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Ieri, oggi, domani

di Pietro Cafaro

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Brescia, 5 novembre 2010

� Settore residuale? (Terzo settore)� Difficoltà anche a definirlo oggi (non profit, settore caritativo,

filantropico, informale, privato sociale, economia sociale, ONLUS ecc.)

� Sicuramente inadeguati in ambito storicoSicuramente inadeguati in ambito storico� A meno di utilizzare paradigmi obsoleti

� Dove lo Stato non arriva� Dove il mercato fallisce

� Ma quale Stato, quale mercato?� Stato contemporaneo industriale e postindustriale

� Un ruolo quindi di supplenza

� Di fatto questo tipo di “economia sociale” precede lo Stato moderno, precede il modo di produrre capitalistico (enfatizzato dalle rivoluzioni economiche)economiche)

� Un modo differente di fare “economia”

� La cooperazione moderna: diversi fenomeni chiamati con uno stesso nome?

� La cooperazione “integrativa”

� La cooperazione “integrale”

� “Oikos nomos” = governo della casa

� Soddisfare i bisogni: materiali (fisici), sociali � Soddisfare i bisogni: materiali (fisici), sociali (relazionali)

� Insieme è meglio

� Economia sociale

� Una œconomia differente accanto all’economia capitalistica

� Il centro: l’uomo (“economia al servizio dell’uomo”)

� Le organizzazioni� Le istituzioni di natura “personale” (reciprocità, � Le istituzioni di natura “personale” (reciprocità,

comunità)

� Le istituzioni di natura “formale” (impersonalità del rapporto)

� Un terzo elemento (lo scambio asimmetrico)

(la lezione di Giuseppe Toniolo al Congresso di Parigi del 1900))

� Il sistema politico basato sui rapporti interpersonali

� Feudalesimo, organizzazioni volontarie di natura comunitaria (con regole e statuti)

� Organizzazione economica in evoluzione (autosufficienza, � Organizzazione economica in evoluzione (autosufficienza, divisione del lavoro, scambio e suoi strumenti, “economie-mondo”)

� Organizzazione economico-sociale-culturale-religiosa ecc.

� soddisfacimento di bisogni materiali

� soddisfacimento di bisogni immateriali

� Il sistema basato sui rapporti informali

� Lo Stato moderno� nessun corpo intermedio

� tendenzialmente “provvidente”

� motivi anche non “illuminati”: costruire il consenso, evitare problemi di ordine pubblico

� motivi “illuminati”: ricercare il “benessere” più alto possibile per i cittadini� motivi “illuminati”: ricercare il “benessere” più alto possibile per i cittadini

� non sempre a “costi” accettabili (se diventa fortemente anti-economico crea problemi)

� Il modo di produrre sempre più “spersonalizzato”: dalla rivoluzione industriale fino al fordismo (parcellizzazione delle fasi di produzione)� possibile per la produzione di “beni” di consumo

� molto più complesso per la produzione di altri beni

� (oggi diremmo: servizi alla persona)

� non sempre soddisfacente nella produzione di beni o di servizi a costi accettabili

� In alcuni momenti storici l’unica strada� Compagnie (cum –panis)

� Societas mari

� Societas terrae� Societas terrae

� Compagnie di negozio

� Corporazioni di mestiere (credito, mutuo soccorso)

� Confraternite (cum-frater)

� Devozionali

� Penitenti (perfezione)

� Di Beneficenza (perfezione evangelica)

� Misericordie (Pietro da Verona, Firenze 1244)

� Monti di Pietà (Bernardino da Feltre 1462, credito al consumo)

� In altri momenti a fianco del potere pubblico� Hospitales pauperum

� Ospedali degli esposti

� Ricoveri di mendicità

� Congregazioni religiose “ad hoc” (istituti di � Congregazioni religiose “ad hoc” (istituti di perfezione)

� Camillo de Lellis (1582)

� Giuseppe Benedetto Cottolengo (18279

� Giovanni Bosco (1846)

� Daniele Comboni

� don Guanella

� molti altri ordini religiosi

� sono associazioni private

� svolgono attività di redistribuzione “automatica” attraverso le opere

� Previdenziale

� Casse di Risparmio (Amburgo 1778, Ruthwell di H.Duncan , Vienna 1819, Milano 1823)

� Il mutuo soccorso � Il mutuo soccorso

� Imprese cooperative (distribuire reddito mentre lo si produce)

� Aggregazioni spontanee di consumatori

� di beni materiali

� di credito

� Aggregazioni spontanee di produttori

� di servizi

� di lavoro

� Profetismo e pragmatismo dei “Probi pionieri di Rochedale” (1844)

� La cooperativa di consumo come « cooperativa-matrice » nel caso ingleseLa formulazione dei «principi»� La formulazione dei «principi»

� Il caso francese: il primato delle cooperative di lavoro

� Le cooperative di credito tedesche: associazioni di “consumatori di credito”

� Le “popolari” di H.Schulze� Le “rurali” di F.W.Raiffeisen il nuovo Bernardino

da Feltre (Lodovico De Besse)� Un modo inedito di “fare banca”

�Liberalizzazione dell’associazionismo e prime esperienze nel Regno di Sardegna� Magazzini di previdenza a Torino 1848� Altare 1856� Altare 1856

�L’organizzarsi autonomo delle cooperative dopo l’unità� Luigi Luzzatti e la “cassa di risparmio

perfezionata”� La società “Archimede” e la prima chiamata “a

raccolta” (1881)

�La prima struttura organizzativa specifica� Federazione nazionale delle cooperative

(1886)� Lega nazionale delle cooperative e mutue

(1893)(1893)

�Le “proletarie del credito”� Le casse rurali neutre di Leone � Le casse rurali cattoliche di Luigi Cerutti

�Movimento cattolico, azione cattolica e cooperazione confessionale: l’Opera dei Congressi e l’Unione economico-sociale