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L’Auser ha lanciato da Riccione loscorso marzo, in occasionedell’ottavo congresso nazionale, il suoprogetto sociale e le sue sfide per ilfuturo. Ha rimesso al centrodell’attenzione il temadell’invecchiamento attivo, temafondamentale per l’associazione,perché può diventare una grandeopportunità per la società e quello –gravissimo – della nonautosufficienza. Altro puntostrategico, il ruolo delle associazionisul territorio, per creare una rete disussidiarietà che agisca a integrazionedell’intervento pubblico, senzasostituirsi ad esso, che agisca in modocostruttivo per dare risposte adeguateai bisogni dei cittadini. L’Auser comeun’associazione del fare, ma anchedel dire, capace di interventi concretiper cercare di superare i divari cheesistono nel paese come quello franord e sud. Nel mezzogiorno, inparticolare, vi è un disagio socialecrescente, legato alla disoccupazionegiovanile, alla povertà, agli anzianiindigenti, e in questo l’Auser vuolediventare protagonista, assieme aglialtri soggetti sociali, di un progettoche cerchi di superare tali difficoltà.L’ottavo congresso nazionale haconsegnato inoltre all’associazione ilnuovo gruppo dirigente:unapresidenza rinnovata, guidata daEnzo Costa che succede a MicheleMangano, che ha lasciato dopo seianni, e un nuovo Comitato direttivo,all’interno del quale ci sono moltenew entry, in particolare donne.L’Auser è giunta a questoappuntamento dopo un’effervescentedibattito congressuale, un percorsoche ha portato a Riccioneun’associazione che ha interrogato se stessa, valutato l’esperienzapassata e guardato con chiaraconsapevolezza al suo futuro. L’Auser, da quando è stata costituita24 anni fa, per iniziativa della Cgil edello Spi Cgil, ha messo in moto lapassione di dedicarsi a migliaia dicittadini di tutte le età, ha saputotradurre il concetto di cittadinanzaattiva in fare concreto, ha dato sensoe speranza all’esistenza di tantepersone, ha messo le gambe aenergie e idee, ha contrastatosolitudini e disuguaglianze. Èdiventata sempre più un’associazionesenza barriere aperta e inclusiva, haaperto circoli ai giovani e agliimmigrati costruendo progetticomuni, promuovendo accoglienza eintegrazione. Ha rinvigorito ilrapporto intergenerazionale,fondandolo non solo sulla solidarietà,la trasmissione di saperi e memoria,ma anche sulle reciproche

Auser/dopo il congresso

di GIUSY COLMO

11 - 17 APRILE 2013 | N. 14

Enzo Costa/In sinergiadi azione

con Cgil e Spidi Roberto Greco

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“Crescono lediseguaglianzesociali, e

crescono a una velocità tale chegran parte dei nuovi poveri nonsono più soggetti disadattati, mauna moltitudine di giovani precarie di anziani, scivolati in pochi annida una condizione di normalitàfino alle soglie dellasopravvivenza, come confermaun recente studio Spi sul potered’acquisto delle pensioni, eroso inmedia di oltre il 50 per cento”. Chiparla, è Enzo Costa, nuovopresidente Auser, eletto al recentecongresso dell’associazione.

“La società che invecchia –continua Costa - è concepitacome una società che regredisce,quando, al contrario, devediventare una società cheprogredisce, migliorando la vitadegli anziani. Il 2013 è l’annoeuropeo per l’invecchiamentoattivo e si parla tanto di grandeEuropa unita che deve rimettereal centro la persona, ma quel chesi sta verificando con questa crisiè che tutti i valori si vannosgretolando, a partire dal lavoro,sempre più destrutturato econsiderato alla stregua di unamerce, usato per coprire il gap di

produttività con gli altri paesiindustrializzati: un divario, inrealtà, dovuto esclusivamente allamancanza di investimenti fattinegli apparati produttivi, che hacausato un arretramentospaventoso delle condizioni deilavoratori”.Rassegna Date questedrammatiche premesse, che ideahai del volontariato e comeconcepisci l’attività dell’Auser che tiaccingi a dirigere? Costa L’idea che ho è diun’associazione che ricopre unruolo sempre più importante, chela Cgil e lo Spi devono saper

valorizzare come sinergia diazione. Si parla tanto dicontrattazione sociale: in talecontesto, l’Auser può essere quelsoggetto che coinvolge non solol’istituzione pubblica diriferimento, ma arriva fino allapersona, cui quel determinatoprogetto che viene costruito èdedicato. Si parla spesso dirivalutare l’azione sindacaleriportandola dentro il territorio; inquesto, l’Auser diventa elementocentrale della sinergia delsindacato rivolta ai soggettideboli che hanno bisogno diservizi di prossimità e di essere

Crescono gli iscritti, crescono ivolontari. Cresce la voglia dipartecipazione, di impegnarsi in

aiuto a chi è più fragile e per la tuteladei beni comuni,cresce la voglia diapprendere e conoscere. I numeri delrapporto di Missione, con cui si èpresentata l’Auser al suo ottavocongresso nazionale, parlano diun’associazione solida, aperta einclusiva, rivolta agli anziani, ma semprepiù aperta ai giovani,alla positivacontaminazione con altre generazioni eculture. Cominciamo dagli iscritti chehanno abbondantemente superatoquota 301.000, con un incremento dioltre 3.400 unità rispetto al 2009, increscita anche i volontari che superano i

47.700 (più 4,2%); le associazioni sulterritorio sono 1.500, concentratesoprattutto nelle regioni del centro nord:Lombardia, Veneto, Emilia Romagna,Toscana. In aumento anche lacomponente femminile tra gli iscritti(56,4%), stabile quella delle volontarieche sono il 47,2%. Il “gioiello difamiglia” dell’associazione continua aessere il Filo d’argento, il servizio ditelefonia sociale e di contrasto allasolitudine e all’emarginazione deglianziani che costituisce l’attivitàprevalente di Auser, offerto dal 55,5%delle strutture su tutto il territorionazionale. I dati contenuti nel rapportoci raccontano di un crescente bisogno di aiuto e assistenza: nel solo

2011 il Filo d’argento ha assistito oltre233.000 persone, per un totale di1.341.792 interventi svolti. Il Filod’argento è anche il settore dovel’associazione impegna un consistentenumero di volontari, quasi 18.000, i qualihanno svolto complessivamente2.141.373 ore di servizi comeaccompagnamenti per visite mediche oterapie, compagnia, consegna adomicilio della spesa o dei farmaci.Un settore associativo che staregistrando un forte incremento è quellodell’educazione degli adulti e delleattività culturali. La voglia di apprenderee conoscere a ogni età non conosce crisi,basti pensare che nel 2011 i partecipantiai corsi sono stati ben 88.332, il 36%

La fotografia di un’Italia solidaleIL RAPPORTO DI MISSIONE

opportunità. L’associazione, seguarda dietro di sé, può sostenerecon orgoglio di aver raggiunto tuttiquesti obiettivi. Ora si vede pronta adaffrontare nuove e impegnative sfide,consapevole dell’importanza deiprofondi cambiamenti in atto, epronta a giocare la sua parte per unvolontariato aperto, multietnico emulticulturale e sensibile al rapportofra le generazioni. Un’Auser fiera eorgogliosa di sapere al proprio fiancoun cittadino illustre come ilpresidente Giorgio Napolitano, cheha volentieri accolto la richiesta didiventare socio onorario, accettandola tessera numero uno del 2013. Nuove sfide quindi, impegnative, inuna realtà sociale difficile come nonmai segnata da nuove emergenzesociali, povertà, solitudini, carenza di

Una sfida contro

Fra le prioritàdell’Auser, il temadell’invecchiamentoattivo e il ruolo delle associazioni sul territorio, per creare una rete di sussidiarietà

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riconosciuto come produttore dieconomia sociale, di capitale sociale,soggetto protagonista nella crescitaeconomica e produttiva del paese.Proseguirà inoltre la battaglia diAuser per un progetto sociale “pertutte le età”. È importante ribadirlo enon mollare, perché i luoghi comunisulla vecchiaia sono molto duri amorire non solo nel senso comune,ma anche negli orientamenti politici.Il fatto che nella nostra società sianopresenti tante persone anziane emolto anziane è una delle piùspettacolari conquiste del ventesimosecolo. Ma è mancata la capacità diassecondare il cambiamento sia alivello culturale che sociale. L’Auserne prende atto e chiederà al prossimogoverno di mettere subito in agendadue questioni. La prima riguarda unafra le emergenze sociali più gravi, lanon autosufficienza. L’altra è lanecessità di dotarsi finalmente di unalegge sull’invecchiamento attivo cherestituisca dignità a questa fase della vita, riconoscendo il valoresociale e culturale dell’impegno civile degli anziani.L’Auser che guarda al futuro, èinsomma un’associazione di personee di progetto, che valorizzaprevalentemente le persone anzianema non si ghettizza, non si chiude,anzi, si apre ai giovani e agli adulti ealla ricchezza di rapporti che nederiva a vantaggio di tutte legenerazioni. Una contaminazione che è già avviata, ma che vaulteriormente alimentata.Un’associazione di pari opportunitàper tutti e tutte, impegnata acontrastare in modo più efficace tuttele forme di discriminazione checolpiscono le donne. L’associazione è cresciuta molto inquesti anni ed è oggi una realtàsignificativa del nostro paese,l’attende ora un salto di qualità ediventare sistema all’interno delle retidel terzo settore a tutti i livelli;migliorare la rete interna di relazionicon Cgil e Spi e farla interagire conquella più complessiva che opera nelTerzo Settore sempre in una logicache parta dal territorio pertrasformarsi in progetti comuni,analisi, studi, banche dati. C’ è molto da fare, i problemi sonotanti e urgenti, e l’Auser porteràavanti le sue sfide con la forza, lavolontà e la tenacia che hannosempre animato il suo operato. La guideranno parole chiave comegiustizia, libertà, diritti, universalità,legalità. Diventerà sempre più unmovimento positivo e costruttivo di cittadini e di idee che hanno cuoreil futuro di questo paese. •

GRANDANGOLO 911 - 17 APRILE 2013 | N. 14

protetti. Con tale spirito, inizio lanuova attività. Per me, ilvolontariato rappresenta un mondonuovo nella maniera di fare, nonnuovo nel percepire il bisogno,perché provengo da una regione, laSardegna, dove il bisogno èaltissimo, dove mi sono sempreconfrontato con problemi disofferenza, diseguaglianza epovertà e dove c’è una necessitàterribile di ricostruire i riferimentiper le persone, partendo proprio dachi sta più in difficoltà. Rassegna Quale sarà il primo attodella tua gestione?Costa Sarà quello di prendere

conoscenza di una realtà che ha 24anni di vita, con una sua storia e unmodus operandi che vaprofondamente rispettato. È unagrande organizzazione che vantapiù di 300.000 iscritti, in continuacrescita, il cui tesseramento ognianno ricomincia da zero,rinnovando il rapporto diretto difiducia con i propri tesserati. È unacosa che a me piace molto e cheintendo stimolare, rafforzando irapporti con la Cgil e lo Spi. Sonoconvinto che lavorando assieme lecose miglioreranno. A tal fine,dovremo creare una rete interna,garantendo l’autonomia alle

singole organizzazioni e mettendoa punto progetti di lavoro comuneche possano far crescere tutti.Rassegna Hai già qualche idea inproposito?Costa L’Auser ha l’abitudine direalizzare nel biennio successivo alcongresso la conferenzad’organizzazione. Perciò,lavoreremo nel perfezionare ilmodello organizzativo, cercando didare organicità all’associazione.Ciò vuol dire parlare di solidarietà,di reinsediamento e quindi dicrescita in modo possibilmenteomogeneo sul territorio, cercandodi superare le grandi differenze

esistenti tra Nord e resto del paesein termini di penetrazione esviluppo. Sarà data una particolareattenzione alle zone più piccole intermini d’iscritti, concentrate a Sud,dando valore alle azioni positive chegià l’Auser realizza. Altra attivitàfondamentale che l’associazionecontinuerà a portare avanti è quelladi far crescere il terzo settore comerete. Il volontariato è un mondopreziosissimo, ma silenzioso equasi sconosciuto. L’obiettivo è disvilupparlo ulteriormente in unasocietà sempre più individuale esempre meno solidale e collettiva.La promozione del volontariato è e

rimane una delle priorità dell’Auserall’interno del Forum del terzosettore, legata all’opera svolta dauna pluralità di altre associazioni,che deve avere il giustoriconoscimento. Spesso, in tempicome questi di spending review, sitende a sostituire il volontariato conil lavoro, ma questo non deveaccadere. L’unica cosa che oggi nonmanca sono i bisogni delle persone,ragion per cui le azioni diprossimità del volontariato nonpossono sostituirsi all’attività delpubblico e delle cooperative sociali,ma devono costituirne un valoreaggiunto. •

In crescita costante il numero di iscritti e volontari.Il “gioiello di famiglia” è sempre il Filo d’argento

concentrati in Lombardia,seguito dalVeneto con il 17%. Gli insegnanti sono unpiccolo esercito di volenterosi,circa 3.800.521 sono le strutture coinvolte, 113 leuniversità popolari e 408 i circoli e leassociazioni culturali. L’offerta culturale èestremamente variegata: informatica,letteratura, arte, filosofia, storia, economia,ma anche laboratori di cucina, musica,pittura, scultura, senza trascurare lascrittura, la fotografia e tanto altro ancora. L’Auser da quando è nata, 24 anni fa, haimprontato le sue sfide anche sul frontedei servizi alla comunità: tutela esalvaguardia degli spazi verdi, aiutonella vigilanza di musei e biblioteche,nonni vigili davanti alle scuole. Il volontariato civico dell’Auser ha

coinvolto circa 20.000 volontari per 3milioni e 600mila ore di volontariatosvolte. Ma Auser significa anche dare atante persone anziane e non occasioni disocialità e di benessere: 20.000 personehanno frequentato corsi di ginnastica,106.000 soci hanno partecipato ainiziative turistiche. Non poteva mancarelo sguardo a mondi lontani, conl’impegno in progetti di solidarietàinternazionale in paesi quali Saharawi,Haiti, Palestina, Brasile e tanti altri. Il rapporto Auser ha conteggiato ben 207 associazioni impegnate suquesto fronte, senza dimenticare l’aiutoconcreto agli immigrati presenti nelnostro paese, con tante iniziative diinclusione e solidarietà. G. C.

e

servizi, diritti messi in discussione,sfilacciamento dei legami solidali.Una realtà dove chi è più fragile esolo, a partire dagli anziani, rischiadi più; una realtà dove alle portedel volontariato di città ecomunità più piccole, bussanosempre più mani. Con una presenza pressochécapillare dell’associazione con lesue circa 1.500 sedi su tutto ilterritorio nazionale, sarà proprio ilterritorio, il terreno sul qualche sigiocheranno le nuove sfidedell’Auser “perché le associazioniAuser nei territori sono il nostrocuore pulsante” è stato più volterimarcato nel corso del dibattitocongressuale, “sono il puntocentrale della dimensione politicaed organizzativa della nostraassociazione”. Un’associazione checonosce bene i problemi reali chebruciano oggi sulla pelle dellepersone, perché vive e ha la suadimensione principale nelterritorio, anzi dei territori, dove siè più vicino ai disagi ed al bisognodi relazione delle persone. Ilterritorio come punto centraledella realtà di Auser, perché è lìche si manifestano problemi ebisogni, vecchi e nuovi, come puresi intercettano disponibilità,capacità, risorse.Il territorio, quindi, e i volontari.Perché il progetto sociale di Ausersi basa innanzitutto sui suoivolontari. Il cuore, la ricchezza, ilmotore di tutta l’organizzazione.Il volontariato costituisce unarisorsa in tutti in sensi: per quelloche fa, per i problemi che affronta,per i bisogni che riesce asoddisfare, per i valori di cui èportatore. Testimonia insommache “un’altra società è possibile”.Ma l’Auser è oggi più decisa chemai a incarnare anche il ruolo diun volontariato del “dire”, unvolontariato che prende la parola edice la sua là dove si definisconole strategie di welfare e lo vuol faredentro un dialogo o un operarecomune che si intreccia con quellodella Cgil e dello Spi. Uno dei punti centrali dellariflessione congressuale Auser èstato quello di applicare in modoefficace il principio di sussidiarietàorizzontale contenuto nellaCostituzione dove i soggetti delterzo settore devono esserericonosciuti per la loro capacità diprogrammare gli interventi e lescelte strategiche, di concerto conl’ente pubblico che rimane titolaredi una funzione di garanzia, unterzo settore pienamente

tro l’emarginazione

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