Download - Corrosion recensione

Transcript
Page 1: Corrosion recensione

Corrodere: ‘consumare a poco a poco con azione incessante’ (Sec. XIV, Z. Bencivenni) ‘disgregare, sgretolare, erodere’ (1688 V. Viviani).Dal latino corrōdere (comp. di con- e rōdere), col derivato tardo corrōsione.

Page 2: Corrosion recensione
Page 3: Corrosion recensione

9 febbraio 2012. Viperante Creative media, alias Daniel Lee Peach, giovane sviluppatore indipendente britannico residente nello Yorkshire, comunica il rilascio del suo secondo progetto: Corrosion – Cold Winter Waiting. (http://www.coldwinterwaiting.com/index.htm)

Ho un debole per il genere horror, e seguivo con ansia gli sviluppi di questa avventura fin dai tempi in cui ne lessi un’anteprima su Punta e Clicca.it nel 2007. Appena ricevuta la notizia che il gioco era finalmente stato rilasciato l’ho acquistato subito e giocato tutto di un fiato, senza pause. Nonostante lo abbia terminato già da alcuni giorni, con il pensiero continuo a passare le mie notti alla Cold Winter Farm, nella nostalgia di una delle più strabilianti avventure del suo genere che abbia mai giocato.

L’antefatto al gioco, presentato in forma di suggestivo slide-show all’inizio dell’avventura, è descritto nel comunicato stampa di Viperante e Tri Synergy, la compagnia che ne cura la distribuzione:

“Deacon Oaks è una cittadina pacifica, il cui sceriffo Alex Truman conduce una vita tranquilla recuperando cani smarriti, dirimendo dispute tra vicini e riaccompagnando a casa qualche occasionale ubriaco. Dovrebbe esserne felice, ma la monotonia lo logora poco a poco, e nella sua mente si fa strada il desiderio che accada qualcosa di nuovo, di eccitante.In una fredda sera di novembre la sua aspirazione inespressa viene esaudita; guidando la sua macchina investe un uomo comparso improvvisamente in mezzo alla strada. Alex rimane illeso, ma lo sconosciuto riporta numerose fratture e viene ricoverato in ospedale. Nessuno sa chi sia né da dove sia venuto, e non sarà facile scoprirlo in quanto l’uomo è chiuso in un mutismo ostinato. Alex è al colmo dell’eccitazione: finalmente si è imbattuto in un evento misterioso! Ma la sua gioia sarà di breve durata… L’uomo non identificato viene trasferito in un ospedale psichiatrico e a Deacon Oaks tutto torna alla normalità fino a quando, due mesi dopo, Alex riceve una chiamata con cui viene informato che “l’uomo della strada” ha finalmente parlato. Tre parole in tutto, ripetute ossessivamente: Cold Winter Farm… Cold Winter Farm… Cold Winter Farm… Alex non ha idea di cosa l’uomo intenda dire, ma conosce il luogo a cui si riferisce: la Cold Winter Farm è un casale di campagna che si trova appena fuori città. Il caso misterioso viene riaperto ed Alex vuole sondarlo fino in fondo. Il problema è che la zona sta per essere travolta dalla peggior tempesta verificatasi negli ultimi cinquant’anni ed Alex non ha alcuna speranza di andare e tornare prima che la bufera raggiunga Deacon Oaks, ma questo non potrà fermarlo; il suo unico irresistibile impulso, al di là di qualunque considerazione raziocinante, è scoprire l’identità dello straniero. Prende le chiavi della macchina e si mette in viaggio. In capo a dieci minuti raggiunge la fattoria ed inizia ad esplorarla, ma la furia della tempesta sradica una quercia che, cadendo sulla casa, lo intrappola in cantina. Come si dice, non tutto il male viene per nuocere: il crollo del muro scopre un passaggio nascosto alla fine del quale si trova un ascensore che conduce ad un sotterraneo. Alex avverte una sgradevole sensazione di pericolo, ma il desiderio di trovare risposte è più forte della paura… entra nell’ascensore e si lascia trasportare nelle viscere dell’edificio.

Cosa lo aspetta laggiù? Riuscirà a scoprire l’identità dello straniero e il motivo per cui si trovava di notte in mezzo alla carreggiata in pieno inverno? Comprenderà la ragione del suo mutismo durato due lunghi mesi? E ammesso che trovi delle risposte, saranno risolutive o apriranno ulteriori interrogativi, angosciosi al limite dell’immaginazione?”

Lo sceriffo, come personaggio, verrà presto dimenticato. Entrando in quell’ascensore il giocatore varcherà le soglie dell’inferno stesso, e dal quel momento il senso di ciò che vedrà attraverso gli occhi di Alex verrà filtrato unicamente dalle sue personali capacità deduttive, dal proprio bagaglio ideologico e dal proprio intuito.Corrosion è un gioco molto diverso da quelli a cui siamo abituati, la cui tendenza è fornire tutte -o quasi- le risposte che il giocatore si aspetta o, come unica alternativa, condurre a finali aperti, diversificati a seconda delle scelte intraprese. Il tessuto di questa avventura provoca interrogativi devastanti ma non concede risposte, e questa è la sua peculiarità: lascia al giocatore il compito di rispondere alle proprie domande fornendo un patchwork di indizi che gli permetta di elaborarle. Nel suo realismo sconcertante, la vicenda avrà termine prima che tutti i misteri vengano svelati. Una scelta estremamente logica e plausibile, dato che nei panni dell’unico testimone di ciò che è avvenuto dietro la tranquilla facciata di una residenza di

Page 4: Corrosion recensione

campagna, il giocatore vedrà esclusivamente ciò che ha visto il suo alter ego: un uomo rimasto involontariamente intrappolato nei sotterranei della casa, il cui più pressante desiderio, di fronte a scoperte emotivamente insostenibili, è trovare una via d’uscita e fuggire più veloce del vento.

A questo proposito voglio riassumere un significativo brano dell’intervista rilasciata da Daniel Lee Peach a Karla Munger di Just Adventure.(http://www.justadventure.com/article/93/interviews-corrosion-cold-winter-waiting-developer-daniel-lee-peach)

“(…) In Corrosion lo sceriffo non parla mai. Alex funge da contenitore per il giocatore che lo impersona in quel preciso momento della sua vita, come se ciò che accade stesse accadendo a sé stesso e fosse lui a trovarsi nei sotterranei della Cold Winter Farm.Nel progetto iniziale lo sceriffo commentava ciò che scopriva, usava il telefono per comunicare con persone all’esterno e in alcuni momenti riassumeva la storia e manifestava verbalmente le proprie reazioni emotive.In seguito ho abbandonato questo approccio, pensando che un gioco in prima persona debba concedere al giocatore la sensazione di vivere l’esperienza individualmente e non attraverso la mente del protagonista. Ho pensato che un personaggio che suggerisce le risposte prevarica la facoltà del giocatore di ragionare con la sua testa.Così ho deciso di eliminare tutti i commenti e lasciare il giocatore incondizionatamente libero di riflettere sulla vicenda in base alle informazioni raccolte e trarre le proprie conclusioni.Naturalmente, per poter avanzare nel gioco, in alcuni punti sarà necessario che le informazioni siano più esplicite, ma le reazioni saranno esclusivamente individuali: il giocatore potrà rimanere sconvolto, stupito, indifferente, o in qualunque stato d’animo gli suggerisca il proprio istinto senza essere pilotato dalle reazioni del personaggio. Giocando dovrete avere la sensazione di trovarvi effettivamente in quel sotterraneo e scoprire progressivamente quanto vi avvenisse.”

Posso confermare che l’autore ha raggiunto in pieno il suo obiettivo! I dieci giorni che ho trascorso nei sotterranei della Cold Winter Farm sono stati tra i più coinvolgenti che abbia mai vissuto durante lo svolgimento di un‘avventura, esplorando avidamente ogni angolo e leggendo più volte ogni singolo documento, nella speranza di trovare qualche indizio che mi permettesse di aprire l’accesso a nuove locazioni e scoprire nuovi sviluppi delle vicende che si erano svolte tra quelle mura.

Corrosion – Cold Winter Waiting è un gioco straordinario sotto tutti i punti di vista e, a mio parere e nel suo genere, un autentico capolavoro, un fuoriclasse.Un’avventura in cui la classica e tutto sommato rassicurante “paura” viene sopraffatta dal disagio, un disagio così profondo da far drizzare i capelli in testa e gelare il sangue. Corrosion è agghiacciante, sia per l’ambientazione spartana e gelida in cui si articola interamente sia per le sue implicazioni, in cui attraverso una serie di diari – veri protagonisti del gioco - redatti da personaggi dietro le quinte, vengono mostrati in tutta la loro crudezza i più scabrosi e inquietanti abissi della psiche.Si sarà testimoni dell’inferno intangibile che alberga nelle menti corrose dai peggiori eventi esistenziali, in cui prolificano pulsioni atte a giustificare le azioni più aberranti e ad erigere inferni ben più concreti e senza riscatto, destinati ad appagare brame di conoscenza e potere quanto odio incondizionato e sete di vendetta.Il cammino allucinante del giocatore si snoda, su strade parallele, sia attraverso gli oscuri corridoi di un labirinto in muratura sia attraverso i tortuosi percorsi dei labirinti della mente, proiezioni l’uno degli altri, i cui processi corrosivi generano mostri e demoni.Se questi demoni siano reali o immaginari sarà il giocatore a doverlo decidere.

Purtroppo devo fermarmi, perché i limiti concessi ad una recensione non mi permettono di andare oltre.Per descrivere la struttura e la confezione del gioco mi vengono in mente due concetti: equilibrio e misura. Corrosion scorre sui binari di una misura rigorosa, difficile da associare ad un autore tanto giovane ed al suo esordio nel mondo delle avventure. Le vicende avvenute nei luoghi dell’esplorazione vengono narrate, in modo solo occasionalmente esplicito, attraverso gli scritti dei personaggi che ne sono stati protagonisti e scarne registrazioni prive di immagini,

Page 5: Corrosion recensione

recuperate dall’archivio del sistema di sicurezza. Ascolteremo le voci di alcune tra le persone che hanno vissuto in quel luogo senza vedere mai i loro volti né accenni delle atroci azioni che vi venivano commesse, intuibili, ancor prima di addentrarsi nella lettura e nell’ascolto dei documenti, attraverso gli inequivocabili complementi di arredo. Anche la grafica severa, prevalentemente in toni di grigio con rari, sparsi accenni di colore, e sobria persino nella cura dei dettagli più minuziosi, rappresenta un capolavoro di equilibrio: nel suo minimalismo contiene tutto ciò che deve, niente di meno, niente di più.

L’atmosfera del gioco si avvale di una straordinaria dimensione musicale costituita di suoni dissonanti, struggenti accenni strumentali e brevi esecuzioni di brani in cui dominano la malinconia e il senso della solitudine più assoluta. I suoni sono soffusi come se la loro provenienza fosse remota, distante nello spazio e nel tempo; mai ripetitivi, mai invadenti. Anche in questo aspetto del gioco domina un perfetto equilibrio che si fonde indissolubilmente con la sobrietà dell’allestimento grafico.

Gli enigmi sono di carattere misto. All’inizio del gioco ne vengono proposti due, di cui uno piuttosto ostico, che una volta superati lasceranno il passo a classici rompicapo ‘da inventario’, che ci costringeranno a fare appello a tutte le nostre risorse immaginative, e ad una intelligente e minuziosa ricerca di informazioni che ci permettano, attraverso l’uso di una rete di computer, di scoprire ulteriori dettagli della storia.

L’interfaccia è di semplice utilizzo, governata da mouse come nella migliore tradizione dei punta e clicca, e i salvataggi illimitati. E’ necessaria un po’ di pazienza in alcuni passaggi, in particolare durante le animazioni e l’assemblaggio di oggetti nell’inventario, per attendere la lenta ricomparsa del puntatore. Un paio di innocui bug non disturbano in alcun modo il fluido scorrimento del gioco, ma considerando la diversità di risposte tra computer e computer suggerisco di salvare spesso. Come si sarà intuito, Corrosion è in prima persona. Realizzato in 3D, con una risoluzione di 1024 x 768, funziona perfettamente su XP, Vista e 7. Il gioco è esclusivamente in lingua inglese.

Processore: 1.5 GHz RAM: 512MB RAM(1GB per Vista e 7)Video: DirectX 9.0c e scheda grafica compatibile con 64mb di ramMonitor: risoluzione di almeno 1024x768 Suono: Directx 9.0c e scheda audio compatibile Disco rigido: almeno 600MB di spaziotastiera, mouse, e speaker.

Pronti per il viaggio? Allacciate le cinture! Una volta iniziata questa avventura difficilmente riuscirete a distoglierne il pensiero fino a quando non l’avrete terminata, e oltre…

Voto: 10/10struzzo

Corrosion – Cold Winter Waiting si può acquistare in download digitale al costo di 19.50 euro ai seguenti indirizzi:

http://www.justadventure.com/shop/38/corrosion-cold-winter-waitinghttp://www.trisynergy.com/products/150/details/Corrosion:.Cold.Winter.Waiting