PROGETTO 17 AMBIENTE VALDARNO: IERI E OGGI
DESTINATARIScuola Primaria «Giovanni Battista Del Puglia»
classi I B - III A - III BScuola primaria « Aronne Cavicchi»
classe III A - IIIB - IV B
INSEGNANTI: Bacci Vanna, Brugioni Mariagrazia, Pandolfi Laura
Monica Daveri, Barbara Capanni, Rosa Sarullo
Nel progetto, che ha coinvolto 1 classe prima, 4 classi terze, 1 classe quarta tutte di scuola primaria, sono state attuate 5 Unità di Competenza che hanno avuto come argomento e quindi filo conduttore la modifica dell'ambiente del territorio del Valdarno dovuta ai cambiamenti climatici.In tutte le UDC sono state attuate le stesse modalità didattiche: attività laboratoriali in aula, lavori in piccolo gruppo, utilizzazione di nuove tecnologie, uscite sul territorio, presenza di esperti. Il lavoro fatto ha voluto approcciare gli alunni alla comprensione dei legami tra paesaggio, flora, fauna e condizioni climatiche cercando anche di stimolare una riflessione su cosa potrebbe avvenire sul territorio del Valdarno se il clima cambiasse improvvisamente e velocemente
DOCUMENTAZIONE DELL’UNITA’ DI COMPETENZA
«Ambiente, emozioni e colori»
ISTITUTO SCOLASTICOIstituto Comprensivo Figline Valdarno
DESTINATARIClassi I B
Scuola Primaria «Giovanni Battista Del Puglia»
ORE DEDICATE AL PERCORSO 15 h
InsegnantiMartini Paola, Billi Lucia
*Ecco come abbiamo lavorato!
*La classe IB, in collaborazione con il sig. Giuliano Nuti dell’associazione Geco, ha effettuato un percorso che introducesse il concetto di cambiamento del clima partendo da una osservazione dell’ambiente e una conoscenza delle oasi protette e della loro funzione. In particolare la conoscenza delle oasi si è basata prima su un semplice gioco di ruolo, poi sulla visita a una di queste aree protette, per terminare con un’attività grafica basata sull’utilizzo di colori anche non convenzionali.
*Questi siamo noi!
*Il gioco!
* L’esperto è venuto in classe e ha proposto un gioco in cui ciascun bambino era un elemento dell’oasi: airone cenerino, garzetta, fiume, erba, salice, ecc. Successivamente ha preso un gomitolo di filo rosso e lo ha fatto passare da bambino a bambino, in modo che tutti fossero collegati a tutti. In seguito, abbiamo immaginato un evento che potesse alterare lo stato dell’oasi, es. una siccità o la presenza di una fabbrica che scaricasse in acqua i suoi rifiuti. In questo caso abbiamo visto che tali eventi, anche se riguardano solo alcuni degli elementi dell’oasi, in realtà alterano tutto l’equilibrio: infatti il filo rosso che teneva tutti uniti si spezzava proprio a significare che in natura tutto dipende da tutto, nessuno è slegato dagli altri.
*Il gioco dei ruoli e del filo!
*Questo filo ci lega tutti!
* In seguito siamo stati a visitare l’oasi “La garzaia” a Figline Valdarno, dove abbiamo osservato la natura e ogni bambino ha trovato il suo “alter ego” reale del gioco fatto in classe.
*Ecco L’Arno!
*In conclusione….
*L’esperienza è stata senza dubbio positiva, anche grazie alla competenza e professionalità del sig. Nuti dell’associazione Geco che ha proposto attività adeguate ai bambini: in particolare il gioco fatto in classe si legava alle tematiche del corso Lamma, l’utilizzo dei giochi di ruolo a scuola per spiegare il fenomeno dei cambiamenti climatici.
DOCUMENTAZIONE DELL’UNITA’ DI COMPETENZA«I fossili raccontano...i cambiamenti
climatici»
ISTITUTO SCOLASTICOIstituto Comprensivo Figline Valdarno
DESTINATARIClassi III A e III B
Scuola Primaria «Giovanni Battista Del Puglia»
ORE DEDICATE AL PERCORSO50h
•COMPRENDERE ALCUNI FENOMENI E LE LORO INTERCONNESSIONI RISPETTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Traguardo di competenza
•Conoscere gli esseri viventi e il loro ambiente di vita.•Comprendere l’importanza di conoscere il passato del proprio territorio in modo da comprendere la realtà.
•Individuare le tracce come fonti per la ricostruzione del passato.•Formulare ipotesi di eventuali cambiamenti in base al mutare del clima
Obiettivi di aprendimen
to
Aver compreso il concetto di tempo cronologico.Saper distinguere elementi antropici e naturali.Aver consapevolezza del concetto di condizioni climatiche. •Possedere cognizioni di base di flora e fauna.
Prerequisiti
• Imparare ad imparare.•Collaborare e partecipare.•Agire in modo autonomo e responsabile.• Individuare collegamenti e relazioni.•Acquisire ed interpretare l'informazione
Competenze trasversali
•Brainstorming•Uso di mappe concettuali•Didattica laboratoriale•Uscite didattiche sul territorio•Visite Musei
Metodologie
•Prove di verifica individuali e di gruppo (resoconti, questionari, schede)
•Osservazioni sistematica della classe
Verifica e valutazione
I fossili racconta
no…I
cambiamenti
climatici
ARTE
MATEMATICA
SCIENZE
STORIA
GEOGRAFIA
ITALIANO
INTERDISCIPLINARIETÁ
Metodologia• Utilizzo di materiale autentico (fonte orale e visiva)
• Brainstorming• Conversazioni collettive e scambio di opinioni• Resoconto collettivo della visita al museo
• Proiezione alla LIM, della presentazione «Una soffitta piena di sorprese» racconto che introduce allo studio della storia come scienza che usa le tracce del passato.
• Visione dei reperti trovati nella soffitta.
• Formulazione di ipotesi per scoprire il «mistero» del racconto.
• Giochi, guide di lettura, schede con domande (lavoro in piccoli gruppi).
• Visita al museo dell’arte contadina.
• Brainstorming sulla parola tempo
14 h
1° STEPIL TEMPO CRONOLOGICO
Il tempo passa … le cose cambiano
ITALIANO STORIA
Una soffitta piena di sorprese Quell’estate Enrico passava le vacanze nella casa di campagna dei nonni. Dopo l’entusiasmo dei primi giorni, le corse in campagna e i giochi nei prati cominciava ad annoiarsi: nemmeno la televisione l’attirava più di tanto ma quella porta chiusa in cima alle scale era una gran tentazione .... Chissà perché la porta di quella stanza era sempre chiusa? Un pomeriggio che si annoiava particolarmente salì le scale, piano piano.... Ma che confusione! E che buio! Però Enrico riusciva a intravedere tante vecchie cose tutte ammucchiate. Stava quasi per richiudere la porta quando la sua attenzione fu attirata da uno strano luccichio proveniente da una parte della stanza. Cosa sarà mai? Lentamente, un po’ impaurito e con le gambe che gli tremavano, Enrico si avvicinò a quel bagliore. I suoi occhi, che si erano intanto abituati all’oscurità, videro, quasi nascosto sotto un mucchio di coperte, un vecchio baule. Sempre più incuriosito, sollevò piano piano il coperchio. Dentro c’erano tante cianfrusaglie ...Di chi saranno stati questi strani oggetti?
Ecco cosa trova Enrico in soffitta
TEMPO
PROVOCA CAMBIAMENT
I
OROLOGIO
CALENDARIO
TRASFORMA LE COSE
METEREOLOGIA
CICLO VITALE DEGLI ESSERI VIVENTI
SI MISURA
INDICA LA STORIA ANTICA
Brainstorming
Visita al museo di Gaville
… A SCUOLA TUTTI INSIEME FACCIAMO UN RESOCONTO SUL QUADERNO.
Metodologia• Conversazioni collettive
• Lavoro a coppie• Uso di strumenti
tecnologici• Esperimenti• Uso di schemi e mappe
2° STEP IL CLIMA
Diversità di: ambienti, flora e fauna
GEOGRAFIA
ARTESCIENZE
10 h
Si studiano vari tipi di ambiente attraverso letture di testi vari, visione di filmati, realizzazione di mappe individuali e a gruppi, costruzione di cartelloni per arrivare alle varie definizioni di clima .
Ecco alcuni nostri lavori
Metodologia• Attività con esperti• Lavoro a coppie e in
gruppi• Uso di strumenti tecnologici• Utilizzo di materiale
autentico (fossili e reperti)• Resoconto collettivo
della visita al museo
3° STEP IL VALDARNO
8 h
• Ricostruzione della storia del Valdarno (con gli educatori dell’associazione Alcedo) e le sue trasformazioni dal pleistocene ad oggi.
• I vari cambiamenti climatici avvenuti nel Valdarno (presentazioni, visioni di filmati, discussioni, disegni, visione di fossili e reperti)
• Le diversità di flora e fauna durante le varie ere.
• Visita al Museo Paleontologico di Montevarchi per conoscere la flora e la fauna del passato
SCIENZE
ITALIANOSTORIA
Formazione del paesaggio valdarnese
SCOPRIAMO COSA È NASCOSTO SOTTO
TERRA
Al museo paleontologico possiamo capire meglio l’evoluzione della
nostra valle, i cambiamenti climatici, quali piante e animali
erano presenti
3° STEP LE BALZE
SCIENZE
ARTE
STORIA
ITALIANO
Metodologia• Attività con esperti• Uso di strumenti
tecnologici• Utilizzo di materiale autentico • Uscita didattica-visita guidata in ambiente naturale
• Resoconto collettivo dell’uscita didattica
7 h
• Laboratorio in classe, con la presenza degli educatori ambientali di Alcedo, con esperimenti di ricostruzione della formazione delle balze.
• Uscita didattica all'Anpil Le Balze con la presenza degli educatori ambientali di Alcedo.
USCITA ALLE BALZE
4° STEP I LICHENI
MATEMATICA
SCIENZE
ITALIANO
Metodologia• Attività con esperti• Lavoro in gruppo
• Uso di strumenti tecnologici• Utilizzo di materiale
autentico • Uscita visita guidata in
ambiente naturale• Resoconto collettivo
dell’uscita didattica8 h
• Conoscenza dei licheni come esseri viventi (laboratorio in classe con osservazione e riconoscimento).
• Uscita nei giardini della scuola per censimento licheni.
Abbiamo censito la quantità di licheni presenti nei due giardini della scuola e abbiamo capito quanto sono importanti per sapere se l’aria è pulita o no
DOCUMENTAZIONE DELL’UNITA’ DI COMPETENZA«L’ Arno racconta… i cambiamenti climatici»
ISTITUTO SCOLASTICOIstituto Comprensivo Figline Valdarno
DESTINATARIClasse IV B Scuola Primaria «Aronne Cavicchi»
ORE DEDICATE AL PERCORSO55 h
•COMPRENDERE ALCUNI FENOMENI E LE LORO INTERCONNESSIONI RISPETTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Traguardo di competenza
•Riconoscere le caratteristiche dell’Arno: morfologia, flora e fauna del presente, elementi e trasformazioni naturali e antropiche
•Usare le tracce per ricostruire il passato del nostro territorio (fossili)•Usare fonti diverse per la ricostruzione del contesto ambientale in periodi storici e preistorici diversi•Leggere una carta storico-geografica relativa al territorio•Conoscere i fenomeni atmosferici•Conoscere il clima (elementi, fattori, fasce climatiche, microclima)
Obiettivi di aprendimento
•Saper distinguere elementi antropici da elementi naturali•Conoscere e nominare vari tipi di fonti storiche•Conoscere la simbologia delle carte e le loro caratteristiche
Prerequisiti
•Collaborare•Organizzare il lavoro assegnato• Imparare ad imparare •Comunicare•Agire in modo autonomo e responsabile• Individuare collegamenti e relazioni
Competenze trasversali
•Didattica laboratoriale e partecipativa •Empowerment•Ascolto attivoMetodologie
•Prove di verifica individuali e di gruppo•Osservazioni sistematica della classe
Verifica e valutazione
L’ARNO NEL RACCONTO DEI NONNI
IL FIUME ARNO: ELEMENTI NATURALI E
ANTROPICI
I FENOMENI ATMOSFERICI
IL CLIMA: ELEMENTI E FATTORI
LE FASCE CLIMATICHE
FLORA E FAUNA DELL’ARNO NEL
PRESENTE
FLORA E FAUNA DELL’ARNO NEL PASSATO
SCIENZE
GEOGRAFIA
STORIA
MUSICA
ITALIANO
ARTE
MATEMATICA
RICADUTE DEL PROGETTO SUL CURRICOLO E SULLE DISCIPLINE
Metodologia• Utilizzo di materiale autentico (fonte orale
e visiva)• Conversazione collettiva e scambio di opinioni• Costruzione collettiva
di una mappa con il contributo di ognuno
Metodologia• Utilizzo di materiale autentico (fonte orale
e visiva)• Conversazione collettiva e scambio di opinioni• Costruzione collettiva
di una mappa con il contributo di ognuno
Nell’occasione della visita ai nonni di Casa Martelli si introduce l’argomento e si colgono alcune parole importanti che si ritroveranno durante il percorso: diga, pescaia, nebbia, alluvione, sorgente, foce…
1° STEPL’ARNO NEL RACCONTO DEI NONNI
ITALIANO STORIA
I NONNI CI PARLANO DEI LORO RICORDI SULL’ ARNO E SI OSSERVANO ALCUNE IMMAGINI DEL PASSATO….
… A SCUOLA TUTTI INSIEME FACCIAMO UNA MAPPA CON LA LIM.
Metodologia• Conversazione collettiva• Lavoro a coppie• Uso di strumenti tecnologici
• Cooperative learning
2° STEP IL FIUME ARNO:ELEMENTI NATURALI ED ANTROPICI
GEOGRAFIA ARTE
Dalla lettura di un testo espositivo di tipo geografico si ricavano 12 parole chiave relative al fiume. Successivamente la classe, divisa a coppie, ricerca con l’uso dei tablet informazioni e immagini relative alle parole individuate. Ogni coppia crea una slide per la realizzazione di un’unica presentazione.
DALLA LETTURA DI UN TESTO ESPOSITIVO E RICORDANDO IL RACCONTO DEI NONNI SI INDIVIDUANO ALCUNE PAROLE CHIAVE DEL FIUME
CON I TABLET OGNI COPPIA CERCA L’IMMAGINE E LA DEFINIZIONE DELLA PAROLA ASSEGNATA
COME IN UN «PUZZLE» IL CONTRIBUTO DI OGNI COPPIA E’ PARTE INTEGRANTE DI UN LAVORO COLLETTIVO
… IL LAVORO SI REALIZZA ANCHE SUL QUADERNO
VERIFICA SUL FIUMEVIENE ASSEGNATA UNA SCHEDA SU CUI INDICARE ALCUNE PAROLE CHIAVE DEL FIUME E VIENE RICHIESTO DI FARE PER OGNI PAROLA RICORDATA UN DISEGNO CON RELATIVE DEFINIZIONE E DIDASCALIA.
Metodologia• Esperimenti seguendo il metodo scientifico
• Lavoro a coppie• Uso di strumenti tecnologici
3° STEP I FENOMENI ATMOSFERICI
Per iniziare si scopre la differenza tra calore e temperatura. Con il termometro i bambini misurano la temperatura per un mese e successivamente realizzano un grafico. Poi si studiano gli effetti del calore e il ciclo dell’acqua, conoscendo anche i fenomeni atmosferici (neve, grandine, pioggia, nebbia). Infine, su una melodia conosciuta, si inventa una canzone sull’acqua.
SCIENZE
ARTE
MATEMATICA
MUSICA
SCIENZE
ARTE
MATEMATICA
MUSICA
IL CALORE E’ ENERGIALA TEMPERATURA E’ UNA PROPRIETA’
SI MISURA LA TEMPERATURA DI UN MESE E SI REALIZZA IL GRAFICO
VERIFICA SUGLI EFFETTI DEL CALOREE’ STATA ASSEGNATA UNA MAPPA DALLA QUALE I BAMBINI DOVEVANO RICAVARE UN TESTO ESPOSITIVO.
LA NEBBIA IN BARATTOLO
LE GOCCE DI PIOGGIA
ESPERIMENTI SUI FENOMENI ATMOSFERICI
VERIFICA SUI FENOMENI ATMOSFERICIVIENE ASSEGNATO UNO SCHEMA DA COMPLETARE SUI FENOMENI ATMOSFERICI E UN GRAFICO DA CUI RICAVARE INFORMAZIONI SULLA TEMPERATURA
Metodologia• Lezione multimediale• Conversazione collettiva
• Utilizzo di schemi
4° STEP IL CLIMA:ELEMENTI E FATTORI
Per iniziare si ricerca la parola clima sul vocabolario e, successivamente, si guarda un video sulla rotazione della terra. Dal libro di testo si ricavano le informazioni utili per definire elementi e fattori del clima. Per organizzare le conoscenze viene elaborato uno schema.
ITALIANO
SCIENZEGEOGRAFIA
PER ORGANIZZARE MEGLIO LE CONOSCENZE E’ STATO REALIZZATO UNO SCHEMA
Sul dizionario cerchiamola definizione di clima
il video sui moti terrestri aiuta a capire meglio www.youtube.com/watch?v=zffqag3ewpy
Metodologia• Consulenza di un esperto• Gioco didattico• Lavoro di gruppo
• Ricerca e utilizzo di fonti varie
5° STEP LE FASCE CLIMATICHE
Tramite un gioco didattico con un esperto la classe viene introdotta alla conoscenza delle fasce climatiche e delle interconnessioni fra clima e ambiente. Con la lettura di carte geografiche tematiche si strutturano i concetti appresi. Infine, lavorando a gruppi e utilizzando fonti di varia natura (libri, web, album, enciclopedie), si ricerca flora e fauna di 8 ambienti diversi (savana, foresta tropicale, deserto…) per realizzare un cartellone.
ARTE
SCIENZEGEOGRAFIA
IN CLASSE, CON L’AIUTO DI UN ESPERTO, SI SVOLGE UN GIOCO DIDATTICO: «CACCIA AL LADRO INTERNAZIONALE»
ABBIAMO IMPARATO A LEGGERE DIVERSE CARTE TEMATICHE
USANDO FONTI DIVERSE OGNI
GRUPPO RICOSTRUISCE
FLORA E FAUNA DELL’AMBIENTE
ASSEGNATO
CON IL CONTRIBUTO DI CIASCUNO SI REALIZZA IL CARTELLONE FINALE
VERIFICA SULLE FASCE CLIMATICHEE’ STATO ASSEGNATA UN’IMMAGINE DELLA TERRA SU CUI INDICARE I PUNTI DI RIFERIMENTO DELLE FASCE CLIMATICHE (PARALLELI «IMPORTANTI») E DELLE DOMANDE A RISPOSTA APERTA.
Metodologia• Uscita didattica con esperto
• Lavoro di gruppo• Utilizzo di strumenti
tecnologici
6° STEP FLORA E FAUNA DELL’ARNO
NEL PRESENTEPer esplorare flora e fauna nel presente si organizza un’uscita lungo l’Arno con i nonni di Casa Martelli e il dott. Venturi, agronomo del Comune. In classe, a piccoli gruppi, si realizzano dei disegni raffiguranti flora e la fauna dell’Arno del presente per la costruzione di un unico lavoro finale.
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE
ARTE
IN CLASSE OGNUNO DISEGNA FLORA E FAUNA DELL’ARNO E CONTRIBUISCE ALLA REALIZZAZIONE DI UN CARTELLONE
Metodologia• Visita guidata con esperto
• Lavoro di gruppo• Utilizzo di strumenti
tecnologici
7° STEP FLORA E FAUNA DELL’ARNO
NEL PASSATOPer esplorare flora e fauna del passato si effettua la visita del Museo Paleontologico di Montevarchi. In classe, con disegni e didascalie, vengono riprodotte le 3 fasi dell’evoluzione del territorio valdarnese. Il lavoro si svolge sul quaderno e poi ognuno contribuisce alla realizzazione di un cartellone.
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE
ARTE
AL MUSEO PALEONTOLOGICO SI FOCALIZZA L’ATTENZIONE SULLE TRE FASI DELL’EVOLUZIONE DELL’AMBIENTE VALDARNESE DETERMINATA DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI AVVENUTI NEL CORSO DI MILIONI DI ANNI
PRIMA FASEINIZIO: 3 MILIONI DI ANNI FAAMBIENTE: FORESTA CLIMA: CALDO-UMIDO
SI OSSERVANO I FOSSILI CHE HANNO PERMESSO LA RICOSTRUZIONE DEL CONTESTO AMBIENTALE DEL PASSATO
FLORA E FAUNA
SUL QUADERNO…
…E SU UN CARTELLONE…
… SI RIPRODUCONO LE TRE FASI DEL VALDARNO
DALLA VERIFICA SULLE FASCE CLIMATICHE E’ EMERSA UNA DIFFICOLTA’ NEL COGLIERE LA RELAZIONE FRA CLIMA E AMBIENTE. SI DEDICA UN’ULTERIORE LEZIONE E DA UNA CONVERSAZIONE COLLETTIVA SI RICAVA UNO SCHEMA PER CHIARIRE IL CONCETTO.
Gli elementi del fiume
Il clima e i fenomeni
atmosferici
Le fasce climatiche
Flora e fauna dell’Arno nel
presente e nel passato
VERIFICA FINALE
I BAMBINI, SUDDIVISI IN 6 GRUPPI, SONO INVITATI A RIFLETTERE SUI 4 ARGOMENTI RIASSUNTIVI DEL PERCORSO SVOLTO USANDO ANCHE IL LORO MATERIALE (LIBRO, QUADERNO , SCHEMI …). SUCCESSIVAMENTE, OGNI COMPONENTE, IN ACCORDO CON I COMPAGNI, SCEGLIE L’ARGOMENTO DA SVILUPPARE FACENDO IN MODO CHE OGNI GRUPPO TRATTI TUTTI GLI ARGOMENTI PROPOSTI.
LA TECNICA DI ESPOSIZIONE E’ LIBERA:
- DISEGNO
- MAPPA
- TESTO SCRITTO
E’ POSSIBILE CONSULTARE I COMPAGNI DEL GRUPPO PER UN AIUTO.
• Interesse sempre molto alto da parte delle classi• Sviluppo di competenze trasversali: collaborazione,
autonomia, gestione dei conflitti nel gruppo, imparare ad imparare, individuare collegamenti e relazioni
• Raggiungimento dei traguardi di apprendimento • Possibilità di riprendere i concetti fondamentali del progetto
grazie all’interdisciplinarietà• Le verifiche in itinere hanno permesso di ricalibrare il
percorso
Punti di forza
• Difficoltà a rilevare con un’osservazione sistematica i progressi nelle abilità trasversali
Punti di debolezza
RISULTATI OTTENUTI CON LE UdC
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