FONETICA : studia i suoni delle parole (pronuncia)
MORFOLOGIA: studia la forma delle diverse parti del discorso (desinenze etc.)
SINTASSI: studia l'ordine e la posizione delle parole all'interno della frase (analisi logica e del periodo)
LA LINGUA LATINA
FONETICA
L'ALFABETO LATINOL'alfabeto è composto da 24 lettere: a,b,c,d,e,f,g,h,i,k,l,m,n,o,p,q,r,s,t,u,v,x,y,z.Anche le 3 lettere non proprie dell'alfabeto italiano sono ormai entrate nell'ambito delle nostre conoscenze:la k si pronuncia c durala x si pronuncia csla y si pronuncia i
LA PRONUNCIA LATINALa pronuncia del latino è uguale a quella dell'italiano, con le seguenti eccezioni:
I dittonghi ae e oe si pronunciano ees. aedìficat si legge edìficat
moenia si legge menia Quando però ae e oe non formano
dittongo presentano la dieresi aë oë e si pronunciano ae, oe.
es. poëta si legge poeta
Il gruppo gl ha un suono gutturale come nella parola italiana glicine
Il gruppo ph si pronuncia fIl gruppo ti seguito da vocale si
pronuncia z: es. gratia si legge grazia
MA RICORDA......Il gruppo ti seguito da vocale si
pronuncia t nei seguenti casi: quando la t è preceduta da s, t,
x, quando la i è accentata: es.òstium si legge òstium; totìus si legge totìus
la h non ha alcun suono
MORFOLOGIA
Studia le forme delle diverse parti del discorso che in latino sono 8:
4 parti invariabili (avverbio, congiunzione, preposizione, interiezione)
4 parti variabili ( nome, pronome, aggettivo,verbo)
Le parti invariabili, come in italiano, non cambiano mai.
Le parti variabili cambiano e il cambiamento si chiama FLESSIONE
FLESSIONE
DECLINAZIONE
NOME, AGGETTIVO,PRONOME
CONIUGAZIONE
VERBO
NOME
I nomi sono distribuiti in 5 declinazioni.
OGNI DECLINAZIONE HA:NUMERO
SINGOLARE PLURALE
GENERE
MASCHILE FEMMINILE NEUTRO
CASI
Sono 6 e servono a indicare la funzione logica (soggetto,
complementi) all'interno della frase
CASI NOMINATIVO: è il caso del soggetto GENITIVO: è il caso del complemento
di specificazione DATIVO: è il caso del complemento di
termine ACCUSATIVO: è il caso del
complemento oggetto VOCATIVO: è il caso del complemento
di vocazione ABLATIVO: è il caso di molti
complementi indiretti
INOLTRE.........
Si definiscono casi diretti:
Il nominativo L'accusativo Il vocativo
Si definiscono casi indiretti:
Il genitivo Il dativo L'ablativo
PRONOMISi declinano secondo numero, genere,caso.
I pronomi si distinguono in:
PERSONALI (io, tu etc.) RIFLESSIVI (se stesso) POSSESSIVI (mio, tuo etc.) DIMOSTRATIVI (questo, quello etc.) DETERMINATIVI (il medesimo, lo stesso) RELATIVI (il quale, la quale etc.) INDEFINITI (qualche, ognuno, ciascuno
etc.) INTERROGATIVI (chi, che cosa etc. )
RICORDA POI.....
Tutti i pronomi suindicati
possono avere la funzione di aggettivi quando si
riferiscono a un nome
AGGETTIVISi declinano secondo
genere,numero,caso.
Gli aggettivi si distinguono in:
● QUALIFICATIVI (bello, simpatico etc.),raggruppati in due classi.
Gli aggettivi qualificativi presentano tre gradi:
POSITIVO
(es. bello)
COMPARATIVO
(es. più bello)
SUPERLATIVO
(es. bellissimo)
● NUMERALI
CARDINALI
(uno, due etc.)
ORDINALI
(primo, secondo etc.)
DISTRIBUTIVI
(uno a uno etc.)
VERBOI verbi si suddividono in 4
coniugazioni
Hanno tre forme (o diàtesi)
attiva passiva deponente
Hanno due funzioni
transitiva intransitiva
I MODI DEL VERBO
I modi sono 8:
indicativo congiuntivo imperativo infinito gerundio participio gerundivo supino
Rispetto all'italiano manca il
condizionale, le cui funzioni sono
svolte dal congiuntivo.
Compaiono il gerundivo e il supino
che mancano in italiano.
FUNZIONE LOGICA E SINTATTICA
Esaminiamo queste due frasi italiane:
La mamma ama il figlio
Il figlio ama la mamma
In entrambe le frasi le parole “mamma” e
“figlio” restano invariate ma all'interno
delle frasi svolgono due funzioni logiche
diverse.
Nella prima frase “mamma” ha funzione di
soggetto e “figlio” di complemento oggetto.
Nella seconda le funzioni sono invertite.
In italiano capiamo la funzione logica della
parola dalla sua posizione all'interno della
frase.
In latino la posizione della parola èininfluente.
Capiamo la funzione logica dallaterminazione della parola e
eventualmentedalla presenza di preposizioni.
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