UN LUOGO CAROLa giornata è molto lunga, e stanca;
e subito inizia il mio lavoro. Mezzodì si fa, ma poco riposo e subito rinizia il mio lavoro,
si fa sera; ed ecco che torno nel mio reo luogo.
IL MALE DI VIVEREL’uggioso suono dell’upupa lontana le oscure luci del vespero invernale,
la durezza della cruda natura e alla fine quel lugubre piacere
di pensare a quel sonno che con aspra durezza
perviene, impossibile da raggirare.
L’INCONTROPrima si sentì un suono poi un rumore più forte
infine un miagolio;Ed eccolo inaspettato arriva
con il suo manto di arancia e vaniglia con i cerulei suoi occhi
E poi se ne va, ancora, inaspettatamente …
SINESTESIAIn me sono le immagini
profumate, il piccante rosso, i dolci “pio pio”,
la ruvida erba di quel campo di cui ancora ricordo il ruvido sapore
delle castagne, dello spinoso miele delle api
che producono un suono acerbo …
E poi i colori prima bruni e poi biondi
di quel cielo in continuo movimento …
Rossella AcamporaUN INCONTRO CHE TI HA SCONVOLTO LA
VITARiuscii a scorgere i loro volti per poco
Volti dolci, con lineamenti delicatiI loro occhi brillavano di luce propria,
che ti penetrava dentro,e non usciva più.
La loro voce, un suono mai sentitoRaro
Capace di farti calmare in qualunque momentoSfiorai le loro mani, delicate e morbide,
candida ovattasogno meraviglioso…
Poi quel secondo passò….Rimasi con lo sguardo perso nel vuoto,
Mi voltai indietro e vidiIl volto di mille persone, il loro non c’era più…
Svaniti nel nulla, lì tra la folla…Rimasi col loro meraviglioso ricordo.
Francesca Carnevale
IL MALE DI VIVERE Il tuo volto piangente
regna l'oceano del mio dolore.Il buio non nasconde il mio egoismo.
La luce non illumina il mio amore.
L'oceano è in tempestae tu sicura domini ogni goccia
mia ennesima lacrima.
Le onde ti portano lontano da meverso un mondo di rabbia.
Non ascoltarlo,ascolta il tuo cuore.
Guardami negli occhie abbi il coraggio di dire
che mi odi davvero
che fermeresti il mio battito davveroche mi hai dimenticata davvero.
Ero io che riuscivo a farti vivere,quando invece volevi morire.
Ero io quell'angeloe vorrei poter esserlo ancorama le mie ali sono scomparse
nel momento in cui ho perso te.
PER TE, MAMMAAccarezzano le tue maniDelicate le mie lacrime
Codarde.
Mi stringono le tue bracciaForti non come le mie.
Mi baciano le tue labbraDolci.
Mi dicono sorridi.Mi chiedono sorridi.Mi implorano sorridi.
FREDDO SCURO Tra di noi è giunto un respiro
Nero, silenzioso e terrificante.Crea un ruvido profumo,
mi gela il sangue.Nei tuoi occhi gridantiVedo un freddo scuro
Che dice “Non c’è più tempo per noi”.
UN INCONTRO Il tuo sorriso illuminò il mondo
Raggiante, orgoglioso e maestosoTu timidamente mi osservavi
Io nascondevo le mie insicurezze.
Ma poi la tempesta ci allontanòSpense il tuo sorriso e ci divise.Un cuore d’acciaio parlò per te
Mi sussurrò che il sogno era finito.Alessia Colarullo
INVERNOArriva il freddo pungente
Si riscalda la pioggiaPronta a lanciarsi giù.
Il cielo si chiudeCome un riccio d’inverno,
i duri suoni,un pianto silenzioso,
ci avvolge un ruvido velo.Riccardo Colaruotolo
TRISTEZZA
Un dolce odore mi invadevaGuardavo fuori un caldo morbido
Che mi accarezzava l’anima.Aspettavo invano
Il tenero profumo del vento.
IL MALE DI VIVEREMi sentivo male,
buio dentro; angoscia mi assalivaero solo e malinconico
il cuore bruciava,crollavo dentro.
DOLOREMi sentivo solo,
in quel tratto di strada.Ero spaventato;
un’ombra si avvicinavaed io…
avevo sempre più paura
MARESeduto sulla spiaggia
sorseggiavo caffèpensavo a quantoè strana la vita.
Sentivo l’acqua gelidae pungente che si avvicinavaad un palmo dal mio piede.
Cercavo di guardare in fondo,più in fondo che potevo,
ma non riuscivo a scorgerela mia verità.
Giampiero Conte
SCILa Libertà che provi su quelle tavoleQuando scivoli giù ad alta velocità
E' come volar su quelle nuvole bianchedove nessuno può venire a disturbarti
dove la pace regna da sovrana.
SEI UN URAGANOSei l'uragano del mio cuoresei arrivato e hai bussato
ti ho risposto e ti ho cacciatoma invano con tre ho parlatopoiché tu non mi hai ascoltato
Le mura a terra hai buttatoall'interno trionfante sei entrato
Le nuove mura impenetrabili sonoe tu, mio dolce amore
sei l'unico abitante del mio cuore.
NONNINA MIA NON LASCIARMILa tua assenza fa scendere una nube
scura sulla nostra casaLa tua assenza fa scendere un alone
nero sui nostri voltiLa tua assenza fa uscire piccole gocce d’acqua dai nostri occhi
La presenza di te in un sognoFa disperare i nostri cuori
La visione di te sdraiata in quel lettoCon quei due macchinari ai lati
Ci fa perdere le speranzeRIMANI QUI CON NOI!
UN LUOGO CAROCaro, freddo e bianco luogo doveTu Custode dei momenti più belli
dal tetto in legno e dai muri in pietraregni, rappresentando il caldo,
dopo ore di sci sfrenato.
PERSONALITA’Quell’animo superbo e orgoglioso è
È parte di quell’anima che a tutti mostriÈ quell’animo dietro cui ti nascondi
Solo chi ti conosce sa cheIl tuo animo dolce e pazzo sarà
Con chi ti capirà e amerà.
INVERNOIl furioso vento freddoLa dolce neve bianca
L’odiosa pioggia bagnataIl supergiubbotto blu caldo come un fornoIl piumone caldo dopo una giornata al gelo
Quanto sei bello inverno!
TI HO INCONTRATO TRA IL VERDEDolce vento tra i capelliCalda giornata d’Aprile
Alberi verdeggianti intornoGabbia gigante a destra Tribune grigie a sinistra
Pista di lancio sotto i piedi
Arrivi tu, Maglia BiancaCi presentano l’un l’altroCi guardiamo negli occhi
È GUERRA!Loredana Crolla
PIOGGIASegno malinconicoTristezza invernale
Bagna i miei pensieriChe verranno stesi
In primavera
IL MALE DI VIVERESeduto sul mio letto
Delle lacrime sfiorano il mio Viso, la mia anima
Viene risucchiata in un buco neroLa mia mente ormai non è più
Quella di prima
UN INCONTROQuegli occhi azzurri che ti catturano
Quello sguardo taglienteQuei lucenti capelli
Che nell’oscura notteIlluminano le vie che percorri
Che percorri invanoO bellissima creatura
SINESTESIESiede su un manto erboso
L’uomo, ascolta il camminareDi un millepiedi, odora
Il profumo verde dell’erbaSente il gorgoglio di un rivoL’ululato ruvido di in lupo
E l’odore ghiacciato di un fioreChe sboccia all’innalzarsi del sole.
Nicolò Galasso
L’AUTUNNO L’autunno è malinconia
L’autunno è ritornare tra i banchi L’autunno è il vento in faccia L’autunno è guardare in alto,
e vedere il cielo oscurato L’autunno è affacciarsi alla finestra
e guardare le foglie che lentamente cadono dagli alberi
per andare dove porta il vento.
SOLE LUNA Il sole del giorno,
lucente illumina la bellezza del mondo
la luna della notte cala nel buio pesto
ma dal quale io esco con le costole rotte
perché sono distrutto dalla cruda paura.
DOLOREHo sbagliato, ho peccato,
ma adesso mi manchi, il tuo abbandono mi strazia in corpo
come se fossi quasi morto e i miei occhi stanchi ti implorano di tornar
MALE DI VIVERE
Mi sveglio Apro la finestra
piove, una lacrima scivola sulla guancia
cerco in me un po’ di audacia, ma non ce la faccio
non vivo senza il tuo abbraccio sono solo disperso
come un bimbo nel deserto.
LA TUA CARATTERISTICA PERSONALETi guardo,
noto subito nel tuo volto lucente una lacrima pendente,
pende dai tuo occhi belli ma sciocchi,
celesti come il cielo e rossi come il sole mi fanno rilassare
e smetto di pensare..
Angelo Giorno
QUANDO TI INCONTRAIEra per strada quando per la prima volta
vidi quel ragazzo,incontrai il suo sguardo
come due stelle che brillavano,nell'oscurità,rapì il mio cuore.
Era per strada quando per la prima volta vidi quel ragazzo,
ascoltai la sua voce,rimasi incantata da quella melodia.
Era per strada quando per la prima volta vidi quel ragazzo,
il suo sorriso illuminò i miei occhi,non sapevo chi fosse,né dove andasse,
sparì nel buio,rimasi a fissare quel vuoto,sapevo che ci saremo rincontrati.
Maria Rosa Giugliano
DOLOREIl dolore nelle macerie Dalle macerie uscivano Corpi morti e malconci
E lontano animi sconvolti Imploravano quella Catastrofe di non
inghiottire i loro cari Coloro che di speranza vivevano
Ma giorno dopo giorno, passavano settimane
E quella speranza veniva Inghiottita Assieme alle macerie.
UN INCONTROMacchine case colori telefoni persone Poi… poi nulla. Solo tu, accecavi il mio
Sguardo ,riempivi il mio cuore. Con i tuoi bruni capelli sciolti, sotto quel
largo cappello, che cadevano sull’ estivo vestito, dove apparivano le nude gambe che sembravano danzare
tra la folla.
IL VENTO Veniva il vento con una forza immensa che
Scaglia, muove, sposta tutto quello che incontra. Dall’animo freddo e oscuro che il passare
del tempo rende caldo e piacevole.
IL VOLTO Dalle stupende labbra parole lasciava cadere Lasciava cadere lacrime dai maestosi occhi
Che il volto sfiguravano E i dolci capelli nascondevano Dal dolore dal dolore atroce Della perdita di un genitor
Filippo Ionta
AMICA MIACara amica,parlo di teperché beh
senza tenon sarei
me!parlo di teperché tu
sei quel perchéche c'è sempre stato
parlo di teperché è
come parlaredi me
parlo di teperché nonpotrei farne
a menoparlo di teperche misei semprestata vicinoparlo di teperche conte e grazie
a te
la mia vitaha quel perché
in più!
DOLOREA volte penso
Che vivere non sia Una gran bella cosaTroppo dolore c'èIn questo mondo E a vederlo girare
Come non dovrebbeFa male
A volte penso Che sarebbe tutto migliore
Se il mondonel girare provocasse
Meno dolore
L’OCEANODistesa immensa
Di quello che vorrei essereImmensa distesa
Di quello che vorrei diventareLimpida e pura
Come l’acqua dell’oceanoDistesa immensa di quello
Che cerco di essereImmensa distesa di quello
Che fingo di essereLimpida e pura
Come l’acqua dell’oceanoDistesa immensa di quelloChe cerco nelle persone
Immensa distesa di quelloChe vorrei fosse la gente
Limpida e puraCome l’acqua dell’oceano.
ZUCCHEROTu dolce rimedio di ogni maleTu sorriso della mia tristezza
Tu zucchero della mia vitaLa mia vita
Suonerebbero diverse queste paroleSe pronunciandole non fossi certa che
Tu ne fai parteSe non avessi
In menteIl tuo sorriso e
Il mio quando sonoCon te
Se non fossi persa nelPensiero di
NoiDi te
Zucchero dellaMia vita.
SplendeviNegli occhi miei
Come il sole caldoChe l’estate riscalda
Il cieloIlluminavi
Gli occhi mieiCome una luceDi quelle che ti
Indicano la strada,di quelle che ti dicono
dove andare.Ora non c’è più nulla
Negli occhi miei il buioL’oscurità
Non so dove andareMi sento vuota
Senza di te.
UN LUOGO CAROÈ da tanto tempo che mancavo da qui
Non lo ricordavo più cosìEra molto più semplice da piccoli venire qui
Ora invece non è più così
Non ho più tempo per star da sola
INVERNOL’inverno è arrivato
Il freddo assiduoPesante
Il vento fastidiosoViolento
La neve freddaLeggera
Accompagnano i mieiLunghiNoiosi
Giorni invernali.Chiara Mancaniello
LIBERTA’Camminare a piedi nudi sull’erba
BagnataE lasciarsi trascinare dalla forza
Del ventoEnergica, ruvida e superba
Volare sulle ali della scienzaMolto più in alto di aquile e gabbiani
Difendere la propria innocenzaDire no
Alle convenzioni sociali.
VITAAttesa viva
Sofferenza eticaSociale,spirituale;
galoppantegioia
incomprensibile solitudine.
IL DOLOREUn vecchio solo che piange
Pensando a un mondo lontano,un bimbo che scalzo
cammina su una strada fangosa,L’uomo che cade vicino
a vecchie macerie cadute,un bimbo che muore
ignaro che questa è la vita.
IL MALE DI VIVERE Voler morire ogni secondo
Per dire basta a questo mondo,che anticonformista
alimenta morali illusoriee con forza
si oppone a paci interiorichiudersi ogni giorno di più
per non vivere più,addormentarsi in un sonno
profondo, lento e agognante.
LA MIA REALTA’Non mi vergogno di stare al bar
Con un operaio con i panni sporchi da lavoroNon mi vergogno di abbracciare
Un bambino vestito con panni riciclatiNon mi vergogno di dare la mano
Ad un abitante dell’Africa NeraNon mi vergogno di avere come amici
Bambini disabiliMi vergogno di salutare
Faccendieri affaccendati in mille faccendeMi vergogno di applaudire
Prostituti politici per ottenere qualcosaMi vergogna di sentire discorsi xenofobi
Mi vergogno di tacere guardando personeChe usano lo ius vitae necisque per sfizio
Mi vergogno di vivere in un PaeseDove tutto questo è realtà.
Matteo Marcaccio DOLORE
Un’insolita solitudineti assale- profondamentechiudo gli occhi e tuttointorno è scuro e buio
tutto perde vita, colore:
è questo sintomo di dolore.
SOLE (LUCE)Dove c’è luce c’è felicità
Però preferisco il soleAlla lampadina di casa
Voglio essere illuminatoPer sempre, perché solo cosìFacciamo parte di uno stessoMondo, pieno di sole e luce.
ALBAL’alba baciò soave
Tutta la natura;le- creature sorriseroal suo meraviglioso
passaggio che gioia portò.
MARE E’ bella l’immensità del mare
Di notte con la luce delle lampareCon le onde vanno i desideriTrasportati dai nostri pensieriLi guardiamo stando increduliSapendo che sono anch’essi
Liberi come lo siamo noi.
A UN PASSANTEPiù ti guardo e meno lo capiscoPerché solo ora ti ho incontrata
Più ti guardo e più mi rapisciCol tuo sorriso mozzafiato.
Ad ogni occhiata saleUn pizzico di amara illusione
Neanche un gesto che sia statoMai sprecato, così’, così verso me.
Più ti guardo e più ho la forzaDi rubare il mio amore
Che si fa rubare.Mi perdo nella tua bellezzaChe tanto incanta e bruciaMa tu ignori il mio amore,
io che mi ignori.Perché anche se soffro
Almeno soffro dolcemente,di colei che la vita mi ha cambiato
con uno sguardo, con una camminata.
Domenico Marra
POESIA CON SINESTESIEUn vento nero
entra nel mio cuore freddo.Il tacito sole si è spento.
Gira per le strade un dolore amaro,il ruvido sapore per la sconfitta.
E un vento nero entra nel mio cuore.
POESIA ISPIRATA A “UN PASSANTE”Con lo zaino sulle spalle
mi urta leggermente;lo sguardo, intensamente
piacevole e leggero.Svanisce nel nulla,
poi più niente,non mi sente.
Ed io non sono più lo stesso.
DOLOREBuio, nei miei pensieri.
Solo, in un deserto di parole,senza nessuno, senza destino.La pioggia bussa alla finestra.
Davanti al focolare giovane donna,una pistola, un secondo, più nulla.
IL MALE DI VIVERETe ne sei andata così,
senza dirmi nulla,senza chiedermi
come stai?Emilio Martino
A MIO NONNOVerdi e profondi occhiAngelico il suo voltoStanco il suo corpo
Nel cielo ora viaggiaEd io sola, non sarò mai.
SEI TUEra il buio di una notte senza stelle
Una campagna di tristezzaL’abisso della solitudineI miei giorni senza te.
Scorsi tra la gente canditi occhiIngenui e spontanei come il tuo
Animo.Che mai più via andranno dal mio
Cuore.Vederti in un attimo di follia
Cambiò la monotonia della mia Vita.
E parlarti poi per un solo istanteSconvolse ogni mio pensiero
Che ritornava a te perdutamente.L’infinito dell’universo non era
NientePerché in me non c’era più grande
MisteroChe l’immensità del tuo volto
Sereno.Non troverai in nessun altro, come in
Te,Angelo che dal cielo venne a me,
Per ricordarmi che è la vita altro nonè
Che amore e dolcezza infinitaDalila Mazzonna
POESIA 1 Tu, un inaspettato vento di passione
il dolce tuo sorrisoil profumo fresco delle tue parole,
il muto sapore dei tuoi sguardi,mi incantano, mi spiazzano
mi conquistano.
POESIA 2 Il mondo è bello
è bello perché qualunque siala faccia che di esso guardi,
ci sarà sempre qualcuno,anche se dall’altro capo del mondo
che ti sorriderà e che ti dirà cheil mondo è bello.
Francesca Migliorato
L’AUTUNNOLe foglie ballano, come Francesca,
ma il freddo dell’autunno, blocca la passione, una passione che,
si riaccenderà, solo in primavera con il vento che le fa ballare.
IL DOLORE Tu, solo tu,
mi dai una vera visione della vita,
con la tua solitudine,con la tuatristezza.
IL MALE DI VIVEREMi piacerebbe vivere un altro po’
Sto male, soffro, non voglio morire.
Mi sento pietrificato dal dolore.E questo dolore è oraLa mia unica realtà.Vorrei stare bene.
L’INVERNOE benvenuto sia
Questo lungo invernoCon il suo bianco freddo,con il suo soffice cielo,
con il suo pungente freddo,con il suo profumo rigido,
e con i suoi impauriti cipressi.
A LEIAnche oggi il sole splende,
la luce la illumina,ma nel suo cuore
vige ancora il buio,un buio che
non so,se scomparirà mai.
HO PAURALa luna splende,le stelle brillano,
ma fuori fa freddoed io ho paura.
UN INCONTRO CHE STRAVOLGEIo la guardavo
Lei mi guardava;tra di noi
era scoppiato qualcosa,
un qualcosa chenon so descrivere;
ma fu comeun fulmine a ciel sereno.
In me non esiste piùUna tranquillità;
il mio unico pensieroè lei.
Sebastian Monachetti
MALE DI VIVERENei suoi stanchi occhiDestinati a spegnersi
Tra pioggia fittaDi lacrime d’amore…
Su mani chePresto si fermeranno,nel cuore che battepiano e poi cessa…
Su una bocca, specchio dell’anima
che si chiuderàe continuerà a parlare…
Sulla voce che cercaChiama, dispera
Singhiozza e svanisceIn un respiro infinito
Alla ricerca del nulla…
Scorre silenziosoIl male di vivere.
DOLOREIl bambino ha preso il volo,
nell'aria è rimasto solo il respiro.
Lacrime di ghiaccio raggelate sul mio volto
non accennano a disfarsiper paura di morire
sul pendio delle mie labbra.
Ho guardato nel mio cuoretrovando solo buio
ho cercato senza metagemme da contemplare ,ma fievole è il chiaroredi queste stelle spentein onore del suo addio.
LA NOTTEE’ oscura ormai,
sola e tetra la notteche in tempi non lontani,sorreggeva con amore
occhi lucidi dal pianto che disseta,in un letto d’orofra le dolci stelle.
Gelido ora è quel letto,che nuda e senza coperte,
mi lascia al destinodi un cupo cielo,
e non mi mostra il cammino nel tunnel senza fine.
LA MAGIA DI UN INCONTROIn quel sorriso nell’ombra
triste della nottericonoscersi d’istinto e perdersi,
perdersi nell’intimitàdisarmante di un emozione.
Sentire libertà e accettareLa certezza della solitudine
Umiliata al tocco del suo sguardoLasciando nell’aria
Segni del suo girovagare.
Lasciarsi trasportare,
trasportare dal cuore,Incartare la certezza
Nella gialla consistenzadi un foglio pieno di parole.
Parole,le uniche forsecapaci di fermare
un’emozionee mani smemorate con la voglia
di sentirti ancora tremare …Chiara Papa
LUOGOTra i verdi cespugli e la bianca sabbia nell’aria
Lontane vele riempite da ventiSento leggeri granelli che lenti mi portano via da questa illusione
non endecasillabo
DOLOREStai lì una stella nel cieloLo spazio intorno è vuoto
Il tempo ti allontanaEppure sei soffocata
Da lontane luci fiocheSilvio Riccardo Rasile
L’ AUTUNNOUn manto di foglie gialleha coperto tutto il viale,
l’acqua del ruscello mormoralungo lo stivale,
il sole a volte è forte,ma non letale.Da giorni freddi
Veniamo accarezzati,Scorrono lentisui visi bagnatile laconiche orescivolano via,
c’è malinconia !
IL SOLE E LA LUCE Grande è la speranza di chi ti guarda,
forte è il coraggio di chi ti sfida.Oh, Sole, proprietario di vita,
sei ebrezza soavedi carezze lontane,
di malinconici sguardipersi tra la cupa luce.
Oh, Luce, che corri veloceVerso il mare,
che corri sempre in verticale,che sfidi Scirocco e Maestrale,che se ti incrocio diventi fatale,
fa' che ogni animalepossa stare tranquillo lungo il viale.
IL DOLOREL’angoscia mi oscura la mente
La tua assenza mi farà molto male,Vedo il buio dentro me .
IL TRAMONTO Il tramonto della vita si stava avvicinando,
ero malinconica ;non facevo altro che pensare alla morte,
non avevo più interessi per vivere .
MAMMA Sei carina, bella, stupenda;
il muro portante seidella casa.
La roccia fondamentaleDella montagna sei.
Tu mamma,tu vita mia.
IL MALE DI VIVERE L’angoscia mi persuade,
ogni giorno mi sentosempre più male.
Vedo il buiodentro me .
La fine dellavita sembra
essere vicina .
INVERNO Le insipide parole
mi accarezzano il viso,facendomi addormentare.
Una melodia bianca mi trascinaverso sconfinati monti.
Un vento fragile mi avvolge i capelli . Valentina Riccardelli
IL DOLORE ESISTENZIALESalire ripidi scalini
affannato, sudato, stanco.Anche l’anima, bagnata
dalle lacrime sale pesante, faticosamente,
vuota di ogni felicità.
NONNAViaggio da sola nel buio,
nel buio vago senza meta.Brividi, paura, terrore.
Si accende all’improvviso una luce intensa, profonda.Riconosci i miei singhiozzi
riconosci la vocedel mio pianto disperato
e mi vieni in salvo.
Io sono un forestieroe tu la mia bussola.
BUIONella notte amara
mi percorrono pensieri neri:
il tuo viso bianco,i tuoi occhi spenti;
sento il tuo gelido urlo,pungente sapore di morte.
INCONTROTra la folla e il baccano conobbi uno sguardo:
occhi intensi che mi parlavanod’amore. Ed io li ascoltavo, non potevo farne a meno.
Mi inebriavo di tutte le emozioniche lasciavano trasparire.
Francesca Tartaglia
SOLENon c'è niente che
impedisce al sole di sorgere,non c'è notte tanto lunga
da non farlo nascere!
DOLOREDolore è soffrire,
dolore è sentirsi soli,dolore è amare ma
non essere ricambiati,dolore è morire,morirsi dentro,
dolore è ricevere una delusioneche mai ti saresti aspettato, ma
il dolore a volta p un attimo,perché basta una gioiaper tornare a vivere!
SINESTESIEDistese di chiassosi colori
percorrono vie di profumati silenzipersi nell'abbagliante calore
di freschi profumi.
L'AMORE
L'amore è camminare tenendosi le mani,l'amore è quando non spegni la luce,
l'amore è un carcere mal'amore è libero
l'amore è quel che c'è quando sei lontano da me,
l'amore sei tu,l'amore sono io,
l'amore siamo noi!Shauni Tramontano
SOLE (BUIO)Buio pensando alla notte
Buio pensando alle lacrime versateBuio pensando a teluce della mia vita
LUCEApri il cuore,
permettimi di entraretu! Luce dei miei occhiunicamente fantasticaaiutami a far sparire
queste tenebre dentro di meTommaso Vingione
CIELOVorrei essere libera nel cielo
Adesso, ora che qui tutto va stortoTutto va come
Non dovrebbe andareCome non vorrei che andasse.
Da lì vedrei tutto più chiaroTutto apparirebbe migliore.
Dal cieloSarebbe tutto diverse
Sarei diversa persino io.Dal cielo!
TEMPESTAMi hai travolto
Come una tempestaE come una tempestaTi sei portato via tutto
Lasciandomi cosiSola e senza nessuna forza
Di ricostruire me stessa.Te ne sei andato
Portandoti viaQuello che di me ti piaceva
Quello che di me amavoIl mio sorriso.
Ho cercato di ricostruirmiCon la forza che hai
Solo dopoUna tempesta come te.
Ho cercato di farmi andare bene cosìConvincendomi
Che la tua assenzaNon è poi così male.
Ma mi manca il mio sorriso.Ritorna,
mi manco.
COME SOLECome il sole, eri per me
come quello che ti rende felicecome quello che ti insegna,
ti rassicura.Eri la luce
Come quella che illuminaUna strada buia.
Tu, come quella luce,hai illuminato la mia di strada.
Ora non so dove andareQuella luce non c’è più
Sei andato via.Mi sento persa.
Forse lo sono davvero.Il buio che mi hai lasciato
Rende quella strada pericolosa.Ho paura!
GIARDINOEra bello il mio giardino
Mi piaceva stare lì da solaPerché infondo sapevo di non esserlo
Ma avevo la naturaChe mi teneva compagnia.
IL MALE DI VIVERENon sempre si è
felici in questo mondo.Non sempre si è
quello che si vuole in questo mondo.Non sempre si è
sicuri di voler vivere in questo mondo.In questo mondo
dove nulla vacome dovrebbe andare,
dove la gente fingedi essere quella
che non è.In questo mondo
dove c'èodio e banalità.
PARLO DI TESai che sto
Per parlare di te.Sai che non farò
Il tuo nome.Il tuo dolce nome.
Parlo di teDalla prima volta
Che i nostri sguardiSi sono incontratiDalla prima volta
Che la tua leggera voceHo ascoltato.
Parlo di teDa sempre.
Penso di parlare di teGià da prima
Che ti conoscessi.Penso che
Se non ti avessi trovataAvrei continuatoa parlare di te e
se non ti avessi voluta benemi sarei persaqualcosa daquesta vita.
Quella che non seiTi ho sentita piangereper le tue emozioni.
Ti ho vista fragilecon le tue paure,
chiedere aiutoperché ti sentivi sola.
Questa è quella che sei.Ti hanno vista camminarespedita e intraprendente.Ti hanno sentita parlare
con schiettezza e sicurezza,affrontare situazioni
con coraggio e freddezza.Eri però quella che non sei.
È arrivato l’invernoÈ arrivato l’inverno
Un irritante soffio di ventoAccarezza la mia pelle
L’amaro buioRende tutto più triste
Un soffice raggio di soleRiscalda il mio viso
Le dure foglieGelate dei pini
Lentamente si sciolgonoE lì, lungo quel cancello
Sembrano danzareA tempo di musica.
Ti ho incontratoHo pensato
Che eri uno come tantiHo pensato
Che mi avresti abbracciataQuando ne avevo bisogno
E non quando te lo avrei chiestoTi ho conosciuto
Quando non volevoQuando tutto andava bene
Quando sentivoIl sorriso sulle labbra
Non ti volevoMa sei arrivatoE hai portatoLa vera luce,
il vero sorriso,il vero profumo
di una cosache non sarebbe mai finita.
Emanuela Zinicola
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