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BENESSERE & NATUROPATIA
Corso Base
di
Iridologia Diatesica & Psicosomatica del dott. Rocco Carbone
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PROGRAMMA
Prima parte
Sommario
INTRODUZIONE
STORIA
RICHIAMI DI ANOTOMIA E FISIOLOGIA
SEGNI GENERALI
COLORAZIONE
Macchie
Eterocromia
Sovrapigmentazione
EVOLUZIONE PATOLOGICA
MODIFICABILITÀ DEI SEGNI IRIDOLOGICI
TRAMA
SEGNI DI CEDIMENTO DELLA TRAMA
Ogive
Cripte
SEGNI SOVRAPPOSTI ALLA TRAMA
Capelli
Filo d’argento
Fibre radiali vascolarizzate
Fibra radiale deviante
Fibra trasversale
DISTONIA NEUROVEGETATIVA
VESTIGIA EMBRIONALI
PRESENZA DI VASI SULLA SCLERA
BIOTIPI IRIDOLOGICI
COLORAZIONE
BIOTIPO LINFATICO O FIBRILLARE
Biotipo puro (linfatico-allergico)
Biotipo idrogenoide
Biotipo dell’acido urico
Biotipo neurogeno
BIOTIPO EMATOGENO
BIOTIPO MISTO (BILIO-PANCREATICO)
COSTITUZIONI CORRELATE A TUTTI I BIOTIPI
Debolezza del tessuto connettivo (DTC)
Soggetto ghiandolare
DIATESI IRIDOLOGICHE
LA DIAGNOSI BIOENERGETICA
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Seconda parte
ANALISI IRIDOLOGICA
LA PUPILLA
Fuga
Ovalizzazione
Appiattimento
C1 (ORLO PUPILLARE)
C2 (ZONA DELLO STOMACO)
C3 (PIANO PUPILLARE/AREA GASTRO-
INTESTINALE)
Tabelle delle possibili conformazioni del C3
C4 (COLLARETTO)
Tipi di rilievo dell’iride (angolo di Fuchs )
Segni di avitaminosi (deducibili dal C4)
C5 (CIRCOLAZIONE)
Vascolarizzazione
C6 (ZONA CILIARE)
Anelli di crampo
Raggi solari
S.N.C.
Zona cardiaca
Calcoli biliari
Fegato-milza
Pancreas
Prostata/utero
Reni
Retto
Vescica
C7 (ANELLO SODICO)
C8 (ANELLO LIPIDICO)
ANELLO PSORICO
VESTIGIA EMBRIONALI
IRIDOLOGIA PSICOSOMATICA
APPENDICE
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PRIMA PARTE
Introduzione
L’iridologia si propone di fornire una formazione conoscitiva iridologia, di supporto a tutti i professionisti
del benessere: naturopata, chiropratico, osteopata, operatore shiatsu, riflessologo, erborista, e a tutti
coloro, anche professionisti della salute, comunque interessati ad una visione unitaria dell’uomo,
integrale, del suo corpo e della sua essenza olistica.
Il corso base di iridologia si sviluppa su due weekend intensivi, l’obiettivo formativo del corso è mirato ad
una conoscenza di base; e per assumere una sensibilità diagnostica percettiva dei segni della
comunicazione che il corpo dispone e propone a tutela della propria integrità.
Storia
Le prime osservazioni sull'occhio e sull'iride come elementi fondamentali per indagare gli aspetti fisici,
psichici e spirituali dell'uomo si trovano in antichi testi sia orientali che occidentali.
In antiche opere di medicina indiana e cinese, le più antiche delle quali risalenti al 2000 AC, sono presenti
osservazioni sistematiche sull'occhio di rilevanza iridologia, anche se inserite in un contesto concettuale
assai diverso dal nostro e quindi di difficile comprensione per chi non abbia conoscenza del pensiero e
delle dottrine mediche dell'antico oriente (ad es. la medicina ayurvedica).
Riferimenti all'occhio e all'iride sono presenti nella Bibbia, negli scritti ippocratici e in molti altri testi: si
tratta però di osservazioni generiche , non sistematiche e quindi non organizzate in un sapere unitario.
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Le prime osservazioni sistematiche sull'occhio e sull'iride di rilevanza iridologia noi le abbiamo individuate
negli antichi testi di fisiognomica.
Il più antico testo di fisiognomica giunto fino a noi completo è stato attribuito ad Aristotele (384-322 A
.C.)
La fisiognomica fu coltivata in epoca romana, per tutto il Medio Evo ed ebbero grande fioritura durante il
Rinascimento:l'opera più rilevante di questo periodo è ''Della fisionomia dell'uomo'' di Giovan Battista Dalla
Porta, pubblicata nel 1586.
Nel 1670 Fillip Meyens pubblicò ''Phisiognomia medica'' che contiene osservazioni dettagliate sull'iride,
compresa una prima mappa di proiezione degli organi, secondo quanto è riportato in molti testi di
iridologia, che fra l' altro indicano erroneamente come titolo dell'opera ''Chiromantia medica”.
Fondatori dell'iridologia moderna vengono considerati Ignaz Von Peczely di Budapest (1826-1911) e lo
svedese Nils Liljequist(1851-1936).
Secondo quella che probabilmente è soltanto una leggenda Ignatz Von Peczely,
ancora bambino, catturò un gufo o una civetta con una zampa spezzata e notò una
diradazione della trama nella parte inferiore dell'iride del volatile. Da questa prima
osservazione avrebbe intuito la possibile correlazione tra segni sull’iride e patologie,
congettura confermata da numerose osservazioni successive. Nils Liljequist, pastore
protestante svedese, rilevò come la somministrazione di alcuni farmaci modificassero
il cromatismo dell’iride. Si ascrive pertanto a Ignatz Von Peczely la scoperta
dell’importanza diagnostica delle alterazioni morfologiche dell’iride e a Nils Liljequist la scoperta della
rilevanza per la diagnosi delle alterazioni cromatiche: si suole dire che il primo è il padre della
"patografia" e il secondo della "patocromia"
Fra i primi autori ricordiamo: Schlegel, allievo di Liljequist,e Thiel.
Fra i maggiori esponenti della scuola tedesca ricordiamo: Schnabel, Deck, Angerer.
Della scuola francese: Vannier, Jausas, Bourdiol.
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Della scuola americana: Jensen, Wolf.
In Italia i primi ad interessarsi di iridologia furono Luigi Costacurta e Sigfried Rizzi. Luigi Costacurta ha
divulgato in Italia le concezioni di E. Lazaeta, ed ha pubblicato il primo libro di iridologia in Italia
(L’Iridologia, 1979,Costacurta Editore – Conegliano Veneto). Siegfried Rizzi ha sottolineato l’importanza
dell’orlo pupillare interno ed ha sviluppato l’iridologia in un ottica volta ad individuare il rimedio
omeopatico.
Emilio Ratti ha pubblicato il secondo libro di iridologia in Italia, nel 1981: Iridologia. Trae spunto dal libro
di J. Deck: Principi di iridodiagnosi.
Sebastiano Magnano costituisce nel 1985, nell’ambito dell’Associazione Scuola della Salute, il Centro
Italiano di studi ibridologici per la diffusione e la pratica dell’iridologia in Italia. Approfondisce gli aspetti
olistici dell’iridologia ed è il fondatore dell’indirizzo psicodiagnostico in iridologia, che permette una
lettura ampia e complessa della personalità, paragonabile a quella ottenibile con l’esame grafologico o con
un test proiettivo.
Ha descritto il suo metodo nel libro "Iridologia Psicologica" pubblicato nel 1993.
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ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL’OCCHIO
DESCRIZIONE
Per facilitare la comprensione del nostro organo della vista, possiamo paragonarne il funzionamento a
quello di una macchina fotografica. La struttura di sostegno è assicurata dalla sclera (il “bianco”
dell’occhio), tessuto compatto e robusto che fa da guscio di protezione. Le componenti trasparenti, vere e
proprie lenti naturali incaricate della messa
a fuoco, sono due: la cornea (che fa da
obbiettivo) e il cristallino (che focalizza
l’immagine); tra le due agisce l’iride, l’anello
muscolare che stabilisce il colore dell’occhio
e che delimita un foro rotondo centrale (la
pupilla) che, come il diaframma della
macchina fotografica, si stringe e si allarga
in modo automatico, regolando la quantità
di luce che entra dentro l’occhio.
L’accomodazione è un meccanismo di messa
a fuoco automatico che, nel soggetto
giovane (sotto i 45 anni), agisce
modificando istantaneamente la forma del
cristallino in base alla distanza dell’oggetto
che si sta osservando consentendo così una
corretta focalizzazione degli oggetti.
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SCLERA
La sclera o bianco dell’occhio, è la membrana più esterna e robusta dell’occhio composta da tessuto
fibroso connettivale; nella parte anteriore dell’occhio diventa trasparente e curva come un vetro d’orologio
e prende il nome di cornea.
È la prima lente naturale che la luce incontra, è determinante che sia trasparente e di forma sferica; dalla
cornea non perfettamente sferica può dipendere l’astigmatismo.
CONGIUNTIVA
La congiuntiva è la mucosa trasparente che ricopre la superficie
interna delle palpebre e si riflette sulla superficie anteriore del globo
oculare.
Il suo nome deriva dal fatto che tale mucosa congiunge
anatomicamente le palpebre con il globo oculare. Da questa giunzione
vengono a crearsi tre fornici ed una plica che consentono alle palpebre
ed al globo oculare un'ampia possibilità di movimento
indipendentemente l'uno dall'altro.
Anteriormente il sacco congiuntivale è aperto all'esterno e tale
apertura corrisponde alla fessura interpalpebrale.
La congiuntiva presenta immunoglobuline e tessuto linfoide, per cui è
in grado di esercitare capacità difensive nei confronti degli agenti
esterni grazie all'attivazione della risposta immunitaria .
Inoltre esercita una funzione protettiva nei confronti del bulbo oculare
in quanto contribuisce alla formazione del film lacrimale.
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CORNEA
La cornea è la membrana trasparente che costituisce la porzione anteriore
dell'occhio; posteriormente si continua con la sclera. A causa del suo raggio
di curvatura nettamente inferiore a quello della sclera essa sporge in avanti
rispetto a quest'ultima.
La cornea rappresenta la struttura con il maggior potere refrattivo del
sistema visivo, avendo un potere diottrico pari all'incirca a 43 diottrie, e
contribuisce, insieme al cristallino, a far convergere i raggi luminosi sul
piano retinico, consentendo così la corretta messa a fuoco delle immagini.
Le caratteristiche principali della cornea sono rappresentate da trasparenza,
specularità, avascolarità. In condizioni normali la cornea possiede un
contenuto in acqua pari al 75~8O%.
La cornea è una membrana trasparente priva di vasi ma ricchissima di fibre
nervose. Essa è bagnata continuamente dal film lacrimale che aderisce alla sua superficie. L’interfaccia film
lacrimale-superficie corneale costituisce la lente convergente più potente dell’occhio umano.
La cornea ha uno spessore di circa 1 mm ed è composta dall’esterno all’interno da 5 strati: 1) un epitelio
pavimentoso (stratificato), 2) la membrana di Bowman, 3) lo stroma, 4) la membrana di Descemet, 5)
l’endotelio. La stabilità del film lacrimale e la trasparenza della cornea sono essenziali per la visione.
Dietro la cornea si trova la camera anteriore che è riempita di un fluido chiaro chiamato umor acqueo.
Trauma od infezioni possono causare la formazione di opacità permanenti di questa lente naturale, che
perdendo la trasparenza limita la visione.
Minime variazioni di tale percentuale possono condurre ad una sua imbibizione (edema) con conseguente
perdita della trasparenza. Il sintomo dominante dell'edema corneale è rappresentato dalla diminuzione
visiva, ed è spesso associato a dolore e fastidio oculare dovuti all'irritazione delle fibre nervose sensitive.
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IRIDE
L'iride costituisce un diaframma, di circa 12 mm di diametro e 0,5 mm di spessore, che separa la camera
anteriore dell'occhio da quella posteriore. Presenta nella zona centrale, lievemente spostato nasalmente,
un forame circolare: la pupilla, il cui diametro varia a seconda dello stato di contrazione o rilasciamento
dei muscoli costrittore e dilatatore pupillari.
In condizioni di riposo il diametro pupillare medio è di 3 mm.
Il colore dell'iride, determinato geneticamente, è responsabile di uno dei
caratteri fisionomici più importanti: il colore degli occhi.Dipende dal grado di
densità dello stroma irideo, di colore grigio neutro, e dalla quantità del
pigmento irideo; così il colore azzurro è dato da uno stroma lasso con scarsa o
assente pigmentazione, il colore marrone da uno stroma denso con
abbondante pigmentazione e il colore verde da uno stroma lasso con
abbondante pigmentazione.
Sono ovviamente possibili numerose varianti intermedie.
L'iride svolge un ruolo ottico fondamentale modificando la grandezza pupillare
e regolando quindi la quantità di luce ammessa all'interno del bulbo oculare; il
pigmento irideo costituisce una barriera ai raggi luminosi limitando l'abbagliamento. Inoltre la contrazione
pupillare consente di aumentare la profondità di campo e di limitare l'aberrazione sferica e cromatica.
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CRISTALLINO:
il cristallino è una lente biconvessa, trasparente, posta tra l'iride ed il corpo vitreo e mantenuta in situ da
un anello sospensorio anulare ancorato alla parete del bulbo oculare. La sua funzione fondamentale è di
far convergere i raggi luminosi sul piano retinico e consentire quindi, grazie
al suo potere diottrico di 14 diottrie e grazie al suo potere di accomodazione,
una costante focalizzazione delle immagini sulla retina.
La patologia del cristallino si traduce nella maggior parte dei casi in una
perdita della sua trasparenza e, di conseguenza, in una riduzione della
funzione visiva (cataratta).
Le proprietà del cristallino sono:
1. La trasparenza dovuta al fatto che le fibre che lo compongono hanno una
disposizione regolare e parallela e che sono a loro volta composte da
molecole di proteine che hanno una sequenza regolare.
2. La rifrazione che consente ai raggi luminosi di convergere ed essere
focalizzati sul piano retinico.
3. L' accomodazione, che è la capacità che ha il cristallino di modificare il suo potere diottrico in modo da
consentire la messa a fuoco sul piano retinico di oggetti posti a differenti distanze.
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CORPO VITREO
il corpo vitreo è una formazione di consistenza gelatinosa, trasparente, incolore, sprovvista di vasi e nervi,
perfettamente modellata sulle pareti che la circondano, che riempie la parte
posteriore del bulbo oculare.
La trasparenza vitreale è data dal suo elevato contenuto di acqua (99%), dalla
presenza di componenti solidi inferiori alla lunghezza d'onda della luce
visibile e dalla sua capacità fisiologica di barriera al passaggio di sostanze
all'interno della cavità; la sua alta percentuale di idratazione è dovuta alla
disposizione delle molecole di acido ialuronico che assumendo una forma a
gomitolo, riescono a legare acqua fino a più di cinquanta volte il loro peso.
Il vitreo, comunque, risente dello stato di idratazione corporeo.
Le caratteristiche anatomiche e fisico-chimiche del vitreo gli permettono di
svolgere numerose funzioni. Esso è un mezzo di rifrazione, contribuisce al
mantenimento della tensione oculare ed interviene nel metabolismo del
cristallino e della retina.
Le sue proprietà viscoelastiche gli consentono di resistere ad improvvise deformazioni tale da renderlo
funzionalmente simile ad un cuscinetto, preservando la retina ed il cristallino da eventuali traumi.
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RETINA
la retina è la tunica nervosa che tappezza la parete interna del bulbo oculare. Essa è deputata alla
ricezione degli stimoli luminosi, alla loro trasformazione in segnali nervosi e quindi alla trasmissione degli
stessi alle strutture cerebrali.
La retina viene suddivisa in una zona centrale e una zona periferica.
La prima (macula) è deputata alla visione distinta e alla visione dei colori in
condizioni di illuminazione diurna (fotopica), la seconda è deputata alla
visione notturna (scotopica).
I coni ed i bastoncelli sono gli elementi nervosi deputati alla
trasformazione dello stimolo luminoso in un impulso elettrico. Si calcola
che nella retina umana siano presenti circa 7 milioni di coni e 120 milioni
di bastoncelli.
La concentrazione dei primi è massima nella zona centrale mentre i
bastoncelli raggiungono la maggiore densità a circa 20° dalla zona
centrale.
I bastoncelli sono specializzati nella visione a bassa luminanza e periferica.
I coni sono invece deputati alla visione centrale altamente discriminata e dei colori.
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MACULA:
la macula è quella porzione centrale della retina del diametro di circa 5 mm, posta
approssimativamente a 4 mm temporalmente e 0,8 mm inferiormente dal centro del
disco ottico. Presenta nella zona centrale una depressione del diametro di 1,5 mm
detta fovea.
Il nome completo è quello di macula lutea, e deriva dal riflesso di colore giallo vivo
che si evidenzia all'esame oftalmoscopico; è dovuto all'elevata quantità di pigmento
xantofillico presente in questa regione.
Sebbene tutta la retina sia coinvolta nell'acquisizione delle immagini, nella zona
centrale vi è la massima densità di fotorecettori il che consente di percepire i
dettagli più fini delle immagini.
NERVO OTTICO
il nervo ottico è struttura nervosa che mette in collegamento la retina con la
corteccia cerebrale visiva. È lungo circa 5 cm, ha un diametro che varia tra i
3 ed i 7 mm ed è costituito da circa 1 milione di fibre nervose.
Queste fibre, provenienti dalla retina, convergono tutte in una zona al polo
posteriore del bulbo oculare e danno origine alla papilla ottica che
corrisponde quindi alla porzione iniziale del nervo ottico.
La funzione del nervo ottico è rappresentata dalla corretta trasmissione
dello stimolo luminoso raccolto dai fotorecettori retinici fino alle cellule
ganglionari e da qui alla corteccia visiva cerebrale.
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MUSCOLI EXTRAOCULARI
i movimenti del bulbo oculare si effettuano mediante l'azione combinata di 6 muscoli.
Quattro muscoli retti: retto superiore, retto inferiore, retto esterno (o laterale) e retto interno (o mediale).
Due muscoli obliqui: obliquo superiore (o grande obliquo) ed obliquo inferiore (o piccolo obliquo).
I muscoli extraoculari, tranne l'obliquo inferiore, costituiscono un insieme anatomico, a forma di cono, il
cui apice si inserisce sul fondo dell'orbita e la cui base è rappresentata dall'inserzione sclerale dei muscoli
sul bulbo. Quando si esegue un movimento oculare, non è un solo muscolo che compie l'azione di
muovere il bulbo in una particolare direzione, bensì sono tutti i muscoli ad essere direttamente coinvolti,
in quanto mentre alcuni si contraggono altri si rilasciano.
Lo scopo finale di una corretta esecuzione dei movimenti oculari è quello di seguire le immagini e
mantenerle sulla retina per consentirne la fusione a livello corticale ed ottenere un'immagine
tridimensionale del mondo esterno.
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PRELIMINARI D’IRIDOLOGIA
Premessa
L'iridologia è la lettura della morfologia e del cromatismo dell'iride come fonte di informazioni relative
all'organismo nella sua integrità: aspetti psichici e fisici ereditari, costituzionali ed acquisiti, sia normali
che patologici.
L'indagine iridologia permette quindi di delineare un quadro completo del soggetto esaminato che
comprende caratteristiche e condizioni generali ( personalità, vitalità, difese immunitarie, stress, ecc.) e
condizioni di singoli apparati ed organi, patologie pregresse e patologie in atto.
L'iridologia permette quindi: una diagnosi psicologica, una diagnosi biotipologia o di costituzione, una
diagnosi energetica e una diagnosi d'organo.
Sviluppando una diagnosi olistica e sistemica l'iridologia risponde alle esigenze delle terapie e delle
metodiche naturali, che richiedono informazioni su aspetti generali dell'individuo, considerato una unità, e
non sulle condizioni dei singoli organi.
La diagnosi olistica non è una diagnosi che rientra nella preparazione e nella tradizione della medicina
accademica e non è volta ad individuare malattie ma squilibri generali e insufficienze energetiche, non per
curare, ma per programmare una qualità di vita più confacente al soggetto esaminato.
L’iridologia come scienza
L’iride è un muscolo innervato dal sistema ortosimpatico e parasimpatico > dalle pieghe e dalla
conformazione del muscolo si possono dedurre squilibri dei suddetti sistemi, anche in relazione agli
organi dei vari settori
L’iride è fittamente vascolarizzata e dai pigmenti depositati sullo stroma irideo si possono dedurre
eventuali sovraccarichi o intossicazioni del sangue e le seguenti letture.
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Lettura dinamica > ciò che può apparire e scomparire (bilancio del terreno)
Lettura settoriale > studio dei vari organi
Lettura psicosomatica > studio delle predisposizioni nervose e caratteriali del soggetto
Analisi preventiva > studio delle predisposizioni
Statistica nata dall’esame empirico
Tecnica di osservazione dell’iride e delle sue corrispondenze anatomo-fisiologiche
Esame preciso che studia le anomalie strutturali, dinamiche e funzionali
Valutazione dello stato energetico del paziente
L’iridologia naturopatica si basa su causalismo (cause profonde della malattia), umorismo (emuntori e
fluidi corporei), vitalismo (energia).
Esame dello stato del sistema nervoso (l’iride non mente anche se la persona maschera) correlato alla
capacità di difesa immunitaria e alla risposta, o reazione, ad eventi stressanti.
Esame dello stato funzionale (es. disbiosi) e strutturale (es. lesione organica) degli organi Analisi
preventiva (10-15 anni in anticipo)
L’iridologia non è una tecnica divinatoria, l’interpretazione dei segnali rimane al terapeuta, che deve saper
indirizzare verso uno stile di vita che corregga gli squilibri funzionali e di terreno del paziente.
Sull’iride è stata individuata la rappresentazione delle varie strutture corporee: come su una carta
topografica, le diverse parti dell’iride corrispondono a diversi organi e funzioni (topografia dell’iride) e le
eventuali alterazioni osservate in una localizzazione sono da riferire alla struttura organica ivi
rappresentata.
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Al fine di una analisi dettagliata e completa l’iride è stata divisa in anelli o sub-unità circolari, riferiti a
funzioni generali o a strutture ampiamente rappresentate(sistema nervoso simpatico, parasimpatico,
funzione digestiva, circolazione, sistema endocrino, pelle) e in settori radiali, riferiti ai vari organi.
La maggior parte delle scuole divide l’iride in 12 settori (come il quadrante di un orologio) e in sette
anelli.
La diagnosi iridologia si basa sull’osservazione di vari segni sulla superficie dell’iride: le caratteristiche del
segno rivelano il tipo di patologia, mentre la localizzazione del segno sull’iride indica l’organo a carico del
quale è in atto tale tipo di patologia.
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PIANO FRONTALE
anelli
Anello n. 1
OPI – Parasimpatico
Anello n. 4
Collaretto – Ortosimpatico
Anello n. 2 – dello stomaco
Anello n. 3 – intestino
tenue e colon
Anello n. 5 – endocrino e
gran circolazione
Anello n. 6 – area degli
organi
Anello n. 7 – area
circolazione linfatica
Anello n. 8 – area
circolazione periferica
Anello lipidico – del
colesterolo
Anello psorico –
sovraccarico tossinico
Quadrante
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Segni generali
I principali segni da rilevare sull’iride sono i seguenti: diradazioni della trama, lacune, cripte, difetti,
macchie, pigmentazioni e modificazioni cromatiche varie, alterazioni delle “fibre”, vascolarizzazioni.
Colorazione Macchie
Tossiniche
Pigmenti che generalmente non sembrano situati nell’iride stessa, ma leggermente al di sopra, con un
margine nettamente delimitato (nube compatta appoggiata sul tessuto irideo, che non sembra impregnato
della colorazione); sono considerate topolabili
Tossiemiche
Accumuli di tossine molto localizzati, cresciuti col tempo; impregnano il tessuto irideo e sono considerate
topostabili
Psoriche
Sembrano galleggiare sulla trama iridea, indicano indurimento dell’organo corrispondente; se la macchia
è nero catrame, di forma geometrica e contornata da un’aura bianca indica rischio di cancerosi, pre-
cancerosi
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Macchie psoriche metaboliche
Non sono ereditarie (problema alimentare-lipidico)
1. macchie disseminate te) denotano depositi di colesterolo e di minerali nei tessuti
(intossinazione), difficoltà di eliminazione delle tossine, cattiva alimentazione e possibile abuso di alcool
2. una sola macchia fegato-ren zona genitale: fibroma (donna), adenoma
della prostata (uomo)
Microbiche
Puntinate, indicano tendenza colibacillare con partenza intestinale
settore respiratorio (bambino): infezione settore urogenitale (adulto): cistite
Tofi
Fiocchi bianchi (iride blu), depigmentazione marroncino-giallastra (iride marrone) terreno reumatico-
allergico, con tendenza centripeta lungo gli anni (eczemi, asma, gotta) terreno che si aggrava con
l’umidità
Eterocromia
Centrale
Flora intestinale compromessa problemi di stipsi e perturbazione della funzione epatica associata a
pigmentazione marroncina indica flatulenza e meteorismo addominale può originare patologie distali
(cistite, dermatosi, depressione) idrocolonterapia, sostenendo la funzione epatica con drenanti specifici;
ricostruzione della flora batterica eubiotica, attuare un piano di alimentazione dissociata
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Macchie dal piano pupillare verso il settore frontale
Patologia cerebrale di origine colico-digestiva problemi di vista, stato confusionale, disturbi di
concentrazione, depressione
Sovrapigmentazione
Placche bianche
Diatesi artritica (acido urico), reumatismi, gotta, litiasi diminuire proteine animali, aumentare la diuresi
(assunzione di acqua), stimolare l’emuntore renale.
Placche gialle (con riflessi verdastri)
Infiammazione (acido ossalico), litiasi, reumatismo riequilibrare flora intestinale, diminuire gli zuccheri.
Discinesia biliare
La sovrapigmentazione copre il collaretto nell’occhio dx sulla linea delle h 8.
Evoluzione patologica
Stati evolutivi Segni iridologici e interpretazione
Stato acuto
Colore brillante e pulito, su tessuto gonfio irritazione o infiammazione catarrale (iperfunzione).
Stato subacuto
Il sovraccarico mucoso non eliminato si immagazzina all’interno inizio di cronicità.
Segni chiari, ma senza brillantezza e purezza.
Iperfunzionalità alternata a ipofunzionalità per spossatezza organica (tolle-ranza).
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Stato cronico
Scurimento progressivo.
Aumento del carico tossiemico del settore colpito, incapace di eliminarlo.
Inizio di lesione tissutale (un’azione depurativa eccessiva può aggravare la lesione organica per crisi
autodistruttiva).
La capacità di guarigione totale è molto ridotta (ipotonia neurovegetativa).
Stato degenerativo
Indicazione di stato cronico più segni chiari di riacutizzazione permanente
Segnali di distruzione tissutale (ogive, cripte), di accumulo tossico (mac-chie pigmentarie) e di attività
(fibre radiali, devianti o trasversali).
Mitigare lo stato di ipertonia neurovegetativa (riacutizzazione) da cui il processo degenerativo prende
forza; poi trattare il quadro cronico.
Modificabilità dei segni iridologici
Segni Modificabilità
Strutturali
Determinati geneticamente o in seguito a lesione del tessuto; i segni di lesione sono difficilmente
modificabili, perché stanno ad indicare una debolezza dell’organo che persiste per tutta la vita.
Tossiemici
Orli mal definiti, incidenti sulla struttura iridea; sono modificabili negli anni spesso in senso negativo in
seguito ad aggravamento dell’intossicazione.
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Tossinici
Con bordi geometrici, tra iride e cornea: indicano una maggiore impronta genetica; maggiore espressività
Iride sx > madre
Iride dx > padre
Valutazione della Trama
Densità del tessuto fra il collaretto e l’esterno; ci dà un’idea di tono, vitalità, resistenza e capacità di
guarigione; determinata geneticamente.
Compatta
Ottima risposta agli agenti esogeni aggressivi, buona mineralizzazione e ottime ri-serve:
prognosi favorevole
Lassa
Pessima risposta agli agenti psichici e aggressivi, poche riserve minerali e nervose: pro-gnosi
sfavorevole
Densità Interpretazione
Seta
Non si vedono fibre, né segni di cedimento strutturale
Seta-Lino
Fibre ordinate, piccole ogive, capelli. Zone di debolezza con possibile manifestazione di patologie acute.
Lino
Sfilacciamenti parziali dell’iride che lasciano intravedere ogive, Prognosi discreta se le fibre presentano
traiettoria uniforme e radiale.
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Juta
Segni di cedimento strutturale, fibre devianti. Debolezza costituzionale (iride a margherita), prognosi
lunga.
Rete
Molteplici cavità alveolari, struttura pessima. Necessità di abitudini igieniche e di vita “salutista”.
DTC
Lassità (eventualmente da valutare con analisi settoriale per stabilire gli organi colpiti o predisposti).
Segni di cedimento della trama
Scurezza
I toni più scuri segnalano una tendenza alla cronicizzazione
può essere determinata da pigmenti o da cedimenti della trama.
Ampiezza
Da mettere in relazione alla prognosi.
Ogive
Sono nettamente delimitate da linee ad arco che racchiudono un’area (ovale o lanceolata) e lasciano
intravedere all’interno lo strato sottostante di tessuto irideo (letto ogivale).
Aperta
Il margine di delimitazione è interrotto; indicando che la debolezza potenziale di un settore organico può
aggravarsi o invadere un settore limitrofo
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Chiusa
Debolezza localizzata in un settore specifico; offre una prognosi migliore.
Struttura ad alveare
Tutte le ogive vanno interpretate come un unico segno.
A lancetta e a siluro
La debolezza organica rappresentata da questo tipo di ogiva ha una maggior capacità di provocare
processi patologici gravi
Struttura a colino
Spesso si trova in pazienti sieropositivi, portatori del virus AIDS.
Profondità
Indica una maggiore gravità (si apprezza con illuminazione laterale)
la prognosi peggiora se l’ogiva contiene segni di attività.
Ampiezza
Da mettere in relazione alla vastità del territorio interessato, non alla gravità.
Cripte
Segni di forma geometrica, più spesso romboidali, di colore nero o comunque molto scuro. Quando la
cripta perde la radialità la prognosi peggiora
Puntiforme
Lesione organica incipiente.
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A lancetta
Sospetto di malignità per la lesione.
Pigmentata
della lesione organica.
Segni sovrapposti alla trama
I segni riflessi sono in generale indicatori di un eccesso del sistema neurovegetativo
I riflessi recenti assumono una colorazione bianca brillante (iride blu) o chiara e luminosa (iride
marrone); assumono un aspetto sbiadito dopo l’instaurazione di processi sub-acuti o cronici
Capelli
Segni che partono da C4: mazzo di fibrille chiare con ondulazione più o meno accentuata. Indicano
esagerata reattività neurovegetativa con tendenza all’eccesso funzionale.
Filo d’argento
Sottile vaso di colore chiaro brillante, ondulato o dritto. È il segno più significativo, indica maggiore
irritazione neurovegetativa e maggiore concentrazione in un settore determinato. Segno collaterale delle
patologie tumorali in stato di evoluzione, ma non indica con certezza un tumore, essendo segnale
generico di irritazione.
Fibre radiali vascolarizzate
Colorazione rossiccia (vaso ciliare), si osservano nella zona periferica due fibre affiancate ad un piccolo
vaso sanguigno (che si può notare solo ad alto ingrandimento). Indica tendenza all’emorragia
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Fibra radiale deviante
Invasione di un settore adiacente: processo di aderenza, tendenza cancerosa
Processo (infiammatorio se la fibra è chiara) che coinvolge gli organi vicini sotto forma di retrazione post-
operatoria, aderenze, espansioni cancerose maligne, limitazione della motilità ordinaria. Una ramificazione
(fibre radiali a spalliera) peggiora la prognosi
Fibra trasversale
Fibra radiale che ha perso la radicalità. Indica aderenza con prognosi infausta, predisposizione cancerosa.
Associata con segno di lesione e segno pigmentario indica processo canceroso:
intossicazione (segno pigmentario)
lesione (ogiva o cripta)
espansione in stato acuto (fibra trasversale)
Distonia neurovegetativa
Piccoli stress, ma continui, senza tempo di recupero, bruciano il sistema ortosimpatico. Entrata in
parasimpaticotonia
C1 (C1) cC2cccccccccccccccccc
Orlo pupillare C1 Collaretto C4 Pupilla SNP prevalente
Evidente Assente Miosi Parasimpatico
Assente Evidente Midriasi Ortosimpatico
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Vestigia embrionali
Ponte fluttuante > terreno tubercolinico
Arco fluttuante > patologia vertebrale
Corpuscoli del tremolio > (stelle) soggetti ipertiroidei
Coda di aquilone > (crocette) patologia renale
Via lattea > depressione con sintomi ossessivi
Presenza di vasi sulla sclera
Sottili e ondulati > varici
Spessi a forma di serpente > fragilità vasale nell’organo corrispondente del C6
Affilati e sottili, dritti-grossi, a “V” > disturbo circolatorio dell’organo corrispondente del C6
Spessi, a virgola > disturbi dell’apparato cardio-circolatorio
Segni puntiformi raggruppati > ipertensione arteriosa
Sottili, ramificati a partire da un vaso più grosso > dermatosi
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Biotipi iridologici
Colorazione
AZZURRO > ARANCIO-MARRONCINO < MARRONE
metabolismo sovraccarico
patologie bilio-pancreatiche
eliminazione dei carboidrati in eccesso
fermentazione degli zuccheri a livello intestinale
Biotipo linfatico o fibrillare
Indica in generale un’acidosi di terreno (cute secca, ipersensibilità delle mucose digestive, respiratorie e
genitali).
allergica > asma, dermatosi
catarrale > secrezione mucose broncopolmonari e rinofaringee (difficoltà epatica)
infiammatoria > reumatismi
Ristagno linfatico a livello dei gangli con irritabilità (adenoidi, tonsilliti) linfociti nel sangue superiori alla
norma, sangue fluido
Aumento della reattività del sistema linfatico (sovraccarico congenito)irritabilità a livello di gola, naso,
orecchie e regione broncopolmonare mucose (digestive, genitali, urinarie) eliminazione latticini, attività
fisica intensa
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1. Biotipo puro (linfatico-allergico)
Teorico, blu, con collaretto bianco ben disegnato, senza sovra
colorazioni o placche.
Iride infantile > azzurra con zona cutanea (anello psorico) scurito
deficit eliminatorio cutaneo (dermatosi) e predisposizione
allergica (asma bronchiale, tosse allergica, bronchite spastica,
dermatite allergica, colite allergica del lattante, congiuntivite, e-
micrania), rinofaringiti, catarri; talvolta si riscontra la presenza di
congestione linfatica (otite, sinusite, tonsillite, febbre ricorrente).
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2. Biotipo idrogenoide
dolorosi, scarse riserve minerali, disturbi dell’umore; passa
attraverso i seguenti stadi fisio-patologici:
Irritazione (mucose), ulcerazione (eczemi della pelle) degli
organi emuntoriali, dermatosi secca allergica (fiocchi
periferici), catarro (fiocchi interni).
Infiammazione (reumatismo doloroso), disturbi dell’umore
aggravati dall’umidità (idrogenoidismo), sovraccarico
metabolico-tissutale di acido urico, dolori articolari.
Problemi ponderali (ritenzione idrica), placche di cellulite,
manifestazione edemi e possibile aumento di peso, dita
gonfie (mattino).
Problemi metabolici (acidosi e demineralizzazione).
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3. Biotipo dell’acido urico
Placche biancastre; nebbia biancastra (gialla o arancio). Accumuli
metabolici per eliminazione deficitaria di acido urico (calcoli
renali o biliari, artrite urica, gotta…); é più grave del biotipo
idrogenoide, ma con sintomatologia meno dolorosa eliminazione
carne e sale, stimolare emuntorio renale
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4. Biotipo neurogeno
Trama compatta, orlo pupillare interno rosso ben evidente (anello di nevrastenia), fibre radiali schiarite
con decorso sinuoso > alternanza di fasi depressive e di attività, ipocondria. Sintomi funzionali di origine
spasmodica (digestivi, nervosi, osteomuscolari, vascolari) esercizio fisico, rilassamento corporeo. Sistemi
nervoso e neurovegetativo sotto stress (controllare raggi solari) > suscettibilità.
Fibra trasversale chiara > spasmo vascolare con tendenza emicranica Iperattività mentale e intellettuale
decompensazione e depressione dopo sforzo intellettuale. Acidum Phosphoricum comp. e Zincum
Biotipo ematogeno
Marrone scuro (iride africana); il sangue è spesso (problemi di circolazione), ricco di oligoelementi
> rallentamento venoso (in particolare del sistema portale)
Possibil Inspissatio
sanguis
laterale.
I segni acuti appaiono come decolorazione della trama, normalmente marrone scuro vellutato. Squilibri
ghiandolari, vulnerabilità del sistema linfatico, propensione alle trasformazioni maligne. Alterazione
nell’assimilazione del Ca e dello I (tiroide), effetto di secrezione gastrica scarsa.
Spesso soggetto distonico con seri problemi di ansia somatizzata; lamenta sintomi di iper-eccitabilità
neuro muscolare
Biotipo misto (bilio-pancreatico)
Verde, nocciola, marrone, arancio
verso l’arancio e più si aggrava la situazione digestiva.
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-catarrale.
lenza post-prandiale (digestione lenta e pesante)
eliminazione grassi e fritti, consumo di verdura fresca e frutta, alimentazione suddivisa.
Soggetto ferrocromatoso
Pigmenti giallastri o bruno-grigiastri sul C4
Alterazioni epatiche non dolorose
Stanchezza, astenia, aumento del tasso di Fe
Lipemia
Anello di colesterolo, squilibrio nell’assorbimento minerale
Diminuzione della funzionalità epatica, del sistema cardio-vascolare e delle funzioni ormonali
Costituzioni correlate a tutti i biotipi
Debolezza del tessuto connettivo (DTC)
Soggetto fragile psico-fisicamente; quadro di comportamento generale riscontrabile già a 4-5 anni;
patologie infantili correlate:
difficoltà a camminare
rilassamento dello sfintere urinario (enuresi notturna)
disturbi della crescita, piede piatto, problemi di cifosi e scoliosi
Patologie dell’età adulta:
ptosi (specialmente a carico dell’apparato urinario, intestinale, uterino)
ernia (discale, iatale, inguinale), prolassi
varici
emorroidi
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problemi legati alla iperlassità tendinea e legamentosa (stiramenti, lussazioni)
distorsioni articolari
cancerosi del sigma e del retto (colon terminale)
Ogive che copron
Insufficienza generale del tessuto connettivo
Soggetti demineralizzati che, sebbene spesso non presentino sintomi, devono essere trattati in
prevenzione per periodi molto lunghi
Somministrare Silice, sotto forma di equiseto, sali di Schlusser
Soggetto ghiandolare
Soggetti iposurrenalici/ipotiroidei
Ogive sul C5 a ridosso del collaretto
Iride a margherita: mancanza di minerali ed energia nervosa se il C1 è assente e il C4 rilevato sono
soggetti che verso i 30-40 anni vanno in brutale compenso cardiaco iperattività sterile, trovare momenti di
riposo per non dilapidare il patrimonio energetico indebolimento della parete intestinale grande capacità
del sistema digestivo (obesi e mangioni); valutare problemi di natura ormonale (ipotiroidismo,
ipogonadismo): transito digestivo lento, flatulenza
Rosso arancio > ghiandole germinali (terapia ormonale)
nella zona del cuore > tachicardia, extrasistole, astenia
Rosso carne > ipofisi (Paris Quadrifolia)
Giallo paglierino > surrene
Bruno beige > tiroide
Cripta a sigaro > tendenza a tumori ghiandolari, disturbi circolatori
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Cripta a foglia con nervature
stitichezza, diarrea.
Cripta a punta di asparago > ipofisi, epifisi, utero cisti o neoplasie dell’apparato sessuale, difficoltà di
minzione, cefalee, dis/amenorree h 12 con sbiancamento della corona > toxoplasmosi, astenia profonda,
febbre continua
Tabella delle diatesi iridologiche
Diatesi Segni iridologici Segni clinici
DIATAESI Allergica – Iper-reattiva del Mn
Segni iridologici:
C1 nettamente visibile
C4 evidente (colore bianco o giallo arancio)
Fiocchi biancastri
Trama robusta
Segni clinici:
Soggetto nervoso, irritabile, attivo (a volte in modo e-sagerato); ottimista, entusiasta, spreca energie
Sistema ortosimpatico in iperfunzione
Depositi di cristalli infiammatori
Disturbi allergici, asma, eczemi e dermatiti allergi-che
Ipertiroidismo: tachicardia, dimagrimento, nervosi-smo
Algie diffuse, artrite
Emicrania
Acidosi urica
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Diatesi Infettiva - Ipo-reattiva del Mn-Cu
Segni iridologici:
Iride mista
Pigmentazione scura
Sovraccarico tossinico del C3 (sovrapigmentazioni)
C4 poco evidente
Segni clinici:
Soggetto facilmente stanco (verso sera), necessita di parecchio riposo, prudente, eccessivamente
riflessivo, talvolta pessimista, sedentario.
Enterocolite
Cistite e salpingite
Rinofaringite, sinusite, otite
Ipotiroidismo
Affezioni cutanee con prurito. Artrosi e reumatismi deformanti. Malattie infettive in genere
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DIATESI Distonica del Mn-Co
Segni iridologici:
C4 inesistente
Raggi solari
Anelli di crampo
Macchie scure nella zona degli organi ( depositi lipidici)
Segni clinici:
Soggetto invecchiato, con spiccata tendenza all’affaticamento (nel pomeriggio), ansioso, de-presso,
emotivo, nervoso, paziente “psicosomatico con tendenza all’isteria”.
Distonia neurovegetativa, insonnia
Disturbi circolatori
Gastralgie, aerocolite
Iper-colesterolemia
Artrosi
DIATESI Anergica – Astenica del Au-Cu-Ag
Segni iridologici:
C4 assente
Trama lassa e disorganizzata
Ogive
Sovraccarico tossinico
Anelli psorico e sodico
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Segni clinici:
Soggetto che lamenta profonda astenia, in alcuni casi in seguito a shock fisico o psichico, intervento chi-
rurgico, eventi stressanti; mancanza di vitalità, depressione, l’esistenza gli appare spesso priva di si-
gnificato; invecchiamento fisico e mentale.
Infezioni acute, diminuzione delle difese immunitarie,
tubercolosi
Reumatismo articolare
Astenia psico-fisica
Patologie degenerative
Malattie dell’invecchiamento
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V
E
S
T
I
G
I
A
E
MB
RIO
NA
LI
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L A DIAGNOSI BIOENERGETICA
Particolarmente importante per il naturopata è la diagnosi bioenergetica che permette di valutare la
capacità del soggetto di reagire agli agenti infettivi (difese immunitarie), di difendersi dalle degenerazioni
cellulari, di mantenere un buone equilibrio vitale e svolgere intense attività.
La diagnosi bioenergetica è basata sull’osservazione di tre parametri fondamentali:
Orlo pupillare interno (OPI, orlo che circonda la pupilla come una cornice: oggetto della superficie
posteriore dell’iride è l’estrema propaggine della retina ed ha la stessa origine embrionale del sistema
nervoso centrale)
Densità della trama dell’iride
Rilievo dell’iride (valore dell’angolo di Fuchs: angolo dato dall’incontro tra la superficie dell’iride ciliare e
la superficie dell’iride pupillare)
Orlo pupillare esterno (OPE, orlo che circonda il collaretto) dà informazioni che riguardano sia la
bioenergia costituzionale, sia la condizione bioenergetica attuale, relativa cioè al momento dell’esame.
Dall’esame di questi quattro elementi è possibile tracciare un profilo diatesi ed energetico del soggetto a
scopi diagnostico costituzionale e preventivo.
Bioenergia costituzionale
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Si valuta in base allo spessore dell’orlo pupillare interno, ed il soggetto è classificato come normo-ergico
se lo spessore varia dai 100 ai 200 millesimi di millimetro (ottime difese costituzionali, grandi prestazioni
energetiche), iper-ergico se è superiore ai 200-250 millesimi di millimetro (eccesso di difese, tendenza alle
allergie e alle patologie autoimmuni), ipo-ergico se è inferire ai 100 millesimi di millimetro (deboli difese,
scarse prestazioni energetiche).
In alcuni casi di grande carenza energetica l’orlo pupillare può essere assente.
Bioenergia attuale
Si valuta in base alla regolarità dell’orlo pupillare. Pochi autori allo sottolineato la differenza tra la
bioenergia costituzionale e quella attuale, ma questa distinzione è fondamentale, perché un soggetto
tendenzialmente normo o iper-ergico può attraversare un periodo di deficit energetico per stress, processi
morbosi ecc.
Tutte le volte che l’orlo pupillare è irregolare, con tratti consumati, ipotrofici o atrofici possiamo quasi con
certezza affermare che il soggetto, qualunque sia la sua bioenergia costituzionale, sta attraversando un
momento di crisi energetica, di stress.Nessun segno come questo è legato al particolare momento che il
soggetto sta vivendo,e nessun segno e al pari di questo dà la misura della vitalità al momento
dell’osservazione. Quando il calo energetico si è verificato da poco e in modo rapido è spesso visibile
nell’iride circostante all’orlo pupillare interno un pulviscolo dello stesso colore dell’orlo,che evidentemente
si è formato dal suo sfaldamento: questo importante segno è stato individuato dalla nostra scuola e
chiamato "Polvere di sfaldamento".
Densità della trama
La trama dell’iride permette di valutare soprattutto l’energia costituzionale.
La trama si distingue in: fitta, normale, lassa e scompaginata ed indica rispettivamente: buona, media,
scarsa e insufficiente energia vitale.
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Rilievo dell’iride (valore dell’angolo di Fuchs)
La superficie dell’iride non è piatta, ma presenta un rilievo. in un soggetto in posizione supina, la
superficie dell’iride apparirà come un "vulcano": nella parte centrale il cratere con la pupilla in fondo, da
cui prende origine il versante interno del cratere, ad imbuto svasato verso l’alto: questo versante,
raggiunto il crinale, trapasserà nel versante esterno, discendente verso la periferia dell’iride. Nel punto più
alto, il crinale del "vulcano", dove si incontrano il versante interno ed esterno, si forma un angolo , detto
angolo di Fuchs. Questo angolo potrà essere di valore variabile da 90 a 180 gradi: nel primo caso l’iride
sarà molto rilevata, nel secondo caso completamente piatta. In realtà le iridi presentano aspetti intermedi
en avranno rilievi più o meno accentuati. Quando il rilievo è molto accentuato (angolo di Fuchs che si
avvicina ai novanta gradi) indica un soggetto iperergico; un rilievo medio (angolo di Fuchs sui 120-140
gradi) indica un soggetto normoergico; un rilievo basso, un iride cioè più o meno appiattita (angolo di
Fuchs che supera i 140 gradi e si avvicina ai 180) indica un soggetto ipo-ergico.
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SECONDA PARTE
Analisi iridologica
La pupilla
Midriasi
Soggetto simpaticotonico, dolce e sensibile, tachicardico (fisiologica nei bambini) mangia poco,
scarsa dinamica sessuale
sistema urogenitale e polmonare delicati
indica soggetto nervoso, specie associata a hippus pupillare (altre volte l’hippus denota soltanto
soggetto iperattivo, emotivo, catabolico
sistema nervoso in disfunzione (ipertiroidismo funzionale)
si può riequilibrare, soprattutto per patologie di tipo vascolare, palpitazioni, aritmie
effetto di droghe stimolanti.
Miosi
Soggetto parasimpaticotonico (vagotonico), fisiologica negli anziani
tipo “nutritivo”, polso bradicardico
stimolo all’emissione di urina e feci, impulso sessuale sviluppato
iperestesia nervosa, discontinuità psichica,
elevata
droghe inibenti il S.N.C. (morfina, eroina).
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Fuga
Indica una patologia dell’organo opposto alla direzione verso cui si dirige la pupilla.
Ovalizzazione
Indica un problema di vascolarizzazione cerebrale (insufficienza).
Verticale
Predisposizione all’emorragia o embolia cerebrale, apoplessia, insufficienza circolatoria cerebrale.
Orizzontale
Stato depressivo in concomitanza con arteriosclerosi talvolta segnala alterazioni della respirazione, del
cuore e dell’equilibrio ormonale (tiroidi).
Obliqua
Emiplegia dal lato verso cui si inclina l’asse può indicare alterazioni degli organi genitali o della sessualità.
Divergente superiore
Eccesso di energia nella zona cerebrale (ansietà, nevrosi, spasticità).
Divergente inferiore
Alterazione delle estremità inferiori, eccesso energetico nella zona della pelvi e nel ventre in generale.
Appiattimento
Indica una patologia dell’organo di fronte dal punto di vista dell’innervazione.
Superiore
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Depressione, malinconia e affaticamento mentale; problemi di origine psicotica.
Temporale superiore
Diminuzione della capacità uditiva, alterazioni dell’equilibrio.
Temporale
Dispnea nervosa, malattie cardiache.
Temporale inferiore
Difetto epato-pancreatico, predisposizione per il diabete mellito, altera-zione degli organi genitali.
Inferiore
Disfunzione renale con frequenti cefalee.
Nasale inferiore
Infezioni ginecologiche, frigidità/impotenza.
Nasale
Alterazioni costrittive respiratorie, alterazione di collo, laringe, seni craniali, tratto cervicale della colonna;
raramente alterazione cardiaca.
Nasale superiore
Alterazioni visive e/o psichiche.
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C1 (orlo pupillare) OPI
Indica lo stato del sistema parasimpatico e la forza reattiva del sistema immunitario.
Anello rosso > tipico dell’iride blu.
Anello marrone > tipico dell’iride ematogena (talvolta anche spesso).
Anello nerastro > ipotonia vagale.
Anello Ipertrofico > eccesso di tono nervoso parasimpatico (rosso), se cronico (scuro).
Anello di nevrastenia >
angoscia.
Anello di zucchero > problema metabolico del glucosio.
Anello Assente > deficit immunitario
settore nasale > energia spinale
settore frontale > energia razionale-emotiva
settore temporale < innervazione apparato respiratorio
settore inferiore > innervazione apparati urogenitale, intestinale, circolatorio
Anello Sottile > astenia, personalità sensibile e sentimentale se rosso corallo indica forza vitale ridotta,
capacità nutritiva inferiore al normale; psichicamente agile e ricettivo, ma facilmente esauribile; idealista e
religioso, aborrisce il materialismo.
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Anello Traumatizzato > traumi, cadute, ferite.
Anello Decadente > biancastro, nel settore temporale indica esaurimento psichico
trauma cervicale > abbassamento della vista, pianti sine causa.
Anello a mattoncini > disturbi cardiaci nervosi.
C2 (zona dello stomaco)
Se risalta si deve sospettare un eccesso acuto o cronico nell’innervazione vagale dello stomaco (da
valutare in relazione al C1)
Chiaro pulito > irritabilità nervosa acuta; eccesso funzionale dello stomaco (pirosi, gastriti, rigurgiti acidi)
-acuto.
Bianco (giallo-arancio) > ipercloridria (ipersecrezione) manifesta sintomi solo qualora l’alimentazione sia
ricca di carboidrati.
Arancio > gastrite, soggetti nervosi e collerici.
Grigio > ipocloridria (piante eupeptiche per stimolare la secrezione gastrica e la digestione) cattiva
digestione delle proteine, verificare eventuale concomitanza di fattori nervosi gastrite ipocloridrica secca
(cronica).
Scuro > (più della zona intestinale):
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C2 sporgente > gastrite inizialmente ipocloridrica.
C2 normale > gastrite secca ipocloridrica.
Rosso ruggine-mattone > disturbi digestivi cronici con bruciore di stomaco.
Rosso nerastro > (puntinato) emorragie croniche.
Giallo ocra > processi cirrotici (epatiti e pancreatiti), impoverimento succhi duodenali.
Giallo paglierino > tubercolosi intestinale con frequenti diarree
Macchia > (verso la pupilla) lesione della mucosa gastrica infiltrazione di residui tossiemici cronici.
C3 (piano pupillare/area gastro-intestinale)
Importante: nella valutazione del C3 bisogna associare l’analisi dell’aspetto neurovegetativo dominante,
degli anelli di crampo e dei raggi solari; bisogna inoltre ricordare che non è il C3 a contrarsi o dilatarsi, ma
la corona agisce come un “sipario”
Nel caso di spasmi nervosi (nevrosi colica), in presenza di anelli di crampo e raggi solari, si può assumere
gluconato di Li (riequilibrio dell’eccitabilità del sistema neuro-digestivo), Passiflora e Biancospino (piante
ad azione sedativa).
Gialla > iperacidità del sistema digestivo (causata da disordini alimentari).
Marrone > disbiosi della flora batterica intestinale con ripercussioni epatiche, stipsi, stasi colica.
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Ogive > stato infiammatorio (presente o passato) con colite irreversibile (soggetto colitico)
in un punto preciso: esame settoriale.
a passare la
parete intestinale (infiammaz. della mucosa).
Numerose lacune
delle pareti intestinali, con tendenza alla formazione di diverticoli intestinali oppure un transito
intestinale lento o ancora un difetto nella secrezione dei succhi gastrici
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Tabelle delle possibili conformazioni del C3
Dilatato Contratto
DILATATO > PARASIMPATICOTONICO
Gonfiore colon
Tipo “nutritivo” voluminoso
Grande bisogno di sonno
Avidità materiale e modestia intellettuale
CONTRATTO > ORTOSIMPATICOTONICO
Spasmo (colite spastica)
Tenaci prestazioni psicofisiche
Qualità del nutrimento e non quantità
Attacchi di fame e sensazione di sazietà alternati
Incostanza nel comportamento affettivo
Gonfio (a dosso) A forma di piatto
GONFIO A DOSSO
Disturbi di tipo spastico con stitichezza
Crisi calcolose biliari
Senso di costrizione alla parte super. del ventre
Irrigidimento psichico (diffidenza, umore instabile, ma-linconia,
ciclotimia)
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A FORMA DI PIATTO
Atonia, prostrazione nervosa
Diarrea o stitichezza
Squilibrio nella composizione dei succhi gastrici
Saltuarietà e instabilità psichica e spirituale
A calice Ad artiglio
A CALICE
Grandi mangiatori (anche se magri)
Vivacità e produttività
Grande slancio che si esaurisce
Temperamento sanguigno, forte capacità di assorbimento.
AD ARTIGLIO
Artigli fino al margine pupillare.
Spasmofilia del colon
Improvvisi stati di disperazione.
Paure e timori che si manifestano per compensazione in crudeltà verso il prossimo.
Ondulato Piatto
ONDULATO
(Piccole e frequenti ogive radiali)
Inquietudine, tempi brevi per l’assunzione e l’eliminazione alimentare.
Astenia finale, soggetto imprevedibile che muta i suoi obiettivi, croce per se stesso e per chi lo circonda.
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PIATTO
Lentezza nell’assunzione e nella digestione degli ali-menti
Ruminante in senso psicofisico.
Povertà di reazione alle malattie.
C4 (collaretto) OPE
Lato dinamico del soggetto > bianco nell’iride blu, rilevato nell’iride marrone
Ipertrofia > ipertonia (in caso
Ipotrofia >
Convesso > (in un punto preciso) eccesso di tono nervoso simpatico.
Assente > fino a 3-4 anni fisiologico, in seguito indica astenia ipoattività del soggetto, stanchezza
(“batterie scariche”), manca l’elemento vitalizzante indebolimento delle reazioni corporee di difesa
mancanza di reattività agli stimoli; nel soggetto giovane stanchezza a metà pomeriggio.
Ipertrofia con rialzamento > esagerazione del riflesso neurovegetativo; eccesso di funzionalità (spasmi,
eliminazione catarrale, dolori nervosi) disto
ripercussioni psico-fisiche.
Spessore > indica ipersimpaticotonia accentuata, reazioni esagerate di nervosismo e irritabilità
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Non integro > spezzato da raggi solari o interrotto da ogive: aggravamento della prognosi
Zig-zag, appuntito > spesso determinato da cripte o ogive esterne reazioni franche, brutali a livello della
funzionalità dell’apparato cardiaco (extrasistole, disturbi del ritmo, palpitazioni) eliminazione assoluta del
caffè e degli stimolanti.
Pigmento sx h 11 / dx h 2 > vomito acquoso ricorrente, alterazione flora batterica intestinale colore
Giallo-arancio > avitaminosi B1, carenza di P e Mg, acidi infiammatori nei gangli linfatici nervosismo
dovu
con zucchero di canna o fruttoso.
Rosso > diabete.
Bianco latte > (con p.p. scuro) ipocloridria, se si aggiungono fiocchi bianchi sul C4 a lungo andare indica
precancerosi.
Bruno sporco > alterazione della flora intestinale.
Sudiciume grigio bruno >
steatorrea.
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Tipi di rilievo dell’iride (angolo di Fuchs)
Iride a imbuto > la pupilla pare sprofondare nell’iride, il C1 si presenta stretto e inclinato
indica disturbi intestinali (colite) con presenza di flatulenza e alterazioni dispeptiche
manifestazioni spasmodiche di origine nervosa, tendenza ipertonica
Iride a cratere > il C6 si trova più in basso del C4
indica predisposizione alle alterazioni umorali e ghiandolari
associata a molti anelli di crampo può indicare psicosi, tendenza ipertonica
Rilievo esagerato > C4 molto sollevato
eccitazione neurovegetativa a carattere simpatico: reazioni di difesa esagerate, asma e distur-bi
allergici; può indicare un eccesso di funzionalità surrenale
Iride infossata > il C4 non è più distinguibile con chiarezza
indica ipotonia generale nelle malattie del midollo spinale, nella sclerosi a placche
Rilievo arrotondato > energia vitale ridotta, reazioni difensive rallentate
Rilievo appiattito > grave deficit immunitario, infezioni croniche, carenza adrenergica
Iride irregolare > quadro diatonico
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Segni di avitaminosi (deducibili dal C4)
Avitaminosi A
Segni iridologici
Apertura della corona a forma di scopa
Segni clinici
Difficoltà di cicatrizzazione Ipercheratosi, alterazione delle mucose, litiasi renale
Avitaminosi B
Segni iridologici
Aspetto di vermiciattoli del colore dello stroma Neuriti, parestesie.
Segni clinici
Disturbi cardiaci
B1
Segni iridologici
C4 di colore giallo-arancio.
B2
Segni iridologici
Corona a forma di nastro che si ispessisce e si ricompone in una sola linea.
Segni clinici
Difficoltà di deglutizione
Crampi, disturbi psichici
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B6
Segni iridologici
Filamenti a cartoccio (accumulo di grassi a livello epatico)
settore cerebrale Segni clinici > Spasmi cerebrali, corea Meniére
settore polmonare Segni clinici > Asma spastica
settore cardiaco Segni clinici > Vertigini e svenimenti
settore uterino Segni clinici > Dismenorrea
Avitaminosi C
Segni iridologici
Sagomatura a forma di rombo dell’orlo. Segni clinici > Scorbuto.
Avitaminosi D
Segni iridologici
Lacune romboidali all’esterno della corona.
Segni clinici
Rachitismo, spasmofilia, forme tetanoidi, osteomalacia. Malattie cutanee. Insufficienza renale
Avitaminosi K
Segni iridologici
Puntini minuti di colore bruno rossiccio in forma anulare all’esterno della corona.
Segni clinici
Coagulazione sanguigna compromessa.
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C5 (circolazione)
Grossi tronchi venosi e arteriosi; circolo linfatico che si versa nel sangue (dotto toracico).
Bianco
Rallentamento linfatico, stasi a livello dei gangli che si riscontrano ingrossati nel bambino; il soggetto
adulto non manifesta rinofaringiti (tipiche dell’età infantile), ma problemi di stasi linfatica dell’arto
inferiore Lymdiaral > rimedio di terreno per i bambini soggetti a rigonfiamenti linfatici e rinofaringiti
(drenaggio linfatico)
Giallastro
Nelle iridi marroni indica congestione linfatica di origine endogena (come il bianco per l’iride blu),nell’iride
azzurra indica problemi pancreatici e intasamento del drenaggio linfatico della matrice.
Marrone
Presenza di colesterolo nel sangue oltre la norma, arterosclerosi.
Rosario linfatico
Grumi che presentano una pigmentazione accentuata, dello stesso colore della tossiemia generalizzata:
Congestione linfatica > nel biotipo idrogenoide indica più una predisposizione diatesica che una
patologia specifica
altra tonalità (grigiastra o decolorata) > assunzione continuata di medicinali o intossicazione esogena
Grumi pigmentati > (colore della tossiemia generale centrale) accumulo linfatico di tipo esoge-no,
maggiormente modificabile con le abitudini alimentari
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Grumi pigmentati > (con prolungamenti dall’eterocromia centrale verso la periferia) i grumi possono
diventare nubi diffuse, che rappresentano entrambi un aggravamento della costituzione precedente.
In questo cerchio dobbiamo analizzare la circolarità, che è tanto più perfetta quanto più la prognosi
migliora.
Vascolarizzazione
Segni vicino al C4 > disturbo dei grandi vasi, squilibrio neuroendocrino (in relazione con l’organo
colpito).
Segno in C5 > piccoli vasi, congestione linfatica o strutture più periferiche dell’organo.
Segni in C6 > alterazioni parenchimatose, vasi medi.
Segno in zona cutanea > congestione tossiemica.
C6 (zona ciliare)
Macchie bianche > acidosi urica.
Macchie gialle > acidosi ossalica.
Macchie arancio > avitaminosi B1.
Macchie marrone chiaro, marrone scuro, nere > psora
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Anelli di crampo
Archi di cerchio / anelli di crampo
Incompleti / completi indicano una predisposizione nervosa del paziente, persona generalmente
tranquilla, ma che “scatta” al primo stimolo
Circolarità > l’irregolarità dei segni indica un maggiore squilibrio neurovegetativo
Frammentazione > la prognosi peggiora, in quanto anelli piccoli e molto numerosi indicano un
maggiore disordine nella distribuzione dell’energia neurovegetativa
Chiari > indicano dolori o tendenza spastica in forma acuta
Scuri > disfunzione neurovegetativa cronica che causa un aumento della tossiemia sotto stress
somatizza in forma di crampi (3-4 anelli indicano una spasticità importante) emicrania, mestruazioni
dolorose, digestione difficile sono sintomi comuni distonia neurovegetativa, tendenza spastica molto
elevata, con squilibri tiroidei e problemi psichici > spasmi genitali femminili. Eccesso di funzionalità
nervosa > controllare il settore digestivo
Raggi solari
Raggi solari
Soprattutto h 11 – h 1, > soggetto nervoso con tendenza a somatizzare a livello intestinale (colite
spastica); difficile eliminare le patologie correlate, perché si tratta di segni comportamentali, di carattere:
piano pupillare > spasmo del colon;
oltre il piano pupillare > alle h 12 (ansia, depressione), indica che il fattore nervoso è dominante
(spesso associato ad anelli di crampo) orotato di magnesio se il soggetto si sente costretto (talvolta si
può riscontrare palpebra in fibrillazione);
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oltre il piano pupillare > spasmo dell’organo attraversato (es. cistifellea, zona genitale femminile in
caso di dismenorrea).
Raggi solari maggiori > (partono dall’orlo pupillare e attraversano il collaretto) alterazione della funzione
neurovegetativa, aggravata dalla presenza di eventuali ogive (lesioni).
Raggi solari minori > (partono dal collaretto) indicano solo un sovraccarico di tipo tos-siemico, senza
alterazione di tipo vegetativo
regolarità > la radialità indica prognosi migliore
profondità > indica la gravità della lesione
lunghezza > se il raggio solare arriva fino al bordo dell’iride è un segnale inequivocabile di disturbo
cronico, eventualmente lesionale
numero > 3-4 raggi possono essere considerati una caratteristica tipologica dell’individuo
colore > segni chiari (rari) indicheranno attività, stato acuto, eretismo neurovegetativo; segni scuri
indicano stati sub-acuti o cronici (in caso eccezionale di tipo degenerativo)
intersezione con anelli di crampo > peggiora entrambe le prognosi
posizione > se il raggio solare appare isolato in un quadrante diverso da quello superio-re assume
maggiore importanza diagnostica
S.N.C.
Area prefrontale-epifisi > (nasale) raggi solari indicano nervosismo e irritabilità.
Area corteccia-cervelletto-bulbo > (centrale) raggi solari od ogive indicano predisposi-zione a vertigini e
difficoltà di coordinamento spaziale.
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Ipofisi-ipotalamo > (temporale) segni che indicano squilibri funzionali: astenia, dismenor-rea, insonnia,
malesseri, inappetenza e bulimia.
Zona cardiaca
Esclusivamente nell’iride sx
Calcoli biliari
Non sempre si presentano segni per piccoli disturbi; possono apparire dopo episodi ripetuti di coliche.
Fegato-milza
I segni del fegato si presentano normalmente a dx, ma possono comparire anche a sx qualora interessino
anche la milza (normalmente a sx).
Pancreas
Il pancreas esocrino si trova a sx, mentre il pancreas endocrino si trova a dx (a ridosso del collaretto alle h
6-7); ogive e cripte confermano un diabete mellito se accompagnate da pigmentazione rossiccia.
Prostata/utero
L’adenoma e il fibroma si evidenziano con la presenza di ogive, rilasciamento delle fibre,
sovrapigmentazione
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Reni
Non si manifesta alcun segno fino a che il disturbo non sia cronico o non abbia ancora colpito un rene; la
presenza di un segno nel settore renale fornisce quindi informazioni sugli emuntori collegati (in
particolare la pelle)
Evitare un carico depurativo sul rene qualora vi sia una lesione strutturale; nel caso in cui non vi siano
segni di lesione, procedere senza timori in caso di congestione, coinvolgendo la pelle nell’azione
depurativa
Retto
Segno chiaro h 6.30
Vescica
Segno pigmentario
infiammatori).
C7 (anello sodico)
Non tocca la periferia, lascia una striscia periferica bianco-lattiginosa; si differenzia dall’anello lipidico (che
mantiene sempre una certa trasparenza o translucentezza) perché è opaco.
Può essere considerato normale nei pazienti anziani (oltre 60 anni) > gerontoxon; la sua presenza sotto i
45 anni deve far sospettare arterosclerosi cerebrale incipiente, anche se spesso non manifesta.
Alcuni autori sostengono che quando l’anello circonda l’iride sia segno di morte imminente (sic!)
È frequente nei pazienti affetti da dispnea da sforzo (che si traduce in ipossia)
Favorire l’emuntorio renale con acqua demineralizzata (Solidago, Taraxacum)
Problema circolatorio, magari ereditario (infarto/ictus) nei genitori
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Favorire la circolazione cerebrale
Anello sodico Completo > rallentamento della circolazione (ipertensione)
deposito di minerali in eccesso non eliminati a livello dei vasi
difetto funzionale dei reni (insufficienza renale): causata da NaCl, consumo di acqua ipermineralizzata,
l 2, ipercalcificazione e ipertensione
parestesie, formicolii, ematomi spontanei.
Anello sodico Settore frontale > acufeni, sovraccarico vascolare a livello cerebrale, arterosclerosi
cerebrale, insufficienza renale.
Anello sodico Settore inferiore > ”anemia delle estremità”, indica tendenza agli edemi, varici…
dell’arto inferiore; rappresenta una carenza circolatoria.
C8 (anello lipidico)
Ultimo periferico, a ridosso della sclera, colore violetto sbiadito, aspetto gelatinoso biancastro, spesso a
forma di mezzaluna, denota la presenza di colesterolo nel sangue.
In realtà l’anello lipidico
intermittens.
Come l’anello sodico, può indicare ipossia con sintomi di insufficienza circolatorio.
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Anello psorico
Sovraccarico vascolare con manifestazione di patologie dermatologiche (raramente manifestate dal
pesanti, varici)
Colore più o meno scuro rispetto alla trama, più largo di quello lipidico, non necessariamente completo.
Appare solo in condizioni patologiche, in caso di:
blocco delle eruzioni cutanee
debolezza genetica della pelle
disfunzione del ruolo emuntoriale cutaneo (sudorazione)
Se il colore è simile a quello della tossiemia centrale la disfunzione epidermica è da collegare al sistema
digestivo e bisogna intervenire con l’eliminazione delle tossine per via renale
Ampiezza e scurezza > capacità di eliminazione di cataboliti ridotta la determinazione dell’ampiezza va
fatta con l’illuminazione laterale, valutando il lato più illuminato (patologica grave se arriva alla zona
linfatica).
Scolorimento > nelle persone anziane insufficienza della pelle, mancanza di vitalità generale.
Struttura a colino > carenza strutturale, deficienza cutanea.
Allargamento settoriale > necessità di deviare la circolazione verso il settore colpito e stimolare
l’emuntorietà del settore stesso sfregamenti energici alla mattina; acqua fredda e calda alternate
(idroterapia).
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Iridologia Psicosomatica
L’iridologia ha conosciuto un enorme sviluppo negli ultimi anni, soprattutto grazie agli studi eseguiti
nell’exUnione Sovietica su oltre 1.500.000 casi.
Lo studio del colore di fondo, le sovrapigmentazioni (colorazioni sovrapposte) e altri segni ancora, è
possibile avere un quadro preciso e dettagliato del terreno biologico (ossia delle predisposizioni)
dell’organismo. L’iridologia psicosomatica studia la predisposizione del soggetto a manifestare disturbi
psichici e fisici.
L’iride è un muscolo innervato dal sistema nervoso autonomo (ortosimpatico e parasimpatico, una rete di
terminazioni nervose autonome che innervano la maggior parte degli organi interni); secondo il principio
della neuralterapia, ogni stimolo viaggia in entrambe le direzioni: l’iride ci segnala non una malattia
specifica, ma una difficoltà (disfunzione) dell’organo riflesso in questione, quindi una simpaticotonia o
vagotonia.
In altre parole, è probabile che stimoli ripetuti provenienti da un organo in difficoltà, ad esempio il fegato,
siano in grado di far contrarre delle fibre specifiche sull’iride (anche in riferimento ad un collegamento di
origine embriologica), che ci segnalano poi non una lesione specifica, una alterazione nella funzione
dell’organo in senso di iper o ipoattività (a seconda della branca del sistema autonomo di innervazione).
Importante considerare la marcata vascolarizzazione dell’iride, il flusso continuo e abbondante
dell’irrorazione sanguigna iridea, molte sostanze presenti nel sangue (tossine e scarti del metabolismo)
durante il loro passaggio nel tessuto irideo possano depositarsi e accumularsi, determinando sfumature di
colore diverse da quella originaria; da ciò si può dedurre che, se per esempio c’è un accumulo di cristalli di
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acido urico nell’iride, ciò significa che il sangue ne è sovraccarico e che troveremo altri accumuli a livello
delle articolazioni, dove si manifesterà la sintomatologia dolorosa (artrite, reumatismi…).
L’iridologia nasce come metodo di analisi per rintracciare predisposizioni e malattie dell’organismo o di
organi specifici, successivamente Il termine “psicosomatica” è stato aggiunto per significare l’approccio
funzionale al paziente, che supera l’iridologia “organicistica”, inquadrando il soggetto in modo olistico e
non con un insieme di pezzi separati e indipendenti.
L’iridologia psicosomatica, le informazioni diagnostiche, permettono di orientarsi sul tipo di terreno e di
costituzione del soggetto esaminato.
L’introduzione della definizione di iridologia psicosomatica supera ed include tutte le possibili applicazioni
finora conosciute dell’iridologia: diagnosi funzionale o semplicemente settoriale (disfunzioni e malattie di
singoli organi o apparati), analisi diatesica e costituzionale (biotipo e terreno del soggetto), analisi
psicocomportamentale e del carattere, ricerca di traumi (fisici o psichici), correlazioni esoteriche (sistemi
energetici, Chakra, colore e suono, astrologia…), valutazione del sistema immunitario.
L’iridologia permette di valutare se la disfunzione è prevalentemente somatopsichica o psicosomatica,
orientando di conseguenza l’iter terapeutico.
Iridologia psicologica
L’iridologia psicologica (introdotta per la prima volta da Sebastiano Magnano, vedi Iridologia Psicologica, a
cura della Associazione Scuola della Salute, Piacenza), si ricollega alla fisiognomica, scienza tenuta in
grande considerazione per lungo tempo: dal V sec.a.C. (Ippocrate) al XVI sec. d.C.( Dalla Porta) e oltre
(XVIII sec. Lavater).
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La fisiognomica si propone di riconoscere la personalità di un soggetto dall’interpretazione dei suoi tratti
somatici. Il più antico trattato di fisiognomica. (Pseudo Aristotetele, Fisiognomica BUR) a noi pervenuto è
stato attribuito ad Aristotele (IV sec. a.C.), ma è probabilmente di due suoi allievi.
Nei testi di fisiognomica riscontriamo le prime interpretazioni dell’occhio e le prime osservazioni sull’iride,
ed è in queste opere che è quindi rintracciabile l’origine dell’iridologia come metodo diagnostico.
L’iridologia psicologica si propone di delineare i tratti normali e patologici della personalità di un soggetto
dalla semplice osservazione dell’iride, ricavandone un quadro complessivo paragonabile a quello che si
può ottenere con il metodo grafologico.
Nell’iridologia psicologica è molto importante l’osservazione della pupilla (psicodiagnosi pupillare).
Psicodiagnosi pupillare
Quando si valuta il diametro e la motilità pupillare si deve tener conto della luce dell’ambiente, dell’età e
del sesso del soggetto.
Echnard H.Hess ha dimostrato che nei movimenti pupillari è rintracciabile un complesso linguaggio
attraverso il quale, in gran parte inconsapevolmente, gli occhi si scambiano messaggi.
Le pupille si dilatano per esprimere interesse, attrazione; si restringono per esprimere rifiuto.
Gli occhi dilatati vengono interpretati come segno di disponibilità e tendono a suscitare nell’interlocutore
interesse e una dilatazione pupillare di risposta .
Altri aspetti iridologici rilevanti per la psicodiagnosi sono:
1. Lettura del primo anello (orlo pupillare): è l’anello delle pulsioni e della bio-energia. Permette di
valutare la sfera istintuale e la bio-energia per mezzo dello spessore, dell’uniformità e del colore.
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2. Lettura del quarto anello (Siepe o collaretto): è l’anello della sensibilità, della reattività e delle
inclinazioni che vengono valutate in base alla posizione, allo spessore, alla presenza di introflessioni,
estroflessioni, ponti, interruzioni.
Lettura dell’ampiezza della siepe
Siepe ristretta: infantilismo.
Siepe ampia: personalità evoluta.
Siepe slargata: dispersività, inconcludenza.
Siepe spessa: atteggiamento difensivo.
Lettura dei solchi
Solchi verticali o raggi solari: conflittualità.
Solchi circolari: resistenze che generano blocchi e spasmi.
Lettura delle macchie
Punteggiature rosso scure nell’iride superiore: fobie, idee ossessive.
Punteggiature scure nell’iride superiore: tendenze depressive.
Segni di interesse psicosomatico
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Fuga pupillare h 3 e h 9
Soprattutto nell'iride sinistra, una fuga pupillare dalle ore 3, il che significa che la pupilla non è al centro
dell'iride, ma è spostata verso il naso. Se questo segno si trova anche nell'iride dx, viene confermato e
aumentata la sua importanza (la patologia è cronica, presente da lungo tempo), se si trova solo nell'iride
sx, significa che la patologia psichica è al suo esordio o in fase acuta.
Questo segno di fuga dalle ore 3 nell'iride sx indica che il settore polmonare è disturbato, ma non tanto in
relazione agli organi polmoni del corpo fisico, quanto alla loggia energetica polmoni (metallo) secondo la
MTC (Medicina Tradizionale Cinese), che associa a questi organi il sentimento della tristezza.
La tristezza e la malinconia sono i caratteri distintivi indicati da questo segno: il soggetto (soprattutto se
donna) si trova a sperimentare un senso di malinconia, con facile propensione al pianto, se si trova da
solo, soprattutto al tramonto e nei mesi invernali.
La tristezza non ha cause individuabili dal paziente, ma rappresenta un sottofondo esistenziale, di cui il
soggetto non sa dare spiegazioni, non trova alcun motivo nella propria vita per essere malinconico.
Un minimo decentramento della pupilla in zona nasale rappresenta la normalità fisiologica; qualora il
decentramento sia più marcato in uno dei due occhi, spesso il soggetto presenta una sintomatologia
caratteristica, contraddistinta da un senso di velato malessere interiore, spesso dietro un’apparenza di
spiccata allegria. Il decentramento pupillare indica un disturbo funzionale importante della respirazione;
generalmente si osserva in persone che hanno un meccanismo di respirazione estremamente scorretto
(contrazione delle spalle e respirazione “alta”).
Il soggetto appare spesso giovale, ma a domanda diretta rivela di soffrire di malinconia soprattutto nelle
ore pomeridiane, d’inverno, quando sparisce il sole, quando il soggetto si trova da solo.
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Anelli di crampo
Gi anelli di crampo, che si osservano come pieghe circolari concentriche che dalla periferia si stringono in
modo centripeto verso il centro dell'iride, dando la caratteristica impressione che l'iride sia come una
tenda drappeggiata.
Si riscontrano di frequente in soggetti giovani associati con senso di angoscia e di malinconia, che
nasconde un’insoddisfazione profonda per la sensazione di “costrizione”, impedimenti dovuti
all’educazione, genitori, scuola, che non permettono al soggetto di esprimersi liberamente.
La terapia con esercizi di respirazione può in poco tempo fornire maggiore energia e vigore al soggetto,
permettendogli di uscire dalla situazione di impasse psicologico e di recuperare il “timone” della propria
vita, con miglioramento dell’autostima e della sintomatologia correlata.
Come già accennato, gli anelli di crampo indicano un senso di grave costrizione nel soggetto (quasi tutti li
hanno, ma acquistano senso patologico solamente quando sono completi e superiori a tre come numero),
ovvero un soggetto che non si sente libero di poter fare ciò che vuole o che si sente costretto a fare ciò
che non vuole.
I sintomi associati riguardano il polo ritmico che varia, da tachicardia a ansia immotivata, sudorazione e
vampate di calore. Questi sintomi si aggravano quando il soggetto deve sostenere prove, esami, colloqui o
situazioni che lo mettono in agitazione (ansia da prestazione), sonno agitato, incubi, tensione muscolare
con crampi e dolori (tipici i crampi muscolari, il colon irritabile e i dolori mestruali).
Questo stato di contrazione di origine mentale si riflette anche sull'articolazione temporo-mandibolare
(con digrignamento notturno dei denti), cefalea muscolo tensiva e ancora altri. La terapia d'elezione è
quella che cura la diatesi terza (essendo gli anelli di crampo patognomonici, insieme ai raggi solari di cui
parleremo in seguito, di terza diatesi), ovvero gli oligoelementi Mn-Co (Manganese, Cobalto) da assumere
in fiale per os, una alla sera prima di coricarsi e il Mg (Magnesio orotato), 1 o 2 compresse al giorno.
Riproduzione riservata - È vietata la riproduzione senza esplicita autorizzazione dell’autore - Legge 22 aprile 1941, n. 633
Raggi solari
I raggi solari si osservano come fessure del tessuto dell'iride, che partono dalla pupilla o leggermente più
periferici e arrivano quasi alla periferia dell'iride, proprio come raggi che si dipartono dal centro l’esterno.
Solitamente si trovano nel settore superiore e stanno ad indicare una forte predisposizione ansiosa, anche
se spesso il soggetto non la manifesta, perchè le circostanze della vita sono state favorevoli e non hanno
indotto la persona a sviluppare la patologia, pertanto passa inosservata, ma in agguato.
Se il soggetto presenta raggi solari nel settore frontale dell’iride, questo indica una forte componente
ansiosa e si potrebbe riscontrare uno stato di depressione fisica e mentale; in questo caso, agli esercizi di
respirazione andrà associata una una terapia con ricostituenti tonici e ponderali.
Ciononostante queste persone sono sempre a rischio di cadere in una forma depressiva o ansiosa:
tipicamente ciò capita quando queste persone hanno figli di cui si preoccupano eccessivamente, se non
hanno già sviluppato ansia nei confronti di se stessi scatta quindi il meccanismo che li spinge a provarla
nei confronti delle persone amate.
In entrambi i casi, queste persone vivono male, schiave dei propri timori e delle proprie paure, con tutta
una sequela di sintomi fisici invalidanti, come attacchi di tachicardia, sudorazione improvvisa, attacchi di
panico e altro ancora.
Come terapia oltre agli esercizi di rilassamento, respirazione, è consigliato l'oligoelemento Li (Litio), il P
(fosforo) e il Mg (Magnesio orotato), 1 o 2 compresse al giorno.
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Anello della Determinazione
Un anello bianco, banda alla periferia dell'iris identifica un carattere determinato o deciso. Credono in se
stessi, alle loro opinioni fermamente, caratteristica determinante per il raggiungimento dei loro obbiettivi.
Anello degli ideali
Un anello blu o scuro alla periferia dell'iris indica un senso di speciale scopo. Sono costantemente alla
ricerca della loro missione nella vita, non riescono a mette a fuoco la loro diligenza per raggiungere la
loro meta, perchè presi dall'indecisione o ristagno.
Anelli del successo
Gli anelli di crampo concentrici suggeriscono una naturale orientamento verso la realizzazione. Sono
persone iperattive, di successo, queste persone vivono freneticamente ed hanno impellente bisogno di
essere continuamente occupate, vivono nell'ansia costante.
Anello dell’armonia sociale
Una serie di fiocchi e punti bianco giallo verso l'esterno dell'iris significa alto ideali per il sociale e
questioni ambientali. Sono reattivi al disordine, si sforzano di mantenere tutto in equilibrio. Il diniego alle
proprie aspettative possono portare al cinismo, delusione e l'isolamento.
Appiattimenti pupillari
Appiattimento ore 12
Sn > astenia
Dx > rimuginazione psichica
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Entrambe > depressione
Appiattimento marcato > tentativo di suicidio
Appiattimento obbligo laterale esterno h 1-2 e h 11-10
> acufeni
Appiattimento obbligo laterale esterno superiore h 1-3 e h 12-9
> disturbi del labirinto, vertigini
Appiattimento verticale laterale h 2-4 e h 10-8
>dispnea ansiosa e turbi polmonari
Appiattimento obbligo laterale esterno inferiore h 4-5 e h 7-8
> disturbi del metabolismo glucidico, diabete
Appiattimento obbligo mediale interno inferiore h 6-9 e h 6-3
> disturbi sessuali a carattere nervoso, psiconevrosi sessuale
Appiattimento obbligo mediale interno superiore h 10-1 e h 6-9
disturbi psichi, disturbi della concentrazione, delirio di persecuzione
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Appendice
BIOTIPO IRIDOLOGICO
Biotipo fibrillare
Linfatico puro
Idrogenoide
Acido urico
Debolezza del tessuto connettivo
Neurogeno
Ghiandolare
Biotipo Ematogeno
Biotipo Misto
DENSITA’ DELLA TRAMA
Trama n° 1 – fibre compatte, ereditarietà forte, notevole difesa
Trama n° 2 - fibre leggermente distanziate, energia integra, sufficiente capacità di difesa
Trama n° 3 – fibre ondulate scompattezza, vitalità appena sufficiente, invecchiamento precoce
Trama n° 4 – fibre lasse e destrutturate, presenza di ogive e cripte, ereditarietà debole,
ALTERAZIONI DELLA TRAMA
Lineari
Raggi solari
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Distonia neurovegetativa, ansai tensione neuromuscoalre, spasmi intestinali, aerocolia, cefalea ed
emicrania h 12
Fili ondulati
Congestione dell’organo di riferimento
Solchi radiali
Segni trasversali chiari
Debolezza strutturale del dei tessuti
Segno a becco di pappagallo
Squilibrio organo di riferimento
Segni d’interruzione del collaretto
Probabile patologia vertebrale
Tipo:…………………………………………
Aspetto:……………………………………...
Concentriche
Anelli di Crampo
Spasmo, ipereccitabilità neuromuscolare
Tipo:……………………………………..
Aspetto:………………………………….
Anelli di cerchio
Tensione zona d’organo
Tipo:……………………………………..
Aspetto:……………………………….….
ESAME DELLE MACCHIE
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Macchie psoriche – difficoltà cronica di espellere tossine – congenite o acquisite
Macchie metaboliche a fiocchi – depositi metabolici infiammatori – sovraccarico di ac. Urico, piruvico e
ossalico
Macchie di polilitiasi – litiasi biliare o renale
Macchie emorragiche – emorragie zona d’organo
Macchie microbiche – problemi infettivi e squilibri flora intestinale
ANELLI
Anello n. 1- OPI – Parasimpatico
Anello n. 4 – Collaretto – Ortosimpatico
Anello n. 2 – dello stomaco
Anello n. 3 – intestino tenue e colon
Anello n. 5 – endocrino e gran circolazione
Anello n. 6 – area degli organi
Anello n. 7 – area circolazione linfatica
Anello n. 8 – area circolazione periferica
Anello lipidico – del colesterolo
Anello psorico – sovraccarico tossinico
COLLARETTO
Tipi di rilievo dell’iride (angolo di Fuchs )
Segni di avitaminosi (deducibili dal C4)
PUPILLA
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Midriasi – miopia, stati emozionali, alcaloidi
Miosi – emorragie cerebrali, alcolismo, anestesia
Hippus – parassitosi, psichismo, sclerosi multipla, tumori cerebrali
Ovalizzazione
Asse verticale – disturbi cerebrovascolari
Asse orizzontale – postumi ictus cerebrali, sindrome depressive
Assi obliqui paralleli – emiplegia
Assi obliqui opposti in alto – tendenza emorragia cerebrale
Assi obliqui convergenti in alto – patologia cerebrale vascolare
Direzione:……………………………………
Appiattimento
Appiattimento h 12 – sindrome depressiva, rischio suicidio
Appiattimenti h 9dx h 3sx –
A dx difficoltà respiratoria, asma
A sx affezione cardiaca
Appiattimento h 11dx h 1sx -
Disturbi dell’equilibrio, acufeni, labirintite
Appiattimento h 8dx h 4sx –
A dx disturbi epato-biliari
A sx patologia del pancreas, diabete
Appiattimento h 6 –
Disturbi renali, gastro-intestinali
Appiattimento h 4dx h 8sx –
Affezioni genitali organiche o funzionali
Appiattimento h 3dx h 9sx –
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Allergia respiratoria, dispnea
Appiattimenti h 1dx h 11sx –
Disturbi sfera psichica, difficoltà di concentrazione e memoria
Settore:………………………………………
Decentramento pupillare
Direzione h 12 –
Disturbi gastrointestinali, ipotrofia cerebrale
Direzione h 6 –
Encefalite, tumore cerebrale
Direzione h 3dx h 9sx –
A dx patologia respiratoria
A sx insufficienza cardiaca
Direzione h 2dx h 10sx –
A dx patologia epato-biliare
A sx patologia pancreatica
Direzione h 10/11dx h 1/2sx –
Affezioni renali o genitali
Settore:………………………………………
Colore:………………………………………
SEGNI PUPILLARI
Vestigia embrionali
Ponte Fluttuante – terreno tubercolinico - Patologia respiratoria
Arco Fluttuante con cavaliere – patologia vertebrale, sublussazioni
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Arco Fluttuante senza cavaliere –
Ponte interrotto con cavaliere (Knout) -
Filamento senza corpuscolo o dito traumatico - squilibri nervosi, depressivi
Formazioni corpuscolate intrapupillari
Corpuscolo del tremolio - ipertiroidsimo
Coda di aquilone – patologia renale
Via lattea – sindrome depressive
DIATESI
I° - Allergica
II° - Ipostenica
III° - Distonica
IV° - Anergica
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