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COMUNE DI SALERNO P.U.A. DI INIZIATIVA PRIVATA RELATIVO AL

SUBCOMPARTO EDIFICATORIO CR_53a Avente Valore di: Piano di Lottizzazione (PdL)

di cui alla legge n. 1150 del 17 agosto 1942 artt. 13 e 28

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (N.T.A.)

PREMESSA Il sottoscritti ing. Gennaro Di Giacomo, arch. Angelo Viscido, ing. Giuseppe Casilli, arch. Giustino Di

Cunzolo, arch. Raffaello Lascaleia, arch. Roberta Grandis e l’arch. Giuseppina Silvestri quali professionisti

incaricati dalle società:

IRNO srl, con sede in Salerno alla via P. Del Pezzo n. 54

e

AMBRA Società Cooperativa, con sede in Salerno alla via P. Del Pezzo n. 54 hanno redatto il PUA relativo al comparto edificatorio CR_53a compreso nel nuovo PUC del Comune di

Salerno adottato con delibera di C.C. n. 56 del 16.11.2006 ed entrato in vigore a seguito della pubblicazione

sul BURC n. 2 in data 08.01.2007 del Decreto di approvazione della Provincia di Salerno n. 147 del

28.12.2006.

L’individuazione del subcomparto in questione è avvenuta ai sensi dell’art. 169 delle NTA del

comune di Salerno con Delibera di Giunta Comunale n. 645 del 18.07.2012.

Il soggetto attuatore, avendo facoltà di proporsi in quanto titolare di una quota pari al 99,56% del

complessivo valore imponibile accertato ai fini dell’imposta municipale degli immobili in esso ricadenti e, di

una quota pari al 100% dei Diritti Edificatori Propri (Dep) nel medesimo compresi, ha proposto agli uffici

competenti del comune di Salerno l’attuazione del PUA con riferimento alle aree ricadenti nel comparto

CR_53a.

Il subcomparto ha una superficie territoriale (ST) di mq 46.409 di cui:

Superficie dell’Area di Trasformazione (ATR_53a) mq 34.530

Superficie dell’Area ERP 1 (ATR_ERP1) mq 11.879

Gli immobili rappresentati dal Soggetto Attuatore, aventi superficie di mq 46.208, sono riportati nel Catasto

Terreni del Comune di Salerno con i seguenti dati:

Superficie Catastale

Superficie in Proprietà

Superficie Rilevata in CR_53aIntestazione Foglio Particella

mq mq mqIRNO srl 27 1015 2500 2500 2.641IRNO srl 27 1018 1.100 1.100 1.162IRNO srl 27 1020 150 150 158IRNO srl 27 1022 685 685 503

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2

IRNO srl 27 1248 578 578 425IRNO srl 27 1250 1.774 1.774 1.302IRNO srl 27 1253 527 527 490IRNO srl 27 1255 7.783 7.783 7.246IRNO srl 27 1244 6 6 6IRNO srl 27 1237 10.696 10.696 10.313IRNO srl 27 840 8.083 8.083 7.793IRNO srl 27 1242 4.769 4.769 4.598AMBRA Soc. Coop. 27 1132 771 771 718AMBRA Soc. Coop. 27 1199 246 246 181AMBRA Soc. Coop. 27 1201 56 56 42AMBRA Soc. Coop. 27 1203 178 178 130AMBRA Soc. Coop. 27 1133 396 396 369AMBRA Soc. Coop. 27 1113 746 746 718AMBRA Soc. Coop. 27 1204 74 74 69Consortile IRNO srl 27 1265 5 5 5Consortile IRNO srl 27 1263 6.948 6.948 7.339

TOTALI

48.071

48.071

46.208

Nel subcomparto CR_53a ricade anche una porzione di territorio di proprietà comunale:

Superficie Catastale

Superficie in Proprietà

Superficie Rilevata in CR_53aIntestazione Foglio Particella

mq mq mqComune di Salerno 27 694/b 7Comune di Salerno 27 698/b+c 90Comune di Salerno 27 701/b 56Comune di Salerno 27 703/b 48

TOTALI

201

Totale Superficie Territoriale (46.208+201) = mq 46.409

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TITOLO I

CONTENUTI GENERALI dello STRUMENTO URBANISTICO ATTUATIVO

Art. 1 – Inquadramento Urbanistico Le aree oggetto delle presenti norme ricadono in zona B5 del territorio comunale e costituiscono il

Subcomparto Edificatorio CR_53a individuato e disciplinato dal Piano Urbanistico Comunale (PUC). Tale

subcomparto è stato individuato ai sensi dell’art. 169 delle NTA del Comune di Salerno con delibera di

Giunta Comunale n. 645 del 18.07.2012. Esso è ubicato nella zona orientale del comune di Salerno in

località Picarielli è del tipo discontinuo ed ad ha destinazione prevalentemente residenziale. La superficie

territoriale (ST) complessiva rilevata è di mq 46.409, di cui mq 34.530 costituiscono l’Area di Trasformazione

ATR_53a e mq 11.879 le aree destinate ad Edilizia Residenziale Pubblica (AT_ERP1).

Art. 2 – Principi e Scopi del PUA Nel pieno rispetto dei principi e degli obbiettivi del PUC, le presenti norme sottopongono l’area

ATR_53a, oggetto del presente PUA, a gestione unitaria tale da consentire:

la corretta trasformazione urbana del territorio;

l’equilibrio tra i Diritti Edificatori Propri (Dep) prodotti da tutti i suoli compresi nel subcomparto e le

quantità di edificato previsto dal PUC nelle AT attraverso gli indici urbanistici (IEP);

la cessione gratuita al Comune, delle aree destinate a standard (AS) e delle aree destinate ad

Edilizia Residenziale Pubblica (AT_ERP1) dal PUC;

la realizzazione e la cessione gratuita al comune delle aree e delle opere di urbanizzazione previste

nelle AT, secondo le previsione del PUA (cfr. art. 155 delle NTA del PUC).

Le aree standard AS ricadenti all’interno del subcomparto Edificatorio CR_53a, rappresentano alcuni degli

ambiti del territorio comunale, individuati nelle tavole N2 e N3 del PUC, destinati al soddisfacimento degli

standard di interesse locale che partecipano alla perequazione.

L’Area di Trasformazione in esame rappresenta uno degli ambiti del territorio comunale per i quali il

PUC ha previsto, su base perequativa, la trasformazione edilizia attraverso un insieme sistematico di opere

che, definite nel PUA da approvarsi da parte della Giunta Comunale, ne determinino l’esecuzione:

dei fabbricati privati con destinazione coerente a quella prevista dal PUC;

delle opere di urbanizzazione inerenti il nuovo insediamento;

degli standard conseguenti al carico urbanistico indotto dalla nuova edificazione.

Art. 3 – Composizione del Piano Urbanistico Attuativo Il PUA è articolato in due sezioni:

analisi dello Stato di Fatto;

Progetto.

accompagnate dalla documentazione amministrativa necessaria per l’attestazione della titolarità delle aree in

testa al Soggetto Attuatore. In dettaglio il PUA è costituito da:

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GLI ELABORATI EVIDENZIATI SOSTITUISCONO e/o INTEGRANO i PRECEDENTI

ELENCO ELABORATI

Tavola n. ELABORATI SCALA

DOC1_rev 01 ELENCO ELABORATI

DOC2 DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA

DOC3_rev 01 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DELL'INTERVENTO

DOC4_rev 01 NORME TECNICHE di ATTUAZIONE del PUA

DOC5_rev 01 RELAZIONE PAESAGGISTICA

DOC6 RELAZIONE GEOLOGICA

DOC7 RELAZIONE SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE

DOC8 CRONOPROGRAMMA degli INTERVENTI PUBBLICI E PRIVATI

DOC9 CALCOLO del CONTRIBUTO di COSTRUZIONE e CALCOLO SOMMARIO di SPESA

DOC10 INQUADRAMENTO PSAI

DOC11

ELEM

EN

TI

GEN

ER

ALI

SCHEMA di CONVENZIONE

URB1 ATTUALE ZONIZZAZIONE di P.U.C. – STRALCIO TABELLA TAVOLA R2 – ALLEGATO 1

1:1000

URB2 ESTRATTO TAVOLA V2 di P.U.C. – INDIVIDUAZIONE dei VINCOLI OPERANTI

1:2000

URB3 RILIEVO TOPOGRAFICO - PROFILI dello STATO di FATTO 1:500

URB4 PLANIMETRIA CATASTALE - PERIMETRAZIONE dell’AREA di INTERVENTO

1:1000

URB5 PLANIMETRIA CATASTALE su AEROFOTOGRAMMETRIA INTEGRATA con RILIEVO STRUMENTALE - DETERMINAZIONE della S.T.

1:500

URB6_rev 01 PLANOVOLUMETRICO di PROGETTO 1:500

URB7_rev 01 ZONIZZAZIONE AREA di EDILIZIA PUBBLICA ERP 1 1:500

URB8_rev 01 PLANIMETRIA di PROGETTO - ZONIZZAZIONE dell’AREA di INTERVENTO

1:500

URB9_rev 01

UR

BA

NIS

TIC

A

PLANIMETRIA con SAGOME di MASSIMO INGOMBRO dei FABBRICATI e RELATIVE DISTANZE

1:500

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5

URB10_rev 01 PROFILI di PROGETTO 1:200

URB11_rev 01

DESTINAZIONE d'USO del SUOLO e delle SUPERFICI 1:500

URB12 PROFILI di PROGETTO su ASSI STRADALI 1:500

EPA1_rev 01 PLANIMETRIA GENERALE 1:500

EPA2_rev 01 PLANIMETRIA GENERALE PIANO TERRA 1:500

EPA3_rev 01 IMPIANTO VEGETAZIONALE 1:500

EPA4_rev 01 ARREDO URBANO 1:500

EPA5_rev 01 STRALCIO PIAZZA 1:200

EPA6_rev 01

PA

RC

O

PAVIMENTAZIONE MARCIAPIEDI 1:100

EAS1 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

EAS2_rev 01 SISTEMAZIONE ESTERNA 1:100

EAS3 PIANTA PIANO TERRA 1:100

EAS4_rev 01 PIANTA COPERTURE 1:100

EAS5 PROSPETTI E SEZIONI 1:100

EAS6

AS

ILO

- A

RC

HIT

ETTO

NIC

O

STRALCIO AREA GIOCHI 1:100

EAS7 RELAZIONE ILLUSTRATIVA e di CALCOLO

EAS8 SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO e TELECOM 1: 100

EAS9

IMP

IAN

TO

ELETTR

ICO

, TELEC

OM

, FO

TO

VO

LT.

SCHEMA IMPIANTO FOTOVOLTAICO 1: 100

EAS10 RELAZIONE TECNICA e RISULTATI di CALCOLO (Rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico)

EAS11

IMP

IAN

TO

R

ISC

ALD

AM

EN

TO

RELAZIONE IMPIANTO di RISCALDAMENTO e RISULTATI di CALCOLO SCHEMA FUNZIONALE

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6

EAS12 RELAZIONE ILLUSTRATIVA e di CALCOLO

EAS13 SCHEMA IDRICO 1: 100

EAS14 IMP

IAN

TI

META

NO

ED

ID

RIC

O

SCHEMA IMPIANTO ADDUZIONE METANO 1: 100

ER1 EDIFICIO A- B- C- : PIANTE, PROSPETTI E SEZIONI 1:200

ER2 EDIFICIO E : PIANTE, PROSPETTI E SEZIONI 1:200

ER3 EDIFICIO F : PIANTE, PROSPETTI E SEZIONI 1:200

ER4 EDIFICIO G : PIANTE, PROSPETTI E SEZIONI 1:200

ER5 EDIFICIO H : PIANTE, PROSPETTI E SEZIONI 1:200

ER6

AR

CH

ITETTO

NIC

O

CALCOLO PLANOVOLUMETRICO 1:200

STR 01_rev 01 PLANIMETRIA GENERALE 1:500

STR 02 SEZIONI TIPO e PARTICOLARI 1:50 1:5

STR03 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

STR04

PR

OG

ETTO

S

TR

AD

ALE

CALCOLO SOMMARIO di SPESA

IDR 01_rev 01 PLANIMETRIA DISTRIBUZIONE IDRICA 1:500

IDR 02 OPERE d'ARTE e PARTICOLARI COSTRUTTIVI 1:20

IDR 03 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

IDR 04

IMP

IAN

TO

A

DD

UZ

ION

E

IDR

ICA

CALCOLO SOMMARIO di SPESA

FOG 01_rev 01 PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE 1:500

FOG 02_rev 01 PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE NERE 1:500

FOG 03 OPERE d'ARTE e PARTICOLARI COSTRUTTIVI 1:20

FOG 04 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

FOG 05

IMP

IAN

TO

DI

SM

ALTIM

EN

TO

CALCOLO SOMMARIO di SPESA

EM1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

EM2_rev 01 PLANIMETRIA GENERALE e RETE GAS 1:500

EM3

RETE

META

NO

PARTICOLARI COSTRUTTIVI

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7

EET1a RICHIESTA ESAME PROGETTO PER LOCALI CABINE ELETTRICHE

EET1b_rev 01 PLANIMETRIA UBICAZIONE LOCALI CABINE ELETTRICHE ENEL 1:1000

EET2_rev 01

RETE

ELETTR

ICA

E

TELEFO

NIC

A

SCHEMA TOPOGRAFICO CANALIZZAZIONI INTERRATE PER RETE TELEFONICA

1:500

EPI1 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE

EPI2_rev 01 SCHEMA PLANIMETRICO RETE ELETTRICHE e CANALIZZAZIONI 1:500

EPI3 SEZIONE TIPO 1 – 2 1:25

EPI4 SEZIONE TIPO 3 - 4 1:25

EPI5 SEZIONE TIPO 4a 1:25

EPI6

RETE P

UB

BLIC

A

ILLU

MIN

AZ

ION

E

SEZIONE TIPO 6 – 7 - 8 1:25

RAG

Acu

stic

a

RELAZIONE ACUSTICA – Verifica requisiti acustici passivi

PERIZIA ASSEVERATA GEOM. MASSIMO DE CHIARA

PROGETTO PRELIMINARE OPERE di URBANIZZAZIONE DIVISIONE IN LOTTI FUNZIONALI

LOTTO FUNZIONALE N. 1

 

L1-D1_rev 01

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DELL'INTERVENTO

 

L1-D2

STUDIO DI PREFATTIBILITA' AMBIENTALE

 

L1-D3

RELAZIONE GEOLOGICA

 

L1-D4

CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PUBBLICI E PRIVATI

 

L1-D5

PRIME INDICAZIONI E MISURE PER LA STESURA DEL PSC

 

L1-D6

DO

CU

MEN

TI

GEN

ER

ALI

CALCOLO SOMMARIO di SPESA

 

  L1-T1

RILIEVO TOPOGRAFICO

1:500

L1-T2_rev 01

ELA

BO

RA

TI

GR

AFIC

I G

EN

ER

ALI

PLANIMETRIA DI PROGETTO

1:500

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8

L1-T3_rev 01

ZONIZZAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO

1:500

L1-T4_rev 01

IMPIANTO VEGETAZIONALE E ARREDO URBANO

1:500

  L1-S1_rev 01

PLANIMETRIA GENERALE

1:1000

L1-S2

SEZIONI TIPO E PARTICOLARI

1:50

L1-S3

PR

OG

ETTO

S

TR

AD

ALE

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

  L1-I1_rev 01

PLANIMETRIA DISTRIBUZIONE IDRICA

1:1000

L1-I3

IMP

IAN

TO

A

DD

UZ

ION

E I

DR

ICA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

 

L1-F1_rev 01 PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE

1:1000

L1-F2_rev 01

PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE NERE

1:1000

L1-F4 IM

PIA

NTO

DI

SM

ALTIM

EN

TO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L1-EM1

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

L1-EM2_rev 01

PLANIMETRIA GENERALE E RETE GAS

1:500

L1-EM3 R

ETE M

ETA

NO

PARTICOLARI COSTRUTTIVI

 

L1-EET1a RICHIESTA ESAME PROGETTO PER LOCALI CABINE ELETTRICHE

L1-EET1b_rev01

PLANIMETRIA UBICAZIONE LOCALI CABINE ELETTRICHE ENEL

1:1000

L1-EET2a

RICHIESTA INDICAZIONI TECNICHE PER CANALIZZAZIONE RETE TELEFONICA

L1-EET2b

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L1-EET2c_rev01

RETE E

LETTR

ICA

E

TELEFO

NIC

A

SCHEMA TOPOGRAFICO CANALIZZAZIONI INTERRATE PER RETE TELEFONICA

1: 500

 

L1-EPI1 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE

L1-EPI2_rev1

SCHEMA PLANIM. RETE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI

1:500

L1-EPI3

RETE P

UB

BLIC

A

ILLU

MIN

AZ

ION

E

SEZIONE TIPO 1 - 2

1:25

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9

L1-EPI4

SEZIONE TIPO 3 - 4

1:25

L1-EPI5

SEZIONE TIPO 4a

1:25

L1-EPI6

SEZIONE TIPO 6-7-8

1:25

LOTTO FUNZIONALE N. 2

L2-D1_rev 01 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DELL'INTERVENTO

L2-D2

STUDIO DI PREFATTIBILITA' AMBIENTALE

L2-D3

RELAZIONE GEOLOGICA

L2-D4

CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PUBBLICI E PRIVATI

L2-D5

PRIME INDICAZIONI E MISURE PER LA STESURA DEL PSC

L2-D6

DO

CU

MEN

TI

GEN

ER

ALI

CALCOLO SOMMARIO DI SPESA

L2-T1 RILIEVO TOPOGRAFICO

1:500

L2-T2_rev 01

PLANIMETRIA DI PROGETTO

1:500

L2-T3_rev 01

ZONIZZAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO

1:500

L2-T4_rev 01 E

LA

BO

RA

TI

GR

AFIC

I G

EN

ER

ALI

IMPIANTO VEGETAZIONALE E ARREDO URBANO

1:500

L2-S1_rev 01

PLANIMETRIA GENERALE

1:1000

L2-S3

PR

OG

ETTO

S

TR

AD

ALE

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L2-I1_rev 01

PLANIMETRIA DISTRIBUZIONE IDRICA

1:1000

L2-I3

IMP

IAN

TO

A

DD

UZ

ION

E I

DR

ICA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L2-F1_rev 01

PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE

1:1000

L2-F2_rev 01

PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE NERE

1:1000

L2-F4 IM

PIA

NTO

DI

SM

ALTIM

EN

TO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

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10

L2-EM1

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

L2-EM2_rev 01

PLANIMETRIA GENERALE E RETE GAS

1:500

L2-EM3 R

ETE M

ETA

NO

PARTICOLARI COSTRUTTIVI

L2-EET1a RICHIESTA ESAME PROGETTO PER LOCALI CABINE ELETTRICHE

L2-EET1b_rev1

PLANIMETRIA UBICAZIONE LOCALI CABINE ELETTRICHE ENEL

1: 1000

L2-EET2a

RICHIESTA INDICAZIONI TECNICHE PER CANALIZZAZIONE RETE TELEFONICA

L2-EET2b

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L2-EET2c_rev1

RETE E

LETTR

ICA

E

TELEFO

NIC

A

SCHEMA TOPOGRAFICO CANALIZZAZIONI INTERRATE PER RETE TELEFONICA

1: 500

L2-EPI1 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE

L2-EPI2_rev1

SCHEMA PLANIM. RETE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI

1:500

L2-EPI3

SEZIONE TIPO 1 - 2

1:25

L2-EPI4

SEZIONE TIPO 3 - 4

1:25

L2-EPI5

SEZIONE TIPO 4a

1:25

L2-EPI6 R

ETE P

UB

BLIC

A I

LLU

MIN

AZ

ION

E

SEZIONE TIPO 6-7-8

1:25

LOTTO FUNZIONALE N. 3

L3-D1_rev 01 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DELL'INTERVENTO

L3-D2

STUDIO DI PREFATTIBILITA' AMBIENTALE

L3-D3

RELAZIONE GEOLOGICA

L3-D4

CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PUBBLICI E PRIVATI

L3-D5

PRIME INDICAZIONI E MISURE PER LA STESURA DEL PSC

L3-D6

DO

CU

MEN

TI

GEN

ER

ALI

CALCOLO SOMMARIO DI SPESA

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11

L3-T1

RILIEVO TOPOGRAFICO

1:500

L3-T2_rev 01

PLANIMETRIA DI PROGETTO

1:500

L3-T3_rev 01

ZONIZZAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO

1:500

L3-T4_rev 01 E

LA

BO

RA

TI

GR

AFIC

I G

EN

ER

ALI

IMPIANTO VEGETAZIONALE E ARREDO URBANO

1:500

L3-S1_rev 01

PLANIMETRIA GENERALE

1:1000

L3-S3

PR

OG

ETTO

S

TR

AD

ALE

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L3-I1_rev 01 PLANIMETRIA DISTRIBUZIONE IDRICA

1:1000

L3-I3

IMP

IAN

TO

A

DD

UZ

ION

E I

DR

ICA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L3-F1_rev 01 PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE

1:1000

L3-F2_rev 01

PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE NERE

1:1000

L3-F4 IM

PIA

NTO

DI

SM

ALTIM

EN

TO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L3-EM1

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

L3-EM2_rev 1

PLANIMETRIA GENERALE E RETE GAS

1:500

L3-EM3 R

ETE M

ETA

NO

PARTICOLARI COSTRUTTIVI

L3-EET1a

RICHIESTA ESAME PROGETTO PER LOCALI CABINE ELETTRICHE

L3-EET1b_rev 1

PLANIMETRIA UBICAZIONE LOCALI CABINE ELETTRICHE ENEL

1:1000

L3-EET2a

RICHIESTA INDICAZIONI TECNICHE PER CANALIZZAZIONE RETE TELEFONICA

L3-EET2b

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L3-EET2c_rev 1

RETE E

LETTR

ICA

E

TELEFO

NIC

A

SCHEMA TOPOGRAFICO CANALIZZAZIONI INTERRATE PER RETE TELEFONICA

1:500

L3-EPI1

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE

L3-EPI2_rev 1

RETE

PU

BB

LIC

A

ILLU

MIN

AZ

ION

E

SCHEMA PLANIM. RETE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI

1:500

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12

L3-EPI3

SEZIONE TIPO 1 - 2

1:25

L3-EPI4

SEZIONE TIPO 3 - 4

1:25

L3-EPI5

SEZIONE TIPO 4a

1:25

L3-EPI6

SEZIONE TIPO 6-7-8

1:25

LOTTO FUNZIONALE N. 4

L4-D1_rev 01

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DELL'INTERVENTO

L4-D2

STUDIO DI PREFATTIBILITA' AMBIENTALE

L4-D3

RELAZIONE GEOLOGICA

L4-D4

CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PUBBLICI E PRIVATI

L4-D5

PRIME INDICAZIONI E MISURE PER LA STESURA DEL PSC

L4-D6

DO

CU

MEN

TI

GEN

ER

ALI

CALCOLO SOMMARIO DI SPESA

L4-T1

RILIEVO TOPOGRAFICO

1:500

L4-T2_rev 01

PLANIMETRIA DI PROGETTO

1:500

L4-T3_rev 01

ZONIZZAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO

1:500

L4-T4_rev 01 E

LA

BO

RA

TI

GR

AFIC

I G

EN

ER

ALI

IMPIANTO VEGETAZIONALE E ARREDO URBANO

1:500

L4-S1_rev 01

PLANIMETRIA GENERALE

1:1000

L4-S2

SEZIONI TIPO E PARTICOLARI

1:50

L4-S3

PR

OG

ETTO

S

TR

AD

ALE

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L4-I1_rev 01

PLANIMETRIA DISTRIBUZIONE IDRICA

1:1000

L4-I3

IMP

IAN

TO

A

DD

UZ

ION

E I

DR

ICA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L4-F1_rev 01

IMP

IA

NTO

D

I S

MA

LTIM

EN

TO

PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE BIANCHE

1:1000

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13

L4-F2_rev 01

PLANIMETRIA SMALTIMENTO ACQUE NERE

1:1000

L4-F4

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L4-EM1

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

L4-EM2_rev 1

PLANIMETRIA GENERALE E RETE GAS

1:500

L4-EM3 R

ETE M

ETA

NO

PARTICOLARI COSTRUTTIVI

L4-EET1a

RICHIESTA ESAME PROGETTO PER LOCALI CABINE ELETTRICHE

L4-EET1b_rev 1

PLANIMETRIA UBICAZIONE LOCALI CABINE ELETTRICHE ENEL

1:1000

L4-EET2a

RICHIESTA INDICAZIONI TECNICHE PER CANALIZZAZIONE RETE TELEFONICA

L4-EET2b

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

L4-EET2c_rev 1

RETE E

LETTR

ICA

E

TELEFO

NIC

A

SCHEMA TOPOGRAFICO CANALIZZAZIONI INTERRATE PER RETE TELEFONICA

1:500

L4-EPI1

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE

L4-EPI2_rev 1

SCHEMA PLANIM. RETE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI

1:500

L4-EPI3

SEZIONE TIPO 1 - 2

1:25

L4-EPI4

SEZIONE TIPO 3 - 4

1:25

L4-EPI5

SEZIONE TIPO 4a

1:25

L4-EPI6 R

ETE P

UB

BLIC

A I

LLU

MIN

AZ

ION

E

SEZIONE TIPO 6-7-8

1:25

L4-EAS1

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

L4-EAS2_rev1

SISTEMAZIONE ESTERNA

1:100

L4-EAS3_rev1

PIANTA PIANO TERRA

1:100

L4-EAS4_rev1

PIANTA COPERTURE

1:100

L4-EAS5_rev1 A

SIL

O -

AR

CH

ITETTO

NIC

O

PROSPETTI E SEZIONI

1:100

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14

L4-EAS6_rev1

STRALCIO AREA GIOCHI

1:100

L4-EAS7

RELAZIONE ILLUSTRATIVA E DI CALCOLO

L4-EAS8

SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO E TELECOM

1:100

L4-EAS9

IMP

IAN

TO

ELETTR

ICO

, TELEC

OM

, FO

TO

VO

LT.

SCHEMA IMPIANTO FOTOVOLTAICO

1:100

L4-EAS10

RELAZIONE TECNICA E RISULTATI DI CALCOLO (Rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico)

L4-EAS11

IMP

IAN

TO

R

ISC

ALD

AM

EN

TO

RELAZIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RISULTATI DI CALCOLO SCHEMA FUNZIONALE

L4-EAS12

RELAZIONE ILLUSTRATIVA E DI CALCOLO

L4-EAS13

SCHEMA IDRICO

1:100

L4-EAS14

IMP

IAN

TI

META

NO

ED

ID

RIC

O

SCHEMA IMPIANTO ADDUZIONE METANO

1:100

Art. 4 La Disciplina del Piano Urbanistico Attuativo Le presenti norme costituiscono parte integrante degli elaborati del Piano Urbanistico Attuativo del

Subcomparto Edificatorio CR_53a, avente valore di Piano di Lottizzazione di cui alla legge n. 1150 del

17.08.1942. Esse trovano applicazione all’interno dell’area di trasformazione ATR_53a, meglio individuata

negli elaborati grafici, e si riferiscono al regime di utilizzazione dei suoli, agli aspetti urbanistici ed edilizi, alle

modalità di attuazione del programma edificatorio.

Il loro scopo è quello di individuare un quadro di prescrizioni ed indirizzi sull’esecuzione del Piano

Attuativo, per ottenere un risultato coordinato ed unitario anche in presenza di interventi attuativi per stralci,

realizzati da parte del Soggetto Attuatore, con riferimento agli indirizzi per la redazione e l’esame dei PUA,

approvati con delibera di C.C. n. 5 del 22.01.2007, al fine del raggiungimento degli obbiettivi del PUC, tra i

quali l’obbiettivo primario è quello garantire la pari dignità urbana dei quartieri di nuova realizzazione,

evitando la creazione di rioni dormitorio e privi di tutte le funzioni urbane necessarie.

Per quanto non diversamente specificato nelle presenti norme è da applicarsi la disciplina desunta

dal vigente Regolamento Urbanistico Comunale (RUEC), dalle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del

Piano Urbanistico Comunale (PUC.

Art. 5 – Descrizione dell’Intervento di Progetto L’intervento proposto si inserisce in un’area già urbanizzata caratterizzata dalla presenza di

costruzioni edificate in modo sparso nel corso degli anni: il contesto è privo di armonia e di organizzazione

sia urbanistica che architettonica. Essa si estende dalla parte pianeggiante limitrofa al quartiere Q2/Q4, oggi

quartiere Italia e Europa, fino a quella collinare entro il confine costruito della città compatta. L’area è

attraversata in direzione Nord/Sud dal sistema viario urbano costituito da via E. De Filippo ed in direzione

Est/Ovest dal tracciato del corso d’acqua denominato “Rumaccio”. L’area in oggetto assume, nel nuovo

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piano regolatore comunale, una valenza strategica in quanto inquadra un significativo pezzo di città limite e

margine non integrato di un frammento urbano con fortissime connotazioni di periferia sfilacciata. Il PUA

oggetto della presente relazione si pone quale “piano di qualità” e compone una tipologia insediativa

“complessa”, prevedendo una pluralità di destinazioni d’uso.

Il suddetto “piano di qualità” si delinea sia mediante l’insieme delle tipologie insediative previste, (edilizia

libera, edilizia pubblica), che grazie ad una pluralità di funzioni, (servizi comuni dello svago e del tempo

libero, della distribuzione commerciale, dell’accoglienza infantile e funzioni direzionali), con le relative

dotazioni proprie, (oltre agli standard in ragione di 20 mq/ab anche quelli recuperati per bilanciare le carenze

strutturali), in un sistema fortemente integrato pensato proprio per risolvere la crisi dei quartieri specializzati,

nati dalla crescita urbana attuata dai “piani di quantità”.

Ogni edificio è caratterizzato da un vano scala-ascensore centrale da cui si accede alle unità residenziali e

direzionalia.

L’intervento proposto, in ossequio a quanto previsto dalla delibera di Consiglio comunale n. 5 del

22.01.2007, garantirà:

• il riequilibrio della rete distributiva commerciale individuando una serie di esercizi commerciali di

quartiere;

• la realizzazione di una consistente quantità di strutture adibite ad uffici;

• la individuazione di spazi da destinare a strutture ricettive;

• la localizzazione di spazi ludici all’interno del verde attrezzato;

Il progetto urbanistico, infatti, si basa su di alcuni principi insediativi chiari:

• la scelta della tipologia edilizia “a blocco” che si contrappone alle lunghe stecche edilizie che

si porgono allo sguardo di chi attraversa oggi il quartiere;

• la scelta di sovvertire il rapporto classico tra strada e “cortina edilizia” contrapponendo a questo il

teorema di edifici immersi nel parco urbano;

• la creazione di una serie di piazze quali centri di aggregazione urbana per attività e persone;

• la creazione di un grande parco al centro dell’edificato in modo da costituirne l’elemento

principale di qualità urbana.

Sulla scorta di questi principi insediativi, la forma urbana trova una soluzione alternativa al caotico

modello insediativo che caratterizza i quartieri limitrofi, dove l’aggregazione urbana è determinata dalla

massima opportunità dello sfruttamento fondiario, da un insieme edilizio pieno di micro funzioni commerciali

e direzionali, in una totale assenza di spazi liberi, di vuoti organizzati per il vivere comune.

Infatti il progetto urbano ed edilizio, favorendo la verticalità degli edifici a discapito della densità, offre la

possibilità dei “vuoti” di avvolgere i “pieni” in un continuo paesaggio a verde che solidarizza e condivide gli

spazi aggregativi in assenza di “barriere”, di recinti, con uno spazio urbano a “raso” ciclo-pedonabile, interno

al lotto, privo di conflitti vettoriali, tutto dedicato alle “funzioni negate” al giusto tempo della vita naturale e

sociale.

Pertanto, nel progettare il nuovo insediamento, ci si proporrà di i inserire lo stesso nell’ambito del tessuto

urbano preesistente fornendo a quest’ultimo pregio architettonico e razionalizzando gli spazi di progetto

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destinati ad uso pubblico in funzione contemporaneamente del nuovo edificato e delle costruzioni già

esistenti. Ciò al fine di riqualificare l’ambito urbano complessivo grazie all’unicità della progettazione

architettonica propria del nuovo intervento, garantendo comunque la strutturazione di quest’ultimo come

parte non dissonante di un sistema già esistente, con lo scopo di ottenere un impianto urbanistico

omogeneo ed integrale, riqualificato dalla presenza dei nuovi organismi architettonici e da nuove e più

adeguate strutture urbane.

Art. 6 – Norme e Vincoli Edilizi Per l’edificazione saranno osservate le norme e prescrizioni specificate nel presente PUA.

Per quanto non espressamente specificato è da applicarsi la normativa prevista dalle leggi e dai

regolamenti.

I titoli abilitanti (PdC, DIA, Provvedimento Unico) seguiranno le ordinarie disposizioni vigenti in

materia .

Le destinazioni funzionali saranno quelle indicate negli elaborati e riportate nel seguito:

Destinazioni Funzionali PUC PUA

Abitative DA DA

Terziarie DT/1, DT/2, DT/3, DT/4, DT/5, DT/6, DT/9, DT/10

DT/1, DT/2, DT/3, DT/4, DT/5, DT/6, DT/9, DT/10

Produttive DP/1 DP/1

Turistico ricettive DTR/1, DTR/2, DTR/3

Infrastrutture e Servizi URB/1, URB/2 URB/1, URB/2

Le destinazioni funzionali che il PUA imprime agli edifici ed immobili privati, saranno definite nel dettaglio in

sede di presentazione dei progetti finalizzati al rilascio dei titoli abilitanti tra quelle consentite come riportate

nella scheda PUC di Comparto e non potranno essere mutate per almeno dieci anni decorrenti dalla data di

rilascio dei relativi certificati di agibilità. Stabilendo espressamente che i suddetti mutamenti non autorizzati

comporteranno l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 31 del D.Lgs. n. 380/2001 e s.m.i.. Non è prevista

la realizzazione di edilizia convenzionata.

Art. 7 – Dati, Indici e Parametri Urbanistici di Riferimento DATI PUA

• Superficie Territoriale del subcomparto (ST) mq 46.409

di cui: Superficie Fondiaria in ATR_53a mq 8.345

Standard in ATR_53a mq 23.605

Viabilità Carrabile e Pedonale mq 2.580

Superficie Fondiaria in ATR_ERP 1 mq 2.846

Standard in ATR_ERP 1 mq 5.450

Viabilità Carrabile e Pedonale mq 2.996

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Attraversamento fluviale in AT mq 102

Verde di rispetto ambientale mq 485

• Superficie Fondiaria (SF) (Rif. Tav. URB 8 del PUA) mq 8.345

di cui: Lotto Fondiario 1 (fabbricato H) mq 1.645

Lotto Fondiario 2 (fabbricati A + B) mq 2.190

Lotto Fondiario 3 (fabbricato C) mq 1.120

Lotto Fondiario 4 (fabbricato E) mq 970

Lotto Fondiario 5 (fabbricato F) mq 1.195

Lotto Fondiario 6 (fabbricato G) mq 1.225

• Superficie Fondiaria di Uso Pubblico (Rif. Tav. URB 11 del PUA) mq 5.700

• Superficie Fondiaria di Uso Privato (Rif. Tav. URB 11 del PUA) mq 2.645

• Superficie Lorda di Solaio (SLS) (Rif. Tav. ER del PUA) mq 19.771,24

di cui: SLS Residenziale mq 14.827,66

SLS Direzionale mq 4.943,58

• Volume fuori Terra (Rif. Tav. ER del PUA) mc 63.963,26

di cui: Volume Residenziale mc 44.482,98

Volume Direzionale mc 19.480,28

• Superficie Parcheggi Pertinenziali Interrati mq 9.454,58

• Indice Urbanistico (IU) (Rif. Tav. AR10 del PUA) (mq SLS/mq ST) 0,426

• Indice delle Alberature (IA) (Rif. Tav. EPA 3 del PUA) (n./ha ST) 43,47

• Altezza Massima prevista dal PUC mt Nessun limite

di altezza

• Altezza Massima Fabbricati mt 40

• Distanza Urbanistica minima tra gli Edifici (Rif. Tav. URB 9 del PUA) mt 10

• Nuovi Abitanti (Rif. Tav. URB 8 del PUA) (SLS Res.le/32,6 mq) n. 455

• Standard e Verde Attrezzato (da cedere al comune nella AT - Tav. URB 8) mq 9.935

• Standard a Parcheggio (da cedere al comune nella AT - Tav. URB 8) mq 3.355

• Standard a Urb. Secondaria (da cedere al comune nella AT - Tav. URB 8) mq 10.315

• Viabilità e percorsi pedonali (da cedere al comune nella AT - Tav. URB 8) mq 2.580

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INDICI e PARAMETRI URBANISTICI di RIFERIMENTO

• Indice Urbanistico (IU) max 0,64

• Indice di Edificabilità Proprio (IEp) mq/mq 0,5

• Distanza Minima tra gli Edifici mt 10

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TITOLO II

INTERVENTI EDILIZI PRIVATI

Art. 8

Accessibilità

Le scelte progettuali e operative devono tenere conto dell'intervento come spazio aperto al pubblico, in

conformità alle disposizioni di legge nel rispetto della normativa vigente in materia di accessibilità, visibilità

ed adattabilità degli ambienti. In particolare il progetto deve rispondere a quanto previsto dalla legge 5

febbraio 1992 n.104 art.24, dal Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112 art.62 comma 2, dal Decreto

Legislativo n. 267 del 2000 artt. 107 e 109, dal D.P.R. 503/96 e dal D.M. L.P. 236/89, allineandosi ad

esperienze ormai consolidate ; in particolare l'accessibilità e la visibilità degli ambienti deve essere estesa a

tutte le categorie di disabilità.

Risparmio energetico degli edifici

In accordo con quanto previsto dal Titolo XI (Norme in Materia Energetico - Ambientale) del Regolamento

Urbanistico Edilizio Comunale (RUEC) del Comune di Salerno e dai riferimenti legislativi e normativi vigenti

tra cui il DPR 59/09, si assumono quali obiettivi strategici, volti al contenimento del consumo energetico:

• il miglioramento delle prestazioni energetiche dell'involucro:

allo scopo di limitare i flussi termici, quindi ridurre le dispersioni di calore nella stagione invernale e le entrate

di calore in quella estiva, si prevede l'impiego di materiali isolanti per le murature esterne nel rispetto dei

valori massimi di trasmittanza termica, U, previsti dal DPR 59/09. Eventuali murature eccedenti i 30

centimetri saranno computate nel rispetto dell' art. 239 del RUEC.

• il miglioramento dell'efficienza degli impianti termici: per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria si prevede di utilizzare gruppi

termici autonomi caratterizzati da un alto rendimento di produzione del calore.

Al fine, inoltre, di ottenere un aumento del rendimento di regolazione dell’impianto di riscaldamento sarà

prevista:

• la regolazione automatica della temperatura ambiente mediante cronotermostato;

• la presenza di una valvola termostatica su ciascun corpo scaldante, ai fini di conseguire la

necessaria omogeneità della temperatura ambiente e di recuperare gli apporti di calore gratuiti

esterni ed interni.

• l’impiego di fonti rinnovabili:

In accordo con quanto stabilito al comma 1 dell’allegato 3, del Decreto Legislativo 3 Marzo 2011, n.28, gli

impianti di produzione di energia termica saranno progettati e realizzati in modo da garantire il

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contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti

rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e del 35% della somma dei consumi

previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento ( richiesta del pertinente titolo edilizio

presentata dal 1 Gennaio 2014 al 31 Dicembre 2016 ).

Inoltre, nel rispetto del comma 3 dello stesso allegato, la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti

rinnovabili installati sopra o all’interno dell’edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kW, sarà calcolata

secondo la seguente formula:

dove S è la superficie in pianta dell’edificio al livello del terreno, misurata in m2 ,e K è un coefficiente (m2/kW)

ed è uguale ad 65 quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1 Gennaio 2014 al 31

Dicembre 2016.

• contenimento consumo acqua:

Contenimento rifiuti liquidi-Contenimento consumi acqua potabile

aI fine della riduzione del consumo di acqua potabile, saranno adottati dispositivi per la regolazione del

flusso di acqua dalle cassette di scarico dei servizi igienici, in base alle esigenze specifiche. Le cassette

saranno dotate di un dispositivo comandabile manualmente che consenta la regolazione, prima dello

scarico, di almeno due diversi volumi di acqua: il primo compreso tra 7 e 12 litri e il secondo compreso tra 5

e 7 litri.

Gestione delle acque piovane

allo scopo di razionalizzare l'impiego delle risorse idriche, in accordo al regolamento comunale, si prevede la

realizzazione di apposite cisterne di raccolta dell' acqua piovana, della relativa rete di distribuzione e dei

conseguenti punti di presa per il successivo riutilizzo. La quantità di acqua che tali cisterne dovranno

raccogliere dipenderà dalla massima superficie coperta dei fabbricati da realizzarsi nell’intero comparto e

non sarà inferiore a 50 l/m2.

Requisiti di confort ambientale

Nella progettazione dei nuovi edifici dovranno essere garantiti i requisiti confort ambientale, che si esplicano

essenzialmente attraverso il controllo dei seguenti fattori:

• qualità dell'aria, ottenuta mediante l'utilizzo di materiali strutturali e per le finiture tali da

garantire salubrità degli ambienti;

KSkWP =][

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• aerazione ed illuminazione, garantita mediante il soddisfacimento dei rapporti aereo -

illuminanti previsti dalle norme vigenti;

• soleggiamento, il cui controllo, sia con riguardo alla stagione estiva che a quella invernale

sarà affidato a schermature di tipo naturale (alberi) o ad aggetti sovrastanti le superfici

vetrate o mediante arretramento di queste ultime rispetto al filo esterno dei fabbricati;

• inquinamento acustico, il cui controllo avverrà utilizzando particolari accorgimenti di

isolamento per pareti esterne ed interne, pavimenti, infissi e tubazioni che garantiranno

condizioni di benessere acustico a tutti coloro che usufruiranno dell'opera rispetto alle

comuni fonti di rumore.

Inquinamento luminoso

La politica luminosa rappresenta una parte preponderante della sorgente luminosa connessa alle aree

urbane e dovrà essere correttamente progettata per non costruire fonte di inquinamento luminoso e di

spreco energetico. Per questo il sistema di pubblica illuminazione sarà dimensionato secondo norme che si

basano sull'osservazione di principi di risparmio energetico e uso razionale dell'energia e di lotta

all'inquinamento luminoso e diritto al cielo. Le scelte tecniche saranno ispirate a criteri e priorità

illuminotecniche orientate a ridurre l'inquinamento luminoso sul territorio, salvaguardare gli equilibri ecologici

e non ultimo ridurre i consumi energetici, come previsto dalle leggi nazionali n.9 e 10/91 e dalle più recenti

direttive.

Ventilazione naturale

Le tipologie edilizie adottate dovranno essere idonee a garantire ottimali condizioni di areazione degli

ambienti e degli appartamenti. Questi ultimi presentano ampie finestre e balconi sui lati opposti idonei ad

assicurare rapidi ricambi d'aria.

Illuminazione naturale

Gli ambienti progettati dovranno risultare illuminati con luce naturale grazie alla presenza di adeguate

finestre e balconi ; in vari punti degli edifici ampie vetrate dovranno contribuire ad ottenere una quantità di

luce idonea a consentire il soddisfacimento degli standard ed il rispetto delle norme regolamentari.

Controllo del soleggiamento

Le vetrate presenti sui prospetti saranno caratterizzate da schermature frangisole per un efficace controllo

del soleggiameto nei periodi estivi, dette schermature saranno del tipo orientabile garantendo in tal modo la

regolazione dei flussi luminosi e di calore.

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TITOLO III

MODALITA’ COSTRUTTIVE DEGLI EDIFICI E DELLE OPERE

Art. 9 – Modalità Costruttive L'intervento dovrà avere carattere di unitarietà progettuale dei diversi lotti da perseguire soprattutto

attraverso l'uso di materiali di finitura caratterizzanti le facciate. La progettazione esecutiva e la realizzazione

delle opere strutturali dovrà rispettare le disposizioni contenute nella parte II _ capo IV ( provvedimenti per le

costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche) del DPR 380/2001.

Art. 10 – Elementi Tecnologici

In fase esecutiva dovranno essere rispettate le disposizioni relative alle cabine di trasformazione

elettrica, quelle delle aziende telefoniche, e di qualunque altro impianto che richieda elementi di controllo,

centraline di commutazione, ecc. I relativi particolari degli elementi tecnologici dovranno essere allegati al

progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione o al permesso di costruire degli edifici. Le componenti

tecnologiche e gli impianti degli edifici e dei parcheggi interrati, dovranno rispettare le vigenti norme

richiamate nella parte II del DPR 380/2001, per quanto riguarda:

• Norme per la sicurezza degli impianti (capo V);

• Norme per il contenimento del consumo di energia negli edifici (capo VI);

• Prescrizioni ed indicazioni di Enel, Telecom, ARPAC; ASL, ecc.;

• Norme e prescrizione del RUEC.

Art. 11 – Tempi di Attuazione delle Opere di Urbanizzazione

I tempi di realizzazione degli interventi pubblici e di quelli privati sono strettamente connessi e,

pertanto, quelli di realizzazione degli interventi pubblici dovranno coincidere o essere inferiori fissati dai

rispettivi titoli abilitanti per gli edifici privati. Il Soggetto attuatore potrà produrre le richieste per il rilascio dei

titoli abilitanti per gli interventi privati solo dopo aver prodotto quelle per gli interventi pubblici, in conformità al

cronoprogramma degli interventi. Il Comune non procederà al rilascio dei Certificato di Agibilità relativi agli

edifici privati finche non si sarà proceduto al formale trasferimento delle aree e delle opere relative agli

interventi pubblici previsti nella convenzione.

Art. 12 – Varianti al PUA

L'impostazione planimetrica degli interventi previsti nel progetto di Piano Urbanistico Attuativo è da

ritenersi vincolante per quanto concerne:

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23

• la somma minima e la localizzazione delle superfici da destinare ad opere di urbanizzazione

primaria e secondaria;

• la somma totale e la localizzazione delle superfici da destinare ai lotti fondiari.

Non costituiscono variante al PUA le modifiche progettuali che riguardano: le variazioni prospettiche, la

distribuzione interna degli edifici e le variazioni della superficie degli alloggi, degli schemi tipologici di

aggregazione delle unità immobiliari che dovessero derivare da approfondimenti progettuali in sede di

richiesta dei titoli edilizi o in sede esecutiva, ovvero da prescrizioni da parte di Enti ed Uffici interessati ai

procedimenti di attuazione del PUA. Il livello di piano e l'allocazione delle funzioni terziarie/direzionali non è

da ritenersi vincolante, quindi una diversa dislocazione della stessa non costituisce variante al PUA.

L'eventuale predisposizione di finestre esterne nei bagni, nei ripostigli e nei locali di servizio e disimpegno,

non costituisce variante al PUA, e le pareti cieche ai fini dell'applicazione della disciplina regolante la

distanza fra fabbricati.

Qualsiasi variazione dei prospetti non costituisce variante al PUA .

Le superfici utili edificabili possono essere modificate in sede di presentazione del progetto edilizio, fermo

restando la SLS complessiva prevista dal PUC ed entro i limiti massimi da esso previsti per quanto attiene la

distribuzione funzionale (QSP e QSR) e ferma restando la verifica del rispetto degli standard.

Non comportano variante al PUA le modifiche relative all'assetto tipologico e dimensionale dei parcheggi

interrati purchè rispettino i minimi di legge.

Non comportano variante al PUA qualsiasi modifica alla sagoma, all'altezza, al volume dei fabbricati, ivi

compresa la variazione di SLS ricadente in ciascuno dei lotti fondiari, fermo restando la superficie di questi

ultimi ed il rispetto dei parametri edilizi minimi del RUEC e purchè tali modifiche rientrino nelle sagome di

massimo ingombro definite negli elaborati grafici allegati al PUA .

Non costituiscono variante al PUA le modifiche che investono i seguenti elementi:

• il disegno degli spazi pubblici ( sistemazione delle aree a verde, delle sezioni stradali e delle

aree pedonali, ecc.);

• il disegno e la sistemazione delle aree libere private dei lotti fondiari;

• le modifiche di tracciato e tipologia delle reti di tecnologiche concordate con gli Enti e gli

uffici comunali preposti.

Eventuali modifiche di tali elementi non costituiscono variante allo Strumento Urbanistico Attuativo.

Art. 13 – Invarianti al PUA

Con il termine invarianti si intende definire le seguenti parti del progetto che non possono seguire modifiche

se non attraverso una revisione del Piano Attuativo. Costituiscono invarianti:

Page 25: COMUNE DI SALERNO · relazione tecnica illustrativa l1-f1_rev 01 planimetria smaltimento acque bianche 1:1000 l1-f2_rev 01 planimetria smaltimento acque nere 1:1000 l1-f4 impianto

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• l'assetto generale dell'impianto viario;

• gli ambiti in cui realizzare la nuova edificazione;

Art. 14 – Convenzione

L'attuazione delle previsioni del Piano Urbanistico Attuativo, anche attraverso lotti funzionali come

individuati negli elaborati grafici allegati al PUA, è regolata dalla Convenzione accompagnata al progetto,

redatta in conformità dello schema di Convenzione Tipo, approvato con delibera di Giunta Comunale n. 241

del 23.02.2007 e successivamente modificata con D.G.C. n. 305 del 13.03.2009, D.G.C. n. 817 del

26.06.2009 ed infine della D.G.C. n. 1339 del 03.12.2010, da stipularsi successivamente all'approvazione

del PUA e prima della presentazione dei progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione e degli interventi

edilizi privati.

Salerno, data protocollo

I tecnici

Ing. Gennaro Di Giacomo Arch. Angelo Viscido Ing. Giuseppe Casilli Arch. Giustino Di Cunzolo Arch. Raffaello Lascaleia Arch. Roberta Grandis Arch. Giuseppina Silvestri Ing. Giulio Salvatore Ing. Roberto Cappuccio Ing. Pietro Benesatto

Ing. Roberta Di Giuda