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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Pilz Italia, azienda a caratte-re fortemente innovativo

nel settore dell’automazione industriale, è nata nel 1993 quale filiale commerciale di Pilz GmbH & Co: seguendo il modello organizzativo della capogruppo in cui la dina-mica aziendale incoraggia l’apertura mentale e la cre-scita individuale di ogni pro-prio dipendente, condizione indispensabile per mantenere la promessa di realizzare qual-siasi progetto di automazione in modo semplice, rapido ed intuitivo. È proprio nel settore della si-curezza che quanto detto è indispensabile. Infatti le nor-mative sono in costante evolu-zione e non a caso il trend di riferimento tecnologico su cui Pilz sta puntando oggi è pro-prio lo sviluppo di soluzioni di controllo per automatizzare in sicurezza macchine e impian-ti. Tutto passa dallo sviluppo di piattaforme hardware e software “scalabili” secondo le diverse esigenze applicative, tenendo sempre presente che la scelta delle tecnologie deve

essere guidata da criteri quali semplicità d’uso, flessibilità, portabilità, ma soprattutto autodiagnostica preventiva e auto-adattamento. “Come ogni filiale Pilz, anche la nostra - spiega l’ammini-stratore delegato Luca Bogo - si fonda su due unità di bu-siness, una ‘service’ e l’altra di fornitura di prodotti e siste-mi: entrambe sono accomu-nate dalla grande attenzione all’aspetto dei servizi”.L’idea di assistere il cliente con una vera e propria attività di consulenza è nata sul campo, e si è via via fortificata con la ne-cessità sempre più impellente, specie in tempi di congiuntu-ra, di far capire che la sicurezza non è un fastidioso e dispen-dioso obbligo di legge da ri-spettare, ma un vero e proprio investimento anche in termini di maggiore produttività, e dunque anche di guadagno: “Partecipando direttamente a comitati tecnici internazionali di settore, restando a contatto quotidiano con la clientela, dieci anni fa – ricorda Bogo – ci siamo chiesti se l’esperienza

maturata poteva tradursi in una strutturata attività di con-sulenza e formazione vera e propria”. Consulenza prima di tutto normativa e poi tecnica: “Iniziamo la formazione met-tendo a conoscenza il cliente delle norme cui deve sottosta-

re. Norme – specifica l’ammi-nistratore delegato– che sono sempre di più a carattere ver-ticale: ogni settore ha norme specifiche, che però sono ac-comunate da norme trasver-sali sulla sicurezza funzionale, oggi in fortissima evoluzione.

Il passaggio successivo è la individuazione delle zone di pericolo della macchina e la verifica che sia sviluppata se-condo le norme. Nella terza fase tecnici Pilz e cliente in-sieme trovano le soluzioni alle situazioni di pericolo.

C’è poi un’ulteriore attività di consulenza tecnica che ha lo scopo di affiancare al cliente il progettista dell’automazio-ne con l’obiettivo di dare una soluzione pratica ai proble-mi e quindi l’ultima attività che chiude l’anello cioè la

validazione di quanto fatto, software, schemi elettrici e parti elettroniche. L’insieme di queste azioni, insieme al manuale d’uso e il fascicolo tecnico, tra i primi ad essere esaminati dagli ispettori Inail o Asl durante le loro verifiche, porta alla marcatura CE della macchina”. Anche la divisione prodotti e sistemi si muove con la medesima sensibilità. “Prima di tutto cerchiamo di capire la ragione per cui il cliente vende le sue macchine – aggiunge Bogo – se punta di più sulla economicità piut-tosto che sulla produttività o sulla flessibilità. In tutti i casi siamo in grado di dimostrargli con esempi concreti, numeri alla mano, come una adeguata messa in sicurezza della mac-china possa tradursi in una maggiore redditività, perché una adeguata evoluzione tec-nologica rende la macchina più produttiva e performante”. Se la struttura servizi Pilz è estremamente competente ed aggiornata sulla parte nor-mativa, quella tecnica, invece lo è sulle tecnologie di auto-mazione sicura: “Quando la nostra forza vendita si reca dal cliente, ma questo è solo un esempio – conclude Bogo – cerca di raccogliere i dati su eventuali infortuni pregressi che ci sono stati. Nell’analisi che segue se ne tiene conto

e facilmente si dimostra che attraverso una soluzione di automazione sicura quello che apparentemente è considerato un aggravio di costi, in realtà diventa un vero e proprio in-vestimento che si ammortizza al più tardi in 2 o 3 anni. Dif-ficilmente si riesce a calcolare quanto un infortunio va a pe-sare sulla economia aziendale, ad esempio vanno considerate condizioni in cui il lavoratore che sostituisce l’infortunato è meno produttivo avendo meno esperienza non cono-scendo la macchina o aven-do qualche timore sapendo dell’infortunio, senza dimenti-care il danno di immagine che ne deriva quando la notizia di un incidente piomba sulle pagine dei giornali. Solo due costi che sono difficilmente valutabili.”

La sicurezza è un investimento anche in termini produttivi

Funzionalità e sicurezza insieme Pilz Italia progetta sul campo e assiste i clienti anche sul fronte delle procedure

Le “facce” dell’automazione

Misumi Group Inc. è una grande realtà multina-

zionale nata nel 1963 a Tokio, che produce e distribuisce componenti meccanici per l’automazione industriale. La filiale europea, Misu-mi Europa GmbH, ha sede in Germania. Oggi Misu-mi fornisce più di 70.000 clienti in tutto il mondo con componenti meccanici per l’automazione industriale, la costruzione di macchine speciali, e lo stampaggio con punzonatura o a iniezione. I prodotti Misumi trovano applicazione in diversi rami dell’industria: automobili-stica, elettrica ed elettronica, dei semiconduttori, della tec-nologia medica e dell’imbal-laggio.Come spiega Simone Anni-balli, responsabile vendite Italia di Misumi, tra i punti di forza di Misumi ci sono “L’ampia gamma di prodotti, ben un milione nel catalogo 2011-2012, l’elevata quali-tà, la vendita diretta tramite catalogo ed e-commerce, la totale trasparenza su prezzi, sconti e tempi di consegna,

l’assenza di un minimo or-dinabile o fatturabile, e so-prattutto la gestione dell’in-tero processo di produzione, distribuzione e vendita, per avere il pieno controllo su qualità, tempi e costi”.Come responsabile vendite Italia, Anniballi concentra poi l’attenzione sul mercato nostrano: “L’ufficio di rap-presentanza Misumi di Mila-

no viene inaugurato nel 2010. Nel mercato italiano siamo in contatto diretto con i clienti, produttori e utilizzatori di macchine automatiche, attra-verso il nostro catalogo, il si-to di e-commerce e la nostra forza vendita. Non utilizzia-mo intermediari, e ci pren-diamo cura di tutti i clienti, indipendentemente dal fat-turato. Questo ci porta a rice-

vere ordini numerosi, ma di piccola entità: perciò abbia-mo adottato una politica di totale trasparenza, indicando sul catalogo e sul sito Inter-net prezzi, sconti e tempi di consegna di tutti i prodotti. Una scelta molto apprezzata, perché consente ai clienti di risparmiare tempo”.“Misumi vede nel mercato italiano”, prosegue Anniballi, “un altissimo potenziale. E riconosce che in Italia il con-tatto umano è fondamentale. Per questo la forza vendita italiana è la più numerosa tra gli stati europei, e Misumi ha aperto l’ufficio di rappre-sentanza a Milano, il primo in Europa dopo il nostro quartier generale di Franco-forte. In Italia il sistema di produzione e distribuzione di Misumi è stato calibrato sulle esigenze delle pmi che costruiscono macchine auto-matiche ‘su misura’, realizzate secondo specifiche del clien-te, spesso in un singolo esem-plare. Clienti simili sono po-co appetibili per molti nostri concorrenti, mentre sono target ideale per il nostro

catalogo, dove possono tro-vare un milione di articoli da un’unica fonte, tutti acquista-bili a partire da 1 pezzo e con consegne attorno agli 8 gior-ni. La soddisfazione maggio-re è arrivata quando alcune grandi aziende del Nord-Est o della Packaging Valley ci hanno inserito tra i fornitori qualificati, ma anche quando piccole aziende in start-up hanno realizzato le proprie macchine utilizzando unica-mente componenti Misumi”.In tempi di crisi le strategie Misumi si sono dimostra-te particolarmente efficaci: “Quando anche i produttori di macchine ‘di serie’ posso-no essere costretti a perso-nalizzare i prodotti per non lasciarsi scappare le poche occasioni di business, ciò incrementa il numero di

clienti Misumi. Uno dei pi-lastri della nostra filosofia è l’affidabilità dei tempi di consegna: abbiamo cercato di conservare la nostra capacità produttiva anche quando gli ordinativi sono crollati. Una scelta coraggiosa e costosa, che però ci ha permesso di brillare per rapidità ai primi segni di ripresa”.In conclusione, Annibaldi accenna ad alcuni settori tar-get di Misumi: “Siamo forni-tori di tutte le principali case automobilistiche tedesche e asiatiche, di importanti aziende elettroniche giappo-nesi, e di produttori di di-spositivi medicali: settore in cui la qualità dei componenti è di estrema importanza, e grazie a questo il numero di clienti Misumi è in costante aumento”.

L’ufficio di rappresentanza italiano di Misumi è in piaz-zale Biancamano a Milano. Il quartier gene-rale in Europa è a Francoforte, in Germania

La produzione Misumi risponde alle necessità di tutti i settori industriali

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Il nuovo catalogo conta un milione di prodottiDal 1963 produzione e distribuzione di parti per ogni settore produttivo

■■■ MISUMI GROUP / Componenti meccanici dal settore medicale all’automotive