Democrazia e
democratizzazione
Politica Istituzioni e Sviluppo
Andrea Cassani, Università degli Studi di Milano
http://unimi.academia.edu/AndreaCassani
Cosa studieremo
Cosa è la democrazia e come si misura
Le determinanti economiche della democrazia
Le determinanti culturali della democrazia
Come gli stati diventano democratici
Le conseguenze della democratizzazione
Clark, Golder & Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011,
cap.5-9
Come studieremo
Il ciclo di lezioni «Democrazia e democratizzazione» è parte integrante
del corso Politica Istituzioni e Sviluppo (PIS).
Frequenza non obbligatoria, ma permette di sostenere l’esame
dividendo il programma del corso in due parti.
I frequentanti non hanno un programma più semplice, ma frequentare
(e seguire…) rende l’esame più semplice.
L’esame da frequentanti si basa su manuale e slide.
La vostra partecipazione attiva è più che gradita!
Interrompete, domandate, chiedete chiarimenti, rispondete.
Sito: corso PIS https://sites.unimi.it/carbone/politica-istituzioni-e-sviluppo/
Pagina Facebook: «Democrazia e democratizzazione – PIS GLO»
https://www.facebook.com/Democrazia-e-democratizzazione-PIS-GLO-
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Altre informazioni
Lezioni: Giovedì, h.12:30-14:30, Aula 12. (+ Lunedì 19 Marzo, h.10:30)
Calendario
Concettualizzare e misurare la democrazia (10 e 17 Gennaio)
Le determinanti economiche della democrazia (24 e 31 Gennaio)
Le determinanti culturali della democrazia (7 Febbraio)
Prova intermedia (frequentanti): 11 Febbraio 2019, h.10:30
Le transizioni democratiche (14 e 21 Febbraio)
I processi di autocratizzazione (28 Febbraio)
La conseguenze della democratizzazione (14 e 19 Marzo)
Prova finale (frequentanti): 27 Marzo 2019, h.8:30
Ricevimento/richieste:
- sempre disponibile al termine della lezione
- mail ([email protected])
- su appuntamento (mail)
Perché studiare la democrazia
Studiare la democrazia ci permette di comprendere
come la vita (politica e non solo) di miliardi di persone sia cambiata
nel corso del 20esimo secolo,
come la vita (politica e non solo) di altrettanti individui stia
cambiando o potrebbe cambiare in futuro.
La democrazia è oggi la forma di regime politico più diffusa al mondo.
Terza Ondata di Democratizzazione
La democrazia è (quasi) universalmente riconosciuta come l’unica
forma di regime politico legittimo (almeno a parole).
Fine della Guerra Fredda
La democrazia è in crisi e forse in declino.
Un Risorgimento Autoritario?
Terza Ondata di Democratizzazione
I ondata 1828-1926 II ondata 1943-1962 III ondata 1974-1999
1943 1974
1989 1999
Sentimenti verso la democrazia
Democrazia (demokratia) = governo del popolo
Platone (Repubblica, 4-3 sec. a.C.) e Aristotele (Politica, 3 sec. a.C.):
governo del popolo = governo degli incompetenti.
Indipendenza Americana (1776) e Rivoluzione Francese (1789):
sovranità popolare e governo rappresentativo diventano valori.
Fine Seconda Guerra Mondiale:
«Democracy is the worst form of government, except for all
those other forms that have been tried from time to time»
(W.Churchill 1947).
Post Guerra Fredda: Dal demo-ottimismo al demo-pessimismo
«Fine della Storia» (F.Fukuyama 1991)
«Democrazia in declino» (L.Diamond 2015)
Concettualizzare e
misurare
la democrazia
Clark, Golder & Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011, cap.5
Ciclo «Democrazia e democratizzazione» (PIS) https://www.facebook.com/Democrazia-e-democratizzazione-PIS-GLO-582037695579812/?modal=admin_todo_tour
Andrea Cassani, Università degli Studi di Milano [email protected]
http://unimi.academia.edu/AndreaCassani
Cosa è la democrazia
Una forma di regime politico.
Un regime politico è l’insieme delle istituzioni che regolano la vita
politica all’interno di uno stato (o una comunità politica, polity), con
particolare riferimento a come il potere politico è assegnato e come il
potere politico è esercitato (ovvero, entro quali limiti).
Per definire la democrazia (e distinguerla dalla non-democrazia)
dobbiamo quindi concentrarci sulle procedure attraverso cui si realizza
il «governo del popolo».
In base a un approccio procedurale, è comunque possibile definire la
democrazia in maniera diversa, ed essere più o meno esigenti, o
precisi, rispetto alle istituzioni la cui presenza è essenziale per poter
definire uno stato democratico.
Democrazia procedurale (definizione minima)
«The democratic method is that institutional arrangement (…) in which
individuals acquire the power to decide by means of a competitive
struggle for the people’s vote.» (Schumpeter 1942)
Democrazia procedurale (definizione espansa)
Le democrazie sono regimi «highly inclusive and extensively open to
public contestation» (Dahl 1971). In particolare, uno stato è
democratico se garantisce ai propri cittadini:
1. Istituzioni che sottopongono il governo (e le sue politiche) al voto
2. Diritto di voto
3. Diritto di candidarsi come governante
4. Diritto a competere per il supporto degli altri cittadini
5. Libertà di formare e aderire a organizzazioni
6. Libertà di espressione
7. Accesso a fonti alternative di informazione
8. Elezioni libere ed eque
Le definizioni di Dahl e Schumpeter non sono contradditorie.
Entrambe le definizioni sono procedurali, in quanto pongono l’enfasi su
come viene assegnato il potere politico.
Ma una è più specifica dell’altra.
La definizione di Schumpeter pone l’enfasi sulla sola competizione.
Anche Dahl sottolinea l’importanza della competizione, ma elenca le
condizioni che la garantiscono.
Inoltre, la definizione di Dahl aggiunge (o rende esplicita) la
dimensione della partecipazione.
Tutte i paesi che soddisfano i requisiti della definizione di Dahl, sono
definibili democratici anche in base alla definizione di Schumpeter, ma
non tutti i paesi che Schumpeter definirebbe democrazie soddisfano i
requisiti di Dahl.
La definizione procedurale di democrazia di Dahl sarà il nostro
punto di riferimento principale.
La democratizzazione nella «scatola» di Dahl Lib
era
lizzazio
ne (
com
petizi
one
)
Inclusione (partecipazione)
Egemonia
includente
Egemonia
chiusa
Democrazia
(poliarchia) Oligarchia
competitiva
Poliarchia è il termine che Dahl usa
per le democrazie del mondo reale,
nessuna delle quali realizza
completamente l’ideale
democratico. Per semplicità, noi
utilizziamo il termine democrazia.
La democrazia è un regime che garantisce competizione e partecipazione politica.
La democratizzazione è il processo attraverso cui un regime diventa democratico:
Liberalizzazione (estensione della competizione politica
Inclusione (estensione della partecipazione politica)
Varietà di democrazia
I regimi che soddisfano i requisiti procedurali della democrazia, intesa
come metodo attraverso cui si selezionano i governanti, possono
tuttavia differire nel grado in cui l’esercizio del potere politico è limitato
e quindi le libertà (pubbliche e private) dei cittadini sono tutelate.
Democrazia elettorale: elezioni libere ed eque, multipartitismo,
eleggibilità, suffragio universale, tutela della libertà di associazione,
espressione, informazione.
Democrazia liberale: in più, garantisce maggior tutela dei diritti dei diritti
dell’individuo, più forti checks and balances sul potere esecutivo da
parte del potere legislativo e giudiziario, maggiore controllo da parte
dei media e della società civile sull’operato del governo.
La democrazia liberale è un sottoinsieme della democrazia elettorale.
In base a tali differenze, le democrazie solo elettorali (o non-liberali)
sono anche dette «democrazie difettose».
Esistono concezioni ancora più avanzate di democrazia.
Democrazia sostanziale: pone l’enfasi non solo sulle procedure, ma
anche sui risultati concreti che il regime produce.
Un regime che realizza l’effettivo governo del popolo promuovendo
l’uguaglianza di tutti i cittadini, non solo politica, ma anche sociale ed
economica.
E’ una definizione fortemente normativa, basata su un’idea piuttosto
precisa ed esigente di come dovrebbe essere la società,
probabilmente non condivisa da tutti e difficilmente realizzabile nella
realtà.
Da un punto di vista scientifico, se e in quale misura la democrazia
produce determinati risultati (es. l’uguaglianza socio-economica) sono
domande di ricerca che andrebbero verificate empiricamente (cf.
Cap.9).
Concettualizzare e
misurare
la democrazia
Clark, Golder & Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011, cap.5
Andrea Cassani, Università degli Studi di Milano [email protected]
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Ciclo «Democrazia e democratizzazione» (PIS) https://www.facebook.com/Democrazia-e-democratizzazione-PIS-GLO-582037695579812/?modal=admin_todo_tour
Cosa abbiamo visto nella lezione precedente
Regimi politici: istituzioni che determinano come si selezionano i governanti e
come si governa.
Democrazia come una «procedura»: Schumpeter vs Dahl
Dahl: La democrazia è una forma di regime politico caratterizzata da alti livelli
di competizione e partecipazione politica … e le otto condizioni istituzionali che
le realizzano.
Democrazia elettorale vs liberale.
Democrazia procedurale vs sostanziale.
Per approfondire
Pagina Facebook «Democrazia e democratizzazione – PIS GLO»
https://www.facebook.com/Democrazia-e-democratizzazione-PIS-GLO-
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La lista delle pagine segnalate col «mi piace» (colonna a destra) elenca alcuni
tra i principali centri di ricerca e ONG che monitorano e diffondono notizie sullo
stato della democrazia nel mondo.
La tab dei post (al centro) presenta una selezione periodicamente aggiornata
delle notizie diffuse da tali centri di ricerca e ONG.
E’ una pagina pubblica. Potete semplicemente consultarla o seguirla, per avere
un riscontro «pratico» rispetto a quello che studiate durante il corso.
Comunicare tramite essa? Per domande di chiarimento o altre richieste gli
strumenti principali restano mail, lezioni e ricevimento.
La non-democrazia e le sue varietà
Comprendere cosa è la democrazia richiede anche riflettere su cosa non è la
democrazia.
Il termine più corretto per definire la non-democrazia è autocrazia.
L’universo della autocrazia è molto eterogeneo e include qualsiasi tipo di regime
che non soddisfa i requisiti che qualificano un regime come democratico.
Le principali forme che l’autocrazia assume oggi sono:
- Regime militare (Cile di Pinochet; Tailandia)
- Monarchia (Arabia Saudita; Marocco; Eswatini/Swaziland)
- A partito unico (ex Repubbliche Sovietiche; Cina)
- Autocrazia elettorale (Russia di Putin, Congo DR)
Approccio procedurale: la differenza sta sempre nel chi comanda (o in virtù di
quale principio o modalità di selezione).
Altre forme: teocrazia (Iran), regime personalista (Libia di Gheddafi), regime
totalitario (Germania nazista; URSS).
Autocrazie nel mondo, 1989-2015 (Wahman-Hadenius-Teorell)
Autocrazie elettorali: Il governo è formato
tramite elezioni multipartitiche, ma la
competizione è limitata
Monarchie: Il potere è
prerogativa della famiglia reale e viene assegnato in base alla
discendenza
Regimi militari: Il governo è
formato da una giunta militare
Regimi a partito unico:
Il potere è in mano a un solo partito
Un’autocrazia elettorale: la Repubblica Democratica del Congo
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/rigged-contentious-landmark-election-
democratic-republic-congo-22009
Misurare la democrazia
Democrazia è un concetto astratto. Per studiarne cause, effetti, durata,
sopravvivenza, diffusione (etc.) occorre una misura che ci permetta di:
stabilire se e quanto un paese è democratico
classificare i paesi come democrazie e non-democrazie (o autocrazie)
Per misurare la democrazia occorre innanzitutto stabilire:
Se basarsi su una definizione procedurale o sostanziale
Se sviluppare una misura continua (scala, indice) o categoriale (indicatore
nominale o ordinale)
Un indice (o scala) di democrazia misura quanto un paese è
democratico
Un indicatore categoriale stabilisce se un paese è democratico
indicatore dicotomico = solo due categorie (0/1; sì/no)
attenzione alle implicazioni di quest’ultima scelta!
Regimi politici
Regimi politici
Democrazia
Liberale
Autocrazia
Chiusa Militare
Partito unico
Monarchia
Democrazia Autocrazia Militare
Partito unico
Monarchia
Elettorale
Elettorale Competitiva
A partito egemone
Difettosa
Democrazia
Indice
Indicatore
categorico
Categorie
ordinate
Per misurare un concetto occorre muoversi lungo la scala di astrazione:
1. Si formula una definizione del concetto;
2. La si scompone isolando gli attributi che la compongono;
3. Si scelgono gli indicatori che permettono di misurare ciascuna
componente;
4. Si stabiliscono le regole con cui (ri)aggregare gli indicatori.
Condizioni necessarie e sufficienti
Condizioni sostituibili e reciprocamente compensanti
op
era
zio
nalizzazio
ne
Esamineremo insieme alcune tra le più utilizzate misure di democrazia.
Alcuni criteri per valutare una misura:
1. Concettualizzazione
Definizione procedurale o sostanziale di democrazia
Prospettiva continua o dicotomica
2. Operazionalizzazione
Quali indicatori vengono utilizzati
Come gli indicatori vengono aggregati
3. Validità
Quanto la misura è coerente rispetto al concetto che dovrebbe misurare
Democrazia = Competizione + Partecipazione (Dahl)
4. Affidabilità
Come avviene la misurazione e se si basa su fatti osservabili
Probabilità che la ripetizione della misurazione (seguendo le stesse regole)
produca sempre lo stesso risultato
5. Replicabilità
Disponibilità dei dati disaggregati e chiarezza delle regole di aggregazione
Validità ≠ Affidabilità
Una misura valida riflette in maniera fedele il concetto di riferimento
tendenzialmente si prende il bersaglio
Una misura affidabile porta sempre alla stessa conclusione
si prende sempre lo stesso punto del bersaglio
Sono entrambe importanti:
Indice Polity IV
Copertura: 164 paesi, 1800- http://www.systemicpeace.org/polityproject.html
E’ un indice basato su una visione procedurale dei regimi politici.
E’ una scala che varia da -10 a +10.
Per convenzione, sono considerati democratici i paesi che ottengono un punteggio
finale ≥ 6.
Il punteggio finale è ottenuto in base alla sottrazione tra i punteggi relativi a due
sotto-indici che rispettivamente misurano il livello di democrazia e di autocrazia di
ciascun paese, ciascuno variante da 0 a 10.
Il punteggio di questi sotto-indici è calcolato in base ad alcuni indicatori, a ciascuno
dei quali è assegnato un punteggio variabile:
1. competitività della selezione dell’esecutivo (1-3 pt)
2. apertura della selezione dell’esecutivo (1-4 pt)
3. vincoli imposti all’esecutivo (1-7 pt)
4. regolamentazione della partecipazione politica (1-5 pt)
5. competitività della partecipazione politica (1-5 pt)
(5)
(4)
(3)
(2)
(1)
Indice Polity = Livello di Democrazia (0-10) – Livello di Autocrazia (0-10)
max +10 (Democrazia=10 ; Autocrazia=0)
min –10 (Democrazia=0 ; Autocrazia=10)
Il punteggio assegnato a ciascun indicatore contribuisce al calcolo del livello di
democrazia e di autocrazia in maniera differente, secondo uno schema pre-
stabilito.
Esempio:
Competitività della partecipazione politica (punteggio 1-5)
DEMOCRACY
Authority coding and Scale Weight
AUTOCRACY
Authority coding and Scale Weight
Competitiveness of Executive Recruitment:
(3) Election +2
(2) Transitional +1
(1) Selection +2
Openness of Executive Recruitment:
(1) Closed +1
(2) Dual/designation +1
(3) Dual/election +1
(4) Election +1
Constraint on Chief Executive:
(7) Executive parity or
subordination
+4
(6) Intermediate category +3
(5) Substantial limitations +2
(4) Intermediate category +1
(1) Unlimited authority +3
(2) Intermediate category +2
(3) Slight to moderate
limitations
+1
Competitiveness of Political Participation:
(5) Competitive +3
(4) Transitional +2
(3) Factional +1
(1) Repressed +2
(2) Suppressed +1
Regulation of participation:
- (4) Restricted +2
- (3) Sectarian +1
Maximum score 10 10
Indice Freedom House
Copertura: 195 paesi, 1972- https://freedomhouse.org/report-types/freedom-world
Non un vero e proprio indice di democrazia, ma di libertà, che va oltre una
concezione procedurale di democrazia.
E’ una scala che varia da 7 (punteggio più basso) a 1 (punteggio più altro).
Il punteggio finale è ottenuto dalla media di due sotto-indici, che rispettivamente
misurano i diritti politici e le libertà civili, anch’essi varianti da 7 a 1.
Il punteggio di questi sotto-indici è calcolato in base ad alcuni indicatori, a ciascuno
dei quali corrispondono delle domande a cui viene attribuito un punteggio da 0 a 4.
1. Processo elettorale (3 domande, 12pt)
2. Pluralismo politico e partecipazione (4 domande, 16pt)
3. Funzionamento del governo (3 domande, 12pt)
4. Libertà di espressione e credo (4 domande, 16pt)
5. Diritti di associazione e organizzazione (3 domande, 12 pt)
6. Stato di diritto (rule of law) (4 domande, 16pt)
7. Autonomia personale e diritti dell’individuo (4 domande, 16 pt)
Diritti
politici
Libertà
civili
Diritti Politici: 10 domande, 40pt scala 7(min) – 1(max)
Libertà Civili: 15 domande, 60pt scala 7(min) – 1(max)
Indice FH = (Diritti Politici + Libertà Civili)/2
7(min) (diritti politici=7 ; libertà civili=7)
.5
1(max) (diritti politici=1 ; libertà civili=1)
Political Rights Check List (max 40 pt)
Da 0 a 4 punti a ciascuna risposta
A. Electoral process (max 12 pt)
1. Is the head of state and/or head of government or other chief authority elected through
free and fair elections?
2. Are the legislative representatives elected through free and fair elections?
3. Are the electoral laws and framework fair?
B. Political pluralism and participation (max 16 pt)
1. Do the people have the right to organize in different political parties or other
competitive political groupings of their choice, and is the system open to the rise and
fall of these competing parties or groupings?
2. Is there a significant opposition vote, de facto opposition power, and a realistic
possibility for the opposition to increase its support or gain power through elections?
3. Are the people free from domination by the military, foreign powers, totalitarian parties,
religious hierarchies, economic oligarchies, or any other powerful group?
4. Do cultural, ethnic, religious, and other minority groups have reasonable self-
determination, self-government, autonomy, or participation through informal
consensus in the decision-making process?
C. Functioning of Government (max 12 pt)
1. Do the freely elected head of government and national legislative representatives
determine the policies of the government?
2. Is the government free from pervasive corruption?
3. Is the government accountable to the electorate between elections, and does it
operate with openness and transparency?
Civil Liberties Check List (max 60 pt)
Da 0 a 4 punti a ciascuna risposta
A. Freedom of Expression and Belief (max 16 pt)
1. Are there free and independent media and other forms of cultural expression?
2. Are there free religious institutions and is there free private and public religious
expression?
3. Is there academic freedom and is the educational system free of extensive political
indoctrination?
4. Is there open and free private discussion?
B. Association and Organizational Rights (max 12 pt)
1. Is there freedom of assembly, demonstration, and open public discussion?
2. Is there freedom for nongovernmental organizations? (political parties, civic
organizations, ad hoc issue groups, etc.)
3. Are there free trade unions and peasant organizations or equivalents, and is there
effective collective bargaining? Are there free professional and other private
organizations?
C. Rule of Law (max 16 pt)
1. Is there an independent judiciary?
2. Does the rule of law prevail in civil and criminal matters? Are police under direct
civilian control?
3. Is there protection from political terror, unjustified imprisonment, exile, or torture,
whether by groups that support or oppose the system? Is there freedom from war
and insurgencies?
4. Do laws, policies, and practices guarantee equal treatment of various segments of
the population?
D. Personal Autonomy and Economic Rights (max 16 pt)
1. Does the state control travel or choice of residence, employment, or institution of
higher education?
2. Do citizens have the right to own property and establish private businesses? Is
private business activity unduly influenced by government officials, the security
forces, political parties/organizations, or organized crime?
3. Are there personal social freedoms, including gender equality, choice of marriage
partners, and size of family?
4. Is there equality of opportunity and the absence of economic exploitation?
Freedom House mette inoltre a disposizione alcuni indicatori «derivati»
Freedom status
Indicatore ordinale, derivato grazie ad alcune soglie fissate lungo l’indice.
1. Paese Libero (free) indice 1 – 2.5
2. Paese Parzialmente Libero (partly free) indice 3 – 5
3. Paese Non Libero (not free) indice 5.5 – 7
Electoral democracy
Indicatore dicotomico (0/1; sì/no) che identifica i paesi che soddisfano i
seguenti requisiti:
- sistema politico multipartitico competitivo
- suffragio universale per gli adulti
- elezioni free&fair
- accesso da parte dei principali partiti politici all’elettorato
Electoral Process ≥ 7 (su 12)
+
Political Rights ≥ 20 (su 40)
Not free
7 – 5.5
Freedom House
Partly free
5 – 3
Free
2.5 - 1
Sono democrazie elettorali tutti i paesi liberi e alcuni paesi parzialmente liberi che
soddisfano i requisiti rispetto a processo elettorale e diritti politici.
Un’approssimazione:
Democrazie elettorali libere ≈ democrazie liberali
Democrazie elettorali parzialmente libere ≈ democrazie difettose
Paesi parzialmente liberi non democratici ≈ autocrazie elettorali
Paesi non liberi ≈ autocrazie chiuse
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
110,0
fh_ed fh_free fh_pfree fh_nfree
Numero di democrazie elettorali e di paesi liberi, parzialmente liberi, non
liberi nel mondo, 1989-2017
Indicatore PACL
Copertura: 202 paesi, 1946-2008.
Originariamente sviluppato da Przeworski, Alvarez, Cheibub e Limongi (da qui
PACL) e successivamente aggiornato da Cheibub, Gandhi e Vreeland.
https://sites.google.com/site/joseantoniocheibub/datasets/democracy-and-dictatorship-
revisited
Indicatore dicotomico (0/1; sì/no) che si basa su una visione procedurale di
democrazia.
In particolare, un paese è democratico se soddisfa i seguenti requisiti:
il capo dell’esecutivo (ovvero il governo) viene eletto
il legislativo (ovvero il parlamento) viene eletto
c’è più di un partito che compete alle elezioni
c’è stata alternanza al potere
Se anche solo uno di questi requisiti è assente, il paese è autocratico.
Nella versione più recente del dataset, le autocrazie sono distinte in: militari,
ereditarie, civili.
Pro e contro dell’indicatore PACL
Anche se il dataset non è aggiornato, l’indicatore è facilmente calcolabile da
chiunque, perché si basa su un numero limitato di criteri, verificabili in maniera
oggettiva e senza una ricerca approfondita.
L’attribuzione dei punteggi per il calcolo degli indici Polity IV e Freedom House, al
contrario, richiede una conoscenza approfondita dei paesi esaminati.
Tuttavia:
L’indicatore PACL non considera il criterio della partecipazione politica!
(è pur vero che si concentra sul periodo post-1946, durante il quale si può dare per
scontato che, laddove ci sono le elezioni, ci sia anche il suffragio universale)
Regola dell’alternanza: è utile a verificare l’effettiva disponibilità di chi è al potere
ad accettare la sconfitta…ma è un criterio valido per misurare la competitività di
un sistema politico?
- ci sono paesi comunemente considerati democratici che ancora non hanno
sperimentato alternanza al potere (es. Botswana),
- i partiti di opposizione, quando salgono al potere, non governano
necessariamente in maniera democratica.
Indice Varieties of Democracy (V-Dem)
Copertura: 177 paesi, 1900- https://www.v-dem.net/en/
E’ un indice che si basa su una visione procedurale e, in particolare, si propone
di operazionalizzare esattamente la definizione di democrazia di Dahl.
L’indice varia da 0 a 1, e risulta dall’aggregazione di cinque sotto-indici,
anch’essi varianti tra 0 e 1. Il punteggio di ciascun sotto-indice è calcolato in
base a un numero variabile di indicatori specifici.
1. Libertà di espressione e informazione (9 indicatori)
2. Libertà di associazione (6 indicatori)
3. Suffragio universale (1 indicatore)
4. Regolarità delle elezioni (8 indicatori)
5. Eleggibilità delle cariche politiche (15 indicatori)
La procedura di misurazione è molto sofisticata.
Quale indice scegliere?
La maggior parte delle misure di democrazia si basa su una definizione
procedurale, con l’eccezione di Freedom House.
La scelta tra un indice continuo, un indicatore dicotomico o un indicatore
categorico/ordinale dipende in gran parte dalla ricerca che si sta effettuando.
A volte è utile classificare i regimi dei diversi paesi, altre volte misurare quanto i
paesi si avvicinano a un ideale (es la democrazia)
Tutti gli indici e gli indicatori esaminati si basano su alcuni sotto-indicatori che
misurano aspetti più specifici del concetto di democrazia.
Nella procedura di riaggregazione dei sotto-indicatori, solitamente gli indici
seguono un principio compensatorio, mentre gli indicatori dicotomici si basano
su condizioni necessarie e sufficienti.
Tutti gli indici e gli indicatori esaminati sono facilmente replicabili, l’accesso al
materiale è libero, inclusi i dati disaggregati e i codebook.
Emerge tuttavia un trade-off tra validità e affidabilità:
Rispetto alla definizione di Dahl, V-Dem è senz’altro la misura più valida, ma le
procedure di misurazione sono molto complicate (bassa affidabilità).
L’indicatore PACL, al contrario, si basa su criteri facilmente misurabili (alta affidabilità),
ma è poco coerente rispetto alla definizione di Dahl.
Attenzione! Gli indici talvolta sono in disaccordo, perché non hanno la stessa sensibilità
rispetto a determinati aspetti istituzionali. Scegliere una misura piuttosto che un’altra può
produrre risultati diversi.
1
2
3
4
5
6
7
Freedom House
Ghana Hungary
-10
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
8
10
Polity IV
Ghana Hungary
0,000
0,100
0,200
0,300
0,400
0,500
0,600
0,700
0,800
0,900
Varieties of Democracy
Ghana Hungary
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