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DIOCESI DI ASSISI – NOCERA UMBRA – GUALDO TADINO

SUSSIDIO LITURGICO

ANNO B

PARTE PRIMA: II DOM. DI PASQUA – DOM. DI CRISTO RE

2009

____________________________________________ A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO

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Indice: II domenica di Pasqua 2 III domenica di Pasqua 3 IV domenica di Pasqua 4 V domenica di Pasqua 5 VI domenica di Pasqua 6 Ascensione del Signore 7 Pentecoste 8 Santissima Trinità 9 Corpus Domini 10 XII domenica T.O 11 XIII domenica T.O 12 XIV domenica T.O 13 XV domenica T.O 14 XVI domenica T.O 15 XVII domenica del T.O. 16 XVIII domenica del T.O 17 XIX domenica del T.O 18 Solennità Assunzione di Maria 19 XX domenica del T.O 20 XXI domenica del T.O 21 XXII domenica del T.O 22 XXIII domenica del T.O 23 XXIVdomenica del T.O 24 XXV domenica del T.O 25 XXVI domenica del T.O 26 XXVII domenica del T.O 27 XXVIII domenica del T.O 28 XXIX domenica del T.O 29 Dedicazione della cattedrale di San Rufino 30 Solennità di tutti i Santi 31 XXXII domenica del T.O 32 XXXIII domenica del T.O 33 Solennità di Cristo Re 34

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I I Domenica Di Pasqua Anno B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, dal mattino di Pasqua la storia è stata illuminata dalla risurrezione del Signore. Da allora i cristiani si riuniscono il «primo giorno della settimana», la domenica, per celebrare il Cristo risorto. Anche noi, nell’ottavo giorno di Pasqua, ci siamo qui raccolti per celebrarne il memoriale. Questa esperienza gioiosa faccia di noi una comunità viva e ci renda capaci di accogliere in mezzo a noi il Risorto, che ci offre i doni della pace e della gioia. I LETTURA La vita comune che viene praticata nelle prime comunità cristiane è un dono della Pasqua. Non è un obbligo o un’imposizione, ma un modo nuovo di condurre l’esistenza, di valutare le realtà quotidiane. Il risultato è «un cuor solo e un’anima sola», che realizza l’unione fraterna e la condivisione dei beni.

II LETTURA La fede in Gesù, il Risorto, è più forte di qualsiasi avversità e di qualsiasi prova. Da questa fede nasce un amore che è offerto ad ogni creatura, con semplicità e gioia. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, con un cuore solo e un’anima sola rivolgiamoci al Signore risorto perché accresca la nostra fede e cambi la nostra vita. Ripetiamo l’acclamazione di Tommaso: MIO SIGNORE E MIO DIO!

1 Il tuo amore, Signore, non abbandoni la Chiesa: ogni credente viva con gioia l’impegno di testimoniare la

salvezza che tu ci doni, ricevendo forza dallo Spirito; preghiamo.

2 Il tuo amore, Signore, non abbandoni mai l’umanità : tutti i popoli accolgano sinceramente la tua pace e la vivano con impegno nel rispetto delle diversità culturali, sociali e religiose; preghiamo.

3 Il tuo amore, Signore, non abbandoni chi è nel dubbio: questi possa perseverare, senza perdersi nella sfiducia, trovando sostegno nella comunità cristiana, preghiamo.

4 Il tuo amore, Signore, non abbandoni chi si trova nel bisogno: sazia di beni chi si affida a te e suscita tra chi crede una solidarietà sempre più coinvolgente; preghiamo.

5 Il tuo amore, Signore, non abbandoni chi si trova nella sofferenza: lo sguardo sulle tue ferite apra il suo

cuore ad una speranza eterna; preghiamo. 6 Il tuo amore, Signore, non abbandoni la nostra comunità: essa ti sappia riconoscere ogni domenica in questa

santa assemblea; preghiamo. Signore Gesù, rivèlati a noi e a tutti gli uomini nella fede. Tu che ci hai dato il modello della vita comune, fa’ di noi e di tutti gli uomini una sola famiglia. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Gesto suggerito: Si suggerisce per tutto il tempo pasquale l’aspersione dell’acqua e l’acclamazione cantata nella professione di fede.

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III DOMENICA DI PASQUA Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, l’Autore della vita, il Cristo risuscitato dai morti, è vivo, agisce e si rende presente in questa nostra assemblea, come in mezzo agli apostoli radunati nel cenacolo. La luce del suo volto risplenda su di noi, perché possiamo riconoscerlo, ascoltandolo e nutrendoci di Lui nell’Eucaristia. In questa terza domenica di Pasqua, siamo quindi invitati a penetrare più a fondo il mistero della resurrezione dai morti del Signore Gesù, diventandone i testimoni. Cristo risorto ci doni il suo Spirito per osservare i suoi comandamenti e testimoniarlo con la nostra vita seminando ovunque la speranza che viene dal Vangelo. I LETTURA L’apostolo Pietro proclama con fermezza la responsabilità di coloro che hanno rinnegato il Cristo condannato ad una morte ingiusta. L’apostolo tuttavia usa parole che lasciano aperta la strada della conversione a chi vorrà accogliere il perdono e la remissione dei peccati. SECONDA LETTURA Il credente ha un motivo di fiducia: Gesù è l’avvocato, l’intercessore presso il Padre. E lo è perché ha dato la sua vita per noi. Allora, l’ultima parola di fronte al peccato è la misericordia e non la condanna, il perdono e non la di-sperazione. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Signore Gesù è divenuto nostro avvocato presso il Padre e intercede per noi. Pieni di fiducia diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per i pastori della Chiesa, i missionari e i catechisti: perché proclamino il Vangelo del Signore con la franchezza dei testimoni e con la pazienza dei padri. Preghiamo 2. Per le nazioni in guerra e per coloro che si adoperano in favore della pace: perché il futuro dell’umanità conosca un tempo di riconciliazione e di pace tra i popoli. Preghiamo 3. Per i sofferenti: perché, guardando al Cristo sofferente e glorioso, si uniscano al suo sacrificio per la salvezza di tutti. Preghiamo 4. Per noi: perché abbiamo una viva sete della Parola di Dio e guidati dallo Spirito di Cristo risorto, possiamo comprendere che il mistero pasquale si sta compiendo nella nostra vita. Preghiamo 5. Per l’Università Cattolica: perché prepari persone competenti e animate da spirito cristiano, capaci di testimoniare il Vangelo nel mondo culturale e sociale. Preghiamo Apri il nostro cuore, Signore, alla tua Parola e, come hai fatto con gli apostoli, trasforma la nostra tristezza nella gioia della tua presenza in mezzo a noi. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

Gesto suggerito: Si suggerisce per tutto il tempo pasquale l’aspersione dell’acqua e il canto con l’acclamazione della professione di fede.

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IV DOMENICA DI PASQUA Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, Gesù risorto è il buon Pastore che ci guida alle sorgenti della vita. Egli oggi ci ha riuniti perché, ascoltando la sua voce, possiamo conoscerlo, seguirlo ed imitarlo. Infatti, ogni battezzato è chiamato ad annunciare il Vangelo e a spendere la propria vita per la salvezza dei fratelli. Se nella nostra comunità crescerà questa consapevolezza, allora essa diventerà terreno fertile per la nascita di vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione per le quali preghiamo in questa quarta domenica di Pasqua. Riconosciamo Gesù buon pastore presente in mezzo a noi, perché questa liturgia possa parlare al nostro cuore e ridare a tutti speranza.

I LETTURA La guarigione dello storpio offre a Pietro l’occasione per annunciare e far conoscere meglio il Messia. Egli afferma che Gesù Cristo è l’unico Salvatore e il fondamento su cui poggia ogni cosa: in nessun altro c’è salvezza. II LETTURA Fin d’ora siamo figli di Dio. L’apostolo Giovanni afferma che questa non è una promessa, ma una realtà che diventerà piena quando vedremo Dio faccia a faccia. Cresca dunque il nostro desiderio di amare Dio e di contemplarlo.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, invochiamo Gesù, buon Pastore, che ha offerto la vita per noi e conosce le nostre necessità. Diciamo con fede: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Signore, sostieni la tua Chiesa affinché con coraggio indichi al mondo che solo in Te c’è salvezza. Preghiamo. 2. Signore, fortifica tutti i pastori della tua Chiesa, perché siano saldi nella fede e guidino con amore coloro che hai loro affidato. Preghiamo. 3. Signore, rafforza la fede di coloro che si preparano al sacerdozio, affinché rimangano saldi nell’impegno e si preparino così a servire generosamente i fratelli. Preghiamo. 4. Signore, ti affidiamo i giovani che tu chiami a seguirti; accompagna il loro discernimento e sostienili nell’aderire alla tua volontà. Preghiamo. 5. Signore, ti affidiamo quanti si sentono smarriti e sfiduciati, rifiutati e scartati come pietre inutili; ricordino di essere tuoi figli e trovino nella Chiesa un’accogliente fraternità. Preghiamo. 6. Signore, guida la nostra comunità perché cresca in tutti noi la passione pastorale, che ci faccia sentire responsabili della salvezza dei fratelli. Preghiamo. Gesù, buon Pastore, che ci guidi verso i pascoli eterni, liberaci da ogni male e fa’ di noi un solo gregge e un solo pastore. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Gesto suggerito: Si suggerisce per tutto il tempo pasquale l’aspersione dell’acqua e il canto con l’acclamazione della professione di fede.

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V DOMENICA DI PASQUA Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, siamo ancora immersi nella gioia pasquale, e la presenza del Cristo risorto dilata il nostro cuore e mette radici nella nostra vita. In questa quinta domenica di Pasqua, Cristo Gesù afferma che Egli è la vite e noi i suoi tralci e solo se restiamo innestati in Lui saremo capaci di amare e portare frutto. Attraverso questa Eucaristia rendiamo grazie al Padre per i doni che sempre ci dispensa in Gesù Cristo.

I LETTURA La prima comunità cristiana fa’ fatica a riconoscere che Paolo, fino a quel momento persecutore, si sia veramente convertito. Barnaba garantisce per lui e Paolo viene accolto nella comunità cristiana di Gerusalemme. II LETTURA Solo se ci amiamo reciprocamente, dimostriamo di aver conosciuto Dio e di averne fatto esperienza. La fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio, e la carità fraterna sono i comandamenti che il Risorto ci ha dato. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ci ha assicurato che se rimaniamo uniti a Lui, qualunque cosa chiediamo al Padre, questi ce la concederà. Rivolgiamoci dunque con fiducia a Cristo, mediatore presso il Padre, e diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. I. Gesù vera vite, guarda la tua Chiesa e fa’ che sia sempre innestata in te per portare nel mondo i frutti dell’amore, del perdono e della speranza. Preghiamo. 2. Gesù vera vite, dona ai ministri della Chiesa lo spirito di discernimento, perché sappiano accompagnare con amore fraterno i giovani che cercano di scoprire la loro vocazione e quanti vogliono ricominciare a credere. Preghiamo. 3. Gesù, vera vite, soccorri coloro che sono provati da situazioni di dolore, di malattia, di divisioni in famiglia, perché rimanendo uniti a Te, come tralci alla vite, trovino speranza e conforto. Preghiamo. 4. Gesù vera vite, accompagna i ragazzi che in queste domeniche riceveranno per la prima volta il sacramento dell’Eucaristia, perché sappiano rimanere uniti a te ed essere tuoi amici e discepoli. Preghiamo. 5. Gesù vera vite, rafforza la nostra comunità (parrocchiale), perché unita a te porti i frutti di una fede coraggiosa di un amore sincero e solidale e di una speranza viva. Preghiamo. Gesù vera vite, donaci di diventare tuoi discepoli e di portare molto frutto con le opere di vita eterna. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Gesto suggerito: Si suggerisce per tutto il tempo pasquale l’aspersione dell’acqua e il canto con l’acclamazione della professione di fede.

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VI DOMENICA DI PASQUA Anno B ACCOGLIENZA Benvenuti, fratelli e sorelle, a questa mensa pasquale della Parola e del Pane. Benvenuti a tutti voi, figli di Dio, che in Cristo siete stati amati senza misura. Dio è amore: è questo il messaggio e la grazia che oggi la liturgia ci offre. Questo amore ci è stato rivelato e donato nella morte e nella risurrezione di Cristo, e ci viene comunicato nell’Eucaristia. Perciò ognuno di noi è chiamato ad amare tutte le persone come il Signore ci ha amato e a seminare ovunque la speranza che viene dal Risorto. I LETTURA L’episodio della conversione del centurione Cornelio, dimostra che l’effusione dello Spirito Santo inonda di grazia anche la vita dei pagani. Pietro, lasciandosi condurre dai segni che il Signore mette sul suo cammino, proclama che Dio non fa preferenze di persone e dona la salvezza a tutti. II LETTURA L’apostolo Giovanni ci ricorda che la caratteristica fondamentale del cristiano è amare Dio e gli altri. Noi però non potremo vivere questo amore se non rimaniamo uniti alla sorgente dell’amore che è Dio stesso. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ci ha detto: Tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo concederà. Con spirito di figli diciamo: PADRE, ASCOLTACI. I. Per la Chiesa: perché la rivelazione dell’amore di Dio susciti energie di rinnovamento, desiderio di collaborazione, gioia e comunione profonda. Preghiamo. 2. Per l’intera umanità: perché il Principe della pace spenga l’odio, porga fine ai conflitti, riconcili le famiglie divise, conceda a tutti il dono della pace pasquale. Preghiamo. 3. Per quanti sono chiamati a testimoniare il Vangelo in paesi dove la Chiesa è perseguitata: perché vivano la loro fede in Cristo con coraggio e siano forti nell’ora della prova. Preghiamo. 4. Per i pagani del nostro tempo: perché, in questo anno della missione, ricevano l’annuncio della “buona notizia” e il dono dello Spirito Santo. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità: perché perdoniamo i torti ricevuti, non accettiamo discriminazioni provenienti dalle differenze di professione, di ricchezza, di cultura e di razza, e impariamo ad ascoltare tutti con grande rispetto. Preghiamo. Padre, che ci hai amato fino a mandare il tuo Figlio per noi, aiutaci a praticare il tuo comandamento e a vivere nell’obbedienza filiale a te. Per Cristo nostro Signore. Gesto suggerito: Si suggerisce per tutto il tempo pasquale l’aspersione dell’acqua e il canto con l’acclamazione della professione di fede.

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ASCENSIONE DEL SIGNORE ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, grandi sono le opere del Signore che sale al cielo per rivestirci della sua stessa gloria. Ascendendo al cielo, Gesù di Nazareth è stato costituito Signore e per mezzo di Lui ogni uomo può partecipare fin da ora in modo vero e pieno alla gloria di Dio. Ascendendo al cielo, Gesù conclude la sua vicenda terrena ma continua ad essere presente nella sua Chiesa, sostenendola e confermandola con il suo Spirito. Accogliamo dunque il suo invito a farci missionari del Vangelo in questa nostra generazione, perché ogni uomo sia raggiunto dalla buona notizia della risurrezione e trovi in Lui la salvezza. I LETTURA Il racconto dell’Ascensione di Gesù al cielo, apre il libro degli Atti degli Apostoli. Questo fatto sottolinea che la vicenda terrena di Gesù è conclusa, ma la sua presenza, d’ora in poi, raggiunge tutti gli uomini attraverso la Chiesa. II LETTURA San Paolo, nella seconda lettura, afferma che Gesù, salendo al cielo, ha riempito di sé tutte le cose ed ha arricchito la Chiesa di una grande varietà di doni. In questo modo essa diventa il suo corpo e rende presente il Signore in mezzo agli uomini.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, fissiamo lo sguardo su Gesù, che salendo alla gloria del cielo, tiene in mano i destini degli uomini e intercede per noi presso il Padre. Diciamo insieme: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Signore, ti affidiamo la Chiesa tua sposa. Accompagnala sempre nei sentieri del tempo e della storia, perché compia i

gesti della salvezza con la forza che viene da te e dal tuo Spirito. Preghiamo

2. Signore, ti affidiamo l’umanità intera. Donale la tua stessa gloria, perché tutti gli uomini irradiati dalla luce della tua

verità ti proclamino Salvatore e Redentore. Preghiamo

3. Signore, ti affidiamo coloro che chiami a svolgere un ministero nella comunità, perché sappiano edificare il tuo

Corpo che è la Chiesa e conducano tutti all’unità della fede. Preghiamo 4. Signore, ti affidiamo chi si sente schiacciato dal peso del peccato, perché possa trovare in te la speranza e l’amore che

riaccendono la vita. Preghiamo 5. Signore, ti affidiamo i ragazzi che in questo tempo ricevono il Sacramento della Confermazione, perché lo Spirito Santo

li accompagni e li renda capaci di annunciare il Vangelo ai loro coetanei. Preghiamo 6. Signore, ti affidiamo questa comunità: l’attesa di un mondo nuovo non indebolisca ma stimoli la sollecitudine nel lavoro

relativo al tempo presente. Preghiamo Gesù Salvatore, che con l’Ascensione realizzi la tua signoria su tutte le cose, concedi a noi di collaborare al tuo progetto di salvezza perché si compia il tuo Regno d’amore e di pace. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

Gesto suggerito: Si canti il Gloria in cui si invoca Cristo che siede alla destra del Padre ed è proclamato Signore.

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Domenica di PENTECOSTE Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, oggi celebriamo la pienezza della Pasqua, perché a Pentecoste lo Spirito del Signore risorto riempie l’universo. Con grande gioia lasciamo che il fuoco dello Spirito Santo entri nei nostri cuori, ci liberi dalle paure e dagli egoismi, ci doni la forza per essere testimoni del Signore Gesù. Come i discepoli, anche noi saremo capaci di intuire, seguire e indicare le vie di Dio per condurre l’umanità intera a Cristo.

I LETTURA L’effusione dello Spirito Santo trasforma il cuore dei discepoli, rendendoli capaci di capire il piano di Dio e di guidare gli uomini sulle vie di Dio. L’annuncio del Vangelo è destinato a tutti i popoli e ricompone l’umanità dispersa nell’unica famiglia di Dio. II LETTURA Paolo esorta ogni battezzato a camminare secondo lo Spirito. Ma poiché il cristiano non può contare solo sulle proprie forze per seguire Cristo, deve lasciarsi trasformare dal suo Spirito. Così porterà frutti d’amore che lo faranno vivere in armonia con Dio, con i fratelli e con se stesso. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, noi non sappiamo pregare, ma lo Spirito Santo infuso in noi nel Battesimo e nella Confermazione, ci suggerisce come invocare il Padre per mezzo del Figlio. Diciamo: VIENI, SPIRITO SANTO 1. Spirito di unità, rafforza la fede di tutte le Chiese cristiane, elimina le divisioni, rendi i tuoi discepoli testimoni ferventi e credibili del Vangelo di Cristo. Preghiamo.

2. Spirito di fortezza, sostieni il lavoro pastorale del papa, dei vescovi e dei preti, metti sulla loro bocca una parola efficace e infondi nei loro cuori il tuo amore. Preghiamo.

3. Spirito di pace, spegni ogni focolaio di guerra, brucia ogni pensiero e ogni gesto di violenza e di odio, alimenta nei cuori progetti di pace, di giustizia e di concordia. Preghiamo.

4. Spirito di coraggio, rafforza i passi dei ragazzi che nella Cresima sono stati confermati nella fede del Battesimo, sostieni coloro che hanno ricevuto i ministeri: rendili costanti, all’interno della comunità, nell’impegno della vita cristiana. Preghiamo.

5. Spirito di amore e di gioia, illumina le famiglie, fa’ tornare il dialogo là dove la riconciliazione sembra impossibile e ricomponi l’unità là dove è avvenuta la divisione. Preghiamo.

6. Spirito di vita, trasforma la nostra comunità, donale una fede più viva e una maggiore partecipazione alla vita comunitaria, arricchiscila di nuovi catechisti e nuove vocazioni sacerdotali, religiose e missionarie. Preghiamo. Spirito di santità, scendi su di noi; previeni con la tua grazia i nostri atti; guidaci alla vera libertà e alla comunione fraterna. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Gesto: Si faccia memoria del Battesimo e della Cresima con l’aspersione dell’acqua e con un canto allo Spirito; in tal senso la sequenza potrebbe essere valorizzata dopo l’omelia.

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SOLENNITÀ SANTISSIMA TRINITÀ ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, celebriamo oggi la solennità della Santissima Trinità, cioè il mistero del Dio Unico che è Padre creatore di tutto, Figlio Salvatore e redentore, Spirito Santo fonte di amore e di verità. Questa è la fede fondamentale della Chiesa, nella quale siamo stati battezzati e dalla quale riceviamo la salvezza e la vita eterna. In questa fede ci raduniamo ogni domenica, sentendoci in questa assemblea partecipi della vita trinitaria e quindi in comunione con Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Questa fede, uscendo dalla celebrazione, siamo chiamati ad annunciare, perché tutti conoscano l’unico e vero Dio.

I LETTURA Il Libro del Deuteronomio contiene la testimonianza sulla quale si fonda la fede del popolo di Israele. Il Dio che si manifestò allora, è lo stesso di oggi, che si è rivelato pienamente in Gesù Cristo. E’ un Dio unico ed eterno e la sua Parola vale oggi come ieri e chiede sempre la nostra adesione. II LETTURA Solo lo Spirito Santo ha potuto suggerire ai cristiani l’audacia di chiamare Dio col nome di Padre. Dio è Padre, come dice san Paolo, perché si rivela a noi nella Persona del Figlio Gesù e nel dono dello Spirito Santo, che ci fa suoi figli ed eredi. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, nel battesimo abbiamo ricevuto uno Spirito di figli; per questo ci rivolgiamo con fiducia al Padre che ha mandato Gesù Cristo come Salvatore del mondo. Diciamo insieme: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per la Chiesa : perché, fedele al comando del suo Signore, continui instancabilmente ad annunciare il Vangelo ad ogni creatura e conduca gli uomini alla comunione con Dio Padre. Preghiamo. 2. Per coloro che hanno responsabilità politiche e sociali: perché contribuiscano con la loro opera a realizzare un mondo in cui si affermino la giustizia, la solidarietà e la carità evangelica. Preghiamo 3. Per tutti i giovani: perché, contemplando il mistero di amore del Padre, del Figlio e dello Spirito, vivano la loro vita come figli amati da Dio e discepoli di Gesù. Preghiamo. 4. Per tutti coloro che sono nella sofferenza e nella prova: perché sperimentino l’amore del Padre e la presenza consolante dello Spirito di Cristo. Preghiamo. 5. Per le famiglie: perché siano una comunità d’amore a immagine della Trinità. preghiamo 6. Per la nostra comunità: perché illuminata dal mistero della Trinità, sappia testimoniare con coraggio il Vangelo di Gesù Cristo, nella certezza della sua continua presenza sino alla fine del mondo. Preghiamo. Signore Dio, che sei l’Altissimo e nello stesso tempo sei vicino all’uomo, ascolta la preghiera della tua Chiesa e donale continuamente il tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

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SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ha dato la sua vita sulla croce per la nostra salvezza. Oggi, festa del Corpo e Sangue del Signore, Egli ci convoca per parlarci del suo amore e per renderci partecipi della sua stessa vita attraverso il pane e il vino che diventano il suo corpo e suo sangue. In modo speciale siamo invitati a contemplare e a vivere il mistero dell’Eucaristia che è la sorgente e il centro della vita della Chiesa; è pegno e garanzia della vita eterna; come dice Gesù stesso: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.

I LETTURA Il brano dell’Esodo segna il culmine e la conclusione dell’alleanza tra Dio e il suo popolo. Dio prende l’iniziativa: offre un patto ad Israele e sceglie Mosè quale intermediario tra lui e il popolo. Questa alleanza è stata superata dalla nuova ed eterna alleanza sancita nel sangue dello stesso Figlio di Dio: Gesù Cristo. II LETTURA La lettera agli Ebrei ci ricorda che nel rito ebraico il sommo sacerdote, nella “Festa dell’Espiazione”, entrava da solo ogni anno nel Tempio e offriva a Dio il sacrificio per le colpe dei fratelli. Cristo invece, una sola volta e con un solo sacrificio ha riparato il peccato di tutta l’umanità. Questo mirabile sacrificio viene offerto come cibo e bevanda nel banchetto eucaristico. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, mentre mangiamo la Pasqua con Cristo, invochiamo il Signore perché ci renda nuove creature, capaci di testimoniarlo nella giustizia e nell’amore. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE 1. Per la Chiesa: perché attingendo dall’Eucaristia ogni grazia, abbia il coraggio di annunciare al mondo che la salvezza è solo in Gesù Cristo. Preghiamo.

2. Per i presbiteri: perché celebrando l’Eucaristia, imparino sempre più ad offrirsi a Dio Padre con Cristo Gesù e a donarsi, come lui, ai fratelli. Preghiamo.

3. Per tutti i cristiani: perché nutrendosi dell’Eucaristia, diventino segno di una nuova umanità, consacrata a Cristo Gesù. Preghiamo.

4. Per tutta l’umanità: perché sia liberata dalla violenza, dall’egoismo e dalle ingiustizie e si incammini verso la salvezza di Cristo Gesù. Preghiamo.

5. Per la nostra comunità: perché metta sempre più l’Eucaristia al centro della vita e della missione dei battezzati, realizzando in tal modo l’amore di Cristo Gesù. Preghiamo.

Signore Gesù, pane vivo disceso dal cielo, non privare mai la tua Chiesa del cibo eucaristico che la rende un solo corpo, e accresci il numero dei presbiteri a cui hai affidato il compito di perpetuare il tuo sacrificio. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Gesto: Si tenga presente la possibilità della comunione sotto le due specie.

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XII DOMENICA T.O. ANNO B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, come i discepoli in mezzo alla tempesta, anche noi, pieni di preoccupazioni e di paure, ci rivolgiamo fiduciosi a Gesù. Egli comanda al vento e al mare di calmarsi, ed esorta i discepoli ad avere più fede. Subito ritorna la quiete. Questa è la storia della presenza di Dio nelle vicende della nostra vita; una storia che ci interroga sulla profondità della nostra fede e ci invita a riconoscere che Gesù ci accompagna nel cammino della vita. Non ci abbattiamo dunque di fronte alle difficoltà, perché, anche se il Signore sembra dormire, in realtà è sempre presente e ci salva. Con questa fede celebriamo l’Eucaristia.

I LETTURA Giobbe si trova in una condizione di sofferenza e crede di non meritare i guai che sta vivendo. Nella sofferenza anche noi ci interroghiamo. La risposta di Dio non toglie il mistero, ma ci garantisce la sua presenza. Nel dolore non siamo soli o abbandonati, ma ogni sofferenza trova senso in Gesù.

II LETTURA Con la risurrezione di Cristo, è iniziata una nuova vita dell’umanità. I cristiani sono diventati nuove creature: Cristo vive in essi; essi vivono in Cristo. Perciò vedono la realtà della vita con occhi nuovi.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, come gli apostoli, anche noi talvolta abbiamo l’impressione che Dio dorma, mentre noi siamo in difficoltà. Preghiamo il Signore perché ci dia una fede salda anche nei momenti della prova. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE 1 - Per tutti i Pastori della Chiesa: perché sappiano condurre il popolo di Dio attraverso la tempesta delle prove della vita con grande fiducia in Dio e con vigile attenzione ai segni del tempo; preghiamo. 2 - Per coloro che si dibattono nel dubbio o attraversano un periodo segnato da crisi di fede: perché attraverso la preghiera e la testimonianza dei credenti scoprano che Dio non si allontana mai da ciascuno di noi; preghiamo. 3 - Per gli uomini del nostro tempo, così pieni di fiducia nei propri mezzi: perché diventino sensibili e attenti alla presenza di Dio nel mondo; preghiamo. 4 - Per quanti sono al termine della loro vita, perché non abbiano timore di passare all’altra riva, ma sorretti dalla fede, si affidino a Dio; Preghiamo. 5 - Per noi: perché cerchiamo Dio e curiamo la nostra fede non solo nei momenti difficili e di prova, ma anche nel cammino quotidiano; preghiamo Signore nostro Dio, che sei in mezzo a noi anche quando pensiamo di essere abbandonati, aiuta la nostra fede perché troviamo sicurezza e pace anche in mezzo alle prove della vita. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XIII Domenica T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la nostra vita, frutto dell’amore del Dio vivente, non ha davanti a sè la morte come ultima risposta. In Gesù, il crocifisso risorto, siamo liberati da questa paura e fatti partecipi della vita definitiva; Dio infatti ha creato l’uomo perché gli dia gloria e non perché perisca nel nulla. La celebrazione eucaristica alla quale oggi partecipiamo nel giorno del Signore, ci dà la certezza che se in lui crediamo, con lui anche vivremo. L’ascolto della sua parola, l’essere nutriti del pane vivo e l’esercizio della carità fraterna in questa giornata in cui siamo chiamati a contribuire alla carità universale del Papa, ci conducono a cogliere che né tribolazione né angoscia né pericolo né malattia alcuna potrà mai separarci dall’amore che Dio ha per noi in Cristo Gesù. I LETTURA La morte non appartiene al progetto originario di Dio. Dio ha creato l’uomo come immagine della sua eternità. Solo l’invidia del diavolo ha introdotto nel mondo la morte. L’uomo empio, che non tiene conto di Dio, non solo procura morte, ma si fa vittima della morte. II LETTURA Paolo invita i cristiani di Corinto ad essere generosi con i poveri di Gerusalemme. Da quella Chiesa i Corinzi hanno ricevuto l’annunzio del Vangelo, loro vera ricchezza; ora aiutino materialmente i poveri della comunità che li ha resi ricchi spiritualmente. Non si tratta di elemosina, ma di fare uguaglianza, dice l’apostolo. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il nostro Dio è il Dio dei vivi e non dei morti. Preghiamolo con fede perché doni ai suoi figli la vita senza fine. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1- Padre santo, sostieni con i doni dello Spirito il Papa e tutti i ministri del vangelo; fa’ che la tua Chiesa nella tribolazione sappia guardare a te come suo pastore e guida. Preghiamo. 2- Padre santo illumina tutti coloro ai quali è affidato un qualsiasi potere, perché lo esercitino in spirito di servizio, avendo sempre come obiettivo il bene comune. Preghiamo. 3- Padre santo, concedi ad ogni uomo che vive nella prova di invocarti con perseveranza nella preghiera e di essere liberato dalla paura della morte. Preghiamo. . 4 - Padre santo, dona la forza della fede ai perseguitati per il Vangelo; concedi ai credenti di non cadere nella disperazione e di guardare alla croce del tuo Figlio, morto e risorto. Preghiamo. 5 - Padre santo, il tuo Figlio Gesù ha condiviso con i malati la sofferenza e li ha risanati con la forza del tuo Spirito. Fa’ che ogni uomo si lasci guarire da te, che sei il Signore della vita; dona speranza ai morenti e la tua felicità ai defunti. Preghiamo. Padre, che ci hai donato il tuo Figlio morto e risorto per la nostra salvezza, rendici partecipi della sua risurrezione per godere con Te la felicità eterna. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XIV Domenica T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, un grande profeta è presente in mezzo a noi: è Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Egli si incontra con noi nel giorno di domenica in cui facciamo memoria della sua morte e risurrezione. La sua presenza interpella la nostra fede per farci comprendere quanto siamo attenti alla sua Parola, quanto lo sappiamo riconoscere nei segni della liturgia e della vita e quanto crediamo che nella nostra debolezza si manifesta la potenza di Dio. Riconosciamo che in questa celebrazione, attraverso il sacrificio della croce, ci viene comunicata la potenza della risurrezione di Cristo. I LETTURA Come al tempo del profeta Ezechiele, come al tempo di Gesù, anche oggi Dio rivolge a noi la sua parola. I profeti e lo stesso Cristo non sempre hanno incontrato favorevole accoglienza, come tra poco ascolteremo. Tutto questo ci mette in guardia perché potrebbe accadere oggi anche a noi di essere ribelli alla parola di Dio. II LETTURA San Paolo riconosce nella debolezza e nella sofferenza la condizione migliore perché la grazia di Dio renda feconda la sua missione. Infatti Dio ha voluto salvare il mondo attraverso la debolezza della croce. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, in mezzo alle debolezze e alle contraddizioni della nostra vita, fissiamo lo sguardo su Gesù salvatore, che ha vinto la potenza del male e della morte, e invochiamolo dicendo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché non si appoggi sulle sicurezze umane e sulla potenza di questo mondo; ma sia povera tra i poveri e con libertà e coraggio annunzi il vangelo, anche quando diventa una parola scomoda. Preghiamo. 2. Per gli uomini e le donne del nostro tempo: perché sappiano riconoscere e ascoltare i profeti che anche oggi Dio suscita per la conversione e l’edificazione del suo popolo. Preghiamo. 3. Per i profeti del nostro tempo: perché non vengano meno di fronte al rifiuto e all’incomprensione, ma confidino nella potenza dello Spirito del Signore. Preghiamo. 4. Per tutti noi: perché lo Spirito Santo ci educhi a comprendere la fecondità della nostra debolezza e della nostra sofferenza, come grazia in cui si manifesta pienamente la potenza di Dio. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità: perché sia attenta ad accogliere la voce di Dio che si manifesta nella sua Parola, nelle persone che incontriamo ogni giorno, e negli avvenimenti della vita. Preghiamo. Signore Gesù, che ti sei meravigliato della incredulità dei tuoi compaesani, accresci la nostra fede, perché riconosciamo in Te l’inviato del Padre, il vero profeta, e sperimentiamo la potenza del tuo amore. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XV DOMENICA T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la Parola di Dio oggi ci invita a riflettere sulla nostra vocazione di missionari di Cristo. La Chiesa garantisce che si è missionari per mandato del Signore: un mandato che riguarda non solo i presbiteri e i diaconi, ma ogni battezzato; dunque anche noi. Accogliamo l’invito della liturgia ad essere missionari del Vangelo in questa nostra comunità e nella società intera, soprattutto in questo anno della missione, e benediciamo il Signore perché ci ha chiamati ad essere suoi figli e testimoni del Vangelo. I LETTURA In questa prima lettura il profeta Amos dichiara apertamente che egli non è profeta né per discendenza né per necessità economica, ma solo a motivo della chiamata ricevuta da Dio, di cui esegue fedelmente, con coraggio e fermezza, il mandato. II LETTURA Il grandioso inno di benedizione, che apre la lettera agli Efesini, celebra il mistero che Dio Padre ha manifestato in Gesù Cristo: ossia il progetto di salvezza di cui tutti gli uomini sono chiamati a beneficiare, e che ogni cristiano è chiamato ad annunciare. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, preghiamo perché il comando di Gesù, di andare in tutto il mondo a predicare la lieta notizia della salvezza, trovi molti cuori generosi e disposti ad accettarla. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché nello svolgere il suo mandato missionario, si ponga a esclusivo servizio del Vangelo e dia testimonianza di vita coerente con la Parola annunciata. Preghiamo. 2. Per la nostra società: perché nel pluralismo delle idee e dei valori, non perda di vista la centralità e la dignità della persona umana. Preghiamo. 3. Per tutti i missionari del Vangelo: perché attingano forza soprattutto dalla grazia di Dio che li ha chiamati e inviati. Preghiamo. 4. Per coloro che sono nella sofferenza: perché nell’aiuto fraterno dei discepoli di Cristo trovino la ragione della speranza e il segno della misericordia di Dio. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità, missionaria nel paese in cui vive: perché nell’annunzio del Vangelo sia salda nella fede e accogliente nella carità. Preghiamo. Padre, che ci hai rivelato il tuo amore mediante la parola e la vita di Cristo, tuo Figlio, apri il nostro cuore alla sua azione, perché possiamo testimoniare la sua presenza con la parola e con l’amore fraterno. Per Cristo nostro Signore.

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XVI DOMENICA del T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, è straordinaria la compassione di Dio per l’umanità. Gesù , nel Vangelo che ascolteremo, dice ai suoi discepoli: “Venite in disparte e riposatevi un po”. Ogni domenica Gesù ci rinnova il suo invito a divenire popolo che si raduna per ascoltare la Parola e rivivere le meraviglie che garantiscono la nostra libertà. Manifestiamo la nostra fame e sete di ascoltare il Maestro e facciamo nostra la passione pastorale di Gesù per un gregge grande e disperso, qual è l’umanità intera verso la quale Egli ci manda. I LETTURA Il profeta rimprovera i pastori che si sono trasformati in mercenari. Il giudizio non è tuttavia una pura condanna, ma è un annuncio carico di speranza. Dio, infatti, è fedele alle sue promesse; manderà pastori autentici, e, soprattutto, suo Figlio, il vero Pastore. II LETTURA San Paolo proclama con forza che Gesù Cristo è la pace e la riconciliazione degli uomini. In Lui coloro che erano vicini, cioè gli Ebrei, e coloro che erano lontani, cioè i pagani, sono diventati un solo corpo nella Chiesa. Questo ci fa guardare con grande speranza al futuro del mondo e alle sue divisioni. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Gesù si commuove per le sofferenze della gente, come abbiamo ascoltato nel Vangelo. Attraverso lui, nostro Salvatore, rivolgiamoci al Padre di ogni bontà e diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE 1. Dio nostro Padre, dona ai pastori della Chiesa di guidare il popolo loro affidato con la ferma dolcezza di Cristo buon Pastore. Preghiamo. 2. Dio nostro Padre, dona ai credenti in Cristo di giungere alla piena unità della fede e all’unica mensa eucaristica. Preghiamo. 3. Dio nostro Padre, dona al mondo di oggi la forza dell’amore di Cristo, nostra pace, per abbattere i muri dell’odio e dell’incomprensione tra i popoli. Preghiamo. 4. Dio nostro Padre, dona agli uomini e alle donne che sono disorientati, di trovare nella Parola di Cristo la verità, la libertà e la pace di cui hanno bisogno. Preghiamo. 5. Dio nostro Padre , dona alla nostra comunità di crescere nella passione pastorale, per essere tutti attenti alle attese delle persone e condurle a Cristo . Preghiamo. O Dio nostro Padre, esaudisci le implorazioni del tuo popolo e donaci pastori secondo il tuo cuore, capaci di cogliere le attese e soddisfare le necessità della gente. Per Cristo nostro Signore.

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XVII DOMENICA del T.O. Anno B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, celebriamo oggi la “domenica della moltiplicazione dei pani”. Il gesto di Gesù ci insegna che il pane materiale, pure indispensabile, non è sufficiente a sfamare la fame dell’uomo, perché “l’uomo non vive di solo pane”. Dobbiamo avere anche un’altra fame: la fame di Dio e della sua Parola di salvezza; quindi fame di verità e di giustizia, di amore e di pace, di unità e di solidarietà. L’Eucarestia che celebriamo, realizza per la nostra assemblea il progetto di Cristo che viene incontro alle nostre esigenze spirituali e materiali.

I LETTURA Un individuo offre al profeta Eliseo delle ‘primizie’. Questo dono si moltiplica così da saziare tutti i presenti, simbolo dell’abbondanza che caratterizzerà i tempi messianici. Tempi che si sono realizzati in Cristo Gesù.

II LETTURA Cristiano è colui che cerca l’unità e lavora per realizzare l’unità di tutti gli uomini attorno a Cristo, così da formare un solo corpo. Questa verità è proclamata da San Paolo. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Gesù ha moltiplicato i pani utilizzando il poco che un ragazzo ha messo a disposizione. Anche noi mettiamo insieme le nostre richieste e saremo ampiamente esauditi. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per la chiesa: perché cresca nello spirito ecumenico e realizzi l’unità nella diversità dei carismi. Preghiamo. 2. Per l’unità del genere umano: perché siano superate le ingiustizie, le guerre e la fame e si realizzi l’unità in Cristo. Preghiamo 3. Per l’unità nella famiglia: perché chi ha ricevuto il dono della fede, sappia amare, comprendere, perdonare e trasmettere agli altri la vita cristiana. Preghiamo 4. Per la crescita della carità nei cristiani: affinché a nessuno manchi il necessario per vivere e in tutti aumenti la condivisione con i fratelli in difficoltà. Preghiamo 5. Per l’unità nella nostra comunità: l’Eucarestia sia il segno dell’amore reciproco tra noi che facciamo parte dell’unico Corpo di Cristo. Preghiamo Signore, ti affidiamo la nostra vita con tutte le nostre necessità. Insegnaci ad aprirci agli altri e a condividere i nostri beni perché si faccia uguaglianza a vantaggio di tutti. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XVIII DOMENICA del T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fin dai primi tempi le comunità cristiane si sono riunite nel giorno della risurrezione, la domenica, per realizzare il comando di Gesù: rinnovare la Cena del Signore in cui la sua parola nutre il nostro cuore, e il corpo e il sangue di Gesù nutrono la nostra nuova vita, fanno dimorare noi in lui e lui in noi. Siamo qui riuniti oggi proprio per questo. La parola di oggi ci chiede di essere dei contemplativi, capaci di guardare al cielo, di tendere in alto, di riconoscere nella realtà i segni di Dio. Riflettiamo per riscoprire insieme e far risplendere i motivi profondi di questo nostro incontro con Gesù, che poco per volta trasforma la nostra vita. I LETTURA Il popolo d’Israele, fuggito dall’Egitto nel deserto, rischiava di morire di fame. Dio gli mandò allora dal cielo un cibo misterioso, la manna. Era il simbolo di un altro cibo, che Gesù avrebbe un giorno dato all’umanità. II LETTURA Paolo avverte i cristiani provenienti dal paganesimo sulla differenza profonda che deve esistere tra il comportamento dei pagani e quello dei cristiani. Nei cristiani è avvenuta una trasformazione completa, la creazione dell’uomo nuovo, con la presenza di uno spirito nuovo. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Gesù ci esorta a una vita nuova, quella dei figli di Dio. Il Padre, che ha cura dei suoi figli, manda per noi dal cielo il vero nutrimento: ha mandato il Figlio suo Gesù a camminare per le strade del mondo. Per questo dobbiamo accogliere con fede la sua Parola e il suo Corpo perché diventino il nostro nutrimento. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per la Chiesa, e i suoi pastori: a quanti sono solo preoccupati del benessere materiale, ricordino con coraggio che le persone hanno esigenze più profonde, che solo la fede cristiana e la parola di Dio possono saziare. Preghiamo. 2. Per coloro che hanno autorità sulle nazioni: non riducano il progresso umano a solo benessere materiale. Sappiano cogliere le necessità più profonde della persona umana: la sicurezza affettiva nella famiglia unita, l’educazione dei figli, il superamento della solitudine, la gioia nell’impegno e nella solidarietà. Preghiamo.

3. Per quanti vivono nell’insicurezza, nella disperazione, nella solitudine: trovino nella Parola e nell’Eucaristia la vicinanza di Dio, fiduciosi che la vita è un dono di Dio e che egli è sempre accanto a noi come Padre buono. Preghiamo. 4. Per la nostra comunità cristiana: sappia nutrirsi del cibo spirituale per vivere la vita nuova di figli di Dio, e sia capace di avvicinare anche i più piccoli alla Bibbia. Preghiamo. Signore Gesù, mandato Padre per darci il “cibo che dura per la vita eterna”, esaudisci le nostre domande e aumenta la nostra fede nella tua Parola. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XIX DOMENICA del T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, celebriamo oggi la “domenica del Pane di vita eterna”. Siamo invitati a riconoscere in quel pane la persona stessa di Gesù. Al popolo eletto e al profeta Elia, in cammino nel deserto, Dio non ha fatto mancare il pane e l’acqua, segni del suo amore. Anche oggi Egli non lascia mancare ai credenti il cibo necessario: Gesù Parola e Pane di vita eterna. L’Eucaristia è il luogo privilegiato della presenza di Cristo tra gli uomini. Questa celebrazione rinnovi la nostra fede in Cristo: via, verità e vita. I LETTURA Quando l’uomo sa riconoscere la sua debolezza, è aperto all’intervento di Dio. Al profeta Elia, perseguitato e stanco di lottare, Dio offre un pane che gli darà la forza di continuare la sua missione. II LETTURA La lettera agli Efesini ci indica la strada della missione cristiana che non si basa sulla potenza della forza, né sulle diplomazie umane, ma sulla debolezza della croce e sulla mitezza dell’amore che si dona ai fratelli. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, anche noi, come Elia, talvolta sperimentiamo la noia della vita e abbiamo bisogno di perseveranza in mezzo alle prove. Invochiamo perciò il Signore perché ci sostenga con la sua grazia. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. I. Per la Chiesa: perché, non ponendo la sua fiducia nei mezzi umani ma nella Croce del Signore, sia sempre umile serva del Regno. Preghiamo. 2. Per i ministri della Chiesa: perché non perdano la speranza di fronte alle difficoltà della missione e alla persecuzione, ma continuino ad annunciare la Parola profetica nel mondo. Preghiamo. 3. Per tutti gli uomini: perché abbandonino la via della guerra e dell’ingiustizia e scoprano il valore dell’amore gratuito e del perdono vicendevole. Preghiamo. 4. Per le famiglie: perché in esse regni la serenità e la concordia, attingendo dalla Parola di Dio e dall’Eucarestia la forza per essere piccole Chiese domestiche. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità: perché metta sempre Gesù Cristo, Pane di vita, al centro di ogni scelta e abbia sempre il coraggio di testimoniare la propria fede nell’Eucaristia. Preghiamo. Signore Gesù, che hai promesso di essere sempre con noi e con la tua Chiesa, rendici forti nella speranza e guidaci con la tua grazia nel cammino della vita. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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SOLENNITÀ DELL’ASSUNZIONE DI MARIA SANTISSIMA ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, oggi la Chiesa è in festa con Maria assunta alla gloria del cielo. Con questa celebrazione riconosciamo che nella Madre del Signore si è pienamente compiuto il mistero della Pasqua di Gesù e che Ella, perciò, partecipa con l’anima e con il corpo alla gloria di Cristo risorto. Nel cuore delle vacanze estive, in cui ciascuno va alla ricerca di pace e di ristoro tra le bellezze del creato, la Chiesa ci fa contemplare la bellezza della Vergine Maria. A noi che spesso siamo avvinti alle cose terrene e preoccupati oltre il dovuto per ciò che avrà certamente fine, Maria indica dov’è la vera felicità. Dal cielo essa risplende per tutti noi come segno di consolazione e di sicura speranza, e ci invita a vivere in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni.

Messa della Vigilia I LETTURA Il trasporto dell’arca del Signore, che conteneva le tavole dell’alleanza, viene celebrato dal re Davide con grande solennità. Questo trasferimento dell’arca a Gerusalemme, città di Dio, prefigura l’assunzione di Maria, arca della nuova alleanza, nella gloria del Padre. II LETTURA San Paolo ci invita a ringraziare Dio perché, per mezzo di Gesù Cristo, ci dona la vittoria sulla morte. Maria partecipa pienamente a questa vittoria con la sua Assunzione. Infatti lei è stata glorificata sia nell’anima che nel corpo.

Messa del giorno I LETTURA Nella donna vestita di sole che partorisce un figlio, sottratto alle forze del male rappresentate dall’enorme drago rosso, possiamo vedere anzitutto Maria Vergine, madre di Gesù ; ma anche la Chiesa, che, in tempi di difficoltà e di persecuzione, continua a sperimentare la salvezza di Dio. Maria, assunta in cielo, è garanzia dell’avvenire glorioso di tutto il popolo di Dio. II LETTURA Cristo, risuscitato dai morti, porta con sé tutti coloro che sono vissuti con Lui. Maria Santissima è stata chiamata per prima a godere di questa vita di comunione. Anche noi possiamo giungere alla gloria della risurrezione se non ci abbandoniamo al male e al peccato. PREGHIERA DEI FEDELI (Come nell’Orazionale)

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XX DOMENICA del T.O. ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, un invito speciale oggi ci ha convocati a comporre la famiglia dei figli di Dio: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato!». Sono le parole che ascolteremo e che ci danno il senso della celebrazione domenicale. Non siamo venuti per assistere ad uno spettacolo religioso, ma per partecipare al banchetto della vita; non siamo gli spettatori, ma i protagonisti di una storia nella quale Dio salva tutti gratuitamente. Facciamo dunque festa nel Signore. I LETTURA Invitare qualcuno a tavola, significa condividere con lui una certa amicizia. Con l’immagine del pranzo, Dio manifesta l’intimità di vita che vuole realizzare con noi. Ogni Eucaristia rinnova questo invito e offre questa intimità. II LETTURA S. Paolo ci ricorda che non possiamo condurre una vita da persone stolte e sfasate. Poiché Cristo ci ha svegliati dal torpore, occorre vivere con saggezza e sobrietà, con il cuore e la mente rivolti a Dio. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, apriamo il nostro cuore alle necessità della Chiesa e del mondo e preghiamo il Signore che ha promesso di esaudire quanti lo invocano con fede. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE 1 Per la Chiesa: perché non si stanchi mai di invitare gli uomini al banchetto della vita eterna; Preghiamo. 2 - Per tutti gli uomini: perché non si comportino da stolti ma da saggi, e approfittino del tempo presente per fare il bene; Preghiamo. 3- Per quanti si ubriacano di alcool, di sesso, di droga, di suoni: perché siano aiutati a rientrare nella profondità del loro cuore; Preghiamo. 4- Per tutte le comunità cristiane: perché superando abitudine e trascuratezza, ricevano l’Eucaristia domenicale con sincera fede e profonda convinzione; Preghiamo. 5 - Per noi: perché diventiamo sempre più consapevoli che l’Eucaristia ci unisce profondamente a Cristo e ci impegna a vivere per Lui; Preghiamo. Signore, che ci hai riunito per questo convito di festa, aiutaci a celebrare il culto della vita, compiendo ogni giorno con amore la tua volontà. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XXI DOMENICA del T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, il Signore ci ha convocati in questa domenica per speriamentare la gioia di rivederci, di salutarci fraternamente, di condividere ancora il cammino della vita ed il pellegrinaggio della fede. Oggi la parola del Signore ci chiede di prendere posizione nei suoi confronti, di comprometterci per Lui. E noi, che spesso sentiamo il peso ma anche la gioia di deciderci per Cristo, vogliamo ripetere con l’apostolo Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”. I LETTURA Nel momento in cui il popolo d’Israele entra nella Terra promessa, viene invitato da Giosuè a prendere una decisione. È la decisione della fede, quella che è chiesta anche a noi nei confronti di Gesù Cristo. II LETTURA Parlando delle relazioni che devono esistere tra i membri della comunità cristiana, Paolo propone la novità del rapporto tra marito e moglie. Questa novità è espressa dall’apostolo con la frase ripetuta più volte: “ I due si amano come Cristo e la Chiesa”. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, dopo l’ascolto della Parola siamo impegnati a correre l’avventura dell’amore; a scegliere con piena libertà Gesù Cristo, come hanno fatto gli apostoli. Preghiamo perché tutti possano seguire con fedeltà il Signore. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché, come l’apostolo Pietro, proclami al mondo che solo Gesù Cristo ha parole di vita eterna. Preghiamo. 2. Per tutta l’umanità: perché non affidi la sua speranza agli idoli costruiti dalle mani degli uomini, ma al Dio vivente che si è rivelato in Gesù. Preghiamo. 3. Per chi fatica a credere, per chi ha perduto la fede, per chi non ritiene necessario scegliere: perché si lasci attirare da Gesù Cristo. Preghiamo. 4. Per gli sposi cristiani: perché superando ogni forma di orgoglio, si sottomettano gli uni gli altri per amore di Cristo. Preghiamo. 5. Per noi: perché in questa celebrazione ci lasciamo interpellare dal Signore e non abbiamo paura di credere in Lui, anche quando la sua Parola è esigente. Preghiamo. Signore Gesù, tu solo hai parole di vita eterna; aiutaci ad accogliere la tua parola e a metterla in pratica con la grazia che sostenga le nostre fragili forze. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XXII DOMENICA del T.O Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, forse, a volte, noi siamo i cristiani della messa e non della vita, spettatori passivi di un rito e ascoltatori distratti della parola di Dio, presenti in chiesa con il corpo, ma con la mente ed il cuore occupati da tante altre cose. Per questo Dio ci invita oggi a rivedere i nostri atteggiamenti religiosi, che riguardano il modo di porci di fronte alla sua Parola. Egli non vuol essere per noi un Dio severo che ci impone una volontà arbitraria così da renderci schiavi. Al contrario egli è il nostro liberatore da tutto ciò che ci impedisce di crescere e di svilupparci a sua immagine come suoi figli. Accogliamo, dunque, con docilità la Parola che sarà seminata in noi e che può salvare la nostra vita. I LETTURA La prima lettura è una riflessione sul significato delle norme date da Dio al popolo di Israele, attraverso il suo servo Mosè. Queste leggi non possono essere intese come pesi che gravano sulle spalle degli uomini, ma come la via che il Signore indica per diventare saggi, liberi e giusti. II LETTURA Anche le parole di Giacomo, nella seconda lettura, ci richiamano alla necessità di un ascolto della Parola, non esteriore e superficiale. Solo così ci impegneremo concretamente a favore degli altri e praticheremo la rettitudine morale in un mondo corrotto. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Signore suscita in noi il volere e il fare. Egli ci ha fatto dono della sua Parola: preghiamolo perché susciti nel nostro cuore una risposta pronta e generosa. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE 1. Per la Chiesa: perché annunci sempre la Parola di verità e ricordi agli uomini la legge di Dio. Preghiamo. 2. Per coloro che hanno la responsabilità diretta della storia dei popoli: perché facciano leggi giuste e sagge per difendere la dignità di ogni uomo e il valore della vita umana. Preghiamo. 3. Per i genitori: perché sappiano trasmettere ai loro figli insegnamenti coerenti con la parola di Dio e da loro stessi fedelmente e concretamente vissuti. Preghiamo. 4. Per gli insegnanti e gli educatori: perché aiutino i ragazzi e i giovani a costruire la loro vita attorno agli autentici valori. Preghiamo. 5. Per ognuno di noi: perché nel suo rapporto con Dio e con gli altri si comporti in modo vero e retto, in ogni gesto, pensiero e parola. Preghiamo. Signore, la tua legge è santa e procura felicità a chi la osserva. Concedici la forza interiore per attuare nella realtà quotidiana tutto quello oggi ci hai insegnato. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XXIII DOMENICA T. O. ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, in questa liturgia domenicale il Signore ci invita ad avere coraggio e a non temere: Egli viene a salvarci. Di fronte alle nostre schiavitù la sua Parola è messaggio di liberazione. Nella nostra fragilità e debolezza la sua Parola promette guarigione e forza. Nel nostro smarrimento e nella nostra indifferenza la sua Parola dona sicurezza e abbandono fiducioso a Lui. Accostiamoci dunque al Signore presente in questa Eucaristia, perché i nostri occhi possano vederlo, i nostri orecchi possano udirlo, e la nostra lingua gridi di gioia per la sua bontà. I LETTURA Il profeta Isaia dà al popolo, bisognoso di speranza, l’annuncio che Dio viene a salvarlo. Oggi, come ieri, Dio interviene nelle vicende umane e cambia il corso della storia; lo fa attraverso Gesù Cristo, unico salvatore. II LETTURA L’Apostolo Giacomo condanna alcuni atteggiamenti anticomunitari, discriminatori e antievangelici. Essi erano presenti al suo tempo; verifichiamo se esistono anche oggi nelle nostre comunità. PREGHIERE DEI FEDELI Fratelli e sorelle, la gente portava a Gesù gli ammalati perché li guarisse. Portiamogli anche noi le nostre preoccupazioni, e affidiamole al suo amore, fiduciosi che egli ci liberi da tutte le nostre chiusure interiori e ci apra alla vita nuova. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE.

I. Per la Chiesa: perché ascoltando con docilità la Parola di Dio, annunci con coraggio la salvezza del Signore. Preghiamo. 2. Per quanti sono smarriti e confusi: perché aprano il loro cuore al Vangelo annunciato dalla Chiesa e trovino in essa speranza e forza per la vita. Preghiamo. 3. Per i genitori, gli educatori e i catechisti: perché, con la loro parola e il loro agire siano capaci di comunicare coraggio e fiducia ai giovani, in modo che essi sperimentino la salvezza del Signore. Preghiamo. 4. Per i portatori di handicap, in particolare per i disabili del nostro Istituto Serafico: affinché possano ricevere un’adeguata formazione che sviluppi le loro capacità, e i cristiani manifestino ad essi l’amore che Dio ha nei loro riguardi. Preghiamo. 5. Per gli ammalati ; perché trovino nella Parola di Dio conforto e liberazione e nella loro sofferenza diano testimonianza di fede nel Signore. Preghiamo. 6. Per la nostra comunità : perché nell’ascolto della Parola di Dio impari a superare discriminazioni e favoritismi, e sia attenta ai più deboli e ai più poveri. Preghiamo. Signore Gesù, che ogni giorno operi meraviglie, liberaci dalle infermità fisiche e sopratutto da quelle spirituali che ci impediscono di ascoltarti, di pregarti e di amarti. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN.

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XXIV DOMENICA T. O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la liturgia di oggi ci invita a riconoscere in Gesù il Cristo, seguendo l’esempio dell’apostolo Pietro. Pietro lo riconosce, a nome di tutti, senza sapere il destino che proprio al Cristo sarà riservato: la sofferenza, il rifiuto e la morte prima della risurrezione. Egli è il Servo sofferente. Anche ognuno di noi, se vuole seguire fedelmente il Signore, dovrà perdere la propria vita per salvarla. Infatti solo chi si dona per amore raggiunge la vita vera e piena. I LETTURA Nel brano del profeta Isaia, il Servo è colui che accetta con docilità la sua missione, non indietreggia nelle difficoltà e sopporta pazientemente gli oltraggi, perché confida pienamente nell’aiuto di Dio. Questo servo è Gesù, come ci dirà lui stesso nel Vangelo. II LETTURA L’apostolo Giacomo ci dice che se la nostra fede non produce opere coerenti, non è autentica. La fede vera, infatti, si manifesta in gesti di amore che esprimono l’obbedienza alla Parola del Signore. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, noi sogniamo a volte un cristianesimo facile, rassicurante, comodo. Ma il Signore Gesù ha preso su di sé la croce, e ci invita a seguirlo per la stessa via. Preghiamolo perché ci aiuti ad essergli fedele anche nei momenti difficili della vita, quando il dolore sembra troppo duro per noi.Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE 1. Per la Chiesa: perché si glori solo di Cristo crocifisso, potenza e sapienza di Dio, e lo segua con coraggio sulla via della sofferenza che salva. Preghiamo. 2. Per tutti coloro che nelle varie parti del mondo sono perseguitati ed umiliati dal potere politico ed economico: perché ogni legittima espressione di pensiero e di azione, sia accolta nel rispetto e nella tolleranza. Preghiamo. 3. Per tutte le famiglie: perché educhino i propri figli alla coerenza di fede e di vita, e li aiutino a non avere paura delle difficoltà e degli impegni. Preghiamo. 4. Per le persone che soffrono, per gli ammalati e gli infermi: perché sostenuti dalla fede, sappiano camminare sulla strada del dolore, uniti alla sofferenza di Cristo. Preghiamo. 5. Per tutti noi, perché non scoraggiati dalle difficoltà della vita, riscopriamo il vero senso della fede e dell’impegno cristiano come sequela di Cristo crocifisso. Preghiamo. Signore Gesù, tu hai sofferto per la nostra salvezza: vieni in nostro aiuto quando siamo nel dolore e ci sentiamo abbandonati, dando forza alla nostra fede e alla nostra speranza. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN.

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XXV DOMENICA T. O. ANNO B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, l’annuncio della passione, che i discepoli si rifiutano di accettare, offre a Gesù l’occasione per chiarire il senso della sua missione e della sua vita. Essi, infatti, non hanno ancora capito che per essere grandi occorre diventare ultimi; perciò il Signore propone loro lo stile del servizio; quel servizio che ha portato Gesù a dare la sua vita per noi. Nell’Eucaristia che celebriamo riceviamo la capacità di fare altrettanto, diventando servi gli uni degli altri. I LETTURA C’è un modo di vivere che mette al centro se stessi e il proprio tornaconto; è quello dei malvagi, che sfocia in uno stile di vita sprezzante e spregiudicato. Per questo essi condannano a morte il giusto, perché il suo comportamento costituisce per loro un continuo rimprovero. La tradizione cristiana ha sempre riconosciuto in questo giusto perseguitato il Cristo stesso. II LETTURA Giacomo, nella sua lettera, ci invita a chiedere e ad accogliere la sapienza che viene da Dio e che ci fa produrre frutti di giustizia e di pace. Di conseguenza ci mette in guardia dal seguire le cattive passioni che invece creano disordini e discordie. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, servire è la parola che, da sola, può riassumere tutta la vita di Gesù. Egli si è messo al servizio degli uomini fino a dare la sua vita. Preghiamolo perché ci aiuti a imitarlo in questo fondamentale atteggiamento cristiano. Diciamo:ASCOLTACI, O SIGNORE 1. Per la Chiesa: perché nella persecuzione non abbia paura di annunciare il Vangelo e, come Gesù, si senta serva degli uomini e vicina a tutte le vittime dell’ingiustizia. Preghiamo. 2. Per i governanti : perché siano saggi, e si comportino come veri servi del bene comune e lavorino per liberare il mondo da ogni forma di disordine , di oppressione e di guerra. Preghiamo. 3. Per coloro che sono perseguitati: perché non perdano coraggio e speranza e possano anche vedere i frutti della loro fedeltà e della loro sofferenza. Preghiamo. 4. Per coloro che amano e servono i fratelli, soprattutto i più piccoli e i più poveri: perché siano consapevoli di camminare sulla via che li farà essere primi nel regno dei cieli . Preghiamo. 5. Per la nostra comunità cristiana: sia il luogo dell’aiuto reciproco e del servizio, soprattutto il luogo che educa al servizio. Preghiamo. Signore Gesù, ti invochiamo con umiltà e fiducia: aiutaci a confidare non nella grandezza e negli onori, ma nella gioia di servire i nostri fratelli. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN.

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XXVI DOMENICA T. O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, oggi il Signore ci dice che, essendo suoi figli, siamo chiamati ad essere profeti del suo progetto di salvezza per tutti gli uomini. Far parte del suo regno è quanto di meglio possiamo desiderare. Il suo regno può fiorire ovunque, anche oltre i confini della Chiesa e delle comunità cristiane. Apriamo la mente e il cuore per riconoscere Gesù che è presente in questa assemblea e per vedere i segni del regno che cresce dove lo Spirito soffia. Il Signore ci aiuti a superare i nostri pregiudizi e allarghi i nostri orizzonti perché siamo capaci di riconoscere i bisogni degli uomini e amare l’umanità intera. I LETTURA Nel cammino lungo il deserto Mosè sceglie settanta anziani perché lo aiutino nel governo del popolo d’Israele e perché attraverso la loro parola profetica si manifesti il volere di Dio. Ma il dono dello Spirito raggiunge anche due persone rimaste fuori dell’accampamento, suscitando qualche gelosia. Dio agisce in piena libertà e al di fuori degli schemi perché vuole tutti gli uomini profeti del suo Regno. Questo si compie proprio nella Chiesa che è un popolo dove tutti sono profeti. II LETTURA L’apostolo Giacomo ammonisce severamente coloro che si sono arricchiti in modo disonesto: i loro beni sono frutto di ingiustizia. Questa condanna severa è anche per il nostro mondo del benessere e del consumo. L’unico rimedio a questo dramma è la sobrietà che conduce alla condivisione con i poveri e alla solidarietà con i paesi sottosviluppati. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, siamo diversi gli uni dagli altri; ciascuno è grande nei propri carismi e doni. Non lo riconosceremo mai abbastanza. E tuttavia, nonostante le nostre differenze, lo Spirito Santo ci riunisce come fratelli. Preghiamo il Padre che ci dia benevolenza e mitezza verso tutti. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE 1. Per coloro che hanno responsabilità nella Chiesa: ci aiutino a non avere mai atteggiamenti intolleranti, a non innalzare steccati, a non cercare divisioni. Preghiamo 2. Per i cristiani cattolici e non cattolici: perché ricerchino l’unità e perseverino nel dialogo ecumenico con reciproco rispetto. Preghiamo 3. Per quanti hanno più denaro, più cultura, più salute: mettano i propri beni al servizio di tutti. Preghiamo 4. Per i bambini innocenti, vittime di abusi e violenze: la loro grande sofferenza sia consolata dalla vicinanza del Signore e giovi alla redenzione dei loro oppressori. Preghiamo 5. Per la nostra comunità: offra un’immagine vera di Gesù, mite e servizievole, intorno a cui possano radunarsi i piccoli nella fede. Preghiamo Padre santo, aiutaci a staccare progressivamente il nostro cuore dai beni che passano. Tu che sei sempre accanto a noi, rendi il nostro cuore mite e buono come quello di Gesù. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. AMEN

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XXVII DOMENICA T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, oggi la liturgia ci invita a considerare quale grande grazia sia essere marito e moglie secondo il progetto della creazione e della redenzione. La Parola di Dio afferma che il Signore vuole il bene dell’uomo e della donna ed è la sorgente e la garanzia del loro amore. Di fronte ai problemi, alle sofferenze ed ai fallimenti di tante coppie, il Signore ci ricorda che il matrimonio è bello, che la fedeltà è possibile, che l’incomprensione può essere superata e che la stessa sofferenza della separazione può essere vissuta in modo evangelico. Tutto questo a motivo di Gesù Cristo, che attraverso la sua Croce ha sposato e salvato l’umanità intera. I LETTURA Il brano della Genesi ci parla della creazione della donna. Dio la trae dalla costola di Adamo per indicare che l’uomo e la donna sono pari nella dignità e complementari, cioè fatti l’uno per l’altro. Perciò sono creati per amarsi e unirsi in una carne sola. II LETTURA La lettera agli Ebrei ci presenta Gesù, Figlio di Dio, che si è fatto solidale con l’uomo e ci rivela una cosa sorprendente: proprio attraverso la sofferenza, Gesù è diventato capace di darci la salvezza ed ha raggiunto la gloria. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, la parola di Gesù, che abbiamo ascoltato, illumina e fortifica l’amore che noi cerchiamo di vivere nelle nostre famiglie. Preghiamo perché all’interno di ognuna di esse si rafforzi l’amore fedele e perenne. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE I. Per la Chiesa: perché sappia trasmettere il grande valore della vita matrimoniale, proponendolo come un cammino di santità, per il bene della società. Preghiamo. 2. Per i legislatori e i governanti: perché promuovano il valore del matrimonio e pongano le condizioni per garantire ad ogni famiglia lavoro, casa e serenità degli affetti. Preghiamo. 3. Per gli sposi cristiani: perché siano segno dell’amore di Dio, e anche nelle difficoltà della vita matrimoniale siano fedeli al progetto che il Signore ha preparato per loro. Preghiamo. 4. Per i fidanzati: perché si impegnino in un serio cammino di preparazione verso il matrimonio, con serenità e fiducia, mettendo Cristo come punto di riferimento e fonte del loro amore. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità: perché sia attenta ai problemi delle coppie e in particolare di quelle in difficoltà; e abbia una rinnovata attenzione per la crescita serena e cristiana dei bambini. Preghiamo. Signore Gesù, aiuta le nostre famiglie a rinnovare l’impegno dell’amore fedele e perenne, e a trovare in esso la serenità nei momenti difficili della vita. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN.

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XXVIII DOMENICA T.O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, nel Vangelo di oggi risuona un appello forte e chiaro che il Signore rivolge a tutti noi: “Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri”. Questo significa che Egli ci chiama a diventare poveri per amore suo. Solo lasciandoci illuminare e segnare dalla Parola di Dio, metteremo ordine nella nostra vita, saremo liberati dalle illusioni di questo mondo e saremo capaci di stare in guardia nei confronti delle ricchezze che sono l’ostacolo più grande per accogliere il regno dei cieli. In questa povertà sta la vera sapienza e la vera ricchezza. I LETTURA Gli Ebrei, nella loro storia, hanno sperimentato la seduzione della sapienza umana. Dagli egiziani hanno appreso che la vera grandezza consiste nel sapere; dai patriarchi e dai re, hanno imparato a ricercare la potenza e l’abbondanza; dai greci, il fascino della bellezza e dell’armonia. Gli Ebrei, però, hanno ben capito che la vera sapienza è quella donata dalla Parola di Dio. II LETTURA La lettera agli Ebrei ci dice che la parola di Dio è più incisiva di una spada affilata e tagliente a cui nessuno può sottrarsi. Essa perciò è la nostra sapienza perché, mettendo a nudo e denunciando i nostri compromessi, ci libera e ci rinnova. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, la parola di Dio, quale spada affilata, scuote profondamente le nostre abitudini e la nostra mediocrità. L’ambiente in cui viviamo ci spinge a desiderare le ricchezze come il bene supremo, Gesù invece ci fa notare i gravi pericoli che esse costituiscono per la vita cristiana. Preghiamo perché il nostro cuore sia sempre aperto alle esigenze evangeliche. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE I. Per la Chiesa di Cristo: perché invochi dal Signore il dono della sapienza per scegliere ciò che è buono e giusto e diventi la coscienza critica del mondo per aiutare la società a rinnovarsi nella solidarietà e nella giustizia. Preghiamo. 2. Per tutti i cristiani chiamati nel Battesimo ad essere discepoli del Signore: perché riconoscano Gesù come il tesoro prezioso di fronte al quale si è disposti a lasciare tutto per possedere i veri beni della vita. Preghiamo. 3. Per coloro che possiedono ricchezze e per quanti sono chiamati ad operare nel campo dell’economia e della finanza: perché promuovano un progresso economico e sociale basato sul rispetto dei veri bisogni della persona e sulla solidarietà. Preghiamo. 4. Per questa nostra comunità: perché sentendoci liberi dai legami della ricchezza, sappiamo seguire con gioia il Signore che ci chiama al servizio gioioso del Vangelo e a vivere nell’attenzione solidale ai fratelli. Preghiamo. Padre, tu sai quanto è difficile per i cristiani vivere in un ambiente che adora il denaro, e proclamare con la vita che l’onestà, la bontà, la generosità, l’amore verso i piccoli e verso Dio sono beni più preziosi della ricchezza. Donaci la forza di essere tuoi veri seguaci. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. AMEN

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XXIX DOMENICA T. O. ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, in questa domenica la Parola di Dio ci consegna un’immagine forte del Signore Gesù: quella di servo dell’umanità. Fissiamo, dunque, lo sguardo su Cristo per imparare ad essere servi gli uni degli altri nella libertà e nell’amore. In questa celebrazione, rompendo ogni nostro legame ambiguo, il Signore ci libera da noi stessi, ci rende capaci di amare i fratelli e di servire il suo Regno. I LETTURA Il profeta Isaia ci presenta la figura del Servo del Signore. Egli è un uomo prescelto da Dio per essere strumento della sua opera di salvezza. La sofferenza che il servo incontra ci fa riconoscere in lui la persona stessa di Gesù . II LETTURA La pagina della lettera agli Ebrei ci presenta Gesù come il sommo sacerdote a servizio di tutta l’umanità. Egli, infatti, asceso al cielo dopo la sua passione, morte e risurrezione, è colui attraverso il quale possiamo accostarci a Dio con piena fiducia ottenendo grazia e misericordia. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Gesù non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per tutti noi. Preghiamolo per avere la forza di seguire il suo esempio. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE 1. Per il Papa, i vescovi , i presbiteri e quanti svolgono un ministero nella Chiesa del Signore :perché siano animati da sincero zelo pastorale e mostrino con i fatti la loro scelta di voler servire i fratelli . Preghiamo. 2. Per tutti coloro che detengono il potere e lo gestiscono con arroganza e presunzione: perché siano illuminati dalla novità del Vangelo e diventino gli umili servitori del popolo. Preghiamo. 3. Per quanti hanno la vita segnata da sofferenze nascoste, da croci pesanti e difficili da portare : perché sappiano unire ogni dolore alle sofferenze di Cristo, per essere come Lui nel mondo strumenti di redenzione e di riconciliazione . Preghiamo. 4. Per i missionari , preti, religiosi e laici: perché annunciando il Vangelo sentano di svolgere il più alto servizio a favore dell’umanità e possano raccogliere una messe abbondante. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità: perché veda nei più poveri e nei più deboli Cristo umiliato, da amare e servire nel volto del fratello. Preghiamo. Signore Gesù, tu hai voluto essere il servo di tutti. Ancora oggi ti doni a noi sotto i segni del pane e del vino per nutrire la nostra debolezza e trasformarla in forza. Rinnova i nostri cuori perché possiamo donare la nostra vita come hai fatto Tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN.

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DEDICAZIONE DELLA CATTEDRALE DI SAN RUFINO (25 ottobre 2009) Solennità in cattedrale; festa in diocesi. Essendo considerata festa del Signore, si celebra in tutta la diocesi anche nel giorno di Domenica. ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, oggi nella nostra diocesi celebriamo la dedicazione della cattedrale di San Rufino. La cattedrale è la chiesa-madre alla quale sono “legate” tutte le parrocchie e le comunità della diocesi. È il luogo dove si trova la cattedra del Vescovo dalla quale egli presiede e ammaestra. La cattedrale è chiamata anche la domus, il duomo, ossia la casa del popolo di Dio che viene convocato dal Signore attraverso il Vescovo che regge questa chiesa particolare a nome di Cristo. Perciò oggi facciamo la festa della chiesa diocesana per vivere intensamente la comunione ecclesiale che ci lega a Cristo e tra noi nella fede e nell’amore. I LETTURA (I Re 8,22-23, 27-30) Salomone, nel tempio di Gerusalemme, davanti all’assemblea di Israele, prega a mani stese. Egli ricorda l’alleanza fatta da Dio e lo supplica a nome di tutto il popolo, perché esso è il vero luogo della preghiera. La nostra assemblea è più significativa, perché presieduta da Gesù che è ben più di Salomone. II LETTURA (I Pt 2,4-9) L’apostolo Pietro ci insegna che noi battezzati siamo pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale che è la chiesa. Siamo il popolo di Dio, la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa che proclama al mondo le opere meravigliose di Dio. PREGHIERA DEI FEDELI (come nell’orazionale)

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SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, il mondo in cui viviamo ha bisogno di uomini e di donne che abbiano il coraggio di vivere una vita diversa da quella che la moda, il successo e il potere ci propongono ogni giorno. Il mondo ha bisogno di uomini e di donne veri e autentici. Guardandoci intorno siamo tentati di pensare che non esistono. Ma la festa di oggi ci dice che i Santi “sono una moltitudine immensa, che nessuno può contare, proveniente da ogni popolo, razza e cultura”. Apriamo allora il nostro cuore alla speranza. La santità non è realtà di pochi eroi solitari. C’è un patrimonio di santità del passato, ma anche tanti santi e sante di oggi, che fanno crescere il Regno di Dio nel mondo. In questa schiera siamo invitati ad entrare anche noi per essere uomini e donne che vivono secondo il Vangelo.

I LETTURA La prima lettura mette davanti ai nostri occhi una scena grandiosa e affascinante.E’ una visione che rincuora perché ci assicura che la santità è presente nella storia degli uomini più di quanto possiamo sperare o credere. Quanto ascolteremo ci propone il senso e la meta della nostra vita, facendoci intravvedere la gioia di coloro che hanno creduto nel Signore e sono vissuti secondo la sua Parola. II LETTURA La seconda lettura ci ricorda, in maniera incisiva, che la novità e la diversità dell’uomo consiste nell’essere figlio di Dio. Un rapporto con Dio pieno di fiducia e di amore fa nuova la nostra esistenza, ci dà un modo nuovo di affrontare la vita, ci rende capaci di generosità, di servizio e di perdono: ecco la santità.

PREGHIERA DEI FEDELI (come nell’Orazionale)

* Oppure si cantano le litanie dei Santi con le invocazioni che seguono:

Rit. ASCOLTACI, O SIGNORE (CANTATO) 1. Conforta e illumina la tua Santa Chiesa 2. Proteggi il Papa, i Vescovi e tutti i ministri del Vangelo. 3. Libera l’umanità dalla fame, dalla guerra e da ogni sciagura. 4. Dona al mondo intero la giustizia e la pace. 5. Manda nuovi operai nella tua messe. 6. Dona a tutti i cristiani l’unità nella fede. 7. Conduci tutti gli uomini alla verità del Vangelo. 8. Sii presente in ogni casa e famiglia. 9. Sorreggi e conforta gli anziani con la grazia del tuo Spirito. 10. Dona ai giovani di crescere nella tua amicizia. 11. Illumina con la tua sapienza i legislatori e i governanti. 12. Difendi i perseguitati a causa della giustizia. 13. Ridona la patria agli esuli. 14. Conforta i nostri fratelli infermi e sofferenti. 15. Innalza i nostri cuori al desiderio del cielo. 16. Salvaci dalla morte eterna. 17. Concedi ai nostri fratelli defunti la gioia del tuo Regno.

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XXXII DOMENICA T. O. ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, domenica scorsa il Signore ci ha invitati a passare dalla religione del dovere alla religione dell’amore. Oggi ci mette in guardia da una religione distorta, fatta di apparenze, e ci indica gli atteggiamenti di una religione autentica, mettendo in contrasto l’atteggiamento ipocrita dei farisei e la fede umile di due vedove. I primi fanno abbondanti elemosine ma solo per farsi vedere; le due donne, invece, donano tutto quello che hanno, solo per amore di Dio. Celebriamo questa Eucarestia imitando la fede umile e generosa delle due vedove.

I LETTURA La prima lettura ci presenta l’esempio meraviglioso di una povera vedova che non esita, per nutrire il profeta Elia, a sacrificare il pugno di farina e il dito di olio che le restano per sé e per suo figlio. Solo chi si fida della Parola di Dio è capace di gesti così coraggiosi. II LETTURA Nel giorno dell’espiazione dei peccati il sommo sacerdote ebreo entrava nel santuario per implorare il perdono con il sangue degli animali. Cristo invece è entrato nel cielo stesso, offrendo il suo sangue; per questo Egli è l’unico vero sacerdote che ci libera da tutti i peccati.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Signore ha detto che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Chiediamogli di aprire il nostro cuore al dono gioioso e disinteressato. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché l’attento e umile ascolto della Parola di Dio la renda sempre più coraggiosa nella testimonianza evangelica e pronta a mettere a disposizione dei poveri ciò che possiede. Preghiamo. 2. Per quanti sono responsabili della vita civile: perché il Signore, che conosce il cuore e la mente degli uomini, li renda capaci di servire il popolo con particolare attenzione verso chi è debole, indifeso ed emarginato. Preghiamo. 3. Per le vedove e gli orfani dei paesi in guerra: perché il Signore, che conosce le segrete sofferenze del cuore, dia loro consolazione e provveda al loro futuro. Preghiamo. 4. Per le istituzioni civili e religiose che si propongono di promuovere la giustizia e la dignità delle persone: perché adempiano a questo compito con spirito di vero amore verso gli uomini. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità cristiana: perché la partecipazione all’Eucaristia la liberi da ogni forma di ipocrisia, sia fonte di fede autentica, di comunione fraterna e di condivisione dei beni. Preghiamo. Signore, tu non guardi l’entità del dono ma il cuore di chi offre; aiutaci ad avere un cuore grande e generoso che ci induca a donare, accanto ai nostri beni, anche prestazioni della nostra stessa vita. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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XXXIII DOMENICA T. O. Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, ci troviamo ormai quasi alla conclusione dell’anno liturgico. L’abbiamo percorso, accompagnati di domenica in domenica, dal vangelo secondo Marco, il quale ci ha portato a scoprire Gesù, il Figlio di Dio, il Salvatore dell’uomo, il Signore del tempo e della storia. Egli oggi ci invita a preparare il giorno del suo glorioso ritorno quando il cielo e la terra passeranno. Non sarà un ritorno di terrore e di paura, ma, per noi che crediamo in lui, di speranza e di gioia. Questa certezza trova alimento nella celebrazione dell’Eucaristia e ci impegna a vivere i giorni della nostra vita nella fedeltà al Signore, nell’attesa della sua venuta.

I LETTURA Nel terzo secolo avanti Cristo, Antioco Epìfane aveva scatenato una violenta persecuzione contro gli Ebrei. Il profeta Daniele indirizza al popolo eletto un messaggio di speranza: nell’ora in cui vorrà, Dio interverrà in favore del suo popolo. Quanto a quelli che sono morti, essi risorgeranno dalla polvere della tomba per una vita gloriosa.

II LETTURA L’autore della lettera agli Ebrei insiste sull’unico sacrificio di Cristo in contrapposizione ai molti sacrifici giudaici: questi devono essere continuamente ripetuti “perché non possono mai eliminare i peccati”, mentre l’offerta di Cristo è perfetta e salva una volta per sempre.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, eleviamo la nostra preghiera al Signore, che verrà nell’ultimo giorno ad inaugurare la nuova creazione. Diciamo: ASCOLTACI, SIGNORE. I. Per la Chiesa, messaggera di Cristo: perché annunci la speranza di un mondo nuovo, in cui ogni lacrima verrà asciugata e Dio regnerà in tutto. Preghiamo 2. Per i responsabili della nostra società: perché non siano preoccupati soltanto della prosperità materiale dei popoli: ma favoriscano tutto ciò che può accrescere i valori dello spirito e della civiltà. Preghiamo 3. Per tutti coloro che fanno fatica a vivere per mancanza di fede e per le prove della vita: perché non si perdano nella sfiducia e nella disperazione, ma possano trovare chi li aiuta ad alzare lo sguardo verso Colui che dà felicità piena e duratura. Preghiamo 4. Per quanti sono morti nella speranza della risurrezione e quanti hanno lottato per un mondo più giusto: perché risplendano come stelle nel cielo e nell’ultimo giorno si risveglino insieme con noi per la vita eterna. Preghiamo 5. Per i responsabili delle industrie e dello sviluppo tecnico: perché il loro lavoro non deturpi ma salvaguardi il creato e renda il mondo più umano ed abitabile. Preghiamo 6. Per la nostra comunità: perché manifesti chiaramente la speranza dei cieli nuovi e della terra nuova con la fede viva nel Signore e con la sobrietà della vita. Preghiamo Signore Gesù, mantieni viva in noi la speranza, perché possiamo entrare nel tuo regno eterno e occupare il posto che tu hai preparato per ciascuno di noi. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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SOLENNITÀ CRISTO RE DELL’UNIVERSO ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, con la solennità di Cristo Re dell’universo , che celebriamo quest’oggi , siamo giunti alla conclusione dell’anno liturgico. Benediciamo il Signore Gesù, il testimone fedele che regna sulla nostra vita e sulla storia del mondo dal trono della croce, nel segno dell’amore fedele e gratuito. La nostra vita gli appartiene, il corso della storia ha in Lui il suo inizio e il suo compimento. La regalità di Cristo è diversa da quella dei potenti della terra: Egli è diventato Signore sacrificando se stesso e risorgendo dai morti. Il suo trono è la croce. Le sue armi sono la verità, la giustizia e l’amore. I LETTURA Il profeta Daniele vede sorgere all’orizzonte della storia una figura apocalittica, il Figlio dell’Uomo che alla fine dei tempi riceverà potere, gloria e regalità che non avranno termine. Gesù stesso si definirà Figlio dell’Uomo per evidenziare che la sua regalità dovrà passare per l’umiliazione della Croce. II LETTURA Il libro dell’Apocalisse ci spiega perché Cristo è Re. Egli è Re perché ha vinto il peccato e la morte, ci ha donato la verità e la libertà dei figli di Dio e ci ha resi capaci di vincere il male che è nel mondo. Per questo a Lui appartengono i secoli e il tempo. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, preghiamo il Signore Gesù, re di pace e d’amore, perché doni al mondo la pace in un clima di giustizia e di bontà. Diciamo: VENGA IL TUO REGNO, SIGNORE 1. Signore Gesù, fa’ che la tua Chiesa e i suoi Pastori amino vivere e operare tra la gente come il lievito, e non ricerchino mai quella gloria e quell’onore che sono dovuti a Te solo. Preghiamo. 2. Signore Gesù, dà a coloro che hanno in mano responsabilità politiche e sociali la capacità di comprendere che la loro autorità è vera quando rispettano l’uomo e si mettono al servizio del bene comune. Preghiamo. 3. Signore Gesù, dà a coloro che sono oppressi da poteri disumani, la capacità e la forza di resistere a tutte le ingiustizie e di continuare ad impegnarsi per la liberazione del popolo. Preghiamo. 4. Signore Gesù, dona la felicità eterna a quanti sono caduti per la libertà, la giustizia e la pace, e fa’ che la loro morte impegni tutti noi a trovare le vie del dialogo e della riconciliazione per risolvere i conflitti . Preghiamo. 5. Signore Gesù, dona alla nostra comunità (parrocchiale) il desiderio di aprirsi sempre più alla verità della tua Parola e di costruire il tuo Regno attraverso relazioni sempre più fraterne. Preghiamo. Signore Gesù, rendici strumenti della tua pace. Dov’è l’odio, fa’ che noi portiamo l’amore; dov’è la divisione, che noi portiamo l’unità; dov’è la disperazione, che noi portiamo la speranza: perché su tutti si affermi il tuo regno. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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