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Emissione: 01Revisione: 00

Aprile 2018

DICHIARAZIONE AMBIENTALE AGGIORNAMENTO DATI

AL 31/12/2017 Secondo il Regolamento UE 2017/ 1505 EMAS del 28/08 /17

Sito produttivo di: Cascina Gallona Ferrera Erbognone (PV)

Attivit di trattamento, compostaggio e smaltimento di biomasse in agricoltura

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SOMMARIO

INFORMAZIONI GENERALI DELLORGANIZZAZIONE......................................................Pag. ... 3 Dichiarazione ambientale PREMESSA.........................................................................................................................Pag. ... 4 Certificazioni Politica ambientale BREVE PRESENTAZIONE DELLAZIENDA E INQUADRAMENTO DEL SITO...................Pag .... 6 Planimetria del sito Organigramma al 31/12/2017

ATTIVITA DELLAZIENDA ..................................................................................................Pag .... 9 Attivit principali Delibere Autorizzative all'Esercizio dell'Impianto di Cascina Gallona in essere nel triennio 2015-2016-2017 Attivit occasionali Breve analisi e descrizione delle varie fasi dei processi produttivi Schema dei processi produttivi

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE..............................................................................Pag .. 14 Strumenti utilizzati per la gestione dellattivit - Manuale di gestione - Controllo del sistema di gestione - Controllo degli aspetti ambientali - Riesame del sistema di gestione ambientale - Conformit alla legislazione ambientale

- Coinvolgimento, formazione, sensibilizzazione, consapevolezza e comunicazione del personale sui temi dellambiente

- Manutenzione - Comunicazione con le parti interessate

INDIVIDUAZIONE PRESCRIZIONI LEGALI ........................................................................Pag .. 16 Disposizioni Normative di Riferimento

INDIVIDUAZIONE E MONITORAGGIO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ..............................Pag .. 17 Gestione degli Aspetti Ambientali Altri aspetti ambientali Aspetti ambientali indiretti EFFICIENZA AMBIENTALE ................................................................................................Pag .. 20 Indicatori chiave Obiettivi e programmi Interventi di Miglioramento Ambientale Obiettivi di Miglioramento Ambientale Raggiunti nel 2015 - 2016 -2017 Obiettivi di Miglioramento Ambientale Programmati per il Triennio 2018 - 2019 - 2020

SALUTE E SICUREZZA LAVORATORI...............................................................................Pag .. 23 EMISSIONI SONORE..........................................................................................................Pag .. 23 ALLEGATI TECNICI ............................................................................................................Pag .. 24 1.Elenco Rifiuti Speciali Autorizzati 2.Biomasse in Ingresso - Controlli Analitici 3.Biomasse in Uscita - Controlli Analitici 4.Quantit Rifiuti Speciali Ritirati 5.Quantit Distribuite e Superfici Trattate 6.Rifiuti Prodotti 7.Consumo Materie Prime 8.Tabella Indicatori di Processo 9.Emissioni in Atmosfera - Scrubber 10.Individuazione/Significativit Aspetti Ambientali 11.Controlli Analitici Biomasse Destinate al Riutilizzo in Agricoltura 12.Controlli Analitici Ammendante Compostato Misto Prodotto 13.Controlli Analitici Ammendante Compostato Verde Prodotto

GLOSSARIO........................................................................................................................Pag .. 46 Termini Acronimi Unit di misura

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INFORMAZIONI GENERALI DELLORGANIZZAZIONE

RAGIONE SOCIALE AZIENDA AGRICOLA ALLEVI SRL

SEDE LEGALE VIA TRAVERSI 14 27039 SANNAZZARO DE BURGONDI (PV)

CODICE FISCALE/ PARTITA IVA 0001190188

SEDE PRODUTTIVA E UFFICI AMMINISTRATIVI CASCINA GALLONA 27032 FERRERA ERBOGNONE (PV) TEL.0382-997511 FAX 0382-906357 www.allevisrl.it E-mail: [email protected] [email protected]

ATTIVITA: - MESSA IN RISERVA DI RIFIUTI SPECIALI, TRATTAMENTO E RECUPERO MEDIANTE SPANDIMENTO SUL SUOLO A BENEFICIO DELLAGRICOLTURA

- MESSA IN RISERVA DI RIFIUTI SPECIALI E LORO RECUPERO MEDIANTE COMPOSTAGGIO

CODICE ISTAT 38.21.09 NUOVO COD. ISTAT

CODICE NACE 38.32

AUTORIZZAZIONE ALLATTIVITA DEL SITO A.I.A. N.3581 DEL 06/05/15 REGIONE LOMBARDIA M.N.S. N.5/2017 DEL 06/02/17 PROVINCIA DI PAVIA

RAPPRESENTANTE LEGALE ALLEVI GIOVANNI

RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE ED RGA MERLINI PATRIZIA DICHIARAZIONE AMBIENTALE

LA PRESENTE DICHIARAZIONE AMBIENTALE , CHE RIFLETTE IL TRIENNIO 2015-2017, HA VALIDITA FINO AL 30/04/2021 DATA ENTRO CUI VERRA REDATTA LA PROSSIMA DICHIARAZIONE AMBIENTALE COMPLETA

LAZIENDA AGRICOLA ALLEVI SRL, SECONDO QUANTO PREVISTO DAL REGOLAMENTO VIGENTE, SI IMPEGNA A PREDISPORRE GLI AGGIORNAMENTI ANNUALI E A REDIGERE OGNI TRE ANNI LA VERSIONE COMPLETA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE

IL VERIFICATORE AMBIENTALE ACCREDITATO E CERTIQUALITY - VIA G. GIARDINO N. 4 MILANO - (ACCREDITAMENTO N. IT-V-0001)

E POSSIBILE RICHIEDERE ULTERIORI INFORMAZIONI E CHIARIMENTI IN MERITO E COPIE DEL PRESENTE DOCUMENTO TELEFONANDO AGLI UFFICI AMMINISTRATIVI E CHIEDENDO DEL RESPONSABILE DI GESTIONE AMBIENTALE: MERLINI PATRIZIA

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PREMESSA Il regolamento CE n. 1221/09 (EMAS), noto anche come EMAS III (per distinguerlo dalla precedente versione del 2001) il regolamento europeo che consente alle imprese, agli enti pubblici ed alle organizzazioni in senso pi ampio di ottenere un riconoscimento per lefficienza delle proprie prestazioni ambientali. La norma della serie ISO, in particolare la UNI EN ISO 14001, anchessa una norma di riferimento per la certificazione ambientale di una organizzazione con valenza a livello internazionale. Lo scorso anno, il 28 agosto 2017 stato emanato, inoltre, il Reg.to UE 2017/1505 modificativo degli allegati I, II e III del regolamento EMAS con il fine di permettere una miglior integrazione ed armonizzazione coerente con la nuova revisione della norma UNI EN ISO 14001/2015. Ladesione volontaria al Regolamento comunitario EMAS testimonia limpegno della Azienda Agricola Allevi Srl ad operare nel totale rispetto dellambiente, in accordo con i principi dello sviluppo sostenibile in un clima di totale trasparenza verso lesterno. E nostra convinzione che ladozione di un Sistema di Gestione Ambientale, oltre a contribuire significativamente alla protezione dellambiente, costituisca per la nostra Azienda unoccasione di miglioramento e crescita. La diffusione della Dichiarazione Ambientale inoltre rappresenta unulteriore opportunit per migliorare i rapporti con il territorio e per tendere al miglioramento continuo nella gestione dei problemi ambientali, in accordo con i fondamenti del Regolamento EMAS stesso. CERTIFICAZIONI

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POLITICA AMBIENTALE LAzienda Agricola Allevi Srl nella sua attivit di trattamento, compostaggio e smaltimento di biomasse in agricoltura nel suo sito produttivo di Cascina Gallona in Ferrera Erbognone (PV) considera e attribuisce grande importanza la tutela dellambiente garantendo altres il rispetto della salute delle persone. LAzienda ha implementato, sviluppato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale secondo la Norma UNI EN ISO 14001:2015 e opera nel rispetto del Regolamento Comunitario UE 2017/1505 EMAS. Per realizzare quanto espresso in Politica lalta direzione dellAzienda assicura una corretta gestione ambientale impegnandosi a:

- mantenere adeguati e appropriati alla natura, dimensione e impatti i propri aspetti ambientali correlati alla propria attivit, prodotti e servizi,

- migliorare in continuo le proprie attivit sia a livello di processi che di monitoraggi con il fine di proteggere lambiente, prevenendone linquinamento,

- rispettare le prescrizioni legali applicabili e ad altre prescrizioni sottoscritte riguardanti i propri aspetti ambientali,

- implementare e mantenere attivo un Sistema di Gestione Ambientale che permetta di definire e periodicamente riesaminare obiettivi e traguardi ambientali di miglioramento,

- garantire la disponibilit delle risorse necessarie per il buon funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale,

- documentare, attuare e mantenere attivi tutti gli impegni presi,

- comunicare la propria politica ambientale a tutti i dipendenti e a tutte le persone che lavorano per lorganizzazione e per conto di essa che devono conformarsi ad essa

- diffondere al pubblico e alle altre parti interessate tale documento.

Detti impegni sono finalizzati alla tutela dell'ambiente e la prevenzione dell'inquinamento, e sono riassunti nella Politica Ambientale che viene diffusa, oltre che a tutto il personale aziendale e a tutti coloro che lavorano per lAzienda o per conto di essa, a clienti e fornitori, agli Enti Pubblici e di Controllo con i quali l'Azienda in contatto ed al pubblico e alle altre parti interessate tramite la Dichiarazione Ambientale. LAzienda ritiene la propria politica ambientale, recentemente riemessa e confermata in data 15/03/2018 in sede di riesame della Direzione, pienamente in linea con le direttive dellAzienda pertanto la inserisce nella Dichiarazione Ambientale.

La Direzione Il Legale Rappresentante Giovanni Allevi

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BREVE PRESENTAZIONE DELLAZIENDA E INQUADRAMENTO DEL SITO

L'Azienda Agricola Allevi Srl opera da oltre 30 anni nel settore della gestione e trattamento rifiuti. Impresa tradizionalmente agricola, nel 1982 ha iniziato a sperimentare l'impiego di rifiuti speciali, in particolare biomasse aventi caratteristiche idonee per l'utilizzo come ammendanti/fertilizzanti in agricoltura, inizialmente per uso proprio estendendo successivamente il servizio a terzi. La tradizionale attivit agricola gli ha consentito di acquisire una lunga esperienza relativa sia al trattamento/condizionamento delle biomasse prima del loro impiego, sia per quanto riguarda il loro utilizzo in funzione della natura e delle caratteristiche dei terreni candidati al trattamento e delle variet delle coltivazioni. I favorevoli risultati conseguiti nel tempo, hanno consentito di codificare i vantaggi derivanti dall'impiego di queste biomasse in agricoltura e di standardizzare gli aspetti gestionali ed applicativi di questa prassi di smaltimento. Attualmente L'Azienda Agricola Allevi Srl dispone di una struttura organizzativa altamente qualificata costituita da personale laureato in discipline scientifiche, da tecnici e periti agrari, da personale amministrativo e contabile e si avvale della collaborazione di Docenti Universitari esperti del settore. La struttura dell'impianto nonch i mezzi meccanici in dotazione, consentono una gestione razionale ed efficiente dell'attivit in tutte le sue fasi. Oltre allo stoccaggio, trattamento e smaltimento di biomasse in agricoltura, l'Azienda Agricola Allevi Srl autorizzata al ritiro di rifiuti vegetali e ligno-cellulosici provenienti dalla raccolta del verde pubblico/privato, per la preparazione di compost verde e misto. Limpianto dell'Azienda Agricola Allevi Srl sito in localit Cascina Gallona, nel territorio del Comune di Ferrera Erbognone ubicato nella porzione occidentale della Provincia di Pavia, denominata Lomellina, in una zona a vocazione agricola, circondato da estese piantumazioni di pioppi, e l'area interessata completamente recintata. Laccesso allimpianto avviene per mezzo di una strada privata asfaltata di propriet della stessa azienda. La localizzazione dellimpianto tale da evitare lattraversamento del centro abitato di Ferrera Erbognone qualunque sia la provenienza dei mezzi diretti allimpianto. Larea occupata non sottoposta a vincoli paesaggistici, archeologici o idrogeologici. L organizzazione nellanno 2000 ha conseguito la certificazione UNI EN ISO 14001 e nellanno 2001, a conferma della conformit del proprio sistema produttivo e di gestione ambientale, ha ottenuto la registrazione del proprio sito produttivo secondo il Regolamento comunitario EMAS ed registrata al N. IT-000052.

A completamento di tale percorso lorganizzazione si proposta un nuovo obiettivo e nel novembre 2014 ha ottenuto la certificazione ISO 9001. A partire dal 2017, infine, lazienda ha cominciato un percorso di adeguamento del suo intero sistema di gestione alla revisione emessa nel 2015 delle norme UNI EN ISO 9001 e 14001, con lo scopo di rendere ancora pi coerenti ed armonizzati tra loro i contenuti delle due norme stesse.

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PLANIMETRIA DEL SITO

Larea evidenziata in grigio (zona non di pertinenza) adibita, da parte di altra societ, ad attivit di insacchettamento di terricci per florovivaismo

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CONSULENTI

ESTERNI

(Agronomi)

OPERATORI

DISTRIBUZIONE

BIOMASSE

(Squadre Esterne)

SERVIZI

TECNICI

CAPO

IMPIANTO

OPERATORI DI

PROCESSO

RESPONSABILE

dell'IMPIANTO

DIRETTORE

TECNICO

RESPONSABILE

CONSULENTI

ESTERNI

(SGA)

SERVIZI

COMMERCIALI

SERVIZI

AMMINISTRATIVI

RAPPRESENTANTE

della DIREZIONE (RD)

ed RGA

DIREZIONE

Consiglio d'Amministrazine

ORGANIGRAMMA al 31/12/2017

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ATTIVITA DELLAZIENDA ATTIVIT PRINCIPALI Lattivit dellAzienda, REGOLAMENTATA DA DELIBERA AUTORIZZATIVA, suddivisa in tre linee produttive (vedi Schema dei Processi Produttivi): SEZ. A Messa in riserva e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da terzi e successivo

spandimento sul suolo a beneficio dellagricoltura - Operazioni di recupero R12- R13-R10

SEZ. B Trattamento e compostaggio di fanghi biologici e altri rifiuti compostabili per trasformazione in compost misto - Operazioni di recupero R3-R13

SEZ. C Compostaggio da FORSU - LINEA NON OPERATIVA

SEZ. D Compostaggio per trasformazione dei rifiuti verdi ligno-cellulosici in "compost verde - Operazioni di recupero R3-R13

DELIBERE AUTORIZZATIVE ALLESERCIZIO DELLIMPIANTO DI CASCINA GALLONA

IN ESSERE NEL TRIENNIO 2015-2016-2017

NUMERO E DATA RILASCIATA DA OGGETTO DELLA DELIBERA SCADENZA

Autorizzazione N.43/2006-R DEL 02/10/2006 -Integrata dalla N.13/2008-R DEL 19/03/2008 -Integrata dalla N.12/2009-R DEL 09/03/2009 -Integrata dalla n.4/2013-R DEL 26/02/2013 Autorizzazione N.08/2015-R DEL 20/04/2015 -Rettifica Prot.33220 DEL 20/05/2015 all'Autorizzazione N.08/2015-R DEL 20/04/2015 Autorizzazione Integrata Ambientale AIA n.3581 DEL 06/05/2015 Autorizzazione Integrata Ambientale MNS AIA n.05/17 DEL 06/02/2017 MI04225

PROVINCIA DI PAVIA PROVINCIA DI PAVIA REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI PAVIA ALBO GESTORI AMBIENTALI

SEZIONE A messa in riserva, trattamento condizionamento di rifiuti speciali non pericolosi destinati al recupero in agricoltura per un quantitativo di 150.000ton/anno SEZIONE B compostaggio di rifiuti speciali non pericolosi per un quantitativo di 28.000 ton/anno SEZIONE C compostaggio da F.O.R.S.U. per un quantitativo di 11.000 ton/anno - LINEA NON OPERATIVA SEZIONE D compostaggio di rifiuti urbani e speciali non pericolosi (biomasse vegetali da raccolta differenziata) destinati al compostaggio verde per un quantitativo di 20.000 ton/anno Con lentrata in vigore del D.lgs 46 del 4/3/14 lI talia ha recepito la Direttiva 2010/75 UE che amplia il campo della disc iplina IPPC L'azienda entro i termini previsti presenta richies ta AIA AUTORIZZAZIONE ADEGUAMENTO IMPIANTO ALLA DGR LOMBARDIA X/2031 ELIMINAZIONE ERRORI FORMALI VIENE RILASCIATA A.I.A CHE MODIFICA CONTESTUALMENTE LA DATA DI SCADENZA DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO DELL'IMPIANTO Integrazione all'AIA regionale in base alle disposizioni della DGR LOMBARDIA X/2031 Il testo contiene un mero errore materiale che viene rettificato in data 20/03/17 CAT.4-CLASSE D - TRASPORTO RIFIUTI SPECIALI C.TO PROPRIO CAT.8-CLASSE C - INTERMEDIARIO SENZA DETENZIONE DI RIFIUTI

01/10/2016 06/05/2031 06/05/2031 23/09/2018 31/07/2022

ALLA DATA DEL 31/12/2017 L'IMPIANTO E' AUTORIZZATO DAI SEGUENTI ATTI (TUTTI I PRECEDENTI SONO DA INTENDERSI SUPERATI): AIA REGIONALE N.3581 DEL 06/05/2015 SCAD. 06/05/20 31 AIA PROVINCIALE MNS N.05/2017 SCAD. 06/05/2031

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Le categorie e tipologie di rifiuti ritirabili presso il nostro impianto sono individuati dai codici CER elencati nellAllegato Tecnico 1.Elenco rifiuti speciali autorizzati

Le verifiche analitiche sui fanghi in ingresso ed in uscita sono esposte nellAllegato Tecnico 2.Biomasse In Ingresso-Controlli Analitici e 3.Biomasse In Uscita-Controlli Analitici

Le quantita di rifiuti speciali ritirati e successivamente sottoposte a trattamento sono esposte nellAllegato Tecnico 4.Quantit Rifiuti Speciali Ritirati

Le quantit di biomasse distribuite in agricoltura sono esposte nellAllegato Tecnico 5.Quantit Distribuite e Superfici Trattate

ATTIVIT OCCASIONALI Occasionalmente lazienda pu operare come intermediatore di rifiuti. Anche tale attivit prevede la tracciabilit del rifiuto che viene garantita tramite apposita registrazione del formulario sul registro intermediari rifiuti senza detenzione (meglio definito registro di carico scarico rifiuti modello B). Lattivit di intermediazione prevista per la partecipazione a gare dappalto sotto forma di associazione di impresa in cui lazienda svolge il ruolo di mandataria, pertanto si configura il ruolo di intermediazione senza detenzione dei rifiuti. Il 14 aprile 2011 lazienda ha provveduto alliscrizione presso lalbo gestori rifiuti alla categoria 8 classe C, cos come previsto dalle disposizioni vigenti (Delibera Comitato Nazionale n.1 e 2 del 19/01/2011). A tale attivit non sono associati aspetti ambientali diversi o aggiuntivi rispetto a quelli individuati e gestiti per lattivit in essere. BREVE ANALISI E DESCRIZIONE DELLE VARIE FASI DEI PR OCESSI PRODUTTIVI VERIFICA DOCUMENTALE DEI RIFIUTI IN INGRESSO AL SIT O

verifica regolare autorizzazione al trasporto rifiuti, verifica esatta compilazione del formulario di accompagnamento rifiuto e successiva registrazione su

registro carico/scarico,

verifica del peso del rifiuto in ingresso, controllo visivo ed eventuale prelievo di campione per controllo analitico. DESTINAZIONE DEI RIFIUTI AI VARI PROCESSI PRODUTTIV I

I rifiuti ammessi ai vari processi produttivi sono individuati nell' Elenco Rifiuti Speciali Autorizzati negli Allegati Tecnici, pertanto in base alla tipol ogia del rifiuto ed alle sue caratteristiche poss ibile distinguere la destinazione dei rifiuti in: SEZIONE A - RIUTILIZZO IN AGRICOLTURA

SEZIONE B - PRODUZIONE COMPOST MISTO

SEZIONE D - PRODUZIONE COMPOST VERDE

SEZIONE A - RIUTILIZZO IN AGRICOLTURA

Lattivit consiste nella messa in riserva, trattamento/condizionamento di rifiuti speciali, non pericolosi, e successivo loro recupero a beneficio dellagricoltura. Lutilizzo dei fanghi su terreni agricoli aumenta la loro produttivit grazie allapporto di sostanze nutrienti, poco presenti nei terreni sottoposti a culture intensive, come quelli della nostra zona. Inoltre tale pratica permette di ridurre notevolmente lapporto di fertilizzanti chimici.

Per garantire il rispetto dei requisiti legislativi, l'Azienda Allevi, all'interno del proprio Sistema di Gestione Ambientale (S.G.A.) secondo la norma UNI EN ISO 14001, ha predisposto procedure per il controllo ed il monitoraggio delle caratteristiche analitiche dei fanghi conferiti, procedure riguardanti le attivit di scarico, di movimentazione e di condizionamento degli stessi ed ha istruito il proprio personale all'esecuzione di queste attivit.

L'Azienda Allevi nel processo di condizionamento utilizza fanghi di natura biologica, classificati come rifiuti non pericolosi ai sensi del D.Lgs.152/06, provenienti da attivit agro-alimentari e da trattamento di acque reflue civili/industriali aventi caratteristiche previste dalle delibere autorizzative e dal D.Lgs.99/92. Le Quantit di Rifiuti Speciali Ritirati nellultimo triennio sono riepilogati nel relativo Allegato Tecnico 4.

Il ritiro dei fanghi subordinato alla verifica analitica degli stessi che determina la loro idoneit allutilizzo in agricoltura. I parametri e i limiti di riferimento sono quelli riportati dalle delibere autorizzative La frequenza dei controlli dipende dalla potenzialit dellimpianto di depurazione espressa

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in abitanti equivalenti (vedi "Piano Controlli Analitici Biomasse in Ingresso" riportato nell'Allegato Tecnico Biomasse in Ingresso - Controlli Analitici).

Per ogni fango conferito, l'Azienda Allevi effettua una elaborazione delle singole voci analitiche, riservando particolare attenzione al contenuto di metalli pesanti. Ci consente di avere un dato storico relativo alla costanza della qualit del fango proveniente da ogni singolo impianto.

A scopo cautelativo, l'Azienda Allevi adotta il criterio di privilegiare il ritiro di biomasse che abbiano una spiccata caratteristica fertilizzante (elevato contenuto in nutrienti: carbonio organico, azoto totale e fosforo) ma un basso contenuto di metalli pesanti.

I fanghi biologici conferibili presso l'impianto sono classificati in base a due criteri qualitativi:

Fanghi condizionati quindi stabilizzati ed igienizzati. Questa tipologia di fanghi pu essere destinata direttamente all'impiego agronomico nel rispetto della normativa vigente.

Fanghi non condizionati che devono essere sottoposti a trattamento mediante calce

E' ammessa l'utilizzazione dei fanghi in agricoltura a scopo fertilizzante solo se ricorrono le condizioni previste dal D.Lgs.99/92 e dalle DGR/AIA autorizzative che pongono limiti sia per i fanghi pesanti presenti sia per i terreni su cui effettuare le operazioni di spandimento.

Accertata l'idoneit dei terreni individuati, viene istruita la pratica che prevede l'identificazione dei mappali su cui si intende applicare i fanghi, il consenso allo spandimento da chi esercita l'attivit agricola, l'autocertificazione di estraneit dei terreni alle zone di divieto, il tipo di coltura prevista, i dati analitici dei terreni e i dati analitici dei fanghi. Questi ultimi due fattori sono determinanti per calcolare la quantit di fango distribuibile sui suoli.

Viene inoltre istituito un registro numerato e vidimato dall'autorit competente di controllo (Provincia) intestato all'Azienda Agricola oggetto dello spandimento sul quale sono riportati, secondo le modalit indicate dal D.L.gs.99/92, le quantit di fango utilizzato, gli estremi del formulario e della scheda di accompagnamento rifiuto e i mappali trattati. Tali registri unitamente all'analisi del fango utilizzato e ai FIR (Formulario Identificativo Rifiuto) sono conservati per un periodo non inferiore ai 6 anni.

Il trasporto dei fanghi in uscita viene effettuato con automezzi regolarmente autorizzati in base alle normative vigenti e idonei ad evitare ogni dispersione durante il trasferimento e a garantire la massima sicurezza dal punto di vista igienico sanitario.Nella fase di trasporto ed utilizzazione, i fanghi spandibili in agricoltura devono essere corredati da FIR e da copia dell'analisi relative al materiale utilizzato per lo spandimento.

Giornalmente vengono avvisati gli organi preposti al controllo di quali e quanti mappali saranno interessati dalle operazioni di spandimento

La delibera autorizzativa prevede che l'analisi dei prodotti in uscita, (vedi "Piano Controlli Analitici Biomasse in Uscita" riportato dell'Allegato Tecnico Biomasse in Uscita-Controlli Analitici), venga effettuata per ogni lotto/partita omogenea. Il campione di fango, debitamente contrassegnato, dovr essere conservato per sei mesi e tenuto a disposizione per gli Organi preposti al controllo che intendessero procedere ad eventuali verifiche analitiche sul contenuto di metalli.

L'Azienda controlla l'efficienza del servizio trasporto utilizzando solo trasportatori "qualificati" in base a una propria procedura interna. E stato previsto inoltre, nel piano di risposta alle emergenze, unapposita procedura riguardante lo sversamento accidentale di rifiuti, in arrivo o in partenza dallimpianto, causata da cattivo funzionamento del dispositivo di chiusura dei cassoni degli automezzi o a seguito ribaltamento dellautomezzo stesso.

All'arrivo in campagna il mezzo verr ricevuto dall'incaricato allo spandimento che firmer i documenti per ricevuta trattenendone la copia riguardante l'Azienda Agricola. Il tecnico incaricato dell'Azienda Allevi, presente sul posto, si accerter che i fanghi vengano distribuiti secondo le buone pratiche agronomiche e che durante l'applicazione o subito dopo venga effettuato l'interramento mediante opportuna lavorazione del terreno (discatura profonda o aratura). Il controllo delle operazioni relative allo spandimento sul suolo agricolo viene costantemente monitorato grazie ad una procedura operativa che l'Azienda ha predisposto.

Gli esiti delle analisi dei lotti dei fanghi in uscita e le quantit di biomasse utilizzate e le superfici interessate alla distribuzione, tutte site in Provincia di Pavia, nell'ultimo triennio sono riepilogati negli Allegati Tecnici Controlli Analitici Biomasse Destinate al Riutilizzo in Agricoltura e Quantit Distribuite e le Superfici Trattate.

SEZIONE B - PRODUZIONE COMPOST MISTO

Lattivit consiste nella messa in riserva e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi da destinare al compostaggio.

I fanghi biologici ammessi a questo processo produttivo vengono caricati in biocella.

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Gli altri rifiuti compostabili/rifiuti verdi gi cerniti e triturati vengono caricati nella stessa biocella e mescolati ai fanghi.

Le Quantit di Rifiuti Speciali Ritirati nellultimo triennio sono riepilogati nel relativo Allegato Tecnico 4 (pag.30 )

Dopo il carico la biocella in cui avvenuta la miscelazione, viene chiusa con l'apposita copertura; viene quindi attivato prima l'aspiratore dello spazio di testa che convoglia l'aria allo scrubber e successivamente l'insufflazione di aria al fondo della biocella.

Il valore della temperatura della biomassa per tutta la durata della fase attiva della bio-ossidazione minimo (30 gg. ca.) viene rilevata mediante sonda termometrica collegata a PC. La bio-ossidazione accelerata la fase saliente del processo in cui il materiale organico va soggetto ad una intensa attivit biodegradativa ad opera di un consorzio di ceppi batterici naturali. Durante il processo bio-ossidativo si verifica un calo in peso del materiale dovuto a formazione di vapore acqueo contenente anidride carbonica. Inoltre si ha emissione di tracce di ammoniaca, di sostanze organiche volatili e di derivati dello zolfo che vengono abbattuti dallo scrubber.

Le acque di percolazione, cadenti dalle biocelle, sono raccolte in una prima vasche e trasferiti in automatico mediante pompa fissa in altra vasca e da questa riciclate sulle biomasse in fermentazione o smaltite, se in esubero, presso impianto autorizzato.

Il tempo di compostaggio previsto di circa 30 giorni per la fase bio-ossidativa e a circa 60 giorni per la fase di maturazione.

Al termine del periodo di maturazione, il compost grezzo subisce una prima vagliatura a mezzo vaglio stellare munito di deplastificatore e deferizzatore e viene successivamente raffinato mediante vaglio vibrante munito anch'esso di deferizzatore. Il compost caricato nel vaglio con pala meccanica.

Il compost raffinato che ha perso la caratteristica di rifiuto viene analizzato per singoli lotti e solo se giudicato idoneo a mezzo verifica analitica (D.lgs 75/2010 e s.m.e i.) viene stoccato nell'apposita area in attesa di essere destinato a utilizzo come ammendante/fertilizzante.

Di ogni lotto di compost raffinato viene prelevato un campione medio rappresentativo, mediante prelievi eseguiti in pi punti, i prelievi parziali, riuniti in un contenitore, vengono uniformemente mescolati ed il campione viene suddiviso in due contenitori con tappo a vite, etichettati con il numero di lotto e la data, un contenitore destinato all'archivio campioni dove viene conservato per un anno. L'altro campione inviato all'analisi per la verifica dei parametri analitici secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Le analisi vengono eseguite da laboratori esterni qualificati privilegiando quelli certificati ISO 9001 ed accreditati da Accredia. I valori riscontrati, nell'ultimo triennio, sono riepilogati negli Allegati Tecnici Controlli Analitici Ammendante Compostato Misto Prodotto.

SEZIONE D - PRODUZIONE COMPOST VERDE

Lattivit consiste nella messa in riserva e trattamento di rifiuti urbani e speciali non pericolosi (Biomasse vegetali da raccolta differenziata) da destinare al compostaggio

I rifiuti verdi ligneo-cellulosici/biomasse in entrata, destinati alla produzione di compost verde, in nessuna fase del ciclo produttivo vengono miscelati con i fanghi.

Le Quantit di Rifiuti Speciali Ritirati nellultimo triennio sono riepilogati nel relativo Allegato Tecnico.

La fase di cernita a volte necessaria per la separazione dei corpi estranei non compatibili (vetro plastica ecc.) nel materiale in ingresso all'impianto, proveniente dalla raccolta differenziata del verde pubblico e privato poich spesso frammisto con materiali estranei non biodegradabili (plastica, vetro ed altri) che influirebbero negativamente sulla qualit del compost ottenuto.

Il materiale ligno-cellulosico selezionato, triturato mediante un trituratore a martelli veloce tipo Doppstadt. Il carico del trituratore avviene mediante pala meccanica. Se necessario il rifiuto prima della triturazione viene inumidito in modo da evitare formazione di polvere ed il materiale triturato accumulato nell'apposita area coperta.

Segue un periodo di maturazione del compost per consentirne un miglioramento dal punto di vista qualitativo (durata di circa 90 gg). I cumuli sono periodicamente rivoltati mediante pala meccanica spostandoli progressivamente verso l'area di vagliatura.

Al termine del periodo di maturazione, il compost grezzo viene raffinato mediante vagliatura. Il compost caricato con pala meccanica nel vaglio rotativo munito di deferizzatore.

Il compost raffinato che ha perso la caratteristica di rifiuto viene analizzato per singoli lotti e solo se giudicato idoneo a mezzo verifica analitica (D.lgs 75/2010 e s.m.e i.) viene stoccato nell'apposita area in attesa di essere destinato a utilizzo come ammendante/fertilizzante

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Di ogni lotto di compost raffinato viene prelevato un campione medio rappresentativo, effettuato mediante prelievi in pi punti.

I prelievi parziali, riuniti in un contenitore, vengono uniformemente mescolati ed il campione viene suddiviso in due contenitori con tappo a vite, etichettati con il numero di lotto e la data, un contenitore destinato all'archivio campioni dove viene conservato per un anno.

L'altro campione inviato all'analisi per la verifica dei parametri analitici secondo quanto previsto dalle delibere autorizzative. I valori riscontrati, nell'ultimo triennio, sono riepilogati negli Allegati Tecnici Controlli Analitici Ammendante Compostato Verde Prodotto.

SCHEMA DEI PROCESSI PRODUTTIVI

RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI

IN INGRESSO AL NOSTRO IMPIANTO - RECUPERO R3/R12/R13 -

VERIFICA DOCUMENTALE E PESO DEI RIFIUTI

REGISTRAZIONE FORMULARI RIFIUTI - CARICO/SCARICO -

DESTINAZIONE DEI RIFIUTI ALLAREA DI PERTINENZA

*SEZIONE A RIUTILIZZO

IN AGRICOLTURA

*SEZIONE B PRODUZIONE

COMPOST MISTO

*SEZIONE D PRODUZIONE

COMPOST VERDE

FANGHI BIOLOGICI ED ALTRE BIOMASSE

FANGHI BIOLOGICI

ALTRI RIFIUTI COMPOSTABILI

gi cerniti e triturati BIOMASSE

VEGETALI

MISCELAZIONE CERNITA E

SELEZIONE

CORPI ESTRANEI

TRITURAZIONE

MISCELAZIONE

STABILIZZAZIONE IGIENIZZAZIONE CALCITAZIONE

BIOSSIDAZIONE ACCELERATA e

FERMENTAZIONE TERMOFILA IN BIOCELLA

AVVIATI A SMALTIMENTO e/o RECUPERO

MATURAZIONE IN CUMULI

MATURAZIONE

RIVOLTAMENTO

VAGLIATURA VAGLIATURA

BIOMASSE CONDIZIONATE

COMPOST

RAFFINATO MISTO

COMPOST

RAFFINATO VERDE

ACCERTAMENTO ANALITICO

AVVIO ALLA DESTINAZIONE FINALE

RECUPERO A BENEFICIO DELLAGRICOLTURA

- RECUPERO R10 - CER 190599 -

ACM/ACF AMMENDANTE COMPOSTATO

MISTO-AMMENDANTE COMPOSTATO CON FANGHI

ACV

AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE

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SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE-AZIENDALE LAzienda Agricola Allevi srl, allo scopo di gestire al meglio le problematiche ambientali che si manifestano o potrebbero generarsi nello svolgimento delle attivit allinterno dellimpianto di trattamento e compostaggio, ha deciso di istituire e mantenere attivo un Sistema di Gestione Ambientale, in accordo alla norma internazionale UNI EN ISO 14001: 2004 ed al Regolamento CE 1221/2009 EMAS. Il Sistema di Gestione Ambientale, strutturato in un Manuale di gestione aziendale, in Procedure ed Istruzioni tecniche, in un Organigramma aziendale che descrive compiti e responsabilit di tutto il personale dell'Azienda, permette di attuare e tenere sotto controllo lo svolgimento di tutte le attivit che regolano il compostaggio ed il trattamento delle biomasse nell'impianto, dall'accettazione della biomassa, alla loro movimentazione, trattamento, ecc. La Direzione ha nominato un Rappresentante della Direzione e un Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale (R.G.A.) affidandogli la responsabilit dellattuazione, del funzionamento e mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale. Con tale nomina gli ha conferito lautorit e lautonomia decisionale per stabilire e raggiungere gli obiettivi ambientali di miglioramento agendo negli ambiti delineati nel documento di Politica Ambientale ivi comprese le verifiche ispettive interne, l'andamento degli indicatori delle performance ambientali, il grado di raggiungimento degli obiettivi e programmi ambientali, ecc. Nel corso del 2014 al fine del raggiungimento della certificazione di qualit lazienda ha aggiornato alcune procedure ,al fine di soddisfare i requisiti richiesti dalle normative Emas-ISO14001-ISO9001. L'azienda ha deciso di non procedere, almeno per il momento, alla gestione integrata dei sistemi di Gestione Qualit e Ambiente. Tutto il personale dellAzienda Agricola Allevi ha lobbligo di attenersi a quanto stabilito nei manuali, nelle procedure e nelle istruzioni. L'azienda, a partire dal 2017, ha provveduto all'adeguamento del proprio sistema di gestione alla nuova ISO 9001:2015 - ISO 14001:2015- EMAS UE 2017/105. STRUMENTI UTILIZZATI PER LA GESTIONE DELLATTIVITA

ANALISI DEI RISCHI E DEL CONTESTO Al fine di analizzare e rendere disponibile costantemente unanalisi dettagliata, lorganizzazione ha predisposto unanalisi dei Rischi e del Contesto che le permettono di tenere al meglio sotto controllo gli aspetti gestionali e normativi pi significativi. In particolare, sono stati considerate:

novit legali/normative cogenti, contesto socio politico ed economico, aggiornamenti/evoluzioni tecnologiche, nuove attrezzature evolute ed aggiornate, cambiamenti nel lay out di produzione, cambiamenti nel personale aziendale, cambi di strutture, evoluzioni di mercato nazionale sia in termini di clienti che di fornitori, aspetti ed impatti ambientali connessi alle proprie attivit, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro,

MANUALE DI GESTIONE Scopo del Manuale soddisfare le prescrizioni della norma internazionale ISO 14001 inerente lapplicazione del Sistema di Gestione Ambientale. Tale norma si applica a tutte le attivit dellAzienda Agricola Allevi srl relative al sito di Cascina Gallona - Ferrera Erbognone (PV). Il Manuale descrive il procedimento strutturato del Sistema di Gestione Aziendale ai fini del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e del mantenimento della conformit normativa. In tale documento si descrivono in maniera sintetica le attivit svolte dalle diverse funzioni aziendali, illustrandone compiti e responsabilit, indicazioni su procedure gestionali ed istruzioni operative ai fini di una corretta Gestione Ambientale. CONTROLLO DEL SISTEMA DI GESTIONE Il controllo della conformit e lefficacia del S.G.A. garantito mediante verifiche ispettive interne (audit condotti da auditor esterni qualificati), effettuate in base a una pianificazione annuale preparata dal R.G.A. ed approvata dalla Direzione.

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CONTROLLO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI L'Organizzazione ha predisposto e mantiene attivo un sistema atto a identificare, esaminare e valutare gli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, dovuti alle proprie attivit, prodotti e servizi, tenendo conto di nuovi sviluppi o modifiche al fine di determinare quelli che lorganizzazione pu tenere sotto controllo e quelli sui quali pu esercitare uninfluenza e che hanno o possono avere impatti significativi sullambiente e sulle persone. Ogni situazione e stata considerata nelle tre condizioni operative: normali, anomale e di emergenza. RIESAME DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE La Direzione effettua periodicamente il riesame del Sistema di Gestione per verificare lo stato di efficienza e il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento, prendendo in considerazione i risultati emersi da periodici audit interni e definendo azioni successive. CONFORMITA ALLA LEGISLAZIONE AMBIENTALE Lorganizzazione considera il rispetto delle prescrizioni di legge nelle proprie attivit, prodotti e servizi, un impegno continuo e costante, oltre che necessario. Le prescrizioni delle leggi applicabili, o altri impegni sottoscritti dallorganizzazione, sono tenute in considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo e per migliorare il proprio Sistema di Gestione Ambientale. La conformit legislativa viene periodicamente verificata. COINVOLGIMENTO, FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, CONS APEVOLEZ-ZA E COMUNICAZIONE DEL PERSONALE SUI TEMI DELL'AMBIENTE Lorganizzazione assicura che qualsiasi persona, interna o per conto dellorganizzazione, che esegua compiti che possono causare impatti ambientali significativi, abbia acquisito la competenza necessaria mediante appropriata istruzione, formazione o esperienza.

MANUTENZIONE La regolare manutenzione di attrezzature e impianti, eseguita in accordo con un piano temporale stabilito, viene monitorata mediante apposita procedura, con lo scopo di assicurare che la funzionalit degli stessi sia mantenuta nel tempo e che le condizioni di funzionamento non provochino impatti ambientali. COMUNICAZIONE CON LE PARTI INTERESSATE Lorganizzazione comunica allinterno e allesterno i propri aspetti ambientali significativi.

La decisione di aderire volontariamente al regolamento EMAS dimostra sia la volont dellorganizzazione di mantenere un rapporto improntato alla massima trasparenza sia la disponibilit nel fornire informazioni ai propri collaboratori, ai cittadini, agli enti locali e alle altre parti interessate.

Lazienda ha inserito nel proprio programma di comunicazione la distribuzione agli enti locali e ai clienti della Dichiarazione Ambientale e la propria disponibilit a fornirla a chiunque la richieda.

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INDIVIDUAZIONE PRESCRIZIONI LEGALI Il rispetto delle prescrizioni legali, intese come obblighi ed adempimenti specifici legati alle normative vigenti, un requisito fondamentale per lo sviluppo ed il mantenimento di un Sistema di Gestione Ambientale secondo la Norma UNI EN ISO 14001 e nel pieno rispetto del Regolamento Comunitario UE 2017/ 1505 EMAS III. Lazienda ha predisposto apposita procedura che consente di identificare norme, disposizioni legislative e regolamentari emanate dalle competenti autorit, relativamente ad attivit/ prodotti/ servizi erogati dallazienda, e di effettuare un controllo sullo stato di conformit legislativo. Qui di seguito vengono riassunti gli aspetti principali delle normative applicabili:

DISPOSIZIONI NORMATIVE DI RIFERIMENTO

NORME VOLONTARIE SUI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE

UNI EN ISO 14001:2015 Sistema di Gestione Ambientale

EMAS REG.UE 2017/1505 Sistema di Gestione Ambientale - EMAS

DANNO AMBIENTALE

D.LGS 152/06 ART.311 C.2 Norme in Materia Ambientale - Ripristino Ambientale - C1 misure di prevenzione entro 24h dal verificarsi dellevento/Contaminazione suolo/Misure di ripristino/Comunicazione immediata ad autorit competente

RIFIUTI

DM 148/98 Modello Registro Carico e Scarico Rifiuti- Modello Formulario

DM 17/12/09 DM 15/02/10 DM 09/07/10 DM 10/11/11

Sistema di Tracciabilit Rifiuti - SISTRI

AUTORIZZAZIONI: PROVINCIA DI PAVIA - N.43/2006-R del 02/10/2006 - Integrata dalla N.13/2008-R del 19/03/2008 - Integrata dalla N.12/2009-R del 09/03/2009 - Integrata dalla N.07/2012-R del 20/03/2012 - Integrata dalla N.04/2013-R del 26/02/2013 - Aut.N.08/2015-R (Linee guida) e successive rettifiche ed integrazioni per errori formali REGIONE LOMBARDIA - A.I.A. N. 3581 del 06/05/2015 Autorizzazione Integrata Ambientale PROVINCIA DI PAVIA - M.N.S. AIA N.5/2017 del 06/02/2017

Autorizzazione alla Gestione dellImpianto sito in: Cascina Gallona Ferrera Erbognone (PV)

ISCRIZIONE ALBO GESTORI MI04225: CAT.4 CLASSE C CAT.8 CLASSE C

Trasporto Rifiuti Intermediazione Rifiuti Senza Detenzione

PREVENZIONE INCENDI

DM.151/11 Certificato Prevenzione Incendi

TRASPORTI

ADR 2017 Norme ADR Per Trasporto Merci Pericolose

SICUREZZA

DLGS.81/08 e smei Testo Unico Salute E Sicurezza Dei Lavoratori

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INDIVIDUAZIONE E MONITORAGGIO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

LAzienda Agricola Allevi Srl ha identificato e valutato tutti gli aspetti ambientali sia diretti che indiretti individuando quelli ritenuti significativi (Vedi Allegato Tecnico 10.Individuazione/Significativit Aspetti Ambientali). Con lo scopo di sorvegliare nel tempo gli aspetti ambientali che possono avere un impatto significativo sullambiente lAzienda ha istituito un piano di monitoraggio ambientale mediante il quale mantiene sotto controllo le proprie prestazioni ambientali.

GESTIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

ASPETTO AMBIENTA

LE

CONTROLLI E ADEMPIMENTI AMBIENTALI

FREQUENZA RESPONSABILE AZIONE

Emissioni in atmosfera

Analisi emissioni scrubber

Annuale passata poi semestrale

R. Impianto RGA

Verificare il rispetto dei limiti allemissione in atmosfera (vedi delibera autorizzativa)

Rumore Valutazione impatto acustico

In corrispondenza a modifiche strutturali dellimpianto

RGA Verificare il rispetto dei limiti per lemissione di rumori verso lesterno

MUD Annuale RGA Denuncia annuale rifiuti prodotti e ricevuti da terzi

Fanghi ammessi al trattamento

Annuale ORSO RGA Rendiconti mensili

Controlli Analitici su fanghi in ingresso

Secondo delibera autorizzativa

R. Impianto Verificare che vengano rispettati limiti previsti dalla delibera autorizzativa

Controlli Analitici sui fanghi impiegati in agricoltura

Unanalisi ogni lotto R. Impianto Verificare il rispetto dei limiti previsti in delibera autorizzativa

Controlli Analitici compost prodotto

Almeno semestrale e comunque ogni lotto destinato alla rivendita

R. Impianto Verificare il rispetto dei limiti previsti in delibera autorizzativa

Rifiuti

Controlli Analitici terreni oggetto di spandimento agronomico

Secondo delibera autorizzativa

R. Impianto Verificare il rispetto dei limiti previsti in delibera autorizzativa

Analisi terreni interessati alla distribuzione fanghi

Secondo delibera autorizzativa

R. Impianto Verificare il rispetto dei limiti previsti in delibera autorizzativi

Eseguire prove di tenuta, su serbatoi interrati gasolio autotrazione, tramite ditta specializzata

Ogni 2 anni R. Impianto Verifica della tenuta dei serbatoi interrati

Eseguire prova tenuta su vasche percolato

Semestrale R. Impianto Verifica della tenuta dei serbatoi

Punto di scarico S1 in CIS verifica analitica

Annuale R. Impianto Analisi laboratorio esterno

CIS verifica analitica Annuale R. Impianto Analisi laboratorio esterno Piezometri-verifica analitica

Semestrale R. Impianto Analisi laboratorio esterno

Contaminazione del suolo

Imohff smaltimento fanghi

Annuale se sufficienti x asportazione

R. Impianto Smaltimento fanghi fosse settiche

Utilizzo risorse

Gasolio Energia Elettrica

Annuale RGA Monitoraggio dei consumi

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GESTIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

ASPETTO AMBIENTA

LE

CONTROLLI E ADEMPIMENTI AMBIENTALI

FREQUENZA RESPONSABILE AZIONE

Acqua Annuale RGA Denuncia annuale acqua emunta e analisi acqua per uso non potabile

Derattizzazione Mensile R. Impianto Effettuare derattizzazione mensilmente

Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ultimo aggiornamento Novembre 2017

In corrispondenza di modifiche e/o cambiamenti sostanziali delle condizioni di lavoro

R. Impianto Periodicamente rivisto(convenzionalmente ogni tre anni), soprattutto in occasione di significative modifiche al processo produttivo, che possano avere ricaduta sulle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, piuttosto che in seguito ad infortuni che possano far pensare ad inadeguatezza delle misure o se i risultati della sorveglianza sanitaria evidenziano problemi o carenze.

Visite mediche periodiche

Annuali ed in caso di nuove assunzioni e/o infortuni sup.30gg.

R. Impianto Visita medica annuale

Esposizione al rumore

In corrispondenza di modifiche e/o cambiamenti sostanziali delle condizioni di lavoro e comunque ogni 4 anni

R. Impianto Effettuare fonometria

Salute e sicurezza

CPI -Prevenzione incendi

-verifiche periodiche rete antincendiio-Semestrale -Verifica periodica stazione pompaggio-Trimestrale -Rinnovi periodici CPI/SCIA

Assistenza tecnica/manutenzione rete antincendio e stazione di pompaggio affidata a ditta specializzata scadenza marzo 2023

Vedi Allegati Tecnici: 09.Emissioni in Atmosfera - Scrubber 11.Controlli Analitici Biomasse Destinate al Riutilizzo 12.Controlli Analitici Ammendante Compostato Misto 13.Controlli Analitici Ammendante Compostato Verde ALTRI ASPETTI AMBIENTALI Alla data attuale non presente in azienda materiale contenente amianto. Non sono impiegati PCB, PCT, sono presenti condizionatori/pompe di calore contenenti sostanze potenzialmente lesive dellozono ma in quantit inferiore a 3 kg, ad ottobre 2010 sono state installate 3 nuove unit contenenti R410, tutto limpianto di riscaldamento/condizionamento sottoposto a regolare manutenzione periodica da parte di ditte certificate e secondo la normativa vigente. Non sono presenti sostanze radioattive o sorgenti di inquinamento elettromagnetico. Viene utilizzata calce, che serve per il condizionamento dei fanghi e non costituisce un prodotto pericoloso, al contrario essa viene ampiamente impiegata in agricoltura per la correzione del pH dei terreni acidi, di cui la zona ricca. Lo stoccaggio della calce avviene in un silos e il caricamento della calce allinterno del silos avviene meccanicamente ,per mezzo di cisterne munite di pompa, quindi lintera attivit a circuito chiuso. Viene utilizzato acido solforico in soluzione 65% per lalimentazione dello scrubber e anche in questo caso le operazioni sono completamente automatizzate. Impatto visivo: limpianto si presenta allosservatore esterno diviso in due parti:

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- una ha conservato laspetto tipico dellazienda agricola con edifici ed infrastrutture ben inseriti nel paesaggio circostante, interventi di ristrutturazione hanno adattato i fabbricati alle necessit dellAzienda;

- laltra costituita da capannoni di tipo industriale pertanto lAzienda ha provveduto alla messa a dimora di barriere verdi in aggiunta alla piantumazione gi esistente, al fine di migliorare limpatto visivo dello stabilimento.

Biodiversit: non sono presenti aree sensibili nei dintorni. ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI Sono legati a quelle attivit sulle quali lAzienda pu effettuare solo un controllo parziale. LAzienda ha individuato le attivit che seguono che potrebbero provocare impatti sullambiente e sulle quali non pu operare un controllo diretto. Circolazione automezzi/Autotrasportatori Questo aspetto non direttamente causato dalle operazioni intrinseche che l'Azienda svolge, ma originato in modo indotto dalle attivit della stessa. Il flusso medio giornaliero di automezzi, nei giorni lavorativi dell'impianto, compreso fra 35 e 40 automezzi. LAzienda attua una campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento dei fornitori circa limpatto dovuto al trasporto di materiale sia in ingresso sia in uscita dal proprio sito produttivo. Al fine di evitare il pi possibile linquinamento atmosferico legato alla circolazione dei mezzi ha fornito alle ditte di trasporto precise istruzioni riguardanti le regole da seguire durante le operazioni svolte allinterno del proprio sito ed ha istituito il divieto di tenere i motori accessi durante la sosta. Sono stati individuati titoli preferenziali come ad esempio la certificazione in conformit alle norme UNI EN ISO 9001-14001 ed EMAS Comportamenti ambientali dei fornitori e attivit c onfinanti LAzienda ha tenuto in considerazione le attivit legate ad appaltatori, fornitori e/o progettisti. Al fine di prevenire qualsiasi tipo di impatto ambientale lAzienda ha intrapreso le seguenti azioni:

- le aziende esterne che operano nel sito vengono informate riguardo i potenziali rischi presenti nel sito e sensibilizzate riguardo alle regole stabilite dallAzienda per lo svolgimento di attivit di loro pertinenza

- a tutti i fornitori/clienti/appaltatori stata invita copia della Dichiarazione Ambientale contenente la politica ambientale dellAzienda

- alle imprese esterne che operano allinterno del sito richiesta la predisposizione del piano operativo di sicurezza

- al fine di svolgere unazione di controllo ha stabilito apposite procedure e apposite clausole di contratto.

Riguardo le attivit confinanti, di terzi, consistenti nellinsacchettamento di terricci per florovivaismo, lAzienda Agricola Allevi Srl ha comunicato i comportamenti ambientali da assumere per evitare impatti negativi ed ha inoltre comunicato alla societ terza i rischi presenti nel proprio sito.

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EFFICIENZA AMBIENTALE INDICATORI CHIAVE A fronte dellallegato 4 del Regolamento EMAS UE 2017/1505 lOrganizzazione ha definito alcuni indicatori chiave correlati alla propria attivit. Gli indicatori significativi scelti sono: - lefficienza energetica (rapporto Kwh/ton rifiuti trattati) - Utilizzo gasolio autotrazione per pale meccaniche (rapporto litri/ton rifiuti trattati) I dettagli triennali sono presenti nellAllegato Tecnico 8.Utilizzo di Risorse. OBBIETTIVI E PROGRAMMI Per ottenere un continuo miglioramento delle performance ambientali lAzienda stabilisce un programma di miglioramento ambientale, che viene periodicamente rivisto ed aggiornato in sede di riesame della direzione. Tale programma punta allevoluzione del S.G.A. tenendo conto del possibile miglioramento ambientale, della disponibilit economica dellAzienda e delle indicazioni fornite dai vari responsabili di funzione. LAzienda sin dal 2000, anno di implementazione del S.G.A., ha investito numerose risorse finanziarie a scopo di miglioramento ambientale come e possibile evincere dallo schema seguente.

INVESTIMENTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE

PERIODO INVESTIMENTO REALE

Anno 2000 - 2001 260.000

Anno 2002 66.000

Anno 2003 430.000

Anno 2004 65.000

Anno 2005 19.500

Anno 2006 605.500

Anno 2007 65.454

Anno 2008 756.525

Anno 2009 250.000

Anno 2010 140.000

Anno 2011 2.540.000

Anno 2012 550.000

Anno 2013 10.000

Anno 2014 260.000

Anno 2015 475.000

Anno 2016 200.000

Anno 2017 1.141.000

TOTALE 7.833.979

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OBBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE RAGGIUNTI NE L 2015

OBBIETTIVO/TRAGUARDO ATTIVITA' RESPONSABILITA' SCADENZA RISORSE IMPEGNATE

1/14 acquisto di nuova macchina operatrice- (Euro 5) caratterizzata da notevole risparmio di carburante e minor emissioni

Risparmio carburante RGA RAGGIUNTO Dicembre 2015 (previsto per il gennaio 2016)

175.000

1/15 acquisto nuovo trituratore caratterizzato da notevole risparmio di carburante e minor emissioni (Euro 5)

Nuovo trituratore Doppstad AL510t RGA RAGGIUNTO Aprile 2015

300.000

LAMMONTARE DEGLI INVESTIMENTI, SOSTENUTI NEL 2015, E DI CIRCA 475.000

OBBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE RAGGIUNTI NE L 2016

OBBIETTIVO/TRAGUARDO ATTIVITA' RESPONSABILITA' SCADENZA RISORSE IMPEGNATE

2/15 acquisto di nuova macchina operatrice caratterizzata da notevole risparmio di carburante

risparmio gasolio RGA RAGGIUNTO Novembre 2016

200.000

LAMMONTARE DEGLI INVESTIMENTI, SOSTENUTI NEL 2016, E DI CIRCA 200.000

OBBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE RAGGIUNTI NE L 2017

OBBIETTIVO/TRAGUARDO ATTIVITA' RESPONSABILITA' SCADENZA RISORSE IMPEGNATE

1/16 nuovo capannone in ferro per stoccaggio fanghi e spostamento area di calcitazione

migliore gestione della fase di calcitazione fanghi in ingresso e ottimizzazione della fase di stoccaggio prima dell'uscita per recupero in agricoltura

RGA RAGGIUNTO Ottobre 2017

1.000.000

1/17 sostituzione automezzo

risparmio gasolio ACQUISTATO AUTOMEZZO IVECO

RGA RAGGIUNTO Settembre 2017

104.000

3/17 Acquisto motospazzatrice MACRO S30D

pulizia pavimentazioni esterne impianto e strade di accesso-riduzione polveri

RGA RAGGIUNTO Ottobre 2017

30.000

4/17 Acquisto FOG-CANNON cannone abbattimento polveri MOD.VER 05.A

abbattimento polveri zona triturazione vagliatura compost

RGA RAGGIUNTO Ottobre 2017

7.000

LAMMONTARE DEGLI INVESTIMENTI, SOSTENUTI NEL 2017, E DI CIRCA 1.141.000

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OBBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE PROGRAMMATI PER IL TRIENNIO 2018-2019-2020

OBBIETTIVO/TRAGUARDO ATTIVITA' RESPONSABILITA' SCADENZA RISORSE IMPEGNATE

1/12 impianto calcitazione implementazione sistema di calcitazione fanghi

RGA Giugno 2018 400.000

2/16 trattamento aria impianto trattamento aria localizzato sui vapori prodotti dal miscelatore

RGA Giugno 2018 300.000

3/16 impianto di trattamento aria nuovo locale calcitazione

Istallazione n.2 scrubber per trattamento di circa 50.000 Nmc/h

RGA Febbraio 2018 250.000

2/17 revisione ISO 14001 revisione documentale che si concluder entro il 03/18

Revisione sistema di gestione RGA Marzo 2018 5.000

1/18 cisterne gasolio autotrazione dismissione cisterne interrate gasolio e loro sostituzione con n.2 cisterre fuori terra provviste di bacino di contenimento

RGA Dcembre 2019 15.000

2/18 PLC controllo processo sostituzione PLC e relativo programma gestione scrubber e gestione celle di biossidazione. finalizzato alla gestione e al monitoraggio in continuo dei dati relativi al processo (temperature-PH)

RGA Dicembre 2018 30.000

3/18 rete fognaria ammodernamento e miglioria della rete esistente da eseguirsi in pi fasi si prevede ultimazione dei lavori entro dicembre 2020

RGA Dicembre 2020 300.000

LAMMONTARE DEGLI INVESTIMENTI, PROGRAMMATI, E DI CIRCA 1.300.000

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SALUTE E SICUREZZA LAVORATORI Al fine di migliorare la sicurezza dei lavoratori e di prevenire gli infortuni, lAzienda Agricola Allevi Srl:

- in data 16/11/2017 ha aggiornato il documento di valutazione dei rischi connessi alle attivit svolte, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08, valutando anche i seguenti rischi:

rischio chimico che solo per gli addetti allimpianto risulta essere irrilevante per la salute e basso per la sicurezza - e pertanto stata assoggettata alle misure di tutela previste dal D.Lgs. N.81/08 (per i seguenti agenti chimici: Sol.Ac.Solforico 51%;Ossido di calce; Solfato d'ammonio Gasolio);

rischio biologico che solo per gli addetti allimpianto risulta essere di tipo medio

rischio da stress lavoro-correlato, per tutte le categorie di lavoratori, da considerarsi basso

rischio da vibrazioni meccaniche, a seguito relazione tecnica rilasciata da professionisti abilitati, possibile affermare che i lavoratori che utilizzano mezzi meccanici sono sottoposti ad una classe di rischio che va da 0 ad 1 a maggior tutela dei lavoratori vengono programmati e attuati provvedimenti aziendali e protocolli sanitari secondo necessit

rischio rumore , a seguito relazione tecnica rilasciata da professionisti abilitati, possibile affermare che solo gli addetti allimpianto sono sottoposti ad una classe di rischio che va da 0 ad 1, ai lavoratori appartenenti a questa ultima classe sono forniti i DPI necessari oltre alla formazione e informazione relativa

rischio incendio stato valutato seguendo le linee dettate dal DM 10/3/98 di attuazione ed integrazione del D.lgs 81/08 ed stato classificato a rischio medio e l azienda in possesso di CPI

- lorganizzazione provvede allinformazione ed alla formazione interna ed esterna sui rischi presenti in azienda e pi in generale sulla sicurezza, ha predisposto uno scadenziario per quanto riguarda i corsi e i patentini abilitativi ed ha attivato procedure di emergenza all'interno delle quali sono previste simulazioni di situazioni di emergenza.

- sottopone annualmente i dipendenti alla sorveglianza sanitaria in base al protocollo definito dal medico del Lavoro competente . I dipendenti adibiti a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, la incolumit e la salute dei terzi (autisti mulettisti - trattoristi addetti alle macchine operatrici movimento terra ed al trasporto in genere ), nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa vigente, hanno ottenuti i patentini professionali e vengono sottoposti, con cadenza annuale, ad accertamento di assenza di tossicodipendenza da sostanze psicotrope e stupefacenti

EMISSIONI SONORE - In data 14/07/2010 stata rinnovata la valutazione dellimpatto acustico ai sensi della Legge Reg. 52 del 20/10/2001 da cui si evince che dallesame dei risultati ottenuti e considerando larea zona esclusivamente industriale possiamo rilevare che i livelli di rumore immessi siano inferiori ai valori limite assoluti. In assenza di modifiche sostanziali agli impianti non si ritiene necessario rivalutare il rumore immesso nellambiente.

- In data 29/03/2010 stata valutata lesposizione dei lavoratori al rumore come previsto dal D.lgs 81/08 in conformit a quanto previsto dallArt.28 dello stesso decreto. Il documento tiene conto che in nessun caso vengano superati i valori limite di esposizione considerata lattenuazione fornita dai dispositivi di protezione individuale delludito forniti dalla azienda.

- Nel mese di luglio 2014 lazienda ha incaricato un professionista abilitato che ha rinnovata la valutazione dellesposizione dei lavoratori al rumore . La relazione conferma il pieno rispetto della normativa vigente

- Nel mese di gennaio 2017, in previsione di una modifica sostanziale dell'impianto (Obbiettivo 1/12) stata effettuata una valutazione previsionale di impatto acustico eseguita ai sensi della L.447 del 26/10/95 L'attivit si trova in classe IV mentre i recettori considerati maggiormente esposti sono ubicati in classe III. Al fine del contenimento del livello acustico di emissione, vengono considerati sufficienti i provvedimenti gi previsti progettualmente.

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ALLEGATI TECNICI

1.ELENCO RIFIUTI SPECIALI AUTORIZZATI Pag....25

2.BIOMASSE IN INGRESSO CONTROLLI ANALITICI Pag....27

3.BIOMASSE IN USCITA CONTROLLI ANALITICI Pag....29

4.QUANTITA RIFIUTI SPECIALI RITIRATI Pag....30

5.QUANTITA DISTRIBUITE E SUPERFICI TRATTATE Pag....31

6.RIFIUTI PRODOTTI Pag....31

7.CONSUMO MATERIE PRIME e UTILIZZO RISORSE Pag....31

8.TABELLA INDICATORI DI PROCESSO Pag....32

9.EMISSIONI IN ATMOSFERA - SCRUBBER Pag....34

10.INDIVIDUAZIONE/SIGNIFICATIVITA ASPETTI AMBIENTALI Pag....35

11.CONTROLLI ANALITICI BIOMASSE DESTINATE AL RIUTILIZZO Pag....37

12.CONTROLLI ANALITICI AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO Pag....40

13.CONTROLLI ANALITICI AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE Pag....43

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1.ELENCO RIFIUTI SPECIALI AUTORIZZATI

SEZIONE A TRATTAMENTO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI DESTINATI AL RECU PERO IN AGRICOLTURA

Codice C.E.R. Descrizione

02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA , ORTICOLTURA, ACQU ACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA EPESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI

02.01.01 Fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia02.01.03 Scarti di tessuti vegetali 02.01.06 Feci animali, urine e letame (comprese le lettiere), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito 02.01.07 Rifiuti della silvicoltura 02.02.01 Fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia 02.02.04 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.03.01 Fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti 02.03.04 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02.03.05 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.03.99 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente a scarti di frutta, vegetali, e cereali) 02.04.02 Carbonato di calcio fuori specifica 02.04.03 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.05.01 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione ( da produzione casearia) 02.05.02 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.06.01 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione ( da produzione pasta,pane e prodotti dolciari) 02.06.03 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.07.01 Rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima (da produzione di bevande alcoliche ed

analcoliche) 02.07.02 Rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche 02.07.05 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti

03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PROD UZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE 03.01.01 Scarti di corteccia e sughero 03.01.05 Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104 03.03.01 Scarti di corteccia e legno 03.03.02 Fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) 03.03.09 Fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio 03.03.10 Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica 03.03.11 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 030310

04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, N ONCHE DELLA INDUSTRIA TESSILE 04.02.20 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 040219 04.02.21 Rifiuti da fibre tessili grezze ( limitatamente a fibre tessili vegetali e animali )

07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI 07.01.12 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 070111 07.03.12 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 070311 07.05.99 Rifiuti non specificati altrimeti (limitatamente ai residui vegetali) 07.06.12 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 070611 07.07.12 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 070711

19 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIF IUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE FUORI SITO, NONCHE DALLA POTABILIZZAZIONE DELLACQUA E D ELLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE

19.06.05 Liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale 19.06.06 Digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale 19.08.05 Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane 19.08.12 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 190811 19.11.06 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 191105

SEZIONE B TRATTAMENTO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI DESTINATI AL COM POSTAGGIO

Codice C.E.R. Descrizione

02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA , ORTICOLTURA, ACQU ACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA EPESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI

02.01.02 Scarti di tessuti animali 02.01.03 Scarti di tessuti vegetali 02.01.06 Feci animali, urine e letame, effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito (limitatamente a lettiere usate) 02.02.01 Fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia 02.02.04 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.03.01 Fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti 02.03.03 Rifiuti prodotti dall'estrazione tramite solvente 02.03.04 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (alimenti scaduti e/o deteriorati di origine animale e scarti di fabbricazione

degli stessi) 02.03.05 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.04.03 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.04.99 Rifiuti non spec.altrim. limitatamente a scarti non utiliz.per il cons. o la trasf.rifiuti dalla raffinazione degli zuccheri da lavorazione

del mais

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SEZIONE B TRATTAMENTO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI DESTINATI AL COM POSTAGGIO

Codice C.E.R. Descrizione

02.05.01 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione ( da produzione casearia) 02.05.02 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.06.03 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 02.07.01 Rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima ( da produzione di bevande alcoliche ed

analcoliche) 02.07.02 Rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche 02.07.03 Rifiuti prodotti da trattamenti chimici ( raspi duva e parti vegetali esaurite) 02.07.04 Rifiuti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02.07.05 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti

03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PROD UZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA CARTA CARTONE 03.01.01 Scarti di corteccia e sughero 03.01.05 Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104 03.01.99 Rifiuti non specificati latrimenti (limitatamente a bancali, cassette, contenitori di legno non trattato) 03.03.01 Scarti di corteccia e legno 03.03.02 Fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) 03.03.09 Fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio 03.03.10 Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica 03.03.11 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 030310

04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODU ZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE

04.02.21 Rifiuti da fibre tessili grezze 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI

10.01.01 Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 100104) 10.01.02 Ceneri leggere di carbone 10.01.03 Ceneri leggere di torba e di legno non trattato

15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MAT ERIALI FILTRANTI, E INDUMENTI PROTETTIVI 15.01.03 Imballagi in legno

16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELLELENCO 16.03.06 Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 160305(limitatamente ad acetato di cellulosa in fiocchi)

19 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE FUORI SITO, NONCHE DALLA POTABILIZZAZIONE DELLACQUA E DALLA S UA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE.

19.06.04 Digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani 19.06.06 Digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale 19.08.05 Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane 19.12.07 Legno diverso da quello di cui alla voce 191206

20 RIFIUTI URBANI (DOMESTICI ED ASSIMILABILI PRODOTTI DA AT TIVITA COMMERCIALI E INDUSTRIALI NOCHE DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

20.01.38 Legno diverso da quello di cui alla voce 200137 20.02.01 Rifiuti biodegradabili

SEZIONE C COMPOSTAGGIO F.O.R.S.U.- LINEA NON ATTIVA -

Codice C.E.R. Descrizione

20 RIFIUTI URBANI(DOMESTICI ED ASSIMILABILI PRODOTTI D A ATTIVITA COMMERCIALI E INDUSTRIALI NOCHE DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFE RENZIATA

20.01.08 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 20.02.01 Rifiuti biodegradabili 20.03.02 Rifiuti di mercati

SEZIONE D TRATTAMENTO DI RIFIUTI URBANI E SPECIALI NON PERICOLOSI (B IOMASSE VEGETALI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA) DESTINATI AL COMPSTAGGIO

Codice C.E.R. Descrizione

03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PROD UZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA CARTA CARTONE 03.01.01 Scarti corteccia e sughero 03.01.05 Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104 03.03.01 Scarti di corteccia e legno

15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MAT ERIALI FILTRANTI, E INDUMENTI PROTETTIVI 15.01.03 Imballagi in legno

19 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHE DALLA POTABILIZZAZIONE DELLACQ UA

19.12.07 Legno diverso da quello di cui alla voce 191206 20 RIFIUTI URBANI(DOMESTICI ED ASSIMILABILI PRODOTTI D A ATTIVITA COMMERCIALI E INDUSTRIALI NOCHE DALLE

ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFE RENZIATA 20.01.38 Legno diverso da quello di cui alla voce 200137 20.02.01 Rifiuti ligno-cellulosici dalla manutenzione del verde pubblico e privato

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2.BIOMASSE IN INGRESSO CONTROLLI ANALITICI Il ritiro dei fanghi, presso limpianto dellAzienda Agricola Allevi Srl, subordinato alla verifica analitica degli stessi che determina la loro idoneit allutilizzo in agricoltura. Tale controllo effettuato secondo quanto previsto dalle delibere autorizzative che stabiliscono i tempi e i parametri da verificare, pur non stabilendo nessun limite di concentrazione degli stessi. Per ogni fango conferito, l'Azienda monitorizza le singole voci analitiche, riservando particolare attenzione al contenuto di metalli pesanti. Ci consente di avere un dato storico relativo alla costanza della qualit del fango proveniente da ogni singolo impianto. A scopo cautelativo, l'Azienda adotta il criterio di privilegiare il ritiro di biomasse che abbiano basso contenuto di metalli pesanti. Lazienda ricorre a laboratori di analisi esterne privilegiando quelli certificati ISO 9001 e accreditati da Accredia.

PIANO CONTROLLI ANALITICI BIOMASSE IN INGRESSO FREQUENZA (vedi tabella A2.2 Appendice B MNS AIA n.5/2017) 3 mesi 6 mesi 12 mesi

POTENZIALITA' IMPIANTO (abitanti equivalenti=AE)

uguale o superiore a 100.000 AE

superiore a 5.000 AE o inferiore a

100.000 AE

uguale o inferiore a 5.000 AE

LIMITI Tabella 5.1

Appendice A MNS AIA n.5/2017

Residuo a 105C e Residuo a 600C % X X X nessuno

pH X X X nessuno

Conducibilit elettrica (sosp.1:10) a 18C S/cm X X X nessuno

Grado di umificazione (**) X X X nessuno

Carbonio organico % SS X X X > 10

Azoto % SS X X X > 1

Fosforo % SS X X X nessuno

Potassio g/kg SS X X X nessuno

Grassi e oli animali e vegetali (**) g/kg SS X X X nessuno

Oli minerali (**) g/kg SS X X X nessuno

Tensioattivi (**) mg/kg SS X X X nessuno

Solventi organici clorurati (**) mg/kg SS X X X nessuno

Pesticidi organo clorurati (**) mg/kg SS X X X nessuno

IPA mg/kg SS X X X nessuno

PCDD/F (*) ng TEQ/kg SS X nessuno

PCB mg/kg SS X X X nessuno

Metalli

Rame mg/kg SS X X X 1200

Cromo totale mg/kg SS X X X 900

Cromo VI mg/kg SS X X X nessuno

Cadmio mg/kg SS X X X 22

Mercurio mg/kg SS X X X 11

Nichel mg/kg SS X X X 330

Piombo mg/kg SS X X X 900

Zinco mg/kg SS X X X 3000

Arsenico mg/kg SS X X X nessuno

Microbiologico

Coliformi fecali MPN/g SS X X X nessuno

Uova di elminti MPN/g SS X X X nessuno

PA

RA

ME

TR

I DA

VE

RIF

ICA

RE

Salmonelle MPN/g SS X X X nessuno

*Deve essere determinato annualmente

** Vengono determinatI solo per i Codici a Specchio per i quali si deve dimostrare la non pericolosit

Nel mese di Febbraio 2017 la Provincia di Pavia ci ha notificato l'autorizzazione MNS AIA n.5/2017 che adegua l'AIA n.3581 del 06/05/2015 rilasciata della Regione Lombardia alle linee guida della Regione Lombardia (DGR n.X/2031 del 07/07/2014).

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Nel mese di Settembre 2017 la Regione Lombardia, con delibera n. X/7076 del 11/09/2017, emana delle disposizioni integrative alla DGR n.X/2031, aggiornando i parametri che devono essere monitorati nelle fasi di caratterizzazione ed ammissibilit agli impianti e le relative frequenze di rilevamento. Le nuove disposizioni sono da applicarsi a partire dal 18/03/2018. LAzienda ha provveduto alladeguamento a partire dal mese di Ottobre 2017.

PIANO CONTROLLI ANALITICI BIOMASSE IN INGRESSO FREQUENZA (vedi tabella B Allegato 1 DGR X/7076) 3 mesi 6 mesi 12 mesi

POTENZIALITA' IMPIANTO (abitanti equivalenti=AE)

uguale o superiore a 100.000 AE

superiore a 5.000 AE o inferiore a

100.000 AE

uguale o inferiore a 5.000 AE

LIMITI Tabella 5.1

Appendice A MNS AIA n.5/2017

Residuo a 105C e Residuo a 600C % X X X nessuno

pH X X X nessuno

Conducibilit elettrica (sosp.1:10) a 18C S/cm X X X nessuno

Grado di umificazione (**) X X X nessuno

Carbonio organico % SS X X X > 10

Azoto % SS X X X > 1

Fosforo % SS X X X nessuno

Potassio g/kg SS X X X nessuno

Inquinanti organici nessuno

IPA (*) mg/kg SS X X X nessuno

PCDD/F (**) ng TEQ/kg SS X nessuno

PCB(*) mg/kg SS X X X nessuno

AOX(***) mg/kg SS X X X nessuno

DEHP (Bis/2-etilesil)ftalato) mg/kg SS X X X nessuno

Nonilfenolo Nonilfenolo monoetossilato Nonilfenolo dietossilato

mg/kg SS X X X nessuno

Idocarburi (C10-C40) mg/kg SS X X X nessuno

Metalli

Rame mg/kg SS X X X 1200

Cromo totale mg/kg SS X X X 900

Cadmio mg/kg SS X X X 22

Mercurio mg/kg SS X X X 11

Nichel mg/kg SS X X X 330

Piombo mg/kg SS X X X 900

Zinco mg/kg SS X X X 3000

Arsenico mg/kg SS X X X nessuno

Microbiologico

Coliformi fecali MPN/g SS X X X nessuno

PA

RA

ME

TR

I DA

VE

RIF

ICA

RE

Salmonelle MPN/g SS X X X nessuno

*Per il dettaglio dei cogeneri da ricercare vedere lelenco riportato nella DGR X/7076

**Deve essere determinato annualmente

***AOX: Lindano, Endosulfan, Tricloroetilene, Tetracloroetilene, Clorobenzeni

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3.BIOMASSE IN USCITA CONTROLLI ANALITICI E ammesso lutilizzo dei fanghi in agricoltura a scopo fertilizzante solo se ricorrono le condizioni previste dal D.Lgs. N.99/92 e dalle Delibere Autorizzative che riguardano sia i limiti di metalli pesanti previsti nei fanghi sia i limiti di metalli pesanti e i valori di pH e CSC dei terreni su cui effettuare le operazioni di spandimento. E previsto che lanalisi dei prodotti in uscita venga effettuata per ogni lotto omogeneo (lazienda ha predisposto un piano di monitoraggio analitico). Lazienda ricorre a laboratori di analisi esterne privilegiando quelli certificati ISO 9001 e accreditati da Accredia.

PIANO CONTROLLI ANALITICI BIOMASSE IN USCITA FREQUENZA Su ogni partita

omogenea Su ogni partita

omogenea

AUTORIZZAZIONI

PARAMETRI RICHIESTI AIA .3581 del

06/02/5015 e MNS AIA n.5/2017

del 06/02/2017 Tab.5.2 App.A

PARAMETRI RICHIESTI DGR X/7076

del 11/09/2017 Tab A Allegato 1

LIMITI PREVISTI DALLE

DELIBERE AUTORIZZATIVE

pH X X 5,5 11

Residuo secco a 105C % X X

Residuo secco a 605C % X X

SSV/SST % X X < 65

Carbonio organico % SS X X > 20

Azoto % SS X X > 1 ,5

Fosforo % SS X X > 0 ,4

Grado di umificazione DH% X X

Potassio % SS X X

Metalli

Rame mg/kg SS X X 1.000

Cromo totale mg/kg SS X X 750

Cadmio mg/kg SS X X 20

Mercurio mg/kg SS X X 10

Nichel mg/kg SS X X 300

Piombo mg/kg SS X X 750

Zinco mg/kg SS X X 2.500

Arsenico mg/kg SS X X 10

Inquinanti organici

IPA(*) mg/kg SS X X < 6

PCB(*) mg/kg SS X X < 0 ,8

PCDD/F (**) ng TEQ/kg SS X X < 50

AOX(***) mg/kg SS X < 500

DEHP (Bis/2-etilesil)ftalato) mg/kg SS X < 100

Nonilfenolo Nonilfenolo monoetossilato Nonilfenolo dietossilato

mg/kg SS X < 50

Idocarburi (C10-C40) mg/kg SS X < 10.000

Microbiologico

Coliformi fecali MPN/g SS X X < 10.000

P

AR

AM

ET

RI D

A V

ER

IFIC

AR

E

Salmonelle MPN/g SS X X < 100

*Per il dettaglio dei cogeneri da ricercare vedere lelenco riportato nella DGR X/7076 **Almeno semestralmente ***AOX: Lindano, Endosulfan, Tricloroetilene, Tetracloroetilene, Clorobenzeni Ad integrazione dellAIA n.3581 del 06/05/2015 rilasciata della Regione Lombardia, nel mese di Febbraio 2017 la Provincia di Pavia ci ha notificato l'autorizzazione MNS AIA n.5/2017 che adegua la suddetta alle linee guida della Regione Lombardia (DGR n.X/2031 del 07/07/2014). Nel mese di Settembre 2017 la Regione Lombardia, con delibera n. X/7076 del 11/09/2017, emana delle disposizioni integrative in materia di parametri e valori limite da considerare per i fanghi idonei allutilizzo in agricoltura. I limiti di concentrazione relativi ai nuovi parametri sono stati applicati a partire dal 18/09/2017.

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4.QUANTITA RIFIUTI SPECIALI RITIRATI

SEZIONE A - Messa in riserva, trattamento, riutilizzo in agric oltura di rifiuti speciali non pericolosi

CER 2015 2016 2017

020101 Ton 124,42 Ton 352,40

020106 Ton 6,39

020107 Ton 147,30 Ton 156,22 Ton 76,50

020201 Ton 99,72 Ton 80,24 Ton 68,89

020204 Ton 2.880,26 Ton 3.282,61 Ton 1.652,88

020301 Ton 5.23

020303 Ton 2.410,84

020304 Ton 2.756,90 Ton 4.095,16 Ton 2.936,98

020305 Ton 3.276,11 Ton 2.159,07 Ton 2.706,77

020399 Ton 640,98 Ton 955,10 Ton 178,74

020502 Ton 2.266,53 Ton 2.094,11 Ton 1.811,07

020603 Ton 930,90 Ton 635,70 Ton 76,22

020701 Ton 119,02 Ton 232,92 Ton 39,36

020702 Ton 270,72 Ton 311,28 Ton 305,98

020705 Ton 2.859,44 Ton 2.248,18 Ton 2.644,08

030309 Ton 1.542,95 Ton 3.274,79 Ton 1.388,92

030310 Ton 206.94 Ton 30,14

030311 Ton 3.756,32 Ton 2.182,44 Ton 2.913,71

040220 Ton 4.047,20 Ton 4.409,94 Ton 3.997,26

060314 Ton 751,00

070112 Ton 7.627,10 Ton 6.973,93 Ton 9.632,92

070312 Ton 91,99 Ton 183,03

070512 Ton 2.144,34 Ton 138,08

070612 Ton 1.336,10 Ton 578,60 Ton 549,80

070712 Ton 1.688,34 Ton 2.031,96 Ton 1.819,14

190604 Ton 151,40

190606 Ton 609,22 Ton 1.924,09 Ton 2.023,42

190805 Ton 92.672,68 Ton 82.256,78 Ton 66.931,67

190812 Ton 9.685,53 Ton 7.589,33 Ton 10.419,60

TOTALI Ton 145.013,88 Ton 128.054,92 Ton 112.337,08

SEZIONE B - Trattamento rifiuti speciali non pericolosi per la produzione di Compost Misto

CER 2015 2016 2017

020103 Ton 0,65 Ton 20,34

020106 Ton 104,34 Ton 11,52 Ton 3,76

020201 Ton 16,21

020204 Ton 969,61 Ton 177,28 Ton 524,84

020301 Ton 11,96

020303 Ton 3.987,19 Ton 6.479,27 Ton 6.110,68

020304 Ton 1.450,31 Ton 697,28 Ton 1.078,05

020305 Ton 213,52 Ton 232,93 Ton 480,12

020501 Ton 0,22

020502 Ton 173,24 Ton 195,32 Ton 302,37

020701 Ton 47,34 Ton 44,62 Ton 190,14

020702 Ton 143,22 Ton 33,00 Ton 79,30

020703 Ton 293,64 Ton 328,60 Ton 323,22

020704 Ton 666,68 Ton 597,44 Ton 703,95

020705 Ton 357,58 Ton 159,84

030105 Ton 29,38

030301 Ton 22,32

030309 Ton 1.094,92 Ton 182,53 Ton 264,38

030310 Ton 30,30

030311 Ton 715,58 Ton 183,80 Ton 232,78

100101 Ton 31,13

150103 Ton 212,64 Ton 220,78 Ton 40,96

190604 Ton 1.633,49 Ton 939,98 Ton 834,44

190606 Ton 1.269,92 Ton 56,52 Ton 658,24

190805 Ton 7.440,13 Ton 9.757,30 Ton 10.855,22

191207 Ton 1.610,66 Ton 29,30 Ton 382,70

200201 Ton 5.114,49 Ton 7.363,07 Ton 4.700,38

TOTALI Ton 27.212,56 Ton 27.920,12 Ton 27.984,24

SEZIONE D - Trattamento rifiuti verdi per la produzione di Compost Verde

CER 2015 2016 2017

030105 Ton 1,24

191207 Ton 5.294,37 Ton 8.176,33 Ton 5.182,44

200201 Ton 14.538,98 Ton 10.249,80 Ton 14.804,72

TOTALI Ton 19.834,59 Ton 18.426,13 Ton 19.987,16

QUANTITA' COMPLESSIVAMENTE RITIRATE (B)

2015 2016 2017 Ton 192.061,03 Ton 174.401,17 Ton 160.308,48

Dichiarazione Ambientale al 31/12/2017 Azienda Agricola Allevi S.r.l.

Emissione 01 Revisione 00 Aprile 2018 pag. 31 di 47

5.QUANTITA DISTRIBUITE E SUPERFICI TRATTATE

ANNI QUANTITA' TOTALE

BIOMASSE UTILIZZATE IN AGRICOLTURA

SUPERFICIE TOTALE TRATTATA IN

PROVINCIA DI PAVIA(*) 2015 Ton. 105.552,89 Ha 3006.02.96

2016 Ton. 103.279,66 Ha 2909.60.53

2017 Ton. 98.583,46 Ha 2951.06.25

N.B. - La distribuzione non ha interessato nessuna altra Provincia(*)

- Il rapporto fra i quantitativi di biomasse utilizzate e le superfici impiegate non costante, ma varia in funzione: dell'aumento o della diminuzione del pH e della CSC del terreno stesso e della tipologia della biomassa impiegata (se di provenienza civile e/o industriale o agroalimentare)

- La superficie trattata viene espressa in base a misure convenzionali, precisamente ettari e suoi sottomultipli (Are e Centiare)

6.RIFIUTI PRODOTTI C.E.R. Tipologia di Rifiuto 2015 2016 2017

080318 Toner per stampanti esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 080317

Ton 0,040 Ton 0,045 Ton 0,053

130110 * Oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati Ton 0,140 Ton 0,477

130205 * Oli minerali per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati Ton 1,830 Ton 1,940 Ton 1,209

150202 * Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci ed indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose

Ton 0,130 Ton 0,235 Ton 0,149

160107 * Filtri dell'olio Ton 0,305 Ton 0,270 Ton 0,213

160114 * Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose Ton 0,085 Ton 0,055 Ton 0,050

160120 Vetro Ton 0,026

160601 * Batterie al piombo Ton 0,172 Ton 0,137

190703 Percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 190702 Ton 30,90

191202 Metalli ferrosi Ton 3,700 Ton 19,100 Ton 21,380

191207 Legno diverso da quello di cui alla voce 191206* Ton 1.337,860

191212 Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211

Ton 115,400 Ton 123,560 Ton 345,260

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