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Servizi integrati per la società romana che punta tutto sulla multidisciplinarietà

Specialista dei trasporti firma a Roma il parcheggio del Pincio e tre stazioni del metró C

D ella multidisciplinarietà ha fatto una mis-sion fin dalla fondazione. Nata come societàspecializzata nelle infrastrutture ferrovia-rie nei primi anni ’90, la società romana di

servizi integrati Erregigroup si interfaccia, oggi, contre realtà: l’architettura, l’ingegneria strutturale e itrasporti, coprendo tutte le fasi che vanno dalla fattibi-lità alla progettazione costruttiva.

«La capacità di gestire progetti complessi multidi-sciplinari nasce da una cultura, fondata sull’integrazio-ne fra gusto e sensibilità estetica, competenza tecnicae tecnologica, capacità organizzativa e di ottimizzazio-ne funzionale», spiega Giovanni Zallocco, ammini-stratore unico e direttore tecnico di Erregigroup, unpassato da capo ufficio progettazione delle Ferrovie eda direttore tecnico di Italferr. «I progettisti vengonoeducati a parlarsi e a lavorare in sinergia per operarecoerentemente».

Questo metodo di lavoro è la matrice stessa delprogetto per il deposito tranviario Atac Palmiro To-gliatti, a Roma (già in appalto) di cui Erregì segue laprogettazione architettonica, strutturale e impiantisti-ca.

«In questo caso – spiega Zallocco – la progettazio-ne multidisciplinare applicata ha visto susseguirsi varilivelli di analisi, aventi come obiettivo l’ottimizzazio-ne delle operazioni che si svolgono all’interno. Si èpartiti dall’estensione del concetto di building automa-tion all’intero complesso, per arrivare a una gestioneintegrata e computerizzata degli impianti tecnologici,delle attrezzature informatiche e delle reti».

L’immagine architettonica che ne scaturisce è figliadi questa stessa impostazione: estremo rigore composi-tivo, ma massima attenzione agli aspetti percettivi e alcomfort degli ambienti di lavoro, siainterni che esterni.

Treni e tramvie sono state il trampoli-no di lancio di Erregigroup che ha pro-dotto, tra gli altri, i progetti esecutivi ecostruttivi dell’Av Roma-Napoli, Firen-ze-Bologna, Bologna-Milano e MilanoVerona, oltre ai nodi ferroviari di Napo-li, Roma e Bologna. Nel curriculumdella società rientrano anche la progetta-zione delle linee della metropolitana B1e C di Roma (progetto definitivo, esecu-tivo e costruttivo delle opere civili, com-preso il progetto definitivo ed esecutivodelle stazioni di Malatesta, San Giovan-ni e Lodi e il progetto costruttivo dellastazione di Malatesta), la linea 1 e 2 diBologna e della linea 3 della tramvia diPalermo.

«Grazie all’esperienza maturata nellaprogettazione di poli multimodali – con-tinua Zallocco – il salto alle aerostazio-ni è stato naturale». E ha portato deirisultati: l’aggiudicazione, nel 2004, delconcorso internazionale di progettazione bandito dal-l’Enac per la realizzazione della nuova aerostazionedell’aeroporto di Pantelleria (in corso di appalto entrogennaio 2008) e, nel 2006, il concorso per la progetta-zione direzione lavori dell’aerostazione per l’Aviazio-ne Generale in Costa Smeralda.

Si tratta di due interventi filosoficamente antiteci:da una parte un progetto (elaborato in Ati conFlavio Albanese e studio Rodi) che si pone l’obiet-tivo di ristabilire un rapporto di equilibrio con lanatura; dall’altro una struttura, già in costruzione,che infrange lo stereotipo aeroportuale, puntandoalla esclusività.

Il fiore all’occhiello dello studio è un piccolo grup-po di lavoro che si interessa di «innovazione». «Abbia-mo fatto da anni un investimento sul tema della realtàvirtuale, in termini di battaglia culturale e con pocasensibilità da parte della committenza».

Battaglia vinta nel caso del deposito Atac, progetta-to, tramite l’autofinanziamento, in realtà virtuale e perla stazione Malatesta, di cui è stata progettata unapiccola parte in realtà virtuale.

L’ultima sfida in ordine di tempo per Erregì è ilparcheggio del Pincio, a Roma, vinto in agosto da Sace di cui Erregigroup cura la progettazione architettoni-ca e strutturale. Il parcheggio, che sarà realizzato nelsottosuolo del piazzale Napoleone I, è distribuito susette livelli interrati, ciascuno di colore diverso, la cuiindividuazione mnemonica è associata ai sette colli diRoma. La progettazione punta a coniugare sicurezza efruibilità.

SILVIA MARZIALETTI

Erregigroup, progettazione a più facce

Il progetto approfondisce ilrapporto tra infrastruttura epaesaggio che la ospita. Lastruttura leggera e luminosaevoca in molte sue partil’ombra del dammuso.

L’elemento più visibile delcomplesso è la copertura,estremamente sottile,sostenuta da pilastricircolari molto snelli.

Per la nuova linea della metropolitanaC si è proposta un’immagine modernae accattivante, in grado di attrarrenuovi utenti al trasporto sotterraneo. Lascelta di tecniche e materiali èscaturita da un attento confronto conl’architettura romana.

IL DEPOSITO TRANVIARIO DELL’ATAC

DESIGN & INGEGNERIA

SCALO DI PANTELLERIA

OLBIA, TERMINAL VIP

I sette livelli, la cuiindividuazionemnemonica è associata aisette colli di Roma, sonocaratterizzati ciascuno daun colore dominante.

Le scelte progettuali relative alla realizzazione del nuovodeposito Atac sono state fortemente determinate da esigenzedi carattere funzionale, tecnologico e di risparmio energetico.

LEZIONE ROMANA PER MALATESTA

PINCIO, SETTE COLLIPER IL PARCHEGGIO

12 - 17 novembre 2007 FOCUS 7