2. Cenni biografici 1888: nasce ad Alessandria dEgitto 1912: a
Parigi, dove frequenta lambiente artistico e intellettuale
(Picasso, Braque, De Chirico, Modigliani, Marinetti) 1914: torna in
Italia e partecipa alla I Guerra mondiale come interventista.
Combatte sul fronte del Carso. Questa esperienza lo spinge ad una
riflessione sulleffimera condizione umana e sul valore della
fratellanza tra gli uomini. Nasce quindi la sua prima raccolta (Il
porto sepolto, 1916). 1918: Parigi (lavora presso lambasciata)
1921: Roma al Ministero degli Esteri 1936: San Paolo (Brasile)
insegnante di italiano alluniversit. Qui muore suo figlio piccolo
1942: a causa del conflitto mondiale, ritorna in Italia. Gli sono
conferiti il titolo di Accademico d'Italia e la cattedra di
Letteratura allUniversit di Roma. Alla fine della guerra, dopo una
serie di difficolt legate ai suoi legami con il regime fascista,
confermato docente universitario 1970 muore a Milano
3. Principali raccolte di poesie: 1916 Porto sepolto, nucleo
originale della raccolta Allegria di naufragi del 1919 1933: 2
raccolta Sentimento del tempo 1947: 3 raccolta Il Dolore Altre
raccolte sono La Terra Promessa, Un Grido e Paesaggi e Il Taccuino
di un vecchio del 1960 Tutta la sua produzione poetica raccolta nel
1969 nel volume Vita di un uomo
4. Tra innovazione e tradizione Ungaretti vive in un periodo in
cui c una grande voglia di cambiare, una rivolta contro la
tradizione e il passato. I futuristi si fanno portavoce di questi
sentimenti: esaltano la velocit, la forza, la violenza e la guerra.
Anche nel campo della letteratura i futuristi rompono con la
tradizione. Anche Ungaretti ricerca una lingua originale, ma non
aderisce al futurismo, perch la poesia secondo lui deve comunque
avere un senso, raccontare unesperienza umana. Ungaretti rifiuta
anche il dannunzianesimo, caratterizzato dal culto dellestetismo
(arte per larte: la poesia ha come unico scopo la bellezza, non un
messaggio) e della ricchezza esasperata delle parole. Risente
invece dellinfluenza del simbolismo francese: la poesia deve
scavare nel mistero dellesistenza e la parola poetica ha una grande
importanza, un grande valore evocativo e simbolico.
5. Il pensiero e la poetica Ungaretti ha sentito la poesia come
una vocazione e una missione: per lui esperienza umana e esperienza
poetica coincidono (essere uomo significa essere poeta) Alla base
del suo pensiero c la poetica della parola: la poesia la parola
carica di esperienza umana, per questo spesso Ungaretti non si
accontenta della prima versione dei suoi versi ma li revisiona pi
volte, per cercare di esprimere al meglio le sue emozioni, comuni a
quelle di ogni uomo. Il poeta ha il compito di scavare nel profondo
delle parole per evocarne i significati pi nascosti, pi veri
(influenza del Simbolismo francese). Di qui limmagine del porto
sepolto, in cui il poeta deve immergersi per portare alla luce i
suoi versi.
6. Lo stile Ungaretti rifiuta ogni forma metrica tradizionale,
usa strumenti poverissimi per ottenere il massimo coinvolgimento
emotivo: i versi sono brevissimi, scarni, fulminei, spesso si
riducono a una singola parola (versicoli) lo spazio bianco diventa
predominante e dona fortissimo rilievo alle parole che rompono il
silenzio e sono come una folgorazione. La parola diviene
rivelatrice ed evocatrice di immagini, di sensazioni, diviene
parola chiave il titolo parte integrante del testo, fondamentale
per comprendere il componimento il lessico semplice, secco, spesso
duro per rendere lidea della violenza elimina quasi del tutto la
punteggiatura (lezione futurista) elimina tutto ci che gli sembra
superfluo, ad es. usa analogie invece di similitudini (senza come),
elimina i connettivi e gli aggettivi e avverbi considerati
inutili
7. Porto sepolto: lesperienza della guerra Dall'esperienza del
fronte (Carso), nascono le prime liriche di Ungaretti, le pi crude
e sofferte. Il poeta non d giudizi storici o morali sulla guerra ma
esprime la sofferenza delluomo davanti alla tragedia e alla morte.
La guerra costringe a vivere in bilico fra la vita e la morte,
l'esistenza percepita come un bene precario ma prezioso. Dai testi
si percepisce un forte attaccamento alla vita anche nei momenti
della tragedia ed il bisogno di credere in una fratellanza
universale. Ha acquisito compassione per ogni soldato coinvolto
nell'assurda logica della guerra: ha maturato, per questo, un
profondo senso di fraterna solidariet.
8. Veglia Cima Quattro il 23 dicembre 1915 Un'intera nottata
buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata
volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel
mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore Non sono mai stato
tanto attaccato alla vita Questa una delle poesie pi conosciute e
pi tristi della raccolta intitolata Lallegria. In questo testo il
poeta descrive uno dei tanti momenti difficili vissuto durante la
guerra. Infatti, una notte Ungaretti si trova accanto al corpo di
un compagno ucciso. In questo momento difficile il poeta trova
comunque la forza di scrivere lettere piene damore: davanti alla
morte il poeta capisce quanto grande la sua voglia di vivere.
9. Fratelli Mariano il 15 luglio 1916 Di che reggimento siete
fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria
spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua
fragilit Fratelli
10. Soldati Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie I
soldati del titolo sono come le foglie che, nel periodo autunnale,
cadono dagli alberi. La poesia, scritta in tempo di guerra, vuole
esprimere l'incertezza e la precariet della vita dei soldati al
fronte. Il poeta usa la forma impersonale (si sta) in quanto si
riferisce a tutti i soldati. L'uso della forma impersonale
contribuisce a creare un'atmosfera di universalit: la condizione
del soldato al fronte comune a tutto il genere umano, la cui
esistenza precaria.
11. Sono una creatura Come questa pietra del S. Michele cos
fredda cos dura cos prosciugata cos refrattaria cos' totalmente
disanimata Come questa pietra il mio pianto che non si vede La
morte si sconta vivendo Il San Michele un monte del Carso ricordato
per le sanguinose battaglie che vi sono state combattute. una zona
aspra e arida: formato da rocce calcaree, la pioggia viene
assorbita dal terreno permeabile. Simile all'acqua, che viene
immediatamente assorbita dal terreno, il pianto del poeta, un
pianto senza lacrime, un dolore intimo che prosciuga l'anima. Gli
ultimi tre versi stanno a significare che la pace della morte si
paga a caro prezzo con i dolori della vita.
12. San Martino del Carso Di queste case Non rimasto Che
qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non
rimasto Neppure tanto Ma nel mio cuore Nessuna croce manca E il mio
cuore Il paese pi straziato Limmagine di un paese distrutto dalla
guerra, San Martino del Carso, diventa per il poeta limmagine delle
distruzioni che sono celate nel suo cuore, causate dalla dolorosa
perdita di tanti amici cari. Ancora una volta il poeta trova nelle
immagini esterne una corrispondenza con le sue emozioni. La lirica,
di unestrema essenzialit, tutta costruita su un gioco di
rispondenze.
13. Sentimento del tempo Dopo la I Guerra Mondiale, Ungaretti
adegua la sua poetica al nuovo clima politico e culturale di
ritorno allordine: abbandona le originarie idee anarchiche e si
avvicina al Fascismo e alla fede cristiana. Il risultato una
raccolta poetica molto pi tradizionale, con una versificazione
classica e tematiche religiose. Inizia anche una sperimentazione
che lo avvicina alla corrente dellErmetismo: una poesia difficile e
tutta giocata su analogie spesso incomprensibili, comunque slegate
dalla quotidianit e dallidea di universalit della poesia (la poesia
ermetica non lancia messaggi universali, il poeta ripiegato su se
stesso e risulta incomprensibile ai pi).
14. Il Dolore la terza raccolta, ancora diversa dalle altre.
Avvenimenti politici e privati mutano lanimo del poeta, che si cala
nuovamente nella tragica realt di tutti i giorni abbandonando
lErmetismo. La sua poesia dolente, rispecchia le sofferenze di un
uomo che ha veduto due guerre ed ha sofferto molti lutti. Il suo
dolore pubblico quello dovuto alla Seconda Guerra Mondiale, alla
deportazione di connazionali ebrei e dissidenti. Questi fatti
influiscono enormemente sul suo spirito, che diventa pi cupo e
addolorato. A tutto questo si aggiunge il grande dolore privato,
causato dalla morte del fratello Costantino e poi del figlio
Antonietto, di nove anni.
15. Non gridate pi Cessate duccidere i morti, non gridate pi,
non gridate, se li volete ancora udire, se sperate di non perire.
Hanno limpercettibile sussurro, non fanno pi rumore del crescere
dellerba, lieta dove non passa luomo. La poesia, scritta
nellimmediato dopoguerra, una preghiera dolente che invita gli
uomini a riscoprire i valori della solidariet e della piet.
Attraverso lossimoro uccidere i morti il poeta chiede di superare
gli odi e le divisioni di parte, che ancora insanguinano la vita
politica e civile italiana. I caduti possono trasmetterci una
lezione, ma bisogna raccogliersi in silenzio per poter ascoltare la
loro voce, limpercettibile sussurro.