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www.gazzetta.it mercoledì 13 febbraio 2013 1,20 € REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 ­ n 37POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 37ITALIA

OLIMPIADI DECISIONE DEL CIO

Lotta: lo sportpiù anticoesce dai GiochiNARDUCCI, MERLO ALLE PAG. 21­30

SANREMO IL FESTIVAL

Crozza imitail Cavaliereed è fischiatoANGELINI A PAGINA 37

INIZIATIVA

PASSIONE RALLYCOLLEZIONALE GRANDI AUTOIn edicola a € 3.99 più il

prezzo del quotidiano 

F.1 SORPRESA SULLA F138 NELLE PROVE

La Ferrari col buco«Raffredda l’interno»PIOLA A PAGINA 27

3 Nel riquadro il «buco» provato da De la Rosa COLOMBO

wDI GENE GNOCCHI

Ancelotti: «Non so se resto alParis Saint Germain.Mi tenta un’esperienza a MasterChef».

IL ROMPI PALLONE

ROMA CAOS PALLOTTA: «PRENDETEVELA CON ME»

Tifosi contro OsvaldoIl tecnico a Totti: «Quelrigore dovevi tirarlo tu»CECCHINI, PUGLIESE ALLE PAGINE 16­17

NERAZZURRI DOPO I CASI SANCHEZ E PAULINHO

Icardi­Inter: Morattiteme brutti scherzie allora gioca d’anticipoBREGA, DALLA VITE, LONGHI ALLE PAGINE 12­13

ROSSONERI ALL’ORIZZONTE AL JAZEERA?

Berlusconi: «Soci esterinel Milan? Mai dire mai»Faraone verso il rinnovoBOCCI, LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 10­11

Doping

BOLDRINI, MARTUCCI, RICCI PAG. 24­25

L’appello Wada«Test del sangueanche nel calcio»Nel tennis dopo Murraypure Federer, Nadale Djokovic spingonoper maggiori controlli

3 Roger Federer, 31 anni AFP

CECERE A PAGINA 83 Zlatan Ibrahimovic, 31 anni: rosso nel recupero AFP

Lavezzi­Pastore gol, Ibra vede rossoIl Psg passa a Valencia (2­1) ma lo svedese si fa espellere. Oggi super match Real­United

BIANCHI, BIANCHIN, GARLANDO, GRAZIANO, OLIVERO ALLE PAGINE 2­3­4­5­6

MAMACHE JUVE!

di ALESSANDRO DE CALÒ

UN AVVISOALLE BIG

L’ARTICOLO A PAGINA 21

l'Analisi

MARCHISIOE MATRI

EROI DICHAMPIONS

(CON L’AIUTODI VUCINIC)

3­0 NELLA TANADEL CELTIC:

QUARTI IN TASCA

Claudio Marchisio (a

sin.), 27 anni e

Alessandro Matri, 29

hanno segnato i primi

due gol agli scozzesi

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POSSESSO PALLA PALLE RECUPERATE

Signora di Scozia

JUVENTUS 46,8%

TIRI IN PORTA

JUVENTUS 62

TIRI FUORI

17’ Colpo di testa di Ambrose, Buffon para facile.22’ Discesa e cross basso di Peluso,Vucinic la piazza di piatto, palla respinta davanti allaporta.GOL! 32’ Gran sponda di Matri per Marchisioche rientra in dribbling e mette in rete.GOL! 38’ Marchisio a Vucinic che buca Forster.

1 Forster; 23 Lustig (dal 14’ s.t. 2 Matthews),4 Ambrose, 6 Wilson, 3 Izaguirre; 67 Wan-yama; 8 Brown (dal 36’ s.t. 33 Kayal), 15Commons (dal 29’ s.t. 32 Watt), 21 Mulgrew;88 Hooper, 49 Forrest.PANCHINA 24 Zaluska, 7 Miku, 11 Nouioui,16 Ledley.ALLENATORE Lennon.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno.AMMONITI Forrest per gioco scorretto,Hooper e Brown per comportamentonon regolamentare.

CELTIC 53,4%

GOL! 3’ Lancio di Peluso, Matri supera il portiere,Wilson respinge oltre la linea.10’ Commons da fuori, Buffon para a terra.28’ Commons rovescia in area, fuori di poco.

PASSAGGI POSITIVI

BARICENTRO MOLTO ALTO 60,1 metri BARICENTRO MOLTO BASSO 46,3 metri

IIII

CELTIC 67

SECONDO TEMPO

SI QUALIFICA SE...

(4-1-3-2)1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 4 Caceres;26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 8 Marchi-sio, 13 Peluso (dal 24’ s.t. 20 Padoin); 9 Vuci-nic (dal 41’ s.t. 18 Anelka), 32 Matri (dal 36’s.t. 6 Pogba).PANCHINA 30 Storari, 39 Marrone,27 Quagliarella, 12 Giovinco.ALLENATORE Conte.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno.AMMONITI Marchisio per gioco scorretto,Lichtsteiner, Padoin per comportamentonon regolamentare.

PALLE PERSE

PALLE RECUPERATE

IIIIIIII

MOMENTI CHIAVE

A TORINO PUÒ PERDEREANCHE DI DUE GOL

(3-5-2)

MINUTI GIOCATI

L’unica vittoria di un club italiano a Glasgow era di 44 anni faConte domina il Celtic grazie alle sorprese Peluso e Caceres

IIIIIIII

PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Matri al 3’ p.t.; Marchisio al 32’, Vucinic al 38’ s.t.ARBITRO Undiano Mallenco (Spa).NOTE spettatori 60.000 circa. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 5-1. In fuorigioco 0-5. Angoli 10-4.Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

JUVENTUS 4

PRIMO TEMPO

la situazione

ANDREAPIRLO33 ANNICENTROCAMPISTA

2

JUVENTUS 1

CELTIC

la Sfida

LANCI POSITIVI

CHAMPIONS ANDATA OTTAVI

Dopo la vittoria per 3-0 alCeltic Park la Juve passa aiquarti con diversi risultati nelmatch di ritorno: vincendo,pareggiando o ancheperdendo con 2 gol di scarto.

0

94

42

13

13

DAL NOSTRO INVIATOLUIGI GARLANDOGLASGOW (Scozia)

La Signora ha cammina-to sui carboni ardenti ed è usci-ta dall’inferno del Celtic Parkpiù bella di prima, praticamen-te già nei quarti di Champions:3-0 al Celtic. A chi scappa«Avessi detto, il Celtic...» ricor-diamo che una squadra italia-na non vinceva nella tana deibiancoverdi dal ’69. Non è sta-ta la solita Juve tirannica, pre-potente nel possesso e nell’ag-gressione. Anzi, passata subitoin vantaggio con Matri, ha subi-to a lungo, stranamente raccol-ta dietro, incapace di ripartire,senza la guida del miglior Pir-lo. Ma anche quella sofferenzaè stata virtuosa, perché la squa-dra ha protetto comunque Buf-fon che non ha mai sofferto eperché è nelle difficoltà di nottidel genere (tattiche e ambien-tali) che l’animo si fa grande.

Ancora Matri Con la pazienzadel pugile navigato che lasciasfogare il pretendente, la Juveè arretrata sulle punte per poipiazzare l’uno-due (Marchi-sio-Vucinic) che ha piegato unCeltic spompo. Sesto gol nelleultime otto presenze per Matri.Top o non top, Conte, che hafatto esordire Anelka, ha trova-to un attaccante che fa la diffe-renza. E seconde linee come Pe-luso e Caceres che hanno datouna risposta eccellente nellanotte più dura. Il ritorno colCeltic, a ridosso del torridoduello col Napoli, sarà una pas-seggiata. E ieri ha riposato Asa-moah. Poteva chiedere di piùConte? Spesso la sua Juve hagiocato tanto e segnato poco.Ieri: il contrario.

Bolgia di ghiaccio Sì, l’inferno èbrutto come lo dipingono. Labolgia che si scatena al CelticPark, quando le squadre sischierano, è impressionante.Ma è l’inferno che si augura

ogni dannato: dopo tre minutisi ghiaccia. Il tempo che ci met-te Peluso a scodellare una pallamorbida oltre Ambrose. Bravis-simo Matri a proteggere la pal-la e a toccarla oltre il portiere.Wilson la intercetta già oltre lalinea bianca. Fa bene Marchi-sio a scaraventarla in rete, per-ché la terna ha reagito tardi.Notare: lancio dell’euro-debut-tante Peluso, gol di Matri chenon ha mai piegato un cucchiai-

no con la forza della volontà. Idue parevano a rischio in unambiente così intimidatorio, in-vece hanno spianato la gara. Lanotte giusta per mostrare chisei e strapparti le etichette sco-mode.

Celtic avanti La Juve però si coc-cola troppo il vantaggio e inve-ce di attaccare gli scozzesi stor-diti, consente loro di tornare lu-cidi e cattivi. Lennon l’ha pensa-ta bene. Invece di caricare sullefasce, dove la Juve copre bene,e rovesciare cross, tenta lo sfon-damento centrale. Anche per-ché il mancato recupero di Sa-maras ha tolto il migliore riferi-mento aereo. La mossa checrea fastidio tattico è Com-mons tra la mediana e la difesabianconera. È lui a creare i peri-coli, spuntando alle spalle diPirlo e buttandosi in area. Hoo-per e Forrest, le due punte, sgo-mitano per aprigli varchi:4-1-3-2. Piace la regia bassa diWanyama, gli altri corrono

spinti dalle urla dell’inferno. IlCeltic non distilla limpide pal-le-gol, ma arriva facilmente altiro: una decina di volte in 45’,tra i pali e non.

Troppi angoli Abbassarsi così èpericoloso anche perché si alzail rischio di corner e dalla ban-dierina gli scozzesi sono a loroagio come al pub. Nelle zuffeper prendere posizione in areaci sguazza Hooper, diavolo allaRooney, tosto e compatto co-me una lavatrice, che aumental’elettricità del match. La me-diana che è da sempre il centrodi potere di Conte stranamentestanotte non riesce a tenere pal-la e a rilanciare con tempismo.Da qui tanta sofferenza. Lo stes-so Pirlo non riesce a imporre ilverbo e perde più palloni delprevisto, pressato e provocatoda Brown, rude scaricatore dicalcio. La ripresa non cambia ilcopione: la Juve non ripartemai, anche per merito del Cel-tic che fa ottima transizione esi ricompatta organizzato appe-na persa palla. Gli scozzesi por-tano i corner in doppia cifra.

Due fiori Ma sotto la neve dellasofferenza, la classe è solo ad-dormentata e germoglia. Al 32’spunta il primo fiore: deliziosasponda di Matri per Marchisioche converge da signore e par-cheggia in rete. Sei minuti piùtardi il Principino detta per Vu-cinic che depone il 3-0. Controla bellezza e la poesia non val-gono fiamme, urla, diavoli. Ju-ve in paradiso. Alla fine parec-chi tifosi scozzesi si avvicinanoallo spicchio juventino. Carica-no? No, lanciano sciarpe bian-coverdi e ricevono in cambioapplausi e sciarpe bianconere.Averne in Italia di inferni così.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CELTIC 7

3

6

SCOTTBROWN27 ANNICENTROCAMPISTA

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9

6

Gol di Matri? No, anzi sìPoi Marchisio e VucinicLa Juve ipoteca i quarti

CELTIC 8

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JUVENTUS

2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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C’è una possibilità cheUndiano Mallenco sia andato adormire con un sentimento digratitudine verso ClaudioMarchisio. L’episodio chiave, al3', è il gol dello 0 1: Matri saltaAmbrose in velocità e, sul suotiro, Wilson respinge in scivolataquando la palla ha già superato,di poco, la linea (foto 1). L’azioneperò prosegue: Marchisio ributtala palla in porta (foto 3) e, solo aquel punto, l’arbitro fischia perassegnare il gol. La sensazione èche il giudice di porta non abbiasegnalato all’arbitro il gol sul tirodi Matri e Undiano Mallencoabbia fatto la stessa valutazione.Per il giudice di porta sarebbe unerrore grave, anche perché i suoimovimenti negli attimi delladecisione non sembranoimpeccabili (foto 2). È più chepossibile quindi che, seMarchisio avesse calciato fuori,alla Juve sarebbe stato negato ilgol del vantaggio.Tuttavia, non ci sono certezze.Non si può escludere che nellacomunicazione audio,ovviamente non pubblica e quasicertamente non registrata, ilgiudice di porta abbia urlato«gol!» all’arbitro. Il ritardonell’assegnazione del gol sispiegherebbe quindi con lanecessità, per Undiano Mallenco,di ascoltare, recepire la

comunicazione in un paio disecondi e quindi indicare ilcentro del campo. Il referto nondarà certezze: l’arbitro non èobbligato a indicare il marcatoresul taccuino e l’Uefa sul suo sitosi è corretta in pochi minuti.Dopo una prima indicazione «1 0,Marchisio», si è passati a «1 0,Matri». Stesso processo sultabellone di Celtic Park.Il resto della partita Ladirezione di Undiano Mallencoresta comunque molto buona: èbravo a non dare rigore al Celticper i falli su Commons al 6'(Peluso appoggia il gomito, loscozzese si lascia cadere) e suForrest a inizio secondo tempo.Poi è saggio ad ammonireHooper e Lichtsteiner quando glianimi si accendono, a noncadere su una mezza simulazionedi Brown che accentua unaspintarella di Lichtsteiner e, nelfinale, ad ammonire Marchisio.Per lo spagnolo, solo pochierrori. Al 30' Ambrose entra colpiede a martello su Vidal al limitedell’area: ci stanno punizione egiallo, ma l’arbitro lascia correre.Nel secondo tempo, due appunti:nei primi minuti Undiano negauna punizione dal limite al Celtic eal 90' grazia Wanyama perun’altra entrata a tacchetti alti suBonucci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

la coppia giusta

ClaudioMarchisio,

27 anni,ha segnato

il suo 2˚ golin Champions

in 15 matchdisputati REUTERS

DI LUCA BIANCHIN

Il fattore «M+M»spacca la garaE il Park è gelato

la Moviola

Matri a segno per la prima volta in ChampionsMarchisio suona la carica: «Vittoria preziosa,ora possiamo concentrarci sul campionato»

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IL TABELLONE

MATRI-MARCHISIO

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DAL NOSTRO INVIATOMIRKO GRAZIANOGLASGOW (SCOZIA)

Juve da sogno, Juve da«G8», Juve da manicomio. Iquarti in tasca, la vittoria dovemai i bianconeri ci erano riusci-ti, un 3-0 nettissimo, maturatosul campo costato caro pure alBarcellona di Messi. Il tutto nelsegno della «doppia M». Matrie Marchisio a spaccare la gara,a gelare un Celtic Park che Vuci-nic fa invece arrabbiare con il3-0 festeggiato guardando ne-gli occhi il popolo biancoverde.

Gol col giallo Ancora Matri. Colgiallo, ma pur sempre Matri. Lapalla era dentro, eccome. Mal-lenco e compagnia avevano pe-rò visto? Sulla ribattuta arrivaMarchisio, la butta dentro e spe-gne sul nascere ogni discussio-ne. Il nome del Principino appa-re per primo sul tabellone delCeltic Park. Poi, la correzione:Celtic-Juve 0-1, gol al 3’ di Ma-tri. L’impressione è che l’Uefaabbia sfruttato l’assist della mo-viola per riparare a una svistacollettiva di arbitro e assistenti,i quali potranno sempre direche in realtà era poi arrivata lasegnalazione giusta dal giudicedi porta o dal guardalinee.

«Matri mitra...» Ma ora conta po-co. E da festeggiare ci sono so-prattutto Matri e Marchisio.Quest’ultimo già al sesto gol sta-gionale, il secondo in Cham-pions, leader nella tonnara dimetà campo, ieri più di Pirlo eVidal. E poi prosegue la rincor-sa del «32 bianconero»: sestogol nelle ultime otto gare dispu-tate, il primo centro in Europa,nell’Europa che conta. Lo ave-va promesso sabato scorso, do-po la Fiorentina: «È ora di but-

tarla dentro pure in Cham-pions». E quando gira, gira: suc-cede che segni senza scarpa incampionato, succede che chia-mi il gol internazionale e que-sto arriva dopo appena tre mi-nuti nell’inferno della Glasgowcattolica. E ora pure Lennonavrà ben chiaro in testa chi sia il28enne attaccante di Sant’An-gelo Lodigiano. Già, perché ilpittoresco tecnico degli scozze-si nella conferenza della vigiliaaveva mostrato buona cono-scenza dei vari Vucinic, Anelka,Quagliarella e Giovinco, ma ci-tando Matri lo aveva descritto«in buona forma questo giova-ne...». Giovane proprio no, manon così vecchio per non po-ter sognare l’azzurro. Di que-sto passo, non è da esclude-re una convocazione perl’amichevole di finemarzo con il Brasi-le.

Gode il principinoIntanto, un az-zurro inamovibi-le gode: «E’ unavittoria importantis-sima, ora possiamo restareun po’ più concentrati sulcampionato. Il primo gol èdi Matri, e basta. Io l’ho mes-sa dentro per non correre ri-schi. Qui è un inferno, non èstata facile, siamo statigrandi. Turno passato?Occhio ad allentare latensione. In ogni modo,era davvero importantevenire qui e fare almenoun gol, ne abbiamo fatti tre.Ho preso tante botte? Ne è val-sa anche la pena. Veniamo daun grande girone di qualifica-zione, ci siamo guadagnati il ri-spetto internazionale e ora nonvoglio leggere o sentire che ilCeltic è un avversario facile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

D

A Matri il gol con ritardoIl tap in di Marchisio metteal riparo l’arbitro sull’1-0

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GDS

3LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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tudioBuzzi

4 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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TIRI 2PASSAGGI OK 18/22SPONDE 2

TIRI 3PASSAGGI OK 39/46RECUPERI 7

ARBITRI UNDIANO MALLENCO 7 Bravo a non farsi intimidire dal catino infernale del Celtic Park. Tiene in mano la partita. Sbaglia poco o niente. Davvero. Avercene. Palomar 6 - Guadamuro 6; Texeira 5,5 - Mufiz 6

5,56 6 5,5

CROSS 2PASSAGGI OK 20/22RECUPERI 4

CONTRASTI OK 2/2LANCI 1PASSAGGI OK 44/45

TIRI 0PASSAGGI OK 3/4RECUPERI 0

TIRI 0DRIBBLING OK 0SPONDE 1

TIRI 1DRIBBLING OK 0/2SPONDE 1

CONTRASTI OK 0/1LANCI 0PASSAGGI OK 10/12

TIRI 0DRIBBLING OK 1/1SPONDE 0

CONTRASTI OK 4/4LANCI 3PASSAGGI OK 39/44

TIRI 0PASSAGGI OK 34/41RECUPERI 7

CONTRASTI OKLANCIPASSAGGI OK

6

TIRI 0PASSAGGI OK 22/26RECUPERI 6

TIRI 0PASSAGGI OK 9/9RECUPERI 0

TIRI 0DRIBBLING OK 0SPONDE 1

6,5

TIRI 0PASSAGGI OK 44/50RECUPERI 6

TIRI 4 PASSAGGI OK 49/53 RECUPERI 7

PARATE 1RINVII 5USCITE 1

PARATE 8RINVII 25USCITE 7

CONTRASTI OK 3/3LANCI 5PASSAGGI OK 23/25

CONTRASTI OK 7/8LANCI 0PASSAGGI OK 27/30

TIRI 0PASSAGGI OK 42/48RECUPERI 13

TIRI 2DRIBBLING OK 0/1SPONDE 3

6

TIRI 0DRIBBLING OK 0SPONDE 1

s.v.

CONTRASTI OK 1/2LANCI 1PASSAGGI OK 35/39

CONTRASTI OK 3/4LANCI 2PASSAGGI OK 27/31

TIRI 6PASSAGGI OK 14/15RECUPERI 5

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7 7,5

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6,5 6,5 6

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5 5

TIRI 2 PASSAGGI OK 34/42 RECUPERI 2

6,5

5

Ha la sfortuna dientrare nelmomentomigliore dellaJuve e, diconseguenza,nel peggiore delCeltic. C’è pocoda attaccare,molto daguardarsiattorno. Lui peròsi adegua etrotterella inmezzo fino alfischio finale.

5,5

5,5Il ragazzino chefece piangere ilBarcellona entraun po’ tardi,forse. Maquando tocca alui, vuoi perincapacità deicompagni, vuoiper una certariluttanza aentrare inpartita combinapoco. E’ giovane,si farà.

6,5L’elegantonedelle retrovie cimette unpochino adadattarsi allabolgia ma poi,come glisuccede quasisempre, nonsbaglia un colpo.Prende il tempoa tutti e domaHooper quandova dalle sueparti. Bellissimoil recupero sullancio destinatoa lui.

7

Crossatoreseriale,apparecchia inarea bianconeradue o tresituazionepericolose. Matanto è puntalenelle discese,tanto è assentein fasedifensiva. Soffreparecchio ilPelusosbocciato. Poi, ainizio secondoround, va k.o. eesce.

7Debutto d’onorenella Juventus,lui che unaChampions l’hagià alzata tantotempo fa con ilReal. Entrando,ha eguagliatoIbra nel numerodi squadre, 6,con cui hagiocato inChampions. Edetta pure illancio in un paiodi occasioni.

6

il migliore Wanyama il migliore Marchisio

Forrest

Lichtsteiner Pirlo

Padoin

Sant’Ambroseha fatto la graziaalla Juve. Diritorno, ierimattina, sazio estanco dallaCoppa D’Africaperde subitoMatri. L’errore èuna scossaelettrica che lorianima. Dietroperò, chédavanti sbagliaun gol di testa.Era il caso difarlo giocare?

IzaguirreDurante l’innoChampions, s’ènotato per lebraccia apertein segno dipreghiera. Poinon s’è notatoquasi più. S’èlimitato alcompitino, haspinto poco oniente, da quellaparte Commonsdoveva fare dasolo. Non erauna serata perla grazia.

CommonsIl rovesciatorefolle. Ci haprovato tre voltein acrobazia afar male aBuffon e inun’occasionequasi ci riesce(palla fuori dipoco). Ingenerale, la suaposizione tra lelinee creaparecchiproblemi allaJuve. E’ il piùpericoloso degliscozzesi.

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Cinismo Champions. Diciamola verità: ha giocato meglioaltre volte. Ha lasciatol’iniziativa agli scozzesi. Maha sofferto poco ed è stataletale qui dove negli anni2000 nessuna italiana havinto.

Kayal

Forster

A sorpresa, inappoggio allapunta. Qualchebuono spunto,ma si vede chenon è unattaccante. E’ ilmeno pericolosodegli uominid’offesa. Si faapprezzareinvece quandocerca di dare ilsuo contributoin fase dicostruzione equando portavia uomini aHooper.

Watt

Buffon Barzagli

Lo svizzerocaliente. Spinge,eccome sespinge. A volteeccede insicurezza eperde pallonidelicati. Sentetalmente la sfidache discute conConte e conVucinic.

Lustig

Un po’ fuori dalgioco,soprattutto neiprimi ventiminuti. Poi siriprende ecomincia a fargirare palla, manon è il solitocaliffo delcentrocampo.Tra l’altro, nondà mai unocchio aCommons, cherompe eparecchio tra lelinee.

Calmo comesoltanto unoslavo sa esserequando intornotutto scotta,recita da uomoaccordo. Cioè sifa trovare inricezione edistribuisce.Quando sembraarrivato uno deisuoi momentisvogliati, mette ilsigillo finale conclasse e, ovvio,freddezza.

Altro exatalantino, altrodebutto inChampions,altra corsa.Sulla sinistra.Non èdirompentecome Peluso, silimita allacopertura. E cimette parecchiagrinta. Difatti sifa ammonirequasi subito. Manemmeno luisente lapressione.

Anelka

Il più timido dellacompagnia.Anche quando ilCeltic siscatena, spintoda quegliindemoniati deisuoi tifosi, lui sene sta indisparte. Non siricorda unepisodio dove èstatoprotagonista. Siè fattoschiacciare daLichtsteinersenza reagire.

Architetto davanti alla difesa,col fisico da wrestler e i piedidolci. Mica per niente lo voleva ilManchester United. Chiude ivarchi, organizza la manovra,lancia le ripartenze, provaanche ad andare al tiro. E sePirlo non brilla, gran parte èmerito suo. Mariga, impara datuo fratello.

Il principino del parco di Celtic.Entra in tutte le azioni chiave.Ribadisce in rete per sicurezza ilgol di Matri, che non si sa mai.Magari non lo davano. Poifinalizza con freddezza l’assistdi Matri. Infine manda in portaVucinic. Altro? Sì, un’attenzioneparticolare a capitan Brown.

JUVENTUS

Com’è il classicocentravantiall’inglese?Eccolo qui,mister Gary(C)Hooper. Fa aspallate contutti, è rapido ecattivo. Ma, aconti fatti, èparecchio fumoe poco arrosto.Un’occasionepulita non ce l’hanè se la cerca. Edi testa èsovrastato.

Entra soltantoper l’infortunio diLustig. Ma sipresenta conuna corsaperdifiato finoall’area di rigoredella Juve,conclusa con uncross che nonha fortuna. Poipiù o menos’annulla conPadoin. Non eracerto lui chepotevacapovolgere lesorti del match.

Bando allavanità. Menofronzoli e piùsostanza.Quando il Celticsuonal’arrembaggio,spazza senzaremore. Colpassare deiminuti prendeconfidenza,a volte un po’troppa neifraseggi indifesa.

Quando il giocosi fa duro, ègioco perCaceres.Concentrato,deciso, cattivo.Di testa se lagioca alla pari,anzi vince, congli scozzesi.Sbrogliaparecchiematasse. Nonchiediamoglianche il gioco difino in uscita, vagià bene così.

Mistero cileno.Nella partita chedovrebbe farper lui è menodirompente delsolito. Quando civoglionosoprattuttogrinta ecarattere, le suequalità, lui latita.Nel primo roundun paio direcuperi e untiro, nel secondomeglio. Ma ilsuper Vidal èaltro.

L’esternoriluttante si facigno al suoesordio assolutonelle coppe.Assist per Matri,parecchiediscese, unacerta sicurezzain copertura. E ilpassaggio perVucinic chepoteva chiudereancora prima lasfida. Potevanotremargli legambe. Inveceno. Unico neo:un po’ di libertàa Lustig.

VucinicCome fare gol aun gigante?Facendoglipassare la pallasotto le gambe.ElementareWatson. MaMatri ègrandiosonell’appoggiarsie fregareAmbrose. Poiregala l’assist aMarchisio per ilgol sicurezza.Sei gol in ottopartite: il suomagic moment.

Noi l’avremmomesso prima alposto dellospento Vidal. Mavisto il risultato,ci inchiniamoalla ragione diConte. Iltalentone unavolta entrato silimita apresidiare ilcentro e tirarequalchemazzolata. Hacapito subito ilclima. Per iricami,ripassare.

Maledetti ultimiminuti. Se lasfida fosse finitaal 75’, sarebbestato uno deimigliori dei suoi.Semprepresente suilanci bianconeri,attento inmarcatura,persinocorretto. Poi inarea si sonoscatenatiMarchisio eVucinic e gli ècalato il sipario.

Il capitano nonha mai paura.Ha mostrato dasubito i muscoli,forse fin troppo.Ha rifilatoqualche colpoda carognetta,soprattutto aMarchisio e allafine s’è meritatoil giallo.Comunque unmaratoneta. Inogni parte delcampo a darman forte aicompagni.

Mulgrew

CELTIC

L’incubo all’albadella sfida: Matrigli si presentadavanti e gliinfila il pallonetra le gambe. Poiassisteall’assalto senzaesito dei suoicompagni fino aquando si devearrendere anchea Marchisio eVucinic. Unaserataccia.

Hooper Matthews

La sua titubanzasul primo tiro diWanyamaannuncia unaserata noneccelsa.Qualche tirorespinto cosìcosìsembrerebbeconfermarel’impressione,ma poi vai arivedere gliappunti e tuttosommatoquando c’è daesserci urlapresente.Anche nelleuscite

Bonucci Caceres Vidal Peluso

Matri Pogba

Ambrose Wilson Brown

PELUSOAUTORITARIOBARZAGLIIMPECCABILE

7,5

di FABIO BIANCHIle Pagelle

5,5 7

La sufficienza è un premioalla conduzione della partita.Prende 3 gol, ma senzafenomeni tiene testa allaJuve, anzi per 50 minuti lamette all’angolo. La partenzaa handicap l’ha condizionato.

SANT’AMBROSEHA FATTOLA GRAZIABROWN E’ OK

6

l’allenatoreLennon

l’allenatoreConte

Poteva esserescambiato conun tifosocapitato inpanchina percaso. Maismesso diurlare. Hapersoall’ultimo ilforte Samarased è un alibi.Far giocareAmbrosestanco inveceè una colpa.

Il suo meritomaggiore èaver scelto edato fiducia aPeluso in unagaradelicatissima.La sua Juvenon èdirompente,non prende inmano il pallinodel gioco. Maquantasicurezza edefficacia.

CHAMPIONS ANDATA OTTAVI5LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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fTGazzetta.it

Conte diventa re«Bolgia mai vistaChe impresa»

v

17le gare senza

sconfitta inEuropa per i

bianconeri; nel2010-11 quattro

vittorie e seipareggi in

Europa League,in questa

Champions trepareggi e 4

vittorie

44anni fa il

precedentesuccesso di unasquadra italiana

in casa delCeltic: 1-0 per il

Milan (gol diPrati) il 12

marzo 1969

1gol in

Champions perMatri (in 6

partite giocate);per l’attaccanteè anche il sesto

centro nelleultime sei

partite

1 Al 32’ del secondo tempo Marchisio raddoppia il vantaggio bianconero e chiude lesofferenze juventine 2 Sei minuti più tardi Vucinic mette anche il sigillo sullaqualificazione con il gol dello 0-3, servito ancora da Marchisio 3 La festa del gruppoal fischio finale sotto al settore occupato dai tifosi bianconeri AFP/LAPRESSE

Gazza

DEBUTTO E PRIMATO

Il tecnico: «Non bastano classe e cinismoServono anche organizzazione ed equilibrio»

MARIO NEL MIRINO

DOPO I GOL, TUTTI AD ESULTARE SOTTO IL SETTORE BIANCONERO

I NUMERI

DAL NOSTRO INVIATOG.B. OLIVEROGLASGOW (Scozia)

Un debutto così bello for-se non avrebbe nemmeno avu-to il coraggio di immaginarlo.Sofferenza, gol, ansia, vitto-ria, tensione, applausi, agoni-smo: calcio vero, calcio diChampions, quello che per laprima volta Antonio Conte po-teva vivere dalla panchina.Era sua anche la Juve che ave-va rimontato due gol al Chel-sea a Stamford Bridge o quellache aveva distrutto i campionid’Europa allo Stadium o quel-la che aveva violato Donetsk.

Sereno rimprovero Ma fino a ie-ri l’allenatore bianconero erarimasto confinato in tribuna.A Glasgow, invece, Conte erain panchina e ha vissuto la par-tita a modo suo. Al penultimominuto di una gara stravinta,con la Juve in vantaggio per3-0, Bonucci ha sbagliato unpassaggio e Conte gli ha dettoserenamente: «Ti ammazzoeh». Poi, forse, si è rilassato. Epochi secondi dopo, nell’assor-

dante silenzio in cui all’im-provviso era piombato il CelticPark, Conte si è goduto il coroche gli hanno dedicato i tifosibianconeri.

Ottima fase difensiva «E’ unavittoria molto importante - rac-conta il tecnico della Juve -, an-che sofferta perché il Celtic èun’ottima squadra. I ragazzi

sono stati bravi, abbiamo rettol’urto e poi cercato di giocarefacendo quello che ci consenti-vano visto che il loro pressingera impressionante. Oltre aivalori calcistici questo gruppoha qualità morali e umane. So-lo con la classe e il cinismonon si va da nessuna parte: ser-vono organizzazione ed equili-brio». A tratti la Juve ha dovu-

to soprattutto difendersi e l’hafatto con ordine: «Nel primotempo ci siamo fatti schiaccia-re troppo. Ma siamo stati mol-to bravi nella fase difensiva esui loro calci piazzati».

Bolgia E’ chiaro che il Celticnon è il Barcellona, ma è purvero che a Glasgow i catalanierano stati battuti. Il Celticnon perdeva in casa con un’ita-liana dal 1969, nei cinque pre-cedenti dal 2000 aveva colle-zionato tre vittorie e due pa-reggi contro le nostre squadre.Per la Juve questo è il diciasset-tesimo risultato utile consecu-tivo in Europa e Conte se lo go-de: «Questo stadio è una bol-gia: i tifosi sono dodicesimo etredicesimo uomo. Ho avutola fortuna di vivere campi cal-di ma questo è impressionan-te, qui si rischia di prenderedelle imbarcate. Non riuscivoa comunicare se non tramitepassaparola. Non è un caso sequi ha perso il Barcellona».

Svolta nell’intervallo Nel secon-do tempo la Juve è ripartitameglio quando conquistavapalla: «Nell’intervallo ho dettoalla squadra di non abbassarsi- continua Conte -, i movimen-ti di Vidal e Marchisio eranoimportantissimi. Poi abbiamoripassato qualche giocata sucui potevamo fargli male e in-fatti così è successo». La sceltadi Matri ha prodotto ottimi ri-sultati: «Alessandro ha fattoun gol molto bello in una si-tuazione di gioco provata eriprovata. L’ho paragona-to a me perché anche ioho dovuto allenarmi tan-to per essere da Juve. Lui stalavorando sulle sponde, sullaqualità delle giocate. Poi perme può segnare anche Buffon,basta buttarla dentro». Ieri èsuccesso tre volte: un debuttoda sogno.

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NOTTI DA CHAMPIONSE TUTTE LE INTERVISTEDOPO CELTIC-JUVE

REAL-UNITED,MOURINHO VUOLE«LA 3a CHAMPIONS»

Il tecnico del Celtic«Non dovevoschierarlo». Tifosicon lo striscione«Rubentus»

Il ritorno di Balotelli inItalia ha purtroppo fattotornare di moda cori che nullahanno a che fare con il calcio.E così, dopo quelli del «figlio dip...» e del «non ci sono negriitaliani» di domenica scorsa aSan Siro, è toccato ieri al «sesaltelli muore Balotelli»intonato a Glasgow dai tifosijuventini. Una nota stonata inuna serata fantastica per ibianconeri.

CHAMPIONS ANDATA OTTAVI

4

DAL NOSTRO INVIATOGLASGOW

Un tifo meraviglioso, uncampo perfetto, una squadravolenterosa: tutto bello, manon è bastato e l’avventura inChampions del Celtic è moltoprobabilmente finita qui. NeilLennon analizza così la gara:«Abbiamo reagito allo 0-1 gio-

cando bene. Il 2-0 ha chiuso lapartita e il 3-0 la qualificazio-ne, anche se cercheremo di vin-cere a Torino: ci vorrebbe unmiracolo. Ho schierato Ambro-se appena tornato dal Sudafri-ca, ha commesso un errore, mail viaggio non c’entra». Lennonincredibilmente se la prendemolto con l’arbitro: «Non sononormali tutte quelle trattenutein area. Già nel 2001 Monterotrattenne Sutton e fu rigore: sta-volta non è accaduto e non soperché».

Quel rigore A proposito, i tifosidel Celtic avevano preparatoun’accoglienza speciale per laJuve: un enorme striscione incui un guerriero scozzese spac-

cava una chitarra sullo stemmabianconero. Particolare: suquello stemma non c’era la scrit-ta «Juventus», ma «Rubentus».E il motivo pare vada ricercatonel rigore con cui Nicola Amo-ruso risolse la sfida del 18 set-tembre 2001: al 91’, sul 2-2, ilcentravanti bianconero caddein area accentuando il fallo. Se-condo gli scozzesi fu simulazio-ne e Lennon, che era in campo,alla vigilia ha voluto ricordarel’episodio parlandone però solocon i tabloid locali e non con lastampa italiana. L’atmosferatra le due tifoserie, comunque,è stata ottima: a fine gara le cur-ve si sono applaudite inneggian-do alla squadra avversaria.

gb.o.

GLI SCOZZESI L’ALLENATORE: «NON SONO NORMALI TUTTE LE TRATTENUTE CHE HO VISTO IN AREA»

DAL NOSTRO INVIATOGLASGOW (SCOZIA)

«Il risultato non dice la verità — spiega Buf-fon —. All’inizio tutti gli episodi giravano per noi,poi siamo stati bravi e l’abbiamo chiusa da grandesquadra. Una vittoria così è davvero un bel segna-le — chiude Buffon —, però mi arrabbio se d’orain poi vedrò una squadra un po’ più rilassata. An-tenne dritte sempre». «Per il passaggio del turnonon è fatta, il Celtic è una squadra importante enon potremo distrarci», dice Vidal con rispetto maeccessiva prudenza. «Partita perfetta? Siamo statiattenti alla loro arma migliore, ovvero le palle alte— prosegue il cileno — Poi, abbiamo pressato dalprimo all’ultimo minuto, ed è andata bene. È du-rissima, anche se il risultato non lo farebbe pensa-re, lo è stata davvero. Una partita per gladiatori».

Verso Roma La squadra è partita per Torino nellanotte. Oggi defaticante per chi ha giocato, allena-mento più intenso per gli altri. Domani, invece,prime prove tattiche in vista della Roma. Sabatosera Asamoah (ieri in tribuna) riavrà una magliada titolare. Poi, a inizio gennaio la partenza perla Coppa d’Africa, competizione chiusa al quartoposto. Asamoah ha lasciato il Sudafrica domeni-ca e ha raggiunto la squadra lunedì, a Glasgow.«Sarebbe da pazzi farlo giocare subito — avevadetto Conte alla vigilia del Celtic — preferiscoprepararlo con calma per la Roma». Scelta detta-ta pure dal recente infortunio che terrà De Ceglieout un mese. Sulla sinistra le soluzioni restanopoche e il passaggio dalla torrida estate africanaall’inverno scozzese avrebbe potuto creare qual-che insidia alla muscolatura dell’ex centrocampi-sta dell’Udinese. Al netto delle squalifiche di Mar-chisio e Peluso (altra soluzione che viene a man-care sulla fascia sinistra), all’Olimpico rivedre-

mo dall’inizio anche il baby prodigio Pogba.

Chiellini e Anelka Intanto, lavora duroNicolas Anelka, ieri in campo con la

sesta maglia diversa (dopo Arsenal, Real Madrid,Psg, Fenerbahçe, Chelsea) in Champions: soloIbra come lui. «Si sta impegnando — ha detto neigiorni scorsi Conte — stiamo cercando di spiegar-gli il nostro modo di stare in campo». Anelka pun-ta la Roma, almeno per qualche minuto, più faci-le però che trovi minutaggio sostanzioso con ilChievo, cinque giorni prima della partitissimadel San Paolo. E per allora ci sarà pure Chiellini,che ha superato lo strappo al polpaccio.

m.gra.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La nota stonatail coro «Se saltellimuore Balotelli»

Rivivi sul nostro sitotutte le emozioni diCeltic-Juve, andata degliottavi di ChampionsLeague, con le interviste neldopo gara dell’inviatoRiccardo Pratesi. E in «Nottida Champions» AlessandroDe Calò commenta ilmartedì europeo.

La sfida tra RealMadrid e Manchester Unitedè la grande attrazione delmercoledì di Champions. Sulnostro sito le dichiarazioni diJosé Mourinho, che dichiaradi voler conquistare la terzaChampions della carriera (hagià vinto con Porto e Inter).

Anelka come IbraIn Championscon 6 club diversi

Lennon: «Ambrose? Errore mio»

1

3

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Nicolas Anelka,33 anni

LAPRESSE

Antonio Conte, 43 anni REUTERS

José Mourinho, 50 anni REUTERSNeil Lennon, 41 anni REUTERS

Arturo Vidal, 25 anni, 7˚ gettone in Champions LAPRESSE

6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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DAL NOSTRO INVIATOMIRKO GRAZIANOGLASGOW (SCOZIA)

Balotelli al Milan e Icardi al-l’Inter. La risposta della Juventusnon si farà attendere. In corso Ga-lileo Ferraris è infatti pronto unimportante piano economico perconvincere l’Udinese a cedere Lu-is Fernando Muriel, 21enne attac-cante colombiano che piace amezza Europa. Per età, prospetti-ve e ingaggio iniziale, Muriel rap-presenterebbe l’uomo giusto percompletare il progetto juventino.Si tratta di un vero e proprio inve-stimento, sia a livello tecnico sia alivello economico.

Rispetto per Udine Chiaro, il car-tellino è in mano a una delle socie-tà più solide del panorama euro-peo, e i Pozzo raramente vendo-no un loro gioiello dopo un soloanno. Ma la Juve ha un rapportostoricamente privilegiato con Udi-ne, da lì sono stati presi e ben pa-gati Asamoah e Isla per esempio,ma in precedenza pure Motta eIaquinta. Affari che alla lungahanno quasi sempre soddisfatto

entrambe le parti. E anche stavol-ta i bianconeri si avvicinerannocon grande rispetto al club friula-no. Muriel sarà valutato da gran-dissimo giocatore, oltre i 30 milio-ni di euro probabilmente. Proprioperché sulle tracce del colombia-no ci sono da tempo anche i colos-si del calcio internazionale.

Contropartite di lusso È possibileche i primi contatti ufficiali fra iclub vengano fissati entro Pa-squa, o comunque subito dopo.Sul piatto della bilancia, poi, daTorino verranno messi nomi im-portanti, giovani di grande valo-re. Su tutti i gioiellini Gabbiadini,Immobile, Boakye, Marrone e Ga-briel Appelt, gente che rispecchie-rebbe in pieno la filosofia dell’Udi-nese e soprattutto del suo tecni-co, quel Francesco Guidolin ingrado di trasformare in oro tuttociò che di giovane gli viene messoa disposizione.

Jovetic, Suarez e Vidal... La Juvesa che deve intervenire inderoga-bilmente in attacco per la prossi-ma stagione, e dunque non inten-de perdere tempo o ridursi a inse-

guire l’obiettivo nella tarda esta-te, quando tutto si complica, i«pacchi» sono dietro l’angolo e iprezzi salgono vertiginosamen-te. Ecco perché contemporanea-mente non verranno perse di vi-sta le piste che portano a LuisSuarez, uruguaiano del Liverpo-ol, ad Alexis Sanchez del Barcel-lona e a Stevan Jovetic, anche seper quest’ultimo la strada è in sa-lita (critici i rapporti con la Fio-rentina) finché non verrà chiari-ta la situazione attorno alla clau-sola di rescissione che per l’en-tourage del ragazzo esiste già,

non ancora invece per il club vio-la. In ogni modo, un grande attac-cante arriverà questa volta, mainevitabilmente va messo in pre-ventivo un «sacrificio» importan-te, una cessione eccellente per in-tenderci. E tutti gli indizi porta-no ad Arturo Vidal, nel mirino diBayern Monaco, Paris Saint Ger-main e mezza Premier League.Chi per primo si presenta a Tori-no con un assegno da 35 milionisi porta a casa il cileno. Altri pez-zi pregiati potenzialmente sulmercato si trovano ovviamentein attacco: Fabio Quagliarella eAlessandro Matri potrebbero la-sciare Torino. Per loro, comples-sivamente, la Juventus potrebbeincassare non meno di 20 milio-ni di euro.

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Balo al Milan e Icardi all’Inter? I bianconeri puntano aun colpo da 30 milioni: all’Udinese soldi e contropartite

L’ASSISTENTE DI CATANIA

&C

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Non è possibile avere lacertezza che la paginaFacebook nella qualecompariva lo scudetto dellaJuventus possa esser attribuitaall’assistente Luca Maggiani eper questo non si procede neisuoi confronti. Ieri la Procurafederale ha deciso di archiviareil procedimento nei confrontidell’assistente che era entratonel mirino, soprattutto dei tifosi,dopo che aveva portatoall’annullamento della rete delCatania (Bergessio) per unpresunto fuorigioco nellapartita Catania Juventus del 28ottobre 2012 (sullo 0 0) econfermato il gol della Juventus(Vidal) in reale fuorigioco cheportò alla vittoria deibianconeri. Antonino Pulvirenti,presidente del Catani il giornodopo a Radio Anch’io lo Sportannunciò: «C’è lo scudetto dellaJuve sul profilo di LucaMaggiani, la sudditanzapsicologica mi sembraevidente». È subito polemicacon l’Aia, e Palazzi apre unfascicolo. Ieri l’archiviazione.

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CHAMPIONS ANDATA OTTAVI

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it Maggianie Facebook:caso chiuso

Risposta Muriel

Luis Muriel, 21 anni, prima stagione all’Udinese LAPRESSE

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Restano vivele piste Suarez,Sanchez e Jovetic.Vidal può essereil «sacrificato»

Caccia ai gol del futuroPure la Juve si muove

Il gol annullato a Bergessio

7LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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VALENCIA2

GuaitaI tiri dei due gol

francesi glipassano

rispettivamente aun centimetro dal

braccio destroe sotto le gambe.

Reattività?Praticamente

zero

PastoreCompletamente

rigenerato, anchesul piano atletico.

Centrocampistadi fatica e di

ideazione: suo iltriangolo con

Lavezzi, suo il2-0. Grande

protagonista

RamiÈ francese e

forse per questorimedia un

figurone. Attentoed energico in

difesa, possentequando sospinge

l’azione, va pure asegnare il gol

della speranza

IbrahimovicScarsa

ispirazione,alimenta qualchecontropiede nellaripresa, ma poi si

fa cogliere daraptus

rimediando ilrosso per un fallo

del tutto inutile

COPPA D’AFRICA IL C.T. DEI CAMPIONI CONVINTO DAL MINISTRO DELLO SPORT

PRIMO TEMPO 0-2MARCATORI Lavezzi (P) al 10’, Pastore (P) al43’ p.t.; Rami (V) al 45’ s.t.

VALENCIA (4-3-3)Guaita 5; Joao Pereira 7, Rami 7,5, RicardoCosta 5,5, Guardado 5; Banega 6 (dal 1’ s.t.Canales 6,5), Parejo 6, T. Costa 6; Feghouli 6(dal 39’ s.t. Viera s.v.), Soldado 5,5, Jonas 5(dal 1’ s.t. Valdez 5,5). PANCHINA Diego Alves,Albelda, Piatti, Victor Ruiz. ALL. Valverde 6.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO ALTO 59,5 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Joao Pereira per comportamentonon regolamentare.

PARIS SAINT GERMAIN (4-4-2)Sirigu 6,5; Jallet 6,5, Alex 6,5, Sakho 6,5, Ma-xwell 6; Lucas 7 (dal 9’ s.t. Chantome 6,5),Matuidi 6,5, Verratti 6,5, Pastore 7,5 (dal 43’s.t. Armand s.v.); Ibrahimovic 5, Lavezzi 7(dal 31’ s.t. Menez s.v.). PANCHINA Douchez,Camara, Gameiro, Van der Wiel.ALLENATORE Ancelotti 7.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 44,6 metriESPULSO Ibrahimovic al 46’ s.t. per giocoscorretto.AMMONITI Verratti per comportamento nonregolamentare.

ARBITRO Tagliavento (Italia) 5,5.NOTE spettatori 28mila circa. Tiri in porta 2-8(con un palo). Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 3-5. An-goli 9-0. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

SS

David a Valencia col PsgOggi si allena a Parigi

Ecco Beckham

S S

PSG

La squadra di Ancelotti passa a ValenciaTagliavento espelle lo svedese, rischia 2 turni

SCOMMESSE

Nigeria, Keshi resta:ha ritirato le dimissioni

MIGLIORI PEGGIORI

Neanche le amichevoli si sottraggono allecombine. Secondo alcune indiscrezioni la Uefapotrebbe aprire un’inchiesta sulla partitaamichevole Slovan Liberec (Rep. Ceca) BotevPlovdiv (Bulgaria) che si giocava in campo neutro.Molti bookmaker hanno sospeso le giocate dopoche molte puntate «sospette» si eranoconcentrate sull’over. Le scommesse eranoarrivate tutte con molto anticipo sullosvolgimento della partita e la notizia aveva fattoanche il giro di molti siti specializzati. Primo fratutti Bet and economy news. La partita si èconclusa con un «sospetto» 7 1. Le combine sulleamichevoli è una «piaga» che sembra sempre piùprendere piede soprattutto perché spesso lacopertura mediatica è minima. La Fifa ha apertouna finestra «con la protezione dell’anonimato» aquei tesserati che volessero denunciarle.

ma.gal.

CHAMPIONS LEAGUE ANDATA OTTAVI DI FINALE

Prima trasferta di David Beckham con ilParis Saint Germain. Il campione inglese erain tribuna a Mestalla, a fianco di Leonardo,per seguire da vicino il match con il Valencia.Oggi è previsto il primo allenamento a Parigiagli ordini di Carlo Ancelotti AP

h iLavezzi-Pastoree il Psg vola viaIbra, che follia

Inchiesta Uefa in arrivo:troppi over sull’amichevoletra Slovan e Botev Plovdiv

L’arbitro italiano Paolo Tagliavento mostra il rosso a Zlatan Ibrahimovic AFP

Stephen Keshi forse nonha scelto il giorno migliore perdimettersi da c.t. della Nigeria,visto che lunedì l’ha fatto qual-cuno più importante di lui, mail suo azzardo è andato ugual-mente a buon fine. Pressato daun’opinione pubblica impazzi-ta di gioia (ieri la ressa all’aero-porto di Abuja per l’arrivo deicampioni d’Africa era impres-sionante), il ministro nigeria-no dello Sport Bolaji Abdullahiha incontrato il c.t. subito do-po l’annuncio delle dimissioni- lunedì sera alla tv sudafrica-na - e l’ha convinto a ritirarle.Ieri Keshi ha annunciato che legaranzie promesse dal mini-

stro risolvono qualsiasi conten-zioso coi dirigenti, e che da og-gi si rimetterà al lavoro «perprovare a vincere anche la Con-federations». Meno allegro ilpresidente della federcalcioAminu Maigari, che vede il suopotere drasticamente ridottocome da disegno del furbissi-mo Keshi: «Ha fatto tutto lui,dimissioni in tv senza neanchemandarci la lettera e marcia in-dietro dopo averci scavalcato».Il c.t. aveva raccontato dopo ilsuccesso sulla Costa d’Avorioche in federazione c’era unacorrente che voleva estromet-terlo (a favore del coach delZambia, il francese Renard):vinta la coppa, ne ha approfitta-to per saldare i conti e garantir-si potere assoluto almeno finoa giugno. Uno stratega.

p.c.© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 DAL NOSTRO INVIATONICOLA CECEREVALENCIA (Spagna)

Occhio a Carletto, può es-sere la sorpresa di questaChampions. Il suo Psg sbancaagevolmente il Mestalla ipote-cando i quarti ma soprattuttofornendo un’altra prestazioneconvincente. Nelle ultime tre-dici partite le vittorie salgonoa 12 (con un pari): una marciaesaltante. Ancelotti ha modifi-cato il 4-3-3 di inizio stagionein un 4-4-2 che spesso diventa4-2-4 considerata la propen-sione offensiva dei due cursoridi fascia. Il primo è una auten-tica sorpresa: si chiama JavierPastore e quasi non lo ricono-sci in quei compiti di pura fati-ca che l’argentino assolve conpuntualità (!) sulla corsia man-cina salvo poi farsi trovare inaltre parti di campo, laddovelo porta il suo istinto di assalta-tore. È stato il migliore deisuoi, ispirando la prima rete diLavezzi e poi andando lui stes-so a realizzare il gol della tran-quillità sotto gli occhi di un Be-ckham entusiasta.

La fotocopia Dall’altra partedel campo Ancelotti scatenaun Lucas che è la fotocopia diLavezzi quanto a velocità esenso del dribbling. Il brasilia-no parte da metà campo ma inun attimo te lo ritrovi sul fon-do a servire i compagni (l’as-sist per il 2-0) o a tentare luistesso la conclusione (un cla-moroso palo dal limite). E, ba-date bene, ha giocato più di50’ nonostante avesse accusa-to un problema muscolare do-po pochi minuti. Quanto al Po-cho, ha realizzato l’1-0 allasua maniera, scaricando un de-stro potentissimo dopo abiledribbling. Poi ha fallito perdue volte dei gol che di solitonon sbaglia ma ha tenuto sem-pre in allarme la difesa di casa.

I lanci Questo mix di sudameri-cani viene poi esaltato dai pas-saggi sempre precisi di Verrat-ti, che agisce da medianoquanto a coperture salvo poipiazzare qualche compagnodavanti al portiere avversario(Lavezzi) con le sue illumina-zioni. E in porta Sirigu trasmet-te una costante sensazione di

sicurezza ai compagni che sen-za Thiago Silva qualche cosala concedono: il gol di Rami,per esempio, arriva a difesapiazzata. Male, evidentemen-te.

Errori Prima di questo episo-dio che ha risollevato un po’un Valencia incapace di graf-fiare (Soldado e Valdez hannosbagliato conclusioni da pochimetri) bisogna considerareche i francesi avevano realizza-to il 3-0 col sostituto di Lucas,il più umile Chantome. Consi-derato in fuorigioco attivo da-gli arbitri italiani nonostanteil tocco verso di lui sia del di-fensore valenciano Rami. Anulla sono valse le proteste di

Verratti presso l’arbitro di por-ta De Marco, che probabilmen-te non coglie il tocco spagno-lo. Con il 3-0 il ritorno nonavrebbe avuto... luogo, ma an-che con il 2-1 Ancelotti puòsentirsi al sicuro. Consideran-do pure che il Valencia è giu-stamente staccato di parecchipunti dalla vetta della Liga: lasquadra non ha dimostratogranché, a parte il cuore del se-condo tempo che ha comun-que prodotto il golletto finale.Al Parco dei Principi, mercole-dì 6 marzo, mancherà Ibrahi-movic. Espulso giustamenteper una entrata col piede amartello al 91’. Fallo del tuttogratuito, ma lui è fatto così.

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Stephen Keshi, 51 anni AFP

8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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COSÌ IN CAMPO ALLA DONBASS ARENA ALLE ORE 20.45

COSÌ IN CAMPO AL BERNABEU ORE 20.45

«Come giocheremo? Chiedete allevostre fonti di acqua marcia. Alleneròfino a 70 anni e Ferguson fino a 90...»

«Ho un piano che potrebbe sorprendereNon finirà0-0, questo possoassicurarloCi sarà uno spettacolo fantastico»

Lucescu ha persoWillian e presoTaison, per itedeschi qualcheassenza di troppo

GDS

GDS

CHAMPIONS ANDATA OTTAVI

OUTSIDER UCRAINI REDUCI DALLA PAUSA, DORTMUND IMBATTUTO IN EUROPA

Battute e egoLa supersfidafa riemergereil vero Mou

E Fergusonpreparala trappolaall’ex nemico

Real-United, il meglio

Shakhtar contro Borussiaè il bello che non ti aspetti

DAL NOSTRO CORRISPONDENTEFILIPPO MARIA RICCITwitter @filippomricciMADRID

Torna la Champions, tor-na Mourinho. «Che la sala siatanto piena dice tutto sulleaspettative legate a questa par-tita, sul suo valore: per me è lasfida migliore di questi ottavi difinale». La grande sala stampadel Bernabeu effettivamentesembra piccola: fame di calcio,fame di competizione, fame diMou, anche. José da qualchesettimana si è autoimposto unpolemico esilio e il suo ritornoal microfono ieri era atteso qua-si quanto la partita di stasera.Battute, stilettate, news, elogi.E la consueta battaglia con lastampa. «Oggi a Rooney su Mar-ca hanno dato dell’hooligan»,gli dicono. In spagnolo il termi-ne usato era «camorrista» chein castigliano indica un ragaz-zo di strada e suona appena me-no male che in italiano. Però fasempre impressione: «Possoesprimere la mia solidarietà aRooney dicendo che a me han-no detto di molto peggio».

Acqua minerale, acqua marcia«Sei in crisi?», gli chiede un al-tro: «Non penso tu sia preoccu-pato per una mia eventuale cri-si, e non lo sono nemmeno io.Comunque la cosa migliore perte dopo la conferenza stampa èandare a cena con certi colleghispagnoli, ti racconteranno lestorie che gli piace tanto scrive-re». Anche alla domanda sul-l’idea di gioco pianificata perquesta sera Mou risponde par-lando dei giornalisti: «Oggi ab-biamo fatto un lavoro tatticoche voi conoscerete sicuramen-te visto che sapete sempre quel-lo che facciamo grazie alle vo-

stre fonti. Fonti che un giornosono di acqua minerale e ungiorno di acqua marcia. Chiede-te alle vostre fonti ciò che abbia-mo fatto».

90 e 70 Si parla anche di futuro,che può iniziare a delinearsi sta-sera. La doppia sfida con lo Uni-ted è di quelle da tutto o niente:«I bilanci si fanno alla fine. Sino-ra abbiamo giocato benissimoin Supercoppa, bene in Cham-pions e in Copa del Rey, male inLiga, dove abbiamo perso appe-tito e quindi punti. In Cham-pions però contro squadre gran-di abbiamo risposto bene, enon c’è squadra più grande del-lo United». Si parla da tempo difuturo inglese: «Può essere, pri-ma o poi tornerò in Inghilterra,quello sarà il mio destino dopoil Madrid, però non so quan-do». Si parla anche di un possi-bile futuro al Manchester Uni-ted: «Non credo, perché io e Fer-guson termineremo la carrierainsieme, lui a 90 anni e io a 70».E allora torniamo al presente,gli inglesi hanno l’impressioneche Mou non si diverta gran-ché, che non sia eccitato dallapanchina: «No, mi diverto anco-ra col mio lavoro. Ho appenadetto che voglio chiudere a 70anni, me ne mancano 20 e perstare altri 20 anni qui devo di-vertirmi». Gli elogi sono per Ro-naldo, al momento in formastrepitosa: «Penso che nessunodei fantastici giocatori che hoavuto con me se ne avrà a malese dico che sì, Cristiano è il gio-catore più fantastico che ho alle-nato. Nel mio cuore non ha unluogo privilegiato, ma a livellocalcistico sì». Omaggio dovero-so, perché molto del futuro diMou è rinchiuso nei muscoli diRonaldo.

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DAL NOSTRO INVIATOFABIO LICARIMADRID

S’incrociarono per la pri-ma volta nove anni fa, giustoun ottavo di Champions, e l’al-lievo giocò un brutto scherzoal maestro. Un film con finale asorpresa. È il 2004: l’andata aOporto finisce 2-1 per il debut-tante José Mourinho, nel ritor-no nessuno dubita che il Man-chester United possa sbaraz-zarsi della fastidiosa praticacon il minimo sindacale. E 1-0è sul tabellone, almeno fino al90’: quando al povero TimHoward scappa la «papera» eCostinha, che quasi non ci cre-de, la butta dentro. Sir AlexFerguson mastica nervoso co-me solo lui sa fare e non pren-de niente bene la gioia da ultràdel giovane collega. Ci mette-ranno un po’ a ricucire i rappor-ti, oggi eccellenti, comincian-do a scambiarsi bottiglie di vi-no rosso. A lungo Mou ha so-gnato di sostituire Sir Alex, og-gi quasi rassegnato lo accogliecosì nel suo (ancora per poco)Bernabeu: «Io e Ferguson smet-teremo lo stesso giorno: io a 70anni, lui a 90...». Replica diver-tita di Ferguson, con annessarisata scozzese gutturale: «No,no, ora mi diverto, ma non arri-verò a 90!».

Il meglio che c’è Più leggero deltesissimo Mou, anche perchépuò permettersi quel passo fal-so negato al portoghese, SirAlex ha una promessa: «Non fi-nirà 0-0, questo posso assicu-rarvelo. Ci sarà uno spettacolofantastico perché sono di fron-te le squadre che giocano il mi-glior calcio. Real-United è me-glio di Barça-United, anche seil Barça ha avuto più continui-

tà del Real. E io ho molta fidu-cia in un risultato positivo». Pe-rò contro Mourinho lo «score»è sfavorevole: «Non importa,non posso mica vincere sem-pre». Ha in mente un piano tat-tico «che potrebbe sorprende-re» e che naturalmente non ri-vela: potrebbe irrobustire ilcentrocampo, con Cleverley alposto di Kagawa, forse passan-do dal solito 4-2-3-1 al4-3-2-1.

Super CR7 Il pericolo numerouno, e qui Sir Alex non si na-sconde, è Cristiano Ronaldo.Che conosce bene per averlolanciato minorenne nel gran-de calcio: «Ronaldo è straordi-nario, il più forte al mondo conMessi. Giocano sempre, non ri-posano mai, sono unici. Sape-vo che era un grande, ci ha la-sciato che era un ragazzo, manon avrei mai immaginato cheavrebbe segnato tanti gol. Og-gi è maturo ed è al top della car-riera».

Hooligan A CR7 lo United ri-sponderà con la coppia Roo-ney-Van Persie: «Rooney lavo-ra tantissimo, occupa tanti ruo-li, ha entusiasmo, energia e vo-glia: non sono tanti così al mon-do. E non mi interessa quel chedicono i giornali spagnoli».Per la cronaca: Marca lo ha de-finito «l’uomo nero» e ha scrit-to che «este chico es un demo-nio», sottolineando «con la fac-cia da hooligan». Accanto avràuno più angelico nei lineamen-ti, Van Persie, ma che in areanon perdona: «Segna tantissi-mo, è sensazionale». L’altro pe-ricolo sono gli hooligan veri, imille tifosi inglesi che arrive-ranno senza biglietto: speria-mo bene.

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DAL NOSTRO INVIATOPIERFRANCESCO ARCHETTIDONETSK (Ucraina)

Qualche imperfezionenel bello ci sarà, per cause con-tingenti, ma Shakhtar-Borus-sia Dortmund rimane uno scon-tro fra gli inattesi splendori del-la Champions: squadre chenon appaiono davanti nelle ge-rarchie di inizio stagione, ma

che poi mostrano calcio matu-ro e spettacolare, quasi da tro-feo, sempre che le superfavori-te spagnole e inglesi si scansi-no. Eliminando Chelsea (gliucraini) e Manchester City, op-pure costringendo il Real Ma-drid al secondo posto, le due ri-vali odierne hanno già attenua-to alcune certezze estive. Au-mentando le proprie: «Sento di-re che lo Shakhtar crede di po-tersi aggiudicare la coppa», rac-conta Jürgen Klopp. «Non è im-possibile, prima però voglio ve-dere come faranno a togliercidal cammino».

I problemi È forse infelice il mo-mento dello scontro: ucraini inlunga pausa invernale, tede-

schi più sgonfi a causa di qual-che infortunio. Lo Shakhtar hagirovagato alla ricerca di caldoe avversari credibili: tornei ne-gli Emirati Arabi e in Spagna,12 amichevoli con 10 vittorie edue pareggi. La preparazioneatletica continua a essere italia-na, il responsabile è Carlo Nico-lini che ha spiegato di non ave-re timori: «La condizione fisicaè eccellente, l’aspetto mentaleè più complicato». Un solo cam-bio pesante, e si vedrà oggiquanto influente, nel mercatoinvernale: Willian è partito perla Russia più estrema (Anzhi,come Eto’o). È stato pagato 35milioni, 15 sono serviti perprendere il connazionale Tai-son dal Kharkiv. Kucher, squali-

ficato, e Ilsinho, infortunato,sono le seccature per Lucescu,che dice: «Loro hanno un giocospettacolare, ma noi siamo ingrado di battere chiunque». Pri-ma di perdere con la Juve nel-l’ultima gara del 2012, loShakhtar aveva vinto 16 volteconsecutive in casa.

Tedeschini Quindici punti dalBayern, la più ampia sconfittain casa dal 2009, 1-4 con l’Am-burgo sabato, l’infortunio diGundogan (assente sei voltedall’inizio, mai una vittoria), lapolmonite di Grosskreutz: il Bo-russia imbattuto in Championsha bisogno di una euronotteper tirarsi su. Klopp ha ripresoSahin, il capitano dello scudet-to 2011, per foderare ancor dipiù il centrocampo. Il Borussianon vede i quarti da 15 anni, loShakhtar da due. Chi va oltrequesto turno farà ancor più pa-ura nel prossimo sorteggio.

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Berlusconi porte

17i giornitrascorsi

dall’ultima retedi El Shaarawy(Atalanta-Milan

0-1). Con quelgol Stephan è

arrivato a quota22 stagionali,

tutti senzarigori: 15 in

campionato, 2in Champions,uno in Coppa

Italia, uno conla nazionale

maggiore e 3con l’Under 21

6,42la sua

media votoin campionato.

Balotelli ha7,25, ma hagiocato solo

due partite

«Ma il club per me è affare di cuore». E dice:«Forza Inter, con grandissima felicità»

L’IMPERO DI FAMIGLIA

MILANELLO VERSO IL PARMA

ALESSANDRA BOCCIMILANO

Capitali stranieri nel Mi-lan? Mai dire mai. «Il Milanper me è una questione di cuo-re», ha detto Silvio Berlusconiall’agenzia Ansa. «Ma ci homesso tanti capitali, in manie-ra eccessiva forse. Il Milan faparte della famiglia, però maidire mai, perché magari in fu-turo saremo costretti a cambia-re idea. Se la crisi dovesse con-tinuare e ci dovesse esserequalche costrizione il discorsopotrebbe cambiare». Non èuna presa di posizione scioc-cante, perché altre volte il pre-sidente onorario si era espres-so in questi termini, però è ilsegno che qualcosa potrebbemuoversi. E di questi tempiBerlusconi tratta volentieri ar-gomenti considerati in passa-to spinosi: mentre era ospitealla trasmissione di Rai 2 Ungiorno da pecora, si è pure spin-to a dire «Forza Inter, con gran-dissima felicità». E’ un Berlu-sconi ecumenico, veramente.

Io e Santiago Compratori veri opresunti si sono affacciati sulpalcoscenico milanista. Russiprima, arabi poi. Per ora il Mi-lan è sempre nelle mani dellafamiglia Berlusconi, che an-che nell’ultimo mercato è tor-nata a investire con l’ingaggiodi Balotelli. Berlusconi ha de-cretato la linea verde, ma nonha saputo restare lontano daun acquisto ultramediatico, ol-tre che anagraficamente in li-nea con la nuova policy azien-dale. Il Milan è il suo giocatto-lo preferito e il suo presidentefa fatica ad abbandonarlo. «Miricordo ancora di quando miopadre mi portava allo stadio enon pagavo il biglietto perchéero piccolo piccolo. Ripeto,per me il Milan è una questio-

ne di cuore, anche se nel corsodegli anni ci ho messo tanti ca-pitali. Ma questo mi ha per-messo di far diventare il Milanla squadra più titolata del mon-do, e io sono diventato il presi-dente che ha vinto più trofei.Santiago Bernabeu ne ha vintila metà e gli hanno pure intito-lato uno stadio».

Barbara e il club Il Milan è fon-te di spese, di onori e a volte distudio. Ci si è dedicata più deifratelli Barbara Berlusconi, almomento in vacanza dal fidan-zato Pato in Brasile. Dopo lacessione del giocatore al Corin-thians la storia continua, macontinua anche il percorso di

Barbara all’interno della socie-tà. «La squadra fa parte dellafamiglia, tant'è che sta fuoridel gruppo, anche se adessoc'è mia figlia Barbara che ha co-minciato a lavorarci e stiamofacendo la verifica dei conti co-me fosse una società del grup-po», ha detto Berlusconi. «Que-sto non significa comunqueche siamo disponibili a far en-trare nuove forze. Mai dire

I NUMERI

Anche il Faraone ancoraa parte: per venerdì salgonole quotazioni di Robinho

Ieri primo incontrofra procuratoree Galliani, ma latrattativa non sipreannuncia lunga

Soci stranieriin arrivo al Milan?«Mai dire mai...»

SERIE A

4Constant è okPazzini lavoraper il Barcellona

MARCO PASOTTOMILANO

Secondo rinnovo, attoprimo. Il percorso che porteràStephan El Shaarawy a prolun-gare di un altro anno il legamecol Milan sta puntualmenteprendendo forma. Ieri l’agen-te del ragazzo, Roberto La Flo-rio, è salito al terzo piano divia Turati e ha incontratoAdriano Galliani. Un appunta-mento programmato, e co-munque ancora interlocuto-rio. Le due parti hanno gettatole basi per una trattativa cheprevede almeno un altro in-contro. Sul piatto non balla ladurata: il Faraone passerà dal2017 al 2018, ovvero il massi-mo previsto dalla normativaitaliana (non si può andare ol-tre i 5 anni di contratto). Sitratta quindi di raggiungerel’intesa economica, in base al-le esigenze di austerità del Mi-lan da conciliare con la grandecrescita sul campo di Stephan.Il prossimo, o i prossimi incon-tri, serviranno a questo.

Sulle orme di Kakà La sensazio-ne è che la questione verrà ri-solta al massimo nell’arco diqualche settimana. Il club ros-

sonero, dal canto suo, sta man-tenendo le promesse. Ovveroadeguare contrattualmenteStephan una volta l’anno, co-me accadeva per Kakà. E que-sto riscuote chiaramente il gra-dimento da parte del giocato-re e del suo entourage. La pri-ma firma di El Shaarawy in ros-sonero era stata fino al 2016,per circa 600 mila euro. Lascorsa estate si è passati al2017, con duecentomila euroin più. Ora c’è in ballo il 2018,cosa di cui Galliani d’altra par-te non aveva fatto mistero.L’appuntamento era in calen-dario per i giorni successivi al-la fine del mercato invernale,e così è stato. La filosofia delclub rossonero è evidente:blindare il proprio gioiello per

il massimo della tempisticapermessa.

Rilancio Anche perché conti-nuando di questo passo, i ten-tativi di adescamento nonmancheranno. A fine gennaioera arrivata l’offerta del Napo-li: De Laurentiis aveva messosul piatto 30 milioni, che il Mi-lan non aveva preso in conside-razione. Galliani, anzi, avevaavvisato immediatamentel’agente del ragazzo. E avevasubito rilanciato con la propo-sta di rinnovo. El Shaarawynon si tocca, come d’altra par-te il numero due di via Turativa ripetendo da circa quattromesi. Ovvero da quando Ste-phan ha spiccato il volo. L’a.d.rossonero ha tranquillizzato

in tutti i modi i tifosi: il traumaprovocato dalla cessione diKakà è ancora fresco nellamente, ma adesso il bilancio èstato rimesso a posto e quindiEl Shaarawy è destinato a re-stare a lungo. Non c’è bisognodi altri sacrifici e non c’è nem-meno una fretta particolare:Milan e giocatore possono per-mettersi di cercare l’accordomigliore per entrambi riflet-tendoci su con calma. Intantola cresta fa sempre più tenden-za. Ora che il Milan ha deposi-tato pure il copyright «Cresterossonere», la pettinatura diStephan è al riparo dalle forbi-ci presidenziali. I capelli cre-sceranno, proprio come il suocontratto.

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STRATEGIE ROSSONERE IN VISTA UN ALTRO PROLUNGAMENTO ANNUALE. COME CON KAKÀ

El Shaarawy, via al rinnovoFirma fino al 2018 con aumento

L’esplosione di Stephan El Shaarawy, 20 anni, è iniziata col gol all’Udinese della quarta giornata di andata

D’ARCO

MILANELLO

Un osservatore speciale. Ieri il Milan si èallenato sotto lo sguardo attento di Mario Beret-ta, allenatore attualmente senza squadra e dasempre tifoso rossonero. Il tecnico ha cercatodi strappare qualche segreto a Massimiliano Al-legri, che sta preparando l’anticipo di venerdìcontro il Parma.

Constant ok La buona notizia è il recupero diKevin Constant, che aveva saltato la trasferta diCagliari per una forte contusione alla tibia sini-stra rimediato nella rifinitura. Il terzino ieri hafatto tutto il lavoro con i gruppo, saltando sol-tanto la partitella finale e sembra aver ormairecuperato. Un rientro importante soprattuttoin vista della sfida di mercoledì prossimo con ilBarcellona, primo round degli ottavi di Cham-pions League.

Il Faraone a parte Ancora lavoro differenziatoper El Shaarawy, che sta tenendo sotto control-lo il fastidio al solito ginocchio. Probabile chel’attaccante venga preservato contro il Parmaper essere al top in Coppa, dove Allegri dovràgià fare a meno di Balotelli (fuori lista perchéha già giocato in Europa con il City). Ancoraout anche Pazzini, che ieri ha fatto doppio alle-namento e sarà pronto per il Barcellona. Vener-dì quindi potrebbe essere il giorno di Robinho:il brasiliano non gioca titolare da quasi due me-si (Roma-Milan 4-2, 21 dicembre 2012). Lavo-ro specifico per Salamon e Bonera: il difensorecentrale sta cercando di recuperare dalla contu-sione alla coscia sinistra e spera di farcela per laChampions.

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e aperte

ti presento i miei

C’è la pista del Qatarsull’asse televisivoMediaset-Al Jazeera

BARCELLONA

E Balo porta Fanny dalla mamma

il retroscena

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TORNEO DI GALLIPOLI

Villa in ospedaleper calcoli, oggitorna ad allenarsi

mai. Ma per adesso siamo feli-ci che il Milan sia un affare eun affetto di famiglia». E di fa-miglia è anche il manager Gal-liani, che, capitali stranieri ono, deve muoversi in equili-brio fra le necessità del bilan-cio e le pretese sportive del pre-sidente, il quale fa fatica ad ac-cettare il pensiero di Milannon più competitivo come unavolta in Europa.

Ripartenza L’affare Balotelli se-gna una ripartenza anche inquesto senso, per ora soltantodal punto di vista mediatico.Mario infatti non può essereschierato in Champions Lea-gue, ma il suo arrivo al Milan

ha prodotto nuovi picchi di po-polarità per la squadra che havinto la sua ultima Championsnel 2007, non un secolo fa. Ep-pure pensare adesso alla cop-pa è proibitivo, e forse ancheper questo Berlusconi ogni tan-to cova l’idea di capitali fre-schi per il club. Abbandonarel’idea di vincere è improponibi-le per lui, ma non si può torna-re al top senza investimenticontinui. E allora, cedere quo-te non è più un tabù. Anche senon è semplice trovare part-ner che si accontentino dellepartecipazioni di minoranzache Berlusconi ha individuatocome soluzione accettabile.

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(p.m.) Il Milan ha vinto il10˚ torneo internazionaleEsordienti Carnevale diGallipoli Coppa Santa Maria diLeuca. I baby rossoneriallenati da Morin (classe 2000)hanno battuto in finale laJuventus di Grabbi per 3 1:doppietta di Murati e terzo goldi Negri, per i bianconeri asegno Caligara. Terza l’Inter,vittoriosa contro il Napoli per2 0 (Merola e Tchetchova).

BARCELLONA DavidVilla è stato dimesso ieridall’ospedale di Barcellona,dove era stato ricoverato nellanotte di lunedì per una colicarenale. Il giocatore è statosottoposto a un trattamentoper eliminare il calcolo e il clubcatalano ha fatto sapere chegià oggi tornerà ad allenarsi:non è escluso che possarecuperare per il prossimomatch contro il Granada.

Una storia seria, duratura? Chissà. Intanto MarioBalotelli ha ritenuto di dover presentare alla madre Silvia lanuova fidanzata, la modella belga Fanny Neguesha, arrivatain Italia (e portata anche agli allenamenti a Milanello) dopo latrasferta con la Nazionale ad Amsterdam. Può darsi che i dueabbiano deciso di mettere radici a Milano: per il momentoFanny è andata in visita nella casa di famiglia di Mario, comeha scoperto il settimanale «Chi», che pubblica le foto dellagita della coppia a Concesio, in provincia di Brescia. Nellafoto sopra, Balotelli, Fanny, la signora Silvia, alcuni amici e illabrador dell’attaccante milanista, Lucky.

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Milan vincitorecon i baby 2000Battuta la Juve

CARLO LAUDISAtwitter@carlolaudisaMILANO

C’è un pretendente chemerita attenzione per il futuroazionario del Milan. Arriva dalQatar, precisamente dalla fa-miglia Al Thani, proprietaria(tra l’altro) di Al Jazeera. Ol-tre che del Paris Saint Ger-main, naturalmente.Oggi come oggi questo scena-rio non può avere conferme uf-ficiali. Per tante ragioni, tutteimportanti. Ma il dialogo aimassimi livelli sta procedendosu un fronte parallelo: quellotelevisivo. E l’entourage di Sil-vio Berlusconi sta concertan-do con gli uomini dello sceiccouna linea comune che deve fa-re i conti con mille difficoltàcircostanti. A cominciare daidifficili equilibrio nel duopo-lio Sky-Mediaset sul fronte pre-mium.

Lo sviluppo Non è un misteroche il progetto internazionaledi Bein Sport ponga il mercatoitaliano al centro dei propri in-teressi. Il ramo sportivo dellatv qatariota è già entrato daleader in Francia ed è appenasbarcato negli Usa con grandiambizioni: tanto è vero che il

matrimonio Beckham-Psg sialegato a futuri progetti anchenella Major League.

L’approdo Ma nell’agenda deivertici di Doha l’attenzioneper l’Italia non è meno strategi-ca. E il dialogo con Mediaset ènato proprio per cementareuna partnership importante a

medio termine. Non a caso pro-prio nelle scorse settimane unbroker internazionale (Pitch)abbia messo le mani sui dirittiitaliani della Premier Leagueper la stagione 2015-16, sof-fiandoli proprio alla tv di Mur-doch. Ma prima che scadanogli attuali contratti della Legadi serie A con Sky e Mediasetbisogna arrivare al 2015 eBein Sport deve fare i propripassi con cautela. Ciò spiegacome l’asse berlusconiano conil Qatar rimanga ancora sottotraccia. Sarebbe pericoloso for-nire anzitempo ulteriori indi-cazioni.

Il divieto Uefa E poi c’è l'aspettocalcistico vero e proprio. Lenorme dell’Uefa vietano lemultiproprietà. Ecco perché,ad esempio, Nasser El Khalei-fi, presidente del Psg e respon-sabile di Al Jazeera Sport nonpotrà mai aver un ruolo esplici-to in quest’operazione. Tantoè vero che sono allo studio so-luzioni meno impegnative,ma che in prospettiva possanodare un aiuto significativo allecasse rossonere. Ciò spiega ilriserbo attorno a questa sto-ria. Tuttavia lo stesso SilvioBerlusconi qualche settimanafa aveva così commentato isuoi rapporti con il mondo qa-tariota. «Non ho bisogno d’an-dare a Doha, abbiamo ottimirapporti con gli sceicchi: inestate abbiamo già venduto lo-ro due nostri giocatori». Ovvia-mente si riferiva alla su-per-vendita di Thiago Silva eIbrahimovic al Psg per 67 mi-lioni di euro. Un’operazioneche ha permesso al Milan di ri-portare il dissestato bilancioin pareggio. Ora siamo nella fa-se due, quella dei rinforzi.

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Nasser AlKhelaifi, 39anni, presidentedel Psg edirettore di AlJazeera Sports

24 � 25 febbraio

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DAL NOSTRO INVIATOMATTEO DALLA VITEAPPIANO GENTILE (Como)

Lo scioglilingua delprossimo derby ha già la fac-ciotta nuovamente allegra diAntonio Cassano. In 7 mesi diInter, il numero 99 ha segna-to gli stessi 7 gol in Serie Ache realizzò in un anno e mez-zo di Milan. Ah, sia chiaro:quel periodo rossonero fu an-che agonisticamente frenatodai noti e delicati problemi alcuore, ma insomma se voglia-mo dire che la Nuova Vita al-l’Inter sta procedendo con po-esia e prosa, beh, diciamolopure. Lo dicono i numeri, ilbonus che sta per scattare epure una padronanza della si-tuazione che racconta di unFantantonio sempre più a pro-prio agio e sempre più agodella bilancia nerazzurra.

Fanta-dipendenza? Per tuttequeste cose il derby di Cassa-no è già cominciato. La suapersonalissima stracittadinaprese il via dopo Siena quan-do il fantasista si mise davan-ti al microfono-Sky annun-ciando la vitalità ancora esi-stente dell’Inter e chiamandoin causa proprio il Milan sullacrisi di inizio stagione. Derbyche poi era proseguito graziea Massimo Moratti sul gol diBalotelli all’esordio («L’ho vi-sta la doppietta... un po’ aiuta-ta» disse), purtroppo coi brut-

ti cori verso superMario, eche adesso si riattiva un belpo’ prima della data del ma-tch, il 24 febbraio, propriocon un Fantantonio tornatoai livelli di inizio anno. E guar-da caso il Cassano che brillacoincide con un’Inter chesgomma: il rendimento del-l’ex sampdoriano è stato a on-date, come l’Inter; il periodosuper ha coinciso con l’impen-nata della Strama-band, quel-lo meno brillante ha visto in

campo un Cassano meno croc-cante. E allora da oggi in poibisognerà tener d’occhio l’an-damento di uno e dell’altra:se, insomma, esiste una certaCassano-dipendenza da par-te dell’Inter. Detto che l’inci-denza dei gol di Milito è uni-ca e rara.

Bersaglio viola Cassano che -come detto - fino ad ora ha in-filato 7 gol in Serie A e uno inCoppa Italia (contro il Vero-

na): di queste 7 reti solo duenon hanno portato alla vitto-ria (contro la Roma in casa ea Siena), mentre tutti gli altrisono andati di pari passo coni tre punti (Torino, Chievo al-l’andata e al ritorno, Fiorenti-na e Catania). E poi, eccoci al-la curiosità che deve metterein allarme Montella: nella «ro-sa» dell’Inter, Antonio Cassa-no è colui che ha realizzatopiù gol alla Fiorentina: 7, unnumero che evidentemente

si ripete. Ne realizzò due conla maglia del Bari, 2 con quel-la della Roma, 2 con la Sampe uno nella gara di andata In-ter-Fiorentina 2-1. La Viola -visto che i numeri hanno sem-pre un perché - da oggi staràancora più attenta a Fantanto-nio.

Tre passi dal bonus In tutto que-sto, come già evidenziato almomento della stipula delbiennale, il numero 99 sta ve-dendo il traguardo del secon-do bonus stagionale (il primodi 200 mila euro è scattato al-la quindicesima presenza): aquota 20 (fra assist e gol e ri-

gori procurati) è previsto l’al-tro premio di 200 mila euro, eAntonio è a quota 17 perchéha realizzato 8 gol totali (7 inA e uno in Tim Cup) fornendo7 assist in Serie A, più uno inCoppa Italia e un altro in Euro-pa League. Insomma, meno 3dal nuovo obiettivo. E magaricontro il Cluj l’asticella s’alzaancora. Di certo il Cassano diStramaccioni - quello bbenebbene - è tornato.

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I RIVALI DI EUROPA LEAGUE IL TECNICO E’ PAULO SERGIOANDREA MANDORLINI

Ex allenatore del Cluj

Giovedìi sedicesimi

ore 19Napoli (Ita)

Viktoria (Cec)

Bate Borisov (Bie)Fenerbahce (Tur)

Bayer L. (Ger)Benfica (Por)

Dinamo Kiev (Ucr)Bordeaux (Fra)

Anzhi (Rus)Hannover (Ger)

Newcastle (Ing)Metalist (Ucr)

Stoccarda (Ger)Gand (Bel)

ore 21.05Borussia M.

Lazio (Ita)

Tottenham (Ing)Lione (Fra)

ore 21.05Inter (Ita)

Cluj (Rom)

Levante (Spa)Olympiacos (Gre)

Atletico M. (Spa)Rubin K. (Rus)

Basilea (Svi)Dnipro (Ucr)

Zenit (Rus)Liverpool (Ing)

Ajax (Ola)Steaua B. (Rom)

Sparta P. (Cec)Chelsea (Ing)

«Una vigliaccatail mio esoneroMa ora devonopagarmi i danni»

2 settembre 2012 16 settembre 2012

Giovedì la gara di EuropaLeague Inter Cluj (ore 21.05)sarà diretta dal greco MichaelKoukoulakis, 37 anni,internazionale dal 2008. Gliassistenti saranno Saraidaris eEfthimiadis. Sempre giovedì,ma alle 19, Napoli Viktoria Plzensarà diretta dall’olandese Polvan Boekel, gli assistentisaranno i connazionali BerrySimons e Patrick Langkamp.L’altra partita delle 21.05,BorussiaMoenchengladbach Lazio, sarà,invece, arbitrata dal russoSergei Karasev che avrà comeassistenti i connazionali AntonAverianov e Tikhon Kalugin.

ARBITRI DI COPPA

26 settembre 2012

In sette mesi da nerazzurro ha eguagliato il bottino con il Milan: 7 gol in Serie A

30-9-2012 21-10-2012 3-2-2013

LA GALLERIA DELLE MERAVIGLIE, DALLA ROMA AL SIENA

Il manager Zamfir:«Ci ispiriamo alla A»In rosa Piccolo,Nwankwo, Maah,Vass e Bjelanovic

L’Inter esce male dalla sfida con la Roma.E Cassano segna l’unico gol LAPRESSE

L’Inter passa con autorità sul campodel Torino. Cassano firma il bis ANSA

Nell’ultima partita di Snejider,Cassano entra per lui e segna ANSA

Vittoria pesante. Fantantonio è il miglioree timbra il secondo gol SPORTIMAGE

Andrea Mandorlini,allenatore del Verona terzoin serie B, il 13 settembre2010 è stato mandato via dalCluj dopo uno storicotriplete: scudetto, Coppa eSupercoppa rumena.1) Quanto ha bruciatoquell’esonero?«Tanto, perché è stata unavigliaccata, un colpo basso,a due giorni da mio debuttoin Champions col Basilea.Avevamo fatto 8 punti in 7gare, niente di drammatico,eravamo a metà classifica, sipoteva tranquillamenterecuperare. Bisognava averepazienza, si arrivava da unastagione trionfale. Il

presidente Muresan mi hacacciato in videoconferenzadopo la sconfitta col RapidBucarest. Comunque mi sonopreso la rivincita, anche sein ritardo: la Fifa ha decisoche per il licenziamentoimmotivato il Cluj devepagare danni e arretrati ame e al mio staff (in totalecirca 500 mila euro, ndr)».2) Più forte il suo Cluj oquesto?«Il mio di sicuro: giocava uncalcio molto offensivo, conDe Zerbi trequartista eSforzini centravanti. Ilgruppo di italiani si eraintegrato bene, c’era anchePiccolo l’unico rimasto diquella squadra insieme aCadù».3) Che partita farà control’Inter?«Contenimento, prudenza epoi contropiede. Senzaconcedere spazi».

di GUGLIELMO LONGHI

domande a...

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Il Catania non ha scampo a San Siro.La prima spallata la dà Cassano ANSA

La peggior sconfitta. Non basta ilmomentaneo pari di Antonio ANSA

EUROPALEAGUE

INTER-ROMA 1-3 TORINO-INTER 0-2 CHIEVO-INTER 0-2 INTER-FIORENTINA 2-1 INTER-CATANIA 2-0 SIENA-INTER 3-1

TRA SERIE A ED EUROPA LEAGUE

Ecco il Cluj multietnico:in squadra 5 ex italiani

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A S. Siro un grecoE un olandesefischia il Napoli

L’Inter vota Antonio

Bjelanovic, 33 anni FOTOGRAMMA

Il numero 99 hanella Fiorentinaun buon bersaglio:già 7 gol. Ed è ameno 3 dal bonus

Cassano, il suo derby è già in pari

L’1-0 diCassanodomenicascorsa inInter-Chievo.E Milito loaccoglie abraccia aperteANSA

MATTEO BREGAMILANO

«Competenza e professio-nalità». Così Razvan Zamfir,l’executive manager del Cluj,spiega i motivi che lo portano apescare spesso in Italia giocatorie allenatori. «Devo ringraziareBergodi, Mandorlini e Trombet-ta per tutto quello che ci hannolasciato e insegnato». E grazie aloro il filo rosso Cluj-Italia prose-gue. «Siamo latini anche noi e ilcampionato italiano insiemecon quello portoghese ci piacetanto, così cerchiamo di inserirenelle nostre strutture le vostrecompetenze». E della rosa attua-le oltre a Felice Piccolo fannoparte Sasa Bjelanovic (in Italia10 anni), Nwankwo Obiora (a

metà tra Inter e Parma), SulleyMuniru (fratello di Muntari),Adam Vass (ex Brescia), RobertMaah (francese preso dal Citta-della a gennaio) mentre sono tor-nati indietro il giovane MatteoLignani (centrocampista del’91) e Jorge Martinez (l’urugua-iano della Juve). «Abbiamo os-servatori in tutto il mondo, main Italia troviamo quello che vo-gliamo prosegue Zamfir — siadal punto di vista della mentali-tà sia da quello tecnico-tattico».

Internazionale E dire che il Clujè un gruppo internazionale, dasempre, con un proprietario diorigini ungheresi, l’imprendito-re Arpad Paszkany. La città diCluj-Napoca, l’antica capitaledella Transilvania, tifa più perl’Universitatea che si è appena

costruita uno stadio nuovissimodi proprietà piuttosto che per ilCfr che fu fondato dai ferrovieri.Il Cluj tra l’altro è entrato nellastoria del calcio romeno per esse-re stata la prima squadra a scen-dere in campo con 11 stranieri(30 marzo 2008, a Bucarest con-tro la Dinamo, gara vinta 2-1: ti-tolari 5 portoghesi, 3 argentini,un canadese, un brasiliano euno svedese).

Bjelanovic «Si sta benissimo qui— racconta Bjelanovic —, mihanno richiamato e sono venutovolentieri. La qualità della vita èottima. L’Italia mi è rimasta nelcuore, ogni piazza mi ha lasciatoqualcosa dentro, devo tanto aEnrico Preziosi che mi portò aComo e mi volle poi anche al Ge-noa». Ora affronta l’Inter a cuinon ha mai segnato in carrieraanche se la sua presenza domanisera è in dubbio per un proble-ma al tendine d’Achille. «Occhioal nostro tecnico Paulo Sergio,preparatissimo, nei modi assomi-glia a Mou».

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12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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VERSO IL CLUJ

L’Inter gioca d’anticipo con la Samp evitando di rischiare casi tipo Sanchez o Paulinho

APPIANO GENTILE E’prevista per oggi la decisionedefinitiva su Mateo Kovacic:vittima di una distorsione allacaviglia alla vigilia della garacontro il Chievo, il croatoattende sensazioni buone perpoter finalmente debuttare aSan Siro (e in Europa League)dopo il vero esordio avvenutoa Siena. Per il diciottenne exDinamo Zagabria che inEuropa avrà la maglia numero32 le notizie dell’ultima oranon sembrano cattive: ieri ildiciottenne ha registrato unmiglioramento, quindi leindicazioni sono positive. Oggisarà decisivo un provino persapere se parteciperà allagara contro i romeni del Cluj(domani sera, ore 21,05).

Alvarez «debutta» Gara nellaquale ci sarà Ricky Alvarezdopo il confortante minutaggiodi domenica scorsa contro ilChievo: escluso nella primalista Uefa, l’argentino è statoinserito nella successiva epotrebbe debuttare in EuropaLeague. «Il River Plateracconta a Espn ? E’ forse lamigliore squadra in Argentina,ma il mio desiderio è farecarriera in Europa e all’Inter:quando ho cominciato sapevoche non sarebbe stato facile,questa esperienza mi stafortificando tantissimo».

m.d.v.© RIPRODUZIONE RISERVATA

TRA SERIE A ED EUROPA LEAGUE

I blucerchiatiriflettono (oltreche sui soldi) suun baby interista:piace Duncan

Il giocatore hauna nazionalepreferita,l’Argentina: laverità a marzo

MATTEO DALLA VITEMILANO

L’esperienza insegna. E’così per tutti, ed è così ancheper l’Inter. E’ per questo chel’affare legato a Mauro Icardi èfiglio non solo di un progettotecnico ben preciso, ma anchedi un tempismo necessario epropulsivo. Il Napoli si era giàfatto avanti nell’ultimo giornodi gennaio, la Juventus si eraproposta con un sondaggio, leGrandi d’Europa avevano giàannusato un possibile affare,ma l’Inter ha giocato d’antici-po ed evitato che gli interessa-menti altrui potessero diventa-re veri e propri disturbi con cre-azione addirittura di un’asta.Il passato insegna, anche secon due casi diversi: dopo i ten-tennamenti per Alexis San-chez nel gennaio 2011 e la cre-scita esponenziale del cartelli-no (da 8 a 20 milioni, per clau-sola rescissoria e costi annes-si) di Paulinho, ecco astuzia,tempismo e prenotazione pertempo di Mauro Icardi. Per ilquale, comunque, tutto è anco-ra da definire nei dettagli.

10 milioni più... L’Inter si è mos-sa per tempo e - chiedendo se-condo regola e cortesia il per-messo alla Sampdoria - ha co-minciato a intrecciare la pro-pria tela con gli agenti del gio-catore. Poi, in queste ore e an-che grazie ai buoni rapporti ealle riunioni in Lega, inizieràad apparecchiare quelli che do-vranno essere i dettagli dell’ac-quisizione del giocatore, quin-di della trattativa vera e pro-pria con la Samp. Che vorreb-be 10 milioni di euro cash euno o due giocatori come con-tropartita tecnica secondo le

formule della comproprietà edel prestito. Domanda: e Silve-stre? Era stato espressamenterichiesto da Delio Rossi nelgiorno del proprio insediamen-to, adesso come adesso l’ipote-si non è più calda come primama è chiaro che di tempo perparlarne ce n’è e ce ne sarà. Dicerto, la Samp preferirebbeconsiderare nel pacchetto ungiovane della «cantera» neraz-zurra: piace Duncan (oggi inprestito al Livorno) che peròStramaccioni stima tanto. Mafare nomi, adesso, è prematu-ro.

Nazionale Resta il fatto che ilpatto Inter-Icardi c’è. E che lacaratteristica calcistica dell’ar-gentino (sia prima e sia secon-da punta) perfettamente si

sposa con le esigenze di quellache sarà la futura Inter. «Icar-di - dice Andrea Ranocchia aSky - è un grande giocatore,dovesse arrivare sarebbe sicu-ramente un acquisto importan-te». «Icardi - dice Walter Gar-gano -? Grande calciatore: searriverà farà bene, perché stacrescendo tanto e ha la qualitàche ci serve». Tutti i «benvenu-to» del caso insomma, ma quel-lo decisivo in chiave Naziona-le glielo dovrà dare o Sabella(c.t. dell’Argentina) o Prandel-li. Mauro propenderebbe perl’Albiceleste ma la verità usci-rà alle prossime convocazionidelle amichevole internaziona-li previste per la terza decadedi marzo. Intanto è Samp. Epoi sarà Inter.

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Icardi, così Moratti dribbla l’asta

Kovacic stameglio: oggiil verdetto

Mauro Icardi, Sampdoria, vent’anni il prossimo 19 febbraio LAPRESSE

13LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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DAL NOSTRO INVIATOMIMMO MALFITANOCASTELVOLTURNO (Caserta)

La richiesta è pressante,adesso. C’è un’intera città chechiede a Walter Mazzarri di ri-vedere le proprie idee su Loren-zo Insigne. I tifosi lo vorrebbe-ro tra i titolarissimi, magari alposto di Goran Pandev, l’attac-cante che può contare sulla fi-ducia piena dell’allenatore. Mal’ottima prestazione del giova-ne talento, sabato sera, al-l’Olimpico, ha riproposto il soli-to interrogativo: è giusto cheInsigne non giochi titolare inquesta squadra? Le risposte diMazzarri sono sempre state lestesse, che il ragazzo ha biso-gno di crescere, che la serie A ètutt’altra roba rispetto alla B eche guardare dall’esterno cam-

pioni come Cavani, Hamsik ePandev, l’avrebbe soltanto aiu-tato a maturare. Un’analisi luci-da e, sotto certi aspetti, condivi-sibile se Pandev riuscisse ad as-sicurare un rendimento costan-te. Ma nelle ultime settimane,l’attaccante macedone non èstato brillante, anche contro laLazio s’è visto poco o niente.

Lorenzo in campo Ed allora, i nu-meri arrivano in aiuto a Maz-zarri, gli ricordano che per bentre volte, l’ingresso di Insignein campo è stato decisivo per ri-baltare il risultato (Sampdoria,Genoa e Lazio). L’ultima volta,proprio sabato sera: lui è statala vera intuizione dell’allenato-

re che l’ha schierato in sostitu-zione dell’infortunato Behra-mi. E con il giovane talento,l’azione del Napoli è diventatameno prevedibile, merito dellesue giocate che spesso creanola superiorità numerica in at-tacco e aprono spazi per Cava-ni e gli inserimenti di Hamsik.Fino ad oggi, sono 24 le presen-ze che il ragazzo ha sommatoin campionato, di cui 10 da tito-lare e 14 da subentrato.

Forza quattro L’arrembaggio fi-nale che ha portato al pareg-gio contro la Lazio resta unqualcosa di inedito o quasi.Quattro attaccanti tutti insie-me, più Hamsik, non era maiaccaduto prima di sabato. E neè ipotizzabile che Mazzarriproponga uno schieramentodiverso da quello abituale sia

In Europa League sia in cam-pionato. Di sicuro, Insigne sa-rà titolare domani sera, controil Viktoria Plzen. Con lui, ci sa-rà pure Cavani, mentre Ham-sik dovrebbe fare spazio a ElKaddouri. L’estro dell’ex pun-ta del Pescara potrebbe essereil motivo vincente per un Na-poli che giocherà, comunque,pensando al campionato ed al-la sfida con la capolista per loscudetto. Il suo apporto servi-rà a rimediare all’eventuale ca-tenaccio della formazione ce-ca che proverà a limitare i dan-ni per poi giocarsi tutto nellagara di ritorno in programmatra otto giorni a Plzen.

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la guida

24le presenze

di Insigne (10 datitolare) per un

totale di 1.142minuti.

4I gol segnati da

Insigne inquesto

campionato.

3Le partite

nelle qualil’ingresso di

Insigne è statodecisivo:

Samp-Napoli0-1 (6a

giornata),Genoa-Napoli

1-4 (12a),Lazio-Napoli 1-1

(24a)

CON INSIGNE 3-4-2-1SENZA INSIGNE 3-4-1-2

Le ultime 3 gare del Napoli danno ragione a Mazzarri:l’ingresso dell’attaccante è stato sempre decisivo

Il Milan passa col Newcastle, Lazio o.k.Fiorentina a valanga: 8 gol con i danesi

LA SFIDA COL VIKTORIA PLZEN

Roberto trascina il Napoli con la HonvedMutual, troppi fuoriquota: 0-3 a tavolino

I RISULTATI DI IERIGIRONE 7: ATALANTA–BELASICA 2-0:Mangni (A) 21’ p.t.;. Olausson (A) 22’ s.t..SIENA–BRUGES 1-0: Rosseti 18’ s.t.GIRONE 8: FIORENTINA–B 93 8-2: Meme-ti (B) 9’, Mikkel (B) 18’, Bernardeschi (F)20’, Empereur (F) 22’, Zohore (F) 42’p.t.; Bernardeschi (F) 7’, Madrigali (F)12’, Bernardeschi (F) 40’, Fossati rig. (F)48’, Gondo (F) 49’ s.t.PADOVA–C. NACIONAL 1-1 Montiel (C)29’, Mbaye S. (P) 38’ p.t.GIRONE 9: MILAN–NEWCASTLE 2-1 Cri-stante (M) 9’ p.t.; Pedone (M) 19’. Quinn(N) al 46’ s.t.EMPOLI–U. 17 CONGO 3-0 Rovini (E) 16’p.t.; Silvestri (E) 36’, Bencini (E) 39’ s.t..GIRONE 10: NAPOLI–HONVÉD 2-0: Insi-gne 29' p.t., Fornito 12’ s.t.LECCE–L.I.A.C. NEW YORK 3-0: Rosafio(Le) 18, Rosafio (Le) 30ì p.t.; Malcorerig. 32’ s.t.GIRONE 11: ROMA–SPARTAK 3-0: Bumba11’ e 31' p.t., Marciel 35’ s.t.SPEZIA–LONG ISLAND 4-1 Franco (S) rig,24’ p.t.; Galiera (S) 3’, Passamonti (S) 7’,Gaetan (L) 21’, Tabiolati (S) 49’ s.t.

GIRONE 12: LAZIO–STELLA ROSSA 3-0:Keita (L) 30’; Falasca (L) rig. 12’, Keita(L) 27’ s.t..JUVE STABIA–MUTUAL 3-0 a tav. Risulta-to sul campo: 1-4 Enriquez rig. (M) 19’,Enriquez (M) 35’ p.t.; Santos (M) 5’, Fa-vetta rig. (J) 14’, Lemos (M) 27’ s.t.

LE GARE DI OGGIGIRONE 1 a Sarzana (ore 15) Juven-tus-Avellino; a Capezzano (15), Mari-bor-Apia LeicchardtGIRONE 2: a Pontedera (17.30) Inter-En-tella; ad Arenzano (15), Nogoom-Mel-bourne.GIRONE 3: a Galluzzo (15) Torino-Città diMarino; ad Agliana (15), Honefoss-De-portes Conception.GIRONE 4: a San Giuliano T. (17) Sampdo-ria-Varese; a San Donato di San Minia-to (15) Ricreativo Huelva-All Boys.GIRONE 5: a Viareggio (15), Genoa-Par-ma; a Lido di Camaiore (15), Rijeka-San-tos Laguna.GIRONE 6: a Strettoia (15) rappresentati-va Serie D-Reggina; ad Altopascio (15)Anderlecht-Norte America

I NUMERI

GDS

TORNEO DI VIAREGGIO

NAPOLI (g.m.) Attesi circa 30 milaspettatori domani sera al San Paolo. Non sarà ilpubblico delle grandi occasioni, ma comunque sitratterebbe del record stagionale per quantoconcerne l’Europa League. Mazzarri darà vita adun turnover moderato. Ancora un paio di dubbi dasciogliere anche se Gamberini sembra averscavalcato Grava per il ruolo di marcatore destromentre tra Maggio e Mesto il ballottaggio dureràfino all’ultimo minuto utile. Cavani vuole esserci eMazzarri pare propenso ad accontentarlo anchese ieri ha provato pure qualche soluzionealternativa. Al fianco del Matador giocherà Insigne.

GDS

Dubbio InsigneTRA SERIE A ED EUROPA LEAGUE

4

Domani 30 mila al San PaoloE’ record per l’Europa League

DAL NOSTRO INVIATOVINCENZO D’ANGELOVIAREGGIO (Lucca)

La scugnizzeria c’è. E an-che al Torneo di Viareggio hamesso subito in chiaro la pro-pria candidatura a recitare unruolo da protagonista. Il Napo-li di Saurini mette subito in bel-la mostra l’argenteria di casa:2-0 all’Honved Budapest, in re-te Roberto Insigne e GiuseppeFornito, protagonisti dell’undi-ci azzurro e dell’Under 19. Lastrana coppia funziona a mera-viglia, ma dietro di loro c’è tut-ta una squadra che cresce digara in gara. Nicolao, Palma,Allegra, ma soprattutto Genna-ro Tutino, il più piccolo dellacompagnia, classe 1996: 16anni e personalità da vendere.E’ lui a servire a Insigne l’assistin verticale per il gol del van-taggio alla mezzora del primotempo.

Rifinitore Nella ripresa, invece,Insigne ha messo i panni delrifinitore e dopo una bella ser-pentina sulla destra ha servitoin mezzo all’area Fornito, chedi destro ha chiuso la pratica.Soddisfatto il tecnico Giampa-olo Saurini: «Noi siamo quiper fare esperienza - ammette-, siamo qui con tanti giovani.I nostri avversari avevanoquattro ’93, noi invece abbia-mo chiuso con molti ’96. Que-

sto per me è il primo Viareggioe deve servire per far matura-re il gruppo». In vista di un fi-nale di stagione da protagoni-sta, con gli azzurri impegnatigià a marzo nella finale di Cop-pa Italia contro la Juve.

Due casi Ieri si sono verificatidue piccoli casi. Gli uruguaia-ni del Mutual, allenati dall’ita-liano Salvatore Giunta, hannobattuto 4-1 la Juve Stabia mamesso nella distinta 5 fuori-quota, contro i 4 previsti dal re-golamento. Dopo la gara la Ju-ve Stabia ha fatto ricorso, vin-cendo poi a tavolino per 3-0.L’altro caso a San Donato diSan Miniato, prima di Empo-li-Congo U. 17. I responsabilidell’impianto hanno fatto en-trare soltanto pochi accredita-ti, lasciando fuori giornalisti eaddetti ai lavori.

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Il fratello si scatenaUn gol e un assist

Meglio da titolare?Se entra, dà la svolta

Roberto Insigne, 18 anni

Lorenzo Insigne, 21 anni, attaccante del Napoli EIDON

SCALA

1:43

14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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PROSSIMO TURNOVenerdì, ore 20.45MILAN-PARMA (1-1)SabatoCHIEVO-PALERMO ore 18 (1-4)ROMA-JUVENTUS ore 20.45 (1-4)Domenica, ore 15CATANIA-BOLOGNA (0-0)GENOA-UDINESE (0-0)NAPOLI-SAMPDORIA (1-0)PESCARA-CAGLIARI (2-1)TORINO-ATALANTA (5-1)FIORENTINA-INTER ore 20.45 (1-2)Lunedì, ore 20.45SIENA-LAZIO (1-2)

MARCATORI18 RETI Cavani (3) (Napoli)15 RETI El Shaarawy (Milan)14 RETI Di Natale (4) (Udinese)11 RETI Lamela e Osvaldo (2) (Roma)10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio);Pazzini (3) (Milan)9 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Milito (3) (Inter);Hamsik (Napoli)8 RETI Denis (2) (Atalanta); Sau (Cagliari);Hernanes (1) (Lazio); Totti (1) (Roma); Icardi(Sampdoria)7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2)(Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa);Cassano e Palacio (Inter); Quagliarella(Juventus); Belfodil (Parma); Bianchi (2) (Torino)

Coppa Uefa1994-95

Eliminata aiquarti di finale

dal BorussiaDortmund.

SCoppa Uefa

1997-98Sconfitta in

finale dall’Inter.

SCoppaCoppe

1998-99Vittoria in finale

col Maiorca.

SChampions1999-2000

Eliminata aiquarti dalValencia.

SCoppa Uefa

2002-03Eliminata in

semifinale dalPorto.

Perea è biancoceleste

ilRinforzo per luglio

Non accade dalla Coppa Uefa 2003Niente turnover: Petkovic non rischia

CATANIAIzco k.o.: out 15 giorni

(g.f.) Mariano Izco si ferma:lesione del legamento collateraledel ginocchio destro. Salterà il Bologna e forse anche il Parma.

CHIEVOCruzado al Newell’s

l Chievo ha ceduto il peruviano Rinaldo Cruzado al Newell’s OldBoys (Argentina).

CADDE A BOLOGNA NEL 2002Morto tifoso in coma

È morto dopo dieci anni di coma Adriano Venturi, 41 anni, il tifoso del Modena che nel dicembredel 2002, prima del derby di A Bologna Modena, cadde da 4 metri nelfossato dello stadio Dall’Ara. Ieri sisono svolti i funerali nella chiesa diSavignano sul Panaro (Modena).

NAZIONALE CALCIO A 5Battuto il Portogallo

(m.cal.) La prima delle dueamichevoli col Portogallo sorrideall’Italia. A Treviglio gli azzurri vincono 2 1: gol di De Luca, poi Cardinale rete decisiva di Merlim. Stasera(20.30) si replica a Brescia.

ESORDIENTI A GALLIPOLITitolo al Milan

(p.m.) Il Milan vince il 10˚ torneo internazionale Esordienti «Carnevale di Gallipoli Coppa S. Mariadi Leuca». I rossoneri di Luca Morin hanno battuto in finale la Juventus di Corrado Grabbi per 3 1.

CALCIO DONNEL’Under 17 fa 0-0

(f.sal.) Pareggio senza retitra Italia e Finlandia donne Under17, nel primo dei due test in vistadella seconda fase di qualificazione all’Europeo. Domani, alle 11 a Coverciano, la seconda amichevole.

COSI’ INEUROPA

TRA SERIE A ED EUROPA LEAGUE

Momento d’oro per il giovane attaccantecolombiano Brayan Perea. Dopo aver vinto conla sua nazionale il Sudamericano under 20, perlui è arrivata pure l’ufficializzazione deltrasferimento alla Lazio, che diventeràeffettivo a partire da luglio. Nel frattempoPerea continuerà a giocare col Deportivo Cali,ma già si fa fotografare con la maglia di quellache presto sarà la sua nuova squadra

Taccuino4Lazio agli ottaviParte la sfidaall’ultimo tabù

Classifica

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 55 24 17 4 3 50 16NAPOLI 50 24 15 5 4 46 21LAZIO 44 24 13 5 6 35 26INTER 43 24 13 4 7 39 29MILAN 41 24 12 5 7 42 30FIORENTINA 39 24 11 6 7 41 29UDINESE 36 24 9 9 6 35 33CATANIA 36 24 10 6 8 31 30ROMA 34 24 10 4 10 50 45PARMA 32 24 8 8 8 30 31SAMPDORIA (-1) 28 24 8 5 11 31 30TORINO (-1) 28 24 6 11 7 27 27CHIEVO 28 24 8 4 12 25 39ATALANTA (-2) 27 24 8 5 11 21 33BOLOGNA 26 24 7 5 12 33 34CAGLIARI 25 24 6 7 11 26 41GENOA 22 24 5 7 12 25 37PESCARA 21 24 6 3 15 20 49SIENA (-6) 18 24 6 6 12 24 34PALERMO 18 24 3 9 12 21 38■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONELa classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti;2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati

STEFANO CIERIROMA

Un altro tabù da infrange-re, un altro pezzettino di storiasocietaria da scrivere. Sono sta-ti tanti quest’anno i primati cen-trati dalla Lazio di Petkovic. Al-cuni riguardano proprio il cam-mino europeo che riprende do-mani da Moenchengladbach,con l’andata dei sedicesimi diEuropa League. I biancocelestihanno chiuso il girone elimina-torio al primo posto, eventoche si era verificato una solavolta per i romani. Non solo. Ibiancocelesti hanno chiuso laprima fase europea senza scon-fitte e con 2 soli gol al passivo,risultando così la squadra colminor numero di reti subite traChampions ed Europa League.

Nuova missione Numeri che van-no confermati adesso che si fasul serio. In ballo c’è un obietti-vo che la Lazio attende da diecianni: arrivare agli ottavi di fina-le di una competizione euro-pea. L’ultima volta accadde inCoppa Uefa nella stagione

2002-03 (la squadra allenatada Mancini arrivò fino alla se-mifinale). E più in generale, inuna competizione europea, laLazio è andata così avanti soloin altre quattro occasioni. Nel-la Champions 1999-2000,quando arrivò ai quarti, nellaCoppa Coppe 1998-99 (vinta),nella Coppa Uefa 1997-98 (per-sa in finale con l’Inter) e nellaCoppa Uefa 1994-95 (la corsasi fermò ai quarti). Insomma,se batte il Borussia, la banda diPetkovic avrà già realizzato la6a migliore prestazione euro-pea della storia laziale. Con lapossibilità, poi, di migliorareulteriormente questo score.

Chi parte, chi resta Ecco perché,come del resto ha fatto spessogià nella prima fase, Petkovicnon farà ricorso al turnover do-mani sera al Borussia Park. Incampo la formazione migliore,le uniche assenze saranno for-zate: Klose e Mauri, entrambiinfortunati. Il capitano, in real-tà, questa mattina salirà sull’ae-reo che porterà in Germania lacomitiva laziale. Gli esami cuisi è sottoposto ieri hanno esclu-so complicazioni alla cavigliainfortunatasi nel match col Na-poli, ma Petko non vuole ri-schiarlo: al massimo lo porteràin panchina. In panchina ci sa-rà pure Ederson, che torna di-sponibile due mesi e mezzo do-po l’ultima presenza. E, sem-pre in panca, dovrebbe essercipure Onazi, fresco campioned’Africa con la Nigeria (rag-giungerà i compagni diretta-mente a Moenchengladbach).Resteranno invece a Roma ifuori rosa: Diakite, Foggia (po-trebbe trasferirsi in Russia), Za-rate e, buon ultimo, Cavanda.Cui Zarate ha dedicato questopensiero su twitter: «Benvenu-to tra i fuori rosa. Ti accogliere-mo calorosamente...».

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15LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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«Col senno di poi sarebbe stato meglio fare scelte differentima attaccare Baldini e Sabatini non serve. Ho fiducia in loro»

FLOP MEDIA-PUNTI DAL 1979 SOLO NELL’ERA CIARRAPICO UN RENDIMENTO PEGGIORE DELLA GESTIONE MADE IN USA

IL CASO

Roma nel caos

MASSIMO CECCHINIROMA

Tutto sommato la vita nonsi confronta con la realtà, ma conla percezione della realtà. A Trigo-ria, infatti, raccontano come ilglobal ceo Italo Zanzi sia stupitodalla rabbia dell’ambiente per lacrisi della Roma. «Questo non èsport», pare che dica. Questionedi mentalità, appunto. Facciamoun esempio. Una delle più famo-se squadre di baseball del mondoha radici proprio nella Boston delpresidente Pallotta. Ebbene i Red

Sox, complice «la maledizione diBabe Ruth» — che al momentodella sua cessione ai New YorkYankees augurò al suo ex club dinon vincere più una World Series— in effetti non se ne aggiudicòpiù per 86 anni, esattamente dal1918 al 2004. Amarezze? Infini-te, ma gli affari sono andati benelo stesso, tant’è che ora, secondoForbes, i Red Sox hanno il 6˚ mar-chio sportivo più valutato al mon-do (circa 160 milioni di dollari)dietro Yankees, Manchester Uni-ted, Real Madrid, DallasCowboys e Bayern Monaco e subi-to davanti al Barcellona.

Pallotta interviene Con questepremesse, come sorprendersi sedagli Usa siano meravigliati dellapolizia in assetto anti-sommossadavanti a Trigoria? Benvenutinell’Italia del Pallone, verrebbeda dire. Certo, detto che il busi-ness dello stadio è la vera stellapolare del nuovo progetto socie-tario, Pallotta si è impegnato indue modi: vincere entro 5 anni(ora sarebbero 3) e partecipazio-ne alla Champions subito. L’im-pressione però è che tutto si allon-tani nel tempo. E allora, dinanzialla voglia di ghigliottina dellapiazza o di imbullonamento che

sorge dalla dirigenza, Pallotta ie-ri ha scelto: sta con i vertici. «An-che se non abbiamo ottenuto ri-sultati molto soddisfacenti di re-cente — scrive —, ho fiducia neigiocatori e nello staff. Stiamo co-struendo un organico societarioe una squadra che necessitano ditempo per diventare l’orgoglio diRoma. In questi periodi di transi-zione esistono sempre casi in cui,col senno di poi, si sarebbero po-tute fare scelte differenti, ma nonintendo prendere decisioni di fac-ciata solo per soddisfare i bisognidi qualcuno a breve termine. So-no dispiaciuto poiché so che tutti

vorremmo raggiungere rapida-mente risultati, ma credo che,dal quando sono presidente, ab-biamo fatto passi in avanti perraggiungere quei risultati a lun-go termine e quella grandezza acui puntiamo. Attaccare quotidia-namente Baldini e Sabatini è inu-tile e non porta risultati. Se prefe-rite, prendetevela con me».

Nike in pole Detto che qualchebuona notizia c’è — la Nike è inpole davanti ad Adidas per losponsor tecnico — Pallotta sa be-ne come, anche in caso di dimis-sioni, al momento né lui né chi lo

consiglia abbia le competenzeper scegliere un nuovo manage-ment e quindi il rapporto dovràcontinuare. Per parte sua UniCre-dit, solvente socio di minoranza,non ha remore a finanziare anco-ra (con utili) il progetto in previ-sione stadio, anche se una Romacosì derelitta rende più difficilela vendita della propria quota equindi l’uscita di scena. Speran-ze? Soprattutto una: che gli eredidi Babe Ruth non abbiano nientedi personale contro i magnati bo-stoniani. Altrimenti i prossimi 86anni non saranno facili.

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Pallotta urla da padrone«Prendetevela con me»

Da sinistra il presidenteJames Pallotta, il dg FrancoBaldini e il ds WalterSabatini GETTY IMAGES

DARCO

16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 17: GDS 13-02-2013

Ecco cosa èsuccessodomenicaa GenovaIl rigore

Al 23’ del s.t.,sull’1-0 per la

Sampdoria,Osvaldo si

procura unrigore dopo aver

subito fallo daGastaldelloLa scelta

Osvaldo prendeil pallone e si

dirige verso ildischetto, conTotti (rigorista

storico dellaRoma) che resta

esterefattoa guardarlo

L’erroreSul dischetto va

Osvaldo, chevuole segnare

per dedicare(con tanto di

maglia) il gol aJimena Baròn, la

sua nuovafidanzata

argentina.L’attaccante tira

malissimo ilrigore (parato

da Romero) e laSamp vince 3-1

ContestatoAll’aeroporto di

Genova, nelviaggio di ritorno

a Roma, i tifosigiallorossi

contestanoOsvaldo. Ieri ilbis a Trigoria

RINFORZO IN DIFESA

Adesso è ufficiale. Ieriinfatti gli esami hannoaccertato che Castan ha unalesione al collaterale medialedel ginocchio sinistro. Lo stopsarà di 6 settimane. Curiosità:ieri Sabatini ha chiamato Osti,d.s. della Samp, perlamentarsi delle parole di DelioRossi contro Burdisso.

E IL D.S. CHIAMA OSTI

CHIAMATO L’AGRONOMO

Pescara, oggiarriverà l’okper Kroldrup

Rigore fallito: tifosicontro l’argentinoIl tecnico strigliail capitano checi resta male

AMARADOMENICA

BERGAMO AAA Cercasicampo di gioco decente. Lagara con il Catania harisollevato il problema, oltre allezolle del Comunale. Domenica siè toccato il fondo e l’Atalanta hadeciso di intervenire d’urgenza.Anche se trovare una soluzioneimmediata non è semplice. Ieric’è stato un incontro conl’agronomo Zeduri che ha inmano la gestione del terrenodel Comunale, ma ognidecisione verrà rimandata aoggi quando un tecnico dellaLega farà un sopralluogo allostadio. Insieme verrà presa unadecisione. L’Atalanta è prontaanche a fare una rizollaturaimmediata, ma la questione nonè semplice. In primis per itempi: il campo è usato anchedall’AlbinoLeffe e fino a metàmarzo non ci saranno duesettimane di fila senza partite.In caso di intervento, si faràsubito domenica sera dopoAlbinoLeffe Carpi per avere ilcampo pronto perAtalanta Roma del 24 febbraio.Poi ci sono i costi, da 200 a400mila euro per l’erba cheintanto anticiperà l’Atalanta:l’amministrazione comunale nonsembra disposta a caricarsi icosti dell’intervento, mentrel’Atalanta lo considera unintervento straordinario, quinditeoricamente a carico delComune. E poi c’è anchel’AlbinoLeffe che usufruiscedello stadio. Oggi ne sapremodi più.

Guido Maconi© RIPRODUZIONE RISERVATA

PESCARA Per Kroldrupoggi dovrebbe diventare ungiocatore del Pescara. Ildifensore danese, 33 anni, èrientrato ieri da Copenaghen eincontrerà, a Bologna, nelpomeriggio, il ds abruzzeseDaniele Delli Carri. L’accordocon il procuratore Gallovich èstato già trovato: quattro mesidi contratto per il centrale exFiorentina, con opzione per ilrinnovo a favore del club diSebastiani in caso di salvezza.Kroldrup avrà un ingaggio moltoridotto e premi legati allepresenze. Prima di metterenero su bianco, però, dovràsostenere qualche giorno conBergodi, che vuole tastarne lecondizioni fisiche, dopo il graveinfortunio al tendine d’Achilleche lo ha fermato un anno fa. «Ilgiocatore è molto motivato e siè detto disposto ad accettare lenostre condizioni – ha detto ieriDelli Carri – Crediamo moltonella sua esperienza che ci saràutile specie nel finale distagione per conquistare i puntidecisivi della salvezza».

Orlando D’Angelo© RIPRODUZIONE RISERVATA

ANDREA PUGLIESEROMA

Alla fine, è tutta una que-stione di regole. Lo ha detto ierianche Andreazzoli nella riunionetecnica, anche se le regole le do-vrebbe dare lui. Tra queste ci so-no anche i rigoristi, cosa che il tec-nico della Roma si è dimenticatodi chiarire prima della Samp, dan-dola per scontata. Così non era,visto il gesto di Osvaldo. Andreaz-zoli ci è tornato su: in modo durocon Osvaldo («Devi rispettare legerarchie, questi atteggiamentinon vanno bene»), ma anche conTotti. Rimproverandolo così:«Sei tu il rigorista, dovevi toglier-gli la palla e battere quel rigore».Peccato solo che Francesco ab-bia aspettato a lungo un cennodella panchina, guardando co-sa stesse facendo Osvaldo edevitando discussioni in campo.Ma nessuno è intervenuto.

Retroscena Ieri a Totti era-no arrivate le voci di lamen-tela di alcuni dirigenti, con-vinti che nella circostanzaavesse sbagliato più lui cheOsvaldo. Tanto che il capita-no aveva pensato di rilasciare

delle frasi al suo sito, per chiarirecome in 20 anni non si fosse maitirato indietro dalle responsabili-tà. L’intenzione è arrivata alleorecchie di Sabatini, che si è subi-to preoccupato del contenuto, so-prattutto che Totti non andassein collisione con Osvaldo. France-sco gli ha quindi fatto sapere ilsenso, decidendo poi però di so-prassedere. Anche se non è dettoche non parli nei prossimi giorni.

Contestato Nel frattempo, a Tri-goria saliva la rabbia verso Osval-do (che è stato tenuto a rapportoanche dal club), con una ventina

di persone che hanno aspettatofuori i giocatori, prendendo-

sela proprio con l’italoargen-tino. Insulti, richieste dichiarimenti (non assecon-

date), a cui hanno fatto se-guito calci e pugni alla macchina.La sua storia d’amore con Romaoramai è ai minimi storici.

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4Osvaldo aggreditoAndreazzoli a Totti:«Dovevi tirare tu»

Castan: lo stopsarà di 50 giorni

Rizollatura:l’Atalantaci pensa

Osvaldo sbaglia malamente il rigore con la Samp AP

Sotto PabloDanielOsvaldo,27 anni,si dispera.L’attaccanteè alla Romadal 2011LAPRESSE

Per Kroldrup, 33 anni ANSA

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FILIPPO GRIMALDIGENOVA

Genoa-Siena, la stangata. Per i fatti le-gata alla gara del 22 aprile 2012 al Ferraris,sospesa in seguito alle intemperanze degliultrà rossoblù, che avevano chiesto e ottenu-to di far togliere le maglie da gioco ai gioca-tori del Grifone, la Commissione Disciplina-re Nazionale, presieduta da Sergio Artico,ha inflitto un mese di inibizione al presiden-te Enrico Preziosi e un'ammenda globale di280 mila euro al club genoano, così divisi:30 mila euro di multa allo stesso Preziosi,100 mila euro alla società e 10 mila euro cia-scuno a 15 giocatori tesserati per il Genoanella stagione passata. Ritenuti colpevoli,in quella circostanza, di avere assecondatola richiesta ultrà di sfilarsi e consegnare lemaglie da gioco. Si tratta di Frey, Gran-qvist, Rossi, Bovo, Kucka, Antonelli, Jor-quera, Veloso, Zé Eduardo, Mesto, Gilardi-no, Biondini, Kaladze, Palacio e Birsa.Prosciolto l'ex team manager Salucci.

I fatti Un verdetto maturato dopochè il 15 no-vembre scorso la Corte di Giustizia Federaleaveva accolto il ricorso presentato dal Procura-tore federale contro l'improcedibilità nei con-fronti del presidente rossoblù e dei giocatori.Come si ricorderà, quel giorno a Marassi, con ilGrifone in svantaggio per quattro a zero a metàgara, un gruppo di un centinaio di ultrà (tuttiidentificati: alcuni di loro andranno a processonei prossimi giorni) impose lo stop della gara,costringendo di fatto la squadra quasi al com-pleto a togliersi le maglie, che vennero poi con-segnate nelle mani del capitano Rossi.

Il ricorso Ieri sera, però, parlando proprio con laGazzetta dello Sport, il presidente Preziosi è sta-to lapidario commentando la sentenza della Di-sciplinare: «Non accetto nella maniera più asso-

luta il verdetto, tanto che abbiamo giàpresentato ricorso. Come ricordere-te, eravamo già stati assolti in pri-ma istanza, ma a quella decisione si

era opposto il procuratore Palazzi. Sitratta di un verdetto, questo, che non

rispecchia assolutamente i fatti». Poiha aggiunto, a chiusura del suo

commento: «Chi era sul posto saesattamente come si eranosvolti i fatti. Poi, ognuno puòagire secondo coscienza. Io

non dico altro». Una frasepronunciata probabilmente

non a caso dal presidente Pre-ziosi. Quel 22 aprile, a caldo, nel-la sala-stampa del Ferraris, il nu-

mero uno del Genoa aveva presola parola fornendo una ricostruzionedei fatti in cui la disposizione di fartogliere le maglie alla squadra, asse-condando gli ultrà, sarebbe statafatta dalle forze dell’ordine. Unadichiarazione poi corretta in sera-ta e smentita il giorno dopo dai

responsabili dell’ordine pubbli-co.

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tutti i giorni in tempo reale su

Genoa

Palermo

Udinese Fiorentina

Ha qualche sassolino da to-gliersi Egidio Arevalo Rios. Il cen-trocampista uruguaiano, che all’ini-zio dell’avventura palermitana haun po’ stentato, ha vissuto l’ultimoperiodo ai margini della squadra.Problemi che il numero 20 rosaneroriconduce alla gestione dell’ex ammini-stratore delegato Pietro Lo Monaco.

Senza giri di parole Rios, che è stato anche sulpunto di essere ceduto diventando uno deipomi della discordia tra il presidente Mauri-zio Zamparini e l’ex amministratore delega-to, non usa tanti giri di parole. «In tredici an-ni di carriera non mi era mai capitato qualco-

sa di simile – spiega Rios –. Con Giorgio Perinet-ti andava tutto bene, ero felice di stare a Paler-mo, poi con l’arrivo di Lo Monaco è cambiatotutto e non ho mai capito perché. Ho parlatocon lui solo una volta senza che emergesseroproblemi, la verità, però, è che mi ha emargina-to. Quando sono rientrato dalle vacanze di Na-tale mi sono ritrovato in uno spogliatoio a par-te, escluso dal resto della squadra, e mi è statodetto che era una scelta di Lo Monaco. Sembra-va più che altro un capriccio, anche perché insettimana mi allenavo come fuori rosa e poi ladomenica giocavo. Non ho mai pensato di anda-re via da Palermo, l’unico che lo voleva era Lo

Monaco, non avevo mai visto un di-rettore che avesse un peso più for-te di un presidente».

Spaccatura Rios è convinto chegli ennesimi cambi voluti dal pre-sidente potranno fare bene alla

squadra. «Dopo l’arrivo di Lo Mo-naco si è creata una divisione nello

spogliatoio e non c’era serenità – spie-ga –, adesso con Perinetti e Malesani èritornata la tranquillità che c’era ad ini-zio stagione e siamo tutti convinti di po-tere raggiungere la salvezza. I tifosi pe-rò ci devono stare vicini».

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Per i fatti della partita col Siena, multe al clube ai giocatori e un mese a Preziosi: «Ingiusto»

BOLOGNA

Il caso delle maglieStangati i rossoblù

Taider,anno neroOperatoancoraalla mano

NICOLA ZANARINIBOLOGNA

Cagliari

www.gazzetta.it/Calcio

A Firenze si chiedono che fine abbia fattoil vero Roncaglia: quel difensore accolto trion-falmente dalla piazza (visto il passato nel Boca,ex squadra di Batistuta) ed eletto a simbolo delnuovo corso viola. Un concentrato di grinta, at-tenzione, velocità e muscoli. Prototipo del mar-catore moderno, uno da cui, se di mestiere fail’attaccante, preferisci stare alla larga. Tackle erecuperi: sguardo da duro, cuore tenero, rendi-mento altissimo. Quel Facundo è svanito nelnulla da oltre un mese. E la stabilità difensivadella Viola passa da un suo recupero.

Favola Acquistato a costo zero (contratto scadu-to e non rinnovato), Facundo si aggrega ai com-pagni a Moena, rinunciando ad alcuni giorni diferie. Il mondo del tifo lo adotta, lui rispondecon grandi prestazioni. Ed alla quarta di cam-pionato segna il suo primo gol italiano, a Par-ma, con una botta da trenta metri sotto l’incro-cio. La sua sembra una favola, si parla di unapossibile convocazione nella Nazionale di Pran-delli. Esce anche un libro. «Il mondo gira graziead un calcio di Facundo», uno dei tanti aforismiriferiti all’argentino.

Blackout L’anno nuovo parte nel peggiore deimodi. La sfortuna affonda la Fiorentina il 6 gen-naio contro il Pescara. E Roncaglia ci mette delsuo mandando in porta Celik con un grossola-no errore. Rimane fuori per scelta tecnica con-tro Udinese e Roma (Coppa Italia). Rientra con-tro il Napoli, segnando casualmente da centro-campo. Ma a Catania sbaglia ancora. E la violaperde. Con la Juve gioca malissimo ed ora ri-schia il posto per domenica con l’Inter. L’impe-gno rimane massimo, il risultato no. Detto chel’affare resta positivo (acquistato a zero, guada-gna 650 mila euro annui), la società pensa an-che al futuro. Sono stati rifiutati gli oltre seimilioni offerti dalla Russia (Rubin), ma gli sce-nari in estate potrebbero cambiare. Facundoha tre mesi per tenersi la Fiorentina.

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Roncaglia flopAdesso rischiala cessione

L’argentino in piena involuzionenon è più l’idolo dei tifosi viola

Arevalo Rios pungel’ex a.d. Lo Monaco«Mai visto un direttore conmaggior potere del presidente»

a

I manifesti «elettorali» a Udine per Di Natale FOTO PRESS

Doveva essere la stagionedella consacrazione diSaphir Taider (nella foto),che invece stenta a spiccareil volo per suoi demeriti maanche per sfortuna. Ilcentrocampista classe '92 èstato operato alla manodestra per la frattura al terzoe al quarto metacarporimediata contro il Siena eriprenderà ad allenarsi fraqualche giorno con unaprotezione, che però rischiadi limitarlo parecchio inpartita. Per il franco-tunisinoè il secondo infortunio delgenere dopo quello del 18

novembre, quando si ruppelo scafoide della manosinistra. Nella gara con ilPalermo il numero 6rossoblù fu anche espulso eavrebbe comunque perso latrasferta con la Samp. Orasalterà Catania e Pioli speradi recuperarlo perBologna-Fiorentina del 24.Dopo le 14 presenze dellasua prima stagione darincalzo, nella secondal'erede designato diMudingayi ha giàcollezionato 21 gettoni e 1800minuti in campo, ma senzaconvincere. La promettente

estate con tanto di doppiettaal Varese in Coppa Italia nonha avuto seguito. Nel ruolodi finto trequartista sulletracce del regista avversariol'acerbo Saphir ha fatto soloconfusione. Anche accanto aPerez in mediana nel 4-2-3-1Taider non ha dato il megliodi sé. Al suo posto domenicagiocherà Krhin, mentre inpanchina potrebbe vedersiper la prima volta Naldo. Ildifensore brasiliano inprestito dal Granada dellafamiglia Pozzo è statopresentato ieri e aspetta iltransfer.

A pochi giorni dalle elezioni Udine ha giàespresso la sua preferenza. E se si candidasse dav-vero, Antonio Di Natale la spunterebbe. Tutto ènato con ironia la sera del comizio di Beppe Gril-lo. L’artista Luciano Lunazzi, che voleva saliresul palco, è arrivato in piazza con i poster eletto-rali con la faccia di Di Natale e la celebre scritta«Vota Antonio» (citazione di un celebre film conTotò). I manifesti sono stati affissi negli appositispazi dedicati ai candidati. E così il «Vota Anto-nio Di Natale» è diventato un cult a Udine. Il tut-to mentre in Comune impazza la lotta per il sin-daco che verrà eletto ad aprile: quello uscente,Furio Honsell, non ha ancora uno sfidante ufficia-le. Ma dovrebbe essere Adriano Ioan.

Pinzi ko Un po’ meno divertenti le cose all’Udine-se. Ieri Guidolin ha capito che dovrà rinunciare alungo a Giampiero Pinzi: gli esami hanno eviden-ziato una lesione di secondo grado al muscoloretto-femorale della coscia destra, 40 giorni distop. Ieri nell’amichevole col Fontanafredda ibianconeri hanno vinto 4-0, ma Heurtaux si è fat-to male alla caviglia sinistra. Non sembra grave.

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FRANCESCO VELLUZZIMILANO

Verso le elezioni:Udine sta con TotòIronici manifesti per Di Natalesindaco. Pinzi, 40 giorni di stop

FILIPPO GRIMALDIGENOVA

GIOVANNI SARDELLIFIRENZE

Il Cagliari spiegato ai ragazzini. E’ uscito«Cuori rossoblù», libro edito da Condaghes escritto da Angela Latini, signora marchigiana ma-dre di tre bambini e appassionata tifosa del Ca-gliari. Come tante persone della sua generazio-ne, Latini venne «folgorata» dal Cagliari delloscudetto del 1970. In giro per l’Italia ci sono mol-ti simpatizzanti del Cagliari. Cinquantenni nonsardi e però rossoblù dentro grazie alle gesta diGigi Riva & C. La signora Latini ha scritto il suotributo sotto forma di racconti per lettori «dagliotto anni in su». A noi è piaciuto questopassaggio: «Ogni sera, pri-ma di dormire, recitavo laformazione del Cagliari.Me la ricordo ancora: Al-bertosi, Martiradonna,Mancin, Cera, Niccolai, Bru-gnera, Domenghini, Nené,Gori, Greatti, Riva». In quelfavoloso Cagliari ebbero unpeso notevole anche Zignolie Tomasini. Sogni d’oro.

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SEBASTIANO VERNAZZAMILANO

Dal 1970 fino a oggi:Riva&c. per ragazziUn’autrice marchigiana ha scrittoil libro delle favole rossoblù

FABRIZIO VITALEPALERMO

Sculli e Preziosi, e sotto Marco Rossi con le maglie

Taider

Arevalo Rios

Facundo Roncaglia, 26 anni, difensore argentino AP

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A nche in questi giorni diffi-cili, in cui dobbiamo fare i

conti con le notizie più impensa-bili, lo sport riesce a sorprender-ci. E stavolta non parliamo didoping, ma di Olimpiadi. Tuttoavremmo pensato ieri mattinatranne che l’Esecutivo del Cio,trasformato in una sorta diGrande Fratello internazionalecon tanto di nomination edesclusioni eclatanti, decretassel’uscita di scena di una delle di-scipline più legate alla storiadello sport, addirittura conna-turato a uno dei gesti primor-diali dell’uomo, la lotta. Pro-prio così: i quattordici alti mem-bri che compongono l’esecuti-vo del Cio, con voto anonimo,ieri hanno compiuto il delittosportivo più aberrante e inatte-so. Sì, inatteso perché lo sportche ha dato all’Italia 7 indelebi-li medaglie d’oro non sembravaneanche figurare nella shortlist delle nomination e perchéla lotta figura sia nelle Olimpia-di antiche sia nella prima edi-zione di quelle moderne.Quell’azione naturale (come lacorsa e il pugilato) con cui i no-stri progenitori risolvevano di-spute tribali o conflitti persona-li, ha trovato nelle due discipli-ne olimpiche della lotta, liberae greco romana, una codifica-zione e una regolamentazioneche il Cio ha cancellato con uncolpo di spugno. Per la verità ie-ri l’Esecutivo si è limitato a rac-comandarne l’esclusione allasessione plenaria di settembrema la ratificazione appare scon-tata. Mentre sembra solo uncontentino quello di potersi ac-codare agli altri sette sport (ba-seball-softball, karate, squash,arrampicata, wakeboard, rotel-le e wushu) che in maggio sipresenteranno all’Esecutivo diSan Pietroburgo per la sceltadella «new entry». In realtà, sot-to la falsa copertura della «mo-dernizzazione» quattordici «no-tabili» provenienti da tutto ilmondo hanno escluso la disci-plina che godeva delle minoriprotezioni a livello federale.Pur volendo credere alla buona

fede dei votanti, blanditi e cor-teggiati da giorni e giorni dai di-rigenti degli sport a rischio, sifa fatica a credere a quanto di-chiarato dal portavoce del Cio,Mark Adams: «Questo è il rinno-vamento. Non si tratta di capirecosa è sbagliato nella lotta, macosa c’è di giusto nei 25 che ri-mangono». Il tutto in base a 39parametri che, per ogni sport,dovevano considerare diffusio-ne, audience e appeal televisi-vo, spettatori presenti a Londrae spettacolarità. I maligni fan-no presente che, in mancanzadei requisiti suddetti, iltaekwondo, portato ai Giochidalla Corea ai tempi di Seul ’88,si sia affidato al profumo deidollari della Samsung, munifi-co sponsor olimpico. E ci chie-diamo anche in base a quale cri-terio alla lotta è stata preferitoil pentathlon moderno, vittimadesignata della vigilia che, aproposito di universalità, a Lon-dra vantava 26 nazioni iscrittecontro le 71 del «wrestling».Dopo aver rischiato di uscire an-che nella tornata precedenteche ha sacrificato il baseball, ilpentathlon è stato ancora unavolta salvato dalle capacità di-plomatiche di Samaranch ju-nior (Juanito, figlio di Juan An-tonio) che lo ha glorificato ai ta-volini del bar olimpico come fi-glio prediletto di De Coubertin.Certo, il pentathlon ha avuto ilmerito (a differenza della lot-ta) di modernizzare in conti-nuazione i suoi regolamenti maè pur sempre uno sport in cuiuna sola disciplina o un sorteg-gio possono decidere il meda-gliere. E, se non una minore tra-dizione, il pentathlon vanta si-curamente una minore diffusio-ne rispetto alla lotta che è domi-nata nel medagliere dagli StatiUniti (dove è il terzo sport olim-pico per numero di medagliedopo atletica e nuoto). Soprat-tutto: chi dirà ora all’Azerbai-gian, all’Iran o alla Turchia cheverrà a mancare il loro principa-le serbatoio di medaglie? Iro-nia della sorte: potrebbe essereproprio Istanbul, dove le peda-ne sono di casa, ad ospitare nel2020 la prima Olimpiade senzala lotta.

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L a Juve è già tra le otto migliori squadre d’Eu-ropa, ma il grandioso 3-0 inflitto al Celtic

nella sua tana non chiude soltanto il conto congli scozzesi: apre ai bianconeri anche nuove pro-spettive Champions. Ora le big, dal Barça, al Re-al, al Bayern si devono preoccupare. L’elimina-zione del Chelsea — campione in carica — erastato un primo indizio. Il successo in Ucraina sul-lo Shakhtar, necessario per qualificarsi tra le pri-me dei gironi, aveva aggiunto un secondo indi-zio. La partita di ieri chiude il cerchio, diventaquasi una prova.Naturalmente la Juve non è l’unica outsider. Ierisera ne abbiamo vista un’altra in azione. Il Psg diCarletto Ancelotti ha giocato a Valencia un pri-mo tempo quasi perfetto. Impostazione moltoitaliana, con un potenziale offensivo enorme: Pa-store, Lavezzi, Lucas e Ibra hanno affondato pas-saggi e colpi nella difesa del Valencia, lasciandol’iniziativa agli spagnoli ma controllando la situa-zione. Anche questo Paris-Saint Germain puòcrescere e fare strada, a patto che tenga botta pernovanta minuti e che Ibra riesca a spezzare il suo

complesso Champions. Nei minuti di recupero,dopo il 2-1, lo svedese non è riuscito a controlla-re l’istinto e si è fatto espellere complicando lavita ad Ancelotti per la sfida di ritorno.A Glasgow, invece, la Juve è stata grande anchea non reagire alle provocazioni biancoverdi. Gliscozzesi hanno giocato un calcio molto fisico eabbastanza primordiale, costringendo i bianco-neri a compattarsi nel vecchio solco italiano: dife-sa e contropiede, atteggiamento per lunghi trattinon molto diverso da quello del Milan di Rivera ePrati che quasi mezzo secolo fa riuscì a violare(prima e unica vittoria italiana) il campo del Cel-tic. Marchisio e Matri sono stati magnifici, comeBarzagli e Bonucci in difesa. E quando il furoreatletico del Celtic è svaporato, anche Andrea Pir-lo è salito in cattedra. Il bello della squadra diConte sta nella capacità di adattarsi e persistere,di staccare le ali da terra quando gli altri restanoincollati nel pantano. Il ritorno è una formalità,vedremo chi toccherà alla Juve in aprile.Intanto Mourinho dice di avere una certezza. E’convinto che non-c’è-due-senza-tre, che un’altraChampions la vincerà di sicuro. Ma c’è un’urgen-za che lo spinge a farlo subito, con questo Realormai spacciato nella Liga. La sfida di stasera alBernabeu è uno scontro tra colossi, con tante par-tite dentro allo stesso match. Sappiamo che Mouaspira a sostituire un giorno Ferguson sulla pan-ca dello United. Uno dei due uscirà a pezzi, daldoppio confronto: ma Sir Alex può ancora conso-larsi con un successo in Premier, invece per Mouil flop può accendere i titoli di coda sulla sua av-ventura madrilena.Il Real ha un potenziale enorme e parte favorito,perché le star merengues, da Cristiano Ronaldoin giù, hanno bisogno di incontrare grandi squa-dre per rendere al top. Ma il Manchester Unitedsta crescendo, sembra più solido in difesa e harecuperato Rooney, un’importante alternativa aigol pesanti di Van Persie. Il confronto tra Real eUnited, di solito non delude. Il match di diecianni fa, col tris di Ronaldo e la doppietta di Be-ckham fa parte dell’antologia del calcio. Quellodi stasera rischia di assomigliargli, almeno unpo’. Conviene tenerlo d’occhio.

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ilCaso

TwitTwit

P revenire reti su calci da fermo diventa diffi-cile, ma si può provare a limitare i danni:

negli anni ho visto marcare a uomo, a zona, ounire le due cose e posso dire che nessun meto-do è infallibile, il gol lo prendi sempre. Per prova-re a contenere gli avversari un allenatore deveinnanzitutto valutare le caratteristiche dei gioca-tori che ha a disposizione, poi darglimaggiori sicurezze possibili. Parten-do dal Milan, prima di Ibra e oranon ha mai avuto grandi saltatori, esui gol da calci piazzati quasi sempresono andati in difficoltà. Oggi di fortisaltatori, a parte i difensori centrali evolendo Ambrosini, ha poco. Per questoAllegri dispone i suoi a zona. Lo stesso, dasempre, fa la Roma. Mentre l’Inter, questaInter, è più strutturata, almeno dietro. Con-te alla Juve mischia: marcature individuali,più 2-3 giocatori disposti a zona sul primo esecondo palo, più chi attacca la palla da li-bero. Ognuno interpreta a modo suo, di-pende dalle situazioni e da chi hai di fron-te, certo è che marcare sulle palle da fer-mo non è semplice. Bisogna capire questo: il van-

taggio ce l’ha sempre chi batte. Chi difende puòportare blocchi, movimenti che possano ingan-nare gli avversari, ma può non bastare. C’è chi faarretrare in area gli attaccanti: ma molti non so-no abituati, possono perdere l’uomo, non hannola stessa attenzione di un difensore. Quando gio-cavo io ricordo che un marcatore bravissimo eraSerena, ma per il resto, ripeto, non hanno la stes-sa concentrazione. Conclusione: come marchimarchi, a zona, a uomo o misto, qualche gol loprendi sempre, le statistiche lo confermano.Proprio dai dati si può vedere chi subisce meno e

prendere esempio. Poi tocca all’abilitàdell’allenatore capire le risorse adisposizione e farle rendere al

massimo, anche attraverso un attento stu-dio degli avversari. Domenica scorsa l’Intersapeva che il Chievo avrebbe marcato a zo-na, e ha messo Ranocchia (foto Ansa) dovec’era Hetemaj, facendone prevalere la fisi-cità. Contro la Fiorentina invece marche-rei il meno possibile a uomo, loro hannogiocatori bravi a sfruttare i blocchi. Biso-gna adeguarsi: nella mia carriera da tecni-co dei ragazzi ho sempre marcato a uomo,quest’anno avendo una rosa poco struttu-rata, ho scelto di difendere a zona.

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dai retta allo Zio

Sherlock Holmes"@klausMyKing:@MariaSharapova, per un giornochi vorresti essere di loro tre?

laPuntura

PREVENIRE I GOL SUI CALCI DA FERMODIPENDE DALL’ABILITÀ DEL TECNICO

voglio ringraziare@gallinari8888 for avermitrovato un biglietto per lapartita di stanotte. Ho fattovedere alla mia prima figliail mio gioco. Lei non èrimasta moltoimpressionata, ma va beneuguale

Giochi, la lottanon meritavaquesta esclusione

A quest’ora della prossimasettimana, noi finiremo ilprimo giorno di test

Pilota della Ferrari

Ragazzi sono un po' in crisiper il vestito per Sanremo...Voi che dite, lungo o corto?

di VALERIO MARINI

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

@MariaSharapova

Ex cestista della Mps

@alo oficial

LA JUVE DI GLASGOW METTE PAURAE’ UN AVVISO ALLE BIG DI CHAMPIONS

@Shaun Stonerook

@flavia pennetta

Azzurra di tennis

inContropiede

di ROBERTO PELUCCHI

di FAUSTO NARDUCCI

di ALESSANDRO DE CALÒ

di BEPPE BERGOMI

laVignetta

di DAN PETERSON

Campionessa di tennis

f

ilCommento

Andrea Minguzzi a Pechino, ultimo oro italiano olimpico EPA

I GOLDEN STATE VESTONO IN T-SHIRTBRAVA NBA, IO LO FACEVO GIA’ IN CILE

L’ NBA è formidabile. Il 22 febbraio, i Gol-den State Warriors giocheranno con

una divisa particolare: non una canottiera,bensì una T-Shirt, con le maniche. La Nba di-ce: «Rivoluzionario!». Per loro, forse, sì. An-zi, hanno ragione: Per la prima volta, unasquadra NBA andrà in campo con un topche non è una canottiera. Fra l’altro,sono anche belle. Ovvio, l’Adidas, for-nitore, ha voluto fare colpo e l’hannofatto. Saranno anche divise tecnologi-che, aerodinamiche, che permetto-no all’atleta di far respirare la pelle.Ma l’idea di una T-Shirt come top

non è, per niente, nuova nel basket, quantomenonegli USA. Dico solo che il mio Cile ha giocato conla T-Shirt sempre. Idea mia. Motivo? Diversi. Spes-so si giocava in palestre non riscaldate, quindi

non volevo rischiare che i miei si prendesseroun’influenza. Poi eravamo una squadra di

piccoli (pivot 195 cm, per intenderci, etre sotto 180 cm in quintetto, più un'ala

grande di 188 cm), e non volevo chesembrassero... ancora più picco-

li! Quindi, una bella T-Shirt, conCHILE in grande, ed eravamoanche eleganti da vedere. Poi,

al livello Ncaa, diverse scuole

usavano la T-Shirt. Più famosa La Salle, campioneNcaa nel 1954, con il mitico Tom Gola in quintetto.Divisa bellissima, con le piccole coste sulle spalle.Infine, nel mio Illinois, nel leggendario Torneo del-lo Stato, cui partecipavano oltre 950 licei, diversesquadre usavano la T-Shirt. Appena vista la foto misono detto: «Grande idea! Mi piace, e non poco!Perché qualcuno non ci ha pensato prima?». Ovvioche in questa operazione c’è forse business, marke-ting, merchandising. Ma è giusto così. Io sono d’ac-cordo perché è funzionale, diverso, bello, pratico,folkloristico. Insomma nuovo. E Golden State vince-rà la prima gara in T-Shirt moderna!

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MARIA SHARAPOVA

SHAUN STONEROOK

FLAVIA PENNETTA

FERNANDO ALONSO

La Juve festeggia dopo l’1-0 di Marchisio LAPRESSE

Le dimissioni del Papahanno sorpreso ancheZamparini: ci avrebbetenuto molto a esonerareanche lui.

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ROBERTO PELUCCHI

Si poteva intuire che glispogliatoi dello stadio Piola diVercelli sabato scorso potesse-ro essersi trasformati in un salo-on del vecchio West, adesso neabbiamo la certezza. Il giudicesportivo ha usato la mano pe-sante: la Pro dovrà giocare lapartita casalinga contro il Baridi sabato 23 a porte chiuse; ildirettore generale Giancarlo

Romairone è stato inibito finoal 15 maggio (più 10 mila eurodi ammenda) per avere più vol-te offeso e minacciato l’arbitroVelotto; il capitano Matteo Ab-bate - espulso nell’intervallo - èstato squalificato per quattrogiornate per ingiurie e minacceal direttore di gara e «un atteg-giamento aggressivo, limitatosolo dall’intervento di alcunisuoi compagni»; l’altro espulso(Borghese) se l’è cavata conuna giornata di stop, mentredue ne ha prese persino il mas-sofisioterapista Stefano France-se. Al club anche 10 mila eurodi ammenda. Sono i risultatidel rodeo che si è scatenato alla

fine del primo tempo di Pro Ver-celli-Sassuolo (finita 1-3), parti-ta avvelenata già alla fonte dal-la designazione di Velotto diGrosseto, considerata inoppor-tuna dai vercellesi perché lasquadra toscana è coinvolta nel-la lotta per la salvezza.

Gli episodi contestati Il compor-tamento dell’arbitro, poi, hacontribuito a surriscaldare an-cora di più un ambiente già pre-venuto: in particolare, sono sta-ti contestati il doppio rigore pergli emiliani (in particolare ilpresunto fallo di Vinci su Catel-lani) e il rosso a Borghese. Nelcomunicato del giudice Emilio

Battaglia si legge che «l’arbitroassieme ai suoi collaboratori ve-niva verbalmente aggredito da6-7 persone che non avevanol’autorizzazione a essere pre-senti in quei locali». Tra questeRomairone, che «inveiva neisuoi confronti, pronunciandoad alta voce espressioni pesan-temente ingiuriose e offensi-ve». Velotto è riuscito a fatica achiudersi nello spogliatoio. Lacontestazione è proseguita an-che a fine partita. L’eco di quan-to stava succedendo al Piola hasuperato velocemente l’oceanoe ha raggiunto a San Francisco,dove si trovava per lavoro, ilpresidente Massimo Secondo.Il quale, furibondo, ha telefona-to al presidente della Lega, An-drea Abodi, minacciando dinon far rientrare la squadra peril secondo tempo.

Le reazioni Ieri, sempre dagliStates, Secondo ha rincarato ladose: «Sono disgustato da que-sto mondo. Faremo ricorso e michiedo: se queste cose fosseroavvenute in piazza più impor-tanti, oggi saremmo qui a com-mentare questa squalifica?». Siribella anche il tecnico Bra-ghin: «Gli allenatori sbagliano,i giocatori sbagliano, i tifosi sba-gliano, gli arbitri no. Ormai i

protagonisti sono loro: credo-no di essere sempre nel giusto».Basito il sindaco Andrea Corsa-ro: «Già sabato è stato commes-so un errore, ora è stato reitera-to». E con una (singolare) notahanno preso posizione persinoil presidente della Provincia,Carlo Riva Vercellotti, e l’asses-sore allo Sport, Davide Gilardi-no, che hanno chiesto: il deferi-mento di Velotto, la cancellazio-ne delle squalifiche e delle san-zioni, il rimborso dei biglietti acarico dell’arbitro, la ripetizio-ne della partita, e le scuse di Fe-dercalcio, Lega e Aia.

(ha collaboratoRaffaella Lanza)

IL GIUDICE SPORTIVO

Ecco che cosa èsuccesso sabato

al Piola di Vercelli

SRIGORE - 1

Al 10’, con la Proin vantaggio,

l’arbitro ha datoun rigore al

Sassuolo: il tirodi Terranova è

stato parato

SRIGORE - 2

Lo stessoTerranova, nel

tentativo diribattere a rete,è stato steso daBorghese: altrorigore, rosso al

difensore di casae tiro vincente

di Terranova

SPROTESTA

Poco primadell’intervallo,

dopo il 2-1, la Proha sfiorato il pari:in mischia Longhiavrebbe deviato

con un braccio

SIN NOVEAbbate ha

protestato ed èstato espulso al

rientro neglispogliatoi. DoveVelotto è stato

contestato

SDOPOGARA

La partita è finita3-1 e più di cento

tifosi fuori dalPiola hanno

atteso l’arbitroper insultarlo

mentre partiva

Squalificati in 31Latina: una garasenza Kolawole

Sanzioni pesanti per gli insulti e le minacce a Velotto:4 turni ad Abbate, il d.g. Romairone inibito per 3 mesi

LA SITUAZIONEIL CASO

FIRENZE Il giudicesportivo della Lega Pro hasqualificato 31 calciatori (22 diPrima divisione, 9 dopo irecuperi di Seconda.PRIMA DIVISIONE Espulsi: unagiornata a Burzigotti (Barletta),Aya (Reggiana), Zammuto eBurato (Treviso), M. Belotti(AlbinoLeffe), Bianco e Concas(Carpi), Ferrini (Pavia), Calvano(San Marino) e Vannucchi(Entella). Non espulsi: unagiornata a Tortori e Fernandez(Paganese), D’Angelo (Avellino),Allegretti (Barletta), Kolawole(Latina), Mengoni (Benevento),Djuric (Cremonese), Zappino(Frosinone), Liviero (Perugia),Sbraga (Pisa), Layeni (Prato) eStaiti (Entella). Ammende:2.000 euro Nocerina; 1.500Carpi; 1.000 Latina.SECONDA DIVISIONE Espulsi: unagiornata a Franchino (Monza) eMazzuoli (Alessandria). Nonespulsi: una giornata a Rossi(Santarcangelo), Gualdi(Renate), Ferrani (Teramo),Cammaroto (Alessandria),Nossa (Pro Patria), Finotto eValagussa (Monza). Ammende:2.500 euro al Monza.

MILANO Oltre ai provvedimento sullaPro Vercelli, il giudice sportivo della Serie B haanche squalificato per una giornata Peccarisi eScalise (Ascoli), Sciaudone (Bari), Pettinari(Crotone), Croce (Empoli), Baldanzeddu e Zito(Juve Stabia), Amenta e Falcinelli (Lanciano),Antenucci e Okaka (Spezia), Fazio (Ternana),Damonte (Varese), Laner (Verona) e Castiglia(Vicenza). Ammende: 1.500 al Verona.Tre giornate di stop al massaggiatore Clericidel Varese per aver insultato l’arbitro sia incampo che negli spogliatoi.

LE ALTRE DECISIONI

PADOVA

Squadra schieratain favore di Colomba

PADOVA Una delegazione digiocatori del Padova (Renzetti, Legati, Trevisan, Iori, Cuffa, Cutolo) haparlato con il presidente Cestaroesprimendo la solidarietà dello spogliatoio a Colomba, attaccato neigiorni scorsi. In serata il tecnicoche ha preso male le parole di Cestaro con i manager Salvatori e Baraldi ha incontrato il presidente. Pacefatta e fiducia rinnovata al tecnico.

NOVARA

De Salvo spiegaAglietti prolunga

NOVARA Serenità in casaNovara dopo il deferimento. La società ha comunicato alla Covisocl’intenzione di regolarizzare gliadempimenti Irpef: il problema nasce da una mancanza di liquiditàche avrebbe portato, alla scadenzadelle ritenute, la società a chiedereuna rateizzazione dei circa 400 milaeuro da versare. Nessun problemafinanziario, come lo stesso a.d. Massimo De Salvo ha spiegato in una lettera aperta ai tifosi, nella quale anzirilancia le ambizioni («La Serie A l’hopersa io e ve la devo restituire»):per questo la società è pronta a farfirmare ad Aglietti un contratto finoal 2015. Intanto, però, il club rischiadi subire una penalizzazione.

LA SITUAZIONE

Sabato dieci partiteDomenica il Verona

Questa la classifica dopo 25giornate: Sassuolo p. 55; Livorno51; Verona 47; Varese ( 1) 42; Empoli 38; Padova 35; Brescia e Juve Stabia 34; Modena ( 2) 33; Ascoli ( 1) eSpezia 32; Cittadella 31; Cesena 30;Ternana, Crotone ( 2) e Lanciano29; Novara ( 4) 28; Reggina ( 2) 26;Bari ( 7) 25; Vicenza 22; Pro Vercelli16; Grosseto ( 6) 15. Così sabato(ore 15): Ascoli Pro Vercelli (1 3);Bari Crotone (0 0); Brescia Vicenza (2 2); Cittadella Cesena (0 1);Grosseto Lanciano (1 1); LivornoModena (ore 18; 0 1); Reggina Padova (2 3); Sassuolo Spezia (2 0); Ternana Empoli (2 0); Varese JuveStabia (2 1). Così domenica (ore12.30): Novara Verona (1 1).

I FATTIDEL PIOLA

Pro Vercelli stangataLa partita con il Barisarà a porte chiuse

Questa è la situazione inPrima divisione e le partite delprossimo turno.GIRONE A La classifica dopo 22giornate: Lecce p. 40; Trapani 39;Alto Adige* 36; Entella e SanMarino 34; Lumezzane 32; Carpi31; Pavia 29; Feralpi Salò* 27;Cremonese (-1) 25; Como* (-1) eCuneo 24; AlbinoLeffe (-6) 23;Portogruaro* (-1) 21; Reggiana 19;Treviso (-1) 11; Tritium 9*. (* hagià riposato). Così domenica (ore14.30): AlbinoLeffe-Carpi (1-2);Alto Adige-San Marino (1-2);Cremonese-Cuneo (1-1); FeralpiSalò-Lumezzane (0-2); Lecce-Como (2-2; lunedì 18, ore 20.45);Pavia-Tritium (0-0); Portogruaro-Treviso (0-0); Reggiana-Entella(0-3); riposa Trapani.GIRONE B La classifica dopo 20giornate: Latina* (-1) p. 40;Avellino 38; Nocerina 36; Perugia(-1) 33; Frosinone (-1) 31; Pisa 30;Benevento 29; Prato e Viareggio26; Paganese*, Catanzaro eGubbio 25; Andria (-2) 21;Sorrento 15; Barletta 14;Carrarese 13. (* una partita inmeno). Così domenica (ore14.30): Avellino-Frosinone (1-2);Benevento-Gubbio (0-1);Carrarese-Pisa (1-3); Catanzaro-Viareggio (1-3); Latina-Barletta(3-1); Paganese-Prato (1-2);Perugia-Nocerina (0-2);Sorrento-Andria (0-1).

CATANZARO (i.m.) Altropasso importante perl’inchiesta relativa al vecchioCatanzaro. Tre mesi disqualifica e 30.000 euro dimulta per Francesco Corapi,un anno e 20.000 euro diammenda per Antonio Aiello,all’epoca dei fatti,rispettivamente,centrocampista edamministratore unico delfallito Fc Catanzaro. Sono lecondanne decise dallaDisciplinare, che ha accolto larichiesta della Procurafederale, in merito allasottoscrizione del «triplo»contratto stipulato da Corapinel 2010. Il giocatore e l’examministratore unico eranostati deferiti per lasottoscrizione del contratto.Nella settimana scorsa erastato condannato a 15 giorni diinibizione (pena minimaprevista) l’ex segretariogenerale del Fc, e attualesegretario generale dell’UsCatanzaro, Nazario Sauro. PerCorapi, attualmente tesseratocon la Nocerina, il campionatofinisce con ampio anticipo.

Un momento di tensione sabato a Vercelli: l’arbitro Velotto espelle Borghese LIVERANI

SERIE B IL GIUDICE SPORTIVO

PRIMA DIVISIONE IL BOMBER RITROVATO

Taccuino

MARCO ERRICOLECCE

Undici metri da gustarein un attimo, per lasciarsi allespalle dieci mesi di sofferenza.Javier Chevanton ha spezzatoun’ astinenza che sembrava in-terminabile, trasformando il ri-gore del momentaneo 2-0 con-tro la Tritium. Una sensazionequasi dimenticata: l’ultimo golrisaliva al 25 marzo 2012, conla maglia del Colon (3-0 all’In-dependiente). «E’ stata quasiuna liberazione—– confessal’attaccante, 32 anni — ringra-zio Pià che mi ha fatto calciareil rigore. E’ un gol che dedico aitifosi, ma soprattutto a mia mo-glie e alle mie due figlie, chemi hanno sopportato in questimesi difficili. Dopo la rotturadel tendine d’Achille nella sfi-da con l’Argentinos dell’aprilescorso, è stato complicato an-che l’inizio di stagione con ilLecce. Lerda non mi ha presoin considerazione. Se uno svol-ge tutto il lavoro fisico e tatticocon i compagni, e poi la dome-nica non gioca, vuol dire che èuna scelta tecnica».

Sirene inglesi Per un attimoChevanton ha anche accarez-zato l’idea di cambiare aria,ma per vincere la sua scommes-sa con il Lecce ha rinunciato aun bel gruzzoletto di sterline.Nel mercato di gennaio si eraaperta una doppia strada cheportava a Londra. Redknapp eAllardyce, manager rispettiva-mente di Qpr e West Ham, era-no pronti a dargli una chance.I contatti erano stati allacciatida Pasquale Bruno, oggi suoce-ro di Chevanton e intermedia-

rio di mercato estero. «Redk-napp e Allardyce erano dispo-sti a prenderlo a scatola chiusa— spiega Bruno — sono in otti-mi rapporti con entrambi,quando ho consigliato loro dipuntare su Javier per sei mesisi sono detti disponibili. Ne hoparlato con il ragazzo, che pe-rò dopo una notte di riflessio-ne mi ha detto di non volersimuovere da Lecce». Oltre al fa-scino della Premier, Chevan-ton ha voltato le spalle a uncontratto di 15 mila sterline asettimana (a Lecce guadagnacirca mille euro al mese).

Nuovo corso Ora, però, lo scena-rio è cambiato di colpo. «Tomami ha dimostrato subito fidu-cia — dice Chevanton, ultimogol in giallorosso l’8 maggio2011 in Lecce-Napoli 2-1 —l’ho conosciuto ai tempi del-l’Atalanta, lo stimo anche per-ché con me è stato chiaro: iolavoro al massimo e se lo meri-to, gioco. Adesso però pensia-mo al Como. E’ importante tro-vare una buona continuità dirisultati, perché questo è uncampionato imprevedibile».

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4

Domenica derbyLa Feralpi Salòcon il Lumezzane

Il giudice sportivoferma per unagiornata ancheBorghese, per dueil fisioterapista

Tre mesi a Corapiper il fallimentodel Catanzaro Fc

Spezia contro la capolistasenza Antenucci e Okaka

Ernesto Chevanton, 32 anni LEZZI

Arbitro contestatoper i 2 rigori datial Sassuolo e per2 espulsioni: caosnegli spogliatoi

Chevanton un anno dopo«Così ho ripreso il Lecce»

23LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 24: GDS 13-02-2013

«« Indagheremoanche su episodidi 20 anni fa, gliimbroglioni vannosmascherati

Il calcio è tra glisport più in ritardo:un giocatorepuò passare annisenza controlliIl ciclismo

nel 2008ha apertola strada

662i test sul

sangueeffettuati

nel 2012dalla Fifa

(la federazionemondiale del

calcio) durantele competizioni.

Di questicontrolli,

soltanto in 95è stata cercata

l’Epo.

SI controlli

sul sanguedelle principali

federazionimondiali nel2011 (fonte

Wada):

5253Ciclismo

3218Atletica

824Sci

604Canottaggio

161Nuoto,

pallanuoto

domandeper capire

Fahey, presidente Wada: «E’ la sola strada per avere trasparenza.Blatter ha detto che ci sarà il passaporto biologico al Mondiale 2014»

Iñaki Badiola, che haricoperto nel 2008 l’incarico dipresidente della RealSociedad, ha rivelato unasettimana fa al quotidianospagnolo As che il club hapagato dal 2002 al 2007 più didue milioni di euro peravvalersi dei servizi diEufemiano Fuentes. E’ quantoè emerso da un’indagineeconomica esterna sui contidella società commissionatada Badiola. Prima della suapresidenza, secondo quantoaccertato dai consulenti diErnst&Young, la RealSociedad aveva versato aEufemiano Fuentes una seriedi pagamenti in nero: 327.443euro per l’acquisto dimedicinali proibiti nel 2002/03e 342.000 euro all’anno fino al2007. Proprio nel 2002/03 laReal Sociedad finì secondanella Liga a -2 dal Real Madrid.In quegli anni il presidente eraJose Luis Astiazaran, oggipresidente della Liga.

IN SPAGNA

1 Che cos’è la Wada?E’ l’agenzia mondiale antido-ping, creata con la prima confe-renza mondiale sul doping diLosanna 1999. E’ operativa daiGiochi di Sydney 2000. Coordi-na a livello mondiale la lottacontro il doping e il lavoro deilaboratori di analisi: è finanzia-ta da associazioni intergover-native, governi, autorità pub-bliche, e può ricevere donazio-ni private. Il bilancio 2013 è di30 milioni di dollari.

2 Che cos’è l’Epo?E’ l’eritropoietina, l’ormoneche regola la produzione di glo-buli rossi (eritropoiesi). Vienesintetizzata dal rene e in mini-ma parte dal fegato. Negli Anni90 è stato il doping più diffusodegli sport di resistenza, comeciclismo, atletica, sci di fondo:aumenta il livello di ematocri-to ed emoglobina nel sangue, efavorisce un maggior trasportodi ossigeno (quindi più presta-zioni). Dal 2000 è individuabi-le nelle urine; dal 2008 anchenel sangue.

3 Che cos’è il passaportobiologico?E’ la scheda sanitaria dei valoriematici dell’atleta, registratinel tempo. Attraverso i livelli diematocrito, emoglobina e reti-colociti (i globuli rossi giova-ni), si possono valutare anchepiccoli sbalzi che potrebbero ri-velare assunzioni di farmaci oterapie dopanti (tra cui le tra-sfusioni). E’ un metodo indiret-to, che ha validità di test antido-ping: ha già portato a tantesqualifiche di atleti.

4 Chi l’ha introdotto per pri-mo?L’Uci, la federazione mondialedel ciclismo, nel 2008. Attual-mente sono monitorati circa950 corridori. Finora l’hannoadottato 25 federazioni.

5 Quanti sono i controlli an-tidoping nel mondo e chi nefa di più?Nel 2012 sono stati effettuaticirca 260 mila test antidoping,distribuiti su 33 laboratori.Quello che ne fa di più è Los An-geles con 40 mila. Sommando icontrolli urina e sangue, il cal-cio fa più test di tutti: 28.578,poi atletica 23.799 e ciclismo19.139 (dati Wada 2011).

I NUMERI

DOPING INCONTRO A LONDRA CON L’AGENZIA MONDIALE

DAL NOSTRO CORRISPONDENTESTEFANO BOLDRINILONDRA

La strada da percorrere èancora lunghissima, ma il cal-cio non era mai stato messo al-l’angolo sulla questione-do-ping come è avvenuto ieri, inun albergo londinese, a pochimetri dalle piste dell’aeropor-to di Heathrow, dove si è svol-to un simposio della Wada,l’agenzia mondiale anti-do-ping. Tra Operacion Puerto,Lance Armstrong e caso-Au-stralia, è piombata la questio-ne del calcio, aperta in qual-che modo in Spagna dalla vi-cenda Real Sociedad. Una goc-cia nel mare, perché ci sono al-tri mondi reali da perlustrare,ma l’allarme lanciato dal presi-dente, il neozelandese JohnFahey, e dal direttore genera-le, David Howman, ha compiu-to subito il giro del mondo. Do-mani Fahey incontrerà SeppBlatter, numero uno della Fi-fa: le dichiarazioni di Londrasono solo l’antipasto di questosummit. La Gazzetta delloSport ha parlato con Fahey inun’intervista one to one.

Presidente Fahey, l’allenatorefrancese dell’Arsenal, ArseneWenger, ha detto che nel cal-

cio si lavora poco per combat-tere il doping.«Ha ragione. Un giocatore puòtrascorrere molti anni senzaessere controllato. C’è un pro-blema generale degli sport disquadra, ma sicuramente il cal-cio è uno di quelli più in ritar-do. Se si vuole fare qualcosa,non è impossibile. Negli StatiUniti, per esempio, il baseballha compiuto passi in avanti».

Qual è la maggior preoccupa-zione?«L’Epo. Se si continua a effet-

tuare solo il test delle urine, enon quello sul sangue, significache non si vuole affrontare ilproblema Epo. Non cercare dismascherare l’uso dell’Epo nelcalcio è una tragedia».

La strada da seguire?«Il passaporto biologico. Diver-se federazioni lo hanno adotta-to, ma non tutte. Il calcio è traqueste. Il presidente Blatter miha garantito che ai Mondiali2014 in Brasile sarà introdottoil passaporto biologico. E’ lostrumento più efficace. Ha un

4

La Real Sociedadpagò 2 milionial medico Fuentes

«Calcio, ora fai«Contro il doping servonotest anti-Epo sul sangue»

5Armstrong, squalificato a vita

Il neozelandeseJohn Fahey(a destra),58 anni,presidentedella Wada,con ilpresidentedella Fifa,Joseph Blatter,76 PHOTOVIEWS

24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 25: GDS 13-02-2013

« Spero che lesacche sianoidentificate persollevare quellanuvola enorme

Iltennis

Murray, FedererDjokovic e Nadal«Via i sospetti»

In vistadell’Olimpiade

invernale diSochi 2014,

l’Australiachiederà a tutti

gli atleti e agliallenatori unadichiarazionefirmata in cui

garantiscano dinon aver fattouso in passato

di sostanzeillecite. Lo ha

deciso ilpresidente del

Comitatoolimpico

australiano,John Coates,

dopo chel’Agenzia

antidopingaustraliana — in

seguito alloscandalo dopingche ha coinvolto

LanceArmstrong - ha

rivelato unostudio secondo

cui ci sarebbeun uso

sistematico didoping nello

sportaustraliano.

SRISCHIO

CARCERELa richiesta diCoates è stata

approvataall’unanimità

dall’Esecutivodel Comitato

olimpiconazionale. Chi si

rifiuterà difirmare il

documento, nonpotrà

partecipare aiGiochi, chi

dichiarerà ilfalso invece

sarà passibile disanzioni fino acinque anni di

carcere,secondo la

leggeaustraliana.

IL CASO DOPO LA PUBBLICAZIONE SULLA GAZZETTA DI DOCUMENTI 2003 E 2004

I Fab Four paladini antidoping: «Subito piùcontrolli ematici e presto passaporto biologico»

DIN

AD

AL

«Dobbiamoessere

d’esempio aibambini e

alla società,esaltiamo i

valoripositivi,

facciamoanche un

test asettimana atesta. E che

si sappiache

l’abbiamofatto e chesiamo alla

pari quandoandiamo in

campo»

AL CONTRATTACCO

PROCESSO OPERACION PUERTO DUE ANNI FA SI ERA IMPICCATO L’EX BIKER LEON

VINCENZO MARTUCCItwitter@vincemartucci

Li chiamano Fab Four.Ma, fino agli Australian Opendi gennaio a Melbourne, No-vak Djokovic, Roger Federer,Andy Murray e Rafa Nadal era-no piuttosto i cannibali deigrandi tornei. Dopo lo scanda-lo Armstrong, sono diventati ipaladini del tennis pulito, nondell’unico, fra i grandi sportmondiali, immacolato all’anti-doping e chiuso a testugginenella teoria che sposa tuttorail quotato coach francese, Pa-trick Mouratoglou: non può es-serci doping, è troppo com-plesso e imprevedibile.

Evidenza Giorni fa, DickPound, ex numero 1 della Wa-da, l’agenzia antidoping mon-diale, ha lanciato il sasso nellostagno: «Già il contrasto fra ifisici dei tennisti di oggi e quel-li degli anni 80 è sufficienteper creare dei dubbi. Durantele sospensioni per pioggia aWimbledon è divertente rive-dere i match di 30 anni fa diJohn McEnroe e Bjorn Borg,che sembrano dei piccoli vec-chi. Persino Lendl, che era fa-moso per la condizione atleti-ca, era troppo lontano da que-sta gente che oggi corre, scattae si agita per tre ore di fila. Sele autorità del tennis non cre-dono che ci sia uso di Epo o Ghvuol dire che non ci prestanoattenzione».

Ping pong Del resto, esattamen-te come dodici mesi fa, con isupermen della racchetta cari-chi di energie dopo la pausa in-vernale, Melbourne ha ribadi-to in modo eclatante che que-sto tennis da videogame è trop-po fisico per essere credibile.Oltre che non bello, non inte-

ressante, non vario e non ap-passionante. Il numero 3 delmondo, Andy Murray, che neha pagato le conseguenze, èstato il primo a passare al con-trattacco: «Non so come fun-zioni, ma so che tutto dipendedai costi, e se per arrivare a piùcontrolli sul sangue e al passa-porto genetico noi atleti dob-biamo autotassare i nostri pre-mi, facciamolo. Ma dobbiamofugare questi sospetti sul no-stro sport». E, subito dopo loscozzese, il numero 1, NovakDjokovic, e il 2, Roger Fede-rer, hanno protestato per gliscarsi test sul sangue fuori dal-la competizione, trascinandoin scia Rafa Nadal, al rientrodopo 7 mesi di forzato stop.

Passaporto Dimentichiamociche fino all’altro ieri tutti equattro i più forti facevanopiuttosto a gara nel contestarel’invasione della privacy dallaWada. Oggi, al via del torneodi Rotterdam, Roger Federer,rilancia: «Il passaporto biologi-co sarà necessario perché cer-te sostanze non possono esse-re rintracciate, ma è un discor-so futuro, per catturare chi haimbrogliato. Intanto, dovreb-bero esserci più test sul san-gue anche fuori dalle gare». Al-

zando ancora una volta l’indi-ce accusatore contro l’agenziaantidoping del tennis che, se-condo i dati ufficiali del sitodella Federazione mondiale,nell’intero 2011 ha effettuato2150 controlli in gara, solo131 sul sangue ed appena 21extra competizione. «Dopo gliAustralian Open non ho fattoalcun test sul sangue e me nesono meravigliato con gli stes-si dirigenti Itf presenti a Mel-bourne». Il primatista di 17Slam è deciso: «Bisogneràstanziare più fondi per l’anti-doping e, nel proprio interes-se, i tornei dello Slam dovreb-bero aiutarne il finanziamen-to per mantenere lo sport puli-to e credibile».

Chiarezza Federer non s’accon-tenta della promessa di StuartMiller, capo dell’agenzia anti-doping del tennis: «Entro fineanno dovremmo aver ultima-to tutte le procedure per il pas-saporto genetico». E il classicorivale, Rafa Nadal, da Sao Pao-lo gli risponde: «Ha ragioneRoger, ci vogliono tutti i con-trolli che servono. E devono es-serci effettivamente, perchévogliamo essere sicuri che ilnostro avversario sia nelle no-stre stesse condizioni». Lo spa-gnolo va oltre: «Lo sport deveessere d’esempio ai bambini, eper la società in generale per-ché esalta valori positivi, e itrucchi di chi bara non rappre-sentano certo questi principi.Non importa quanti ne vengo-no fatti, va bene anche un testalla settimana a testa. Però tut-ti devono davvero sapere chesiamo stati sottoposti a con-trolli sul sangue e sulle urine,perché non solo lo sport deveessere pulito ma deve anche es-sere chiaro che è davvero co-sì». Potere della rivalità.

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AUSTRALIASEVERA:

FIRMAE GAREGGI

lafr

ase

costo, ma se si vuole combatte-re il doping in modo concretobisogna spendere denaro. Me-glio controlli più limitati, ma diqualità, piuttosto che investirein test consistenti dal punto divista numerico, ma antiquati».

Quanto è importante il soste-gno dei governi all’attività del-la Wada?«E’ fondamentale e il fatto che193 Paesi abbiano rapporticon la Wada è un dato rilevan-te. Ma la prima risposta devearrivare all’interno del siste-ma. Lo sport deve combatteregli imbroglioni. La Wada daràsempre il massimo, nella con-sapevolezza che la nostra èuna corsa in salita. Non credoche riusciremo mai a debella-re il doping completamente,ma possiamo arginarlo».

Qual è la posizione della Wadasul caso Cipollini?«Stiamo vivendo un momentodi particolare intensità perchéin un mese abbiamo dovuto af-frontare la questione-Arm-strong, il processo in corso inSpagna e gli ultimi report sul-l’Australia. La Wada segue tut-to. E apprezziamo gli sforzidell’Italia per far luce sul pre-sente e sul passato».

Qualcuno afferma che indaga-re su episodi di dieci anni fa èinutile.«E io rispondo che, se occorre,indagheremo anche su episo-di avvenuti vent’anni fa. Gliimbroglioni vanno smaschera-ti. Non hanno solo la colpa diaver barato, ma hanno contri-buito a degradare lo sport.Penso poi ai giovani e ai tifosidi tutte le discipline: anche lo-ro sono stati truffati da questiimbroglioni. La gestione dellaquestione-Armstrong indicauna rotta: bisogna essere durie inflessibili».

Si usa sempre di più la parola«imbroglio» a proposito del do-ping, ma forse bisognerebbepensare anche alla salute.«Ha perfettamente ragione.Lo slogan migliore è: il dopinguccide. E’ un messaggio che de-ve scuotere le coscienze e pro-teggere soprattutto i giovani».

I tennisti Federer e Murrayhanno usato parole forti a so-stegno dello sport pulito, inparticolare sull’adozione delpassaporto biologico.«Il fatto che campioni di famamondiale come loro abbianolanciato messaggi di questo ti-po, mi conforta. Il problema èche ci vorrebbero altri Federer ealtri Murray. In tutti gli sport».

La Wada non guarda con so-spetto a fenomeni improvvisinello sport? D’incanto, peresempio, la Giamaica è diven-tata un Paese di velocisti chemacinano record su record.«Posso rispondere che gli atle-ti giamaicani si allenano perbuona parte dell’anno negliStati Uniti e questo significache vengono controllati conuna certa frequenza».

Il Brasile ospiterà i Mondiali dicalcio 2014 e l’Olimpiade 2016.Quando una nazione è coinvol-ta così pesantemente nell’or-ganizzazione sportiva, non c’èil rischio di esporsi al fenome-no del doping di Stato?«L’introduzione del passapor-to biologico ai Mondiali del2014 mi sembra un buon mo-do per tutelare il calcio e quin-di lo sport. I rischi esistonosempre, a prescindere dall’or-ganizzazione degli eventi. Ildoping è una piaga sociale epurtroppo ora i suoi traffici so-no diventati un business per lamalavita internazionale».

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4

d

Basso, le nuove cartemai arrivate al ConiIvan: «Risposi a tutto»

RafaNadal,

26 anni

luce»

Da Nozal a Beloki:è il festival della bugiaManzano, muore il perito

Andy Murray, 25, a sinistra, e Roger Federer, 31 AP

La Procura antidoping delConi non ha mai visto le nuovecarte su Ivan Basso, uscite dalprocesso Operacion Puerto diMadrid, che la Gazzetta delloSport ha presentato ieri in esclu-siva e che non facevano partedel fascicolo in base al quale ilvaresino venne squalificato 2anni nel 2007.Nei documenti, lo pseudonimo«Birillo» (il cane di Basso) com-pare in alcune carte del medicoFuentes: a maggio 2003 (con ac-canto i segni tipici «E» e «R»,che indicano la possibile estra-zione e reinfusione delle sacche

di sangue); a maggio e giugno2004, nell’elenco delle saccheconservate nei frigoriferi del-l’ematologo Merino Batres. Sot-to giuramento, Basso ha dettoal processo che il rapporto conFuentes era iniziato nell’autun-no 2005.Già squalificato, il corridorenon può essere oggetto di un al-tro procedimento disciplinareper lo stesso reato. La sentenzaparla di «uso o tentato uso» dipratiche dopanti, e abbraccia ilperiodo 2001-2006. In ogni ca-so, la Procura antidoping esami-nerà la documentazione e, poi-ché si tratta di elementi nuovi,potrebbe chiamare il varesino.Dal ritiro alle Canarie, dove sista allenando, Basso dice: «Io so-no sereno, avevo già risposto al-la Procura a tutte le domande ealle contestazioni sulla frequen-tazione di Fuentes dal 2001».

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Il medico Eufemiano Fuentes

Ivan Basso, 35 anni LA PRESSE

DAL NOSTRO CORRISPONDENTEFILIPPO MARIA RICCIMADRID

Eufemiano chi? Improvvi-samente, nell’aula 21 del tribuna-le di Madrid, nessuno sembravapiù conoscere il dottor Fuentes.Ieri sono sfilati 4 ciclisti spagnoli,Isidro Nozal, Joseba Beloki, Da-vid Etxebarria e Unai Osa, e soloil primo ha detto di aver lavoratocol Dottor Doping. Ma solo per 3mesi. Per gli altri era un perfettosconosciuto. Il festival della bu-gia. I 4 spagnoli non si sono fattiintimorire dal giudice — «il reato

di spergiuro è punito con la pri-gione» — negando anche l’evi-denza. Più che di omertà, un mu-ro di scelleratezza. L’OperacionPuerto ha fatto saltare per ariadue squadre, Liberty Seguros eComunitat Valenciana, e ha chiu-so di fatto le carriere di una venti-na di ciclisti spagnoli, tutta genteperò mai squalificata. Sanziona-ta senza sanzione.

Udienza Ieri in aula ci sono statimomenti di grande ilarità. Nozalha detto di non aver mai parlatodi soldi con Fuentes: non pagavalui e non pagava la Liberty. «Allo-

ra il dottore lavorava gratis…»,«Non so». Ha ammesso prelievi,«però non so se erano semplicianalisi o estrazioni da mezzo li-tro. Non guardavo, l’ago mi fa sen-so». Joseba Beloki, tre podi alTour, nome in codice «JB» o«Blk», ha mostrato il petto dicen-do che fu lui nel 2006 a chiedereche la federazione aprisse un pro-cedimento contro di sè, per capi-re di cosa lo accusavano: «Non midissero nulla». Oggi le bugie do-vrebbero finire: in aula c’è JesusManzano, il primo a denunciarele pratiche illecite di Eufemiano.E’ parte civile, visto che per il do-ping ha rischiato la vita. Non po-trà però contare sulla testimo-nianza del perito forense, Franci-sco Aguanell, che stabilì la suaparziale invalidità: è morto l’altroieri per un infarto. Il secondo, do-po il «corriere» del sangue Alber-to Leon, suicidatosi due anni fa.

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25LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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Biaggi telecronista Superbike«Una sfida che voglio vincere»

Alonso diventa«ambasciatore»

«

Il particolare èspuntato l’ultimogiorno a Jerezsulla F138di De La Rosa

inSpagna

Senza titolo avreicontinuato acorrere. Adessoinizia la fase duedella mia vitaMAX BIAGGI6 VOLTE IRIDATO MOTO

Il foro è molto piùgrande rispetto aRB9 e SauberSi allinea ai profiliinferiori del muso

Soluzione diversa da NeweyFerrari: «Raffredda l’interno»Se migliorasse i flussi d’aria?GIORGIO PIOLA

Il presidente Luca di Mon-tezemolo aveva chiesto ai suoitecnici una Ferrari che fossefrutto di un’attenta lettura delregolamento per sfruttarne tut-te le sfumature. Ebbene laF138 sembra rispondere sem-pre di più a queste attese, mo-strando ogni giorno qualcosadi inedito. Alla presentazionec’era stata la sorpresa di vederemontata sulla monoposto uninedito alettone posteriore ab-binato a un’altrettanto ineditapresa dei freni, alla faccia dellaconsuetudine di montare perqueste occasioni alettoni dellapassata stagione. Osservandoin pista le varie vetture 2013c’è stata poi la constatazioneche la Ferrari è stata quella chesi è spinta più oltre nello sfrut-tare lo stratagemma della care-natura del triangolo inferioredella sospensioni che ingloba ilsemiasse. Il profilo alare ricava-to ha infatti una corda superio-re a tutta la concorrenza.

Soluzioni inedite Al secondogiorno era stato poi introdottoun nuovo fondo scalinato chepresenta anch’esso una soluzio-

ne inedita ed estrema. Una va-sca enorme scavata attorno al-la zona del cambio, ulterior-mente miniaturizzato, con unpiccolo deflettore orizzontaleper incanalare al meglio l’arianella zona centrale e superioredel diffusore. Diventato, anchequest’ultimo, estremamente so-fisticato, con l’integrazione disoluzioni di scuola Red Bull. Al-

la fine, quando l’ultimo giornosi pensava che con il tester Dela Rosa le sorprese fossero fini-te, è arrivato un nuovissimomuso, in un primo tempo passa-to inosservato, ma poi oggettodi un incredibile interesse.Mentre Sauber e Red Bull han-no sfruttato lo scalino sul musoper creare un passaggio d’ariafra la parte inferiore e quella su-

periore, attraverso un buco nel-la zona inferiore del muso stes-so, la Ferrari ha introdotto an-ch’essa un buco (molto piùgrande) ma senza sfruttare sfo-ghi o passaggi nella parte supe-riore. Questo muso è molto di-verso inferiormente e presentauna sorta di gradino nella zonadi attacco al telaio.

A che serve? La versione ufficia-le del team sostiene che servaper il raffreddamento dell’abi-tacolo: la stessa motivazionecon cui Adrian Newey aveva na-scosto la soluzione simile intro-dotta l’anno scorso sulla RedBull. Una spiegazione che fuquasi subito smentita. La fessu-

ra, in realtà, serviva per raffred-dare le centraline elettroniche.Cosa che escluderemmo per laFerrari, perché le dimensionidi questa bocca sarebbero esa-gerate sia per raffreddare l’abi-tacolo che le centraline. A cosapuò servire allora questo bene-detto buco, visto che non ci so-no aperture nella parte superio-re della F138? La spiegazionepiù immediata è che sia una sor-ta di deflettore orizzontale cheserva gestire meglio il flussod’aria in quella zona delicata.Lo proverebbe il fatto chel’apertura del buco ha in prati-ca la larghezza dei due grandipiloni di sostegno dell’ala ante-riore. Le dimensioni del buco sisposano poi con i due grandideviatori di flusso svergolatipiazzati sotto il muso. Un alli-neamento perfetto fra tuttequeste appendici aerodinami-che a vantaggio dei flussi nellaparte bassa della monoposto.

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PAOLO IANIERI

Non avesse vinto, parle-remmo di lui come favorito alMondiale. Invece, messo in ba-checa il sesto titolo, il secondoin Superbike, Max Biaggi a 41anni e mezzo fa il salto dall’al-tra parte della barricata: saràlui ad affiancare Giulio Ran-gheri (e in certe occasioni Gui-do Meda) nelle telecronachedel Mondiale Superbike tra-smesse da Mediaset. «Sì, nonavessi vinto c’erano grandi pro-babilità che avrei continuato.Invece c’è stata la grande occa-sione di chiudere il cerchio einiziare la fase due della miavita» racconta Max alla presen-tazione dei programmi motori-stici di Mediaset.

Due squadre Che oltre a seguireintegralmente la Superbike (eSupersport e Superstock) suItalia 1 e Italia 2, per l’ultimoanno racconterà anche la Mo-toGP. Qui Meda sarà l’unico te-

lecronista con una spalla a rota-zione, mentre ai box l’eternoPaolo Beltramo sarà affiancatoda Anna Capella e Ronny Men-go condurrà Fuorigiri. Per laSuperbike, invece, ai box eccoLuca Budel e Alessio Conti,mentre Alberto Porta abbando-na lo zaino e le camminate aibox MotoGP per Fuorigiri. E acompletare l’offerta, anche Eu-rosport sarà sui campi Sbk,con diretta sui suoi due canalidi tutte le gare, affidate a Gio-vanni Di Pillo e Federico Toti.

Scommessa «Mi sono presotempo per capire se volevo dav-vero farlo — continua Biaggi

—. Non mi piace competereper non vincere, questa per meè una gran scommessa e vogliofarla mia. Di sicuro è meno gra-vosa, fisicamente non dovrò fa-re dieta né prepararmi, però leaspettative sono talmente alteche forse sarebbe meglio rimet-tersi il casco. A parte gli scher-zi, è una grande occasione perfar conoscere la Superbike, vo-glio dare al pubblico qualcosache non ha mai sentito, anchese dovrò abituarmi ai tempi».

Pronostici Per il titolo, cita i so-liti noti: «Melandri, Checa,Sykes, saranno loro a giocarse-la. Sarebbe bello avere un gior-no altri italiani». Sulla MotoGPprova a svicolare: «Lì è strapo-tere giapponese tra Honda eYamaha, l’unico acuto è statoquello di Stoner con la Ducati.Che in Malesia, si è visto, è an-cora abbastanza indietro. Ros-si o non Rossi c’è da lavorare.Cosa farà Valentino? Parlo so-lo della Superbike».

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NUOVO PATTO DELLA CONCORDIA

Squadre minori: ok a EcclestoneBernie Ecclestone ha posto le basi del nuovo

Patto della Concordia anche con i team minori. L’incontro di giovedì scorso a Londra è servito a questo. «Abbiamo raggiunto un’intesa con tutti, anche con la Marussia», ha dichiarato il patron della F.1. Le squadrenel 2011 si sono spartite il 47,5% dei profitti, con laFerrari che per storia e meriti ha ottenuto il 2,5% inpiù. Due anni fa i team hanno ricevuto in totale 698,5milioni di dollari (520 milioni di euro), destinati ad aumentare (63%) con il nuovo Patto.

L’ULTIMO SEDILE DISPONIBILESprint Bianchi-Sutil in Force India

Sembrava fatta per il francese Jules Bianchi,dopo il positivo test con la Force India a Jerez. Invece,oltre al possibile arrivo come secondo pilota dell’indiano Narain Karthikeyan, spinto dallo sponsor Tata, orasi parla anche del tedesco Adrian Sutil. Il suo managerManfred Zimmermann ha mostrato ottimismo: «Siamo ancora convinti che l’operazione andrà in porto».

MOTO2 E MOTO3 A VALENCIA

Vinales domina i test, Fenati 6˚Cominciata a Valencia (Spagna) la tre giorni di

test Moto2 e Moto3. Nella categoria superiore migliortempo per Nico Terol (Suter) in 1’35"926, con SimoneCorsi (Speed Up) 6˚ a 0"5. In Moto3 domina MaverickVinales (Ktm), 6˚ Romano Fenati (Ftr) a 0"3.SPEEDWAY — (im) Doppietta dei russi Dmitry Koltakov e Daniil Ivanov nel 3˚ e 4˚ Gran Prix del MondialeSpeedway su ghiaccio a Togliatti (Russia). Ivanov resta in vetta alla classifica con 7 punti sul rivale.

Taccuino

FORMULA 1 LA TECNICA

Marca España, consorziodi 100 aziende, ha nominatoAlonso ambasciatore SPLASH

Sulla rossauna boccada Red BullMa in basso

Seconda voce Max Biaggi, 41 anni, sarà lavoce tecnica del Mondiale Superbike che quest’annosarà trasmesso da Mediaset. In carriera ha vinto 4titoli nella classe 250 e 2 nella Superbike PHOTOVIEWS

Torna la banda del buco

su Mediaset

Scovato Passatoinosservato ai più, ecco nellazona schiarita e nel disegno diPiola, il buco realizzato sotto ilmuso della Ferrari F138 COLOMBO

27LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 28: GDS 13-02-2013

LE GARE DI FONDO E I PROBABILI QUARTETTI AZZURRI

TUTTI I PASSAGGI CHIAVE A LAGO DI TESERO

L’Italia che sfiderà il mondo

23 febbraioSkiathlon (comb.15 km tc + 15km tl in linea)AzzurriChecchi (foto),Clara, Di Centa;dubbio: Noecklero Moriggl

La mobilità sostenibile inVal di Fiemme diventa realtà grazie agli innovativi mezzi che saranno presentati il 16 febbraio aTrento. I due minibus elettrici aidrogeno prenderanno servizioeffettivo ai Mondiali. I mezzi, silenziosi, economici, a emissionizero, alimentati da celle a combustibile (Fuel Cell) e riforniti grazie a un apposito distributore costruito a Panchià, sono stati progettati e costruiti in Trentino daDolomitech; i minibus sono il frutto di un progetto coordinato daTrentino Trasporti col supportodella Provincia e del DistrettoTecnologico.

LA CURIOSITA’

24 febbraioSprint tecnicalibera a coppie

AzzurriDavid Hofer(nella foto)e FedericoPellegrino

27 febbraio15 km tecnicalibera

AzzurriClara (foto),Hofer,Di Centa,Moriggl

UOMINI21 febbraioSprint t. classicaAzzurriPellegrino (foto),Scola, F.Pasini;dubbi: R. Pasini,Noeckler,Rastelli

1˚ marzoStaffetta4x10 km tecnicaclassica e liberaAzzurriNoeckler (nellafoto) o Checchi,Di Centa, Clara,Hofer

3 marzo50 km tecnicaclassica in lineaAzzurriDi Centa (nellafoto), Checchi,Noeckler;dubbio:Pellegrin

SCI NORDICO VERSO I MONDIALI IN VAL DI FIEMME / 3

DONNE21 febbraioSprint t. classicaAzzurreGaia Vuerich(foto), Laurent,Deberotolis;Brocard o DeMartin

23 febbraioSkiathlon (comb.7.5 km tc + 7.5km tl in linea)AzzurreDe Martin (foto),Agreiter,Cavallar; M.Piller/Scardoni

24 febbraioSprint tecnicalibera a coppie

AzzurreGaia VuerichIlaria Debertolis(foto)

26 febbraio10 kmtecnica libera

AzzurreAgreiter,M. Piller,Debertolis,Cavallar

28 febbraioStaffetta4x5 km tc/tlAzzurreDe Martin,Cavallar oScardoni, Agreiter,Debertolis o Piller(foto)

2 marzo30 kmt. classicain lineaAzzurreScardoni,De Martin,Cavallar (foto),Agreiter?

Clara, Hofer e Di Centa lanciano un assalto «a sorpresa» ai grandi del fondoSTEFANO ARCOBELLI

Primo comandamento:non affondare! L’Italia dello scidella fatica guidata da SissioFauner, si ripresenta per la ter-za volta ai Mondiali fiemmesi,dunque in casa, con la vogliamatta di cancellare lo zero dimedaglie del 2003, con la spe-ranza di veder nascere il nuovociclo rosa, che proprio su que-ste piste cominciò a conquista-re medaglie nel 1991, con laprospettiva più concreta dellanazionale maschile pronta alanciare le punte giovani (co-me il ventenne Pellegrino),quelle medie (come il trenneClara) e quelle eterne (come ilquarantenne Di Centa).

Che Italia sarà? «Una nazionalein ripresa che spera possa esse-

re anche una sorpresa — fa Fre-di Stauder, capo della femmini-le —, le ragazze sono prepara-te, qui gettiamo in campo il fu-turo». Che ha già due punte:l’alternista Virginia De Martin,potenziale erede di MariannaLonga, e la vicecampionessamondiale under 23, DeboraAgreiter, pattinatrice di pro-spettive su diverse distanze.L’ultima ad entrare nel gruppoè la veronese Lucia Scardoni,ma è l’occasione anche per Ve-ronica Cavallar, il cui apportoin classico serve per la staffetta.

Uomini e dubbi Roland Clara eGiorgio Di Centa nella 15 km tle in combinata, David Hofer eFede Pellegrino nella sprint acoppie, ancora il biolimpioniconella 50 km: da questi nomi eda queste gare dipenderà sel’Italia eviterà l’onta dello 0. Il

massimo sarebbe comunqueuna giornata storica nella staf-fetta, che ha vinto 2 Olimpiadima mai il titolo iridato e, soprat-tutto, manca il podio da Ram-sau 1999. Sono passati troppianni e Paolo Riva, responsabiledella maschile, carica la trup-pa: «Vogliamo esserci, ci sare-mo, dobbiamo farci vedere, pos-siamo dire la nostra». Prima del-le gare mondiali, il weekend of-fre a Davos due gare che servi-ranno a definire i quartetti: nel-la sprint in classico, Renato Pa-sini cerca l’acuto per chiuderela carriera da dove la cominciò;nella 15 km a skating, riappareun (finora) strepitoso Di Centa,che avrebbe voluto disputare isuoi ultimi Mondiali con la pas-serella nella 50 km, ma vistol’andazzo è tornato a prendercigusto (in questa specialità van-ta l’unica vittoria in Coppa delMondo). Tommy Moriggl nonsta tanto bene, e Davos serviràa decidere sul da farsi. I fenome-ni Cologna, Northug e Legkov,la Bjoergen, Kowalczyk eJohaug si preparano a grandicose. L’agile Italia sfida lo stes-so il Mondo: ed in casa...

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I TRACCIATI MONDIALI: LE DIFFICOLTA’ E I SIGNIFICATI

Durante le garebus ad idrogeno

20 FEBBRAIO-3 MARZO

Nuova pista, bella e micidiale

Giorgio Di Centa (primo destra), 40 anni, al traguardo al Tour de ski a Tesero

D’ARCO

CLAUDIO GREGORI

Le piste sono arabeschinel bosco. Alto sopra le piste ilLagorai pianta nel cielo azzur-ro i suoi denti di squalo. Tutto èpronto per i Mondiali. Dallo Sta-dio del Fondo l’ambiente è ma-gnifico. L’ultima nevicata — 20cm — ha portato a 80 cm lospessore della neve. Le piste so-no perfette. «Mi pare di aver fat-to un bel lavoro. Si divertiran-no», dichiara il tracciatore BepiBrigadoi.

Novità La novità è uno strappo,che porta il nome del proprieta-rio del fondo su cui è stato dise-

gnato: Pojer. Una rampa mici-diale, 100 metri, ma, nel finale,la pendenza raggiunge il 22%.Un dente tagliente, che intaccae recide. Si farà nelle gare disprint, nelle staffette, nella 30km donne, nella 15 tl e, per 6volte, nella 50 tc. Questa garasi disputa su un anello di 8.3km molto impegnativo, con sali-te dure e un ventaglio vario didiscese, alcune tecniche, altrefacili. La salita delle Vasche,con un finale al 20%, è il puntocruciale. Sono piste selettive.«Percorsi ideali», secondo Ro-land Clara. «Molto belle e dure.Con tracciati per sciatori tecni-ci» per Giorgio Di Centa. I topo-nimi sono belli e musicali. Ri-

cordano la lingua parlata («Va-lena» significa prato ripido), ilcolore della terra («Terre Ros-se»), il nome del proprietario(«Pojer», «Marione», «Zorzi»,che non è Zorro il fondista, mail padrone del prato), l’invento-re del Tour de Ski («Capol»),l’amabile gestore del Centro Ci-ro Tomasi («Dossi Ciro»), uncrollo memorabile («Brink», lasalita su cui il fondista svedeseperse la medaglia ai Mondiali2003), il punto di raccoglimen-to delle acque («Vasche») e unelegante luogo di preghiera(«Chiesa», la chiesetta di La-go). Anche Dio, col suo occhioinvincibile, guarda le gare.

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28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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PERFEZIONE: LA CURVA DA GIGANTE

IL MEDAGLIERE

DAL NOSTRO INVIATOMARISA POLISCHLADMING (Austria)

Il padrone del giganteora vince tutto. Già campionedel mondo in superG e super-combinata, Ted Ligety insegueil record dei tre ori mondiali inuna volta sola. E gli Stati Uniti,senza Bode Miller (anno sabba-tico) e Lindsey Vonn (ginoc-chio destro k.o. nel superG diapertura), guidano il medaglie-re con due ori (Ligety) e il bron-zo di Julia Mancuso in superG.Grazie a un progetto avviatoper Salt Lake City 2002 e cre-sciuto fino al budget attuale(20 milioni di euro), uno deipiù alti del Circo Bianco. Gra-zie a un centro di preparazioneatletica a Park City e alle pistedi Copper Mountain, dove inautunno Ligety ha costruito lebasi per i progressi nella veloci-tà.

Agilità Secondo il bicampionedel mondo è tutto merito delmodello perfezionato negli an-ni. «Siamo una squadra picco-la, ben organizzata, molto fles-sibile. Siamo troppo lontani dacasa per tornare ogni settima-na, come fanno gli altri. Non cisono regole strettissime, altri-menti sarebbe impossibile resi-stere. Quando non ho voglia diallenarmi, nessuno mi obbli-ga». Un’organizzazione che pia-ce anche a Hirscher (ha dichia-rato: «Gli Stati Uniti stannodando lezione all’Austria») eprovoca fitte al fegato del presi-dente austriaco Peter Schroeck-snadel. «So che ci ha definitoAustria 2, perché ci alleniamoqui e abbiamo tecnici di qui —dice Ligety —. Ma non abbia-mo altra scelta se la stragrandemaggioranza delle prove diCoppa del Mondo è in Europa,non è che possiamo tornare acasa tutte le settimane. E’ veroche i tecnici austriaci ci hannoaiutato a crescere, ma la mag-gioranza degli allenatori è sta-tunitense».

Padrone Della superiorità in gi-gante dice: «Certi distacchi mihanno sorpreso. In pista cercosolo di sciare pulito, la sensa-zione che provo è di cavalcareuna curva dopo l’altra». Unaperfezione ricercata nella meti-colosità nella preparazione deimateriali («Mi sento un inge-

gnere») e nella cura dei partico-lari. «In passato studiavo i vi-deo di tutti, ora guardo soprat-tutto Hirscher, Neureuther eanche le mie prove, per vederein che cosa posso migliorare.So di essere un osservato spe-ciale e la sensazione non è nien-te male, è un punto d’arrivo sa-pere che ti guardano come unmodello».

Correzioni Il re dello sci in neve

fresca — già invitato l’annoscorso a fare un giro in eliski inAlaska dal regista Warren Mil-ler — sa correggersi in corsa,come nella storia della polemi-ca sui materiali. Prese di mirale misure degli sci imposte dal-la Fis, ora li difende dall’accusadi essere all’origine dei tanti in-fortuni di questi Mondiali. «Losci è uno sport pericoloso. Cer-chi di andare giù il più velocepossibile su piste ghiacciate,

succede che ti fai male. Il fattodi essere ai Mondiali, quandosai che in ballo ci sono delle me-daglie, ti fa rischiare al massi-mo». L’asticella si alza: ora vor-rebbe vincere in tutte le specia-lità, come Miller e Vonn. «Giàprima di Schladming ero il setti-mo al mondo in superG, ero sta-to quarto a Lake Louise e a Bea-ver Creek, mi manca ancora ladiscesa, ma ci sto arrivando».

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LA TUTA DEL MESSICANO

Von Hohenlohe:cinturone e caricatoriCinturone e caricatori, manca soloil sombrero alla tuta del 54enneprincipe Hubertus Von Hohenlohe(in gara per il Messico) indosseràdomani nelle qualificazioni per il gigante maschile di venerdì. Qui laprova il suo allenatore, Kilian Albrecht.

AUSTRIA: CRITICHE

Maier controla federazioneHermann Maier ha bacchettato lafederazione austriaca dopo i deludenti risultati della prima settimana dei Mondiali (due bronzi in supercombinata con Nikole Hosp e Baumann). «E’ ora di giudicare se dirigenti e allenatori austriaci sono all’altezza. Gli sciatori austriaci dovrebbero divertirsi di più in allenamento, manca creatività».

A BEAVER CREEK

Test eventper i Mondiali 2015I test event per i Mondiali 2015 diVail Beaver Creek si disputerannotra fine novembre e il primoweekend di dicembre: nel calendario femminile le prove di BeaverCreek dal 29 novembre al 1˚ dicembre, nel primo fine settimana di dicembre il tradizionale appuntamento con gli uomini. A differenza daquanto minacciato dal capo del circuito maschile, Gunther Hujara,non si è discusso di quanto successo a Kitzbuehel con Innerhofer (l’azzurro, multato dopo un’irregolaritàin prova, aveva protestato e poichiesto scusa).

RISULTATI TEAM EVENT

Svezia secondaFinale: Austria (Hirscher, Mathis,Shoerghofer, Hosp, Thalmann, Kirchgasser) b. Svezia (Eklund, Hansdotter, Pietilae Holmner, Byggmark, Hargin, Myhrer) 4 0.3˚ posto: Germania b. Canada 2 2(39"88 a 39"91).Semifinali: Austria b. Germania4 0; Svezia b. Canada 3 1.Quarti: Austria b. Slovenia 3 1;Germania b. Francia 2 2 (39"86 a39"90); Usa b. Svezia 3 1; Canadab. Rep. Ceca 2 2 (40"47 a 40"64).Ottavi: R.Ceca b. Italia (Costazza,E. Curtoni, Karbon, Simoncelli, Nani, Marsaglia) 3 1.OGGI Riposo. DOMANI Gigantedonne (ore 10/13.30). VENERDÌ Gigante uomini (ore 10/13.30). SABA-TO Slalom donne (10/13.30) DOME-NICA Slalom uomini (10/13.30).

Marcel vince tuttoe finalmenteregala una gioiaa 30.000 tifosiI dubbi sulla prova

Ha già vinto due ori: «Prima studiavo i video degli avversari, ora mi piace essere analizzato»

SCI MONDIALI DI SCHLADMING

gli sciatori con 3 oriin un solo MondialeEmile Allais (Fra) nel 1937(discesa, gigante e combinata),Stein Eriksen (Nor) nel 1954(slalom, gigante e combinata) eToni Sailer (Aut) nel 1958(discesa, gigante e slalom)

Taccuino

DAL NOSTRO INVIATOPIERANGELO MOLINAROSCHLADMING (Austria)

All’inizio della secondasettimana, dopo sette giorni disofferenza, l’Austria, davantia 30.000 spettatori, ha conqui-stato la prima medaglia d’oroai Mondiali di Schladming nelteam event, la gara a squadreche la federazione internazio-nale spinge per convincere ilCio a introdurre questa provanel programma dell’Olimpia-de invernale. E deve questosuccesso soprattutto a MarcelHirscher, che ha fatto l’esor-

dio sulle scena mondiale dopoessersi allontanato da Schlad-ming per allenarsi e sfuggirealmeno un poco alla pressionedi un Paese che attende da luiimprese memorabili.

Micidiale Hirscher ha vinto tut-ti i suoi duelli, mostrando unacondizione eccezionale. Hauna rapidità felina, perfettaper porte che si susseguonoogni dieci metri. Questo 23en-ne è anche molto solido men-talmente e sembra che il pesodelle responsabilità gli scivoliaddosso. Anche in finale, con-tro lo svedese Hargin, non haavuto una partenza perfetta,si è trovato in ritardo, ma insole cinque porte si è mangia-to l’avversario con un ritmoubriacante. Con lui, pur in unagara sempre incerta, ad ogniturno era un punto assicurato.Hirscher tornerà in scena ve-nerdì nel gigante e pure per

sua maestà Ted Ligety non sa-rà facile rimanere davanti aquesta furia. L’hanno aiutatoSchoerghofer, la Hosp e la Kir-chgasser; la Thalmann ha di-sputato solo il primo turno, ilgiovane Mathis è rimasto inpanchina.

I rischi La medaglia d’argentoè andata alla Svezia ed il bron-zo alla Germania che nella fi-nalina ha superato il Canada.Ma ancora una volta questo pa-rallelo si è mostrato pericolo-so. Due anni fa nell’analogaprova ai Mondiali di GarmischBenny Raich chiuse con la rot-tura dei legamenti di un ginoc-chio la parte migliore dellasua carriera; lo scorso anno lastatunitense Resy Stiegler ri-mase sulla pista prima di esse-re portata in ospedale per rico-struire, anche lei, un ginoc-chio. Ieri è andata bene a FelixNeureuther, che nel primo tur-

no è stato colpito sulla tibiadallo sci del croato Filip Zub-cic uscito per la tangente. Persua fortuna, quello sci è arriva-to piatto, la lamina affilata co-me un coltello gli avrebbe pro-vocato una seria ferita.

Italia comparsa La squadra az-zurra ha recitato solo la partedella comparsa ed al primo tur-no è stata sconfitta tre a unodalla Repubblica Ceca cheschierava solo due atleti daCoppa del Mondo, Bank e Trej-bal. Solo Elena Curtoni è riu-scita a battere l’avversaria,Martina Dubovska, la Costaz-za è invece stata sconfitta dal-la Paulathova, come Simoncel-li ha dovuto soccombere con-tro Berndt e Nani si è arreso aTrejbal. Oggi giornata di ripo-so, domani cominciano le pro-ve tecniche con il gigante fem-minile.

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LA GARA PER TEAM L’ITALIA FUORI SUBITO

Ligety, il modello che tutti copiano

Filip Zubcic investe Felix Neureuther

3

1. STATI UNITI 2 0 1 32. FRANCIA 1 1 1 33. SLOVENIA 1 1 0 24. NORVEGIA 1 0 1 24. GERMANIA 1 0 1 26. ITALIA 0 2 0 27. SVIZZERA 0 1 0 17. CROAZIA 0 1 0 19. AUSTRIA 0 0 2 2Prova a squadre non inclusa

Hirscher e Austria, primo successo... a squadre

Il principe con la tuta innovativa

FOTOGRAFIE ENRICO SCHIAVI, INFOGRAFICA GDS

PAESE O A B Tot.

29LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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ELIO TRIFARI

A sorpresa, dopo che moltisi attendevano il sacrificio delpentathlon moderno — la creatu-ra inventata da de Coubertin nel1912 per simboleggiare le impre-se di un soldato che sfugge a ca-vallo ai nemici, spara contro diloro, duella con la spada, poi cor-re a piedi verso il fiume e lo attra-versa a nuoto — la lotta è uscitadai Giochi olimpici, che l’aveva-no ospitata quasi 3000 anni fa.

Iliade Il primo vincitore registra-to fu infatti Euribato di Sparta,nel 708 a.C.; l’ultimo conosciu-to fu un fenicio, Aurelio Elide,nel 213 d.C. Ma di un mitico in-contro di lotta durante i Giochifunerari istituiti da Achille in

onore di Patroclo — quindi cir-ca cinque secoli prima — parlaOmero nell’Iliade; l’incontroche oppose l’immenso Aiace Te-lamonio al furbo Ulisse, chescappò per quasi tutto l’incon-tro: in palio un tripode del valo-re di dodici tori, per lo sconfittouna leggiadra ancella «espertain giochi donneschi». Il match fi-nì in parità, né sappiamo come idue si spartirono il fascino deltripode e della fanciulla…

Il più grande In epoca classica,la lotta, allora assai più dura espesso cruenta di quella moder-na, aveva regalato alcuni deipiù grandi campioni dellosport, forse addirittura il piùgrande, Milone di Crotone, vin-citore a Olympia già fra i fanciul-li nel 540 a.C., e poi altre cinque

(o sei) volte fra gli adulti fra il536 e il 516, l’uomo più fortedell’antichità dopo Eracle.

Italiani Da quando de Couber-tin ha ripristinato i Giochi nel1896, la lotta ha fatto sempreparte del programma, tranneche nel 1900. Inizialmente sen-za categoria, comunque soltan-to greco-romana, registrò l’ag-giunta della lotta libera nel1920. Da allora c’è sempre sta-ta: e l’Italia vinse subito, dopole medaglie estemporanee del1900, quando nel 1908 EnricoPorro da Lodivecchio, genitorivaresini di Cuvio, classe 1885,batté in finale nei leggeri il rus-so Nikolay Orlov, di 7 kg piùpesante di lui. Porro, marinaiodi leva (la ferma durava cin-que anni), era cresciuto — si fa

per dire, era alto un metro emezzo — a Milano, in una pale-stra alle Colonne di San Loren-zo soprannominata «el pavi-ment de giass», perché gelavad’inverno. Un russo e un uz-beko, Karelin e Taymazov, sidividono il primo posto nellastoria olimpica, con 3 ori e unargento. Ma l’Italia, con la can-cellazione della lotta, salutauna disciplina che le ha regala-to, su 105 partecipanti (due ledonne), 20 medaglie, tra cui 7ori e 4 argenti, e campioni stra-ordinari: dopo Porro il milane-se Gozzi, il napoletano Pollio,il faentino «Pollicino» Maenzae il suo erede emiliano AndreaMinguzzi. Ciao lotta, se ne vaun altro pezzo della vera Olim-piade.

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MatteoPellicone(presidente

Fijlkam)«Assurdo.Possiamoridurre le

categorie ounificare la

libera e lagreco-romana»

DaigoroTimoncini

(lottatore)«In un solo

colpo sono staticancellati secoli

di storia dellosport: una

scelta di chi disport non sa

nulla»

Da Milone a Maenza, tre millenni di tradizione

IL COMMENTO

S

S

GIANNI MERLOLOSANNA (Svi)

Il primo reality show olim-pico ha fatto una vittima ina-spettata: la lotta. Che ora, nono-stante sia uno sport che era allabase anche dell’Olimpiade anti-ca, si trova sull’orlo del precipi-zio dell’esclusione dal program-ma dei Giochi del 2020. L’Esecu-tivo del Cio, infatti, ieri mattinaha votato di raccomandare allaprossima Sessione plenaria deicinque cerchi, in programma aBuenos Aires all’inizio di settem-bre, di ratificare questa decisio-ne di rigetto. In pratica una verae propria «nomination», comein una reality che si rispetti.

In pericolo Fino a ieri alle 11 era-no cinque gli sport «nominati»,anche se alla vigilia molti scom-mettevano che per il pentathlonmoderno le ore fossero ormaicontate. Noi stessi avevamo sen-tito voci autorevoli assicurareche la scelta sarebbe andata inquesto senso. Sembrava che cifossero poche possibilità di sor-prese e invece ecco il colpo discena. Ad un certo punto, dopo iprimi due turni di votazione ef-fettuati, si erano trovati in peri-colo cinque sport: canoa, hoc-key prato, lotta, pentathlon mo-derno e taekwondo. Al terzo lascrematura ha lasciato in corsaverso il precipizio solo hockeyprato, pentathlon e lotta, che haavuto la sfortuna di beccarsi ot-to preferenze e affondare nellosconforto, perché uscire dal pro-gramma significa perdere alme-no 14 milioni di dollari.

La vigilia Lunedì notte è succes-sa una cosa inusuale all’hotelPalace. L’Habana Bar era statoriaperto perché i membri avreb-be dovuto sedersi in un’area

chiamata Alex corner, così inti-tolata 33 anni fa da Gilady, an-che lui membro Cio, ma non par-te dell’Esecutivo, che ha sempreinvitato in quell’angolo colleghie giornalisti per le chiacchieredelle notte. Una tradizione soli-da. Però questa volta è stata tra-dita. Le poltrone sono rimastevuote. C’era fermento altrove, iltaekwondo stava difendendo lasua posizione con una truppaben addestrata e Juanito Sama-ranch si muoveva con abilità fravari gruppetti, ripetendo che ilpentathlon è figlio di De Couber-tin in persona e non era possibi-le negare la storia. Sono statiabili, così sulla graticola è finitala lotta, che invece non avevanessuno nell’hotel perché intan-

to a Bangkok si sta tenendo ilcongresso della Federazione in-ternazionale. Forse hanno sotto-valutato il pericolo e hanno pa-gato. Un minimo di pubblicherelazioni era necessario, qualcu-no poteva essere sul posto.

Il futuro Adesso la lotta, secon-do quanto scritto nel comunica-to dal Cio, potrebbe egualmen-te finire nella short list deglisport che aspirano a rientrare oad entrare nel programma. Po-trà mettersi in coda con altri 7sport: baseball e softball (che sisono uniti, dopo essere statimessi fuori nel 2005), rotelle,karate, squash, arrampicata,wakeboard (unione fra sci nau-tico e snowboarding) e wushu.

L’Esecutivo in maggio a San Pie-troburgo sceglierà lo sport daproporre alla Sessione per l’in-gresso nel programma. Ci ponia-mo una sola domanda: come fala lotta ad essere inserita in que-sta short list quando non è anco-ra stata ratificata la sua esclusio-ne? E’ abbastanza incomprensi-bile. L’Esecutivo però si sente si-curo, perché una sua raccoman-dazione non è mai stata respin-ta e a Buenos Aires ci saranno leelezioni del nuovo presidente.Si pensa che nessuno vorrà met-tere Jacques Rogge in difficoltàproprio nell’atto finale dellasua avventura olimpica, perchésua è stata l’idea di aprire il pro-gramma a novità.

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AndreaMinguzzi

(olimpionico)«Una pazzia, èun problema divisibilità e non

di popolarità. Lalotta è lo sport

nazionale intantissimi paesi

importanti»

I 14 MEMBRIIL REGOLAMENTO

Libera1980

Claudio Pollionella categoria

fino a 48 kgGreco

romana1908

Enrico Porronella categoriafino a 66.6 kg

1932Giovanni

Gozzinella categoria

fino a 61 kg1948

PietroLombardi

nella categoriafino a 52 kg

1984Vincenzo

Maenzanella categoria

fino a 48 kg1992

VincenzoMaenza

nella categoriafino a 48 kg

2008Andrea

Minguzzinella categoria

fino a 84 kgAltri podi

Oltre ai setteori, l’Italia haconquistato

altre 13medaglie ai

Giochi: 4d’argento e 9 di

bronzo

Nella lotta greco romanasono ammesse solo tecnicheeffettuate con le braccia al disopra della bacino, mentre nellalotta libera sono consentite anchele prese delle gambe e il loroutilizzo per eseguire le tecniche

Clamorosa decisione dell’Esecutivo Cio: raccomanda che dal 2020la disciplina esca dal programma. Salvi pentathlon e hockey prato

Otto voti contronel ballottaggio

di FAUSTO NARDUCCI

S

1 La statua di Puget al Louvre dedicata a Milone, maggiorelottatore dell’antichità 2 Vincenzo Maenza, due ori olimpici 3 Ilrusso Alexander Karelin, il più grande della nostra era REUTERS

NELLA LEGGENDA

LOSANNA (Svi) Ai 14membri dell’Esecutivo (ilpresidente Rogge si è astenuto) èstato distribuito un foglio con i

nomi di tutti gli sport olimpici. Imembri dovevano segnare losport che non volevano più nelprogramma, mentre gli altrierano automaticamente salvi. Lalotta già al secondo round avevaottenuto sette punti e mancavaun solo voto per l’esclusione.Nel gruppo figurava anche la

canoa, che però è uscita dalgorgo in fretta. Al 3˚ turno sonoandati in quattro: taekwondo,pentathlon, lotta e hockey e si èsalvato lo sport di originecoreana. Così si è arrivati alballottaggio finale il cui risultatoè stato: 8 preferenze alla lotta, 3per pentathlon e hockey prato.

(ri.cr.) Andrea Minguzziè l’ultimo epigono della tradi-zione azzurra della lotta, checi ha regalato sette ori olimpi-ci e venti medaglie in totale. Ilcampione di Pechino 2008non usa giri di parole: «E’ unoscandalo. Peggio: è una vergo-gna. Se pensi alle attività spor-tive primarie dell’uomo, ti ven-gono in mente i lanci, la corsae la lotta. Il Cio ha cancellatomillenni di storia per una me-ra questione di business. Macosì lo sport muore».

Senza futuro Poi il faentino,che dopo aver manifestato pro-positi di ritiro è tornato a pre-pararsi in vista di Rio, appro-fondisce il ragionamento: «Si-curamente la lotta non ha sa-puto vedersi bene come altrisport che si sono salvati per-ché magari c’è qualche miliar-dario che li pratica. Forse ab-biamo una concezione troppopura della nostra disciplina, cisiamo crogiolati nell’idea cheessendo nati con l’uomo, es-sendo ai Giochi fin dall’anticaGrecia, fossimo al sicuro. E in-vece la modernità chiede scel-te diverse, nessuno sa chi siaun lottatore famoso, non soloin Italia ma anche nel mondo.E non accetto la considerazio-ne che sia uno sport poco tele-visivo o difficile da capire, per-ché tanti altri sono così. E aLondra il palazzetto era sem-pre pieno».La profonda delusione di Min-guzzi è accresciuta dalla consa-pevolezza che la sua esperien-za non sarà d’aiuto alle genera-zioni future: «Con Timoncini(l’unico azzurro presente laLondra, ndr) sto girando nellepalestre per insegnare ai ra-gazzini: adesso cosa dirò loro?La lotta esiste per l’Olimpiade,non è un’arte marziale che sipuò praticare per diletto e permantenersi in forma: chi co-mincia con questa disciplinalo fa per inseguire i sogni olim-pici. Senza i Giochi, la lottamuore».

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L’OLIMPIONICO

MEDAGLIERE LONDRA

a pagina 21

HANNODETTO

GLI ORIAZZURRI

&

OLIMPIADILA SCELTA

Lotta addio A4

Va fuori dalle Olimpiadilo sport più antico

la storia

Minguzzi«VergognaCosì la lottamorirà»

1. RUSSIA 4 2 5 112. GIAPPONE 4 - 2 63. IRAN 3 1 2 64. AZERBAIGIAN 2 2 3 75. USA 2 - 2 4

1 2

3

La lotta fa parte del programma olimpico fin dalla prima edizione dell’epoca moderna, ad Atene 1896 AP

PAESE 0 A B TOT

30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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« Più di andare aNarbonne cosaposso fare? Lastaffetta è lamia nazionale

La stagionedi Federica

Pellegrini(che ai Trials

mondialigareggerà a

dorso e nei 200sl e staffette) eFilippo Magnini

24 febbraio-9 marzo

Collegiale aVerona con

Lucas e poi aNarbonne

15-17 marzoMeeting a

Nimes (50 m)9-13 aprile

Selezioni per iMondiali di

Barcellona aRiccione

20 aprileFinale Coppa

Brema(scudetto

d’inverno, 25 m)a VeronaMaggio

Collegiale aNarbonne

13-15 giugnoSettecolli a

Roma: test preMondiali

28 luglio-4 agostoMondiali aBarcellona

«Ora Fede èun’atleta anchefuori dall’acquaOk a settembre»

Quel brindisi a Veronache rafforza il «team»

Collegiali, Lucas, rapporti inesistenti con la squadraFede: «Persa l’invincibilità non conto più nulla?»

MATTEO GIUNTApreparatore

l’incontro a Verona

Polemiche

EFFETTO DOMINO

1 Matteo Giunta, preparatoreatletico e secondo di Lucas:come sta gestendo la coppia?«Funziona bene e non mi fa soffri-re troppo. Con Federica stiamosvolgendo dei lavori per fare inmodo che possa essere pronta asopportare i carichi duri di Lucasda settembre. Stiamo curandomeglio alcuni aspetti atletici chenegli ultimi anni aveva perso».

2 Che benefici può avere lacorsa per Fede?«Non c’è solo la corsa, è cambiatain generale la preparazione a sec-co, adesso è un’atleta anche fuoridall’acqua».

3 Che idea s’è fatta giornodopo giorno dei due?«Che sono due campioni che vo-gliono tornare ad alti livelli, maper riuscirci dovrebbero avere ilsostegno di tutti, perché senza se-renità non possono rilanciarsi, el’aspetto mentale è fondamenta-le. A me preme che lavorino con-tenti, ma l’atleta non dovrebberooccuparsi di organizzare certe co-se, ha bisogno di risposte rapide.Lo noto anch’io. E’ un’anomaliaitaliana».

4 Che rapporti ha con i fede-rali? Lei fa da parafulmine?«Dico solo che nessuno a fine di-cembre è venuto a dirci qualcosache le cose fossero andate bene.E’ una questione di mentalità: sivince e si perde come squadra».

di s.a.

domande a...

Un brindisi beneaugurante per l’insolitoteam l’altra sera a Verona: da sinistra Filippo Ma-gnini, 31 anni, tricampione europeo ed ex bicampio-ne mondiale dei 100 sl, Federica Pellegrini, 24 anni,olimpionica, 4 ori mondiali e 11 record mondiale nei200 e 400 sl, Matteo, preparatore atletico e secon-do di Philippe Lucas (nella foto grande a fianco conFederica anche sotto con Magnini, a destra)

4STAGIONE

PER DUE

DAL NOSTRO INVIATOSTEFANO ARCOBELLIVERONA

Persino le polemiche, da-vanti a un sushi e dopo un brin-disi, non dovrebbero avere nien-te di velenoso e però si trasfor-mano in una ricostruzione dicerti fatti che provocano le pun-tualizzazioni piccate della fede-razione. Metti una sera a cenaFederica Pellegrini, Filippo Ma-gnini e Matteo Giunta senza ilquarto convitato (Philippe Lu-cas) che si aggregherà, e capisciche due mondi si stanno divari-cando nel nuoto italiano. C’èl’«autogestione» di Fede, Filo eMatteo, e c’è una federazionecon tutta la nomenklatura e latempistica, che non riesce a dia-logare per davvero, in modo sin-cero, con due campioni diventa-ti leader scomodi nel tempo madecisi ad intraprendere un altrocammino nel difficile post Gio-chi di Londra. Così quandol’olimpionica dice che non sonobastati «250.00 euro per convin-cere Lucas a trasferirsi a Vero-na, in verità su quella cifra nonsapevamo nemmeno con quan-ti euro avrebbe contribuito laFin, da ottobre facciamo riunio-ni, senza un sì o un no. E così icollegiali: un po’ noi, un po’l’Aniene, un po’ lo Sport Mana-gement, così ogni volta per orga-nizzare una trasferita bisognamettersi a pensare chi copre quie chi là. Abbiamo dovuto chiede-re a una spa di Pukhet di farcifisioterapia per dieci giorni. Vabene, non ci sono soldi. Non èun problema. Ce lo hanno paga-to un terzo, ma ve l’immaginatein un’altra grande nazionale?».Insomma, che stress: come sePellegrini e Magnini con quel ca-rico di medaglie non hanno giàaiutato la Fin a rendersi ricca eorgogliosa. Macché, la coppia èmal sopportata: «Non vedonol’ora che spariamo».

Mentalità All’estero — è il van-gelo secondo Matteo Giunta —,«certi campioni li tutelano, velo dico io che ho lavorato conatleti stranieri fino a Londra(con il team Adn, ndr)». Ma que-sti due no, sono troppo ingom-branti. Sono Fede che «da quan-do non sono più invincibile tut-to mi viene rivoltato contro, midispiace anche rispetto ai quintiposti, non sono i migliori dellaspedizione? No, nessuno ha le"palle" per dirti le cose in fac-cia» e sono Filippo che è statotravolto dalle polemiche neigiorni torridi di Londra per cui,devono essere sempre dolorid’ora in poi: «Forse le polemi-che hanno coperto la mancanzadi risultati, sono stati un alibi ecosì tutto è rimasto come pri-ma. No, il nuoto dovrebbe esse-re gioia: ho visto in Thailandiagli olandesi fare il tifo per noi,quando facevamo le prove-tem-po». Comunque sia, la Coppia

va avanti. Fede che fa certi lavo-ri a «pancia in su, da dorsista.Se mi qualifico per i Mondiali diBarcellona nel dorso gareggerònell’individuale, e farò alle sele-zioni anche i 200 stile libero, vi-sto che devo qualificarmi per lastaffetta. Ah, la mia nazionaleormai è solo la 4x200. L’abbia-mo visto il distacco anche daglisguardi degli altri, ai Mondialidi dicembre ad Istanbul». Lo sipercepisce, dice la coppia, dachi pare persino «gufare controdi noi, Matteo non lo stannotrattando benissimo». E lo dicelei che non è cugino come lo èFilippo: «Un ragazzo che potreb-be andare in altre nazionali, esono contento che abbia sceltonoi». Queste cose del «remarecontro», ad esempio, con Lucasnon le soffrirebbe: «So cosa miaspetta a Narbonne, ho decisodi sacrificare 3 anni della mia vi-ta, per fare un finale di carrierache sia il più bello possibile ai

Giochi di Rio». E sarebbe unache se la tira? «La mia genera-zione non è ancora spazzata, an-no più anno meno siamo tuttelì». Per Magnini è diverso: «Stofacendo degli allenamenti incre-dibili, non so se li reggerò, mistanno portando al limite, per-ciò non posso pensare troppo inlà». La manderebbe sola da Lu-cas? «Non mi abbandonerà...»stoppa Fede ben sapendo che lasua presenza vale al di là dell’es-sere compagni in acqua. «Abbia-mo obiettivi forti, quello che cista succedendo intorno non ciinteressa anche se siamo logora-ti. Noi vogliamo gioia, non vo-

gliamo vedere allenatori arrab-biati e pure noi vorremmo esse-re come loro. Ditemi: noi abbia-mo dato ora per ora fino ai Mon-diali tutta la programmazione,e io non so nulla dei velocistiche ora sono a Tenerife. Manon sarei ancora fondamen-tale? Vorrei cercare di esse-re sereno». Venerdì sarà inFederazione a discutere, oggiper Fede potrebbe esserci qual-che sviluppo sulla scelta dellosponsor tecnico: «Ma ve l’imma-ginate se sceglie Jaked?». E lei:«Voglio capire per le multe...».

Popolarità Già, altra vecchiastoria di tensioni insormonta-bili. Eppure non è lei che un an-no fa al Festival di Sanremopromuoveva questo sport?«Per fortuna è solo l’ambienteche non ci riconosce, ci resta lastampa» fa Fede: «Resisto per-ché resto solo nuotatrice». An-che Filo si spaventa: «Se vado

bene e poi penso quello che di-cono nell’ambiente "mammamia, ci tocca convocarlo" chesquadra è? Eppure mi sonosempre spremuto per le staffet-te». Ma vista dalla Coppia, c’èuna via d’uscita propositiva?«Più di prendere le valigie e an-dare a farsi il mazzo a Narbon-ne cosa dovremmo fare? Se vo-gliamo tornare a un’Italia fortebisogna cambiare modo di pen-sare, non possono essere sologli atleti a risolvere le cose. Sia-mo oltre le polemiche. C’è ilmeeting di Milano, e cosa ci di-cono: non ci sono soldi. Possia-mo gareggiare? Se gli olandesihanno certi metodi sulla veloci-tà perché non andarci? Quan-do vinse Fioravanti i giappone-si vennero da Castagnetti, oraguardate. Andiamo male? Allo-ra andiamo da Phelps. Perchénon bisogna confrontarsi conl’estero?». Già.

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(e.lan.) Effetto domino aSan Siro. Sono in molti atemerlo, date le indiscrezioni chefiltrano. Dopo la chiusura deltrotter, sembra infatti che Snaistia valutando la medesimaopzione anche per il galoppo,con la conseguente sospensionedella riunione primaverile, il cuilibretto programma, a poco piùdi un mese dal convegnoinaugurale, previsto per il 20marzo, pare non sia statoancora pubblicato proprio suprecisa indicazione dellasocietà. Per gli operatoriovviamente è impossibileprogrammare qualsiasi attività.

COLPO MORIONDO Ieri aVincennes il nostro Moriondo (L.Baudron) ha vinto il PrixChateau Gontier in 1.12.9IERI 11-2-4-3-9 A Trieste (m2080): 1 Ivanov Bi (F. Pisacane)1.18; 2 Orion Np; 3 Giorgio Trio; 4Giorgio Pella; 5 Misterix; Tot.:4,72; 2,45, 5,63, 3,85 (116,03)Quinté: n.v. Quarté: e 1.472,88.Tris: e 630,00.OGGI QUINTÉ A S. GIOVANNIscegliamo Natalina Wise (18),Milagro (15), Olly Rob (17),Odissea Grim (6), Oxford Street(16) e Los Angeles (12).ANCHE Firenze (t. 13.55),Aversa e (15) Grosseto (14.10).

NUOTO IL CASO

IPPICA DAL 2013 CALERANNO CORSE E MONTEPREMI

E a San Siro dopo la chiusura del trottodubbi sull’apertura del galoppo a marzoMICHELE FERRANTE

Il decreto interministeria-le consegnato da Ministero eco-nomico e Ministero agricolo allaCorte dei Conti è il funerale del-l’ippica che abbiamo conosciutofino a oggi, da florida e indipen-dente a sempre più precaria finoalla disperazione.

Buco Il decreto evidenzia un bu-co di 97 milioni di euro relativisolamente al mancato pagamen-to dei premi e dei corrispettiviagli ippodromi. Questi 97 milio-ni verranno recuperati in tre an-ni. I primi 30, attinti dallo stan-ziamento del 2013, servirannoper pagare premi e spettanze ip-

podromi inevasi fino ad agosto2012, mentre il resto del 2012verrà distribuito nei prossimidue anni, attingendo 30 milionidai soldi stanziati per il 2014 e37 da quelli relativi al 2015.

Dimezzata Una sciagura deva-stante, per il popolo ippico inde-bitato che sperava in ben altro,almeno sui premi 2012. Ma iguai non sono finiti, perché i sol-di usati per tappare il buco ver-ranno presi, per la maggior par-te, da quelli destinati ai monte-premi degli anni successivi. Inche modo? Per il 2013, 16,9 mi-lioni sottratti semplicemente co-me risparmio e il resto attraver-so la diminuzione delle giornatedi corse, del 14% rispetto al

2012 (1608 convegni) , cioè231 in meno. Ma il dramma siconsumerà entro il 2015 , quan-do le giornate di corse sarannodiminuite di circa 1000 unità, inuna misura quindi superiore al60% rispetto al 2012 e quindi ilmontepremi si dovrebbe com-portare (salvo risparmi su altre

voci dei bilanci) più o meno diconseguenza. Non un euro ver-rà invece sottratto dal costo delcarrozzone ministeriale , circa60 milioni nel triennio2013-2015.

Riforma Da queste cifre ben co-nosciute da tempo nelle stanzedei bottoni, si dovrà ripartire,con una riforma radicale dellastruttura e delle scommesse, aprescindere dall’identità dell’av-voltoio. Intanto ieri a SiracusaSaverio Romano ha scaricatosul Governo dei tecnici la re-sponsabilità della sparizionedei 100 milioni destinati all’ip-pica quando era ministro delMipaaf.

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Tagli devastanti, l’ippica verrà dimezzata

Pellegrini-Magnini«Noi messi da parte»

4

Uno slogan, un miraggio FOTOGRAMMA

31LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 32: GDS 13-02-2013

Luca Dalmonte ènato a Imola il

3/10/1963.Assistente in A a

Rimini eFortitudo

Bologna, ha poiallenato, dal1998, Siena,

Avellino(1999-2002),

Roseto(2003-04),

Ferrara(2004-06),

Teramo(2006-07), Cantù

(2007-09),Pesaro

(2009-12) con lequali la scorsa

stagione haraggiunto le

semifinaliscudetto. Dal

2010 èassistente della

Nazionale. Hatotalizzato 291

partite in A, 128vittorie.

SITALIANI

L’accoppiataPianigiani-

Dalmonte siaggiunge a

Ettore Messina(titoli e coppe di

Russia colCska), SergioScariolo (titoli

spagnoli conReal e Malaga,

coppe conVitoria e Malaga)

e MatteoBoniciolli (titolo e

coppa delKazakistan con

Astana), FrancoCasalini (2 coppe

Svizzere conVacallo)

all’elenco deicoach italiani

che hanno vintocon club esteri

L’OPINIONEdi Dan Peterson

TEST DI GOLDEN STATE

a pagina 21

Il c.t. è malato, il Fenerbahceconquista la coppa: «Sono unassistente vivo e appagato»

Un anno fa salvòla Lube, stasera èla sola speranzadella Bre: dall’annoprossimo cambierà

SERIE A MERCATO

PALLAVOLO DERBY DI RITORNO NEI QUARTI DI CHAMPIONS

CHAMPIONS

Busto a Baku dall’Azerrail(m.b.l. a.a.) Obiettivo Final Four, mai conquistata. Nelritorno dei quarti (ore 15 italiane) a Baku, Busto Arsiziodifende il 3 2 dell’andata contro l’Azerrail di AlessandroChiappini, Sara Anzanello e Indre Sorokaite. Con Lloydal rientro in panchina, resta il dubbio Marcon, non al meglio, e si prospetta il ballottaggio fra Faucette e Brinker. .Champions uomini (ritorno quarti) – Smirne (Tur) Kedzierzyn Kozle (Pol) 1 3 (23 25, 21 25, 25 21, 19 25) (and.2 3). Oggi (20.30 dir. Sportitalia) Bre i Cuneo Lube Macerata (and. 0 3) e Dinamo Mosca (Rus) Kazan (Rus) (and.0 3). Donne (ritorno quarti) Oggi (15 dir. Sportitalia)Azerrail Baku (Aze) Unendo Yamamay Busto Arsizio(and. 2 3). Domani Rabita Baku (Aze) Kazan (Rus) (and.3 1) e Eczacibasi Istanbul (Tur) Gunes Istanbul (Tur)(and. 1 3).

A-1 DONNE DONNE

Villa esonera CapraraGianni Caprara non è più l’allenatore di Villa Cortese: alsuo posto Mauro Chiappafreddo, fino a ieri secondo epreparatore

COPPA CEV & CHALLENGEPiacenza donne in semifinale(a.a. m.g.) In Challenge Piacenza donne in semifinale.Coppa Cev uomini (ritorno semifinali) – Oggi (20.30 dir.canale 892 Sky) Andreoli Latina MMP Ankara (Tur) (and.1 3). Challange uomini (ritorno quarti) – Oggi 20.30 Copra Piacenza Minsk (Biel) (and. 3 0). Challange donne(ritorno quarti) – Rebecchi Piacenza Le Cannet (Fra) 3 2(25 21, 20 25, 25 13, 24 26, 15 13 (and. 3 1).COPPA ITALIA DONNE (m.l.) Stasera (ore 20.30) semifinali di Coppa Italia di A 2 donne, andata; Frosinone Novara; Ornavasso Casalmaggiore. Ritorno il 20 febbraio.

NEL 2012A PESARO

Cuneo-Macerata per l’Europae l’ultima volta del golden set

3Derby persi da CuneoTutti e 3 quelli fatti in Cham-pions: 2007 Treviso, 2008Piacenza, 2012 Macerata (a.a.)

Fonti greche confermanoche Antonis Fotsis ha chiesto dilasciare l’Emporio Armani perfirmare subito un biennale alPanathinaikos (1.1 milioni astagione). Milano deve deciderese lasciarlo libero.ANDJUSIC Bologna ha preso ilfree agent serbo DaniloAndjusic, 22enne guardia di

1,95., fino a dicembre nelPartizan Belgrado, che hafirmato un quadriennale.Difficilmente riuscirà adebuttare a Varese domenica.BELL (d.b.) Arriva oggi a ReggioEmilia Troy Bell. La Trenkwalderpotrebbe tesserarlo se ildeludente James trovassel'accordo con il Paok Salonicco.

BASKET LA SCUOLA TECNICA ITALIANA SI IMPONE ALL’ESTERO

3Final Four di MacerataMacerata nel 2002 ha vinto laChampions, ed è arrivata allefinal four nel 2007 e 2009 (a.a.)

Taccuino

G

g

Dalmontevice di lussofa vincerePianigiani

Dalla Grecia: Fotsis ha chiesto a Milanol’ok per tornare al Panathinaikos

A guardare quel che è suc-cesso una settimana fa nellapartita di andata non ci sarebbenemmeno da stare a parlarne.Macerata ha rullato 3-0 Cuneo,e se non fosse in vigore la rego-la del golden set non ci sarebbestoria: i marchigiani stasera an-drebbero in gita in Piemontecol volo per la Siberia (le finalfour a Omsk) già prenotato. Einvece per l’ultima volta si gio-ca con questo famigerato tiebre-ak di spareggio che incombe, edunque Cuneo può ancora spe-

rare. Forte (forte?) del ricordodi un anno fa esatto. Anche allo-ra Lube e Bre si affrontarono inun derby di Champions, soloche si era agli ottavi, mentre sta-sera si gioca per andare in semi-finale, dove i piemontesi non so-no mai arrivati. E la sfida delloscorso anno è stata davvero laspiegazione più esaustiva diquanto demenziale sia questogolden set: Cuneo vinse 3-0 nel-le Marche, la Lube al ritorno siimpose 3-2: 16-14 al tiebreak,16-14 allo spareggio.

Addio Golden set Stasera quindistesse due rivali a parti inverti-te. Cuneo che negli ultimi dueanni ne è stato beffato (nel2011 dalla Dinamo Mosca), sta-volta deve benedirlo, il goldenset, unica speranza a cui ag-grapparsi E Macerata che neaveva beneficiato ora lo temecome una maledizione. Il tuttoper sancirne l’addio: il prossi-mo anno non sarà più così co-me lo abbiamo conosciuto. Ilgolden set resterà, ma solo incaso di parità di punti (tre pun-ti per i 3-1 e 3-0, due per il 3-2,uno per l’1-3). Roberto Piazza,tecnico di Cuneo, sul tema è

chiaro: «Sono sempre stato con-trario e lo resto, al 100%, anchesa stavolta può aiutarmi. La pal-lavolo è l’unico sport che hauna regola del genere. Così co-me è l’unico che costringe duesquadre di uno stesso paese adincontrarsi per forza prima del-le finali». Stefano Recine, d.s.di Macerata, rincara: «Fonda-mentalmente è contro lo spiritodello sport. E quantomenoavrebbe dovuto essere ai 25, ai15 è veramente una lotteria».Detto questo Recine parla dellapartita di stasera come di «Uncrocevia fondamentale dellastagione», con Savani che po-trebbe partire dall’inizio. Men-tre Piazza è più chiaro che maiquando deve parlare del suo or-ganico: «Ci siamo tutti (Ma-strangelo non è considerato,ndr) e le condizioni fisiche noncontano: questa è una di quellepartite da giocare anche da in-gessati. L’andata non conta: lepossibilità di andare a Omsk so-no 50 e 50». Chi passa in semifi-nale trova il Kedzierzyn (Pol)

m.sal.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Magliette Nbacon le manicheChe ne pensate?

LUCA CHIABOTTI

Luca Dalmonte aveva giàvissuto un momento simile.Stagione 1996-97: la Fortitu-do Bologna licenzia Sergio Sca-riolo. Prima di ingaggiare Vale-rio Bianchini, dà la squadra inmano al vice Dalmonte nellapartita più sentita dell’anno, ilderby con la Virtus. Che la For-titudo domina, 80-67. Dicias-sette anni e quasi 300 gare dacapoallenatore in serie A do-po, Dalmonte prende di nuovoil posto del capo. Alla vigiliadelle Final Eight turche, coachSimone Pianigiani si ammala eviene ricoverato in ospedale. IlFenerbahce resta nelle mani diLuca che conquista il trofeobattendo in finale il Galatasa-ray, il massimo della vita perogni tifoso del Fener. «La no-stra è una stagione a due facce,bene in campionato, non benein Europa: il successo ha datoforza alla strada che stiamopercorrendo. E vincere controil Galatasaray, ha reso il succes-so per il club molto, molto piùbello» dice l’assistente di Piani-giani anche in Nazionale pron-to a tornare nei ranghi: «Que-sto è il Fener di Simone. Non

ho mai fatto questo lavoro perun foto o un articolo in più, an-che se li apprezzo, ma per vive-re nell’emisfero del basket al li-vello più alto possibile».

Dopo tanti anni da capo, comesta da vice?«La mia scelta è stata fatta conconsapevolezza davanti aun’opportunità il cui motore èSimone col quale avevo giàun’esperienza di lavoro e houn rapporto che va oltre la pro-fessione. Condividiamo il mo-do di vedere il basket, sono inuno dei top club d’Europa, mirelaziono con giocatori di altolivello: al di la del mio ruolo si-

gnifica vivere la pallacanestroal massimo, oltre che un’espe-rienza personale importante,in uno dei Paesi più interessan-ti e emergenti d’Europa».

Come funziona il rapporto conPianigiani?«E’ piramidale: Simone ha co-struito la squadra e decide. Iosvolgo un lavoro di base, cercodi raccogliere il maggior nume-ro di informazioni possibili persottoporle a lui e, col suo pla-cet, trasferirle poi alla squa-dra. Mi sento un assistente vi-vo, non passivo, professional-mente è un ruolo che mi appa-ga completamente. Con la mia

esperienza cerco di dare il mioapporto a 360% non solo sulcampo. Ma se la cosa rende ilnostro rapporto più performan-te, deve dirlo Simone».

La Nazionale entra nel vostrolavoro quotidiano?«Molto. Abbiamo la possibilitàdi accedere a tutte le partitedella serie A e in ufficio vedia-mo Raisport. A chi crede cheavere lo staff azzurro all’esterosia un problema rispondo cheessere assieme 12 ore al giornopermette di pianificare il lavo-ro azzurro in modo ottimale».

Il campionato turco ha supera-to il nostro?«Difficile fare paragoni a di-stanza, in Turchia c’è un siste-ma basato più sui singoli che,grazie alle notevoli risorse eco-nomiche, sono generalmentedi talento. In Italia il basket èpiù di sistema, con una identi-tà del gruppo al di sopra dei sin-goli. Certo, qui ci sono squadreagli ultimi posti in classificache stanno prendendo giocato-ri di primo livello europeo, mada noi c’è lotta in testa, per iplayoff in coda, novità e equili-brio. Anche se quando conta,Siena è ancora la più pronta».

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Luca Dalmonte (a destra), 49 anni, col c.t. Simone Pianigiani, 43 CIAMILLO

Wout Wijsmans in Cuneo-Macerata del 2012 TARANTINI

Da sinistra: Harrison Barnes con la nuova maglia deiWarriors. e Tal Brody col Maccabi Tel Aviv nel 1977

I Golden State Warriors hanno rivelato divoler indossare le prime magliette con le mani-che dell’era moderna in tre delle prossime garedella squadra. Il debutto della T-shirt da garaavverrà il 22 contro San Antonio, poi si repli-cherà con Houston e Chicago. Al di la delle logi-che di marketing per vendere più maglie (nellaNba negli ultimi anni si sono viste le maglietteretrò, coi colori e i loghi delle squadre del seco-lo scorso e quelle natalizie, coi numeri tinta sutinta, televisivamente poco leggibili), questemaglie adottano una tecnologia light che le ren-de il 26% più leggere delle canottiere abituali epermettono una perfetta mobilità delle spalle.Ma, come sempre, il successo lo decreterà ilpubblico,

Tradizione La maglietta con le maniche è nellatradizione della pallacanestro. L’ultimo a vestir-la ad alto livello è stato il Maccabi Tel Aviv, cam-pione d’Europa nel 1977. La scelta di GoldenState è stata fatta considerando il mercato del-la Bay Area di San Francisco, la zona più inno-vativa degli Stati Uniti come gusti e economia equindi la più pronta ad accogliere un look tantodiverso che potrebbe essere adottato anche daaltre squadre Nba nella prossima stagione. In-tanto i tifosi non sembrano particolarmente en-tusiasti della novità: sul sito Nba della Gazzettadello Sport, il 52% dei votanti ritiene che l’espe-rimento sarà fallimentare e solo il 17 lo prono-stica come un successo. Peggio. il 63% dei letto-ri di Espn ha dichiarato che non le comprerà.

32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 33: GDS 13-02-2013

DAL NOSTRO INVIATOMASSIMO LOPES PEGNAMINNEAPOLIS (Minnesota, Usa)

Andrei Kirilenko ringra-zia profusamente per l’Euro-Player 2012 della Gazzetta, maprecisa: «Nessun dubbio: ho di-sputato una grande stagione,ma non mi ritengo il migliore.Penso a Vassilis Spanoulis,Tony Parker e anche a DaniloGallinari. Dura prendere unadecisione».

Primo dopo 12 anni a guada-gnarsi il premio in Europa e conla Nazionale e non nella Nba: so-lo il terzo dal 1992.«La Nba è la miglior lega delmondo e ciò che fai qui raddop-pia di valore. Almeno, questo èil modo in cui le tue impresevengono percepite dalla criti-ca. Credo che, per quello che hafatto anno dopo anno in Gre-cia, Diamantidis avrebbe meri-tato di vincere. Sono contentoper me, anche se il canestro del-l’Olympiakos a 7/10 dal termi-ne della finale Eurolega conti-nua a tormentarmi».

Scelto all’età di 18 anni, sbarca-to nella Nba a 20: allora più gio-vane europeo ad arrivare fra ipro. Difficoltà?«Il cambiamento. Durissimaper un ragazzino molto magroche giocava in Russia. Ma a dar-mi una mano trovai dei grandimaestri».

Karl Malone e John Stockton.«Esatto. Due leader differenti.Karl molto vocale sul parquet.John uno silenzioso che si face-va seguire con l’esempio. Al pri-mo allenamento ero nervoso.Vedo Stockton e gli dico:"Buongiorno, sono Andrei". Elui: "Piacere John". Risposi:"Ma io lo so chi è lei"».

Che cosa sapeva della Nba?«Come tanti di quella genera-zione vedevo le partite di Mi-chael Jordan. Però non era unmio idolo. A me non piace que-sta storia degli idoli, ma tutti vo-levamo essere come lui».

Perché ha scelto Minnesota no-nostante avesse altre offerte?«Mi piacevano l’allenatore el’organico. Sulla carta mi sem-brava un team fortissimo. Nonle cito le altre che mi volevano.Non sarebbe corretto nei con-fronti di chi ricopre il mio ruoloe ora saprebbe che la sua squa-dra lo voleva rimpiazzare».

Il suo soprannome è Ak-47 (ini-ziali e numero maglia), come ilKalashnikov fabbricato nellasua città natale: un’associazio-ne poco popolare.«A me piace. Basta evitare dipensare all’arma, ma solo aquella che cerco di essere incampo. Lancio un messaggio di-verso: se avete voglia di com-battere, non fatelo con le guer-re, ma con il basket, il calcio o ilbowling. Queste sono le sfide acui mi riferisco».

Sua moglie Masha è unarock-star famosa e figlia di uncelebre giocatore, Andrei Lo-patov. Le dà anche consiglitecnici?«Ne capisce, ma su quelle que-stioni non mette bocca. Unavolta abbiamo avuto una di-scussione e dopo ho preferitotenere il basket fuori di casa.Io, invece, canto solo sotto ladoccia».

In una celebre intervistaMasha dichiarò: "Se vuole,

Andrei ha il permesso di tradir-mi una volta l’anno: gli uominisono tutti animali e non li con-trolli". E’ un marito fortunato?Ride: «Le cose non stanno pro-prio così. Un giorno mi disse:"Andrei, ti amo e non m’impor-terebbe se tu andassi a letto conun’altra". E io le risposi: "Sonofelice per la fiducia, ma anch’ioti amo e non ho intenzione diapprofittarne". Ora però so giàcosa mi vuole chiedere: se homai usufruito di quel permes-so. Se le dico di sì, passo per unporco. Se le dico di no, non micrederà». Ride di gusto.

L’Italia ha tre giocatori nellaNba, come la sua Russia bron-zo olimpico a Londra, ma la no-stra Nazionale non va benissi-mo.«Sono sorpreso che non riescaa emergere fra le migliori euro-pee. Conosco bene Bargnani,Gallinari e Belinelli: ragazzi in-telligenti e di talento. Ma perfar funzionare una squadranon basta, ci vuole chimica.Consiglio di continuare a lavo-rare duramente».

Quest’anno chi vincerà il titoloNba?«Penso che rivedremo la stessafinale dell’anno passato: Ok-lahoma City contro Miami. Pe-rò, attenzione agli Spurs e aiClippers a Ovest. Mentre a Estmi piacciono New York e India-na».

E se Minnesota non fosse tor-mentata dagli infortuni, magarifra le favorite potevate essercianche voi.«All’inizio della stagione ci con-tavo. Ogni posizione era coper-ta perfettamente. Una sfortunanera».

Come si è trovato a giocare inRussia dopo tanti anni?«Mi ero dimenticato com’era.Un basket differente e non in-tendo di basso livello. Il Cska èforte, ma ci sono tante gare incui dopo pochi minuti sei giàavanti di 20. Manca l’intensitàche c’è qui».

Quante partite potrebbe vince-re il suo Cska nella Nba?«Penso che dopo qualche annodi adattamento potremmo di-ventare competitivi. Primo cam-pionato con 20 vittorie e senzaplayoff, ma al terzo saremo giàfra le migliori sedici».

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Cosìl’Europlayer

2012

SCLASSIFICA

1. AndreiKirilenko 189;2. Pau Gasol

(foto AP) 159;3. Vassilis

Spanoulis 134;Nowitzki 118;

Pekovic 48;Ilyasova 22;

Sefolosha 19;Parker 18;

M.Gasol 12;Teodosic 6;

Khryapa,Gallinari, Krstic

5; Shved 3;Planinic,

Diamantidis,Monya, Fridzon

2; Navarro,K.Lavrinovic,D.Lavrinovic,

Popovic, Gortat,Datome 1.

SALBO D’ORO1979 Tkachenko

(Urss) 1980Dalipagic (Jug)

1981 1982Kicanovic (Jug)

1983 MENEGHIN1984 1985

Sabonis (Urss)1986 Petrovic

(Jug) 1987 Galis(Gre) 1988

Sabonis (Urss)1989 Petrovic

(Jug) 1990 1991Kukoc (Jug)

1992 1993Petrovic (Cro)

1994 Kukoc(Cro) 1995

Sabonis (Lit)1996 Kukoc

(Cro) 1997Sabonis (Lit)1998 Kukoc

(Cro) 1999Sabonis (Lit)2000 FUCKA

2001 Stojakovic(Ser) 20022003 20042005 2006

Nowitzki (Ger)2007 Parker

(Fra) 20082009 2010 Pau

Gasol (Spa)2011 Nowitzki

(Ger) 2012Kirilenko (Rus)

Gazzetta.it

BOSTON PERDEPARTITAE BARBOSA

Il russo dei Wolves: «Ho disputato un’ottima stagione col Cska peròSpanoulis, Parker e Gallinari sicuramente non sono stati da meno»

OGNI MATTINA SULSITO LE IMMAGINI PIÙBELLE DELLA NOTTE

Ogni mattina sulnostro sito è possibileguardare le immagini piùbelle delle partite dellanotte Nba. Inoltre, le azionipiù spettacolari, interviste,classifiche, articoli diapprofondimento,statistiche e curiosità dalmondo dei pro’ Usa.

COLLANA STELLE NBA

stars&stripes

GASOLSECONDO

Bill Russell, 11 titoli vinticoi Celtics, ieri ha compiuto 79anni. Oggi in edicola a 4,99euro il libro a lui dedicato dellacollana «Le Stelle della Nba»

BASKET IL PREMIO GAZZETTA

Non bastassero gli infortuni diRajon Rondo e Jared Sullinger,fuori per tutta la stagione, ora iCeltics dovranno fare a menoanche di Leandro Barbosa,che nella sconfitta di Charlotte(che ha chiuso a 7 la seriepositiva di Boston) si è rotto ilcrociato del ginocchio destro.Anche per lui campionatofinito. Grande prova di ByronMullens, che ha chiuso con 25punti e 18 rimbalzi (10/16 dalcampo compreso il 4/5 da tre).Boston, che ha incassato uno0 7 nei 90" finali, è 5/28quest’anno nei 24" conclusividi una partita con chance dipareggiare o sorpassare.

CARNEADI SPURSNo Duncan, no Parker, noGinobili? No problem per gliSpurs, che con i tre a riposoper vari acciacchi hanno vintoa Chicago con 26 punti diKawhi Leonard, massimo incarriera. E’ la 3a vittoria nelleultime 4 uscite senza i Big 3. Inprecedenza avevano perso 7gare in fila senza di loro. SanAntonio si è impostanonostante il 23 a rimbalzo(49 26). Solo un’altra squadranegli ultimi 35 anni si eraimposta con tal margine (+14punti) subendo tanto arimbalzo, Vancouver suDenver nel ’96. I Bulls hanno unmiglior bilancio in trasferta(15 9) che in casa (15 12), unicinella lega.

LA MURAGLIA WALLWashington ha battutoMilwaukee, 10a vittoria in 17gare da quando è rientratoJohn Wall. Senza di lui erano5 28.

DAVIS, NO DA LONTANOAnthony Davis, 1a sceltaassoluta di New Orleansall’ultimo draft, sta faticandoparecchio. Nel mese difebbraio ha un disastroso 1/18al tiro da fuori area. Con 31punti in 31’ di Ryan Andersongli Hornets hanno comunquevinto a Detroit, 10o successoesterno stagionale, più diquanti ne hanno raccolti sin quiCeltics, Lakers, Jazz e Blazers.

RISULTATIDallas Atlanta 101 105(Nowitzki 24; Smith 26);Detroit New Orleans 86 105(Stuckey 19; Anderson 31);Milwaukee Washington 90 102(Ellis 24; Beal 28); Chicago SanAntonio 89 103 (Robinson 20;Leonard 26); Indiana Brooklyn84 89 dts (Hill 22; Lopez 25);Charlotte Boston 94 91(Mullens 25; Green 18);Cleveland Minnesota 92 100(Irving 20; Ridnour 21);Philadelphia LA Clippers90 107 (Young 29; Paul 21).

«Fu dura arrivare a20 anni nella Nbadalla Russia,mi aiutaronoStockton e Malone»

4Da oggi in edicolail libro su Russellieri 79enne

Europlayer 2012

«Sorpreso chel’Italia non sia al top:oltre al talento peròserve la chimicae tanto lavoro»

Kirilenko: «Grande onorema non sono il migliore»

Andrei Kirilenko 31 anni, ala di Minnesota, exCska Mosca, bronzo olimpico con la Russia, ieri elettodalla Fiba giocatore dell’anno. Sotto, mentre riceve ilpremio Europlayer 2012 dal nostro corrispondente AFP

33LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 34: GDS 13-02-2013

BaseballVenditte azzurro(m.c.) I NY Yankees hanno autorizzato illanciatore Pate Venditte, 27 anni, a parte-cipare al pre-raduno dell'Italia a Glendale,in Arizona, dal prossimo 21 febbraio. Il pi-tcher arrivato nella scorsa stagione in tri-plo A, che ha la particolare caratteristicadi essere ambidestro (in azzurro tirerà disinistro), è così il 28˚ giocatore (compresoMaestri) che effettuerà lo spring trainingin vista del World Classic. Il raduno dei 28prescelti inizierà il 3 marzo.

A REGGIO (m.c.) Il mancino venezuelanoAlberto Bastardo è il primo lanciatore stra-niero del Reggio Emilia. Nato 28 anni fa aMaracay, il neoreggiano ha esperienze ditriplo A con i Dodgers dal 2009 al 2011. Nelcorso dell'inverno è stato uno dei rilievidei Tiburones de La Guaira. Il Mastiff Gros-seto allunga intanto il roster con il secon-da base Santaniello, prelevato dal BscArezzo, dopo tre stagioni a Bologna.

BoxeITALIANO IN MESSICO (r.g.) A Tepej delRio (Mes), dove risiede dallo scorso set-tembre, il superpiuma fiorentino Alex Ri-guccini, 24 anni, ha conquistato la decimavittoria, battendo per ko 1 il modesto loca-le Neftali Perez (1-23-1). Riguccini detienela cintura Intercontinentale Wba e l'inte-rim Fecarbox Wbc.

IN ITALIA (r.g.) A Boffalora (Mi) debuttodel superleggero Mattia Cammarano (1)vincitore di Marco Delmestro (1-11) sui 4round.

PIAZZA IRIDATA (r.g.) Nuova opportuni-tà iridata per Loredana Piazza (9-1), torine-se di 33 anni, della colonia Loreni. Dopo ilfallito tentativo contro Carolina Duer (Arg.14-3) per i supermosca Wbo nel 2010 aBuenos Aires, il 10 aprile a Tokyo affrontaNaoko Yamaguchi (20-3-3), titolare Wba,alla seconda difesa.

GhiaccioCollalbo capitaleCollalbo (Bz) capitale mondiale della pistalunga junior: la località sull’altopiano delRenon, da venerdì a domenica, ospiterà lefinali della Coppa del Mondo di categoria eda giovedì 21 a domenica 24, come già nel2002, i Mondiali di categoria. Per l’Italia fa-ri puntati in particolare su Andrea Giovan-nini. Entrambe le rassegne presentate ieria Bolzano.

PLUSHENKO DENUNCIA Evgeny Plu-shenko ha denunciato il commentatore diEurosport 2 in russo, Andrei Zhurankov,che nel weekend, durante la telecronacadei Quattro Continenti, ha sostenuto che lozar, come riportato da alcuni quotidianiisraeliani, contrariamente a quanto resonoto dal suo entourage, non sarebbe statodi recente operato alla schiena a Tel Aviv.

FIGURA AZZURRA A Lubiana (Slo), Dra-gon Trophy. Sr. Uomini: 1. Raya (Spa)192.05; 3. Giocomelli 163.79; 5. Panfili146.78. Donne: 1. Lafuente (Spa) 136.00;4. Russo 118.95; 6. Nogaro 114.73. Jr. Uo-mini: 1. Palermo 136.00. Donne: 1. Ander-marcher 114.73. A Oberstdorf (Ger), Bava-rian Open. Sr. Uomini: 1. Oda (Giap)250.80; 19. M. Zandron 141.93. Donne: 1.Weinzierl (Ger) 157.42; 6. Rio 132.07; 11.Bressanutti 123.92. Coppie: 1. Stolbo-va-Klimov (Rus) 182.87. Danza: 1. Coo-mes-Buckland (Gb) 157.17; 3. Alessandri-ni-Vaturi 144.51; 8. Bernardi-Mior 122.10.Jr. Danza: 1. Sforza-Fioretti 131.07.

Hockey ghiaccioSERIE A (m.l.) Ieri l’’8˚ turno della 2ª fase.Master Round: Bolzano-Renon 0-3 (0-0,0-2, 0-1); Val Pusteria-Valpellice 4-1 (0-1,3-0, 1-0). Rip. Alleghe. Classifica: Renon50; Bolzano 49; Val Pusteria* 48; Alleghe*39; Valpellice* 38 (*una in meno). Relega-tion Round: Asiago-Pontebba 6-2 (3-1,1-0, 2-1); Milano-Cortina 1-2 (0-0, 0-0,1-2). Rip. Val di Fassa. Classifica: Asiago*40; Milano 38; Cortina 35; Val di Fassa*20; Pontebba* 6 (*una in meno).

Hockey in lineSERIE A-1 (m.l.) Il 13˚ turno in A-1. Risulta-ti: Monleale-Asiago 5-1; Vicenza-MolinesePisa 9-1; Cittadella-Roma 4-1; Empoli-Pa-dova 1-5. Rip. Milano. Classifica: Monleale30; Milano* 27, Vicenza 26; Padova* 25;Cittadella 15; Molinese* 10; Roma 9;Asiago* 7; Empoli 3 (*una in meno).

Hockey pistaPOSTICIPO (m.nan) Nel posticipo della14ª di A-1 Breganze-Lodi 4-4 (p.t. 1-1; 3Garcia, 2 Tataranni). Classifica: Viareggioe Valdagno 39, Bassano e Lodi 32, Fortedei Marmi 28, Breganze 22, Novara 20,Prato 15, Sarzana e Matera 14, Trissino12, Follonica 10, Giovinazzo 6, Thiene 1.

NuotoCON D’ARRIGO (al.f.) La 32enne america-na Brooke Bennett domani tornerà alle ga-re al Grand Prix Usa di Orlando; la triolim-pionica, che nella scorsa stagione ha ga-reggiato nei master, sarà al via di400-800 sl, 100-200 farfalla. Primo testamericano per l'azzurro Andrea MitchellD'Arrigo (100, 200, 400 sl) che studia e siallena a Gainesville con Lochte. Sui bloc-chi si vedrà Missy Franklin, reduce dallagara con il suo Regis Jesuit College a FortCollins (Colorado, Usa).

EUROJUNIORES (al.f.) Stabilite data e se-de degli Europei giovanili (nati 1995-96,nate 1997-98): si disputeranno a Poznan(Pol) dal 10 al 14 luglio. I Mondiali junioressono in programma a Dubai dal 26 al 31agosto.

MARATONETI E OLIMPIONICI (al.f.) Lucia-no Sales e Pilar Geijo sono i trionfatori dellaHernanderias-Paranà (Arg), gara di 88 kmdel Grand Prix Fina. Il sudafricano Chad Ho ela statunitense Ashley Twichell (davanti al-l’olimpionica Payne, quinta la Hosszu) vinco-no il Midmar Mile di Pietermaritzburg (S.Af.),gara di 1600 metri con 18.000 partenti; ilcampione olimpico Cameron Van der Burghha gareggiato a rana per raccogliere fondiper la ricerca sul cancro.

SULLIVAN GRAZIATO (al.f.) Eamon Sulli-van se l’è cavata con una multa di 1000 dolla-ri: il velocista australiano, che in ottobre, inlieve stato di ebrezza, ha ferito due personeguidando uno scooter, è stato condonnatosolo a una sanzione pecuniaria. Intanto, l’exsprinter canadese Brent Hayden, ritiratosidopo il bronzo di Londra, ha iniziato la carrie-ra da motivatore con un clinic per ragazzi.

PARK E KITAJIMA (al.f.) Il sudcoreanoPark Tae-Hwan è in Australia per un collegia-le con Michael Bohl; senza più sponsorizza-zioni, l’olimpionico di Pechino provvede allespese. Intanto Kosuke Kitajima è toranatoad allenarsi con Norimasa Hirai, coach chel’ha portato ai quattro successi olimpici. Lafederazione turca ha chiesto una consulen-za a Bob Bowman, mentore di Phelps, men-tre Stephan Widmer, ex tecnico di Lenton eJones, collabora con un gruppo di cinesi.

PallanuotoSETTEBELLO Oggi, per il Settebello, sichiude il collegiale di Bogliasco. Gli azzurrihanno disputato due partitelle con la ProRecco e con il Bogliasco, e hanno brindatoalla nascita del primogenito di Niccolò Figa-ri, Andrea.

DONNE Oggi, alle 15, si gioca la prima diritorno: Orizzonte-Bologna, Ortigia-Pado-va, Imperia-Bogliasco, Roma-Rapallo,Messina-Firenze.

PesiDoping russoad Atene 2004Il Cio ha ritirato per doping il bronzo di Atene2044 (77 kg) al russo Oleg Perepetchenov(clenbuterolo). L’atleta non era risultato po-sitivo ai Giochi, ma a una nuova analisi del2012 effettuata con tecniche più avanzate.

Sport invernaliMONDIALINI ALPINO (s.f.) Diramate le con-vocazioni azzurre per i Mondiali juniores disci alpino (Quebec, Can; 20-27 febbraio). Sa-rà Sofia Goggia la punta di diamante di unasquadra composta da 15 atleti, nove ragazzi(Bacher, Baruffaldi, Battilani, Bosca, Buzzi,Franceschetti, Ravelli, Ronci e Zingerle e seiragazze (Agnelli, Bassino, Giardini, Goggia,Medetti e Pichler).

PODI SCIALPINISMO (g.v.) Nuota nellemedaglie l’Italia ai Mondiali di sci alpinismoa Pelvoux (Fra). Dopo la sprint di lunedì,dove gli azzurri hanno centrato l’argentocon Alba De Silvestro (juniores), Robert An-tonioli (espoir) e Davide Magnini (cadetti) eil bronzo con Nadrir Maguet (juniores) e Pie-tro Canclini (cadetti), ieri sono venuti i titoliindividuali con Davide Magnini (cadetti) eAlba De Silvestro (jr), oltre all’argento di Na-dir Maguet (jr) e il bronzo di Pietro Canclinie Giulia Compagnoni (cadetti). Oggi titoli se-nior ed esploir.

TennisRitiro Esther VergeerA 31 anni la fuoriclasse in carrozzina, l’olan-dese Esther Vergeer, si ritira da imbattutada 470 partite consecutive (dal 30 gennaio2003), con 21 Slam, 14 Masters e 4 ori olim-pici.

BOLE E FOGNA A San Paolo (Bra, 455.775$, terra) buon esordio di Bolelli, mentre per-de Fognini contro Pella. Primo turno: Ber-locq (Arg) b. Kuznetsov (Rus) 6-3 6-4; Ra-mos (Spa) b. García-López (Spa) 6-3 7-5;Pella (Arg) b. FOGNINI 7-6 (6) 1-6 6-1; Alund(Arg) b. Mello (Bra) 6-4 6-4; Andújar (Spa)b. Giraldo (Col) 6-4 7-6 (5).

TennistavoloSERIE A In A-1 uomini 1ª di andata della se-conda fase: Cagliari-Carrara 0-4, CastelGoffredo-Perugia 4-0. Classifica: Carrara14; Castel Goffredo 9; Cagliari 4; Perugia 1.In A-1 donne 2ª di ritorno: Norbello-Genova4-1, Cortemaggiore-Sandonatese 3-3, Ca-gliari-Quartu 0-4. Classifica: Sandonatese eNorbello 12; Cortemaggiore 10; Quartu 5; Ca-gliari 3; Genova 0.

VarieCASO MARASI La Federazione Italiana Pal-lavolo sulla presunta ineleggibilità di AnnaMaria Marasi in Consiglio Nazionale in quotaatleti, come sollevato da Daniele Masala, ri-badisce in un comunicato di aver «valutatoe indicato le attività di alto livello compresenei calendari ufficiali della ConfederazioneEuropea (Cev)». La Marasi aveva partecipa-to nel 2009 all’Europeo Master.

Rugby IL GALLES CONFERMA IL XVMostra FONDAZIONE CANNAVÒ Boxe PROPOSTA DI SQUALIFICATennis A DOHA

Cusma-Gibilisco k.o.La Caravelli si ferma

Sagan, che numeroE Nibali già graffia

Peter Sagan, 23 anni BETTINI Marzia Caravelli, 31 anni COLOMBO

Luca Morisi, 22 anni LAPRESSE

Non ci sono particolari no-vità tra i trenta giocatori convo-cati dal c.t. azzurro Jacques Bru-nel per la sfida al Galles dellaterza giornata del Sei Nazioni,in programma sabato 23 al-l’Olimpico di Roma. Il solo no-me nuovo nel gruppo che si ra-dunerà domenica all’Acquaceto-sa è quello di Luca Morisi (2caps), centro di Treviso, che tor-na in Nazionale dopo i test di no-vembre e rimpiazza l’infortuna-to compagno di club AlbertoSgarbi. Intanto Rob Howley,c.t. ad interim dei Dragoni, a 12giorni dal match, ha già annun-ciato la squadra titolare, confer-mando il XV che sabato scorsoha vinto a Parigi.Galles: Halfpenny; Cuthbert, J. Davies,Roberts, North; Biggar, Phillips; G. Jenkins,Hibbard, A. Jones; Coombs, I. Evans; R. Jo-nes, Tipuric, Faletau.FIR-VIADANA Dopo la presa di posizio-ne del Viadana relativa alla sentenza del-l’Alta Corte di Giustizia circa il ritiro dellalicenza di Celtic League agli Aironi, la Fir,con un comunicato «considera quantome-no inopportuno ogni genere di appuntomosso da chi, in due anni di gestione dellafranchigia, non ha ottenuto risultati sul pia-no sportivo, accumulando al tempo stes-so debiti per oltre 2.5 milioni nei confrontidi soci, tesserati, fornitori, dipendenti».

Sgarbi k.o.Morisi azzurro

Nel 1˚ turno di Doha(2.369.000 $, cemento), Ro-berta Vinci approfitta del riti-ro della Wickmayer dopo avervinto il 1˚ set, esce la Schiavo-ne contro la Bartoli n. 11 delmondo: è la 7ª eliminazioneconsecutiva all’esordio.Secondo turno: Sharapova (Rus) b.Garcia (Fra) 6-3 6-2; primo turno:Bychkova (Rus) b. Kirilenko (Rus) 3-0rit.; Hantuchova (Slk) b. Robson (Gb)6-4 6-1; Babos (Ung) b. El Tabakh (Can)6-2 6-3; Stephens (Usa) b. Tatishvili(Geo) 6-2 6-2; Bartoli (Fra) b. SCHIAVO-NE 7-6 (5) 6-3; Oprandi (Svi) b. Pironko-va (Bul) 7-6 (2) 7-5; Niculescu (Rom) b.Jankovic (Ser) 6-4 6-1; Zakopalova(Cec) b. Lepchenko (Usa) 7-6 (8) 3-0 rit.;VINCI b. Wickmayer (Bel) 6-2 2-1 rit.;Makarova (Rus) b. Navarro (Spa) 6-16-2; Safarova (Cec) b. Daniilidou (Gre)6-2 6-3; Petrova (Rus) b. Hlavackova(Cec) 6-2 6-3; Hsieh Su-Wei (Taiw) b.Majeric (Slo) 6-4 6-4; Cirstea (Rom) b.Jabeur (Tunisia) 2-6 6-3 6-0; Mchale(Usa) b. Dushevina (Rus) 6-1 6-2; U. Rad-wanska (Pol) b. Kichenok (Ucr) 6-1 6-0.RIECCO GULBIS Così a Rotter-dam (Ola, 1.575.875 e, indoor), primoturno: de Bakker (Ola) b. Youzhny (Rus)3-6 7-6 (2) 4-1 rit.; Benneteau (Fra) b.Kamke (Ger) 6-3 6-2; Gulbis (Let) b. Haa-se (Ola) 6-2 6-1; Del Potro (Arg) b. Monfi-ls (Fra) 6-3 6-4; Nieminen (Fin) b. Goffin(Bel) 6-0 6-0.

Atletica MEETING INDOORCiclismo AL GIRO DELL’OMAN

CREMONA — Presceltacome una delle città europeedello sport nel 2013, Cremonaha varato, sulla spinta del sin-daco Oreste Perri, gloria dellacanoa italiana, e del consiglie-re delegato allo sport MarcelloVentura, con la regia della diri-gente dell'Economato e SportTania Secchi, un ricco program-ma di eventi, che si è aperto iericon l'inaugurazione della terzaedizione della mostra «Donnae Sport 1861-2013». Promossadalla Fondazione Candido Can-navò per lo sport e dalla Gazzet-ta, l’esposizione, inaugurata aMilano il 10 giugno 2011 e ri-proposta l'estate scorsa allaVersiliana di Marina di Pietra-santa, è stata curata da MariaCanella, Luca Condini, SergioGiuntini ed Elio Trifari, respon-sabile della Fondazione dedica-ta all'indimenticato direttoredella rosea. Madrina della ter-za edizione la cestista MabelBocchi, tra le protagoniste dell'inaugurazione, nella quale han-no trovato ampia citazione leatlete «speciali» Silvia Parentee Maria Bresciani.

Donna e Sporta Cremona

[3-TRAT][/3-TRAT](m.mo-ro.) Finalmente un passo avan-ti verso la sentenza che deve de-cidere le sanzioni per il rema-tch tra Giacobbe Fragomeni eSilvio Branco, valevole per ilMondiale Silver Wbc del 15 di-cembre 2012 a Riva Del Garda.Dopo pochi giorni, a causa de-gli accadimenti post match,era stato emanato il provvedi-mento di sospensione cautela-re di 60 giorni (con decorrenzadal 27 dicembre) ad entrambi imaestri dei due pugili, Zenno-ni e Massai.Ora, agli stessi, è stato notifica-to di comparire davanti al giu-dice sportivo nazionale pressogli uffici della Fpi di Viale Tizia-no 70, in data 7 marzo prossi-mo alle ore 11.15. Il procurato-re federale, avvocato LeonardoZauli, ha comunicato le sue pro-poste: 11 mesi di sospensioneda ogni attività federale eun’ammenda di 600 euro (im-porto pari a 10 volte la quota ditesseramento di 60 euro) perMaurizio Zennoni e 14 mesi ela stessa ammenda per MarioMassai. Sono loro gli unici col-pevoli?

Puniti i maestridi Riva del Garda?

Germana Cantarini, iridata di bocce

Roberta Vinci, 29 anni, numero 16 AP

Il maestro Maurizio Zennoni BOZZANI

Passa la VinciSchiavone no

(a.fr.) Dopo tante gior-nate positive, una opaca perl’atletica azzurra. Ieri, dai mee-ting indoor di Val de Reuil(Fra) e di Bydgosczc (Pol) nonsono giunti grandi risultati.Nel primo caso Marco Salamiè stato 8˚ nei 3000 (8’06"01),Elisa Cusma s’è ritirata negli800 e Micol Cattaneo è stata6ª nei 60 hs con 8"19 (8"16 inbatteria). Nel secondo casoBeppe Gibilisco s’è fermato a5.40 nell’asta (al secondo ten-tativo, poi ha passato 5.50 eha commesso tre nulli a 5.60).Inoltre un’infrazione al radiodel braccio destro, conseguen-za di una caduta in allenamen-to e un’infiammazione alla co-scia sinistra, fermano MarziaCaravelli. «Non sarò ai Tricolo-ri indoor di Ancona» dice l’az-zurra, reduce dal personale di8"03 nei 60 hs.

A Val de Reuil (Fra). Uomini. 60: Ro-dgers (Usa) 6"56; Collins (S.K.) 6"58;Lemaitre 6"68. 200: Lemaitre 20"91.1500: Iguider (Mar) 3’38"24; Mekhissi3’38"37. 3000: P. Koech (Ken) 7’38"61;Ibrahimov (Aze) 7’39"79; Rop (Ken)7’41"53; 8. SALAMI 8’06"01. 60 hs:Osaghae (Usa) 7"55; Craddock (Usa)7"56; Ortega (Cuba) 7"57 (b. 7"55).400 hs: Copello (Cuba) 49"54. Don-ne. 60: Ahoure (C.A.) 7"06; Pierre(Usa) 7"14; Lalova (Bul) 7"19. 400: Ha-stings (Usa) 51"80; Terrero (Cuba)52"45. 800: Akkaoui (Mar) 2’01"93; Ar-zamasava (Bie) 2’02"20; CUSMA rit.60 hs: Talay (Bie) 7"94; Y. Lewis (Usa)7"96; Berings (Bel) 8"02; 6. CATTA-NEO 8"19 (b. 8"16).A Bydgoszcz (Pol). Uomini. Asta: Ot-to (Ger) 5.70; 4. GIBILISCO 5.40. Peso:Whiting (Usa) 21.38. Donne. Asta: Sil-va (Cuba) 4.60.A Mosca (1ª g. campionati russi). Uo-mini. 3000: Smirnov 7’47"01. 60 hs:

Shubenkov 7"50 (mpm ’13 =). Donne.400. Batt: Ustalova 52"05. 3000: Ki-reyeva 8’48"27. 60 hs: Kondakova7"95. Asta: Savchenko 4.70.A Dobrich (Bul). Uomini. Peso: Iva-nov (Bul) 20.59.A Brno (R.Ceca). Uomini. Alto: YuWang (Cina) 2.30.LANCI ITALIA (si.g.) A Montebellu-na (Tv), personale nel giavellotto perAntonio Fent (73.34). A San Benedet-to (Ap). Uomini. Disco: Albertazzi59.83; Di Marco 58.05. Ad Avellino.Donne Disco: D’Urzo 51.00. A Mereto(Ud). Uomini. Martello (6.00): Bortola-to (j) 71.81. A Lucca. Donne. Martello:Mariani 60.28. Giavellotto: Rocco49.72. A Rieti. Donne. Disco: Aniballi52.36.ALL’APERTO (si.g.) Zalina Marghievaha lanciato il martello a 74.28 a Chisi-nau (Mol). A Montego Bay (Giam).Uomini. 100 (+1.0): Hamilton 10"15. AStaiki (Bie). Uomini. Martello: Shayu-nou 78.99. A L’Avana (Cuba). Uomi-ni. 600: Acea 1’16"65. 110 hs (+1.0): Mo-rales 13"49. Triplo: Ravé 17.11 (-2.1).Donne. Disco: Perez 64.12.

DAL NOSTRO INVIATOCIRO SCOGNAMIGLIOtwitter@cirogazzettaAL BUSTAN (Oman)

Fuoriclasse è (anche)chi riesce a far sembrare facilile cose tremendamente diffici-li. Peter Sagan appartiene aquesta ristretta categoria. Ieri,nel bel finale della secondatappa del Giro dell’Oman, il23enne slovacco, a un chilo-metro dalla fine, è andato aprendere Vincenzo Nibali, Gal-lopin e Elmiger, che si eranoavvantaggiati ai meno 2. Poiha tirato dritto ed è andato acogliere in solitaria (5" di mar-gine) il primo successo 2013che poi è anche il primo per laCannondale, il team che haracconto l’eredità della Liqui-gas (7˚ Bandiera, 8˚ Marca-to). E l’esultanza? Stavoltaniente Forrest Gump o Incredi-bile Hulk come all’ultimoTour de France: «Ho alzato ilpollice, per dire che sono il nu-mero uno. Era un arrivo perfet-to per me e non potevo fallire,la vittoria dà tranquillità a tut-ta la squadra». Un gioiello cosìfa gola a tutti, ma il team ma-nager Roberto Amadio dicesenza giri di parole: «Ha uncontratto di 3 anni, non va danessuna parte».

In crescita Sagan, in magliarossa di leader, oggi può fare ilbis a Wadi Dayquah Dam, do-ve vinse nel 2012. Ma intantoè da registrare la crescita diVincenzo Nibali, 4˚ di giorna-

ta: «In salita non ho ancora lerisposte che vorrei ma rispettoall’Argentina va sicuramentemeglio». Il 28enne sicilianodell’Astana è stato il miglioredei big (7˚ Froome a 2", a 4"gli altri), anche se lui stesso haammesso che il più in palla èAlberto Contador: era stato lospagnolo, sullo strappo a 24km dalla fine, a dare la primascrollata al gruppo. In ogni ca-so pure Wiggins, Cadel Evanse Purito Rodriguez hanno ri-sposto presente: con questepremesse, l’arrivo in salita didomani alla «Green Moun-tain», considerata l’Alped’Huez di questo ricco e affa-scinante sultanato, non delu-derà le (alte) attese.

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI

Comune di Livorno

COMUNE DI LIVORNO UFFICIO PROVVEDITORATOIl Dirigente Ufficio Sport e Impianti Sportivi e Respon-sabile Unico del procedimento Dott. Maurizio Lenzi condeterminazione n. 4172 del 31.12.2012 ha definitiva-mente aggiudicato l’appalto della concessione dell’im-pianto ad elevata tecnologia palazzo dello sport“PALALIVORNO” per il periodo di anni 10 alla associa-zione temporanea di imprese tra PRG Public RelationGroup Srl di Firenze - Tre Erre Comunication Srl di Li-vorno - Live Emotion Group Srl di Pistoia.

Il Responsabile Ufficio ProvveditoratoDott. Antonio Bertelli

34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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Le agenzie ci hanno forni-to elenchi corposi su quel che fa-rà il Papa di qui al 28 febbraio,elenchi che tradiscono l’ansia diciascuno intorno al nuovo mon-do che si è manifestato con le di-missioni. Che Papa sarà quelloche ha i giorni contati, e non per-ché deve morire? È ancora un ve-ro Papa o qualcosa di diverso?Celestino V si spogliò dei suoiabiti in una cerimonia che po-trebbe anche essere ripetuta, poisparì, quindi venne scovato e in-carcerato da Bonifacio VIII. Nonlasciò comunque passare ventigiorni tra l’annuncio e l’uscitadi scena. E dopo? Che accadràquando i papi, volenti o nolenti,saranno due, uno chiuso nell’exconvento di clausura in Vatica-no, l’altro a lottare contro le be-ghe interne e a risolvere nellostesso tempo le formidabili que-stioni di dottrina, di fede, che Be-nedetto ha lasciato aperte?

1Anche se lei sostiene che farpronostici è ridicolo, siamo giàentrati in piena campagna elet-torale vaticana, non crede?Senza che si sappia sul serio chisono i concorrenti. Sa che puòanche essere eletto un non-car-dinale? Sa che può essere elet-to persino un laico? Sa che loSpirito Santo potrebbe in teo-ria suggerire agli Eminenti ilnome suo o mio, e metterci ina-spettatamente davanti a un’av-ventura per la quale dire chesiamo indegni è poco?

2Non accadrà.È significativo in ogni caso ilmodo con cui sono stati orga-nizzati i giorni che mancano al-la fine. Oggi solita udienza ge-nerale, seguita nel pomeriggiodal Mercoledì delle Ceneri, ce-lebrato non più sull’Aventino,ma in San Pietro, «perché c’èpiù spazio». Le folle accorronoallo spettacolo del Papa al tra-monto. Anche l’udienza finale,quella di mercoledì 27, si terràin piazza San Pietro perché siprevede una calca inverosimi-le. La cerimonia di oggi è l’ulti-ma di questo pontefice con ilcollegio cardinalizio. Domaniincontro con i parroci di Roma.Domenica Angelus, ed esercizispirituali della Quaresima, conil cardinale Ravasi, il grande bi-blista e forse prossimo papa. Se-guirà una settimana di silen-zio, sospese tutte le attività etutte le udienze. È la prassi, enon dipende dalle dimissioni.Come sarà l’uscita di scena alle20 del 28? Le telecamere lo ri-prenderanno? Che abito indos-serà? Avrà ancora le scarpetterosse che gli fabbricano a Nova-ra? Alle 19.59 sarà ancora pa-pa e alle 20.01 non più. Proble-mi enormi.

3Parliamo dei successori.È un esercizio sensa senso. Ilconclave è una gara in cui siconfrontano leader, supporter

dei leader, correnti, gruppi, fa-zioni. Ogni leader, in ogni com-petizione, ha due obiettivi: ilprimo, vincere; il secondo, im-pedire la vittoria dell’avversa-rio ritenuto più forte. Quandola politica dettava ancora lesue condizioni ai cardinali riu-niti, gli ambasciatori intimava-no al conclave non tanto dieleggere questo o quello quan-to che non si permettessero difar vincere il rappresentantefrancese o quello ritenuto trop-po liberale. La trattativa di og-gi, di dimensioni planetarie, èappena cominciata ed è assur-

do pretendere di saperne qual-cosa. I giornali fanno i nomipiù ovvi: il filippino Tagle, idue africani neri, uno dei qualiha 80 anni e probabilmentenon entrerà neanche in concla-ve, il canadese Ouellet, Rava-si-Bagnasco-Bertone-Scola, Ti-mothy Dolan da New York, Cri-stoph von Schön- born, boemo,il mio preferito da quando hosaputo che nel conclave del2003 venne a Roma in treno,senza assistenti e tirandosi die-tro il trolley da sé.

4Padre Lombardi dice che sce-glieranno in non più di 15 giorni.Come può saperlo? Certi con-

clavi sono durati anni (quelloche produsse Celestino V, peresempio). La Chiesa è divisa ele dimissioni di Ratzinger van-no lette anche come l’ammissio-ne di un fallimento, il non esse-re riuscito a governare le lottein Curia, lotte che si riprodur-ranno puntualmente quando iporporati saranno rinchiusi nel-la Sistina. Devono raggiungerela maggioranza dei due terzi,cioè 78 voti su 117 votanti.Wojtyla aveva stabilito che do-po il 34˚ scrutinio sarebbe ba-stata la maggioranza del 50%+ 1, ma proprio Ratzinger havoluto ripristinare la regola deidue terzi, perché il nuovo papafosse espressione di una Chiesaunita. Ma la Chiesa è unita?

5Secondo me, i santi padri fareb-bero bene a porsi anche que-stioni di marketing. La piazzaSan Pietro, negli anni di Bene-detto, è andata svuotandosi.Non sarebbe l’ora di un papagiovane, in qualche modo tele-visivo, capace di commuoverele folle, far recuperare la fedeattraverso l’entusiasmo?Ieri Vittorio Messori, il grandegiornalista che sa tanto di cosecattoliche, ha raccontato que-st’idea sorprendente di Ratzin-ger, secondo cui l’ultima preoc-cupazione dei cardinali deve es-sere la salvezza della Chiesa.La Chiesa è in una situazionedifficile? E quando mai non loè stata? «La Chiesa è di Cristo,è il corpo stesso di Cristo. ALui, dunque, tocca dirigerla e,se necessario, salvarla. “Noi –mi diceva il Papa – siamo sol-tanto, parola di Vangelo, deiservi, per giunta inutili. Nonprendiamoci troppo sul serio,siamo unicamente strumenti e,in più, spesso inefficaci...».

_dopo Ratzinger

AngeloScola

Arcivescovo diMilano, ha 71

anni ed è vicinoa Ratzinger

FrancisArinze

È nigeriano e ha81 anni: eratra i favoriti

anche nel 2005

TimothyDolan

Ha 63 anni,americano

e arcivescovodi New York

MarcOuellet

Canadese di 68anni, è statoarcivescovodel Quebec

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IL TOTOPAPABILI

Il fatto del giorno A

«INTERVENTO DI ROUTINE»

DEL

GIO

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DIETRO LO SCOOP ANSA

MARKETING ESTREMOLA SCELTA

GIUSTA«Ho sentitomio fratello

ieri sera e miha ribadito di

aver presola decisione

giusta. Lateoria del

complottocontro

BenedettoXVI è

semplicemen-te una

assurdità»PADRE GEORGE

RATZINGERFRATELLOMAGGIORE

DEL PONTEFICE

Benedetto si ritirerà in silenzio. Intanto, i pronostici già impazzanoanche se non ci sono veri favoriti: il Conclave è una gara imprevedibile

lafr

ase

A lanciare la notizia delledimissioni del Papa è stataGiovanna Chirri, vaticanistadell’Ansa: lunedì ha ascoltatole parole di Benedetto XVI e hafirmato lo scoop. E poi, hapianto. La sua storia attiraattenzione sul latino parlatodal Papa, una lingua compostada espressioni che risalgonoa Cicerone (come il famoso«ingravescente aetate»)e altre che compaiono inscritti dell’800. Ratzinger si èbattuto per mantenere vivoe aggiornare il latino e inVaticano si coniano neologismicome «delocalizatio»per «delocalizzazione».

La notizia delledimissioni del Papa non hasoltanto provocato reazioniemotive o aperto dibattiti.C’è chi, in Irlanda, peresempio, ne ha approfittatoper fare un po’ di pubblicitànon proprio ortodossa. A fardiscutere è Ryanair. Lacompagnia aerea low-cost hapubblicato sul suo sitointernet e su alcuni giornaliuna pubblicità in cui il suoamministratore delegato,Michael O’Leary, veste i pannidel Papa e finge di essere ilsuccessore di Benedetto XVI.«O’Leary lascia Ryanair perun nuovo lavoro».

ALTRI MONDI

[email protected]

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Quell’annuncioin un latinocosì moderno

L’a.d. Ryanairsi «candida»per il Vaticano

La pubblicità della Ryanair

DI GIORGIO DELL'ARTI

Solo tre mesi fail Ponteficeoperato al cuore

Ma che cosa succederàquando avremo due Papi?

Giovanna Chirri dell’Ansa

La Santa Sede ieri ha am-messo: meno di tre mesi fa ilPontefice aveva subito un inter-vento al cuore in una clinica ro-mana per la sostituzione dellebatterie del pacemaker. «È sta-to un intervento assolutamen-te di routine», ha minimizzatoPadre Federico Lombardi, por-tavoce della Santa Sede, cer-cando di smentire le voci secon-do cui la decisione di Benedet-to XVI di dimettersi sia dovutaa problemi di salute. Anche sele illazioni sono continuate. «Ilmotivo è solo la percezione del-le forze che diminuiscono conl’età, non ci sono malattie speci-fiche», ha aggiunto Lombardi.

Benedetto XVI, 85 anni, lascerà il Pontificato il 28 febbraio LAPRESSE

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SilvioBerlusconi

Il leader del Pdlcerto di potertagliare l’Imu

sulla primacasa:

«Il decretoè pronto

e in 4 annivogliamo

abrogare deltutto l’Irap.

Il debito? Nonmi preoccupa»

Mario MontiIl candidato

di Scelta civicapropone una

gradualeriduzione delletasse, ma senza

«promesseazzardate». La

restituzionedell’Imu? «Ideacuriosa, meglio

alleggerirequella sulla

prima casa»

Quasi 28 ore di Camera di Consiglio. Poi ilverdetto: l'ex ministro Raffaele Fitto, parlamentaredel Pdl, è stato condannato a 4 anni di reclusione daltribunale di Bari al termine del processo su presuntiilleciti in appalti. Fitto è stato riconosciuto colpevoledi corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abusod'ufficio. Assolto da peculato e da un altro abusod'ufficio. Fitto, all'epoca dei fatti presidente dellaRegione Puglia, è stato condannato per la presuntatangente da 500.000 euro che avrebbe ricevutodall'editore e imprenditore Giampaolo Angelucci.

Al verticeIl presidente

e a.d. diFinmeccanica,

Giuseppe Orsi, 67anni. La prima

carica nel 2011l’aveva ereditata

da Pier FrancescoGuarguagliniFOTOGRAMMA

PierluigiBersani

Per il segretariodel Pd ridurre

le tasse èpossibile: «Sonoper ridistribuireil carico, tipo

l’Imu, e sono peresentare le

fasce più debolie caricare

sui patrimoniimmobiliaripiù grandi»

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OK ANCHE ALLE ADOZIONI

Gli incassi dall’imposta sulla casa

Tragico incidente in Brasile, ieri al carnevale diSantos, città costiera nello stato di San Paolo,celebre per la squadra di calcio in cui ha militato Pelè.Il carro allegorico dedicato proprio a «O Rei» haurtato un cavo dell’alta tensione e si è incendiato,provocando la morte di quattro persone, tre uominied una ragazza, e il ferimento di almeno altre sei. Ilsindaco di Santos, Paulo Alexandre Barbosa, hasospeso le sfilate delle scuole di samba in segno dilutto. «Non c'è più niente da festeggiare», ha detto ilprimo cittadino. Aperta un’inchiesta sull’incidente.

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Tangenti

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LEADERE TASSE

Francia, primo sìper i matrimoni gay

Tensioni con gli Usa: «Provocano»

A Santos durante il carnevale

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Dopo una maratonaparlamentare durata 110 ore,l’Assemblea nazionale francese haapprovato la legge sulle nozze el’adozione di figli da parte di

coppie gay: 328 i favorevoli,229 i contrari. Adesso tocca alSenato, dove la maggioranza disinistra è molto più stretta, cheinizierà la discussione il 2 aprile.Si tratta della prima granderiforma sociale di Hollande,ma per il 24 marzo a Parigi è giàstata fissata una manifestazionedi chi contesta questo sì.

E alla fine Formigoni è indagatoPer i magistrati prese 8 milioni

Nord Corea contro tuttiTerzo test nucleare«ma è solo autodifesa»

IN APPELLO L’EX NUMERO 1 DEL SISMI

SI È SPOSATA IN GERMANIA

Dall’Imu 23,7 miliardi:1,3 in più del previsto

L’a.d. e presidente avrebbe versato51 milioni per garantirsi la vendita di 12elicotteri all’India. «Sistema diffuso»

La prima sezione civile deltribunale di Roma ha rigettato larichiesta di trascrizione delmatrimonio tra la parlamentaredel Pd Anna Paola Concia e la

sua compagna Ricarda (nellafoto), celebrato in Germania nel2011. La decisione è legata al vuotolegislativo in materia, ma la Concianon ci sta: «Faremo ricorso allaCorte Europea dei diritti dell’Uomo.Sono sorpresa, pensavo che lesentenze della Cassazione suldiritto a una vita familiare per i gayfacessero giurisdizione».

La Corea del Nord ha fatto sapere ieri diaver realizzato il suo terzo test nuclearesotterraneo come «misura di autodifesa»,scatenando la preoccupazione di tutto il mondo.Il regime di Pyongyang ha minacciato poi «piùforti passi» se gli Stati Uniti manterranno la loroostilità. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si èriunito per un incontro d’emergenza su quantoaccaduto, ma le condanne sono arrivate da tuttoil mondo, a partire ovviamente da Obama che hadefinito il gesto «altamente provocatorio».

notizieTascabili

Le nozze della ConciaIl tribunale dice no

ALTRI MONDI

Il ministero delle Finanze e quello dell’Economiaieri hanno dato i numeri dell’Imu: i versamenti totaliper il 2012 ammontano a circa 23,7 miliardi di euro,di cui 9,9 miliardi di acconto e 13,8 miliardi di saldo.Gli incassi hanno superato di 1,3 miliardi le previsionifatte dal governo. Dalla prima casa sono arrivati 4miliardi. Hanno versato l'imposta 28,5 milioni dicontribuenti: il contributo medio è stato pari a 918euro. Oltre un quarto del gettito derivantedall’aumento delle aliquote dei comuni proviene da 5grandi città (Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli).

FinmeccanicaArrestato Orsi«Una tangenteper l’appalto»

DANIELE VAIRA

Finmeccanica è stata dinuovo travolta da uno scanda-lo: ieri il presidente e a.d. del-l’azienda aerospaziale, Giusep-pe Orsi, è stato infatti arrestatoper corruzione internaziona-le. Con l’aiuto di due cittadinisvizzeri, Guido Haschke e il suosocio Carlo Gerosa (sui qualipende un ordine di cattura)avrebbe pagato una tangentedi 51 milioni euro ad alcunifunzionari indiani per garantir-si la vendita al governo di NewDelhi di 12 elicotteri. Un affareda 556 milioni di euro, su cuianche l’India ha deciso di apri-re un’inchiesta. La mazzetta sa-rebbe stata mascherata attra-verso dei contratti di consulen-za stipulati con società indianericonducibili ai due intermedia-ri. Domiciliari per Bruno Spa-gnolini, l’a.d. della società di eli-cotteri Agusta Westland, con-trollata di Finmeccanica. EnnioAmodio, il legale di Orsi, ha de-finito «devastante» il provvedi-mento che ha portato in carce-re il suo assistito.

«Prassi comune» L’inchiesta av-viata dalla procura di Napoliera stata trasferita a Busto Arsi-zio per ordine della Corte diCassazione cui si era rivolto pro-prio Orsi sollevando una que-stione di competenza. Il gip haspiegato che la misura cautela-re per il numero uno di Finmec-canica «neutralizza il compi-mento di ulteriori condotte cor-ruttive» e «pone un limite all’im-

pegno con cui egli si è attivatoper ostacolare e svilire l’indagi-ne». Secondo l’accusa il mana-ger avrebbe anche contattato ilConsiglio superiore della magi-stratura per escludere il magi-strato che stava indagando sudi lui. Il giudice annota, inoltre,che il dirigente, intercettato,«rivela il suo disincanto per lapratica tangentizia» e «il suoconvincimento che la stessa siaun fattore naturale della prati-ca aziendale». Sulla questioneè intervenuto il premier MarioMonti: «Interverremo sulla go-vernance di Finmeccanica».

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L’ex ministro Fittocondannato a 4 anni

Protesta sudcoreana per i test nucleari del Nord Corea

FRANCESCO RIZZO

Roberto Formigoni, go-vernatore della Lombardia,l’ha presa con ironia. «Pensavomi accusassero anche di omici-dio e strage. Che cosa non si faper cercare di coprire lo scanda-lo Monte dei Paschi di Sienache rischia di travolgere la sini-stra? Ma nelle carte che sonostate depositate non emergenulla di nuovo». Non secondola Procura di Milano. Che ieriha chiuso le indagini sulla Fon-dazione Maugeri, polo d’eccel-lenza della sanità lombarda de-stinatario, per i pm, di finanzia-menti «gonfiati» dalla RegioneLombardia (200 milioni in me-

no di dieci anni, calcolavano gliinquirenti nel 2012) e che sa-rebbe diventata una «cassafor-te» da cui distrarre 56 milionidi euro su conti svizzeri.

Yacht Per Formigoni, all’accusadi corruzione, si aggiunge quel-la di associazione a delinquere:sarebbe stato il «promotore e or-ganizzatore» che avrebbe ga-rantito una «protezione globa-le», tra 1997 e 2011, alla Mau-geri e tra 2002 e 2011 al SanRaffaele. In cambio di «utilità»per 8 milioni di euro, tra cuiviaggi e l’uso di yacht. L’atto dichiusura delle indagini, che so-litamente precede la richiestadel processo, ha raggiunto altre16 persone, tra cui l’ex assesso-

re alla Sanità lombarda Anto-nio Simone, il d.g. dello stessoassessorato Carlo Lucchina e ilfaccendiere Pierangelo Daccò,già condannato a 10 anni per ilcrac del San Raffaele. «Qualsia-si erogazione dalla Regione al-la Fondazione passava attraver-so un pagamento a Daccò», hadetto ai magistrati il managerGianfranco Mozzali. Tra le al-tre accuse alle persone coinvol-te, associazione per delinquerefinalizzata alla corruzione, fro-de fiscale, riciclaggio. Le deci-sioni sulle delibere per favorirela Maugeri venivano prese du-rante incontri che i partecipan-ti, via mail, chiamavano fra diloro «caffè sanità».

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Il caso sanitàin Lombardia

Caso Abu Omar,10 anni a Pollari«Nuovo Tortora»

In Brasile prende fuocoil carro per Pelè: 4 morti

L’ex numero uno del Sismi Nicolò Pollari, 69 anni AP

Il governatore della LombardiaRoberto Formigoni, 64 anni ANSA

«Hanno condannato un innocente comeaccadde con Tortora». L’ex direttore del SismiNicolò Pollari è «sconcertato» per la sentenzaemessa ieri dalla Corte d’appello del tribunaledi Milano che lo ha condannato a dieci anniper il sequestro dell’ex imam di Milano AbuOmar, il 17 febbraio del 2003. Un colpo duris-simo per i servizi segreti italiani, visto che igiudici hanno dato nove anni anche a MarcoMancini, il numero due, e sei agli agenti Giu-seppe Ciorra, Raffaele Di Troia e Luciano DiGregori. Il primo febbraio in appello erano sta-ti inflitti sette anni all’ex capo della Cia in Ita-lia, Jeff Castelli, e già sono state emesse 25condanne definitive per gli agenti. La reazio-ne di Pollari è stata dura: «Non voglio fare pa-ragoni, ma ricordo che anche Tortora fu con-dannato a dieci anni. Io ho cercato di impedirei fatti, sono innocente e il segreto di Stato loprova». Segreto che è stato apposto da tre go-verni, compreso l’ultimo, e Pollari fa i nomi:«Il governo ha messo per iscritto che questeattività sono istituzionali e quindi sono lecite.Ma questo è un Paese di falsi moralisti. E michiedo: Prodi, Berlusconi e Monti che hannoapposto sul caso il segreto di Stato sono statimiei complici? E se lo sono stati perché nessu-no li interpella?». I cinque sono stati perpetua-mente interdetti dai pubblici uffici e dovrannorisarcire con una provvisionale da un milionee mezzo l’ex imam e sua moglie. Ma proprioieri sono giunti alla Corte Costituzionale gliatti relativi al conflitto d’attribuzione tra pote-ri dello Stato sollevato dal governo nei con-fronti della Cassazione che a settembre avevaannullato il proscioglimento di Pollari e Man-cini. Se il ricorso venisse accolto andrebbe rivi-sta anche la sentenza di ieri.

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Non ho sentito nessuno in questa campagna elettorale parla-re di sport e parecchi penseranno che potrei dedicarmi a cosepiù serie. Appunto, lo sport è una cosa seria, se programmatoe gestito nell’interesse del Paese. Parliamo di un compartoche equivale all’1,6% del Pil nazionale e ne vanta uno pro-prio di 25 miliardi di euro. Non solo, le spese della pubblicaamministrazione ammontano per lo sport a oltre 2 miliardi emezzo di euro ed in materia di esportazione i dati non sonopiù bassi: vendiamo all’estero 1,8 miliardi di prodotti sporti-vi, con un saldo attivo di 240 milioni di euro.I due dati da sottolineare e sui quali riflettere, però, sonoquelli legati al valore della produzione ed alle entrate eraria-li. Il primo, infatti, è pari a 53,2 miliardi di euro e le secondesuperano i 5 miliardi. Numeri non sparati a caso dal sotto-scritto ma rinvenibili nel libro bianco dello sport italiano delConi 2012. Numeri che in un mondo in crisi generale vannoin controtendenza, in un settore troppo frettolosamente rele-gato a fenomeno del puro divertimento, roba non di primalinea. Invece, i numeri ed il valore sociale parlano da soli, nelvuoto, considerando che da anni non si interviene in manierastrutturata a cominciare dall’assetto del Coni e dello sport ascuola.Chiudo con la Carta Europea dello sport per tutti, nella qualesi evidenzia che lo sport, essendo uno degli aspetti dello svi-luppo socioculturale, deve essere messo in rapporto, a livellolocale, regionale e nazionale, con altri campi in cui interven-gono decisioni di politica generale. Insomma, un servizio so-ciale contemporaneo e un fenomeno di assoluta rilevanza:sociale, civile, economica e sanitaria. La pratica sportiva è ingrado, infatti, di ridurre l’incidenza di alcune malattie croni-che e di patologie in preoccupante aumento e quindi garanti-re una spesa minore per l’intero sistema sanitario nazionale.

Francesco Lettieri (San Felice a Cancello)

Lei ha scritto più di una lettera: piuttosto un condivisibile equalificante editoriale che, il direttore Monti è certamente d’ac-cordo, potrebbe essere pubblicato sulla prima pagina del no-stro giornale. Aggiungo che proprio l’assenza del settore sporti-vo dai discorsi preelettorali è un segno di arretratezza culturalee politica. La sottovalutazione dello sport come pilastro di unasocietà moderna parte da molto lontano nel nostro Paese e vacombattuta con ogni mezzo lecito.

Gli italianie gli altriSento spesso dire che la Se-rie A non è più la lega piùspettacolare del mondo (esono d'accordo), ma resta ilfatto che è la più agguerritae competitiva e per questo amio avviso la più bella da se-guire. Certo i vari Messi, Ro-naldo, Rooney e Ibrahimo-vic e altri campioni giocanoall'estero, ma basterebbe da-re un rapido sguardo alleclassifiche per accorgersiche più della presenza deicampioni la bellezza delcampionato è data dalla suacompetitività: la distanzatra prima e seconda in Inghil-terra è di 12 punti, in Spa-gna di 12 e in Germania di15. In Italia invece ballanosolo 5 punti (3 fino a saba-to). Senza considerare che itestacoda, soprattutto inSpagna, sono partite sconta-te mentre in Italia la Juvepuò perdere punti con Ge-noa, Sampdoria e vincere afatica col Chievo. Quindi, fat-ta salva la speranza di rive-dere presto superstar anchenel nostro paese, lunga vitaalla Serie A!

Daniele Tomat

Sottoscrivo gli auguri,ma sul resto sono poco d’ac-cordo. Anche gli altri campio-nati maggiori, in particolarePremier e Bundesliga, offronouna bella varietà di temi e in-certezze competitive. Un po’meno la Liga spagnola, che pe-rò propone una qualità tecni-ca elevata. All’Italia rimane for-se il primato delle alchimie tat-tiche e della preparazione del-le partite a tavolino. Tuttaviasiamo ultimi nel clima degli sta-di. Ma siccome siamo «scara-foni» italiani, è giusto e legitti-

mo considerarci belli. Nessu-no potrà smentirci.

Cipollini:che senso ha?Carissimo Franco, ho sempreapprezzato e condiviso le cam-pagne portate avanti dallaGazzetta mirate alla diffusio-ne di una certa etica e fairplay,come quella contro il doping.Nel caso recente riguardanteCipollini però sono perplesso:non riesco a vedere alcuna uti-lità in questo servizio se non lavostra nel fare uno scoop. Unpo’ poco dal mio punto di vistadi appassionato di ciclismo.Mi puoi spiegare meglio cosasi può ottenere demolendouno dei miti ciclistici italianidegli anni recenti?Intendiamoci, ormai credoche tutti si siano convinti cheil doping in quel periodo fos-se pratica totalmente diffusa:cioè lo facevano tutti. Chesenso ha prenderne uno dalmazzo e additarlo al pubbli-co ludibrio? Si fa il bene delciclismo?

Daniele Perfigli

Direi proprio di sì: si fa ilbene di questo sport in primoluogo. Soprattutto si proseguelungo l’unica via praticabileper un giornalista, un appassio-nato di ciclismo e una personaper bene: dire e scoprire la ve-rità. Molto lettere come la tuaci sono arrivate e molte giranoattorno all’argomento: ma nonlo sapevamo già che tutti si do-pavano? No, caro amico, nonlo sapevamo. E del resto, loavrà notato, Cipollini, comeaveva fatto Armstrong per undecennio, nega e smentisce.Senza una piena sincerità sulpassato, non ci sarà un buonfuturo. E quello ci sta tremen-damente a cuore.

A CURA DI FRANCO ARTURIFax: 0262827917. Email: [email protected]: @arturifra

PortoFranco

LETTERE

Lo sport, grande assentedalla campagna elettorale

« Osservo soltantola realtàe la racconto.Io non facciopropaganda

«

Il comico imita l’ex premier e tra il pubblico qualcuno lo contestaLa Littizzetto provoca Fazio: «Faccio subito vedere la farfallina?»

Vendola sa cosavuole, Monti sacosa vuole: io no,sono 20 anni cheguardo il menù

A ROMA CON "QUI E ORA"

Valerio Mastandrea Nellafoto) torna a teatro, dal 3 marzoall’Ambra Jovinelli di Roma, conQui e ora, testo di cui è autore eregista Mattia Torre. L’attore,

presentando il nuovo impegnodice: «L’intrattenimento puro èdiventato molesto, è anesteticoe, di questi tempi, vale come unreato di collusione». Al suofianco avrà Valerio Aprea.Interpretano due motociclistiche, dopo uno scontro frontale,in attesa dei soccorsi, finisconoper mettersi l’uno contro l’altro.

MAURIZIO CROZZA

MAURIZIO CROZZA

IL SUPEROSPITE ALL’ARISTON L’AUSTRIACO CHE HA SUPERATO LA VELOCITÀ DEL SUONO IN CADUTA LIBERA

Mastandrea a teatro«Il mio atto molesto»

ALTRI MONDI

E Baumgartner: «La musicadecisiva per la mia impresa»

Ecco Sanremo

Prima serata A sinistra, Maurizio Crozza imita Silvio Berlusconisul palco dell’Ariston; al centro Fabio Fazio bacia Luciana Littizzetto;a destra, la tennista azzurra Flavia Pennetta, elegantissima LAPRESSE

NEI PANNI DI BERSANI

RISPONDE AI FISCHI

DAL NOSTRO INVIATOSANREMO (Imperia)

L’inizio è stato solenne: laprima serata del Festival si èaperta con un omaggio a Verdi.Poi, dopo il Crozza elettorale, èarrivato un altro momento desti-nato a far discutere: Stefano eFederico, coppia gay di Torino,hanno raccontato la loro storiad’amore sfogliando dei cartellisul palco. A San Valentino an-dranno a New York a sposarsi:«Perché le leggi di questo Paesenon permettono di farlo». Ma ie-ri si sono anche esibiti i primi 7big, ciascuno con due brani. Tut-ti accompagnati da «vip» che

hanno annunciato quale delledue canzoni avesse superato ilturno. Tra questi anche alcunisportivi, come Vincenzo Montel-la che ha accompagnato MariaNazionale, e Flavia Pennetta,elegantissima, per la coppia Mo-linari-Cincotti. Il super ospite èstato l’austriaco Felix Baumgart-ner, che a ottobre ha superato lavelocità del suono lanciandosida 39 mila metri in caduta libe-ra: «La musica - ha detto - è stataimportante nella mia fase prepa-ratoria, per non andare fuori ditesta». Infine, Toto Cutugno haricevuto il premio alla carrieradalle mani dell’attaccante delTorino, Angelo Ogbonna. E as-sieme al coro dell’Armata RossaCutugno ha cantato «L’Italia-no», chiudendo con «Volare». Ilpubblico in sala si è esaltato:Sanremo è anche tradizione.

s.ang.© RIPRODUZIONE RISERVATA

DAL NOSTRO INVIATOSTEFANIA ANGELINISANREMO (Imperia)

La vigilia l’ha trascorsa afare le prove fino a notte fon-da. Il suo intervento nella pri-ma serata del Festival, in pie-na par condicio, su Rai 1, eraattesissimo. Maurizio Crozza,così, è salito sul palco dell’Ari-ston alle 22.25 circa. In con-temporanea Mario Monti sta-va parlando agli italiani su Rai2. Il comico trasformista si èesibito per oltre 30 minuti, tramonologhi, parodie e ancheun paio di canzoni. È entratotravestito da Silvio Berlusconie ha intonato Formidable,«scritta da Bonaiuti, Verdini,Cosentino e Aznavour» comeha annunciato Fazio. «Maquanto mi diverto — ha esordi-to Crozza-Berlusconi — nonmi sono mai divertito tanto daquanto Alfano ha detto che fa-ceva le primarie». Ma Crozza èstato costretto a fermarsi: qual-

cuno, tra il pubblico, lo ha fi-schiato. «Vai a casa». E così èentrato in scena anche Fazioper calmare le acque. Dopo ilritorno alla normalità, il mono-logo è ricominciato: «La mia èosservazione della realtà nonpropaganda». Sono ripartitigli applausi. «Cos’hanno in co-mune il Festival e le elezioni?Che chiunque vinca non valeuna mazza...». Alla fine il comi-co genovese non ha fatto solola parodia del Cavaliere, maanche quella di Bersani («Por-co boia, ragassi, non siam quiad accordare gli spaghetti allachitarra») e non sono mancatil’ex magistrato Ingroia («Seho voglia di far politica? È piùun languorino») e Luca Corde-ro di Montezemolo, con Fazioa fargli da inedita spalla («Vuo-le una Ferrari Station Wagon?Allora le do un portachiavi del-la Sampdoria»). Staremo a ve-dere se il fattore Crozza ha fat-to o meno impennare gli ascol-ti di un’edizione che, secondo

le previsioni prudenziali degliorganizzatori, non sarebbe riu-scita a sfiorare i 12 milioni dispettatori dell’anno scorso.

Lady Littizzetto Ma prima diCrozza, è toccato a Luciana Lit-tizzetto, con un’entrata princi-pesca da un cocchio a forma dizucca trainato da quattro ca-valli bianchi, fare gli onori dicasa. Luciana si è fatta largotra il pubblico in abito nero:«Ecco salgo all’Ariston comeMonti». Una volta raggiuntoFazio: «Faccio subito vedere lafarfallina?», riferendosi al ta-tuaggio di Belen che fece scan-dalo l’anno scorso. E ancora:«Voglio fare l’elenco dei politi-ci più pirla perché così questodiventa il festival più breve del-la storia». Infine, leggendouna "letterina" spiritosa a SanRemo: «Fai in modo che il pub-blico non si arrabbi perché alposto di due gnocche stavoltace n’è solo mezza...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Crozza fa Berlusconi:la partenza è con i fischi

Fabio Fazio saluta il paracadutista austriaco Felix Baumgartner LAPRESSE

37LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013#

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PER LEI PER LUI

Pellegrini-Magnini belli e inseguiti. Poi Tina Maze e MassiI più vincenti? Agassi-Graf: 10 anni di matrimonio e 30 slam

La Gazza per San Valentino. Eccola T-shirt Limited Edition realizzata conHappiness. La trovate nel Gazza Store diMilano (Galleria San Carlo) e nei negoziMy Closet. Prezzo 35 euro.

LA SORPRESA

1. Carrera by Safilocasco da bike opaco, 149 e2. Gagà MilanoOcchiali con montatura in titanioe cornici in carbonio, 490 e3. Geox RespiraGiacca in tessuto tecnicoe taffetà, a 149 e4. H&M by David BeckhamBoxer con elasticoa contrasto, 15 e5. SwatchOrologio skin con stripes colorate,85 e6. Alviero Martini 1ª ClasseCover rigida per iPhone5 in stampaGeo Classico, 35 e7. CrucianiBraccialetto con papillondedicato a Bow Tie, 10 e8. Missoni for ConverseSneakers da runningmulticolor250 e9. CasioFotocamera dal design arrotondato90 e

1. OVSFoulard con stampa cuori, 10 e2. RaybanOcchiali a goccia con lentespecchiata colorata, 149 e3. GaudìAbito in cotone stile retrò, 99 e4. DodoBracciale d’argento «I Love You»,350 e5. FossilBangle in acciaio lucido con finituradorata, 59 e6. Hip Hop Pizzo Mon Amourorologio in silicone, 40 e7. PradaPortachiavi in saffiano a formadi orsetto, 120 e8. IcebergMetal Mignon Bag con tracolla 250 e9. Piero Guidipochette in materiale gommato,120e10. Pandorabracciale in argento con charmsa cuore da 59 e

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SERENA GENTILE

I più glamour sono senza dubbio loro,i Magnini-Pellegrini. «Siamo una coppia uni-ca nello sport in questo momento» ha dettodi recente e con modestia Filippo parlandodi Federica. Umili no, ma belli son belli i duenuotatori innamorati. Molto fashion, telege-nici, medagliati e sponsorizzati. Domani sa-rà anche la loro festa. Ma non sono soli nellosport.Meno fatali ma unici nel loro genere sonoanche i Cassano-Marcialis o Marcialis-Cas-sano perché in campo sentimentale coman-da la pallanuotista e maga del Nervi che,senza rimmel e minigonne, ha messo a sede-re il calciatore da 700 donne (contate e di-chiarate) e altrettante cassanate. In due an-ni, i vaffa agli arbitri sono sensibilmente di-minuiti come gli allenamenti bigiati, in com-penso abbiamo celebrato un sontuoso matri-monio a Portofino e dato alla luce un figlio.E ora i due raddoppiano.

Con o senza amore I più casinisti si son molla-ti, erano Maurizia Cacciatori (ex pallavolista

azzurra, icona di bellezza) e Gianmarco Poz-zecco detto Poz (ex cestista turbolento). Nel2004 hanno mandato tutto all’aria a 20 gior-ni dalle nozze. Poi Francesco Orsini ha rim-piazzato il collega. Con figli. Era già succes-so a Chris Evert. Chic e testarda, anche inamore: negli anni Settanta Chris annullò ilmatrimonio col collega Jimmy Connors perpoi sposarsi tre volte e sempre con sportivi.

I miti L’atletica poi è da sempre galeotta. Icecoslovacchi Emil Zatopek e Dana Ingrovaresteranno nei libri olimpici e sul podio dell'amore: nati nello stesso giorno dello stessoanno (il 19 settembre 1922), si conosconoall'Olimpiade del '48, e nello stesso giornodello stesso anno della stessa olimpiade (il24 luglio 1952 a Helsinki), lui vince l'oro nei5000, lei 50 minuti dopo bissa nel lancio delgiavellotto. Erano sposati da anni, li ha sepa-rati solo la morte di lui nel 2000. Gli antesi-gnani per ora inarrivabili dei nostri tiratoriZublasing-Campriani.

Che stress A Londra c'erano pure KaterinaKurkova e Matthew Emmons, stanno insie-me dal giorno in cui si sono incontrati, guar-

da caso ai Giochi del 2004. Da allora dormo-no, tirano, vincono e soffrono insieme. Per-ché fare lo stesso lavoro in questi casi aiu-ta, ma poi reggere lo stress delle vittorie, lecritiche e gli infortuni per due, è complica-to. Son coppie allenate, ma non infallibili.Chiedere a Ole Bjorndalen, un mito delBiathlon da 6 ori olimpici e 18 Mondiali:da quando è finita con Nathalie Santer nonha visto più podio. Al contrario Carolina Ko-stner, oro europeo un mese fa, nonostante loscandalo dell'estate scorsa che ha travolto esqualificato il fidanzato marciatore AlexSchwazer. Un altro must è la campionessa el’allenatore: Tina Maze (sci alpino) e AndreaMassi di Gorizia fanno coppia dal 2010.

Coppie famose Stravincono gli Agassi-Graf,30 slam e 1870 vittorie in carriera, 10 annidi matrimonio e due figli. . E poi le coppieche negano, gli ultimi sono Tiger Wood e lasexy Lindsey Vonn. Lei dice che sono «soloamici», ma l'altro giorno dopo il grave inci-dente in Super G a riportarla a Denver instampelle e su jet privato c’era proprio il gol-fista statunitense.

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T-shirt Limited editionGazzetta-Happiness

San Valentino

a cura di FABRIZIO [email protected]

6

Gli amori dello sportRomantici e vincenti

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In alto da sinistra Andre Agassi e Steffi Graf, Antonio Cassano e Carolina Marcialis. Sotto Tina Maze con Massi e i tiratori Campriani-Zublasing

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20.00 SNOOKER: WELSH OPEN

Da NewportEurosport, Eurosport 2

SALTO CON GLI SCI15.15 COPPA DEL MONDO

HS 140. Da Klingenthal, GermaniaEurosport, Rai Sport 2

SCI FREESTYLE12.00 COPPA DEL MONDO

Da Sochi, RussiaEurosport 2, Rai Sport 2

VOLLEY15.00 BAKU -

BUSTO ARSIZIO Champions League femminileSportItalia 2

15.30 CALCIO: FAN CLUBROMA

16.00 CALCIO: FAN CLUBINTER

16.30 CALCIO: FAN CLUBLAZIO

17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI

17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS

0.45 CALCIO: SHAKHTAR DONETSK -BORUSSIA DORTMUNDChampions League. Highlights

SKY SPORT 2

7.30 GOLF: JOBURG OPEN

PGA European Tour. Da Johannesburg, Sudafrica

1.00 BOCA JUNIORS - TOLUCA Coppa LibertadoresSky Sport 1

BASKET3.00 DUKE -

NORTH CAROLINA NCAASky Sport 2

BIATHLON17.00 MONDIALI

Individuale femminile. Da Nove Mesto, Repubblica CecaEurosport

BILIARDO14.00 SNOOKER:

WELSH OPEN Da Newport, InghilterraEurosport, Eurosport 2

CALCIO15.00 GENOA - PARMA

Torneo di ViareggioRai Sport 1

17.00 SAMPDORIA - VARESE Torneo di ViareggioRai Sport 2

20.45 REAL MADRID - MANCHESTER UNITED Champions LeagueMP Calcio, MP Calcio HD, SkySport 1, Sky Calcio 1, Italia 1

20.45 SHAKHTAR DONETSK - BORUSSIA DORTMUND Champions LeagueMP Calcio 1, Sky Sport 3, Sky Calcio 2

20.30 CUNEO - MACERATA Champions League maschileSportItalia 2

SKY SPORT 1

9.00 CALCIO: CELTIC - JUVENTUSChampions League

11.00 CALCIO: VALENCIA -PARIS SAINT GERMAINChampions League. Highlights

11.30 CALCIO: CELTIC - JUVENTUSChampions League. Highlights

12.15 CALCIO: LAZIO - NAPOLISerie A

15.00 CALCIO: FAN CLUBMILAN

PREMIUM IN DIRETTA

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestreFilm sulDigitale Terrestre

10.30 BUGIARDOBUGIARDOPREMIUM CINEMA

12.10 CAMBIO VITAPREMIUM CINEMA

14.10 AMMESSOPREMIUM CINEMA

15.45 IMMATURI - IL VIAGGIOPREMIUM CINEMA

17.45 CADO DALLE NUBIPREMIUM CINEMA

19.45 L'ORSO YOGHIPREMIUM CINEMA

21.15 CATTIVISSIMO MEPREMIUM CINEMA

23.20 ANCHE SE È AMORENON SI VEDEPREMIUM CINEMA

11.30 RUGBY: FRANCIA -GALLESSei Nazioni.

14.00 BASKET: UTAH JAZZ -OKLAHOMA CITYTHUNDERNBA.

16.30 RUGBY: IRLANDA -INGHILTERRASei Nazioni.

21.30 BASKET: UTAH JAZZ -OKLAHOMA CITYTHUNDERNBA

SKY SPORT 3

9.00 CALCIO: VALENCIA -PARIS SAINT GERMAINChampions League

Televisioni RAIUNO

in chiaro

23.40 TG1 60 SECONDI

0.30 ELEZIONI 2013 -

MESSAGGI

AUTOGESTITI

0.40 TG1 - NOTTE

20.35 63° FESTIVAL

DI SANREMO

8.00 TG1

9.35 LINEA VERDE

10.00 UNOMATTINA

12.00 LA PROVA DEL CUOCO

13.30 TG1

14.10 VERDETTO FINALE

15.15 LA VITA IN DIRETTA

17.00 TG1

17.10 CHE TEMPO FA

18.50 L'EREDITÀ

20.00 TG1

RAIDUE

23.00 DARK BLUE

23.50 TG2

0.05 IL REGNO PROIBITO

1.40 FLASHPOINT

2.20 METEO 2

21.00 ELEZIONI 2013

Attualità

6.40 CARTONI

9.40 SABRINA VITA DA...

10.00 TG2 INSIEME

11.00 I FATTI VOSTRI

13.00 TG2

14.00 TELEFILM

17.00 TAVOLA ROTONDA

18.15 TG2

18.45 SQUADRA SPECIALE

19.35 IL COMMISSARIO REX

20.30 TG2

RAITRE

23.10 ELEZIONI 2013 -

INTERVISTA

23.30 I MIGLIORI VOLO

DELLA NOSTRA VITA

0.00 TG3 LINEA NOTTE

21.05 CHI L'HA VISTO

Attualità

8.00 AGORÀ

10.10 LA STORIA SIAMO NOI

11.00 CODICE A BARRE

11.30 BUONGIORNO ELISIR

12.00 TG3

13.10 LENA, AMORE...

14.00 TGR - TG3

15.10 LA CASA NELLA...

16.00 GEO & GEO

19.00 TG3 - TGR - BLOB

20.35 UN POSTO AL SOLE

CANALE 5

23.30 ITALIA DOMANDA

1.30 TG5 - NOTTE

2.00 METEO.IT

2.50 UOMINI E DONNE

3.50 AMICI

21.10 MATRIMONIO

A QUATTRO MANI

8.50 MATTINO CINQUE

10.00 TG5 - ORE 10

11.00 FORUM

13.00 TG5

13.40 SOAP

14.45 UOMINI E DONNE

16.15 AMICI

16.55 POMERIGGIO CINQUE

18.50 AVANTI UN ALTRO!

20.00 TG5

20.40 STRISCIA LA NOTIZIA

ITALIA 1

23.00 CHAMPIONS LEAGUE

SPECIALE

0.00 THE VAMPIRE

DIARIES

1.50 SPORT MEDIASET

20.20 REAL MADRID -

MANCHESTER UNITED

6.05 CARTONI

8.45 TELEFILM

12.25 STUDIO APERTO

13.00 SPORT MEDIASET

13.40 CARTONI

15.00 LUPIN III

15.50 WHITE COLLAR

16.45 CHUCK

17.40 LA VITA SECONDO JIM

18.30 STUDIO APERTO

19.20 C.S.I.

RETE 4

0.00 I BELLISSIMI DI R4

0.05 RESA DEI CONTI A

LITTLE TOKIO

0.50 METEO.IT

1.40 TG4 NIGHT NEWS

21.10 I QUATTRO

DELL'AVE MARIA

10.50 RICETTE DI FAMIGLIA

11.30 TG4

12.00 DETECTIVE IN CORSIA

12.55 LA SIGNORA IN...

14.00 TG4

14.45 FORUM

15.30 RESCUE SPECIAL

16.35 MY LIFE

16.45 IL VIGILE

18.55 TG4

19.35 TEMPESTA D'AMORE

LA 7

23.30 OMNIBUS NOTTE

0.35 TG LA7 SPORT

0.40 PROSSIMA FERMATA

0.55 MOVIE FLASH

1.00 OTTO E MEZZO (R)

21.10 MOLTO RUMORE

PER NULLA

9.50 COFFEE BREAK

11.00 L’ARIA CHE TIRA

12.30 I MENÙ DI BENEDETTA

13.30 TG LA7

14.45 A PROPOSITO

DI SCHMIDT

16.50 IL COMMISSARIO

CORDIER

18.50 I MENÙ DI BENEDETTA

20.00 TG LA7

20.30 OTTO E MEZZO

23/11 - 21/12

Sagittario 7,522/12 - 20/1

Capricorno 6-

21/4 - 20/5

Toro 5,5

ALTRI MONDI

21/1 - 19/2

Acquario 7+

Scopri sul sito il fascinodi Bruna Marquezine(nella foto), la 17enneattrice brasiliana con cuiNeymar, talento dellaSeleçao, ha ammesso diavere una relazione dopomesi di «rumors»

Neymar stregato:merito di un’attricetutta da scoprire

LA GALLERY

21/5 - 21/6

Gemelli 7+

IL VIDEO

20/2 - 20/3

Pesci 5,5

22/6 - 22/7

Cancro 5,5

Gazzetta.it

In bikini sui pattini:la hockey leagueconquista i tifosi

21/3 - 20/4

Ariete 7

23/10 - 22/11

Scorpione 7

Oroscopo

I rapporti sonofaticosi. E vi stendonocome un bucato.Fatevi scivolare più didosso le cose. Lavoroingeneroso,sudombelico statico.

24/8 - 22/9

Vergine 5,5

Potreste renderepoco. Ma nonnecessariamente percolpa vostra. Servonocalma, lucidità,intraprendenza.Brillantezze suine.

23/9 - 22/10

Bilancia 5,5

Lavoro, rapporti eobblighi inattesipotrebbero dipingeredi sfiga la giornata.Don’t jump at thecarotid di chi vistressa. Calo suino.

Darete il meglio di voiin ogni consesso, conprecisione ecreatività. Anche sesfilettando un po’ glizebedei altrui.Fornicazione desueta.

La Luna velocizza ivostri riflessi. Così, nellavoro rendete di più.Bene p.r., colloqui,viaggi, che sonoespressione dei vostritalenti suini.

Bellezze sui pattini. Inbikini. Ma soprattuttoatlete pronte a darsibattaglia per vincere unapartita. È la forza dellaBikini Hockey League, dicui vi sveliamo tutti isegreti in un video

C’è qualche ansiaeconomica che vi dà lacolite. La soluzionenon è a breve. Nientepigrizie, però!Sudombelico reattivoda paura!

La compagnia altruipotrebbe causarvicolite e reflusso.Niente scontrosità!Meglio la tolleranza. Euna sana attivitàsuina, ché aiuta.

Lavoro, affetti e formafisica traggonovantaggio dalla Luna.E la fortuna vi giraintorno fino a toccarvi.Pure in zonasudombelico. Uau.

Il portiere argentinodel Catania è nato aBuenos Aires il 30luglio 1983. Haesordito in nazionale il6 giugno 2009

www.gazzetta.it

Luna chez vous.Ansiogena. Maintuitiva. Ergo: l’estrovi aiuterà anche làdove tutti vi darebberoper perdenti.Sudombelico solingo.

Il morale sale, lavostra forma fisicarecupera bene e infretta. Ottimo, sidelinea il lavoro disquadra, rallegrante lafornicazione.

La vostra compagnia èpiacevole come uneczema perché sieteirosi. E sfighetteeconomiche e suinealeggiano. Non è unagiornatona.

IL MIGLIORENel lavoro(con)vincete, viaggie soldi appagano,la fortuna vi faregaloni. E c’è pureun bel festival dellafornicazione, nonsolo italiana…

LE PAGELLE23/7 - 23/8

Leone 8

DI ANTONIO CAPITANI

MARIANO ANDUJAR

MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta

ROMA

Domani

Il sole domani

ALGHERO

ANCONA

AOSTA

BARI

BOLOGNA

CAGLIARI

CAMPOBASSO

CATANIA

FIRENZE

GENOVA

L'AQUILA

MILANO

NAPOLI

PALERMO

PERUGIA

POTENZA

REGGIO CALABRIA

ROMA

TORINO

TRENTO

TRIESTE

VENEZIA

min max DopodomaniIeri Oggi

Il sole oggi

GazzaMeteo

La lunaNuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

Aosta Milano

Trento

VeneziaTrieste

BolognaTorino

Firenze

Genova

Perugia

Ancona

L’Aquila

Campobasso

Napoli

ROMA

Potenza

Bari

Reggio Calabria

Catania

Palermo

CagliariCatanzaro

CIELOSole

Nuvolo

Rovesci

Coperto

Pioggia

Temporali

Neve

Nebbia

MARI

Calmi

Mossi

Agitati

Deboli

Moderati

Forti

Molto forti

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Legenda

MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta

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7:30 17:44 7:10 17:37 7:29 17:46 7:09 17:39 10 feb. 18 feb. 25 feb. 4 mar.

Prevalente alternanza piuttosto irregolare di nuvole, piogge sulle pianure e sui colli, neve sulle

montagne e schiarite durante il giorno. Solo sul Nordovest variabile senza precipitazioni e con

nebbie in alcune zone pianeggianti.

In Sicilia, al Sud e sulle Marche ancora parecchie piogge e nevicate in montagna, ma anche alcune schiarite. Altrove non si verificheranno precipitazioni e col passare delle ore le nuvole lasceranno spazio a crescenti zone di sereno.

Andirivieni di nuvolosità variabile e zone di sereno, con alcune nebbie sulla Pianura Padana. In prevalenza non si verificheranno precipitazioni, salvo qualche pioggia tra Sicilia, Sardegna e Calabria e qualche nevicata sulle Alpi.

La tiratura di martedì 12 febbraioè stata di 310.230 copie

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Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - CyprusPREZZI D’ABBONAMENTOC/C Postale n. 4267 intestato a:RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANIITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeriAnno: e 299,40 e 258,90 e 209,10Per i prezzi degli abbonamenti all’esterotelefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI EPROMOZIONITel. 02.63798511 - email: [email protected]

Testata registrata presso iltribunale di Milano n. 419dell’1 settembre 1948ISSN 1120-5067

CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011

COLLATERALI*con Passione Rally N. 1 e 5,19 - libro Ronaldo il Feno-menoe 14,19 - con The Coldplay Collection N. 4 e 11,19- con Carosello N. 6 e 6,19 - Wrestling Heroes N. 7 e12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 7 e11,19 - con Michel Vaillant N. 11 e 4,19 - con Leggendedel Motociclismo N. 13 e 12,19 - con Cavalieri delloZodiaco N. 16 e 11,19 - con I Love Travel N. 21 e 5,19 -con La Cucina Italiana N. 25e 11,19 - con Orologi ForzeArmate N. 26 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 25 e 11,19 -con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 41 e6,19 - con Aerei da Combattimento N. 44 e 14,19 - conLe Stelle della NBA N. 35 e 6,19 - con Adesso Fai da tee 6,19 - con Ferrari Racing N. 45 e 14,19 - con Max e3,50 - con SportWeek e 2,70

PROMOZIONI

ARRETRATIRichiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E.Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p.n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppiodel prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

[email protected]

VICEDIRETTORE VICARIOGianni Valenti

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Franco [email protected] Cazzetta

[email protected] Palombo

[email protected] Zapelloni

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Testata di proprietà de "La Gazzetta delloSport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTEAngelo Provasoli

VICE PRESIDENTIRoland BergerGiuseppe Rotelli

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERIAndrea Bonomi C., Fulvio Conti,Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti,Laura Mengoni,Paolo Merloni, Carlo Pesenti,Giuseppe Vita

DIRETTORE GENERALERiccardo Stilli

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANIAlessandro Bompieri

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39LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Page 40: GDS 13-02-2013

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40 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

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Sicilia&Calabria

L’attaccante ha la grinta e i numeri per risollevare i rosaneroCol rientro dei due big si può formare il tridente della salvezza

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FABRIZIO VITALEPALERMO

Il gol della speranza,quello che tiene ancora acce-sa una flebile fiammella, è ar-rivato da uno dei volti nuovi:Diego Fabbrini. Che dal mer-cato possano essere arrivatele reti pesanti per la salvezzaè una concreta possibilità.Tra Atalanta e Pescara duegol che hanno fruttato soltan-to un punto, ma entrambi arri-vati dagli innesti di gennaio.Nelson contro i bergamaschi,Fabbrini contro gli abruzzesi.Guarda caso gli unici due ele-menti confermati da Malesa-ni rispetto all'ultima di Gaspe-rini. L'ex Udinese sembra unmanifesto dell'ottimismo. Luidopo la partita di domenicaha generato l'energia che nonti aspetti, nonostante una vit-toria mancata in uno scontrodiretto.

Personalità Un gol, il primo

con la maglia rosanero, coinci-so con un punto. La classificanon muta, il Palermo è incolla-to all'ultimo posto, eppure luicon quel viso da simpatica ca-naglia ha spiazzato tutti: «Finda quando sono arrivato hosempre detto che questa è unasquadra forte — ha detto Fab-brini — chiaramente ora è unmomento di difficoltà ma so-no convinto che ci tireremofuori alla grande». Il fantasistaci crede e se acquista la conti-

nuità che gli è mancata ad Udi-ne con le sue giocate potrebbecontribuire notevolmente almiracolo. Al momento è sem-brato l'unico ad avere le quali-tà per inventare qualcosa.

Tridente? La sensazione è checon il rientro di Miccoli e Ilicicil Palermo potrà avvalersi diun terzetto offensivo rapidoed imprevedibile. Se Miccolitorna motivato e meno inclinealle espulsioni, e Ilicic decide

che è arrivato il momento diincidere i presupposti dell'im-presa possono esserci. Fabbri-ni poi potrà aggiungere quellaspensieratezza della sua gio-vane età, ottimo antidoto con-tro il morale sotto i tacchi del-la squadra in questo momen-to. In attesa di capire di chepasta sono fatti altri nuovi arri-vati, il trequartista sta risultan-do, insieme a Sorrentino, quel-lo in grado di accendere lascintilla. L'ex Udinese e il por-tiere stanno dando più di ognialtro il loro apporto. Adessodovrà metterci del suo ancheMalesani provando ad osareun po' di più nelle scelte esfruttare a pieno il nuovo po-tenziale offensivo. Perché untridente come quello compo-sto da Fabbrini, Miccoli e Ili-cic è difficile da non schieraree pazienza se l'equilibrio nonsarà perfetto. Per compierel'impresa servono i gol e gli uo-mini che sappiano inventarsile giocate vincenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La speranza PalermoPer fortuna c’è FabbriniE con Miccoli e Ilicic...

v

DEI TANTI ACQUISTI FATTI A GENNAIO, QUELLO DI Diego Fabbrini SI PUÒ DEFINIRE IL COLPO PIÙ AZZECCATO. LA RETE DELL’EX UDINESEAL Pescara HA CONSENTITO AL Palermo DI EVITARE LA SCONFITTA AL BARBERA E SPERARE ANCORA NELLA SALVEZZA. COL RIENTRODI Miccoli E Ilicic (NELLA FOTO) SI PUÒ COMPORRE UN BEL TRIDENTE. Marchese GIOCA MA LUI E IL Catania RESTANO SEPARATI

La gioiadi DiegoFabbrinidopo il golal Pescara(ANSA).A sinistrain azione(LAPRESSE)

MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

Page 42: GDS 13-02-2013

6le squadredi Marchese

in carriera:Torino,

Treviso,Catania,Chievo,

Barie Salernitana

3il massimo

stagionaledi reti:

Marcheselo ha ottenuto

nello scorsocampionato,

con gola Roma,Novara

e Napoli

1Il gol

realizzato inquesta stagionedall’esterno allaprima giornatadi campionato

contro laRoma

all’Olimpico

Convocato dopo le precedenti esclusioni, a Bergamoha sostituito Capuano ma il caso non è ancora chiarito

FRANCO CAMMARASANATRAPANI

Il suggerimento di Mado-nia, la stoccata di Mancosu e ilgol di Abate sulla corta respin-ta del portiere: si è snodata suipiedi dei tre forti attaccantigranata l'azione sulla quale ilTrapani ha costruito il succes-so di Cuneo. «Una azione — ri-vela Giovanni Abate — prova-ta tantissime volte in settima-na e ciò rende ancora più belloquesto gol. Il mister aveva stu-diato gli avversari e nei giorniprecedenti ci aveva fatto prova-re degli schemi per giocare inprofondità, verso la punta piùlontana. E così abbiamo fattodomenica, lanciando in profon-dità per Mancosu. Io ho avutosolo il merito di seguire l'azio-ne, di crederci. Sono stato for-tunato perché sulla respintadel portiere la palla è rimbalza-ta proprio dove ero io e l'ho ri-battuta dentro».

Quota 10 Con quello messoa segno domenica Aba-te è arrivato a diecigol, affiancando Del-la Rocca in cima al-la classifica dei mar-catori del girone Adi 1ª Divisione:«Sono il re deibomber? Sì, ma non es-sendo un cannoniere ve-ro e proprio mi ritengo fe-lice di essere già arri-vato a tanto. di avereguagliato il mioprimato di reti. Cer-to, visto che sta andando tut-to alla grande3 spero diarrivare anche a 15».A Cuneo ha eguagliato

il suo record in fatto di reti rea-lizzate (col Portoguaro in C2,2007-’08) ed è assai probabileche non sia lontano dal suo nuo-vo record. Abate è uno di queipersonaggi che fanno presto afar breccia nel cuore dei tifosi.Per la sua generosità, innanzi-tutto. Boscaglia gli chiede disvariare per aprire la difesa av-versaria ma lui fa anche di piùperché in fase di non possessopalla corre più degli altri, sacri-ficio che spesso gli tocca pagarequando si trova a tu per tu conla porta, fallendo occasioni tal-volta clamorose. Mai, però, dal-le tribune sia è piovuto un solofischio a suo indirizzo. Solo ap-plausi di incoraggiamento. Ilsuo gol a Cuneo, però, a nullasarebbe servito se il Trapani, adifferenza di quanto succedevaad inizio stagione, non fosse sta-to bravo a difenderlo.

Difesa doc E Abate è il pri-mo a riconoscere i meri-ti della difesa: «La no-stra difesa — dice — ha

fatto una partita mo-struosa. Soprattut-to negli ultimi 10’sulle palle alte Pa-gliarulo, Filippi, LoBue e Rizzi sonostati devastanti».

E che la difesaabbia fatto pro-gressi lo dimo-

stra il fatto che do-po la sconfitta in ca-

sa con l'Albinoleffe(1-3) il Trapani hainanellato sette risul-tati utili consecutivi(5 vittorie e 2 pari)con 14 gol realizzatie appena 5 subiti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Eguagliato il tetto di 10 col PortogruaroMa pure la nostra difesa è insuperabile»

1a DIVISIONE IL CAPOCANNONIERE

I NUMERI

SERIE A IL TERZINO

4 Abate re del gol«Trapani è fortepunto a quota 15»

GiovanniMarchese,28 anni, entraal posto diCapuano al 33’del s.t. nellagara che irossazzurrihannopareggiato0-0 domenicaa BergamoANSA

GIOVANNI FINOCCHIAROCATANIA

Ma, allora, è tutto chiari-to? No. Eppure, Giovanni Mar-chese, dopo tre partite in naftali-na (non era stato neanche con-vocato) era tornato nella listadei 23 partiti per Bergamo. Poi,in un momento di emergenza,infortunatosi Capuano, è statolanciato in mischia da Maran.Risultato? Prestazione solita,tutta cuore, fisico e corsa.

Separati in casa Marchese e ilCatania restano separati in ca-sa. La società, dopo l’assenzagiustificata di Genova (aveva lafebbre, guarda caso contro lasquadra in cui potrebbe andarea giocare nella stagione passa-ta) aveva messo fuori dalla listadei convocati il ragazzo di Delia(Caltanissetta) perché si sareb-be rifiutato di giocare da attac-cante nel 4-2-3-1 disegnato daMaran alla vigilia del match conla Fiorentina. Allenatosi rego-larmente, Marchese è stato pu-nito e deferito dai dirigenti: «Leregole sono regole — ripetel’a.d. Sergio Gasparin — dun-que Marchese le ha violate e sa-rà deferito. Chiarire? Aspettia-mo l’esito del deferimento e ve-dremo, questo non vieta al cal-ciatore di allenarsi regolarmen-te con noi».

Ripensamenti? Marchese nonha commentato il dopogara conl’Atalanta. Per lui parlano i giu-dizi in pagella di tutti i giornaliche hanno apprezzato la sceltadi Maran e la gara del giocato-re. Marchese non ha presenzedirette sui social network, i tifo-si lo hanno idealmente riabbrac-

ciato, ma i dirigenti non torna-no indietro nelle dichiarazioni.Insomma, ancora separati in ca-sa, anche se Maran ammette:«Giudico sul piano tattico e del-le scelte di campo. Era tra i con-vocati, c’era bisogno di un sosti-tuto di Capuano e l’ho schiera-to. Ha fatto bene».

Prospettive Due le ipotesi possi-bili, ad oggi: il Catania continuail rapporto di separato in casacon Marchese e a giugno il cal-ciatore sarà libero di firmarecon chiunque. Seconda ipotesi:si chiarisce tutto e si arriva a un

rinnovo che potrebbe esserebiennale con un piccolo aumen-to dell’ingaggio che, rispetto amolti compagni, è basso. Anchein questo senso, Gasparin hachiarito: «Noi la nostra propo-sta al calciatore l’abbiamo lan-ciata da tempo, ma è caduta nelvuoto». L’agente del giocatore,Davide Lippi, non ha incontratoi dirigenti etnei che, durante ilmercato, dal 2 gennaio in poi,hanno interrotto i rapporti conlo stesso agente, evitando di tor-nare su ogni discorso che riguar-da il terzino.

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Marchese-Cataniai separati in casa

42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

Page 43: GDS 13-02-2013

ROSARIO DE LUCAREGGIO CALABRIA

La Reggina per evitare lazona retrocessione, il Padovaper agganciare la zona promo-zione. La sfida di sabato pome-riggio al Granillo (ore 15) saràmolto delicata per gli amaran-to, che ondeggiano ai marginidella zona rossa della classifi-ca. C'è da tornare al più prestoalla vittoria e farlo ai danni del-l’ex Franco Colomba (indimen-ticato allenatore reggino delperiodo d'oro in serie A ed orasulla panchina del Padova)avrebbe un sapore molto parti-colare. Ma per vincere bisogne-rà giocare una partita concreta

ed intensa, caratteristiche cheal momento si vedono a spraz-zi anche se l'innesto di Coluccie Di Michele ha dotato la Reggi-na di due elementi di esperien-za e carisma.

Esperto Giuseppe Colucci, as-sente a Modena per un proble-ma muscolare accusato in alle-namento, è diventato in una so-la gara il riferimento centraledella manovra. Dionigi lo haschierato davanti alla difesa elui ha preso la squadra per ma-no. «È un ruolo che mi si addi-ce, visto che lo ricopro ormaida due anni. Mi sono messo adisposizione del tecnico e del-la squadra che, anche se moltogiovane, è dotata di elementi

molto interessanti. Voglio sot-tolineare che ad oggi la Reggi-na sarebbe salva e per unasquadra così rinnovata è moltoimportante. Vanno fatti i com-plimenti ai ragazzi e al mi-ster». Dionigi conta sul suo ap-porto anche contro il Padova,anche se solo nei prossimi gior-ni si avranno certezze.

Esempio Colucci è d'esempiosia in allenamento che in parti-

ta per i suoi giovani compagni.«E' ovvio che se durante la par-tita vedo che qualcosa non va,metto al servizio della squadrala mia esperienza, con dei sug-gerimenti e dei consigli. E poibisogna sempre trasmettereentusiasmo; credo di dimostra-re sempre di avere voglia diuscire dal campo con la magliazuppa di sudore». Già grandeesempio per i tanti giovani. « Liho notati subito predisposti adaffidarsi a noi calciatori piùesperti, ma anche noi abbiamobisogno di loro». I presuppostisono buoni ma l'importante sa-rà comunque vincere, perchèla classifica piange e servonoaltri punti pesanti.

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2a DIVISIONE RINFORZO

REGGINA-N. AMERICA 1-0MARCATORE Catanese al 28’ p.t.

REGGINA (3-5-2) Licastro; Consal-vo, Liberacki, Cianci; Varricchio (dal40’s.t. G. Akuku), Condemi (dal 21 s.t.Maimon), Porcino, Akrapovic (dal 23’s.t. Salandria), Catanese (dal 35’ s.t.Perrone); Louzada, Mariani (dal 14’s.t. Fiorino). Panchina: Anishenko,Ammirati, Caruso, Bochnienicz, O.Akuku, Coppolaro. All. Cevoli.

NORTE AMERICA (4-4-2) Mendoza;Valencia, Trivino (dal 33’ s.t. Pinillo),Castillo, Torres; Arauto, Vivar (dal40’ s.t. Gruezo), Chavez (dal 15’ s.tHendez), Preciado (dal 1’ s.t. Gueva-ra); Rua, Betancourt. Panchina: Qui-nonez, Noguera, Mosquera, Hernan-dez, Carranza, Caicedo, Quintonez.All. Febron.

ARBITRO: Provesi di Treviglio

NOTE spettatori 100; ammoniti Trivino, Rua,Catanese. Angoli 12-6 per la Reggina.

CAPEZZANO (Lucca) (a.l.) La Regginasi impone di misura sugli ecuadore-gni del Norte America al termine diuna gara equilibrata. La partita è ini-ziata con 45’ minuti di ritardo per at-tendere che il terreno sintetico dre-nasse al massimo la pioggia. Nella pri-ma frazione molto pericolosi gli attac-canti del Norte ma il portiere regginoLicastro ha fatto buona guardia. Al28’ è arrivato il gol della Reggina conun invenzione del brasiliano Louzadache indovina il corridoio giusto perCatanese che, a tu per tu con Mendo-za, non perdona e porta in vantaggio isuoi. Nella ripresa grande controllodella gara dell’undici granata con gliecuadoriani praticamente mai perico-losi dalle parti di Licastro ed i ragazzidi Cevoli che sfiorano in un paio di oc-casioni il raddoppio con Fiorino.

Il mediano: «Se il torneo finisse oggi saremmoal sicuro. E i giovani seguono noi più anziani»

VIAREGGIO NORTE K.O.

Lamezia ingaggiail portiere Cerreti

LAMEZIA (f.c.) Unportiere per il Lamezia. PresoMatteo Cerreti, 21 anni, exCampobasso. Guidonia, Fondi,Juve Stabia. Oggi la squadratorna al lavoro. Da valutare lecondizioni di Zampaglione,Longoni e Marchetti.

SERIE B

IL GIOVANE TALENTO ROSSOBLÙColucci l’espertosalva la Reggina«Gruppo solido»

Maiello svela il segreto«Un Crotone più caricoPreparazione mirata»

Assente a Modenaper un infortunioil centrocampistaè pronto al rientrocontro il Padova

Catanese fa golfelice esordioper gli amaranto

«I 25 giorni distop del torneoe il lavoro fisico dirichiamo ci hannodato tanto sprint»

LUIGI SAPORITOCROTONE

Calendario alla mano, ilCrotone dello scorso anno ave-va cominciato nel peggiore deimodi il nuovo anno. Tre sconfit-te su tre: Brescia, Livorno e incasa col Varese, fatale a Meni-chini. Totale zero punti. Alla25a giornata il Crotone aveva24a punti con un altro punto dipenalizzazione in arrivo. In que-sta stagione il nuovo anno i ros-soblù hanno completamentestravolto l'avvio: sette punti intre gare e alla 25a giornata diquesta stagione i punti in classi-fica sono 29. Un bel salto rispet-to a dodici mesi fa. Con RaffaeleMaiello abbiamo cercato i moti-vi principali di questa evoluzio-ne della squadra rossoblù. «Si-curamente lo stop del campio-nato durato 25 giorni ci ha datoquella carica che non avevamoavuto lo scorso anno. Il richia-mo di preparazione poi è statofondamentale perché stiamo no-tando che abbiamo molta piùbirra rispetto allo stesso perio-do dello scorso anno. E in fondola squadra non è che sia cambia-ta troppo, portiere e terzino a

parte, siamo quasi gli stessi».

Calo Se proprio bisogna fare lepulci a questo Crotone sprintedizione 2013, c'è da sottolinea-re che la squadra, dopo un buonprimo tempo, accusa il ritornodegli avversari. «Sì, ma ricordia-mo che contro Sassuolo e a Cit-tadella abbiamo giocato su unterreno pesantissimo, col Gros-seto abbiamo accusato una fles-sione dovuta al fatto che il ven-to ci ha condizionato anche sela migliore occasione nel secon-do tempo l'ho costruita proprioio. E poi — ricorda il centrocam-pista napoletano — sicuramen-te stiamo sprecando molte ener-gie nel primo tempo e magarine risentiamo nella ripresa». Og-gi le telecamere di RaiSport alloScida per riprendere il lavorodella squadra di Drago, il tuttoin diretta a partire dalle ore 10.

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Giuseppe Colucci, 32 anni, è arrivato a gennaio dal Pescara SAYA

RaffaeleMaiello,21 anni,centrocampi-sta, è allasecondastagioneconsecutivacon la magliadel Crotone:provienedal Napoli,con cuiha fattotutta la trafiladelle squadregiovaniliLAPRESSE

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43LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

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6,11la media

votoGazzetta

di Konko,che contro

il Cagliariha segnato

il suo primo golcon la maglia

della Lazio

25le presenze

del francesein questastagione:

oltre alle 19in Serie A,

anche quattroin Europa

League e duein Coppa Italia

30,2l’eta media

dei quattrodifensori

titolaridella Lazio,

Konko, Biava,Dias e Radu

ROMA

MARCO CALABRESIROMA

Sono i muscoli o gli infor-tuni a creare i paragoni. Due sututti, uno l’opposto dell’altro: ilcristallo e l’acciaio. C’è chi pas-sa più tempo in infermeria chein campo, e c’è chi non si è mairotto un’unghia in tutta la car-riera. L’eccezione sta nel passa-re dal cristallo all’acciaio, diven-tando una risorsa imprescindi-bile. Avete presente AbdoulayKonko? Parlando di giocatorifragili della Lazio, il primo no-me che veniva in mente era ilsuo. Prima la coscia, poi il pol-paccio: avevano storto la boccain molti, a vederlo più fermoche di corsa. Poi, la metamorfo-si, un lavoro atletico personaliz-

zato, mirato a evitare problemimuscolari (novità introdottadal preparatore atletico Rongo-ni e particolarmente apprezza-ta dalla squadra) e un nuovoKonko: fresco, senza più proble-mi, pure decisivo con un gol alCagliari e un assist per Floccarisabato. Sempre presente, o qua-si: due pit stop contro Palermoe Juventus (all’andata), altri-menti titolare da terzino nelladifesa a quattro o esterno neicinque di centrocampo.

Evergreen Strana la paraboladegli esterni: un anno fa, la La-zio era pazza di Lulic, passatoda semisconosciuto a diventareuna delle armi in più di Reja.Quest’anno il bosniaco è irrico-noscibile, con la Lazio che ha in-vece scoperto la continuità diKonko. E il francese non è l’uni-

co difensore ad aver trovatol’elisir di lunga vita, facendo unbel favore a Petkovic, visto cheda giovedì gli impegni si rad-doppieranno. Non è che quelladella Lazio sia una difesa di ra-gazzini (l’età media di Konko,Biava, Dias e Radu è di 30.25anni), ma a differenza di tanticoetanei malandati, a Formellole cose vanno più che bene.Prendete Radu: fino a novem-bre un mistero, poi un highlan-der. Dal derby in poi non è prati-camente più uscito, ed è pureandato due volte a segno (a Ma-ribor e in Coppa Italia col Cata-nia), cosa mai successa prima.

Mini-turnover Detto che Dias,nel giorno del rinnovo, non si èallenato (ma è recuperabile perla trasferta di Moenchengladba-ch), è molto probabile che

Petkovic, giovedì, risparmi unodei due centrali. Ma non Radue neppure Konko, che lunedìtornerà anche nella «sua» Sie-na. Difficile che, almeno dal 1’,tocchi a Bruno Pereirinha, chea Genova prese il posto di Broc-chi ma che la Lazio, nella nuovalista Uefa, ha inserito tra i difen-sori. «Sono stato accolto congrande simpatia — ha detto ilportoghese a Lazio Style Ra-dio —. Ho scelto la Lazioperché è un grande club,che lotta per le posizioni di ver-tice. Ero già arrivato allenato,spero che Petkovic prima o poipossa farmi giocare per una par-tita intera. Il ruolo? La mia po-sizione preferita è quella diesterno a destra di difesa».Proprio quella di Konko,l’ex cristallo ora diven-tato d’acciaio.

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1300 TIFOSI LAZIALISARANNO IN GERMANIAMA LE TEMPERATURE...

LUIGI GUELPA

Un gol con dedica al comandante. Il cal-cio si mescola alla politica nelle parole e negliintenti di Juan Fernando Arango, trequartistadel Borussia Moenchengladbach impegnatogiovedì sera in Europa League contro la Lazio.Arango, secondo giocatore con il maggior nu-mero di presenze nella Nazionale venezuela-na, vanta una lunga esperienza nella Liga (cin-que stagioni a Maiorca) e dal 2009 è approdatonel club diretto dall’elvetico Favre, ma le sueradici venezuelane affondano e si intreccianocon gli scenari politici di un paese guidato daormai più di dieci anni da Hugo Chavez. Aran-go non nasconde la sua amicizia influente e illu-stre, ma soprattutto non perde occasione persponsorizzarlo. Il fantasista, nato 32 anni fa aMaracay, è una sorta di ambasciatore all’esterodi Chavez, «incarico» che condivide con un al-tro calciatore, Salomon Rondon, attaccante delRubin Kazan, e con il pilota Pastor Maldonado,impegnato nell’ultimo mondiale di FormulaUno con la Williams.

Sponsor Chavez stravede per l’atleta che nellanazionale «vinotinto» ha totalizzato fino ad ora110 presenze. Nei primi anni di carriera, quan-do vestiva la casacca del minuscolo Zulianos, ilpresidente del Venezuela si è dimostrato sensi-bile alla sua causa, finanziando i primi passi nel

professionismo.

Senza paura Il Moenchengladbach non rap-presenta in questo momento l’aristocra-zia della Bundesliga: non vince il celebre

«Meisterschale» addirittura dal 1977 e inclassifica occupa solo l’ottava posizione,

con 24 punti di ritardo dalla capolistaBayern. «Non partiamo però battuti — spie-ga Arango —. Abbiamo giocatori che posso-no mettere in difficoltà la Lazio». È davverodifficile con Arango mettere in un angolo lequestioni politiche e parlare solo di pallo-ne. Ed è così che la gara con la Lazio diventaun pretesto per perorare la causa di Chavez.«Se vado in gol la dedica è assicurata».

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L’AVVERSARIO TRA CALCIO E POLITICA

I problemi fisici sono alle spalle, Petkovic ha un’arma in piùE il francese si candida anche per l’Europa, così come Radu

LA ROSA

clic I NUMERI

Il venezuelano del Borussiainiziò con i soldi del presidente

Ecco l’elisir della LazioOra Konko è d’acciaio

PORTIERI Scarfagna(’94), Guerrieri (’96), Strakosha(’95). DIFENSORI Andreoli(’94), Bilali (’94), Serpieri (’94),Pollace (’95), Vilkaitis (’93), Ilari(’94), Luque (’94).CENTROCAMPISTI Cataldi(’94), Crecco (’95), Antic (’94),De Francesco (’94), Falasca(’93), Silvagni (’95), Pace (’95)ATTACCANTI Keita (’95),Lombardi (’95), Tounkara (’96),Tira (’94), Vivacqua (’94), Rozzi(’94).

Abdoulay Konko, 28 anni, alla seconda stagione con la maglia della Lazio: è arrivato nel 2011 dal Siviglia PIERANUNZI

VIAREGGIO CUP I RAGAZZI DI BOLLINI DEBUTTANO CONTRO LA STELLA ROSSA

4Quando Chavezsponsorizzòil «suo» Arango...

DOPO I GUAI IN ATTACCO, Petkovic (NELLA FOTO) AVEVA BISOGNO DI QUALCHE BUONA NOTIZIA DALL’INFERMERIA: IN DIFESA, LE COSESEMBRANO ANDARE PER IL MEGLIO, CON IL RECUPERO COMPLETO DI GIOCATORI COME Konko E Radu, CHE NEL 2012 AVEVANO PAGATONUMEROSI INFORTUNI. LA Roma, INVECE, SI INTERROGA DOPO L’ENNESIMO K.O.: SUI GIOCATORI SI È SCATENATA L’ENNESIMA BUFERA

La prima volta del MarinoIndelicato-gol, cileni k.o.

Lazio d’assalto con i bigKeita, Tounkara e Rozzi«Ma perché a Soriano?»

Il BorussiaMoenchengladbach aveva messoa disposizione 2000 biglietti: nonci sarà il pienone nel settoreospiti ma, visti i tempi, 1300innamorati che nel giorno di SanValentino seguiranno la Lazionon sono pochi. Ci saranno dasfidare due avversari in più: laneve (prevista per giovedì) e latemperatura a ridosso dello zero.

Alberto Bollini, 46 anni PIERANUNZI

Juan Arango,32 anni ANSA

MARINO-DEP.CONCEPTION 1-0MARCATORE Indelicato al 31’ s.t.CITTA’ DI MARINO (3-4-1-2) Cimmino;Terracciano, Esposito, Di Antonio; Cia-ramelletti, Rizzuti (dall’8 s.t. De Dato),Noviello, Garofalo (dal 26’ s.t. Cardaci);Sartini (dal 1’ s.t. Celestino); Indelicato(dal 38’ s. t. Capuzzimati), N’Guessan(dal 23’ s.t. Arcobelli). All. Rinaldi.DEPORTES CONCEPCION (4-3-1-2) Goli-to Munoz; Vergara, Munoz Contreras,Esparza, Munoz (dal 43’ s.t. Poblete Os-sorio); Leiva, Rivas Cid, Villalba (dal 39’s.t. Lagos Sen); Rodriguez (dal 6’ s.t. Pa-nis Junior); Darkin, Cardoso Ayala (dal35’ s.t. Benavente Ortiz). All. AlmendraCifuentes.ARBITRO Bertani di Pisa.NOTE Spettatori 100. Ammoniti Garofa-lo, Esposito (M), Vergara, Rivas Cid, Mu-noz, Esparza (D). Angoli 7-3.

GIOVANNI LORENZINI

LIDO DI CAMAIORE (Lucca)

Debutto vittorioso delMarino alla 65a edizione dellaCoppa Carnevale. A decidere il

confronto contro i cileni del De-portes Concepcion è stato ungol del promettente Indelicatoalla metà del secondo tempo.Primo tempo molto combattu-to ma poche emozioni, anchese nel primo quarto d’ora i ra-gazzi di Rinaldi erano stati mol-to pericolosi con Indelicato eSartini. Sul finire del tempo, icileni del Deportes vanno vici-ni al gol con un colpo di testa diEsparza fuori di poco. Nella ri-presa la trama tattica non cam-bia: è il Desportes a gestire ilpossesso palla, senza però ave-re l’incisività giusta per graffia-re in fase offensiva, finché al31’ Celestino ruba palla a Mu-noz sulla destra e mette in mez-zo dove Indelicato si fa trovarepronto all’appuntamento vin-cente per il gol del prezioso suc-cesso, il primo per il Marino intre partecipazioni al Viareggio.

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FRANCESCO ODDIROMA

Debutterà oggi con laStella Rossa la Lazio Primaveraal Torneo di Viareggio: lo scor-so anno si era fermata nei quar-ti di finale, con una sconfitta aisupplementari che Alberto Bol-lini non aveva mandato giù.Aveva una squadra forte, sape-va di poter arrivare fino in fon-do (come poi gli capitò in cam-pionato, finale scudetto persacon l’Inter). Sei dei titolari diquel giorno ci sono ancora e lasquadra, con i tre stranieri tes-serati a gennaio (sommati alprezioso innesto di Falasca, eai ragazzi promossi dagli Allie-vi), potrebbe essere ancor più

forte di quella che si fermò adAgliana contro la Fiorentina.

Keita, tocca a te C’è grande atte-sa per il 17enne Keita, il talenti-no del Barcellona rimasto unanno e mezzo ad allenarsi in at-tesa del tesseramento: le primequattro partite (con due gol,poi sabato ha giocato la quin-ta) sono bastate a convincerePetkovic ad aggregarlo alla pri-ma squadra dopo l’infortuniodi Klose. Poi c’è stato il colpo asorpresa Saha, e le prospettivedel senegalese nato in Spagnasono cambiate di colpo. Comequelle di Rozzi, che ora che igiocatori in panchina sono di-ventati 12 sta sempre conPetkovic, ma in campionato de-ve ancora giocare un minuto

(in Primavera 10 partite e ottogol).

Formazione tipo Nessuna sorpre-sa nella lista: manca il solo Fi-lippini, per il resto ci sono tuttii titolari, inclusi il 16enneTounkara e lo svizzero d’origi-ne serba Antic, gli altri due ac-quisti di gennaio. La Lazio sipresenta al Viareggio con unbuon terzo posto nel girone C,dietro a Napoli e Catania madavanti alla Roma: esordiràcontro uno dei migliori vivaid’Europa, quello della StellaRossa, in cui è cresciuto tra itanti il 18enne Filip Jankovic,seguito da vicino proprio dalclub giallorosso. Si gioca alle18, a Soriano nel Cimino (pro-vincia di Viterbo), sia oggi chedopodomani con la Juve Sta-bia. Scelta che ha lasciato piut-tosto perplesso Alberto Bollini:«Giocare a Soriano con questetemperature non sarà facile. Sesi chiama Viareggio andrebbegiocato lì. Sarà comunqueun’esperienza importante».

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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

Page 45: GDS 13-02-2013

11i gol realizzati

in questocampionato da

Osvaldo,miglior

marcatoredella Roma

insiemea Lamela.

Nel 2013 hasegnato duereti, a Napolie a Bologna

903i minuti giocati

in questastagione da

Stekelenburg.Goicoechea

è molto più su,con 1285

minuti in 14partite (dieci,invece, quelle

del portiereolandese)

0i gol segnati

quest’anno daDe Rossi,

sintomodi un’annata

partita male eche sta finendo

peggio. Il suoalter ego,

Tachtsidis, neha segnato uno(a Bologna) mareclama anche

la titolaritàdi quello alla

Fiorentina(messo in rete

sulla lineada Castan)

TRE VOLTI PER TRE REPARTI

1 Maarten Stekelenburg, 30 anni, portiere olandese della Roma 2 Daniele De Rossi,centrocampista di 29 anni 3 Osvaldo, attaccante italoargentino, 27 anni LAPRESSE/ANSA

Papà De Rossiscopre Marcelocontro il Cska

ANDREA PUGLIESEROMA

Zeman parlava di un dua-lismo malato, quello tra De Ros-si e Tachtsidis, creatosi stradafacendo, lungo il saliscendi duquesta stagione. Di dualismi,in realtà, nella Roma di que-st’anno ce ne sono però tanti,almeno tre, uno per reparto. Enon hanno fatto altro che crea-re malumore e tensioni, to-gliendo energie ai diretti inte-ressati e minando la forza men-tale degli stessi. Situazioni cheandavano gestite in modo di-verso da società e staff tecnicoe che invece sono state lasciateincancrenire così, per la timi-dezza (o la paura?) di non met-terci le mani.

Difesa Chi urlava (legittima-mente) il ritorno a gran voce diStekelenburg tra i pali, è rima-sto ancora una volta deluso.Maarten a Genova è tornato ti-tolare e lo sarà fino alla fine delcampionato, ma per l’ennesi-ma volta non ha convinto, sba-gliando sul 2-0 di Sansone (lapunizione è sul suo palo e si in-fila proprio sopra le sue mani,lui che è alto quasi due metri eresta troppo piegato sulle gam-be). Una cosa è certa, tra lui eGoicoechea resta sempre unabisso, come qualità e rendi-mento. Ma è altrettanto certoche da quando è arrivato a Ro-ma, di errori Stek ne ha fatti aiosa. La speranza, ora, è che re-cuperi forza mentale ed autosti-ma e che possa restituire allaRoma qualcuno dei punti chegli ha fatto perdere per strada.E, contemporaneamente, alladifesa anche un po’ di sicurez-za in più, cosa che il portieredovrebbe dare guidando il re-parto (e, quindi, parlando).

Centrocampo In mezzo al cam-po, invece, il dualismo che hamandato in frantumi un po’ tut-ti i sogni è proprio quello che siè creato tra De Rossi e Tachtsi-dis. Zeman aveva scelto il regi-sta greco per la sua Roma, la

gente e la società voleva DeRossi. Alla prima chance, quel-la di domenica scorsa, Danielenon ha però saputo coglierel’occasione. Colpa di una scar-sa forma, certo, ma probabil-mente anche di una stabilitàmentale che in questo momen-to non è delle migliori.

Attacco Infine davanti, dove alungo c’è stata il dubbio: Osval-do o Destro? L’Osvaldo di ini-zio stagione non lasciava dub-bi, non c’era neanche partita.Questo qui, invece, molti dipiù. E forse qui il dualismo hafunzionato al contrario, appe-na si è fatto male Destro l’italo-argentino si è seduto: nientepiù concorrenza, niente più ri-schi. Qui la testa, però, non con-ta. E’ una questione di stimoli.E di motivazioni, che è profon-damente diverso.

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Hanno vinto le sfide con Goicoechea, Destro e TachtsidisMa adesso mancano di energia mentale, voglia e sicurezza

GIALLOROSSI DA SERIE BIN ITALIA PEGGIO SOLOPRO VERCELLI E TRITIUM

I NUMERI

FRANCESCO ODDI

ROMA

È il brasiliano Marcelo il volto nuovo dellaRoma, che debutta oggi al Torneo di Viareggio(14.45 allo Stadio dei Pini) con lo Spartak Mosca,diretta su RaiSport. Centrocampista centrale,classe ’95, si allena con la squadra da mesi, manon è stato possibile tesserarlo: giocherà il Viareg-gio come prestito, per testarlo in vista del prossi-mo campionato. Sarà favorito dall’assenza delconnazionale Lucca, trattenuto dalla prima squa-dra: il suo rendimento è stato al di sotto delleattese, la squadra non risentirà della sua assenza.

Filosofia Primavera che nelle ultime settimane Al-berto De Rossi sta ringiovanendo, inserendo conottimi risultati volti nuovi: a Viareggio 7 ragazzidegli Allievi: il terzo portiere Marchegiani, i difen-sori Capradossi e Calabresi, i centrocampisti Ada-mo e Verde e gli attaccanti Musto e De Sanctis.«Con questa vittoria ho avuto la conferma di po-ter contare su un gruppo ampio, con tante alter-native — aveva detto il tecnico venerdì scorso,dopo il 2-0 di Ascoli —. Un aspetto molto impor-tante, in vista di un torneo impegnativo come ilViareggio, con impegni ravvicinati in cui sarà fon-damentale ruotare i giocatori e dosare le forze».

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VIAREGGIO CUP

LA ROSA

clic

SERIE A

4

L’olandese hasbagliato anche aGenova, il medianoha giocato la garapiù brutta dell’anno

PORTIERI Marchegiani (’96),Svedkauskas (’94), Zonfrilli (’95).DIFENSORI Calabresi (’96), Capradossi (’96),Carboni (’93), Rosato (’94), Sammartino (’95),Somma (’95), Yamnaine (’93).CENTROCAMPISTI Adamo (’96), Battaglia(’95), Cittadino (’94), Marcelo (’95), Matteo Ricci(’94), Verde (’96).ATTACCANTI Bumba (’94), De Santis (’96),Ferrante (’95), Ferri (’95), Frediani (’94), Musto(’96), Pagliarini (’94), Federico Ricci (’94).ALLENATORE Alberto De Rossi.

Stekelenburg, Osvaldoe De Rossi: i dualismiche affondano la Roma

C’è pure MarchegianiFerrante guida l’attaccoPunta indisponente:

senza Mattiaè sicuro del postoe non si impegnapiù come prima

2

1

3

Due punti in sei gare, ilpeggior rendimento di tutta laSerie A in questo inizio di2013. Una squadra daretrocessione, ma se si allargail raggio a tutti i professionistiitaliani, la cosa è ancora piùimbarazzante. Peggio deigiallorossi, infatti, in questiprimi 40 giorni dell’anno nuovohanno fatto solo la Pro Vercellitra i cadetti e il Tritium in LegaPro, entrambi con un solopunto conquistato. Il Carpi,invece, ne ha fatti 2, come laRoma. Se tanto mi dà tanto...

Alberto De Rossi, 55 anni, guida la Primavera PIERANUNZI

42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

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ANTONIO PITONIROMA

Inutile dire che resta unpo’ di rammarico. «Ma pensoche l’orgoglio per quanto fattoe stiamo facendo, Coppa Ita-lia compresa, debba prevaleresulla delusione», assicura Mar-co Calvani. Che al di là dell’eli-minazione in semifinale con-tro la Cimberio Varese (poisconfitta in finale dalla MpsSiena), considera comunquepositiva l’esperienza della Vir-tus alle Final Eight (dove Ro-ma mancava dal 2009) di Mi-lano. «Anche perché — prose-gue il coach dell’Acea — pervivere il presente devi ricor-darti del passato e, soprattut-to, da dove sei partito: un esa-me non si prepara la sera pri-ma, una carriera si costruiscenegli anni e lo stesso vale peruna squadra».

L’analisi Guardarsi alle spalle,insomma, per andare avanti.«Esperienze come quelle diSiena, di Cantù e della stessaVarese insegnano che i risulta-ti si costruiscono sulle solidebasi della programmazione —insiste Calvani —. Un lavoro

che per noi è iniziato a luglio,ripartendo da due rookie co-me Taylor e Lawal e fronteg-giando un infortunio pesantecome quello di Dagunduro, ungiocatore dal quale ci aspetta-vamo tanto». Un’assenza, quel-la del nazionale nigeriano,che ha costretto la Virtus a fa-re buon viso a cattiva sorte.

Recupero «Abbiamo dovutochiedere più del dovuto a gio-catori come D’Ercole, in cam-po 41 minuti nella gara conMontegranaro, e Taylor: en-trambi hanno avuto bisognodi un periodo di recupero —prosegue il tecnico dell’Acea—. E adesso, purtroppo, è ilturno di Datome». Senza Da-gunduro e col club che ha deci-so di non intervenire sul mer-cato, Calvani ha dato più diuna volta spazio al giovaneprodotto romano Tambone,chiaramente ancora acerboma che comunque ha dato di-

mostrazione di avere buoni nu-meri.

La situazione Situazione, quel-la del capitano della Virtus,che preoccupa non poco, spe-cie in vista della sfida metropo-litana di domenica prossima(sarà il posticipo delle 20.30,diretta su RaiSport 1) con Mi-lano. Costretto a lasciare ilcampo dopo una caduta nellasemifinale di sabato con Vare-se, la risonanza magnetica cuisi è sottoposto ieri mattina haevidenziato un edema da trau-ma contusivo al ginocchio sini-stro. Che avrà bisogno di ripo-so assoluto per essere riassor-bito. «Fosse per lui sarebbe giàin campo: Gigi non si tira maiindietro — ammette Calvani—. Monitoriamo la situazionegiorno per giorno e incrocia-mo le dita per vedere se potràessere della gara domenica se-ra contro Milano».

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34i punti

nelle due garedi Coppa

Italiadi Taylor,che è stato

il migliorrealizzatoredella Virtus:

14 con Cantùe 20

con Varese

33i punti

invecedi Datome,super contro

Cantùcon 22 punti

e malinocontro Varese

con soli11 punti

0/10la

percentualetotalenel tiro

da tre puntinella semifinalecontro Varese

di Taylore Datome,

con uno 0/5per entrambi

Calvani «L’orgoglio per quanto stiamo facendo deveprevalere su tutto: le altre programmano da anni...»

LA PARTNERSHIP

I NUMERI

Il coach sullo stopdi Datome: «Fosseper lui sarebbe giàin campo, non sitira mai indietro»

ROMA Uniti pedalandoe correndo sulle strade dellaCapitale: il più grande eventopodistico italiano (la Maratonadi Roma del prossimo 17marzo) e uno dei più grandi alivello ciclistico (la Gran FondoCampagnolo Roma del 13ottobre) da oggi viaggianoassieme. Il gemellaggio èqualcosa di più di una serie diclassifiche congiunte, di unosconto sulle quote d’iscrizionee di un gadget tecnicoaggiuntivo comune. È l’ideache gli oltre 12mila maratonetie i seimila gran fondistipossano cimentarsi inentrambe le specialità (moltopiù affini di quanto si possapensare), è un progettocomune per gestire un futurogrande duathlon o triathlon incittà (già in progetto per il2014). Ma è anche la speranzache eventi del genere sianovissuti dalla città non come undisagio ma come una grandeopportunità di sport, festa evisibilità turistica.

Oggi la firma Il protocollodell’accordo sarà firmato oggidai presidenti dei due comitatiorganizzatori, EnricoCastrucci e Gianluca Santilli,alla presenza dei presidentinazionali Fidal e Federciclismoe con il delegato allo sportAlessandro Cochi arappresentare Roma Capitale.Da oggi pomeriggio sui due sitiInternet delle manifestazioni(granfondoroma.com emaratonadiroma.it) si potràaderire a entrambe le provecon uno sconto complessivodel 15 per cento: per lamaratona c’è tempo fino al 6marzo, per la Gran Fondo finoal 30 settembre. Daquest’anno le duemanifestazioni hanno incomune anche la medesimalinea di partenza: via dei ForiImperiali.

Marco Bonarrigo

Avanti RomaBASKET ARCHIVIATA LA COPPA ITALIA COL K.O. IN SEMIFINALE

4Maratona di Romae Gran Fondouniscono le forze

«Macché delusioneRicordatevi da doveera partita l’Acea»

Marco Calvani, 49 anni, è alla seconda stagione sulla panchina della Virtus CIAMILLO-CASTORIA

43LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

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www.gazzetta.it - [email protected]à RCS MediaGroup SpA - Divisione Pubblicità - Via Villari 50 Bari - Tel. 0805760111

Sul tecnico«Non mi

aspettavo dipartire subito da

titolare. Mi hafatto piacere la

fiducia del mister.Ma è arrivatoil momento diripagarlo conqualche rete»

Andreazzoli«Il successoredi Zeman mi haseguito per due

anni nelle giovanilidella Roma, è

come un secondopadre per me. Mi

ha chiesto diinviargli un sms

dopo il primo gol»

306I minuti del

digiuno del Bari.L’ultimo gol dei

biancorossi,firmato da

Bellomo, al 9’della ripresadella sfida di

Cittadella.Poi

il Bari è rimastoa secco controAscoli, Ternana

e Varese.

S

Puglia&Basilicata

4I NUMERI

L’attaccante: «Tanti interessi in giocoDevo far gol, il Bari vedrà chi sono»

S

FRANCO CIRICIBARI

Forse questa storia di Ba-ri è troppo grande per un ra-gazzo come Junior Tallo. Sol-tanto 20 anni, alla prima espe-rienza in serie B (l’anno scorsoha collezionato 3 presenze nel-la Roma di Luis Enrique), si èritrovato d’improvviso calatoin una situazione che più deli-cata non si può.

Pericolo La squadra biancoros-sa che arranca al quart’ultimoposto, l’attacco che non fa golnemmeno con le cannonate.Troppe responsabilità, un pe-so eccessivo su spalle così gio-vani. Eppure l’attaccante ivo-riano, cresciuto nella stessa ac-cademia calcistica (Asec Mi-moses) in cui si è forgiato Ya-ya Tourè, non si sente assoluta-mente piccolo davanti allamontagna di problemi che af-fliggono il Bari.

Tutto storto «Non stiamo gio-cando come potremmo — am-mette —. Ma l’impegno e la vo-glia ci sono. Questa classificaci fa rabbia, sappiamo di nonmeritarla. E’ pur vero, e nessu-no può metterlo in dubbio,che in questo periodo ci giratutto storto. Prendete il matchcon il Varese. Pucino ha inven-tato un gol… non sa nemme-no lui come gli è venuto. Noiinvece dobbiamo sempre farei conti con portieri in vena diprodezze. E quando il portierenon arriva, la palla sbatte sulpalo. Come è successo in occa-sione del colpo di testa di Cep-pitelli. Non cerco alibi, manon ce ne va bene una».

In debito Si discute molto sulsuo ruolo. Attaccante centraleo esterno? Contro il Varese Ca-puto non c’era e Torrente, perla prima volta da quando è inbiancorosso, lo ha utilizzatoda terminale offensivo. «Nonè una questione di ruolo — ta-

glia corto Tallo —, ma di condi-zione fisica. Quando sono arri-vato a Bari, sapevo che ci sa-rebbe stato qualche problema.Non giocavo da 5 mesi, inevita-bilmente avrei pagato dazio.Ma la forma sta tornando, nelsecondo tempo contro il Vare-se credo di averlo dimostrato.Sono in crescita». Si sente indebito con Torrente: «Ad esse-re sincero, non mi aspettavo dipartire subito da titolare. Miha fatto piacere la fiducia delmister. Ma è arrivato il mo-mento di ripagarlo con qual-che gol. Ancora un po’ di pa-zienza e vedrete il vero Tallo».

Scuse Il problema è che il Barinon può aspettare. Tallo se nerende conto: «Lo so, tutti noisappiamo che c’è poco dascherzare con questa classifi-ca. Ci sono interessi importan-ti in ballo. Quelli dei nostri tifo-si, di chi lavora nel Bari, dellasocietà. Ci sono tante famigliecoinvolte in questa storia. Dob-biamo rialzarci in fretta. An-

che perché sul piano tecnico,della qualità dei singoli, nonabbiamo alcunché da invidia-re a Sassuolo e Livorno». Unpo’ forte, ma lui ne è convinto.Come è consapevole dell’ama-rezza che pervade i tifosi bian-corossi: «Li capisco, non è faci-le accettare certe mazzate.Non sono il capitano del Barima, a nome dei miei compa-gni, chiedo scusa alla nostragente. Ci rifaremo presto».

Sms Ha il calcio nel sangue, Ju-nior Tallo. Sia il padre che lozio (ancor più) sono stati cal-ciatori di buon livello. «Hosempre giocato per diverti-mento — confessa —, anchese in Italia il calcio è diventatoil mio lavoro. Ma la passione èancora più forte di tutte lecomponenti, almeno per me».

Promessa C’è chi ha prenotatoun suo sms, il giorno in cuiromperà il ghiaccio nel Bari.«L’ho promesso ad Andreazzo-li, il successore di Zeman sullapanchina della Roma. Mi ha se-guito per due anni nelle giova-nili giallorosse, è come un se-condo padre per me. E’ statoproprio lui a spingermi ad af-frontare un campionato di B,per crescere e migliorare. Eb-bene, mi ha chiesto di chiamar-lo, quantomeno di inviargli unsms dopo il primo gol. Non vor-rei farlo attendere a lungo.Non me lo perdonerebbe».

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HADETTO

d

«Rialziamoci infretta. Sul pianotecnico non siamoinferiori a Livornoe Sassuolo»

Tallonite

L’attaccante si èritrovato in unasituazionedelicata, ma vuolelasciare il segno

UN GIOVANE DI BELLE SPERANZE COME IL BIANCOROSSO Tallo, DUE GUERRIERI DI LUNGO CORSO COMEI GIALLOROSSI Chevanton E Giacomazzi. BARI E LECCE INSEGUONO GLI OBIETTIVI CON FILOSOFIEDIVERSE. NELLA PALLAVOLO IL Castellana SI FA LARGO CON UN’UNICA IDEA: «I PLAYOFF NON BASTANO»

«Sono in debitocon Torrente»

Junior Tallo, 20 anni, attaccante ivoriano del Bari, è alla prima stagione in maglia biancorossa ARCIERI

MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

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Ecco l'organicodel Lecce di

Mauro Chianeseal Viareggio.

PortieriMarco Bleve

('95), StefanoCarrieri ('95),

GianmarcoChironi ('97).

DifensoriDomenico

Brunetti ('95),Andrea

Castellana ('96),

FedericoGargano ('94),

SebastianoLuperto ('96),Stefano Pino

('96),Francesco

Todisco ('95),Francesco

Urbano ('94).

CentrocampistiJoseph Ansong

('93), LorenzoFranco ('94),

Luca Guadalupi('96), Antonio

Guastamacchia('95), Davide

Montagna ('95),Edoardo Tundo

('95).

AttaccantiFrancesco Di

Mariano ('96),Davide Gaetani

('95), SedrickKalombo ('95),

AntonioLombardi ('95),

GiancarloMalcore ('93),

ManuelMazzotta ('94),

MatteoMontinaro ('96),

Marco Rosafio('94)

BIANCOROSSI CON PROBLEMI DI ORGANICO SECONDA DIVISIONE IL TECNICO

I due sudamericani protagonisti nel nuovo corso con Toma in panchina

CONTRO IL LIAC NEW YORK

Vicino l’attaccantececo svincolatodalla B olandese

AZZURRI IN DIFFICOLTÀ

Bitetto a caccia dei playoff«Martina, la via è giusta»

UNO PER UNOI BABY

GIALLOROSSI

Evitare i playout per arrivare alla salvezzanon sarà semplice per l’Andria. Pesa parecchio lamancata vittoria sul Catanzaro. Superando icalabresi nel confronto diretto, la squadra di Coscosi sarebbe rilanciata. Invece, il pari lascia immutatele distanze: 4 punti dalla sest’ultima. Per riuscircil’Andria deve cambiare passo. Gli azzurri non sonomai stati particolarmente produttivi in attacco, mada qualche settimana la situazione è peggiorata.

Il problema Nelle cinque gare del girone di ritornol’Andria è andata a segno solo una volta, su rigore.L’ultimo gol con palla in movimento due mesi facontro il Gubbio, con Loiodice. Al degli Ulivi una retesu azione manovrata manca da 3 mesi, dalla garacon la Carrarese. Poi solo 3 reti dal dischetto. Lesperanze di risalita ora si legano inevitabilmenteall’impiego di Ousmane Sy, già uomo dellaprovvidenza tre anni fa. Dopo qualche esperienzanon molto felice, il francese è tornato ad Andria perrilanciarsi e solo i suoi gol potrebbero aiutarel’Andria a guarire dal mal d’attacco. Facileipotizzare che Cosco lo utilizzi già a Sorrento,nonostante una condizione di forma non ottimale.Tesserato lo svincolato Nicola Catalano che già daun mese si stava allenando con l’Andria.

Giuseppe Ernesto

Dopo la sosta del campionato il Martina diFrancesco Bitetto riprende oggi la preparazioneper una fase del torneo che potrebbe risultaredecisiva: subito uno scontro diretto, con il Chieti alTursi, per la lotta verso i playoff. I biancoazzurrisono reduci dalla vittoria di Aversa (0 a 1) che hainaugurato positivamente il ciclo Bitetto, dopol’esonero di Di Meo. A seguire due trasferte noninsidiose, a Melfi e a Fondi, che, se bencapitalizzate, potrebbero davvero rilanciare ibiancoazzurri verso il traguardo ambito dallasocietà di Muschio.

Motivazioni «Non mettiamo il carro davanti aibuoi — ammonisce, però, Bitetto che intanto si èpotuto godere il successo di Aversa, all’indomanidell’insperato ritorno sulla panchina della squadrache nella scorsa stagione ha riportato tra iprofessionisti — per ora dobbiamo guardare avantia noi partita per partita. Non possiamo fare tabelledi marcia o previsioni di sorta: avremo sei scontridiretti che, se ben sfruttati, potranno permettercidi dire la nostra sino alla fine. Io ci credo e hopotuto già constatare che la squadra ci credequanto me». Primo problema di Bitetto individuareil sostituto dello squalificato Fiorentino.

Tonio Messia

PRIMA DIVISIONE

Le partite di Guillermo Giacomazzi (35 anni) incampionato con la maglia del Lecce. Di queste, 197 inA, 94 in B e 13 in Prima divisione. In totale harealizzato 41 gol, il bottino nel massimo campionato èdi 23 centri, mentre quest’anno è a quota 3. Dopoaver giocato in Uruguay con Bella Vista e Penarol, hadebuttato in A il 26 agosto 2001, in Lecce–Parma 1-1.È all’undicesima stagione col Lecce

Le partite di Ernesto Javier Chevanton, 32anni, con la maglia del Lecce: 72 in A, 30 in B e 7 inPrima divisione. Ha collezionato 48 centri, nellastagione 2003-04 ha segnato 19 gol stabilendo ilrecord di un giallorosso nel massimo campionato, poieguagliato da Vucinic. Cinque le stagioni disputatecon la maglia del Lecce, Chevanton ha giocato anchecon Danubio, Monaco, Siviglia, Atalanta e Colon

y

Barletta nel tunnelIdea Schulmeister

Andria e il mal d’attaccoOra Cosco punta su Sy

Giaco & Cheva

304109

La Berrettidei recorddi Chianesedebuttaal Viareggio

MATTEO TABACCOBARLETTA

Dopo il fallimento di qua-si venti anni fa, il Barletta stascrivendo la pagina più tristedella sua storia tra i professio-nisti. Una sciagurata stagio-ne, quella biancorossa, con nu-meri impietosi, resi ancorapiù drammatici dopo la dome-nica di campionato. La vitto-ria del Sorrento a Prato ha re-legato la squadra di Novelli alpenultimo posto della classifi-ca e con l’amara prospettiva,calendario alla mano, di ritro-varsi fanalino di coda dopo le

gare della domenica che staper arrivare.

Spiegazioni Cambi tecnici, d.s.rimossi e promesse di rinforzinon mantenute. A questo va ag-giunto il disamore dei tifosinon nei confronti della squa-dra, aiutata e incoraggiata an-che nella pazzesca rimonta del-l’Avellino di sabato, ma versoil presidente Tatò e il d.s. Marti-no. «Abbiamo cercato di pren-dere gente anche di categoriasuperiore, ma la nostra posizio-ne di classifica ha frenato i gio-catori». Questa la spiegazionedata dallo stesso Tatò e da Mar-tino dopo l’inutile mercato digennaio. Versione quantome-no opinabile, visto e considera-to che gente del calibro di Mu-setti, Konan e Tortolano nonhanno avuto perplessità ad ac-casarsi con squadre, il Sorren-

to appunto, ultimo in classificafino a sabato. Per non parlaredi quegli elementi che hannopreferito scendere in Secondadivisione piuttosto che accetta-re le offerte di Tatò.

Contestazione Fastidiosa è sta-ta quella rivolta al proprietariodel Barletta. «Pagliaccio, pa-gliaccio» è il coro che si è leva-to a fine gara nei suoi confron-ti. Probabile, oggi, un faccia afaccia tra la dirigenza e la tifo-seria. Un punto di non ritorno,una frattura difficilmente risa-nabile. «Dobbiamo remare tut-ti verso la stessa direzione sevogliamo raggiungere la sal-vezza, poi i conti li faremo allafine», questo il commento diTatò. Certo, parlando di rinfor-zi, è paradossale che la societàpugliese in un mese di listeaperte non sia riuscita a pren-dere nessuno e in questi giornipotrebbe tesserare VojtechSchulmeister, trentenne attac-cante ceco svincolato dalla se-rie B olandese…

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MARCO ERRICOLECCE

Il tempo sembra essersi fermato per gli in-tramontabili guerrieri del Lecce. Dieci anni do-po, Javier Chevanton e Guillermo Giacomazzi so-no tornati a colpire insieme. Il 26 aprile 2003 lapremiata ditta uruguaiana aveva firmato il col-paccio in casa del Livorno (2-1 il finale), nel mas-simo campionato. Altro palcoscenico, mal’uno-due che ha steso la Tritium domenica hacomunque un sapore speciale.

Altalena infernale Per «Giaco» e «Cheva», la disce-sa nell’inferno della Prima divisione si è rivelatapiù dura del previsto. Il capitano ha pagato loscotto del doppio salto all’indietro, tanto da per-dere nel giro di poche settimane il posto da titola-re e la fascia da capitano. Del suo girone d’anda-ta resta poco da salvare, a parte il guizzo perento-rio nel finale della sfida con la Reggiana che haregalato al Lecce tre punti pesanti. Il percorso diChevanton è stato ancora più tortuoso. L’attac-cante di Juan Lacaze ha scalpitato a lungo, impa-ziente di tornare a sentirsi protagonista. Ma èstato frenato dalle perplessità di Lerda, che spes-so gli ha concesso solo degli spiccioli di gara.

In bilico Per entrambi, il destino in giallorosso èrimasto appeso ad un filo. «Se sono un peso, pos-so andare via» si era sfogato Chevanton al termi-ne della sfida casalinga con l’AlbinoLeffe, dopol’ennesima delusione incassata per il mancatoutilizzo da titolare. E Giacomazzi, escluso perscelta tecnica alla vigilia della trasferta di Cremo-na, è stato ad un passo dalla cessione (al Cesena)nel mercato di gennaio. Alla fine i due uruguaia-ni sono rimasti a Lecce e l’avvicendamento inpanchina ha rappresentato la svolta tanto attesa.Sin dal giorno del suo arrivo, Toma ha caricato eresponsabilizzato Giacomazzi e Chevanton. Chedi colpo sono tornati determinanti. Giacomazzicoi 2 gol contro Treviso e Tritium, mentre Che-vanton ha rotto il ghiaccio col rigore trasformatodomenica.

Rinforzi A parte i volti nuovi del mercato di genna-io, Toma ha trovato in casa i rinforzi più attesi,quelli che possono fare la differenza nella volatafinale. L’exploit dei ragazzi cresciuti nella «Cele-ste» è arrivato nel momento più propizio. Il 4marzo ci sarà la sfida col Trapani, che potrà diretanto nella corsa al primo posto. Nel frattempo ilLecce ospiterà il Como (nel posticipo di lunedìsera) e renderà visita all’Entella. Il Trapani gio-cherà invece una sola volta, in casa col Lumezza-ne, visto che domenica osserverà un turno di ri-poso. Coi favori del calendario e la spinta deisuoi uruguaiani ritrovati, il Lecce potrebbe arri-vare nelle condizioni ideali allo scontro direttocon i siciliani.

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Lecce, tornano i guerrieriPASQUALE MARZOTTALECCE

Il Lecce Berretti dei re-cord firma questo pomeriggioil debutto alla 65esima edizio-ne della Viareggio Cup. Dopo idue precedenti del 1997 (quar-ti di finale) e del 2011, il clubsalentino sarà l'unico rappre-sentante del calcio pugliese al-la vetrina internazionale delprestigioso Carnevale tosca-no. Forti dei primati a livellonazionale del torneo Berrettidi 17 vittorie su 17, con 83 golsegnati da 17 diversi marcato-ri e solo 11 gol subiti, i giallo-rossi di Mauro Chianese apri-ranno il girone 10 contro gliamericani del Liac New York(ore 15, stadio Luperi di Sarza-na). Giovedì sfideranno il Na-poli (ore 15,15, allo stadio Bre-sciani di Viareggio, diretta Rai-Sport 1) e chiuderanno la faseeliminatoria contro gli unghe-resi dell'Honved Budapest(ore 15, stadio Benelli di Lidodi Camaiore).

Affamati «Il Viareggio è una ul-teriore tappa di crescita di que-sto gruppo», ha commentato ilresponsabile del vivaio giallo-rosso Matteo Lauriola. «I ragaz-zi hanno fame di dimostrare ilproprio valore in questa mani-festazione così importante. Edallo stesso tempo conquistarel'attenzione della società e deltecnico Antonio Toma per am-bire alla prima squadra — af-ferma il nuovo tecnico MauroChianese, 40 anni, che ieri mat-tina ha diretto la rifinitura sulcampo innevato di Montecati-ni aspettando solo l'ok del tes-seramento del mediano delGhana Ansong —. A prescinde-re dalla rosa molto giovane perla presenza di molti '96, il no-stro obiettivo sarà quello di im-postare il gioco partendo dal4-2-4. Poi proveremo ad adat-tarci alle varie condizioni in vir-tù dell'avversario e anche allesituazioni del campo. Di sicurola neve e la pioggia di questigiorni non agevola nel compi-to di interpretare un gioco digrande vocazione offensiva».

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42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

Page 49: GDS 13-02-2013

4Le vittorie di

fila della BccNep conquistatecontro Modena,

Verona, ViboValentia e

Piacenza chehanno favorito

l'accesso aiplayoff, con 4

giornate dianticipo sulla

fine dellastagioneregolare

8I successi in

18 partite,che valgono il

nono posto,posizione mai

raggiunta primain A-1

183I muri

vincenti delCastellana che

nella specialeclassifica si

colloca al terzoposto dietroMacerata e

Piacenza

Previsto l’aumentodi capitale. Il d.s.potrebbe esserereintegrato

ESORDIENTI

I NUMERI

Il presidente Carpinelli«Giuste le nostre scelte»Brilla Sabbi: «Ora l’azzurro»

FOGGIA

Micale, Basta e Compierchio k.o.FOGGIA (r.p.) Nonostante la partecipazione del terzinoPicascia (’94) al Torneo di Viareggio, il Foggia ha decisodi non richiedere alcun rinvio del derby col Bisceglie: sigiocherà domenica allo Zaccheria. Oggi è fissata la ri-presa, agli ordini di Padalino. Da verificare le condizionidel portiere Micale, il terzino Basta e l’ala Compierchio.

MATERA

Silipo concede due giorni di relaxMATERA (f.t.) Ripresa degli allenamenti prevista pergiovedì. Il tecnico Silipo ha concesso due giorni di ripo-so ai suoi, visto che il match dell’Ischia in programmadomenica prossima è slittato a mercoledì 27 febbraio.Il tecnico potrà contare su tutta la rosa.

BISCEGLIE

Ragno recupera Di RitoBISCEGLIE (p.d.b.) Dopo la sosta, il Bisceglie si ritrovaoggi in vista del derby col Foggia allo Zaccheria. Terziin classifica, i nerazzurri sono reduci da due risultatinegativi (sconfitta a Taranto, pari interno col Nardò) enon segnano da 195’. Ragno potrà contare sul recupe-ro (dopo lo stop) del centravanti Di Rito ed il rientrodello squalificato Logrieco.

SERIE D

GALLIPOLI SaràMilan-Juventus la finale deldecimo torneo internazionaleEsordienti «Carnevale diGallipoli-Coppa Santa Mariadi Leuca», in programmaoggi alle 10,30 allo stadioBianco di Gallipoli. Alle 9,30si giocherà sempre al Biancola finalina per il terzo postotra i campioni uscentidell'Inter ed il Napoli. Lesemifinali disputate ieripomeriggio a Castrignano delCapo: Napoli-Milan 0-1 (13' stTorchio); Inter-Juventus 0-1(21' st Kean). Si riproponecosì la finale Milan-Juventusche nel 2004 fu decisa da uncalcio di punizione di FilippoBoniperti (nipote di GianniBoniperti).

p.m.

PALLAVOLO UNA SQUADRA FELICE

4

LUIGI CARRIERITARANTO

Primo Consiglio di Ammi-nistrazione della gestione Nardo-ni. Tanti i punti all'ordine delgiorno in previsione. Si dovrà in-nanzitutto ratificare l'aumentodi capitale giunto a 800mila eu-ro deliberato nella precedenteriunione. Un punto decisivo perterminare la stagione senza af-fanni dal punto di vista finanzia-rio. Si discuterà anche della posi-zione del direttore generale Do-menico Pellegrini, al momentodimissionario dopo l'iniziativa as-

sunta alla vigilia della trasfertadi Sant'Antonio Abate a seguitodella lite scoppiata con l'ex presi-dente Elisabetta Zelatore nel do-po gara della vittoria contro il Bi-sceglie. La sensazione è che il di-rigente possa essere reitegrato.Infatti, Pellegrini è comunque ri-masto in contatto con squadra esocietà. Ma, nella riunione diquesto pomeriggio, si dovrannoporre le basi per la prossima sta-gione. Si discuterà del futuro cal-cistico e societario del Taranto,capire su quali certezze economi-che contare per poter disputareun’annata ambiziosa.

La squadra Sul piano tecnico og-gi riprenderanno gli allena-menti in vista della prova inter-na di domenica prossima con-tro la Battipagliese. Giovedìprevisto un test amichevolecontro il Maruggio.

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TaccuinoTorneo a GallipoliMilan-Juventusè la finalissima

Castellana

Il presidenteFabrizioNardoni INGENITO

Taranto, si riunisce il CdaSi decide anche su Pellegrini

I playoffe non solo«Ma adessoinseguiamoaltri sogni»

Giulio Sabbi, 24enne di Palestrina (Roma), alto 201cm, opposto, è al primo anno con Castellana chelo ha prelevato dalla M. Roma (A-1). Ha esordito innazionale il 27 maggio 2011, in Italia-Francia 0-3

ANTONIO GALIZIACASTELLANA GROTTE (Bari)

Dieci febbraio 2013. Un giorno storico perla città delle grotte che per la prima volta in 40anni ha tagliato il traguardo dei playoff con lasua squadra maschile. L'obiettivo è stato centra-to grazie alla vittoria per 3-1 contro il Piacenza,la quarta di fila e la quinta su sette conquistata inun girone di ritorno straordinario (solo Macera-ta con 16 punti ha fatto meglio dei pugliesi a 15),giunta peraltro dopo un momento difficilissimocoinciso con le battute d'arresto con Macerata ePerugia che avevano fatto piombare la Bcc Nepnei bassifondi della graduatoria. Da quelle cadu-te la squadra ha saputo rialzarsi e dopo aver sor-preso Cuneo sul suo campo, ha superato Mode-na, Verona, Vibo e Piacenza, conquistando asuon di schiacciate l'accesso alla post season a 4giornate dalla fine della stagione regolare.

Entusiasmo «Siamo felici e orgogliosi — dice ilpresidente Nino Carpinelli — per aver scritto ilnome nostro, di atleti e tecnici su un traguardoche segna un'altra data storica per la pallavolocastellanese. Questo è un giorno che per noi tuttinon rappresenta un punto di arrivo ma un tra-guardo intermedio che deve condurre verso altriobiettivi». Per vincere, però, i dirigenti hanno do-vuto anche ricorrere al blocco degli stipendi. «Èstato un modo per spronare tutti dopo Perugia— spiega Carpinelli — e dimostrare che noi cre-diamo fermamente nei giocatori e nei tecnici suiquali abbiamo investito. In quel delicatissimomomento la società ha detto che era presente enon voleva assistere passivamente al fallimentodi un progetto. Alla fine il cambio di rotta c'è sta-to. Le vittorie arrivate hanno poi confermato chele scelte fatte sulla squadra erano giuste e che ilgruppo è valido»

Protagonista Sul clamoroso rilancio castellanesec'è la firma di Giulio Sabbi, l'opposto di 24 anniesploso in questo campionato (con 297 punti è4˚ in classifica cannonieri dietro Celitans, Soko-lov e Klapwijk) che forma col palleggiatore Mar-co Falaschi una diagonale «made in Italy» conprospettive azzurre. «A mister Berruto — è l'smsdel bomber al c.t. azzurro — dico che io e Marcoci siamo, che in Puglia stiamo lavorando benegrazie alla fiducia riposta in noi da una società eun tecnico che puntano sui giovani e sanno averepazienza». Rischia di essere più lungo del previ-sto lo stop del secondo palleggiatore Krumins. Il22enne italo-lettone, infortunatosi in allenamen-to al pollice della mano destra potrebbe operar-si. Il Castellana sta già cercando un sostituto.

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43LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013