Download - contro la violenza di genere · 2019-01-11 · nazionale contro la violenza di genere. Con la politica e la società civile anche le Forze dell'Ordine fanno la loro parte. La P.S.

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IN CASO DI MANCATO RECAPITO RINVIARE A UFFICIO POSTE ROMA ROMANINA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO ADDEBITO

11Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia

Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate

LIBErA VOCE DI POLIZIAITALIANAwww.cinquecorpipolizia.it

Mensile - Anno XL - Novembre 2018Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - Art. 1/1

Polizia di Statocontro la violenza di genere

2 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

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Terenzio d’Alena - Giancarlo Giulio Martini - Mauro Pantano

Giancarlo Tatta - Saverio TopazioDirettore Amministrativo

Saverio Topazio

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LIBErA VOCE DIPOLIZIA ITALIANAOrgano ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia

* Carabinieri * Guardia di Finanza * Polizia di Stato* Polizia Penitenziaria * Corpo Forestale dello Stato

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SINDACATO NAZIONALE DEI 5 CORPI DI POLIZIA

Segretario NazionaleGr.Uff. Benito Risca

AVVERTENZA Al SIGG. ABBONATI

Per contrastare l’azione messa in atto da per-sone estranee a Libera Voce di Polizia Italia-na - che abusando del suo nome inducono inostri soci sostenitori e simpatizzanti a

sottoscrivere, in modo fraudolento abbonamenti ad altre riviste estranee alSindacato - siamo stati costretti ad unificare le buste dei contrassegni che de-vono recare stampigliato in alto, a sinistra, i 5 Fregi dei Corpi di Polizia.Quindi, ogni altra busta, riferita a Libera Voce di Polizia Italiana che non re-chi in alto a sinistra, i fregi dei 5 Corpi di Polizia, deve essere respinta.

Pertanto, mentre preghiamo i cortesi abbonati di segnalarcitempestivamente coloro che cercano di carpire la loro buo-na fede—onde consentirci di adire le vie legali nei confrontidei responsabili—facciamo presente che l’unico formulariovalido per sottoscrivere abbonamenti alla nostra Rivista è

LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA ESPRESSIONE “ISTITUZIONALIZZATA”

Libera Voce di Polizia Italiana è espressione «istituzionalizzata», al solo scopodi esigere il rispetto delle leggi proposte, approvate e promulgate dall’Auto-rità costituita. Più in particolare, essa esiste per rivendicare la parificazionedi trattamento della condizione di quiescenza. I suoi sostenitori, dunque, an-che se per Statuto sono tutti Signori, non rinunciano al loro grado di genera-le, colonnello, questore, maresciallo o brigadiere. Soprattutto, essi non di-menticano che da Voltaire ad oggi, l’umanità ha conquistato un diritto ina-lienabile, ch’è quello di comunicare.Viceversa si resterà dei poveri di spirito.

quello qui riprodotto

Gli incaricati alla richiesta diabbonamento volontario/contributo stampa

e gli esattori sono CIVILI

Nell'occasione del 550° anniversa-rio della morte del grande eroe al-banese Giorgio Kastriota Skander-beg, il capo di Stato Sergio Matta-rella ed il Presidente della Repub-blica d'Albania Ilir Meta si sono incontrati in un piccolo centrodella Calabria cosentina, San Demetrio Corone, dove si trovail celebre collegio internazionale di S. Adriano. Questo è statoil punto d'incontro delle migliori menti fra i discendenti di co-loro che 500 anni fa optarono per la diaspora per fuggire alladura dominazione ottomana. Questi gruppi, fuorisciti con lenavi veneziane sulle sponde italiche, occuparono aree delMezzogiorno prevalentemente collinari, che non facesserorimpiangere troppo la patria abbandonata.

LETTERE AL DIRETTORE- Femminicidi e stragi familiari un grave problema sociale in aumento 4EDITORIALE- ...col favore delle tenebre 5COPERTINA- “Questo non è amore” Forze di polizia … di Laura Turriziani 6- Novità per la Guardia di Finanza più poteri nei controlli fiscali 9SEGRETERIA NAZIONALE- Pensioni “d'oro” sarà la volta buona per i tagli? di Benito Risca 10- Incontro in Regione Lazio 11- Posta Istituzionale 11EVENTI- Italia e Albania Storia di gente, incontri e di culture di Terenzio d'Alena 13ANNIVERSARI- I cento anni di Montecitorio di Flaminia Rocca 14SETTIMA ARTE- “7 sconosciuti a El Royale” di Luca Scarcello 16SALUTE- Pulsazioni sul collo e Alzheimer scoperta una correlazione di Flaminia Rocca 19- Troppo freddo e il cuore va in tilt di M. C. 19IN NOME DELLA LEGGE- Giurisprudenza 20- L’esperto risponde a cura di Benito Risca 21ECO & BIO - Risparmiare secondo ENEA di Laura Turriziani 22L’ANGOLO GOURMET- Gnocchi di zucca aromatici 23

3LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Copertina:

Il 25 novembre è la Giornata inter-nazionale contro la violenza di genere.

Con la politica e la società civile anche leForze dell'Ordine fanno la loro parte. La

P.S. ad esempio, ha varato una particolareiniziativa, che permette alle donne chesubiscono atti di violenza di parlarne e

trovare aiuto.Pag. 6

Sommario

Con la conversione del Decreto legge119 (detto collegato fiscale), le FiammeGialle avranno più poteri operativi. In-fatti non solo potranno utilizzare nuovi

strumenti per la lotta all'evasione fiscale, ma avrà anche unruolo di coordinamento e di indirizzo generale nel suo con-trasto. Lavorando di pari passo con l'Agenzia delle Entrate,aumenterà il potere di controllo dello Stato sui contribuenti.La GdF d'ora in poi, con il via libera all'anagrafe dei conticorrenti bancari, potrà accedere direttamente ai conti deicontribuenti.

Forze di polizia news

AnniversariEsattamente un secolo fa si inaugu-rava la nuova Aula della Camera, ela seduta di apertura nel nuovo emi-ciclo coincise con la celebrazionedella vittoria nella Prima guerramondiale. Il progetto dell'aula era

dell'architetto Ernesto Basile, realizzato nell'ambito di un am-pliamento di Palazzo Montecitorio, e fu costruito un nuovo edi-ficio alle spalle dell'originale. Fino al 25 gennaio, sarà possibileripercorrere questo secolo attraverso una rassegna tra arte,aneddoti e cronaca parlamentare. Paolo Massa, curatore scien-tifico: "Ricostruito un pezzo di ebano con la tecnologia dellestampanti 3D"

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Uno studio svedese lo con-ferma e gli specialisti dellaSocietà Italiana di Cardiologia(SIC) riuniti al Congresso Na-zionale a Roma, lo riportano:c'è una relazione "pericolo-sa" tra il freddo e il rischio di

infarto. Quando il gelo si fa sentire, può mandare in tilt l'ap-parato cardiovascolare. Lo studio scandinavo è stato con-dotto su 274.000 persone con disturbi cardiaci, seguiti per16 anni, ed ha evidenziato come quando la temperatura è aldi sotto di 0°C, per ogni calo di 8°C la probabilità di avere uninfarto sale del 3%.

Salute19

Eventi 13

Lettere al Direttore

4 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Egregio Direttore,leggendo i quotidiani e guar-dando la televisione sono ri-

masto colpito e resto comunque im-pressionato ed attonito per tutti i casidi omicidi in famiglia o in quello cheresta della famiglia. Il copione è sempre molto simile.

Una coppia che non va più d’accordo,qualche litigio, contrasti che diventa-no insanabili ed infine separazione,evidentemente mal digerita e mai me-tabolizzata, soprattutto da parte del-l’uomo. I figli, quando ci sono, sono sempre

le vittime innocenti dei divorzi anchequando ognuno dei due ex partner sirifà una vita con un altro/a. Finora conoscendo amici e parenti

il cui matrimonio era andato a rotoli, aparte la grande sofferenza da parte dientrambi e le difficoltà a ricominciareuna nuova vita ed un eventuale nuovorapporto, vedevo grande disagio e sof-ferenza nei figli.Questa esplosione di violenza at-

tuale con l’uccisione della moglie, avolte anche dei figli, e spesso (è suc-cesso) con il suicidio finale dell'omici-da, è veramente tragica. Denota tanta sofferenza, amarezza,

dolore, disillusione mal covata e tantadisperazione.

Penso che sia un problema socialeche va studiato, e che non si può archi-viare solo come femminicidio.

Arturo Costabile - Roma

* * *Caro Costabile,grazie per averci scritto e grazie di

aver parlato di questo fenomeno grave-mente accentuatosi ultimamente dellaviolenza in famiglia.

Noi ancora ci ricordiamo dei tem-pi del “delitto d’onore” e delle batta-glie per ottenere una legge sul divorzioin un ambiente cattolico come quelloitaliano. Sembrava la panacea di tutti imali, ed invece col tempo ha manife-stato ogni sua criticità.

Sono cambiati i tempi, si corre, silavora in due, si comunica poco e male.Due però sono i punti da prendere inesame, la violenza e la famiglia.

Il fenomeno della violenza e dellasua diffusione è grave e richiederebbeuna campagna educativa intensa a par-tire dalle scuole. La famiglia poi èprofondamente in crisi e fortementetrascurata dalle istituzioni. Basti pensa-re alla natalità zero per poter capire checi sono problemi e bisogno urgente diaiuto. Non ci si sposa più per difficoltà

oggettive di carattere economico, sepoi si crea una traballante convivenza,le stesse difficoltà si ampliano e si de-cide di non avere figli.

La famiglia è in crisi ed ha bisognourgente di attenzione e di aiuti concreti,come avviene in parecchi Paesi euro-pei. Pare che i politici se ne siano ac-corti e speriamo presto partano provve-dimenti che vedano le Istituzioni vicinealle giovani coppie.

Il diffondersi della violenza (untempo relegata ai “bassifondi della cri-minalità”) è un tutt’uno col dilagaredell’atteggiamento violento ad inco-minciare dalla scuola, sia nei confrontidell’autorità (docenti) sia nei confrontidei compagni (bullismo).

Non ci meravigliamo quindi chegiunga poi in famiglia e nel rapporto dicoppia.

Ancora una volta è necessario unintervento forte per stroncare il malesul nascere. E siccome bisogna creareun’inversione di tendenza, penso chenon sarà facile né resolubile in tempibrevi, ma è urgente e necessario e tuttinoi dobbiamo impegnarci nella “cam-pagna antiviolenza”.

Ricostruire poi, in generale, fami-glie serene sarà compito dello Stato edè nei programmi. Speriamo che coltempo e con interventi mirati in aiutodelle giovani coppie scompaiano al piùpresto tragiche situazioni come queste.Per il marito/compagno violento e ma-nesco è in arrivo anche una legge piùsevera e più tempestiva.

Ma secondo noi va fatta tanta operadi prevenzione perché a reprimere siarriva tardi e male.

GPL

Femminicidi e stragi familiariun grave problema sociale in aumento

5LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Un tempo tutti i reati di microcriminalità o granparte di essi si svolgevano … col favore delle te-nebre.

Adesso ormai a qualsiasi ora del giorno passeggiano in-disturbati spacciatori anche davanti le scuole, i furti in ap-partamento e quelli delle auto non hanno orario. Borseggi etaccheggi ad ogni ora ed in ogni dove e le zone non sonopiù delimitate. In più c’è una violenza diffusa ed una proter-via che ha raggiunto anche l’accattonaggio (molesto).

Sono anni che ci battiamo da queste pagine affinchévenga preso in considerazione sia dalle autorità che dai po-litici ogni episodio di criminalità che inficia ed infelicita lavita quotidiana della gente comune.

Non si può fare differenza fra piccolo e grande reato,non si può fare differenza fra microcriminalità e macrocri-minalità perché tutto crea preoccupazione, insicurezza edanno sociale spesso irredimibile.

Certo ci felicitiamo che hanno scoperto che la “ndra-gheta”, ad esempio, ha comprato una banca in Romania, oche hanno bruciato un campo di cannabis alla fine di unaindagine che ha portato in galera numerosi esponenti delmalaffare. Ma coloro che hanno rubato la mia auto e chehanno svaligiato la casa della mia vicina sono in libertàspesso anche se individuati e arrestati.

Poi al vecchio furto in casa (al minimo rumore o pre-senza i “topi d’appartamento” disarmati scappavano) ora siè aggiunta una violenza inaudita che ha portato vittime trapersone anche anziane e non certo ricche. Insomma ladri,rapinatori spacciatori e papponi girano spavaldi per stradasfidando i cittadini atterriti ed i poliziotti impotenti.

Per uno strano incrocio di leggi e leggine, fra flagranzae quasi flagranza di reato, modica quantità di droga, prece-denti ed incensurati, false identità dei rom, carceri semprepiene, anche quando vengono catturati si ritrovano presto in

libertà e ricominciano daccapo. Oramai è troppo! Si è fatto un gran parlare soprattutto riguardo le rapine

in villa, in casa ed in negozio ed il relativo diritto alla legit-tima difesa. E pare che infine sul prossimo “decreto sicu-rezza” ci siano delle risposte con l’inasprimento di alcunepene, l’ accelerazione di alcune procedure e la decadenza dialcuni benefici ed attenuanti.

Rudolph Giuliani, già sindaco di New York, si rese,all’epoca, conto che c’erano in città vaste zone off limits,dove si rischiava di essere aggrediti per pochi dollari o ad-dirittura uccisi fra i fuochi di bande rivali. Avevano occupa-to ad esempio Haarlem e nessuno vi si recava a nessun oradel giorno, eccettuati ovviamente gli abitanti. Ora ad Haar-lem ci vai a passeggiare con il cane anche di notte. Ecco ilrisultato della “tolleranza zero” del vecchio sindaco che haproceduto fra i consensi e le critiche di allora.

Ora noi non avremo mai la possibilità (visti i poteri ed ibudget dei nostri sindaci) né la volontà di fare operazionidel genere, ma pare che qualcosa si muova.

D'attualità i principali interpreti della microcriminalitàsono prevalentemente stranieri, rom per borseggi, taccheggie furti in genere (auto e casa), provenienti dai Paesi dell’Estper rapine e rapine in villa, nigeriani e magrebini per spac-cio e prostituzione e così via dicendo.

Ed allora il paventato (per noi gradito e ben accetto) de-creto sicurezza viene da alcuni definito “razzista” e criticatoper la violenza del suo effetto ruspa (vedi occupazioni divari palazzi pubblici o solo vuoti).

Il ripristino della legalità nelle nostre città, la prevenzio-ne di numerosi delitti e la garanzia di maggiore sicurezzanon può che far piacere e dare soddisfazione ed anche unpo’ di serenità. Poi “dal dire al fare c’è di mezzo il mare”.

Aspettiamo con fiducia i fatti.

Guglielmo Pellegrino-Lise

...col favore delle tenebre

di Guglielmo Pellegrino-Lise

L’editoriale

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Copertina

LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Il 25 novembre è la Giornata in-ternazionale contro la violenzasulle donne, voluta per sensibiliz-

zare su un fenomeno preoccupante, chesi registra su scala mondiale, ma cheraggiunge picchi intollerabili anche nel-le società più moderne ed emancipate.Compreso il nostro Paese. Un drammacontinuo, che continua a fare i conti connumeri agghiaccianti.

In Italia si conta una vittima ogni 72ore, e uno dei problemi è che ancora po-che denunciano violenze e soprusi, chespesso purtroppo hanno un esito fatale.

Lo ha ricordato anche il PresidenteSergio Mattarella. «Nel nostro Paese ilfenomeno della violenza sulle donne èancora tragicamente alto e la sua denun-cia ancora troppo reticente. Si devono,quindi, favorire le condizioni miglioriper superare questo ulteriore ostacolosoprattutto negli ambienti - come quellolavorativo - dove risulta più difficile».

La Polizia scende in campoPolitica e società civile hanno co-

minciato a muoversi per contrastare ilfenomeno, ma anche le Forze dell'Or-dine fanno la loro parte attiva. La Poli-zia di Stato, ad esempio, ha varato dadue anni una particolare iniziativa, chepermette alle donne che subiscono attidi violenza di parlarne e trovare aiuto.

“…Questo non è amore” è il pro-getto, ideato e promosso dalla Direzio-ne centrale anticrimine del Dipartimen-to della pubblica sicurezza, che ha l'o-biettivo di superare gli stereotipi e ipregiudizi per diffondere una nuovacultura di genere e aiutare le vittime di

di Laura Turriziani

per vari motivi a denunciare le situa-zioni al limite in cui vive.

Camper e stand informatividella Polizia

Il personale delle Questure, oltre adessere tra la gente con i camper e standinformativi, è andato nelle scuole e nel-le università per incontrare gli studentie ha partecipato ai convegni per faremergere le drammatiche storie di vio-lenza, che hanno risvolti culturali e so-ciali e non solamente giuridici. Perchéalla “non violenza” è necessario ancheeducare, visto che spesso le tragedienascono in ambienti degradati. Ma nonsolo, perché purtroppo il fenomeno èmolto trasversale, coinvolgendo tutti

violenza a vincere la paura, rompendola fitta rete di isolamento e vergogna.In questi due anni della prima fase delprogetto, definito permanente, a cuihanno aderito 22 Questure in tutta Ita-lia, sono state infatti quasi 80 mila ledonne vittime di violenza che si sonorivolte alla Polizia in cerca di aiuto esostegno.

Ora, dal 19 novembre scorso, è par-tita una nuova fase dell'iniziativa, cheha coinvolto 83 Questure. Per realiz-zarla, si sono messe a disposizione conmodalità diverse, nelle piazze e neicentri di aggregazione, fornendo mate-riale illustrativo e personale specializ-zato per dare informazioni e raccoglie-re le testimonianze di chi, come abbia-mo visto ancora troppo spesso, esita

“Questo non è amore”Forze di polizia, politica e società contro

la violenza di genere

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gli strati e ambienti sociali, e facendonascere quindi interrogativi sulla gene-si delle violenze. Il primo passo, quin-di, è proprio la sensibilizzazione dell'o-pinione pubblica che porti ad una mag-giore consapevolezza e conoscenza, ilprimo gradino per combattere la vio-lenza sulle donne.

In merito è intervenuto anche il Ca-po della Polizia Prefetto Franco Ga-brielli, che nella prefazione alla pub-blicazione di “...questo non è amore2018”, che riporta l’analisi dei fenome-ni criminali relativi alla violenza di ge-nere e le iniziative messe in campo dal-la Polizia di Stato per combatterli, hascritto che la violenza di genere “Ri-mane una dolorosa attualità. E la Poli-zia di Stato vuole continuare ad esserein prima linea perché quel valore diuguaglianza diventi effettivamente au-tentico e perché ogni episodio di vio-lenza contro una donna è una sconfittaper tutti”.

Violenza di genere, arriva il "Codice Rosso" Ma anche la politica si è mossa, de-

dicando una corsia preferenziale per ledenunce e disponendo per decreto in-dagini più rapide sui casi di violenzacontro le donne. Il Consiglio dei mini-stri ha infatti approvato il cosiddetto“Codice Rosso”, ddl che porta le firmedei ministri della Giustizia Alfonso Bo-nafede e della Pubblica amministrazio-ne Giulia Bongiorno. Con questo nuo-vo strumento, le denunce per maltratta-menti, violenza sessuale, atti persecu-tori e lesioni aggravate commessi incontesti familiari o di convivenza, sa-ranno comunicati immediatamente alpm che dovrà sentire la donna coinvol-ta entro tre giorni. Inoltre sono previsti

corsi obbligatori di formazione ad hocper le forze di polizia. Ecco le princi-pali misure.

• Denunce subito trasmesse al pm.Con una modifica dell'articolo 347del codice di procedura penale, nonc'è più discrezionalità da parte dellapolizia giudiziaria che, una volta ri-cevuta una denuncia da parte di unadonna su maltrattamenti, violenzasessuale, atti persecutori e lesioniaggravate subiti e commessi in con-testi familiari o di semplice convi-venza, dovrà inviarla subito al ma-gistrato senza valutare se sussistonoragioni di urgenza. Ciò per impedi-re che la situazione deteriori ulte-riormente e si possano adottare ilprima possibile eventuali provvedi-menti "protettivi o di non avvicina-mento".

• Il pm deve sentire la vittima en-tro tre giorni. L'obbligo per il ma-gistrato scatta dall'avvio del proce-dimento per tutti i casi di violenzadomestica e di genere. Una derogaè possibile solo se ricorrono "im-prescindibili esigenze di tutela dellariservatezza delle indagini, anchenell'interesse della vittima". Con lamodifica dell'articolo 362 del codi-ce di procedura penale si vuole dareal pubblico ministero la possibilitàdi valutare subito l'eventuale sussi-stenza delle esigenze cautelari a ca-rico dell'aggressore.

• La polizia giudiziaria deve darepriorità alle indagini. Con un'inte-

grazione dell'art. 370 c.p.p., si ob-bliga la polizia giudiziaria a darepriorità allo svolgimento delle inda-gini delegate dal pubblico ministero(senza alcuna possibilità di valutarel'esistenza dell'urgenza) quando sitratti di reati di maltrattamenti, vio-lenza sessuale, atti persecutori e le-sioni aggravate, commessi in ambi-to familiare o di semplice convi-venza. E l'esito dell'indagine va tra-smesso in modo tempestivo al pub-blico ministero.

• Corsi di formazione per le forzedi polizia. Si inoltre introduce l'ob-bligo di formazione, a partire dal-l'anno successivo all'entrata in vi-gore della legge, per la Polizia diStato, Arma dei Carabinieri e Poli-zia Penitenziaria, attraverso la fre-quenza di corsi presso specifici isti-tuti, per fornire al personale coin-volto in procedimenti in materia diviolenza domestica e di genere, lecompetenze specialistiche necessa-rie a fronteggiare questa tipologiadi reati, sia in termini di prevenzio-ne che di repressione degli stessi,nonché per una più adeguata inter-locuzione con le vittime.

I dati statistici del fenomenoMa per avere i dati aggiornati sul-

l'entità del triste fenomeno, bisogna fa-re riferimento all'Istituto nazionale distatistica e al Dipartimento delle PariOpportunità della Presidenza del Con-siglio, che hanno elaborato un quadro

8 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Copertina

informativo integrato sulla violenzacontro le donne in Italia.

L’obiettivo è fornire informazioni eindicatori di qualità, che permettanouna visione di insieme del fenomeno,attraverso l’integrazione di dati prove-nienti da varie fonti quali Istat, Diparti-mento per le Pari Opportunità, Ministe-ri, Regioni, Centri antiviolenza, Caserifugio ed altri servizi come il numeroverde 1522. Da qui si possono attingeredocumenti sulle politiche italiane edeuropee di contrasto alla violenza, sullaprevenzione, sulle attività formativenelle scuole e presso gli operatori, oltreai report statistici e di analisi.

Un osservatorio privilegiato che de-riva dal Piano Nazionale contro la vio-lenza sulle donne, atto a permettereagli organi istituzionali ed ai soggettipubblici e privati coinvolti nel contra-sto alla violenza di genere, di monito-rare i diversi aspetti del fenomeno equindi combatterlo con mezzi adeguatial fine di raggiungere gli obiettivi dellaConvenzione di Istanbul.

Per quel che riguarda l'anno in cor-so, trentadue donne hanno perso la vitanei primi 9 mesi del 2018, un numeroancora troppo alto, mentre i cosiddetti“reati-spia”, e cioè maltrattamenti infamiglia, stalking, percosse, violenzesessuali, sembrano essere in leggero

calo. Un dato positivo è che stanno cre-scendo le denunce e quindi gli arresti,anche se molte vittime per paura o pervergogna, continuano ancora a sceglie-re la strada del silenzio.

Denunce alle Forze di poliziaI dati sono estratti dal sistema infor-

mativo di indagine (SDI) del Ministerodell'Interno, che raccoglie informazionisia sui delitti denunciati dai cittadinipresso gli Uffici competenti (Commis-sariati di Polizia, Stazioni dei Carabi-nieri ecc…), sia sui delitti che le Forzedi polizia accertano autonomamente.Le informazioni riguardano inoltre an-che le segnalazioni di persone denun-ciate e/o arrestate che le Forze di poli-zia trasmettono all'Autorità giudiziarianel caso di autori noti, nonché alcunecaratteristiche demosociali (sesso, età,cittadinanza) degli autori e delle vitti-me dei reati.

Percosse, atti persecutori(stalking) e violenza

sessualeLe percosse denunciate nell'anno

2016 sono state 13.819, in calo del9,4% rispetto al 2015. La percentualedi donne vittime di percosse (45,2%) è

leggermente inferiore a quella degli uo-mini, ma il rapporto di genere hatutt’altra consistenza se si sposta l’otti-ca sugli autori di tale delitto: si trattainfatti di maschi nel 77% dei casi.

Le vittime che hanno denunciatosono molto più spesso donne, invece,nel caso dello stalking: costituisconoinfatti il 73,6% del totale. Ciò vale inmisura ancora maggiore, nel caso delleviolenze sessuali, in cui le donne sonola quasi totalità delle vittime (88,7%nell’anno 2016). Sono state denunciate,nell’anno 2016, 4.046 violenze sessua-li, in leggero aumento (+1,2%) rispettoall’anno precedente. C'è da considerareche circa le violenze sessuali si registrauna propensione alla denuncia moltoscarsa, considerazione che rende i datidesunti dalle denunce presentate dallevittime alle Forze di polizia poco adattia fornire una stima quantitativa del fe-nomeno.

Registrati, infine, anche i dati sugliammonimenti e gli allontanamenti, inparticolare anche quelli introdotti dallalegge 119/2013, per i casi di stalkingda ex-partner.

L'azione delle organizzazioniindipendenti

Ma la situazione a livello globale èdavvero molto tragica. Ne danno testi-monianza anche le organizzazione in-ternazionali indipendenti. Action Aid,ad esempio, che è presente in Italia dal1989, ci ricorda che ogni giorno, nelmondo, milioni di donne soffrono acausa di violenze fisiche e psicologi-che. Spesso la violenza che subiscono èresa ancora più drammatica dall’im-possibilità di reagire e di denunciare.Queste donne hanno bisogno di cono-scere i propri diritti, di trovare la forzaper rivendicarli, di essere accompagna-te in un percorso di consapevolezza,autonomia e indipendenza.

Per fare questo, Action Aid (ma cene sono anche altre), ha varato il pro-getto “Fight for Women”, con il qualesi propone di contrastare, in Italia e intutti i paesi del mondo, la violenza sul-le donne in ogni sua forma, che sia do-mestica, sessuale, economica e urbana,offrendo aiuti concreti ancora primache consigli, con l'aiuto dei cittadiniche permettono loro di operare sulcampo.

Laura Turriziani

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Con la conversione del Decre-to legge 119 (detto collegatofiscale), le Fiamme Gialle

avranno più poteri operativi. Infatti nonsolo potranno utilizzare nuovi strumen-ti per la lotta all'evasione fiscale, maavrà anche un ruolo di coordinamentoe di indirizzo generale nel suo contra-sto. Lavorando di pari passo con l'A-genzia delle Entrate, aumenterà il pote-re di controllo dello Stato sui contri-buenti.

Ciò è stato possibile aggiungendoarticoli e commi al Decreto legge 119,mirati a cambiare il ruolo della Guardiadi Finanza, che d'ora in poi, con il vialibera all'anagrafe dei conti correnti

bancari, potrà accedere direttamente aiconti dei contribuenti.

Insomma la Guardia di Finanza po-trà utilizzare direttamente le informa-zioni contenute nell'archivio dei rap-porti finanziari anche per elaborareanalisi di rischio di evasione. In basealle analisi sui rischi, ci sarà una predi-sposizione annuale del piano di inter-venti deciso di concerto fra la Guardiadi Finanza e l'Agenzia delle Entrate. Ifinanzieri decideranno così un elencodi contribuenti di medie dimensioni(imprese che hanno un volume di affariche si aggira tra i 7,5 e i 100 milioni dieuro) da sottoporre a controllo.

Se poi le Fiamme Gialle dovessero

richiederlo, l'Agenzia delle Entrate do-vrà fornire tutte le informazioni utiliper contrastare l'evasione o analizzare irischi. Infine, il Comandante provincia-le della Gdf potrà chiedere alla Com-missione Tributaria misure cautelari agaranzia del danno erariale. E questosulla base del rapporto di constatazioneredatto dai militari suoi sottoposti.

Novità per la Guardia di Finanzapiù poteri nei controlli fiscali

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Segreteria Nazionale

Questa è una posizione che ab-biamo da tempo sostenuto,considerato che invece pur-

troppo l'esercizio più praticato dai variGoverni negli ultimi anni è stato quellodi mettere le mani sempre in tasca aipensionati, anche a quelli che non navi-gavano certo nell'oro. Quelli, per inten-derci, che già erano stati fortemente pe-nalizzati dal mancato aggancio dellepensioni alla dinamica salariale, cosache ha determinato grandi disparità ditrattamento tra pensionati di pari requi-siti ma cessati dal lavoro in anni diversi.

Comunque, sembra (il sembra è d'ob-bligo, visto che la manovra non è stataancora licenziata e al momento non sap-

piamo come andrà a finire) che l'attualemaggioranza di governo abbia trovatol'intesa per mettere le mani dentro il por-tafoglio dei pensionati più ricchi. Si do-vrebbe partire con una decurtazione perchi percepisce più di 90mila euro annuilordi, decurtazione prevista per 5 anni.

Tagli progressivi esostanziosi

Secondo le stime, i pensionati conun reddito annuale che oscilla tra i90mila e i 130mila euro lordi dovreb-bero subire un taglio del 10 per cento.Ad esempio, chi percepisce 91mila eu-ro l'anno al mese perderebbe circa 8

a cura di Benito Risca

Con la Legge di stabilità si torna a parlare di pensioni. Nelmirino, per il momento, solo quelle più alte, che pare

subiranno delle sforbiciate

Pensioni “d'oro”sarà la volta buona per i

tagli?

euro al mese per un totale di circa 100euro all'anno. Taglio di 42 euro al me-se per chi incassa almeno 95mila euroall'anno, e di 83 euro per chi percepisceun reddito totale di 100mila euro all'an-no. Si arriva, sempre secondo le inten-zioni, a 250 euro invece per chi ha unreddito da pensione complessivo di120mila euro lordi totali.

Si sale per chi incassa 140mila euroall'anno, dove il taglio su base mensiledell'assegno sarebbe di 500 euro. Per160mila euro, taglio previsto di 833 eu-ro. Per i fortunati che vantano un reddi-to di pensione superiore ai 200mila eu-ro lordi, la penalizzazione sarebbe di1500 euro al mese, che diventerebberocirca 2500 per chi invece ha un redditocomplessivo da 250mila euro. Per la fa-scia dei 270mila euro, il taglio salirebbea 2958 euro al mese. Bella “sforbiciata”di 10mila euro per chi invece ha un red-dito complessivo di 550mila euro.

Certo a nessuno piace vedersi tagliaregli emolumenti, soprattutto se derivati daregolari versamenti contributivi, ma se lamannaia dovesse invece andare a caderesui redditi bassi o molto bassi, davvero cisarebbe da piangere lacrime molto amare.

Staremo a vedere, sperando che lefeste natalizie ci portino buone notiziesul fronte pensioni.

Il Segretario Nazionale

11LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Si è svolto il 19 novembre u.s.,a Roma, un primo incontrocon componenti la VII° Com-

missione Sanità, Politiche Sociali, Inte-grazione Sociosanitaria e Welfare delConsiglio Regionale del Lazio.

Scopo dell’incontro era quello di ri-prendere il confronto, interrotto per ilrinnovo del Consiglio Regionale, aven-do a riferimento il Piano Sociale Re-gionale 2017 – 2019 e portare a solu-zione un provvedimento legislativo perla promozione e la valorizzazione del-l’invecchiamento attivo.

Dopo aver rinnovato le nostre per-plessità sull’attuale situazione riguar-dante la qualità dei servizi offerti, qualiquelli socio sanitari di prossimità conparticolare riferimento alle cure prima-rie, alle liste d’attesa alle case della sa-lute, ai posti letto, all’assistenza domi-ciliare, abbiamo sollecitato la RegioneLazio ad una inversione di tendenzaforti anche della fine del commissaria-mento che da anni condiziona il Servi-zio Sanitario Regionale.

Per quanto riguarda la problemati-ca relativa all’invecchiamento attivo,

abbiamo rinnovato la nostra richiestadell’emanazione di una legge specifi-ca, respingendo qualsiasi tentativo ditrattare l’argomento con disposizioniin provvedimenti di carattere genera-le quale possa essere quello della“semplificazione e dello sviluppo re-gionale”.

In chiusura dell’incontro è statarinnovata la richiesta di una nostraaudizione in VII° Commissione pro-pedeutica all’incontro con l’Asses-sore Regionale alla Sanità e Integra-zione.

Posta Istituzionale

Gentilissimo Gr. Uff. Benito RiscaLe sono particolarmente grato per avermi inviato la Rivista

mensile “Libera Voce di Polizia” e della quale ho particolarmenteapprezzato i contenuti.

Sicuro che la pubblicazione sarà un utile ed interessante stru-mento di consultazione, l’occasione mi è particolarmente graditaper porgeLe cordiali saluti.

CordialmenteCol. Giosuè Colella

Caro Segretario,ho ricevuto con piacere la rivista che molto gentilmente ha

voluto inviarmi e desidero ringraziarLa della cortese attenzione.L’occasione mi è gradita per inviarLe i miei più cordiali

saluti.Giovanni Bruno

INCONTRO IN REGIONE LAZIO

Sindacato nazionale dei cinque corpi di poliziaCarabinieri - Guardia di Finanza - Polizia di Stato Polizia Penitenziaria - Corpo Forestale dello Stato

Lungotevere Castello 2 RomaTel. 064820524 – E-mail: [email protected]

Via Porta S. LORENZO, 8 00185 ROMA Sito Internet: www.sapens.it

Tel. 0687452148 06491220 Fax 0647307679E-mail: [email protected]

S.A.PENS. - Or.s.a.SINDACATO AUTONOMO PENSIONATI

SEGrEtErIA rEGIONALE “LAZIO”

Dal Comandante Provinciale della GdF e dal Prefetto di Viterbo

12 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Segreteria Nazionale

La Segreteria Nazionale ricorda a tutti gli iscritti al Sindacato in servizio e in pensione, ai simpatizzanti e ai let-tori della rivista che presso la sede di Lungotevere Castello, n, 2 c/o ANMIG Roma Capitale, a Roma, posso-no avvalersi dei servizi del C.A.F. (Elaborazione e trasmissione della Dichiarazione 730 – ICI- UNICO-

RED). Inoltre Servizi agevolati con la dichiarazione I.S.E.E. ( Indicatore Situazione Economica Equivalente ).Se volete ottenere la riduzione del canone Telecom, la riduzione delle tasse universitarie, se avete diritto a prestazio-

ni sociali agevolate, come buoni libri, assistenza domiciliare, abbonamenti di trasporto, rivolgetevi al Sindacato, che viassisterà con professionalità e cortesia nella compilazione del modulo A001/08, la Carta Acquisti, Beneficiario con65/70 anni o più. È stata inoltre creata una convenzione con l'UDICON per difendere i diritti dei consumatori.

I soci, inoltre, possono usufruire del servizio di patronato, e quindi, assistenza per tutti i tipi di pensione:invalidità, vecchiaia, superstiti, dichiarazione di successione. Invalidi civili: pensioni, assegno mensile, inden-nità di accompagno – legge 104/92 – elabora ricorsi aggravamenti, pensioni privilegiate – equo indennizzo.

Per appuntamenti telefonaredal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30

ai numeri 06 4820524 – 06 48903623 oppure al cellulare 3663100911

Il Sindacatoe l’assistenza CAF

Devi rinnovare la patente? Vieni al Sindacato e risparmiaSi avvisano i Signori Soci e Abbonati che, se devono rinnovare la patente di guida, possono rivolgersi al Sindacato, che mette

a disposizione un medico legale per il disbrigo della pratica, con un risparmio sui costi di agenzia. Gli interessati per usufruire delservizio devono telefonare ai numeri 06 4820524 – 06 48903623 oppure al cellulare 3663100911 dal lunedì al venerdì, dalle ore9.00 alle ore 12.30, per prenotare la visita in sede, Lungotevere Castello, n.2 – 00193 Roma, c/o ANMIG Roma Capitale.

La Segreteria Nazionale

Visure catastaliNuovo servizio per soci e abbonati in Emilia RomagnaSi avvisano i soci del Sindacato e gli abbonati alla rivista che nelle nostre sedi di Parma, Modena e Reggio Emilia,

presso “Lo Studio Srl” – Centro Servizi Amministrativi Pubblico Impiego (presente anche a Bologna e Ferrara), oltre aiservizi CAF indicati nella sottostante locandina, ne è ora attivo un altro per richiedere visure catastali. Gli interessati pos-sono rivolgersi quindi direttamente in loco per le loro necessità.

Sportello legaleLa Segreteria Nazionale, per fornire un servizio ai soci e agli abbonati alla rivista, mette a disposizione i suoi legali per il disbrigo

di controversie in genere e ricorsi:• L'Avv. Massimo VITELLI, Presidente Nazionale dei Probiviri del Sindacato, patrocinante in Cassazione e specializzato in dirittipensionistici e amministrativi.

• L'Avv. Antonello NICCOLUCCI, patrocinante in Cassazione e specializzato in diritto civile e penale.Per informazioni e appuntamenti con i legali, telefonare nelle ore di apertura degli uffici (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00

alle 12.30) ai numeri 06 4820524 e 06 48903623 (anche fax), al cellulare di servizio 3663100911 oppure inviare una e-mail all’indi-rizzo [email protected].

13LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Ai margini dell'incontro Mattarella-Meta in terra calabrese

Italia e AlbaniaStoria di gente, incontri e di culture

Nell'occasione del 550° anni-versario della morte delgrande eroe albanese Gior-

gio Kastriota Skanderbeg, il capo diStato Sergio Mattarella ed il Presidentedella Repubblica d'Albania Ilir Meta sisono incontrati in un piccolo centrodella Calabria cosentina, San DemetrioCorone, dove si trova il celebre colle-gio internazionale di S. Adriano.

Questo è stato il punto d'incontro del-le migliori menti fra i discendenti di colo-ro che 500 anni fa optarono per la dia-spora per fuggire alla dura dominazioneottomana. Questi gruppi, fuorisciti con lenavi veneziane sulle sponde italiche, oc-cuparono aree del Mezzogiorno prevalen-temente collinari, che non facessero rim-piangere troppo la patria abbandonata.

Dunque questi, che oggi verrebberoinquadrati come migranti umanitari,hanno da secoli colonizzato e formatoisole etniche cosiddette arbereshe, lapiù estesa delle quali comprende unterritorio che va da Lungro (sede dell'e-piarchia locale degli ortodossi di ritobizantino) e Spezzano Albanese finquasi alla costa ionica cosentina.

Le significative parole diMattarella

Il Presidente Mattarella si è soffer-mato sulla storia particolare di questegenti e sulla loro mai sopita nostalgiaper l'atavica patria, ben delineata dapoeti rinascimentali come Girolamo de

Rada e Jef Serembe, e suggestivamentecantata con melodie antiche.

In questo clima Mattarella, forsecondizionato dall'essere lontano dai sa-lotti impearmeabilizzati della politicaufficiale, si è quasi commosso nell'a-scoltare alcuni giovani cantori in costu-me tradizionale intonare l'inno albane-se e subito dopo quello di Mameli conlo stesso fervore, sentimento, passione.

Ha magnificato il rapporto storico fraindividui delle due sponde dell'Adriati-co, stimolando non dimenticati vincolid'amicizia ed invocandone di nuovi perinteressi comuni di natura strategica,geopolitica ed economica. Ritengo cheMattarella vada lodato per non aver in-dugiato in una retorica antifascista cheavrebbe riacceso rancori e rivendicazionidi indirizzo opposto, e che appare deltutto superata. In tale atmosfera la riba-dita amicizia personale con Meta acqui-sta un sapore particolare, popolare e qua-si contadino, capace di centrare gli umo-ri di chi nel Mezzogiorno d'Italia vive, aldi là della provenienza.

In ricordo di Terenzio Toccieroe tra due sponde del

MediterraneoAlla manifestazione hanno preso

parte i Presidenti della Regione Cala-bria e della Provincia di Cosenza, oltreai sindaci dell'area chiamata Arberia, inprima fila quello di San Demetrio, Sal-vatore Lamirata, ed un illustre storico

locale come l'intraprendente professorFrancesco Altimari.

Lo stesso Altimari insieme con La-mirata pochi giorni dopo si sono ritro-vati nel vicinissimo paese di San Co-smo (Strigari in arbereshe), dove ebbe inatali l'avvocato Terenzio Tocci, splen-dida figura di capo dei combattentimirditi antiottomani ai primi del '900 edi giurista e politico fino agli anni del2° conflitto mondiale.

La sua fine fu determinata da una del-le sciagurate e vigliacche esecuzioni dimassa ordinate da uno dei dittatori euro-pei più spietati e longevi, Enver Hoxha.

A San Cosmo, dunque, dopo unacelebrazione religiosa nel grandiososantuario locale e la processione reli-giosa di rito, si è tenuta una manifesta-zione in onore del Tocci, a cura del pri-mo cittadino Damiano Baffa.

Concretamente è stato aperto unMuseo in suo ricordo, con un bustocreato da un artista albanese, quindi l'i-naugurazione di una lapide, ben visibi-le sul muro della casa natìa, infine laproiezione nell'auditorium di un docu-mentario davvero coinvolgente sullasua vita, "Il miraggio adriatico", del-l'ottimo regista Gilberto Martinelli, an-che lui presente, cui è seguito un inte-ressante dibattito.

Terenzio d'Alena

Eventi

Dibattito nell'auditoriumcdi S.Cosmo

Mattarella con il Presidente Meta

14 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Anniversari

Fino al 25 gennaio, sarà possibile ripercorrere questo secolo attraverso una rassegna traarte, aneddoti e cronaca parlamentare. Paolo Massa, curatore scientifico: "Ricostruito un

pezzo di ebano con la tecnologia delle stampanti 3D"

I cento anni di Montecitorio

Esattamente un secolo fa siinaugurava la nuova Aula del-la Camera, e la seduta di aper-

tura nel nuovo emiciclo coincise con lacelebrazione della vittoria nella Primaguerra mondiale. Il progetto dell'aulaera dell'architetto Ernesto Basile, realiz-zato nell'ambito di un ampliamento diPalazzo Montecitorio, e fu costruito unnuovo edificio alle spalle dell'originale.

A presiedere la prima seduta, il 20novembre del 1918 fu Giuseppe Mar-cora e intervenne il Presidente del Con-siglio Vittorio Emanuele Orlando. Quelgiorno a Montecitorio si celebrò la finedella Prima Guerra Mondiale.

L'aula della Camera ha dunque cen-to anni e a celebrare la ricorrenza è statauna cerimonia a cui ha presieduto il Pre-sidente della Repubblica Sergio Matta-rella, con gli interventi del Presidentedella Camera Roberto Fico e degli stori-ci Alessandro Barbero e Simona Colari-zi e dello scrittore Paolo Di Paolo.

"Non è sempre stato un camminofacile quello dell’Aula di Montecitorio

- ha detto il Presidente della CameraRoberto Fico - per questo è necessarioripercorrere la storia di questo luogo.Credo che tutti quelli che vi entrano laprima volta non possono trattenere l'e-mozione, per la sua bellezza e per quel-lo che questi spazi rappresentano. Que-sto è il luogo in cui trova espressione lasovranità popolare".

L'architetto Ernesto Basile

Il Transatlantico

La mostra aperta fino agennaio

Il giorno seguente, il 21 novembre,è stata quindi inaugurata una mostradedicata all'evento, curata da PaoloMassa, che rimarrà aperta al pubblicofino al prossimo 25 gennaio; una mo-stra bella e articolata, che ripercorretutte le fasi di progettazione della nuo-va aula.

"Nel corso della mostra – ha dettoPaolo Massa - è stato esposto il plasti-co dell'Aula, delle pareti del Transa-tlantico e della galleria dei «passi per-duti», esposto per la prima volta da Er-nesto Basile all'Expo di Milano nel

1906. Un incendio tuttavia lo danneg-giò e distrusse del tutto un analogo mo-dello ligneo. Ora la Camera ha fatto re-staurare quel piccolo capolavoro diebanisteria affidandolo agli specialistidel centro Ducrot di Palermo. Alcuniparticolari dei seggi che erano andatidistrutti, sono stati rifatti avvalendosidella tecnologia delle stampanti 3D:come dire, passato e presente caratte-rizzano questa mostra".

Artisti coinvolti nell'operaDi costruire una nuova aula si co-

minciò a parlare molto tempo primadella sua realizzazione, addirittura su-

15LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

bito dopo la Breccia di Porta Pia, ma ilprogetto fu affidato ad Ernesto Basilesolo nel 1902. E ci vollero sei anni dal-l'incarico alla realizzazione.

Diversi artisti dell'epoca furonocoinvolti nel progetto. Fra questi Ari-stide Sartorio, autore del fregio dedica-to alla storia del "Popolo italiano" cheoggi gira tutto intorno alla parte supe-riore dell'aula per una lunghezza di 110metri (conta almeno 260 figure), a Gio-vanni Beltrami, autore dello splendidovelario liberty in vetro colorato. Si ri-corda anche Davide Calandra, che ese-guì il pannello in bronzo dell'aula - "Laglorificazione della dinastia sabauda" -

Il Fregio pittorico rappresenta la storia del popolo italiano

Prospetto del nuovo edificio verso Piazza del parlamento nel 1908

sopra i banchi della presidenza e delgoverno.

Dal progettoalla realizzazione

L'esigenza della costruzione di unanuova Aula, che andasse a sostituirequella vecchia in ferro e legno, operadell'ingegnere Paolo Comotto, era natadal fatto che era molto fredda d'inver-no, così tanto che i deputati erano auto-rizzati a indossare cappello e cappottoe troppo calda d'estate. E fu da questasituazione che nacque la famosa "ceri-monia del Ventaglio".

Ma Basile fa le cose in grande, enel 1903 progetta non solo una nuovaaula, rifacendosi alla tradizione rinasci-mentale italiana, ma pensa ad un impo-

nente ampliamento del palazzo. I lavoripartono nel 1908, e nel 1915 la giuntadel Bilancio della Camera calcola chesi è passati da una previsione iniziale dispesa di 6 milioni e mezzo di lire atrenta milioni. L'architetto Basile, oltread aver disegnato gran parte degli arre-di del Palazzo, ha progettato anche leluci e le tappezzerie, facendone un verocapolavoro.

Infine, con la nuova aula, si pensòanche al lavoro dei giornalisti accredi-tati, che ebbero a disposizione unospazio più ampio e funzionale, e fon-darono l'Associazione stampa parla-mentare, anch'essa prossima a festeg-giare i suoi cento anni. Un secolo du-rante il quale non pochi sono stati imomenti di frizione tra la stampa e lapolitica.

Flaminia Rocca

Seduta in Aula Comotto nel 1875

16 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Settima Arte le recensioni di Luca Scarcello

“7 sconosciuti a El Royale”

Quando un'epoca d'oro fini-sce, e tutto il fascino scintil-lante dei favolosi anni '60

viene dimenticato, ciò che resta sonosolo i brutti ricordi, le verità nascoste, eun'ingannevole apparenza di cordialità.L'America perbenista ed illusa dal"grande sogno" è ormai scossa, irrime-diabilmente cambiata da eventi dram-

di Luca Scarcello

del cinema classico e degli illustri col-leghi che gli hanno fatto da maestri. Sel'atmosfera vintage-mistery-pulp deltrailer non fosse sufficiente a svelarvi ipalesi richiami a Tarantino, Coen, Ku-brick e Hitchcock, vi invito ad immer-gervi nella visione di uno spettacoloabbondante e generoso non solo perl'intrattenimento dei sensi, ma soprat-tutto per la soddisfazione della menteche (senza troppo sforzo) riconosce fat-ti, luoghi, personaggi, e una cascata dimagnifici suoni riconducibili alla cul-tura pop dell'America di quegli anni.

Sette misteriosi personaggiSiamo quindi alla fine di un decennio

che ha dato vita al mito del lusso sfrena-to, della perdizione dei potenti, e dell'az-zardo consumato in luoghi dove tutto èconcesso. Uno di questi luoghi era pro-prio il famigerato Hotel "El Royale", unritrovo di gran moda per vip e politicidel passato, costruito letteralmente a ca-vallo del confine tra California e Neva-da. La lunga linea rossa che contrasse-gna la caratteristica divisione di "stile" e"regole" tra i due stati, separa idealmenteanche il lato sincero e luminoso degliuomini da quello oscuro e menzognero.Un metaforico limite invalicabile che se-

matici come: l'assassinio di un presi-dente, le lotte razziali, le misteriosemorti di grandi star, la nascita di setteviolente, e l'infinita guerra del Viet-nam. Sono questi (e tanti altri) gli ele-menti che danno forma all'oscuro maeccitante background della vera ed ina-spettata rivelazione cinematografica diquest'anno.

Con il suo secondo film da regista,il talentuoso sceneggiatore di "Soprav-vissuto - The Martian", Drew Goddard,si diverte (e ci diverte) ad omaggiare,citare, e far rivivere l'immortale stile

17LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

gna il punto di non ritorno dalle propriedeprecabili scelte di vita. Qui, in una so-leggiata giornata fuori stagione che (co-me la quiete dei protagonisti) muta benpresto in una notte tempestosa, giungonoalcuni dei sette misteriosi personaggi an-nunciati nel titolo.

Il "prete" Padre Daniel Flynn (JeffBridges) che appare sperduto e decisa-mente insolito in un posto del genere; la"cantante" nera Darlene Sweet (CynthiaErivo) che con pacata rassegnazionesopporta gli ancora concessi commentirazzisti; quelli del "rappresentante" diaspirapolveri Laramie Seymour Sullivan(Jon Hamm), un uomo di mondo che co-nosce bene l'ambiente in cui si trova e celo descrive con un'inarrestabile parlanti-na da venditore; e infine Emily (DakotaJohnson), la strana ragazza "Hippie" chenon ha voglia di parlare con nessuno e sirifugia in fretta nella sua stanza; uno allavolta sono accolti dall'impacciato e ritar-datario Miles (Lewis Pullman), l'unicoimpiegato tuttofare dell'hotel che triste-mente ci spiega le leggendarie peculia-rità di un posto ormai vuoto.

Fra Agatha Christie e Ta-rantino

Come nella migliore tradizione deigialli di Agatha Christie, e nell'inevitabi-le parallelo con "The Hateful Eight " diQuentin Tarantino, dopo le dovute pre-sentazioni (a cui Goddard dedica il giu-sto tempo) ognuno degli ospiti dimostradi avere un motivo ben preciso (e segre-to) per trovarsi lì. Si dividono le stanzedisponibili e iniziano ad occuparsi difaccende a dir poco strane oltre che pri-vate. Pian piano scopriamo l'esistenza di

le, assistiamo a flashback rivelatori sulpassato dei nostri sconosciuti.

Queste scene, alternate al presentecon un montaggio degno di "Le iene" e"Pulp Fiction " e della loro caratteristi-ca suddivisione in capitoli, rendonogiustizia alla caratterizzazione di per-sonaggi altrimenti etichettati solo dalloro aspetto esteriore e da ciò che ci siaspetta da loro. La situazione degeneraquando azioni segrete e camere nasco-ste vengono allo scoperto e, ancor dipiù quando, con lunghi ed affascinantidialoghi la fiducia verso il proprio vi-cino viene a mancare fino ad arrivaread un'esplosione di violenza anch'essafiglia delle tipiche dinamiche Taranti-niane.

Ebbene si, la lezione del maestrodel pulp e del fascino retrò, che unavolta disse "i grandi artisti non copia-no, rubano", è stata percepita a pienoda colui che sembra avere le carte inregola per diventare un nuovo compo-sitore di opere che mettano in perfettoequilibro "forma" e "sostanza". DrewGoddard, che nel 2012 stupì tutti con ilgeniale e polifunzionale horror "Quellacasa nel bosco", è uno a cui evidente-mente piace ricordare i fasti del cinemadi genere e le sue caratteristiche dive-nute cult, ma di certo non dimentica dirinvigorirle e trasformarle in qualcosadi comunque originale e divertente peril pubblico più preparato.

altri personaggi (l'atteso Chris Hem-sworth e la giovane Cailee Spaeny) ecominciamo a capire che in questo stra-no luogo nulla è come sembra (o quasi).Brutte faccende vi sono accadute neglianni, e chi ne è stato testimone ormainon è più lo stesso di prima.

Ma state tranquilli! Non siamo di-fronte ad un intricato puzzle dai contor-ni poco chiari, che mira a far scervella-re lo spettatore in una caccia alla solu-zione più assurda. Siamo invece sin dasubito messi nella posizione di osserva-tori privilegiati poiché durante tutto ilfilm, e soprattutto nel significativo pre-ludio girato con un perfetto stile teatra-

18 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Settima Arte

Da “flop” a “cult”?Il risultato è un inevitabile ma godi-

bilissimo frullatone di generi e temati-che che difficilmente troverà una deno-minazione univoca. Non si esce dallasala con in testa le parole giuste per de-scrivere quanto si è appena visto e sen-tito, semplicemente perché persiste nel-lo spettatore quella sorpresa nell'averassaggiato qualcosa di indefinibile madecisamente gustoso. Qualcosa che siacapace di soddisfare la nostra fame dinovità solo rimescolando ingredientiche ben conosciamo. Ciò nonostante èpiù che probabile che i 141 minuti didurata, e il ritmo decisamente più paca-to e riflessivo rispetto alla vivace gio-cosità del trailer, deludano la maggiorparte del pubblico ormai abituato a pi-rotecniche evoluzioni action anchequando non ce n'è alcun bisogno.

A dimostrazione di tale "difetto",che a mio avviso è più giusto definire"coraggio", vi sono gli scarsi risultati albotteghino americano e la silenziosadistribuzione che lo ha portato nellenostre sale senza la giusta spinta pro-mozionale. Uno spietato meccanismocommerciale che troppo in fretta appic-cica l'etichetta di "flop" su prodotti chespesso recuperano negli anni il valoredi cult assoluti grazie alla diffusionepopolare. Eccovi qualche esempio lam-pante: "Quarto potere", "La vita è me-ravigliosa", "Blade Runner", "Il grandeLebowski", "Fight Club".

Certo è ancora presto per profetiz-zare una evoluzione positiva di un filmpraticamente "sconosciuto" (come isuoi personaggi), ma siamo nell'epocadella diffusione rapida e tentacolare enon mi stupirei di vederlo recuperare intempo per una possibile serie di candi-dature agli oscar 2019.

Dal punto di vista tecnico infatti, visono elementi di indiscutibile efficacia edi altissima qualità: la regia, che regalaampie inquadrature per conoscere l'am-biente e drammatici primi piani per en-trare nella psiche dei personaggi; ilmontaggio, che rimane comunque capa-ce di mantenere attiva l'attenzione e discatenare improvvise scariche di adre-nalina; la fotografia, che con il suo in-tento evocativo desatura i colori ed esal-ta le scenografie vintage, mentre ci fapercepire i repentini cambiamenti d'at-mosfera in situazioni altamente tensive;ed infine la splendida colonna sonoradel premio oscar Michael Giacchino chemixa sapientemente le atmosfere thrilleralla dinamica ed allegra tracklist com-posta da grandi classici degli anni '60.

Un grande cast per un film“sconosciuto”

Quest'ultima peculiarità del film èprevalentemente dovuta alla presenzadella cantante Cynthia Erivo che ci am-malia con la sua voce e che senza dub-bio ci stupisce per il suo esordio alla

recitazione, sorreggendo il peso del ve-ro personaggio fondamentale per l'inte-ro filo narrativo. La "negra" è voluta-mente l'unica persona a non celare unaseconda identità o ancora peggio deiloschi secondi fini, ma da dura combat-tente fortificata da un triste passato didelusioni non esita minimamente a get-tarsi nel pericolo e a rischiare la sua vi-ta per una redenzione promessa. Sua èla capacità di infondere negli altri unbarlume di bontà in un abisso di empipeccati che macchiano l'anima, e ne faun'arma di sopravvivenza fino al cata-strofico finale denso di colpi di scena.

Un grande cast dunque, tutt'altroche sconosciuto, tra i quali spicca lapresenza di un biblico Jeff Bridges av-volto in un'aura di malinconico rim-pianto e intenerito dall'handicap delsuo personaggio, anch'esso narrativa-mente indispensabile dall'inizio alla fi-ne. Grande merito anche all'interpreta-zione fisica ed eccitante dello scultoreoChris Hemsworth a cui viene affidato ilruolo del minaccioso "ultimo personag-gio", che richiama a pieno la figura diCharles Manson e della sua famigeratafamiglia di assassini dedita al liberoamore. Da non dimenticare poi il voltodel tipico americano laccato di queglianni interpretato da un Jon Hamm, cheassume l'importanza dell'investigatoresvelandoci pezzi fondamentali delpuzzle e alludendo a tutta quella famo-sa scia di spionaggio e poteri occulti sucui si fondava il governo americano.

Sottovalutato e ambizioso“Cluedo”

In questo sottovalutato e ambizioso“Cluedo” cinematografico si giocadunque d'intelligenza e di spirito d'os-servazione, fondamentali per carpireogni singolo omaggio celato dietro leintenzioni del regista. I dettagli spal-mati nel tempo di un racconto, comespesso avviene, sono il condimentoprezioso che da un senso di piacere aciò che altrimenti viene percepito comeun semplice riempimento. Se volete di-vertirvi, emozionarvi, spaventarvi, esoprattutto mettervi alla prova, qui tro-verete certamente pane per i vostri den-ti. A voi ora il compito di recuperare egiudicare una delizia che rischia di per-dersi ingiustamente nel grande caldero-ne del cinema mordi e fuggi.

Luca Scarcello

19LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Salute

Il battito cardiaco è più intensodel normale sul collo? Pare chequesto possa già bastare a dia-

gnosticare l'Alzheimer oppure a predir-ne l'insorgenza futura.

A fare questa importante scopertascientifica, che permette di avere una ri-sposta nel giro di 5 minuti attraversoun’apposita scansione sul collo, è stato unteam di ricerca presso la University Col-lege London, in Gran Bretagna, che haanalizzato oltre 3.000 individui di un’etàmedia di 61 anni, che sono stati monitora-ti per 15 anni. Il risultato della ricerca èstato presentato alla Conferenza scientifi-ca dell’American Heart AssociationScientific Sessions di Chicago, USA.

Ciò che i ricercatori hanno scopertoè che le persone con un battito cardiacopiù intenso sul collo hanno il 50% inpiù di sviluppare il disturbo con l'anda-re degli anni rispetto ai partecipanticon una pulsazione più leggera.

Il fenomeno sarebbe spiegato con

le facoltà cerebrali. Memoria e capa-cità di ragionamento sono tra le primea mostrare segni di declino, ma tra isintomi, fortemente invalidanti, vi so-no anche confusione, disorientamentoe dimenticanza di persone, cose e av-venimenti.

Flaminia Rocca

un declino dei vasi sanguigni in salute,che normalmente impediscono alle pul-sazioni di diventare troppo forti. Unbattito intenso può causare delle picco-le perdite di sangue mentre questo at-traversa i fragili vasi sanguigni in dire-zione del cervello. Il Dottor Scott Chie-sa, del team di ricerca, ha dichiaratoche questi risultati in-dicano una causa dideclino cognitivo negliadulti di mezza età, fa-cilmente misurabile epotenzialmente tratta-bile, che può essere in-dividuato con largo an-ticipo.

Non è cosa da po-co, visto l’Alzheimer èuna neuropatologialargamente diffusa esempre più diagnosti-cata, che causa una di-sfunzione a livello del-

Pulsazioni sul collo e Alzheimerscoperta una correlazione

Uno studio svedese lo confer-ma e gli specialisti dellaSocietà Italiana di Cardiolo-

gia (SIC) riuniti al Congresso Naziona-le a Roma, lo riportano: c'è una relazio-ne "pericolosa" tra il freddo e il rischiodi infarto.

Quando il gelo si fa sentire, puòmandare in tilt l'apparato cardiovascola-

mente il pericolo di incorrere in un in-farto. La relazione tra basse temperatu-re e fatica fisica possono infatti innal-zare del 34% il pericolo di un infarto.

Naturalmente, a rischiare di più so-no coloro che presentano già numerosifattori negativi (colesterolo alto, iper-tensione o pregressi attacchi di cuore),ma bisogna temere anche un altroaspetto, finora poco considerato e cheha a che fare con la stagione inverna-le. Pare che anche le infezioni respira-torie possono contribuire ad aumenta-re il rischio di infarto. Nei giorni suc-cessivi a tosse, raffreddore o influen-za, infatti, la probabilità di un attaccocardiaco può aumentare fino a 6 volte,soprattutto nelle persone più deboli ecompromesse. Motivo in più per vac-cinarsi.

M. C.

re. Lo studio scandinavo è stato condot-to su 274.000 persone con disturbi car-diaci, seguiti per 16 anni, ed ha eviden-ziato come quando la temperatura è al disotto di 0°C, per ogni calo di 8°C la pro-babilità di avere un infarto sale del 3%.

Il freddo provoca la vasocostrizio-ne, cioè il restringimento dei vasi san-guigni, che potrebbe indurre una rottu-

ra della placca aterosclero-tica, favorire la formazio-ne di un trombo e l'insor-genza di un attacco cardia-co. Se al gelo si aggiungepoi uno sforzo fisico ec-cessivo, la pressione arte-riosa aumenta notevol-mente e il battito cardiacoinizia ad accelerare, supe-rando spesso il 75% dellafrequenza cardiaca massi-ma, accrescendo ulterior-

Troppo freddo e il cuore va in tilt

20 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

In nome della legge

Cassazione PenaleSez. II

3 febbraio 2016 n. 12325Revoca e sostituzione – Custodia incarcere – Istanza di revoca dellamisura cautelare presentata

all’udienza preliminare – Onere dinotificazione dell’istanza alla persona

offesa assente – Condizioni

L’istanza di revoca della custodiacautelare in carcere presentata nell’inte-resse del detenuto nel corso dell’udien-za preliminare non deve essere notifica-ta alla persona offesa, assente in udien-za, che non abbia nominato un difenso-re o eletto domicilio, fermo il dirittodell’offeso di ricevere avviso della re-voca o della sostituzione della misura.

Sez. III 13 settembre 2016 n. 48581

Interesse ad impugnare – Sentenza dicondanna – Ricorso per cassazione del

pubblico ministero – Idoneitàdell’impugnazione a conseguire unrisultato pratico favorevole –

Ammissibilità

È ammissibile il ricorso per cassa-zione del pubblico ministero, per ottene-re l’esatta applicazione della legge, an-che se a favore dell’imputato avversouna sentenza di condanna, purché l’im-pugnazione sia sorretta da un interesse“concreto” ed “attuale”, volto cioè adottenere una decisione non solo teorica-mente corretta ma anche praticamentefavorevole..

Sez. Unite 25 maggio 2016 n. 33217

Misure cautelari personali – Termini didurata massima della custodia

cautelare – Sospensione in pendenzadei termini di redazione della sentenza– Deposito avvenuto prima della

scadenza del termine legale o indicatodal giudice – Irrilevanza ai fini delcomputo del periodo di sospensione

In materia di termini di durata dellacustodia cautelare, le Sezioni Unite han-no affermato che nell’ipotesi in cui sia

Giurisprudenza

care anche i capi della sentenza checoncernono gli interessi civili. (Nellastessa pronuncia le Sezioni Unite han-no affermato, sul tema, altresì, che, incaso di sentenza di condanna o decretoirrevocabili, il giudice dell’esecuzione,revoca, con la stessa formula, il prov-vedimento, lasciando ferme le disposi-zioni e i capi che concernono gli inte-ressi civili).

Sez. Unite 27 ottobre 2016 n. 53153

Provvisionale – Domanda propostadalla parte civile non impugnante perla prima volta in appello – Reformatio

in peius – Esclusione

Non viola il principio devolutivoné il divieto di reformatio in peius lasentenza di appello che accolga la ri-chiesta di una provvisionale propostaper la prima volta in quel giudizio dallaparte civile non appellante.

stata disposta la sospensione, ai sensidell’art. 304, comma primo lett. c cpp,durante il periodo previsto, dall’art. 544,comma terzo, cpp, per la redazione dellamotivazione della sentenza particolar-mente complessa, ai fini della ripresadella decorrenza dei termini di fase, de-ve farsi riferimento alla scadenza deltermine stabilito dalla legge o determi-nato dal giudice per il deposito dellasentenza, restando irrilevante l’eventua-le effettivo deposito anticipato.

Sez. Unite 29 settembre 2016 n. 46688

In genere – Sentenza di condanna –Reato abrogato – Trasformazione in

illecito civile – Giudicedell’impugnazione – Revoca delle

statuizioni sugli interessi

In caso di sentenza di condannarelativa a un reato successivamenteabrogato e qualificato come illecito ci-vile ai sensi del dlgs 15 gennaio 2016,n. 7, il giudice dell’ impugnazione, neldichiarare che il fatto non è più previ-sto dalla legge come reato, deve revo-

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ALESSANDRO AVERSAConsulenze finanziarie

21LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

diritto maturato? E in caso di suodecesso, gli eredi possono chiede-re una indennità finanziaria perle ferie annuali retribuite non go-dute dallo stesso?

Il diritto del lavoratore alla fruizionedelle ferie è garantito dalla Costituzionee pertanto la fruizione delle ferie costitui-sce un diritto irrinunciabile del lavoratore(art. 36, c. 3, Cost., art. 10 decreto legi-slativo 66/2003). La norma prevede unperiodo minimo annuale è di 4 settimane,il numero di giorni di ferie che spettanoal lavoratore può variare a seconda delCCNL ma, in ogni caso, non può dimi-nuire. Di queste 4 settimane, 2 devonoessere godute entro l'anno di maturazionementre le altre entro i 18 mesi successivi.

Quindi, come regola generale, la mo-netizzazione delle ferie mediante corre-sponsione di una somma di denaro è vieta-ta. Essa è però ammessa nei seguenti casi:

1. anche con riferimento alle prime4 settimane in caso di risoluzionedel rapporto di lavoro in corsod'anno (art 10, c. 2, decreto legi-slativo 66/2033);

2. per le giornate spettanti al lavora-tore che eccedono le prime quat-tro settimane;

Di recente la Corte di Giustizia del-l'Unione Europea, nelle sentenze C-619/16 e C-684/16 del 6 novembre 2018,ha precisato che qualora il datore di lavo-ro dimostri che sia stato il dipendente anon voler godere delle ferie nonostantesia stato messo nella condizione di eser-citare in modo effettivo il proprio diritto,allora non potrà ottenere il pagamentodelle ferie residue una volta cessato ilrapporto di lavoro. Tuttavia non è suffi-ciente che il dipendente non abbia chie-sto di poter godere delle ferie per farscattare la perdita automatica delle stes-se; secondo i giudici, infatti, deve essereun rifiuto deliberato e consapevole affin-ché ciò avvenga. Per quanto riguarda ilsecondo quesito l'indennità per il manca-to godimento delle ferie è una sommache matura per effetto della prestazionelavorativa resa fino al momento del de-cesso del lavoratore e non ancora liqui-data, per tanto si tratta di somme spettan-

PuLIZIA StrAOrDINArIASCALE

L'INquILINO PuòImPuGNArE LA

DELIBErA?Vivo in affitto e di recente è stataconvocata un'assemblea straordi-naria per tinteggiare il vano scalee per la pulizia straordinaria e ap-profondita di scale e pianerottoli. Ilavori sono stati approvati dall'as-semblea, e su richiesta di un con-domino, le spese della pulizia dellescale sono state imputate come"lavoro ordinario solo su base mil-lesimale di proprietà". E' correttala decisione dell'assemblea? Trat-tandosi di lavori straordinari, co-me affittuario non dovrei pagarenulla, ma così le cose cambiano.

Le spese per pittura e pulizia sono acarico dell'affittuario in quanto si tratta diinterventi di manutenzione ordinaria atutti gli effetti, come peraltro risulta an-che dalla delibera approvata. Circa la ri-partizione delle spese, l'inquilino non haalcun potere di contestare le decisionidell'assemblea, anche se è tenuto a paga-re le rate condominiali, dato che non puòesprimere il suo voto in materia. Comechiarito infatti da tempo dalla Cassazionee come ribadito anche nella sentenza151/2017 “ll potere di impugnare le deli-berazioni condominiali compete, per ildisposto dell’art. 1137 cod. civ., ai titolaridi diritti reali sulle singole unità immobi-liari, anche in caso di locazione dell’im-mobile, salvo che nella particolare mate-ria dei servizi di riscaldamento e di con-dizionamento d’aria, per la quale la deci-sione e, conseguentemente, la facoltà diricorrere, sono attribuite ai conduttori”.

FErIE NON GODutE,quANDO SPEttA IL

rImBOrSO Se un lavoratore non chiede le fe-rie annuali retribuite spettanti,può perdere automaticamente il

ti agli eredi "iure successionis". Tali som-me non possono essere corrisposte daparte del datore di lavoro agli eredi senzaun preventivo accertamento dell'accetta-zione dell'eredità, che deve essere ade-guatamente documentata dagli aventi di-ritto. Anche in questo caso è intervenutadi recente la Corte di giustizia europeacon le sentenze C-569/16 e C-570/16 del6 novembre2018, riaffermando che glieredi di un lavoratore deceduto possonochiedere un'indennità finanziaria per leferie annuali retribuite da lui non godute.

I DIrIttI DEI NONNI SuINIPOtI OrFANI DI mADrE

Dopo la morte di nostra figlia ,nostro genero e i nostri due nipo-ti hanno vissuto con noi per unanno e in quello successivo, ab-biamo continuato noi nonni a oc-cuparci continuativamente deipiccoli. Ora il padre ha trovatouna nuova compagna e si è tra-sferito in un paese vicino. Da al-lora ci fa vedere pochissimo i no-stri nipoti. Come possiamo affer-mare il nostro diritto di nonni?

Il comportamento descritto forse ècrudele e antigiuridico. La legge infattiprevede il diritto intangibile dei figli –indipendentemente dalla situazione deigenitori - di mantenere “rapporti signi-ficativi” (anche) con i nonni. Dirittoche in questo particolare caso deve es-sere ancor più tutelato, considerato chequesti nonni hanno svolto un’importan-tissima funzione vicaria nell’accudi-mento dei piccoli dopo la morte dellamamma. Dunque ove il papà impediscaeffettivamente oppure continui a limi-tare i rapporti dei nipoti con i nonni,costoro potranno chiedere al Tribunaleper i minorenni di individuare i giorniprecisi in cui potranno stare con i loronipotini. Prima però di assumere inizia-tive così dirompenti, sarebbe opportu-no un chiarimento tra di voi, possibil-mente rassicurando il papà che la vo-stra intenzione non sarà mai quella disostituirvi a lui o di osteggiare la suanuova relazione. A volte parole e gestirassicuranti funzionano meglio di tantiprovvedimenti del Giudice, cui occorrerivolgersi solo quando tutti i tentatividi trovare un accordo nell’interesse deibambini è fallito.

L’Esperto risponde a cura di Benito Risca

22 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Eco & Bio

RISPARMIARE SECONDO ENEACome evitare il salasso

sulla bolletta per il riscaldamento

Poiché non in tutte le case sono presen-ti infissi nuovi e finestre con i doppivetri, è poi consigliabile mettere delletende pesanti alle finestre, che aiute-ranno a non far passare il freddo.

6) Termosifoni liberiMettere mobili davanti ai termo-

sifoni o usarli per asciugare la bianche-ria, sono cattive abitudini che ostacola-no la diffusione del calore verso l’am-biente e generano sprechi. E’ poi im-portante ricordarsi di non lasciare trop-po a lungo le finestre aperte. Per rinno-vare l’aria in una stanza bastano pochiminuti ed in questo modo non si di-sperderà troppo calore.

7) Ckeck up della casaMolto importante è fare un ckeck

up della casa, ma è necessario avvalersidel parere di un tecnico esperto, chevaluterà l’isolamento termico di pareti

di sono già sufficienti per garantire ilgiusto comfort. Per consumare meno èimportante sapere che, per ogni gradoal ribasso, si risparmia dal 5 al 10% suiconsumi di combustibile.

4) Installare pannelli riflettentiUna soluzione utile per un forte ri-

sparmio energetico è installare i pannelliriflettenti, superfici che hanno il compitodi far riflettere il calore giunto su di essi.Sono dei fogli in polietilene rivestito dialluminio che, sistemati in corrisponden-za del radiatore, dietro di esso, ostacola-no l’aria calda e non permettono chequesta venga a contatto con il muro peri-metrale freddo e si disperda. Insomma lariflettono verso l’ambiente interno.

5) Schermare le finestrePer ridurre le dispersioni di calore è

ovviamente necessario chiudere sem-pre bene le persiane e gli avvolgibili.

Arriva il freddo, si accendonoi termosifoni e la bollettaenergetica sale. Inevitabil-

mente? Non è detto, evitare il salasso sipuò; basta seguire qualche semplice re-gola. Lo suggerisce l’ENEA, l’entepubblico di ricerca italiano che operanei settori dell’energia, che ci dice co-me risparmiare fino al 20% sulle spesedel riscaldamento di casa.

Lo fa con un suo decalogo, che ripro-pone il 15 novembre, giorno in cui parteufficialmente la stagione dei riscalda-menti anche nella fascia climatica C, checomprende oltre la metà dei comuni ita-liani, concentrati soprattutto al Sud.

1) Manutenzione corretta e periodicaLa prima regola essenziale per un ri-

sparmio consistente sulle spese del ri-scaldamento è la manutenzione. Gli im-pianti dovranno essere controllati perio-dicamente per valutare l’efficienza. Que-sto è necessario sia per motivi di sicurez-za sia per evitare sanzioni a partire da500 euro. Un impianto che funziona inmodo corretto consuma e inquina meno.

2) Rispettare gli orari di accensioneIl tempo massimo di accensione

giornaliero dei termosifoni è indicatoper legge e cambia in base delle 6 zoneclimatiche in cui è suddivisa l’Italia. Adesempio al Nord gli impianti possonoessere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile,fino ad un massimo di 14 ore al giorno,al Sud e nelle isole l’accensione è con-sentita dal 1° dicembre al 31 marzo, perun massimo di 8 ore giornaliere.

3) Controllare la temperaturaPer vivere in un ambiente salutare

non è necessario tenere le temperaturetroppo elevate. La casa troppo calda faaddirittura male alla salute. Per legge sipuò arrivare fino a 22 gradi, ma 19 gra-

e finestre e l’efficienza degli impiantiottenendo la diagnosi energetica dell’e-dificio. Si ricorda che per gli interventidi riqualificazione energetica, è possi-bile ottenere delle detrazioni fiscali(l’Ecobonus) che variano dal 50all’85% delle spese sostenute a secon-da della complessità dell’intervento.

8) Scegliere impianti innovativiPer legge dal 2015 si possono instal-

lare solo caldaie a condensazione. Eneasuggerisce di valutare l’eventualità di so-stituire il vecchio generatore di calorecon impianti più innovativi. La scelta po-trà variare tra quelli a condensazione, apompa di calore, un generatore a biomas-sa o sistema ibrido. Anche questi inter-venti possono usufruire dell’Ecobonus.

9) Domotica e soluzioni hi-techSi risparmia sul riscaldamento an-

che utilizzando cronotermostati e rile-vatori di presenza elettronici. Questiconsentono di regolare anche a distanzala temperatura degli ambienti e il tempodi accensione degli impianti, così da at-tivarli solo al bisogno. Anche questo in-tervento può fruire dell’Ecobonus.

10) Le valvole termostaticheCon l’applicazione di valvole termo-

statiche, già obbligatorie nei condomini,si possono diminuire i consumi anchedel 20%. Queste apparecchiature, instal-late sui termosifoni, servono a regolareil flusso dell’acqua calda nei termosifo-ni, consentendo di non superare la tem-peratura impostata per il riscaldamentodegli ambienti. Inoltre, è bene usare ter-mostatiche elettriche (con batteria e di-splay) che con un minimo sforzo di re-golazione, consentono di avere le stanzedi casa calde solo negli orari stabiliti.

Laura Turriziani

17 - 25 novembre Settimana europea per la riduzione dei rifiuti Secondo i dati dell’EEA (Agenzia Europea dell’Ambiente), ogni cittadino

europeo con l’impiego di prodotti di uso domestico produce in un annocirca 200 kg di rifiuti pericolosi.

I numeri sono stati diffusi alla vigilia della 10° edizione della Settimana Eu-ropea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), dal 17 al 25 novembre 2018, chequest’anno ha come tema proprio i rifiuti pericolosi.

Per rifiuti pericolosi si intendono scarti contenenti elementi dannosi per lasalute delle persone e per la salvaguardia dell’ambiente, come ad esempio partiinfiammabili, esplosive o tossiche. Come è facilmente comprensibile, è diventa-to fondamentale quindi prevenire la diffusione e gestire lo smaltimento di questirifiuti, che sono presenti in numerosi prodotti di uso quotidiano, come cosmeti-ci, batterie, vernici, pesticidi, lampadine e RAEE (Rifiuti da ApparecchiatureElettriche ed Elettroniche).

Il Comitato promotore nazionale della SERR è formato da CNI Unesco, Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Utilitalia, Anci, Città Metropo-litana di Torino, Città Metropolitana di Roma Capitale, Legambiente, AICA, RegioneSicilia. Partner tecnici sono la cooperativa E.R.I.C.A. e il sito Eco dalle Città.

Flaminia Rocca

23LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 11/2018

Ingredienti: 500 gr di pol-pa di zucca, 500 gr di ricotta,200 gr di prosciutto crudo,100 gr di parmigiano, 50 gr difarina, 2 uova, 7 cucchiai diaceto balsamico, 2 dl di pan-na da cucina, 1 rametto disalvia, 1 cucchiaino di zuc-chero, olio extravergine di oli-va, noce moscata, sale e pepe.

Prepara gli gnocchi. Me-scola in una ciotola la ricottacon la polpa di zucca, i 70 g di parmigiano grattugiato, le uova, la farina eun pizzico di noce moscata. Regola di sale e, se ti piace, aggiungi una maci-nata di pepe e mescola ancora. Preleva con un cucchiaino il composto e for-ma tante polpettine poco più grandi di una noce. Versa un po' di farina inuna padella, sistemaci man mano gli gnocchi e ruotala in modo che si infari-nino uniformemente; poi disponili su un vassoio foderato con carta da forno.

Fai la salsa. Versa l'aceto in un pentolino, aggiungi lo zucchero e scalda afuoco dolce lasciandolo ridurre fino a ottenere una consistenza sciropposa. Poiunisci la panna e cuoci ancora per qualche minuto, senza arrivare all'ebollizio-ne, continuando a mescolare e aggiungendo 20 g di parmigiano grattugiatoverso la fine della cottura. Regola di sale, spolverizza con una abbondante ma-cinata di pepe e, se ti piace, aggiungi ancora qualche goccia di balsamico.

Completa e servi. Porta a ebollizione abbondante acqua in una larga pen-tola, salala e unisci un filo d'olio. Intanto taglia a listarelle il prosciutto e sal-talo in una padella per qualche istante con 2-3 foglioline di salvia. Immergigli gnocchi nell'acqua a leggero bollore; scolali man mano che vengono agalla e trasferiscili in una pirofila nella quale avrai steso la salsa al balsamico.

L’angolo GourmetGNOCCHI DI ZUCCA AROMATICI