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UNA FORZA CHE DÀ VITAgiornata di dialoghi con

Fulvio Manara

CdRF - Comunità di Ricerca [email protected] - www.cdrf.it Giovedì 16 febbraio 2017

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Sono una piuma nel cielo chiaroSono il cavallo blu, che corre attraverso la PrateriaSono il pesce che si muove luccicante nell'acquaSono l'ombra, che segue un bambinoSono la luce della sera sul pratoSono l'aquila che gioca con il ventoSono un pugno di perle colorateSono la stella più lontanaSono il fresco del mattinoSono il rumore della pioggiaSono il luccichio sulla cresta nevosaSono il sentiero della luna sull'acquaSono una fiamma di quattro coloriSono un cervo che si staglia lontano nel tramontoSono un campo di sommacco e di rape della prateriaSono il cuneo di oche che volano nel cielo d'invernoSono la fame del giovane lupoSono il sogno che racchiude tutto questo

Sede di piazzale Sant'Agostino 2Bergamo - Città Alta

SEGRETERIA e INFORMAZIONI338.7577818

[email protected]

Scriveva pochi mesi fa Fulvio Manara: "gli insegnamentidi vita indicano un evento educativo trasformativo checoncerne apprendimenti non intesi riduttivamente comecontenuti cognitivi. Essi riguardano quelle dimensionidell'apprendere strettamente connesse con l'esperienzadi vita e inseparabili da essa". Incontrarlo in università,negli scritti, nelle attività delle tante comunitá di ricercaattivate, nella convivialità, nei dialoghi dialogali, neimomenti di meditazione è stato ed é una esperienza diapprendimenti di vita, un vento educativo trasformativo.La sua tenerezza amicale, fraterna e paterna, e la suaesigente radicalità, sorridente e tenace, hanno segnatocon un tratto tutto particolare, i luoghi educativi, sociali,istituzionali da lui attraversati.In questi luoghi, come nei luoghi della ricerca e dellostudio tessuti insieme, Fulvio rappresenta una "bandieraspostata": spostata su margini indagati e riaperti,incontrati e colti nella loro generatività. Bandiera su unorizzonte verso il quale si cammina, e che si ridisegnacontinuamente; un oltre, una promessa sulla quale cisono persone che si offrono come segnavia.Per essere "bandiere spostate" ci vuole una certa forza.Una forza che rompa e sveli, che leghi e serva ilcammino. "Una forza che dà vita", quella di cui esserecapaci "in un'età di terrorismi", scrive nel 2006 nel librosu Gandhi. La forza della verità, il satiagraha, basatasulla azione nonviolenta. Negli anni ha preso respiroquesta ricerca di Fulvio Manara: il suo amore per lasaggezza si fa saggezza dell'amore."La pratica filosofica fiorisce come fiorisce", ripete epare di sentire riecheggiare i versi di Silesius: la rosafiorisce senza un perché.Nulla di facile, nessuna armonizzazione per semplifi-cazione; piuttosto inquietudine, sofferenza anche, inuna ricerca comunitaria nella quale "la differenza èl'occasione etica della verità".Così che anche ripensando la scuola la convinzionedi fondo è che il problema essenziale è quello "dellainvenzione e della creazione": nella scuola, prima ditutto, "è sempre possibile inventare, esplorare, farecreativamente per rispondere alle esigenze dellacomunità in cui viviamo, in ogni generazionericominciando da capo".

CANTO DELLA GIOIApreghiera degli Indiani d'AmericaN. Scott Momaday (Cherokee-Kiowa)

Ivo Lizzola

in collaborazione con

17 febbraio 2017 9,00-13,00 Università degli Studi di Bergamo - S. AgostinoL’UNIVERSITÀ DEI BAMBINI E DELLA BAMBINE

15,30-17.30 TAVOLA ROTONDASguardi sulla filosofia con i bambini e le bambine:

prospettive di P4C in dialogo

17 febbraio - 19 febbraio 2017SEMINARIO FORMATIVO con Walter Kohan

Quale etica per una comunità di ricerca?

Guarda, io vivo, io vivoHo fatto amicizia con la terraHo fatto amicizia con il divinoHo fatto amicizia con tutto ciò che è belloHo fatto amicizia con la figlia di Tsen-TainteGuarda, io vivo, io vivo

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9,00 ­ 13,00

RIFLESSIONI E TESTIMONIANZE15,00 ­ 17,00

CIRCOLI DIALOGALI      17,00 ­ 17,30

giornata di dialoghi con Fulvio Manara giornata di dialoghi con Fulvio Manara giornata di dialoghi con Fulvio ManaraUNA FORZA CHE DÀ VITA UNA FORZA CHE DÀ VITA UNA FORZA CHE DÀ VITA

IVO LIZZOLAUniversità degli Studi di BergamoPensare insieme come forma di amore

WALTER KOHANUniversità di Stato di Rio de Janiero (UERJ)La musica dell'amicizia. In omaggio a FulvioManara

DOMENICO CANCIANI - MARIA ANTONIETTA VITOUniversità degli Studi di PadovaL'esigenza della nonviolenza e il rifiuto dellaforza in Simone Weil

GERRIT VAN OORDCentro Studi Etty Hillesum - ItaliaEtty Hillesum: parole per un futuro altro

JOSÉ LUIS CORZOUniversità Pontificia di SalamancaIl principio della comunità di ricercain Lorenzo Milani

IL PRINCIPIO NONVIOLENZAUna filosofia della pacea cura di Paolo Vitali e Giampietro Forlani

sala conferenze - Aula 5 Laboratori tematici

SalutiProf. Remo Morzenti PellegriniRettore dell'Università degli Studi di BergamoProf. Giuseppe BertagnaDirettore del Dipartimento Scienze Umane e Sociali

“Se l’educazione è per sé una questione di comunicazione conl’altro e se la scuola è “luogo del pensare”, l’educazione filosoficanon è altro che la forma più matura e sviluppata di “scuola”: cosìscrive Fulvio Manara in una delle sue numerose riflessioni sulruolo dell’insegnamento della filosofia e del filosofare nellaridefinizione e nel ripensamento della scuola come campo diesperienza. L'impegno e l'interrogarsi di Fulvio Manara in questadirezione è stato radicale e trasversale, guidato dall’idea che lafilosofia nel suo senso autentico di pratica, e non solo di “saperetra i saperi”, debba mettere al centro la “comunità di ricerca”,ossia la riflessione critica e condivisa nei confrontidell’esperienza, in una ricerca di senso che ponga sempre e dinuovo al centro la domanda: “come devo vivere?”.

Come Panikkar ci ha insegnato e come Fulvio Manara amavaripercorrere e ricordare, la via mistica libera e dà libertà. Da unaparte si tratta di un viaggio profondo dentro di sé, alla scopertadella propria vera natura, superando “le quaranta pelli di orso”(Taulero) che ricoprono il nostro cuore. Dall’altra la misticaautentica è integrale, non privilegia solo una parte, neppure fosselo spirito. Una mistica che sia all’altezza dei tempi è anche politica,forza di liberazione, dall’oppressione e dall’ingiustizia. È dialogale,ma insieme critica. Se ha al centro la misericordia, mai dimenticale istanze della giustizia. Lo sguardo intraculturale/intrareligioso èpure istanza costitutiva di liberazione: nessuna unica via, ma unapluralità di vie, che hanno bisogno l’una dell’altra. Scegliere ilproprio sentiero non significa cancellare quelli degli altri nèdimenticare che il proprio spesso s’incrocia con altre vie che vannoverso la vetta.

“Educare ai diritti” e “resistere al male” sono aspetti di una sfida cheper Fulvio Manara andava ben definita. Disegnandola oltre il recintodel rispetto: "il lessico del rispetto e quello della tutela, difesa,protezione dei diritti umani è povero e pragmaticamente privo diefficacia e quindi di effettualità". Il riferimento ineludibile è allariflessione di Simone Weil in L’enracinement.L’orizzonte del circolo dialogale è quello delle pratiche nonviolente,delle esperienze di coeducazione dei contesti concreti dicambiamento. Sapendo che “tale trasformazione non è autentica senon se non è radicale (…) se non cambia la vita alla radice, a partiredal luogo-in-cui-siamo, dal sistema di relazioni”.Le esperienze nelle scuole, nei territori, nei quartieri, nel lavoro enella custodia del creato, nella accoglienza esigente, “fanno essere”i diritti nelle obbligazioni reciproche, concrete, tra le persone che siscoprono in fraternità.

La nonviolenza è una via praticabile?“Occorre pensare, e agire in modo diverso. L’assetto politicomondiale che si delinea, l’assetto imperiale appare irresistibile. Masono possibili delle prassi alternative, silenziose. Occorre individuaredegli obiettivi concreti, scegliere un compito a cui dedicarsi”. Cosìscriveva Pier Cesare Bori circa dieci anni fa. Cose molto simili hadetto e insegnato Fulvio nella sua vita, anch’egli instancabilmentepersuaso che la nonviolenza fosse non solo una via praticabile, mal’unica in grado di salvarci dalla barbarie. Quanto condividiamo oggila persuasione di Fulvio? Dove e come troviamo nelle nostrerelazioni, nelle nostre esistenze, nel nostro pensare, nel nostro agirepolitico cammini praticabili per vivere quel principio nonviolenza chemolti di noi hanno incontrato e conosciuto nell’amicizia con Fulvio?

A SCUOLA DI FILOSOFIAEducazione al pensare e comunità di ricercaa cura di Cristina Rossi, Armando Girotti e Marta Rota

MISTICA E LIBERAZIONEPanikkar e il dialogo interculturale/intrareligiosoa cura di Gianni Vacchelli e Fabrizio Longhi

SRADICAMENTO E RESISTENZA AL MALEObblighi, responsabilità e diritti umania cura di Paola Gandolfi e Gian Gabriele Vertova

momenti musicalia cura di Alberto Bonacina

intitolazione delGiardino della Pace Fulvio Manara