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1Carpe Diem

Cento anni fa nasceva

specialeUna stella speciale per noi: Il

Circolo Giovanile dell’Oratorio dell’Immacolata ora denominato Circolo Culturale G. Greppi.Cento anni di proposte artistiche e culturali dei quali, gli ultimi dieci, mi hanno visto a capo di invidiabili gruppi di persone.Diec i anni da presidente che evoco con infini-to piacere nono-stante il conside-revole impegno di difficili deci-sioni strutturali come l’acquisto della sede di via Moroni realizza-to con il gene-roso contributo di tutti i Soci, la concretizzazione della “quadreria” con dipinti, scul-ture e acquerelli donati non solo

da artisti bergamaschi, e l’intenso lavoro che comportano i program-mi di ogni anno ed in particolare le celebrazioni del centenario. Fortu-natamente, come già accennato, sono circondato da encomiabili persone fra i componenti il Diret-tivo e da affidabili collaboratori che

colgo l’occasione per ringraziare an-cora una volta.Un secolo percorso da grandi capovol-gimenti storici e di costume che però non hanno intaccato il cammino del Cir-colo che è riuscito ad identificarsi nei tempi che cambia-vano ideando stra-tegie modellate con idee di qualità che tutt’ora si dimostra-no validissime e che hanno contribuito a scrivere la storia

iemPeriodico di cultura * arte * costume * tradizioni

Via G. B. Moroni 25 - BergamoTel. e Fax 035.230.430www.circologreppi.it

e-mail: [email protected]

GIUGnO 2014 * AnnO 15 * n. 5

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dell’associazionismo berga-masco.Oggi tutto questo è dietro di noi, è dentro di noi. è la materia prima più preziosa.noi, ci riconosciamo nei gesti e nel lavoro di chi ci ha precedu-to perché quello che ci hanno tramandato è scritto nel nostro DnA: non solo fa parte dell’o-dierno operare, ma da sempre l’abbiamo collocato al centro del nostro impegno.Gli anni sono passati ed il Grep-pi festeggia il suo apprezzabile anniversario.100 anni in cui la vita del Cir-colo ha accompagnato la storia d’Italia e d’Europa.100 anni in cui il Greppi ha al-ternato donne e uomini senza mai compromettere l’identità culturale e la credibilità iniziali custodendo, con innato senso di responsabilità e impegno, la passione per le cose dell’arte divenendo uno dei più resi-stenti ed affidabili Sodalizi bergamaschi.Con le manifestazioni di quest’anno abbiamo desiderato celebrare tutti i Soci che ci han-no preceduto: quelli che hanno guidato, chi ha programmato e quanti hanno sostenuto il Grep-pi con la loro partecipazione tenendo viva la nostra realtà per 100 anni.Donne e uomini che hanno aderito ad interessi comuni, che hanno condiviso fatiche e piaceri e, assieme, hanno sod-disfatto l’interesse per i viaggi e gli svaghi del tempo libero ed hanno assaporato l’attrazione dei momenti culturali; gente che ha creato una meravigliosa comunità.Questo anniversario è la stra-ordinaria occasione per rac-contare la storia del Greppi attraverso le manifestazioni del Centenario e per lasciare a chi verrà dopo di noi un’at-tendibile visione di valori, di capacità personali e di gruppo, che il nostro Circolo ha saputo rappresentare durante il suo secolare percorso. A.M.

Celebrazioni del Centenario

Il Consiglio Direttivo del nostro Circolo in questi ultimi due

anni ha sperimentato, in prima persona, come corrisponda al vero la Virgiliana citazione “Tem-pus fugit”. L’ormai incombente commemorazione del Centenario chiedeva, già nei primi giorni del 2013, decisioni immediate e rea-lizzabili. Tutti i Consiglieri in carica furono concordi sulla via da per-correre: concretezza! A memoria d’uomo risulta che nel “Greppi” la concretezza è di casa. Scorrendo le pagine della sua storia risulta che sin dai suoi primi giorni di vita si è ingegnato a organizzare corsi serali per giovani lavoratori quando la scuola pubblica era un po’ carente, ha aperto i saloni ora-toriani per acculturare i già adulti con Conferenze altamente interes-

santi e formative, ha contribuito a smaliziare giovani e meno giovani con iniziative aggiornate alle esi-genze dei tempi e, ancora oggi con immutato ardore, propone ed organizza iniziative culturali atte a diffondere sapere e conoscenza. Il percorso della commemorazione non poteva discostarsi da tanto passato. Quindi, per gli eventi commemorativi, immediate de-cisioni: “onorare” la memoria dei predecessori, “valorizzare” storia, tradizione e cultura della nostra Bergamo, “notare “ il passato, “riflettere” su natura e scopi di un Circolo culturale e “segnare” il suo primo secolo di vita, a futura memoria, con alcuni eventi facili da ricordare. non poco! Al … grido di dolore … degli incaricati a tanto lavoro non mancarono risposte,

“Nel romanzo “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni

emerge, costantemente,il tema della Provvidenza.

Si tratta di una forza superiore che agisce e interviene

a determinare fatti e circostanze per volgerli al bene.

(n. Sapegno)”.

La c’èla Provvidenza

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3Carpe Diem

Celebrazioni del Centenario

consensi, risorse. Il nostro Circo-lo scoprì che non era solo: aveva buoni, operosi e disponibili amici. La pianificazione prese corpo e i termini evidenziati in corsivo divennero, in pochissimo tempo;

una Sacra Liturgia nella Basilica di S. Alessandro in colonna, il Ciclo di conferenze denominato Genius Loci nella Domus Alexandrina, il Libro del Centenario, un Conve-gno sull’Associazionismo culturale nella sala Traini del Credito Ber-gamasco, un Concerto nel Teatro dell’Oratorio dell’Immacolata e la Madonna delle farfalle, imma-gine votiva posta nella Vicinia di S. Rocco in via Broseta. Eventi eccezionali per una memorabile commemorazione! Cento anni: nessuno “ … nemmeno il più ot-timista dei fondatori … (Il Greppi nel XX secolo di A. Gualandris) avrebbe potuto prevedere uno sviluppo così significativo. Emeriti sacerdoti, personalità della cultura e della politica, patrioti, maestri e collaboratori hanno dato lustro e

serietà, con il loro lavoro e le loro idee al “Circolo Greppi”. Ha fatto tanta strada e ci sono buoni motivi per pensare che ne farà ancora! Il Manzoni, nel suo romanzone, fa dire al buon Renzo, promesso

sposo al sicuro in bergamasca, nella terra di san Marco, “… E poi, la Provvidenza mi ha aiutato finora; m’aiuterà anche per l’avvenire”. Quindi, caro Circolo Greppi, avanti tutta: “La c’è la provvidenza!”. N.L.

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nel Convegno del 27 Febbraio svoltosi nella Sala Traini del Cre-dito Bergamasco, il Presidente Aldo Monti a nome del Circolo ha consegnato tre Tessere Onorarie Vitalizie ai soci Giovanni Dal Co-volo, Fernando noris e Osvaldo Roncelli, in riconoscenza della lunga collaborazione che gli illustri professori hanno dato al “Greppi”. Quando si conferisce un riconosci-mento di questo tipo, è d’obbligo illustrare i meriti conseguiti dai premiati: nel nostro caso offri-remo qui un breve riassunto, per nulla esaustivo. Un riassunto mi-tigato nei contenuti e nei toni da quella stessa sobrietà e da quella stessa discrezione che ha sempre contraddistinto l’operato di Dal Covolo, noris e Roncelli all’interno della nostra Associazione. La presenza del prof. Dal Covolo nel nostro Circolo è di lunga data, come lui stesso ha testimoniato alla presentazione del ciclo d’in-contri “Genius loci”, sottolineando la grande amicizia che lo lega ad Arnaldo Gualandris. Parliamo della

Tessere Onorarie Vitalizie ai soci Giovanni Dal Covolo, Fernando

Noris e Osvaldo Roncelli,

Celebrazioni del Centenario

prima metà degli anni settanta, e da allora la sua collaborazione non si è mai interrotta. Memorabili sono stati i corsi di letteratura e le conferenze, ma anche i semplici

percosi in pullman che anticipava-no le visite alle Grandi Mostre, nei quali riusciva, e riesce, a fornire in modo unico le conoscenze ne-cessarie per penetrare l’essenza

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Anche il nostro “Grep-pi” ha il suo Libro del

Centenario. E’ sintetico, conciso e perfettamente in linea con le direttive Consiliari relative alla “concretezza” da osser-

Celebrazioni del Centenario

Carta cantavare in fatto di iniziative atte a commemorare il Secolo di vita del Circolo. Quindi: notizie storiche su nascita e vita, chiaro e grato riferimento all’o-pera ospitale e formativa

dell’Oratorio dell’Imma-colata, brevi vicende pertinenti la varia uma-nità che negli anni lo ha guidato, note sintetiche sulle iniziative di impe-gno socio-culturale pro-poste a Soci e Cittadi-nanza tutta, un exursus su locandine e circolari pubblicate, eventi legati alla sede sociale, articoli a stampa de “L’Eco di

Bergamo”, luoghi, imma-gini e soci da ricordare. Cento anni; una storia infi-nita racchiusa soprattutto nel cuore dei suoi Soci.

. Nuccio Lampugnani

delle opere che ci si appresta ad ammirare.

Osvaldo Roncelli è entrato nel Circolo nel 1993 e già a novembre dello stesso anno era uno dei docenti del 1° Corso di preparazione all’esa-me di guida turistica. Ancora ricordiamo, impressa in tutti noi, quella sua lezione “La forma della città” e così anche tutte le uscite per visitare i luoghi presentati durante il corso. Roncelli, Dal Covolo, Gualandris, insieme ad altri componenti del gruppo gui-de, ci hanno accompagnato alla scoperta del patrimonio artistico e culturale della no-stra città nelle visite guidate primaverili organizzate fino ai primi anni Duemila (evolutesi negli ultimi anni a itinerari fuo-ri città). Tante altre iniziative lo hanno visto protagonista in tutti questi anni: il contributo del professor Roncelli nell’or-ganizzazione delle manifesta-zioni per il nostro Centenario è stato importantissimo.nella sala Funi della Banca Popolare di Bergamo, giovedì 8 maggio 2003, si svolgeva l’incontro “Omaggio a Piero Brolis”, per commemorare il 25° anniversario della sua scomparsa. Fernando noris teneva la sua Lectio Magi-stralis sull’ “Etica della Forma in Piero Brolis” e così aveva inizio la sua collaborazione con il Circolo Greppi, cui sa-rebbero seguite tante altre. In particolare il suo aiuto è stato prezioso nei Concorsi di Pittura, Scultura e Acquerello fino ad arrivare alla Mostra su Angiolo Alebardi svoltasi nello Spazio Viterbi della Provin-cia, nel novembre scorso. Di grande spessore scientifico la sua analisi “Angiolo Alebardi classicità della pura pittura” presentata nel catalogo della Mostra.Per tutte queste motivazioni e altre omesse per motivi di spazio, il Circolo Culturale G.Greppi ringrazia Giovanni Dal Covolo, Fernando noris e Osvaldo Roncelli per il loro contributo e si augura di poter contare ancora sulla loro pre-ziosa collaborazione per tanti anni a venire F.R.B.

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Il corrente anno socia-le è particolarmente

importante: il Greppi compie gli anni. Cento! non sono pochi. Infatti quando i giovani oratoriani della parroc-chia di S. Alessandro in Colonna fondarono il Circolo e lo destinarono a ricordare nel tempo il benefattore - filantropo Giuseppe Greppi, corre-va l’anno millenovecen-toquattordici. Per la precisione, ma solo a memoria d’uomo perché documenti non ne esistono, era il 20 del mese di febbraio e L’Eco di Bergamo, sul-la prima pagina dell’e-dizione di quel giorno, riferiva ai suoi lettori che “… alla Camera dei Deputati i Parlamentari avevano discusso della nave San Giorgio che si era incagliata, dei conti nella colonia Libica, del progettato raccordo fer-roviario tra la Val di Scal-ve e Darfo, delle nuove tasse su Acque minerali e Automobili e che, in cronaca, a Portoferraio ben tre navi da guerra erano bloccate in porto dalle pessime condizioni del mare, a Genova era in corso uno sciopero degli operai del carbone e una serrata degli Ar-matori e che era in atto un incidente di frontiera tra forze militari Greco - Albanesi ...”. E’ trascorso un intero secolo: è cambiato poco. Le notizie sembrano ri-ciclate; solo il Circolo è ancora quello originale e continua a promuovere cultura sociale sulla stra-da indicata dai lontani fondatori! Per comme-morare degnamente il

Celebrazioni del Centenario

Il “genius loci” è una divinità tutelare della religione romana,

una entità soprannaturale legata a un luogo

e protettrice della città, della famiglia e dell’individuo; al genius venivano attribuiti

tutti “… quegli atti in cui sembrava si manifestassero

funzioni superiori alle normali capacità dell’individuo…

la più tipica appare la creazione artistica…”

(Enc. Treccani).

GENIUS LOCIConferenze - BergamoTV - Convegno

suo anniversario ha già dato il via ad una serie di iniziative coerenti con la sua identità. Tra le tante in corso … d’opera la più impegnati-va è quella intitolata “Alla ricerca del Genius Loci”, un ciclo di conferenze inerenti alcuni temi di peculiare e originale qua-lità presenti nella storia, nella tradizione e nella cultura di Bergamo. nella conferenza-stam-pa di presentazione del “Corso Conferenziale” il Comitato per il centena-rio, presieduto dal prof. Osvaldo Roncelli coadiu-vato dalla Vicepresidente del Circolo sig.ra Franci-sca Romero Bravo, spe-cificava che i validissimi relatori, “ … accumunati da profonda competen-za unita a passione … avrebbero trattato temi inerenti cinema, storia sociale e geologica, arte, devozione, scienza, am-biente, economia, lingua, musica, sport, e cucina …”. Bergamo sembra fatta apposta, con la sua inar-rivabile Città Alta, le sue imponenti Mura Venete e il suo patrimonio d’arte e di cultura, a suscitare meraviglia, riempire gli occhi, incantare i tanti ospiti che vogliono co-noscere ed emozionarsi di fronte a tante opere e tanto sapere. La no-stra città con il Festival BergamoScienza è di-vulgatrice di Scienza al grande pubblico; con i progetti di rinnovamento del sistema culturale, tu-ristico e infrastrutturale presentati nel dossier di candidatura di Capitale Europea della cultura 2019 si è attivata a dimo-

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Celebrazioni del Centenario

strare come “… la cultura e l’arte possano essere una leva positiva per la crescita economica … (cfr. L’Eco di Berga-mo)” di un intero Paese.

Bergamo non diventerà “Capitale” ma il suo pa-trimonio di Associazioni, Istituzioni e Circoli a ca-rattere culturale è, a dir poco, imponente. non è proprio il caso di perdere .. il treno offerto per tirare dritto!

E’ per questo che il “ Greppi”, per completare l’evento dei suoi cento anni, ha organizzato un Convegno per riflettere, con altri Circoli di con-

solidata presenza sul territorio, “… su natura e scopi di un Circolo cul-turale, su quali siano le differenze presenti oggi rispetto a passate forme Associative e quali siano i rapporti auspicabili con i Centri di cultura presenti

a Bergamo”. L’incontro, preceduto da un’intervi-sta televisiva realizzata negli studi di BergamoTV ai rappresentanti del Comitato organizzativo

Sigg. Roncelli e Romero Bravo, si è svolto, pre-senti numerosi e attenti cittadini, nella sala Traini del Credito Bergamasco di via S. Francesco in città e ha evidenziato la necessità di sviluppare una maggiore sinergia

tra le varie Associazioni culturali attive sul terri-torio al fine di favorirne aggregazione, coordina-mento e sviluppo. E’ assodato infatti che

esse sono una risorsa per la città. nel corso del dibattimento, presentato dal prof. Roncelli e aperto da un intervento del Vi-cecaporedattore de L’eco di Bergamo M. Dell’Oro che ha trattato il tema della verità sostenendo

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E’ sempre affascinante seguire il nascere e lo svilupparsi di un

progetto: dalla scintilla della prima idea, agli sviluppi successivi, ai ripensamenti, alle discussioni su eventuali modifiche, fino a giun-gere alla sua impostazione finale, seguendone poi la realizzazione e la verifica sul campo.Un sentimento di soddisfazione per la realizzazione e, in contra-sto, di preoccupazione per la sua perfetta riuscita accompagna quanti sono stati protagonisti del progetto.Così è maturata l’idea e la realiz-zazione del corso “Alla ricerca del Genius Loci nella storia e nella tra-

che “… ciascuno dei presenti ha la sua verità …”, è emerso che le Associazioni in essere sono fonte di “… coesione sociale … (Merati - Mutuo Soccorso)” - “… aiutano molte persone a non sentirsi sole … (Tacchini - Sala Greppi)” - “… sono in grado di fare squadra senza perdere la propria specificità … (Vertova - Fondazione Serughetti - La Porta)” - “… sono il cuore e l’umanità della nostra cultura e della nostra lingua … (Veneziani - La Dante)” - “... si ingegnano a ricuperare monumenti e opere d’arte e manifestano concreta solidarietà … (Magni –Lions Club San Marco)” - “… la con-solidata presenza sul territorio potrebbe radunarle in un por-tale informatico sul web con un link specifico … (Monti – Circolo Greppi)”. In pratica, riconoscendo il pen-siero del rappresentante de L’E-co, è emerso chiaramente che ciascuna Associazione ha la sua verità e che è soprattutto con quella che “… deve misurarsi per interagire con le consorelle del caso …”. Quindi, in conclusione, da come si sono espressi gli esponenti di spicco delle Associazioni presenti al Convegno diventa interessante e tempestiva la dichiarazione fatta a L’Eco di Bergamo dall’Assessore alla Cultura del Comune di Ber-gamo Claudia Sartirani “ C’è un’aria nuova a Bergamo sui temi della cultura”. nel merito di un così impor-tante argomento, preso atto di quanto, cosa e come ha fatto in un secolo di storia il nostro Circolo, si può quindi sostenere la tesi di un “Greppi” perfettamente in linea con i centri culturali più concreti ed affidabili della nostra Bergamo. Commemorando il “Cente-nario” con la geniale idea del variegato ciclo di conferenze del Genius Loci e consentendo alle più importanti Associazioni culturali di esprimere la loro “verità” sulle attività sociocul-turali in atto, il nostro Circolo ha fatto … cent(r)o. Audaces fortuna iuvat! N.L.

GenIus LocI: spuntI ed ImpressIonI

...OGNI VOLTa ChE aPPRENDO

O SCOPRO UNa NUOVa COSa, mI RENDO CONTO

DI qUaNTO NON SO!

Celebrazioni del Centenario

dizione culturale bergamasca”, che gli amici del Comitato del Circolo Greppi hanno fortemente voluto, per lasciare un riscontro tangibile del centesimo compleanno del Cir-colo; non solo per i soci ma anche per la città.Forse, ad un primo impatto, po-teva apparire impostato su argo-menti, per così dire, difficili, ma il seguire passo passo le conferenze, abbiamo scoperto che sono tanti tasselli della vita di tutti, narrati, spiegati e calati nel contesto di una comunità in evoluzione nel tempo.La passione e la competenza dei relatori hanno attirato e con-quistato l’attenzione dei sempre

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numerosissimi “corsisti” ed anche i concetti un po’ più ostici, sono apparsi più chiari e a noi più vicini.Percorrendo il tracciato del corso, abbiamo fatto conoscenze nuove o riscoperto cose che giacevano in un angolo della memoria, improv-visamente balzate fuori dalla “neb-bia” del nostro vivere quotidiano.La storia, l’arte, la musica, il bene comune, l’economia, l’influenza di figure pubbliche più o meno note, sono state le sfaccettature di un insieme che attraverso le parole e le spiegazioni dei relatori ci hanno accompagnato nel capire il “carat-tere” della nostra comunità.Ogni relatore, infatti, nel trattare di un particolare lo ha reso pro-tagonista in un preciso contesto storico e sociale.Entrare nei dettagli di ogni singo-lo argomento trattato, anche se potrebbe essere di notevole inte-resse, spezzerebbe quella catena ( potremmo chiamarlo DnA ) di eventi e figure, che nel suo com-pleto svolgimento da’ la misura di quanto questa terra, a volte molto dura, abbia saputo far germogliare idee, crescere figure storiche ed artistiche ed esprimere, già da tempi molto remoti, organizzazioni per l’aiuto ai meno fortunati.Una nota curiosa è stato consta-tare che due “pilastri” sui quali si basarono le vite dei nostri proge-nitori, per tanto tempo, furono in effetti degli estranei al territorio bergamasco: il gelso ed il mais, che provenendo da molto lontano, hanno “contami-nato” in modo positivo la loro vita. nel ricordare, con piacere le sale sempre “piene di gente”, vanno ringraziati i padroni di casa, quanti hanno lavorato a questo progetto, ai relatori, che con i loro diversi stili e con tantissima passione, ci hanno accompagnato in questo viaggio alla riscoperta delle nostre radici; ma un grazie particolare va a chi assiduamente ha partecipato con vivo interesse dimostrando, ancora una volta, che argomenti ritenuti un po’ difficili possono essere interessanti e piacevoli per tutti; sempre però se ci facciamo “prendere” dalla curiosità di sa-pere o scoprire. L.M.

1914 2014|

Il percorso propone alcuni temi di peculiare e originalequalità presenti nella storia, nella tradizione e nella culturadel territorio di Bergamo.

Presentazione del corso: Venerdi 8 novembre 2013 ore 18Domus Alexandrina - via S. Alessandro 35, Bergamo

Via Moroni, 25 - 24122 BERGAMO - Tel/Fax 035 230430 – Orari segreteria: martedì e venerdì ore 17 - 19e-mail: [email protected] - cell. 338.6272450

con il patrocinio di:

in collaborazione con:

con il supporto di:

con il sostegno di:

Circolo Culturale G. Greppi Bergamo

Alla ricerca del

“Genius loci”

Gli incontri sono aperti a tutti. Si richiede l’iscrizione come impegno alla frequenza, che verrà certificata dal Circolo.

8.11.2013 Presentazione del Corso.Osvaldo Roncelli, Gianni Carzaniga, Giovanni Dal Covolo

CINEMA15.11.2013Ermanno Olmi: uno sguardo dentro la realtà.Angelo Signorelli

STORIA22.11.2013Bergamo una cultura di confine.Maria Mencaroni Zoppetti

29.11.2013Il comune di Bergamo nel Medioevo tra realtàe rappresentazione.Francesco Lo Monaco

06.12.2013La MIA nella storia di Bergamo: le origini e i primi secoli.Maria Teresa Brolis

13.12.2013La Biblioteca “Angelo Mai”: scrigno della memoria.Maria Elisabetta Manca

FEDE DEVOZIONE20.12.2013I cristiani impegnati nel sociale nell’età contemporanea.Goffredo Zanchi

ARTE10.01.2014I luoghi colleoneschi.Antonia Abbattista Finocchiaro

17.01.2014Bergamo città murata veneziana.GianMaria Labaa

24.01.2014Lotto a Bergamo. Il Coro di Santa Maria Maggiore.Mauro Zanchi

31.01.2014Moroni: lo sguardo sulla realtà.Maria Cristina Rodeschini

07.02.2014“ . Arte e musica tra XVI e XIX secolo”.Ut Pictura Musica

Enrico De Pascale

14.02.2014

,

Il collezionismo privato nel patrimonio pubblico.Dal Conte Carrara ad oggi.Paolo Plebani Giancarla Bonaldi

SCIENZA21.02.2014Da Lorenzo Mascheroni a BergamoScienza.Il segno del pensiero scientifico a Bergamo.Andrea Moltrasio

28.02.2014Dai geositi al più antico rettile volante, a Bergamole eccellenze della geologia.Anna Paganoni

LINGUA14.03.2014Le origini della lingua bergamasca.Umberto Zanetti

MUSICA*21.03.2014Pietro Antonio Locatelli innovatore della scuolaviolinistica italiana.Ettore Tacchini, Stefano Lania

SPORT**28.03.2014“La cultura dello sport a BG” tradizione,eccellenze, impegni futuri oltre l’agonismo.Giuse e Pezzolipp

CUCINA***04.04.2014La cucina bergamasca tra tradizioni e innovazioni.Alessandro Pirastu, Silvana Agazzi

07.03.2014Agricoltura e manifattura fra XVIII e XX secolo.Gianluigi Della Valentina

ECONOMIA

Colorgraphic center

Orario degli incontri: ore 17.30 - 19.00

Domus Alexandrina - Via Sant’Alessandro 35, BergamoMusica presso la Sala Greppi - via Greppi, 6Sport presso il CONI - via Monte Gleno, 2/ICucina presso ABFvia Monte Gleno

(Azienda Bergamasca Formazione)

Sedi

******

ISCRIZIONI:

CIRCOLO CULTURALE G.GREPPI

agM

artigrafichemariani & monti

www.circologreppi.it -

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Provincia di BergamoAssessorato alla Cultura,

Spettacolo, Identitàe Tradizioni

Comune di BergamoAssessorato alla Cultura

e Spettacolo

PATroCInIoPATroCInIo e CollABorAzIone

BergamoVia G. B. Moroni 25

Tel. e Fax 035.230.430www.circologreppi.it

e-mail:[email protected]

Orari segreteriaMartedi e venerdi ore 17-19

decima MOSTRacONcORSOacQUeReLLOm i c h e l eAGNOleTTO

ciRcOLO cULTURaLe«G. Greppi»10 aPRiLe - 21 aPRiLe 2014

via camOzzi - PaSSaggiO SORa - beRgamO

Centenario1914 -2014

Circolo Culturale “G. Greppi”

Le mostre del Circolo

Opere e Artisti premiati

primo premio Valsecchi Antonella

Atmosfere

secondo premio Gianotti VandaIl beccaccino

terzo premio Ismail DaoudSenza titolo 2

Nella pagina a fianco:momenti dell’inaugurazione

e della premiazione

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11Carpe Diem

Le mostre del Circolo

opere e Artisti segnalatiBasile Costanza Terra madreSisti Francesca Le ombre dell’animaGiaquinto Antonio Iseo: Visto da GandossoMalo’ Anna Maria Fiori azzurriFusar Poli Tiziano CasolareCaldara Silvano Attesa

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sessantacinquesima mOstRa cOncORsO PittuRa - scuLtuRa

«DOn anGeLO FOPPa» 2014

Provincia di BergamoAssessorato

Cultura, Spettacolo Identità e Tradizioni

Patrocinio e collaborazione

sala manzùvia camozzi - passaggio sora BeRGamO

ciRcOLO cuLtuRaLe «G. GRePPi»BeRGamO

Patrocinio

Assessorato alla Cultura e Spettacolo

24 APRILE - 11 MAGGIO 2014

BergamoVia G. B. moroni 25

tel. e Fax 035.230.430www.circologreppi.it

e-mail:[email protected]

Orari segreteriamartedi e venerdi ore 17-19

Centenario1914 -2014

circolo culturale “G. Greppi”

Le mostre del Circolo

opere e artisti segnalatiBotrugno Giuseppe

Frammenti di un pugileCarminati Candida

Omaggio ad un grande maestroCivera Giuliana

Stridente contrastoDalle Vedove Anna

Natura morta 2Meneghini nora

Il compleanno del nonno con badante e gallina preferita

Pagliarini GabriellaL’albero delle preghiere

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primo premio Cremaschi Giancarlo Le parole non dette in una notte senza luna

secondo premio Fusar Poli Tiziano

Coloreterzo premio

Sisti Laura Break Dance

opere e Artisti premiati

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Le mostre del Circolo

scultura: opere e Artisti premiatiprimo premio Ceoldo Florindo Evoluzione

segnalatiBonanomi Angelo

Alla ricerca dell’infinitoCapelletti GiovanniLeonardo

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4

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Vita associativa

comunIcAZIone AI sIGG. socI

Il Circolo e il

telefoninoIl Greppi è alla continua ricerca di nuove modalità utili a migliorare i rapporti con i sigg. Soci. Al fine di tenerli costantemente aggiornati sulle iniziative in pro-gramma la segreteria invierà, a tutti quelli muniti di Telefonino, brevi SMS per ricordare quelle in scadenza di prenotazione. La segreteria è a disposizione per depennare i non interessati.

e’ un progetto sperimentale;la ricerca continua!

ThE FaNTaSY ShOW

Musica, spensieratezza, buona compagnia: è il Carnevale!

Anche quest’anno il nostro Cir-colo ha organizzato per soci, amici e simpatizzanti la tradizio-nale serata convivial - danzante di Carnevale nel salone delle feste del ristorante “La Vache-rie” di Brusaporto. Un incontro simpatico; una vivace e sempre nuova esperienza che si è svolta nel segno del sano divertimento. La serena e sobria “ricreatività Greppina” è stata totalmente osservata e ha permesso a tutti i partecipanti, negli intervalli che il ballo concedeva, un po-

sitivo scambio di convenevoli e cordialità. Colori, musica e buona compagnia suscitano sempre un poco di emozione; così è stato per i convenuti, colpiti dal buon gusto delle numerose Mascherine pre-senti e adatte alla serata. Si legge che nell’antica Grecia si soleva dire che “La bellezza è negli occhi di chi guarda”: le espressioni di compiacimento raccolte in chiusu-ra di manifestazione consentono di affermare che così è stato per il Carnevale Greppino 2014. Evvi-va!!!! N.L.

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Visite guidate

Un gruppo di Soci del nostro Cir-

colo ha visitato lo stabil imento TE-nARIS di Dalmine. Sono stati accolti con gratificanti pa-role di benvenuto dalla docente uni-versitar ia dr.ssa Valota della FOn-DAZIOnE DALMInE, Ente costituito per la valorizzazione delle memorie sto-riche relative alla antica fabbrica ber-gamasca. Successi-vamente, nell’aula magna del centro studi universitari situata nella palaz-zina della direzio-ne, sono stati edotti e documentati dal tecnico della sicu-rezza sig. Luciano Luppichini sulla tec-nologia di produ-zione, la tipologia e l’utilizzo dei tubi prodotti in Dal-mine e sulla struttura societaria TEnARIS, una azienda presente

TENaRISDalmineUna fabbrica grande come una Città

in tutti i Paesi più industrializzati nel mondo. Poi, dopo un signorile e graditissi-

mo “rinfresco”, tutti i partecipanti hanno visitato i più significativi reparti degli impianti produttivi in piena attività; l’acciaieria con la fiammeggiante fusione in cor-so d’opera, la laminazione per la formazione delle barre da forare, l’enorme forno rotante necessario a mantenerle roventi per la suc-cessiva interessantissima “trafila” per la formazione di enormi tubi senza saldatura e il centro digi-talizzato di controllo a distanza dell’intero ciclo produttivo. Al termine della visita il Presi-dente del Circolo Aldo Monti ha ringraziato l’accompagnatore tecnico Sig. Luppichini e la sig.na Serra, rappresentante dell’ufficio Relazioni Istituzionali diretto dal-la dr.ssa Caronia, per l’ospitalità ricevuta e la totale disponibilità a rispondere ad ogni domanda po-sta dai partecipanti e ha donato alla biblioteca della FOnDAZIOnE due volumi della collana “Bergamo d’una volta” con testi di U. Zanetti e introvabili foto d’epoca. N.L.

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16 Carpe Diem

Diario di Viaggio in Uzbekistan

Ogni volta che progetto un viag-gio a tavolino mi sento sem-

pre euforica, carica di emozione perché vuol dire che sto iniziando una nuova esperienza, una nuova avventura, questa volta in Uzbeki-stan, nel cuore dell’Asia centrale, e allora è bello vivere l’attesa… parto con il pensiero, immagino quando poggerò il piede sul predellino dell’aereo e salirò, salirò… mi acco-moderò sulla poltrona assegnatami e comincerò a volare non solo con i mezzi reali della “Uzbekistan air line”, ma con la fantasia, con i sogni, con le aspettative. Volerò verso un paese lontano dal nome difficile, un paese ricco di storia, di natura, di vita.. Arrivata a Taskent, la città più

grande e cosmopolita dell’Uzbe-kistan, ricostruita dopo il terribile terremoto del 1966, l’ho trovata molto moderna, spaziosa, con via-li, piazze e parchi ricchi di verde. Ho perlustrato quella città un po’ ingrigita dagli urbanisti sovietici cercando di apprezzare gli spazi verdi che lasciavamo ampio re-spiro e poi sono andata a visitare il “Museo di Arti Applicate” con le

belle e rare ceramiche, i tessuti, gli strumenti musicali, i tappeti… c’era addirittura una bellissima moschea, ovviamente ricostruita secondo i canoni dell’epoca… il tutto era avvolto in un’atmosfera

artistica di colore e di piacevole allegria.Mi ha invece colpito molto la po-polazione della città… gente dispa-

rata che non riuscivo a definire. Alcuni avevano i caratteristici tratti mongoli, tipicamente asiatici, altri avevano visi delicati, capelli bion-

di caratteristici della Russia del nord… coloriti scuri e chiari crea-vano un guazzabuglio di razze che evidenziavano il disordine di tanti incroci e di tante dominazioni. Dalla zona nuova mi sono spinta nella “città vecchia”, più interes-sante, un groviglio di vicoli non sempre praticabili, di case basse, spesso in mattoni rossi.. bello il

piccolo mausoleo di Abu Bakr Kaff Shoshi, risalente al XVI secolo, dedicato ad uno studioso islamico del periodo degli Shaybaniti. Da qui, con una lunga e piacevole passeggiata, sono salita fino alla collinetta dove era stato eretto il monumento ad Alisher navoi, il più importante poeta non solo uzbeko, ma di tutto l’oriente medioevale, emblema culturale. Il giorno dopo sono partita in aereo alla volta di Khiva, al confine con il Turkmenistan, e quando sono arrivata devo dire che l’impatto è stato a dir poco fantastico… sono

rimasta senza fiato di fronte ad una serie di mura possenti, gra-devolmente illuminate, pervase di bellezza e latente sensualità.

Nel regno di Tamerlano attraverso forti scenari ricchi di storia

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Quella città museo, era unica nel suo genere, tra le più belle dell’A-sia centrale, tanto da rivendicare, non a torto, il titolo di “settima meraviglia del mondo”. Sono en-trata in quella città fortificata, in parte ricostruita, non solo sug-gestiva, ma anche inespugnabile, attraverso la Ichon Qala, la “porta del padre” ed ho avvertito tutta la potenza della pietra e l’armonia degli spazi che regalavano a quelle mura, nello stesso tempo, solidità e leggerezza.In quell’atmosfera autentica di “luogo fuori del tempo” mi è ap-parsa la fortezza Kukhna Ark del XII secolo, anche residenza dei sovrani di Khiva arricchita da un portale in legno finemente lavo-rato.

Ma il vero gioiello era dato dalla moschea estiva, una costruzione elegante e nello stesso tempo gio-iosa con le solite maioliche azzur-re, verdi, giallo oro… decorazioni

persa tra i vicoli ad ascoltare il rumore dei miei passi, ho alzato lo sguardo verso quelle costruzio-ni, con rispetto ed ammirazione per l’arte e la maestria degli abili

architetti e artisti di quel lontano passato che stava rivivendo sotto i miei occhi... ero immersa, circon-data, da una cornice veramente unica!Anche il palazzo Tosh Khovli chiamato “casa di pietra”, mi ha incantato… un tempo era stato l’harem dei Khan, un luogo da “mille e una notte”! Le pareti della costruzione che si affacciava sul cortile centrale erano coperte da pannelli smaltati di vari colori… risplendevano sotto i raggi del sole e creando riflessi con mille sfuma-ture sembravano raccontarci la storia di imperi fiabeschi. L’insie-me appariva di una opulenza e di una ricercatezza tali da rendere il luogo indimenticabile.Ad ogni angolo i palazzi mi parla-vano della potenza dei Khan, mo-schee e madrase infatti creavano un tripudio di colori per l’azzurro dei turchesi che parevano sfida-

re addirittura la volta celeste.. ricordo per esempio la madrasa Islom Huja con l’altissimo, conico minareto. E poi ancora ampi cortili

che riprendevano motivi floreali, geometrici…Proseguendo ho visitato madrase, mercati, altre moschee mi sono

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decorati anch’essi con maioliche azzurre e verdi… perché questo popolo, all’inizio nomade, amava il lusso e quando iniziò a fissare la sua dimora in pianta stabile, volle che i suoi palazzi e le sue moschee gli restituissero, con le elaborate decorazioni in cerami-ca, in mattoni policromi, i ricami e i colori dei tappeti e delle pareti della sua tenda.Purtroppo le giornate trascorse in questa città erano agli sgoccioli per cui abbiamo dovuto lasciarla e continuare il tour attraverso l’Uzbekistan. Per arrivare a Bukhara, la pros-sima tappa, ho attraversato un paesaggio naturale sconfinato, arido, desolato, tinto di giallo… l’Amu Daria, in altre stagioni abba-stanza ricco d’acqua, era in secca. Mi guardavo intorno e immaginavo le carovane di cammelli dal lungo pelo che percorrevano le piste di sempre.. il tutto era quasi senza tempo!

Arrivati a Bukhara, la città più sacra dell’Asia centrale, ne sono subito rimasta conquistata… indi-menticabile, viva, persino intrigan-te, con una parte antica che non aveva eguali, e che ho iniziato, il giorno dopo, a visitare.Vorrei continuare a raccontare

per molte altre pagine, per farvi immaginare la bellezza e la sugge-stione sia dei panorami che delle opere d’arte, le vecchie mura cit-tadine, ormai diroccate il mercato agricolo, pullulante di folla e l’Ark, “la città nella città”, la fortezza imponente dei Khan, eretta su

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precedenti fortificazioni. Di meraviglia in meraviglia, ho poi raggiunto infine Samarcanda, la mitica capitale dell’impero di Ta-merlano, la città eternata da poeti e scrittori tappa fondamentale lun-go la via della seta... con un nome magico che già da solo aveva il potere di conquistare… qui tutto è stato una continua scoperta... dalla Moschea di Bibi-Khanym, un tempo una delle più grandi del mondo islamico, alla splendida ne-cropoli di Shahr-i-Zindah, ovvero la strada dei sepolcri... decorati

Il grande bazar: che spettacolo! I cinque sensi del nostro corpo erano totalmente attivati… la vista di frutta e verdura ordinata in mucchietti colorati, l’odore delle spezie che penetrava nelle narici inebriando quasi, il vociare chiassoso delle donne, il loro richiamo anche gentile a comperare, i morbidi tessuti che non ci stancavamo di accarezzare… ogni sensazione era unica e piacevolissima. Qui tutto era semplice, spontaneo, le donne sorridenti con i volti distesi, aperti e pronti a comunicare. Sacchi di carote, grano, montagne di ravanelli, frutta secca, di sapone grezzo e di miele a blocchi... tutto era sparso per terra o su traballanti bancarelle.. e intorno aleggiava quell’intenso odore di cumino, di zafferano.

con maioliche e mosaici smaltati stupendi… un’apoteosi di colori, di arabeschi, di cesellature, di contrasti.. era tutto indescrivibile! E infine la mitica piazza Registan con le tre incomparabili madras-se… un luogo pregno di bellezza, un vero angolo di paradiso!Ma come già scritto, lo spazio si è esaurito. A me non resta che au-gurarvi le stesse emozioni che ho provato io… e anche di più… per-correndo quella splendida regione con gli amici del nostro Circolo Greppi nel viaggio programmato per l’anno prossimo! R.D.G.

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Sognare di in-t r a p r e n de r e

l’avventura di un nuovo viaggio è sempre qualcosa di magico ed emo-zionante… si pren-dono in considera-zione le difficoltà

anche climatiche, i vari imprevisti, ma le aspettative sono tali e tante che superano ogni indecisione… è il piacere dell’inatteso, dell’inconce-pibile, del favoloso a stimolarci. Per questo non si deve mai esitare an-che di fronte a tour più impegnativi, perché viaggiando e scoprendo nuo-vi luoghi lontani e diversi, posti “in capo al mondo”, si avverte sempre la sensazione unica di “assaporare la vita!” Dicono che chi vive, vede molto… ma chi viaggia, molto di più.. non c’è verità più indiscussa! Organizzare quindi un viaggio in Argentina è già di per sé la realiz-zazione di un sogno fantastico ed è bello cominciare ad immaginarlo… Si arriva a Buenos Aires, una capi-tale, che gli Argentini chiamavano “encantadora”, e che tuttora con-serva il fascino dell’antico splendore negli edifici storici del centro. Ma se appena si abbandona la famosa plaza Mayor con la “Casa Rosada”

dove la bella Evita Peron parlava al suo popolo, e ci si avventura verso il mare.. che appare sempre così lontano… ecco, come una vera, pia-cevole e insperata sorpresa, l’antico quartiere de La Boca con le sue case basse dipinte a colori vivaci e con le osterie popolari… un lembo d’Italia rivisitato dalla sensibilità nordica. Come dicono gli abitanti

degli altri paesi dell’America Latina, l’Argentino è “un italiano che parla spagnolo con accento napoletano ed è convinto di essere un Inglese!”nel quartiere della Boca, si deve percorrere il famoso “Caminito”, un vialetto decorato con dipinti murali e sculture particolarissime tanto da dar vita ad un allegro mercato per promuovere gli artisti del luogo. E in questo poetico angolo d’esilio, divenuto un po’ turistico, ma sempre d’effetto, risuonano, provenienti da particolari anfratti nelle case o da-vanti ai caffé, le note malinconiche e strazianti dal tango, “un pensiero triste che si danza”, come dicono i locali, e si possono addirittura ammirare alcune coppie che si esi-biscono con particolare bravura, su piattaforme improvvisate o addirit-tura in mezzo alla via. Il Tango è nato in questi sobborghi

all’inizio del secolo e racchiude, nella sua musica che si spande nell’aria, tutta la nostalgia e la sottile ambi-guità dell’anima dell’emigrante.. E nostalgia ed ambiguità mi sembrano i due termini che meglio si addicono a questa città, che meglio esprimo-no la sua atmosfera, la sua stessa anima. Buenos Aires è una città che può invitare costantemente al gioco

delle analogie, la si può confrontare con Parigi, Londra, in ogni angolo si trova qualcosa dell’Italia o della Spagna… e proprio questo è il suo indefinibile fascino, la sua caratte-ristica. Il suo aspetto composito, sfuggente che non si riesce a de-finire, diventa allora il suo fascino. Buenos Aires è una sorta di città sognata, in uno specchio un po’ de-formato in cui compaiono tante altre città visitate, conosciute, perdute, reinventate!Dalla capitale in aereo si può arriva-re in ogni luogo pittoresco dell’Ar-gentina… alla penisola di Valdés, per esempio, a Punta Tombo, un lenzuolo di terra di discrete dimen-sioni, proteso verso le tranquille acque della costa atlantica. Qui ciò che diverte ed appassiona sono i pinguini Magellano... ne vivono più di un milione tanto che questa lingua di

terra dicono sia la colonia più ampia della regione antartica.I pinguini sono una specie simpati-cissima che trascorre le sue giornate facendo su e giù dal mare, ancheg-giando, sempre di fretta, dandosi il cambio nella cova o nel reperimento del cibo. Essi scavano i propri nidi al riparo dei cespugli, rendendo la costa simile ad un gruviera bruli-

Sognando un viaggio in aRGENTINa e PaTaGONIa

Viaggi culturali

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cante di vita. Ma in Argentina non si può trala-sciare l’escursione alle spettacolari cascate di Iguazù, poste al confine con il Brasile e il Paraguay… esse si espandono in un anfiteatro roccio-so di ben due chilometri e mezzo nella lussureggiante foresta sud tropicale: una massa spumeggiante, argentea, contro le varie tonalità di

verde della natura circostante... la zona può essere definita come uno dei più bei siti naturali di tutto il continente americano e con la loro selvaggia bellezza eclissano proprio quelle del niagara! Esse, offrono uno spettacolo unico, anche perché sono varie, dislocate in sei gruppi, su ripiani diversi, costituite da un numero impressionante di titaniche,

singole cascate, grandi e piccole: ben 275! Se questo affascinante spettacolo di salti, gole, giochi possenti di una massa d’acqua che si butta nel vuoto, si trovasse in una zona ampiamente accessibile, servita da rapide comunicazioni, in-vece che nel cuore della selva, della foresta vergine sudamericana, dove non solo è pericoloso, ma è anche disagevole arrivare, si sarebbe inva-si da una folla di turisti, superiore a quella attuale! Per fortuna la zona si presenta ancora incontaminata, selvaggia, anche in tempi come i nostri, dove la civiltà di massa ha rovinato i luoghi più deserti.Oggi, la sensazione che si prova in questo luogo è qualcosa di parti-colare, è l’espressione quasi di una nostalgia profonda che, in questa natura rimasta pressoché intatta per millenni, ci richiama alla mente le immagini di un doloroso passato, di un crudele attentato alla vita e alla dignità dell’uomo: gli indios non vivono più in queste zone, la mag-gior parte di loro sono stati stermi-nati prima dai colonizzatori, poi dai fanatici gesuiti. Eppure il passato è qui, con le sue storie e leggende davanti ai turisti curiosi, e quando in pieno giorno, i raggi del sole si ri-flettono sopra i vapori dell’acqua che ribolle e precipita nella stretta gola, si resta affascinati e senza parole.Ma se si ama l’avventura in uno scenario dall’effetto straordinario ed irripetibile, la vastità ignota e una natura unica, maestosamente suggestiva, ci si deve spingere più a sud, ci si deve avventurare nel clima rigido e difficile della Patago-nia, delle Ande innevate, del Parco Los Glaciares, per esempio, perché verrà ricompensato con immagini decisamente mozzafiato…In questa zona, l’estesa coltre di neve e ghiaccio ricopre quasi sem-pre valli ed altopiani e poi scende in numerosi pittoreschi ghiacciai… primo tra tutti il Perito Moreno, che

Viaggi culturali

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paragonabile quasi ad uno scoppio di artiglieria!Si racconta che il Perito Moreno sia uno dei pochi ghiacciai al mondo, in continuo avanzamento e la singo-larità scenica, la sua bellezza non hanno bisogno di parole per essere descritte, basta guardarle per re-starne affascinati…E lo spettacolo continua con la crociera che solca l’immenso Lago Argentino, gemma del Parco di Los Glaciares, alimentato dai ghiacci

perenni che scendono appunto, sempre dalla Cordigliera delle Ande. La navigazione è piacevolissima: si può stare comodamente avvolti nel calore del battello e guardare il gelo esterno, beandosi di tanta bellezza e forza della natura… è come essere in primo piano durante la proiezione di uno splendido documentario. Il Lago Argentino può apparire freddo e invivibile, ma quando un tenue raggio di sole si apre tra le nuvole, si anima di riflessi argentei vera-

mente suggestivi, poi con un “oh!” di meraviglia si vedono comparire gli iceberg che si sono staccati dal ghiacciaio per scendere al lago. Il panorama allora cambia, il Lago Argentino si tappezza di tanti sug-gestivi iceberg grandi e piccoli che danno vita a particolari e suggestive sculture.Sembra scontato dirlo, ma si è im-mersi in un mondo glaciale, irreale e fantastico… ogni tanto un leggero soffio di vento porta sul viso un po’ di polvere di ghiaccio: è una sensa-zione particolare, piacevole come una carezza, anche se fa rabbrividire e desiderare il ritorno al calore del battello.Pascal diceva: ”Quando considero il piccolo spazio in cui sono e quello che vedo perduto nell’infinita immensità degli spazi che ignoro.. mi atterrisco e nello stesso tempo mi stupisco…” E in effetti quando ci si trova per esem-pio nel piccolo paese di El Chalten.. quando la vista può spaziare a 360° su creste e ghiacciai di una magia unica.. e dal basso si intravedono le mitiche torri di granito del Fitz Roy e del Cerro Torre, tutte montagne di straordinario valore paesaggistico, nomi sacri per gli scalatori… ebbene.. di fronte a tanta incredibile bellezza nessuno dei sensi può rimanere indifferente, nessuna emozione può rimanere muta! E come dice bene Marco Lodola: “Viaggiamo sempre,

perché, per un momento ci allonta-niamo dal senso comune delle cose, lasciamo la giacca sulla sedia, abban-doniamo la nostra usurata identità fatta di mille controlli e verifiche e usciamo a respirare l’aria… fuori c’è il mondo che ci aspetta, un’altra realtà tutta da scoprire!” Ecco perché un viaggio in questa terra incredibile del sud America rappresenta un’esperienza unica che resterà per sempre nel cuore! R.D.G.

CarpeDiem Periodico di Cultura, Arte, Costume, Tradizioni

Editore: Cav. nuccio LampugnaniDirettore responsabile: Aldo Monti

In redazione: Ornella Fumagalli, Lucio Milani, Franco nisoli, Antonio Piras, Francesca Romero Bravo,Pierantonio Leidi, Ulisse Sandrinelli.

Collaboratori:Renata Del Gizzo

Autorizzazione:Decr. Pres. Tribunale di Bergamon. 53 del 1-12-2000 Stampa:Artigrafiche Mariani & Montivia Serena 6, tel. 035.57.32.68Ponteranica, Bergamoe-mail:[email protected]

* * *Orari di apertura SegreteriaMartedi - Venerdi (non festivi)dalle ore 17,00 alle 19,00

si presenta ai nostri occhi stupiti come un enorme gigante bianco proteso sul lago, imponente ed im-possibile.. ghiaccio puro, con ben 60 metri sopra il livello delle acque e 5 Km di estensione! Più che parlare di ghiacciaio dobbiamo parlare di una scultura di ghiaccio da cui, ogni tan-to, si staccano enormi blocchi di un azzurro intenso con riflessi cristallini che, precipitando nel lago, provoca-no un impressionante spettacolo e soprattutto un assordante fragore

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no! non è un premio del “Gratta e Vinci”, è un riconoscimento

che ha ottenuto il nostro Club per la realizzazione del corto “Vuoto a perdere” e per la partecipazione al Concorso Valdarno Cinema FEDIC. La Commissione dopo aver vi-sionato una quarantina di opere iscritte in questa sezione, ha scelto sette film per rappresentare l’Italia al Festival Internazionale dell’UnICA che si svolgerà proprio a San Pietroburgo, e tra questi la nostra opera: “Vuoto a perdere”.Dal 1959 l’UnICA è anche membro del Consiglio dell’UnESCO, dove rappresenta tutte le Federazioni affiliate, appoggiandone la col-laborazione culturale e facendo riconoscere l’indipendenza e la libertà d’espressione.Sono molte le nazioni affiliate dai cinque continenti e l’Italia ne fa parte fin dal 1933. Per trovare un’opera del Cineclub Bergamo bisogna far scorrere l’Albo d’oro sino al 1975 per “Il tempo dell’ira” di Federico Rampini, un film sulla Seconda Guerra Mondiale. Un altro salto di quasi 40 anni per ri-trovare un’altra opera di Bergamo: “Vuoto a perdere”.

Il regista Gigi Corsetti, è fotografo, filmmaker e formatore in scuole ed Enti per progetti di “didattica della comunicazione visiva e audiovisi-

Cinevideo Club Bergamo

aaa… “COLBaCCO cercansi”

LOGO UnICA

L’idea potrebbe essere ottima per un viaggio in russia durante l’inverno. ma, invece, sarà l’occasione per la delegazione del cinevideo club Bergamo per l’estate 2015

AAA… “COLBACCO cercansi” L’idea potrebbe essere ottima per un viaggio in Russia durante l’inverno. Ma, inece, sarà l’occasione per la delegazione del Cinevideo Club Bergamo per l’estate 2015. No! Non è un premio del “Gratta e Vinci”, è un riconoscimento che ha ottenuto il nostro Club per la realizzazione del corto “Vuoto a perdere” e per la partecipazione al Concorso Valdarno Cinema FEDIC. La Commissione dopo aver visionato una quarantina di opere iscritte in questa sezione, ha scelto sette film per rappresentare l’Italia al Festival Internazionale dell’UNICA che si svolgerà proprio a San Pietroburgo, e tra questi la nostra opera: “Vuoto a perdere”.

Dal 1959 l’UNICA è anche membro del Consiglio dell'UNESCO, dove rappresenta tutte le Federazioni affiliate, appoggiandone la collaborazione culturale e facendo riconoscere l'indipendenza e la libertà d'espressione. Sono molte le nazioni affiliate dai cinque continenti e l'Italia ne fa parte fin dal 1933. Per trovare un’opera del Cineclub Bergamo bisogna far scorrere l’Albo d’oro sino al 1975 per “Il tempo dell’ira”di Federico Rampini, un fim sulla Seconda Guerra Mondiale. Un altro salto di quasi 40 anni per ritrovare un’altra opera di Bergamo: “Vuoto a perdere”.

Sono necessarie due parole per “Vuoto a perdere”. Più che una

storia è un messaggio contro la violenza sulle donne. Loro, sono definite il gentil sesso ma, purtroppo vengno martorizzate, accoltellate, tumefatte tra le mura domestiche o rovinate con il vetriolo e, tanto altro ancora. L’idea è di un amico di Pisa, Emilio Moretti e il nostro socio e regista Gigi Corsetti ha rielaborato l’idea e con il Gruppo Video-Lab dopo alcune sedute teoriche nella sede del Circolo Greppi, si è stabilito un programma di lavoro con le opportune riprese. Per una maggiore visibilità sono state realizzate diverse edizioni: in lingua e con sottotitoli in inglese per i Concorsi internazionali.

Oltre al regista ci sono altri professionisti che hanno collaborato alla relizzazione: la protagonista, il direttore della fotografia Franco Valtellina e la “voce off” Antonella Messina. Il resto dello staff non è da meno come il giovane musicista Phil Barcatta, lo specialista del backstage Luigi Tonani e non per ultimi i trucatori: Emiliano Vecchi e Antonia Caroli. E’ stato un impegno interessante, per alcuni giorni abbiamo respirato l’aria del professionismo, ci siamo comportanti da esperti del settore, avevamo un obiettivo: partecipare al Concorso.

Il regista Gigi Corsetti, è fotografo, filmmaker e formatore in scuole ed Enti per progetti di "didattica della comunicazione visiva e audiovisiva", per studenti e insegnanti. Ha collaborato con “Cinevideoscuola” di Bergamo per i festival del "cinema dei ragazzi". Ha realizzato il video “Scrigno della memoria” sulla Biblioteca Civica “Angelo Mai”, di Bergamo. È socio del Cinevideo Club Bergamo, e collabora in attività di formazione e nella realizzazione di alcuni cortometraggi.

AAA… “COLBACCO cercansi” L’idea potrebbe essere ottima per un viaggio in Russia durante l’inverno. Ma, inece, sarà l’occasione per la delegazione del Cinevideo Club Bergamo per l’estate 2015. No! Non è un premio del “Gratta e Vinci”, è un riconoscimento che ha ottenuto il nostro Club per la realizzazione del corto “Vuoto a perdere” e per la partecipazione al Concorso Valdarno Cinema FEDIC. La Commissione dopo aver visionato una quarantina di opere iscritte in questa sezione, ha scelto sette film per rappresentare l’Italia al Festival Internazionale dell’UNICA che si svolgerà proprio a San Pietroburgo, e tra questi la nostra opera: “Vuoto a perdere”.

Dal 1959 l’UNICA è anche membro del Consiglio dell'UNESCO, dove rappresenta tutte le Federazioni affiliate, appoggiandone la collaborazione culturale e facendo riconoscere l'indipendenza e la libertà d'espressione. Sono molte le nazioni affiliate dai cinque continenti e l'Italia ne fa parte fin dal 1933. Per trovare un’opera del Cineclub Bergamo bisogna far scorrere l’Albo d’oro sino al 1975 per “Il tempo dell’ira”di Federico Rampini, un fim sulla Seconda Guerra Mondiale. Un altro salto di quasi 40 anni per ritrovare un’altra opera di Bergamo: “Vuoto a perdere”.

Sono necessarie due parole per “Vuoto a perdere”. Più che una

storia è un messaggio contro la violenza sulle donne. Loro, sono definite il gentil sesso ma, purtroppo vengno martorizzate, accoltellate, tumefatte tra le mura domestiche o rovinate con il vetriolo e, tanto altro ancora. L’idea è di un amico di Pisa, Emilio Moretti e il nostro socio e regista Gigi Corsetti ha rielaborato l’idea e con il Gruppo Video-Lab dopo alcune sedute teoriche nella sede del Circolo Greppi, si è stabilito un programma di lavoro con le opportune riprese. Per una maggiore visibilità sono state realizzate diverse edizioni: in lingua e con sottotitoli in inglese per i Concorsi internazionali.

Oltre al regista ci sono altri professionisti che hanno collaborato alla relizzazione: la protagonista, il direttore della fotografia Franco Valtellina e la “voce off” Antonella Messina. Il resto dello staff non è da meno come il giovane musicista Phil Barcatta, lo specialista del backstage Luigi Tonani e non per ultimi i trucatori: Emiliano Vecchi e Antonia Caroli. E’ stato un impegno interessante, per alcuni giorni abbiamo respirato l’aria del professionismo, ci siamo comportanti da esperti del settore, avevamo un obiettivo: partecipare al Concorso.

Il regista Gigi Corsetti, è fotografo, filmmaker e formatore in scuole ed Enti per progetti di "didattica della comunicazione visiva e audiovisiva", per studenti e insegnanti. Ha collaborato con “Cinevideoscuola” di Bergamo per i festival del "cinema dei ragazzi". Ha realizzato il video “Scrigno della memoria” sulla Biblioteca Civica “Angelo Mai”, di Bergamo. È socio del Cinevideo Club Bergamo, e collabora in attività di formazione e nella realizzazione di alcuni cortometraggi.

La protagonista Fiorella Lilli

Phil Barcatta, lo specialista del backstage Luigi Tonani e non per ultimi i trucatori: Emiliano Vecchi e Antonia Caroli.E’ stato un impegno interessante, per alcuni giorni abbiamo respirato l’aria del professionismo, ci siamo comportati da esperti del settore, avevamo un obiettivo: partecipare al Concorso.

* * *

Sono necessarie due parole per “Vuoto a perdere”. Più che una storia è un messaggio contro la violenza sulle donne. Loro, sono definite il gentil sesso ma, pur-troppo vengono martorizzate, accoltellate, tumefatte tra le mura domestiche o rovinate con il ve-triolo e, tanto altro ancora.L’idea è di un amico di Pisa, Emilio Moretti e il nostro socio e regista Gigi Corsetti ha rielaborato l’idea

tune riprese. Per una maggiore visibilità sono state realizzate diverse edizioni: in lingua e con sottotitoli in inglese per i Concorsi internazionali. Oltre al regista ci sono altri pro-fessionisti che hanno collaborato alla realizzazione: la protagonista, il direttore della fotografia Franco Valtellina e la “voce off” Antonella Messina. Il resto dello staff non è da meno come il giovane musicista

AAA… “COLBACCO cercansi” L’idea potrebbe essere ottima per un viaggio in Russia durante l’inverno. Ma, inece, sarà l’occasione per la delegazione del Cinevideo Club Bergamo per l’estate 2015. No! Non è un premio del “Gratta e Vinci”, è un riconoscimento che ha ottenuto il nostro Club per la realizzazione del corto “Vuoto a perdere” e per la partecipazione al Concorso Valdarno Cinema FEDIC. La Commissione dopo aver visionato una quarantina di opere iscritte in questa sezione, ha scelto sette film per rappresentare l’Italia al Festival Internazionale dell’UNICA che si svolgerà proprio a San Pietroburgo, e tra questi la nostra opera: “Vuoto a perdere”.

Dal 1959 l’UNICA è anche membro del Consiglio dell'UNESCO, dove rappresenta tutte le Federazioni affiliate, appoggiandone la collaborazione culturale e facendo riconoscere l'indipendenza e la libertà d'espressione. Sono molte le nazioni affiliate dai cinque continenti e l'Italia ne fa parte fin dal 1933. Per trovare un’opera del Cineclub Bergamo bisogna far scorrere l’Albo d’oro sino al 1975 per “Il tempo dell’ira”di Federico Rampini, un fim sulla Seconda Guerra Mondiale. Un altro salto di quasi 40 anni per ritrovare un’altra opera di Bergamo: “Vuoto a perdere”.

Sono necessarie due parole per “Vuoto a perdere”. Più che una

storia è un messaggio contro la violenza sulle donne. Loro, sono definite il gentil sesso ma, purtroppo vengno martorizzate, accoltellate, tumefatte tra le mura domestiche o rovinate con il vetriolo e, tanto altro ancora. L’idea è di un amico di Pisa, Emilio Moretti e il nostro socio e regista Gigi Corsetti ha rielaborato l’idea e con il Gruppo Video-Lab dopo alcune sedute teoriche nella sede del Circolo Greppi, si è stabilito un programma di lavoro con le opportune riprese. Per una maggiore visibilità sono state realizzate diverse edizioni: in lingua e con sottotitoli in inglese per i Concorsi internazionali.

Oltre al regista ci sono altri professionisti che hanno collaborato alla relizzazione: la protagonista, il direttore della fotografia Franco Valtellina e la “voce off” Antonella Messina. Il resto dello staff non è da meno come il giovane musicista Phil Barcatta, lo specialista del backstage Luigi Tonani e non per ultimi i trucatori: Emiliano Vecchi e Antonia Caroli. E’ stato un impegno interessante, per alcuni giorni abbiamo respirato l’aria del professionismo, ci siamo comportanti da esperti del settore, avevamo un obiettivo: partecipare al Concorso.

Il regista Gigi Corsetti, è fotografo, filmmaker e formatore in scuole ed Enti per progetti di "didattica della comunicazione visiva e audiovisiva", per studenti e insegnanti. Ha collaborato con “Cinevideoscuola” di Bergamo per i festival del "cinema dei ragazzi". Ha realizzato il video “Scrigno della memoria” sulla Biblioteca Civica “Angelo Mai”, di Bergamo. È socio del Cinevideo Club Bergamo, e collabora in attività di formazione e nella realizzazione di alcuni cortometraggi.

Alcuni soci al computer Il gruppo Video-Lab La “Voce off! in studio

e con il Gruppo Video-Lab dopo alcune sedute teoriche nella sede del Circolo Greppi, si è stabilito un programma di lavoro con le oppor-

va”, per studenti e insegnanti. Ha collaborato con “Cinevideo-scuola” di Bergamo per i festival del “cinema dei ragazzi”. Ha realizzato il video “Scrigno del-la memoria” sulla Biblioteca Civica “Angelo Mai”, di Bergamo. è socio del Cinevideo Club Ber-gamo, e collabora in attività di formazione e nella realizzazione di alcuni cortometraggi. P.L.

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24 Carpe Diem

ITINERaRI CULTURaLI12 Marzo, giovedì

Grazzano Visconti: castello16 aprile, giovedì

san martino, solferino e parco sigurtà8-10 Maggio, venerdì-domenica

Ville medicee24-31 Maggio

castelli e cattedrali della valle della Loira26 Settembre, sabato

Bologna: santo stefano1-8 ottobre, giovedì-giovedì

uzbekistan20 Ottobre (indicativo)

milano expo

GRaNDI mOSTRE29 Ottobre 2014 - Milano: Palazzo RealeVAn GoGH. L’uomo, la terra, il lavoro

La Collezione d’arte della Fondazione Cariplo-Intesa San Paolo

5 novembre 2014 - Milano: Palazzo RealemArc cHAGALL.

una retrospettiva 1908-1985 Gennaio 2015 - Genova: Palazzo Ducale

Frida Kahlo e diego riveraFebbraio 2015 - Vicenza: Basilica Palladiana

tutankhamon, caravaggio, Van GoghMarzo/Aprile 2015 - Venezia: Fondazione Cini8/10 Maggio 2015 - Toscana: Ville Medicee “Al di là e al di qua del monte Albano”

VISITE GUIDaTEprogrammate tra l’autunno del 2014

e la primavera del 2015Pastificio Poker di Albano S. Alessandro

Le tecnologie produttive all’avanguardia di cui dispone il pastificio-raviolificio Poker formano una completa “catena del freddo”

dalla lavorazione delle materie prime al confezionamento

con sistemi in atmosfera protettiva.sAme deutZ – FAr Italia spa

L’Archivio storico e il Museo SAME per conoscere da vicino una Azienda protagonista della

meccanizzazione agricola nel mondo.centro produzione rAI di milano

Il Museo RAI di Corso Sempione in Milano, un viaggio nel tempo tra la Torre RAI, uno dei simboli milanesi, immagini e suoni, oggetti e costumi e l’ambiente dove nascono le “news”.

Conferenze, cene e “Mostre del Circolo” sono attività aperte anche ai non iscrittiTutte gli altri eventi sono riservati solo ai soci in regola con il tesseramento

Circolo Culturale G. GreppiBergamo - Via G. B. Moroni 25 - Tel. e Fax 035.230.430 - e-mail:[email protected]

Programma 2014-15CORSI

Ottobre/novembre 2014Bergamo: ABF

corso di cucina “I menù degli eventi”Gennaio/Marzo 2015

corso d’ArteArtisti verso la contemporaneità

Febbraio/Marzo 2015 1° Ciclo d’incontri:

“A cent’anni dalla prima guerra mondiale: memoria per il futuro”

storia, arte, letteratura e protagonistiMarzo/Aprile 20152° Ciclo d’incontri:

Argomento da definire

GRUPPO FOTOGRaFI19-31 novembre 2014

68° Mostra fotografica Nazionale “città di Bergamo”

CINEVIDEO CLUBGli incontri del giovedì

VITa aSSOCIaTIVaSabato 25 ottobre 2014Benvenuto Autunno

serata con cena e danzeSabato 20 dicembre 2014

pranzo natalizio degli AuguriSabato 07 febbraio 2015

cArneVALe “Greppino”serata con cena, danze e maschere

Sabato 28 marzo 2015Festa di primavera

serata con cena e danze

LE mOSTRE DEL CIRCOLOIn attesa della disponibilità sala11° mostra concorso Acquerello

“m. Agnoletto”66° mostra di pittura e scultura

“don A. Foppa”

CENTENaRIO1-16 novembre 2014

mostra Antologica “Ferruccio Guidotti”data da definire

Visite alle chiese del Borgo san Leonardo