Download - Giornalino con aggiornamenti maggio 2012

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Giornalino della Scuola primaria Statale "San Domenico Savio" AS 2011/2012

Sono trascorsi tre mesi dall'inizio della scuola. Tante le emozioni, i progetti, le iniziative. Il momento più toccante e partecipativo resta però il presepe vivente. La partecipazione è totale, alunni, maestre, ma sopratutto i genitori che aiutano, portano gli animali. Speriamo di riuscire a comunicare l'importanza dell'evento nelle foto, negli articoli. Emozionante anche il Carnevale, cui partecipanograndi e piccini.A presto!

SEDI ED ORARI DI RICEVIMENTO

La scuola è aperta dal Lunedì al Sabato. L’ufficio del Dirigente scolastico ha sede in via Gionti, 11 Orario di ricevimento: Martedì e Giovedì dalle 11.00 alle 13:00 L’ufficio del Vicario: via Gionti, 11 Orario di ricevimento: tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 Gli uffici di segreteria funzionano dal lunedì al venerdì e sono aperti al pubblico anche in orario pomeridiano, secondo il seguente calendario: Lunedì – Mercoledì – Venerdì dalle 11:30 alle 13:30.

Direzione Didattica Statale “SAN DOMENICO SAVIO” Via Gionti n. 11 80040 TERZIGNO ( NA ) Tel. 081/8271941 Fax 081/8271340

www.direzionedidatticaterzigno.it

[email protected]/ [email protected]

1 Il presepe vivente- una tradizione e tanta emozione

NOVITA'- SUL SITO DELL'ISTITUTO IL TELEGIORNALE DEGLI ALUNNI. VI ASPETTIAMO!!!!!

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Lavoro di gruppo classi: II sez. A, II sez. B, III sez. A, III sez. B Quest’anno scolastico 2011/12 per noi alunni del plesso Boccia al Mauro della scuola primaria di Terzigno, è cominciato in ritardo rispetto al resto della scuola perché hanno ristrutturato e pitturato tutta la scuola: all’interno ed all’esterno. Quando siamo arrivati a scuola la nostra sorpresa è stata tanta perché è bello avere una scuola nuova e bella con tante piante dentro e fuori al giardino. Ma l’emozione più grande è stata ritrovare le nostre maestre e i nostri compagni. Abbiamo trovato le aule addobbate con decori, festoni e palloncini e durante l’intervallo le insegnanti ci hanno offerto caramelle e bon bon. Poi siamo andati a giocare un poco fuori e poi nell’atrio che adesso è veramente bello. In ricordo di questi primi giorni di scuola, la maestra ci ha scattato alcune fotografie che ci aiuteranno a ricordare questi momenti così belli ed emozionanti…….

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Classe II sez. A PLESSO BOCCIA AL MAURO

Classe II Sez. B PLESSO BOCCIA AL MAURO

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Classe III Sez. A PLESSO BOCCIA AL MAURO

Classe III Sez. B PLESSO BOCCIA AL MAURO

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Font monospazio
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Quest’anno l’accoglienza è stata particolarmente emozionante per noi bambini della classe seconda sez.B perché abbiamo dato il “ Benvenuto “a otto nuovi amici .
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ACCOG
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LIENZA CLASSI SECONDE PLESSO ALLOCCA
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La scuola quest’ anno è iniziata il 19 settembre 2011 con 4 giorni di ritardo perché stavano ultimando i lavori di ristrutturazione. La mattina alle ore 8.00 eravamo già tutti nel cortile della scuola. Ci siamo salutati ed eravamo contenti di rivederci, ma anche emozionati e impauriti per l’inizio del nuovo anno scolastico. Dopo un po’ siamo entrati in classe e abbiamo trovato l’aula piena di palloncini colorati e cartelloni di “Bentornati” Poi la maestra ci ha offerto le caramelle e ci ha fatto disegnare un cartellone. Alla fine abbiamo mangiato le patatine e la paura è un poco scomparsa. Lavoro di gruppo classe II sez. B plesso Boccia al Mauro

Premessa dell’insegnante: Come ogni inizio anno scolastico, gli alunni nei primi giorni di scuola sono invitati dalle insegnanti a raccontare come hanno trascorso le vacanze estive. Questo consente ai bambini di narrare esperienze che hanno vissuto in un clima di spensieratezza e di partecipare ai compagni tutte le imprese che li ha visti protagonisti durante le vacanze estive. Ecco alcuni testi redatti dagli alunni della classe III A nella primissima fase dell’Accoglienza dell’anno scolastico 2011/12

Le mie vacanze

Le mie vacanze estive le ho trascorse in Sardegna. Il giorno che mi sono divertito molto è stato alle giostre perché lì ho conosciuto dei bambini. Poi abbiamo giocato insieme siamo andati sullo scivolo poi la mattina dopo siamo andati al mare con gli amici. Dopo aver fatto il bagno, siamo andati a pranzare insieme e abbiamo mangiato pasta con il sugo. Io e i miei nuovi amici abbiamo disegnato rose colorate con bei colori vivaci come rosa, rosso,

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giallo, viola … poi siamo andati a fare una passeggiata e ci siamo divertiti molto tutti insieme. Verso sera siamo ritornati a casa. Mi sono divertito moltissimo e spero di incontrare ancora questi miei nuovi amici.

Davide D’amore cl. III sez. A plesso Boccia al Mauro

Sole, mare e castelli di sabbia

Questa estate sono stata in vacanza con i miei genitori al mare. La cosa che mi è piaciuta di più è stata quando mio padre mi ha fatto fare i tuffi. Dopo un po’ ho giocato con il pallone a pallavolo con i miei genitori e mia sorella. Poi siamo andati tutti sulla spiaggia ed ho giocato con mia sorella con la sabbia. Abbiamo costruito un castello così bello che sembrava vero e immaginavo che all’improvviso da quelle piccole finestre potesse uscire una vera principessa con il suo principe azzurro ed il cavallo bianco. Quando volevamo andare in acqua, allora buttavamo la sabbia sulle gambe di mia madre e mio padre così loro subito ci davano il permesso per fare il bagno e andavamo nel mare. E stato una vacanza bellissima.

Erika Annunziata cl. III sez. A plesso Boccia al Mauro . La mia estate in Calabria

Questa estate l’ ho trascorsa in Calabria. Sono stata con i nonni ma la cosa che più mi ha colpito è stata quando sono andata al ristorante perché ho mangiato una buona pizza e anche perché sono stata con i miei genitori e con i miei nonni tutti insieme e mi sono divertita un sacco. Questa vacanza mi è piaciuta un mondo perché sono stata insieme ai miei nonni che non abitano lontano da casa mia però lo stesso io non li vedo quasi mai e perciò è stata l’occasione per stare un poco insieme per più tempo. Io credo che il paese di Rossano Calabro mi mancherà perché è bellissimo e spero di tornarci ancora l’anno prossimo per fare dei bagni stupendi in un mare pulito e cristallino.

Teresa Ambrosio cl. III sez. A plesso Boccia al Mauro

Disegni elaborati dagli alunni della classe III sez. A plesso Boccia al Mauro

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COMINCIA UN NUOVO ANNO SCOLASTICO

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Comincia un nuovo anno scolastico !!

I piccoli alunni delle classi prime del Plesso Allocca sono stati accolti dalle maestre in ambienti abbelliti con cartelloni,festoni,disegni e palloncini per rendere piu’ vivace ,accogliente e allegro l’ingresso nella scuola primaria

Le giornate sono state organizzate in modo articolato e vario: ricche di giochi collettivi, girotondi,canti collettiv,i,disegni in modo da suscitare nei bambini il desiderio di ritornare a scuola

con entusiamo. L’atmosfera gioiosa e rassicurante che si è creata ha permesso di superare in modo naturale le

tensioni emotive e le emozioni che inevitabilmente ognuno portava dentro di sé.

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La festa dell’accoglienza si è conclusa con la preparazione di girandole colorate come ricordo del

primo giorno di scuola primaria. Sono tornati tutti a casa con la GIRANDOLA DELL’AMICIZIA

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DISEGNI D'AUTUNNO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

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Anno scolastico 2011-2012 SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO CAPOLUOGO

Eccoci di nuovo qui! Un nuovo anno scolastico è cominciato. La scuola si è riaperta da più di un mese ormai e i nostri piccoli alunni sono già al lavoro. Dopo un primo periodo di ambientamento, per i nuovi e per i vecchi iscritti, dedicato ai ricordi delle vacanze abbiamo dato il via ai lavori per l’Autunno. Siamo ancora agli inizi , ma si è già fatto molto. Maestre e bambini si sono dati da fare per rendere più bella ed accogliente la scuola, sia negli spazi comuni che all’interno delle aule, con addobbi, disegni, mobiles, cornici e ….. Ovviamente il tema è l’Autunno, per cui , se verrete a trovarci, troverete mele, pere, uva, castagne, ricci, scoiattoli, funghi e foglie in quantità che vi sorridono dalle pareti, dalle porte, dal soffitto. Beh! Forse è meglio che vi mostri qualche foto; sono sicura che renderà meglio l’idea. Vi lascio , perciò, a questa bella carrellata di immagini e vi aspetto alla prossima. Ciao a tutti! Aluzzi Daniela .

BENVENUTO AUTUNNO

QUESTE SONO LE PORTE DELLE SEZIONI GATTINI E PUFFI.

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QUESTE SONO LE PORTE DELLE SEZIONI LITTLE POPPY E TOPOLINO.

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QUESTA E’ LA PORTA DELLA SEZIONE PALLONCINI

ECCO ALCUNE DELLE NOSTRE FINESTRE AUTUNNALI…

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COSI’ ABBIAMO ADDOBBATO I NOSTRI CORRIDOI. CHE FESTA DI COLORI !

A SCUOLA… ACCOGLIAMO L’AUTUNNO.

Grande festa dell’autunno alla Domenico Savio.

A scuola gli alunni, con l’aiuto della maestra, fanno una grande festa per accogliere l’autunno.

Gli alunni della scuola primaria Domenico Savio oltre a lavorare in classe con poesie, riassunti e temi sull’autunno, hanno preparato anche una grande festa. Ogni alunno ha portato un dolce fatto con i frutti autunnali, frutta autunnale, cartelloni e disegni colorati con tecniche particolari. Le maestre con l’aiuto dei bambini hanno preparato i tavoli con tutte le cose che loro stessi hanno portato. A questa bellissima festa ha partecipato anche il Dirigente Scolastico Giovanni Nappi. Gli alunni della V C hanno cantato una canzoncina, mentre quelli delle classi terza e quarta hanno recitato delle poesie. Io per un giorno sono stata la fotoreporter della scuola, infatti ho scattato tante belle foto in ricordo di questa bellissima giornata. E’ stato bello e perciò penso che si può studiare anche divertendosi.

Aurora Annunziata

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V C

Plesso Capoluogo

Ottobre IV A Plesso Allocca Annunziata Tina

AUTUNNO

Autunno leggero,

autunno sincero

che rotea insieme alle altre stagioni

diverse tra loro

preziose come l’oro.

Autunno che porta castagne e nocciole,

e molte volte anche l’Amore.

Il vento che porta lontano le foglie,

che delle Case osservan le soglie.

Autunno che di frutta ne porta molta

e che agli alberi porta via la chioma folta.

Autunno che viene e poi se ne va,

ma che poi un bel giorno ritorna in città.

COLORATO AUTUNNO

Se a qualcuno l’ autunno fa intristire A me fa tanto divertire Le foglie dagli alberi cadono lentamente E noi le raccogliamo velocemente E’ la stagione della castagna Che nel suo riccio se ne sta in montagna. Ci sono i cachi verdi e arancioni Che con tante calorie sono anche molto buoni. L’ uva bianca nera e dorata Fanno la tavola bella e fatata. L’odore del vino il paese fa inebriare Così dopo Natale il novello possiamo gustare. L’ unica nota dolente È la scuola con il docente Che spiega e interroga senza pensare, che noi pur dobbiamo giocare. Mi auguro presto che arrivino le belle giornate Cosi noi possiamo farci delle belle passeggiate Michele De Vivo 5°A Plesso Allocca

E’ARRIVATO L’AUTUNNO

CLASSE II SEZ. B PLESSO BOCCIA AL MAURO

In autunno ci lasciamo,con molta tristezza, l’estate alle spalle e le scuole riaprono. La natura si trasforma:le foglie cadono dagli alberi, la terra diventa un tappeto di foglie rosse,marroni e gialle. In autunno si sente nell’aria odore di mosto infatti,in questa stagione, si vendemmia. L’autunno è il periodo dei funghi, delle noci, delle castagne,delle pere e delle mele. In questa stagione alcuni

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animali si preparano per il lungo sonno,cioè vanno in letargo come la tartaruga, lo scoiattolo, il ghiro, la marmotta,le formiche. Alcuni uccelli ,invece,come le rondini e le oche selvatiche migrano in cerca di luoghi più caldi e di cibo. A me l’autunno non piace molto perché fa più freddo ,le giornate si accorciano e non posso più giocare all’aperto.

FESTA DELL’AUTUNNO A SCUOLA.

Nella scuola San Domenico Savio le insegnanti organizzano una festa per l’autunno

FESTA DELL’AUTUNNO A SCUOLA.

Oggi nella nostra scuola è stata fatta una festa dedicata all’autunno.

A questa festa tutte le famiglie hanno partecipato preparando cesti con frutti autunnali: noci,

noccioline, uva, castagne, dolci e torrone. Anche i bambini di prima e seconda che non hanno

preparato dolci hanno collaborato con canzoncine e poesie. Alcuni di noi hanno scattato foto che

ricordassero uest’evento. Appena iniziato il buffet ognuno ha preso la sua porzione di torta o frutta

fresca e secca. Tutte le cose esposte sui tavoli sono andate a ruba, perché piacevano molto e sono

rimaste poche cose di questa festa memorabile. E’ stata una festa che a noi è piaciuta molto perché

abbiamo riscoperto e apprezzato i frutti della nostra terra che i nostri nonni hanno sempre

prodotto con anto amore e sacrificio.

Antonio Molaro

Marco Michele Pisacane V B

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FESTA DELL'AUTUNNO A CAPOLUOGO

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Tante altre foto sul sito dell'Istituto www.direzionedidatticaterzigno.it

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Oggi bellissimo evento, festa dell’autunno

FESTA DELL’AUTUNNO A SCUOLA.

Gli alunni delle classi quinte il giorno 20 ottobre 2011 organizzano la festa dell’autunno.Oggi, 20 ottobre 2011, gli alunni delle classi quinte con le maestre hanno organizzato la festa dell’autunno. Alcuni bambini hanno portato dei dolci, mentre altri noci, noccioline, mele, castagne, melagrane… Le maestre hanno portato le cattedre in corridoio, hanno messo sopra le tovaglie e le hanno imbandite con tutti i prodotti che avevano portato i bambini. Alla festa dell’autunno sono venuti tutti i bambini del plesso “Capoluogo” che hanno gradito l’assaggio di frutta e dolci. Le foto sono state scattate da una mia compagnia della V C e dalla maestra Annamaria. A quest’evento hanno contribuito anche le mamme preparando i dolci.

Martina Avino V A “Capoluogo”

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LA CAMPAGNA

IN AUTUNNO

E’ autunno, la campagna è ricca di colori, odori e sapori.

Passeggiando tra i campi tutto il verde è diventato un tappeto

dai mille colori: la campagna si è tinta di giallo, rosso, marrone

e arancione .Le foglie secche scricchiolano ad ogni mio passo,

tutto è silenzio tranne il rumore delle nostre voci e il plaff dei

ricci di castagne che cadono dagli alberi. Tra le viti non c’ è

nessuno, neanche un animaletto: che pace! Si sente l’odore

della natura e l’avverto ancor di più quando mi abbasso per

raccogliere qualche foglia dal colore un po’ strano, e là, sotto il

tappeto di foglie si nascondono tutti insieme tanti funghetti dal

cappello marrone. Ho raccolto le castagne, ne ho assaggiata

una, aveva il gusto amarognolo, invece la dolcezza e la succosità

dei fichi è stata eccellente. E’ stata una bella e piacevole

passeggiata, tanto da essere invitata dagli amici a vendemmiare, io sono eccitatissima!!! Ho scritto

tutto sul mio diario, così avrò un bel ricordo, anche della mia futura vendemmia!

Verdiana Van Vliet V B Plesso Allocca

LA COPERTA DI FOGLIE

Gli alberi salutano

le foglie

dicendo che di loro non han più bisogno.

La terra le sorregge,

finalmente è contenta

con le loro foglie rosse,

arancioni,marrone e gialle

si farà un enorme scialle.

L’ autunno è arrivato

in dono un po’ di tempaccio ha portato.

La terra, dal freddo ,si sente protetta

ha un bel manto che gli fa da coperta.

Baldas Aquino

V A Allocca

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AUTUNNO L’autunno che malinconia per il tempo brutto che toglie allegria; autunno che nostalgia per le giornate belle che si porta via; autunno che fantasia sperando che noia e tristezza scappino via . Arianna Guastaferro 5 A Plesso Allocca

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AUTUNNO

L’autunno è arrivato

le foglie via ha spazzato

l’estate tutti han dimenticato

con allegria l’inverno verrà affrontato.

L’autunno le foglie fa cadere

e tutti vorranno vedere

il Natale arrivare.

L’autunno ormai arrivato

i fiori e le foglie via ha mandato

e l’estate ha cacciato.

L’autunno eccolo qua

e chissà chi lo dimenticherà.

Simona Auricchio 5 A Plesso Allocca

Ottobre IV A Plesso Allocca Annunziata Tina

L’AUTUNNO

D’autunno mi sento leggera come il vento,croccante come le foglie secche.. e dolce come il piacere di ritrovare gli amici a scuola.

Una stagione finisce e una ne inizia,da quando il mondo è mondo…….è sempre stato così.

L’autunno ci porta frutti gustosi come i cachi , i melograni e sfizi come le nocciole e le castagne,ci fa stancare a trasportare la legna che ci riscalderà durante l’inverno….poi ci fa rilassare scatenando dei temporali tali da non permetterci di uscire di casa. A noi, questi temporali, sembrano maligni,ma ci fanno capire che è meglio stare insieme,anche se si è chiusi in casa. Stare insieme è bello e importante.

A volte ci diremo-che noia stare chiusi in casa-ma poi vediamo che se invitiamo un amico diremo-che bello essere a casa in compagnia!

Tutto questo succede perché è arrivato l’autunno,quindi non usciamo molto,e ci incontriamo con gli amici.

Impariamo ad apprezzare l’autunno come le altre stagioni,e l’autunno ci ricambierà con i suoi splendidi doni.

Tina Annunziata

IVA plesso Allocca

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L’AUTUNNO Giro, giro, giro tondo l’autunno, ora è in tutto il mondo. Sotto gli alberi giganti i funghi sono tanti. Sulle montagne ci sono l e noci e le castagne e poi nella pianura c’è l’uva matura. Ci sono i bei frutteti che a tutti fan felici mele e pere succose per tutti i bambini golosi.

Concetta Auricchio 5 A Plesso Allocca

Gioie

d’ autunno Che bel periodo dell’ anno è l’ autunno le foglie cadono di colore cambiano marrone,giallo,arancione così sono in questa stagione. Ci sono noci e nocciole che piacciono a tutte le gole. Soffia il vento ed ogni bimbo è contento.

Fabio Ranieri V A Plesso Allocca

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Nelle classi prime del plesso Allocca l’arrivo dell’autunno è diventato occasione per

varie attività laboratoriali

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Anche a me piace tanto !

Che bello colorare le foglie con la tecnica dei puntini!

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Noi invece coloriamo l’uva con la tecnica delle linee

Siamo proprio degli artisti …vero?

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Noi invece usiamo la tecnica del frottage

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Le maestre le chiamano attività laboratoriali ma noi ci divertiamo a giocare con la plastilina

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Noi bambini siamo entusiasti di partecipare alle attività laboratoriali perché impariamo divertendoci

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NOVEMBRE PLESSO ALLOCCA 2^ B LAVORO DI GRUPPO LABORATORIO INTERDISCIPLINARE : I COLORI DELL’AUTUNNO CON FOGLIE E TEMPERE .

Le foglie raccolte sono state stese al rovescio su dei fogli puliti. Poi con i pennelli sono state “ pitturate “ con diversi colori : giallo , arancio , rosso , viola…. Con le mani è stato pressato un foglio bianco su ogni foglia pitturata…e così sono state stampate ! Ora anche nell’ aula della 2’B c’è un angolo di Autunno colorato e caldo ! ! !.

Il 29 ottobre 2011 è stato il mio compleanno e, quest’anno ho festeggiato a scuola con i miei compagni e con le mie maestre. La mia mamma mi ha fatto offrire tanti rusticini saporiti: quelli con i wurstel, le francesine, le sfogliatine ed altre cose buone da mangiare. Io ho aiutato la maestra Anna a distribuire i rusticini e le patatine ai miei compagni. Tutti hanno apprezzato le cose saporite da mangiare ed io sono stata molto contenta che il piccolo buffet organizzato per il mio compleanno è piaciuto a tutti. La cosa che più mi ha colpito, però, è stata quella di vedere V. che faceva il bravo ed era educato per avere qualche leccornia in più. Dopo aver mangiato, io festeggiata, Sara e Erika, le mie compagne siamo andate nelle altri classi, così ogni maestra ha avuto un rusticino. Io sono stata molto contenta non solo perché abbiamo mangiato buone cose, ma anche perché siamo stati tutti insieme e in armonia. La maestra Anna ha fatto le foto e poi tutti i compagni con le maestre mi hanno cantato “Happy birthday tu you”. Questa festa a scuola è stata per me bellissima ed io la ricorderò sempre, anche quando sarò grande

Teresa Ambrosio classe 3^ A Plesso Boccia al Mauro.

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RACCONTO REALISTICO

La festa dell’albero

Il ventuno novembre a scuola abbiamo festeggiato : “ La festa dell’albero” . Tutti noi bambini , tranne quelli dell’asilo , siamo usciti nel giardino della scuola . Ci siamo posizionati in cerchio e alcuni alunni hanno letto poesie , racconti e storie dedicate agli alberi . Anche io ero fra questi bimbi a rappresentare la mia classe. Ero molto emozionata , mi sentivo un vuoto nella pancia , perché mi vergognavo un po’ . Però dopo aver letto , “credo bene” , sono stata molto contenta . Una delle maestre ha scattato delle foto e ha fatto dei video . Successivamente sono stati scelti tre bimbi : uno di prima , uno di terza e uno di quinta per piantare un piccolo albero : il melograno . Infine siamo ritornati in classe tutti accaldati , visto che il giorno della festa dell’albero sembrava più un giorno di primavera che di autunno . Spero che questa iniziativa si ripeta anche l’anno prossimo . Chiara Randaccio 4° A Plesso Boccia al Mauro

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A scuola abbiamo festeggiato la “ festa degli alberi “ interrando alcune piante nell’aiuola antistante l’edificio comunale.E’ stato emozionante e divertente toccare la terra con le mani!

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È Autunno e tutt’intorno c’è un’esplosine di colori.

Noi bambini coloriamo la nostra aula con i nostri lavori laboratoriali.

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La giornata nazionale degli alberi

La giornata nazionale dell’ albero nasce con l’ obbiettivo di diffondere l’ importanza del patrimonio arboreo,boschivo mondiale ed italiano. In occasione dei 150 anni dell’ unita d’ Italia,quest’ anno la giornata nazionale dell’ albero è dedicata alla storia d’ Italia mediante gli alberi e i boschi come testimoni di memoria e avvenimenti storici. Quest’ anno il presidente della Repubblica “Giorgio Napolitano” ha dedicato la Giornata Nazionale dell’ albero alla memoria di Sandro Usai e a tutte le vittime delle alluvioni . Il giovane volontario è morto per soccorrere alcuni cittadini in pericolo dell’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana.

Lavoro di gruppo della classe V plesso Boccia al Mauro

Oggi 21 Novembre è la festa dell’ albero Oggi siamo andati a scuola e tutti eravamo entusiasti che fosse la festa dell’ albero: un evento che ci consentiva di stare per molto tempo fuori dalle classi in giardino. In occasione della festa dell’ albero, Legambiente, che è un associazione di volontari che protegge la natura, ci ha regalato un albero di melograno. L’associazione Legambiente ha dato a ogni scuola un albero affinché i bambini lo possano piantare nel giardino della scuola,possano amarlo e curarlo. Questo albero di melograno è molto piccolo con foglie piccole ma se noi ci prenderemo cura di lui sicuramente crescerà forte e robusto. Noi alunni di tutto il plesso abbiamo cercato letture, poesie sugli alberi da leggere durante la piantumazione dell’albero. Nella mia classe abbiamo scritto una poesia tutti insieme che abbiamo chiamato “Il nostro amico albero” Poi siamo usciti nel giardino e tre bambini, uno medio uno grande e uno piccolo con l’aiuto del Signor bidello hanno piantato la pianta . Dopo ci siamo messi a cerchio e abbiamo letto poesie e filastrocche . La maestra Anna ha scattato le foto e pure il video . L’ albero è nato tanto tempo fa e già gli uomini primitivi si nutrivano con i frutti degli alberi . Quindi noi dobbiamo essere riconoscenti perché gli alberi ci danno la legna per riscaldarci , i frutti per nutrirci l’ ombra quando fa caldo riparo per i nidi e le tane per gli animali con le radici trattengono il terreno e non fanno venire le alluvioni ma ,soprattutto ci danno l’ossigeno per vivere.

Lavoro di gruppo Classe III sez. A plesso Boccia al Mauro

POESIA:

Albero alberello anche se piccolo sei pur bello oggi è la tua festa e qualcuno vuol tagliare la tua testa ma noi siam qui e ti proteggeremo e la tua chioma non taglieremo col tuo ossigeno vivremo coi tuoi rami ci riscalderemo e per sempre amici tuoi saremo.

Lavoro di gruppo Classe III sez. A plesso Boccia al Mauro

Lunedì, 21 Novembre 2011 a scuola abbiamo festeggiato la giornata dell’ albero. La maestra ci ha fatto leggere una poesia sugli alberi poi siamo usciti dalla classe e siamo andati in giardino dove c’ erano anche gli alunni delle altre classi, qui abbiamo piantato un alberello piccolo con l’aiuto del bidello Francesco che ha scavato una grande buca. Poi Vito della 3° A , Salvatore di prima elementare e Nunzio un bambino di quinta hanno messo l’albero nella buca, hanno coperto le radici con della terra e poi lo hanno innaffiato. Tutti noi eravamo felici e abbiamo fatto un grande applauso. Dopo siamo ritornati in classe e abbiamo fatto merenda. E’ stata una bella giornata perché ci ricorderemo sempre dell’albero che abbiamo piantato tutti insieme nel giardino della nostra scuola e speriamo che da grandi, quando torneremo a salutare le nostre maestre, troveremo ancora quell’albero nel giardino della scuola.

Lavoro di gruppo classe III sez. B Plesso Boccia al Mauro

 

Plesso  Allocca  

 

La nostra Scuola quest’anno il 21 novembre ha ripristinato la Festa degli alberi e, in ogni

Plesso è stato piantato un alberello. Nello spazio antistante il plesso Allocca, tra il grande

entusiasmo degli alunni di tutte le classi, è stato interrato un alberello che ci è stato donato

dall’ ente Parco Vesuvio.

La buca dove è stato messo a dimora il nostro alberello è stata preparata grazie all’aiuto di

un collaboratore scolastico. Tutti hanno partecipato all’interramento, intorno all’alberello è

stato messo del terriccio per protezione.

Tutto il Plesso ha adottato la pianta e le ha dato un nome, ma la cosa più importante è che

tutti noi ci siamo impegnati a prendercene cura.

Con questa iniziativa speriamo che, insieme alle piante cresca nei bambini il senso di

responsabilità ed il rispetto dell’ambiente, fattori determinanti per la formazione di un

cittadino maturo e consapevole.

            Per ogni stagione la tua chioma

è diversa, non rimane mai la stessa. 

Albero che ti vedo dalla mia finestra

Il 21 novembre per te faccio festa. Quando il 21 è arrivato

Un alberello abbiamo piantato.

e con tanto amore

sentivo battere il mio cuore,

non per dolore

ma per tanto amore.

Come sei esile alberello

ma ogni giorno

diventerai sempre più bello.

Albero formato da mille foglioline

molto graziose e piccoline,

tutte insieme fanno la chioma,

ti crescerò fino al diploma.

Alberello che doni la vita

ti curerò anche sfinita.

Simona Auricchio

5^ A

 

 

Tanto tempo fa, in un bosco tra le montagne, viveva felice un Grande Albero, forte e maestoso. Un brutto giorno, però arrivarono i boscaioli e il Grande Albero venne

abbattuto, gli tagliarono tutti i rami e lo portarono in segheria dove venne diviso in tante tavole. Dopo qualche tempo in segheria arrivò un falegname per scegliere una tavola di legno; quando vide la tavola dove era nascosto il cuore del Grande Albero disse: "Questa va bene"e la portò via. Il falegname pian piano trasformò la tavola in

un comodo lettino. Il letto venne portato in una casa,dove fu sistemato nella cameretta di Mauro. Appena sentì sopra di sé il peso del bambino,il piccolo cuore

del Grande Albero cominciò a battere forte forte e pensò " C'è di nuovo una piccola nidiata fra i miei rami...". Il giorno dopo il papà di Mauro entrò nella cameretta per dare il buongiorno al figlio e notò una foglia cresciuta sul lato del letto. Il Grande Albero era talmente felice che fece crescere sempre tante foglie, finché Mauro fu costretto a chiamare i ragazzi di Free-style per rinnovare l'arredamento della sua

cameretta in uno stile più selvatico e "boscaiolo".

Verdiana Van Vliet 5^ B

Un giorno un boscaiolo andò nel bosco per raccogliere della legna per il suo camino. Si avvicinò ad una quercia e pensò che da quell’albero maestoso avrebbe potuto ricavare tantissima legna. Quando stava per dare il primo colpo d’ascia due vocine di scoiattoli urlarono:”Fermati, le ghiande di questa quercia sono troppo buone! Non toglierci il nostro cibo quotidiano!” Il boscaiolo allora scelse un pino e mentre stava per dare il primo colpo d’ascia un cardellino urlò: “Fermati! Questo pino ospita il nido con i miei uccellini, non abbattere la nostra dimora!” Il boscaiolo ascoltò il cardellino e si avvicinò ad un faggio: ma quando stava per dare il primo colpo sentì una voce che fuoriusciva dal cuore della pianta e lo implorava a non fargli del male perché lui insieme a tutti gli alberi del bosco sono i buoni amici degli uomini. La voce si fece più grossa e disse “Hai certamente sentito parlare, di alluvioni, di valanghe, di disastri causati da indiscriminati disboscamenti , ricordati che i boschi difendono i territori dall'invasione delle acque e, che con i nostri tronchi, con le nostre chiome e soprattutto con le nostre radici, ci opponiamo alle acque precipitose, alle valanghe, alle frane, ai venti furiosi, che producono danni incalcolabili”.

Il boscaiolo pensò a tutto quanto il faggio gli aveva ricordato, abbassò l’ascia e disse:” Grazie a voi tutti per tutto ciò che fate per noi e ci donate, Voi siete i nostri buoni amici “. Il boscaiolo soddisfatto ritornò a casa e si riscaldò accendendo la stufa a gas.

Baldas Aquino

5^ A Allocca

                                                             

                                                            

Quanti alberi nel mondo , son tutti belli , alti e maestosi e sono molto generosi . Ci donano frutti buoni e succosi altro che sciroppi appiccicosi . Producono ossigeno in quantità e anche di ottima qualità . Sono i polmoni di Madre natura e garantiscono aria pura . Son la dimora di animaletti deliziosi e di tantissimi uccellini graziosi . Offrono con le loro chiome frescura E come tanti ombrelli giganti ti riparano dai raggi scottanti . Sanno essere di compagnia quando ti senti solo con la tua malinconia . Ti sanno ascoltare in silenzio a volte ti parlano con la voce del vento . Con le orecchie puoi sentirli ma non puoi capirli . Con il cuore li devi ascoltare ti diranno di non fare loro del male : Siamo esseri viventi per te molto importanti . .Arianna Guastaferro 5^ A  

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Frutta nelle Scuole è il Progetto ch e la nostr a Scuola attua in conven zione con Orog el. Il progetto attivo solo per gli alunni di Plesso Allocca è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura tra i bambini, ad attuare inizi ative ch e suppo rtino pi ù corrette abitudini alimentari e a promuovere una nutrizione maggiormente equilibrata.

Per alcuni giorni consegnano direttamente nel nostro Plesso frutta e verdura.

Questa è un’opportuni tà per t utti noi, di a ssaggiare, gustare, confron tare e cono scere meglio i prodotti ortofrutticoli, è un modo per scoprir e il loro gusto e il loro valore nu trizionale, ed è l’occasione per riflettere su ll’ im portanza di un ’alimentazione sa na. T anta frutta ci vi ene consegnata, e in quest a stagione fredda abbondano le mele intere e a fette, le pere, i mandarini, le arance i kiwi, e noi tutti insieme ne gustiamo la freschezza e la bontà . Non solo mangiamo frutta a volontà ma abbiamo gustato anche delle dolcissime spremute di arance.

Ora vi mostriamo le foto:

START…

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Preparazione della spremuta di arance .

Incuriositi assistiamo alla spremitura.

Arianna versa nei bicchieri il succo d’arancia che ci verrà distribuito

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Anche i piccoli si accingono a bere una ricca spremuta di

vitamina C

E’piacevole gustare una dolce aranciata mentre si studia, è

un pieno di energia!

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L’aranciata ci ha dato non solo energia, ma anche tanta allegria.

L’arancia, succosa e profumatissima, regina dell’inverno, è uno straordinario

scrigno di salute.

Sono un frutto assai gustoso,

fatto a spicchi e assai succoso.

Sono tonda ed ho la pancia.

Indovina son l’arancia

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L’arancia, frutto tond eggiante, con la buccia s pessa, la polpa su ccosa, profumato, zuc cherino,

ricco di acido ascorbico, è prodotto dall’ albero dell’arancio detto «Citrus Sinensis», originario della

Cina. ’ Ara ncia h a un importante ruolo ne lla prevenzione e cur a di num erose mal attie. A tal

proposito occorre menzionare l'alto patrimonio dei minerali contenuti nell’arancia : calcio, selenio,

potassio, m agnesio, fosforo, bromo, zinco, ra me, ferro, zolfo e sodio. Ottimo alim ento per

l’affaticamento fisico ed intel lettuale, è utile anche in caso di disturbi intestinali, epatici e gastrici .

Egualmente importante è l'elevato contenuto di vitamina C, per cui due arance di media grandezza

assicurano i l fabbisogn o quotidian o di questa vi tamina i ndispensabile per prot eggere il nos tro

organismo dalle malattie infettive. Tra i frutti più diffusi sono gli agrumi quelli più ricchi di

vitamina C. Tra gli agrumi è l'ar ancia Tarocco che presenta il più el evato contenuto di vitamina C

(fino a 90 mg). La vit amina C è importante anche p er l 'azione che svolge n ei c onfronti del le

sostanze cancerogene. In fitoterapia dell’arancio amaro si utilizzano le foglie, la scorza dei frutti,

i fiori raccolti prima dell’apertura; dell’aranci o do lce si utilizzano i frutti e la c orteccia. D alla

spremitura delle bucce, ch e la contengono abbondantemente in s acche oleif ere sot tocutanee, si

ricavano varie essenze, le quali esercitano un’azione neuro-calmante ed anti-depressiva, inducendo

serenità, buon umor e e atteggia menti positivi. I gar garismi con il succ o di arancia giovano nell e

gengiviti e stomatiti; l’infuso della scorza gode di proprietà aperitive, digestive e spasmolitiche.

In cucina, oltre che per il tradizionale consumo fresco e decorativo, l’arancia può essere utilizzata

per la produzione di succhi, marmellate, insalate, salse, raffinati piatti in agrodolce, liquori, frutta

candita.

Lavoro di gruppo Classi Quinte Plesso Allocca

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Ottobre Plesso Allocca V B

Il vino nell'alimentazione

Il vino è ritenuto dagli igienisti un "alimento" energetico, complementare, di risparmio e nutriente. - energetico, in quanto il suo contenuto in alcool etilico (circa il 10-12%) libera 7 calorie per ogni grammo. - complementare in quanto, da solo si presenta insufficiente a sopperire totalmente alle esigenze vitali del nostro organismo. - di risparmio in quanto le calorie derivanti dall'ossidazione dell'alcool sono utilizzate per coprire circa la metà del consumo di base senza produrre extracalore. Si ha dunque un risparmio di sostanze nutritive per cui il vino può a ragion veduta essere considerato nutriente.

Il vino è parte inte grante della dieta dei popoli mediterranei, non tan to per volontaria abit udine, quanto per spontanea a ppetibilità, digeribilità, assimilabilità. Dal pun to di vista della fisiologia umana l'alcool etilico contenuto nel vino, viene as sorbito dallo sto maco e dal primo tratto dell'intestino, quindi, p assa n el san gue in 15-3 0 minuti a digiuno ed i n 1-3 ore a stomaco pieno. L'assorbimento è più lento se lo stomaco è pi eno di cibi a base di farinacei e ric chi di grass i. L'assorbimento è più lento nei vini rossi rispetto a quelli bianchi. L'alcool etilico non richiede digestioni e scissioni, è una mo lecola piccola, neutra, idrosolubi le p er cui è asso rbito in mo do rapido da tutto il tr atto g astrointestinale mediante un proces so di s emplice diffusione. A digiuno circa il 20% della singola quantità di alcool ingerita è assorbita dallo stomaco, la restante passa rapidamente al t enue, dove vien e altrettanto rapidamente assor bito. Dopo una singola do se di alco l etilico ingerito, l'assorbimento è completo al 9 0% entro un 'ora, mentre la massima concentrazione ematica è raggiunta in quaranta minuti. L'alcolemia torna a zero entro 8-10 ore. Il cibo nello stomaco rallenta l'assorbimento dell'alcol in quanto prolunga il tempo di svuotamento dello stesso ed inoltre perché co pre in part e la mu cosa, r allentandone in t al modo la dif fusione. La dis tribuzione d ell'alcol nell 'organismo u mano è proporzionale al contenuto d'acqua nei vari tessuti. Una piccola quantità di alc ool etilico è eliminat a per diffusione nell'ar ea alveolare p ol-monare. A polmoni sani, l'alcol contenuto negli alveoli polmonari è in equilibrio con quello che vi è nel s angue e su tale principi o son o basati gli etilometri . L'utilizzazione m etabolica dell' alcool si ha ne ll'organismo dell'uomo per dosi che non debbo no superare 1 gr per Kg di peso nella giornata (max gr. 35 per ciascuno d ei due pasti giornalieri). Tale dose rappresenta un massimo di una bottiglia di vino da cl. 75 di vino al 10% di alcol nell'arco della

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giornata, per gli uo mini. La dos e si ricuce a c l. 50 per le donne, in quanto a livello epatico, sono meno dotate dell'enzima alcol-deidrogenasi.

La reale i mportanza del vino nel l'alimentazione non risiede tanto nel l'apporto calorico ed energetico, quanto in una serie di azioni complementari di non secondario interesse per il funzionamento generale del nostro organismo, svolte da alcuni componenti (circa 300) del vino ed in particolare da ll'alcol etilico.

Per quanto riguarda gli effetti fisi ologici del vino, esso stimola la secrezione salivare favorendo la digestione d ei cibi ricch i di amido stimola la s ecrezione gastrica di acido cloridri co e pepsin a, promovendo la digestione delle proteine, sia con un meccanismo diretto sulla mucosa gastrica, sia con un meccanismo indiretto agendo sul nervo vago. Sul fegato il vino stimola la produzione della bile e ne facilita lo s vuotamento nel lume intestinale, facilitando la digestione dei lipidi . A dosi mod erate non esercita effetti tossici sulle ce llule epatiche, tuttavia se il f egato è sof ferente per malattie acute o croniche ( cirrosi epatica), può determinare un peggioramento della malattia anche a do si norma li, in particolare s e associato ad alimentazione scars a e n on equilibr ata. Le qualità antisettiche del vino ros so sono stat e ribadite da recenti ricerche ch e hanno provato come il vino rosso sia in grado di uccidere i ger mi del tifo, il colibacil lo, le s almonelle ed altri. Gli effetti an tisettici d ei vini rossi sono particolar mente pr eziosi contro l'influenza. La s ua azione battericida è dovuta anche alla malvidina presente negli anto ciani (coloranti dei vini rossi), inoltre il vin o m antenuto ne lla d ieta pe r tutto il pe riodo della convalescenza, favorisc e il più pronto recupero delle forze. I nostri nonn i hanno semp re cur ato le malatti e da raffreddamen to con abbondanti liba gioni di vino rosso riscald ato ( vin brulé ). Oggi dopo t ante scoper te, per la c ura dell'influenza possiamo ancora ritener e valid a la cura dei nostri avi. È stato infatti osserv ato sperimentalmente che i virus messi a contatto con il vino rosso trovano os tacoli a moltiplicar si e conseguentemente non danno luogo ad eff etti lesivi sulle cel lule de l nostro organismo. Il meccanismo d'azione protettiva del vino n ei confronti d ei virus deriva dal fatto che i tannini complessano le sostanze proteiche, ch e sono i costituenti f ondamentali dei viru s, denaturandole. La scoper ta di proprietà preven tive contro l'art eriosclerosi espl etate da l vino, sono il risultato d i ricerche condotte dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e d a Ricercatori inglesi e am ericani. Queste ricerche hanno portato alla conclusione che la mortalità per infarto al miocardio raggiunge

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tassi più bassi presso le popolazi oni che consum ano vino abitualm ente. Di tale a zione pr otettrice so no respo nsabili i polifenoli che il vino oltre a consentire una maggiore longevità, è l 'unico componente della dieta che riesce anche a migliorar e la qua lità della vita ed il suo cons umo moder ato e r esponsabile, può essere considerato come parte di uno stile di vita. Di conseguenza è possibile affermar e, con il gran de Louis Poter, che il vino è la più sana ed igienica delle bevande.

LA VENDEMMIA PRESSO I GRECI

Il vino, “nettare degli dei” dona to dagli uomini d a Dioniso come direbbero i Gr eci, è una bevanda alcolica fermentata, ottenuta esclusivamente dalla fermentazione del frutto della vite,l’uva(sia essa pigiata o meno), o del mosto. Il termine “vino” ha ori gine del ve rbo sanscrito vena (“amare”), da cui deriva anche il nome latino Venus de lla de a Ve nere. Quest’anno studiando i Greci, ci è venuta la curiosità di andare a vedere come facevano il vino e le tecniche che usavano. A bbiamo sco perto che le prime vign e e il primo vino nacqu e in Grecia nel 4.000 a.C.,ma curios ando siamo an dati un po’ più indietro e ab biamo visto ch e il vino è prese nte nella vita d ell’uomo da millenni. Molte società gli hanno dedicato un po’ dell a loro vita,un po’del loro pensi ero,un po’ d ella loro ar te,un po’ dell a lo ro fatica. Molte società g li hanno attribuito dei valori.

Un c alice di vino racconta millenni di storia. Nel Vandar no Superior e, intor no a Montevarc hi (AR) , sono stati ritr ovati in dep ositi di lignite, reperti fossili di tralci d i vite /Vitis Vinifera) risalenti a 2 milion i di anni fa. Diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che la Vi tis vinifera cresceva spontanea già 300.000 anni fa. Stu di recenti tendono ad associare i primi degustatori di tale bevanda già al neolitico; si pensa che la scoperta fu casuale e d ovuta a fer mentazione natur ale a vvenuta in contenitori dove gli uo mini riponevano l’uva. Sembra ,infatti, c he il primo vino sia stat o prodotto del tutto per caso (come è stato per i l pane lievitato) per la fermentazione accidentale di uva dimenticata in un recipiente tra 9 e 10.0000 anni fa. Comunque è accertato che la produzione su larga scala di vino è iniziata poco dopo il 3.000 a.C.,quindi circa 5.000 anni fa. I primi documenti riguardanti la colt ivazione della vite risalgono al 1700 a.C., ma è solo con la civil tà egizia che si ha lo sviluppo delle coltivazioni e di conseguenza la produzione del vino. Diversi geroglifici ritrovati nelle loro sepolture,infatti , parlan o della vite sia come piant a ornam entale, sia come produt trice di uva da cui ricavar e il vino. La tecni ca di produzione era, però, piuttosto gr ossolana: il m osto veniva fatto bo llire e poi ripos to in appositi

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contenitori dal tappo forato per p ermettere all’anidride carbonica di fuo riuscire. A diffondere una sorta di cultura del vino furono, invece, i Greci. A loro, infatti, va il merito di aver iniziato lo studio sui diversi tipi di vit igno e su lle tecniche di vinificazione da utilizzare. Gli antichi Greci producevano il vino con uva appassi ta in quanto preferivano il vino molto dolce. Una volta raccolti i grappoli si procedeva a lla pigiatur a che si pratica va calp estando a piedi nudi l’uva ammonticchiata, raccogliendo ne il succo che s grondava in appositi crateri sc avati su terr eni impermeabili. Le bucce erano torchiate attorcigliando il sacco che le conteneva per estrarne quanto più mosto possibile. Il mosto si poneva a fermentare in anfore di terr acotta. Tali recipienti erano poi utilizzat i anche s uccessivamente per la con servazione e il trasporto . Nel V I a .C. realizz arono anche il torchio da vino che rese il procedimento più semplice e veloce. Quanto alle tecniche di vinificazione è curioso e interessante scoprire le pratiche operate e gli ingredienti che i Greci erano soliti aggiu ngere a l lo ro vino. Dopo la pigiatura, il mos to veniva t ravasato in giare rives tite all’interno con la pece e poi fatto bollire fino a ridurlo circa della metà per ridurr e la quantità di acqua e rendere così il vino più dolce. A questo punto le gi are venivano chiuse er meticamente con la pece o co n uno strato di olio. Molti interventi venivano fatti per miglio rare la corposità del vino, per facilitare la stagionatura e per rafforzare il sapore. Per aromatizzarlo veniva aggiunta la resina o venivano fatti degli infusi con dei rami di pino o di cipresso, altri ingredienti, che potevano essere aggiunti, e che oggi possono sembrare assurdi erano le mandorle amare, lo zafferano, il trifoglio e il succo di mirtilli schiacciati . Per chiarificare il vino i Greci, polverizzavano gusci di lumache e di conchiglie, cristalli di sale, ghiande, noccioli di oliva o aggi ungevano pece d’argilla. Alcuni volte imm ergevano nel mo sto una torcia acc esa o un f erro incand escente. Av evano l’ abitudine di t agliare con l’acqua m arina per impedire l’acidificazione. Il vino lasciato spesso ad invecchiare per molti anni (fino a 5 0 – 1 00 anni) in r ecipienti di ter racotta si ri duceva in una poltiglia scura che, per torn are potabile, dov eva essere disciolta in acqua bollente. Con la vinificazione, si diffuse il culto di Dionisio (Dio del vi no) protettore a nche d ei cereali e d ei frutti. Non va poi dimenticato, inoltre, che furono propri o i Greci a istituire delle feste per cosi dire “a tema” com e il cu lto de l Dio Dioniso. Bevanda di elezione del banchetto antico in epoca classica era naturalmente il vino. Euripide nel la sua “Bac chica” scriv eva “Il vino, a ntidoto di og ni dolore, venn e donato ai morta li: sen za vi no l’amore non vive ed ogni altra gioia muore”. Tutti gli altri, poeti annuivano limitandosi a suggerire una c erta moderazione perch é, come dic eva Antifane “Se un uomo bev e con tinuamente si istupidisce. Solo se beve moderatamente si riempie di nuove idee”.

Filastrocca del vino

CLASSE II SEZ. B PLESSO BOCCIA AL MAURO

Dalla pergola nasce l’uva Prima è acerba poi è matura. La raccoglie il contadino E la schiaccia dentro al tino.

Bolle il mosto giorno e notte poi finisce nella botte. Nella botte si riposa è di un colore rosa.

Dopo tante settimane va a riempir le damigiane. Ma lì dentro non vuol stare ora è pronto da infiascare.

Per la festa di famiglia passa poi nella bottiglia. Nei bicchieri vien versato e da tutti è ben gustato

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LA NOSTRA SCUOLA È STATA PRESA DI MIRA DA UN GRUPPO DI “TEPPISTI”

E’ caos nella scuola di Terzigno. E’ stata opera di teppisti quella che si è verificata lo scorso 7 Novembre nella scuola primaria G. Giusti. All’ingresso della scuola una spiacevole sorpresa ha lasciato tutti senza parole: Cartelloni strappati, libri e pastelli buttati a terra, un vero disastro. L’ennesimo atto di bullismo che ci rattrista. Vedere i nostri lavori così distrutti ci riempie di dispiacere e anche di rabbia e speriamo di cuore che non si ripresentino più situazioni del genere.

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A pochi chilometri da Terzigno si trova un bellissimo e interessantissimo Antiquarium , di cui noi

bambini ignoravamo l'esistenza e , grazie alle nostre formidabili maestre ne siamo venuti a

conoscenza , infatti il giorno diciannove novembre 2011 l'abbiamo anche visitato .

Questo luogo archeologico si trova a Boscoreale ed è stato istituito nel 1991 e illustra con numerosi reperti le principali caratteristiche dell'ambiente vesuviano , in epoca romana e l'utilizzo delle risorse naturali da parte dell'uomo .

La prima cosa che abbiamo visitato è stata una sala piuttosto grande chiamata “ A pranzo con Apicio “ ( un cuoco vissuto tra il I e il III secolo d.C. ) dove vi è un tavolo imbandito con manufatti di ceramica e con cibi vesuviani romani .

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La guida ci ha spiegato che i romani usavano il grano , i cereali , la farina per preparare il pane e molte spezie come il silfio oggi estinto ; che i poveri usavano noci , mandorle , pinoli e facevano la spremuta di melograno per i bambini magri e dolcificavano con il fico e con una specie di marmellata ; i ricchi , invece dolcificavano con il miele .

Un alimento che non mancava mai nell’ alimentazione sia dei ricchi , sia dei poveri e che faceva impazzire tutti , era il garum : una salsa di pesce . La cosa che ci ha stupito è aver appreso che i romani avevano l'abitudine di mangiare sdraiati sul letto e che ai loro piedi c'era una vasca contenente pesci che mangiavano direttamente crudi oppure cotti . La guida , poi , ha fatto preparare una tisana a tutti noi bambini , tutti pensavamo che fosse un infuso, ma in realtà è una zuppa di legumi, ed è stato davvero un momento di particolare euforia : tutti ci siamo sentiti piccoli aiutanti di Apicio .

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La guida , infine , ci ha condotto all’ Antiquarium vero e proprio, abbiamo visto un reperto che raffigurava il Vesuvio prima che accadesse l'eruzione del 79 d.C. Il Vesuvio prima era il Somma, con una sola punta, molto alberato e pieno di viti ai suoi piedi. Poi abbiamo visto reperti marini, boschivi, collinari, montuosi e fluviali. Gli altri reperti documentavano la pratica della pesca , delle colture , degli allevamenti , la pianura , i monti e il verde urbano . C'erano , inoltre, numerose vetrine con vari reperti : conchiglie , attrezzi da lavoro ( come zappe asce e ami), suppellettili , oggetti ornamentali , armi , vasi , anfore , oggetti preziosi , cosmetici , vari unguenti ( basi oleose profumate ) , cibi , sementi , corna di cinghiali e cervi con cui fabbricavano aghi di varia misura . Abbiamo visto , ancora , la macina a catillo a forma di clessidra che serviva per ottenere il vino , la macina olearia per ottenere l'olio, la statua di una sfinge, e un calco di gesso

.

In un’ altra sala abbiamo visto la macina per il pane, degli affreschi di alcune ville, e il modellino di "Villa Pisanella",dove si faceva il vino e il pane, lì ai bambini era vietato entrare perchè era molto pericoloso, solo gli schiavi e i loro figli potevano entrare. La miniatura di Villa Pisanella è l'unica villa visitabile di dimensioni modeste tutta dedicata alla produzione del vino come testimoniato dalla vasca di pigiatura dell'uva e dal torchio vinario di legno , con la pars rustica e la pars urbana e il giardino interno ; la statua quasi integra , di Afrodite ( dea della bellezza ) scolpita in marmo proveniente dalla Grecia, il Dolio per conservare il vino la cui provenienza è sconosciuta e la stratigrafia dell'eruzione del '79 d.C. Prima di andar via abbiamo osservato dall'alto Villa Regina perché è in restauro. La villa era molto più piccola di quella che avevamo visto prima in miniatura, ma anche lì facevano il vino, infatti tutto intorno c'erano delle viti.

.E' stata una splendida esperienza , siamo stati catturati dall'atmosfera che avvolgeva questo luogo antico che aveva un fascino incredibile . Avevamo una gran curiosità di vedere , conoscere , di sapere e di imparare . Abbiamo provato un'emozione straordinaria che mai avremmo potuto provare pur leggendo semplicemente un libro contenente queste notizie e immagini . E' stato come fare un piccolo ma indimenticabile viaggio nel passato che ci ha arricchito la mente e l'anima .

Arianna Verdiana e Baldas

Quinta A/B Allocca

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TEA PARTY

Oggi con la terza A del capoluogo abbiamo fatto un "tea party".

Per prima cosa abbiamo unito i tavoli a due a due perchè si potessero sedere i bambini.

poi ci siamo organizzzati : io mi sono emozionata quando la maestra ha detto che dovevo servire il tè alla pesca al mio tavolo. Mentre io servivo anche quello al limone ,Paola ha servito due piatti con tante varietà di biscotti per ogni tavolo.

Poi abbiamo iniziato a presentarci e a conversare in inglese.

Hello! What's your name? Nice to meet you! How old are you? Do you like tea? E così via.

Piccole frasi , ma sembravamo proprio dei bambini inglesi perchè ci siamo sforzati a pronunciarle all'inglese e con espressione.Insomma come dice la mia maestra ci siamo atteggiati un po'.

Poi la festa o meglio il "party" è finito!

Ci siamo proprio divertiti: è stata la lezione di inglese più bella di sempre!

Ferraiolo Federica classe 3a B Capoluogo

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Anche i bambini italiani si travestono.

HALLOWEEN NIGHT

I mostri sepolti si svegliano, licantropi urlano, le streghe inforcano le scope e sfrecciano nel cielo,

dalle foreste di querce escono gli gnomi e dal ventre della terra scaturiscono demoni abissali… tutto

questo è Halloween. Le origini di questa festa diffusa oggi in tutto il mondo fanno riferimento alla

tradizione Celtica.

Alla vigilia di tutti i santi i Celti celebravano l’arrivo dell’inverno accendendo fuochi e danzando con

indosso maschere spaventose. Ai giorni nostri questa antica festa si festeggia la notte del trentuno

Ottobre. I bambini solitamente si mascherano e bussano alle porte delle case dicendo “Trick or

troat” cioè “dolcetto o scherzetto”. Chi apre la porta offre dolcetti e caramelle. Tredici è per

eccellenza il numero nei paesi anglosassoni e in America è sinonimo di disgrazia e sventura. Infatti

tredici devono essere le porte alle quali i bambini bussano spaventando a morte coloro che non

aprono la porta o si rifiutano di riempire le mani di dolcetti. Ci sono vari simboli e tradizioni, che

però in Italia non sono ancora molto diffusi. Diffusissime ad Halloween sono le zucche intagliate

con dentro una candela: la tradizione serve a tenere lontani gli spiriti della notte. In base al rituale

del fuoco, i focolari domestici vanno spenti all’inizio della festa per far sembrare le case disabitate e

ingannare così gli spiriti maligni, che nella notte tornano sulla terra per impossessarsi dei vivi e

vendicarsi dei torti subiti. L’uso più comune in Italia è quello di creare fantocci rappresentanti:

streghe, fantasmi, pipistrelli. Le vetrine dei negozi in questo periodo sono tutte addobbate in modo

spaventoso a dimostrazione della multietnicità del nostro stato.

Antonio Molaro

V B

Plesso Capoluogo

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E’ sempre difficile mostrare i propri sentimenti e, noi grazie all’atmosferadel Natale lo faremo attraverso canti, poesie e

balletti ad esso dedicati.Infatti, quest’anno abbiamo pensato di

realizzare un concerto e un alberoformato da tutti noi bambini, perché ancora una

volta, abbiamo voluto comunicareun messaggio semplice, ma che nessuno vede,

ognuno di noi è come una piccolatessera di un mosaico: si vede il disegno solo

se ciascunofa la sua parte bene e in unità con gli altri.

.

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Voci , suoni e canti del nostro Natale è il titolo della recita natalizia di quest‘ anno che si è svolta nella sala consiliare del Comune di Terzigno . Le nostre fantastiche maestre hanno lavorato in armonia affinché la recita riuscisse alla perfezione . Hanno scelto canti toccanti accompagnati da spiegazioni per far meglio comprendere il significato dei testi , balletti allegri e simpatici che ci hanno fatto divertire e hanno divertito anche gli spettatori . Inoltre abbiamo recitato frasi significative che come una chiave , hanno aperto il cuore di tutti : grandi e piccini , riempiendoli di amore , pace e tanta gioia .

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Da parte nostra e Da parte nostra e delle insegnanti un delle insegnanti un grande augurio digrande augurio di

Classi Classi Quinte Quinte AlloccaAllocca

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Lavoro di gruppo cl. III sez A plesso Boccia al Mauro

Per me Natale è….un giorno fantastico perché si può andare a trovare le persone anziane, si può andare a trovare i vecchietti che sono da soli, si può pranzare tutti insieme, si può aiutare i poverelli insomma Natale è un giorno fantastico. Mattia Vincent De Matteo Per me Natale è…. non fare più guerra, fare la pace, andare a trovare i vecchietti, tutte le strade con le luci , far star bene a tutti, dar da mangiare e da bere a tutti quelli che non hanno cibo a sufficienza. Tonia Pirozzi Per me Natale è… la festa più bella che c’è, ed anche perché si sta tutti insieme e in armonia. Io auguro BUON NATALE a tutto il MONDO. Per me Natale è….dare qualcosa ai bambini poveri per aiutarli, andare a trovare i vecchietti e far finire la guerra, non litigare e avere la pace nei cuori Sara Minichini Per me Natale è…. fantastico perché ci sono le feste e i regali. Però penso ai bambini che non lo possono festeggiare perché non hanno una famiglia e una casa in cui festeggiarlo. Davide D’Amore Per me Natale è…. molto bello. Vorrei proteggere i vecchi che non possono vedere i figli e vorrei pure regalare qualcosa ai bambini malati. Vorrei che non si facessero più le guerre in nessun angolo di mondo. Ciro Guo Zhiwei Per me Natale è…. andare a trovare la nonna Ofelia e la zia Hulia e la zia Giuli che abitano lontano e portare un regalo a tutti perché loro sono poveri Jennifer Sorrentino Per me Natale è…. finire la guerra , aiutare i poveri , aiutare i malati , andare a trovare vecchietti, ed essere buoni Erika Annunziata

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Lunedì 9 Gennaio 2012 siamo ritornati a scuola dalle vacanze Natalizie . Durante le vacanze Natalizie sono venuti i vandali a scuola . Abbiamo trovato alcune porte rotte . La più danneggiata è quella della maestra Rosa Balzano alla quale, addirittura, hanno dovuto mettere una toppa di legno . Invece la nostra porta l’ hanno bucata con un punteruolo di ferro. Hanno rubato la chiave dell’ armadietto. Hanno fatto i loro bisogni per terra sporcando tutto tanto che che il dirigente scolastico ha chiamato la squadra del comune a pulire e disinfettare la scuola. La squadra del Comune si è accorta anche che avevano svuotato tutta la polvere degli estintori . Noi speriamo che i vandali non vengano mai più a scuola perché la scuola è un luogo sacro come una chiesa, il comune o il museo. FIRMATO : Erika Annunziata e Tonia Pirozzi cl. III A pl. Boccia al Mauro

Io alcune volte guardo dalla finestra e vedo dei poverelli e delle persone che vivono da sole e dico: “e se fossi io al loro posto?”. Io sono stata fortunata ad avere una casa, dei genitori che mi vogliono bene, un letto caldo. Sono stata fortunata molto mentre loro no ed io li vorrei aiutare donandogli qualche vestito e un po’ di cibo. Io penso sempre che se ero io da sola in quegli ospedali mi sarei messa a piangere e sarei stata tanto triste . Speriamo che Gesù che sta per nascere regala un momento di serenità e di allegria a tutti. Voglio augurare a tutti Buona Fortuna e Buon Natale da

Teresa Ambrosio classe III sez A plesso Boccia al Mauro

Siamo nel periodo di Natale e a scuola stiamo preparando i lavoretti natalizi. Prima abbiamo ritagliato due sfere di cartoncino bianco: una più piccola e una più grande, poi le abbiamo decorate sul bordo e poi abbiamo ripassato con i glitter i contorni ed abbiamo ricavato tante palline colorate con le quali abbiamo addobbato l’aula e l’albero di Natale nell’atrio della nostra scuola, dopo aver scritto i nostri pensieri di Natale.

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Poi abbiamo ritagliato i contorni di una bella immagine di Gesù, Giuseppe e Maria. Una volta che abbiamo ritagliato i contorni la maestra ci ha dato un pezzo di polistirolo e noi con il punteruolo la abbiamo fatto la forma dell’immagine sacra e lo abbiamo incollato poi è venuta a darci una mano la figlia della maestra (con la pistola a caldo, facendo attenzione che non ci scottassimo) che ci ha aiutato a fare presepi con le pinze di legno per il bucato. Alla fine abbiamo studiato le poesie che la maestra ci ha fatto imparare a memoria: quella di italiano e anche quella di inglese.

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La maestra, poi, ci ha fatto ritagliare due alberelli uno grande e uno piccolo e poi l’abbiamo colorato poi li abbiamo incollato uno sopra un altro alberello ancora più grande così abbiamo creato un biglietto tridimensionale per gli auguri in inglese. Sulla letterina abbiamo fatto tante decorazioni e ci siamo divertiti molto, io e i miei amici. Io non vedo l‘ora che arrivi Natale Bruno Bifulco cl. III A pl. Boccia al Mauro

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Il Natale si sta avvicinando tutti preparano le case con decori e gli alberi di Natale . Il Natale è la festa per ricordare la nascita di Gesù e quindi tutti dovrebbero essere buoni. Tutti aspettano i regali sotto l’albero di Natale e tutti i bambini aspettano che arrivi Babbo Natale per avere un regalo e anche chi non crede avrà il suo regalo. Io spero che anche i poveri avranno un regalo però, se non lo avranno, glielo regalo io. Noi quest’anno per decorare la scuola, abbiamo addobbato un albero di Natale molto speciale perché le palline erano tutte costruite da noi e, oltre ad essere decorate, esse contenevano i pensieri di noi bambini rivolti a tutti quelli che soffrono, che sono malati, che sono in guerra , che sono soli e poveri…. Ecco alcune foto che vedono gli alunni delle classi II A e B e III A e B del plesso Boccia al mauro mentre con le maestre posizioniamo le palline sull’albero nell’atrio della scuola.

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Natale, la festa più bella dell’anno. In tutte le scuole si sente nell’aria il f ermento per i preparativi: le letterine e i pensieri più belli, gli addobbi e i lavoretti più originali, le iniziative più inconsuete vengono m esse in cam po per render e ricordevol e qu esta f estività c he è cara a gli adu lti e d a i bambini. Anche la nostra scuola quest’anno ha voluto vivere un’esperienza veramente unica. E’ stata organizzata la manifestazion e “Fest a di Nat ale” con u na Tom bolata,per far trascorrere un pomeriggio in allegria a circa 160 alunni d ella scuola ed alle loro famiglie, estratti a sorte da una commissione di insegnanti presieduta dal dirigente scolastico, dott.Giovanni Nappi. L’idea di questa iniziati va è par tita dal dirigente sco lastico e da l s uo s taff, ch e int erpretando il segno d ei t empi, h anno voluto regalare a ll’utenza un evento che coniugasse in sè mom enti di spensieratezza, di allegria e di socializzazione. La Festa di nata le è s tata sponso rizzata da l Si ndaco,Domenico Au ricchio dal President e del Consiglio Comunale,St efano Pagan o ed dal co nsigliere comunale An tonio Pisaca ne, ch e h anno messo a disposizione 120 cesti natalizi, mentre altri 40 premi sono stati donati dalla scuola. La manifestazione si è tenuta nel Plesso Boccia al Mauro il 17 Dicem bre, nel pomeriggio, nell’atrio interno della scuola, affollato da genitori, alunni e parenti e dai docenti delle classi di appartenenza dei sorteggiati. L’estrazione dei numeri è stata effettuata dal Dirigente in persona: nell’atrio era tutto un brusio di gioia e alleg ria. Tu tti g li alu nni e le famiglie pa rtecipanti si sono sen titi veramente privilegiati in quanto, non solo hanno ricevuto un pacco natalizio bellissimo, tutto infiocchettato e ben fornito di tutte le tradizioni natalizie, ma hanno avuto la fortuna di assistere allo sp ettacolo del mago Magdi and Mar y s how che ha alli etato la sera ta con bellissimi giochi di illus ione e di gr ande ma gia. I numeri d ello spetta colo sono stati t utti esilar anti e coinvolgenti ed han no riscosso il consenso di adulti e bambini. E’ stato verame nte emozionante, infatti, vedere le espressioni dei bambini ch e passavano dallo stupefatto al meravigliato di fronte alla bravura del mago Magdi. Al ter mine della manifestazione, d opo i saluti, gl i auguri ed i ringrazi amenti d el Dirige nte per l’entusiasmo mostrato da tutti i pa rtecipanti che hanno determinato il suc cesso dell’evento, si è passati ad un momento conviviale con la d egustazione di pandori, panettoni e spumant e, gentilmente offerti dai supermercati “La Mimosa” che hanno curato l’allestimento dei cesti. Subito dopo le insegnanti incaricate, in sieme al dirigente hanno consegnato i 160 premi ad ogni vincitore, fra questi molti alunni marocchini,ucraini e cinesi. Al termine tutti sono ritornati felici alle proprie case portando con sé un dono che, al di là del valore com merciale, aveva un f orte v alore simbolico: quello che la scuola è un’istituzione insostituibile per il territorio in cui opera. La scuola, quindi non è solo un’ agenzia ed ucativa ma rappresenta una fucina di idee : innovazione, solidarietà,socializzazione,integrazione …. in una parola è un circuito educativo e formativo. La manifestazione “Festa di Natale” ha ricevuto i consensi e l’entusiasmo di tutta la cittadinanza ed ha rappresentato un succes so per t utta la com unità sco lastica ed u na conferma persona le per le doti di promozione di “buone pr atiche” per i l Dirigente Scolastico. Essa ha consoli dato la fattiva collaborazione d ella nostra Di rezione Didattica con i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale che, operando sinergicamente, hanno organizzato una manifestazione molto apprezzata, che ha reso più liete le feste natalizie per molte famiglie vivendo un’esperienza tanto incisiva tanto da desiderare di riviverla al prossimo Natale.

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IL PRESEPE VIVENTE A TERZIGNO: “La scuola Primaria D. Savio ha messo in scena la quinta edizione del presepe vivente nelle serate del 20 e 21 dicembre 2011”. Il Natale, per noi cristiani, rappres enta il tempo della riscoperta di valori profondi che generazi one dopo generazione vengono tramandati e rendono questa festa la più bella e sentita dell’anno. La scuola Primaria D. Savio, anche quest’anno ha voluto celebrare il tema della natività attraverso l’interpretazione dei nostri piccol i a lunni, protagonisti di u na rappresentazione che intesse le sue radici nella tradizione cristiana e italiana. Abbiamo voluto ricreare l’ambientazione e il calore della nascita del Creatore in una cornice nuova, nel sito prescelto: il Plesso Capoluogo. L’amministrazione com unale, anch e qu est’anno, ha colla borato attiva mente per la costruzione delle capanne. Hanno presenziato le ser ate, il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio e il no stro dirigente scolastico Giovanni Nappi. Un plauso particolare va rivolto al signor A. Pisacane, genitore di un nostro alunno di quinta che assieme ad altri genitori, si è prodigato sia nella c ostruzione che nell’allestimento delle scene. Veramente il loro lavoro merita un dieci e lode. Allo sguardo attento dei nostri visitatori sono stati presentati spaccati di vita della società pastorale agricola, tra tti dalle pa gine ev angeliche. T utti sono stati incantati dal realismo delle scene e dall’interpretazione originale e sug gestiva d ei picc oli attori ch e così sapient emente hanno sapu to accompagnarci in questo viaggio giocoso nel tempo. Anche la quinta edizione del Presepe vivente di Terzigno è r isultata un magnifico evento, un appuntamento da non pe rdere, per v ivere insi eme i sentimenti autentici che solo l’atmosfera del Natale è capace di ravvivare. La referente del progetto: Elena Sonia Annunziata

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Gennaio Plesso Allocca Classe IV A

IL “NOSTRO” PRESEPE!! Come ormai è tradizione, anche quest’anno i b ambini delle classi IV e V della Scuola Elementare “Domenico Savio” di Terzigno hanno rappresentato il presente vivente.

La Natività è stata assegnata al Plesso Sant’Antonio ,

Nazareth con l’Annunciazione è stato rappresentata dal Plesso Allocca e dal Capoluogo;

i Re Magi sono stati raffigurati dal Plesso Boccia al Mauro,

mentre il Tempio e la casa di Erode sono stati rappresentati dal Plesso Rosa Miranda

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e il Plesso Viale Bifulco ha messo in scena botteghe varie.

Il Plesso Allocca, ogni anno partecipa con le classi IV: evviva quest’anno finalmente è tocca to a

noi!!

E’ stato emozionante: l’aria nat alizia si è comin ciata a s entire già da no vembre, cioè da quan do le

nostre maestre hanno c onvocato i n ostri genitori per dare le direttive ed assegnare i diversi ruoli.

Alle due c lassi sono state concesse la capa nna dell’Ann unciazione, d ella g endarmeria ro mana,

delle stoffe, dei saponi, dei venditori di animali e la locanda.

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Noi bambini abbiamo partecipato con chiesto a parenti e/o amici quello che meglio poteva adattarsi molto entusiasmo ai preparativi: dalla scelta dei vestiti alla scelta degli elementi da inserire per arredare le rispettive capanne. Ognuno di noi, insieme a mamma e papà, ha messo a disposizione quello che aveva o comunque ha agli utensili e all’arredamento dell’epoca. Il momento più emozionante è stata la preparazione delle capanne: i papà hanno rivestito di sacco le pareti e il soffitto abbellendole con panche, scaffali e mensole.

Le mamme, invece, utilizzando la loro “verve” artistica, hanno arredato le capanne con tutto quello che avev ano “ recuperato”. La capanna delle stoffe è stata “tappezzata” da prezi ose stoffe c he sembravano proprio dell’epo ca romana, come anche la capanna dei s aponi, con i l copellone (il recipiente c he conte neva l’a cqua co n il sapone) ed il tavolo per lavar e oltre ch e i vari saponi, h a rappresentato uno squ arcio della vi ta dell’epoca. I venditori degli animali sono stati molto carini

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con il loro dolcissimo agnellino, la maestosa gallina con le sue uova fresc he e i pulcin i appena nati, il fagiano ed i coniglietti nani.

La capanna dell’Annunciazione è risultata molto sobria, ma allo stesso tempo molto elegante con i

drappi luc cicanti. Anc he la g endarmeria ro mana ha avuto il suo fascino co n i soldati che

assicuravano “sicurezza” a tutta la città di Nazareth. Ma la capanna, secondo me, più bella e più

simpatica è stata la no stra: la loc anda dei for maggi…..e n on solo! Infatti oltre a tutti i tipi di

formaggi, a lla moz zarella, alla ricot ta, i nostri genitori hanno adornato la nostr a “casetta” c on

tantissime a ltre cos e d ell’epoca, da l pane azzimo a quello r ustico, dal p rosciutto alla z ucca, d alle

conserve di tutti i tipi ai leg umi, dal “piennolo” alla treccia di aglio, il t utto abbellito con pento le,

padelle di rame e di ter racotta, di vasi e/o botti glie. E per finire la grande pento la di rame, nella

quale abbiamo riscaldato il latte e l’acqua, facendo finta di fare la ricotta.

Insomma, c i siamo divertiti tanto e soprattutto si amo stati felici di “star e insi eme”. E ’stata

un’esperienza fantastica: la collaborazione tra i genitori, le maestre e gli alunni, che per due giorni

si sono trasformati in pastori, soldati e altri personaggi del tempo, ha creato un momento di festa

e di condivisione in vista del Natale. Un moment o di pac e e di ser enità che ha fatto respirare

un’aria antica ma sempre nuova: l’aria del Natale di Gesù.

Maria Luisa Caputo

IV A Plesso Allocca

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Mese febbraio classe IV sez. B plesso Allocca Auricchio Laura IL PRESEPE VIVENTE Nei giorni 21 e 22 dicembre 2011 si è tenuto, presso il cortile del plesso Capoluogo, una esperienza indimenticabile per tutti i bambini delle classsi quarte: il presepe vivente. Ogni plesso dellla scuola “S. Domenico Savio” ha partecipato a questo evento e ad ognuno sono state assegnate delle capanne da allestire. Al Plesso Avini è stata assegnata la natività,al Plesso Rosa Miranda la Sinagoga,il palazzo di Erode e i venditori di gioielli

Il Plesso viale Bifulco aveva le capanne del fornaio,del fabbro,infine le filatrici.

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Il Capoluogo aveva allestito la casa di una famiglia Ebrea e le capanne di venditori di profumi ed oli.

Il Plesso Boccia al Mauro rappresentava i Re Magi,l’acquaiolo ed una locanda.

Noi, bambini del Plesso Allocca, abbiamo rappresentato l’Annunciazione e la bambina che interpretava la Madonna è una mia compagna di classe. Io ero una venditrice di formaggi insieme ad altre mie compagne,quindi sotto la mia capanna c’erano:formaggi,mozzarelle,ricottine,prosciutti,noccioline,ecc. Avevano davvero un aspetto

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delizioso tanto che mi è venuto un languorino.

I soldati romani marciavano

mentre le odalische che ballavano si divertivano nella bellissima casa di Erode; C’erano anche i pastori con le caprette e nei recinti ochette e gallinelle. La capanna della Madonna era la più organizzata con il letto,un tavolino,il camino e del cibo. Nell’ aria si respirava un felice clima natalizio, tutti eravamo euforici di far bella figura. I genitori hanno collaborato: chi procurava oggetti antichi, chi si adoperava per allestire, chi addirittura portava animali per l’ ovile. E’ stata una bellissima esperienza, tutti i bambini quel giorno pensavano di essere davvero contadini,venditori e soldati. Ho visitato il presepe e osservando l’ambiente, mi sono posta alcune domande: - Ma si viveva in questo modo ai tempi di Gesù? Tutto il popolo era povero? Ed infine Erode è stato davvero così crudele da uccidere tutti quei bambini?- La risposta è,purtroppo, sì, è tutto realmente accaduto. Ho ancora vivo il ricordo di quei magnifici giorni e spero di poter rivivere con i miei compagni un’esperienza simile. Ringrazio il dirigente che ci ha permesso di vivere questa bellissima esperienza e anche tutte le persone che hanno sfidato il freddo pur di venirci a Vdere

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Ciao! All’anno prossimo!!!

IL NOSTRO SPETTACOLARE NATALE Il 21 dicembre 2011, noi alunni di 3ª A e 3ª B del plesso “Allocca”, abbiamo rappresentato lo spettacolo natalizio “Natale al settimo cielo”. Lo spettacolo è stato molto simpatico, raccontava una storia tenera e divertente, ed è stata una giusta occasione per rivivere tutti insieme la magia e la poesia del Natale. Tutti noi abbiamo dato il “meglio” recitando e cantando, anche se eravamo molto emozionati. Alla fine eravamo tutti soddisfatti e contenti per la riuscita dello spettacolo. Ecco alcuni momenti più significativi della rappresentazione

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Guarda le altre foto sul sito www.direzionedidatticaterzigno.it

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MESSA DI PREPARAZIONE AL NATALE PER GLI ALUNNI DELLA PRIMARIA “D. SAVIO”. Anche q uest’anno, n ella sug gestiva cornice della C hiesa parrocchiale “S.S. Mari a Im macolata Concezione” di Terzigno , è stata celebrata la Santa Messa r ivolta ad alunni e docenti della no stra scuola. La cerimonia, che si è te nuta il 22 dicembr e è st ata officiata, dal parroco Monsignor do n Vito Menn a, con la t radizionale lit urgia d el t empo d’Avv ento. Tutti i partecipan ti sono stati particolarmente attenti e coinvolti dall’omelia che invitava alla riflessione spirituale e in troduceva nel c lima di gioiosa attesa, per l’approssimars i della fes tività d el N atale. Durante questa Sa nta Messa, docenti e alunni sono stati c oinvolti nelle le tture, hanno recitato la preghier a dei fedeli, ed eseguito i canti speri mentando il significato de ll’ essere cristiani . Una co munità sco lastica trasformata in comunit à orant e da lla fed e, d alla speranza e dall ’amore ch e li h a resi partec ipi dell’immenso amore di Dio fatto uomo. Elena Sonia Annunziata

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Mese: Febbraio classe IV sezione B Plesso Allocca Malagnino Valentina

Il Presepe Vivente

Quest’anno è giunto il nostro momento!

Dopo aver visto per tre anni i bambini più grandi, finalmente eravamo noi i protagonisti.

Eravamo tutti al Plesso Capoluogo per l’allestimento del nostro Presepe.

Io sono una bambina di 9 anni e f requento la classe IV: per me aver fatto parte del Presepe vivente

della scuola è stata davvero un’esperienza fantastica “ da non dimenticare”.

Il Presepe si è svolto nei giorni 2 0 e 21 dicembre 2011. E’ stato bello vedere i g enitori e le maestre

darsi da far e insieme per alles tire le locan de, per preparare i costumi. Io ne i giorni precedenti ero

così emozionata che non mi sembrava vero. Poi quando è arrivato il 21 dicembre è stato un giorno

meraviglioso, ancora più bello di come me lo aspettassi. Tutti i bambini insieme a parlare e giocare

cercando di vedere gli altri plessi cosa av essero preparat o, qu ale er a il costum e più bello, o la

locanda più particolare. Io inizialmente avrei volu to fare l’odalisca , perché mi piace ballar e, ma

sono capitat a nella loc anda d ei formag gi, ed è st ato bello lo stesso, soprattutto perché ero co n i

miei amici

Il nostro sindaco Domenico Auricchio ha anch e organizzato una fagiolata e com e se non bastasse

pizze calde per noi bambini e per i visitatori. E’ st ata davvero una festa vissuta con le persone a me

più care, la mia famiglia, le mie maestre e i miei amici.

Il Presepe ogni anno ci ricorda la n ascita di Ge sù, però nel mio cuore r esterà sempre il ricordo di

questo presepe speciale, e peccato che il prossimo anno non possiamo ripeterlo, o forse è stato così

speciale perché irripetibile.

Valentina Malagnino

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In questa immagine sono con le mie compagne intenta a “vendere” i formaggi

I venditori richiamano l’attenzione dei “clienti”

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La presenza degli animali ha arri cchito l’atmosfera rendendola piu’ realistica …sembrava di essere

proprio al tempo di Gesù quando la pastorizia era molto diffusa.

La guarnigione romana che ci “ proteggeva”

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Gli zampognari hanno allietato la serata con le loro note melodiche

Le tavole della legge lette dagli scriba

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Gennaio Plesso Allocca Classe IV A Annunziata Tina

-IL PRESEPE VIVENTE- Il 20 e 21 Dicembre 2011, si è svolto il Presepe Vivente che è stato allestito nel cortile retrostante il Plesso Capoluogo. Il Presepe era composto da tante capanne e diverse locande. Il Plesso Allocca ha rappresentato alcune scene tra cui: la casa dell’Annunciazione,i venditori di stoffe, i fabbricanti di sapone, i venditori di animali,la locanda ed infine la Guarnigione Romana.

Alcuni personaggi delle nostre capanne hanno partecipato ad un’ intervista organizzata dal maestro Sergio Mutarelli ed alcuni alunni del Plesso Rosa Miranda. Questi alunni formano la redazione di un TG riguardante le notizie del nostro paese. Dopo il Presepe, una volta andati via i visitatori, il comune ha mandato cibarie ai genitori ed ai bambini rimasti a sistemare; mentre il secondo giorno ha mandato un pentolone di pasta e fagioli che ha soddisfatto tutti. Le capanne più fortunate,hanno ricevuto la gradita visita del parroco Don Vito e di Suor Rosaria,Suor Maria e Suor Lucia. Per la realizzazione del Presepe Vivente hanno contribuito i genitori degli alunni frequentanti le classi 4°e 5° di tutti i plessi. E’ stato un lavoro intenso e impegnativo da parte degli alunni delle maestre e dei genitori, ma alla fine tutto è riuscito a meraviglia ed è stato un grande successo. Un ringraziamento particolare, va a tutti i genitori che hanno collaborato,ma soprattutto al nostro Dirigente Scolastico Giovanni Nappi, che ci permette ogni anno di ripetere questa stupenda ed emozionante esperienza che porteremo sempre nel nostro cuore. Anche se il freddo ci ha fatto visita, alla fine il Presepe è piaciuto tantissimo a tutti, attori e visitatori…io,invece,spero che il mio articolo vi sia piaciuto. Tina

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Lunedì 9 Gennaio 2012 siamo ritornati a scuola dalle vacanze Natalizie . Durante le vacanze Natalizie sono venuti i vandali a scuola . Abbiamo trovato alcune porte rotte . La più danneggiata è quella della maestra Rosa Balzano alla quale, addirittura, hanno dovuto mettere una toppa di legno . Invece la nostra porta l’ hanno bucata con un punteruolo di ferro. Hanno rubato la chiave dell’ armadietto. Hanno fatto i loro bisogni per terra sporcando tutto tanto che che il dirigente scolastico ha chiamato la squadra del comune a pulire e disinfettare la scuola. La squadra del Comune si è accorta anche che avevano svuotato tutta la polvere degli estintori . Noi speriamo che i vandali non vengano mai più a scuola perché la scuola è un luogo sacro come una chiesa, il comune o il museo. FIRMATO : Erika Annunziata e Tonia Pirozzi cl. III A pl. Boccia al Mauro

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Oggi a sc uola abbiamo ricordato la giornata d ella memoria:abbiamo assistito alla proiezione d el film “La vita è bella”. Per questo motivo le nostre insegnanti nei giorni precedenti ci hanno parlato delle deportazioni degli ebrei nei campi di concentramento di Auschwitz e delle sofferenze patite da questa gente durante la dittatura nazista. Abbiamo anche letto e commentato i versi della poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo” . “La vita è bella “ è un f ilm che , nonostante sia molto trist e e commovente ci è piaciuto tantissimo perché mette in risalto il grande amore di un padre per il figlio , salvandolo dalla furia dei nazisti . I protagonisti del film: Guido, Dora e Giosuè.

In una fattoria, Guido, un ra gazzo ebr eo, in contra Dora, u n’ in segnante nobile, e se n e innamora.

. Dopo tante peripezie riesce a sposarla e dal loro matrimonio nasce Giosuè. Il bambino cresce. Sono una famiglia felice.

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Ma un giorno, passeggiando con il papà, Giosuè si trova davanti ad un negozio con una scritta e chiede spiegazioni. Il papà gl i risponde che è tutto uno scherz o, p er non fargli capire che esisteva la differenza fra gli uomini Ma un b rutto giorno anche dav anti al loro neg ozio c’è la scritta: “Negozio ebreo”.Il giorno del complean no di Giosuè, Guido ed il bambino attendo no Dora e la nonna per festeggiare, ma arrivano i tedeschi e li portano sul camion per, poi , trasferirli nei campi di concentramento. Quando torna Dora con la mamma capisce subito cosa è avvenuto, corre alla stazione e convince i soldati a farla salire sul treno con il marito ed il figlio anche s e non era ebr ea. Arrivati al campo di concentramento li dividono in vecchi, uomini, donne e bambini .Li mettono in uno stanzone co n tanti letti a cast ello, lavorano d uramente e mangiano pochissimo. Per Guido è difficile nascon dere il b ambino e f argli accettare quella vita terribile con tante sofferenze, ma riesce comunque a fargli credere che è tutto un gioco ed a lla fine avranno in regalo un carro armato.

Guido vuole salutare la moglie e si traveste da donna. Ma viene preso mentre si a rrampica sul muro.

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Giosuè resta nascosto nel contenitore, e dallo spioncino vede il padre accompagnato da due soldati, con il mitra in mano. Ma Guido fa finta di giocare . Sarà poi fucilato. Giosuè, ubbidiente resterà nel contenitore tutta la notte ed uscirà solo quando nel campo di concentramento non ci sarà più nessuno. Finalmente da una curva vedrà spuntare un carro armato vero. Un soldato lo vede, scende e lo porta sul carro armato. Mentre è sul carro armato, Giosuè vede la mamma fra tutte le altre donne e grida :

“Abbiamo vinto il carro armato! ”

Se questo è un uomo

gennaio 27th, 2012

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango

che non conosce pace che lotta per mezzo pane

che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna,

senza capelli e senza nome

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senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo

come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore

stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca,

i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

… la guerra uccide le persone innocenti. (Carla)

… la guerra non fa vivere i bambini felici e sereni. (Verdiana)

… le persecuzioni sono una vera tristezza. (Mario)

… questo film mi ha fatto piangere il cuore per come maltrattavano gli ebrei. (Arianna)

… è pieno di emozioni e mi ha fatto riflettere molto. (Pasqualina)

… la guerra porta sofferenza, morte e distruzione. (Antonio)

… la guerra divide le famiglie. (Michele)

… io spero che ciò che è successo, non accada mai più. (Rosanna)

… la sofferenza degli ebrei è stata tantissima, noi siamo molto fortunati. (Rosita)

… non ci sono giustificazioni per uccidere delle persone innocenti. (Luigi)

… la guerra è brutta, la vita è bella, non la sprecare, la devi amare. (Salvatore)

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Penso che …

nei campi di concentramento si lavorava come animali e troppo;

nei campi di concentramento si viveva in un unico stanzone e si dormiva su tavole messe l’una sull’altra;

si viveva nella sporcizia e senza potersi lavare;

si moriva ammazzati;

ammazzavano i bam bini per ster minare la razza e i vecchi perché erano deboli e non pote vano lavorare.

Pensiamo che tutti gli uomini debbano i mparare ad av ere at teggiamenti di fra tellanza e d i libertà ed armarsi ogni giorno di buona volontà e non rispondere …

alla violenza con la violenza;

alla prepotenza con la prepotenza;

all’insulto con l’insulto;

all’odio con l’odio.

Classi quinte

Allocca

Mese: Febbraio Plesso: Allocca Classe:4°B TEDESCO BENEDETTA

Testi per narrare:dal diario di Anna Frank

In questi giorni, a scuola abbiamo parlato del giorno della memoria, che viene celebrato il 27 Gennaio di ogni anno .I nazisti ,stabilirono attraverso leggi razziali ,di far arrestare gli ebrei e di rinchiuderli nei campi di concentramento per farli lavorare ,eliminando del tutto la loro razza. Per ricordare questo triste giorno ,abbiamo scritto e letto alcune pagine di diario dello storia di Anna Frank . Quest’ ultima era una ragazzina ebrea che viveva ad Amsterdam, in Olanda con la sua famiglia ed altra gente;erano nascosti in una soffitta per far sì che i tedeschi non li scoprissero .Proprio per questo motivo , Anna non aveva amici,ma il giorno del suo compleanno le regalarono un diario che lei considerava un’amica con cui condividere i propri segreti e considerandolo una persona gli diede un nome e lo chiamò Kitty . La ragazzina ebrea scriveva ogni giorno i propri pensieri, le proprie emozioni e i propri sentimenti sul suo diario, ma una delle espressioni che ha scritto che mi ha colpito di più è stata questa:-

Cara Kitty,

oggi è una bellissima giornata e ho il desiderio, di chiacchierare di libertà, di amici,di … piangere!Mi sembra di scoppiare e se piangessi starei meglio.-Il padre riuscì a fuggire da quell’inferno trovò il diario di Anna e lo pubblicò , per questo tutto il mondo conosce la sua storia. Oggi può sembrare impossibile che un intero popolo sia stato perseguitato, torturato e ucciso nei campi di concentramento e nelle camere a gas , tutto questo è successo perché i nazisti pensavano che la loro razza fosse superiore . Penso che , ogni uomo appena ragionevole si vergogna ancora oggi di quello che è accaduto . Anche se i tedeschi sono stati crudeli con gli ebrei , non significa che tutti lo siano,perché alcuni nazisti si sono pentiti ed hanno aiutato le famiglie a fuggire .So che nel mondo oltre ad esserci il bene c’é anche il male e non bisogna avere paura , perché la paura si affronta.

Lettera al Dirigente Scolastico

Terzigno, 8 Febbraio 2012

Egregio Dirigente Scolastico

Dott. Giovanni Nappi,

sono Valentina Malagnino, un’alunna che frequenta la classe IV B del Plesso Allocca e

vorrei parlarLe del Presepe Vivente: un’avventura meravigliosa! Mi sono molto divertita

durante quei due giorni; ma adesso tutto è finito.

Mi piacerebbe partecipare anche al Carnevale perché l’anno scorso mi sono divertita tanto

ma ho saputo che la nostra scuola non sfilerà in maschera.

So che non si possono sempre avverare tutti i desideri però spero che il mio, almeno

l’anno prossimo, possa essere esaudito, prima che lasci la scuola primaria.

Cordiali saluti

Valentina Malagnino

Febbraio Plesso Allocca IV B Terzigno, 10\02\2012 Al dirigente scolastico Del circolo didattico”S. Domenico Savio” Oggetto: informazioni sul lavoro svolto dalla nostra classe. Egregio Preside Giovanni Nappi, la sottoscritta, Ambrosio Carolina, alunna della classe 4 B del plesso Allocca, le scrive questa lettera per informarla sulle attività svolte finora da noi alunni. Abbiamo intrapreso un’ attività:”La bibliotechina di classe”; ognuno di noi ha portato tre libri, per formare questa piccola biblioteca, ci sono due bibliotecari che ogni tanto cambiano e i libri avuti in prestito, si possono tenere per circa un mese a fine lettura bisogna scrivere una relazione. Per quanto riguarda le materie scientifiche, abbiamo studiato un argomento che ci ha appassionato molto:”La cellula”. La maestra ci ha promesso che ci porterà alla “Città della scienza” dove seguiremo un percorso che riguarda proprio la cellula e la scoperta del DNA. Non vedo l’ ora di poterci andare!! La ringrazio per la sua attenzione Cordiali saluti Ambrosio Carolina

Mese: Febbraio Classe: 4 b Plesso allocca UNA LETTERA INFORMALE Quest’anno,abbiamo consolidato l’unità di apprendimento che riguarda la struttura della lettera,riconoscendo lo stile, il registro formale/ informale, anche le lettere al computer con la posta elettronica. Abbiamo pensato quindi di scrivere, con la partecipazione della maestra, una lettera di tipo informale ad una nostra compagna che si è trasferita vicino Firenze e che a noi manca tanto. Terzigno, 16 febbraio 1012 Carissima Chiara, come stai? Maestra Stefania:Ti stiamo scrivendo, per farti sapere che ci manchi, ti pensiamo sempre e spesso ti nominiamo. Spero che tu sia sempre brava a scuola;come mi ha riferito telefonicamente. So che le tue insegnanti si sono complimentate per la preparazione che possiedi nelle varie discipline, dicendoti che i meridionali sono sempre i più preparati. Mi raccomando! Mantieni sempre alta la nostra bandiera! Ambrosio Carolina: Quest’anno ci sono state delle novità: abbiamo una nuova compagna di nazionalità cinese che si chiama Sara; ella è molto timida. Come ti trovi nella nuova scuola? Hai già avuto la scheda di valutazione con i giudizi del primo quadrimestre? Auricchio Laura: Sai, quest’anno il nostro Circolo didattico non partecipa al Carnevale, in quanto si è già attivato il paese ma, molti di noi,prenderanno parte ai carri di Terzigno. Speriamo che il tempo sia buono! Auricchio Martina: ciao Chiaretta ti voglio tanto bene! Spero che verrai a trovarci presto e starai un po’ in classe con noi. Mi manchi tanto! Autorino Valeria: Beata te che vivi in una bella cittadina! Spero che tu abbia incontrato dei compagni di classe un po’ meno birbanti dei miei! Boccia Ferdinando: E’ vero che noi siamo un po’ “birbanti” ma voi femminucce non scherzate mica! Carillo Francesco: In questi giorni, come saprai, ha nevicato (da noia, appena,appena) ma tutti eravamo eccitati e molti dei nostri giardini erano imbiancati. E’ uno spettacolo guardare il Vesuvio innevato! Cutolo Giuseppe: Devi sapere che parteciperò al carro di Carnevale “I videogiochi” insieme ad Alfonso Sangiovanni. Ferrante Gianluca: Salve! Volevo dirti che abbiamo realizzato una “bibliotechina di classe”. Ognuno di noi ha portato qualche libro,la maestra sorteggia un bibliotecario ed un segretario (cambiano ogni mese) che gestiscono la biblioteca e registrano i libri su un registro.E’ proprio una bella attività! Foudal Louher: Come tu ricordi io amo mangiare,infatti le tue amichette mi hanno soprannominato “Ghiottolo”. A parte scherzi, sai sono diventato più bravo nella lettura. Guastaferro Angelo: Il dirigente scolastico ha stabilito un regolamento d’istituto con delle norme da rispettare e due compagni di classe hanno rischiato una sospensione. Indovina

chi sono? Guastaferro Salvatore: Mi presento, sono Brontolo! Ah! Ah! Scherzo! Sono Salvatore e tu l’avrai già capito. Forse sono diventato meno permaloso. Anche gli altri compagni hanno i soprannomi dei nomi di Biancaneve che viene rappresentata da Martina Auricchio, dato che le somiglia tanto. Kachan Diana Nelly: Nei giorni scorsi ho rivisto alcune foto: c’eri tu. Mi sono emozionata pensando a quanto ci divertivamo insieme. Eravamo proprio piccole! Licone Amalia: L’anno prossimo che saremo in quinta elementare, andremo in gita a Roma. Magari potessimo incontrarci a metà strada,anche con i tuoi nuovi compagni. Sarebbe una bella unione: Nord e Sud. Malagnino Valentina: Sai,Chiara con la scuola abbiamo preso parte ad un presepe vivente. Abbiamo allestito le varie capanne. Io ho interpretato il ruolo di venditrice di formaggi in una locanda. E’ stata un’esperienza coinvolgente e divertente. Tutta la popolazione è venuta a vederci. Lì da voi si è organizzato un presepe vivente? Rispondimi presto. Mao Sara: Mi presento: sono Sara la nuova compagna di nazionalità cinese. Tutti i compagni mi hanno subito fatta sentire parte di loro, naturalmente anche le maestre! Dicono che sono molto silenziosa ed educata. Desidero dirti che non ho rubato il tuo posto nel loro cuore. Ciao. Monticelli Giuseppina: Qui a scuola va tutto bene. Abbiamo fatto un piccolo orticello seminando tanti tipi di piante e ortaggi: il grano, i broccolo, il girasole, i piselli, taccola mangiatutto, la zucca, le lenticchie, i fagioli e le fave, alcune piantine stanno già germogliando. Nauri Karim: Come già sai anche quest’anno con il “progetto cinema” ci stiamo ricando al cinema. Un film strepitoso è stato: “Benvenuti al Nord!” Pagano Ferdinando: Il 9 marzo andremo alla “Città della Scienza” in Bagnoli, seguiremo il percorso “La Cellula”, “ le principali teorie sull’origine e la scoperta del D.N.A” Inoltre osserveremo al microscopio cellule animali e vegetali. Pietrarossa Maria Rosaria: Probabilmente ad Aprile ci recheremo in un agriturismo dove diventeremo per un giorno contadini, pizzaioli, falegnami e lavandaie. La maestra Stefania in questo momento, ci sta cominicando che coloro i quali non si comportano bene, rimarranno a scuola. Speriamo bene! Pisacane Martina: Chiara, tu sai quanto ti voglio bene. Ogni volta che passo davanti alla tua vecchia casa, mi viene un tuffo al cuore pensando alle giornate trascorse insieme. Chiaretta mi manchi. Alfonso Ranieri Giugliano: Volevo dirti che finalmente abbiamo le tende nuove e di un bellissimo azzurro cielo. Ascolta questa rima: da noi ci sono le finestre, ma lì si mangiano le minestre. Rendina Carolina: Come puoi vedere, Alfonso è sempre il solito… non cambia mai! Nonostante sia una femminuccia, la maestra ha detto che quando gioco a pallamano “progetto handball” sono bravissima infatti mi ha soprannominata: cannoniere di squadra. Sangiovanni Alfonso: E’ vero che a scuola vostra ci sono le lavagne digitali? Ah! Dimenticavo di chiederti come ti maschererai a Carnvele? Tedesco Benedetta: Ciao Chiara, anche se spesso litigavamo in quanto siamo due peperine, mi manca tanto il tuo sorriso! Spero che tu abbia trovato tutto ciò che hai

lasciato qui a Terzigno: il bene delle amiche, la gioia di stare a scuola e brave insegnanti come le nostre, in modo da non sentirti sola. Da tutti noi: Resterai sempre nei nostri cuori. Un bacione e un abbraccio forte, forte. P.S: Abbiamo dimenticato ti dirti che alcune di noi( Laura, Carolina, Valentina e Diana) stiamo prendendo parte ad un corso d’inglese, il “Trinity”. Magari diventeremo delle inglesine perfette. Rispondici presto!

Mese: Marzo Plesso: Allocca Classe: IV B Alunna :Tedesco Benedetta

L’orticello

Quest’anno, la mia maestra, ha avuto l’idea di creare un orticello in classe, in quanto in Scienze abbiamo studiato la riproduzione nei vegetali approfondendo le fasi della germinazione. Abbiamo eseguito un semplice esperimento: seminato vari tipi di piante e ortaggi come il grano, i broccoli, i girasoli, i piselli taccola mangiatutto,le lenticchie, la zucca, i fagioli e le fave. Ogni mattina , appena entro in classe, sono curiosa di vedere i cambiamenti delle piante e, insieme alle mie amiche, ci diamo da fare ad innaffiarle per farle crescere. Alcune piantine, giorno dopo giorno, hanno incominciato a germogliare, soprattutto i broccoli. Spero che crescano presto!

Tedesco Benedetta

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Plesso Allocca classi III A-B Molta carta viene fabbricata riutilizzando altra di recupero: è quella che viene chiamata carta riciclata. Riciclare vuol dire riutilizzare un oggetto o un materiale, trasformandolo per farne qualcosa di nuovo e di diverso. In classe abbiamo provato a riciclare la carta. 1)Abbiamo preso la carta che deve andare al macero dal contenitore di raccolta che teniamo a scuola

2)L’abbiamo tagliata in piccoli pezzetti, abbiamo aggiunto dell’acqua e lasciata a macerare in una bacinella

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3)Dopo alcuni giorni,con l’aiuto dell’insegnante,abbiamo colato e poi frullato i pezzetti di carta ben

strizzati .

4)Abbiamo aggiunto della colla e impastato il tutto.

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La pasta ottenuta l’abbiamo stesa con un matterello tra due stracci e lasciata asciugare.

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Ecco il foglio di carta ottenuto:

ABBIAMO PROVATO AD UTILIZZARLO …

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Riciclando la carta si ha la possibilità di: - conservare la grande riserva ambientale che sono gli alberi; - risparmiare l’energia elettrica che serve per il percorso di produzione; - evitare l’accumulo di rifiuti. Consumando meglio e buttando di meno contribuirai alla salvaguardia dell’ambiente.

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Finalmente ritorna la sfilata dei carri allegorici a Terzigno. A Terzigno, dopo un an no, sono rito rnati i carr i allegorici del Carnev ale. Per le strade non si so no visti tutti quei “vand ali” che lanciavano: farina, a rance e uov a marce. Io, la dom enica, non potut o vedere la sfilata perchè sono uscito con i mi ei genitori e siamo tornati tardi, p erò sono sicuro ch e mi sarei divertito se ci fossi andato. Per le strade, mentre tornavo a casa, ho visto due carri: uno era di Mario Bross e un altro era dei Pirati. Il martedì di Carn evale sono a ndato in piaz za a vedere la sfilata e i balli e mi sono divertito molto. A me questo Carnevale è piaciuto molto e forse è stato uno dei più belli che io abbia visto. Pagano Mario, V A, Capoluogo

Il ritorno del Carnevale a Terzigno. Finalmente, dopo un anno, i carri sono ritornati a sfil are per le vie di Terzigno e devo dire la verit à erano tutti molto belli. Come sempre i r agazzi con i rispett ivi carri han no sfilato la domenica e il giorno di Carnevale, 21 febbraio. Io la domenica, sono riuscito a v edere soltanto due carri: uno era quello della piazza, I clown, l’altro, Carnevale al sud, di Boccia al Mauro. I carri in tutto erano sette. Quest’anno, per le vie del paese, non si sono visti ragazzi che spruzzavano con le bombolette e sono stati due gi orni tran quilli e div ertenti. Poichè i l 21 febbraio c’era la partita del Napoli, i ballerini hanno sfilato solo fino alle otto, quindi in piazza, c’erano solo le donne. Il carro dei Pirati, invece, si era attrezzato con due televisori lat erali e facev ano vedere la partita. Il carro che mi è piaciuto di più è stato quello dei Pirati perch è aveva la f orma di un ve ro e proprio gal eone e a nche i vestit i erano belli, sembravano davvero dei pirati. Io sin dalla prima elementare ho sempre partecipato a questa manifestazione, ma quest’anno non l’ho fatto e me ne sono penti to. L’anno prossimo, per ò, non me lo perderò per niente al mondo. Boccia Orlando V A, Capoluogo

Carnevale a Terzigno. Quest’anno è la quindicesima edizione del nostro Carnevale. Quindici anni fa però, non si facevano i carri, ma soltanto la quadriglia. Il Carnevale di quest’anno è stato molto bello e mi sono divertito molto a lanciare coriandoli addosso alle persone. Io ho assistito a tutta la sfilata dei carri allegorici, mi sono pia ciuti tutti tr anne uno. I più belli fra tutti, per me, sono stati quelli dei P agliacci e dei Pirati. È stato un Carnevale semplice e bello e spero che sia sempre così. Annunziata Angelo V B, Capoluogo

Carnevale è. Carnevale! Che grida per le strade Piccolo quadro di un “arcade”. Mille maschere, cento chiacchiere, tre migliacci e due sanguinacci. E questo è il Carnevale! Una festa dove si ride e si scherza E si manda via la tristezza. Annunziata Aurora V C, Capoluogo

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Carnevale Martedì 21 f ebbraio 2012 si è fes teggiato il Ca rnevale. A Terzigno si fest eggia con carri al legorici che sf ilano per tutte l e s trade del pa ese. I carri erano otto e r appresentavano: Mas aniello, Videogames, I migliori anni, I pi rati sbar cano a Terzigno , Il carretto della tammorra, I clown, Topolino e la sua famiglia e Carnevale al sud. Quello che mi è piaciuto di più è stato “I pirati sbarcano a Terzigno”, perchè era una bella barca con sopra i pirati, mentre a terra davanti ad essa sfilavano contadini e pirati. Questo carro rappresentava i pirati sbarcati a Terzigno per aiutare i contadini; essi infatti rubavano ai ricchi per dare ai contadini poveri. Infatti Ter zigno anni fa basava la sua economia soprattutto sull’agricoltura e, i contadi ni lavoravano tanto ma guadagnavano poco. Per questo motivo il carro è stato dedicato ai contadini e ai generosi pirati. Lucia Giugliano IV B, Capoluogo

Finalmente il Carnevale! Viva viva il Carnevale con le maschere, stelle filanti e coriandoli, lasagne e polpettoni. Un cowboy era la mi a masch era, con jean s e c amicia a qu adri, e un foulard ross o, una st ella su l petto e la pistola al fianco! Con mia cugina vestita da principessa eravamo proprio una bella coppia nello studio del fotografo. Al parco c’erano altri bambini, tu tti vestiti, e ci siamo t anto dive rtiti. Così ho vissuto il mio Carnevale, però qu ella di Terzig no è un a tra dizione nata quindici anni fa e da allora continua a coinvolgere tutto il pa ese e, gli organizzatori, quest’anno, s i sono davv ero superati: non potevano proprio fare di meglio, e, se non ci fosse s tato un tempo così fre ddo, l e c ose sa rebbero an date proprio meglio. Quest’anno hanno sfilato sette c arri, a di spetto del vuoto dell’anno precedente. Super Mari o è stato il carro migliore: i costum i erano davvero ori ginali e i balli sono stati coinvolgenti. Vittorio Bifulco IV B, Capoluogo

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IL CARNEVALE Il Carnevale è uno sballo come se fosse un ballo.

Il Carnevale è una festa, e mi gira già la testa,

a Carnevale tutti i ragazzi si trasformano in mille pupazzi,

dal cielo cadono coriandoli su tutta la città e noi mangeremo le chiacchiere, che bontà!

Carnevale è la festa degli scherzi E sfilano carri pazzeschi!

FINALMENTE CARNEVALE

E’ arrivato Carnevale tutto il mondo è in allegria! Van ballando, van cantando

i ragazzi per la via. C’ è Arlecchino e Pantalone C’è Brighella e Balanzone

Van ballando, van cantando Con le chiacchiere mangiando

i bambini van giocando E’ arrivato Carnevale

Che a nessuno farà male! Fabio ed Anna V Allocca

CI VEDIAMO A

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CARNEVALE Carnevale birichino è passato Arlecchino con Brighella e Balanzone han cantato una canzone. Carnevale birichino fai divertire ogni bambino, con scherzi, coriandoli e stelle filanti sono felici tutti quanti. Sei arrivato Carnevale poco dopo il Natale con i carri e tanta allegria e la tristezza porti via. Porti in strada tanta gente con coriandoli e trombette balli, canti e ti diverti senza pene per la mente. Carnevale spensierato oramai sei già passato tanta noia hai cancellato in un mondo contrariato. Simona e Marica V Allocca

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Arrivato di martedì grasso

a far scherzi sono un vero asso credetemi pure non faccio il gradasso.

Lancio all’impazzata milioni di coriandoli e mi diverto a fare altre cose un po’ meno cordiali.

Faccio indossare tante maschere colorate E faccio fare un mucchio di risate.

Ovunque vado faccio furore Portando a tutti il buon umore. Sono una festa del tutto speciale

Io mi chiamo Carnevale.

Carnevale è arrivato Tanta allegria ha portato

per le vie fa tanto schiamazzo sembra proprio un grande pazzo

Carnevale birbantello Fa gli scherzi da monello

Con lui ci vorrebbe proprio l’ombrello Fa una pioggia di coriandoli

colorati e belli Che si impigliano nei capelli Fa divertire grandi e piccini

E rende felici tutti i bambini. Baldas ed Arianna Classe V Allocca

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Il Carnevale di Terzigno, ogni anno che passa, è sempre più bello e coinvolgente . E' diventato una vera e propria tradizione far sfilare , per le vie principali del paese, carri allegorici davvero fantastici e divertenti che coinvolgono tutti i cittadini . Quest'anno ci sono stati carri allegorici davvero spettacolari come: il carretto della “ Tammorra “ di Boccia al Mauro; i “ Clown “ di Rione Piazza; “ Carnevale al Sud “ di Rione Avini; “ I migliori anni “ di Rione Miranda anni 60; “ The History of vid eo games “ Via Verdi; Masaniello a Ter zigno “ di Boccia al Mauro; “ I pirati sbarcano a Terzigno “ le Contrade; “ Topolino e la sua famiglia “ di Santa Maria la Scala e la “ Quadriglia “ comitato Giovani.

Secondo me , quello più divertente è stato the History of video games perché più moderno, colorato e movimentato dove i partecipanti erano mascherati da Mario Kart e i suoi amici , e ha fatto ballare tutti : bambini , ad ulti , anzia ni e a nche vecchietti . Soprattutto è sta to quello che ha lasciato più coriandoli tanto da fare un enorme tappeto . Quello , inv ece , più scenografico è stato quello di Masaniello a Terzig no perché er a rappresentata una carrozza train ata d a du e cavalli e s ulle f iancate d el carro c'erano dipinti che ricordavano la nostra bella Napoli .

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Comunque , sono stati tutti c arri a llegorici , molto belli che hanno f atto felic e s oprattutto n oi bambini e hanno reso molto viva questa tradizione carnevalesca . Arianna Guastaferro Plesso Allocca Classe V

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Anche quest’anno si è svolta la tradizionale sfilata dei carri allegorici per le strade di Terzigno. Una tradizione che dura ormai da quindici anni iniz iata da Don Vito e interrotta solo l’anno scorso per problemi legati al grave dramma della spazzatura. I carri che hanno sfilato sono stati sei. Il primo: “ Le vecchie tradizioni” dove alcune person e hanno ballato canti d ella “ Ta mmorra napoletana”. Il s econdo: “Clown air -line” pag liacci, ra gazzi giocolieri, signore travestite da clown e giovani hostess e Stuart, hanno ballato sulle note di canzoni molto travolgenti.

Il terzo: “Carne vale al su d “ dove v eniva rappresentata : la Campania , la Ca labria, la Pu glia e l a Sicilia. Il quarto: “I migliori anni” che si rifaceva alla trasmissione di Carlo Conti.

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Il quinto: “Mario Bross” con tutti i personaggi del mondo dei video-giochi.

Il s esto: “I pirati” che come hann o spiegato sbarcati a Terzigno hanno incontr ato i cont adini nostrani. Sarò di parte, ma secondo me il più bello è stato quello della piazza, il carro era maestoso e colorato come quelli che sfilano a Viareggio. I part ecipanti, com e al solito cu rano ogni parti colare, anch e il cappellino a bbinato al le sc arpe, trucchi a tema e le coreografie moderne e non noiose che hanno ricevuto molti applausi.

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Vi assicuro che per preparar e un carro costa mo lta fatic a, gli uomi ni ogni sera dal m ese di novembre, anche al freddo e al gelo preparano questi meravigliosi carri allegorici. Per la sfilat a tut ti i par tecipanti, t utte le settimane lasciando anche q ualche problema fa miliare provano i balli affinché possano esibirsi durante le due giornate carnevalesche. Ma tu tta questa gr ande prepara zione è u n mo tivo per st are insie me, socializzare, man giare un trancio di pizza , mentre si pittura l’occhio del personag gio di turn o, discussioni abbastanza acc ese per decidere il colore del vestito. Ma quel gio rno, t utti m a proprio tutti, dai meno giovani ai più piccoli che quasi s tenti a ved ere vengono travolti da un’effervescente adrenalina. Il primo gio rno l’ansia è ta lmente t anta che a ddirittura salti il pasto perc hé devi prepararti per essere al top. Mi auguro c he questa tr adizione non finisca mai e che la competizion e che c’è tra t utti i carri sia sempre sana come lo è stata fino ad ora.

Michele De Vivo Classe quinta A

Allocca

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Evviva il Carnevale! Anche quest’anno, nel nostro paese, si è svolta la 15ª edizione del Carnevale. Le strade di Terzigno hanno visto sfilare sette carri a tema di cui due, quello di Masaniello e quello dei Clowns erano rappresentati dagli alunni del nostro plesso. Grande trepidazione ed entusiasmo per questa festa soprattutto perché anche i nostri genitori si sono esibiti con i costumi caratteristici condividendo con noi la gioia e l’ironia dei pagliacci e la musica e i balli della tradizione napoletana. Il paese era pieno di persone provenienti dai paesi vicini che ci hanno festeggiato con calore facendoci sentire importanti. Il carro di Masaniello aveva una scenografia molto bella: 2 grandi sagome di cavalli e un re ed una regina in carne ed ossa. Il carro dei Clowns era dotato di un meccanismo che faceva muovere i pagliacci .Anche gli altri carri erano bellissimi a partire da quello di Mario Bros a quello dei Pirati i cui costumi hanno reso realistica l’ambientazione. Che divertimento! Che spettacolo! Anche se è finito non siate tristi! Alla prossima!

Alfonso Auricchio ed Angelo Del Giudice Classe 4ª B del Plesso “Boccia al Mauro”

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Evviva il Carnevale!

Anche quest’anno, nel nostro paese, si è svolta la 15ª edizione del Carnevale. Le strade di Terzigno hanno visto sfilare sette carri a tema di cui due, quello di Masaniello e quello dei Clowns erano rappresentati dagli alunni del nostro plesso. Grande trepidazione ed entusiasmo per questa festa soprattutto perché anche i nostri genitori si sono esibiti con i costumi caratteristici condividendo con noi la gioia e l’ironia dei pagliacci e la musica e i balli della tradizione napoletana. Il paese era pieno di persone provenienti dai paesi vicini che ci hanno festeggiato con calore facendoci sentire importanti. Il carro di Masaniello aveva una scenografia molto bella: 2 grandi sagome di cavalli e un re ed una regina in carne ed ossa. Il carro dei Clowns era dotato di un meccanismo che faceva muovere i pagliacci .Anche gli altri carri erano bellissimi a partire da quello di Mario Bros a quello dei Pirati i cui costumi hanno reso realistica l’ambientazione. Che divertimento! Che spettacolo! Anche se è finito non siate tristi! Alla prossima!

Alfonso Auricchio ed Angelo Del Giudice

Classe 4ª B del Plesso “Boccia al Mauro”

Plesso Allocca            classi IA e I B            lavoro collettivo 

 

                 

Per il Carnevale a scuola abbiamo preparato tanti addobbi,maschere e festoni. In particolare è stato bello 

preparare un pagliaccio colorato con buste e cartoncini 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco sono pronti i nostri 

capolavori

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo aver colorato pagliacci e maschere abbiamo 

imparato a fare anche le catenelle con le stelle filanti 

 

 

    E’ stato proprio bello preparare cartelloni e disegni 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La stagione invernale è ricca di interessanti, molteplici aspetti utili p er promuovere la conoscenza della realtà che ci circonda. L’osservazione delle caratteristiche dei fenomeni stagionali rappresenta non solo un a modalità didattica, ma l’essenza di una esperienza educativa che pr omuove anche i primi atteggiamenti di carattere scientifico.Le attività proposte e or ganizzate dalle insegnanti delle sezioni NUVOLETTE e STELLINE e PAGLIACCI del plesso Boccia Al Mauro . Si sono concentrate in particolar modo sugli asp etti della stagi onalità: con la r appresentazione d i simboli del cambiamento atmosferico e sociale a ttraverso un approccio creativo /costruttivo vedi il Pupazzo di neve, le stelle di neve, stelle di ghiaccio, i pinguini, l’albero della stagione

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Inoltre la stagione e caratterizzata da due feste che sollecitano molto la fantasia dei bambini, quali il Santo Natale con la sua atmosfera magica e il carnevale con la sua allegria. In occasione del natale nelle nostre proposte si è cercato di dare il giusto peso alle tradizioni del Natale e delle feste di fine anno incontrando anche le diverse esperienze e culture presenti a scuola. Gran parte delle attività le abbiamo riservate alla conoscenza di usi e costumi e alla preparazione di doni e addobbi utilizzando le più v ariegate tecniche grafo-pittoriche. In particolar modo i bambini della s ezione NUVO LETTE si sono divertiti ad usare i colori associandoli ai momen ti più significativi dell’evento del Natale creando il libro Rosso, giallo, verde e blu da sfogliare insieme ai genitori e sacchetti di stoffa personalizzati.

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Anche le sezioni PAGL IACCI E STEL LINE hanno e laborato una stori a figurata d ella nas cita di Gesù.

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Il t empo di carn evale è un mom ento di f esta molto amato dai bambini per i suoi giochi di travestimento, le masche re variopinte , le ste lle filanti e c oriandoli ch e a llietano l’atmosfera, le rime e le filastrocch e divertenti, pertanto i bam bini passano da una attività all’altra divertendosi e sollecitando continua mente le loro capacità con tecniche , materiali e stru menti diversi. Così la scuola si è rallegrata di colori, di festoni, di facce buffe e divertenti, di pagliacci e saltimbanchi.

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Plesso Boccia Al Mauro

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1a PUNTATA

Oggi è stato il gran giorno: il giorno in cui abbiamo provato a fare un foglio di carta riciclata!

Per prima cosa abbiamo tagliato i bordi dei giornali quotidiani (perchè essendo senza inchiostro la

carta viene meno scura) e poi li abbiamo tagliati ulteriormente e abbiamo ottenuto dei pezzettini

che poi abbiamo messo in una scatola.

E il bello di questa attività è che faremo quattro laboratori: cittadinanza, arte e immagine, scienze

e tecnologia.

E il lavoro non è ancora finito!

SEGUIMI ALLA 2 a PUNTATA.

Ciao.

RICICLO DELLA CARTA

2a PUNTATA

Caro diario,

il lavoro della carta continua.

Oggi abbiamo messo i pezzetti di carta in una bacinella per l'ammollo. A gruppi di 4, tutti abbiamo

collaborato mentre la maestra faceva le foto. Alessio si è divertito a spingere la carta sott'acqua. Poi

per evitare che qualcuno inciampasse nella bacinella , l'abbiamo messa sotto un banco.

Ma come è possibile che da quei pezzettini si riforma il foglio intero?

Mah! Bisogna aspettare .

SEGUIMI ALLA TERZA PUNTATA

Ciao

RICICLO DELLA CARTA

3a PUNTATA

Caro diario,

ci siamo!

Segui il procedimento: abbiamo preso la carta ammollata e l'abbiamo strizzata tra le mani per far

uscire l'acqua, poi, l'abbiamo frullata nel frullatore e l'abbiamo rimessa nella bacinella dove

avevamo lasciato l'acqua.

   

 

Siccome quell'impasto ci sembrava un po' grigio, abbiamo aggiunto del colorante che usano gli

imbianchini e l'impasto è diventato di un bel colore azzurro!

La maestra ha portato una retina di ferro di forma rettangolare con i buchi piccolissimi.

Con questa retina abbiamo raccolto quell'impasto di carta, l'abbiamo capovolto velocemente su

tanti giornali messi uno sopra l'altro in modo da far assorbire l'acqua in eccesso, abbiamo coperto

con altri giornali e...

Adesso bisogna aspettare che si asciughino.

Ciao, alla prossima!

RICICLO DELLA CARTA

4a PUNTATA

Caro diario,

è venuta bene, non ci posso credere! E' proprio un foglio di carta, sottile e azzurro.

Con questa meraviglia di foglio faremo le stelline per gli addobbi dell'aula e per il cartoncino di

Natale. E orgogliosamente potremo dire che l'abbiamo creata noi quella carta, ma proprio noi!

Sono troppo contenta e soddisfatta!

Ciao.

Federica Ferraiolo

Classe 3a B Capoluogo

   

 

   

 

   

 

Gli alunni della scuola primaria di TERZIGNO festeggiano il santo dei giovani…

GLI ALUNNI DELLA CLASSE 4°A DEL CAPOLUOGO.

MARTERDI’, 31 GENNAIO 2012

NELLA CHIESA IMMACOLATA CONCEZIONE,DOPO LA

CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSA.

RAPPRESENTANO :

GIOCO A PUNTI, ANZI A GIORNI DI INDULGENZE, PER

VINCERE IL PASSAPORTO PER IL PARADISO.

   

 

PER FESTEGGIARE IL SANTO DEI GIOVANI,

ILARIA, MARCO VITIELLO, MARCO PAGANO E

LUCIA SONO GLI ALUNNI CHE VESTONO I PANNI

DEI PERSONAGGI NOTI: MAESTRA ZURLO, DON

BOSCO, DON VITO E Sr ROSARIA.

LA CARTA D’IDENTITA’CHE HANNO IN MANO

NASCONDE I GIORNI DI INDULGENZA DA

VINCERE.

FRANCESCA PRESENTA I DUE

CONCORRENTI:PASQUALE E

JESSICA CHE DOVRANNO

INDIVIDUARE ALCUNE

ATTIVITA’ FATTE DAI

PERSONAGGI NOTI, MENTRE IL

DIAVOLO (SPERANZA) CERCA

DI FARE IL SUO

CHI HA

FATTO IL

POSSO FARE CIO’

CHE VOGLIO…

L’ANGELO STA

DORMENDO!!!

Bzzzzz

   

 

LO SPETTACOLO NUOVO, DIVERTENTE E GIOIOSO… E’ TERMINATO IL

CANTO “ IL MIO AMICO DON BOSCO “ ESEGUITO DAGLI ALUNNI DELLE

CLASSI QUARTE DEL CAPOLUOGO.

ALL’USCITA DALLA CHIESA, LE SUORE SALESIANE, PER MANTENERE LA

TRADIZIONE, HANNO OFFERTO A TUTTI I BAMBINI, E NON SOLO, LE

PIZZETTE DI DON BOSCO.

FILASTROCCA PER DON BOSCO

IL TRENTUNO DI GENNAIO. E’ IL SANTO DELLA GIOVENTU’

GIORNO PRIMA DI FEBBRAIO, CHE PARLA A TUTTI DI GESU’

SI FESTEGGIA GIOVANNI BOSCO, AMA TUTTI CON IL CUORE

UN AMICO CHE GIA’ CONOSCO. E…COSI’ FANNO ANCHE LE SUORE.

AMMIRATI ILARIA

IL MIO AMICO DON BOSCO

RITORNELLO

SIAMO INSIEME COME OGNI ANNO,

DA QUANDO DON BOSCO CI CHIAMO’,

SIAMO I RAGAZZI DEL FUTURO

E VI PRESENTIAMO LUI.

BRAVO PASQUALE,!

HAI VINTO IL

PASSAPORTO PER IL

PARADISO

SI’, MA MI

SERVIRA’ TRA

CIENT ‘ANNI.

SONO STATA

PROPRIO

BRAVA!

CI SIAMO DIVERTITI

TUTTI…ANCHE DON

BOSCO… E… DA

LASSU’CI SORRIDE .

   

 

1° STROFA

I CAPELLI SONO CRESPI,

SON PROFONDI GLI OCCHI SUOI,

IL SORRISO E’ UN PUNTO DI FORZA,

NEL SUO CUORE TUTTI NOI.

RITORNELLO

2°STROFA

E’ AMICO DEI PIU’ POVERI,

E’ FRATELLO DEI SUOI GIOVANI,

SALTA BALLA E PREGA DIO,

PER SALVARE L’ANIMA MIA.

RITORNELLO

3°STROFA

DA’ LEZIONE DI SPERANZA,

DA’ LEZIONE DI CORAGGIO,

E CI INVITA AD AMAR DIO,

AD ESSERE BUONO TU ED IO.

RITORNELLO

4° STROFA

DON BOSCO CI AMA COL CUORE,

COL CUORE LO AMERAI ANCHE TU,

E IL NOSTRO CAMMINO CI PORTA A GESU’

CAMMINA CON NOI ANCHE TU…E TU…E VOI,

LAVORO DEL GRUPPO –CLASSE 4° A DEL CAPOLUOGO INS. RANIERI GIUSEPPINA

   

 

La mia primavera è tornata

portando l’allegria

e scacciando la malinconia.

Ha ridato alla natura il suo cuore

mettendomi di buonumore.

È la mia stagione speciale

mi rende assai gioviale.

Finalmente posso giocare

Su un verde praticello

accarezzato da un tiepido ventcello,

rincorro le farfalle variopinte

sembra un pittore averle dipinte.

Stuzzicare qualche animale

senza fargli alcun male

che è ancora mezzo beato

perché non si è ancora del tutto svegliato.

Osservare i fiori sbocciati

così freschi, lucenti e colorati

e anche molto profumati

baciati dal sole che splende

su tutta la natura.

Grazie ad esso tutto nasce, cresce e matura.

Ascoltare dagli alberi,

rigogliosi e forti ,

pieni di germogli

gli uccelli che dolcemente cantano.

Osservare nel cielo immenso

meravigliosamente terso

come essi danzano.

La primavera

non la lascio andare via

ora che è mia compagnia.

Baldas Aquino

V A Allocca

Benvenuta mia Primavera

da molto che la natura

ti sta aspettando per risvegliarsi

dal lungo sonno invernale.

Io già ti sento nell’aria

sei così fresca e profumata,

la tua brezza

dolcemente la pelle mi accarezza.

Il tuo sole più luminoso e caldo,

tutto illumina e riscalda.

Anch’io sdraiata nel giardino,

su un tappeto di velluto verde,

come una lucertolina,

mi godo il tuo piacevole tepore

per alcune ore.

Alzo gli occhi al cielo,

le nuvole candide e ovattate

mi fanno ciao, mentre vanno via,

trasportate lente

da un venticello

delicato e bello.

Il cielo finalmente terso,

è un mare azzurro e immenso.

In breve si riempie

di rondini graziose

che volano maestose.

All’improvviso, dalle chiome fiorite,

sento un dolce cinguettio,

son passerotti dall’ugola d’oro,

che cantano in coro.

Son circondata

da tanti fiori

che son sbocciati in tanti colori,

emanano profumi gradevoli

che mi impregnano addosso,

ecco perché le farfalle

mi svolazzano intorno.

Oh, mia primavera,

se chiudo gli occhi

   

 

In una mattina di primavera

il sole riscalda la terra intera

gli uccelli sui rami cinguettano in coro

si alza nel cielo un profumo di alloro.

Farfalle colorate si posano sui fiori

in campi fioriti di mille colori.

Dal fresco trifoglio

salta un coniglio

con la famiglia

che guizza più di una triglia.

Tanti bambini in campi fioriti

strillano e giocano divertiti.

Tra tanta armonia

e felicità

la primavera eccola qua.

Marica Guastaferro

V A Allocca

   

 

E’ primavera

e la gioia è vera,

i bambini sono felici

e gli animali più vivaci.

L’ aria è frizzante

e il sole brillante,

il leggero venticello

fa ondeggiare il verde praticello.

I fiori sbocciano

gli uccelli cinguettano,

negli stagni senti il gracidare

mentre tra gli alberi è forte il ronzare.

Tutto è luminoso

e ognuno si sente gioioso.

Fabio Ranieri

V A Allocca

   

 

Ma chi è? Delicata come un fiore forte come le radici di un albero.

Instancabile, solo come lei sa essere.

Dolce e premurosa, come la mamma.

Intelligente e attenta. Ma chi è ?

E' facile

è la donna!!!!!

Autilia La Pietra

V B Allocca

La donna

La donna è un essere speciale

non importa se è Pasqua o Natale

lei è sempre pronta ad amare

con amici e parenti le piace giocare

Stira, spazza, lava il pavimento

e lo fa sempre senza alcun lamento.

La si dovrebbe sempre festeggiare,

ma solo per un giorno lo usiamo fare .

L’8 marzo : il simbolo è la mimosa,

ma per chi vuole può regalare anche

una rosa.

La donna è un essere spettacolare

da non dimenticare.

Rosanna Girardi

   

 

L'8 marzo è la giornata internazionale della festa della donna, le cui origini più

accreditate,risalgono al lontano 1908, quando pochi giorni prima di questa data a New York 129

operaie dell'industria tessile Cotton morirono arse dalle fiamme mentre scioperavano per

protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare ( soprattutto per la

mancanza di sicurezza). La data 8 marzo assume un' importanza mondiale , diventando il simbolo

delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli , ma , anche il punto di

partenza per il proprio riscatto .

La donna è forza , tenacia , coraggio , equilibrio da sempre, fin dalla sua comparsa sulla terra .

Oggi s'interroga ancora sul suo ruolo nella società e sulle difficoltà di far comprendere il suo valore

così com'è da sempre. Le donne sono forti e devono tenere le redini della famiglia e del lavoro ,

una doppia fatica che richiede molta energia , impegno , efficienza e senso del dovere , ma tutto

ciò , un mondo che è ancora molto maschile , non sembra riconoscerlo .

Le donne sono sempre state brave a gestire famiglia e affari .

La donna nella preistoria (3000 a.c. )

Già nella preistoria nelle caverne badavano ai figli e si dedicavano inizialmente alla raccolta di bacche , radici e semi commestibili , in seguito all'agricoltura e all'allevamento di piccoli animali, poi alla filatura e alla tessitura .La figura femminile era rispettata e venerata ,in quanto generatrice di prole. Spesso era associata al culto della Dea Madre. Questa ipo-

tesi deriva dal ritrovamento di varie statuette votive ,le così dette “Veneri”.

La donna Assiro - babilonese ( 1500….1000 a.c. )

   

 

Nell' età antica , in particolare , presso i Sumeri non esisteva alcuna discriminazione tra i sessi :

l'uomo e la donna erano considerati alla pari . In famiglia la donna era rispettata e aveva molti diritti

, compreso quello di avere proprietà personali , amministrare la terra e svolgere piccoli commerci

in proprio .

Presso i Babilonesi,se veniva ripudiata per infertilità,la donna poteva richiedere indietro la propria dote o,nel caso fosse stata già spesa farsi mantenere a vita dall’ex marito,circa come accade oggi in caso di separazione.

La donna egiziana ( 2500……500 a.c. )

In Egitto l'importanza giuridica della donna era minore ma anche qui era comunque molto

rispettata e partecipava alle azioni di culto.

.

La donna a Creta ( 1700……….800 a.c. )

A Creta,la donna,pur se sottoposta all’autorità del marito,era in grande considerazione e godette di una libertà impensabile nelle età successive ed era molto più libera di quanto

non sia oggi in diversi paesi del mondo. Potevano svolgere attività che generalmente erano riservate agli uomini,come andare a caccia,fabbricare vasi,guidare carri trainati da

buoi.

   

 

Gli affreschi giunti fino a noi mostrano donne che partecipano a giochi sportivi e a spetta

coli; o le figure femminili hanno occhi e labbra truccati,abiti eleganti,con corsetti molto scollati e scarpe con tacchi a spillo. A partire da questo momento finisce per prevalere un’organizzazione tipicamente militare, per cui a causa della differenza biologica tra i due sessi aumenta la supremazia del maschio nei confronti della donna. La superiorità dell’uomo e il declino del sacro insito nella donna iniziano quando cominciano, infatti, le ostilità per il possesso di nuove terre e ricchezze, è allora che diventano importanti i maschi valorosi e tra loro quello più forte. Sono loro che assicurano la vita e la sopravivenza dell’intera struttura sociale e la donna, poco a poco è sempre più relegata in un ruolo riproduttivo. Più le guerre diventano impegnative più ci si allontana dalle mura domestiche e dai loro affetti e dalle loro compagne.

La donna ateniese e spartana ( 500….400 a.c.)

Le donne dell'antica Grecia ,in particolare quelle ateniesi, non potevano studiare , erano escluse dall'attività politica e sociale ,si occupavano solo della casa e dell’educazione dei figli. Nelle abitazioni più grandi vivevano relegate in una zona separata,il gineceo. Potevano uscire raramente e sempre accompagnate dal marito o da uno schiavo. Solo le mogli dei commercianti e degli artigiani lavoravano,aiutando i mariti nei loro affari. A Sparta,invece, le donne godevano di una libertà sconosciuta alle altre donne greche.

   

 

La donna etrusca ( 500….300 a.c.)

Nella civiltà etrusca la donna ebbe molta considerazione , era indipendente disinvolta in una linea di assoluta uguaglianza con gli uomini e poteva dare il cognome ai propri figli . Gli affreschi ci presentano la donna molto bella ed elegante ; sopra i sarcofaghi spesso marito e moglie sono rappresentati uniti affettuosamente.

La donna romana ( 200 a.c. … 400)

Presso i romani la donna era subordinata all'autorità del padre prima e del marito dopo , non poteva disporre di propri beni , svolgere attività economiche e accedere a cariche pubbliche.

La donna nel medioevo ( 476…….1492 )

Nel medioevo la condizione della donna peggiorò , era un oggetto nelle mani del padre finché questi non la dava in moglie ad un uomo o la destinava al convento . Questa sottomissione era aggravata anche dalla chiesa che da un lato la considerava importante in quanto doveva crescere spiritualmente i figli , dall'altro la considerava una figura peccaminosa . Il suo ruolo si limitava alla procreazione e alla trasmissione dei patrimoni accumulati . Non poteva partecipare alla vita pubblica . Inoltre doveva sempre avere un

   

 

rigorosissimo contegno , anche il semplice ridere ( doveva limitarsi ad una bocca socchiusa senza mostrare i denti ) era molto sconveniente e le costava la reputazione . Ella era talmente considerata inferiore all'uomo tanto che alcuni intellettuali del tempo sollevarono un polverone sulla discussione di stabilire se la donna fosse dotata di un'anima o ne fosse priva.

.

Anche nel 600 la posizione della donna si aggravò notevolmente quando molte di loro

frequentando salotti del tempo presero coscienza della loro condizione , si ribellarono decidendo di

fare qualsiasi cosa di diverso dal loro ruolo di madri e mogli piegate al volere degli uomini e questa

nuova forza delle donne li spaventò al punto tale che molte di loro furono accusate di stregoneria ,

perseguitate dalla chiesa e condannate al rogo perché ritenute capaci di trarre in inganno l'uomo

spingendolo al peccato in qualsiasi modo .

Coloro che decidevano di ribellarsi al volere maschile e alle regole imposte dalla società ,

venivano relegate ai margini di quest'ultima , tutte le altre andavano in sposa o entravano in

convento .

Nel 700 la donna è racchiusa ancora in casa o nelle corti a tessere trame .Ha poche occasioni di

entrare in società con un ruolo diverso da quello di future spose e madri .

La donna del 1800

Nell' 800 la donna torna alla ribalta nel campo lavorativo ed inizia ad avere un importante peso sociale in piena società industriale . Comincia faticosamente a svincolarsi dal potere

dell’uomo marito o padre.

   

 

La donna del 1900

I

Il 900 è il secolo del grande movimento femminista in Italia e non solo , delle conquiste dei diritti

civili , dall'uguaglianza al voto e alla possibilità di accedere a tutte le professioni .

La donna conquista la sua libertà , la sua indipendenza economica , giuridica , politica diventa un

individuo a pieno titolo .

La donna oggi

In molti paesi del mondo , l'ingresso massiccio delle donne nel campo lavorativo è stato molto importante perché hanno acquistato la consapevolezza di se stesse , delle proprie capacità lottando per conquistare la parità dei diritti come gli uomini .

   

 

- Tanta strada è stata fatta ma tanta bisogna ancora farne perché l’accesso alle carriere vede la donna scavalcata dall’uomo, per un incarico importante viene preferito un uomo di pari grado e magari di capacità più limitate e solo perché ha il merito di essere uomo.

In molti paesi del mondo le donne sono private della loro dignità, spesso vittime silenziose di

privazioni spietate, soprusi,abusi e violenze inaudite.

Classi Quinte

Allocca

   

 

La bionda mimosa,

cresce sull'albero imponente.

Le piccole caramelle odorose,

espandono il loro profumo nell'aria.

L'albero giallino

si confonde col bel sole.

Fa cadere le sue biglie

sul terreno luminoso.

Aspetta l'arrivo di qualcuno

che gli colga un ramo di fiori

da usare come dolce

e naturale profumatore.

Verdiana Van Vliet

V B Allocca

La mimosa un fiore delicato,

che se donato entra nel cuore

è bello, profumato e colorato.

E’ soffice e delicato,

sboccia e muore come d’incanto

è capace di coglierci di sorpresa;

anche se quando sfiorisce

porta tristezza a chi gli sta accanto.

Pasqualina Avino

V B Allocca

   

 

Mamme, figlie o nonne

donne, donne, donne

tutte assai carine

mogli , zie o cugine.

Sorelle, amiche, cognate

“super impegnate”

attive e divertenti

belle e avvenenti!

Frizzanti o spiritose

maestre, madri o spose,

affabili o gioiose

vi offro le mimose.

Con pantaloni o gonne

donne, donne, donne!

Michele De Vivo

V A Allocca