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Presentazione
Care studentesse e cari studenti,
ho scritto questo libro di geografia pensando proprio a voi.
Nella mia vita io ho viaggiato molto e ho conosciuto tanti Paesi e tante persone diverse.
Ogni viaggio mi ha offerto emozioni nuove e mi ha convinto che la Terra sia davvero un
paradiso meraviglioso da conoscere e da vivere. I viaggi mi hanno anche insegnato chele cose più belle sono le più semplici, come un sorriso spontaneo o come una carezza.
Ho pensato quindi che fosse utile scrivere un libro di geografia che fosse come un libro
di viaggio: allo stesso tempo emozionante e semplice.
Troverete così grandi immagini e schemi facili, proprio per scoprire insieme il piacere
dell’emozione. Nello stesso tempo incontrerete un linguaggio piano e tranquillo, privo
di paroloni che spaventano e di frasi difficili. Il libro che avete in mano è adatto anche
a tutte le ragazze e i ragazzi di origine straniera che frequentano la scuola e cercano
linguaggi comprensibili e accattivanti. L’incontro con gli altri e la possibilità di
comprendersi arricchiscono l’animo e ci rendono tutti più belli.
Conoscersi, nel rispetto reciproco, è la più grande forma di bellezza e proprio questa bellezza mi piacerebbe comunicare a voi attraverso le pagine di questo libro.
Non mi resta quindi che augurarvi una buona lettura.
Lorenzo Bersezio
Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara
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Come viaggiare nella geografiIniziamo il nostro viaggio alla scoperta dell’Europa , vista come un unico territorio,
nei suoi aspetti fisici e umani.
Conosceremo gli ambienti e i paesaggi del nostro continente, le sue popolazioni e il loro
rapporto con il territorio, come ne sfruttano le risorse e come lo trasformano.Una sezione a parte del volume (Modulo 6 ) è dedicata ad approfondire le conoscenza
del Paese in cui abitiamo, l’Italia .
Il libro è composto
da diversi moduli, ognuno
dei quali contiene uno o più
capitoli. Prima di entrare
negli argomenti di ciascun
modulo incontriamo un
Laboratorio di accoglienza,
che è l’occasione non solo perriflettere, in modo divertente,
sui concetti chiave affrontati
nei capitoli successivi, ma
anche e soprattutto per
confrontarsi con punti
di vista diversi dal nostro,
capire le diversità e saperle
apprezzare.
Prima di
ogni viaggio
è bene documentarsi.
Ecco allora che in apertura
di ogni capitolo ci imbattiamo
in una grande carta o
un’immagine significativa
e una tabella che contiene
informazioni utili e a volte
curiose sulla prossima tappa
che affronteremo. In queste
pagine uno spazio è sempre
dedicato a brevi attività
che ti aiuteranno a utilizzare
subito queste informazioni.
L A B O R A T O R I O D I
A C C O G L I E N Z A
S U L L ’ E U R O
C o l p o d ’ o c c h i o
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con questo libroGli argomenti del capitolo sono
sempre spiegati con parosemplici, ma soprattuttoutilizzando le immagini:fotografie e carte ti
conducono per manoalla scoperta di paesaggpopoli e culture. È comavvicinarsi a un luogopoco per volta: il testodel paragrafo ti offreuna prima panoramicadel fenomeno descrittole carte mostrano nela localizzazione concrsul territorio, le fotogr
e le loro didascalie ti permettono diosservarlo da vicino.
Quando un argomentoparticolarmente significativo rich
un avvicinamentoulteriore, il Saper d
lo approfondiscein modo dettagliato,ampliando e arricchele conoscenze.
5
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Apprendere è prima di tutto
fare. Pagina per pagina, il
testo presenta spazi di attività,
i Saper fare, strettamente
collegati agli argomenti trattati.
Lo scopo è renderti protagonista
del tuo viaggio nella geografia,
personalizzando l’itinerario
con scoperte e riflessioni
su questioni pratiche che
facilitano l’incontro congli altri e favoriscono i momenti
di socializzazione con gruppi
di compagni di classe.
Ogni capitolo si conclude
con quattro pagine di esercitazioni
e di riepilogo, formate da
diverse sezioni: Verifichiamo
le conoscenze ti consentedi esercitarti sui saperi di
base; Lavoriamo sulle carte
e le fotografie ti consente
di interpretare e intervenire
sugli strumenti fondamentali
della geografia; Miglioriamo
le competenze ti propone
di svolgere dei compiti
e di dare un tuo contributo
più personale alle attività
svolte; Ripassiamo,infine, contiene una sintesi
essenziale dei concetti
chiave del capitolo, esposti
in forma di domanda
e risposta, che ti
aiuteranno a preparare
l’esposizione orale.
S aper fare
G E O G R A F I
A
O p e r a t i v a
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INDICE
Presentazione 3
Siamo noi che abitiamo il mondoe vogliamo conoscerci 10
MODULO 1 La GeografiaStrumenti per lo studio 14
LABORATORIO di accoglienza Incontriamo il paesaggio e i suoi protagonisti 16
CAPITOLO 1 Gli spazi intorno a noi 20
1. Come localizzare un punto sulla superficiedella Terra 22
Saper far e L’osservazione e i puntidi riferimento occasionali 25
Saper di più Come individuare i punti cardinali 24 Saper far e Leggiamo le coordinate geografiche 25
2. Leggere il territorio attraverso le carte 26
Saper far e Come si riduce in scala 27
3. Ci sono vari tipi di carte geografiche 28
4. Raffigurare il rilievo del territorio sulle carte 30
Saper far e L’altimetria a colori 30
Saper far e Una carta per ogni uso 31
5. Le carte tematiche 32
Saper far e Costruiamo una carta tematica 33
Saper di più Le carte dall’antichità a oggi 34
6. Leggere il territorio attraverso tabelle e grafici 36
Saper far e Come si fanno e come si leggonoi grafici 37
7. Conoscere il paesaggio con la fotografia 38
8. Uno strumento nuovo: Internet 40
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI 44
MODULO 2 L’EuropaIdentità geografica 48
LABORATORIO di accoglienza Tra due continenti 50
CAPITOLO 1 Il territorio del nostro continente 52
1. Europa:confini e posizione 54
Sap er fare Individua i continenti 54
Saper di più Che cosa sono i confini 56
2. Il territorio europeo è molto vario 58
Saper far e Le immagini e il paesaggio
3. La storia del territorio europeo
Saper di più La lunga storia del territorio italiano
Saper far e Racconta la storia del territorio4. Vulcani e terremoti
Saper far e Individua le aree sismiche
Saper di più I fenomeni vulcanici
Saper far e Descrivi il vulcano
5. L’erosione modella i territori
Saper far e Il viaggio di una pietra
Saper di più Un esempio di erosione: le frane
6. Il rilievo
Saper far e Perché le montagne sono appuntite?
7. Le catene montuose europee
8. I ghiacciai modellano i paesaggi
Saper far e Alla scoperta dei ghiacciai
9. L’Europa delle pianure
Saper far e Descrivi il meandro di un fiume
10. L’Europa dei fiumi
Saper di più Il fiume Po e il suo delta
Saper far e Dove sfociano i fiumi europei
Saper di più Il paesaggio creato dal Danubio
Saper far e Leggiamo il corso del fiume
11. L’Europa dei laghi
Saper far e Leggiamo l’immagine satellitare
12. Mari e coste del nostro continente
Saper far e Riconosci i mari europei
Saper far e Descrivi l’azione del mare
Saper di più Come si formano le scogliere
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI
CAPITOLO 2 Climi e ambienti naturali d’Europa
1. Che cos’è il clima
Saper far e La meteorologia in pratica
Saper di più Che cosa dicono le cartemeteorologiche
Saper far e Leggiamo una carta meteorologica2. Il clima sta cambiando
Saper di più Riscaldamento globale:l’Italia a rischio
3. L’area a clima atlantico
Saper far e Descrivi la Corrente del Golfo
Saper far e Leggiamo gli ecosistemi costieri
4. L’area a clima continentale
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INDICE
Saper far e La vegetazionedelle aree continentali 112
5. L’area a clima alpino 113
Saper far e Osserviamo le fasce
della vegetazione 114 Saper di più I segni dei ghiacciai
e la storia del clima 115
6. L’area a clima mediterraneo 116
Saper far e Leggiamo l’ecosistemadella costa mediterranea 116
7. L’area a clima sub-artico 118
Saper di più Il permafrost:un suolo in movimento 120
Saper far e Paesaggi modellati dal ghiaccio 121
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI 122
Saper far e Le forme dei sistemi urbani
3. Dalle città,alle aree metropolitane,ai sistemi urbani
Saper di più La “Banana blu”e “La città ad anello”
4. Le città cambiano nel tempo
Saper far e Osserva le città
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI
MODULO 3 L’EuropaIdentità demografica 126
LABORATORIO di accoglienza L’incontro tra i popoli 128
CAPITOLO 1 Gli abitanti del continente europeo 130
1. Popolazioni e territori 132
Saper far e Conoscere la densitàdella popolazione 132
Saper di più Che cos’è la demografia 133
Saper di più Le variazioni nel popolamentodell’Europa 134
2. La popolazione europea 136
Saper far e Costruiamo il graficodella piramide dell’età 139
3. La qualità della vita 140
Saper far e ISU, l’indicatore dello sviluppoumano 141
4. I flussi migratori 142
Saper far e Quanti sono gli immigrati in Italia? 143
Saper far e Riflettere su emigrazionee immigrazione 145
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI 146
CAPITOLO 2 Gli insediamenti e le città 150
1. Che cos’è una città? 152
Saper far e Le relazioni tra città e territorio 153
2. Modelli di città a confronto 154
Saper far e Occhi sulla tua località 156
MODULO 4 L’EuropaIdentità economica
LABORATORIO di accoglienza Un mondo da scoprire
CAPITOLO 1 Risorse e attività economiche
1. I settori dell’economia
2. Il settore primario: l’agricoltura
Saper far e Osserviamo come sono organizzatii campi
3. Le aree agricole dell’Europa sono differenti
4. Agricoltura transgenica,integrata e biologica
5. Le risorse dei boschi e la silvicoltura
Saper far e Visitiamo una segheria
6. L’allevamento
7. La pesca
Saper far e Il settore primario italianoin Europa
8. Le fonti di energia
Saper far e Osserva la carta
Saper di più Le fonti di energia
Saper far e La produzione di due diversi tipidi energia
Saper far e Materie prime ed energianel continente europeo
9. Le risorse minerarie
Saper far e In visita a una cava Saper di più Le tre rivoluzioni industriali
10. Il settore secondario: l’industria
Saper far e Dove sono le aree industrialieuropee
Saper di più Visitiamo un’azienda tessile
Saper far e L’industria italiana in Europa
11. Le attività artigianali
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MODULO 5 L’educazione ambientaleDifendiamo la natura 220
LABORATORIO di accoglienza Siamo ospiti del pianeta azzurro 222
CAPITOLO 1 Proteggere la natura 224
1. Diversi tipi di inquinamento 226
Saper far e Il linguaggio dell’ecologia 227
2. L’inquinamento dell’aria 228
Saper far e L’aria che respiri 229
3. L’inquinamento dell’acqua 230
Saper far e Una ricerca sullo stato di salutedi un fiume 231
Saper di più Per depurare l’acqua 232
4. L’inquinamento del suolo 233
5. Il problema dei rifiuti 233
Saper far e Il riciclaggio dei rifiuti 236
6. L’inquinamento acustico 2377. L’inquinamento luminoso 238
Saper far e Se la luce è troppa 238
8. Proteggere il territorio con la prevenzione 239
Saper far e La tua Regione in rete 240
9. Associazioni in difesa della natura 241
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI 242
INDICE
Saper di più L’artigianato artistico di Venezia 201
12. Il settore terziario: i servizi 202
Saper far e Evoluzione del terziario 203
13. La distribuzione e il commercio 204 Saper far e Scambi commerciali dell’Italia 205
14. I trasporti e le comunicazioni 206
Saper far e Leggiamo le carte 207
Saper di più Strade e valichi per comunicare 208
Saper far e Da casa tua a Londra 209
15. Le telecomunicazioni 210
Saper far e Chi guarda la tv, chi navigain internet, chi legge 211
16. Le banche e i servizi finanziari 212
17. Il turismo 213
Saper far e Scopriamo il turismo di una località 215
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI 216
MODULO 6L’Italia nell’Europa
LABORATORIO di accogli enza Chi siamo?
CAPITOLO 1 L’identità geografica
1. Le pianure
2. Le colline
Saper far e A passeggio per le colline
3. Le montagne più alte d’Europa
Saper far e Cerca le vette più alte
4. I fiumi
5. Le coste, le isole,gli arcipelaghi
Saper far e Osserva la carta
6. Le aree climatiche
GEOGRAFIA OPERATIVA - CAPITOLO 1 ESERCITAZIONI
CAPITOLO 2 L’identità demografica
1. L’andamento demografico recente
Saper di più Dalle città alla campagna
2. Lingue, dialetti e fedi religiose
Saper di più Folclore e tradizioni
Saper far e Racconta il folclore locale
GEOGRAFIA OPERATIVA - CAPITOLO 2 ESERCITAZIONI
CAPITOLO 3 L’identità economica
1. Il settore primario
Saper far e La produzione agricola
2. Il settore secondario
Saper far e Le produzioni specializzate
3. Il settore terziario
Saper far e L’importanza del turismo in Italia
Saper di più I siti italiani “Patrimoniodell’Umanità”
GEOGRAFIA OPERATIVA - CAPITOLO 3 ESERCITAZIONI
GEOGRAFIA OPERATIVA ESERCITAZIONI
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e vogliamSiamo noi ch
Pilar scrive:
Hola, mi chiamo Pilar. Abito a Città del Guatemala. Finalmenteanch’io posso usare il computer per comunicare con altri ragaz-zi di tutto il mondo!
Pilar scrive:
Poche ragazze studiano tanti anni perché devono andare prestoal lavoro per aiutare la famiglia, ma a me piacerebbe moltocontinuare gli studi e imparare altre lingue oltre allo spagnoloe al maya. Ho conosciuto degli italiani e vorrei conoscere tantoil loro Paese!
Pilar scrive:
Oggi qui a fa un gran caldo, e andando verso la scuola mi sonocomprata un mango fresco da succhiare. Gli alberi hanno foglie
verdissime.E da voi com’è il tempo?
Antonio scrive:
Com’è la tua scuola?
Anna scrive:
Ti piace la geografia?
Com’è la scuola nel tuo Paese? Studiate molto a lungo?
Marin scrive:
Che tempo fa in Guatemala?
Anna scrive:
Ciao. Mi chiamo Marin e abito a Sighet in Romania. Siamo inautunno e sta ricominciando la scuola. Mi piace andarci a piediperché cammino sotto le foglie gialle che cadono dagli alberi esembra una giostra di colori.
Marin scrive:
È vecchia, ma ha un bel giardino e ci si può correre durante le
ore di educazione fisica. Sapete che per me è facile impararel’italiano? Il rumeno è una lingua neolatina.
Marin scrive:
Sì, moltissimo. Mi piace conoscere il mondo e i suoi abi-tanti. Mi raccontate qualcosa di voi e del vostro Paese?
Marin scrive:
Pilar Riquiac (online) Chat
Anna Sarti
Anna da Perugia, Italia
Marin Popescu
Marin da Sighet, Romania
Pilar Riquiac
Pilar da Città del Guatemala,Guatemala
Sighet, ROMA
Perugia, ITALIA
Cit ta` del Guatemala,GUATEMAL A
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1
1
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11
conoscerci
abitiamo il mondo
Themba scrive:
Ciao ragazzi, il mio nome è Themba e vivo a Città del Capo inSudafrica. Qui da noi è ancora inverno, ma il clima è gradevo-le: il bus che mi porta a scuola passa vicino alle bianche spiag-ge della mia città dove presto farò i bagni.
Antonio scrive:Ciao, sono Antonio. Vi scrivo dall’aula di informatica di unascuola ad Auckland in Nuova Zelanda. Sono italiano e ho segui-to i miei genitori che sono venuti qui per motivi di lavoro.
Antonio scrive:
Con i compagni di classe mi trovo bene. Parliamo in inglese, maancora faccio molti errori... La lingua degli indigeni maori inve-ce è incomprensibile. Pensate che chiamano il parco nazionaledei vulcani Te Wakarewarewatangaoteopetwaawahiao!
Ma il saluto maori è più facile:
Haere ra!! (Arrivederci!!)
Marin scrive:
Beata te! Io il mare non lo vedo mai!
Themba scrive:
Come ti trovi coi neozelandesi?
Themba Makeba (online) Chat
Antonio De Rossi
Antonio da Auckland,Nuova Zelanda
Themba Makeba
Themba da Città del Capo,Sudafrica
Auckland,NUOVA ZEL ANDA
Cit ta` del Capo,SUDAFRICA
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5
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12
Da alcuni anni possiamo arricchire le nostre relazioni usando le tecnologie moderne: comunichiam
tramite il computer, che in modo quasi immediato invia i nostri messaggi attraverso lunghe distanz
Ma dietro ogni persona che contattiamo e conosciamo c’è una storia.
C’è una vita intera fatta di tante esperienze e anche della conoscenza di molte persone, parenti
o amici, che sanno trasmetterci il gusto per un’esistenza piena, ricca di nuove scoperte.Dietro ogni persona c’è anche un territorio, una località particolare alla quale si può restare legati,
un ambiente che può colpirci per la sua bellezza.
Se vogliamo conoscere davvero il mondo dobbiamo approfondire la conoscenza
dei popoli che lo abitano e insieme scoprire i territori che lo compongono.
La geografia ti potrà aiutare a compiere questa grande ricerca, a orientarti
in un mondo dove sono diversi e numerosi i modi di vivere.
Già quest’anno imparerai a conoscere l’Europa, un vastissimo territoro
che comprende più di 40 Stati.
Viaggiare con la geografia
■ Il viaggio è una esperienza preziosa perché ci permette di compiere moltescoperte importanti. Durante un viaggio possiamo conoscere nuove persone
e territori che non avevamo mai visto.Le impressioni e i ricordi che riportiamo rimangono spesso a lungo nellanostra memoria e costituiscono un patrimonio personale importante,che ci aiuta a non considerare il nostro modo di vivere
come l’unico possibile. Prova a ricordare un viaggiolungo o breve che hai compiuto e riassumi, seguendo
lo schema proposto nella pagina a fianco, ciò che haiconosciuto e imparato durante quel periodo.
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13
Notizie di base
●Meta ....................................................................................
●Mezzo di trasporto ............................................................
●Durata .................................................................................
● Altre informazioni .............................................................
La gente e la cultura
● Persone conosciute ..................................................
● Sono tuoi coetanei? .........................................................
● Ricordi un modo di dire o un loro comportamento
che ti ha colpito? Quale? ..........................................
● La gente che hai incontrato parlava la tua stessa lin-
gua? Comprendevi tutto quello che dicevano? ..........
............................................................................................
............................................................................................
● Hai visitato monumenti storici o tipici del luogo?
Quali? .....................................................................
...............................................................................
● La cucina e il cibo erano diversi rispetto a quelli a cui
sei abituato? ...........................................................
● Altre informazioni ...................................................
............................................................................................
............................................................................................
Paesaggi e territori
● Quali erano gli elementi e le caratteristiche più im-
portanti dei territori che hai attraversato e che hai
raggiunto nel tuo viaggio (pianure, monti, isole...)? ...
............................................................................................
............................................................................................
● Quali differenze hai notato rispetto al territorio in cui
abiti (clima, aspetto dei centri abitati…)? .....................
............................................................................................
● Altre informazioni ...................................................
............................................................................................
I ricordi del viaggio
● Hai scattato delle fotografie o ripreso filmati? .............
● Pensi che siano sufficienti a dare ad altri un’idea com-
plessiva delle località visitate? ..................................
● Hai acquistato degli oggetti tipici del luogo che hai
scoperto? Che cosa? ........................................................
............................................................................................
● Vorresti ritornare nei luoghi visitati? ..............................
............................................................................................
● Vorresti rivedere esattamente ciò che hai conosciuto o
ti piacerebbe vedere altri aspetti di quei luoghi? .........
............................................................................................● Riferisci in breve qual è la cosa più brutta e la cosa più
bella che hai visto nel viaggio o la peggiore e la mi-
gliore sensazione che hai vissuto ....................................
............................................................................................
............................................................................................
••• Il tuo viaggio •••
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1 M O
D U L O
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L A B O R A T O R I O
D I
A C C O G L I E N Z A
Il territorio in tasca!
● Dove sono stati, secondo te, i ragazzi o le
ragazze che usano gli oggetti che vedi qui
sopra?
1) ........................................................
2) .........................................................
3) ..............................................................
4) .............................................................
● Prova a documentarti o a chiedere a
qualche conoscente qual è la “dotazione
personale” di un pastore, di una guardia
forestale, di un marinaio. Si riscontrano
differenze da luogo a luogo? Quali sono
i motivi che possono determinare le
eventuali differenze?
● Insieme a un compagno di classe prova a proge
re un’escursione o un viaggio in un territorio m
lontano e diverso da quello nel quale vivi abitu
mente (per esempio un deserto, i ghiacci del Po
ecc.). Quale ambiente scegli? Che cosa porterai
te? In quali ore della giornata viaggerai? Come
orienterai? Lascerai delle tracce sul territorio att
versato? Che cosa pensi di riportare da questa
esperienza?
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
1
2Se provi ad aprire il tuo zaino o a vuotare le
tue tasche, puoi sperimentare qualcosa
di sorprendente... Hai mai notato che ciò
che porti con te “parla” del territorio in
cui vivi? Se per esempio stiamo su una
spiaggia, la sabbia entra nelle nostre
scarpe; qualche volta siamo così affasci-
nati dalla bellezza di un luogo che ci
verrebbe voglia di portar via qualche
cosa che, almeno per un
po’, ci ricordi la nostra
esperienza: sassi, conchi-
glie, fiori, possono entra-
re in una “galleria” signifi-
cativa. Attrezzi, indumenti,
alimenti e tanti altri oggetti che
ciascuno porta con sé sono i se-
gni più concreti del nostro stile di
vita e “raccontano” come viviamo
il territorio.
Incontriamo il paesaggio e i suoi protagonisti
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Alla scoperta del paesaggio
1 2
3 4
In ogni momento della giornata siamo immersi nel
paesaggio. Possiamo dire che noi e il paesaggio
siamo sempre uniti e le stesse attività umane con-
tribuiscono a crearlo e a dargli forma. Ai nostri
occhi appare vivo, pieno di colori e di cose interes-santi da scoprire e la sua bellezza ci regala tante
sensazioni. Osservare il mondo intorno a noi è
davvero divertente. Iniziamo con le immagini e
con le fotografie.
Leggiamo le fotografie.
Le quattro immagini che vedi qui sotto mostrano i dif-
ferenti ambienti dell’Europa.
L’ambiente urbano, del tutto artificiale; quello di pia-
nura, molto trasformato dalle coltivazioni; quello
montano, in gran parte ancora naturale e, infine,
l’ambiente marino, in cui gli elementi naturali e artifi-
ciali si intrecciano forse con più forza.
● Assegna a ciascuna fotografia la didascalia esatta.
Paesaggio urbano …… Paesaggio montano ……
Paesaggio marino …… Paesaggio di pianura ……
● Quali degli oggetti dell’esercizio precedente abbine-
resti a ciascun ambiente?
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D I
A C C O G L I E N Z A
Prova a osservare l’immagine satellitare qui sotto
● Quale Stato è rappresentato “al centro del mondo”?
Secondo te come mai?
Prova a riflettere...
Osservando la carta geografica del tuo Paese, ti
sembra quasi che quello sia “il mondo”...
Se osservi un planisfero e in esso cerchi il tuo Pae-
se, ti accorgerai che è solo una piccola parte...
Lo studio della Geografia ti aiuterà a maturar
consapevolezza che sei cittadino del tuo Paese
anche del mondo, imparerai a riflettere e a
prenderti di fronte alla bellezza della diversità
Paese e Paese, ad apprezzare le caratteristiche
tuo e dell’altrui, proprio perché “diverso”...
Sei pronto a partire per esplorare un mondo
conosci ancora poco?
Buon viaggio!
Ognuno si sente alcentro del mondo…
Ciascuno di noi vive in un con-
testo geografico ben definito, a
cui è particolarmente affeziona-
to e che ritiene – anche senza
volerlo – “il centro del mondo”.
Prova a osservare
l’immagine a fianco
● Cosa vedi rappresentato?
Riconosci lo Stato che viene
rappresentato “al centro del
mondo”? Questa immagine
è stata presa da un libro di
geografia di quello Stato.
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19
Incontriamo ogni giorno molte persone di Paesi diversi.
Le cartoline sono un buon modo per conoscere le località
da cui provengono.
Ricevi una cartolina indirizzata proprio a te: questa.
Subito viene la curiosità di sapere chi l’abbia scritta e da
quale località giunga: puoi fare qualche ipotesi sul luogo,
osservando il paesaggio riprodotto nella fotografia.
● È un paesaggio di montagna, di pianura o di mare?
...................................................................Quali elementi naturali scorgi nel paesaggio?
....................................................................Quali elementi umani?
....................................................................
Ora giri la cartolina e in alto leggi la
didascalia, che dice “Marocco - MoulayIdriss Paesaggio”. In questo modo conosci
anche il nome della località.
● Hai inviato anche tu delle cartoline? ...............
Come le hai scelte? ………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………….
…ma conosciamoci meglio
La geografia ci aiuta a scoprire affinità e dif-
ferenze nel paesaggio territoriale.
Prova a confrontare le immagini scelte da te
e quelle scelte dal tuo compagno di banco.
● Quali elementi hanno in comune? ..................
.....................................................................
.....................................................................● Quali elementi sono molto differenti? .............
.....................................................................
.....................................................................
Conoscersi attraverso i paesaggi
Le fotografie e le cartoline ci aiutano a in-
contrare le altre persone e a comunicare.
Infatti possiamo presentare la località in cui
viviamo e conoscere i luoghi in cui i nostri
amici vivono o sono nati.
Prova a scegliere cinque cartoline o cinque
foto. Hai in mente un’idea: mostrare la tua
località di origine o dove vivi, affinché i tuoi
amici possano immaginare il “tuo” paesag-
gio, oppure di un paesaggio in cui ti piace-
rebbe vivere (cerca le foto sulle riviste).Quali hai scelto e perché?
● Cartolina 1 perché.........................................
● Cartolina 2 perché.........................................
● Cartolina 3 perché.........................................
● Cartolina 4 perché.........................................
M AROCCO - MOUL A Y IDRISS
Paesaggio
TERRITORIOun territorio èspazio terrestnizzato, dai cdefiniti dall’uÈ un territorioquartiere, il cin cui vivi, unvincia, una reuno Stato.
PAESAGGIO:
è l’aspetto chassumere un minato ambieIl paesaggio pvariare, ad escol trascorrere
tempo, col vadelle stagioniseguito all’azidell’uomo.
AMBIENTE:l’ambiente è me degli elem
naturali, climbiologici in cumo e gli orgaviventi interain un determspazio della scie terrestre.
Parole ch
T a n ti sa l u ti d a ch
i
si s ta d i v er tend o
un mond o!
And rea
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C A P I T O L O
1
Gli spaziintorno a noi
Massiccio di Intermesol
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21
Gli spazi intorno a noi
Chissà quante volte ti sarà capitato, durante un
viaggio o una gita, di farti domande sui terri-
tori poco noti che attraversavi e sui paesaggi
che vedevi:
● la strada sarà ancora lunga o corta, dritta o a curve?
● che cosa ci sarà dietro quelle colline, o dietro
quelle montagne o al di là del mare?
● una volta arrivati troverò dei luoghi dove incon-trare altri ragazzi e divertirmi?
Per rispondere a queste domande si può far ricorso
all’immaginazione e alla fantasia, ma si possono
utilizzare anche alcuni strumenti che i geografi ci
hanno messo a disposizione e che ci consentono di
raffigurare il territorio e orientarci. Il più interessan-
te tra questi strumenti è la carta , nelle pagine
seguenti potrai apprendere l’uso di alcuni tra i prin-
cipali strumenti di cui la geografia dispone perosservare, rappresentare e descrivere il territorio.
S aper fare Disegnare lo spazio
Colle Secco1390
Colledell’Asino
1472
1450
Pietracamela
Prati di Tivo
1142
Fonte
Cristiana
R i o A
r n o
Monumento
Cichetti
Monumento
Cambi
1564
S e g g
i o
v i a
R i o A
r n o
2655
CornoPiccolo
1947
Picco deiCaprai
Picco Pio XI2282
2635
P. IntermesoliVetta Meridionale
P. IntermesoliVetta Settentr.
2483
Sella
dei Grilli
2220
Sella del
Bracciaio2506
V. OccidentaleV. Ce
28
V. O2
CORNOGRANDE
Passo del Cannone2679
2547 Sella dei Due Corni
La Ma
2015
2433
Rif.
Franchetti
Cascate di
Rio Arno
Prat i C ant iere
Prat o Tondo
V a
l l e
d i
R i o
A r
n o
C o n c a
d e
l
S a m b
u c o
V a l M
a o n e
C r e s t a O v e s t
V a l l e d e i G i ne p r i
V a l l e
d e l l e
C o r n
a c c h
i e
Ghiacciaio d.
Calderone
A r a
p i e
t r Prat i di Tivo
1030
Solo osservando lo spazio intorno a noi possiamo presentarlo graficamente, disegnarlo e creare una geografica, lo strumento principale per lo studio d
territorio. L’alpinista che vedi nella foto a fiancoammirando il Pizzo Intermesoli. Prova anche tu a gnare una carta partendo dalla foto di un luogoconosci bene.
Val Maone
Il massiccio di Intermesoli, in Abruzzo,è composto da quattro cime disposteattorno alla depressione formata dallaconca del Sambuco. La cima più alta èil Pizzo Intermesoli (2 635 metri).
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22
MODULO 1
Tutte le volte che dobbiamo andare in un determi-
nato luogo, abbiamo bisogno di orientarci, cioè di
sapere esattamente dove siamo, iniziando dal luo-
go di partenza , e individuando la meta che voglia-mo raggiungere, cioè il luogo di arrivo per stabilire
qual è il tragitto migliore in base alle nostre neces-
sità. Capita anche a te di doverti orientare, quando
vai a scuola o quando fai una passeggiata.
I punti di riferimento occasionaliUn metodo efficace per orientarsi è quello di osser-
vare con attenzione alcuni elementi dell’ambiente
e ricordare dove si trovano: una casa, un negozio,
una certa piazzetta o anche l’odore del panificio o il
rumore di un torrente o del treno. Se ci muoviamo
in un ambiente che conosciamo, abbastanza ri-
stretto come il percorso da casa a scuola, con un po’
di attenzione e di memoria non sbaglieremo strada.
Questi elementi dell’ambiente, però, sono diversi a
seconda dei luoghi e delle persone che devonoorientarsi: per questo motivo si dicono punti di ri-
ferimento occasionali.
I punti di riferimento fissiSe dobbiamo orientarci in altre situazioni, per esem-
pio nel mare o in un territorio sconosciuto dove non
ci sono punti di riferimento occasionali, che cosa
possiamo fare? In questi casi è necessario saper
identificare e sfruttare i punti cardinali: si individua-
no facilmente con l’aiuto delle stelle e del Sole e sono
il nord, il sud, l’est e l’ovest. Si tratta di punti immagi-
nari, che indicano una direzione: per esempio, l’est
1 Come localizzare un punto sulla superficiedella Terra
S aper fare L’osservazione e i puntidi riferimento occasionali
La foto raffigura un edificio. Indica che cosa vedi ai quattrolati, per darne la posizione nel suo territorio:di fronte: . . . . . . . . . . . . . . . . . ; sul retro: . . . . . . . . . . . . . .sul lato destro: . . . . . . . . . . . . . ; sul lato sinistro: . . . . . . . . .
● Con una frase descrivi ora la posizione dell’edificio nelsuo spazio:
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
● Ripeti osservazioni analoghe per il tragitto da casa a scuo-la. Punto di partenza: la casa. Che cosa vedi:di fronte: . . . . . . . . . . . . . . . . . ; sul retro: . . . . . . . . . . . . . .sul lato destro: . . . . . . . . . . . . . ; sul lato sinistro: . . . . . . . . .
● Tragitto. Scrivi quali punti di riferimento occasionali uti-lizzi durante il percorso:1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
● Punto di arrivo: la scuola. Che cosa vedi:di fronte: . . . . . . . . . . . . . . . . . ; sul retro: . . . . . . . . . . . . . .sul lato destro: . . . . . . . . . . . . . ; sul lato sinistro: . . . . . . . . .Tutti i tuoi organi di senso sono al lavoro, non solo la vista.
● Quali punti di riferimento riconosci con:udito: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . olfatto: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
tatto: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
● Prova a fare una passeggiata insieme a un tuo compagnclasse; al termine del percorso disegnate entrambi una madell’itinerario segnando su di essa i punti di riferimento chereste impiegare per riprendere il percorso in un’altra occasCi sono differenze nei disegni che avete realizzato? Proa discuterne e a comprendere le ragioni delle differenz
a dest
davan ti
dietr o il castello
a sinistra
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23
indica approssimativamente la posizione del Sole al-
l’alba, l’ovest quella al tramonto. Proprio perché non
sono riferiti a elementi concreti, ma sono immagina-
ri, i punti cardinali valgono per tutti e in tutti i luo-
ghi: per questo vengono chiamati punti di riferi-
mento fissi.
La posizione di un punto sulla Terra Per poter dire con precisione quale sia la posizione
di un punto qualsiasi sulla superficie della Terra, i
geografi hanno pensato bene di avvolgere tutto il
pianeta in una rete di linee immaginarie che si in-
tersecano tra loro.
I paralleliLe linee orizzontali si chiamano paralleli: sono 180,
disposti metà sopra e metà sotto l’Equatore, chia-
mato “parallelo fondamentale”. La distanza di ogni
parallelo dall’equatore si chiama latitudine.
I meridianiI geografi hanno tracciato 360 linee immaginarie
che circondano la Terra passando per i due poli: si
chiamano meridiani.
Anche in questo caso ce n’è uno che funge da riferi-
mento, è il : gli altri me-
ridiani sono disposti metà verso
ovest e metà verso est. La distanza di
ogni meridiano (a est o a ovest) dal
meridiano di Greenwich si chiama
longitudine.
Le coordinate geograficheCome nella “battaglia navale”, la posi-
zione di un luogo sulla Terra può esse-
re individuata da due numeri: la
latitudine e la longitudine. Latitudine
e longitudine si misurano in gradi perché esprimono
il valore dell’angolo tra il centro della Terra e il meri-
diano (o parallelo) considerato. Insieme esse pren-
dono il nome di coordinate geografiche del luogo.
Per esempio:
● le coordinate geografiche di Roma sono 41°80’ di
latitudine nord (41°80’N) e 12°23’ di longitudine est(12°23’E);
● le coordinate geografiche di Helsinki (Finlandia)
sono 60°25’ di latitudine nord (60°25’N) e 25°05’ di
longitudine est (25°05’E);
● le coordinate di Lisbona (Portogallo) sono 38°78’
di latitudine nord (38°78’N) e 9°13’ di longitudine
ovest (9°13’O).meridiano di Greenwich
viene chiamato cdal nome di unalocalità inglese chviene “attraversada questo meridi
A Greenwich, che trova nei pressi dLondra, ha sede famoso osservatoastronomico.
meridian
di Greenw
m e r i d i a n o
d i G r e e n w i c h
Equatore
Roma
Londra
Helsinki
Lisbona
e m i s f e r o b o r e a l e
e m i s f e r o a u s t r a l e
0 15 30 45 50 65153045
0
15
30
45
60
15
30
45
60
Polo Nord
Polo Sud
M e
r i
d i a n o
d i G
r e e n w
i c h
Lo n g i t udine
L o
n g . o v e s t Equatore L o n
g. e s t
N
S
a
b
P
L a t i t u d i n e
n o r
d
L a t .
s u d
L’Equatore è la linea immaginariache corre attorno alla Terra a metàstrada tra il Polo Nord e il Polo Sude divide la Terra in due mezzesfere, o emisferi. Quello che contie-
ne il Polo Nord è l’emisfero borea-le; quello che contiene il Polo Sudè l’emisfero australe.
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24
MODULO 1
P er scoprire dov’è il nord o ilsud, o l’est e l’ovest, rispetto alposto in cui ci troviamo, pos-
siamo usare diversi metodi e stru-menti. Proviamo a vederne alcuni.
Di giorno ci aiutiamo con il Sole A mezzogiorno volgi le spalle al Solee guarda la tua ombra: essa è rivoltaverso il nord (settentrione, mezza-notte). Nella direzione opposta, sitrova il sud (meridione, mezzogior-no). Adesso allarga le braccia: puoicosì individuare alla tua sinistral’ovest (occidente, ponente) e allatua destra l’est (oriente, levante).Questo metodo per individuarepunti fissi di riferimento non è però
del tutto accurato: infatti nelle variestagioni il Sole modifica la propriaposizione. Hai fatto delle prove? Haiincontrato delle difficoltà?
Di notte ci aiutano le stelleUn sistema di riferimento più preci-so è offerto dalle cosiddette stellefisse e in particolare dalla posizionenel cielo notturno della Stella polare,che indica il nord nel nostro emisfe-ro brillando immobile sopra il PoloNord, e della Croce del Sud che,come suggerisce il nome indica il sud
nell’emisfero australe.Sai individuare la Stella Polare?
Usiamo la bussolaEsiste uno strumento con cui possia-mo orientarci anche senza il Sole o lestelle fisse. È la bussola, costituita daun ago magnetizzato libero di ruota-re su un perno. La punta dell’agoindica sempre il nord perché la Terra
è avvolta da un campo magneticofa orientare l’ago verso settentriIn realtà il nord magnetico dTerra, verso cui si orienta l’ago, coincide perfettamente con il ngeografico e questa piccola differsi chiama “declinazione magnet
Questa è una “bussola goniomeitaliana”, un modello caratterizzda un mirino con lente.È uno strumento di precisione cin abbinamento a una carta topgrafica, permette di calcolare ledistanze tra il punto di osservaze altre località circostanti.
NORD
EST
OVEST
SUD
S aper di più Come individuare i punti cardinali
Orsa Maggiore
Orsa Minore
Stella Polare
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25
Gli spazi intorno a noi
Per ogni luogo indicato individua il meridiano più vicino (latitu-dine) e il parallelo più vicino (longitudine). Ricorda di aggiun-gere nord o sud se il punto si trova nei pressi di un parallelo anord o a sud dell’Equatore e poi di aggiungere est o ovest se ilpunto si trova vicino a un meridiano a est o a ovest del meridia-no di riferimento che è quello di Greenwich in Inghilterra.
Sulla carta dell’Italia indica le coordinate geografiche dei seguen- ti luoghi, approssimate secondo il reticolo disegnato qui a fianco.
Milano: gradi …… latitudine; …… gradi …… longitudine ……
Roma: …………... …………...; …………... …………...
Bari: …………... …………...; …………... …………...
Palermo: …………... …………...; …………... …………...
Sul planisfero, qui in basso, indica le coordinate geografiche tra
cui sono compresi i continenti della Terra.
Europa: tra gradi ...... latitudine ..... e gradi ..... latitudine .....;
tra gradi ...... longitudine ...... e gradi ...... longitudine ......
Asia: …………... …………... e …………... …………...;
…………... …………... e …………... …………...
America: …………... …………... e …………... …………...;
…………... …………... e …………... …………...
Africa: …………... …………... e …………... ………
…………... …………... e …………... …………...
Oceania: …………... …………... e …………... ………
…………... …………... e …………... …………...
S aper fare Leggiamo le coordinategeografiche
Roma
Milano
42°
43°
44°
45°
46°
47°
41°
40°
39°
38°
37°
12° 13° 14° 15° 16° 17° 11°10°9°8°
12° 13° 14° 15° 16° 17° 18°11°10°9°8°7°
Palermo
Bari
E U R O PA
AMERICASETTENTRIONALE
AMERICAMERIDIONALE
A F R I C A
A S I A
O C E A N I A
Equatore
0° 20° 40° 60° 80° 100° 120° 140° 160°20°40°60°80°100°120°140°160°
0°
20°
40°
60°
80°
100°
120°
140°
160°
20°
40°
60°
80°
100°
120°
140°
160°
0°
20°
40°
60°
20°
40°
Stati Uniti Cina
Australia
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MODULO 1
La cartografia fornisce al geografo gli strumenti
principali per le sue indagini: le carte geografiche e
le carte tematiche. Si tratta di disegni schematici
che raffigurano tutta la Terra o parti di territorio,
con una differenza:● le carte geografiche cercano di descrivere tutti
gli elementi più importanti presenti nel territorio;
● le carte tematiche si concentrano su un solo ar-
gomento, per esempio gli elementi fisici come i
monti e i fiumi, e possono rappresentare anche ar-
gomenti non “visibili” sul territorio, per esempio la
produzione di mele annua di ogni regione italiana.
Le caratteristiche delle carte geograficheLa carta geografica è una rappresentazione simbo-
lica , in quanto gli elementi del paesaggio non sono
disegnati come appaiono nella realtà, ma vengonoraffigurati con l’uso di simboli convenzionali.
Facciamo subito due osservazioni:
1) una carta non può avere la stessa dimensione
del territorio. Lo spazio deve essere rimpicciolito,
ridotto in modo proporzionato, rispetto all’area
che vogliamo rappresentare;
2) poiché la carta è rimpicciolita, non si può inseri-
re tutto quello che esiste sul territorio: il cartogra-fo, che disegna le carte, deve selezionare cosa collo-
care e cosa trascurare.
La scala di riduzionePer mantenere sulla carta le proporzioni del territo-
rio che si vuole raffigurare si usa la scala di riduzio-
ne, che viene indicata in ogni carta geografica con
numeri, per esempio 1:50 000. Questa scritta si leg-
ge così: “Scala uno a cinquantamila ”. Significa che
a un centimetro disegnato sulla carta, corrispondo-
no cinquantamila centimetri (cioè 500 metri, se fai
l’equivalenza) sul terreno reale. Possiamo rappre-sentare lo stesso concetto con un segmento che ci
indica che ogni centimetro della carta corrisponde
a 0,5 chilometri sul terreno.
2 Leggere il territorio attraverso le carte
PortovenereLerici
Sarza
Levanto
Sestri Levante
Portofino
Sta.Margherita
G.-NerviG.-Voltri
Sassello
Varazze
Cairo Montenotte
Finale Ligure
Vado Ligure
Loano
Albenga
Alassio
Diano MarinaTaggia
Bordighera
Ronco Scrivia
La Spezia
ChiavariSavona
GENOVARapallo
Imperia
SanremoVentimigliakm
0 20
M a r L i g u r e
P
i
e
m
o
n t e
F
R
A
N C
I A
G o l f o
d i G e n o v a
2200
M. Saccarello
Colledi Nava
941
MONACO
Lombardia
1799
M. Maggiorasca
C. della
Scoffera
678
Passodei Giovi
472Passo delTurchino
532
Colle diCadibona
435
E m i l i a
- R o m
a g
n a
T o
s
cP. del Bracco
613
M a g r a
V a r a
1386
M. Settepani
B o r m i d
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S c r i v
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L a v a g n a
Cinque TerreA
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Ar r o s c i a
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L e
v a
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e
R i v
i e
r a
d i
P
o n
e
n
t e
M. Beigua
1287
oltre 2000 metri
Autostrade
Strade principali
Ferrovie principali
città con oltre 500 000 ab
da 100 000 a 500 000 ab
da 50 000 a 100 000 abit
da 25 000 a 50 000 abita
meno di 25 000
altimetria
da 1500 a 2000 metri
da 500 a 1500 metri
da 0 a 500 metri
da 0 a -50 metri
batimetria
da -50 a -100 metri
da -100 a -200 metri
da -200 a -500 metri
da -500 a -1000 metri
da -1000 a -2000 metri
oltre -2000 metriConfine provinciale
Confine regionale
Confine statale
Porti principali
Aeroporti principali
Passi
Cime montuose
Fiumi
435
1386
Laghi
La legenda di una carta comprende il signi-ficato di tutti i simboli con cui si raffigura il territorio, simboli che variano da carta acarta. Tuttavia esistono alcune regole“comuni” che aiutano nell’inter-pretazione. È il caso dei simboli
usati per strade, autostradee linee ferroviarie.
La legenda di una carta
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Gli spazi intorno a noi
Osserviamo le diverse scale grafiche riprodotte nellascheda a destra, in una carta 1:25 000, 1 cm sullacarta corrisponde a 25 000 cm nella realtà. Se osser-vi la carta nella pagina qui a fianco e vuoi saperequanti chilometri ci sono tra Imperia e Genova, saràsufficiente misurare la distanza in centimetri sullacarta e moltiplicarla per il valore della scala.
In questo caso, dato che la scala è 1:1 200 000 saràcm 8,5 moltiplicato per 1 200 000 = 10 200 000
cm ossia 102 km.
Questa è una misurazione in linea d’aria (valida, magari, per lerotte aeree). Però, le strade, le ferrovie, i fiumi in realtà sonopieni di curve. Come fare? Bisogna prendere un cordino e so-vrapporlo, curva dopo curva, al percorso disegnato sulla carta.Per esempio, se rifai la misurazione precedente seguendo fedel-mente la strada, ti accorgi che ci sono circa 9,5 cm.
Quale distanza misuri tra Imperia e La Spezia?
In linea d’aria: cm ....... e quindi km .......
Lungo la linea di costa: cm ....... e quindi km .......
Per capire come si riduce in sfacciamo un esempio pratico.
1 Appoggia sul reticolato grauna moneta da due euro (oppa tua scelta, il cappuccio di unro o un oggetto che non debda nessun lato) e con la m
tracciane il bordo. Potrai vesubito che, in alcuni punti, quperimetro dell’oggetto realcrocia le linee del reticolato drato.
2 Abbandona ora l’oggetto e riporta nel riquadro piccpunti in cui il perimetro delgetto incrocia la quadrettat
Congiungi i punti cercando dre una forma simile a quellal’oggetto reale e avrai otteuna figura in scala, proporzionrimpicciolita per la precisiovolte rispetto all’originale.
S aper fare Come si riduce in scala
10 u
10 u
20 u
20 u
scala 1:2scala 1:1
Dalla scala alla carta 01:25 000
1:250 000
1:50 000
1:500 000
1:100 000
1:1 000 000
0
1
10 2
0
0
2
20 4
0
0
4
40 8
A B
Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara
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28
MODULO 1
3 Ci sono vari tipi di carte geografiche
Le carte geografiche possono avere differenti scale
di riduzione. Quando varia la scala di riduzione va-
ria anche la superficie rappresentata: in pratica, più
è grande il secondo numero della scala e più grande
è la porzione di superficie terrestre rappresentata.
Per esempio:
● la scala 1:10 000 indica che 1 cm sulla carta cor-
risponde a 10 000 cm sul territorio reale (100 metri);
● la scala 1:500 000 significa che 1 cm sulla carta
corrisponde a 500 000 cm sul territorio reale (5 km).
Il cartografo deve scegliere la scala di riduzione più
opportuna a seconda di che cosa vuole rappresen-
tare nella carta.
Le piante e le mappeCon la scala fino a 1:15 000 vengono realizzate le
piante e le mappe, che raffigurano piccole aree di
territorio. Sono le mappe turistiche, catastali e dei
piani regolatori delle città, le mappe di zone rurali e
di terreni agrari. Servono per la gestione quotidianadel territorio (per esempio riparazione di fognatu-
re, di acquedotti, stesura di linee telefoniche...).
Le carte topograficheLe carte topografiche giungono fino alla scala di
1:150 000 e rappresentano zone limitate di territo-
rio con grande dettaglio. Vanno dalle carte che rap-
PIAZZETTA
D’OSSUNA
PIAZZA
S. ANNA
AL CAPO
PIAZZA
S. COSMO
PIAZZA S.S.40 MARTIRI
ALLA GUILLA
PIAZZA
DELLA VITTORIA
PIAZZA DEL
PARLAMENTO
PIAZZA
CONCEZIONE
PIAZZA
NOVIZIATO
PIAZZA
PAPIRETO
PIAZZA
BEATI PAOLI
PIAZZA
INDIPENDENZA
PIAZZA
VITTORIO EMANUELEORLANDO
P IA Z ZA
D. P E RA
N N I
PIAZZA
DELLA PINTA
PIAZZADELLA
CATTEDRALE
PIAZZAS. GIOVANNIDECOLLATO
PIAZZA
DEGLI
ARAGONESI
PIAZZASETTE
ANGELI
PIAZZAMONTEDI PIETÁ
PIAZZA
STIGMATE
PIAMANBAR
PIAZZA
A. VANNI
P I A Z Z A S . V
I T O
PIAZZA DELGALLINAIO
PIAZZAS. GREGORIO
PIAZZA
PORTA CARINI
PORTA
NUOVA
PORTA
DI CASTRO
Cattedrale
Palazzo di Giustizia
Palazzo dei Normanni
Cappella Palatina
Palazzo d’Orleans
S. Giovanni degli Eremiti
Palazzo Arcivescovile
S.Mariadi Gesù
SS.Cosimae Damiano
Madonna della Mercede
S.Elena eCostantino
la Pinta
S.Maria di Monte Oliveto
S.Cristina La Vetere
S.Maria Maddalena
Ex Chiesa di S.Paolo Apostolo
Chiesa del Noviziato
S.Ippolito
PalazzoSclafani
Bibli Regi
S.Marco
Sant’Agostino
Sant’O
Montevergini
Sant’Ignazio
S.Agataalla Guilla
SS.Annunziataalle Balate
Ospedale dei Bambini
Palazzo del Monte di Pietà
Statua di Filippo V
S.Gregorio
PalazzoGuccia
S.FrancescoSaverio
C O R S O
V I T T O
R I O E M
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P A P I R E T O
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D E S C H
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V I L A C U
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D E L B A
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VILLA
BONANNO
PALERMO
scala 1 : 7 500
Pianta
scala 1 : 80 00
Carta topografica
Abitare il Mondo 1 © 2012 De Agostini Scuola S.p.A. - Novara
7/23/2019 De Agostini - Abitare il mondo - preview libro geografia
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4 Raffigurare il rilievo del territorio sulle carte
30
MODULO 1
Osserva la carta con l’altimetria a colori: è più elevato il
punto C oppure il punto D? .........................................
Perché?........................................................................
Il rilievo del territorio è costituito dalle montagne,
dalle colline, dalle valli e anche dalle depressioni,
cioè le terre situate sotto il livello del mare.
Come si possono rappresentare questi elementi “in
rilievo” su una carta piatta? Gli antichi autori di car-te disegnavano i monti in prospettiva, come piccoli
mucchietti di terra, ma erano molto imprecisi. Oggi
i cartografi utilizzano le curve di livello o isoipse.
I colori possono rappresentare il rilievoNelle carte fisiche ogni colore raffigura un certo li-
vello altimetrico, come è riportato nelle rispettive
legende. In corrispondenza dei rilievi della stessa
altezza, il colore è il medesimo.
Più si sale, più il colore marrone diventa scuro. Il
verde indica le pianure e diventa più scuro nelle de-
pressioni; l’azzurro indica i fiumi, i laghi e il mare.Più l’azzurro diventa scuro, verso il blu, più il mare
diventa profondo (osserva la carta della Toscana).
Cecina
C a n . d i P i o m
b i n o
Le Cornate106
Formiche di Grosseto
A p p e n n i n o T o s
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903
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dell'Abetone
1388
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M. Cimone2165
C
da 0 a -50 m
da -50 a -100 m
da -100 a -200 m
da -200 a -500 m
da 0 a 200 m
da 200 a 500 m
da 500 a 1000 m
da 1000 a 2000 m
oltre 2000 m
altimetria
batimetria
S aper fare L’altimetria a colori
Il rilievo può essere rappresen- tato come se fosse i lluminatoda un fascio di luce inclinato di45° rispetto alla verticale e ingenere proveniente da sinistra.In questo caso il rilievo risulte-rà più o meno illuminato esat-
tamente come lo si vedrebbenella realtà. Per creare questoeffetto di luce e ombre si usalo sfumo, una tinta sfumatapiù o meno scura (figura A).Talvolta questa tecnica vienecombinata con un fine trat-
teggio che rende più evidenteil rilievo.Questa tecnica si può abbinarecon i colori delle tinte altime-triche. Nella figura B, lo stesso
territorio è raffigurato median- te fasce diverse di colore.Questo è un sistema approssi-mativo poiché dà un’idea delleforme, non delle altitudini.
La tecnica dello sfumo
A B
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31
Gli spazi intorno a noi
Sei a Sappada, una località in provincia di Belluno al confine tra Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Austria, nelle Dolomiti orien- tali. Vuoi fare una passeggiata lungo il sentiero che conduce alrifugio Monte Siera. Sai che la scala della carta è 1 : 25 000 eche il nord della carta è sempre posto sul lato in alto.
Come orientarsi.In quale direzione cammini?
Prevalentemente nord est sud ovest
Riconoscere la scala delle carte.
Quale distanza c’è tra Sappada e il rifugio Monte Siera?
Cm ....... e quindi km .......
Poiché si cammina a circa 3 km all’ora, la tua gita potrà dura-
re circa ....... ore.
S aper fare Una carta per ogni uso
isoipsa
B
A
Come si ottengono le curve di livelloPer ottenere le curve di livello si intersecano i rilievi
con tanti piani, equidistanti, paralleli e piatti (cioè
paralleli al livello del mare), proprio come se affet-
tassimo un salame con fette dello stesso spessore. I
contorni delle “fette” sovrapposte, dalla più grande
alla più piccola, formano le curve di
livello. Ognuna di esse unisce tuttii punti di un territorio
con la medesima altez-
za sul livello del mare.
La carta deve ripor-
tare nella legenda
il dislivello che
separa una cur-
va dall’altra.
Sopra, la carta di un territorio montano caratterizzata dalle isoipse
A sinistra, il disegno esemplifica le curve di l ivello o isoipse.Osservandolo con attenzione sai dire se i pendii sono più ripidi nel pA oppure nel punto B? Perché?
M. Pessina
Pizzo Massi
2 0 0 0
1 5 0 0
1 0 0 0
1 5 0 0
Valcrispi
Solandi
Borgopaglia
1 5 0 0
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La tabella in basso presenta i dati relativi alla densità degli abitanogni regione d’Italia, ossia quante persone abitano in media in unlometro quadrato di territorio. L’Italia non è tutta popolata allo stmodo: ci sono regioni fittamente abitate e altre dove gli abitanti più scarsi.Seguendo le indicazioni scritte nella legenda qui sotto e aiutandotiun atlante per individuare le varie regioni, colora ogni regione co
tinta corrispondente al valore nella legenda.
S aper fare Costruiamo una cartatematica
Legenda:
= da 30 ab./km2 a 100 a
= da 101 ab./km2 a 150 a
= da 151 ab./km2 a 250 a
= da 251 ab./km2 a 450 a
Valle d’Aosta 38
Piemonte 171
Liguria 297
Lombardia 400
Trentino-Alto Adige 73
Veneto 259
Friuli-Venezia Giulia 154
Emilia-Romagna 191
Toscana 158
U b i 3
Marche 158
Lazio 345
Abruzzo 122
Molise 72
Campania 426
Puglia 210
Basilicata 59
Calabria 132
Sicilia 195
S d
REGIONI D’ITALIA: densità media degli abitanti (ab./km2)
Le carte tematiche ci aiutano a vebene i fenomeni e a raccontarli con
facilità. Puoi provare anche tu.
Osserva la carta che hai realizzato spondi alle seguenti domande.
La densità della popolazione è ugua
tutta Italia? ...................................
....................................................
Quali zone sono più fittamente abita
....................................................
....................................................
....................................................
Quali zone sono meno densamente
polate?..........................................
....................................................
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