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    Principio di imparzialit:esprime il dovere dellamministrazione di non

    discriminare la posizione dei soggetti coinvolti dalla sua azione nel perseguimento

    degli interessi affidati alla sua cura.

    Principio di buon andamento (art. 97 C.):impone che lamministrazione agisca

    nel modo pi adeguato e conveniente possibile. Il buon andamento va invece

    riferito alla P.A: nel suo complesso,non al funzionario,ma allente.

    Criterio d'efficienza. Necessit di misurare il rapporto tre il risultato dellazione

    organizzativa e la quantit di risorse impiegate per ottenere quel dato risultato:esso

    costituisce la capacit di organizzazione complessa di raggiungere i propri obiettivi

    attraverso la combinazione ottimale dei fattori produttivi.

    Criterio di efficacia: collegato al rapporto tra ci che si effettivamente

    realizzato e quanto si sarebbe dovuto realizzare sulla base di un piano o di un

    programma.

    Criterio di trasparenza:pu essere riferito sia allattivit sia allorganizzazione e

    dunque alla duplice declinazione del termine amministrazione (diritto di

    accesso,pubblicit degli atti,la motivazione,la univoca definizione delle

    competenze,istituzione degli uffici di relazione con il pubblico,responsabile del

    procedimento,attivit di informazione e di comunicazione delle amministrazioni.

    Principio di finalizzazione:il buon andamento significa congruit dellazione in

    relazione allinteresse pubblico ;limparzialit,direttamente applicabile allattivit

    amministrativa,postula lesistenza di un soggetto parte ,il quale tale in quanto

    persegue finalit collettive che lordinamento generale ha attribuito alla sua cura.Principio di sussidiariet:attribuzione di funzioni al livello superiore di governo

    esercitatile soltanto nellipotesi in cui il livello inferiore non riesca a curare gli

    interessi ad esso affidati.

    Decentramento. fenomeno organizzativo che pu assumere forme

    diverse:burocratico (trasferimento di competenze da organi centrali a organi

    periferici di uno stesso ente),oppure autarchico (se comporta laffidamento ,ad enti

    diversi dallo Stato,del compito di soddisfare la cura di alcuni bisogni pubblici)

    Decentramento burocratico:implicherebbe la responsabilit esclusiva degli organilocali nelle materie di propria competenza e lassenza di un rapporto di rigida

    subordinazione con il centro.

    Decentramento autarchico:pu essere previsto a favore di enti locali,consentendo

    cos che la cura di interessi locali sia affidata ad enti esponenziali,di collettivit

    locali,ovvero a favore di altri enti (c.d. decentramenti istituzionali).

    Conferimento di funzioni e compiti amministrativi

    La L.59/1997 art.1 co.2 ha attribuito al governo la delega per conferire agli enti

    locali e alle regioni tutte le funzioni e i compiti amministrativi relativi alla curadegli interessi e alla promozione dello sviluppo delle rispettive comunit ,nonch

    tutte le funzioni e i compiti amministrativi localizzabili nei rispettivi territori in atto3

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    esercitati da qualunque organo o amministrazione dello Stato,centrali o

    periferici,ovvero tramite enti o altri soggetti pubblici. (con il termine conferimento

    si vogliono intendere pi fenomeni ,e cio trasferimento,delega o attribuzione di

    funzioni e di compiti.

    Il principio di sussidiariet pu essere inteso non soltanto in senso verticale

    (relativamente alla distribuzione di competenze tra centro e periferia) ma anche

    orizzontale (nei rapporti tra poteri pubblici e organizzazione della societ)

    Principi costituzionali applicabili alla P.A.

    Principio di eguaglianza art.3 C.

    Principio di solidariet art.2

    Art. 52 C.:lordinamento delle forze armate deve essere informato allo spirito

    democratico della Repubblica. Quindi se il principio democratico informa

    lordinamento militare,deve essere riferibile allamministrazione nel suo complesso.

    Soggetti di diritto nel diritto amministrativo:gli enti pubblici. Sono dotati di di

    capacit giuridica,e come tali,sono idonei ad essere titolari di poteri

    amministrativi:in questo senso possono essere definiti come centri di potere.

    Accanto alle amministrazioni statali,vi sono le amministrazioni regionali nonch gli

    enti esponenziali delle comunit territoriali,riconosciuti dallordinamento generale

    in quanto portatori di interessi pubblici.

    Accanto agli enti territoriali tradizionali,spesso connotatati di politicit,si sonoaggiunti enti legati a questi livelli territoriali da relazioni pi o meno stringenti

    anche di natura finanziaria.

    La complessa questione dellindividuazione degli enti pubblici stata risolta dalla

    giurisprudenza utilizzando una serie di indici esteriori:

    Costituzione dellente ad opera di un soggetto pubblico

    Nomina degli organi direttivi in tutto o in parte di competenza dellop Stato o

    di altro ente pubblico

    Esistenza di controlli o di finanziamenti pubblici

    Attribuzione di poteri autoritativi

    Lente pubblico istituito con una specifica vocazione allo svolgimento di una

    peculiare attivit di rilevanza collettiva. Ci determina il fenomeno per cui lente

    pubblico non pu disporre della propria esistenza,a differenza dei soggetti

    privati,che possono decidere di ritirarsi e cio di dimettere lattivit ,oppure

    modificare loggetto della stessa . si noti peraltro che lindisponibilit della propria

    esistenza soltanto una conseguenza della doverosit del perseguimento

    dellinteresse pubblico.

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    Gli enti possono essere suddivisi in gruppi:

    Enti a struttura istituzionale,nei quali la nomina degli amministratori

    determinata da soggetti estranei allente, e presuppongono la destinazione di

    un patrimonio alla soddisfazione di un interesse (prevalenza dellelemento

    patrimoniale)

    Enti associativi:i soggetti facenti parte del corpo sociale,di cui sono esponenti

    ,determinano direttamente o a mezzo rappresentanti eletti o delegati le

    decisioni fondamentali dellente. Si verifica quindi il fenomeno

    dellautoamministrazione. Sono enti caratterizzati dalla presenza di

    unassemblea .

    Enti a struttura rappresentativa:i soggetti interessati determinano la

    nomina della maggioranza degli amministratori non direttamente,ma

    attraverso le proprie organizzazioni.

    Enti autonomi (autonomie locali) :la costituzione riconosce una particolare

    posizione di autonomia a comuni,province,citt metropolitane e regioni.

    Il principio dellautonomia nei limiti fissati dallordinamento alla base della

    disciplina costituzionale delle universit ,delle istituzioni di alta cultura e delle

    accademie,soggetti che possono darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle

    leggi dello Stato.

    La legge ha introdotto (art.1 d.lgs.112/1998) la categoria degli autonomie

    funzionali o enti locali funzionali,per indicare quegli enti (universit,camere dicommercio,industria,artigianato e agricoltura,istituzioni scolastiche) ai quali

    possono essere conferiti funzioni e compiti statali.

    Unaltra categoria di enti pubblici costituita dagli enti pubblici economici la cui

    disciplina generale prevista nel codice civile (art.2201 c.c.,che si riferisce agli enti

    pubblici che hanno per oggetto esclusivo o principale unattivit commerciale

    ;art.2221 c.c. che esclude dal fallimento gli enti pubblici) e in altre norme di legge

    (art.409 n.4 c.p.c. e art. 37 L.300/1970).

    L.70/1975:in ordine agli enti statali non economici (parastatali9,escluse

    universit,camere di commercio e ordini professionali,pone una regolamentazione

    omogenea attinente al rapporto di impiego,ai controlli,alla gestione contabile,alla

    nomina degli amministratori.

    Enti a struttura associativa (sopra analizzati):sono presi in considerazione dalla

    legge al fine di sottrarli allestinzione pura e semplice in ragione del fatto che

    la formazione sociale di cui sono esponenti non pu cessare di esistere.

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    Enti territoriali:comuni,province,citt metropolitane,regioni e Stato. Il territorio

    consente di individuare gli enti stessi e ci comporta una serie di conseguenze.

    Lente politicamente rappresentativo del gruppo stanziato sul territorio e opera

    tendenzialmente nellinteresse di tutto il gruppo. Soltanto gli enti territoriali

    possono essere titolari di beni demaniali,posti al servizio di tutta la collettivit. E

    molto frequente la tendenza ad introdurre regimi di diritto speciale:la legislazione

    pi recente ha istituito una serie di enti pubblici,denominati agenzie,direttamente

    disciplinate dalla legge istitutiva.

    Relazioni e rapporti intersoggettivi e forme associative

    1. Un primo tipo di relazione intersoggettiva quello sorto dalla entificazione di

    apparati organizzativi gi propri di un altro ente,ovvero dalla situazione di

    strumentalit strutturale e organizzativa di un ente,stabilita dalla legge nei

    confronti di un altro ente,nella quale il primo viene a rivestire una situazione

    sotto alcuni profili simile a quella di un organo. Lente principale dispone di

    una serie di poteri di ingerenza,di indirizzo,di vigilanza,di approvazione degli

    atti fondamentali e di verifica nei confronti dellente subordinato (ex:azienda

    speciale,ente strumentale del comune,che ai sensi dellart. 114 T.U. enti

    locali,dispone di alcuni tra i poteri ,e gli enti dipendenti dalle regioni.

    2. un secondo tipo di relazione intersoggettiva comprende enti dotati di una

    posizione di maggior autonomia,che non si trovano in una posizione di

    strumentalit organizzativa e strutturale. Si tratta di enti che svolgono

    unattivit che si presenta come rilevante per un altro ente pubblico territoriale(ex:camere di commercio,Siae,enti parastatali)

    Sono poi individuabili enti che non si pongono in relazione di strumentalit con lo

    stato o con altro ente pubblico. Nella categoria rientrano gli enti esponenziali di

    formazioni sociali che godono della possibilit di determinarsi autonomamente

    (ordini e collegi professionali,Coni,accademie di scienze ed arti che siano enti

    pubblici,enti locali non territoriali e via).

    Vigilanza:condsiderata una figura organizzatoria caratterizzata da poteri di

    ingerenza costituiti in particolare dal controllo di legittimit di un soggetto sugli atti

    di un altro,distinguendosi dalla tutela,che attiene ai controlli di merito. Il suo

    contenuto non si esaurisce nel mero controllo,in quanto si estrinseca anche

    nelladozione di una serie di atti ,quali lapprovazione dei bilanci e delle delibere

    particolarmente importanti dellente vigilato ,nella nomina di commissari

    straordinari,nello scioglimento degli organi dellente, nellesercizio di poteri volti

    ad ottenere informazioni,nella prefissione di indirizzi. Perci la differenza travigilanza e potere di controllo questa:la vigilanza si esplica anche mediante

    attivit di amministrazione attiva.6

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    Direzione:caratterizzata da una situazione di sovraordinazione tra enti che implica

    il rispetto ,da parte dellente sovraordinato,di un ambito di autonomia dellente

    subordinato. La direzione si estrinseca in una serie di atti,le direttive,che

    determinano lindirizzo dellente,lasciando allo stesso la possibilit di scegliere le

    modalit attraverso le quali conseguire gli obiettivi prefissati.

    Avvalimento (era previsto in generale dallart. 118 C. vecchia formulazione):non

    comporta trasferimenti di funzioni ed caratterizzato dallutilizzo da parte di ente

    degli uffici di un altro ente. Tali uffici svolgono attivit di carattere ausiliario,che

    rimane imputata allente titolare ,senza che si determini alcuna deroga allordine

    delle competenze ,trattandosi di una vicende interna di tecnica organizzativa.

    Sostituzione:si indica in generale listituto mediante il quale un soggetto

    legittimato a far valere un diritto ,un obbligo o unattribuzione che rientrano nella

    sfera di competenza di un altro soggetto (sostituito),operando in nome proprio e

    sotto la propria responsabilit . le modificazioni giuridiche che subiscono diritti

    ,obblighi e attribuzioni incidono direttamente nella sfera del sostituito ,in capo al

    quale si producono gli effetti o le conseguenze dellattivit posta in essere dal

    sostituto.

    Lordinamento disciplina il potere sostitutivo tra enti nei casi in cui il soggetto non

    ponga in essere un atto obbligatorio per legge o non eserciti le funzioniamministrative ad esso conferite. E la giurisprudenza sottolinea che il legittimo

    esercizio del potere di sostituzione richiede la previa diffida.

    Delega di funzioni amministrative:figura che ricorre nei rapporti tra Stato e

    regioni e tra regioni ed enti locali. In particolare le regioni ,secondo quanto disposto

    dalla vecchia formulazione dellart. 118 C.,esercitano in via normale le proprie

    funzioni amministrative delegandole alla province,ai comuni ed agli altri enti locali

    queste deleghe sono operate con legge,sono perci un atto di organizzazione dipubblici uffici in attuazione dellart. 97 C.,comportante uno stabile trasferimento

    della titolarit dei poteri ,e dunque di un modello organizzativo dei raporti tra enti

    per lesercizio delle funzioni amministrative.

    La recente riforma operata dalla L. 3/2001,sostituendo lart.118 C.,non fa pi

    cenno a siffatta figura,costituzionalizzando listituto del conferimento di funzioni

    amministrative ai vari livelli di governo locale sulla base dei principi di

    sussidiariet,differenziazione ed adeguatezza in quadro comune caratterizzato dal

    fatto che gli enti locali sono titolari delle funzioni.

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    Federazioni di enti:svolgono attivit di coordinamento de indirizzo dellattivit

    degli enti federati,nonch attivit di rappresentanza degli stessi. Non si

    sostituiscono agli enti federati nello svolgimento dei compiti loro propri.

    Consorzi:costituiscono una struttura stabile volta alla realizzazione di finalit

    comuni a pi soggetti. Agiscono nel rispetto di alcuni limiti derivanti dallesercizio

    del potere direttivo e di controllo spettante ai consorziati. Gli enti pubblici possono

    costituire consorzi di diritto privato anche con la partecipazione di soggetti privati. I

    consorzi pubblici possono essere classificati in entificati e non entificati,obbligatori

    e facoltativi. I consorzi entificati sono enti di tipo associativo. Nellambito delle

    forme associative tra enti,devono essere ricordate le unioni di comuni. Caratteri

    simili ai consorzi gli uffici comuni che ai sensi dellart. 30,co.4 T.U.,enti locali,gli

    enti locali possono costituire mediante convenzione.

    Vicende degli enti pubblici

    La costituzione degli enti pubblici pu avvenire per legge o per atto

    amministrativo sulla base di una legge,anche se in molti casi la legge si limitata a

    riconoscere come enti pubblici organizzazioni nate per iniziativa privata. Il

    legislatore non libero di rendere pubblica qualsiasi persona giuridica privata.

    Sussistono limiti costituzionali che tutelano le formazioni sociali,la libert di

    associazione e altre attivit private. In ordine allestinzione degli enti pubblici ,deve

    innanzitutto osservarsi che pu aprire una vicenda di ordine

    successorio,normalmente disciplinata direttamente dalla legge,allorch le sueattribuzioni siano assorbite da un altro ente. Lestinzione pu essere prodotta dalla

    legge o da un atto amministrativo basato sulla legge.

    Modificazioni degli enti pubblici:mutamento degli scopi,modifiche del territorio

    degli enti territoriali,le modificazioni delle attribuzioni,la trasformazione da ente

    non economico a ente pubblico economico e le variazioni della consistenza

    patrimoniali. Un limite alla modificazione degli scopi degli enti sussiste per quelli a

    carattere associativo ,soprattutto se riconducibili alle formazioni sociali di cuiallart.2 C. :il legislatore non pu liberamente modificarne gli scopi originari. Gli

    enti pubblici possono essere trasformati in persone giuridiche di diritto privato.

    Riordino degli enti pubblici:pu comportare lestinzione degli stessi o la loro

    trasformazione in persone giuridiche private.

    L.70/1975 :ha previsto per gli enti dipendenti dallo Stato la sottoposizione ad un

    giudizio di valutazione operato dal governo,destinato ad accertare la necessit del

    loro mantenimento ai fini del loro sviluppo economico,civile,culturale edemocratico del paese.

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    Organo

    Attraverso lorgano la persone giuridica agisce e lazione svolta dallorgano si

    considera posta in essere dallente. Lorgano non separato dallente ,cos,a

    differenza di quanto accade nella rappresentanza,lazione non svolta in nome e per

    conto di altri diventando attivit propria dellente. La capacit giuridica

    spetterebbe per allente ,che centro dimputazioni di effetti e fattispecie. Pare

    quindi corretto riferire la capacit dagire soltanto allorgano e ritenere lente mero

    centro dimputazione di effetti e di attivit.

    Lorgano perci uno strumento di imputazione, cio lelemento dellente che

    consente di attribuirgli atti ed attivit. E in particolare,lorgano si identifica nella

    persona fisica o nel collegio perch investiti della competenza loro attribuita

    dallordinamento.

    I poteri vengono attribuiti soltanto allente che ha soggettivit giuridica,e questo si

    serve di pi organi,dei quali ciascuno esercita una quota dei predetti poteri

    (competenza).

    Detta competenza pu essere ripartita secondo svariati criteri:

    materia

    valore

    grado

    territorio

    occorre infine distinguere la competenza dallattribuzione,cio la sfera di poteri

    che lordinamento generale conferisce ad ogni ente pubblico (collegata di normaalla personalit giuridica dellente)

    Imputazione di fattispecie in capo agli enti da parte di soggetti estranei alla

    loro organizzazione

    Le attivit pubbliche possono essere esercitate in molte ipotesi da soggetti privati:il

    notaio che certifica,i concessionari che emanano atti amministrativi o erogano

    servizi pubblici,il cittadino che ha la potest di procedere allarresto in caso di

    flagranza di reato,etc..

    Classificazione degli organi

    esterni:competenti ad emanare provvedimenti o atti con rilevanza esterna

    (ex:i dirigenti,vedi art.4 d.lgs. 165/2001)

    interni:organi procedimentale competenti ad emanare atti aventi rilevanza

    procedimentale.

    Centrali:estendono la propria competenza allintera attivit dellente

    Periferici:hanno competenza limitata ad un particolare ambito di

    attivit,individuato con criterio geografico

    Ordinari:previsti dal normale disegno organizzativo dellente

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    Straordinari:operano in sostituzione degli organi ordinari

    Permanenti e stabili:i primi sono stabili e i secondi svolgono funzioni solo

    per un limitato periodo di tempo

    Attivi:competenti a formare ed eseguire la volont dellamministrazione in

    vista del conseguimento dei fini ad essa affidati

    Consultivi:rendono pareri

    Di controllo:sindacano lattivit posta in essere da organi attivi

    Rappresentativi:i loro componenti vengono designati o eletti dalla

    collettivit che costituisce la base dellente (ex:sindaco)

    Con legale rappresentanza:particolare tipo di organo esterno,cio quello che

    esprime la volont dellente nei rapporti contrattuali con i terzi e che avendo

    capacit processuale conferisce la procura alle liti per agire o resistere in

    giudizio.

    La personalit giuridica spetta solo allente;alcuni organi per per espressa volont

    di legge sono anche dotati di personalit giuridica (organi con personalit

    giuridica),e sono perci titolari di poteri e come strumenti dimputazione di

    fattispecie ad altro ente (in quanto organi di questultimo). Un esempio di questo

    tipo lISTAT,alla dipendenza del Consiglio dei ministri.

    Monocratici:organi il cui titolare una sola persona fisica. Negli organi

    collegiali invece si ha la con titolarit di pi persone fisiche considerate nel

    loro insieme.

    Distinzione tra quorum funzionale e strutturale:il primo indica il numero di

    membri che debbono essere presenti affinch il collegio sia legittimamente

    costituito (di norma la met pi uno dei componenti;nei collegi perfetti imposta la

    presenza di tutti i componenti );il quorum funzionale invece indica il numero dei

    membri presenti che debbono esprimersi favorevolmente sulla proposta affinch

    questa si trasformi in deliberazione.

    Relazioni interorganiche. Modelli teorici:gerarchia,direzione e coordinamento

    Tra gli organi di una persona giuridica possono instaurarsi relazioni disciplinate dal

    diritto,che hanno carattere di stabilit e riflettono la posizione reciproca di essi

    nellambito dellorganizzazione.

    Gerarchia:esprime la relazione di sovraordinazione-subordinazione tra organi

    diversi. I poteri caratteristici della relazione gerarchica sono:

    Potere di ordine (che consente di vincolare lorgano subordinato ad un certocomportamento nello svolgimento della propria attivit )

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    Di direttiva:con cui si indicano fini ed obiettivi da raggiungere,con un

    margine di scelta in ordine al modo con cui conseguire lobiettivo

    Di sorveglianza sullattivit degli organi subordinati,che possono essere

    sottoposti ad ispezioni e inchieste

    Potere di decidere i ricorsi gerarchici

    Potere di annullare dufficio e di revocare gli atti emanati dallorganosubordinato

    Potere di risolvere i conflitti che insorgano tra organi subordinati

    Poteri in capo allorgano superiore di avocazione (per singoli affari,per motivi

    di interesse pubblico (per singoli affari,per motivi di interesse

    pubblico,indipendentemente dallinadempimento dellorgano inferiore) e

    sostituzione (a seguito di inerzia dellorgano inferiore).

    Direzione:caratterizzata dal fatto che,pur essendoci due organi posti in posizione didiseguaglianza,sussiste una sfera di autonomia in capo al subordinato. Lorgano ha

    il potere di indicare gli scopi da perseguire,ma deve lasciare al subordinato la

    facolt di scegliere modalit e tempi dellazione. Lorgano sovraordinato ha il

    potere di indirizzo,il potere di emanare direttive, e quello di controllare lattivit

    amministrativa in considerazione degli obiettivi.

    Si individua in dottrina,quale ulteriore relazione interorganica,il

    coordinamento,riferito ad organi equiordinate, che devono essere ordinate secondoun disegno unitario.

    Controllo

    Il controllo indica unattivit di verifica,di esame e di revisione delloperato altrui,e

    costituisce unautonoma funzione svolta da organi peculiari. In quanto relazione

    interorganica,il controllo consiste in un esame,da parte di un apposito organo,di atti

    e attivit imputabili ad un altro organo controllato.

    Il controllo,che sempre doveroso,accessorio rispetto ad unattivit principale e

    svolto nelle forme previste dalla legge,si conclude con la formulazione di un

    giudizio,positivo o negativo,sulla cui base sadotta una misura.

    Art.3 co.8 L.20/1994:la Corte dei Conti pu effettuare ispezioni.

    Art.126 C. e artt.141 e ss.T.U. enti locali:prevedono il controllo sugli organi

    territoriali.

    Misure adottabili:

    Repressive:annullamento dellatto,il quale esercizio di un potere

    vincolato,senza considerazione dellinteresse pubblico Impeditive:ostano a che latto produca efficacia (lesito negativo del controllo

    non determina leliminazione dellatto)

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    Sostitutive:alla privazione della capacit di agire in capo al controllato si

    accompagna lesercizio di funzioni di amministrazione attiva da parte del

    sostituito o dellorgano da lui nominato.

    Nellambito dei controlli sugli atti,si distingue tra controlli preventivi (rispetto alla

    produzione degli effetti degli atti) e controlli successivi (quando latto ha gi

    prodotto effetti). Esistono inoltre i controlli mediante riesame,che procrastinano

    lefficacia dellatto allesito di una nuova deliberazione dellautorit decidente

    Controllo di ragioneria nellamministrazione statale e il controllo della corte

    dei conti

    Un particolare tipo di controllo (contabile e di legittimit) il controllo di

    ragioneria esercitato dagli uffici centrali del bilancio a livello centrale e delle

    ragionerie provinciali a livello di organi decentrati delle amministrazioni statali,che

    provvedono alla registrazione degli impegni di spesa risultanti dai provvedimenti

    assunti dalle amministrazioni statali e possono inviare osservazioni sulla legalit

    della spesa senza che ci abbia effetti impeditivi sullefficacia degli atti.

    Controllo successivo esterno e costituzionalmente garantito quello esercitato dalla

    corte dei conti,con il meccanismo della registrazione e dellapposizione del visto.

    LL. 20/1994:limita lambito degli atti soggetti a controllo preventivo di legittimit

    Art. 3 L.20/1994:demanda alla Corte dei conti il compito di identificare alcune

    categorie di atti assoggettate a controllo (anche se temporaneo).

    Controlli spettante alla Corte dei conti:

    Controllo preventivo

    Controllo preventivo sugli atti che il presidente del Consiglio dei ministri

    richieda di sottoporre temporaneamente a controllo o che la Corte dei conti

    deliberi di assoggettare per un periodo determinato a controllo in relazione a

    situazioni di diffusa e ripetuta irregolarit rilevate in sede di controllo

    successivo

    Controllo successivo sui titoli di spesa relativi al costo del personale (art.60

    d.lgs. 165/2001) sui contratti e i relativi atti di esecuzione,in materia di sistemi

    informativi automatizzati,stipulati dalle amministrazioni statali e sugli atti di

    liquidazione dei trattamenti di quiescenza dei pubblici dipendenti;nei primi

    due casi si tratta di controllo-referto.

    Un controllo successivo sugli atti di notevole rilievo finanziario individuati

    per categorie ed amministrazioni statali

    Controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via

    ordinaria,esercitato da una speciale sezione della Corte.

    Controllo sulla gestione degli enti locali effettuato dalla sezione delleautonomie

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    Uffici e rapporto di servizio

    Negli enti e accanto agli organi esistono gli uffici,nuclei elementari

    dellorganizzazione che si possono definire a contrario rispetto agli organi, cio

    svolgono attivit non caratterizzata dal meccanismo di imputazione di fattispecie

    sopra descritto.

    Struttura degli uffici:sono costituiti da un insieme di mezzi materiali

    (locali,risorse,attrezzature,etc..) e personali svolgono uno specifico compito,che in

    coordinamento con quello degli altri uffici e strumentalmente rispetto allesercizio

    delle competenze,concorre al raggiungimento di un obiettivo.

    Ex:URP,ufficio per i rapporti con il pubblico,che ha il compito di curare

    linformazione dellutenza e di garantire i diritti di partecipazione dei cittadini.

    Preposto:se in situazione di primariet il titolare;lufficio il cui titolare sia

    temporaneamente assente o impedito ,viene affidato al supplente mentre si ha la

    reggenza nellipotesi di mancanza di titolare,che dirige il lavoro dellufficio e ne

    responsabile.

    Dovere di ufficio:gli addetti e titolari che prestano il proprio servizio sono legati

    alla persona giuridica da un particolare rapporto giuridico (rapporto di servizio)

    che ha come contenuto il dovere di agire prestando una particolare attivit

    ,denominato dovere dufficio,al quale si contrappone una serie di diritti.

    Rapporto di servizio:i soggetti legati da rapporto di servizio allamministrazione

    di norma sono dipendenti (rapporto di servizio dimpiego). Il rapporto pu anche

    essere coattivo,ovvero non professionale (onorario), oppure instaurato in via di

    fatto. Il rapporto di servizio lega allente tutti i soggetti-persone fisiche che fannoparte dellorganizzazione.

    Rapporto organico:corre tra il titolare dellorgano e lente e viene in evidenza ai

    fini della imputazione delle fattispecie.

    Vicende del rapporto

    Una volta instaurato il rapporto di lavoro caratterizzato da vicende

    (aspettative,congedi,comandi) e pu anche estinguersi (per scadenza del termine).

    Divieto di prorogatio:L.444/1994 (si applica agli organi dello Stato e degli entipubblici,quando alla nomina dei componenti concorrono lo Stato o gli enti

    pubblici;non riguarda regioni,province,comuni,comunit montane e organi

    dirilevanza costituzionale) ha previsto il divieto di prorogatio. Stabilisce infatti

    che gli organi siano prorogati di 45 giorni,decorrenti dalla scadenza del termine di

    durata previsto per ciascuno;scaduto tale termine senza che si sia provveduto alla

    loro ricostituzione,gli organi amministrativi decadono e gli adottati adottati dagli

    organi decaduti sono nulli (sono nulli anche gli atti emanati nel periodo di proroga

    che non siano di ordinaria amministrazione o urgenti o indifferibili).

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    Disciplina attuale del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni

    pubbliche

    La cosiddetta privatizzazione del rapporto dimpiego stata operata dald.lgs.

    29/1993 ed stata completata dal d.lgs. 165/2001.

    In sintesi i principi della normativa di cui al d.lgs.165/2001:

    I rapporti di lavoro sono disciplinati dalla disposizioni del codice civile fatte

    salve le diverse disposizioni e dalla contrattazione sia sul piano

    individuale,sia su quello collettivo. Lunica eccezione allassoggettabilit alla

    disciplina contrattuale riguarda le categorie indicate allart.3 (personale in

    regime di diritto pubblico:magistrati,avvocati dello Stato,personale militare e

    delle forze di polizia di Stato,personale della carriera diplomatica e prefettizia)

    La legge prevede limiti allautonomia contrattuale individuale o collettiva

    (ex:disciplina legale della parit di trattamento e dellattribuzione delle

    mansioni proprie delle qualifiche superiori)

    Restano assoggettati alla disciplina pubblicistica gli organi,gli uffici,i principi

    fondamentali dellorganizzazione,i procedimenti di selezione per laccesso al

    lavoro e quello di avviamento,i ruoli,le incompatibilit,le responsabilit ad

    eccezione delle sanzioni e degli illeciti disciplinari,la determinazione delle

    dotazioni organiche.

    Le organizzazioni internazionali,devono essere consultate o informate senza

    che sia richiesto il loro consenso (art.6,d.lgs 165/2001)

    La contrattazione collettiva si svolge a vari livelli (nazionale eintegrativa).Nella contrattazione collettiva nazionale la parte pubblica

    legalmente rappresentata da un apposita agenzia per la rappresentanza

    negoziale delle P.A. (ARAN)

    Sotto il profilo giurisdizionale sono devolute al giudice ordinario,in funzione

    di giudice del lavoro,tutte le controversie riguardanti il rapporto di lavoro dei

    dipendenti,con leccezione di quelle dei dipendenti sottratti alla

    privatizzazione (giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo)

    I dipendenti sono assoggettati ad una particolare responsabilit amministrativa(per danni cagionati allamministrazione),penale e contabile;la responsabilit

    disciplinare regolata dallart. 55,d.lgs. 165/2001 che impone alcune garanzie

    a favore del dipendente nel corso del procedimento disciplinare;se non sono

    previste procedure di conciliazione stragiudiziali,linteressato pu impugnare

    la sanzione inflittagli dinanzi al collegio arbitrale di disciplina che emette la

    disciplina entro 90 giorni.

    Il reclutamento del personale (non dirigenziale) avviene tramite procedure

    selettive che garantiscano in misura adeguata laccesso dallesterno

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    La titolarit della propriet dei beni pubblici appartenenti agli organi pubblici trova

    la sua fonte innanzitutto nella legge. Alcuni beni appartengono allo Stato e alla

    regione ex lege (beni del demanio naturale marittimo e idrico) e del patrimonio

    indisponibile,nonch di altri beni quali i beni di interesse artistico,storico o

    archeologico esistenti o ritrovati nel sottosuolo ,i relitti marittimi e di

    aeromobili,etc..

    La titolarit pu derivare anche da:

    Fatti acquisitivi:acquisto della propriet di beni mediante

    occupazione,invenzione,accessione,specificazione,unione,usucapione,successi

    one

    Atti di diritto comune

    (contratti,testamento,donazione,pagamenti,provvedimenti giudiziari di

    esecuzione)

    Fatti basati sul diritto internazionale (confisca e requisizione bellica,indennitdi guerra,successione ad altro stato) o basati sul diritto pubblico interno

    Atti pubblicistici che comportano lablazione di diritti reali su beni di altri

    soggetti (confisca,espropriazione,requisizione in propriet o in uso,etc..)

    Regime giuridico dei beni demaniali

    La disciplina che si applica ai beni pubblici contenuta negli artt.822 e ss.,c.c.,nel

    r.d.lgs. 2240/1923 e nel r.d. 827/1924 (regolamento di contabilit generale

    dello Stato)Beni demaniali: sono tassativamente indicati dalla legge e comprendono i beni

    demaniali necessari e i beni demaniali accidentali. I beni del demanio necessario

    sono costituiti a loro volta dal demanio marittimo,dal demanio idrico e dal demanio

    militare.

    Art. 822 c.c. e art.28 cod. Navig. :fanno parte del demanio marittimo il lido del

    mare,le spiagge,i porti,le lagune,le rade,le foci dei fiumi e i canali utilizzabili ad uso

    pubblico marittimo.

    Non costituisce bene demaniale il mare territoriale (res communis omnium),che si

    estende per 12 miglia dalla costa.

    Demanio idrico: costituito da fiumi,torrenti,laghi ed altre acque pubbliche,i

    ghiacciai. I porti lacuali e di navigazione appartengono al demanio regionale.

    Demanio militare:comprende le opere destinate alla difesa

    nazionale:fortezze,piazzeforti,linee fortificate,,opere destinate al servizio delle

    comunicazioni militari (porti,aeroporti,strade,ferrovie,stazioni radio,etc..)

    Demanio accidentale:composto da

    strade,autostrade,aerodromi,acquedotti,immobili riconosciuti di interesse

    storico,archeologico e artistico,raccolte dei musei,pinacoteche,archivi,biblioteche e

    dagli altri beni che sono assoggettati al regime proprio del demanio. Il codice civile

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    ricomprende tra i beni del demanio accidentale anche le strade ferrate ,che sono

    state sdemanializzate ad opera della L.210/1985.

    Lart. 824 co.2 c.c. assoggetta allo stesso regime dei beni demaniali accidentali I

    cimiteri e I mercati comunali (demanio comunale).

    Art. 823 c.c. :tutti I beni demaniali sono inalienabili e non possono formare oggetto

    di diritti a favore dei terzi ,se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li

    riguardano.

    E esclusa anche (finch non sia pronunciata la sdemanializzazione,la

    espropriabilit dei beni demaniali,non solo per soddisfare pretese creditorie dei

    terzi,ma anche per finalit di pubblica utilit.

    Va esclusa in modo assoluto la trasferibilit dei beni del demanio necessario ,che

    sono beni riservati e non possono appartenere allo stato ,o alle regioni.

    Art. 823 c.c.:spetta allamministrazione la tutela dei beni che fanno parte del

    demanio pubblico. Ha la facolt sia di procedere a tutelare i propri beni in via

    amministrativa ,irrogando sanzioni ed esercitando poteri di polizia demaniale.

    La cessazione della qualit di bene demaniale deriva,oltrech dalla distruzione del

    bene,dalla perdita dei requisiti di bene demaniale e dalla cessazione della

    destinazione (espressa o tacita). Il codice civile si occupa del passaggio dei beni dal

    demanio al patrimonio indisponibile:art.829 c.c. prescrive la pubblicazione sulla

    Gazzetta ufficiale dellatto che dichiara tale passaggio.

    Regime giuridico dei beni del patrimonio indisponibile

    I beni del patrimonio indisponibile sono indicati nellart.826 e nellart. 830 c.c.Art.826c.c.:fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato le foreste che

    costituiscono il demanio forestale dello Stato,le miniere,le cave e torbiere,le cose di

    interesse storico,archeologico,paletnologico,paleontologico e artistico,da chiunque e

    in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo,i beni costituenti la dotazione della

    presidenza della Repubblica,le caserme,gli armamenti,Gli aeromobili militari e le

    navi da guerra.Fanno parte (inoltre) del patrimonio indisponibile dello Stato,o delle

    province e dei comuni,gli edifici destinati a sede di edifici pubblici,con i loro

    arredi,e gli altri beni destinati a pubblico servizio.Art.830 c.c.:I beni degli enti pubblici non territoriali destinati ad un pubblico

    servizio sono assoggettati alla disciplina dei beni patrimoniali indisponibili. I beni

    del patrimonio indisponibile possono appartenere a qualsiasi ente pubblico e

    comprendono beni immobili e mobili.

    In ordine ai beni del patrimonio indisponibile occorre infine osservare:

    Cave,torbiere,acque termali e minerali e foreste sono state trasferite al

    patrimonio indisponibile della regione,con d.p.r. 616/1977 Le miniere sono riservate allo Stato

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    Le cose mobili di interesse

    storico,paletnologico,paleontologico,artistico,appartenenti a qualsiasi ente

    pubblico,sono assoggettate alla disciplina dei beni patrimoniali indisponibili

    salvo che siano costituite in raccolte di musei,pinacoteche,archivi e

    biblioteche.

    N.B.:a differenza dei beni demaniali,i beni del patrimonio indisponibile non sono

    assolutamente in commerciabili:gli atti di disposizione devono rispettare il vincolo

    di destinazione. Si aggiunga per che:

    Alcuni del patrimonio indisponibile sono incommerciabili in via assoluta in

    quanto trattasi di beni riservati ;gli altri sono in commerciabili e sottratti alla

    garanzia patrimoniale dei creditori solo in costanza di destinazione pubblica

    Altri beni sono soggetti ad un regime di inalienabilit,salvo permesso

    amministrativo

    Privatizzazione dei beni pubbliciLe modalit di dismissione del patrimonio dello Stato sono tre (art.7

    L.140/1997;art.3 L.662/1996;art.19 L.448/1998 sostituito dallart.4 L.488/1999)

    1. Il ministro delleconomia autorizzato a sottoscrivere quote di fondi

    immobiliari istituiti ai sensi della L.86/1994. i fondi sono gestiti da una o pi

    societ di gestione che procedono allofferta al pubblico delle quote derivate

    dallistituzione del fondo.

    2. i beni immobili appartenenti allo Stato non conferiti nei fondi immobiliari

    ,individuati dal ministro delleconomia e delle finanze,possono essere alienati.3. modello della cartolarizzazione.

    La possibilit di porre in essere privatizzazioni mediante operazioni di

    cartolarizzazione stata estesa a Regioni,Province, e Comuni dallart.84

    L.289/2002.

    Diritti demaniali su cose altrui,diritti duso pubblico e usi civici

    Accanto al diritto di propriet demaniale sui beni pubblici,lordinamento prevede

    lesistenza di altri diritti reali soggetti al medesimo regime giuridico,accomunati

    alla propriet nel concetto,utilizzato dal codice,di appartenenza.

    Quanto ai diritti patrimoniali su beni altrui,si pensi al diritto di servizio gravante su

    fondo privato al fine della realizzazione di un acquedotto pubblico,ovvero alla

    servit di via alzaia. Dalle servit prediali vanno tenute distinte le limitazioni

    pubbliche della propriet privata,che non creano diritti in capo

    allamministrazione,ma restringono le facolt del proprietario di alcuni privati.

    Tipici esempi di diritti duso pubblico gravanti su beni privati sono quelli di visita

    di beni privati di interesse storico e quelli che attengono alle strade private (strade

    vicinali),ai vicoli e agli spiazzi aperti al pubblico traffico.

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    apparato organizzativo di uffici,n della gestione di uno stato di previsione della

    spesa.

    Il ministro pu essere coadiuvato da uno o pi sottosegretari nominati con d.p.R.,su

    proposta del presidente del Consiglio,di concerto con il ministro che il sottos.

    Coadiuver. Art.10 L.400/1988, a non pi di 10 sottosegretari pu essere conferito

    il titulo di viceministro,se ad essi sono conferite deleghe dal ministro competente.

    d.lgs. 300/1999: stato ridotto il numero dei ministeri ed stata rimodellata la loro

    struttura organizzativa.

    Agenzie:sono strutture che svolgono attivit a carattere tecnico operativo di

    interesse nazionale attualmente esercitate da ministeri ed enti pubblici.

    d.lgs. 300/1999:istituisce 4 agenzie fiscali (agenzia delle entrate,delle dogane,del

    territorio,e del demanio);lagenzia industrie difesa;agenzia per la protezione

    dellambiente e per i servizi tecnici;agenzia dei trasporti terrestri e delle

    infrastrutture;agenzia di protezione civile;agenzia per la formazione e listruzione

    professionale.

    Le agenzie operano al servizio delle amministrazioni pubbliche. Hanno autonomia

    nei limiti stabiliti dalla legge,e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti e ai

    poteri di indirizzo e vigilanza del ministro.

    A capo dellagenzia posto un direttore generale. Le agenzie possono anche avere

    personalit giuridica.

    Strutture di raccordo tra i vari ministeri

    Innanzitutto il collegamento tra i vari ministeri garantito dallazione politica delconsiglio dei ministri,dal presidente del Consiglio dei ministri e dai comitati dei

    ministri.

    CONSIGLIO DI GABINETTO:organo collegiale ristretto costituito dal presidente

    del Consiglio dei ministri e dai ministri da lui designati sentito il Consiglio dei

    ministri.

    COMITATI INTERMINISTERIALI:possono essere formati anche da non

    ministri,in particolare esperti e rappresentanti delle amministrazioni.

    L. 537/1993 : soppressione di 13 comitati e ridistribuzione delle funzioni traministeri,regioni e CIPE.

    CIPE:comitato interministeriale programmazione economica,presieduto dal

    presidente del C.d.M. e composto da ministri.

    d.lgs. 430/1997: il CIPE competente in via generale su questioni di rilevante

    importanza economico-finanziaria,e/o con prospettive di medio lungo termine,che

    necessitino di coordinamento a livello territoriale o settoriale.

    CICR:comitato interministeriale per il credito e il risparmio,si occupa di politica

    creditizia,esercitando poteri di direttiva nei confronti del Tesoro e della BancadItalia.

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    3. formazione di mercuriali e listini prezzi

    4. amministrazione delle borse valori

    5. funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese

    6. promozione della formazione di commissioni arbitrali e conciliative per la

    soluzione delle controversie tra imprenditori e tra questi e gli imprenditori

    AMMINISTRAZIONE STATALE PERIFERICA

    Sul territorio nazionale convivono amministrazione statale periferica,quella

    regionale e degli enti locali.

    Gli ambiti territoriali di decentramento pi frequenti sono la provincia e talvolta la

    regione.

    Art. 9 L.265/1999 Quando ragioni di economicit e di efficienza lo richiedono,gli

    uffici periferici dellamministrazione dello Stato possono essere situati nel

    capoluogo di provincia o in altro comune della provincia.

    Al vertice di ogni ufficio periferico presente un dipendente del ministero,mentre la

    difesa in giudizio e le funzioni consultive spettano alle avvocature distrettuali dello

    Stato,aventi sede in ogni luogo in cui opera una Corte dappello.

    Controllo sulla spesa > esercitato da dipartimenti provinciali e in particolare dalle

    ragionerie provinciali.

    PREFETTO:organo del ministero dellinterno,preposto allufficio territoriale del

    governo,chiamato a rappresentare sia il potere esecutivo nella provincia,sia a

    svolgere la funzione di tramite tra centro e periferia.

    d.p.r. 361/2000 Poteri in tema di riconoscimento delle persone giuridiche private.d.lgs. 300/1999 ha istituito la conferenza permanente dei responsabili degli uffici

    statali,presieduto dal prefetto.

    Art. 11 d.lgs. 300/1999 Ha trasformato le prefetture in uffici territoriali del

    Governo a cui sono preposti i prefetti.

    L. 131/2003 Il prefetto preposto allufficio territoriale del governo avente sede nel

    capoluogo della regione svolge le funzioni di rappresentante dello stato per i

    rapporti con il sistema delle autonomie

    Organizzazione amministrativa territoriale non statale (disciplina

    costituzionale e recenti riforme)

    Art. 2 L. 131/2003(recante disposizioni per ladeguamento dellordinamento della

    Repubblica alla legge costituzionale n.3/2001) conferisce ora una delega al governo

    ad emanare decreti legislativi per emanare decreti legislativi per dare attuazione all

    art. 117 Cost.

    Lart. 117 nel definire le materie di competenze esclusiva statale,indica alcuniambiti trasversali :

    tutela della concorrenza26

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    Art. 5 d.lgs. 112/1998 prevede un potere sostitutivo in relazione alle funzioni e ai

    compiti spettanti alle regioni e agli enti locali.

    Art. 120 C. disciplina il potere sostitutivo del governo nei confronti degli organi

    delle regioni,delle citt metropolitane,delle province e dei comuni nel caso di

    mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria

    oppure di grave pericolo per lincolumit e la sicurezza pubblica,ovvero quando lo

    richiedano la tutela dellunit giuridica o dellunit economica e in particolare la

    tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e

    sociali,prescindendo dai confini territoriali dei governi locali.

    Art. 8 L. 59/1997 gli atti di indirizzo e coordinamento delle funzioni

    amministrative regionali,gli atti di coordinamento,tecnico,e le direttive relative

    allesercizio delle funzioni delegate,sono adottate previa intesa con la conferenza

    permanente per i rapporti tra lo Stato,le regioni,le province autonome di Trento e

    Bolzano,o con la singola regione interessata.

    Rapporti tra lo Stato e lautonomia contabile della regione

    La Corte costituzionale ha individuato quale principio generale per i rapporti tra

    Stato e regioni quello di LEALE COOPERAZIONE.

    Il principio impone la previsione di adeguate forme di raccordo procedurale tra

    regione e Stato per assicurare la mutua informazione e il rispetto dellobbligo di

    preavviso in vista delladozione di provvedimenti sostitutivi.

    La L. 31/2003 prevede la figura del rappresentante dello Stato per i rapporti con il

    sistema delle autonomie.

    Istituzione della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,la regione e

    le province autonome (compiti di informazione,consultazione e raccordo,in

    relazione agli indirizzi di politica generale suscettibili di incidere nelle materie di

    competenza regionale)

    d.p.c.m. 2 luglio 1996 E stata istituita la Conferenza Stato-citt-autonomie

    locali (compiti di coordinamento nei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali,e di

    studio,informazione e confronto sulle problematiche connesse agli indirizzi di

    politica generale che possono incidere sulle funzioni proprie di comuni e province e

    quelle delegate ai medesimi enti dallo Stato.

    Potere governativo di annullamento degli atti regionaliIl potere di annullamento da parte del governo,riconosciuto dallart. 6 t.u. 383/1934

    Non esercitatile nei confronti degli atti amministrativi regionali.29

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    3. Presidente della Giunta regionale:rappresenta la regione;dirige la politica della

    giunta e ne responsabile;promulga le leggi ed emana i regolamenti

    regionali;dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla

    regione,conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica

    Art. 123 C. la forma di governo di ciascuna regione determinata dallo Statuto

    Delega di funzioni

    Per la cura degli interessi ad essa affidati la regione ,oltre ad impiegare il modello di

    amministrazione diretta e il conferimento di funzioni agli enti locali,pu avvalersi

    anche di enti dipendenti,che si caratterizzano come uffici regionali entificati.

    ASL (aziende sanitarie locali) Hanno il compito di assicurare livelli di assistenza

    sanitaria uniforme nel proprio ambito territoriale. Il D. lgs. 502/1992 modificato

    dal d.lgs. 517/1993,le qualifica come aziende dotate di personalit giuridica

    pubblica di autonomia

    organizzativa,amministrativa,patrimoniale,contabile,gestionale e tecnica.

    Le regioni possono assumere partecipazioni in societ finanziarie regionali.

    Lart. 16 L. 127/1997 prevede la presenza di difensori civici regionali.

    Posizione e funzione degli enti locali

    Comuni,province e citt metropolitane sono enti autonomi con propri statuti,poterie funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

    L. Cost. 3/2001 adegua il titolo V della parte seconda della Costituzione

    allevoluzione ispirata dal principio di sussidiariet (legge Bassanini)

    Evoluzione normativa relativa a province e comuni

    D.p.r. 616/1977

    L.142/1990 modificata dalla L.265/1999

    L.127/1997

    L. 142/1990 Ha riconosciuto potest statutaria a comuni e province ponendo una

    disciplina generale.

    Art.1 co.4 T.U. enti locali le leggi della repubblica non possono introdurre

    deroghe ai principi della presente legge se non mediante espressa modificazione

    delle sue disposizioni.

    Art.4 L.142/1990 la legislazione in materia di ordinamento dei comuni e delle

    province e di disciplina dellesercizio delle funzioni ad essi conferite enuncia

    31

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    espressamente i principi che costituiscono limite inderogabile per lautonomia

    normativa dei Comuni e delle Province.

    T.U. enti locali riconosce che le comunit locali,ordinate in comuni e province

    sono autonome e dispone che i comuni e le province hanno autonomia

    statutaria ,normativa,organizzativa,ed amministrativa,nonch autonomia impositiva

    e finanziaria nellambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di

    coordinamento della finanza pubblica.

    L.131/2003 conferisce al governo il potere di emanare uno o pi decreti legislativi

    al fine di dare attuazione allart.117 C.

    Funzioni del comune

    Art. 118 Al comune sono attribuite tutte le funzioni amministrative.

    Comuni,province,citt metropolitane e regioni sono titolari di funzioni

    amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale,secondo le

    rispettive competenze.

    Funzioni della provincia

    Art.3 t.u. enti locali:la provincia un ente intermedio tra comune e regione,che

    rappresenta la propria comunit,ne cura gli interessi e ne coordina lo sviluppo

    Art.19 le sono attribuite le funzioni amministrative di interesse provinciale,che

    riguardino vaste zone intercomunali o lintero territorio provinciale,relative ad unaserie di settori specifici e tassativamente indicati.

    2 requisiti:

    1. esistenza di un interesse provinciale

    2. attinenza della funzione a vaste zone intercomunali o allintero territorio

    provinciale

    compiti provinciali in materia ambientale :L.61/1994 le regioni devono

    provvedere ai sensi dellart 3 L.142/1990 allorganica ricomposizione in capo alle

    province delle funzioni amministrative in materia ambientale.

    Art.19 e 20 T.U. affidano alla provincia ,importanti compiti in tema di promozione

    e coordinamento di attivit e di realizzazione di opere di rilevante interesse

    provinciale sia nel settore economico,produttivo,commerciale e turistico,sia in

    quello socia,culturale e sportivo,e compiti di programmazione e pianificazione

    territoriale.

    Organizzazione di comuni e provinceArt. 36 t.u. :Sono organi di governo il sindaco,il consiglio,e la giunta (ma esistono

    anche altri organi:direttore generale,dirigente,revisore dei conti)32

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    Art. 51 t.u. gli organi di governo durano in carica 5 anni

    Sindaco (o il presidente della provincia) lorgano responsabile

    dellamministrazione del comune (o della provincia).

    Rappresenta lente

    Convoca e presiede la giunta Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e allesecuzione degli

    atti

    Sovrintende allespletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o

    delegate al comune e alla provincia

    Consiglio comunale (consiglio provinciale) lorgano di indirizzo e di controllo

    politico amministrativo.

    Ha competenza limitatamente ad alcuni atti fondamentali indicati dalla legge: Statuti

    Regolamenti

    Piani territoriali ed urbanistici

    Piani particolareggiati e di recupero

    Assunzione dei pubblici servizi

    Indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche

    I consigli (comunali e provinciali) con popolazione superiore a 15000 abitanti sono

    presieduti da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta,cui sonoattribuiti autonomi poteri di convocazione e di direzione dei lavori e delle attivit

    del consiglio.

    Giunta comunale (o provinciale) Organo a competenza residuale. Collabora con il

    sindaco o con il presidente della provincia nellamministrazione,attua gli indirizzi

    generali del consiglio e svolge attivit propositiva e dimpulso nei confronti del

    Consiglio. Sindaco e presidente della provincia nominano il presidente della

    giunta,tra cui un vicesindaco e un vicepresidente.Adotta regolamenti sullordinamento degli uffici e dei serviz,nel rispetto dei criteri

    generali stabiliti dal consiglio.

    Art.53 co.23 L.388/2000 modificato dall art. 29 L.488/2001.

    Negli enti locali con popolazione inferiore ai 5000 abitanti il regolamento degli

    uffici e dei servizi prevede lattribuzione ai componenti dellorgano esecutivo della

    responsabilit degli uffici e dei servizi e il potere di adottare atti anche di natura

    tecnica gestionale.

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    Capacit giuridica:idoneit di un soggetto ad essere titolare di situazioni

    giuridiche.

    Capacit giuridica degli enti pubblici:lamministrazione ha una capacit giuridica

    in ordine ai poteri di diritto comune meno estesa di quella delle persone fisiche.

    Inoltre vi sono disposizioni che escludono la possibilit per alcuni enti di compiere

    talune attivit di diritto comune,ovvero di contrattare con soggetti diversi da quelli

    specificamente indicati dalla legge.

    Capacit di agire:idoneit a gestire le vicende delle situazioni giuridiche di cui il

    soggetto titolare,e che si acquista con il compimento del 18esimo anno det.

    Legittimazione ad agire:si riferisce a situazioni specifiche e

    concrete,effettivamente sussistenti,ed ai singoli rapporti.

    Potere:potenzialit astratta di tenere un certo comportamento ed espressione della

    capacit del soggetto. Il potere collocato al di fuori di un rapporto concreto e

    consente di produrre modificazioni delle situazioni.

    Non necessariamente il potere autoritativo e unilaterale.

    Provvedimenti:atti giuridici mediante i quali si concretizza la possibilit di tenere

    un certo comportamento produttivo di effetti giuridici.

    Vicende giuridiche:sono rappresentate dalla costituzione,modificazione,estinzione

    di situazioni giuridiche.

    Diritto soggettivo:situazione in cui la legge attribuisce al titolare la possibilit di

    realizzare il proprio interesse indipendentemente dalla soddisfazione dellinteresse

    pubblico curato dallamministrazione .

    Pu essere definito come la situazione giuridica di immunit dal potere.

    Norme di relazione:norme che attribuendo poteri,riconoscono interessi pubblici

    superiori a quelli privati.

    Dovere:vincolo giuridico a tenere un dato comportamento positivo o negativo

    Obbligo:vincolo del comportamento del soggetto in vista di uno specifico interesse

    di chi il titolare della situazione di vantaggio.

    Interesse pretensivo:la soddisfazione dellaspirazione del soggetto passa attraverso

    il comportamento attivo dellamministrazione.37

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    Interesse oppositivo:il soggetto vedr soddisfatta la propria pretesa quando la

    pubblica amministrazione non avr esercitato il potere.

    Norme di azione:disciplina che regolamenta lesercizio in concreto del

    potere,accanto a quella che lo attribuisce.

    Interesse legittimo:pretesa alla legittimit dellazione amministrativa.

    Situazione soggettiva di vantaggio,costituita dalla protezione giuridica di interessi

    finali che si attua non direttamente e autonomamente ma attraverso la protezione

    indissolubile ed immediata di un altro interesse del soggetto,meramente

    strumentale,alla legittimit dellatto amministrativo e soltanto nei limiti della

    realizzazione di tale interesse strumentale.

    Riferimenti allinteresse legittimo nella Costituzione:

    1. art. 24 C. accostato al diritto soggettivo,garantendone la tutela

    giurisdizionale2. art. 103 C. contemplato come oggetto principale della giurisdizione

    amministrativa3. art.113 C. La sua tutela sempre ammessa contro gli atti della pubblica

    amministrazione

    poteri di reazione:il loro esercizio si concretizza nei ricorsi amministrativi e nei

    ricorsi giurisdizionali,volti ad ottenere lannullamento dellatto amministrativo

    poteri di partecipazione al procedimento amministrativo:documenti e osservazioni

    che rappresentano il punto di vista del cittadino devono essere presi in

    considerazione dallamministrazione procedente.

    Potere di accedere a documenti amministrativi:art. 22 L. 241/1990 ammette la

    possibilit per i portatori di interessi giuridicamente rilevanti.

    Interessi procedimentali:hanno la caratteristica di attenere a fatti procedimentali

    Nota Bene:linteresse legittimo non sorge tutte le volte in cui un soggetto venga

    implicato dallesercizio di un potere,bens quando la soddisfazione del suo interesse

    dipende dallesercizio di un potere.

    Linteresse legittimo un interesse differenziato rispetto ad altri interessi e

    qualificato da una norma.

    Interessi diffusi:dal punto di vista soggettivo appartengono ad una pluralit disoggetti ;dal punto di vista oggettivo attengono a beni non suscettibili di fruizione

    differenziata (non frazionabilit del loro oggetto)38

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    Interessi collettivi:interessi che fanno capo ad un gruppo organizzato. Hanno il

    carattere della personalit e della differenziazione,necessario per qualificarli come

    legittimi e per le tutela davanti al giudice amministrativo.

    Associazioni in materia ambientale e di tutela del consumatore:

    art. 18 L. 349/1986 le associazioni in materia ambientale possono impugnare gli

    atti amministrativi.

    l. 281/1998 riconosce la legittimazione ad agire a tutela degli interessi collettivi a

    quelle iscritte in apposito elenco delle associazioni e degli utenti rappresentative a

    livello nazionale,presso il ministero dellindustria,del commercio e dellartigianato.

    Degradazione o affievolimento del diritto:vicenda di un diritto il quale,venendo a

    configgere con un potere,si trasforma in un interesse legittimo.

    Diritto in attesa di espansione:situazione in cui lesercizio di un diritto dipende

    dal comportamento dallamministrazione che consentirebbe la sua espansione.

    Facolt:possibilit di tenere un certo comportamento materiale. costituisce una

    delle forme di estrinsecazione del diritto e non produce modificazione giuridiche.

    Aspettativa:situazione in cui versa un soggetto nelle more del completamento della

    fattispecie sostitutiva di una situazione di vantaggio,diritto,potere.

    Principio di libera circolazione delle persone:implica labolizione delle

    discriminazioni tra i lavoratori degli Stati membri fondate sulla nazionalit. Una

    deroga alla libert di circolazione ammessa permotivi diordine

    pubblico,sicurezza pubblica e sanit pubblica.

    Art. 38 d. lgs 165/2001 disciplina gli impieghi presso la pubblica amministrazione.

    Libert di stabilimento (artt.43-48 trattato CE):comporta laccesso alle attivitnon salariate ed al loro esercizio,nonch la costituzione e la gestione di imprese alle

    medesime condizioni fissate dallordinamento del paese di stabilimento per i propri

    cittadini.

    Libera prestazione di servizi:il servizio ogni prestazione fornita dietro

    remunerazione da un cittadino di uno Stato membro a favore di una persona

    stabilita in uno Stato diverso (ma sempre dellUnione)

    Libert di concorrenza

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    Approvazione condizionata:annullamento con indicazione dei correttivi necessari

    per conseguire lapprovazione.

    Licenza:provvedimento che permette lo svolgimento di unattivit previa

    valutazione della sua corrispondenza ad interessi pubblici ,ovvero della sua

    convenienze in settori cui soprintende la P.A. con fini di coordinamento.

    Poteri concessori:poteri il cui esercizio determina effetti favorevoli per i privati.

    Concessione-contratto:convenzione bilaterale di diritto privato,per dare assetto a

    rapporti patrimoniali tra concessionario e concedente.

    La concessione detta traslativa quando il diritto preesiste in capo

    allamministrazione ,ed trasmesso al privato; costitutiva nei casi in cui il diritto

    attribuito totalmente nuovo.

    Concessione di opere pubbliche:la legislazione le equipara allappalto ,o

    comunque limita la discrezionalit dellamministrazione,per tutelare la concorrenza.

    Concessione di servizi pubblici:lamministrazione affida lo svolgimento a privati

    mediante un provvedimento concessorio per garantire alla collettivit alcune

    prestazioni ed attivit.

    Sovvenzioni:attribuiscono al destinatario vantaggi economici. Categoria

    disciplinata dallart.12 L.241/1990 (si riferisce sovvenzioni,contributi,sussidi edausili finanziari,e allattribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a

    persone ed enti pubblici e privati).

    Contributi:attengono ad attivit culturali o sportive.

    Sussidi:attribuzioni rientranti nella beneficenza generale.

    Poteri ablatori:incidono negativamente nella sfera giuridica del

    destinatario;impongono obblighi ovvero sottraggono situazioni favorevoli inprecedenza pertinenti al privato,attribuendole di norma allamministrazione.

    Il destinatario si presenta come titolare di interessi legittimi oppositivi.

    Leffetto ablatorio pu incidere su diritti reali,diritti personali o su obblighi a

    rilevanza patrimoniale.

    (espropriazioni,occupazioni,requisizioni,confische,sequestri)

    Espropriazione: provvedimento che ha leffetto di costituire un diritto di propriet

    o un altro diritto reale in capo ad un soggetto previa estinzione del diritto in capoad altri soggetti al fine di consentire la realizzazione di unopera pubblica e dietro il

    versamento di un indennizzo (art.42 co.3 Cost.)41

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    conseguenza di un comportamento assunto da un soggetto in violazione di una

    norma o di un provvedimento amministrativo.

    Sanzioni ripristinatorie:che colpiscono le res e mirano a reintegrare linteresse

    pubblico leso.

    Sanzioni afflittive:si rivolgono direttamente allautore dellillecito.

    Sanzioni disciplinari:si riferiscono ai soggetti che si trovano in un peculiare

    rapporto con lamministrazione. Ai dipendenti presso le pubbliche amministrazioni

    si applicano lart.2106 c.c. e art. 7 L.300/1970.Sono devolute al giudice ordinario

    tutte le controversie attinenti al loro rapporto di lavoro,comprese quelle riguardanti

    le sanzioni disciplinari.

    Sanzioni accessorie:consistono nella privazione o nella sospensione di facolt o

    diritti derivanti da provvedimenti della P.A.

    L. 689/1981 prevede una riserva di legge per lillecito amministrativo.Ai fini

    dellesistenza dellillecito si richiede il dolo o la colpa.

    Potere di ordinanza:esercitatile nelle situazioni di necessit e urgenza.La legge

    non predetermina in modo compiuto il contenuto della statuizione in cui il potere

    pu concretarsi.

    Il suo esercizio d luogo alla emanazione delle ordinanze di necessit e urgenza.

    Ordinanze con tingibili e urgenti del sindaco;ordinanze dellautorit di pubblica

    sicurezza.

    Poteri di pianificazione e di programmazione:la programmazione indica il complesso degli atti mediante i quali

    lamministrazione,individua le misure coordinate.La legge caratterizza i

    procedimenti di programmazione e di pianificazione sotto il profilo procedimentali

    (art.24 L.241/1990)

    vincolo amministrativo:la legge attribuisce alla P.A.di sottoporre alcuni beni

    immobili che presentano peculiari caratteristiche ambientali e urbanistiche a vincolo

    amministrativo.

    Efficacia dichiarativa:incide su una situazione giuridica preesistente rafforzandola

    ,specificandone il contenuto o affievolendola.

    Atti di certazione:producono certezze che valgono extra omnes. Sono tipici e

    nominati ed da ritenere che siano espressione di un potere certificativo che

    partecipa di molti caratteri di quella procedimentali.

    Certificato:documento tipico rilasciato da unamministrazione avente funzione di

    ricognizione,riproduzione e partecipazione a terzi di Stati,qualit personali e fatti43

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    Esempio:chiamata alle armi,bandi di concorso,ordinanze del ministero della

    pubblica amministrazione per la determinazione delle modalit di conferimento di

    incarichi e di supplenze e di trasferimento degli insegnanti,atti con cui si aggiornano

    i canoni di concessione di beni demaniali e patrimoniali dello Stato.

    Sono ricollegabili allo schema NORMA-POTERE-EFFETTO.Non sono

    caratterizzati dallastrattezza,in quanto la produzione delleffetto non necessit di

    ulteriore esercizio di poteri da parte di altro o medesimo soggetto pubblico.

    Autorizzazioni generali:L. 675/1996 in materia di autorizzazioni rilasciate dal

    garante per la protezione dei dati personali per intere categorie di titolari o di

    trattamenti.

    Decorso del tempo:produce la modificazione di una serie di diritti ed alla base

    degli istituti della prescrizione e della decadenza.

    Rinuncia:negozio avente effetto abdicativi cui pu seguire un effetto traslativo o

    estintivo.

    Il potere,intrasmissibile e imprescrittibile,non pu essere oggetto di un atto di

    rinunzia. Anche linteresse legittimo irrinunciabile. I diritti soggettivi invece

    normalmente sono rinunciabili.

    Lazione correlata a interesse legittimo rinunciabile.

    ESERCIZIO DEL POTERENorme di azione:norme che hanno ad oggetto lazione dellamministrazione e non

    lindividuazione di assetti intersoggettivi.

    Discrezionalit amministrativa:spazio di scelta che residua allorch la normativa

    di azione non predetermini in modo completo tutti i comportamenti

    dellamministrazione.

    Discrezionalit tecnica:possibilit di scelta che spetta allamministrazione allorch

    sia chiamata a qualificare fatti suscettibili di varia valutazione,e si riduce adunattivit di giudizio a contenuto scientifico.

    Lessenza della discrezionalit risiede nella ponderazione,comparativa dei vari

    interessi secondari in ordine allinteresse pubblico al fine di assumere la

    determinazione concreta.

    FONTI DEL DIRITTO

    Norme di relazione nella Costituzione:anche nella Costituzione possono essereindividuate norme direttamente attributive di poteri e di diritti.

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    individuazione dei responsabili del procedimento

    organizzazione delle circoscrizioni

    poteri,organizzazione e forme di pubblicit dei lavori delle commissioni

    costituite in seno al Consiglio

    N.B. :non sono fonti del diritto le circolari,gli atti che pongono le norme interne e laprassi.

    Principi enunciati dalla legge 241/1990

    Art. 1 lattivit amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed retta dai

    criteri di economicit,efficacia e di pubblicit.

    Leconomicit si traduce nellesigenza del non aggravamento del procedimento.

    Lefficacia il rapporto tra obiettivi prefissati e obiettivi conseguiti ed esprime la

    necessit che lamministrazione miri al perseguimento nel miglior modo possibiledelle finalit ad essa affidate.

    La pubblicit un carattere che costituisce conseguenza diretta della natura

    pubblica dellamministrazione .Necessaria preordinazione della sua attivit alla

    soddisfazione di interessi pubblici e richiede la trasparenza dellamministrazione

    stessa.

    Applicazione concreta del principio di pubblicit costituita dal diritto di accesso ai

    documenti amministrativi. Si rapportano alla pubblicit anche gli istituti della

    partecipazione al procedimento amministrativo e della motivazion

    provvedimento.

    Un ulteriore principio ricavabile dallal. 241 quello dellazione in

    provvedimentale:ai sensi dellart. 2lamministrazione deve concludere

    procedimento mediante ladozione di un provvedimento espresso.

    Fasi del procedimento:

    fase preparatoria

    fase decisoria

    fase integrativa dellefficacia

    Tra i due estremi del procedimento trovano posto gli atti endoprocedimentale

    (generano limpulso alla progressione del procedimento,e contribuisc

    condizionare in vario modo la scelta discrezionale finale,ovvero la produzione

    delleffetto sul piano dellordinamento generale).

    Lillegittimit di uno degli atti del procedimento determina in v

    lillegittimit del provvedimento finale.

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    Dovere di concludere il procedimento

    Art. 2 L.241/1990 entro il termine stabilito il procedimento deve essere concluso.

    Il procedimento si conclude con lemanazione dellultimo atto della serie

    procedimentale,che non necessariamente coincide con il provvedimento. esempio:atti

    controllo o accettazione dellinteressato,che seguono lemanazione del provvedimento.

    Il legislatore chiarisce che la P.A. ha il dovere di concludere il procedimento,mediante

    ladozione di un provvedimento espresso.il termine si intende rispettato quando entro 3

    giorni emani il provvedimento finale.

    Se li termine decorre inutilmente senza che lamministrazione abbia emanato, il cittadi

    ha a disposizione una serie di rimedi giuridici .il ritardo pu causare una responsabilit

    dellamministrazione per la lesione di interessi meritevoli di tutela.

    Silenzio inadempimento:si forma quando lamministrazione non ha emanato latto ne

    termine prefissato,in una situazione in cui lordinamento non attribuisce a questo

    comportamento nessun effetto giuridico,equivalente al rilascio di un provvedimento

    positivo o di un diniego.

    Talora lordinamento riconosce poteri sostitutivi in capo ad amministrazioni diverse d

    quelle competenti a provvedere che siano rimaste inerti.

    Illecito disciplinare:il ritardo nellemanazione dellatto amministrativo pu integrare

    unipotesi di illecito disciplinare a carico del dipendente. Lordinamento prevede altre

    la responsabilit civile a carico dellagente. Il privato pu chiedere il risarcimento deidanni conseguenti allomissione o al ritardo nel compimento di atti o di operazioni cui

    limpiegato sia tenuto per legge o per regolamento. Linteressato,quando siano trascors

    60 giorni dalla data di presentazione dellistanza ,deve notificare una diffida

    allamministrazione e allimpiegato,a mezzo di ufficiale giudiziario;decorsi inutilment

    30 giorni dalla diffida,egli pu proporre lazione volta al risarcimento del danno.

    328 c.p. (modificato dalla L.86/1990) il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico

    servizio ,che,entro 30 giorni dalla richiesta redatta in forma scritta da chi vi abbiainteresse, non compie latto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del

    ritardo, punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino ad 1032 euro.

    Mancato coordinamento tra lart.329 c.p. e la L.241/1990

    Perch si integri il reato sufficiente linerzia nel compiere un atto,che non

    necessariamente il provvedimento finale (richiedendosi il requisito del dolo).

    Principio tempus regit actum Ogni atto deve essere disciplinato dalla normativa vigeal momento in cui essa posta in essere.il principio vale anche per il provvedimento

    finale,cos,nellipotesi in cui la sua emanazione richieda,ai sensi della normativa52

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    Provvedimento:atto con cui si chiude il procedimento amministrativo ( emanato

    dallorgano competente). Soltanto il provvedimento dotato di effetti sul piano

    dellordinamento generale.

    Comunque lamministrazione pone anche in essere comportamenti giuridicamente

    rilevanti che non sono atti amministrativi in senso proprio (operazioni materiali e

    misure di partecipazione)

    Interpretazione del provvedimento giuridica qualificazione del provvedimento

    stesso,del suo contenuto e dei suoi effetti. Latto di norma composto da una

    intestazione (indica lautorit emanante),da un preambolo (in cui sono enunciate le

    circostanze di fatto e quelle di diritto),dalla motivazione (ragioni giuridiche e

    presupposti di fatto del provvedere)e dal dispositivo (rappresenta la parte precettiva

    del provvedimento e contiene la concreta statuizione)

    Agli atti amministrativi si applicano alcune delle norme del codice civile per

    linterpretazione del contratto:

    art. 1362 c.c. rilevanza dellintenzione del soggetto e comportamento complessivo

    art.1363 c.c. le clausole si interpretano luna per mezzo delle altre

    art. 1364 c.c. latto non si riferisce che agli oggetti suoi propri

    art.1367 c.c. le disposizioni devono interpretarsi nel senso in cui possono avere

    qualche effetto.

    Art.1366 c.c. il contratto si deve interpretare secondo buona fede.

    Non possibile linterpretazione autentica vincolante per i terzi da parte

    dellamministrazione autrice dellatto (riconosciuta solo al legislatore).

    Componente fondamentale del procedimento la volont intesa come volont

    procedimentale.

    Autoritativit:connotazione del potere rivolto alla cura dei pubblici interessi e

    preordinato alla produzione di effetti giuridici in capo ai terzi,propria di ogni

    provvedimento amministrativo con cui tale potere si esercita,indipendentemente dallanatura favorevole o sfavorevole degli effetti.

    Unilateralit,tipicit e nominativit del potere

    Il provvedimento sempre caratterizzato dal perseguimento unilaterale di interessi

    pubblici e dalla produzione unilaterale di vicende giuridiche sul piano

    dellordinamento generale in ordine a situazioni giuridiche dei privati.

    Tipicit del provvedimento amministrativo:diretta espressione del principio dilegalit, in primo luogo correlata agli effetti di modificazione delle situazioni

    giuridiche soggettive di terzi.56

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    Principio di nominativit:la P.A. per conseguire effetti tipici pu ricorrere soltanto

    agli schemi individuati in generale dalla legge.

    La distinzione tra nominativit e tipicit si percepisce se si pensi alle ordinanze di

    necessit e urgenza,atti nominati,ma i cui effetti non sono compiutamente definiti dalla

    legge.

    Lordinamento generale appresta 2 tipi di vicende giuridiche che possono essere

    prodotte dallamministrazione,la predeterminazione degli elementi del potere che pu

    essere esercitato per conseguire quegli effetti.

    Elementi essenziali del provvedimento e clausole accessorie

    Elementi la cui assenza impedisce al provvedimento di venire in vita,e che

    costituiscono i limiti del potere attribuito allamministrazione il cui provvedimento

    espressione.

    Soggetto:il potere conferito ad un soggetto pubblico,dotato di personalit

    giuridica.La violazione della norma relativa ai limiti soggettivi del potere determina la

    nullit del provvedimento. Lo svolgimento da parte di unautorit di una potest

    spettante ad altro ente d luogo ad un atto che non produce effetti straripamento del

    potere o incompetenza assoluta)

    Contenuto del provvedimento

    Il potere consiste nella possibilit di produrre una determinata vicendagiuridica:contenuto dispositivo del potere.La dottrina distingue tra contenuto:

    Necessario

    Accidentale

    Implicito o naturale

    Linsieme delle disposizioni,dette anche clausole accessorie,che la volont

    dellamministrazione pu produrre nellatto,in aggiunta a quelle di contenuto

    necessario,costituisce il contenuto eventuale o accidentale dellatto

    (condizione,termine,modo)

    Sono apponibili ai provvedimenti le condizioni sempre che lamministrazione

    disponga di discrezionalit.

    Termine:spesso la limitazione temporale allefficacia di un atto deriva direttamente

    dalla legge.

    Modo: proprio solo degli atti di liberalit.

    Oggetto del provvedimento

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    termine passivo della vicenda che verr a prodursi in seguito allazione

    amministrativa:deve essere possibile,lecito,determinato e determinabile. loggetto pu

    essere il bene,la situazione giuridica o lattivit destinati a subire effetti giuridici.

    Il potere e il corrispondente provvedimento sono caratterizzati dalla preordinazione all

    cura dellinteresse pubblico che risultato vincente nel giudizio di bilanciamento tra

    valori diversi,risolto dalla norma di relazione (finalit o causa del potere).

    La legge attributiva del potere pu inoltre prevedere che latto debba rivestire una certa

    forma a pena di nullit (di norma si tratta della forma scritta)

    Difformit del provvedimento dal paradigma normativo :nullit e illiceit del

    provvedimento amministrativo

    Le conseguenze che lordinamento prevede con riferimento ai casi in cui il

    provvedimento sia difforme dal paradigma normativo variano a seconda del tipo di

    norma non rispettata.:

    Il provvedimento emanato in violazione delle norme attributive del potere

    nullo.

    Nel caso del mancato rispetto di una norma attributiva del potere in concreto,il

    provvedimento va qualificato come illecito.

    Ove sia difforme dalle norme di azione che disciplinano lesercizio del potere

    va qualificato come annullabile

    La dottrina amministrativa riconduce nullit,illiceit e annullabilit nellambito della

    categoria dellinvalidit,consistente nella difformit dellatto dalla normativa che lo

    disciplina. Il regime giuridico della nullit ripreso da quello codicistico:assenza di

    effetti,insanabilit,rilevabilit dufficio,e possibilit di conversione dellatto in

    qualsiasi tempo.

    Secondo la giurisprudenza,il criterio di discriminazione tra la giurisdizione del giudice

    amministrativo e quella del giudice ordinario si fonda sulla contrapposizione tra

    cattivo esercizio del potere e carenza di potere. Il potere non esiste e leffetto non si

    produce quando lamministrazione agisce violando una norma attributiva del potere.

    Lillegittimit del provvedimento amministrativo

    Latto emanato nel rispetto delle norme attributiva del potere ma in difformit di quelle

    di azione affetto da illegittimit ed sottoposto al regime dellannullabilit.

    Produce effetti perch le norme che riconoscono la possibilit di produrre effetti sono

    state rispettate;questi effetti sono precari,nel senso che lordinamento prevede

    strumenti giurisdizionali per eliminarli. Latto illegittimo inoltre annullabile da part

    della stessa amministrazione in via di autotutela,ovvero in sede di controllo o di

    decisione di ricorsi amministrativi;pu essere disapplicato dal giudice ordinario che

    incidentalmente sia chiamato a verificarne la legittimit al fine di decidere una

    58

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    controversia che attiene alla lesione di diritti soggettivi. Il provvedimento legittimo pu

    essere convalidato.

    Tipi di illegittimit (4 tipi)

    1. illegittimit originaria:Lillegittimit si determina con riferimento alla

    normativa in vigore al momento della perfezione dellatto.

    2. illegittimit sopravvenutaLa normativa sopravvenuta successivamente

    allemanazione del provvedimento in generale non incide sulla validit dello

    stesso. Il mutato quadro normativo pu aprire la via alladozione di

    provvedimenti di riesame.

    3. illegittimit derivata:lipotesi di annullamento dellatto che costituisce il

    presupposto di altro atto d luogo ad un caso di illegittimit derivata.E

    incerto se lannullamento dellatto presupposto travolga automaticamente gli

    atti successivi. Dallillegittimit caducante si distingue lillegittimit

    meramente invalidante dellatto successivo,che deve essere impugnato o

    annullato autonomamente.

    4. illegittimit parziale:si riscontra quando solo una parte del contenuto sia

    illegittimo ,sicch soltanto essa sar oggetto di annullamento,salvo che

    eliminandola non sia pi possibile configurare come tale latto

    amministrativo;la restante parte resta in vigore,determinando un cambiamento

    del contenuto originario dellatto.

    Vizi di legittimit del provvedimento amministrativoI vizi di legittimit degli atti amministrativi sono :

    1. incompetenza

    2. violazione di legge

    3. eccesso di potere

    lanalisi dei vizi va condotta tenendo conto che essi conseguono alla violazione delle

    norme di azione,cio delle disposizioni che attengono alle modalit di esercizio di un

    potere..

    incompetenza:vizio che consegue alla violazione della norma di azione che definisce

    la competenza dellorgano,e cio il quantum di funzioni spettante allorgano stesso.

    Incompetenza assoluta:violazione di una norma attinente allelemento soggettivo ma

    che sia norma di relazione.

    Incompetenza relativa:consegue alla violazione di norme di azione (latto sar nullo

    per carenza di potere).

    Tipi di incompetenza:

    lincompetenza pu aversi per:59

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    meritano un cenno particolare i vizi della motivazione e la violazione delle circolari e

    delle norme interne.

    Ricorre eccesso di potere allorch la motivazione sia:

    insufficiente

    incongrua (d peso indebito ad alcuni profili)

    contraddittoria apodittica

    dubbiosa

    illogica

    perplessa

    in tali ipotesi si parla di difetto di motivazione.

    Lassenza di motivazione (altrimenti detta carenza di motivazione) oggi d luogo al

    vizio di violazione di legge,atteso che la motivazione obbligatoria.

    Costituiscono eccesso di potere anche le violazione i di circolari ,di ordini e diistruzioni di servizio e il mancato rispetto della prassi amministrativa.

    Circolare:atto non avente carattere normativo,mediante la quale lamministrazione

    fornisce indicazioni in via generale e astratta in ordine alle modalit con cui dovranno

    comportarsi in futuro i propri dipendenti e i propri uffici.

    Prassi amministrativa:comportamento costantemente tenuto da unamministrazione

    nellesercizio di un potere. Non si tratta di una fonte del diritto:tale qualifica spetta allacon