SCHEMA “B”
Al Direttore Generale
Azienda Sanitaria n. 1 - PAOLA
Viale dei Giardini
87027 PAOLA (CS)
OGGETTO: «Programma regionale per la lotta alla droga», anno 2002 – 2003 - 2004,
approvato con Decreto D.G. n. 553 del 31 luglio 2006
Richiesta finanziamento progetto “IL CIELO IN UNA STANZA”
il/la sottoscritto/a PERI GIUSEPPE nato/a a ISNELLO (PA)
il 05/11/1967 e residente a TORTORA (CS) – Via G. Matteotti, 11
nella qualità di legale rappresentante
“CENTRO ACCOGLIENZA L’ULIVO” - SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE
Cod. Fisc. 02466730781
(indicare estremi eventuale iscrizione Albo)
Decreto regionale n. 10460 del 5 luglio 2004
Partita IVA 02466730781
Con sede legale nel Comune di TORTORA (CS)
CHIEDE
Che sia ammesso al finanziamento relativo «Adempimenti per l’attuazione della Legge 45/99 -
Disposizioni per il Fondo Nazionale d’Intervento per la Lotta alla Droga», anni 2002-2003-2004,
approvato con Decreto D.G. n. 553 del 31 luglio 2006 per il seguente progetto: “IL CIELO IN
UNA STANZA”
Per il quale allega la relativa documentazione:
(Vedi elenco documenti allegati )
Tortora,
Firma Legale Rappresentante
“CENTRO ACCOGLIENZA L’ULIVO” SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE Via Crisosa,n . 15
87020 TORTORA (CS)
Partita IVA 02466730781
“Adempimenti per l’attuazione della Legge 45/99 - Disposizioni per il Fondo Nazionale d’Intervento per la Lotta alla Droga», «Programma regionale per la lotta alla droga», anno 2002 – 2003 - 2004, approvato con Decreto D.G. n. 553 del 31 luglio 2006
Richiesta finanziamento progetto “IL CIELO IN UNA STANZA”
SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
1) Titolo del progetto: “IL CIELO IN UNA STANZA”
2) Azienda Sanitaria nella quale sarà realizzato l’intervento:
1
1. AZIENDA SANITARIA N. 1 - PAOLA
3) Soggetto Proponente: (Sbarrare)
,Azienda Sanitaria ٱ ,Comunità Montana ٱ ,Associazioni di comuni ٱ ,Comune ٱ ,Provincia ٱ)
(Organizzazione di Volontariato ٱ ,X Cooperativa Socialeٱ ,X Ente Ausiliario ٱ
Denominazione dell’Ente:
“Centro Accoglienza L’Ulivo” Società Cooperativa Sociale
Tipo di soggetto: Società Cooperativa Sociale
Cognome e nome del legale rappresentante: PERI GIUSEPPE
Indirizzo dell’Ente: Via Crisosa, n. 15 Cap 87020 città TORTORA (CS)
Telefono 0985/764079 Fax 0985/764438
e-mail [email protected]
Coordinate bancarie
— Intestatario: “Centro Accoglienza L’Ulivo” Società Cooperativa Sociale
PERI GIUSEPPE
— Banca CARIME – sede di Praia a Mare (CS)
— N. conto 151665
— ABI 03067.6
— CAB 80870.9
— CIN S
Partita IVA 02466730781 Codice Fiscale 02466730781 Legenda: Tipo di soggetto
1 Ente Locale (Provincia e comune)
2 ASL
3 Enti Ausiliari (ex art115-116 dpr 309/90)-Organizzazione di Volontariato (Ex Legge, 266/91)
4 Cooperative di tipo B (ex art.1 comma 1 lettera b) legge n.381/91
4) Responsabile del progetto (da scegliersi interno all’ente titolare dell’intervento)
Nome: GIUSEPPE Cognome: PERI
Indirizzo Via G. Matteotti, 11 – 87020 Tortora (CS)
Telefono 0985/764079
N. anni di anzianità del responsabile di progetto in questo settore: 14 anni
Professione del responsabile di progetto: Educatore
Monte-ore del responsabile di progetto nel progetto in qualità
di Responsabile di progetto: n° 500 ore
Monte ore del responsabile di progetto dedicato al progetto in
qualità di professionista (se previsto): NO ore
Tipo di rapporto del responsabile di progetto con l’Ente proponente:
Dipendente a tempo indeterminato
Ha già svolto compiti di responsabile di progetto:
se SI, in quali progetti (specificare ambito/area di intervento)
Titolo del progetto Durata (in mesi)
Progetto “La città e i bambini” 8 mesi
Progetto “Formazione - Intervento per la prevenzione del Disagio e delle Tossicodipendenze nei giovani del Comprensorio dell’Alto
Tirreno Cosentino”
10 mesi
Progetto “Ricerc-Azione Sociale (Giovani, Adulti e Servizi Sociali nell’Alto Tirreno Cosentino”
15 mesi
Progetto “Giovane Cittadinanza” 2 anni ancora in corso
Progetto “Symbios” 1 anno
5) Attività ed esperienze dell’organismo proponente: La Comunità de “L’Ulivo” sorse nel giugno 1992 con una prima sede nel Comune di Praia a Mare; fino ad allora non esisteva alcuna struttura comunitaria nel territorio dell’Alto Tirreno Cosentino a cui i ragazzi con problemi di tossicodipendenza potessero rivolgersi. L’allora coppia che aprì il Centro arrivò a questa scelta come “logica” conclusione dopo una serie di esperienze di sostegno e di aiuto a dei soggetti del luogo. Il tipo di comunità scelto fu simile a quello de “La Rupe” di Sasso Marconi , che poi, a sua volta, si rapportava ai Centri Accoglienza P.L.O.C.R.S. I Centri P.L.O.C.R.S. sono nati nel 1978, quando i Padri Somaschi iniziarono il loro servizio con l’apertura delle comunità terapeutiche residenziali.
SI NO
In questi anni di presenza del Centro Accoglienza “L’Ulivo” sul territorio, sono stati avviati progetti di educazione alla salute e di prevenzione primaria e secondaria sulla droga, una serie di incontri-convegni con le famiglie e con la cittadinanza nel Comune di Praia a Mare. Sono stati svolti dei seminari di formazione per operatori di rete, favorendo e valorizzando forme collettive ed individuali di volontariato a Praia a Mare e Tortora. Questi seminari sono stati realizzati con la collaborazione del R.E.S. della Comunità di Capodarco di Fermo (AP). Nell’anno 1995 il Centro L’Ulivo ha preso parte al progetto sociale “Dalla prevenzione al lavoro” che il C.N.C.A. ha realizzato con i Fondi Residui Cee, attuando a livello locale due progetti di formazione professionale per tossicodipendenti e disoccupati: Il Progetto “Laboratorio verde” ha formato 15 allievi su 20 iscritti per manutentore verde pubblico - Giardiniere vivaista; per il Progetto “Laboratorio elettromeccanico” ha formato 19 allievi su 20 iscritti al corso di Operatore meccanico - Macchine saldatrici. Entrambi i progetti sono stati realizzati nel Comune di Praia a Mare. Per il progetto Laboratorio Verde, durante il corso di formazione per giardiniere vivaista è stata sistemata una area comunale in cui è stato realizzato un piccolo giardino lasciato poi alla manutenzione del Comune di Praia a Mare. Nel 1997 ha realizzato un corso di formazione professionale per il rilascio dell’attestato di qualifica per “Assistente Domiciliare” per 16 allievi disoccupati residenti in una delle regioni del Mezzogiorno, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e dal Fondo Sociale Europeo. Il corso è durato n. 500 ore, nel periodo da febbraio a giugno e ad agosto si sono tenuti gli esami per il conseguimento dell’attestato. Nel marzo dell’anno 1998 viene costituita la Cooperativa “La Radice”, a seguito dell’ approvazione del Progetto “NON SOLO TERRACOTTA”, Progetto 1065/E2/I/R - Asse C1-C2 - Regione Calabria, essa è nata dall’esigenza del reinserimento socio-lavorativo di giovani disoccupati, ex-tossicodipendenti ed emarginati, provenienti e non dal Centro Accoglienza “L’ULIVO” - Comunità Terapeutica Residenziale. Fin dal 1992 il ns Centro Accoglienza “L’Ulivo”, a fini ergoterapici ed ecologici, si è occupato del settore della Raccolta Differenziata, privilegiando in modo particolare la raccolta di carta e cartone. Questa attività da noi svolta, nel settore del recupero di carta e cartone, ha attivato un laboratorio di cartotecnica del ns centro dove vengono realizzati dei paraspigoli di cartone che riforniscono due mobilifici del nostro comprensorio. Sono stati elaborati dei Progetti presentati alla Regione Calabria per l’installazione di due Stazioni Ecologiche, di cui una per il comprensorio dell’Alto Tirreno Cosentino e un’altra per l’area della Comunità Montana del Paolano (CS). Abbiamo ottenuto i finanziamenti del Progetto Laboratorio Verde con la legge 309/90 per l’acquisto di ulteriore presse, carrelli elevatori ed un automezzo. Ottobre 1998: presentazione del Progetto “ARCOBALENO” per conto della Comunità Montana “Alto Tirreno Cosentino” di Verbicaro (CS), progetto di formazione professionale per “operatore e animatore ecologico” di n. 450 ore. Da giugno a dicembre 98, ha gestito la 1° fase, formazione teorica di n.200 ore e pratica per ceramisti di n.300 ore del Progetto “NON SOLO TERRACOTTA”, Progetto 1065/E2/I/R - Asse C1-C2 - Regione Calabria. Dall’08 novembre 1999 al 31 agosto 2000 ha gestito la 2° fase del Progetto “NON SOLO TERRACOTTA”, Progetto 1065/E2/I/R - Asse C1-C2 - Regione Calabria, che prevedeva il salario d’ingresso di £ 800.000 mensili agli allievi per 10 mesi e l’inserimento lavorativo è avvenuto attraverso la Soc. Cooperativa Sociale “La Radice” che si è occupata della lavorazione e della decorazione della ceramica. Nel Novembre 2001 si è costituita la Piccola Società Cooperativa sociale “Centro Accoglienza L’Ulivo” a r.l. ubicata sempre nella medesima sede dell’attuale P.L.O.C.R.S. Centro accoglienza “L’Ulivo” sito in Via Crisosa, n. 15 a Tortora Marina (CS) con lo stesso scopo sociale dell’attuale comunità terapeutica. Nel Dicembre 2001 ha presentato presso “Sviluppo Italia” il Progetto “Fertilità”. Nell’anno 2002 ha gestito su finanziamento del Comune di Tortora (CS) per la Legge 285/97, prima triennalità, il Progetto “La città e i bambini” , attività di prevenzione primaria nelle scuole dell’obbligo e di istruzione superiore, nell’anno scolastico 2001/2002, nel comprensorio dei comuni dell’Alto Tirreno Cosentino. Dal 02 maggio 2002 al 28 febbraio 2003 ha gestito il “Progetto di Formazione - Intervento per la prevenzione del Disagio e delle Tossicodipendenze nei giovani del Comprensorio dell’Alto Tirreno Cosentino” – su finanziamento regionale Legge 45/99 - Annualità 2000. Dal 03 febbraio 2003 al 28 febbraio 2004 sta gestendo presso Aziende industriali e artigiane del comprensorio dell’Alto Tirreno Cosentino n. 14 tirocini di orientamento e formazione per nr. 8 mesi, con un modulo didattico di n. 80 ore di formazione in aula, nell’ambito delle azioni Work Experience, approvate con D.G.R. n° 880 del 16/10/2001 - Mis. 3.4 – dalla Regione Calabria.
Dal mese di giugno a settembre 2003 ha ospitato, in affitto, nei propri locali un corso di formazione professionale, finanziato dalla Regione Calabria all’Associazione “Arianna” di Tortora (CS), un corso di formazione professionale di n. 500 ore, finalizzato al rilascio della qualifica di “Animatore dei Servizi Sociali”. Da Dicembre 2003 sta gestendo il “Progetto di Ricerc-Azione Sociale (Giovani, Adulti e Servizi Sociali nell’Alto Tirreno Cosentino” – su finanziamento regionale Legge 45/99 - Annualità 2001 e ultimato. Da settembre 2004 sta gestendo il Progetto “Giovane Cittadinanza: dalla prevenzione verticale alla peer education” approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Dipartimento delle Politiche sociali e previdenziali – Direzione Generale per la prevenzione e il recupero delle tossicodipendenze e alcooldipendenze e per l’Osservatorio permanente per la verifica dell’andamento del fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze, in partenariato con l’Associazione Volontariato Marche di Ancona, su finanziamento del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga – Esercizio Finanziario 2002, ancora in corso. Da Luglio 2005 a luglio 2006 gestione del Progetto “Symbios” per il reinserimento socio-lavorativo di soggetti sieropositive, nell’area dell’Alto Tirreno Cosentino per conto dell’Ente promotore: Associazione ONLUS “Comunità Progetto Sud” di Lamezia Terme (CZ).
6) L’ente proponente quali altre attività , congruenti con il progetto presentato, ha
realizzato : (indicare le strategie progettuali già attuate nel corso del precedente esercizio
finanziario) specificando in maniera chiara l’ambito di intervento del progetto.
Attività
La comunità terapeutica residenziale costituisce il cuore dell’attività della cooperativa: si rivolge a
tossicodipendenti maggiorenni che abbiano problematiche correlate all’uso e all’abuso di sostanze
psicoattive (eroina, cocaina, psicofarmaci, alcool…). L’obiettivo principale è il raggiungimento di un
sufficiente grado di autonomia, equilibrio, stabilità e responsabilità tale da permettere un adeguato
reinserimento socio-lavorativo del soggetto nel territorio di provenienza o nelle zone limitrofe alla
comunità stessa.
Nel programma standard è previsto un “Progetto Casetta” negli ultimi sei mesi di P.T. in una
struttura adiacente alla comunità al fine di sviluppare equilibrio, autonomia, stabilità e responsabilità.
Invece gli utenti che hanno ultimato un programma di recupero significativo e che però avuto momenti
di crisi e ricadute possono avvalersi di un programma breve strutturato in due fasi:
1. primo periodo (dai 4 ai 6 mesi) di conoscenza della persona, si lavora sul recupero psico-fisico
del soggetto, sulla ricostruzione della precedente esperienza (attraverso la raccolta di
informazioni da parte dei servizi invianti e della strutture ospitanti) sull’individuazione dei nodi
problematici non affrontati o non superati;
2. secondo periodo (sei mesi) sperimentazione del proprio recupero attraverso l’inserimento nel
“Progetto Casetta” per il raggiungimento degli obiettivi di stabilità, autonomia, responsabilità
ed equilibrio nella gestione delle relazioni, del lavoro, della vita quotidiana (in particolare per
quanto riguarda il tempo libero). La fase del reinserimento viene seguita dagli operatori di riferimento della fase del programma
terapeutico attraverso un periodo di accompagnamento, con un programma lavorativo e di autonomia
personale predisposto ad hoc. Nel caso in cui il soggetto intenda ritornare nel proprio luogo di origine ,
la comunità si impegna a collaborare con il servizio inviante dall’ultimo mese di permanenza.
La comunità intende intensificare il lavoro terapeutico già in atto, al fine di migliorare il livello
qualitativo: ciò soprattutto personalizzando sempre più i programmi, creando una rete di collaborazione
più stretta con i servizi afferenti e specialistici che permettono di consolidare l’orientamento verso la
multidisciplinarietà degli interventi terapeutici, partendo anche da una nuova idea della riduzione del
danno, in cui gli interventi non sono rivolti solo a soggetti a bassa soglia ma anche alla pluralità di
situazioni che hanno una vulnerabilità tra vivere una condizione di normalità a quella di ricaduta in una
condizione di disagio.
La cooperativa intende ampliare la rete di servizi, anche attraverso un appartamento terapeutico, che
può costituire una risorsa importante per il lavoro sul reinserimento . Si tratta di rispondere a richieste
che sempre più spesso i Ser.T. fanno. Il collegamento del programma breve con il progetto di
accompagnamento permette alla comunità di mantenere una continuità terapeutica ed assicurarsi una
maggiore garanzia di risultato.
7 ) Partnariato Nella realizzazione del progetto è prevista la partecipazione di altri soggetti:
se SI, descrivere, sinteticamente, l’apporto di ogni singolo partner in relazione alle fasi del
progetto:
(Art.5 lett. B punto 7)
1) ASSOCIAZIONE “ARIANNA” DI TORTORA - volontariato e valorizzazione del tempo
libero, aiuto nella costruzione di una rete socio-amicale da parte dei destinatari
2) CROCE ROSSA – SEZ. DI TORTORA - volontariato e valorizzazione del tempo libero,
aiuto nella costruzione di una rete socio-amicale da parte dei destinatari
Sono stati definiti accordi che formalizzano il coordinamento del progetto, definiscono i ruoli e le
responsabilità (con i soggetti citati nella domanda 7, dei quali verrà successivamente richiesta la
verifica degli atti)?
se SI, che tipo di accordi e quale è il contenuto
Per ciascun partner indicare quali altre attività, congruenti con il progetto presentato, ha realizzato:
8) Tipologia del progetto In quali dei seguenti campi di intervento rientra il progetto (Barrare solo un campo):
- Prevenzione
- Inclusione sociale e lavorativa
- Riduzione del danno X - Progetti innovativi
Descrivere sinteticamente l’ambito territoriale di riferimento:
Art. 5 lett. a punto 1-
L’ambito territoriale di riferimento è quello dell’Azienda Sanitaria N. 1 di Paola (CS) con afferenti i
due SERT di Scalea e di Paola. Anche se presso il nostro Centro Accoglienza “L’Ulivo” di Tortora
sono afferenti altri SERT della Provincia di Cosenza , del comprensorio Lamentino e del Catanzarese,
in ambito regionale della Calabria.
9) Descrizione sintetica del progetto (massimo una pagina)
Art. 5 lett.b punto 8 ; art. 5 lett. a punto 2 ; Art. 5 lett. B punto 6 ; Art. 5 lett. E punto 1-2-3-4
SI NO
NO SI
Lavoriamo da 14 anni circa sul territorio e con la problematica della tossicodipendenza e nel corso di questi anni abbiamo cercato di accompagnare il nostro lavoro con riflessioni e verifiche. Crediamo sia giunto il momento di utilizzare la nostra esperienza di Comunità residenziale classica per proporre modi anche diversi di trattamento della tossicodipendenza. All’originale modello: disintossicazione-ingresso in comunità-percorso standard (costituito dalla fase di accoglienza, di residenzialità e di reinserimento della durata di un anno e mezzo-due) – risoluzione del problema; più eventuale programma per ricaduti; nell’arco di questi ultimi anni si è assistito sia in comunità e sia nei Ser.T. all’accumularsi di persone che hanno ripetuto più volte percorsi comunitari (fino 4 o 5 e oltre); di utenti che nonostante una grande evidenza di “aver toccato il fondo” non si motivano mai al percorso comunitario sommando i danni relativi al loro abuso al notevole deterioramento psicologico, relazionale e familiare. Tutto ciò ha portato il sistema della comunità e dei servizi delle tossicodipendenze con cui siamo in contatto a cercare modifiche al modo di operare e di dare risposte più adeguate. Più in particolare abbiamo verificato che la richiesta dei Tossicodipendenti che vogliono entrare nelle nostre strutture si stà modificando da alcuni anni. Siamo passati da una richiesta di trattamento comunitario residenziale di due anni (per la quasi totalità di questi la C.tà rappresentava una novità), alla richiesta di interventi su precedenti fallimenti sia di Comunità che di altro tipo (pensiamo ad esempio alle borse lavoro, al trattamento con antagonisti, al metadone, ai colloqui clinici, ecc.). E’ indispensabile pensare che questi pezzi di percorsi o addirittura interi non vadano perduti sia perché aumenterebbe la frustrazione di dover ammettere un fallimento totale e quindi un abbassamento significativo dell’autostima, sia perché abbiamo verificato che sempre rimane qualche cosa di positivo dalle precedenti esperienze pur difficili o discutibili possano apparire. Crediamo anche che molto spesso sia proprio la fase del reinserimento il momento per tentare approcci nuovi ed anche più personalizzati. “Ad ognuno la sua soglia…” ha proprio lo scopo di affiancare, nella maggior parte delle situazioni, i soggetti in carico, ad un accompagnamento che non sia solo e unicamente in percorso terapeutico comunitario ma in una serie di accompagnamenti di tipo ambientale, di tipo abitativo e lavorativo e di tipo psicosociale. Questo è l’aspetto innovativo della riduzione del danno, che in questo territorio possiamo far emergere, perché fatta eccezione per alcune realtà regionali, in giro per l’Italia e in particolare nel meridione , non vi sono esperienze di tale tipo. L’importanza di queste esperienze è di far sì che il trattamento della riduzione del danno, come dice tutta la letteratura, sia integrato.
10) Scopo dell’intervento Indicare quali sono le motivazioni che le fanno ritenere fondamentale questo progetto nel territorio individuato.
• Fornire una risposta adeguata a quelle persone che dopo un percorso in Comunità all’interno del Centro Accoglienza L’Ulivo o di altra Comunità terapeutica, nella fase del reinserimento si trovano maggiormente svantaggiate per ragioni familiari, sociali, relazionali.
• Curare particolarmente la fase del reinserimento sociale per persone che hanno già fallito
un trattamento Comunitario significativo per i quali si prevede il bisogno di lavorare con più attenzione nella costruzione di una rete amicale e sociale quale sostegno.
• Effettuare percorsi diversi per soggetti che in carico ai Sert calabresi avessero bisogno di una tale risorsa.
• Dare l’opportunità a persone tossicodipendente e alcoldipendente, per un periodo di tempo di avere un luogo per pensare a un percorso personalizzato o per reinserirsi nel territorio e nella realtà sociale locale o nei luoghi di provenienza.
11) Le motivazioni descritte sono supportate anche da:
indicatori di incidenza o diffusione del fenomeno a livello territoriale (riporti gli eventuali dati quantitativi maggiormente significativi oltre ad eventuali commenti)
La provenienza degli ospiti in trattamento è per il 56% dei casi prevalentemente dal bacino regionale suddivisa rispettivamente per il 18% dei casi da tutta la Regione Calabria e per il 38% dei casi dalla Provincia di Cosenza. Il restante 44% dei casi la provenienza è da fuori Regione. In questo progetto trovano un interessante offerta di reinserimento socio abitativo e lavorativo, in quanto soggetti gravemente compromessi per la difficile relazione con la realtà locale, la famiglia, la carenza di professionalità, per l’età ormai avanzata, per le lunghe carcerazioni, per la scarsa offerta lavorativa e abitativa. dati di sondaggi effettuati sul territorio in questione
Dalle schede dei colloqui di ingresso e dai contatti con gli operatori dei servizi invianti, dello scorso
anno 2004, notiamo che almeno il 41% dei casi di ingresso in comunità ha già avuto almeno una o due
esperienza di trattamento terapeutico comunitario presso la nostra Comunità L’Ulivo o presso altre
realtà comunitarie regionali od extraregionali. Il restante 59% chiede di essere accolto nel nostro centro
per la prima volta e per le problematiche elencate nella voce precedente. In aumento l’incidenza di
soggetti assuntori di cocaina e di abuso di alcool.
mappature del territorio in questione ___________________________________________________________________________________________________
13) Obiettivi dell’intervento ( in relazione alle motivazioni, indicare quali sono gli obiettivi che il
progetto intende perseguire):
Art. 5 lett . B punto 1 e 5
Obiettivi generali:
L’obiettivo è quindi la ricerca di una soglia possibile in un servizio che, almeno nella loro intenzione,
nei fatti e nella loro tensione siano evolutivi. Rappresentare fondamentalmente esperienze di
transizione a volte anche lunghe. Questo è un grande sistema di accompagnamento, che contrasta la
solitudine, che permette di non lasciare le persone sole, di mettere in piedi dei legami e che quindi
attraverso la ricostruzione di questi legami, di questa relazione di accompagnamento attivi un’offerta
d’opportunità, un mettere in grado le persone di fruire di queste opportunità. Questo passaggio non è
automatico, bisogna infatti che anche le persone sia in grado di coglierle e di poterne fruire, anche
questo richiede un lavoro.
L’offerta dell’opportunità si concretizza quando riesce a mettere in grado le persone di fruire di queste
opportunità non lasciandole sole. Saper che la tossicodipendenza è recidivante ci fa capire che
l’accompagnamento può essere anche lungo e che tutto questo è il vero lavoro terapeutico.
Obiettivi specifici:
Gestire N° 1 appartamento terapeutico che può ospitare 4 persone ed attrezzarlo per essere gestito
autonomamente dagli ospiti e dagli operatori impegnati in questa attività progettuale.
Primo obiettivo, tramite questo strumento è nostra intenzione raggiungere l’obiettivo di permettere alla
persona di esperire la possibilità di essere attore di sé stesso , di uscire da un circolo di assistenza e di
riguadagnare la dignità con metodologia di accoglienza ed accompagnamento fortemente improntata
sull’ascolto, la relazione, la presa in carico.
Secondo obiettivo, strettamente correlato al precedente, è quello di portare il soggetto ad aumentare
gradualmente la propria resistenza al lavoro affinché gli sia più facile sostenere percorsi di inserimento
lavorativo tradizionali (borse lavoro, lavori interinali, tirocini presso Coop. Sociali o Aziende profit)
che possano portare ad una sistemazione lavorativa più stabile e continuativa.
14) Destinatari dell’intervento
Descrivere, sinteticamente, i destinatari del progetto:
Art. 5 lett. B punto 3
- Persone tossicodipendenti che hanno già fallito un trattamento Comunitario o più percorsi comunitari
- Persone ex tossicodipendenti che durante e dopo un percorso in Comunità all’interno del Centro Accoglienza L’Ulivo o di altra Comunità terapeutica, nella fase del reinserimento socio-lavorativo si trovano maggiormente svantaggiate per ragioni familiari, sociali, relazionali.
15) Quali aspetti caratterizzano la tipologia di destinatari del progetto
Tipologia: Tossicodipendenti e alcoldipendenti
Distribuzione per sesso:
X solo maschi
solo femmine
sia maschi che femmine
A quali classi di età appartiene la tipologia in esame:
indicare tutte le fasce di età coinvolte
Meno di 10 anni
10-13
14-16
17-20 X
21-25 X
26-30 X
31-35 X
36-40 X
Più di 40 X
Questi destinatari dell’intervento:
Abusano di sostanze
X Almeno qualcuno abusa di sostanze
X Non fanno uso di sostanze ma sono soggetti ad alto rischio di abuso
Non fanno uso di sostanze e non c’è rischio immediato
X Sono in trattamento
Non pertinente
*(illecite e/o lecite)
Sono state previste modalità di contatto/coinvolgimento dei destinatari
se SI, descriva quali:
- Gestione e manutenzione dell’appartamento
- Riunioni generali di tutti gli ospiti. - Colloqui con gli ospiti. - Costruzione di una rete di opportunità sociali, lavorative, ricreative e culturali nel territorio.
Descrivere eventuali altri elementi che caratterizzano questa tipologia di destinatari:
Basti pensare agli aspetti depressivi, ai disturbi di personalità borderline , ai disturbi post-traumatici
così ampiamente rappresentati fra i tossicodipendenti e dei conseguenti bisogni psicoterapeutici di
queste condizioni una volta stabilizzata la condizione tossicologica. Si sta sviluppando una maggiore
attenzione sugli elementi di cronicizzazione mettendo in campo interventi di riduzione del danno e di
tipo riabilitativo anche attraverso l’avvio di borse lavoro o l’inserimento in cooperative sociali.
16) Risultati attesi: Quali risultati intende produrre il progetto su questa tipologia di destinatari (descrivere in maniera
sintetica, massimo una pagina, i risultati da perseguire)
Art. 5 lett. B punto 4
I due grandi parametri di risultato sono l’indipendenza e l’autonomia personale dei destinatari. Per
raggiungere ciò è necessario coinvolgere ciascuno dei gruppi omogenei di persone sia quindi
nell’esperienza di ogni gruppo appartamento e o di ogni attività lavorativa proposta. Gruppo omogeneo
nel senso di essere in grado di poter dare una risposta nella scala dei bisogni (Moslow) di
appartenenza. Saper rispondere al “Chi siamo” e quindi suscitare un livello di identificazione rispetto al
progetto nel quale si è inseriti e quale sia l’obiettivo da perseguire. Nel momento che il gruppo dei pari
si sa riconoscere nel progetto, nel momento che si sa riconoscere in una stessa situazione di
appartenenza, c’è la possibilità di utilizzare quella risorsa che nella comunità è stata sperimentata a
lungo ed è una delle risorse più efficaci: il gruppo dei pari. Il gruppo dei pari è infatti in grado di
utilizzare il codice fraterno, che è quello che sa più utilizzare il gruppo come risorsa sfruttando la
possibilità di una buona emulazione e il condizionamento positivo. L’azione progettuale quindi deve
essere orientata nello sforzo di tentare di identificare e lavorare per gruppi omogenei : per gruppi che
presentino le stesse problematiche, le stesse difficoltà e le stesse potenzialità di risorse da impiegare.
NO SI
Inoltre, altro aspetto fondamentale che si propone il presente progetto è di costruire quei percorsi
terapeutici che tra casa, lavoro e integrazione sociale vogliono essere occasione di aggancio e avvio di
una relazione stabile orientata a favorire, con la metodologia dei piccoli passi, il percorso di inclusione
sociale e lavorativa favorendo iniziative di autonomia e graduale emancipazione dagli interventi
assistenziali.
17) Diffusione dei risultati:
SI NO
Se si, specificare, quali:
Art. 5 lett.D
Art. 5 lett. F punto 1 – 2
Qui di seguito descriviamo sinteticamente le metodologie e gli strumenti adottati per la
pubblicizzazione e diffusione dei risultati:
I risultati del progetto “Il cielo in una stanza” saranno raccolti in un pamphlet o report su le buone
prassi in cui saranno riassunti gli elementi più significativi delle esperienze vissute e prodotte. Una
volta steso l’elaborato, ciò verrà reso pubblico con una giornata seminariale di approfondimento delle
buone pratiche messi in atto e confrontate con altre esperienze similari in ambito regionale o nazionale.
18) Strategie operative: Sono state previste specifiche strategie d’intervento?
se SI, specifichi quali:
• Coordinamento.
• Costruzione percorsi.
• Verifica in équipe dei progetti individuali degli ospiti.
• Supervisione con consulente esterno
• Riunioni generali di tutti gli ospiti.
• Referente degli invianti.
• Colloqui con gli ospiti.
• Costruire una rete di opportunità nel territorio.
19) Le risorse del progetto:
Indicare le risorse umane che saranno impiegate nella realizzazione del progetto utilizzando le
codifiche di seguito elencate (escluso il responsabile del progetto, anche per le eventuali altre attività
ricoperti nel progetto).
Personale interno (si considera il personale già operante all’interno dell’ente che presenta il progetto)
(compilare una riga per ogni soggetto che si prevede di coinvolgere nel progetto)
NO SI
Professione Monte ore dedicate al progetto Tipo di contratto l’Ente proponente
Coordinamento – Responsabile
Comunità
__ 500_/ Dipendente a tempo indeterminato
Amministrativo __ 300__/ Dipendente a tempo indeterminato
Segreteria __ 240__/ Dipendente a tempo indeterminato
Operatore di comunità __ 600___/ Dipendente a tempo indeterminato
Personale esterno (compilare una riga per ciascun soggetto che si prevede di coinvolgere nel progetto)
Professione Monte ore dedicate al progetto Tipo di contratto l’Ente proponente
SUPERVISORE _ 70____/ Collaborazione professionale
EDUCATORE _400___/ Collaborazione professionale
SOCIOLOGO _280__/ Collaborazione professionale
CODIFICA PERSONALE
20) Indichi le risorse materiali che saranno impiegate nella realizzazione del progetto:
se ne prevede l’utilizzo
se SI, l’Ente ne
è provvisto
se NO, l’acquisto graverà sul costo presentato
costo previsto
Videocamera SI NO SI NO SI NO
Pulmino SI NO SI NO SI NO
Profilattici SI NO SI NO SI NO
1 Amministrativo 2 Animatore 3 Assistente sociale
4 Consulente 5 Consulente familiare
6 Consulente orientamento
7 Docenti
8 Educatore
9 Esperti
10 Informatico
11 Formatore
12 Infermiere
13 Insegnanti 14 Istruttore socio-assistenziale 15 Maestri d’arte/artigiani 16 Mediatore culturale 17 Medico 19 Obiettore di coscienza 20 Operatore ausiliario 21 Operatore di comunità 22 Operatore di strada 23 Pedagogista 24 Presidente Cooperativa 25 Psichiatra 26 Psicologo 27 Psicoterapeuta e psicoanalista 28 Responsabile di Comunità 29 Ricercatore 30 Sociologo 31 Supervisore 32 Volontario 33 Neuropsichiatra 34 Altro
Siringhe SI NO SI NO SI NO
Scambia siringhe SI NO SI NO SI NO
Materiale informativo cartaceo SI X NO SI NO X SI X NO € 1.500,00 Materiale informativo non cartaceo SI X NO SI NO X SI X NO € 1.500,00 Computer SI X NO SI NO X SI X NO € 1.785,00 Stampanti SI X NO SI NO X SI X NO € 500,00 Farmaci SI NO SI NO SI NO
altro (specificare)
Arredo n.1 appartamento SI X NO SI NO X SI X NO € 7.500,00
21) Articolazione del Progetto
Durata complessiva:
30 Mesi
Descriva in modo analitico lo sviluppo del progetto indicando e descrivendo le fasi in cui si articola
N. Fasi del progetto Descrizione 1. Avvio Progettazione progetto;
Progettazione degli strumenti di valutazione;
Ricerca n. 1 appartamento e stipula contratto di fitto.
2. Decollo Arredamento sobrio e accogliente. Dopo la messa a punto dell’
appartamento procedere all’apertura con l’accoglienza degli ospiti
inseriti nel progetto.
3. Fase di adattamento Fase assai delicata per le difficoltà di inserimento nel gruppo dei pari
presso la nuova abitazione, prevede un’attenta valutazione degli aspetti
sanitari, giuridico-legali e socio affettivi della persona. Oltre a questi
vanno analizzate le competenze e le risorse personali che possono essere
espresse in sede lavorativa e di risocializzazione. Questi aspetti, valutati
settimanalmente in corso di verifica d’équipe, permettono la
realizzazione di un quadro di riferimento dell’ospite che da la possibilità
di redigere un piano di intervento sia sotto l’aspetto terapeutico-
farmacologico e sia per ciò che riguarda le competenze professionali che
tenga conto il più possibile delle caratteristiche personali individuate.
Questo impianto si realizzazione con incontri settimanali con i servizi di
competenza per quanto concerne l’adeguamento della terapia e dei
colloqui psicoterapici, incontri con gli educatori per l’inserimento presso
la struttura comunitaria o presso la “Casetta”, successivamente si
procede alla verifica delle capacità e delle attitudini lavorative.
4. Fase di ricerca del
lavoro
E’ prevista l’analisi delle offerte lavorative sul territorio, la
predisposizione di un curriculum vitae dell’ospite da presentare ai centri
per l’impiego, alle agenzie interinali presenti sul territorio regionale e
nazionale, alle aziende e ditte locali. Successivamente ciò viene svolto
per la ricerca lavoro nei luoghi di provenienza o per altre regioni
italiane. Per chi ha già un lavoro, si riprendono i contatti con le aziende
da cui dipendono e stabiliscono dei piani di rientro graduale al lavoro.
Per quanto possa apparire semplice, questa fase è invece la più
complessa ed articolata, sia per le difficoltà che le persone inserite
incontrano nella ricerca del lavoro, soprattutto nel nostro comprensorio
dell’Alto Tirreno Cosentino dove le opportunità lavorative sono
piuttosto scarse, sia per i frequenti fallimenti riscontrabili quando, e non
di rado, le richieste sempre più pressanti di personale altamente
qualificato si scontra con le potenzialità spesso limitate dell’ospite.
A tal proposito si può rivelare interessante l’opera di sensibilizzazione e
il supporto nelle aziende che può essere svolto dagli operatori
dell’inserimento che collaborano nel progetto.
5. Fase della ricerca
della casa
La terza fase del programma di inserimento lavorativo e sociale si
ritiene raggiunta quando l’ospite arriva a una sistemazione stabile sul
piano del lavoro. Solo allora si procede alla ricerca di una sistemazione
abitativa , che comprende l’aiuto alla ricerca di un alloggio proprio o di
una soluzione abitativa alternativa che si tenterà di reperire tramite le
agenzie locali di locazione o con le reti personali di conoscenze che
favoriscono un possibile aggancio per il fitto di una casa
6. Organizzazione del
tempo libero
Accompagnamento terapeutico in tutta la fase residenziale (attraverso
colloqui, verifiche con i servizi, visite agli informagiovani e alle pro loco
sulle opportunità culturali, di svago e sano divertimento, sulle iniziative
del mondo del volontariato locale, ecc…) che aiuti a trovare gli interessi
e la giusta valorizzazione del tempo di lavoro e del tempo libero.
Accompagnamento per trovare una giusta dimensione e organizzazione
del tempo personale e di gruppo (quale la gestione della casa, dei propri
problemi sanitari …) onde evitare che ognuno cada nel proprio
isolamento o nel lassismo dei vecchi meccanismi di gestione del tempo
libero ma che invece trovi una propria dimensione nell’organizzazione
del tempo, soprattutto quello libero.
7. Valutazione del
progetto
La valutazione si effettuerà in itinere sulle attività svolte e ad ex post sui
risultati conseguiti sull’efficacia sociale delle attività realizzate. Si spera
di valutare anche l’efficacia degli interventi realizzati e sulle buone
prassi sperimentate. Saranno utilizzati gli strumenti e gli indicatori che
sono stati già indicati nelle voci richiamate precedentemente.
8. Diffusione dei risultati I risultati del progetto “Il cielo in una stanza” saranno raccolti in un
pamphlet o report su cui saranno riassunti gli elementi più significativi
delle esperienze vissute e prodotte. Una volta steso l’elaborato, ciò verrà
reso pubblico con una giornata seminariale di approfondimento delle
prassi messi in atto e confrontate con altre esperienze similari in ambito
regionale o nazionale.
Se il progetto prevede una durata di realizzazione superiore all’anno quali fra le fasi indicate verranno
realizzate nel primo anno:
Fasi n°:
1° anno /_1__/ /_2__/ /_3__/
2° anno /__4_/ /__ 5_/ /__6_/
3° anno /_7_/ /__ 8_/
22) Per ciascuna fase prevista, per ogni singola annualità, indicare la durata, le principali
attività previste ed il coinvolgimento degli operatori.
Art. 5 lett. B punto 2 .
N. fase
Durata in mesi della fase
Principali attività previste per ciascuna fase
Figure coinvolte e monte ore
__1_/
__2__/____/
Progettazione progetto;
Progettazione degli
strumenti di
valutazione;
Ricerca n. 1
appartamento e stipula
contratto di fitto
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
n. _1_/__/ sociologi per un monte-ore di _80_/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ educatori-animatori per un monte-ore di __/__/__/
n. _1_/__/ operatori di comunità per un monte-ore di 50__/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. __/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di __/__/__/
n. __/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di__/__/__/
n. __/__/ altro: __________per un monte-ore di_/___/___/
N. fase
Durata in
mesi della fase
Principali attività previste
per ciascuna fase
Figure coinvolte e monte ore
__2_/
__2_/____/
Arredamento sobrio e
accogliente. Dopo la messa a
punto dell’appartamento
procedere all’apertura con
l’accoglienza degli ospiti
inseriti nel progetto.
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ sociologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ educatori-animatori per un monte-ore di __/__/__/
n. _1_/__/ operatori di comunità per un monte-ore di 50 /_/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. __/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di __/__/__/
n. __/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di__/__/__/
n. __/__/ altro: __________per un monte-ore di_/___/___/
__3_/
__8__/____/
Insediamento del gruppo dei pari
presso la nuova abitazione, attenta
valutazione degli aspetti sanitari,
giuridico-legali e socio affettivi
della persona. Analizzare le
competenze e le risorse personali
che possono essere espresse in
sede lavorativa e di
risocializzazione. Questi aspetti,
valutati settimanalmente in corso
di verifica d’équipe, permettono la
realizzazione di un quadro di
riferimento dell’ospite che da la
possibilità di redigere un piano di
intervento sia sotto l’aspetto
terapeutico-farmacologico e sia
per ciò che riguarda le competenze
professionali che tenga conto il
più possibile delle caratteristiche
personali individuate. Questo
impianto si realizzazione con
incontri settimanali con i servizi di
competenza per quanto concerne
l’adeguamento della terapia e dei
colloqui psicoterapici, incontri con
gli educatori per l’inserimento
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ sociologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. _1_/__/ educatori-animatori per un monte-ore di 100__/
n. _1_/__/ operatori di comunità per un monte-ore di 200 _/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. _3_/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di _150_/__/
n. _1_/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di_80_/_/
n. _1_/__/ altro: 28 (Coord. Resp. Com.tà)____per un monte-
ore di_100___/___/
n. _1_/__/ altro: 31 (Supervisore)per un monte-ore di 10_/
n. _1_/__/ altro: (Segreteria ) per un monte-ore di 20_/
presso la struttura comunitaria o
presso la “Casetta”,
successivamente si procede alla
verifica delle capacità e delle
attitudini lavorative.
__4_/
__4__/____/
E’ prevista l’analisi delle offerte
lavorative sul territorio, la
predisposizione di un curriculum
vitae dell’ospite da presentare ai
centri per l’impiego, alle agenzie
interinali presenti sul territorio
regionale e nazionale, alle aziende e
ditte locali. Successivamente ciò
viene svolto per la ricerca lavoro nei
luoghi di provenienza o per altre
regioni italiane. Per chi ha già un
lavoro, si riprendono i contatti con le
aziende da cui dipendono e
stabiliscono dei piani di rientro
graduale al lavoro.
Per quanto possa apparire semplice,
questa fase è invece la più
complessa ed articolata, sia per le
difficoltà che le persone inserite
incontrano nella ricerca del lavoro,
soprattutto nel nostro comprensorio
dell’Alto Tirreno Cosentino dove le
opportunità lavorative sono piuttosto
scarse, sia per i frequenti fallimenti
riscontrabili quando, e non di rado,
le richieste sempre più pressanti di
personale altamente qualificato si
scontra con le potenzialità spesso
limitate dell’ospite.
A tal proposito si può rivelare
interessante l’opera di
sensibilizzazione e il supporto nelle
aziende che essere svolto dagli
operatori dell’inserimento che
collaborano nel progetto.
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ sociologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. _1_/__/ educatori-animatori per un monte-ore di 100__/
n. _1_/__/ operatori di comunità per un monte-ore di 100 _/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. _3_/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di __150/__/
n. _1_/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di_40_/_/
n. _1_/__/ altro: 28 (Coord. - Resp. Com.tà)____per un monte-
ore di_100___/___/
n. _1_/__/ altro: 31 (Supervisore)per un monte-ore di 20_/
n. _1_/__/ altro: (Segreteria ) per un monte-ore di 40_/
N. fase
Durata in
mesi della fase
Principali attività previste
per ciascuna fase
Figure coinvolte e monte ore
__5_/
__4__/____/
La terza fase del programma di
inserimento lavorativo e sociale
si ritiene raggiunta quando
l’ospite arriva a una
sistemazione stabile sul piano
del lavoro. Solo allora si procede
alla ricerca di una sistemazione
abitativa , che comprende l’aiuto
alla ricerca di un alloggio
proprio o di una soluzione
abitativa alternativa che si
tenterà di reperire tramite le
agenzie locali di locazione o con
le reti personali di conoscenze
che favoriscono un possibile
aggancio per il fitto di una casa
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ sociologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. _1_/__/ educatori-animatori per un monte-ore di 100__/
n. _1_/__/ operatori di comunità per un monte-ore di 100 _/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. _3/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di 150__/__/
n. _1_/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di_40_/_/
n. _1_/__/ altro: 28 (Coord. - Resp. Com.tà)____per un monte-
ore di_100___/___/
n. _1_/__/ altro: 31 (Supervisore)per un monte-ore di 20_/
n. _1_/__/ altro: (Segreteria ) per un monte-ore di 40_/
N. fase
Durata in
mesi della fase
Principali attività previste
per ciascuna fase
Figure coinvolte e monte ore
Accompagnamento terapeutico in
tutta la fase residenziale (attraverso
colloqui, verifiche con i servizi,
visite agli informagiovani e alle pro
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
__6_/
__4__/____/
loco sulle opportunità culturali, di
svago e sano divertimento, sulle
iniziative del mondo del volontariato
locale, ecc…) che aiuti a trovare gli
interessi e la giusta valorizzazione
del tempo di lavoro e del tempo
libero.
Accompagnamento per trovare una
giusta dimensione e organizzazione
del tempo personale e di gruppo
(quale la gestione della casa, dei
propri problemi sanitari …) onde
evitare che ognuno cada nel proprio
isolamento o nel lassismo dei vecchi
meccanismi di gestione del tempo
libero ma che invece trovi una
propria dimensione
nell’organizzazione del tempo,
soprattutto quello libero.
n. __/__/ sociologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. _1_/__/ educatori-animatori per un monte-ore di 100__/
n. _1_/__/ operatori di comunità per un monte-ore di 100 _/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. _5/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di _250_/__/
n. _1_/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di_40_/_/
n. _1_/__/ altro: 28 (Coord. - Resp. Com.tà)____per un monte-
ore di_100___/___/
n. _1_/__/ altro: 31 (Supervisore)per un monte-ore di 20_/
n. _1_/__/ altro: (Segreteria ) per un monte-ore di 40_/
N. fase
Durata in
mesi della fase
Principali attività previste
per ciascuna fase
Figure coinvolte e monte ore
__7_/
__3__/____/
La valutazione si effettuerà
in itinere sulle attività svolte
e ad ex post sui risultati
conseguiti sull’efficacia
sociale delle attività
realizzate. Si spera di
valutare anche l’efficacia
degli interventi realizzati e
sulle buone prassi
sperimentate. Saranno
utilizzati gli strumenti e gli
indicatori che sono stati già
indicati nelle voci richiamate
precedentemente.
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
n. _1_/__/ sociologi per un monte-ore di 100_/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ educatori-animatori per un monte-ore di __/
n. __/__/ operatori di comunità per un monte-ore di ___/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. __/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di __/__/__/
n. ___/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di_50_/__/
n. __/__/ altro: 28 (Coord. - Resp. Com.tà)____per un monte-
ore di_50_/___/
n. _1_/__/ altro: (Segreteria ) per un monte-ore di 50_/
N. fase
Durata in mesi della fase
Principali attività previste per ciascuna fase
Figure coinvolte e monte ore
__8_/
__3__/____/
I risultati del progetto “Il
cielo in una stanza” saranno
raccolti in un pamphlet o
report su cui saranno
riassunti gli elementi più
significativi delle esperienze
vissute e prodotte. Una volta
steso l’elaborato, ciò verrà
reso pubblico con una
giornata seminariale di
approfondimento delle prassi
messi in atto e confrontate
con altre esperienze similari
in ambito regionale o
nazionale.
n. __/__/ medici per un monte-ore di ___/___/ ___/
n. __/__/ psicologi per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ psichiatri per un monte-ore di ___/___/___/
n. _1_/__/ sociologi per un monte-ore di _100__/___/___/
n. __/__/ assistente sociale per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ infermieri per un monte-ore di ___/___/___/
n. __/__/ educatori-animatori per un monte-ore di ___/
n. __/__/ operatori di comunità per un monte-ore di __/
n. __/__/ operatori di strada per un monte-ore di __/__/__/
n. __/__/ volontari, obiettori per un monte-ore di __/__/__/
n. __/__/ pers. Amministrativo per un monte-ore di 50_/_/
n. _/__/ altro: 28 (Coord. - Resp. Com.tà)____per un monte-
ore di 50_/___/
n. _1_/__/ altro: (Segreteria ) per un monte-ore di 50_/
Compilare la tabella 22 per ogni fase prevista dal progetto, per tutta la durata dello stesso
23) Aspetti innovativi (Rispetto ad interventi sperimentati sul territorio e alla tipologia del bisogno
rilevato):
Una rilevante specificità della proposta di intervento è rappresentata dal fatto che si tratta di un progetto “sperimentale”, un progetto cioè in cui l’incertezza è ancora alta a livello di metodologie di intervento e sulle scarse reti territoriali, e anche rispetto alla domanda incessante dei servizi invianti di sviluppare opportunità alternative ai programmi standard comunitari, che poco riescono a incidere sulle complesse problematiche individuali della “nuova” utenza . La comunità intende intensificare il lavoro terapeutico già in atto, al fine di
migliorare il livello qualitativo: ciò soprattutto personalizzando sempre più i programmi, creando una
rete di collaborazione più stretta con i servizi afferenti e specialistici che permettono di consolidare
l’orientamento verso la multidisciplinarietà degli interventi terapeutici, partendo anche da una nuova
idea della riduzione del danno, in cui gli interventi non sono rivolti solo a soggetti a bassa soglia ma
anche alla pluralità di situazioni che hanno una vulnerabilità tra vivere una condizione di normalità a
quella di caduta in una condizione di disagio.
24) E` stato previsto un modello specifico di valutazione del progetto
Se si descrivere il modello e indicare i requisiti utilizzati per la valutazione
Il modello valutativo si riferisce ai quei postulati valutativi che mettono in rilevo una valutazione ex ante, in itinere ed ex post . Una rilevante specificità della proposta di intervento è rappresentata dal fatto che si tratta di un progetto “sperimentale”, un progetto cioè in cui l’incertezza è ancora alta a livello di metodologie di intervento e sulle scarse reti territoriali, e in cui, di conseguenza, la valutazione dovrebbe maggiormente centrarsi sulla validità interna dei modelli di intervento. La nostra scelta si orienta quindi verso l’adozione di approcci diversificati a seconda dei contesti operativi, ma che non rinunciano all’obiettivo di ridurre l’incertezza e di migliorare il processo decisionale attraverso la messa in comune e lo sviluppo delle conoscenze, dei diversi apprendimenti. Sarà prevista una valutazione in itinere attraverso il monitoraggio degli interventi effettuati e una metodica raccolta dei dati, così determinata:
� Il corretto utilizzo delle risorse umane, materiali e finanziarie (efficienza); � Il raggiungimento parziale o totale degli obiettivi (efficacia).
Tempi previsti: 200 ore Modalità dell’intervento: accoglienza, aspetti terapeutici evolutivi, inserimento abitativo, lavorativo e
sociale E` previsto un gruppo di controllo?
Strumenti:
- verifica settimanale con gli ospiti della casa
- incontri d’équipe “allargata” con gli operatori dei servizi invianti
- colloqui individuali con gli ospiti
SI NO
SI NO
- scheda di rilevazione di afflusso dell’utenza
- scheda di rilevazione delle variabili anagrafiche del soggetto, della condizione sociale e
sanitaria
- curriculum vitae degli ospiti
- questionario di valutazione della “soddisfazione” dell’andamento del percorso
- scheda di rilevazione delle ore giornaliere svolte da ogni singolo utente che ci permetta di
verificare l’aumento o lo stabilizzarsi o la diminuzione della continuità lavorativa di ciascuno
- griglia di osservazione dove si evidenziano le condizioni di partenza di ogni singolo utente e gli
eventuali cambiamenti rispetto alla socializzazione, al mondo del lavoro, la sua capacità di
mantenere nel tempo tale evoluzione
- griglia di osservazione dove si evidenziano le condizioni di partenza di ogni singolo utente e gli
eventuali cambiamenti rispetto alla condizione di vita del soggetto e la sua capacità di
mantenere nel tempo il cambiamento.
Indicatori:
- Provenienza
- Permanenza negli appartamenti
- Trattamento psicoterapico e socio-sanitario
- Situazione lavorativa in entrata e attività lavorativa in uscita
- Esiti dei percorsi dei soggetti trattati
Risorse:
�XXXX Finanziarie: Costi previsti Euro………………….. voci di spesa…………………….. Euro…………………. voci di spesa……………………..
Euro………………….. voci di spesa…………………….
�X X X X Umane:
Interne esterne sia interne che esterne
� � �
25) Descrizione del Finanziamento richiesto in maniera analitica per unità di costo, in relazione
ad ogni singola annualità di progetto. — I costi si espongono nella tabella corrispondente comprensivi di IVA.
Art. 5 lett. g
PIANO FINANZIARIO 1° ANNO
Tipologie di spesa Voci analitiche TOTALE
Costo I anno
TOTALE
PERSONALE
Personale interno Coordinamento
Responsabile Comunità
100 h x € 20,00
€ 2.000,00 € 2.000,00
Amministrativo
80h x € 13,00
€ 1.040,00 € 1.040,00
Segreteria
20h x € 10,00
€ 200,00 € 200,00
Operatore di Comunità
300h x € 15,00
€ 4.500,00 € 4.500,00
Totale Parziale € 7.740,00 € 7.740,00
Personale esterno Supervisore
10h x € 70,00
€ 700,00 € 700,00
Educatore
100h x € 25,00
€ 2.500,00 € 2.500,00
Sociologo (Progettazione e
Valutazione)
80h x € 50,00
€ 4.000,00 € 4.000,00
Totale Parziale € 7.200,00 € 7.200,00
BENEFICIARI
Spese attrezzature Arredo n. 1 appartamento € 7.500,00 € 7.500,00
N.2 Computer € 1.785,00 € 1.785,00
N.2 Stampanti € 500,00 € 500,00
Materiale informativo
cartaceo
€ 1.500,00 € 1.500,00
Materiale informativo non
cartaceo
€ 1.500,00 € 1.500,00
Totale Parziale € 12.785,00 € 12.785,00
SPESE
DI GESTIONE
Affitto n. 1 appartamento
€ 400,00 x 12 mesi
€ 4.800,00 € 4.800,00
Utenze € 1.050,00 € 1.050,00
Materiale cancelleria € 2.000,00 € 2.000,00
Spese amministrative € 1.020,00 € 1.020,00
Materiale di consumo € 700,00 € 700,00
Totale Parziale € 9.570,00 € 9.570,00 ALTRO (Specificare)
Totale Parziale
Totale Generale € 37.295,00 € 37.295,00
PIANO FINANZIARIO 2° ANNO
Tipologie di spesa Voci analitiche TOTALE
Costo II anno
TOTALE
PERSONALE
Personale interno Coordinamento
Responsabile Comunità
300h x € 20,00
€ 6.000,00 € 6.000,00
Amministrativo
120h x € 13,00
€ 1.560,00 € 1.560,00
Segreteria
120h x € 10,00
€ 1.200,00 € 1.200,00
Operatore di Comunità
300h x € 15,00
€ 4.500,00 € 4.500,00
Totale Parziale € 13.260,00 € 13.260,00
Personale esterno Supervisore
60h x € 80,00
€ 4.800,00 € 4.800,00
Educatore
300h x € 25,00
€ 7.500,00 € 7.500,00
Totale Parziale € 12.300,00 € 12.300,00
BENEFICIARI
Spese attrezzature
Totale Parziale
SPESE DI
GESTIONE
Affitto n. 1 appartamento
€ 400,00 x 12 mesi
€ 4.800,00 € 4.800,00
Utenze € 1.050,00 € 1.050,00
Materiale cancelleria € 2.500,00 € 2.500,00
Spese amministrative € 1.070,00 € 1.070,00
Materiale di consumo € 1.000,00 € 1.000,00
Materiale di uso e fotocopie € 1.500,00 € 1.500,00
Totale Parziale € 11.920,00 € 11.920,00 ALTRO
(Specificare)
Totale Parziale Totale Generale € 37.480,00 € 37.480,00
PIANO FINANZIARIO 3° ANNO
Tipologie di spesa Voci analitiche TOTALE
Costo III anno
TOTALE
PERSONALE
Personale interno Coordinamento
Responsabile Comunità
100h x € 20,00
€ 2.000,00 € 2.000,00
Amministrativo
100h x € 13,00
€ 1.300,00 € 1.300,00
Segreteria
100h x € 10,00
€ 1.000,00 € 1.000,00
Totale Parziale € 5.300,00 € 5.300,00
Personale esterno Sociologo (Valutazione)
n. 200 h x € 50,00
€ 10.000.00 € 10.000.00
Totale Parziale € 10.000.00 € 10.000.00
BENEFICIARI
Spese attrezzature
Totale Parziale
SPESE
DI GESTIONE
Affitto n. 1 appartamento
€ 400,00 x 6 mesi
€ 2.400,00 € 2.400,00
Utenze € 500,00 € 500,00
Materiale cancelleria € 2.000,00 € 2.000,00
Spese amministrative € 500,00 € 500,00
Materiale di consumo € 1.000,00 € 1.000,00
Materiale di uso e fotocopie € 1.000,00 € 1.000,00
Totale Parziale € 7.400,00 € 7.400,00
Altro (Specificare)
Stesura report finale
80h x € 70,00
€ 5.600,00 € 5.600,00
Seminario finale € 2.100,00 € 2.100,00
Stampa pubblicazione
report finale
€ 2.500,00 € 2.500,00
Spot sui media, giornali
locali e radio
€ 1.000,00 € 1.000,00
Rimborso spese esperti € 1.000,00 € 1.000,00
Totale Parziale € 12.200,00 € 12.200,00 Totale Generale € 34.900,00 € 34.900,00
26) Costi del progetto
COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO
€ 109.675,00
COSTO DEL PROGETTO (per ogni singola annualità)
1° ANNO € 37.295,00
2° ANNO € 37.480,00
3° ANNO € 34.900,00
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