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  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

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    Parte 4

    Equazioni differenziali alle

    derivate parziali

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    Indice

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    CAPITOLO 1

    Classificazione e metodi risolutivi

    Per semplicita di notazioni, ci occuperemo di equazioni alle

    derivate parziali (nel seguito P.D.E., che sta per Partial Differ-

    ential Equations) in due variabili. E facile rendersi conto che

    non ce, in linea di principio, alcun problema nel considerare

    P.D.E. in piu variabili.Intendiamo cioe dire che fissiamo un dominio R2, ed indichi-amo con u(x1, x2) una qualunque funzione u : R. Di talefunzione possiamo calcolare le derivate parziali (o direzionali) di

    primo ordine

    ux1 =u

    x1u, ux2 =

    u

    x2,

    le derivate parziali di secondo ordine

    ux1x1 =2

    x12 , ux2x2 =

    2u

    x22u, ux1x2 =

    2u

    x1x2

    , ux2x1 =2u

    x2x1

    ,

    e, perche no, quelle di ordine superiore; ad esempio, le derivate

    di ordine n saranno tutte e sole quelle che scriviamo come

    nu

    xp1xq2

    , con p + q = n.

    Definizione 1.1. Diciamo equazione alle derivate parzialiuna

    qualunque scrittura del tipo

    (1.1) Fx1, x2,u ,ux1 , ux2, ux1x1 , ,nu

    xp1xq2 = 0,

    3

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    4 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI

    per ogni (x1, x2) , dove F e una funzione a valori reali.Lordine dellequazione alle derivate parziali e lordine piu alto

    delle derivate di u che compaiono nelluguaglianza (??).

    Ad esempio,

    ux1 ux2 + (ux1)4 = 0e unequazione di ordine 1, mentre

    ux1x2 ux2 ux1 + ux1x1x2 = 0e unequazione di ordine 3 e

    ux1x2

    |ux1

    |

    sin x = 0

    e unequazione di ordine 2.

    Una soluzione (classica) di (??) e una funzione u : R diclasseCn (sen e lordine dellequazione) che soddisfa luguaglian-za

    (1.2)

    F

    x1, x2, u(x1, x2), ux1(x1, x2), ,

    nu

    xp1xq2

    (x1, x2)

    = 0

    in ogni punto (x1, x2) di .

    Vedremo negli esempi successivi che spesso pretendere che

    u sia derivabile n volte (e con derivate continue) e eccessivo, e

    chiariremo di volta in volta cosa intendiamo per soluzione non

    regolare. Grossolanamente, possiamo pensare che u sia deriv-

    abile quasi dappertutto, e che luguaglianza(??) valga in ogni

    punto in cui esistono le derivate che vi compaiono.

    Una classe particolare di equazioni alle derivate parziali e cos-

    tituita dalle cosiddette equazioni lineari, che possiamo scrivere

    come

    (1.3) a1 ux1 + a2 ux2 + bu + c = 0,

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    1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI 5

    nel caso di ordine 1, o

    (1.4) a11 ux1x1 + a12 ux1x2 + a21 ux2x1 + a22 ux2x2+b1 ux1 + b2 ux2 + cu + d = 0,

    nel caso di ordine 2, e cos via. Chiaramente, i coefficienti a, b,

    c, d potranno essere a loro volta funzioni di x1, x2 (coefficienti

    variabili), ma non dovranno dipendere dalla funzione u ne dalle

    sue derivate. Per chiarirci, lequazione

    ux1x1 + sin x2 ux2 = 0

    e lineare (a coefficienti variabili), mentre lequazione

    ux1x1 + sin ux2 = 0non lo e. La principale proprieta delle P.D.E. lineari e che lin-

    sieme delle loro soluzioni forma uno spazio vettoriale, cosa non

    vera, in generale, per tutte le P.D.E. Lasciamo al lettore la ver-

    ifica di questa proposizione, che e completamente analoga alla

    proprieta corrispondente per le equazioni differenziali ordinarie.

    Proposizione 1.1 (Principio di sovrapposizione). Se u e v

    sono due soluzioni di una stessa P.D.E. lineare e A, B sono due

    numeri reali, alloraA u + B v e a sua volta soluzione della stessa

    P.D.E.Fra laltro il Principio di sovrapposizione mette in luce che

    non ci possiamo aspettare che una P.D.E. ammetta, cos come,

    una sola soluzione. Cos come per le equazioni ordinarie doveva-

    mo assegnare il valore della soluzione in un punto (o in un certo

    numero di punti), per le equazioni alle derivate parziali dovremo

    assegnare il valore della soluzione su una curva (o su un certo

    numero di curve). Parleremo in tal caso di dato al contorno o

    dato al bordo o anchedato iniziale, quando una delle due variabili

    rappresenta il tempo.

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    6 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI

    Le P.D.E. lineari di secondo ordine possono essere ulteriormente

    classificate. Se in (??) sostituiamo formalmente la derivata rispet-

    to ax1 con una nuova variabile y1 e la derivata rispetto ax2 con

    una nuova variabile y2, otteniamo

    a11 y21 + a12 y1y2 + a21 y2y1 + a22 y

    22

    +b1 y1 + b2 y2 + c = 0.

    Questa (per ogni(x1, x2) fissato, nel caso i coefficienti siano vari-

    abili) rappresenta una conica nel piano delle (y1, y2), che puo

    essere classificata a seconda del determinante della matrice

    A = a11 a12a21 a22

    .In modo analogo, diremo che la P.D.E. e

    ellittica: se det A > 0.

    Il prototipo e la matrice

    A =

    1 0

    0 1

    , ,

    cui corrisponde lequazione di Laplace

    u = uxx + uyy = 0

    (per tradizione, si indica x1 con x e x2 con y) .parabolica: se det A = 0.

    Il prototipo e la matrice

    A =

    1 0

    0 0

    ,

    cui corrisponde lequazione del calore

    ut uxx = 0(per tradizione, si indica x1 con x e x2 con t) .

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    8 1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI

    Poiche il membro di sinistra dipende solo da t, mentre quello di

    destra dipende solo da x, lunica possibilita e che in effetti tutto

    sia uguale ad una costante, cioe

    T(t)T(t)

    = 2X(x)X(x)

    = .

    Possiamo ora risolvere separatamente le due O.D.E.

    T(t)T(t)

    = eX(x)X(x)

    =

    2.

    Applicando la separazione delle variabili ad una P.D.E. otteni-

    amo due O.D.E. (una nella variabile t e nellincognita T(t), e

    una nella variabile x e nellincognita X(x)), che risultano ac-coppiate mediante un parametro , che andra scelto opportu-

    namnete.

    La prima equazione mi da

    T(t) = c1et,

    mentre la soluzione della seconda dipende dal segno di . Se

    > 0 otteniamo

    X(x) = c2e|2|x + c3e

    |2|x,

    mentre se < 0 otteniamo

    X(x) = c2 sin

    |

    2|x + c3 cos

    |

    2|x.

    In sostanza, la soluzione di (??) potra essere o del tipo

    U(x, t) = k1e|2|x+t + k2e

    |2|x+t,

    o del tipo

    U(x, t) = k1 sin|

    2|xet + k2 cos|

    2|xet,

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    1. CLASSIFICAZIONE E METODI RISOLUTIVI 9

    con k1 e k2 costanti da determinare, imponendo i dati al con-

    torno. Cominciamo con i dati al bordo

    U(0, t) = 0 =

    (k1 + k2)e

    t

    k2et

    se > 0,

    se < 0,

    U(3, t) = 0 =

    k1e3|2| + k2e3

    |2|

    et

    k2 cos

    3|2|

    etse > 0,

    se < 0.

    Vediamo che, se > 0, lunica possibilita per soddisfare i dati al

    contorno e k1 = k2 = 0. Invece, se < 0, otteniamo k2 = 0, ma

    non abbiamo nessuna condizione su k1. Andiamo ora ad imporre

    il dato iniziale

    U(x, 0) = 3 sin(2x) =

    0 se > 0,

    k1 sin|2|x se < 0.

    Allora dobbiamo escludere la possibilita che > 0 e scegliere

    k1 = 3, k2 = 0 e < 0 in modo che|2| = 2, ovvero = 82.

    Riassumendo abbiamo ottenuto la soluzione

    U(x, t) = 3 sin(2x)e82t.

    Laplace. Poniamo

    u(x, s) = L(U(x, t))(s) =+0

    estU(x, t)dt.

    Osserviamo che

    L(Ut(x, t))(s) = s u(x, s) U(x, 0) = s u(x, s) 3sin(2x),L(Uxx(x, t))(s) = uxx(x, s),

    mentre

    L(U(0, t))(s) = u(0, s),

    L(U(3, t))(s) = u(3, s).

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    10 1. CLASSIF ICAZIONE E METODI RISOLUTIVI

    Di conseguenza, applicando la trasformata di Laplace (rispetto

    alla variabile t!) alla P.D.E. (??) otteniamo

    (1.6)

    s u(x, s) 3 sin(2x) = 2uxx(x, s) se 0 < x < 3,u(0, s) = 0 = u(3, s).

    Applicando la trasformata di Laplace (rispetto alla variabile t)

    ad una P.D.E. otteniamo una O.D.E. (rispetto alla variabile x)

    nella nuova incognita u(x, s) = L(U(x, t))(s). La s ora gioca ilruolo di un parametro, perche non appaiono derivate rispetto a

    questa incognita.

    Possiamo ora risolvere la O.D.E. (??). Cominciamo col cercare

    una soluzione particolare dellequazione non omogenea:

    2uxx(x, s) s u(x, s) = 3 sin(2x).La cerchiamo del tipo u(x, s) = A sin(2x): dovra valere

    8A2 sin(2x) As sin(2x) = 3 sin(2x).

    ovvero A =3

    82 + s. Si noti cheA e costante rispetto a x, ma

    puo dipendere dal parametro s!

    A ben vedere, questa e gia la soluzione che stavamo cercando,

    perche soddisfa le condizioni

    u(0, s) =

    3

    82 + s sin 0 = 0, u(3, s) =

    3

    82 + s sin(6) = 0.

    Pertanto possiamo ricostruire la soluzione della P.D.E. di parten-

    za calcolando

    U(x, t) = L1(u(x, s)) (t) = L1

    3

    82 + ssin(2x)

    (t).

    Ricordiamoci che stiamo antitrasformando rispetto a s, cioe ora

    x e un parametro fissato e dunque

    U(x, t) = 3 sin(2x)L1

    1

    82 + s(t) = 3 sin(2x)e8

    2t.

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    1. CL ASSIF ICAZIONE E METODI RISOLUTIVI 11

    Esercizio 4.1. Determinare la soluzione di ordine esponen-

    ziale di

    (1.7)

    Yx(x, t) Yt(x, t) = 1 et per ogni x > 0 e t > 0Y(x, 0) = x

    svolgimento

    Esercizio 4.2. Determinare la soluzione di ordine esponen-

    ziale della P.D.E.

    (1.8)

    Ytt = 4Yxx se x > 0 e t > 0,

    Y(x, 0) = 0, Yt(x, 0) = 1 cos x se x > 0,

    Y(0, t) = sin(2t) se t > 0.

    svolgimento

    Esercizio 4.3. Risolvere la P.D.E.:

    (1.9)

    Ut = 3Uxx se 0 < x 0,

    U(x, 0) = 30 cos(5x) se 0 < x 0.

    svolgimento

    Esercizio4.4

    .Risolvere la P.D.E.(1.10)

    Ut = Uxx 4U se 0 < x < e t > 0,U(x, 0) = 6sin x 4 sin(2x) se 0 < x < ,U(0, t) = 0, U(, t) = 0 se 0 < x < .

    svolgimento

    Esercizio 4.5. Risolvere la P.D.E.:

    (1.11)

    Ut = kUxx se x > 0 e t > 0,

    U(x, 0) = 0 se x > 0,

    U(0, t) = Uo se t > 0,

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    12 1. CLASSIF ICAZIONE E METODI RISOLUTIVI

    dove k e Uo sono costanti assegnate, con k > 0.

    svolgimento

    Esercizio 4.6. Risolvere la P.D.E.:

    (1.12)

    Ut = kUxx se 0 < x < 1 e t > 0,

    U(x, 0) = Uo se x > 0,

    Ux(0, t) = 0, U(1, t) = U1 se t > 0,

    dove k, Uo e U1 sono costanti assegnate, con k > 0.

    svolgimento

    Esercizio4.7

    .Risolvere la P.D.E.

    (1.13)

    Ut = Uxx se x > 0 e t > 0,

    U(x, 0) = Uo(x) se x > 0,

    U(1, t) = 0, U(1, t) = 0 se t > 0,dove Uo e la funzione cos definita:

    Uo(x) =

    x + 1 se 1 < x < 0,x 1 se 0 < x < 1.

    svolgimento

    Qui troverete altri esempi.

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    Complementi

    Svolgimento dellesercizio ??.

    Metodo di Laplace. Poniamo y(x, s) = L(Y(x, t))(s) e applichi-amo la trasformata di Laplace allequazione (??). Otteniamo la

    O.D.E.

    (1.14) yx(x, s) s y(x, s) + x = L

    1 et (s) = 1s 1

    s + 1

    ovvero

    yx(x, s) s y(x, s) = 1s 1

    s + 1 x.

    Cerchiamo prima una soluzione particolare del tipo

    yo(x, s) = Ax2 + Bx + C;

    si deve avere

    2Ax + B Asx2 Bsx Cs = 1s 1

    s + 1 x

    da cui As = 02ABs = 1B Cs = 1s 1s+1

    ovvero

    A = 0

    B = 1s

    C = 1s(s+1)

    Concludendo, una soluzione particolare di (??) e data da

    yo(x, s) =x

    s+

    1

    s(s + 1).

    13

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    14 COMPLEMENTI

    Per ottenere la soluzione generale, dobbiamo sommargli la soluzione

    generale dellomogenea asoociata yx(x, s)

    s y(x, s) = 0, ovvero

    d

    dxlog(y(x, s)) =

    yx(x, s)

    y(x, s)= s =

    d

    dx(sx)

    da cui

    y(x, s) = c esx.

    Riassumendo, la soluzione Y(x, t) della P.D.E. (??) ha come

    trasformata di Laplace una funzione del tipoy(x, s) = c esx+ xs +1

    s(s+1), dove c e una costante da determinare. Poiche vogliamo

    cheY sia di ordine esponenziale, il Teorema1.4(Parte 3) ci dice

    che necessariamente lims+

    y(x, s) = 0 per ogni x. Ne segue che

    lunica scelta lecita e c = 0, e infine

    Y(x, t) = L1

    x

    s+

    1

    s(s + 1)

    (t) = xt + L1

    1

    s 1

    s + 1

    (t)

    = (x + 1)t et.

    Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione di (??) del

    tipoY(x, t) = X(x)T(t). Si dovra avere

    X(x)T(t) X(x)T(t) = 1 et

    ovveroX(x)

    X(x) T(t)

    T(t) =1

    et

    X(x)T(t) .

    Poiche lequazione non e omogenea, non riusciamo a separare

    le variabili.

    ...torna su

    http://-/?-
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    COMPLEMENTI 15

    Svolgimento dellesercizio ??.

    Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione nella forma

    Y(x, t) = X(x)T(t).

    Per risolvere lequazione dovra valere:

    T(t)T(t)

    = 4X(x)X(x)

    = 2,

    da cui ricaviamo due possibili classi di soluzioni:

    T(t) = a cos(t) + b sin(t) e X(x) = c cos

    2x + d sin

    2x,

    se scegliamo il segno, oppureT(t) = aet + bet e X(x) = ce

    2 x + de

    2 x,

    se scegliamo il segno +. Imponendo il dato di bordo otteniamo

    nel primo caso

    sin2t = Y(0, t) = c [a cos t + b sin t] ,

    da cui

    = 2, a = 0, e b = 1;

    mentre nel secondo caso

    sin(2t) = Y(0, t) = (c + d) aet + bet

    non puo essere soddisfatta. Cerchiamo dunque di determinare ce d in modo tale che

    Y(x, t) =1

    csin(2t) [c cos x + d sin x]

    risolva anche i dati iniziali di (??). Facendo i calcoli risulta

    Y(x, 0) = 0 per ogni scelta di c e d, mentre

    Yt(x, 0) =2

    c[c cos x + d sin x] = 1 cosx

    non puo mai essere soddisfatta! Insomma, non siamo stati ca-

    paci di trovare una soluzione con il metodo di separazione delle

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    16 COMPLEMENTI

    variabili.

    Metodo di Laplace. Introduciamo la funzione ausiliaria y(x, s) =L(Y(x, t))(s). Utilizzando i dati iniziali di (??) calcoliamoL(Yt(x, t)) (s) = sy(x, s) Y(x, 0) = sy(x, s),L(Yx(x, t)) (s) = yx(x, s), L(Yxx(x, t)) (s) = yxx(x, s),L(Ytt(x, t)) (s) = sL(Yt(x, t)) (s) Yt(x, 0)

    = s2y(x, s) 1 + cos x,mentre dalla condizione di contorno otteniamo

    y(0, s) = L(Y(0, t)) (s) = L(sin(2t)) (s) = 2s2 + 4

    .

    Riassumendo, la funzioneY risolve (??) sey risolve la O.D.E. di

    secondo ordine (accoppiata con un solo dato di Cauchy)

    (1.15)

    s2y(x, s) 1 + cos x = 4yxx(x, s), se x > 0,y(0, s) = 2s2+4 .

    Per risolvere (??), cominciamo con lo scrivere una soluzione

    particolare dellequazione non omogenea del tipo

    yo(x, s) = A + B cos x.

    Sostituendo otteniamo

    As2 + Bs2 cos x 1 + cos x = 4B cos x,da cui

    As2 1 = 0 A = 1

    s2,

    Bs2 + 1 = 4B B = 1s2 + 4

    ,

    cioe

    yo(x, s) =1

    s2 1

    s2 + 4cos x.

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    COMPLEMENTI 17

    Si noti che questayo non risolve(??), perche non soddisfa il dato

    in x = 0. Per ottenere la soluzione di (??), dovremo sommare

    ad yo la soluzione generale dellomogenea associata:

    s2y(x, s) 4yxx(x, s) = 0, da cui y(x, s) = aes2x + be

    s2x,

    dove a eb sono costanti arbitrarie. Poi, cerchiamo a eb in modo

    chey(x, s) = aes2x + be

    s2x + 1

    s2 1

    s2+4cos x

    soddisfi la condizione di Cauchy contenuta in (??), pre-cisamente

    2

    s2 + 4= y(0, s) = a + b +

    1

    s2 1

    s2 + 4 a + b = 1

    s2 + 4 1

    s2,

    sia la trasformata di Laplace della soluzione di (??), edunque (per il Teorema 1.4 - Parte 3)

    0 = lims+

    ae

    s2x + be

    s2x +

    1

    s2 1

    s2 + 4cos x

    a = 0.

    Possiamo dunque concludere che la soluzione che cercavamo di

    (??) e

    y(x, s) =

    1

    s2 + 4 1

    s2

    e

    sx2 +

    1

    s2 1

    s2 + 4cos x.

    Infine otteniamo la soluzione di (??) antitrasformando1

    Y(x, t) = L1

    1

    s2+4 1

    s2

    e

    sx2 +

    1

    s2 1

    s2+4cos x

    (t)

    = H

    tx2

    L1

    1

    s2+4 1

    s2

    t x

    2

    + t 1

    2sin2t cos x

    =

    1

    2sin

    tx2

    tx2

    H

    tx2

    + t 1

    2sin2t cos x.

    1Qui abbiamo utilizzato la II proprieta di traslazione per lantitrasfor-

    mata. Con H abbiamo indicato la funzione di Heavy-syde H(y) =

    0 se y < 0,

    1 se y > 0.

    http://-/?-
  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    18/54

    18 COMPLEMENTI

    Volendo, possiamo anche scrivere la soluzione come

    Y(x, t) =

    12

    x + sin

    t x2 sin2t cos x se x < 2t,

    t 12

    sin2t cos x se x > 2t,

    Soluzioni in forma particolare. Cerchiamo soluzioni del tipo

    Y(x, t) = f(x + t),

    dove e f sono, rispettivamente, una costante e una funzione

    da determinare. Sostituendo nellequazione di (??) si ottiene

    2f(x + t) = 4f(x + t).

    Vediamo cos uninteressante proprieta: ogni funzione del tipo

    Y(x, t) = f(x 2t)risolve lequazione, indipendentemente da come e fatta f! Sic-

    come poi (??) e lineare, otteniamo una sorta di soluzione gen-

    erale:

    Y(x, t) = f1(x 2t) + f2(x + 2t).

    Questo ci suggerisce di provare a determinare le due funzionif1 e f2 in modo che siano soddisfatte le condizioni iniziali e di

    contorno di (??). A tal scopo calcoliamo

    sin2t = Y(0, t)

    = f1(2t) + f2(2t) f1(z) = sin z f2(z),

    0 = Y(x, 0) = f1(x) + f2(x) f1(z) = f2(z),

    1 cos x = Yt(x, 0)=

    2f1(x) + 2f

    2(x)

    f1(z) = f2(z) 12 (1 cos z)

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    19/54

    COMPLEMENTI 19

    per ogni z > 0. Integrando la terza relazione otteniamo

    f1(z) = f2(z)1

    2 (z sin z) per ogni z > 0.Uguagliando questa relazione con la seconda si ha

    f2(z) =1

    4(z sin z) per ogni z > 0,

    e dunque

    f1(z) =1

    4(sin z z) per ogni z > 0.

    Riprendendo ora la prima uguaglianza vediamo che

    f1(

    z) = sin z

    1

    4

    (z

    sin z) =

    1

    4

    (

    z+ 5 sin z)

    per ogni z > 0, ovvero

    f1(z) =1

    4(z 5sin z) per ogni z < 0

    Si noti che non ci serve conoscere f2(z) per z < 0, poiche x + 2t

    e sempre positivo quando x e t sono positivi. Mettiamo ora

    assieme le informazioni fin qui ottenute. Se x < 2t si ha

    Y(x, t) =1

    4[x 2t 5sin(x 2t)] + 1

    4[x + 2t sin(x + 2t)]

    =x

    2 sin(x

    2t)

    1

    4

    [sin(x

    2t) + sin(x + 2t)]

    = x2 sin(x 2t) 1

    2sin x cos2t

    =x

    2 sin x cos2t + sin 2t cos x 1

    2sin x cos2t,

    mentre se x > 2t si ha

    Y(x, t) =1

    4[sin(x 2t) (x 2t)] + 1

    4[x + 2t sin(x + 2t)]

    = t 12

    sin2t cos x.

    ...torna su

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    20/54

    20 COMPLEMENTI

    Svolgimento dellesercizio ??.

    Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione della forma

    U(x, t) = T(t)X(x). Sostituendo dentro lequazione si ottiene

    T(t)X(x) = 3T(t)X(x) da cuiT(t)T(t)

    =X(x)X(x)

    = 2,

    dove e, per ora, una costante arbitraria. Integrando separata-

    mente lequazione per T e perX si ha

    T(t) = e2t, X(x) = a cos

    3x

    + b sin

    3x

    ,

    dove a e b indicano nuove costanti arbitrarie. Imponendo le

    condizioni al contorno otteniamo

    0 = Ux(0, t) = e2t b

    3 b = 0,

    0 = U

    2, t

    = e2ta cos

    2

    3

    2

    3= (1 + 2n)

    2,

    cioe =

    3(1 + 2n) per qualunque numero intero n. Infine,

    imponendo la condizione iniziale otteniamo

    30cos5x = U(x, 0) = a cos (1 + 2n)x n = 2 e a = 30.Riassumendo, la soluzione di (??) e

    U(x, t) = 30e75t cos5x.

    Metodo di Laplace. Introduciamo la funzione ausiliaria u(x, s) =

    L(U(x, t))(s) e calcoliamoL(Ut(x, t)) (s) = su(x, s) U(x, 0) = su(x, s) 30cos5x,L(Ux(x, t)) (s) = ux(x, s), L(Uxx(x, t)) (s) = uxx(x, s),

    ux(0, s) = L(Ux(0, t)) (s) = L(0)(s) = 0,u 2 , s= L

    U

    2, t (s) = L

    (0)(s) = 0.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    21/54

    COMPLEMENTI 21

    Pertanto, se Y e la soluzione di (??), allora y deve risolvere la

    O.D.E. (rispetto a x)

    (1.16)

    su(x, s) 30cos5x = 3uxx(x, s) se 0 < x < 2 ,ux(0, s) = 0, u

    2 , s

    = 0,

    per ogni s per cui y e definita (cioe per ogni s nel dominio

    della trasformata di Y). Cerchiamo dapprima una soluzione

    particolare della O.D.E. non omogenea (??), del tipo u(x, s) =

    A(s)cos5x. Sostituendo nellequazione si ha

    sA(s)cos5x 30cos5x = 75A(s)cos5x A(s) = 30s + 75

    .

    Controlliamo se, per fortuna, u(x, s) =

    30

    s + 75 cos5x soddisfa idati di Cauchy di (??):

    ux(0, s) = 150s + 75

    sin 0 = 0, u

    2, s

    =30

    s + 75cos

    5

    2 = 0.

    Dunqueu(x, s) =30

    s + 75cos5x e la soluzione di (??), e risaliamo

    alla soluzione di (??) calcolando

    Y(x, t) = L1

    30

    s + 75cos5x

    (t) = 30e75t cos5x.

    ...torna su

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    22/54

    22 COMPLEMENTI

    Svolgimento dellesercizio ??.

    Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione della forma

    U(x, t) = T(t)X(x). Sostituendo dentro lequazione si ottiene

    T(t)X(x) = T(t)X(x) 4T(t)X(x)da cui

    T(t)T(t)

    + 4 =X(x)X(x)

    = 2,

    dove e, per ora, una costante arbitraria. Integrando separata-

    mente lequazione per T e perX si ha

    T(t) = e(2+4)t, X(x) = a cos x + b sin x,

    dove a e b indicano nuove costanti arbitrarie. Imponendo le

    condizioni al contorno otteniamo

    0 = U(0, t) = e(2+4)ta a = 0,

    0 = U(, t) = e(2+4)tb sin = n, cioe = n

    per qualunque numero intero n. E evidente che, se prendiamo

    semplicemente U(x, t) = e(n2+4)tb sin n per un certo numero

    intero n e un certo numero reale b, non riusciamo a far s che

    u(x, 0) soddisfi la condizione iniziale di (??). Ora pero, poiche

    lequazione e lineare, possiamo sommare fra loro soluzioni di

    questo tipo e otteniamo ancora una soluzione. Proviamo allora

    a prendere

    U(x, t) =nN

    e(n2+4)tbn sin n

    e a determinare i coefficienti bn in modo tale che sia soddisfatta

    la condizione iniziale di (??). Precisamente

    6sin x 4sin2x = U(x, 0) =nN

    bn sin n

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    23/54

    COMPLEMENTI 23

    e dunque b1 = 6, b2 = 4, bn = 0 se n = 3, 4, . Concludendo,abbiamo ottenuto la soluzione

    U(x, t) = 6e5t sin x 4e8t sin2x.

    Metodo di Laplace. Introduciamo la funzione ausiliaria u(x, s) =

    L(U(x, t))(s) e calcoliamoL(Ut(x, t)) (s) = su(x, s) U(x, 0) = su(x, s) 6sin x + 4sin 2x,L(Ux(x, t)) (s) = ux(x, s), L(Uxx(x, t)) (s) = uxx(x, s),

    u(0, s) = L(U(0, t)) (s) = L(0)(s) = 0,u(, s) =

    L(U(, t)) (s) =

    L(0)(s) = 0.

    Pertanto, se Y e la soluzione di (??), allora u deve risolvere la

    O.D.E. (rispetto a x (0, ))

    (1.17)

    su(x, s) 6sin x + 4sin 2x = uxx(x, s) 4u(x, s),u(0, s) = 0, u(, s) = 0,

    per ogni s nel dominio della trasformata di Y. Cerchiamo dap-

    prima una soluzione particolare della O.D.E. non omogenea(??),

    del tipo u(x, s) = A sin x + B sin2x. Sostituendo nellequazione

    si ha

    sA sin x + sB sin2x 6sin x + 4sin 2x= A sin x 4B sin2x 4A sin x 4B sin2x

    e dunque

    sA 6 = 5A

    sB + 4 = 8B

    A =6

    s + 5

    B = 4s + 8

    .

    E immediato verificare cheu(x, s) = 6s+5 sin x 4s+8 sin2x soddis-fa anche i dati di Cauchy di (??). Infine calcoliamo la soluzione

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    24/54

    24 COMPLEMENTI

    di (??)

    Y(x, t) = L1 6s + 5 sin x 4s + 8 sin2x (t)= 6e5t sin x 4e8t sin2x.

    ...torna su

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    25/54

    COMPLEMENTI 25

    Svolgimento dellesercizio ??.

    Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione del tipo

    U(x, t) = X(x)T(t); dallequazione differenziale si ha

    T(t)kT(t)

    =X(x)X(x)

    = 2,

    dunque

    T(t) = ek2t e X(x) = a cos(x) + b sin(x).

    Imponendo la condizione di bordo otteniamo

    Uo = U(0, t) = e2ta,

    da cui deduciamo che

    = 0, a = Uo,

    mentre su b non ce nessuna restrizione.

    E evidente che la funzione U(x, t) = e0tUo cos0 = Uo none soluzione di (??), perche non verifica la condizione iniziale

    U(x, 0) = 0. Possiamo pero sommare a questa soluzione tutte

    le funzioni del tipo bek2t sin(x) che desideriamo, perche la

    linearita dellequazione e i calcoli appena fatti ci mostrano che

    otterremo ancora una soluzione dellequazione differenziale che

    in piu verifica la condizione di contornoU(0, t) = Uo. Dovremmo

    allora determinare una famiglia di parametri e di coefficientib() in modo tale che

    0 = U(x, 0) = Uo +

    b()sin(x) o, eventualmente

    = Uo +

    b()sin(x)d.

    In sostanza, vogliamo sviluppare la funzione Uo in serie diFourier (di tipo seno) o, eventualmente, in integrale di Fouri-

    er (ancora di tipo seno), sulla semiretta x > 0. Ora, la funzione

    Uo e pari , e dunque il suo sviluppo di Fourier contiene solo

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    26/54

    26 COMPLEMENTI

    termini di tipo coseno. Inoltre essa non e neppure assolutamente

    integrabile. Dunque neanche questa strada e percorribile.

    Metodo di Laplace. Poniamo u(x, s) = L(U(x, t)) (s) e calcol-iamo:

    L(Ut(x, t)) (s) = su(x, s) U(x, 0) = su(x, s),L(Uxx(x, t)) (s) = uxx(x, s),

    u(0, s) = L(U(0, t)) (s) = L(Uo) (s) = Uos

    .

    Dunque se U risolve (??), allora u risolve

    (1.18)

    su(x, s) = kuxx(x, s) se x > 0,

    u(0, s) =Uos

    ,

    per ogni s nel dominio della trasformata di U. La soluzione

    generale della O.D.E. si scrive come

    u(x, s) = ae

    skx + be

    skx,

    in cui scegliamo subito a = 0 per il Teorema 1.4 (Parte 3).

    Imponiamo poi la condizione

    Uos

    = u(0, s) = b,

    e otteniamo u(x, s) = Uos e

    skx, da cui

    U(x, t) = UoL1

    1

    se

    skx

    (t)

    = Uox2

    kL1

    k

    x2se

    x2sk

    (t)

    = UoL11

    se

    s

    kt

    x2 .

    http://-/?-
  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    27/54

    COMPLEMENTI 27

    Il calcolo di questa antitrasformata e tuttaltro che banale. Noi

    lo faremo in un modo molto indiretto: calcoleremo con un ar-

    tificio la soluzione U(x, t) di (??), e dunque ricaveremo questa

    antitrasformata di conseguenza.

    Soluzioni particolari. Cerchiamo una soluzione di (??) del tipo

    U(x, t) = f

    x

    2

    kt

    ,

    dove f e una funzione da determinare. Calcoliamo

    Ut(x, t) = x4t

    ktf

    x

    2

    kt

    ,

    Ux(x, t) =

    1

    2kt f x

    2kt

    , Uxx(x, t) =

    1

    4kt f xkt ,

    Uo = U(0, t) = f(0), 0 = U(x, 0) = limz

    f(z).

    Sostituendo nellequazione otteniamo

    x4t

    ktf

    xkt

    = k

    1

    4ktf

    xkt

    ,

    ovvero

    2zf(z) = f(z) per ogni z > 0.Dunque U risolve (??) se, e solo se, f risolve lequazione ordi-

    naria con dati di Cauchy

    (1.19)

    2zf(z) = f(z) se z > 0,f(0) = Uo, lim

    zf(z) = 0.

    Integrando la O.D.E. abbiamo

    d

    dzlog |f(z)| = f

    (z)f(z)

    = 2z = ddz

    z2 da cui f(z) = cez2 ,dove la costantec ha lo stesso segno di f(z). Integrando ancoraotteniamo

    f(z) = k + cz

    0

    eu2

    du.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    28/54

    28 COMPLEMENTI

    Imponiamo poi le condizioni di Cauchy:

    Uo = f(0) = k0 = lim

    z+f(z) = k + c

    +0

    eu2

    du = k +c

    2,

    cioe c = 2k

    = 2Uo

    , s da ottenere

    f(z) = Uo

    1 2

    z0

    eu2

    du

    = Uoerfc (z)

    e dunque

    U(x, t) = Uo erfc

    x

    2

    kt

    .

    Osservazione 1.2. Confrontando il secondo e il terzo meto-

    do di risoluzione dellEsercizio ?? si ottiene

    L1

    1

    se

    s

    (z) = erfc

    1

    2

    z

    .

    ...torna su

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    29/54

    COMPLEMENTI 29

    Svolgimento dellesercizio ??.

    Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione del tipo

    U(x, t) = X(x) T(t). Dallequazione ricaviamo

    T(t)kT(t)

    =X(x)X(x)

    = 2,

    da cui

    T(t) = ek2t, X(x) = a cos(x) + b sin(x).

    Imponiamo poi le condizioni di bordo

    0 = Ux(0, t) = ek2tb b = 0,

    U1 = U(1, t) = ek2ta cos

    a = U1 se = 0,a qualsiasi se = (1+2n)

    2

    con n intero. Abbiamo cos ottenuto che, comunque scelti i

    coefficientian, la funzione

    U(x, t) = U1 ++n=0

    ane(1+2n)2 kt

    2 cos(1 + 2n)x

    2x

    risolve lequazione differenziale e le condizioni di contorno di

    (??). Andiamo ora a determinare i coefficienti an in modo tale

    che sia verificata la condizione iniziale

    Uo = U(x, 0) = U1 ++n=1

    an cos(1 + 2n)x

    2.

    SeUo = U1, e sufficiente scegliere an = 0 per ognin. Altrimenti,

    dovremo sviluppare la funzione costanteUoU1 in serie di coseninellintervallo (0, 1):

    Uo U1 =+

    m=1am cos

    mx

    2

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    30/54

    30 COMPLEMENTI

    dove

    am = 2(Uo U1)10

    cos mx2

    dx

    =4(Uo U1)

    m

    sin

    mx

    2

    x=1x=0

    =4(Uo U1)

    msin

    m

    2

    =

    0 se m = 2n,4(Uo U1)(1)n

    (1 + 2n)se m = 1 + 2n.

    Deduciamo allora che la condizione iniziale e soddisfatta se

    an =4(Uo U1)(1)n

    (1 + 2n),

    ovvero che la soluzione di (??) e

    U(x, t) = U1 +4(UoU1)

    +n=0

    (1)n1+ 2n

    e(1+2n)2 k

    22

    2t cos

    (1 + 2n)x

    2.

    Metodo di Laplace. Poniamou(x, s) = L(U(x, t)) (s) e calcoliamo

    L(Ut(x, t)) (s) = su(x, s)

    U(x, 0) = su(x, s)

    Uo,

    L(Uxx(x, t)) (s) = uxx(x, s),L(Ux(0, t)) (s) = L(0)(s) = 0,L(U(1, t)) (s) = L(U1) (s) = U1/s.

    Pertanto se U risolve (??), allora u risolve

    (1.20)

    su(x, s) Uo = kuxx(x, s) se 0 < x < 1,ux(0, s) = 0, u(1, s) = U1/s.

    E chiaro che u(x, s) = Uo/ s e una soluzione particolare delle-

    quazione non omogenea, ma non soddisfa le condizioni di Cauchy.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    31/54

    COMPLEMENTI 31

    Dovremo allora sommare la soluzione generale dellomogenea

    associata

    su(x, s) = kuxx(x, s) da cui u(x, s) = ae s

    kx + be

    skx.

    Ora, la soluzione generale dellequazione non omogenea si scrive

    come

    u(x, s) = aeskx + be

    skx + Uo/s;

    andiamo a determinare a e b in modo che siano soddisfatte le

    condizioni di Cauchy:

    0 = ux(0, s) = a sk

    + bs

    k a = b

    e dunque

    u(x, s) = 2a coshsk

    x +Uos

    .

    PoiU1s

    = u(1, s) = 2a coshs

    k+

    Uos

    a = U1 Uo2s cosh sk

    .

    Abbiamo dunque

    u(x, s) = (U1Uo)cosh skx

    s cosh sk+

    Uos

    ,

    e pertanto

    (1.21)

    U(x, t) = L1

    (U1 Uo) cosh skxs cosh sk

    + Uo

    s

    (t)

    = (U1 Uo)L1

    cosh skx

    s cosh

    sk

    (t) + Uo.

    Calcoliamo lultima antitrasformata rimasta usando la formula

    di inversione complessa. A tal scopo, consideriamo (per x e t

    sono fissati) la funzione

    f(s) =est cosh

    skx

    s coshsk s C.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    32/54

    32 COMPLEMENTI

    f ha evidenemente un polo semplice in s = 0, con residuo

    e0t cosh0kx

    cosh0k

    = 1.Ci sono anche altri poli: infatti, se z = z1 + iz2 e un numero

    complesso,

    cosh z=1

    2

    ez + ez

    =

    1

    2 ez1 (cos z2 + i sin z2) + e

    z1 (cos z2 i sin z2)= cosh z1 cos z2 + i sinh z1 sin z2.

    Dunque

    cosh(z) = 0 se

    cosh z1 cos z2 = 0

    sinh z1 sin z2 = 0

    cioe z2 = (1 + 2n)

    2 con n intero

    z1 = 0

    ovvero z = i(1 + 2n)2 con n intero. Ne segue che f(z) ha unpolo in ogni

    sn C tale che

    snk

    = i(1+2n)

    2, cioe sn = (1+2n)2k

    22

    4.

    Per determinare la molteplicita del polo, scomponiamo

    (s sn)f(s) =

    cosh

    sk

    s

    sn

    1est cosh

    sk

    x

    s,

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    33/54

    COMPLEMENTI 33

    dove la seconda funzione e olomorfa. Per quel che riguarda la

    prima funzione, coshsk

    e olomorfa e

    limssn

    cosh

    sk

    s sn =d

    dscosh

    s

    k

    s=sn

    =sinh

    snk

    2

    ksn

    =sinh i(1+2n)2i(1 + 2n)k

    =2sin (1+2n)2(1 + 2n)k

    =2(1)n

    (1 + 2n)k= 0,

    dunque

    cosh

    sk

    ssn e olomorfa e non nulla in sn. Ne segue checosh

    sk

    ssn

    1e olomorfa in sn, e dunque f ha un polo di ordine

    1 in sn con residuo

    limssn

    (s sn)est cosh

    skx

    s cosh

    sk

    = limssn

    s sncosh

    sk

    limssn

    est cosh

    skx

    s

    = (1)n(1 + 2n)k 2

    e(1+2n)2 k

    22

    4t cosh i(1+2n)x

    2

    (1 + 2n)2 k224

    = 4(1)n

    (1 + 2n)ke((1+2n)k)

    2t/4 cos(1 + 2n)x

    2.

    Segue allora dal Corollario 2.8 (Parte 3) che

    L1

    cosh sk

    xs cosh

    s

    k

    (t) =

    1 4k

    +n=0

    (1)n1+2n

    e(1+2n)2k22t/4 cos

    (1+2n)x

    2.

    Infine, sostituendo in (??) otteniamo la soluzione di (??):

    U(x, t) = U1+4(UoU1)

    k

    +

    n=0(1)n1+ 2n

    e((1+2n)k)2t/4 cos

    (1+2n)x

    2.

    http://-/?-
  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    34/54

    34 COMPLEMENTI

    Soluzioni particolari. Cerchiamo una soluzione di (??) del tipo

    U(x, t) = f

    x

    2

    kt

    ,

    dove f e una funzione da determinare. Calcoliamo

    Ut(x, t) = x4t

    ktf

    x

    2

    kt

    ,

    Ux(x, t) =1

    2

    ktf

    x

    2

    kt

    ,

    Uxx(x, t) =1

    4ktf

    xkt

    ,

    U(x, 0)= limz f(z),

    Ux(0, t) =1

    2

    ktf(0), U(1, t) = f

    1

    2

    kt

    .

    Vediamo allora che, imponendo la condizione di bordo U(1, t) =

    U1, otteniamof U1, che chiaramente non puo essere la soluzionedi (??), a meno che non sia Uo = U1 = 0!. Dunque in questo

    caso non e possibile determinare la soluzione in questa forma

    particolare!

    ...torna su

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    35/54

    COMPLEMENTI 35

    Svolgimento dellesercizio ??.

    Separazione delle variabili. Cerchiamo una soluzione del tipoU(x, t)

    = X(x)T(t). Procedendo come nellEsercizio ?? ricaviamo

    U(x, t) = [a cos x + b sin x] e2t,

    dove a, b e sono parametri da determinare. Poiche il dato

    inizialeUo(x) e una funzione dispari (infatti, sex > 0, Uo(x) =x + 1 = Uo(x)), e sufficiente considerare solo i seni, cioescegliere fin dallinizio a = 0. Imponiamo poi le condizioni di

    bordo

    0 = U(1, t) = b sin()e2t = n0 = U(1, t) = b sin e

    2t

    per qualunque intero n. Vediamo cos che, per ogni scelta dei

    coefficientibn, ogni funzione della forma

    U(x, t) =+n=1

    bnen22t sin nx

    verifica sia lequazione che i dati di contorno di (??). Andiamoallora a scegliere i coefficienti bn in modo da verificare anche la

    condizione iniziale

    Uo(x) = U(x, 0) =+n=1

    bn sin nx.

    Non dobbiamo fare altro che sviluppare in serie di seni la fun-

    zione Uo(x) nellintervallo (1, 1): cio e possibile perche Uo eeffettivamente dispari. Dunque, combinando le formule (1.21) e

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    36/54

    36 COMPLEMENTI

    con quanto visto nella Proposizione 1.12 (Parte 2) abbiamo

    bn = 210

    Uo(x)sin nxdx = 210

    (x + 1) sin nxdx =

    I P= 2

    x + 1

    ncos nx +

    1

    n22sin nx

    10

    =2

    n((1)n + 1) =

    0 se n e pari,4n se n e dispari.

    Concludendo, la soluzione di (??) e

    U(x, t) =4

    n0

    1

    2n + 1e(2n+1)

    22t sin nx.

    ...torna su

    http://-/?-
  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    37/54

    COMPLEMENTI 37

    Esempio 1.1. Si consideri il seguente problema:

    (1.22)

    9uxx + 16uyy = 0u(, y) = u(0, y) = 0

    u(x, 0) = f(x)

    u(x, ) = g(x)

    (x, y) [0, ] [0, ]

    a: Risolvere lequazione (??) per f, g generali.

    b: Trovare la soluzione esplicita nel caso f(x) = sin x e

    g(x) = 0.

    Esempio ??.a. Poiche il dominio della funzione u e [0, ] [0, ], nessuna delle variabili varia su un intervallo del tipo[0, +)o (, +); pertanto non e applicabile (in modo naturale) nela trasformazione diLaplace, ne quella di Fourier. Il metodo elet-

    tivo, tra quelli elementari, e dunque la separazione delle variabili.

    Poniamo pertanto u(x, y) = X(x) Y(y); lequazione diviene9X(x) Y(y) + 16X(x) Y(y) = 0,

    ossia

    9X(x)X(x)

    = 16 Y(y)

    Y(y)= k =costante,

    ossia, ancora

    9

    X(x)

    X(x) = k16 Y(y)

    Y(y)= k

    o, il che e lo stesso9X(x) k X(x) = 0

    16Y(y) + k Y(y) = 0Per risolvere ora lequazione per separazione delle variabili, con-

    sideriamo le prime due condizioni al bordo (quelle omogenee,

    ossia con gli zeri) u(, y) = u(0, y) = 0 che divengono

    X()

    Y(y) = X(0)

    Y(y) = 0.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    38/54

    38 COMPLEMENTI

    Pertanto, escludendo il caso banale Y(y) = 0 ( a cui corrisponde

    la soluzione banale u = 0), occorre imporre X(0) = X() =

    0. La prima equazione ottenuta per separazione delle variabili

    diviene cos

    9X(x) kX(x) = 0X(0) = 0

    X() = 0.

    La soluzione non banale puo esistere solo per k < 0 (gli altri

    casi si possono trattare a parte, per ogni buon fine); in tal caso

    (k < 0), si ha infatti:

    X(x) = A

    cos(

    k3

    x) + B

    sin(

    k3

    x)

    X(0) = 0X() = 0

    e quindi

    X(x) = A cos(k3 x) + B sin(

    k3 x)

    A = 0

    X() = 0,

    ossia X(x) = B sin(

    k3

    x)

    B

    sin(

    k3 ) = 0,

    sicche, escludendo, naturalmente, il caso banaleB = 0, sin(k3

    ) =

    0 o, il che e lo stessok3 = n (n intero, necessariamente pos-

    itivo, giacche lo ek3

    ) o k = 9n2. La soluzione per X e per-tanto X( x) = B sin(

    9n2

    3 x) = B sin(nx). In corrispondenza,la soluzione per Y e data da

    16Y(y) + kY(y) = 16Y(y) 9n2Y(y) = 0ossia,

    Y(y) = Ce3ny

    4 + De3ny

    4

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    39/54

    COMPLEMENTI 39

    o, meglio, per tenere conto della dipendenza dei parametri da n,

    X(x) = Bn sin(nx)

    Y(y) = Cne3ny

    4 + Dne 3ny

    4

    Le soluzioni ottenute per sovrapposizione (somma) sono dunque

    del tipo

    u(x, y) =n=1

    sin(nx)

    Cne3ny

    4 + Dne 3ny

    4

    dove, naturalmente, si e inglobata la costante Bn nelle costanti

    Cn, Dn.

    A questo punto si e tenuto conto delle condizioni9uxx + 16uyy = 0

    u(, y) = u(0, y) = 0.

    Per tenere conto delle altre due condizioni (al bordo)u(x, 0) = f(x)

    u(x, ) = g(x),

    imponiamole alla soluzione ora trovata. Si ha, ponendo appunto

    y = 0 e y = , rispettivamente:

    n=1 sin(nx) (Cn + Dn) = f(x)n=1 sin(nx)Cne 3n4 + Dne 3n4 = g(x)

    Pertanto, se gli sviluppi di f(x) e g(x) sonof(x) =

    n=1 Fn sin(nx)

    g(x) =

    n=1 Gn sin(nx),

    dove, come e noto dagli sviluppi in serie di seni in mezzo inter-

    vallo (per prolungamento dispari sullintero intervallo( , )),i coefficienti dello sviluppo sono dati da:

    Fn =

    2

    0f(x)sin(nx) dx

    Gn =2 0 g(x)sin(nx) dx

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    40/54

    40 COMPLEMENTI

    basta richiedere che:

    n=1 (Cn + Dn)sin(nx) = n=1 Fn sin(nx)n=1

    Cne

    3n4 + Dne

    3n4

    sin(nx) =

    n=1 Gn sin(nx),

    ossia: Cn + Dn = Fn

    Cne3n4 + Dne

    3n4 = Gn

    ossia, risolvendo il sistema di equazioni (per ogni n), ad esempio

    con la regola di Cramer

    Cn = Fn 1

    Gn e3n

    4 1 1e 3n4 e 3n4

    = e

    3n

    4 Fn Gne

    3n4 e3n4

    Dn =

    1 Fne 3n4 Gn 1 1e 3n4 e 3n4

    =Gn e 3n4 Fne

    3n4 e 3n4 ,

    ossia, cambiando segno (per comodita, ma inessenziale) a tutti i

    numeratori e denominatori (il denominatore e infatti ovviamente

    negativo nella precedente formulazione):

    Cn =e 3n4 Fn + Gn

    e3n4 e 3n4

    Dn =e3n4 Fn Gn

    e3n4 e 3n4

    In sintesi, la soluzione e cos:

    u(x, y) =

    n=1sin(nx)

    Cne

    3ny

    4 + Dne 3ny

    4

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    41/54

    COMPLEMENTI 41

    con Cn, Dn dati dalle formule precedenti e

    Fn = 20

    f(x)sin(nx) dx

    Gn =2

    0

    g(x)sin(nx) dx

    Lespressione esplicita e ovviamente troppo complessa perche

    valga la pena sostituire i valori di Fn, Gn nelle espressioni per

    Cn, Dn e queste nella serie che fornisce il valore di u(x, y). Le

    ultime tre formule costituiscono cos la soluzione del problema.

    Per completezza, facciamo vedere che la soluzione non banale

    puo esistere solo per k < 0 . Per k > 0 si ha infatti, per il

    problema (gia risolto sopra per il caso k > 0):

    9X(x) kX(x) = 0X(0) = 0

    X() = 0

    la soluzione

    X(x) = A ek3x + B e

    k3x

    X(0) = 0

    X() = 0

    e quindi

    X(x) = A ek3x + B e

    k3x

    A + B = 0

    A ek3 + B e

    k3 = 0

    e, giacche questultimo e un sistema di Cramer, con determinante 1 1ek3 ek3 = e

    k3 e

    k3 = 0,

    la sua sola soluzione e quella nulla, A = B = 0, e quindiX( x) =

    0, u(x, y) = 0.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    42/54

    42 COMPLEMENTI

    Lo stesso vale per il casok = 0 (ossia, lunica soluzione ottenuta

    per separazione delle variabili e, per k = 0, u(x, y) = 0).

    Esempio ??.b. Poiche, in questo caso, f(x) = sin x e g(x) = 0,

    e chiaro anzitutto che Gn = 0. Daltronde, poiche, in questo

    caso lo sviluppo di f e ovviamente f(x) = sin x, (sin x e tra

    le soluzioni ottenute per separazione delle variabili, anche senza

    sovrapposizione), si ha che tutti gli Fn = 0 tranne che pern = 1,

    quandoFn = F1 = 1. Dunque,dai calcoli appena svolti, si hanno

    tutti i coefficienti nulli, tranne che che per n = 1, quando si ha:

    C

    n = e

    3n4 Fn + Gn

    e 3n4 e 3n4 = e

    34

    1 + 0

    e 34 e 34 = e

    34

    e 34 e 34Dn =

    e3n4 Fn Gn

    e3n4 e 3n4 =

    e34 1 0

    e34 e 34 =

    e34

    e34 e 34

    u(x, y)= sin x

    e 34

    e34 e 34 e

    3y

    4 +e34

    e34 e 34 e

    3y4

    = sin xe 34 e 3y4 + e 34 e 3y4

    e34 e 34 = sin x

    e3y4 34 + e 3y4 + 34e34 e 34

    = sin xe 34 (y) + e34 (y)

    e34 e

    34

    = sin x2sinh

    34( y)

    2sinh34

    = sin xsinh

    34( y)

    sinh

    34

    .La soluzione e dunque

    u(x, y) = sin x sinh34( y)

    sinh

    34

    Si verifica (passo utile, ma non indispensabile) subito che la fun-

    zione trovata verifica le condizioni al bordo richieste e che e

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    43/54

    COMPLEMENTI 43

    soluzione dellequazione data; ad esempio

    u(, y) = sin sinh(3

    4 (y))sinh( 34 )

    = 0

    u(x, 0) = sin x sinh(3

    4())

    sinh( 34 )= sin x

    Si puo infine osservare che le semplificazioni ora svolte su u(x, y)

    sono utili ma non indispensabili (ossia, la prima espressione per

    u(x, y) e gia per se corretta e sufficiente)e che la soluzione trova-

    ta in questo caso poteva essere ottenuta direttamente per sep-

    arazione delle variabili (ossia, senza sovrapposizione). Peraltro,

    tale soluzione non e esattamente esponenziale nella variabile y,

    sicche il vantaggio della separazione delle variabili diretta nonsarebbe particolarmente immediato.

    Esempio 1.2. Si risolva il seguente problema ( > 0):

    (1.23)

    ut uxx = 0u(x, 0) = sin x

    u(0, t) = 0, u(2, t) = 0

    (x, t) [0, 2] [0, +)

    Poiche il dominio della funzione u e [0, 2] [0, +), solo lavariabile t varia su un intervallo del tipo [ 0, +

    ) o(

    , +

    );

    pertantonon e applicabile (in modo naturale) la trasformazionedi Fourier , ma solo quella di Laplace rispetto alla variabile t.

    Come si puo rammentare, pero, tale metodo ha lo svantaggio di

    dover ricorrere, per trovare la soluzione, alla antitrasformazione,

    che e agevole solo per dati particolarmente semplici. Si possono

    svolgere a parte i calcoli per verificare quando (in dipendenza

    dal parametro) la trasformazione di Laplace sia di uso agevole

    (caso peraltro gia trattato a lezione). Per sicurezza di risul-

    tati (non vi e il problema della antitrasformazione), resta ovvia-

    mente applicabile laseparazione delle variabili. Poniamo pertanto

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    44/54

    44 COMPLEMENTI

    u(x, t) = X(x) T(t); lequazione diviene

    X(x) T(t)X(x) T(t) = 0ossia

    X(x)X(x)

    =T(t)T(t)

    = k =costante

    ossia, ancora X(x)X(x) = kT(t)T(t) = k

    o, il che e lo stesso

    X(x) kX(x) = 0T(t)

    kT(t) = 0

    Per risolvere ora lequazione per separazione delle variabili, con-

    sideriamo le seconde due condizioni al bordo (quelle omogenee,

    ossia con gli zeri) u(2, t) = u(0, t) = 0 che divengono

    X(2) T(t) = X(0) T(t) = 0Pertanto, escludendo il caso banale T(t) = 0 ( a cui corrisponde

    la soluzione banale u = 0), occorre imporre X( 0) = X(2) =

    0. La prima equazione ottenuta per separazione delle variabili

    diviene cos

    X(x)

    kX(x) = 0

    X(0) = 0

    X(2) = 0

    come al solito, la soluzione non banale puo esistere solo perk < 0

    (gli altri casi si possono trattare a parte, per ogni buon fine,

    come visto nello svolgimento dellesercizio precedente); in tal

    caso, infatti si ha

    X(x) = A cos(kx) + B sin(kx)X(0) = 0

    X(2) = 0e quindi

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    45/54

    COMPLEMENTI 45

    X(x) = A cos(kx) + B sin(kx)

    A = 0

    X(2) = 0

    ossia

    X(x) = B sin(kx)

    B sin(k2) = 0sicche, escludendo, naturalmente, il caso banale B = 0, si

    deve avere sin(k2 ) = 0 o, il che e lo stessok2 = n

    (n intero, necessariamente positivo, giacche lo ek2) o k =

    n224 .

    La soluzione per X e pertanto X( x) = B sin(

    n22

    4x) =

    B sin(nx2

    ). In corrispondenza, lequazione per T e data da

    T(t) kT(t) = T(t) + n22

    4T(t) = 0

    ossia,

    T(t) = Cen22t

    4

    o, meglio, per tenere conto della dipendenza dei parametri

    da n,X(x) = Bn sin(nx2 )

    T(t) = Cnen22t

    4

    Le soluzioni ottenute per sovrapposizione (somma) sono dunque

    del tipo

    u(x, t) =n=1

    Cn sin(nx2

    )en22t

    4

    dove, naturalmente, si e inglobata la costanteBn nella costante

    Cn. A questo punto si e tenuto conto delle condizioni

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    46/54

    46 COMPLEMENTI

    ut uxx = 0u(0, t) = 0

    u(2, t) = 0Per tenere conto dellaltra condizione (iniziale) u(x, 0) =

    sin x imponiamola alla soluzione ora trovata. Si ha, ponendo

    appunto t = 0:

    n=1

    Cn sin(nx2

    ) = sin x

    Notiamo (e vi si faccia attenzione) che, in generale, sin xnon e del tipo sin(nx

    2) (questo non e, ad esempio, il caso per

    = 1). Pertanto, bisogna applicare il metodo generale:

    se lo sviluppo di sin x e

    sin x =n=1

    Fn sin(nx

    2)

    n=1

    Cn sin(nx2

    ) =n=1

    Fn sin(nx

    2)

    basta richiedere che Cn = Fn.

    Ora, come e noto dagli sviluppi in serie di seni in mezzo

    intervallo di lughezza L (per prolungamento dispari sullintero

    intervallo[L, L]: in questo caso e L = 2)Fn =

    2L

    L

    0 f(x)sin(nxL

    ) dx = 22

    2

    0sin x sin(nx2 ) dx =

    2

    0sin x sin(nx2 ) dx

    che, per le formule di prostaferesi e Werner, si puo scrivere:

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    47/54

    COMPLEMENTI 47

    Fn =1

    220

    cos

    xnx

    2 cosx + nx2 dx =

    =1

    2

    20

    cos

    x( n2

    ) cos

    x( +

    n

    2)

    dx =

    =1

    2

    sin

    x( n2

    )

    n2 sin

    x( + n

    2)

    + n2

    x=2x=0

    =

    =1

    2

    sin

    2( n2 )

    n2

    sin

    2( + n2 )

    + n2

    In sintesi, la soluzione e cos:

    u(x, t) =n=1

    sin(nx

    2) Cnen

    22t4

    con Cn = Fn dati dalle formule :

    Cn = Fn =1

    2

    sin

    2( n2 )

    n2 sin

    2( + n2 )

    + n2

    Lespressione esplicita e ovviamente troppo complessa perche

    valga la pena sostituire i valori di Fn = Cn nelle espressioniprecedenti. Le ultime due formule costituiscono cos la soluzione

    del problema. Osserviamo che, a rigore, le formule preceden-

    ti non si applicano quando = n2

    (ovviamente, in tal caso si

    avrebbe una divisione per 0 nlle formule per Cn = Fn). Quan-

    do pero = n2

    , come abbiamo osservato allinizio, di fatto lo

    sviluppo di sin x e proprio il solo termine sin(nx2

    ) = sin x.

    Tale caso particolare e dunque addirittura piu semplice di quello

    generale.

    Volendo (ma non e affatto necessario), si potrebbe semplificare

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    48/54

    48 COMPLEMENTI

    lespressione ottenuta, al modo seguente (ricordando che sin(t +

    n) = (

    1)n sin(t)):

    Fn =1

    2

    sin(2 n))

    n2 sin (2 + n))

    + n2

    =

    =1

    2

    sin(2 n)

    n2

    sin(2 + n) + n

    2

    =

    =1

    2

    (1)n sin(2)

    n2

    (1)n sin(2)

    + n2

    =

    =1

    2(1)n sin(2)

    1

    n2 1

    + n2

    =

    = 12

    (1)n sin(2)

    +n2 +

    n2

    n2

    + n2 =

    =1

    2(1)n sin(2)

    n

    n2

    + n2

    Esempio 1.3. Si risolva il seguente problema (c > 0)

    (1.24)

    utt c2 uxx = 0u(0, t) = u(, t) = 0

    u(x, 0) = 0

    ut(x, 0) = f(x)

    (x, t) [0, ] [0, +)

    dove f e la funzione

    f(x) =

    x x2, se x [0, 2 ]

    0, se x [2 , ]e R.

    Poiche il dominio della funzione u e [0, ] [0, +), solo lavariabile t varia su un intervallo del tipo [ 0, +) o(, +);

    pertantonon e applicabile (in modo naturale) la trasformazione

    di Fourier , ma solo quella di Laplace rispetto alla variabile t.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    49/54

    COMPLEMENTI 49

    Come si puo rammentare, pero, tale metodo ha lo svantaggio di

    dover ricorrere, per trovare la soluzione, alla antitrasformazione,

    che e agevole solo per dati particolarmente semplici. Si possono

    svolgere a parte i calcoli per verificare quando (in dipendenza

    dal parametro ) la trasformazione di Laplace sia di uso agev-

    ole. In questo caso, pero, cio non si verifica mai (per alcun valore

    del parametro ). Daltra parte, giacche la soluzione ottenuta

    per separazione delle variabili conduce in generale ad una serie,

    non ci si puo aspettare che la soluzione (ottenuta per antitrasfor-

    mazione) sia semplice.

    Per sicurezza di risultati ( non vi e il problema della antitrasfor-

    mazione), resta ovviamente applicabile la separazione delle vari-

    abili. Poniamo pertantou(x, t) = X(x)T(t); lequazione divieneX(x) T(t) c2X(x) T(t) = 0

    ossiaX(x)X(x)

    =T

    (t)

    c2T(t)= k =costante

    ossia, ancora X(x)X(x)

    = kT(t)

    c2T(t) = k

    o, il che e lo stesso X(x) kX(x) = 0T(t) c2kT(t) = 0

    Per risolvere ora lequazione per separazione delle variabili, con-

    sideriamo le seconde due condizioni al bordo (quelle omogenee,

    ossia con gli zeri) u(0, t) = u(, t) = 0 che divengono

    X(0) T(t) = X() T(t) = 0Pertanto, escludendo il caso banale T(t) = 0 ( a cui corrisponde

    la soluzione banale u = 0), occorre imporre X( 0) = X() = 0.

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    50/54

    50 COMPLEMENTI

    Come al solito, la soluzionenon banalepuo esistere solo perk < 0

    (gli altri casi sipossonotrattare a parte, per ogni buon fine, come

    visto nello svolgimento dellesercizio 1); in tal caso, infatti si ha

    X(x) = A cos(kx) + B sin(kx)X(0) = 0

    X() = 0

    e quindi

    X(x) = A cos(kx) + B sin(kx)A = 0

    X() = 0

    ossia X(x) = B sin(kx)

    B sin(k) = 0sicche, escludendo, naturalmente, il caso banale B = 0, si deve

    avere sin(k) = 0 o, il che e lo stessok = n (n intero,

    necessariamente positivo, giacche lo ek) o k = n2. La

    soluzione perX e pertanto X( x) = B sin(

    n2x) = B sin(nx).In corrispondenza, lequazione per T e data da

    T(t) kT(t) = T(t) + c2n2T(t) = 0ossia,

    T(t) = C cos(cnt) + D sin(cnt)o, meglio, per tenere conto della dipendenza dei parametri da n,

    X(x) = Bn sin(nx)T(t) = Cn cos(cnt) + Dn sin(cnt)

    Le soluzioni ottenute per sovrapposizione (somma) sono dunque

    del tipo

    u(x, t) =

    n=1sin(nx) (Cn cos(cnt) + Dn sin(cnt))

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

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    COMPLEMENTI 51

    dove, naturalmente, si e inglobata la costante Bn nelle costanti

    Cn, Dn. A questo punto si e tenuto conto delle condizioni

    utt c2uxx = 0u(0, t) = 0

    u(, t) = 0

    Per tenere conto delle altre condizioni (iniziali)u(x, 0) = 0

    ut(x, 0) = f(x)

    imponiamole alla soluzione ora trovata. Si ha, ponendo appunto

    t = 0: n=1

    Cn sin(nx) = 0Da cui si ha subito Cn = 0. Inoltre, per quanto concerne la

    derivata rispetto a t, si ha in generale

    ut(x, t) =n=1

    sin(nx) (cnCn sin(cnt) + cnDn cos(cnt))

    e, ponendo di nuovo t = 0:

    n=1cnDn sin(nx) = f(x)

    Se lo sviluppo di f(x) e

    f(x) =n=1

    Fn sin(nx)

    si ha: n=1

    cnDn sin(nx) =n=1

    Fn sin(nx)

    e basta richiedere che cnDn = Fn, ossia.

    Dn =Fncn

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    52/54

    52 COMPLEMENTI

    Ora, come e noto dagli sviluppi in serie di seni in mezzo intervallo

    di lughezza L (per prolungamento dispari sullintero intervallo[

    L, L]:

    in questo caso e L = )

    Fn =2

    L

    L0

    f(x)sin(nx

    L) dx =

    2

    0

    f(x)sin(nx) dx

    che, ricordando lespressione di f(x) :

    f(x) =

    x x2, se x [0, 2 ]

    0, se x [2 , ]si puo scrivere:

    Fn =2

    20

    x x2 sin(nx) dx +

    2

    0sin(nx) dx =

    =2

    2

    0

    x x2 sin(nx) dx

    Integrando per parti col fattore differenzialesin(nx) dx = d(cos(nx)n )si ha:

    Fn =2

    2

    0

    x x2 d(cos(nx)

    n) =

    =

    2

    x x2

    cos(nx)

    nx=

    2

    x=0 2

    2

    0 ( 2x)cos(nx)

    n

    dx =

    =2

    2

    2

    2cos(n

    2 )

    n

    +

    2

    2

    0

    ( 2x) cos(nx)n

    dx =

    =2

    2

    2

    2

    4

    cos(n

    2 )

    n

    +

    2

    n

    2

    0

    ( 2x)cos(nx) dx =

    =2

    n

    2

    4( 2)

    cos(n

    2)

    +2

    n

    2

    0

    ( 2x)cos(nx) dx =

    =

    2n( 2) cosn

    2+2

    n 2

    0

    ( 2x)cos(nx) dx

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    53/54

    COMPLEMENTI 53

    Integrando nuovamente per parti col fattore differenzialecos(nx) dx =

    d( sin(nx)

    n

    ) lultimo integrale diviene:

    =2

    n

    2

    0

    ( 2x) d(sin(nx)n

    ) =

    =2

    n

    ( 2x)

    sin(nx)

    n

    x=2

    x=0

    2n

    2

    0

    ( 2)

    sin(nx)

    n

    dx =

    =2

    n

    2

    2

    sin(n2 )n

    +

    4

    n2

    2

    0

    sin(nx) dx =

    =2

    n2 (1 )

    sin(n

    2)

    +

    4

    n2

    cos(nx)n

    x=2

    x=0

    =

    = 2n2

    (1 )sin(n 2

    ) + 4n2

    cos(n2 ) + 1n

    =

    =2

    n2(1 )sin(n

    2) +

    4

    n3

    1 cos

    n

    2

    e si ha cos:

    Fn =

    2n( 2) cos

    n

    2

    +

    2

    n

    2

    0

    ( 2x)cos(nx) dx =

    =

    2n( 2) cos

    n

    2

    +

    2

    n2(1 )sin(n

    2) +

    +

    4

    n3

    1 cosn2In sintesi, la soluzione e cos:

    u(x, t) =n=1

    sin(nx) (Cn cos(cnt) + Dn sin(cnt))

    con Cn = 0 e Dn dati dalle formule :

    Dn =Fncn

    dove Fn ha lespressione precedente. Lespressione esplicita e

    ovviamente troppo complessa perche valga la pena sostituire i

  • 7/28/2019 Equazioni Alle Derivate Parziali

    54/54

    54 COMPLEMENTI

    valori di Fn nelle espressioni precedenti. Le ultime tre formule

    costituiscono cos la soluzione del problema.