LA FORMADEL FUTURO
BRUCE STERLINGPOLITECNICO DI MILANOFacoltà del designOpen lecture Design of the other ThingsA.A. 2010/2011
Docente: Stefano Maffei
Cultori della materia:
Massimo Bianchini | Ursula Borroni |
Beatrice Villari
GRUPPO WHOOOStudenti:
Serena Camere 751979
Elena Cassella 750100
Alessia Gasperi 751070
Eloisa Libera 749714
Riccardo Liporace 754813
Giulia Pretti 749331
Marco Redaelli 750755
BRUCE STERLING ( Brownsville, 14 aprile 1954)
Autore statunitense famoso per i suoi romanzi e racconti
di fantascienza, il più celebre Mirrorshades, del 1986,
grazie anche al quale si è classificato tra i maggiori rap-
presentanti del "cyberpunk".
La sua carriera giornalistica attuale comprende una col-
laborazione mensile con Wired, con il blog "Beyond the
Beyond", una rubrica su XL e cura la rubrica "Globalisti a
Torino" sul quotidiano torinese La Stampa.
In questo libro che parla del futuro si concentra in partico-
lar modo sugli oggetti, l'ambiente - che comprende un po'
"il tutto" - il design di prodotto e di informazione, materia
a cui si è sempre interessato.
“Se i poeti sono i legislatori non riconosciuti del mondo, gli scrittori di fantascienza sono i suoi buffoni di corte. Noi siamo
Pazzi Saggi che fanno capriole, pronunciano profezie e si grattano in pubblico. Possiamo scherzare delle Grandi Idee
perché le nostre sgargianti origini nelle riviste popolari ci fanno apparire innocui. Come scrittori di sf abbiamo ogni ra-
gione di godercela: abbiamo influenza senza responsabilità. Pochissimi si sentono in obbligo di prenderci sul serio, e tut-
tavia le nostre idee penetrano nella cultura, si diffondono in maniera invisibile come una radiazione di fondo.”
(dalla Prefazione a William Gibson, La notte che bruciammo Chrome, p. 9)
autore|autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia| design| conclusioni|
autore| libro| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia| design| conclusioni|
nuova terminologia
differenziazione
personalità
evidenzia parole
sottolinea periodi
sostenibilità
comunicazione
disegni / segni
verde
LA FORMA DEL FUTUROCOLORE FONT
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manufatti
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2.000.000 AC 1508 1919 1989 2004 2060
l’evoluzione degli oggetti
“oggetti artificiali semplici, fatti a mano, usati con le mani,
azionati dall’energia dei muscoli. I vengono creati
uno per volta, localmente, affidandosi a processi empirici
e alla saggezza popolare” ...”le persone all’interno di una
infrastruttura di sono cacciatori ed agricoltori.“
pag.6
MANUFATTI
MANUFATTI
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manufattimacchine
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2.000.000 AC 1508 1919 1989 2004 2060
l’evoluzione degli oggetti
“Con indico i manufattti complessi, proporzi-
onati con precisione, composti di molte parti mobili essen-
ziali, che sfruttano una qualche sorgente di energia di
origine nè umana nè animale”... “le persone all’interno
dell’infrastruttura delle sono gli avventori”
pag.6
MACCHINE
MACCHINE
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manufattimacchine
prodotti
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2.000.000 AC 1508 1919 1989 2004 2060
l’evoluzione degli oggetti
“Con il termine intendo oggetti largamente di-
stribuiti, disponibili commercialmente, realizzati anoni-
mamente e uniformemente in quantità massicce con una
divisione programmata del lavoro e con tecniche da
catena di montaggio rapide, basate su economie di scala
operanti su interi continenti e sostenute da effcientissimi
sistemi finanziari, informativi e di trasporto. Le persone
che fanno parte dell’infrastruttura dei sono i
consumatori. ” pag.7
PRODOTTI
PRODOTTI
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manufattimacchine
prodotti
gingilli
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l’evoluzione degli oggetti
“ i sono oggetti altamente instabili, baroccamente
multifunzionali, modificabili e facilmente programmabili
dall’utente e destinati ad una vita breve.
I sono collegati a fornitori di servizi di rete: non
sono oggetti autonomi, bensì interfacce. Il loro impiego
richiede un’interazione intensa e continuata. Coloro che
fanno parte dell’ infrastruttura degli SPIME sono gli
utenti finali.“ pag.6
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manufattimacchine
prodotti
gingilli
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l’evoluzione degli oggetti
”Gli sono oggetti industriali il cui supporto informa-
tivo è talmente ampio e ricco da renderli materializzazioni
di un sistema immateriale. Gli iniziano e finiscono
come dati. Sono progettati sullo schermo, fabbricati con
mezzi digitali” ..”coloro che fanno parte dell’infrastruttura
degli sono gli intermediari.” pag.11
SPIME
SPIME
SPIME
”Il è il passo successivo rispetto all’Intermediario
di SPIME. Non è nè un oggetto, nè una persona. E’ una
entità al contempo oggetto e persona. E’ lo sfumarsi della
frontiera tra Intermediario e SPIME ” pag.148
manufattimacchine
prodotti
gingilli
spime
bioti
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l’evoluzione degli oggetti
Biote
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STORIA
TECNOLOGIA
ECOLOGIA
DESIGN
TEMATICHE> la metastoria
> la società sincronica
> lo SPIME
> internet di cose
> il modello è il messaggio
> produttori d’immondizia
> Bioti: il domani di domani
> il progettista Maya
> le domande dei designer
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“La metastoria riguarda cosa è
passato, cosa succederà e cosa
tutto ciò dovrebbe significare per la
gente assennata” pag.37
Tracciando ogni volta una nuova
traiettoria si creano nuovi oggetti e
nuovi avanzamenti nei quali bi-
sogna intervenire per impedire che
altrimenti “lo status quo ci uc-
ciderà” pag.40
L’idea è che non si con-
sidera più un oggetto
come un manufatto, ma
come un processo
dal GINGILLO tecno-
logico all’oggetto SPIME
SPIME =
generatore di metastoria
informazioni +
sostenibilità
occorre creare una
metastoria progettata
tesi culturale il cui
argomento è il tempo
è il determinante ultimo
della forma delle cose
metastoria
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“Una SOCIETA’ SINCRONICA è una
società che sincronizza molte
storie,“qualsiasi oggetto degno di
considerazione genera una piccola
storia.” pag. 45
Questa transizione segna una
nuova fase del design, che riporta
l’uomo al centro della tecnologia
non solo come destinatario finale
ma come partecipe della “costru-
zione” stessa dell’oggetto e della
relazione uomo-oggetto.
L’idea è che non si con-
sidera più un oggetto
come un manufatto, ma
come un processo
nuove relazioni tra
esseri umani, ambiente,
oggetti
sono le microstorie delle
persone in relazione agli
oggetti.
tesi culturale il cui
argomento è il tempo
miliardi di traiettorie
catalogabili, indagabili,
tracciabili
società sincronica
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rapporto conversazionale
con l’uomo
tracciabilità nel tempo
maggiore comunicazione
fondono spazio e tempo
SPACE+TIME= SPIME
si possono considerare
un’evoluzione dei codici
a barre
fusione di sostenibilità
e informazione
SPIME
“Adesso che la gente conosce
completamente la gioia e l’utilità di
un sistema di codifica degli oggetti,
i codici a barre stanno diventando
obsoleti.” pag.94
ARFIDI (rfid passivi) =
piccolissimi chip di sili-
cio con una minusco-
la antenna radio
“Nell’era degli SPIME l’oggetto non
è più un oggetto, ma un’istanza.”
pag.86
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internet di cose
interconnessione
sistemi di sensori digitali
informazioni condivise
fuoriuscendo dal mondo
virtuale si collega al
mondo reale
da un’entità elettronica
alle cose e ai luoghi
dell’ambiente fisico
A partire da un internet di
cose è possibile leggere i
propri arfidi in qualunque
modo. Attraverso la rete,
il telefono cellulare, il sa-
tellite - si direbbe che
solo il cielo sia il limite.
I codici su carta sono troppo lenti,
limitati e di limitate prospettive per
i sempre floridi bisogni e desideri di
chi gestisce l’identità degli oggetti.
Sono ben pochi i dati che si possono
inzeppare su supporto cartaceo
con i codici numerici a barre."
pag. 95-96.
autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| tecnologia| ecologia| design| conclusioni|
modello 3D immateriale
modellatore 3d modello privo di peso,
concettuale, interattivo
dati astratti
“Sarà molto più libero alterarne la
forma in modo radicale.” pag.105
“In un mondo di SPIME, il modello
è l'entità, e tutti lo sanno.” pag.106
“Il modello è la piattaforma di co-
mando e controllo, l’oggetto è solo
una copia fisica.” pag.105
“A un costo molto basso posso mo-
strare il mio lavoro a un gran
numero di collaboratori sparsi per
ogni dove.” pag.106
apparente perfezione
più libertà di alterarne la
forma in modo radicale
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autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia|ecologia| design| conclusioni|
hardware metodo di confronto con
la struttura dei materiali
l’uomo è produttore di
utensili
concetto di utensili come
protesi degli arti umani
ritrovabile ne “Il gesto e
la parola” di Leroi-
Gourhan
concetto preistorico
fallimento dell’era mo-
derna nella gestione dei
rifiuti
tendenza del design al
recupero, riciclo e riuso
uomo produttore di
immondizia
“Dato che noi umani ne godiamo e
le usiamo, le nostre cose preferite
si consumano velocemente.”
pag. 60
“Nella lunga e intima relazione tra
gli umani e gli oggetti, il partner più
anziano sono gli oggetti.” pag. 58
“Per un biote manifattura e me-
tabolismo sono il medesimo
campo di studio.” pag.151
“La futura combinazione di ciber-
netica e biotecnologia suggerisce
una tecnosocietà nella quale gli
oggetti verranno fabbricati con
mezzi biologici.” pag150
Aprirà e gestirà i pro-
cessi vitali attivi al suo
interno
riprogettazione e svi-
luppo di processi bio-
chimici
non è nè un oggetto nè
una persona, è un’entità
al contempo oggetto e
persona
microgestisce e progetta
i processi che informano
la sua stessa anatomia
Biote
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cibernetica
biotecnologia
scienza cognitiva
> attuale
> work in progress
> sconosciuta
“una volta Bioti non potremo più
tornare indietro.” pag.152
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1945/1989
consumatore / prodotto
1989/2030
utente / gingillo
2030/2070
intermediatore / spime
2070
biote
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“I designer estraggono rare parti-
celle di domani. A loro danno forma
per i giorni presenti”. pag.66
“Nessuna cosa potrà mai raggiun-
gere un’accettabilità forte e com-
pleta. La gente è troppo duttile
perchè i problemi si possano risol-
vere.” pag.72
non ci si limita a recitare
una parte. La si incarna.
quel che non può essere
superato con la ragione,
può essere sovvertito
con il clamore
avanzamento e
accettabilità
essere uomini di design
Raymond Loewy
( 1893- 1986 )
MAYA
Most Advanced Yet Acceptable
Un progettista non
può essere o Ma o Ya,
ma MAYA.
autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia| design|design| conclusioni|
comprendere il valore
dell’immagine può aprire
le porte a più campi della
porgettazione
autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia| design|design| conclusioni|
Wim Gilles,designer e
insegnante di design
anni ‘50
formulazione delle
“domande del designer”
tentativo di strutturare
una metodologia proget-
tuale
“Non è vero, non è così facile. Pro-
gettare è difficile. Il design non è
arte, ma ne ha alcuni requisiti [...]
VIRTUOSISMO e PASSIONE.”
pag.147
altre sono paradossal-
mente più attuali ora che
negli anni 50, come quella
relativa all’invecchiamen-
to del prodotto o le sen-
sazioni che il prodotto dà
una volta preso in mano
alcune domande sono
state superate dai cam-
biamenti sociali; per es-
empio, grazie alla facilità
e velocità di reperimento
dati di Internet la ricerca si
è ampliata moltissimo
autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia| design| conclusioni|conclusioni|
1° TIPO tecnologia autoriciclante
si degrada e si elimina da sola
è di dimensioni monumentali
documentata, tracciabile e
indagabile
tecnologia “monumentale”
tecnologia documentata
2° TIPO
3° TIPO
materiali e processi biodegradabili;
assemblaggio industriale a tem-
peratura ambiente e senza tossine
si occupa di manufatti deliberata-
mente costruiti per sfidare il pas-
saggio del tempo
è un’idea visionaria; sarà anche
impossibile, ma almeno il concetto
è nuovo. Mai nessuno l’ha pensato
in quel modo, finora
autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia| design| conclusioni|conclusioni|
Ma non basta pensarla, nè scriverla.
Per poter essere di una qualche utilità alla
specie umana, dovrà essere realizzata.
Io spero che tu sia il tipo di persona
che la può realizzare.
autore| libro| terminologia| tematiche| storia| tecnologia| ecologia| design| conclusioni| conclusioni|
I Barbari di Baricco vs gli Spime di Sterling
Il valore della spettacolarità, come
unico valore intoccabile.
L'adozione di una lingua moderna
come lingua base di ogni esperien-
za, come precondizione a qualsiasi
accadere.
La stupefacente idea che qualcosa,
qualsiasi cosa, abbia senso e im-
portanza solo se riesce a inserirsi in
una più ampia sequenza di espe-
rienze.
Capitolo 8
La dura necessità del glamour
Capitolo 2
I neologismi
Il concetto di “nuovo futuro”, e di
tempo, non più come una somma-
toria di fotogrammi statici ma come
mezzo dinamico.
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