tre ingredienti:trasmissioni a banda larga, terminali3G+ e servizi a costi contenuti. Moltocontenuti. Ntt DoCoMo, per esem-pio, offre i suoi pacchetti a meno di 5euro al mese.

Il punto decisivo, però, resta il pri-mo anello della catena, la rete mobilea banda larga. In Giappone è operati-va da oltre sei mesi l’Hsdpa (High

Fare shopping con una guida, allenarsi inpalestra con un trainer virtuale, assistere i bambini dall’ufficio... A Tokyo si può già.Grazie al telefonino. Al Gps. E a una novità chesta per sbarcare anche da noi > di Umberto Torelli

speed downlink packet access). Conuna velocità di trasmissione elevata a3,6 Megabit/secondo, di fatto 9 voltesuperiore allo standard Umts euro-peo. Funziona con modelli di cellula-re Hsdpa, che in Oriente sono in ven-dita a prezzi abbordabili (da 400 a600 euro) e funzionano grazie a su-per-chip progettati per ricevere i ser-vizi integrati di infomobilità.

OCCHIO DI MAMMACosì, per esempio, i ragazzi di

Tokyo che vanno in palestra entrano

identificandosi con il cellulare, comefosse un normale badge di controllo.Sullo schermo appare il personaltrainer che spiega quali esercizi fisicidevono essere svolti per completareil programma giornaliero. Il tutto atempo di musica ascoltata con cuf-fiette collegate al telefonino, che svol-ge le funzioni di un iPod. Comodo,no? Ma non basta. Stanno riscuoten-do successo i servizi «Pet Care», ri-volti agli animali domestici. RaccontaTakayuki Nozaki, direttore di Qual-comm Giappone: «Dall’ufficio si pos-

LOCALIZZARE UN UTENTE grazie al sistema Gps.Conoscerne i gusti in fatto di shopping. Raggiungerlovia email con pubblicità personalizzata. E infine, fornir-gli uno strumento di identità elettronica per fare onlinepagamenti sicuri. È l’ultima frontiera dei telefonini 3G+(di terza generazione avanzata), gli apparecchi predi-sposti per i «servizi integrati di infomobilità».

Ragazzi giapponesi alle presecon il cellulare. A Tokyo stannogià spopolando i «3G+»,telefonini di nuova generazioneche, grazie all’integrazione con il Gps, permettono serviziinnovativi a costi bassi. Da noidovrebbero arrivare a primavera.

>CELLULARI TUTTOFARE

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> Scienza > Il cellu-satellitare

E TU HAI MAICOMPRATOCON L’OSAIFU-KEITAI?

Nei negozi europei arriveranno a pri-mavera. Ma per vedere come funzio-nano – e come ci cambieranno la vita– basta passeggiare per le strade diTokyo. Qui i supercellulari ci sono giàda qualche mese. Offrono servizi ipe-ravanzati. E hanno fatto nascere unanuova tribù che vive, compra e pagavia satellite.

Come funziona? Semplice. «Sfrut-tando il segnale Gps del cellulare, ilsistema individua la posizione di chicammina con la precisione di un me-tro», spiega Ken Takahashi, responsa-bile del settore 3G+ di Ntt DoCoMo,l’operatore nipponico con 58 milionidi utenti. «Poi il satellite comunica laposizione a un computer centrale, do-ve sono memorizzati i dati degli ac-quisti fatti in precedenza». Con indi-cazioni sui gusti personali in fatto diabbigliamento, cibo, gadget. Tutteinformazioni acquisite (nel rispettodella privacy, qui molto severa) anche

dalle fidelizzazioni con negozi dellegrande distribuzione o da operazionimarketing. «Così quando, per esem-pio, un giapponese cammina vicino aun negozio di scarpe di suo gradimen-to, squilla il cellulare 3G+. E sulloschermo appaiono i saldi disponibili, inuovi articoli in arrivo e le occasionidel mese». A questo punto basta unclic sul pad, il piccolo mouse del te-lefonino, per prenotare gli acquistivia email, indicando al negoziante lemodalità di consegna. Il pagamento?Direttamente via cellulare, trasfor-mato in credit-card.

PORTAFOGLIO ELETTRONICOÈ il cyber-universo dell’Osaifu-Kei-

tai, il sistema di «m.commerce», ilcommercio via telefonino abilitatocome portafoglio elettronico per fareacquisti in 90 mila negozi della capi-tale giapponese, sobborghi compresi.La pubblicità one to one, mirata a

scoprire gusti e abitudini dei cittadi-ni, non è una novità. Ma il suo uso viacellulare, sì. Per rendere disponibileal grande pubblico questa realtà hi-tech, però, occorrono tre ingredienti:trasmissioni a banda larga, terminali3G+ e servizi a costi contenuti. Moltocontenuti. Ntt DoCoMo, per esem-pio, offre i suoi pacchetti a meno di 5euro al mese.

Il punto decisivo, però, resta il pri-mo anello della catena, la rete mobilea banda larga. In Giappone è operati-va da oltre sei mesi l’Hsdpa (High

Fare shopping con una guida, allenarsi inpalestra con un trainer virtuale, assistere i bambini dall’ufficio... A Tokyo si può già.Grazie al telefonino. Al Gps. E a una novità chesta per sbarcare anche da noi > di Umberto Torelli

speed downlink packet access). Conuna velocità di trasmissione elevata a3,6 Megabit/secondo, di fatto 9 voltesuperiore allo standard Umts euro-peo. Funziona con modelli di cellula-re Hsdpa, che in Oriente sono in ven-dita a prezzi abbordabili (da 400 a600 euro) e funzionano grazie a su-per-chip progettati per ricevere i ser-vizi integrati di infomobilità.

OCCHIO DI MAMMACosì, per esempio, i ragazzi di

Tokyo che vanno in palestra entrano

identificandosi con il cellulare, comefosse un normale badge di controllo.Sullo schermo appare il personaltrainer che spiega quali esercizi fisicidevono essere svolti per completareil programma giornaliero. Il tutto atempo di musica ascoltata con cuf-fiette collegate al telefonino, che svol-ge le funzioni di un iPod. Comodo,no? Ma non basta. Stanno riscuoten-do successo i servizi «Pet Care», ri-volti agli animali domestici. RaccontaTakayuki Nozaki, direttore di Qual-comm Giappone: «Dall’ufficio si pos-

LOCALIZZARE UN UTENTE grazie al sistema Gps.Conoscerne i gusti in fatto di shopping. Raggiungerlovia email con pubblicità personalizzata. E infine, fornir-gli uno strumento di identità elettronica per fare onlinepagamenti sicuri. È l’ultima frontiera dei telefonini 3G+(di terza generazione avanzata), gli apparecchi predi-sposti per i «servizi integrati di infomobilità».

Ragazzi giapponesi alle presecon il cellulare. A Tokyo stannogià spopolando i «3G+»,telefonini di nuova generazioneche, grazie all’integrazione con il Gps, permettono serviziinnovativi a costi bassi. Da noidovrebbero arrivare a primavera.

>CELLULARI TUTTOFARE

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TRA IMMAGINI E PAROLETecnologia relativamente semplice,

insomma. Ma in grado di portareavanti una vera rivoluzione. E di la-sciare un dubbio: perché questi servi-zi stentano a prendere piede nel no-stro Paese, che pure è il più «cellula-rizzato» del mondo? In primis per lascarsa diffusione della banda larga susistemi wireless (vedi Umts), che inItalia solo adesso iniziano a diffon-dersi. Tim e Vodafone ne hanno an-nunciato la disponibilità in alcune zo-ne. Però con costi ancora elevati. Nonsolo. Spiega Andrea Granelli, presi-dente di Kanso – azienda di consu-lenza – e tra i «guru» del digitale: «La

sono osservare, con una webcam col-legata all’abitazione, i cani e gatti la-sciati soli». Lo scopo? Poterli rincuo-rare con paroline dolci, per alleviarnela solitudine... «Ma si può anche tra-smettere un impulso programmatoche mette in azione il distributore au-tomatico di cibo». Kddi, il secondooperatore (27 milioni di abbonati),propone invece «Anshin Navi», chesignifica sicurezza per bambini e an-ziani lasciati a casa. Di fatto si impo-sta sul loro cellulare, con il sistemaGps, un perimetro fisico da non supe-rare. In caso contrario sul telefoninodi mamma e papà scatta un segnaledi allarme.

diffusione di nuovi prodotti tecnolo-gici è sempre legata alla capacità deiconsumatori di comprenderne il valo-re d’uso e acquisirne le logiche. C’èsempre uno scarto tra l’invenzione,che è un fatto tecnico, e l’innovazio-ne, che rappresenta una svolta econo-mica e sociale. Ma bisogna considera-re anche le differenze culturali in cuisi posiziona la tecnologia». In chesenso? «In Oriente, soprattutto inGiappone e Corea, domina la culturavisiva. Dove l’estetica, declinata a es-senzialità, viene vissuta come ordinee ritualità. Calligrafia, cibo e giardinizen sono aspetti costitutivi della vita.Il mondo latino è invece legato allatradizione orale, al nostro amore peril parlare».

Chiacchiere e musica sono gli ele-menti che hanno sancito il successodella telefonia mobile. «Per questoconsideriamo in modo tiepido i cellu-lari di nuova generazione e, in fondo,anche la video-comunicazione: sonotroppo invasivi della vita personale.E lasciano poco spazio alla nostracreatività». Vero o falso? Lo capire-mo tra qualche mese. Quando l’Osai-fu-Keitai sarà tra noi.

Umberto Torelli

UNA DELLE applicazionipiù bizzarre dei telefoninidi nuova generazione lapropone Skt, il maggioreoperatore sudcoreano ditelefonia mobile. Per3.000 Won al mese (circa2,5 euro) gli abitanti diSeul e dintorni possonoscaricare un semplice

software che una volta in-stallato sul telefonino lo favibrare a una frequenzaattorno a 600 Hertz. Unapulsazione sonora non av-vertita, né in alcun mododannosa per l’uomo, maestremamente fastidiosaper le zanzare femmine.Che si mantengono alla

dovuta distanza dalla pelle.Risultato: una barriera invi-sibile di circa un metro perproteggersi dalle punturedei fastidiosi insetti. Il ser-vizio, molto utile nelle umi-de giornate estive coreane, registra oltre 10 milioni diabbonati. Più che soddi-sfatti delle prestazioni. ■

>C’È ANCHE IL SOFTWARE CHE SCACCIA LA ZANZARA

Sfruttando il segnale Gps del cellulare, il si-stema individua la posizione di chi cammina.

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Individuazione1

Il satellite comunica la posi-zione della persona a uncomputer centrale.

Dal satellite alla centrale2

Nel computer sono memorizza-ti i dati dei precedenti acquisti.

La banca dati personale3

Quando il cliente passavicino al negozio «con-venzionato» col siste-ma, sullo schermo com-paiono offerte e novità.

Offerte «one to one»4

Il cliente con un clic puòacquistare, indicare mo-dalità di consegna e pa-gare (il telefono funzionacome carta di credito).

Scelta e acquisto5

> COSÌ FUNZIONA IL TECHNOSHOPPING

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