LINEE GUIDA PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI
Elaborate dal Gruppo di lavoro tematico per l'elaborazione di indicazioni di massima in materia di DPI, attività formative e addestrative e controllo sanitario In collaborazione con: Consulta Nazionale del Volontariato Commissione Speciale Protezione Civile delle Regioni e delle Province Autonome
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Gruppi di Lavoro tematici per l’elaborazione di indicazioni di massima in materia di
DPI, attività formative e addestrative e controllo sanitario per i volontari impegnati
nei compiti di somministrazione pasti
INDICE 2
1. PREMESSA 3
1.1 Utilizzazione e consultazione 3
1.2 Revisione 3
2. SORVEGLIANZA SANITARIA 3
3. ANALISI DELLE ATTIVITA’ 4
3.1 Operatori 4
3.2 Mansionario 5
3.3 Diagramma di flusso 6
3.4 Aree di lavoro 7
3.5 Situazioni di pericolo 8
3.6 – Fase di Lavoro: ricezione, scarico e stoccaggio delle merci 9
3.7 – Fase di Lavoro: lavorazione materia prima 13
3.8 – Fase di Lavoro: somministrazione 16
3.9 – Fase di Lavoro: lavaggio, pulizia, igienizzazione e smaltimento residui di lavoraz. 19
4. FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDESTRAMENTO 23
4.1 – Standard minimi 23
4.2 –Corsi HACCP: contenuti 24
4.3 –Corsi HACCP: requisiti dei formatori 25
5. CONCLUSIONI 25
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1. PREMESSA
Il Decreto legislativo n.81/08 rispetto alla precedente disciplina normativa (Decreto
Legislativo n. 626/94), ha confermato l’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi
attraverso la redazione del documento di valutazione e al tempo stesso ha introdotto alcune
novità. Il Decreto Ministeriale del1 marzo 2011 individua i volontari di protezione civile come
soggetti sottoposti al D.Lgs 81/08. Con il D.lgs. del 12/11/2012 il Capo Dipartimento
sollecitava la definizione delle modalità di svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria
compatibili con le effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato.
1.1 Utilizzazione e consultazione
Il presente documento vuole fornire le linee guida per i gruppi ed i singoli volontari
impegnati in attività di previsione e prevenzione, addestramento e soccorso in emergenza
fornendo indicazioni su quanto sia utile porre in essere nelle differenti attività al fine di
garantire la sicurezza degli operatori e dei soggetti a cui viene prestato soccorso.
Si ritiene utile porre l’accento sul fatto che le procedure devono essere uguali tanto in situazioni di addestramento quanto in emergenza, al fine di acquisire un sistema operativo adatto e sicuro. Pertanto le attrezzature devono essere a norma e poste in esercizio in modo tale da garantire la piena efficienza delle stesse e preservare dai rischi l’operatore.
1.2 Revisione
Sarà necessario rielaborare le linee guida ogni qualvolta viene introdotto un cambiamento
tale da modificare la percezione dei rischi, ad esempio quando vengono inserite nuove
attrezzature o quando si effettua una riorganizzazione delle attività da cui possano scaturire
nuove situazioni operative in ambienti diversi.
2. SORVEGLIANZA SANITARIA
Si ritiene opportuno che tutti coloro che, a diverso titolo e con differenti compiti, operano nel
settore in questione, siano debitamente formati sui rischi secondo quanto previsto dalla
normativa HACCP (Hazard Analisis and Critical Control Point).
E’ fatto divieto di operare a chi ha in corso malattie trasmissibili (influenza e simili).
Per approfondimenti si rimanda ai punti: 4.1 - 4.2 - 4.3
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3. ANALISI DELLE ATTIVITA’ DI ELABORAZIONE E SOMMINISTRAZIONE PASTI
3.1 Operatori
Con riferimento alle attività descritte nel diagramma di flusso, si specificano di seguito i
volontari utili alla corretta gestione delle cucine.
• Responsabile ( anche per quanto riguarda la sicurezza alimentare)
• Magazziniere/i
• Cuoco/i
• Aiuto cuoco/i
• Addetto/i alla distribuzione
• Addetto/i alle pulizie e gestione rifiuti Sebbene nella prima fase dell’emergenza potrebbe non essere possibile affidare i sopraccitati compiti a persone differenti, al fine di garantire la sicurezza e la qualità del lavoro, è auspicabile porre in essere quanto prima la corretta suddivisione dei compiti. Al fine di garantire la buona qualità del servizio reso e l’integrità fisica e psicologica dei volontari, è opportuno predisporre, non appena possibile, un calendario di avvicendamento degli stessi. L’allestimento degli impianti elettrici e idraulici, e di tutte le strutture necessarie per la preparazione e distribuzione pasti vengono impiegate le risorse competenti e qualificate fornite dalla LOGISTICA (elettricista, idraulico, operatori per mezzi di sollevamento, etc…).
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3.2 Mansionario
INCARICO COMPITI RESPONSABILITA’
Responsabile
� Ordine delle merci � Controllo qualità � Sorveglianza sanitaria � Gestione turnazione
Globale di tutti i reparti
Magazziniere/i
� Immagazzinamento merci
� Rotazione merci e sorveglianza scadenze
� Verifica temperature merce refrigerata/surgelata
Risponde del corretto stoccaggio, mantenimento e
rotazione delle merci
Cuoco/i
� Formulazione menù � Gestione della materia
prima � Sorveglianza sanitaria
Formula i menù garantendo la corretta alimentazione con
attenzione anche alle diverse etnie presenti.
Risponde in toto della cucina sotto il profilo igienico
sanitario.
Aiuto cuoco/i � Coadiuva il cuoco Come il cuoco, in subordine.
Addetto/i alla distribuzione
� Rapporto con i commensali
� Sorveglianza sanitaria � Controllo igiene
ambienti
Risponde dell’igiene del reparto somministrazione.
Percepisce e riporta al responsabile le esigenze dei
commensali.
Addetto/i alle pulizie e gestione rifiuti
� Garantisce la corretta suddivisione e smaltimento
Sono responsabili dell’igiene dell’area di stoccaggio temporaneo dei rifiuti
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3.3 Diagramma di flusso
1
RICEVIMENTO
MATERIALI
2
STOCCAGGIO
MATERIALI
6
PREPARAZIONE PASTI PER
SOMMINISTRAZIONE
IMMEDIATA
7
CONSERVAZIONE
SEMILAVORATI
8
SOMMINISTRAZIONE
PASTI
5
PREPARAZIONE
SEMILAVORATI FREDDI
PER CONSERVAZIONE
3
LAVORAZIONE
ALIMENTI
4
PREPARAZIONE
SEMILAVORATI CALDI
PER CONSERVAZIONE
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3.4 Aree di lavoro
La cucina da campo necessita dei seguenti spazi
• Area stoccaggio (a temperatura ambiente e controllata)
• Area lavorazione alimenti.
• Area cottura.
• Area distribuzione pasti.
• Area lavaggio.
• Area riservata agli operatori (Spogliatoio, servizi igienici).
Non appena possibile (rispetto alla primissima fase dell’emergenza) occorre prevedere quanto segue.
� I luoghi preposti allo stoccaggio delle materie prime devono essere puliti, asciutti e ben illuminati.
� Tutto il materiale deve essere sollevato da terra
� Le merci devono essere suddivise per tipologia al fine di evitare contaminazioni crociate (per esempio i detergenti con la frutta e verdura ecc..)
� Apporre nei luoghi a rischio incendio idonei presi antincendio
� Al fine di scongiurare la contaminazione degli operatori, che causerebbe una ricaduta massiccia sui commensali, è opportuno porre in essere - non appena possibile –servizi igienici, spogliatoi e docce riservate a coloro che operano in cucina.
� Si rammenta che nelle cucine è fatto divieto di fumare, mangiare e bere alcolici.
NON FUMARE E NON BERE NO ALCOLICI in servizio
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3.5 Situazioni di pericolo Di seguito vengono descritte le principali situazioni di pericolo che devono essere mitigate con misure di tutela collettive (quindi adottando comportamenti e accorgimenti specifici) e l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale che vedremo descritte nel dettaglio nell’analisi delle fasi di lavoro. Tali situazioni sono esemplificative e non esaustive in quanto lavorazioni non contemplate o situazioni differenti possono portare alla creazioni di altre fonti di pericolo.
� Caduta di materiale dall’alto. Ogni volta che si transita o lavora al di sotto di carichi sospesi nel raggio d’azione di apparecchi di sollevamento, oppure in prossimità di scaffali, mensole, palchetti, armadi e piani di appoggio.
� Investimento per sganciamento del carico. In fase di carico o scarico di automezzi.
� Urti, colpi, impatti e schiacciamento. Per la presenza di oggetti sporgenti (tavole di legno, spigoli, elementi di opere provvisionali, attrezzature, scaffalature, arredamenti, ecc..)
� Ferite, tagli ed abrasioni. Durante lo scarico e la movimentazione di materiali ed attrezzature di lavoro; ogni volta che si maneggia materiale con superfici irregolari e quando si utilizzano attrezzi.
� Scivolamenti, inciampo e cadute a livello. Presenza di tubazioni, cavi elettrici, pavimenti irregolari o scivolosi; perdita di equilibrio durante la movimentazione dei carichi.
� Elettrocuzione. Quando si lavora con attrezzature alimentate a energia elettrica o si transita in prossimità di operatori che ne fanno uso.
� Amputazioni, stritolamento. Utilizzo di macchine con parti mobili o automezzi ed equipaggiamenti instabili.
� Movimentazione manuale dei carichi. Ogni volta che si debbano spostare manualmente carichi di qualsiasi natura e forma.
� Inalazione gas e vapori. Operazioni che richiedono l’utilizzo di sostanze e prodotti che possono dar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas e vapori dannosi alla salute.
� Calore, fiamme, esplosioni. Lavori con presenza di fiamme libere o che possono produrre scintille sia di origine elettrica che elettrostatica.
� Incendio e esplosione. Lavori in ambienti vapori o polveri combustibili di sostanze instabili e reattive con materie esplosive; presenza, movimentazione e stoccaggio di bombole di gas.
� Ustioni. Quando si transita o lavora nelle vicinanze di attrezzature che producono calore; quando si effettuano lavori con sostanze ustionanti.
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3.6 Fase di lavoro: ricezione, scarico e stoccaggio materiali
Macchine/Attrezzature
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono generalmente utilizzate le seguenti
Attrezzature/Macchine. L’uso di macchine e attrezzature diverse comporta una specifica
valutazione del rischio.
� automezzi;
� carrelli;
� rimorchi;
� mezzi di sollevamento
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Valutazione e Classificazione dei Rischi
Descrizione Livello
probabilità Entità danno
Classe
Investimento per sganciamento del carico Probabile Significativo Notevole
Movimentazione manuale dei carichi Possibile Significativo Notevole
Amputazione, stritolamento, tagli per contatto Possibile Modesto Accettabile
Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli
interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei
volontari:
� predisporre adeguati percorsi con relativa segnaletica e segnalare la zona interessata
all’operazione;
� per caricare l’automezzo/rimorchio condurlo in prossimità della zona di carico, se
vengono utilizzati carrelli elevatori evitare di farli lavorare in punta. Il carico deve essere
calato ad altezza d’uomo sopra il pianale;
� non spingere o tirare il carico e dare appositi segnali per guidare le manovre
dell’eventuale gruista;
� il carico deve essere legato al pianale facendo passare le corde per gli appositi anelli. Il
carico deve essere disposto a pacchi, interponendo ogni tanto delle traversine di legno,
per infilare e sfilare le cinghie o le funi;
� per carico con utilizzo di carrelli elevatori, stare a debita distanza dal camion e dalla
macchina che sta caricando. Se si deve salire sul cassone per sistemare il materiale,
avvertire l’operatore e salire solo quando la macchina è ferma;
� prima di scaricare materiali ed attrezzature chi dirige i lavori deve precisare la
procedura da seguire, gli eventuali mezzi meccanici da utilizzare e le cautele da
adottare;
� i materiali devono essere scaricati su terreno solido, livellato, asciutto;
� tenersi a debita distanza dall’autocarro;
� non infilare mai le mani sotto i materiali per sistemare pezzi fuori posto: usare un pezzo
di legno;
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� prestare la massima attenzione ai materiali slegati;
� i mezzi meccanici di sollevamento devono essere utilizzati da personale debitamente
addestrato e formato;
� prima dello scarico, occorre legare il materiale trasportato con due cinghie uguali,
badando a comprendere tutti gli elementi e, in fase di tiro, che il fascio resti orizzontale,
altrimenti fermare l’operazione e sistemare meglio le cinghie;
� se lo scarico dei materiali non è automatizzato, tenere i carichi vicino al tronco e stare
con la schiena dritta. Per posare un carico, abbassarsi piegando le ginocchia, evitare
torsioni o inclinazioni della schiena;
� per movimentare carichi più pesanti di 25 Kg oppure poco maneggevoli, richiedere
sempre l’intervento di altri operatori;
� utilizzare dispositivi di protezione individuale (guanti, calzature di sicurezza e, se si
utilizzano apparecchi di sollevamento, casco) .
� vietare la presenza di persone nelle adiacenze delle macchine in manovra;
� impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di
carichi pesanti o ingombranti;
� i non addetti alle manovre devono mantenersi a distanza di sicurezza. Gli addetti alla
movimentazione di rampe manuali devono tenersi lateralmente alle stesse;
� rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella
movimentazione dei carichi;
� imbracare i carichi con cinghie o funi che devono resistere al peso che devono reggere;
� imbracare i materiali e le attrezzature in modo che durante il trasporto restino fermi;
� i materiali sciolti vanno messi dentro ceste metalliche/plastica rigida/bidoni;
� prima di movimentare a mano gli elementi valutare il loro peso e la loro dimensione ed
individuare il modo più indicato per afferrarli, alzarli e spostarli senza affaticare la
schiena.
� Utilizzare indumenti con adeguato isolamento termico per la movimentazione lo
stoccaggio di alimenti surgelati o refrigerati.
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DPI
In funzione dei rischi evidenziati è auspicabile l’utilizzo dei seguenti DPI, di cui è riportata la
descrizione.
Si rammenta che i DPI devono essere:
� Adatti alla specifica lavorazione � Indossati correttamente
� Manutenutati correttamente (secondo le istruzioni del fabbricante) � Sostituiti periodicamente (secondo le istruzioni del fabbricante)
RISCHI EVIDENZIATI DPI
Lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e/o per caduta di materiali o utensili vari
Lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione
Caduta di materiale dall’alto o colpi accidentali
Raffreddamento, congelamento
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3.7 Fase di lavoro: lavorazione materia prima
Macchine/Attrezzature
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono generalmente utilizzate le seguenti
Attrezzature/Macchine. L’uso di macchine e attrezzature diverse comporta una specifica
valutazione del rischio.
� tritacarne,
� grattugia,
� pelapatate,
� affettatrice,
� abbattitore,
� celle frigorifere,
� fornelli, forni, bollitori, friggitrici,
� coltelli e attrezzi manuali da taglio
Valutazione e Classificazione dei Rischi
Descrizione Livello
probabilità Entità danno
Classe
Amputazione arti superiori per contatto con organi in movimento
Possibile Significativo Notevole
Ferite e tagli arti superiori per contatto con attrezzature automatiche e manuali da taglio
Possibile Significativo Notevole
Ustioni per contatto con superfici calde, fuoco, acqua e olio
Possibile Significativo Notevole
Elettrocuzione Possibile Modesto Accettabile
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Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli
interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei
volontari:
� utilizzare gli apparecchi aventi organi in movimento (tritacarne, grattugia, affettatrice
ecc..) con l’ausilio degli accessori previsti atti a diminuire la possibilità di contatto con
le parti in movimento ;
� non manomettere i dispositivi di sicurezza;
� togliere la tensione durante le operazioni di pulizia delle apparecchiature alimentate
elettricamente;
� evitare l’utilizzo di prese multiple;
� utilizzare sempre i DPI per movimentare contenitori caldi;
� fare attenzione alle superfici delle attrezzature atte a riscaldarsi;
� per la lavorazione della carne utilizzare i guanti e i grembiuli anti taglio;
� rispettare l’utilizzo delle aree di lavoro onde evitare il coinvolgimento di terzi;
� leggere le istruzioni fornite dal costruttore
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DPI
In funzione dei rischi evidenziati è auspicabile l’utilizzo dei seguenti DPI, di cui è riportata la
descrizione.
Si rammenta che i DPI devono essere:
� Adatti alla specifica lavorazione � Indossati correttamente
� Manutenutati correttamente (secondo le istruzioni del fabbricante) � Sostituiti periodicamente (secondo le istruzioni del fabbricante)
RISCHI EVIDENZIATI DPI
Lesioni per contatto con liquidi caldi e/o per caduta di materiali o utensili vari
Scottature per contatto con contenitori caldi
Lesioni da taglio agli arti
Lesioni da taglio al busto
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3.8 Fase di lavoro: somministrazione
Macchine/Attrezzature
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono generalmente utilizzate le seguenti
Attrezzature/Macchine. L’uso di macchine e attrezzature diverse comporta una specifica
valutazione del rischio.
� bagnomaria,
� piastre/lampade scaldanti,
� coltelli e attrezzi manuali da taglio,
� attrezzature alimentate elettricamente
Valutazione e Classificazione dei Rischi
Descrizione Livello
probabilità Entità danno
Classe
Ferite e tagli arti superiori per contatto con attrezzi manuali da taglio
Probabile Significativo Notevole
Esposizione e scottature per contatto con superfici calde
Probabile Modesto Accettabile
Elettrocuzione Probabile Modesto Accettabile
Movimentazione manuale dei carichi Probabile Modesto Accettabile
Scivolamento o inciampo durante il trasporto da cucina a reparto somministrazione
Probabile Significativo Notevole
Scivolamento o inciampo da parte dell’avventore durante la fase di distribuzione
Probabile Modesto Accettabile
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Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli
interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei
volontari:
� non manomettere i dispositivi di sicurezza;
� togliere la tensione durante le operazioni di pulizia delle apparecchiature alimentate
elettricamente;
� evitare l’utilizzo di prese multiple;
� utilizzare sempre i DPI per movimentare contenitori caldi;
� fare attenzione alle superfici delle attrezzature atte a riscaldarsi; ;
� rispettare l’utilizzo delle aree di lavoro onde evitare il coinvolgimento di terzi;
� prima di movimentare a mano gli elementi valutare il loro peso e la loro dimensione
ed individuare il modo più indicato per afferrarli, alzarli e spostarli senza affaticare la
schiena;
� evitare il contatto diretto della pancia con le superfici calde del self service
� porre attenzione a che il tragitto cucina-reparto somministrazione sia stato
predisposto al fine di evitare occasioni di inciampo;
� preferire rampe antisdrucciolo ai gradini in fase di realizzazione dei percorsi, siano
essi dedicati agli operatori o agli avventori;
� predisporre la copertura delle aree destinate all’attesa in fase di distribuzione dei
pasti;
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DPI
In funzione dei rischi evidenziati è auspicabile l’utilizzo dei seguenti DPI, di cui è riportata la
descrizione.
Si rammenta che i DPI devono essere:
� Adatti alla specifica lavorazione � Indossati correttamente
� Manutenutati correttamente (secondo le istruzioni del fabbricante) � Sostituiti periodicamente (secondo le istruzioni del fabbricante)
RISCHI EVIDENZIATI DPI
Lesioni per contatto con liquidi caldi e/o per caduta di materiali o utensili vari
Scottature per contatto con contenitori caldi
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3.9 Fase di lavoro: lavaggio utensili, pulizia refettorio e cucina, ,
igienizzazione,smaltimento residui di lavorazione e vuoti
Trattasi dei lavori di pulizia degli ambienti mediante l'utilizzo di attrezzature meccaniche,
nonché di attrezzi manuali, con utilizzo di prodotti detergenti e solventi.
L’uso di macchine e attrezzature diverse comporta una specifica valutazione del rischio.
Attrezzature
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti Attrezzature:
� attrezzi manuali di uso comune;
� aspirapolvere, aspira liquidi;
� idropulitrice;
� lavastoviglie;
� scale;
Sostanze pericolose
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti Sostanze
Pericolose:
� soluzione alcalina;
� solventi;
� candeggianti con ipoclorito di sodio;
� detergenti;
� disinfettanti.
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Valutazione e Classificazione dei Rischi
Descrizione Livello
probabilità Entità danno
Classe
Elettrocuzione Probabile Grave Medio
Movimentazione manuale dei carichi Probabile Lieve Basso
Scivolamenti ,inciampo, cadute a livello Probabile Modesta Basso
Esposizione e scottature per contatto con superfici o liquidi caldi
Probabile Modesto Accettabile
Allergeni Improbabile Grave Basso
Caduta dall’alto Improbabile Modesto Accettabile
Inalazione gas e vapori Improbabile Modesto Accettabile
Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportate le seguenti misure di prevenzione volte
a salvaguardare la sicurezza e la salute dei volontari:
� non manomettere i dispositivi di sicurezza;
� togliere la tensione durante le operazioni di pulizia delle apparecchiature alimentate
elettricamente;
� verificare che la regolazione della temperatura del boiler dell’acqua calda sia non
superiore ai 60°C;
� porre attenzione alle attrezzature e superfici calde;
� evitare l’utilizzo di prese multiple;
� dopo le operazioni di pulizia dei pavimenti si predispongano tutti gli accorgimenti per
assicurarne la pronta asciugatura ed evitare l’accesso all’area da parte di terzi
� fare attenzione alle indicazioni di pericolosità e alle prescrizioni riportate sui
contenitori dei detergenti;
� non miscelare i detergenti
� ai volontari deputati alla raccolta ed all'allontanamento dei rifiuti, in quanto esposti a
lavorazione insudiciante, deve essere dedicata un’area destinata a spogliatoi ove
riporre gli indumenti utilizzati allo scopo; E’ preferibile comunque l’utilizzo di tute
monouso;
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� vietare la consumazione di pasti e bevande indossando le tute da lavoro ed in
ambienti non idonei;
� prima di movimentare a mano gli elementi valutare il loro peso e la loro dimensione
ed individuare il modo più indicato per afferrarli, alzarli e spostarli senza affaticare la
schiena;
� utilizzando la scala porre attenzione al corretto posizionamento della stessa. Evitare
di salire sulla scala senza la presenza di un secondo operatore che la sostenga;
� seguire le indicazioni/prescrizioni dettate da sistema locale di separazione, raccolta e
smaltimento rifiuti
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DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati i seguenti DPI, di cui è riportata la
descrizione.
Si rammenta che i DPI devono essere:
� Adatti alla specifica lavorazione � Indossati correttamente
� Manutenutati correttamente (secondo le istruzioni del fabbricante) � Sostituiti periodicamente (secondo le istruzioni del fabbricante)
RISCHI EVIDENZIATI DPI
Lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e/o per caduta di materiali o utensili vari
Lesioni per contatto con prodotti durante le lavorazioni e gli interventi di pulizia
Contatto con rifiuti
Lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione
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4. FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDESTRAMENTO
4.1 Standard minimi in materia formativa e addestrativa
Di seguito vengono riportati gli standard in riferimento alla normativa della Comunità
Europea n. 852/2004 853/2004 e 178/2002 .
La normativa in materia di igiene degli alimenti è soggetta a linee di indirizzo nazionali e
regionali in applicazione di detta norma e può quindi subire delle variazioni in virtù delle
applicazioni da parte di detti Enti.
MANSIONE INFORMAZIONE FORMAZIONE ADDESTRAMENTO
Responsabile Igiene alimentare (corso HACCP)
Corso HACCP, Dietologia,
Multietnicità e menù, Organizzazione e gestione dei turni
Test HACCP Formulazione menù e acquisti in base alla quantità dei
commensali. Schema turnazioni.
Magazziniere/i Igiene alimentare (corso HACCP)
Corso HACCP, Gestione delle scorte e rotazione delle merci
Test HACCP Impostazione del
magazzino. Utilizzo delle attrezzature
Cuoco/i Igiene alimentare (corso HACCP)
Corso HACCP Dietologia, Multietnicità e
menù
Test HACCP Formulazione menù e acquisti in base alla quantità ed
etnicità dei commensali. Utilizzo delle attrezzature.
Aiuto cuoco/i Igiene alimentare (corso HACCP)
Corso HACCP Test HACCP Metodi di cottura e
utilizzo delle attrezzature.
Addetto/i alla distribuzione
Igiene alimentare (corso HACCP)
Corso HACCP Cenni di psicologia
dell’emergenza
Test HACCP Utilizzo delle attrezzature.
Addetto/i alle pulizie e gestione rifiuti
Igiene alimentare (corso HACCP)
Corso HACCP Detergenti e sanificanti
alcalini, caustici e a base di ammoniaca (differenze
e pericolosità)
Test HACCP Utilizzo delle attrezzature.
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4.2 Corsi HACCP: contenuti
Con il recepimento del Regolamento CE 852 e 853 del 2004 si è passati da una forma di
controllo sullo stato di salute degli addetti ad opera delle ASL, ad una forma di autocontrollo
che prevede la formazione obbligatoria di tutti coloro che, a diverso titolo e con differenti
mansioni, manipolano le sostanze alimentari.
Il corso ha durata di 8 ore per i cuochi e 4 ore per chi distribuisce e non manipola, inoltre è
previsto un corso di aggiornamento ogni 3 anni.
Ferma restando la possibilità che vi siano dei Decreti Regionali che recepiscano le
indicazioni in modo lievemente differente, la formazione degli addetti prevede la trattazione
dei seguenti temi con formazione teorica e pratica:
� La conservazione degli alimenti
� I microorganismi
� Origine della contaminazione
� Quando e come avviene la contaminazione degli alimenti
� Principali sorgenti di contaminazione
� Igiene del personale
� Precauzione e buone abitudini
� Regole da trasmettere al personale addetto alla manipolazione degli alimenti
� Sanificazione degli ambienti di lavoro e delle attrezzature
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Gruppi di Lavoro tematici per l’elaborazione di indicazioni di massima in materia di
DPI, attività formative e addestrative e controllo sanitario per i volontari impegnati
nei compiti di somministrazione pasti
4.3 Corsi HACCP: requisiti dei formatori
Secondo quanto previsto dalla vigente legislazione, la formazione deve essere svolta a cura
di personale “avente la conoscenza, esperienza e capacità didattica”.
E’ previsto che ogni organizzazione si preoccupi della formazione del proprio “personale”
attraverso corsi interni o esterni.
In questo panorama legislativo troviamo figure assolutamente diverse che si occupano di
tali corsi: dalle associazioni di categoria, alle ASL (poche), ai veterinari, ai laureati in
scienze alimentari, ai formatori asseverati.
E’ però abbastanza facile trovare delle forme di collaborazione con professionisti sensibili al
volontariato che possano trovare il tempo da dedicare alla formazione gratuitamente.
5. CONCLUSIONI
Le presenti linee guida
� sono state redatte ai sensi degli artt. da 28 a 30 del D.Lgs. 81/08 s.m.i.;
� sono soggette ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti
che potrebbero averle rese superate
� vogliono essere uno “strumento guida” che non complichi l’operatività ma fornisca
piuttosto uno strumento utile a “guidare in modo corretto” l’operatività.
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