ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe
Prot. N. 1984/C15
5 AM
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Opzione: MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
(codice IPMM)
Anno Scolastico 2017/2018
2
INDICE
1. PROFILO DELL’INDIRIZZO ................................................................................................... 3
2. PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA .............................................................................. 3
3. PROFILO DELLA CLASSE ..................................................................................................... 5
3.1 DOCENTI .................................................................................................................. 6
3.2 ELENCO ALUNNI CLASSE QUINTA ....................................................................... 6
4. ATTIVITA’ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE ................................................. 7
5. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ............................................................................. 8
6. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI .................................................... 9
7. CRITERI PER LA PROGETTAZIONE DELLE PROVE INTEGRATE .................................... 9
8. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO ........................................ 10
9. PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO ............................................. 10
10. ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ................................................................ 11
11. ELENCO ALLEGATI INTERNI AL DOCUMENTO ................................................................ 12
11.1 ALLEGATO A - Programma consuntivo per ciascuna disciplina di insegnamento . 12
11.2 ALLEGATO B - Prospetto riepilogativo crediti scolastici e tabella assegnazione ... 12
11.3 ALLEGATO C - Tabellone scrutinio classe quarta (con voti e crediti) .................... 12
11.4 ALLEGATO D - Simulazione prima prova di esame ............................................... 12
11.5 ALLEGATO E - Simulazione seconda prova di esame ........................................... 12
11.6 ALLEGATO F - Simulazione terza prova di esame ................................................. 12
11.7 ALLEGATO G – Griglie di valutazione .................................................................... 12
11.8 ALLEGATO H – Attività svolte in Alternanza Scuola Lavoro .................................. 12
12. RELAZIONI ESTERNE AL DOCUMENTO ........................................................................... 12
12.1 Relazione prevista dalla legge 170/2010 ................................................................ 12
12.2 Documenti di Certificazione di Alternanza Scuola Lavoro ...................................... 12
3
1. PROFILO DELL’INDIRIZZO
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’I.I.S. “GALILEI-FERRARI” nasce nell’anno scolastico 2011/2012 dalla fusione di due istituti,
l’IPSIA “G.Galilei” di Via Lavagna, 8-Torino e l’ITIS “E.Ferrari” di via Gaidano, 126- Torino.
La Dirigenza e gli uffici amministrativi si trovano nella sede di Via Lavagna, 8.
- Sez. PROFESSIONALE
(SEDE DI VIA LAVAGNA, 8 – TORINO )
CORSI DIURNI E SERALI
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Opzione MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Con qualifica regionale triennale per OPERATORE ALLA RIPARZIONE DEI
VEICOLI A MOTORE
Opzione APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI
Con qualifica regionale triennale per OPERATORE ELETTRICO
2. PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e
manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi,
impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali
(elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in
relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
- Controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del
loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla
salvaguardia dell’ambiente;
- Osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli
interventi;
4
- Organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative
al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
- Utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono;
- Gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
- Reperire e interpretare documentazione tecnica;
- Assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;
- Agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi
autonome responsabilità;
- Segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
- Operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Manutenzione mezzi di
trasporto” specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo,
coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con
competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e
impianti inerenti i mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” -
opzione “Manutenzione mezzi di trasporto” consegue i risultati di apprendimento descritti in
termini di competenze:
1. Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di
trasporto.
2. Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
3. Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del
mezzo di trasporto e delle relative parti, oggetto di interventi di manutenzione nel contesto
d’uso.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i materiali impiegati, allo scopo di
intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite.
5
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti relativi al mezzo di trasporto.
6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli impianti
relativi, collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica degli utenti.
7. Agire nel sistema della qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche
e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Mezzi di
trasporto”, sono sviluppate e integrate incoerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le
esigenze del territorio.
3. PROFILO DELLA CLASSE
La classe è formata da venti studenti, in parte (circa la metà) frequentanti l’Istituto dal primo anno
ed in parte provenienti da altre realtà formative (formazione professionale, istituto tecnico e liceo);
tutti gli allievi provenienti da altri Istituti hanno comunque fatto parte della 4AM nel precedente
anno scolastico.
L’impegno della Classe è stato in generale discontinuo e talvolta carente: la classe ha ottenuto
pertanto un rendimento nel complesso appena sufficiente, sfruttando solo in parte le proprie
potenzialità e lasciandosi trasportare da non rari periodi di scarsa collaborazione ed interesse per
le attività didattiche, nonostante i numerosi stimoli e sollecitazioni degli insegnanti. Solo pochi
allievi sono riusciti a conseguire un profitto discreto o buono, grazie ad un certo impegno e
all’interesse per i contenuti di talune discipline, in particolare per quelle di indirizzo.
La necessità di riprendere concetti (teorici o pratici) e l’atteggiamento spesso passivo della
Classe non ha consentito uno svolgimento approfondito dei programmi, causando così un
generale rallentamento dell’attività didattica.
Si è cercato di colmare i debiti del primo periodo didattico e del secondo periodo intermedio con
attività di recupero infracurricolare, tuttavia permangono alcune lacune nella preparazione di
base sia nell’area tecnico-scientifica che nell’area umanistica. Anche le capacità espressive, orali
e scritte, risultano talvolta limitate.
I rapporti all’interno del gruppo classe sono accettabili così come l’atteggiamento disciplinare,
nonostante alcuni (ma non rari) episodi riguardanti singoli allievi.
6
Nella classe sono presenti due allievi di cui alla legge 170/2010 ed un allievo in situazione di
disabilità (programmazione differenziata).
3.1 DOCENTI
MATERIA
DOCENTE
Ore sett. e
annuali
Continuità didattica
dal 4o anno
Italiano e Storia PROCOPIO CARMELA 6 / 198 SI
Lingua straniera (Inglese)
SCAGLIUSI ANGELA 3 / 99 NO
Matematica SOLLAMI CALOGERO 3 / 99 SI
Tecn. Tecn Inst. Manut. ROCCATELLO ALESSANDRO 7 / 231 SI
Codocenza CATALDO GIACINTO 2 / 66 NO
Tecn. Mecc e Appl. AUREA VINCENZO 4 / 132 SI
Codocenza CATALDO GIACINTO 2 / 66 NO Tecnologie Elettriche ed Elettroniche
FORNERO GIOVANNI 3 / 99 SI
Codocenza NATTA PAOLO MARIA 2 / 66 NO
LABORATORIO TECNOLOGICO ED ESERCITAZIONI
CASTRONOVO IGNAZIO 3 / 99 SI
EDUCAZIONE FISICA TIRONE GIUSEPPE 2 / 66 NO
RECUPERO ORARIO ROSA STEFANO 2 / 66 NO
SOSTEGNO
VERDIGLIONE ANDREA ABRUZZESE SANDRO CALABRO’ GIUSEPPE GIOVANNI PINTAURA GIUSEPPE
3.2 ELENCO ALUNNI CLASSE QUINTA
POS. COGNOME E NOME
1 CAPATTI LUCA
2 CAROTENUTO ALESSANDRO
3 COSTEA OVIDIU FLORIN
4 CURESTIUC SABIN EDUARD
5 DE FEO STEFANO
7
6 GANAM HAMZA
7 GRUIA RAIMOND MIHAI
8 IANNUCI DANIELE
9 ISTRATI EUGENIU
10 LINGUA ALESSANDRO
11 MARIUT IULIAN
12 MHILLI MARKELJAN
13 MOROSANU ALBERT MANUEL
14 PARANI SIMONE
15 PILOTTO ANDREA
16 PULLARA NICOLAS
17 SAAID YASSIN
18 TIMIS IONUC OVIDIU
19 VALLIFUOCO ALESSIO
20 VENTURA SIMONE
4. ATTIVITA’ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE
Materia Modalità di recupero
Individuale Di gruppo In orario curricolare
Corsi extra curricolari
Attività di sportello
ITALIANO x x STORIA x x INGLESE x x MATEMATICA x x TECN. TECN INST. MAN.
x x
TECN. MECC E APPL.
x x
LAB. TECNOLOGICI x x TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
x x x
EDUCAZIONE FISICA x
8
5. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
LIVELLO Voto
in 10/10
Voto in
15/15
Voto in
30/30 GIUDIZI E LORO SIGNIFICATO
Basso
1 1 1-2 NULLO L’alunno rifiuta immotivatamente il momento valutativo.
2
2-3
3-6
IMPREPARATO Impreparazione manifesta dell’allievo, che pur accetta il momento valutativo.
3
4-5
7-10
INSUFFICIENZA GRAVISSIMA L’alunno non conosce gli argomenti proposti. Non ha conseguito le abilità richieste e mostra di non conoscere minimamente gli elementi base della disciplina.
4
6-7
11-14
INSUFFICIENZA GRAVE L’alunno conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti proposti. Commette gravi errori e non possiede la logica interna della disciplina.
Medio- Basso
5
8-9
15-19
INSUFFICIENTE L’alunno conosce in modo non completo e superficiale gli argomenti proposti. Ha conseguito delle abilità ma non sempre le utilizza in compiti semplici.
Medio
6
10-11
20-22
SUFFICIENTE L’alunno conosce gli argomenti fondamentali, ma non approfonditamente. Non commette errori eseguendo compiti semplici.
Medio- alto
7
12-13
23-26
DISCRETO L’alunno conosce e comprende in modo analitico. Non commette errori ma imprecisioni.
8
14
27-28
BUONO L’alunno ha padronanza degli argomenti e non commette errori. Ha conoscenze autonome e valuta criticamente i contenuti
Alto
9
15
29-30
OTTIMO L’alunno si organizza in modo autonomo in situazioni nuove, con padronanza e senza errori.
10
ECCELLENTE L'alunno non solo dimostra autonomia e piena padronanza nella conoscenza dei contenuti, ma li rielabora con originalità.
9
6. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Numero di verifiche sommative effettuate, nell’intero arco dell’anno, utilizzando le diverse tipologie di prove sotto elencate:
MATERIA
Colloqui
orali
Prove scritte
Temi/ Relazioni
Trattazionisintetiche
Prove semi-
strutturate
Prove
strutturate
Altro
ITALIANO 4 5 STORIA 4 MATEMATICA 2 5
INGLESE 2 2 2 simulazioni terza
prova esame di stato
TECN. TECN. INST. MAN.
4 Almeno 4
3 2 simulazioni esame stato
+ Schede di
comprensione e approfondimento manuali officina
TECN. MECC E APPL.
2 7 2
LAB. TECNOLOGICI 4 2 praticheTECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
4 6 6
EDUCAZIONE FISICA
1 7 pratiche
7. CRITERI PER LA PROGETTAZIONE DELLE PROVE INTEGRATE
La classe ha svolto le seguenti simulazioni di prove scritte dell’Esame di Stato:
- n° 2 simulazioni della prima prova scritta nelle date: 19/4/18 e 17/05/18, durata 6 ore
- n° 2 simulazioni della seconda prova scritta in data 26/3/18 e 9/5/18, durata 6 ore.
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia, il
consiglio di questa classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi
definiti nella programmazione didattica, ha individuato come particolarmente significativi i legami
concettuali esistenti fra le seguenti aggregazioni di discipline:
10
Discipline coinvolte
Numero e tipologia quesiti per disciplina
durata della prova
data
Prima simulazione terza prova
INGLESE
TMA
TEE
LAB. TECNOLO.
lettura di un testo in inglese tecnico con risposta a tre domande aperte sullo stesso
n.3 quesiti tipo B
n.3 quesiti tipo B
n.3 quesiti tipo B
150 min
10/4/18
Seconda simulazione terza prova
INGLESE
TMA
TEE
LAB. TECNOLO.
lettura di un testo in inglese tecnico con risposta a tre domande aperte sullo stesso
n.3 quesiti tipo B
n.3 quesiti tipo B
n.3 quesiti tipo B
150 min
10/5/18
Durante le simulazioni di Terza prova è stato consentito l’uso di calcolatrice, manuale di
meccanica, e dizionario bilingue italiano-inglese. Ai tempi programmati per le prove scritte è stato
aggiunto un ulteriore tempo di 30 min. (terza prova) e 60 min. (prima e seconda prova),
conformemente alla legge 170/2010 (“Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”).
8. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per quanto riguarda il credito scolastico, il Consiglio di Classe decide di tenere in considerazione,
oltre alla media dei voti dell’anno in corso e all’andamento dei due precedenti, l’assiduità nella
frequenza, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e gli eventuali crediti
formativi.
9. PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO
PATENTINO DELLA ROBOTICA - COMAU
Un allievo della 5^AM ha frequentato il corso (nell’ambito dell’alternanza Scuola-Lavoro e che
amplia l’offerta formativa dell’Istituto) per ottenere il “patentino COMAU della Robotica”: COMAU
e l’Unione industriale hanno ideato un percorso formativo che consente agli studenti di entrare in
contatto con l’Azienda ed acquisire competenze in ambito robotico.
Il percorso consente di ottenere un certificato riconosciuto a livello interazionale: la formazione
prevede una fase di online, una in presenza (erogata dai docenti della scuola ma utilizzando
11
sempre la piattaforma formativa COMAU), un test finale online ed una giornata presso l’Azienda
per svolgere le prove conclusive (teoriche e pratiche).
- PROGETTO GM EDU
La classe ha partecipato ad incontri presso l’Istituto con aziende del settore automotive, mirate
alla formazione e all’aggiornamento professionale su componenti e sistemi impiegati nei veicoli a
motore.
ALTRE ATTIVITA’
La classe ha partecipato ad uscite didattiche e formative inerenti anche al percorso di Alternanza
Scuola Lavoro: il dettaglio di tali attività è visibile nelle schede di certificazione dei singoli
studenti.
10. ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
La nuova legge di riforma n° 107/15 all'art. 1 dal comma 33 al comma 44 introduce e
regolamenta l'obbligo di alternanza scuola-lavoro da svolgersi per tutti gli alunni nell'ultimo
triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Più in particolare il D.Lgs 15/4/2005, n. 77
applicativo della l. 28/03/2003, n. 53 (riforma Moratti) ha introdotto la normativa sull’alternanza
scuola-lavoro. La nuova legge di riforma amplia questa possibilità rendendola obbligatoria per
tutti gli alunni dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado nella misura di 200
ore nei licei e 400 ore negli istituti tecnici e professionali nell'ambito del triennio. Queste si
possono svolgere anche durante il periodo di sospensione dell’attività didattica e all'estero.
Per quanto riguarda il monte ore previsto dalle attività di ASL si riporta quanto contenuto nella
guida operativa per le scuole (MIUR, cap. 13): “Per quanto riguarda la frequenza dello studente
alle attività di ASL, nella more dell’emanazione della carta dei diritti e dei doveri degli studenti in
alternanza scuola lavoro, concernete i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di
secondo grado impegnati in percorsi di formazione di cui all’articolo 4 della legge 28 marzo 2003,
N°53 come definiti al decreto Legislativo del 15 aprile 2005, N°77”, ai fini della validità del
percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno i tre quarti del monte ore previsto
dal progetto”.
12
11. ELENCO ALLEGATI INTERNI AL DOCUMENTO
11.1 ALLEGATO A - Programma consuntivo per ciascuna disciplina di
insegnamento
11.2 ALLEGATO B - Prospetto riepilogativo crediti scolastici e tabella assegnazione
11.3 ALLEGATO C - Tabellone scrutinio classe quarta (con voti e crediti)
11.4 ALLEGATO D - Simulazione prima prova di esame
11.5 ALLEGATO E - Simulazione seconda prova di esame
11.6 ALLEGATO F - Simulazione terza prova di esame
11.7 ALLEGATO G – Griglie di valutazione
11.8 ALLEGATO H – Attività svolte in Alternanza Scuola Lavoro
12. RELAZIONI ESTERNE AL DOCUMENTO
12.1 Relazione prevista dalla legge 170/2010
12.2 Documenti di Certificazione di Alternanza Scuola Lavoro
I documenti di certificazione del percorso di ASL sono a disposizione della Commissione in quanto parte del fascicolo personale del singolo studente.
Torino, 15 maggio 2018 Il Dirigente Scolastico (ing. Anna Luisa Chiappetta)
ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe
5 AM
ALLEGATO A - Programma consuntivo per ciascuna disciplina di insegnamento
Anno Scolastico 2017/2018
Anno Scol. 2017/2018 Classe: 5a AM Materia: TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI Docente: AUREA Vincenzo, ITP: CATALDO Giacinto Libri di testo adottato: Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Vol. 2 e 3.di Caligaris, Fava, Tomasello, Pivetta; Edizioni: HOEPLI; Principi di meccanica e macchine a fluido di P. Malaguti e A. Zanon CAPPELLI EDITORE; Ma-nuale di Meccanica di Caligaris, Fava, Tomasello Edizioni: HOEPLI; Appunti del docente. Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n. 114 su n. 132 ore previste.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) - Conoscere le sollecitazioni semplici e i criteri di resistenza dei materiali per un dimensiona-mento di massima - Conoscere i principi di funzionamento e le diverse tipologie di giunti, innesti e freni - Conoscere le principali caratteristiche e tipo-logie di cuscinetti radenti e volventi - Conoscere i parametri di base, le principali tipologie e applicazioni di ruote dentate e cin-ghie per trasmissioni - Conoscere il principio di funzionamento di un volano - Conoscere le caratteristiche principali dei mo-tori ad accensione comandata e per compres-sione - Conoscere i principali cicli termodinamici ideali - Conoscere le curve caratteristiche dei motori e i principali parametri - Conoscere i principi di base della statistica - Conoscere gli obiettivi del Project Manage-ment - Conoscere la definizione e rappresentazione di una distinta base.
- Saper individuare gli effetti di forze e momenti su-gli organi meccanici e riconoscere le cause che con-tribuiscono alla fatica e alla rottura - Saper impostare un calcolo di verifica di un albero di trasmissione - Saper leggere schemi di disegni di organi di mac-chine principali; riconoscere gli alberi di trasmissio-ne, gli assi e i relativi perni e supporti - Saper riconoscere ed individuare le tipologie di cu-scinetti opportune in funzione delle condizioni di carico - Saper proporzionare i parametri principali di una ruota dentata sulla base del modulo - Saper interpretare il funzionamento di cambio e differenziale - Saper confrontare le caratteristiche e le prestazioni delle principali tipologie di cinghie - Saper effettuare il calcolo della cilindrata e la velo-cità media del pistone - Saper interpretare i principali cicli termodinamici ideali e confrontarli con il ciclo indicato - Saper interpretare il diagramma di Gauss e calcola-re valore medio e scarto quadratico medio - Saper interpretare la rappresentazione grafica di una distinta base
Contenuti
MOD 1 RICHIAMI SU SOLLECITAZIONI SEMPLICI E CRITERI DI RESISTENZA DEI MATERIALI
Sollecitazioni semplici: trazione, legge di Hooke, grafico tensione-deformazione; compres-sione, taglio, flessione, torsione
Sollecitazioni composte: sforzo normale e momento flettente; flessione e taglio, taglio e tor-sione; flessione e torsione
Criteri di resistenza: sollecitazioni statiche, dinamiche, a fatica; tensione ammissibile.
MOD 2 PROGETTO VERIFICA E DISEGNO DEI PRINCIPALI ORGANI DELLE MACCHINE Alberi e assi; perni e sedi; cenni su verifica a pressione specifica e riscaldamento dei perni;
esempi di schemi costruttivi e lettura del disegno di un albero di trasmissione con puleggia e ruota dentata
Analisi del procedimento per la verifica di un albero di trasmissione con esempi, cenni sul dimensionamento
Cuscinetti radenti e volventi: bronzine, caratteristiche e principali materiali; classificazione dei cuscinetti volventi, panoramica generale sui criteri di scelta e cenni sul calcolo dei cusci-netti; principali modalità di lubrificazione e organi di tenuta
Equilibrio dinamico di un autoveicolo Principio di funzionamento dei freni a disco, a tamburo, a ceppi.
MOD 3 SENSORI E TRASDUTTORI
Generalità sui sensori e trasduttori Criteri di scelta dei trasduttori Sensori meccanici Sensori elettrici: resistivi, induttivi, capacitivi, ferroelettrici. Ponte di Wheatstone Sensori termoelettrici, elettro – magnetici , a semi conduttori Sensori magnetici ad effetto Hall Riga ottica, Inductosyn e resolver Encoder e dinamo tachimetrica Sensori a semiconduttore (piezoelettrici) Trasduttori di pressione e di temperatura Termocoppie ed effetto Seeback
MOD 4 MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA
Motori endotermici, caratteristiche e componenti principali; motori ad accensione comandata e per compressione; motori 2T e 4T
Calcolo della cilindrata e rapporto di compressione, velocità media del pistone Cicli termodinamici ideali: ciclo Otto, ciclo Diesel ; Ciclo indicato per motore 4T Diagramma delle fasi Diagramma caratteristico della coppia e potenza.
MOD 5 DISEGNO TECNICO E NORMATIVA
Richiami di tutte le norme sul disegno Applicazioni al CAD interpretazione delle informazioni contenute in un disegno tecnico
MOD 6 SICUREZZA E TUTELA AMBIENTALE
Inquinamento: atmosferico, idrico, del suolo Controllo dell’inquinamento: legislazione e normativa nazionale, comunitaria e internaziona-
le sulla sicurezza e la tutela ambientale Dismissione riciclo e smaltimento di apparecchiature e residui di lavorazione.
MOD 7 NORMATIVA E DOCUMENTAZIONE TECNICA
Generalità sulla distinta base: tipologie principali ed esempi applicativi.
MOD 8 AFFIDABILITA’ E MANUTENZIONE Ciclo di vita di un prodotto Pianificazione del progetto in funzione della manutenzione
Metodi
Lezioni frontali Esercitazioni Laboratorio
Lavori di gruppo
Tutoring Individuale
Altro
SI SI SI NO
Strumenti
Libro di testo Materiali di-dat. docente
Slides Computer Software, Cd
Altro
SI SI SI NO
Strumenti Verifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI SI NO NO
Torino Firma del docente 15/05/2018 ___________________________
Firma degli alunni ___________________________ ___________________________ ___________________________
___________________________
Anno Scol. 2017-2018 Classe: 5 AM Materia: T.T.I.M. Docente: A. Roccatello, G. Cataldo Libro di testo adottato: dispense fornite dal docente Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n. 202 ; ore previste dal 16/5 al termine delle lezioni n. 24 ; ore teoriche annuali n. 231 .
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare)
- Conoscere le procedure di smontaggio, sosti-tuzione e rimontaggio di apparecchiature oleo-dinamiche nei mezzi di trasporto. - Individuare i componenti principali di un si-stema oleodinamico utilizzato nei veicoli e le funzioni svolte - Conoscere le principali cause di malfunziona-mento dei componenti o sistemi oleodinamici impiegati in un veicolo; - Saper proporre le principali strategie di dia-gnosi per sistemi oleodinamici impiegati in un veicolo; - Conoscere i principi, le tecniche e gli stru-menti della telemanutenzione. - Conoscere i principi teorici dell’ingegneria del-la manutenzione ed alcune conseguenze appli-cative - Comprendere le differenti modalità di manu-tenzione ed i relativi vantaggi e svantaggi. - Conoscere i metodi di ricerca e di diagnosi dei guasti. - Conoscere ed applicare i principali sistemi di diagnosi (verifiche con multimetro e pinza am-perometrica, strumenti di diagnosi auto) - Conoscere gli strumenti diagnostici per i moto-ri nei sistemi di trasporto - Conoscere le procedure manutentive sui mo-tori - Conoscere i principi di funzionamento dei tra-sduttori - Conoscere e saper usare i principali trasdutto-ri usati nel campo meccanico - Conoscere le norme e documenti sulla manu-tenzione - Conoscere norme e documenti sul collaudo
- Individuare i componenti che co-stituiscono il sistema e i vari mate-riali impiegati, allo scopo di inter-venire nel montaggio, nella sosti-tuzione dei componenti e delle par-ti, nel rispetto delle modalità e del-le procedure stabilite. - utilizzare la documentazione tec-nica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manuten-zione - individuare i componenti che co-stituiscono il sistema e i vari mate-riali impiegati, allo scopo di inter-venire nel montaggio, nella sosti-tuzione dei componenti e delle par-ti, nel rispetto delle modalità e del-le procedure stabilite - gestire le esigenze del commit-tente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi effi-caci ed economicamente correlati alle richieste
Contenuti
Contenuti
Modulo n. 1 Apparecchiature ed impianti oleodinamici e pneuma-tici: smontaggio e rimontaggio TRASMISSIONI IDRAULICHE NEI MEZZI DI TRASPORTO (sistemi power split) APPLICAZIONE DELL’OLEOIDRAULICA SUI VEICOLI (simbologia, componenti principali di un sistema oleodinamico, servosterzo, impianto lubrificazione Esempi di documentazione tecnica). Manutenzione e diagnosi dei sistemi oleodinamici a bordo veicolo (lubrificanti, lubri-ficazione di un motore termico, schemi di un sistema di lubrificazione, blow-by, con-sumo e perdite di olio motore, servosterzo, frenante) TRASPORTO PUBBLICO\MEZZI PESANTI (idroguida).
Modulo n. 2 Metodi di manutenzione METODI TRADIZIONALI E INNOVATIVI (tipologie di manutenzione: a guasto, pre-ventiva, predittiva, migliorativa. Vantaggi svantaggi e differenze, esempi applicativi.) INGEGNERIA DELLA MANUTENZIONE (Obbiettivi dell’ingegneria della manuten-zione. Applicazioni ed esempi. Programmi di manutenzione. Parametri fondamentali MTTR, MTBF. Costi. Strumenti di controllo della qualità: analisi di Pareto, diagram-ma causa effetto. Ciclo di vita di un prodotto e relazione con la manutenzione). TELEMANUTENZIONE e TELEASSISTENZA
Modulo n. 3 Ricerca guasti METODICHE DI RICERCA DEI GUASTI e DIAGNOSI (Esempi e casi di studio di diagnosi su componenti o sistemi di un veicolo. Tipologie di segnali; Esempi di attua-tori comandati in PWM. Analisi dei segnali e individuazione di possibili anomalie) STRUMENTI DI DIAGNOSTICA (utilizzo di multimetro, pinza amperometrica, stru-mento diagnosi TEXA auto, lettura dei segnali di un oscilloscopio ad uno o due ca-nali. OBD) LIVELLI DI DIAGNOSTICA E TIPI DI MESSAGGIO (parametri, stati, attivazioni, re-golazioni, messaggi di errore. Esempi di utilizzo di strumento di diagnosi auto TEXA)SMART SENSOR/ACTUATORS (differenze con sensori tradizionali, componenti principali, interfacciamento con sistema di trasmissione dati. Segnali digitali ed ana-logici). CONTROLLI NON DISTRUTTIVI (Esame visivo, ultrasuoni, radiografia, liquidi pene-tranti, magnetoscopia, termografica. Vantaggi, svantaggi, differenze. Esempi per componenti in ambito meccanico. Esempi di documenti di certificato di esame non distruttivo) Modulo n. 4 Apparecchiature ed impianti meccanici: smontaggio
e rimontaggio PROCEDURE DI SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO DI COMPONENTI in base alla documentazione tecnica. CURVE DI COPPIA E POTENZA in motori termici SISTEMI DI TRASMISSIONE (Differenziale. Differenziale aperto, bloccante e auto-bloccante. Documentazione tecnica di cambi di velocità per veicoli commerciali.)
Modulo n. 5 Apparecchiature ed impianti elettrici ed elettronici:
smontaggio e rimontaggio ELETTRONICA DI BORDO NEI SISTEMI DI TRASPORTO (esempi di schemi elet-trici ricavati da software di diagnosi, casi di studio di diagnosi. Sistemi di accensione: componenti ed evoluzione dal sistema con spinterogeno ad accensione statica)
RETI CAN e PROCEDURA DI CONTROLLO (logica di funzionamento di una rete di trasmissione dati; differenze vantaggi e svantaggi tra rete unifilare e multifilare; prio-rità dei segnali e gestione degli errori; linea H e L; segnali in una rete CAN. Istema EOBD: sensori, attuatori e principi di funzionamento) ESEMPI DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI (gestione ABS ed EGR, elet-trosterzo, schemi elettrici di una vettura) UNITA’ MOTRICE IBRIDA (TERMICA + ELETTRICA): classificazioni, sistemi total-mente elettrici e sistemi ibridi. Accumulatori. Problematiche relative all’autonomia e prestazioni. Schemi di principio sull’interfaccia tra componenti elettrici e termici. Schemi di modalità di funzionamento di veicoli elettrici ed ibridi. Procedure e disposi-tivi di sicurezza per veicoli elettrici ed ibridi
Modulo n. 6 Sensori e trasduttori CRITERI DI SCELTA DEI TRASDUTTORI, curve caratteristiche e lettura di docu-mentazione tecnica Modulo n. 7 Documentazione della manutenzione e del collaudo
DOCUMENTI DI MANUTENZIONE (esempi nel campo delle vetture, esempi di pro-cedure, documenti e programmi di manutenzione) DOCUMENTI DI COLLAUDO (contenuti, esempi) ESEMPI DI PREVENTIVO E FATTURA in ambito auto-officine.
Modulo n. 8 Costi di manutenzione e contratto di manutenzione LINEE GUIDA DI UN CONTRATTO DI MANUTENZIONE ANALISI DI AFFIDABILITÀ, DISPONIBILITÀ, MANUTENIBILITÀ E SICUREZZA COSTI E RICAVI
Modulo n. 9 Qualità Qualità e sistema di gestione della qualità. Normativa ISO 900X ___________________________________________
Argomenti preventivati da svolgere dal 16 maggio al termine delle lezioni:
Modulo n. 10 Temi di interesse in campo veicolistico APPLICAZIONE DELL’OLEOIDRAULICA SUI VEICOLI (sistema frenante e ABS, ESC, ripartitore di frenata. Funzioni accessorie in un sistema con ABS/ESCDiagnosi di un sistema ABS) APPLICAZIONE DELLA PNEUMATICA SUI VEICOLI (servofreno e servofreno atti-vo) SISTEMI DI TRASMISSIONE (Cambio di velocità. Approfondimento sulla spia “shift UP”: relazione tra caratteristiche motore, punto di funzionamento, consumi e marce utilizzate. Documentazione tecnica di cambi di velocità per veicoli commerciali.)
Metodi
Lezioni frontali Esercitazioni Laboratorio
Lavori di gruppo
Tutoring Individuale
Altro
SI SI SI NO
Strumenti
Libro di testo Materiali didat. docente
Lucidi Computer Software, Cd
Altro
(facolt) SI NO NO
Strumenti Verifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI SI SI SI
Torino 15/5/2018 Firma dei docenti ___________________________ Firma degli alunni ___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
Istituto Professionale di Stato "Galileo Galilei" - Torino
Anno Scol. 2017/2018 Classe: 5a AM Materia: Laboratorio tecnologico ed esercitazioni Docente: Castronovo Ignazio Libro di testo adottato: Tecnica dell’automobile di AA. VV. – editrice san marco Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n. 70 su n. 99 ore previste.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) INFORTUNISTICA Conosce i mezzi personali di protezione. Conosce la segnaletica specifica di reparto. Conosce le protezioni sulle attrezzature. Conosce i rischi connessi all’attività svolta. Conosce le norme sulla tutela ambientale
IL SISTEMA FRENANTE Conosce il funzionamento dei sistemi frenanti tradi-zionali e dei sistemi elettronici per la gestione dina-mica della frenata (ABS), della ripartizione di frena-ta (EBD) della stabilità (ESP) dell’antislittamento in accelerazione (ASR) e della decelerazione (MSR). Metodologie di spurgo dell’impianto frenante.
GLI PNEUMATICI
Di uno pneumatico dell’auto conoscere:
1) La struttura. 2) Misure e contrassegni.
Tipologie.
IL CLIMATIZZATORE NELL’AUTO Di un sistema di climatizzazione dell’auto conosce-re:
1) Le norme antinfortunistiche specifiche di intervento sull’impianto.
2) i diversi sistemi di refrigerazione 3) la nomenclatura dei principali componenti
del sistema di climatizzazione . 4) Le procedure di controllo e diagnosi.
INFORTUNISTICA
Conosce e sa applicare le norme antinfortuni-
stiche e di tutela ambientale
IL SISTEMA FRENANTE E’ in grado di intervenire in sicurezza sugli apparati frenanti e sulle sospensioni, cono-scendo la struttura e il funzionamento degli apparati meccanici. Sa identificare livelli, fasi e caratteristiche dei processi di manutenzione e utilizza strumenti e tecnologie adeguate al tipo di intervento manutentivo
GLI PNEUMATICI E’ capace di:
1) Riconoscerne le caratteristiche e le tipologie.
2) Selezionare il giusto pneumatico per un determinato autoveicolo.
IL CLIMATIZZATORE NELL’AUTO
E’ capace di: 1) utilizzare metodi e strumenti di dia-
gnostica per la corretta manutenzio-ne dell’impianto frigorifero.
2) Individuare i componenti di un si-stema sulla base della loro funziona-lità.
3) Diagnosi del sistema anche con strumenti digitali.
4) Effettuare la ricarica di refrigerante dell’impianto
Istituto Professionale di Stato "Galileo Galilei" - Torino
Contenuti
MOD 1: INFORTUNISTICA
Sicurezza sul lavoro – La normativa vigente . Mezzi individuali di protezione – L’ambiente di lavoro – La segnaletica: di avvertimento di obbligo, di divieto, - Rischi specifici di setto-re – Smaltimento rifiuti e tutela dell’ambiente.
MOD 2: IL SISTEMA FRENANTE
Freno idraulico Il freno servoassistito Ripartizione della forza frenante Freno meccanico Prova dei freni Sistemi elettronici di regolazione del telaio
MOD 3: GLI PNEUMATICI
Struttura. Misure e contrassegni sullo pneumatico. Tipi di pneumatici.
MOD 4: IL CLIMATIZZATORE NELL’AUTO
Condizioni per la sicurezza nella manutenzione degli impianti di climatizzazione nei veico-
li a motore. Analisi delle grandezze fisiche rilevanti. Principi fisici della refrigerazione. Fluidi refrigeranti L’impianto di refrigerazione nei veicoli a motore. Diagnosi di un impianto di climatizzazione attraverso i parametri fisici. Attrezzatura per la ricarica dell’impianto climatizzato
Metodi
Lezioni frontali Esercitazioni Laboratorio
Lavori di gruppo
Tutoring Indivi-duale
Altro
SI SI SI NO
Strumenti
Libro di testo Materiali didat. docente
Slides
ComputerSoftware,
Cd
Altro
SI SI SI SI
Strumenti Verifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI SI SITorino 15/05/2018 Firma del docente ___________________________
Firma degli alunni ___________________________ ___________________________ ___________________________
___________________________
Anno Scolastico: 2017/2018 Classe: 5AM Materia: TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE Docente: prof. Giovanni FORNERO – ITP prof. Paolo M. NATTA Libro di testo adottato: Savi/Vacondio - Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni – Calderini (integrato da appunti) Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2017 n. 87 su n. 98 ore previste.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) Conoscere le caratteristiche dei principali componenti discreti a semiconduttore e le loro applicazioni. Conoscere scopo, funzio-namento e curva di risposta di un filtro. Conoscere le caratteristiche di un amplificatore opera-zionale. Conoscere le principali ap-plicazioni lineari degli A.O.Conoscere le principali ap-plicazioni non lineari degli A.O. Conoscere il Timer 555. Saper consultare fogli tec-nici e manuali d’uso della componentistica elettronica e della strumentazione di laboratorio Saper leggere diagrammi in scala lineare e semilogarit-mica.
Dal punto di vista delle competenze, gli studenti hanno una conoscenza generale, almeno per gli obiettivi minimi, dei diodi e delle loro applica-zioni, conoscono il concetto di amplificazione e le principali applicazioni degli A.O., sanno leg-gere un diagramma lineare o in scala semiloga-ritmica. La partecipazione alle lezioni è stata del tutto passiva e sono mancati l’approfondimento e l’elaborazione personale. Il profitto generale risulta nel complesso appena sufficiente, qualcuno raggiunge a stento gli obiettivi minimi, ma non mancano alunni che hanno raggiunto discreti risultati. Lo studio individuale è stato saltuario o del tutto carente; le conoscenze, per lo più mnemoniche, rendono difficile un colloquio articolato.
Contenuti
1) DIODI, TRANSISTOR E FILTRI
- diodo, caratteristica tensione-corrente - circuiti raddrizzatori a singola e doppia semionda - diodo Zener e applicazione come stabilizzatore di tensione - filtri RC e CR (passa basso e passa alto) - curva di risposta di un filtro, decibel e grafici in scala semilogaritmica, frequenza di taglio - cenni sugli alimentatori stabilizzati - polarizzazione del transistor BJT - definizione e calcolo del guadagno
2) AMPLIFICATORI OPERAZIONALI - caratteristiche ideali e reali - amplif. invertente e non invertente, voltage follower - integratore e derivatore con rispettive curve di risposta
3) APPLICAZIONI NON LINEARI DEGLI A.O - duty cycle dell’onda rettangolare - comparatore invertente e non invertente - trigger di Schmitt invertente e non invertente - generatore astabile di onda quadra con A.O. - astabile con timer NE555
ESERCITAZIONI SVOLTE IN LABORATORIO
- circuito RC passa basso, curva di risposta - raddrizzatori a semplice e doppia semionda - polarizzazione di un BJT - amplificatore invertente e non invertente con A.O., circuito inseguitore - circuiti integratore e derivatore con A.O. - generatore di onda quadra astabile con A.O. - astabile con NE555
Metodi
Lezione frontale
Esercitazioni Laboratorio
Lavori di gruppo
Tutoring Individuale
Altro
SI SI SI
Strumenti
Libro di testo Materiali di-dat. docente
Slides Computer Software, Cd
Altro
SI SI
Strumenti Verifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI SI SI
Torino, 15/05/2018 Firma dei docenti ___________________________ ___________________________ Firma degli alunni ___________________________ ___________________________ ___________________________
AnnoScol.2017/18Classe:5AMMateria:Italiano
Docente: Procopio Carmela Libro di testo adottato: Baldi-Giusso-Razetti-Zaccaria L'attualità della letteratura Vol 3 Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n. 70 su n. 100 ore previste.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) Rispetto agli obiettivi minimi prefissati all'ini-zio dell'anno, ritengo che la classe, mediamen-te,abbia acquisito: .a) la conoscenza dei lineamenti essenziali del-la letteratura italiana,limitatamente al periodo trattato,nonché alcuni autori maggiori di detto periodo;
b) la capacita' di comprendere i contenuti essenziali dei testi proposti; c) la capacita' di contestualizzare un testo letterario, ricollegandolo alle caratteristiche di fondo dell'ambiente storico -culturale cui appartiene. Permangono,invece,difficolta'ad esporre e ad argomentare,sia in forma scritta che in forma orale,con coerenza, correttezza for-male e proprieta' lessicale
Contenuti
1) Il Decadentismo - Il Romanzo decadente 2) Gabriele D'annunzio - La vita è le opere - L'estetica e la sua crisi - Incontro con l'opera - Alcione - La pioggia nel Pineto 3) Giovanni Pascoli - Vita e opere - Una poetica decadente da "Il fanciullino" - Incontro con l'opera - Myricae - Lavandaia - X Agosto - Novembre 4) I futuristi - Filippo Tommaso Marinetti - Manifesto del Futurismo 5) Italo Svevo - Vita e opere - Incontro come l'opera - La coscienza di Zeno - Il fumo 6) Luigi Pirandello - Vita e opere - Il treno ha fischiato Dalle novelle per un anno 7) Giuseppe Ungaretti
Contenuti
- Vita e opere - Incontro con l'opera - Veglie - San. Martino del Carso - Mattina - Soldati 8) L'ermetiismo 9) Eugenio Montale - Vita e opere - Da Ossi di Seppia - Spesso il male di vivere ho incontrato - Meriggiare pallido e assorto
Metodi
Lezionifron‐tali
SI
StrumentiLibroditesto
Materiali di-dat. docente
SI SI
StrumentiVerifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI
Torino_15-05-2018_ Firma del docente Carmela Procopio Firma degli alunni TimisIonucOvidiuCurestiucSabinEduard
AnnoScol.2017/18Classe:5AMMateria:Italiano
Docente: Procopio Carmela Libro di testo adottato: Gentile-Ronga-Rossi, L'Erodoto, Corso di storia per il secondo bien-nio e il quinto anno. Il Novecento e l'inizio del XXI secolo. La Scuola. Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n. 55 su n. 64 ore previste.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) -Conoscere i principali avvenimenti del '900. -Comprendere le cause e le conseguenze che hanno caratterizzato tale periodo storico. -Conoscere le date più significative per conte-stualizzare gli avvenimenti.
-Essere chiari e corretti nell'esposizione con terminologia specifica e appropriata. -Essere capaci di sintetizzare, connettere cause e effetti. -Saper stabilire collegamenti fra storia e cul-tura. Ritengo che la classe abbia acquisito, me-diamente, i contenuti essenziali degli argo-menti studiati sul manuale che qualche volta sono stati ampliati con alcune letture di ap-profondimento. Permane, tuttavia, in molti allievi la difficoltà a esporre con un lin-guaggio chiaro e adeguato. Solamente alcuni allievi sono riusciti a sviluppare una menta-lità critica con capacità di rielaborazione personale.
Contenuti
- L'età giolittiana - La prima guerra mondiale - Il primo dopoguerra - L'Italia tra le due guerre; il fascismo - La crisi del 1929 - La Germania tra le due guerre: Il nazismo - La seconda guerra mondiale
Metodi
Lezionifron‐tali
SI
StrumentiLibroditesto
Materiali di-dat. docente
Si SI
StrumentiVerifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI
Torino 15-05-2018 Firma del docente Carmela Procopio Firma degli alunni Timis Ionuc Ovidiu Curestiuc Sabin Eduard
Anno Scol. 2017-2018 Classe: 5 AM Materia:INGLESE Docente/i: ANGELA MARIA SCAGLIUSI Libro di testo adottatoTAKE THE WHEEL AGAIN. ENGLISH FOR MECHANICAL TECHNOLOGY AND ENGINEERING, Ed. San Marco Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n. 93; ore previste dal 16/5 al termine delle lezioni n. 12 ; ore teoriche annuali n. 105.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare)
- Conoscere e saper utilizzare il linguaggio spe-cifico della microlingua con cui esprimersi nelle diverse situazioni - Sviluppare l’abilità di scrittura - Rinforzare le principali strutture linguistiche - consolidare l’abilità di lettura
- comunicare con particolare ri-guardo al settore di specializzazio-ne - comprendere testi e documenta-zione tecnica - comprendere brevi descrizioni o istruzioni - essere in grado di riassumere o comporre brevi testi di carattere specialistico, anche attraverso la rielaborazione di appunti o keysen-tences estrapolate da altri testi.
Contenuti
Modulo n. 1Start up
What is mechanical technology? Mechanical Engineers
Modulo n. 2Energy and Energy Sources What is energy? How electricity is produced Oil Energy sources Wind power Solar energy Nuclear power
Modulo n. 3 Machine Tools
What are the main properties of materials? Metals: ferrous metals and non-ferrous metals Plastics Ceramics
Contenuti
Composites Modulo n. 4 Machine Tools
What are machine tools used for? Cutting tools Milling
Modulo n. 5 Motor Vehicles
Whoinvented the Automobile? The fuel engine: the four-stroke internal-combustion engine and the two-stroke inter-nal- combustion engine The engine subsystems Car components Car types Next generation cars: hybrid cars Modulo n. 6Information technology (da svolgere dopo il 16 mag-
gio) What is a computer? Input and output devices
Metodi
Lezioni fron-tali
EsercitazioniLaboratorio
Lavori di gruppo
Tutoring Individuale
Altro
SI NO SI NO X
Strumenti
Libro di testo Materiali di-dat. docente
Lucidi Computer Software, Cd
Altro
SI SI NO NO X
Strumenti Verifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistruttu-
rate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI SI SI NO
Torino 15/5/2018 Firma dei docenti
___________________________
___________________________
Firma degli alunni
___________________________
___________________________
___________________________
Istituto Professionale di Stato "Galileo Galilei" - Torino
Anno Scolastico. 2017/2018 Classe: 5AM Materia: Scienze Motorie e Sportive Docente: Tirone Giuseppe Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n. 54 su n. 60 ore previste.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) Conoscenza e rispetto delle regole, anche semplificate, di alcuni sport. Ricerca di un rapporto personale di re-sponsabilità diretta Allievi-Docente, con interventi capillari in caso di necessità per puntualizzare il feed-back causa-effetto relativo a comportamenti incauti o poco corretti. Privilegio per l’impostazione di attività di gruppo e di squadra, finalizzate ad una buona socializzazione, allo sviluppo della collaborazione, al rispetto delle regole. Conoscere i principi scientifici che sot-tendono alla prestazione motoria e la teo-ria e la metodologia delle attività moto-rie principali. Conoscere il funzionamento di organi e apparati Conosce gli effetti dannosi della sedenta-rietà e come combatterli. Conoscere il ruolo educativo dell’attività fisica nella formazione del carattere . Conosce i processi che sottendono alla formazione delle regole e degli organi deputati al loro rispetto in funzione della possibilità di fruizione del piacere del movimento con pari opportunità di tutti i concorrenti (lealtà sportiva) Conoscere le regole dei principali sport
Incremento della forza muscolare Potenziamento dell’elasticità e della mobilità articolare Miglioramento della coordinazione dinamica generale, della destrezza, dei rapporti tra il corpo e lo spazio. Esegue gli schemi motori di base (correre, salta-re, lanciare, rotolare), le coordinazioni principali (intersegmentaria, oculo-manuale, oculo-podale; equilibrio) e organizza l’azione motoria spazialmente/con orientamento e spazio- temporalmente; Sa gestire la propria efficienza fisica con eserci-zi mirati alla salute dell’apparato cardiocircolorespiratorio e muscolo articola Sa reagire alle prime sensazioni di fatica e alle difficoltà di apprendimento di gesti complessi Sa controllare gli impulsi prevaricatori e aggressivi; sa accettare le decisioni arbitrali; rispetta e condivide con gli avversari/compagni la vittoria come la sconfitta o la posizione in classifica Rispetta i tempi, le capacità e le opinioni degli altri; sa essere puntuale nell’assolvimento dei compi-ti assegnatigli; sa aiutare i compagni in difficol-tà. Sa eseguire i fondamentali di gioco e le abilità dei principali sport di squadra e individuali l’interesse e la partecipazione i risultati sulle conoscenze e abilità previste
Contenuti
I contenuti disciplinari analitici, pratici e teorici si sono sviluppa-ti attraverso delle unità didattiche, così suddivise:
1° PERIODO
Test esagono
Test di veloocità
Test di Cooper
Calcetto
Tennis
Istituto Professionale di Stato "Galileo Galilei" - Torino
2 PERIODO
Alimentazione
Forza Muscolare
Salto della corda
Specialità dell’atletica leggera:salto in alto
Calcetto
Metodi
Lezioni fron-tali
Esercitazioni Laboratorio
Lavori di gruppo
Tutoring Individuale
Altro
SI SI SI SI SI
Strumenti Libro di testo Materiali di-
dat. docenteLucidi Computer
Software, Cd Altro
SI SI SI SI SI
Strumenti Verifica
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
SI SI SI SI SI Torino Firma del docente 15/05/2018 ………………………………
Firma degli alunni ___________________________ ___________________________ ___________________________
___________________________
Anno Scolastico 2017/18 Classe: 5a AM Materia: MATEMATICA Docente: SOLLAMI CALOGERO Libro di testo adottato: SCAGLIANTI LUCIANO / BRUNI FEDERICO “LINEE ESSENZIALI / ANALISI INFINITESIMALE. CALCOLO COMBINATORIO. PROBABILITA' “. LA SCUOLA EDITRICE Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2018 n °85 su n. 99 ore previste.
Obiettivi raggiunti
Conoscenze (sapere)
- Definizione e riconoscimento di funzioni, dominio. - Definizione intutiva di limite finito e infinito - Riconoscimento delle forme di indeterminazione del tipo 0/0 e /, originate prin-
cipalmente da limiti di funzioni razionali fratte. - Definizione di asintoto - Definizione di derivata e suo significato geometrico; derivate successive. - Definizione di retta tangente al grafico di una funzione - Definizione di funzione crescente e decrescente. - Definizione di flesso
Competenze – Capacità (saper fare)
- Calcolo del dominio di una funzione - Calcolo di asintoti verticali, orizzontali e obliqui - Calcolo della derivata di una funzione - Calcolo della retta tangente al grafico della funzione. - Calcolo di massimi, minimi e flessi - Studio della monotonia di una funzione - Studi di semplici funzioni razionali intere e fratte
Contenuti
Ripasso sulle disequazioni (intere di secondo grado, di grado superiore al secondo, fratte)
Funzioni
- Definizione di funzione
- Classificazione delle funzioni
- Determinazione del campo di esistenza di una funzione razionale fratta e intera.
- Intersezioni di una funzione con gli assi cartesiani;
- segno della funzione
Limiti di funzioni reali di una variabile reale
- Definizione intuitiva di limite finito per x che tende ad un valore finito
- Definizione intuitiva di limite infinito per x che tende ad un valore finito
- Definizione intuitiva di limite finito per x che tende ad un valore infinito
- Definizione intuitiva di limite infinito per x che tende ad un valore infinito
- Linite destro e sinistro; asintoti orizzontali, verticali e obliqui.
- Risoluzione delle forme indeterminate del tipo 0/0 e / , originate principal-
mente da limiti di funzioni razionali fratte.
Derivate
- Rapporto incrementale
- Definizione di derivata e suo significato geometrico
- Equazione della retta tangente ad una funzione in un punto
- Derivate di funzioni elementari (senza dimostrazioni)
- Algebra delle derivate: derivata della somma, del prodotto, del quoziente e della
funzione composta (senza dimostrazioni)
- Studio del segno della derivata prima per la monotonia e la ricerca dei massimi,
minimi e flessi a tangente orizzontale.
- Studio del segno della derivata seconda per la concavità e la ricerca dei flessi a
tangenza obliqua.
Questo è il programma realizzato al momento della stesura del presente documento, nelle ore
rimanenti si prevede il ripasso degli argomenti e lo studio completo del grafico di funzioni
algebriche razionali intere e fratte.
Metodologia didattica
Lezioni frontali
Esercitazioni Laboratorio
Lavori di gruppo
Tutoring Individuale
Altro
X
X
Strumenti utilizzati
Libro di testo Materiali di-dat. docente
Lucidi Computer Software, Cd
Altro
X
Tipologia verifiche
Colloqui Orali
Prove scritte
Prove semistrutturate
Prove strutturate
Prove pratiche
X
X
Firma del docente: Prof. Calogero Sollami Firma degli alunni __________________________ __________________________ __________________________
ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe
5 AM
ALLEGATO D - Simulazione prima prova di esame
Anno Scolastico 2017/2018
Pag. 1/6 Sessione ordinaria 2017
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giorgio Caproni, Versicoli quasi ecologici, in Res amissa.
Tratto da L’opera in versi, a cura di Luca Zuliani, Mondadori - I Meridiani, Milano 1998
5
10
15
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino1.
Il galagone2, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina3 un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: «Come
potrebbe tornare a esser bella,
scomparso l’uomo, la terra».
Giorgio Caproni nacque a Livorno nel
1912. A dieci anni si trasferì con la
famiglia a Genova, che considerò
sempre la sua vera città e dove visse fino
al 1938. Dopo studi musicali e due anni
di università, a partire dal 1935 si dedicò
alla professione di maestro elementare.
Nel 1939 fu chiamato alle armi e
combatté sul fronte occidentale. Dopo la
guerra si stabilì definitivamente a Roma,
dove proseguì l’attività di insegnante,
dedicandosi contemporaneamente, oltre
che alla poesia, anche alla traduzione,
soprattutto di opere francesi. La raccolta
di versi Res amissa, di cui fa parte la
poesia proposta, fu pubblicata nel 1991,
un anno dopo la morte dell’autore.
1 lamantino: mammifero marino diffuso soprattutto sulle coste e nei fiumi dell'Africa occidentale. 2 galagone: scimmia africana di piccole dimensioni. 3 fulmina: uccide con un colpo rapido e improvviso.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo della lirica.
2. Analisi del testo
2.1. Il componimento fa parte di una raccolta di versi dal titolo latino Res amissa (“Cosa perduta”). In che modo il
contenuto della poesia proposta può essere collegato con il titolo della raccolta?
2.2. La poesia è composta da un’unica strofa, ma può essere idealmente divisa in due parti. Quali? Qual è la funzione
di ciascuna delle due parti?
2.3. Individua nella lirica i verbi che rappresentano le azioni dell’uomo nei confronti della natura, che il poeta vuole
contrastare. Quale atteggiamento e quale considerazione della natura da parte dell’uomo emergono da queste
azioni?
2.4. Il poeta fa riferimento a una motivazione che spinge l’uomo ad agire contro la natura: quale?
2.5. Dalla lirica emerge un atteggiamento critico del poeta verso la società moderna, che spesso premia chi compie
delle azioni irrispettose verso la natura. In quali versi, in particolare, è evidente questa critica?
2.6. L’uomo ha bisogno della natura per sopravvivere, ma la natura non ha bisogno dell’uomo: individua nella lirica
i punti in cui emerge questa convinzione.
2.7. Nell’ultima parte della poesia, come viene definito il mondo deturpato dall’uomo? Qual è il sentimento di “chi
resta”?
2.8. Soffermati sulle scelte stilistiche dell’autore. I versi sono tutti della stessa misura? Riconosci qualche
enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze.
Pag. 2/6 Sessione ordinaria 2017
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Al centro della lirica vi è il tema del rapporto fra uomo e natura. Sulla base dell’analisi condotta, proponi
un’interpretazione complessiva della poesia, facendo riferimento anche ad altri testi letterari in cui è presente questo
tema. Puoi arricchire l’interpretazione della poesia con tue considerazioni personali.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di
giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura.
DOCUMENTI
William Turner, Bufera di neve: Annibale e il suo
esercito attraversano le Alpi, 1812, Londra, Tate Britain
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Idillio
primaverile, 1896 – 1901, Collezione privata
(www.pellizza.it/index.php/idillio-primaverile/)
«Natura. Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e
nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l’intenzione a tutt’altro, che alla felicità degli uomini o
all’infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n’avveggo, se non rarissime
volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali
cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la
vostra specie, io non me ne avvedrei.»
Giacomo LEOPARDI, DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE, da Operette morali, Barbera Editore, Siena 2010
Pag. 3/6 Sessione ordinaria 2017
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Il lampo I limoni
E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
5 una casa apparì sparì d’un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s’aprì si chiuse, nella notte nera.
Giovanni PASCOLI, Poesie, a cura di
I. Ciani e F. Latini, UTET Classici,
Torino 2002
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall’azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell’aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest’odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l’odore dei limoni.
Eugenio MONTALE, vv 11-21, Tutte le poesie, a cura di
G. Zampa, Mondadori I Meridiani, Milano 1984
«Ho vagato per queste montagne. Non v’è albero, non tugurio, non erba. Tutto è bronchi; aspri e lividi macigni; e
qua e là molte croci che segnano il sito de’ viandanti assassinati. – Là giù è il Roja, un torrente che quando si disfanno
i ghiacci precipita dalle viscere delle Alpi, e per gran tratto ha spaccato in due questa immensa montagna. V’è un
ponte presso alla marina che ricongiunge il sentiero. Mi sono fermato su quel ponte, e ho spinto gli occhi sin dove
può giungere la vista; e percorrendo due argini di altissime rupi e di burroni cavernosi, appena si vedono imposte su
le cervici dell’Alpi altre Alpi di neve che s’immergono nel Cielo e tutto biancheggia e si confonde – da quelle
spalancate Alpi cala e passeggia ondeggiando la tramontana, e per quelle fauci invade il Mediterraneo. La Natura
siede qui solitaria e minacciosa, e caccia da questo suo regno tutti i viventi.»
Ugo FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis (lettera del 19 e 20 febbraio), Oscar Classici Mondadori, Milano 2003
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Nuove tecnologie e lavoro.
DOCUMENTI
«Dai droni postini alle auto che si guidano da sole […], si sapeva che le macchine minacciano parte del lavoro oggi
svolto dall’uomo. La grande novità è che nel mirino dei robot ci sono soprattutto i Paesi emergenti: quelli che fino a
ieri avevano sviluppato un’industria a basso valore aggiunto contando su una manodopera a costi stracciati. Quella
stessa manodopera, domani, potrebbe perdere il lavoro perché superata in economia dalle macchine.
Il campanello d’allarme è stato suonato dall’Onu attraverso un recente report dell’Unctad, la Conferenza delle
Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo. Che mette in guardia Asia, Africa e America Latina: attenti, dice il report
Robot and Industrialization in Developing Countries, perché è da voi che l’impatto dell’era dei robot sarà più pesante.
[…] Come evitare la desertificazione economica? Il primo consiglio che l’Onu dà ai Paesi emergenti è banale ma
ovviamente validissimo: abbracciate la rivoluzione digitale, a partire dai banchi scolastici. “Bisogna ridisegnare i
sistemi educativi – spiega il report – in modo da creare le competenze manageriali e professionali necessarie a
lavorare con le nuove tecnologie”.»
Enrico MARRO, Allarme Onu: i robot sostituiranno il 66% del lavoro umano, in «Il Sole 24 Ore», 18 novembre 2016
Pag. 4/6 Sessione ordinaria 2017
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«La digitalizzazione e l’automazione del lavoro rappresentano un’opportunità. A rivelarlo è una ricerca di Manpower
Group – dal titolo “Skills Revolution” – presentata al World Economic Forum 2017 di Davos. L'indagine, condotta
tra 18.000 datori di lavoro in 43 Paesi del mondo, affronta il tema dell'impatto della digitalizzazione sull'occupazione
e dello sviluppo di nuove competenze dei lavoratori. […]
L’83% del campione intervistato ritiene che l’automatizzazione e la digitalizzazione del lavoro faranno crescere il
totale dei posti di lavoro. Inoltre, si prevede che questi cambiamenti avranno un impatto positivo sull’aggiornamento
delle competenze dei lavoratori, rispetto al quale i datori di lavoro prevedono di implementare specifici programmi
formativi nel prossimo futuro. Tra i 43 Paesi oggetto dell'indagine, è l’Italia ad aspettarsi il maggior incremento di
nuovi posti di lavoro grazie alla quarta rivoluzione industriale al netto di un “upskilling”, un aggiornamento delle
competenze, con una creazione di nuovi posti di lavoro prevista tra il 31% ed il 40%.»
Federica META, Industria 4.0, contrordine: i robot creano lavoro, «Corcom.it», 20 gennaio 2017
«Nei prossimi dieci anni la tecnologia creerà o cancellerà posti di lavoro? Se lo è chiesto l’autorevole Pew Research
che ha girato la domanda a quasi duemila esperti, analisti e costruttori di prodotti tecnologici che hanno partecipato
all’inchiesta intitolata “Future of the internet”. […] Per il 48% degli esperti, la nuova ondata dell’innovazione, fatta
di auto che si guidano da sole, robot e network di intelligenza artificiale, impatterà negativamente sulla creazione di
posti di lavoro. Nei prossimi anni, dunque, le macchine e i programmi sostituiranno non solo i lavoratori meno
specializzati, ma anche gli impiegati. Ne conseguiranno vaste aree di ineguaglianza economica, disoccupazione e,
addirittura, la rottura dell’ordine sociale. L’altra metà degli intervistati, invece, si dice fiduciosa della possibilità che
la tecnologia e l’innovazione saranno in grado di creare più posti di lavoro di quanti ne andranno perduti a vantaggio
dei robot. Perché l’uomo, così come ha sempre fatto dalla Rivoluzione Industriale in avanti, non smetterà di creare
nuovi tipi di lavoro, nuove industrie e nuovi modi di guadagnare.»
Stefania MEDETTI, Il lavoro nel futuro: i robot saranno una minaccia o un’opportunità?, «Panorama», 12 agosto 2014
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Disastri e ricostruzione.
DOCUMENTI
«[…] Montecassino […] ha subito invasioni e assedi, incendi e crolli per terremoti. Più volte è stato distrutto.
L’ultima volta nel 1944 quando gli alleati – che lì nella battaglia contro i tedeschi hanno perso migliaia di soldati –
sotto pressione dell’opinione pubblica anglo-americana decidono di raderlo al suolo. Convocano a pochi chilometri
di distanza tutti i corrispondenti di guerra e, praticamente in diretta, danno il via al bombardamento a tappeto che
riduce in macerie il monastero. “Succisa virescit”1: una dozzina di anni dopo Montecassino è in piedi. Ricostruito
con una tempestività che oggi sembra incredibile ma che dice parecchio sulla vitalità di un’Italia appena uscita dal
conflitto e decisa non solo a rimettere in piedi la produzione industriale ma determinata a conservare e valorizzare il
suo patrimonio culturale. Una sfida, per certi versi, analoga a quella che ora, dopo il terremoto, ci troviamo ad
affrontare nell’Appennino, cuore e spina dell’intero Paese.»
1 Tagliata ricresce Giorgio BOATTI, «La Repubblica», 31 ottobre 2016
«Il fiume aveva traboccato gli argini almeno di un paio di metri e cominciava a portare con sé ogni tipo di avanzo –
tronchi d’alberi sradicati, biciclette, automobili, travi che lambivano con gran fracasso i contrafforti del Ponte
Vecchio per dopo quasi sempre sormontarli. […] L’acqua aumentava […]: spaventoso, fango ovunque e un terribile
odore di marcio e di benzina, vetri rotti, bottiglie, migliaia di libri disfatti nell’acqua sudicia, […] l’acqua era arrivata
a diversi metri d’altezza e tutto era ancor peggio. […] Quel che Firenze insegnò a tutti allora, cinquanta anni fa, è il
senso della dignità e come nulla sia veramente perso se si ha la forza e la fede di non lamentarsi e di rimettersi a
lavorare da capo. La natura sa distruggere infinite cose ma tutte possono essere riparate dagli uomini. Purtroppo è
l’uomo ad essere in grado di annientare per sempre ciò che altri uomini hanno fatto prima di quelli che ignorano la
propria missione.» Alvar GONZÁLEZ-PALACIOS, «Il Sole 24 ore», 28 ottobre 2016
Pag. 5/6 Sessione ordinaria 2017
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«Nondimanco, perché il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della
metà delle azioni nostre, ma che etiam1 lei ne lasci governare l’altra metà, o presso2, a noi. E assimiglio quella a uno
di questi fiumi rovinosi che, quando si adirano, allagano e’ piani, rovinano li arbori e li edifizi, lievano da questa
parte terreno, pongono da quella altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede all’impeto loro sanza potervi in
alcuna parte ostare3. E, benché sieno così fatti, non resta però che gli uomini, quando sono tempi queti, non vi
potessino fare provedimento e con ripari e con argini: in modo che, crescendo poi, o eglino andrebbono per uno
canale o l’impeto loro non sarebbe né sì dannoso né sì licenzioso. Similmente interviene della fortuna, la quale
dimostra la sua potenza dove non è ordinata virtù a resisterle: e quivi volta e’ sua impeti, dove la sa che non sono
fatti gli argini né e’ ripari a tenerla.»
1 etiam: anche 2 presso: poco meno 3 ostare: porre ostacolo
Niccolò MACHIAVELLI, Il Principe Cap. XXV, Einaudi, Torino 1995
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro.
DOCUMENTI
«L’applicazione della robotica a fini educativi […] è una tendenza in continua crescita anche nel nostro Paese e sta
attirando sempre di più l’attenzione da parte di docenti e persone attive nel campo della formazione. Attraverso questo
metodo, gli studenti diventano protagonisti dell’apprendimento e creatori del proprio prodotto e si sentono più
coinvolti nel processo di apprendimento. La robotica li aiuta a sviluppare le competenze cognitive tipiche del pensiero
computazionale, a imparare a progettare il loro lavoro e a incrementare le competenze di problem solving. Essa non
rientra esclusivamente nel campo dell’informatica e della matematica, al contrario ha dimostrato di essere un’attività
interdisciplinare in grado di stimolare gli alunni a mettere in pratica e quindi rafforzare anche le capacità logiche, di
analisi e di sintesi.»
Fabiana BERTAZZI, All’Indire un incontro sulla robotica educativa, sito web INDIRE, 6 aprile 2016
«La crescente necessità di robot nelle attività sociali, in ambienti non strutturati, a contatto con gli esseri umani, sta
aprendo nuovi scenari che puntano a superare la struttura rigida dei robot, a favore dell’introduzione di parti robotiche
“morbide”, facilmente malleabili, capaci di adattarsi a vari contesti.
Da qui si sviluppa la Soft Robotics, campo interdisciplinare che si occupa di robot costruiti con materiali morbidi e
deformabili, in grado di interagire con gli esseri umani e l’ambiente circostante. La Soft Robotics non è solo una
nuova frontiera dello sviluppo tecnologico, ma un nuovo modo di avvicinarsi alla robotica scardinando le convenzioni
e sfruttando un potenziale tutto nuovo per la produzione di una nuova generazione di robot capaci di sostenere l’uomo
in ambienti naturali.»
Dal sito web della Scuola Universitaria Superiore “Sant’Anna” di Pisa – Soft Robotics Area
«Un nuovo quadro di norme comunitarie per disciplinare l'ascesa di robot e intelligenza artificiale in Europa,
soprattutto nei suoi sviluppi più delicati: la responsabilità civile delle macchine, l'impatto sul mercato del lavoro e i
risvolti etici, dalla privacy alla tutela dei dati acquisiti e trasmessi da tecnologie che invadono sempre di più la vita
dei cittadini. È quanto chiedono i deputati Ue alla Commissione europea, con una risoluzione approvata ieri (396 voti
favorevoli, 123 contrari, 85 astenuti) in materia di “Norme di diritto civile sulla robotica”.
La relazione […] insiste su alcuni pilastri: la creazione di uno status giuridico per i robot, con la prospettiva di
classificare gli automi come “persone elettroniche” responsabili delle proprie azioni; una vigilanza continuativa delle
conseguenze sul mercato del lavoro e gli investimenti necessari per evitare una crisi occupazionale; un codice etico
per gli ingegneri che si occupano della realizzazione di robot e, in prospettiva, il lancio di una Agenzia europea per
la robotica e l'intelligenza artificiale che sia “incaricata di fornire le competenze tecniche, etiche e normative
necessarie”.»
Alberto MAGNANI, Robot e intelligenza artificiale, i deputati Ue chiedono norme europee, «Il Sole 24 ore», 17 febbraio 2017
Pag. 6/6 Sessione ordinaria 2017
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il “miracolo economico” italiano, risultato di una serie di eventi storici e di relazioni internazionali, ha segnato un
nuovo corso per il Paese, sia nell’ambito delle scelte politiche sia in quello delle opportunità economiche e sociali.
Analizza criticamente il fenomeno storico in tutta la sua complessità, considerando anche le conseguenze e le
contraddizioni insite in quella lenta trasformazione, delle quali sono indicative le riflessioni che seguono.
«Così gli anni della più intensa fuga migratoria, fra i decenni cinquanta e sessanta, furono i medesimi del periodo di
sviluppo che va sotto il nome di “miracolo economico”. Ancora una volta, dunque, come nella fase della prima
rivoluzione industriale, agli inizi del nostro secolo, l’emigrazione ha costituito un momento interno a un processo di
accumulazione capitalistica nazionale di ampia portata. Anche dall’esterno, disperso nei vari continenti, il lavoro
italiano ha partecipato con uno sforzo poderoso allo sviluppo economico del Paese».
Piero BEVILACQUA, Uomini, lavoro, risorse, in Lezioni sull’Italia repubblicana, Donzelli Editore, Roma, 1994
«In meno di due decenni l’Italia cessò di essere un paese con forti componenti contadine, divenendo una delle nazioni
più industrializzate dell’Occidente. Il paesaggio rurale e urbano, così come le dimore dei suoi abitanti e i loro modi
di vita, cambiarono radicalmente. […] La straordinaria crescita dell’industria elettrodomestica italiana fu una delle
espressioni più caratteristiche del “miracolo”. […]
Si è calcolato che circa il 20 per cento del totale degli investimenti compiuti negli anni tra il 1958 e il 1963-64
provenisse dalla Fiat: non solo per le fabbriche di accessori, ma anche per la produzione di gomma, la costruzione di
strade, la fornitura di acciaio, benzina, apparecchi elettrici e così via. Un’altra delle principali aree di espansione fu
quella delle macchine da scrivere.»
Paul GINSBORG, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi - Società e politica, 1943-1988, Einaudi, Torino, 2006
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Per progresso si possono intendere almeno due diversi tipi di successione di eventi. Da una parte c’è un progresso
materiale, fatto di realizzazioni e conoscenze, di natura prevalentemente tecnico-scientifica; dall’altra, un progresso
morale e civile, che coinvolge soprattutto i comportamenti e gli atteggiamenti mentali. Il primo corre veloce,
soprattutto oggi, e raramente mostra ondeggiamenti. È il nostro vanto e il nostro orgoglio. Il secondo stenta, e a volte
sembra retrocedere, seppur temporaneamente. I problemi nascono in gran parte dal confondere tra loro questi due
tipi di progresso. Che sono molto diversi. Di natura esterna, collettiva e culturale il primo; di natura interna,
individuale e biologica il secondo. E con due velocità molto diverse: veloce il primo, lento o lentissimo il secondo.
Perché? Perché acquisire nuove conoscenze e nuove tecniche si può fare insieme ad altri esseri umani, che si trovano
intorno a noi, e a volte anche a distanza, nello spazio e magari nel tempo: posso imparare infatti leggendo e studiando
cose scritte da persone che non ci sono più come Einstein, Kant, Platone o Talete. I comportamenti, al contrario, sono
individuali: posso leggere e ascoltare precetti meravigliosi, ma metterli in pratica è un’altra cosa. L’imitazione e
l’emulazione sono spinte potentissime, ma dall’esito non garantito, anche se a volte c’è una costrizione. Se gli
insegnamenti sono poi fuorvianti o perversi, buonanotte! Questo è in fondo il motivo per cui le società possono essere
civili o civilissime, mentre non tutti i loro membri si comportano come si deve. Da sempre.»
Edoardo BONCINELLI, Per migliorarci serve una mutazione, «Corriere della Sera - la Lettura», 7 agosto 2016
Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, se vuoi, potrai sviluppare
il tuo elaborato riflettendo:
sul significato di «progresso», di «civiltà» e sulle reciproche interazioni;
sul significato da attribuire a «progresso materiale» ed a «progresso morale e civile»;
sulle ragioni e sulle cause che sono alla base della difficoltà di mettere in pratica «precetti» virtuosi;
sulla forza e sulle conseguenze dell’«emulazione»;
sul paradosso rappresentato dalla coesistenza del livello civile della società e della devianza di (taluni) singoli
che ne fanno parte.
I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.
Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con l’esemplificazione di uno o più casi, appresi dalla cronaca,
in cui il paradosso civiltà/devianza si rende particolarmente evidente e aggiungere una tua personale riflessione
critica. ________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati
di madrelingua non italiana.
Pag. 1/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C. Milanini, a cura di
M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991.
A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli
gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui
spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non
vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro
che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere
che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato.
Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze
ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli
uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: - Costanzo!
Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo così maleducato!
Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi
in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello
stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare.
E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure
sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella
voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo.
Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli
imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e
inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si
condensa nel petto le sere come quella.
Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria, dopo l’8
settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla sorella che per vivere si prostituisce,
cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo
degli adulti. Il suo unico rifugio è un luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce
per un furto, entra in contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro
condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra.
1. Comprensione del testo
Riassumi sinteticamente il contenuto del brano.
2. Analisi del testo
2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo sono temi
esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel brano.
2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi
morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto; ne sai individuare
qualcuno nel testo?
2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti sembra che sia
efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede?
COPIA
CONFO
RM
E A
GLI A
TTI
DGOSV
Pag. 2/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana, ma
racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal mondo dell’infanzia a
quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche riflessione relativa a questo aspetto
anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione
o ingresso nella vita adulta.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.
DOCUMENTI
V. Van Gogh, La lettrice di romanzi,
olio su tela, 1888
H. Matisse, La lettrice in abito viola,
olio su tela, 1898
E. Hopper, Chair car,
olio su tela, 1965
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
129 soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per piú fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
132 ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante,
135 questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)
COPIA
CONFO
RM
E A
GLI A
TTI
DGOSV
Pag. 3/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?”
Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale della vita.
Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non considero la vita, o la
realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il
linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l’uno all’altro?
Pubblico: Ma la parola vita non è vita.
Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e quindi perché
non anche del linguaggio? […] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne faccia parte della mia
esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17. […] Non credo che la vita sia qualcosa da
contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte della vita.»
Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984
«Nel momento in cui legge, […] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio mondo
pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la riflessione quotidiana sui costumi
dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità
sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della
propria esistenza, introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano
attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.» Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007
«L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall’arte, possiamo
scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato la nebbia di Londra,
ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha
aperto gli occhi. […]
Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti
che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita.
[…] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il contributo che
la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l’uso di termini come “verità” o
“conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro
“egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi.
Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo
allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione nella nostra
coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro
essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono
una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista
riguardano la morale, più che la scienza.»
Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.
DOCUMENTI
«L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei
confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di
gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”.
Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna
organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere
estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la
propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti
costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.»
Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo,
Il Mulino, Bologna 2014 (ed. originale 2009)
COPIA
CONFO
RM
E A
GLI A
TTI
DGOSV
Pag. 4/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale importanza per il
futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–scientifica, e non sarò certo io a
suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto
importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di
qualsiasi democrazia al suo interno e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza
i più urgenti problemi del pianeta.
Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di
trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come “cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di
raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.»
Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica,
Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)
«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le
nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave
nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha
ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state
regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005)
come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.»
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a
competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà
DOCUMENTI
«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo:
sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che
continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono.
Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei
profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della
scienza.
Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la
civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa.
È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare
tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei
confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e
il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la
democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie
epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni
agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e
somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»
Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991
«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di
uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani
i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo
islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la
diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate
dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo
di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi
e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente
ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare
che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde.
COPIA
CONFO
RM
E A
GLI A
TTI
DGOSV
Pag. 5/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la
fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti,
non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste
del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.»
Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008
«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione
del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito
positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione
europea.
Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione
europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste
dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia
inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il
Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo
sono rimaste spesso inespresse. [...]
Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi
interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una
zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo
essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile.
Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore
integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più
approfonditi.»
Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e
Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la
politica di sicurezza - 17 dicembre 2012
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il
mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti
offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
DOCUMENTI
«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio
raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati
come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la
persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in
cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti
anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»
Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005
«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da Bauman.
Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di
vita, li penetra rendendoli più labili.
È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare
i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Conversare
ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in metropolitana. Inviare messaggi o telefonare
(magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli
che giungono alla maleducazione.
Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili da mail e
messaggi anche nei weekend o durante le ferie.
L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto
ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle
nuove tecnologie.» Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015
COPIA
CONFO
RM
E A
GLI A
TTI
DGOSV
Pag. 6/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il documento che segue costituisce un testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo l’otto
settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel documento si
insiste in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro
l’occupazione nazi-fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento
proposto, il significato morale e civile di questo episodio.
“Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi
del risorgimento avrebbero voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il
sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso con cui si ama una patria
caduta e schiava, che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in
un'invincibile speranza». A questo ci ha portato la situazione presente della guerra
disastrosa.
Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito: ci auguriamo di veder l’Italia
potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima, nelle
scienze e nelle arti, in ogni operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua
vita nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si avveri.”
(trascrizione diplomatica tratta da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
Dardano Fenulli. Nacque a Reggio Emilia il 3 agosto 1889. Durante la Grande Guerra, nel corso della quale meritò
due encomi solenni, combatté sulla Cima Bocche e sul Col Briccon. Allo scoppio della seconda guerra mondiale,
promosso colonnello, prese parte alle operazioni in Jugoslavia. Promosso generale di brigata nell’aprile 1943, fu
nominato vicecomandante della divisione corazzata “Ariete”. In questo ruolo prese parte ai combattimenti intorno a
Roma nei giorni immediatamente successivi all’otto settembre 1943. Passato in clandestinità, iniziò una intensa
attività per la creazione di una rete segreta di raccolta, informazioni e coordinamento dei militari sbandati ma ancora
fedeli alla monarchia. Nel febbraio del 1944 venne arrestato dalle SS e imprigionato nelle carceri di via Tasso a
Roma. Il 24 marzo 1944 fu fucilato alle Fosse Ardeatine.
(adattato da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
“«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un
insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […]
La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni
bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver
rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni
in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la
Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
COPIA
CONFO
RM
E A
GLI A
TTI
DGOSV
ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe
5 AM
ALLEGATO E - Simulazione seconda prova di esame
Anno Scolastico 2017/2018
Pag. 1/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella
seconda parte.
PRIMA PARTE
SISTEMA DI CONTROLLO E TRATTAMENTO DEI GAS DI SCARICO
Con riferimento ad un mezzo di trasporto a sua scelta, il candidato svolga il tema proposto
seguendo le indicazioni sotto riportate:
a) descrivere i principi fisico-chimici su cui si basa il processo di trattamento dei gas di scarico;
b) descrivere le funzioni che il sistema di controllo e trattamento dei gas di scarico svolgono nel
mezzo;
c) eseguire graficamente uno schema di principio dell’impianto e facoltativamente uno schizzo
dello schema elettrico;
d) indicare i principali componenti dell’impianto e descriverne le funzioni;
e) esplicitare le operazioni di manutenzione ordinaria necessarie a mantenere in efficienza
l’impianto, eventualmente facendo riferimento a normative e/o indicazioni del costruttore,
anche con specifico riferimento alla salvaguardia della salute delle persone e dell’ambiente;
f) elencare una serie di probabili difetti che possono rendere parzialmente o totalmente inefficace
il sistema, descrivendone le cause;
g) descrivere le modalità di segnalazione dei difetti dal sistema di autodiagnosi di bordo
all’utilizzatore o conduttore del mezzo;
h) indicare la strumentazione utile a diagnosticare i possibili difetti e le attrezzature necessarie a
ripristinare e rendere efficiente il sistema;
i) indicare le misure di sicurezza da adottare, i DPI da utilizzare nell’eseguire un intervento di
manutenzione sul sistema e le procedure per lo smaltimento dei componenti eventualmente
sostituiti;
Pag. 2/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
j) risolvere il seguente caso:
IL MEZZO PRESENTA UNA ECCESSIVA ED ANOMALA FUMOSITÀ NERA ALLO SCARICO.
Un utente si è presentato con il mezzo presso un centro di assistenza segnalando il problema.
Con riferimento al mezzo scelto, introducendo con motivato criterio ogni elemento ritenuto
necessario, risolvere il caso proposto descrivendone la procedura seguita, a partire dalla
segnalazione del problema fino alla sua completa risoluzione.
In funzione del caso sviluppato, si proceda alla compilazione della documentazione tecnica che
precede e segue l’intervento, utilizzando i modelli idonei al mezzo scelto.
(Nel caso la modulistica allegata non soddisfi le esigenze del caso sviluppato dal candidato la
Commissione può, a sua discrezione, fornirne diversa documentazione).
Pag. 3/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
SECONDA PARTE
SCHEDA PER LA RISOLUZIONE DEL QUESITO N°1 DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
QUESITO N°1
Nonostante sia stato inserito il comando del condizionatore manuale, il compressore non si attiva.
Indicare, attraverso l’analisi dello schema elettrico di principio del condizionatore dell’aria sotto
riportato, quali possono essere le cause nel caso in cui il relè della frizione elettromagnetica non si
attiva e nel caso in cui il relè della frizione elettromagnetica si attiva. Per entrambi i casi specificare
le azioni necessarie per ripristinare l’efficienza del sistema.
Pag. 4/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
Il relè non si attiva:
cause:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Azioni necessarie per ripristinare l’efficienza del sistema:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Il relè si attiva:
cause:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Azioni necessarie per ripristinare l’efficienza del sistema:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Pag. 5/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
SCHEDA PER LA RISOLUZIONE DEL QUESITO N°2 DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
QUESITO N°2
Spesso per velocizzare la ricerca di dati utili in fase di controllo periodico (tagliando), in officina si
usano delle schede che raccolgono i dati di più frequente utilizzo.
Riferendosi alle schede 1 e 2 allegate, si estrapolino i dati sottoelencati, riportandone anche le
relative unità di misura SI, sapendo che il motore del mezzo è identificato con la sigla GGI-20
mentre il cambio di velocità è identificato con la siglaYXZ-15.
RICHIESTA VALORE UNITÀ DI
MISURA
1) Il valore di convergenza per il modello
provvisto di 5 porte
2) Il gioco libero del pedale del freno
3) La resistenza interna dei cavi candele
4) La coppia di serraggio con relativa sequenza di
serraggio della testa cilindri
5) I gradi d’anticipo d’accensione
6) La percentuale di monossido di carbonio al
minimo
7) Il valore minimo consentito di ferodo nelle
pastiglie dei freni anteriori
8) La quantità e tipo di olio da immettere nel
cambio manuale
9) L’anticipo d’accensione al minimo
10) La coppia di serraggio dei bulloni delle ruote
11) Il valore della percentuale di CO
12) La massima differenza di pressione di fine
compressione ammessa fra i vari cilindri
Pag. 6/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Pag. 7/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Pag. 8/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
SCHEDA PER LA RISOLUZIONE DEL QUESITO N°3 DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
QUESITO N°3
In un motore a gasolio dotato di Common Rail si verifica che la pressione è al di sotto della
pressione minima per l’avviamento del motore. Individuare quali elementi, tra quelli presenti nello
schema in figura, possono essere responsabili del guasto e descrivere le funzioni che svolgono
utilizzando lo schema sottostante (il numero di righe è indicativo).
Pag. 9/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
ELEMENTO FUNZIONE SVOLTA
Pag. 10/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
SCHEDA PER LA RISOLUZIONE DEL QUESITO N°4 DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
QUESITO N°4
Teoricamente la potenza di un motore termico è proporzionale al numero di giri. I motori comuni
effettivamente hanno dei limiti, circa 418 o 628 rad/s (4000 o 6000 giri/minuto) a seconda del ciclo
termico adottato. Commentare e descrivere i diagrammi seguenti e spiegare perché oltre un certo
numero di giri, la potenza diminuisce nonostante i giri continuino ad aumentare.
Pag. 11/11 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
Descrizione diagramma 1:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Descrizione diagramma 2:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Spiegazione del perché oltre un certo numero di giri la potenza diminuisce nonostante i giri
continuino ad aumentare:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
MEZZI LEGGERIORDINE DI LAVORO
pag. 1/2
pag. 2/2
Pag. 1/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
IL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE CARBURANTE DEI MEZZI DI TRASPORTO
PROVVISTI DI MOTORE ENDOTERMICO
Con riferimento ad un mezzo di trasporto a sua scelta, il candidato svolga il tema proposto
seguendo le indicazioni sotto riportate:
a) scegliere un mezzo di trasporto e descriverne l’evoluzione storica del sistema di alimentazione;
b) scegliere un sistema di alimentazione del mezzo considerato ed elencarne i componenti e
descriverne le funzioni;
c) eseguire graficamente una rappresentazione dell’impianto e facoltativamente dello schema
elettrico, completandolo con una legenda o didascalia dei componenti;
d) esplicitare le operazioni di manutenzione ordinaria necessarie a mantenere in efficienza il
sistema di alimentazione preso in esame, facendo anche riferimento a normative e indicazioni
del costruttore;
e) elencare una serie di probabili difetti che possono rendere parzialmente o totalmente
inefficiente il sistema di alimentazione, descrivendone le cause e le conseguenze sul motore;
f) descrivere come i difetti dell’impianto di alimentazione vengono segnalati dal sistema di
autodiagnosi di controllo del motore all’utilizzatore o conduttore del mezzo;
g) descrivere la strumentazione utile a diagnosticare i possibili difetti dell’impianto e di quella
preposta a mantenerlo in efficienza;
h) indicare le misure di sicurezza e i DPI da utilizzare nell’eseguire un intervento di manutenzione
sull’impianto di alimentazione del motore e le procedure per lo smaltimento dei componenti
eventualmente sostituiti;
i) risoluzione di un caso:
IL MEZZO DENOTA UNA SCARSA POTENZA DAI MEDI AGLI ALTI GIRI
Il candidato, con riferimento al mezzo scelto, introducendo con motivato criterio ogni elemento
ritenuto necessario, risolva il caso proposto descrivendone la procedura seguita, a partire dalla
segnalazione del problema fino alla sua completa risoluzione.
Pag. 2/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
Compilazione della documentazione tecnica
In funzione del caso proposto, si proceda alla compilazione della documentazione tecnica che
precede e segue l’intervento, utilizzando i modelli idonei al mezzo scelto.
(Qualora la modulistica allegata non soddisfi le esigenze del caso sviluppato dal candidato,
l’Istituto può, a sua discrezione, fornirne della diversa documentazione tecnica).
In allegato la seguente modulistica:
ALLEGATO 1 – Libretto di circolazione;
ALLEGATO 2 – Mezzi Aerei - Ordine di Lavoro;
ALLEGATO 3 – Mezzi Leggeri – Accettazione;
ALLEGATO 4 – Mezzi Leggeri - Ordine di Lavoro;
ALLEGATO 5 – Mezzi Navali - Ordine di Lavoro;
ALLEGATO 6 – Mezzi Navali – Preventivo;
ALLEGATO 7 – Mezzi Pesanti - Modulo accettazione;
ALLEGATO 8 – Mezzi Pesanti - Ordine di lavoro;
ALLEGATO 9 – Mezzi Pesanti - Preventivo officina.
Pag. 3/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
SECONDA PARTE
QUESITO 1
Un mezzo provvisto di un motore con due differenti compressori per la sovralimentazione
denota una perdita di potenza ai bassi e medi giri, mentre funziona regolarmente dai medi agli
alti giri.
Spiegare:
A) la causa che può generare tale inconveniente;
B) quali sono i componenti coinvolti;
C) quali controlli è opportuno effettuare per diagnosticare il guasto;
D) la procedura di riparazione seguita.
A) causa dell’ inconveniente:
B) componenti coinvolti:
Pag. 4/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
C) controlli da effettuare per diagnosticare il guasto:
D) procedura di riparazione seguita:
Pag. 5/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
QUESITO 2
In un mezzo che denota un modesto consumo di liquido refrigerante, non imputabile ad una
perdita verso l’esterno, mentre percorre una strada di montagna in moderata salita, si accende la
spia che indica il surriscaldamento del motore e fuoriesce del fumo bianco dal cofano motore.
Indicare:
A. In che modo si può raggiungere con il mezzo la più vicina officina, che dista circa 15km,
senza provocare danni maggiori al mezzo.
B. Una volta raggiunta l’officina, elencare quali controlli si possono effettuare per
diagnosticare con precisione il problema.
C. Una volta individuata la causa del problema, indicare le operazioni necessarie a ripristinare
l’efficienza del mezzo.
D. Redigere, infine,un preventivo di spesa da presentare al cliente.
Svolgimento
A. Indicare in che modo si può raggiungere con il mezzo la più vicina officina, che dista
circa 15km, senza provocare danni maggiori al mezzo:
B. Controlli effettuati per diagnosticare con precisione il problema:
Pag. 6/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
C. Operazioni necessarie a ripristinare l’efficienza del mezzo:
D. Preventivo di spesa:
Pag. 7/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
QUESITO 3
Il mezzo ibrido:
A. spiegare brevemente cos’è un mezzo ibrido;
B. spiegare le funzioni dei componenti principali di tale mezzo quali: motore termico, gruppo
ingranaggio epicicloidale, M2, M1, inverter, batteria ibrida, batteria 12V, differenziale;
C. indicare quale può essere il problema nel caso in cui, durante l’uso cittadino del mezzo, si
vuole passare manualmente alla funzione EV (electric vehicle), cioè la funzionalità del
mezzo in modalità totalmente elettrica, ma il sistema non permette di attivare tale funzione;
D. dovendo comunque intervenire sul sistema ibrido del mezzo, indicare quali sono le
procedure principali di sicurezza da adottare prima di iniziare il lavoro.
Pag. 8/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
A. Spiegare cos’è un mezzo ibrido:
Pag. 9/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
B. Spiegazione dei componenti principali:
COMPONENTE FUNZIONI
Motore termico
Ripartitore di
potenza
(ingranaggio
epicicloide)
M2
M1
Pag. 10/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
Inverter
Batteria ibrida
Batteria 12V
Differenziale
Pag. 11/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
C. Indicare la causa del problema:
D. Misure di sicurezza da adottare prima di iniziare il lavoro:
Pag. 12/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
QUESITO 4
PNEUMATICI:
Le misure e caratteristiche degli pneumatici vengono stampate dal costruttore
direttamente sullo pneumatico.
A. Spiegare il significato dei simboli di seguito evidenziati e dell’etichettatura europea
(targhetta adesiva).
B. L’auto su cui sono stati montati questi pneumatici non ha superato il controllo di
revisione, individuare la causa e motivare la risposta.
Pag. 13/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
Pag. 14/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
A. Spiegazione simbologia
1
2
3
4
5
6
7
8
Pag. 15/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
9
10
11
12
13
14
15
16
Pag. 16/16 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M987 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO
Tema di: TECNOLOGIE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE
DEI MEZZI DI TRASPORTO
B. causa del non superamento del controllo di revisione:
Motivazione:
_____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
SIMULAZIONE SECONDA PROVA d’ESAME di Maturità 2017/18
1) TTM
Indica e dai una spiegazione agli angoli caratteristici di un autoveicoli. A. Spiegare il significato dei simboli di seguito evidenziati in rosso ed individua le
differenze che sono riportate nelle due figure.
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE SECONDA PROVA d’ESAME di Maturità 2017/18
1) TTM:
Lettura ed interpretazione di un manuale d’uso e manutenzione di un autoveicolo
In base ai dati indicati in tabella elenca i controlli che effettueresti ad un veicolo con 60000 KM percorsi.
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe
5 AM
ALLEGATO F - Simulazione terza prova di esame
Anno Scolastico 2017/2018
IIS GALILEI-FERRARI – TORINO ESAME DI STATO A.S. 2017/2018
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA CLASSE 5AM
ALUNNO: ..................................... MATERIA: TEE
DATA: ....................... VOTO: ............../15
1) Il raddrizzatore a ponte di Graetz (circuito e forme d’onda)
Punti: 0 1 2 3 4 5
TEE ALUNNO: ..............................
2) Nel circuito in figura sono dati R1 = 22 kΩ, R2 = 56 kΩ, V O = 8 V.
a) calcolare il guadagno b) calcolare Vi c) calcolare il guadagno in decibel (A
dB)
Punti: 0 1 2 3 4 5
TEE ALUNNO: ..............................
3) Disegnare e spiegare la caratteristica di un diodo.
Punti: 0 1 2 3 4 5
IIS GALILEI-FERRARI – TORINO ESAME DI STATO A.S. 2017/2018
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA CLASSE 5AM
ALUNNO: ………………………………. MATERIA: TEE DATA: …………. VOTO: ……..……/15
1) Trovare periodo e frequenza dell’onda quadra generata dal circuito in figura e disegnare le forme d’onda di Vc e Vo. Dati: R1 = R2 = 10 kΩ, R3 = 15 kΩ, C = 10 nF.
Punti: 0 1 2 3 4 5
TEE ALUNNO: …………………………
2) Disegnare lo schema di un trigger non invertente con A.O. con le relative formule di progetto Punti: 0 1 2 3 4 5
TEE ALUNNO: ………………………… 3) Calcolare il periodo e disegnare un’onda quadra di 6 Vpp con frequenza f = 1 kHz. Punti: 0 1 2 3 4 5
Anno Scolastico 2017/2018 I SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA: TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI ALLIEVO: __________________________________________
1) Verificare la resistenza meccanica di una trave in acciaio S220, di diametro d=20 [mm],
sottoposta ad uno sforzo normale N=80.000 [N]. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) Progettare a flesso torsione un albero a sezione circolare piena su cui è applicato un Mt=510
[Nm] . Si consideri un acciaio per impiego strutturale S540 e un momento flettente applicato sull’albero pari a Mf=250 [Nmּ]. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) Spiegare come sono fatti i freni a disco a pinza fissa e con quale principio funzionano _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Anno Scolastico 2017/2018 II SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA: TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI ALLIEVO: __________________________________________
1) Spiegare il principio di funzionamento degli estensimetri usando il ponte di Wheatstone,
riproducendo lo schema di collegamento tra le resistenze. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) Cos’è l’effetto Hall e in quali tipi di trasduttori lo troviamo? _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Anno Scolastico 2017/2018 II SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA: TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI ALLIEVO: __________________________________________
3) Spiegare nei motori alternativi a combustione interna ad accensione comandata 4T le differenze sostanziali tra ciclo operativo teorico e ciclo indicato, riportandole i rispettivi diagrammi _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
PROVA DI LABORATORIO TECNOLOGICO
1) Dato lo schema dell’impianto frenante seguente, completare descrivendo i componenti indicati:
1. ………………………………………………
2. ………………………………………………
3. ………………………………………………
4. ………………………………………………
5. ………………………………………………
6. ………………………………………………
7. ………………………………………………
8. ………………………………………………
9. ………………………………………………
10. ………………………………………………
2) CON RIFERIMENTO AL RISPARMIO ENERGETICO DESCRIVI LA SEGUENTE ETICHETTATURA INCOLLATA SULLO PNEUMATICO.
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
3) DESCRIVERE LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI SEGNALETICA ANTINFORTUNISTICA.
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
PROVA DI LABORATORIO TECNOLOGICO
1) DEL SISTEMA ESC RAPPRESENTATO IN FIGURA COMPLETARE LA SCHEDA RELATIVA ALLA NOMENCLATURA DEI SINGOLI COMPONENTI.
1) 2)
3) 4)
5) 6)
7) 8)
9)
1) DESCRIVERE UNO DEI SENSORI O ATTUATORI DELLO SCHEMA PRECEDENTE:
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE, PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO E DIAGNOSI.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2) DESCRIVERE LA FUNZIONE, IL FUNZIONAMENTO E LE TIPOLOGIE DEI
COMPRESSORI IN UN IMPIANTO DI REFRIGERAZIONE.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Simulazione TERZA PROVA d’ESAME di Maturità 2017/18
1) lab. TECNO-MECCANICO
Impianto accensione tradizionale, indica tutte le parti contraddistinte da lettere e spiega quali sono le loro funzioni.
a :____________________________________
b :____________________________________
c :____________________________________
d :____________________________________
e :____________________________________
f :____________________________________
g :____________________________________
2) TIM. Una trave circolare di diametro 20 mm di materiale acciaio S220 è sottoposta ad una forza di 80000N, verifica se è ammissibile.
3)TEE
Collegando un oscilloscopio indica il segnale che ottieni in questi punti
A-B : ________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
C-D: ________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
e
B
Simulazione TERZA PROVA d’ESAME di Maturità 2017/18
2) TIM: Elenca le tipologie di trasduttori che conosci ed i loro utilizzo:
___________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
1) lab. TECNO-MECCANICO
Le misure e caratteristiche degli pneumatici vengono stampate dal costruttore direttamente sul pneumatico. Specifica il significato di questa misura? 245/70 R16 111 H
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
3)TEE
Descrivi la funzione di un diodo, disegna il suo simbolo caratteristico ed indica dove viene utilizzato in un autoveicolo:
4) Inglese
Per ognuno di questi termini eseguire la traduzione in italiano e descrivere in inglese la tipologia di impianto
- battery - + cells - positive terminal - switch - node - branch - power source - direction of electron flow - bulb - shunt - negative terminal
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe
5 AM
ALLEGATO G – Griglie di valutazione
Anno Scolastico 2017/2018
ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPZIONE "MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO"
Griglia di valutazione – PRIMA prova scritta (Tipologia B)
CANDIDATO:…………………………………………….. DATA: ……………
ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPZIONE "MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO"
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – SECONDA prova scritta
ALLIEVO:__________________________________ CLASSE: 5AM Parte prima:
Descrittori: Punteggio Conoscenza dell’argomento: Ricca e pertinente Ricca con qualche imprecisione Corretta e completa nelle parti essenziali Corretta ma incompleta Soddisfa le richieste in modo inadeguato Completamente non svolto o quasi completamente
6 5 4 3 2
0 - 1 Capacità di analisi Esposizione ordinata, in sequenza logica e completa di un caso proposto. Esposizione parziale e disordinata di un caso proposto Esposizione frammentaria e lacunosa di un caso proposto Completamente non svolto o quasi completamente
3 2 1
0 - 1
TOTA
Parte seconda:
Quesito:
___
Descrittori: Punteggio Applicazione delle conoscenze e capacità di elaborazione Conoscenza dell’argomento completa ed esposizione ordinata in sequenza logica Conoscenza dell’argomento parziale ed esposizione con lievi errori Conoscenza dell’argomento disordinata e confusa con diffusi errori. Completamente non svolto
3 2 1 0
TOTB
Parte seconda:
Quesito:
___
Descrittori: Punteggio Applicazione delle conoscenze e capacità di elaborazione Conoscenza dell’argomento completa ed esposizione ordinata in sequenza logica Conoscenza dell’argomento parziale ed esposizione con lievi errori Conoscenza dell’argomento disordinata e confusa con diffusi errori. Completamente non svolto
3 2 1 0
TOTC
TOTALE PROVA SOMMA(TOTA+TOTB+TOTC)
/15
ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPZIONE "MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO"
Griglia di valutazione – TERZA prova scritta
DISCIPLINA: □ Laboratorio Tecnologico □ TMA □ TEE
CANDIDATO:…………………………………………….. DATA: ……………
DOMANDE A RISPOSTA APERTA
Domanda N° 1
Stesura completa e corretta………………………………………..
Stesura completa con incertezze……...………………………….
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali………............................
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….….................................
Risposta totalmente negativa e incompleta ……………………..
Risposta non data ………………….…….…………………………
□ Pt. 5
□ Pt. 4
□ Pt. 3
□ Pt. 2
□ Pt. 1
□ Pt. 0
Punti…………
Domanda N° 2
Stesura completa e corretta………………………………………..
Stesura completa con incertezze……...………………………….
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali………............................
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….….................................
Risposta totalmente negativa e incompleta ……………………..
Risposta non data ………………….…….…………………………
□ Pt. 5
□ Pt. 4
□ Pt. 3
□ Pt. 2
□ Pt. 1
□ Pt. 0
Punti…………
Domanda N° 3
Stesura completa e corretta………………………………………..
Stesura completa con incertezze……...………………………….
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali………............................
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….….................................
Risposta totalmente negativa e incompleta ……………………..
Risposta non data ………………….…….…………………………
□ Pt. 5
□ Pt. 4
□ Pt. 3
□ Pt. 2
□ Pt. 1
□ Pt. 0
Punti…………
TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi)
/15
ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPZIONE "MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO"
ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO: IPMM - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPZIONE "MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO"
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – Colloquio orale CANDIDATO:…………………………………………….. DATA: ………….
Approfondimento
personale (“tesina”)
Significatività della scelta
argomento originale e brillante 3argomento interessante e rielaborato, ma nella norma 2argomento banale che non ha richiesto rielaborazione 1
Esposizione
brillante e ben articolata 3
lineare, con contenuti che ricalcano il lavoro scolastico 2
monotona, con errori ed imprecisioni lessicali 1
Contenuti pluri-
disciplinari
Conoscenza ed applicazione dei
contenuti
precisa, sicura e disinvolta 7precisa, ma schematica e manualistica 6abbastanza precisa, ma guidata 5 piuttosto superficiale, con applicazione 4
superficiale e frammentaria, senza applicazione 3
scarsa e lacunosa 2 inesistente 1
Capacità di analisi e sintesi
ottima 4buona 3 valida, se guidata 2parziale 1
Capacità di collegamento
collegamenti disinvolti tra le varie materie 3
collegamenti nei tratti più evidenti e scontati 2collegamenti faticosi e non sempre precisi 1
Capacità espositive
esposizione brillante, efficace e disinvolta 4 esposizione lineare, con alcune imperfezioni 3 esposizione faticosa, ma logica 2esposizione confusa, disordinata 1
Capacità di gestire le conoscenze in rapporto alle
richieste dei docenti
comprende con immediatezza le richieste, risponde a tono con positiva interazione
3
si sforza di adeguarsi alla situazione e si dimostra disponibile a variare i suoi abituali schemi
2
si dimostra chiuso nei suoi modelli e nei suoi schemi; mostra gravi difficoltà nel mettersi in relazione
1
Correzione prove scritte
Arr icchisce ed approfondisce gl i elementi delle prove sottopost i alla sua attenzione
3
Sa autocorreggersi 2
Prende atto delle osservazioni 1
Totale punteggio
/30
ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe
5 AM
ALLEGATO H - Attività svolte in Alternanza Scuola Lavoro
Anno Scolastico 2017/2018
RIEPILOGO ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO – 5AM
ATTIVITA' ASL DI
PREPARAZIONE E FORMAZIONE
(INTERNA ED ESTERNA)
ATTIVITA' ASL STAGE
TERZO ANNO
ATTIVITA' ASL STAGE
QUARTO ANNO
ATTIVITA' ASL STAGE QUINTO ANNO
TOTALE ORE ATTIVITA' ASL
CAPATTI LUCA 64 320 120 0 504
CAROTENUTO ALESSANDRO
67 216 216 0 499
COSTEA OVIDIU FLORIN
71 186 186 0 443
CURESTIUC SABIN EDUARD
71 332 332 0 735
DE FEO STEFANO
71 202 202 0 475
GHANAM HAMZA
71 224 120 0 415
GRUIA RAIMOND
MIHAI 71 157 157 0 385
IANNUCCI DANIELE
48 220 220 0 488
ISTRATI EUGENIU
63 227 227 0 517
LINGUA ALESSANDRO
60 220 220 0 500
MARIUT IULIAN 55 167 167 0 389
MHILLI MARKELJAN
55 0 408 0 463
MOROSANU ALBERT MANUEL
55 164 164 0 383
PARANI SIMONE
48 657 256 0 961
PILOTTO ANDREA
71 446,5 446,5 0 964
PULLARA NICOLAS
71 203 0 0 274
SAAID YASSIN 51
TIMIS IONUC OVIDIU
48 200 120 0 368
VALLIFUOCO ALESSIO
131 200 355 0 686
VENTURA SIMONE
63 167 167 0 397
Top Related