Notizie biografiche Allievo di Hegel, sin dal 1830 assunse
posizioni di sinistra sul tema dellimmortalit dellanima Ci
compromise la sua carriera, isolandolo dal mondo accademico Opere
principali: Lessenza del cristianesimo (1841) Lessenza della
religione (1845) Nel 1839, sugli Annali di Halle, Feuerbach inizia
a prendere le distanze da Hegel: La filosofia hegeliana non pu
pretendere di costituire la filosofia assoluta: anchessa relativa
alla sua epoca e risulter in futuro superata Inoltre gli rimprovera
lastrattezza, cio la perdita di vista dellessere reale, quello
sensibile, di carne ed ossa, e di non dare alla natura un posto
adeguato
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Da Dio alluomo Queste istanze si radicalizzano nelle opere
successive: Il pensiero di Hegel gli appare sempre pi una teologia
mascherata (Tesi provvisorie per la riforma della filosofia, 1843)
che smarrisce la visione delluomo reale a vantaggio di un astratto
assoluto spirituale. La filosofia deve invece farsi antropologia,
tematizzare luomo nella sua concretezza e materialit, l uomo di
carne e sangue. Luomo ci che mangia scriver provocatoriamente in un
suo saggio sulla Teoria degli alimenti del 1862 Feuerbach non per
materialista al punto di ridurre lo spirito a materia; ne fa, per,
un predicato di essa (rovesciamento dei rapporti di predicazione).
(Tesi ) Hegel capovolto Nonostante queste polemiche si ritrova in
Feuerbach ancora molto della concezione idealistica: per esempio il
tema dellunit di finito e infinito. In Feuerbach per lidentit
risulta capovolta: soggetto non pi lo Spirito, ma luomo; non il
finito a sussistere nellInfinito, ma piuttosto linfinito nel
finito: luomo che nella sua mente crea lidea dellinfinito
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La critica della religione PER BEN COMPRENDERE IL SENSO DI
QUESTE AFFERMAZIONI OCCORRE ESAMINARE LA CRITICA ALLA RELIGIONE CHE
FEUERBACH ATTUA IN VARIE SUE OPERE E SOPRATTUTTO NE L'ESSENZA DEL
CRISTIANESIMO (1841).
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Dio creazione delluomo Per Hegel: la coscienza che luomo ha di
Dio la coscienza che Dio ha di s Per Feuerbach: la coscienza che
luomo ha di Dio la coscienza che luomo ha di s Non pi Dio a
conoscersi tramite luomo, ma luomo che si conosce tramite Dio luomo
che crea Dio, proiettando al di fuori di s, nei cieli della
trascendenza, ci che lui stesso , la sua essenza (Wesen) La
religione linsieme dei rapporti delluomo con se stesso, o meglio
con il proprio essere, riguardato per come un altro essere [].
Tutte le qualificazioni dellessere divino sono perci qualificazioni
dellessere umano. Tu credi che l amore sia un attributo di Dio
perch tu stesso ami, credi che Dio sia un essere sapiente e buono
perch consideri bont e intelligenza le migliori tue qualit []. Se
pensi l infinito pensi linfinita potenza del pensiero. Se senti
linfinito, senti l'infinit della potenza del pensiero. Lessenza del
Cristianesimo
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Verit e falsit della religione La religione perci sia vera che
falsa: Il contenuto della religione, infatti, non qualcosa di
immaginario, ma vero; Dio una realt: lessenza umana Tuttavia la
religione falsa in quanto attribuisce tale essenza ad un essere
diverso dalluomo: un essere trascendente Nella religione luomo si
autoinganna: crede di aver a che fare con un altro essere (Dio),
mentre si rapporta solo con se stesso
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Origine dellalienazione Per Feuerbach il soggetto pu conoscersi
solo in altro, contemplando il suo essere al di fuori di s Luomo
crea Dio per diventare cosciente del suo essere: per conoscersi
deve oggettivarsi, ovvero alienarsi in Dio (il concetto gi presente
in Hegel in chiave idealistica, sar ripreso in Marx in chiave
sociologica) Dallanalisi dellevoluzione delle religioni (che
culmina con il cristianesimo) risulta sempre meglio delineata
lidentit Dio-uomo
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Oltre la religione La fase religiosa perci solo un momento
della storia dell'umanit: l'uomo deve capire che la teologia
antropologia e quindi cessare di alienarsi in Dio per possedere
pienamente se stesso deve smettere di disperdere le sue energie ad
amare Dio (filotea o teofilia) trascurando gli uomini anzich amare
luomo in Dio dovr iniziare ad amare luomo nellaltro uomo:
filantropia
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Plauto (tra il 255 e il 250 a.C. 184 a.C.) aveva scritto,
nell'Asinaria, lupus est homo homini, non homo, quom qualis sit non
novit, l'uomo un lupo per l'uomo, non un uomo, qualora si ignori
chi sia sostenendo dunque che un uomo sconosciuto dovesse essere
trattato come una fiera selvaggia. Cecilio Stazio (230 a.C. circa
168 a.C) scriver invece homo homini deus est, si suum officium
sciat, l'uomo un dio per l'uomo, se conosce il proprio dovere.
Sulle basi di una somma esaltazione delluomo Feuerbach propugna un
nuovo umanesimo che trasformi gli uomini da amici di Dio (teofili)
in amici degli uomini (filantropi). [ ] da uomini che credono in
uomini che pensano, da uomini che pregano in uomini che lavorano,
da candidati dell aldil in studiosi dell aldiqu, da cristiani, che
per loro stessa ammissione sono met animali e met angeli, in uomini
nelle loro interezza Lezioni sullessenza della religione (1848-49)
Homo homini Deus