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Martedì 12 Gennaio 2010 POLITICA 7

L’associazione cittadinaapolitica e apartitica, Taran-to Futura, ha deciso di farericorso su due punti moltoimportanti della cronaca cit-tadina di questo periodo: lasanità affidata al San Raffa-ele e l’avvio del piano urba-nistico Salinella.

La fondazione San Raffa-ele del Mediterraneo, nascecome onlus, e qui abbiamoil primo problema. Secondola legge 460 del 1997 in me-rito alle onlus, un ente pub-blico non può avere la quotamaggioritaria di una fonda-zione se questa vuole essereconsiderata un’onlus. Il SanRaffaele del Mediterraneoinvece nasce con la costitu-zione di una formazione incui la Regione, per cui unente pubblico, avrà in manoil 51% mentre la quota azio-naria del San Raffaele saràdel 49%.

“Noi di Taranto Futura– ha precisato l’avv. NicolaRusso – siamo concordi nel-l’affermare che ci sia qual-cosa che non va, visto che lacircolare dell’Agenzia delleEntrate del 28/12/04 dicechiaramente che se l’entepubblico fa parte di una fon-dazione detenendone la quo-ta di maggioranza, quest’ul-tima non potrebbe più esse-re considerata come onlusperché soggetta a controllopubblico”. Infatti il comma10 della medesima legge af-ferma che “non possono as-solutamente essere onlus glienti pubblici”.

La seconda svista in que-sta faccenda riguarda l’affi-damento della sanità al pri-vato senza aver prima fattouna gara pubblica. “Anchequi – ha continuato Russo -siamo di fronte a inspiega-bili misteri: il tre marzo 2008il Consiglio di Stato ha di-fatti previsto che siano di-sposte regolari gare pubbli-che per l’affidamento della

gestione della sanità a pub-blici o privati; invece il Con-siglio Comunale ha tranquil-lamente ceduto i terreni diPaolo VI, dove nascerà lastruttura del San Raffaele,alla Fintecnica che si occu-pa appunto della costruzio-ne del complesso ospedalie-ro”.

Una seconda questione incui il comitato cittadino ca-peggiato da Russo non vedechiarezza è quella del pianourbanistico previsto per laSalinella. “Ricordiamoci pri-ma di tutto – ha sottolinea-to l’avvocato – che la delibe-ra 65 del Consiglio Comuna-le del 2007, e quindi più omeno espletato dalla mede-sima Giunta, decise di nondare più luogo a insediamen-ti abitativi, in quanto biso-gnava agire sulle strutture

già esistenti per risanarle.C’è da dire però che la Re-gione, con la legge del 21/5/08, ha ammesso la costru-zione di edilizia residenzia-le sociale. Questo provvedi-mento – ha proseguito Rus-so – fu fatto per dare in af-fitto gli immobili ai menoabbienti”.

La delibera sul piano Sa-linella invece, oltre ad anda-re contro il consenso dellostesso Consiglio Comunale,prevede la vendita degli im-mobili, “Tale per cui ci tro-viamo di fronte a un caso dispeculazione edilizia su cuila Procura dovrà vigilare”.Oltretutto il comune non haapprovato il Pug (Piano ur-banistico generale) e il Dpp(Documento preliminare allaprogettazione), essenziali perpoter procedere burocratica-mente.

Taranto Futura ha quin-di deciso di impugnare ladelibera del Comune del 20/12/09 sul piano urbanisticoSalinella procedendo trami-te ricorso.

Il comitato cittadinoavanza anche una propostaallettante per la città dei duemari: la creazione della Cit-tà Metropolitana.

“Si tratta di un progettoper lo sviluppo dell’interacomunità cittadina e provin-ciale di Taranto – ha assi-curato Russo – la Città me-tropolitana dovrebbe essereun futuro ente amministra-tivo italiano”.

Previsto per la prima vol-ta dalla legge n°142 dell’8giugno 1990 sul nuovo ordi-namento degli Enti locali, hatrovato nuovo slancio nelnuovo art. 114 della Costitu-zione della Repubblica italia-

na, dopo la riforma dell’ordi-namento della Repubblica del2001 con la modifica del tito-lo V della Carta. L’iniziativadella costituzione della cittàmetropolitana spettava alcomune capoluogo o al 30%dei comuni della provincia odelle province interessate,che rappresentassero il 60%della relativa popolazione,oppure ad una o più provin-ce insieme al 30% dei comu-ni della provincia/e propo-nenti. Sulla proposta la Re-gione doveva esprimere unparere e successivamentesarebbero stati chiamati adesprimersi anche i cittadinicon un referendum, che nonavrebbe avuto un quorum seil parere della Regione fossestato favorevole, o del 30% incaso contrario.

“Sarebbe un’opportunitàfavolosa per Taranto – haproseguito Russo - dove ar-riverebbero fondi comunita-ri e quant’altro per la riqua-lificazione e la costruzione diun nuovo apparato economi-co per la città”.

Con l’attuazione di unprogetto del genere divente-rebbe inutile l’ente della Pro-vincia, che Taranto Futuraconsidera “Un carrozzoneinutile da portarci dietro”.

Con la città metropolita-na si avrebbe anche un con-siglio metropolitano formatoda tutti i sindaci della pro-vincia di Taranto capeggiatidal sindaco della nostra cit-tà. “In questo modo – haribadito l’avv. Russo – nonsi avrebbero discriminazio-ni di natura politica tra pro-vincia (che non esisterebbepiù) e comuni di colore poli-tico diverso, ma tutti i sin-daci potrebbero lavorarecongiuntamente senza filtridi ogni genere, per miglio-rare le condizioni economi-che, culturali ed ambientalidella nostra provincia ioni-ca”. Ilaria Pagliarulo

Già pronto il ricorsoTaranto Futura non perde tempo: sia per il nuovo ospedale,

che per il Piano Salinella, chiamato in causa il Tar. Le perplessità di Nicola Russo