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Esercitazione_8
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Esercitazione_8
Esercitazione n° 8 (5/12/2003)
Capitoli del libro trattati:
13 – I costi di produzione
14 – Imprese in un mercato concorrenziale
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Esercitazione_813 – I costi di produzione
Profitto = RT - CT (Ricavi Totali – Costi Totali)
Obiettivo delle imprese: massimizzare il profitto
Ricavo totale: la somma che un’impresa incassa complessivamente per la vendita del proprio prodotto RT = Q x P (quantità venduta x prezzo di vendita) Costo totale: la somma che un’impresa spende complessivamente per acquistare i fattori di produzioneN.B. Nel valutare i costi di produzione vanno considerati sia costi espliciti che costi impliciti.
Costi totali come costi opportunità = costi del mancato impiego alternativo delle risorse. (Profitto economico)
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Esercitazione_8
Funzione di produzione: relazione che intercorre tra la quantità di fattori utilizzata per produrre un bene e la quantità di bene prodotta
Fattori di produzione: consideriamo due tipi di fattori di produzione: i fattori fissi il cui utilizzo non varia al variare della quantità prodotta e i fattori variabili il cui consumo aumenta all’aumentare della quantità prodotta
Prodotto marginale: l’aumento della quantità prodotta dovuto all’aumento di una unità dei fattori di produzione impiegati.
Prodotto marginale decrescente: caratteristica della funzione di produzione per cui il prodotto marginale di un fattore di produzione decresce al crescere della quantità impiegata del fattore stesso.
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Esercitazione_8Caso Pratico
n.1 Consideriamo la seguente Funzione di produzione:N. lavoratori 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1
0
Qtà prodotta totale
0 1
0
25 4
0
5
0
5
9
6
1
6
2
6
2
6
2
6
0
Prodotto marginaleCalcolare il Prodotto marginale.
Quando il prodotto marginale inizia a diminuire?Quando il prodotto marginale diventa negativo?Confrontare i due casi in termini di effetto sulla quantità prodotta totale.
Disegnare la funzione di produzione.
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Esercitazione_8
Funzione di Produzione
0510152025303540455055606570
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
n° lavoratori
Qtà
pro
dot
ta
59
9 = incremento di prodotto dovuto ad un lavoratore in più, quando si passa da 4 a 5 lavoratori impiegati
15 = incremento di prodotto dovuto ad un lavoratore in più, quando si passa da 1 a 2 lavoratori impiegati
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Esercitazione_8
N. lavoratori 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1
0
Qtà prodotta totale
0 1
0
2
5
4
0
5
0
5
9
6
1
6
2
6
2
6
2
6
0
Prodotto marginale
0 1
0
1
5
1
5
1
0
9 2 1 0 0 -2Il prodotto marginale inizia a decrescere con l’impiego del 4° lavoratore. Quando il prodotto marginale inizia a decrescere, la quantità prodotta totale continua a crescere, però a un tasso ridotto (produttività marginale decrescente ma ancora positiva).
Il prodotto marginale, con l’impiego del 10° lavoratore, diventa negativo, questo comporta una diminuzione della quantità prodotta totale (produttività marginale decrescente e negativa).
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Esercitazione_8
Produttività Marginale
-4
-2
0
2
4
6
8
10
12
14
16
0 1 2 3 4 5 6 7 9 10 11
n° lavoratori
pro
dot
to m
arg
inale
crescente decrescente
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Esercitazione_8
• CV = costi variabili: i costi dei fattori produttivi variabili, variano al modificarsi della quantità prodotta
• CF = costi fissi: i costi dei fattori produttivi fissi, non variano al modificarsi della quantità prodotta
CT = CV + CF
Costo Totale = costi variabili + costi fissi
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Esercitazione_8
Costi Medi
Costo medio totale: il costo totale diviso la quantità prodotta
CMeT =CT
Q
Costo medio fisso: i costi fissi totali divisi per la quantità prodotta
CMeF =CF
Q
Costo medio variabile: i costi variabili totali divisi per la quantità prodotta
CMeV =CV
Q
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Esercitazione_8
Costo Marginale: l’incremento del costo totale indotto da un aumento unitario della quantità
CM =CT
Q
Dimensione Efficiente: La quantità di prodotto per la quale si minimizza il costo medio totale. (CM =
CMeT)
Breve e Lungo Periodo: Nel lungo periodo i costi considerati fissi nel breve, come ad esempio quelli legati agli impianti, diventano variabili. L’impresa, nel lungo periodo, può adattare la dimensione dei propri impianti alla quantità da produrre.
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Esercitazione_8Caso Pratico
n.2L’impresa WWW presenta la seguente tabella di costi di produzione, in relazione alla quantità prodotta.
Q.tà prodotta Costi fissi Costi variabili
0 46 € 0 €
1 46 € 30 €
2 46 € 50 €
3 46 € 58 €
4 46 € 64 €
5 46 € 70 €
6 46 € 80 €
7 46 € 94 €
8 46 € 114 €
9 46 € 144 €
Calcolare:1) CT2) CM3) CMeV4) CMeF5) CMeT
Disegnare le curve dei costi medi e del costo marginale
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Esercitazione_8
Qtà CF CV CT CM CMeV
CMeF
CMeT
0 46 0 46 --- --- --- ---
1 46 30 76 30 30 46 76
2 46 50 96 20 25 23 48
3 46 58 104 8 19,3 15,3 34,7
4 46 64 110 6 16 11,5 27,5
5 46 84 130 20 16,8 9,2 26
6 46 114 160 30 19 7,7 26,7
7 46 150 196 36 21,4 6,6 28
8 46 190 236 40 23,8 5,8 29,5
9 46 240 286 50 26,7 5,1 31,8
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Esercitazione_8
0
10
20
30
40
50
60
70
80
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Quantità
Cos
ti
CM
CMeT
CMeV
CMeF
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Esercitazione_8
Osservando le curve di costo disegnate dire da che punto inizia a decrescere il prodotto marginale.Prodotto Marginale: l’incremento della quantità prodotta causato da un incremento unitario dei fattori di produzione.
Il prodotto marginale inizia a decrescere al livello di quantità prodotta al quale inizia a crescere il costo marginale. E’ la diminuzione del prodotto marginale che causa la crescita dei costi marginali.
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Esercitazione_8Qual è la relazione tra:
Costi Totali (CT), Costi Variabili (CV) e Costi Fissi (CF)?
I costi di produzione possono essere distinti in due categorie: fissi e variabili, considerandoli entrambe si considerano tutti i costi. Quindi i Costi totali sono la somma dei Costi Fissi e dei Costi Variabili.
La relazione è:
CT = CV + CF
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Esercitazione_8
Qual è la relazione tra:
Costi medi Totali (CMeT), Costi medi Variabili (CMeV) e Costi medi Fissi (CMeF)?
Per ottenere i costi medi si divide per la quantità prodotta quindi, per ogni livello di quantità scelto, avremo:
CT/Q = CV/Q + CF/Q
CMeT = CMeV + CMeF
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Esercitazione_8Qual è la relazione tra:
Costi medi Totali e Costi Marginali
e tra:
Costi medi Variabili e Costi Marginali?La curva dei Costi Marginali interseca nel loro punto di
minimo sia la curva dei Costi medi Totali che la curva dei Costi Medi Variabili.
In entrambe i casi i valori medi, dei costi totali o dei costi variabili, sono influenzati dal valore del costo marginale, in particolare:
CMeVSe CM > CMeV
Se CM > CMeT
CMeT
Se CM < CMeT
CMeT
Se CM < CMeV
CMeV
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Esercitazione_8
Qual è la dimensione efficiente per la WWW?
La dimensione produttiva efficiente è quella che minimizza i costi medi totali.
Osservando sia la tabella dei costi calcolati, che i grafici delle curve di costo si può individuare la quantità “5” come quella efficiente.
Per quantità sia minori che maggiori, i costi medi totali risultano superiori a quelli associati al livello di produzione di 5 unità.
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Esercitazione_8Caso Pratico n.3
Per una data impresa la curva di costo totale di lungo periodo è descritta dalla seguente tabella.
Quantità prodotta
10 20 30 40 50 60
CT di lungo periodo
100€
110€ 115€
120€
150€
360€
Valutare l’esistenza di economie o diseconomie di scala al variare della quantità prodotta.
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Esercitazione_8
Quantità prodotta 10 20 30 40 50 60
CT di lungo periodo 100€
110€ 115€
120€
150€
360€
CMeT di lungo periodo
10 5,5 3,8 3 3 6
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
10 20 30 40 50 60
Quantità
Cos
ti
CMeT di lungo periodo
Economie di scala
Rendimenti di scala costanti
Diseconomie di scala
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Esercitazione_8Problema n° 5 pag. 233
La Polverone Spa produce scope e le vende porta a porta. La tabella illustra la relazione tra il numero di addetti e la produzione giornaliera della Polverone:
Addetti Prodotto
0 0
1 20
2 50
3 90
4 120
5 140
6 150
7 155
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Esercitazione_8a) Compilate la colonna del prodotto marginale. Che
caratteristica notate? Come la potete spiegare?
b) Un addetto costa 100€ al giorno e l’impresa ha costi fissi di 200€. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale.
c) Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate?
d) Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?.
e) Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano.
f) Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano.
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Esercitazione_8
Prodotto Marginale: l’incremento della quantità prodotta causato da un incremento unitario dei fattori di produzione.
Ad esempio quando viene assunto il terzo lavoratore il prodotto passa da 50 a 90, questo incremento di prodotto è dovuto alla terza unità del fattore di produzione lavoro. Il Prodotto Marginale sarà calcolato come: (90 – 50)/1 = 40
Incremento del Prodotto
n. unità aggiuntive del fattore di produzione
Prodotto Marginale =
a) Compilate la colonna del prodotto marginale. Che caratteristica notate? Come la potete spiegare?
Dopo aver compilato la colonna del prodotto marginale si può notare come per le prime unità aggiuntive di fattore produttivo lavoro (quando il n. dei lavoratori complessivamente impiegati è basso) il prodotto marginale aumenta; in seguito (quando il n. di lavoratori complessivamente impiegati è alto) il prodotto marginale delle ultime unità di fattore produttivo lavoro impiegato diminuisce. L’andamento descritto del prodotto marginale del lavoro è dovuto alla produttività marginale decrescente del fattore produttivo lavoro.
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Esercitazione_8
Addetti ProdottoProdotto
marginaleCosto totale
0 0 --- 200
1 20 20 300
2 50 30 400
3 90 40 500
4 120 30 600
5 140 20 700
6 150 10 800
7 155 5 900
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Esercitazione_8
b) Un addetto costa 100€ al giorno e l’impresa ha costi fissi di 200€. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale.
I costi fissi sono pari a 200€ e vengono sostenuti in ogni caso anche in assenza di produzione, i costi variabili sono pari al costo di un lavoratore, 100€, per il numero di lavoratori impiegati.
Costo Totale = costi variabili + costi fissi CT = CV + CF
c) Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate?
Osservando la tabella si può notare l’andamento ad U dei costi medi totali. Quando la quantità già prodotta è bassa un aumento della quantità fa diminuire il costo medio totale; quando la quantità già prodotta è alta un ulteriore aumento della quantità fa aumentare i costi medi totali.
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Esercitazione_8
AddettiProdott
oProdotto
marginaleCosto totale
Costo medio totale
Costo margina
le
0 0 --- 200 --- ---
1 20 20 300 15,00 5,00
2 50 30 400 8,00 3,33
3 90 40 500 5,56 2,5
4 120 30 600 5,00 3,33
5 140 20 700 5,00 5,00
6 150 10 800 5,33 10,00
7 155 5 900 5,81 20,00
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Esercitazione_8
d) Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?.
Anche il costo marginale ha un andamento ad U, come il costo medio totale. Diminuisce per incrementi della quantità prodotta quando la quantità complessivamente prodotta è bassa; aumenta per incrementi della quantità quando la quantità complessivamente prodotta è elevata.e) Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del
costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano
Quando il prodotto marginale è crescente il costo marginale è decrescente, e viceversa.
f) Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano
Quando il costo marginale è minore del costo medio totale, il costo medio totale è decrescente; quando il costo marginale è maggiore del costo medio totale, il costo medio totale è crescente
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Esercitazione_8
14 – Imprese in un mercato concorrenziale
Caratteristiche del mercato concorrenziale:
Sul mercato sono presenti molti compratori e venditori, ciascuno domanda e offre quantità molto piccole rispetto a quelle globali.
I beni prodotti sono molto simili o uguali, quindi perfettamente sostituibili tra loro.
Compratori e produttori non possono influenzare il prezzo con le loro decisioni di domanda e offerta, sono price-taker
Le imprese possono entrare ed uscire liberamente dal mercato
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Esercitazione_8
Ricavo Totale : RT = P x Q
RMe =Ricavo medio:RT
Q
P x Q
Q= = P RMe = P
Ricavo Marginale:
RM =
RT
Q=
P x Q
Q= P RM = P
In concorrenza perfetta
Ricavo Medio, Ricavo Marginale e Prezzo coincidono
RMe = RM = P
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Esercitazione_8Obiettivo dell’impresa è massimizzare il
ProfittoProfitto = RT - CTQuando RM > CM
aumentare la quantità porta a incrementi di profitto
Quando RM < CM
aumentare la quantità porta a decrementi di profitto
Quando RM = CM
si raggiunge il livello di quantità per cui il profitto è Max
Essendo in concorrenza perfetta RM = P
Il profitto è massimo quando RM = CM ovvero P = CM
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Esercitazione_8Caso Pratico n.
4Nel caso pratico n. 2 sono stati considerati costi dell’ impresa WWW
Qtà
CF
CV CT CM
CMeV
CMeF
CMeT
0 46 0 46 0 0 0 0
1 46 30 76 30 30 46 76
2 46 50 96 20 25 23 43
3 46 58 104 8 19,3 15,3 34,7
4 46 64 110 6 16 11,5 27,5
5 46 84 130 20 16,8 9,2 26
6 46 114 160 30 19 7,7 26,7
7 46 150 196 36 21,4 6,6 28
8 46 190 236 40 23,8 5,8 29,5
9 46 240 286 50 26,7 5,1 31,8
La WWW vende in un mercato in concorrenza perfetta. Se il prezzo è pari a 40 € calcolare:
RT
RM
Profitto
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Esercitazione_8
Prezzo
Qtà CT RT CM
RM
Profitto(RM – CM)
Profitto(RT - CT)
0 46 0 0 0 0 -46
40 1 76 40 30 40 10 -36
40 2 96 80 20 40 20 -16
40 3 104 120 8 40 32 16
40 4 110 160 6 40 34 50
40 5 130 200 20 40 20 70
40 6 160 240 30 40 10 80
40 7 196 280 36 40 4 84
40 8 236 320 40 40 0 84
40 9 286 360 50 40 -10 74
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Esercitazione_8
Qual è la quantità di prodotto che massimizza il profitto?
Qual è il profitto/perdita?
L’impresa dovrebbe continuare a produrre nel lungo periodo?La quantità che massimizza il profitto è quella per cui si ha RM = CM, nel caso Q = 8. L’impresa realizza un profitto pari a 84 €.
Nel passare dal livello di produzione 7 al livello 8 i costi marginali e i ricavi marginali si eguagliano, per l’impresa è indifferente produrre la quantità 7 o 8, infatti il profitto è uguale, 84 €, per entrambi i livelli di quantità.
Essendo il profitto positivo l’impresa dovrebbe continuare a produrre nel lungo periodo.
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Esercitazione_8
0
10
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30
40
50
60
70
80
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Quantità
Cos
ti e
Ric
avi
CM
P= RM
CMeT
CMeV
Profitto
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Esercitazione_8Se il prezzo diminuisse fino a 20 € quale sarebbe la
quantità di prodotto che massimizza il profitto nel breve periodo? Cosa accadrebbe nel lungo periodo?Vale sempre la condizione RM = CM per massimizzare il profitto. Essendo in concorrenza perfetta RM = P, quindi il profitto sarà massimo per quella quantità individuata da CM = 20 €, ovvero per Q = 5Producendo Q = 5 e vendendo a 20€ l’impresa non realizza profitti ma riduce le perdite. Infatti i RM sono maggiori dei CMeV, dopo la copertura dei costi variabili rimane ancora un margine di copertura dei costi fissi, anche se non sufficiente alla copertura completa.Nel breve periodo non posso cambiare la struttura e quindi conviene continuare a produrre per coprire almeno parzialmente quei costi fissi che non posso eliminare.
Nel lungo periodo tutti i costi sono variabili, all’azienda conviene ridurre i costi di impianto (nel breve fissi) uscendo dal mercato.Uscita dal mercato nel lungo periodo:
RT < CT = (RT/Q) < (CT/Q) = RMe < CMeT = P<CMeT
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Esercitazione_8
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60
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1 2 3 4 5 6 7 8 9
Quantità
Cos
ti e
Ric
avi
CM
P= RM
CMeT
CMeV
Perdita
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Esercitazione_8Se il prezzo diminuisse fino a 15€, quale sarebbe il profitto o la
perdita se l’impresa continuasse a produrre a 15€? Quale sarebbe il profitto o la perdita se l’impresa fermasse temporaneamente la produzione nel breve periodo? Cosa dovrebbe fare l’impresa nel breve periodo?Se l’impresa continuasse a produrre a 15€ il livello di produzione sarebbe di 4 unità, la quantità massima con CM < RM. Quando il prezzo è 15€, i ricavi non sarebbero sufficienti a coprire i costi variabili, la differenza non coperta, nel caso 4€, andrebbe a sommarsi ai costi fissi. Se l’impresa sospendesse la produzione, nel breve periodo, non potrebbe comunque evitare di sostenere i costi fissi realizzando così una perdita di 46€La perdita continuando a produrre arriverebbe a 50€ (RT – CT) = (60 – 110) = - 50Si avrebbe una situazione peggiore rispetto alla chiusura temporanea che limiterebbe la perdita ai costi fissi, 46€. Quindi se il prezzo scendesse a 15€, nel breve periodo, l’azienda dovrebbe sospendere la produzione.Sospensione della produzione nel breve periodo:RT < CV = (RT/Q) < (CV/Q) = RMe < CMeV = P < CMeV
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Esercitazione_8
0
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20
30
40
50
60
70
80
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Quantità
Cos
ti e
Ric
avi
CM
P= RM
CMeT
CMeV
Perdita
Perdita dovuta a CV
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40
Esercitazione_8Problema n° 11 pag. 253
Supponete che il settore tessile dell’Italia sia in concorrenza perfetta. Nel lungo periodo il prezzo d’equilibrio per capo di abbigliamento è di 30 €.
a) Descrivete l’equilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore.
Ipotizzate ora che esistano un gran numero di produttori di altri paesi pronti ad invadere il mercato italiano con capi da 25€.
b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà l’effetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico.
c) Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia?
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Esercitazione_8
Equilibrio in concorrenza perfetta nel lungo periodo senza commercio internazionale
a) Descrivete l’equilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore.
CM
CMeT
Singola industria tessile italianaPrezzo
Quantitàq1
30€
Quantità prodotta dalla singola impresa
Prezzo
30€
Settore tessile italiano
QuantitàQ1
offerta di settore
domanda di settore
Quantità prodotta dal settore e quantità domandata
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Esercitazione_8b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà
l’effetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico.Equilibrio in concorrenza perfetta nel breve periodo con commercio internazionale
Singola industria tessile italiana Settore tessile italiano
CM
CMeT
Prezzo
Quantità Quantitàq1 Q1
30€ 30€
offerta di settore
domanda di settore
q2 Q2 Q3
importazioni
25€ 25€Perdita
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Esercitazione_8
In caso di commercio internazionale, con una gran quantità di produttori esteri disposti a praticare un prezzo di 25€, il prezzo globale sarà determinato da questi a 25€. Con il nuovo prezzo, più basso, la domanda di settore aumenta a Q3 e sarà maggiore dell’offerta di settore, che diminuisce a Q2, la differenza rappresenta le importazioni (Q3 - Q2) .
La singola impresa italiana, in concorrenza perfetta, ridurrà la propria produzione fino al punto in cui il prezzo (che è anche il ricavo marginale) eguaglia i costi marginali, la nuova produzione sarà q2 minore di q1, quantità prodotta senza commercio internazionale. Per la singola impresa avere elevati costi medi totali (maggiori del prezzo di mercato come evidenziato nel grafico) significa realizzare delle perdite evidenziate nel grafico.
Tuttavia, se i costi fissi rappresentano la maggior parte dei costi sostenuti dall’impresa, è probabile che l’impresa abbia costi medi variabili inferiori ai ricavi medi (RMe = Prezzo). Se si realizza la condizione CMeV < Prezzo, nel breve periodo, l’impresa continuando a produrre realizza una perdita inferiore a quella che avrebbe fermando la produzione e continuando a sostenere i costi fissi.
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c) Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia?
Nel lungo periodo le imprese italiane non possono competere con le imprese estere, che hanno costi di produzione inferiori.
Nel lungo periodo le imprese italiane possono evitare di sostenere i costi fissi che non possono eliminare nel breve, decidendo di uscire dal mercato.
La condizione per continuare a produrre nel lungo periodo è CMeT < RMe (RMe = Prezzo).
Nel caso delle singole industrie tessili italiane avremo CMeT > Prezzo, quindi le imprese nel lungo periodo usciranno dal mercato e l’intera domanda del settore tessile italiano sarà soddisfatta dalla produzione estera tramite importazioni.
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Esercizi che risolveremo in classe la prossima
volta:Problema n° 2 pag. 301Problema n° 5 pag. 302
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