CAMPLI RADUNO CAMPER SABATO 30 APRILE DOMENICA 1 MAGGIO 2016
“ LE VIRTU “ FESTA PRIMO MAGGIO A CAMPLI CITTA’ DI ARTE E DI MUSEI
CAMPLI SCRIGNO DI TESORI
Di origine antichissima Campli mostra ancora
oggi nel suo tessuto architettonico la sua
grandezza , a testimonianza di ciò vi sono
innumerevoli edifici capaci di suscitare stupore
per la loro bellezza. Le sue viuzze e le sue
mura sono un unico grande scrigno colmo di
storia e di tesori d’arte.
Nei secoli dello splendore qui furono all’opera maestri pittori
come Giacomo da Campli, Cola D’Amatrice, Giovannbattista
Boncori Donato Teodoro, Vincenzo Baldati nonché artisti delle
scuole di Giotto e di Raffaello i loro lavori possono essere
ammirati nella Cattedrale di Santa Maria in Platea
Edificata verso la fine del trecento Santa Maria in
Platea eletta Collegiata ,l’interno ha tre navate il
soffitto ligneo della navata centrale è spettacolare
decorato da pitture realizzate direttamente sulle assi
in parte in tela di scuola romana ,scendendo nella
cripta si possono ammirare un ciclo di affreschi
giotteschi,databili intorno al 1330 di notevole valore
artistico.
SANTUARIO DELLA SCALA SANTA La Scala Santa venne istituita a Campli il 21 gennaio
del 1772 grazie ad un Privilegio Pontificio di
Clemente XIV. Il merito va sicuramente al gran
lavoro diplomatico dell'allora Priore dell'
Arciconfraternita delle Sacre Stimmate di San
Francesco, l'avv. Giampalma Palma, padre dello
storico Niccola. L'edificio sacro è costituito da 28
gradini in legno da salire rigorosamente in
ginocchio, per la remissione dei peccati. Coloro che effettuano il rito, ricevono l'Indulgenza Plenaria con lo
stesso valore dell'omonima Scala di Roma. Il santuario "camplese",oltre al valore religioso, racchiude in sé
un elevato senso artistico e culturale: sulla Scala di ascesa, come in quella di discesa, il penitente ripercorre
"metaforicamente" la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo, attraverso la lettura delle immagini
raffigurate dalle sei grandi tele poste ai lati. Sulla sommità della Scala vi è una grata che conduce al Sancta
Sanctorum, vero cuore del Santuario. Al suo interno vi sono custodite alcune schegge della Croce di Cristo
oltre a numerose reliquie conservate in artistici reliquiari di scuola napoletana.
La Scala di discesa presenta colori più vivi e accesi per rievocare la Resurrezione
di Cristo e ad indicare simbolicamente la purificazione del fedele in seguito
all'Indulgenza ottenuta. L'intero ciclo pittorico venne affidato alla maestria dell'
artista tramano, Vincenzo Baldati, che ultimò i lavori nel 1781. Il Santuario
"camplese" è particolare nel suo genere: è incentrato interamente sulla
Passione di Cristo. Per tale motivo il 14 gennaio 2000 il Pontefice San Giovanni
Paolo II concesse una nuova Bolla Papale, promulgando l'Indulgenza a tutti i
venerdì di Quaresima, oltre alle Indulgenze già istituite nel 1700.
LA CASA detta DEL MEDICO
La Casa del Medico, insieme a quella “del
Farmacista”, è uno dei due gioielli di
architettura civile e privata del piccolo borgo
che si affacciano sul corso, a pochi passi da
Piazza Vittorio Emanuele.
La Casa del Medico, già dei Massei, era un edificio nobiliare, in precedenza ritiro di religiose (secolo XVI).
L’ingresso prospiciente l’ampio cortile ha mantenuto le sue caratteristiche volte a crociera e a botte in
mattoncini, mentre il loggiato superiore presenta colonne circolari e capitelli fogliati
IL MUSEO ARCHEOLOGICO
Direttamente collegato alla vicina necropoli di Campovalano che ha restituito, nel corso di circa quaranta
anni di ricerche, 610 sepolture dell'età del Ferro e della Romanizzazione (IX-III sec. a.C.).
Il percorso espositivo, con l’ausilio di ricostruzioni grafiche ed ambientali, illustra
l’evoluzione del rito funerario presso una etnia Pretuzia di ambito culturale
Medio-Adriatico o Piceno.
I monumenti funerari più antichi (età Orientalizzante) sono caratterizzati da
grandi tumuli con circoli di pietre simili a quelli dell’area marchigiana e da
corredi principeschi con armi, vasellame di bronzo di tradizione etrusca e dalla presenza del carro da
guerra o da parata.
Dall’età Arcaica fino all’età della crisi (IV-III sec. a.C.) si assiste gradualmente ad un
generale impoverimento dei corredi e a tutte quelle trasformazioni culturali di
transizione verso la cultura classica-romana.
PORTA ORIENTALE E CHIESA DI SAN GIOVANNI
Da Porta del Castello partiva una strada fortificata che terminava con una
quinta Porta detta Viola.
Il quartiere di Castelnuovo era servito da due accessi: Porta di Capo
Castello e Porta Orientale (o Angioina, o S. Giovanni), che è l'unica rimasta
fino ai nostri giorni.
La Chiesa di S. Giovanni Battista, già nota nel 1123, ma la cui
attuale costruzione risale alla fine del XV secolo, conglobata
con la Porta Orientale, è collocata la torre campanaria che
sorregge due campane. L’interno rivela una struttura a due
navate, entrambe prive di absidi, separate da due ampi archi
a tutto sesto, In corrispondenza
dell’ingresso trovano posto due
edicole con volte a crociera, una
delle quali, al cui centro si trova il fonte battesimale, è affrescata con la
raffigurazione di S. Giovanni Battista che battezza Gesù
CHIESA DI SAN PIETRO IN CAMPOVALANO
La Chiesa di San Pietro in Campovalano, cui sono ancora
addossati i ruderi del Convento dei Premostratensi di San
Norberto, fu fondata nel secolo VIII e fu ricostruita in forme
romaniche all'inizio del sec. XIII. Tra il 1968 e il 1969 la Chiesa
ha subito radicali lavori di restauro con il recupero
dell'abside, della cripta e il ripristino dell'interno originario,
che si può ascrivere alla scuola dei cosiddetti Maestri di
Casauria. La facciata, sormontata da un arco ogivale;
l'interno suddiviso in tre navate da pilastri rettangolari su cui sono impostate tre arcate a sesto acuto.
Molto particolari, dal punto di vista del colore, sono le murature in pietra squadrata intervallate da liste di
laterizio. Resti di affreschi votivi si possono ammirare sui pilastri, mentre lungo le murature si conservano
frammenti erratici dell'epoca classica e medioevale. Di notevole interesse, sul muro della navata sinistra, la
fronte del sarcofago tardo romano del "Negoziante di marmi" Aurelio Andronico di Nicomedia. In Chiesa
custodito un frammento d'iscrizione, parte di un monumento dedicato a Caio Giulio Cesare. Imponente
l'antica torre di difesa in blocchi di tufo, successivamente trasformata in campanile.
PARCO ARCHEOLOGICO NECROPOLI DI CAMPOVALANO
Ai piedi dei Monti Gemelli, adagiata sulla Piana di
Campovalano, si estende l’area archeologica dell’omonima
Necropoli. Si tratta di un antico cimitero attribuito ai Pretuzi,
popolo che abitò il territorio teramano nel I millennio a.C. Le
sepolture, scavate a partire dagli anni sessanta del secolo
scorso, coprono un ampio arco cronologico, compreso fra la
fine dell’età del Bronzo (XIII-XI sec. a.C.) e il II sec. a.C. Le
tombe messe in luce dagli archeologi sono oltre 600 e sono caratteristiche quelle dei secoli VII-VI a.C. Si
tratta delle cosiddette tombe a tumulo, caratterizzate da colline di terra emergenti dal terreno, sotto le
quali si trovavano le fosse contenenti i defunti. Il cimitero antico era attraversato da una strada costruita
con grosse pietre di fiume, utilizzata durante i riti funebri. Le indagini archeologiche hanno restituito
splendidi oggetti, che costituivano il corredo funerario e che sono esposti al Museo Archeologico Nazionale
di Campli. La visita all’area archeologica, invece, permette
di comprendere come era organizzato l’antico cimitero e di
accedere alla ricostruzione del tumulo n. 2, attribuito al
cosiddetto “Re di Campovalano”. All’interno della fossa di
sepoltura sono stati sapientemente riprodotti i vasi del
banchetto aristocratico, le armi del capo guerriero e il suo
carro da parata, simbolo di prestigio sociale.
PROGRAMMA
SABATO 30 APRILE
ORE 9.00 ACCOGLIENZA E SISTEMAZIONE DEGLI EQUIPAGGI NELLE AREE RISERVATE
ORE 11.00 SALUTO DI BENVENUTO DELL’AMMNISTRAZIONE COMUNALE
ORE 11.15 INCONTRO CON LA GUIDA TURISTICA PER VISITA GUIDATA CENTRO STORICO (Cattedrale Santa
di Maria in Platea ,Scala Santa, casa del 500 detta del medico , Museo Archeologico Nazionale (ingresso al
Museo costo € 2.00 - fino 18 anni e oltre 65 anni gratuito. (LA VISITA AL MUSEO E’ FACOLTATIVA )
PRANZO LIBERO con la possibilità di assaggiare nei vari esercizi commerciale la famosa porchetta italica da
Campli ( macelleria FOCO via Fuori Porta Orientale 0861 56395 , CAPUCELLI Piazza Vittorio Emanuele II
0861 56179)
ORE 15.30 RITROVO IN PIAZZA DAVANTI AL MUNICIPIO
PASSEGGIATA DAL CENTRO STORICO ALLA NECROPOLI DI CAMPOVALANO VISITA GUIDATA AL TUMULO
MULTIMEDIALE E ALLA CHIESA DI S.PIETRO IN CAMPOVALANO DEL XI XII secolo
(in caso di maltempo i trasferimenti presso il Parco Archeologico si effettueranno con il Bus navetta )
TRASFERIMENTO dalla Necropoli di Campovalano presso il Bar Paninoteca birreria “MONT BLANC” per un
apericena al costo di € 8.00 a persona (bevande escluse)
assaggi di tre primi , stuzziccherie varie di prodotti tipici locali e non
gratuito per bambini fino a sei anni.
ORE 21.30ca rientro a Campli con Bus navetta appuntamento in piazza con intrattenimento musicale
DOMENICA 1 MAGGIO
VISITA LIBERA AL MERCATO DOMENICALE
Dove sarà possibile assaggiare nei vari esercizi commerciale la famosa porchetta italica di Campli
(macelleria FOCO via Fuori Porta Orientale 0861 56395 , CAPUCELLI Piazza Vittorio Emanuele II 0861
56179)o presso gli ambulanti presenti al mercato domenicale.
Sarà possibile anche degustare i tanti prodotti tipici locali (salumi ,formaggi, tacchino alla canzanese e
prodotti di pasticceria)
DALLE ORE 13.00 SARA’ POSSIBILE ASSAGGIARE IL PIATTO TIPICO TERAMANO DEL PRIMO MAGGIO
“LE VIRTU”, DIFFUSO IN ALCUNI COMUNI CIRCOSTANTI TRA CUI CAMPLI.
LE VIRTU’ possono essere consumate nei Ristoranti o da asporto presso i sottoelencati esercizi
gastronomici previa prenotazione almeno una settimana prima dell’evento
Panificio Rosticceria Maura Meloni C.so Umberto cell.329 73 12 397
Ristorante “IL TUNNEL” Via del Macello Telefono:0861 569127
Ristorante Refettorio “LA MISERICORDIA “ Piazza Misericordia cell.339 45 49 706
Ristorante Eclisse “Il Ristorantino del Nonno” Cucina tipica locale ed Emiliana 0861-56276 (a 2 Km
dal Centro Storico
Trattoria la Grotta Farnese S.S.81 cell.393 635 8121 con possibilità di sosta con il Camper (a 3 Km
dal Centro Storico)
Ristorante il Parco dei Piceni Campovalano 0861 569296 con possibilità di sosta con il Camper a( 4
Km dal centro Storico)
Ristorante il “Tubero d’oro ) Via Nazionale Campovalano 320 1898084 cucina specializzata a base di
funghi e tartufi oltre alle VIRTU’ [email protected]
…LA PIETANZA
“Le Virtù” è l’antico piatto che per tradizione (pare dal
1800) si prepara in occasione del Primo maggio in Abruzzo
e, particolarmente, nel teramano. Esso annuncia l’arrivo
della primavera e narra antiche usanze come quella di
celebrare la dea Maja (da cui maggio) per propiziare la
fertilità della terra e l’abbondanza del raccolto. “Sette tipi
di legumi, sette tipi di verdure, sette specie di aromi, sette
varietà di carni e sette tipi di pasta” recita la filastrocca, ma
in realtà sono ben oltre 50 gli ingredienti di stagione della prodigiosa mistura che si può degustare solo a
Teramo e d’intorni solo nel Calendimaggio contadino.
Attorno alla nascita di questo piatto ci sono diverse leggende, la più accreditata lo vuole nato intorno al
1800. Alla fine di aprile, completate le pulizie della casa e trascorsa la Pasqua, nelle famiglie contadine
bisognava svuotare "l'arca da pane" : la madia dei rimasugli delle provviste, ultime tracce dell'inverno, per
far posto ai nuovi frutti del prossimo raccolto. E così, le donne, trovandosi costrette ad utilizzare mucchietti
di legumi diversificati, paste scombinate e odori essiccati, pensarono bene di consumarli tutti in una volta;
ma, educate al gusto ed al culto della buona tavola, li combinarono con le primizie fresche della primavera,
legando il tutto con brodo di osso maiale che rimaneva nella dispensa. Una mistura di antico e di nuovo ,
un vero rito di transizione e di propiziazione , un piatto che veniva mangiato con religiosa consapevolezza
della continuità del tempo e della Provvidenza.
SONO INCLUSI:
Sosta area assegnata dal 30 aprile al 1 maggio 2016
Guida Turistica per la visita al Centro Storico e Necropoli di Campovalano
Bus navetta per trasferimento dal centro Storico alla Necropoli – verso BAR RISTORANTE “ MONT
BLANC” e rientro in centro
Carico e scarico presso l’area attrezzata Arena dei Pini
NON SONO INCLUSI:
PASTI
Ingresso al Museo Archeologico
LA PARTECIPAZIONE ALL’APERICENA del sabato sera (per motivi organizzativi è comunque auspicata
la partecipazione di tutti).
Il raduno è curato dall’Amministrazione Comunale del Comune Di Campli (assessorato agli eventi) che, oltre
ad augurarsi una piacevole invasione di camper nella nostra città, sarà lieta di accogliervi per un soggiorno
all’insegna di cultura, enogastronomia e natura.
Le prenotazioni dovranno pervenire entro il 22 aprile.
Per le prenotazioni contattare l’ufficio di segreteria del Comune 0861 5601280 (cell.329 6136 333) o
inviare una e-mail al seguente indirizzo [email protected] specificando il numero di persone per
equipaggio.
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