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IL GIORNALE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGYDAL 13 AL 26 MARZO

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N E W B U S I N E S S , S T R A T E G I E , F I N A N Z AAziende&Mercati

CORRIERENEWSPoli tecnologici: via libera ai progetti Alcatel Approvati i 3 progetti presentati da Alcatel Italia ai ministeri dellʼInnovazione e delle Attività produt-tive nellʼambito del bando sui Poli tecnologici, due dei quali in qualità di capofila, per un totale di 26,8 milioni di euro. Il primo progetto, che vede Alcatel Italia capofila con una quota di 12,4 milioni di euro, si riferisce agli apparati digitali multi-servizio di aggre-gazione e trasporto ottico per un valore complessivo di 14,7 milioni di euro. Il secondo, che vede ancora Alcatel Italia capofila con una quota di 5,9 milioni euro, riguarda il link di trasporto ottico per apparati digitali per un valore complessivo di 11,2 milioni di euro. L̓ ultimo, in cui la quota di Alcatel Italia è di 8,5 milioni di euro con capofila Pirelli Labs, è inerente le tecnologie innovative ibride fibra ottica-rame per applicazioni nelle reti di accesso ad alta capacità, per un importo di 24,2 milioni di euro. Soddisfazione è stata espressa dallʼazienda per lʼaltissimo livello scien-tifico che caratterizza il programma di sviluppo dei poli tecnologici. La ricerca che questi finanziamenti rende possibile è un valore concreto per lo sviluppo tecnologico del Paese. Con vendite per 13,1 miliardi di euro e 58.000 dipendenti nel 2005, Alcatel (che fornisce soluzioni di comunicazione che permettono agli operatori di tlc, agli Internet service provider ed alle aziende di offrire applicazioni voce, dati e video) è presente in oltre 130 paesi.

Paralimpiadi, Habilio all’Internet CafèAl Villaggio Paralimpico del Sestriere, presso lʼIn-ternet Cafè, arriva Habilio, la soluzione che facilita i portatori di diverse abilità nellʼutilizzo del pc e nella navigazione in rete. Habilio è stato creato da Bassnet in collaborazione con Internet Train e Mobilificio Fattorini. Si tratta di un pc, dotato di speciali ausili, posizionato su un tavolo ergonomico che permette lʼaccesso e lʼutilizzo del computer alle persone in car-rozzella. La struttura è a doppia motorizzazione: si può regolare lʼaltezza del tavolo e lʼutente può avvicinarsi o allontanarsi dallo schermo utilizzando un semplice tasto. Habilio possiede un ingranditore di schermo creato per tutte le persone che hanno difficoltà nella visione del video del PC; questo software è infatti in grado di ingrandire fino al 200% ciò che compare sullo schermo. La postazione utilizza il sistema ope-rativo Windows XP e, come software applicativi: la suite OpenOffice; il browser Firefox e il client mail Thunderbird. Luca Bassilichi, Ad di Bassnet: “Le abilità diverse esistono e grazie allʼimpegno, possono portare a dei risultati eccellenti”.

Barberino di Mugello, Comune onlineIl Comune di Barberino di Mugello ha presentato il nuovo portale web totalmente accessibile realizzato con la soluzione FlexCMP della società bolognese Idea Futura, dedicato alla realizzazione e gestione di siti internet conformi ai massimi livelli di accessibilità previsti dalla Legge Stanca. Il Comune toscano può in questo modo affidare la gestione del sito anche ad utenti non esperti date le caratteristiche di massima flessibilità e scalabilità. Il sistema consente per esem-pio di creare e modificare nel tempo qualsiasi progetto editoriale online e di gestire servizi quali aree riservate o la futura integrazione multicanale ed accessibile sul web di applicazioni, database, sistemi di pagamento e di autentificazione.

Convergenza di scena al Nokia ProgramPrende il via la terza edizione del Nokia University Program che, fino alla fine di ottobre, coinvolgerà quasi 1000 studenti delle facoltà di Economia e Ingegneria di sei atenei italiani: Pescara, Bologna, Milano, Roma, Catania e Pisa. Il progetto avrà come tema conduttore lʼinnovazione e la convergenza tra funzioni dʼuso e tecnologie. Gli studenti si sfideranno nella creazione di una strategia che possa portare allʼapertura di un nuovo mercato e nuove opportunità di business per Nokia. “La terza edizione del Nokia UniversityProgram, con lʼestensione a nuove facoltà e città, ci consentirà di confrontarci con un numero maggiore di studenti e soprattutto con le loro idee - ha dichiarato Alessandro Lamanna, Ad Nokia Italia - Abbiamo scelto di sfidare gli studenti su un tema attuale come quello della convergenza digitale e siamo convinti di poter ricevere da loro un grande valore aggiunto”. La premiazione avverrà a ottobre 2006.

Alta definizione, alleanza Omron-AduroOmron ha raggiunto un accordo per lʼacquisizione di Aduro, società della Silicon Valley che produce sotto-insiemi ottici di precisione ad alta velocità. Omron Electronic Components Business ha acquisito le attività di Aduro creando una nuova consociata, la Omron Network Products. Questa acquisizione apporta notevoli sinergie ad Omron che ha sviluppato una nuova linea di componenti ottici, tra cui dispositivi CWDM, interruttori ottici passivi e Micro Lens Array. Grazie a questʼacquisizione Omron diviene inoltre uno dei maggiori fornitori di sottoinsiemi ottici di trasmis-sione (TOSA) CWDM integrati e sottoinsiemi ottici di ricezione (ROSA) per applicazioni video 10 Gigabit Ethernet (GbE) e ad alta definizione.

Dvbh, la tv si vede dal mattino Vannini (Telecom Italia): «La gente usa la mobile tivù in modo creativo»

Paolo Anastasio

In attesa che l’Antitrust e l’Authority delle telecomunicazioni si pronuncino con regole chiare ed evidenti circa i limiti del mercato della tivù mobile, la sperimentazione del Dvbh (Digital video broadcasting handheld) durante le Olimpiadi di To-rino 2006 ha dato i risulti sperati.

“Dal punto di vista tecnologico ha funzionato tutto, la qualità delle immagini televisive è adeguata alle attese, anche quella delle immagini provenienti dai campi di gara”. Que-sto il giudizio di Roberto Vannini, Responsabile innovazione e tecno-logie di business di Telecom Italia, che giudica positivamente l’esito del servizio sperimentale messo in campo durante l’evento olimpico, per testare sul campo la performance della prossima frontiera della telefo-nia cellulare: il matrimonio fra tivù e telefonini. Intanto, nemmeno Voda-fone Italia resta a guardare, avendo a sua volta annunciato un proprio progetto di sperimentazione.

Il test torinese di Tim ha coinvolto mille persone dotate di un telefonino Dvb-h, che hanno potuto “provare“ per la prima volta in Italia i nuovi servizi di tivù mobile. Il responso più inatteso del test olimpico riguarda un aspetto non previsto. “La possibilità di usare il cellulare in modalità televi-siva - racconta Vannini - ha mostrato una tendenza imprevista. La gente ha usato la funzione mobile tv in modo creativo, ad esempio accendendo il cellulare appena svegli, per ascoltare e vedere trasmissioni che vanno in onda di primo mattino.

Com’è capitato a me che in un al-bergo in prossimità di Torino mi sono sintonizzato con il telefonino su Ca-nale 5 mentre mi radevo. Ho messo il cellulare in posizione visibile e ho seguito un popolare programma tele-visivo della fascia mattutina con una qualità video eccellente, preferendo il telefonino alla radio che ascolto di solito nello stesso orario”. La prima osservazione, quindi, a proposito del test torinese sul Dvb-h è che questo nuovo medium potrebbe erodere audience ad altri mezzi di comunica-zione, introducendo nuove e inedite abitudini da parte degli utenti. L’av-vento del Dvb-h sul mercato potrebbe risultare in un utilizzo del cellulare in fasce orarie inconsuete, fra le 7.00

e le 8.30 di mattina, per vedere la televisione via display piuttosto che ascoltare la radio.

Ma secondo il manager di Telecom Italia è troppo presto per fare previsioni sui trend potenziali di sviluppo del nuo-vo servizio. “Di cer-to, il calcio sul tele-fonino è sicuramente uno dei contenuti che riscuoterà sempre maggior successo - dice Vannini - Per il resto, stiamo moni-torando le caratteri-stiche del consumer, per valutare quali saranno i servizi più richiesti. Sicuramente, il servizio dovrà essere personalizzato in base alle richieste dei clienti”. Quel che è certo, al di là della sperimentazione olimpica, c’è la fase commerciale già partita a Helsinki, in Finlandia, grazie alla copertura della capitale scandina-

Test olimpicoPositivo l’esito

della sperimentazione della tecnologia condotta

durante la kermesse di Torino 2006

Quasi una certezza il successo del calcio

va in Dvb-h da parte dell’operatore nazionale TeliaSonera. “La prima fase sperimentale condotta a Helsinki - aggiunge il manager di Telecom

- ha evidenziato che gli utenti che hanno cellulari Dvb-h hanno rapidamente cambiato le loro abitudini di utilizzo del telefonino e della televisione. Con una maggior propensione appena svegli, ad accendere il display del cellulare per seguire le news dei principali canali tele-visivi ancor prima di prepararsi il caffè”.

In altre parole, l’esperienza finlandese e i primi test del Dvb-h realizzati alle Olimpiadi torinesi lasciano presagire la possi-bilità di un cambiamento profondo nelle abitudini del prime time dei telespettatori. Questo perché la vi-sione della tv sul telefonino potrebbe

dare il via ad un effetto domino, con la crescita dello share televisivo in fasce orarie prima del tutto snobbate dai telespettatori e una metamorfosi del cellulare, sempre più identificato dai consumer come strumento di fruizione di content. “Mentre il prime time televisivo è legato ad eventi par-ticolari e alla fascia serale - aggiunge Vannini - Con il Dvb-h il consumo della tivù può diventare più distribui-to nell’arco della serata e soprattutto fra le 13.00 e le 14.00, oppure in una fascia oraria del tutto nuova, quella fra le 7.00 e le 8.30 di mattina”.

Improntata ad un cauto attendismo la visione di Telecom Italia per quan-to riguarda il connubio fra cellulare e cinema. “È ancora troppo presto per esprimere un giudizio su questo tema - conclude Vannini - Riteniamo che prima sia necessario sperimentare, per poi verificare se il consumatore apprezza il cinema dal display del telefonino. Altri operatori mobili non la pensano così. Il Gruppo Telecom, infatti, considera più corretto un ap-proccio al cliente che si preoccupi di fornire un servizio che vada incontro alle sue reali necessità: questo è il modello di comportamento che inten-diamo seguire nell’offerta del cinema sul cellulare”.

Intanto, in questi giorni l’Antitrust ha autorizzato Mediaset all’acquisto di Sport Italia, che porta in dote 450 frequenze, passando la palla all’Au-torità per le telecomunicazioni che il 7 aprile dovrebbe deliberare in attesa di rispedire le carte all’Authority presieduta da Antonio Catricalà per la delibera definitiva.

Nonostante le 940 frequenze acquistate da Mediaset in tre anni, l’Antitrust nega che il gruppo tele-visivo ricopra una posizione domi-nante nella proprietà degli impianti di trasmissione, la maggior parte dei quali raggiunge estensioni territoriali limitate. Inoltre, le 450 frequenze ac-quisite attraverso l’operazione Sport Italia, rilevata da Tarak Ben Ammar, non resteranno di proprietà di Media-set che, secondo il dispositivo messo a punto dall’Antitrust, avrà l’obbligo di cederle in affitto ad altre società di telefonia (Tim, Vodafone) ma anche altre altri operatori interessati. Media-set non potrà inoltre raccogliere spot pubblicitari destinati al broadcasting televisivo e nemmeno avere rapporti con i consumatori finali proprietari di telefonini Dvb-h.

«La cyber-sanità comincia in Lombardia»La Lombardia è la prima regio-

ne italiana ad aver sviluppato un pro-getto di migrazione informatica di tutto il sistema sanitario locale. A 9 milioni di cittadini lombardi è stata distribuita una carta per accedere a servizi socio-sanitari innovativi che, secondo il pia-no di progetto, sono già attivi su alcune aree del territorio. Il cuore operativo del sistema di e-health è costituito dal sistema informativo socio-sanitario (Siss), una rete informatica unificata che ha lo scopo di integrare le attività e i dati prodotti dalle strutture sanitarie pubbliche, le farmacie e i medici di famiglia. La responsabilità realizzativa del progetto ricade su un raggruppa-mento temporaneo di imprese nel qua-le figurano Telecom Italia, Finsiel e Lutech, e su Lisit, una società di scopo costituita da Lombardia Informatica e dal raggruppamento stesso. Alberto Leonardis è uno dei membri del consi-glio di amministrazione di Lisit.

Leonardis, la realizzazione della carta regionale dei servizi è stata accolta con favore da tutti gli attori della catena sanitaria regionale?

I numeri a questo proposito parlano chiaro: 14 Asl, 34 strutture sanitarie pubbliche, 150 presidi ospedalieri, 7900 tra pediatri e medici di famiglia e 2.500 farmacie danno vita a un network informatico sul quale tran-sitano le informazioni riguardanti gli assistiti. Come è facile immaginare, un intervento del genere, così esteso e articolato, ha comportato qualche pro-blema di gestione, ma si può sostenere che nel medio periodo tutti gli attori del sistema potranno sicuramente valutare i benefici ottenuti.

Quali sono i servizi già attivi?Nella prima fase del progetto le attivi-

tà realizzative si sono concentrate sul-l’area infrastrutturale e applicativa, per essere certi che ci fosse interoperabilità tra i diversi attori del sistema; quindi sono stati avviati in tutte le ASL i servi-zi amministrativi e un’unica anagrafica regionale di riferimento. Nel corso del-l’autunno 2005, sono stati attivati i ser-vizi di refertazione online nelle struttu-re ospedaliere di Cremona e di Pavia, servizi che saranno progressivamente estesi sull’intera regione. Nel corso del 2006 verranno avviati alcuni servizi online di “base” su tutto il territorio. Si

tratta, in concreto, della possibilità di prenotare una visita, un’analisi da una farmacia o da un CUP regionale o di poter visionare i risultati degli esami di laboratorio tramite internet.

Non si rischia qualche intoppo nel passaggio da un sistema sanitario tradizionale a uno compiutamente informatizzato?

Oltre a quelle di natura tecnologica, le problematiche maggiori sono quelle legate alle modifiche e unificazione dei processi sanitari nell’ambito delle

aziende ospedaliere e al trattamento dei dati personali e alla tutela della privacy.

Come è stato affrontato il proble-ma dei dati sensibili?

La carta dei servizi contiene un chip da 32 Kb sul quale sono archiviate solo alcune informazioni anagrafiche del paziente e un minimo di dettagli sani-tari. È invece vincolata al consenso del paziente la possibilità di rendere dispo-nibili le proprie informazioni personali a un determinato operatore sanitario della catena.

Quale è il suo giudizio sulla sosteni-bilità finanziaria del progetto?

Il progetto sta dimostrando di essere la vera base sulla quale costruire lo sviluppo dei servizi sanitari nella loro estensione, ma la Regione Lombardia dimostra una miopia che si evidenzia nella mancanza di finanziamenti orien-tati e strutturati verso il progetto.

Enrico Gardumi

OperativitàCuore del sistema è una rete che integra i dati delle Asl, delle farmacie e dei medici di famiglia

Alberto Leonardis (Lisit): «La carta e-health già raggiungibile da 9 milioni di residenti»

I numeri La catena sanitaria comprende 14 asl, 34 strutture pubbliche, 7.900 medici e 2.500 farmacie