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1^ parte: ETINETWORK1^ parte: ETINETWORK
Fra gli operatori della filiera edile e impiantistica si diffonde l'attenzione a due grandi cambiamenti in corso, in parallelo.Da un lato la stagnazione economica e la grave crisi del settore continuano a mietere vittime fra le imprese, che ormai hanno capito che “quei tempi e quel lavoro non torneranno: è cambiato tutto”. Per molti anni ancora saranno pochi i cantieri per le nuove costruzioni.Dall'altro c'è un fiorire di nuovi prodotti e tecnologie che uscendo dalla ricerca stanno riversandosi sui mercati: non c'è catalogo di prodotti o servizi che non debba essere rivisto nel giro di soli 6 mesi.Per logica conseguenza, tutti gli operatori si stanno affollando intorno alla nuova terra promessa, identificata nel recupero del patrimonio edilizio esistente.
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Alcuni eventi traumatici riportano i temi della cura del territorio all'attenzione di tutti.Così si torna periodicamente a occuparsi della sicurezza degli edifici.Il sisma dell'Emilia 2012, poi, ha mostrato che anche gli edifici produttivi hanno bisogno di essere protetti in modo particolare: il luogo di lavoro ha un valore speciale perché permette di “ripartire” dopo un disastro. E' nuova l'idea che si debba intervenire anche per consolidare i capannoni.Al tempo stesso, sulle città in profonda crisi si immagina di far posto ad altre innovazioni tecnologiche (illuminazione a led, trasporti elettrici, reti cablate) insieme al ridisegno di interi quartieri diventati deserti.Si parla di “smart city”, ma tanto lavoro sarà ancora fatto dalle ruspe.
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Si può guardare al recupero da molte angolazioni diverse (decoro, antisismica, risparmio energetico, connettività, energia per la mobilità) e su scale diverse (edificio, quartiere, urbanizzazioni, città), ma solo il risparmio di energia alla scala del singolo edificio è già un mercato consolidato su cui si era già spostata una grande quantità di imprese artigiane.A differenza di altre categorie di intervento, quella finalizzata al risparmio energetico è l'unica che promette un ritorno economico al proprietario degli immobili.Tutti sanno che per limitare le spese del riscaldamento nelle normali abitazioni si devono ammodernare gli impianti o eseguire lavori di isolamento.
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Ma questi interventi costano cari, e la gente ha pochi soldi da spendere.Ma perché non cercare di far nascere nuovi servizi legati a prodotti che finora erano stati lasciati nel cassetto, solo perché meno facili da spiegare agli utenti finali che, tanto, venivano a cercare gli artigiani con richieste “normali” ?
Non solo è vero che: esistono le tecnologie per accumulare energia dal fotovoltaico, isolare gli edifici senza peggiorarne l'aspetto, eliminare le cause delle allergie, rendere antisismici i capannoni dove si lavora... è ancor più vero che questo tipo di clienti prima non c'era bisogno di cercarli, perché tanto il lavoro “tirava” lo stesso.
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Forse è arrivato il momento di cambiare il modo di cercare il lavoro. Una rete di tecnici (professionisti, imprese) guidati da principi etici, capaci di usare le nuove tecnologie per soddisfare i bisogni della gente comune, può aprire nuove prospettive.
Non ci si può più accontentare dell'ordinaria amministrazione: occorre dedicare risorse e conoscenza partendo dai nuovi prodotti e servizi, quelli che rendono possibile ciò che ieri sembrava futuro. Si cominci da una di queste opportunità, e ben presto si capirà che non è così difficile.
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Point plus presenta il progetto EtiNetWork: il trasferimento tecnologico al mercato reale, pensato e perseguito dagli operatori locali per generare lavoro e benessere.
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La domanda è: in questo delicato momento, è proprio vero che dalla riqualificazione energetica si possono ricavare reali opportunità di lavoro ?
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Tutto parte da una intuizione: si può generare lavoro e benessere usando la leva della tecnologia, ed è possibile farlo con un approccio eticamente corretto.
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Chi può rispondere a questi principii?
A livello locale, nessun dubbio: professionisti e artigiani.
Non il lavoro indotto dall'espansione dei consumi, possibile solo in fasi espansive dell'economia, ma la cultura del lavoro generato per scopi socialmente condivisibili.
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Ma per interagire, devono sedersi a un TAVOLO COMUNE.
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EtiNetWork è un progetto nato per diffondere, fra gli operatori della manutenzione degli edifici, questa intuizione per trasformarla in consapevolezza e modo di agire.
I vecchi modelli di business non funzionano più. Sono evaporate le disponibilità economiche del consumatore, che non si accontenta di “lasciar fare” a chi vende il servizio: non se lo può permettere.
Eppure il potenziale di lavoro è enorme. Il problema è dare il consiglio giusto al cliente, ci vuole grande competenza per seguire le innovazioni, o si viene scelti solo sul prezzo finale.
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Lo scopo è generare lavoro per gli associati, cercando di generare la domanda.
I network (associazioni in cui non c'è un ordine gerarchico, solo un interesse comune) nascono tutti piccoli e locali, poi si ingrandiscono legandosi ad altri network. Si può partire dalla rete più semplice !
...?
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Il patrimonio da recuperare è un serbatoio infinito di occasioni lavorative.
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...o dobbiamo aspettare che tutto torni come prima ?
cosa andare a cercare:cosa andare a cercare:
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case normali
Combustibile fossile
Alta temperatura
cosa andare a cercare:cosa andare a cercare:
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impianti normali
condominiicondominii
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distacco dal centralizzato (si/no ?)
FV e Pompe di calore
Integrazione “spinta”
Focus sul FV - Scenarii per le abitazioniFocus sul FV - Scenarii per le abitazioniETINETWORKETINETWORK
Focus sul FV - Scenarii per le abitazioniFocus sul FV - Scenarii per le abitazioniETINETWORKETINETWORK
Innovazione tecnologica“galoppante”
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DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005. n. 192Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell’edilizia.Art. 2(Definizioni)1. Ai fini del presente decreto si definisce:a) “edificio” è un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno.
Focus sulla riqualificazione energeticaFocus sulla riqualificazione energetica
Sistema EDIFICIO-IMPIANTI(già citato nell'art.8 del DPR 412/1993,Regolamento della Legge n.10/1991
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L'edificio, tutto riscaldato, è una pelleattraversata da aria e sole, che perde energia,
compensata da impianti “stupidi”
Come viene affrontata la R.E. dagli operatoriCome viene affrontata la R.E. dagli operatori
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INVOLUCRO
- cappotto- isolamenti parziali- infissi e vetri
GENERAZIONE
- caldaie efficienti- pompe di calore (anche con FV !)- solare termico- combustibili bio
DISTRIBUZIONE
- pannelli radianti- radiatori a bassa t.
AUTOREGOLAZIONI
- valvole termostatiche- regol. climatiche- termostati programmabili
Principio Etico:Si propongono solo gli interventi che apportano un
miglioramento ai sistemi, sulla base di una DIAGNOSI.
L'edificio è trattato come un organismo malato,destinatario delle cure
Efficientamento Energetico:limitare le perdite di energia, generarla meglio,
distribuirla e regolarla in automatico
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INVOLUCRO
- cappotto- isolamenti parziali- infissi e vetri
AUTOREGOLAZIONI
- valvole termostatiche- regol. climatiche- termostati programmabili
Principio Etico:L'Uomo e la sua Famiglia sono coinvolti nelle decisioni, parte attiva oltre che reali destinatari del nostro lavoro.
L'edificio NON è il destinatario reale !L'utente NON può essere relegato a semplice finanziatore.
GENERAZIONE
- caldaie efficienti- pompe di calore (anche con FV !)- solare termico- combustibili bio
DISTRIBUZIONE
- pannelli radianti- radiatori a bassa t.
Ma in tutto questo...l' UTENTE che ruolo ha ?
Corsi di Formazione ProfessionaleAttività di promozione culturale su energia,sicurezza,ambiente
Progettazione immobili e impiantiAssistenza per pratiche di finanziamento,
detrazione fiscale, sicurezza sul lavoro
… è :
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