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Era fino a qualche anno fa il fioreall’occhiello dell’imprenditoria edell’economia cavese. Fondata piùdi cento anni fa, da più di quarantaera leader nel settore tipografico. Orala Di Mauro ha chiuso il suo stabili-mento più rappresentativo, quellodelle Arti Grafiche. La notizia, anchese non ha colto completamente di sor-

presa le maestranze (che un po’ sel’aspettavano vista la crisi che si pro-traeva da qualche anno), non può noncreare sconforto in 120 famiglie chesi ritrovano senza più un reddito dalavoro. E’ l’ennesima “mazzata” perla sempre più fragile economia del-la città. Ed è stata subito mobilita-zione, con l’occupazione della fab-

brica ed anche qualche blocco stra-dale sulla Statale 18.

Mentre si susseguono incontri aPalazzo di Città, interrogazioni einterpellanze parlamentari, ci si inter-roga sul futuro occupazionale a Cava,dove si è registrato negli ultimi anniun calo del 54%.

SERVIZI A PAG. 3

ANORAMATirrenoTirrenoperiodico di attualitàcostume & sport

COPIA GRATUITAAnno XV - Numero 4/5

MAGGIO 2005

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TURISMOIn aumento nel 2004

i villeggiantiA PAG. 2

REGIONALI A CAVATutte le preferenze

ai singoli candidati A PAG. 6

POLITICAE ora via alla corsa per eleggere il Sindaco

A PAG. 7

Ci sono 1870 procedimenti civili e 400 penalipendenti al tribunale di Cava de’ Tirreni. A questidati bisogna aggiungere anche quelli della sezio-ne di Amalfi. Da parte dell’Ufficio del Giudice dipace c’è un arretrato di circa tremila procedimenti.

Sono questi i dati scoraggianti della Giustizianell acittà metelliana. La mole di lavoro del tribu-nale cavese è notevole. Ma come venirne fuori?Secondo la dirigente della sezione cavese MariaConcetta Criscuolo «La nostra città non è una realtàavulsa dal panorama nazionale. E’ importante crea-

re fluidità tra la sede centrale di Salerno e le sezio-ni distaccate». Il che vuol dire che occorre asse-gnare altri magistrati alle sezioni periferiche perpermettere la divisione dell’eccezionale carico dilavoro. «Non bisogna dimenticare - conclude laCriscuolo - che dai problemi organizzativi dipen-de l’applicazione della giustizia».

L’enorme carico di lavoro di questa sezione dimo-stra che la ventilata sua soppressione sarebbestato un grave errore.

A PAG. 3

Situazione di emergenza nel tribunale della città metelliana

Giustizia a Cava fra ritardi e problemi organizzativiMigliaia di procedimenti penali e civili pendenti, servono altri magistrati

Mobilitazione per quella che era la più rappresentativa azienda cavese

Cancelli chiusi alle Arti GraficheDi Mauro, in 120 senza lavoro

Vane promesse di ristrutturazione, ora si temono speculazioni

Cava de’ Tirreni

EDITORIAGli Avagliano lasciano

la loro creaturaA PAG. 8

POESIAMario Luzi nel

ricordo di DonadioA PAG. 9

La CulturaI FATTI

PAPA

Quando GiovanniPaoloII benedì il quadro della

Madonna dell’OlmoA PAG. 8

RicordoI FATTI

Non ci sono buone notizie perchi deve acquistare un immobi-le per uso abitativo nella cittàmetelliana.

Secondo una recente indagi-ne di mercato i prezzi anche perquest’anno dovrebbero lievitareanche se con una percentuale

inferiore rispetto allo scorso anno.Attualmente le unità immobiliarifino a 100 mq hanno un valoreche supera i normali criteri di valu-tazione. Molte coppie di giovanisposi cavesi sono stati costrettiad abbandonare la propria cittàproprio per i prezzi altissimi, che

variano da 2.500 e 5.000 euro almetro quadrato. Hanno com-prato casa nelle città limitrofe(Nocera Superiore, NoceraInferiore, Roccapiemonte) doveil costo di un appartamento risul-ta decisamente più abbordabile.

A PAG. 5

I FATTI

CAVESE

Perduto il primatoora la promozione passa per i play off

INTERVISTA

Mauro Marchano:“C1, un regalo

alla città”A PAG. 10

SALERNITANA

Speranze per unadoppia salvezza

SCI

Il CSI Cava in Trentino

MOTOCICLISMO

La tappa a Cava delcampionato italiano

A PAG. 11

Lo SportI FATTI

Eppure Cavanon è di destra!

ENRICO PASSARO

Ma Cava è di destra o di sinistra? Ladomanda ricorre spesso, specie neiperiodi di commenti post-elettorali.

L’ultimo risultato, quello delle regionali, hadato voce ai conservatori e benpensanti:“Vedete? Nella Regione di Bassolino,nell’Italia in cui crolla e si dissolve il berlu-sconismo, la città metelliana premia il cen-tro destra ancora intorno al 50%”. Di ugua-le opinione sono anche i più depressi delcentro sinistra, quelli fatalisti e rassegnatiche non perdono mai occasione per soste-nere che la città di Abbro non potrà maistrizzare l’occhio alle forze progressiste, conciò cercando una pretestuosa giustificazionealla propria incapacità propositiva.

I più hanno finito ormai per uniformarsi aquesta opinione: Cava è città di destra!Andando un po’ controcorrente, mi permettodi dissentire o perlomeno di esprimere qual-che dubbio sull’infallibilità del teorema. Nonera di destra la piazza che per ben due vol-te ha acclamato Fiorillo sindaco. Siccomeho buona memoria, andando indietro neltempo ricordo anche che in tutti gli anni ’70,nelle occasioni in cui non agiva massiccia-mente il condizionamento clientelare dellaDc di Abbro (provinciali e politiche), il vec-chio Pci risultava quasi sempre il primo par-tito. E, come ricorda molto correttamenteMario Avagliano nelle pagine del Novecentocavese da noi pubblicate (se volete poteteandare a rileggervele sul nostro sitowww.panoramatirreno.it) appariva ben pocodi destra la borghesia di questa città che findagli anni ‘50 decise di sostenere massic-ciamente un comunista ortodosso comeRiccardo Romano, portandolo in Parlamento,prima al Senato e poi alla Camera.

CONTINUA A PAG. 7

Via XXV Luglio, 112 - Tel. 089/343142 - Fax 089/465710Via Sorrentino, 8 - Tel. 089/4689220 - Fax 089/468889184013 Cava de’ Tirreni (Sa) - http: www.smerauto.it - [email protected]

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Banca della Campania spaGRUPPO BANCARIO

Acquistare una casa per le giovani coppie: “mission impossible”

Mercato immobiliare, prezzi alle stelleFino a 5.000 euro a metro quadro in centro. Molti “emigrano”

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ATTUALITÀ Cava de’ Tirreni

Maggio 2005 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport2

I dati forniti dagli alberga-tori all’Azienda di Soggiornometelliana sulle presenze turi-stiche in città al 31 dicembredello scorso anno induconoalla speranza: nonostante ildiffuso calo a livello naziona-le, a Cava solo una lieve, qua-si impercettibile flessionerispetto all’anno precedente.I vacanzieri italiani nelle strut-ture alberghiere ed extra (agri-turismo, bed & breakfast) sonostati 20.740 mentre gli stra-nieri 9.927. Il picco di presenzesi è verificato nel mese di ago-sto (3.644 gli italiani, 1.471 ivisitatori stranieri). Da marzoa dicembre, con esclusione deimesi di agosto e novembre,nelle varie strutture turistichesi superano le mille presen-ze. Discorso diverso per glistranieri. Da aprile a settem-bre il movimento è buono. Icali sono notevoli nei mesi digennaio, febbraio, marzo, otto-bre, novembre e dicembre,

mesi in cui l’ostello della gio-ventù, purtroppo, resta chiu-so.

La struttura ubicata inPiazza San Francesco, rea-lizzata nel convento cinque-centesco di Santa Maria delRifugio, ha 140 posti letto ed

è frequentata per lo più da gio-vani che provengono da pae-si esteri. Sicuramente la cittàmetelliana ha tutte le carat-teristiche per recuperare i flus-si turistici di un tempo.Circondata dai monti, immer-sa nel verde e coronata da

diversi villaggi, viene definitala por ta del la Cost ieraAmalfitana, dalla quale è sepa-ra ta da i Mont i La t ta r i .Posizione invidiabile ma anco-ra il movimento turistico anna-spa anche per la mancanzadi posti letto.

L’antico centro storico ed itanti insigni monumenti rac-contano quasi mille anni di sto-ria. «La nostra città è l’idealeper trascorrere una bellavacanza fatta di natura, mare,arte, antichità, storia e com-mercio – afferma Mario Galdi,direttore dell’Aast cavese -stiamo lavorando alacrementeper far tornare dopo anni dimagra un turismo di qualità.I dati incominciano a darciragione. Certo bisogna fareancora molto ma,ritengo cheormai siamo sulla strada giu-sta».

La città sta raccogliendo ifrutti delle varie partecipazio-ni alle edizioni della Bit di

M i lano ed de l la BorsaMediterranea del Turismoarcheologico di Paestum. Direcente è stato diffuso un dvdsul patrimonio architettonico,folkloristico ed ambientale edè stato stampato a curadell’Azienda di soggiornoanche un depliant in 5 lingue(inglese, francese, spagnolo,tedesco e russo).

Nello scorso mese di feb-braio, un nutrito numero di touroperator europei ha visitato lanostra città. «Anche questa èstata un’occasione buona danon sottovalutare - concludeil direttore Galdi - i tour ope-rator hanno apprezzato mol-to le bellezze artistiche e pae-saggistiche. Anche questa èstata un’occasione buonaper recuperare flussi turisticiche sfiorano soltanto la nostracittà. Sono convinto che lenostre iniziative, a cui colla-bora anche il Comune, daran-no i frutti sperati».

Il consigliere comunale ecapogruppo dei democratici disinistra Antonio Armenanteha chiesto all’amministrazio-ne (in consiglio comunale, maanche attraverso una raccol-ta di firme) alcuni interventi perla soluzione dei problemi cheriguardano Passiano. Si trat-ta, a parere di Armenante, diquestioni che non comporta-no il sacrificio di ingenti risor-se, ma che possono miglio-rare la qualità della vita nellafrazione.

Egli chiede:- per la piazza, la realizza-

zione dell’illuminazione, la tra-sformazione della aiuola sot-tostante il muro in zonad’ombra, coprendo le colon-nine con adeguata tettoia efornendola di panchine inmodo da far sì che, durante iperiodi di calura estiva, si pos-sa avere uno spazio ove sosta-

re, la posa di cestini, l’appli-cazione lungo i gradini diaccesso alla piazza e allascuola di dispositivi antiscivolo;

- per la scuola, l’abbatti-mento di barriere architetto-niche interne, la realizzazio-ne di una tettoia all’ingresso,la verifica di vetrate e infissi;

- contenitori per la raccoltadifferenziata in varie zone chene sono sprovviste, a comin-ciare da via Ferrigno i cui resi-denti hanno già presentato unapetizione senza esito alcuno.

- per la viabilità, interventi diordinaria manutenzione sullaviabilità frazionale, la ricogni-zione e soluzioni per le stra-de delle località “Sant’Antuonoe Contrapone”, abbattimentodello spigolo all ’altezzadell’incrocio tra via Ferrigno ela strada principale per elimi-nare i problemi di visibilità e

di mobilità.Accanto a questi problemi il

consigliere ha evidenziatoanche altre questioni qualil’allargamento della curva alContrapone prima di arrivarealle “Carcare”, la copertura delcanale che dal ponte chiamato“Paello” costeggia un tratto divia Contrappone, il collega-mento di via Ferrigno con lavia che porta a Santa Mariadel Rovo; la realizzazione del-la strada che dal Contrapponedovrà portare a via Ferrigno,in modo da avviare a soluzioneil problema del traffico oramaiinsostenibile. Secondo l’espo-nente diessino «l’ammini-strazione di centro destra nonha dato risposte concrete epuntuali specialmente a chiabita nelle frazioni.Tutto ciò haprovocato un sostanzialeallontanamento dai problemiquotidiani che vive la gente».

Molti tour operator in visita a Cava

Turismo, trentamila presenze nel 2004Dati consolanti per gli albergatori, ma quando è chiuso l’Ostello della Gioventù crolla la domanda

I problemi di PassianoRaccolta di firme del consigliere Armenante

L’azienda autonoma di Soggiorno eturismo metelliana lancia un sos per lasalvaguardia del “Pino campano” cherischia di scomparire dal patrimonioarboreo della vallata metelliana. Il gridod’allarme è stato lanciato nel corso del-la mostra di pittura “Il pino nel paesag-gio campano - Tecnologia conservativaed espressione artistica”, di DomenicoFornataro ed Elvira Santacroce. Lamostra, patrocinata dall’ente turisticocavese, è stata allestita presso la Sala“Roberto Virtuoso” dell’Ufficio Informazioniin Piazza Ferrovia.

Un grido d’allarme è stato lanciatoanche da varie personalità, tra le qualiUmberto Petrosino e Mario Galdi, rispet-tivamente amministratore e direttoredell’A.A.S.T., Domenico Fornataro, dot-tore in Scienze agrarie e forestali, ElviraSantacroce, scrittrice e pittrice ed il pro-fessore Franco Bruno Vitolo.

«Con questa mostra - sottolinea il diret-tore Mario Galdi – abbiamo voluto rilan-ciare il ruolo dell’Azienda di soggiornosempre vicina alle tematiche ambienta-

liste. Al di là dell’espressione artistica pro-posta dalla professoressa Santacroce,supportata dalla professionalità diDomenico Fornataro, esperto in inge-gneria forestale ed impatto ambientale,l’iniziativa vuole essere innanzitutto uninvito ad adoperarsi affinché le autoritàa ciò preposte si adoperino per la sal-vaguardia del pino come essenza arbo-rea monumentale. Questa pianta si tro-va dappertutto anche nella nostra valla-ta però è una pianta a rischio, la cui essen-za arborea, dalla chioma imponente,diventa debole in relazione al radica-mento, oltre ai vari fattori batteriologiciche possono attaccarla».

Su proposta della sezione cavese delClub Alpino Italiano, l’Azienda di soggiornosta organizzando per i prossimi mesi diorganizzare un “Itinerario d’Ambiente”proprio per monitorare la presenza di pininella città e nelle campagne per cerca-re di salvaguardarli al massimo in pre-senza della grave situazione idrogeolo-gica che sta interessando la città metel-liana.

Una pianta molto diffusa attaccata dai batteri

SOS per salvare il pino campano Allarme nella valle metelliana per un’essenza che rischia di scomparire

20 febbraio • Intitolata unastrada all’ex sindacoDiego Ferraioli.

21 febbraio • La Cavesebatte il Taranto in casa(3-0).

22 febbraio • Nel mirinodei ladri le ville abbando-nate.

24 febbraio • Frana sullastrada di Rotolo. Panicoper gli abitanti dellazona.

25 febbraio • Stangata suirifiuti. Bolletta più cara.

26 febbraio • Picchiaticontrollore ed autista suun pullman di linea.

27 febbraio • Controllo atappeto delle Forzedell’Ordine nei localinotturni.

3 marzo • Messina,denuncia al prefetto:Statale18 pericolosa.

4 marzo • Frazioni abban-donate. Residenti inrivolta.

5 marzo • Pronti buonicasa per otto famigliebisognose.

6 marzo • Piove nellascuola dell’Epitaffio dapoco restaurata.

7 marzo • Frena la Cavesein casa con il Potenza(0-0).

8 marzo • Borgo vietato acamion e furgoni.

9 marzo • Ingorghi in ViaGiordano. Protestano iresidenti.

10 marzo • Forza Italia sispacca sui candidati.

11 marzo • Piove. Allarmea San Giuseppe alPozzo. Anticipo di C2: laCavese, in diretta su RaiSat, perde a Rende (1-0)giocando bene.

13 marzo • Ceramicacavese in mostra nellecapitali europee.

14 marzo • La Cavesele busca a Rende (1-0)

15 marzo • Finti bancaritruffano due anziani

16 marzo • Otre 250catechisti si radunanoa Santa Lucia

17 marzo • Denunciatauna padrona di uncane molto aggressivo

19 marzo • Incontrisull’affido nella frazio-ne Pregiato

20 marzo • Titolare diuna falegnameriaderubato allaPetrellosa

21 marzo • La Cavesebatte il Pro Vasto incasa (2-0)

22 marzo • Mons. CarloPapa nominatoparroco di San Pietro

23 marzo • Una mostradell’Azienda diSoggiorno per salvareil pino campano

24 marzo • Muore FraGiuseppe Baldini cheha educato moltegiovane generazioni dicavesi

25 marzo • I partitidell’Unione bocciano ilbilancio presentato daMessina

Feb/MarzoDIARIO

Direttore responsabile ENRICO PASSARO

Promotion & AdvertisingBIAGIO ANGRISANI

Capo redattoreFRANCO ROMANELLI

RedazioneL. D’AMATO, A. DONADIO,

A. MONGIELLO, P. RESO, P.V. ROMA

Registr. Trib. di Salernon. 789 del 5.12.1990

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Cava de’ Tirreni (Sa)

Questo numero è stato chiuso in redazione il 3 maggio 2005

Per la stampa di questo giornale non vengono tagliati alberi.

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ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport

Mario Galdi, direttore dell’Azienda autonomadi soggioro e turismo di Cava de’ Tirreni

Cordoglio per la scomparsadi Monsignor Palatucci

Cordoglio a Cavade’ Tirreni per lascomparsa di Mons.FerdinandoPalatucci. Aveva 90anni ed era nativo diMontella.

Fu ordinatosacerdote nel 1938;nel 1982 divennearcivescovo di Amalfie contemporanea-mente vescovo diCava. Le due diocesifurono unite nel 1986e diventanto cosìArcidiocesi di Amalfie Cava de' Tirreni.Palatucci era tuttoraricordato con grandeaffetto in città. Aifunerali ha partecipa-to una delegazionecavese guidata dalpresidente delconsiglio comunaleGiovanni Baldi.

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PRIMO PIANO Cava de’ Tirreni

Maggio 2005ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport 3

FRANCESCO ROMANELLIIl convegno “Un nuovo modello di

Giustizia a Cava de’ Tirreni” orga-nizzato dall’associazione avvocati diCava presieduta da Artemio Baldiiniziò con un beneagurante “PadreNostro” recitato dall’assemblea insie-me all’arcivescovo di Cava-AmalfiMons. Orazio Soricelli. Visti i datisnocciolati nel corso del convegnoc’è veramente bisogno di “interven-ti superiori” per smaltire tutto il lavo-ro arretrato. Sono 1870 i procedi-menti civili pendenti, quelli penali 400.A questi dati bisogna aggiungereanche quelli della sezione di Amalfiper cui le cifre lievitano ulterior-mente. I procedimenti civili in tota-le ammontano a 2.700 ed i penali a1.600. Nello scorso anno sono sta-ti più di quattromila i provvedimentidell’Ufficio del Giudice di pace. Al31 dicembre 2004 c’è un arretratodi circa tremila procedimenti.

Il convegno è stato anche l’occa-sione per presentare la nuova “squa-dra” (così l’ ha definita l’avvocatoArtemio Baldi) dei magistrati in for-za al tribunale cavese: MariaConcetta Criscuolo (giudice togato)

dirigente della sezione, i giudici ono-rari Pasqualina Caiazzo (penale),Luciana Barela (civile), SalvatoreSalamone (civile) ed i giudici di paceGuglielmo De Antonellis e MarcellaPellegrino. «Con l’organico al com-pleto - afferma Artemio Baldi - glioltre 250 avvocati cavesi potrannoesplicare nel modo migliore la loroattività per l’applicazione di un nuo-vo modello di giustizia. Oggi ci ren-diamo conto che la soppressione diquesta sezione del tribunale diSalerno più volte ventilata sarebbestata un grave errore. I problemi nonsi risolvono con gli accorpamenti ele soppressioni. Noi abbiamo sem-pre creduto nel decentramento del-la giustizia. Una sezione di un tri-

bunale presente sul territorio evi-denzia come non mai la presenzadello Stato».

Molto articolato l’intervento delladirigente della sezione cavese MariaConcetta Criscuolo, unico giudicetogato, critica in particolar modo sulprogetto di legge inerente la riformadella giustizia. «La nostra città nonè un concetto avulso dal panoramanazionale - ha affermato - non puòesserci un nuovo modello di giusti-zia se non siamo capaci di vedereall’orizzonte l’obiettivo cui miriamoed i principi di riferimento. L’auto-nomia della magistratura è uno stru-mento di garanzia. Se noi vogliamoveramente un processo giusto a mepare che stiamo andando verso untipo di magistratura molto burocra-tizzata dove il pubblico ministero èpiù poliziotto e meno giudice».

La mole di lavoro del tribunalecavese è notevole. La situazione nonè certamente delle migliori. Ma comevenirne fuori? La dottoressaCriscuolo identifica una soluzione.«E’ importante – continua - crearefluidità tra la sede centrale (Salerno)e le sezioni distaccate». Il che vuol

dire assegnare qualche altro magi-strato togato alle sezioni perifericheper permettere la divisione dell’ecce-zionale carico di lavoro. «Non biso-gna dimenticare - conclude laCriscuolo - che dai problemi orga-nizzativi dipende l’applicazione del-la giustizia».

L’avvocato Antonio Marotta, com-ponente del Consiglio Superioredella Magistratura ha posto parti-colarmente l’attenzione sul ruolo deigiudici onorari che «svolgono un ruo-lo importante nell’applicazione del-la legge, dei quali non si può farecertamente a meno». E’ importan-te però, secondo il componente lai-co del CSM, procedere ad una «sele-zione delle loro professionalità. Perquesta categoria di operatori dellagiustizia c’è bisogno di una diversaqualificazione».

Secondo Roberto Manzione, avvo-cato e senatore della Margherita, chesi è sempre battuto per la non sop-pressioni delle sezioni periferiche deitribunali ritenendoli fucina “per la cre-scita professionale degli avvocati”,per risolvere le varie problematichedella giustizia c’è bisogno di fondi:

«le previsioni non sono certamenterosee».

Telegrafico nel suo intervento il pre-sidente dell’ordine degli avvocati diSalerno Amerigo Montera. Ha invi-tato tutti i magistrati ad «abbando-nare le poltrone che occupano neivari ministeri e a tornare ad indos-sare la toga. Anche così si fa un buonservizio alla giustizia».

Il punto sui procedimenti penali e civili: forti ritardi e gravi problemi organizzativi

La Giustizia a Cava affoga negli arretratiServono altri magistrati per smaltire l’eccezionale carico di lavoro

I MAGISTRATIDirigente della sezione Maria Concetta Criscuolo(giudice togato)

Giudici onorari Pasqualina Caiazzo (penale)Luciana Barela (civile)Salvatore Salamone (civile)

Giudici di pace Guglielmo De Antonellis Marcella Pellegrino

LA SITUAZIONEProcedimenti pendenti 1.870 civilicon Amalfi 2.700

400 penalicon Amalfi 1.600

IL GIUDICE DI PACE NEL 20044.000 provvedimenti emessi3.000 procedimenti arretrati

Primo maggio di lotta. Una festadel lavoro molto particolare per i 120dipendenti della “Emilio Di Mauro ArtiGrafiche”. La “storica” azienda hachiuso i battenti. Poche sono le pos-sibilità che possa riaprire a breve.La notizia è giunta come un fulmi-ne a ciel sereno. Lo stop è statoannunciato ai sindacati dei lavora-tori dell’azienda cavese in un pome-riggio di fine aprile. Immediata l’occu-pazione della fabbrica da parte deilavoratori e per un breve lasso ditempo è stato bloccato anche il traf-fico sulla statale 18. Dure le accu-se dei lavoratori. Secondo i sinda-cati la proprietà non avrebbe rispet-tato i patti del 30 dicembre dello scor-so anno. L’azienda non avrebbeattuato una seria politica di rinno-vamento senza procedere ad inve-stimenti in nuove tecnologie. Questamancanza di investimenti non ha per-messo alle Arti Grafiche Di Maurodi essere competitiva sul mercato.

Per ora 120 famiglie “sono sul lastri-co”, così è scritto testualmente suun depliant fatto circolare sotto i por-tici. I lavoratori per ora sono inassemblea permanente in attesa dirisvolti positivi per “recuperare” il lorolegittimo posto di lavoro. Di questecose è bene che tutti si assumanole responsabilità, anche le istituzio-

ni locali. I sindacati si impegneran-no per coinvolgere anche le istitu-zioni locali.

I dipendenti delle Arti Grafichesperano che nella “storica” azienda

non venga installato a breve unmega centro commerciale, annun-ciano che lotteranno con tutte le loroforze per riconquistare il lavoro per-duto. La situazione offre poche pro-spettive positive nell’immediato. Moltidipendenti superano i 40 anni. Chili assumerà, dove troveranno un altroposto di lavoro? Interrogativi ai qua-li risponde l’assessore provinciale allavoro Massimo Cariello: «Nella fra-zione santa Lucia – afferma - è qua-si completato un maxi opificio dellaDi Mauro costruito con fondi stata-li, i dipendenti potrebbero essere rias-sunti». Ma per il momento non c’ènulla di concreto.

Dopo anni di sofferenze, crisi e cassa integrazione è giunta la mazzata finale per l’impresa più rappresentativa della città. Occorre una mobilitazione generale

Di Mauro, i giorni più tristi120 dipendenti delle Arti Grafiche senza più un lavoro

Innovazione e investimentiparole al vento

PATRIZIA RESOLa Di Mauro ha chiuso i batten-

ti. Abbiamo sentito correre messaggitra gli studenti: scioperiamo per soli-darietà con i lavoratori: un segnodi r isvegl io del le comunità.

Alcuni politici hanno pensato diandare alla Di Mauro occupata pertrascorrere il Primo Maggio insie-me ai lavoratori.

Abbiamo compiuto all’istante unsalto indietro nel tempo, quando sulfinire degli anni ’70, studenti e poli-tici di Cava occupavano le fabbri-che cavesi di ceramica per prote-stare contro le chiusure selvaggeche ci furono.

Si trascorreva il tempo al suonodi una chitarra che emetteva notedi tammurriate e con le ragazze chesi esibivano nella danza. Venivaquindi il dibattito, la stesura di comu-n icat i , la pro tes ta po l i t i ca .

Centoventi operai, oggi, con leloro famiglie hanno perso la sicu-rezza economica e sociale. Da sog-getti produttivi sono, nell’arco di ven-tiquattro ore, entrati a far parte delprecariato sociale senza passato,ma anche senza futuro.

Centoventi operai oggi hanno lastessa solidarietà e lo stesso soste-gno di un tempo. Sembra, da que-sto punto di vista, che il tempo sisia fermato. Nell’era tecnologica laDi Mauro ha chiuso perché la diri-genza non ha saputo prevedere imovimenti dei mercati.

Centoventi famiglie, col mutuo dapagare e i figli da crescere, sonostate sbattute in mezzo alla stradadopo che la dirigenza ha ottenutofinanziamenti per l’acquisto di unnuovo capannone.

Operai, studenti e politici oggisono di nuovo gomito a gomito perdifendere il diritto al lavoro.

Giovedì 28 aprile, via V.Venetoe via XXV Luglio erano completa-mente bloccate. Le auto strom-bazzavano per avere la possibilitàdi procedere. I vigili urbani hannodovuto districarsi non poco per age-volare lo scorrimento del traffico.

Venerdì 29, a mezzogiorno,assemblea aperta nell’azienda:all’ordine del giorno l’accordo del30 dicembre scorso completamentedisatteso dalla classe dirigente.

Innovazione, investimenti, ammo-dernamenti… Tutte parole che sonosfumate con l’alternarsi delle sta-gioni.

Disoccupazionein crescita

Nel corso di un convegno al comu-ne metelliano il consigliere provin-ciale di Rifondazione Comunista,Pino Foscari ha evidenziato i datiinerenti l’occupazione molto preoc-cupanti: «Nella città metelliana il tas-so di disoccupazione è tra il 29 edil 30%.

Negli anni 2003 e 2004 c’è statauna contrazione occupazionale del54%».

E’ diffuso il timore circa ilpericolo di speculazioni edilizie ocommerciali, legate alla grandedistribuzione, sulla crisi che hacolpito l’azienda Arti Grafiche DiMauro di Cava de’ Tirreni. Si parladell’intenzione di vendere l’immo-bile per favorire la creazione di ungrosso centro commerciale.Immediata la reazione deisindacati e dei partiti ad un’ipotesidi questo tipo, che dimostrerebbela volontà di non voler risolvere iproblemi dei 120 lavoratori, anzi,di aver accelerato la chiusura per

favorire l’operazione speculativa.Numerosi appelli sono giunti daparte di parlamentari e sezioni dipartito alle autorità comunali,provinciali e regionali, per impedi-re che qualsiasi decisione passisulla testa delle famiglie che oggisi ritrovano senza un reddito dalavoro. In particolare, l’on. Ciriellidi AN sostiene che «il Governonazionale può intervenire peragevolare il subentro di altriimprenditori nel rilancio dell’atti-vità di impresa oggi presente. Sela dirigenza della Società Arti

Grafiche Di Mauro non è in gradodi proseguire nella gestioned’impresa si faccia da parte senzapensare di lucrare sulla venditadel bene immobile».

Interrogazione anche da partedi Andrea Annunziata, parlamen-tare della Margherita

Dopo le dichiarazioni di rito, siattendono rapidamente fatticoncreti.

Scrivo in prima persona, mio padre è uno di quegli operai che si trova-no in mezzo alla strada... Che dire? C'è chi ride e chi piange in questomondo di privilegi, di tanti lavoratori pubblici cui basta scioperare per ave-re un aumento, il quale viene pagato con le TASSE sul lavoro (che le impre-se non riescono a pagare e chiudono, perché soggette alla competitività).Invece il grande settore pubblico e para pubblico (peraltro inefficiente),spreca risorse e continua a succhiare il sangue all'economia privata ita-liana; ed eccoci qua. Io sono un esempio di tanti, bruciati i sogni, l'avveni-re. Sono uno studente, che da anni mentre studia, deve pensare a finirepresto, perché non si sapeva papà fin quando avrebbe lavorato. Uno stu-dente volenteroso,che non ha più i MEZZI per andare avanti; la nostra casaè gravata da ipoteca, se non paghi ti sfrattano. Ieri era il 1° maggio, miopadre lì, dove ha lavorato 30 anni ,ed io non lo sapevo nemmeno, non mel'ha detto perché sto studiando, si è preoccupato, non voleva far preoccu-pare anche me. Questo è mio padre, e ce ne sono tanti altri lì come lui,persone che lavoravano come se lo facessero per sè. Io per caso ho sco-perto questa tragedia, navigando su internet.

Scrive il figlio di un dipendente

“Mio padre non me l’ha detto per non farmi preoccupare”

Rischio di speculazioniSi teme la creazione di un grosso centro commerciale

Page 4: ANORAMA Tirreno

ATTUALITÀ Cava de’ Tirreni

Maggio 2005 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport4

26 marzo • Tornano glistranieri nella città.Pubblicati dall’Azienda diSoggiorno i dati sullepresenze turistiche

27 marzo • Donna incintainvestita nel centro cittadino

29 marzo • Fiamme in uncircolo di anziani in ViaFilangieri

30 marzo • Uccisi due canirandagi a Santa Lucia

31 marzo • Si ricompatta lamaggioranza ed il bilancioviene approvato in consigliocomunale

1 aprile • Aumenta il ticketparcheggio nel centrostorico

2 aprile • Marco Galdi abban-dona Allenza Nazionale

3 aprile • Allarme ratti neiprefabbricati di Pregiato

8 aprile • Minacce epistolariall’avvocato AlfonsoSenatore

9 aprile • Stangata in arrivoper la tassa sui rifiuti

10 aprile • Incominciano gliincontri dei partitidell’Unione per la scelta delcandidato a sindaco. LaCavese perde malamentecon al Juve Stabia (0-2).Follia degli ultrà nelle zoneadiacenti lo stadio.

12 aprile • Arrestati alcuniesponenti del tifo ultrà pergli incidenti nel corsodell’incontro con la JuveStabia

13 aprile • Il Lamberti è arischio agibilità

14 aprile • Incubo sette:spariti due ragazzi

15 aprile • Ritrovati i ragazziscomparsi. Ancora lettereminatorie all’avvocatoAlfonso Senatore

16 aprile • Biglietti gratis pergli anziani indigenti che siservono degli autobus

17 aprile • L’avvocatoSenatore presenta “CittàUnita”, formazione politicache si presenterà alleprossime amministrative

18 aprile • La Cavese perdein casa con il Gela (0-1)senza pubblico presentesugli spalti. Si è giocato aporte chiuse perché lostadio è inagibile.

19 aprile • La strada Cava-Tramonti sarà realizzatadopo… 73 anni.

20 aprile • Falsi devoti di SanPio tentano di truffare dueanziani

21 aprile • Dieci denunce perpolizze contraffatte.

22 aprile • Maddalo abban-dona Forza Italia

23 aprile • Varato il pianoanticode dell’UfficioAnagrafe.

24 aprile • La Cavese perdecon il Manfredonia intrasferta (2-1)

Marzo/AprileDIARIO

Cira, Ciro, Gerardo, Girolamo e Luigi. Ed anco-ra, Maria, Massimo, Michelina, Stella e Valerio.Sono i 10 giovani disabili che, guidati da un grup-po eccezionale di volontari e da una presidentedinamica, compongono l’affiatato team de “IlGermoglio”, Associazione O.N.L.U.S. di Cava de’Tirreni. Nato come laboratorio artigianale dallavolontà di dieci famiglie, per dare la possibilità aipropri figli, diversamente abili, di inserirsi nel mon-do del lavoro, “Il Germoglio” ha iniziato la suaattività nel 1999 presso la VI Circoscrizione diCava de’ Tirreni, a S. Arcangelo, in due localiconcessi in locazione dall’Amministrazione comu-nale, per poi trasferirsi nel settembre 2002 in viaLongobardi, a San Pietro, nei locali della IVCircoscrizione.

Protagonisti dell’Associazione 10 disabili tra i25 ed i 36 anni, reduci da un periodo pre-lavo-rativo presso “La Nostra Famiglia” ed in possessodelle nozioni basilari per un valido artigianato edelle abilità sociali per inserirsi in un ambientelavorativo e produttivo. «Dopo l’uscita dei ragaz-zi dalla “Nostra Famiglia” - racconta i primi pas-si la presidente Anna Mauro - noi genitori deci-demmo di dare vita a questa Associazione pernon sprecare il lavoro fatto e per evitare che inostri figli rimanessero abbandonati a se stessi.Era un po’ un salto nel buio, ma la nostra volontàed un grande spirito di collaborazione ci hannopermesso di superare le difficoltà e di avviarequesta grande avventura».

Ed i risultati non sono tardati ad arrivare.Supportati da un volontariato qualificato, i ragaz-zi hanno costitutito un gruppo di lavoro affiatatoed efficiente, che opera in piena sintonia in ognifase, dall’idea alla creazione finale. I giovani lavo-rano e decorano in modo professionale il legno,le stoffe, la ceramica ed altri materiali, realizzandocesti, tappeti, borse, vassoi ed oggettistica di gran-de valore.

Falegnameria, sartoria ed ornato i settori in cuipassano i prodotti realizzati dai ragazzi, la cuivendita, presso la sede o in occasione della par-tecipazione ad eventi e fiere in tutta Italia, con-tribuisce al sostentamento dell’Associazione.

«Dalle offerte per i nostri prodotti - spiega lapresidente - recuperiamo le spese per i mate-riali. Un elemento importante, visto che siamoun’associazione privata e copriamo autonoma-mente tutte le uscite, compreso l’affitto dei loca-li e l’incentivo, una sorta di paga, che diamo afine mese ai ragazzi, per la loro dignità lavorati-va. Ragazzi che rappresentano un team a tuttigli effetti. Si aiutano a vicenda, collaborano, siautogestiscono in modo perfetto, organizzandoloro stessi i turni per le pulizie. Aiutati, chiara-mente, da un gruppo encomiabile di volontari edai vari genitori, che a turno preparano anche ilpranzo quotidiano».

Un’iniziativa encomiabile, senza eguali in pro-vincia, destinata ad arricchirsi ulteriormente.Nella mente della presidente un progetto ad ampiorespiro, con locat ion una v i l la donataall’Associazione, sita nella frazione S. Lorenzo.Al pian terreno un laboratorio artigianale, sullafalsariga di quello attualmente esistente, con lapossibilità di accogliere ancora altri ragazzi. Alpiano superiore spazio all’accoglienza residen-ziale, destinata ai giovani disabili privi di assi-

stenza familiare, ed all’accoglienza temporanea,per garantire momenti di libertà ai genitori deiragazzi diversamente abili. All’ultimo piano la cilie-gina sulla torta: il turismo sociale. Previsti mini-appartamenti per giovani disabili, i cui genitori,provenienti da tutta Italia, potrebbero visitare lebellezze della nostra Regione in tutta tranquil-lità, con la consapevolezza che i loro figli sareb-bero nel frattempo adeguatamente “occupati”.

Un progetto stupendo, che ha già attiratol’attenzione di Comune e Provincia, non ancoradecollato solo per una vicenda giudiziaria in cor-so con due anziani coniugi, che al momento occu-pano il pian terreno della villa, rivendicando sul-lo stesso un diritto di usucapione. In primo gra-do sentenza favorevole alle ragioni care alla pre-sidente Mauro, ma ora bisognerà attendere l’esi-to dell’appello. «Per un contenzioso assurdo sia-mo costretti - si rammarica la presidente - a sta-re in una sede piccola, a non dare ad altri gio-vani la possibilità di fare questa esperienza, anon fornire opportunità lavorative ai giovani cave-si “normodotati”. E’ stato questo l’unico aspettonegativo della mia esperienza a Cava, per il restomeravigliosa. Nella città metelliana, e lo dico dasalernitana, c’è un volontariato fantastico, comenon ho trovato in nessun altro luogo».

Già, i volontari. Fantastici, diceva la presiden-te Mauro. L’appellativo più adatto per la giovaneAnnalisa Longobardi, che segue quotidiana-mente i ragazzi de “Il Germoglio”, provvedendoalle varie incombenze di ordine materiale e psi-cologico. Un punto di riferimento ineludibile peri giovani disabili, come loro lo sono per lei. «Quisto vivendo ormai da anni - conferma Annalisa -un’esperienza stupenda, dal punto di vista lavo-rativo e soprattutto umano, in grado di regalar-mi grandissima serenità e gioia, che metto a frut-to anche nei rapporti interpersonali».

Una serenità che si respira a pieni polmoni nel-la sede dell’associazione. Una felicità che si leg-ge sul volto dei ragazzi e su quello dei volonta-ri. Un mondo allegro e gioioso. Il seme piantatovari anni or sono sta germogliando rigogliosa-mente!

Dieci giovani fra i 25 e 36 anni impegnati in un’attività produttiva

La via dell’artigianato per i disabili“Il Germoglio” un’associazione per l’inserimento nel mondo del lavoro

Non ha deluso le attese ilConcerto di musica classicadella Joven Orquesta de laUniversidad de Valladolid (JOU-VA), svoltosi il 30 marzo nelSalone delle Feste.

Un evento promosso dalConsorzio Ceramisti Cavesi edal Social Tennis Club di Cavade’ Tirreni, in collaborazionecon l’Università degli Studi diSa le rno , l ’Assoc iaz ione“Musicateneo”, l’AccademiaMusicale “Jacopo Napoli” el’Universidad de Valladolid, conil patrocinio della Provincia,dell’Ente Provinciale per ilTurismo, del Comune di Cavae dell’Azienda Autonoma di

Soggiorno e Turismo. Alla splen-dida performance del comples-so strumentale della Universidadde Valladolid, composto da 43elementi, hanno assistito oltre200 spettatori, provenienti da tut-ta la Regione. Numerose le per-sonalità presenti.A fare gli ono-ri di casa Francesco Accarinoe Maria Rosaria Perdicaro, pre-sidenti rispettivamente del SocialTennis Club e del ConsorzioCeramisti Cavesi, ed AngeloMeriani, consigliere direttivo dell’Associazione “Musicateneo”.Tutti molto soddisfatti per laqualità ed il prestigio dell’even-to proposto.

Musiche di A. Arranz, I.

Stravinskij, H. Eisler e O.Messiaen nel repertorio pro-posto dalla JOUVA. Un pro-gramma impegnativo, adatto aipalati più fini, lontano da sche-mi e proposte “classiche”. Quasiuna sfida, quella lanciata dai 43elementi del complesso stru-mentale di Valladolid, magis-tralmente diretti da FranciscoLara Tejero. In azione violini, vio-le, violoncelli, contrabbassi, flau-ti, ottavino, clarinetti, corni, fagot-ti, trombe, trombone, timpani epercussioni. Un mix di grandeintensità, esaltato dalla pas-sionale direzione di Tejero e cor-roborato dal “caliente” apportodi ogni componente.

Concerto di classica della Joven Orquesta

Buona musica da Valladolid Evento promosso dai Ceramisti Cavesi e dal Tennis Club

Oltre 200 spettatori, incantati dalla performance del complessostrumentale spagnolo. Il 29 maggio nuovo appuntamento

Da giovedì 17 a domenica 27 marzo, pressola Royal Academy of Arts di Londra, si è svol-ta la mostra “Luxury in Living”, selezione di ogget-ti rappresentativi dell’idea del lusso contempo-raneo nel campo dell’Abitare Italiano, alla qua-le hanno partecipato le migliori firme del desi-gn italiano applicato al concetto di arredo perla casa.

La mostra è stata nobilitata dalla presenzadel nostro Presidente della Repubblica, CarloAzeglio Ciampi, che ha testimoniato, con la suapartecipazione, l’evolversi degli interscambicommerciali tra l’Italia ed il mondo anglosas-sone.

In esposizione circa 140 oggetti appartenentia settori dell’abitare, quali arredo, piastrelle, tes-suti, marmi, argenti e rubinetti, frutto creativodi 80 designers scelti fra i più celebri nomi deldesign italiano, accanto a quelli di giovani talen-ti emergenti, prodotti da oltre 100 aziende ita-liane.

Tra gli invitati alla manifestazione l’aziendametelliana “Fornace della Cava”, che ha parte-cipato con un innovativo progetto ceramico, deno-minato “Break”, ideato in collaborazione con la“Domus Academy”, nota Accademia di designche vanta, tra i suoi artefici, la presenza degliarchitetti Dante Donegani ed Andrea Branzi, pro-motori di nuovi ed interessanti concetti esteticiper l’Interior Design.

A rappresentare “Fornace della Cava” aLondra Maria Rosaria Perdicaro, amministra-tore delegato dell’azienda, che ha avuto in que-sta occasione l’opportunità di incontrare e con-frontarsi con numerosi ideatori del “made in Italy”,come Cassina e Driade, oltre che con designdi fama internazionale, come Ron Awad.

Tra le altre aziende esposte, la “Ceramica diVietri Francesco De Maio” e la “Ceramica VietriAntico”. Una partecipazione che rafforza la pre-senza di Cava de’ Tirreni e della provincia diSalerno nel panorama internazionale delle pro-poste che diffondono la cultura della città metel-liana nel mondo.

“Made in Cava” in mostra a Londra

Anna Mauro, presidente de “Il Germoglio”, e AnnalisaLongobardi

Page 5: ANORAMA Tirreno

FRANCESCO ROMANELLINon ci sono buone notizie

per chi deve acquistare unimmobile per uso abitativonella città metelliana. Secondouna recente indagine di mer-cato condotta da un’agenziaimmobiliare cittadina i prezzianche per quest’anno dovreb-bero lievitare anche se con unapercentuale inferiore rispettoallo scorso anno. I fattori chedeterminano l’aumento deiprezzi sono l’inflazione, il per-durare della crisi economicae la domanda sempre piùselettiva di alloggi di qualità.Gennaro Senatore, respon-sabile della Quicasa.net frimm,che sta a stretto contatto coni movimenti del mercato immo-biliare cittadino, mette in evi-denza che le unità immobiliarifino a 100 mq hanno un valo-re che supera i normali crite-ri di valutazione. Le motiva-zioni sono molto semplici. Incittà ci sono moltissime richie-ste di acquisto per questaspecifica tipologia di appar-tamento, per cui, per la leg-ge della domanda e dell’offer-ta, il prezzo aumenta e supe-ra le normali quotazioni dimercato.

Per abbattere i prezzi unasoluzione ci sarebbe: la riqua-lificazione ed il recupero di mol-ti immobili che si trovano nel-le frazioni, tutte ben collega-te, anche con mezzi pubblici,con il centro della città. Unabuona fetta del patrimoniourbanistico “periferico” è adisposizione di chi vuol anco-

ra investire sul mattone nellacittà metelliana. Qui vi sonoimmobili abbandonati e nellamaggior parte dei casi sonoin uno stato diruto.

La città metelliana è consi-derata un’oasi felice, dove sipuò vivere tranquillamente trail verde della montagna e adue pass i da l ma re .Strategicamente, quindi, hauna posizione invidiabile.Questa condizione favorevo-le ha spinto una vasta schie-

ra di clienti, soprattutto pro-venienti dall’interland parte-nopeo e dintorni, a effettuarenumerose compravendite incittà, magari talvolta sfalsan-do i reali prezzi di mercato.

Nel corso di un incontroorganizzato con agenti immo-biliari presso l’Unione ItalianaConsumatori di Cava è emer-so che molte coppie di gio-vani sposi cavesi hanno dovu-to abbandonare la loro cittàproprio per i prezzi altissimi

che variano da 2.500 e 5.000euro il metro quadrato. Hannocomprato casa nelle città limi-trofe (Nocera Superiore,Nocera Inferiore, Roccapie-monte) dove un appartamentocosta molto meno.

Non è mancata qualcheautocritica da chi gestisce ilmercato. «Purtroppo dobbia-mo constatare - sottolineaGiuseppe Milito dell’agenziaFlorian - che nel nostroambiente bazzicano molti

incompetenti. Il ruolo degliagenti immobiliari ora dovenecessariamente cambiare.Non più venditori ma soprat-tutto consulenti».

I titolari delle agenzie immo-biliari hanno, inoltre, chiestoa Luciano D’Amato, presi-dente dell’Unione ItalianaConsumatori metelliana, cheha dato la sua piena disponi-bilità, di convocare un altroincontro dove studiare un codi-ce deontologico.

Continua ad essere un’impresa quasi impossibile acquistare un’abitazione, specialmenteper le giovani coppie che non dispongono di risorse sufficienti

PRIMO PIANO Cava de’ Tirreni

Maggio 2005ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport 5

«L’associazione ha prodotto que-sto opuscoletto nell’ambito della pro-pria attività volta alla sensibilizzazioneverso i temi della solidarietà. Si trat-ta di un piccolo strumento operati-vo, finalizzato a dare qualche ideanuova, per una diversa gestionedella “festa”».

Con queste parole ha presentatoil nuovo lavoro il presidente dell’asso-ciazione “Eugenio Rossetto”,Ferdinando Castaldo D’Urso, che daanni opera a Cava nel settore dellasolidarietà con interventi nel socia-le diretti a volte anche a singole per-sone o a piccoli gruppi, che ne bene-ficiano attraverso corsi di formazio-ne per l’inserimento nel mondo dellavoro.

Questa volta ha scelto un modomeno voluminoso per provocareuna riflessione per un cambiamen-to auspicato da molti. L’opuscolettocui fa riferimento il presidente ha pertitolo “A volte un’idea…” e come sot-totitolo “Piccole idee per un mondo

diverso” ed è una raccolta di puntidi riferimento per chi avesse inten-zione di ricordare un giorno parti-colarmente importante della propriavita (matrimonio, prima comunione,battesimo, nozze d’argento, ecc.)compiendo un gesto di solidarietà,investendo cioè i soldi destinatiall’acquisto di bomboniere o altro,all’acquisto di piccole pergamene incui viene impressa questa “piccola-grande” azione.

La cifra effettiva va devoluta aduna delle tante organizzazione nongovernative, quindi non sostenuteeconomicamente dai governi, cheoperano a livello internazionale coninterventi molto concreti in paesi dal-le particolari realtà, di guerra, guer-riglia, baraccopoli, epidemie, cata-strofi naturali.

«“Va usato come spunto per unapiù ampia riflessione, e si respira alprincipio che è importante iniziare apensare diversamente, è importan-te rompere abitudini consolidate e

che ciascuno di noi può avere unospazio in questo lento ma necessa-rio cambiamento», continua CastaldoD’Urso. Il riferimento al consumismotravolgente è evidente, come è ormaichiaro a molti, purtroppo non a tut-ti, l’enorme differenza tra il Sud edil Nord del mondo, tra l’Occidente el’Oriente e come sia possibile attra-verso piccole scelte operare grandicambiament i d i s t i l i d i v i ta .

Il presidente della Rossetto aggiun-ge quindi: «Confidiamo nella dispo-nibilità dei parroci cui ci siamo rivol-ti, dando molta importanza, pur nel-la totale laicità della nostra asso-ciazione, all’opera di testimonianzae formazione che può essere com-piuta dalla Chiesa», poiché hannoscelto le parrocchie per la distribu-zione di questo opuscolo che, ricor-diamo, racchiude siti web, indirizzie numeri di telefono dei centri, nego-zi o associazioni presso i quali rivol-gersi per una festa alternativa.

PATRIZIA RESO

Proposta dell’associazione “Eugenio Rossetto”

Un opuscolo di solidarietàCome usare i soldi delle “feste” per aiutare gli altri

Il Piano di Zona Ambito S3 comu-nica che, presso il plesso di S. Nicoladel III Circolo Didattico di Pregiato,prende il via il “Progetto Melograno- percorso di auto-formazione pergenitori”. Un’iniziativa progettatadall’équipe psicopedagogica delCentro Servizi per la Famiglia Cava-Vietri, nell’ambito delle iniziative edu-cative territoriali. Il percorso è diret-to ai genitori ed a quanti si occupa-no dei bambini che frequentano lascuola dell’infanzia e la scuola ele-mentare. Il “Progetto Melograno” èstato favorevolmente accolto dal IIICircolo Didattico, che lo ha pro-mosso presso tutti i suoi plessi sco-lastici, attraverso la distribuzione aigenitori di schede di adesione. Larisposta dei genitori è andata benoltre le attese, con circa 300 ade-sioni.

Il “Progetto Melograno” si propo-ne di sostenere la famiglia dal pun-to di vista educativo, al fine di accre-scere le capacità educative dei geni-

tori prima che insorgano difficoltà nel-le relazioni familiari. Uno degli obiet-tivi dell’intervento è attivare un pro-cesso di riflessione sulla relazioneadulto-bambino, con particolareattenzione alle varie fasi dello svi-luppo. Si intende, inoltre, agevolarela scoperta, l’utilizzazione ed il miglio-ramento delle proprie competenzeeducative per promuovere il benes-sere psicologico e prevenire il disa-gio. Con questo percorso si voglio-no creare e potenziare le relazioniinformali tra genitori attraverso la con-divisione di esperienze, al fine di otte-nere sia una decolpevolizzazione dimolti presunti errori pedagogici, siauna rete di rapporti positivi che evi-tino il rischio dell’isolamento dellefamiglie. Non da ultimo, si cercheràdi rafforzare il rapporto tra le fami-glie e la rete dei servizi territoriali.

Gli incontri, a cadenza settimanaleed a carattere tematico, saranno cura-ti dallo psicologo e dai pedagogistidel Centro Servizi per la Famiglia.

“Progetto Melograno”, genitori ascuola per sostenere la famiglia

Incontri formativi settimanali per accrescere le capacità educative

Case a Cava fino a 5.000 euro a mqCostretti a “emigrare” nei paesi vicini. Urge il recupero degli immobili nelle frazioni

Nel corso di unincontroorganizzato conagenti immobiliaripresso l’UnioneItalianaConsumatori diCava è emerso chemolte coppie digiovani sposi cavesihanno dovutoabbandonare la lorocittà per i prezzialtissimi chevariano da 2.500 e5.000 euro il metroquadrato. Hannocomprato casa nellecittà limitrofe(Nocera Superiore,Nocera Inferiore,Roccapiemonte)dove unappartamento costamolto meno

Alberto Granado, l’ottantaduenne fido compagno diviaggio di Ernesto Che Guevara con la moglie Delia ela figlia Rosana, è per la terza volta nella città metel-liana dal 15 aprile al 6 maggio per una serie di incon-tri, ospite di Emilio Lambiase, segretario del circolo “CamiloCienfuegos” aderente all’associazione Italia-Cuba.«Alberto Granado è un grande personaggio della sto-ria moderna - afferma Emilio Lambiase - che nel 1952partì con il Che su una moto sgangherata per un viag-gio attraverso l’America latina che avrebbe segnato ildestino di entrambi».

Nel corso di un incontro presso la sede del sodalizio,Lambiase ha fatto conoscere nei dettagli il programmadella visita. «Solo nella nostra città - sottolinea con unpizzico di amarezza - l’illustre ospite cubano è statoignorato dal palazzo».

Il programma prevede: il 26 aprile Alberto Granadoospite dell’amministrazione provinciale in occasione del-la settimana del lavoro promossa dall’assessore MassimoCariello; il giorno successivo su invito del professoreSalvatore Casillo un intervento ad un convegno orga-nizzato dalle facoltà di Scienze delle comunicazioni esociologia dell’Università di Salerno su José Martì poe-ta ed eroe nazionale cubano; il 28 Granado una visitaalla sede del movimento apostolico ciechi di Salerno (ilpresidente Francesco Scelzo, infatti, nel prossimo mesedi luglio si recherà a Cuba per donare alcuni computera non vedenti di questo paese).

«Ha fatto preparare - conclude Lambiase - un pro-gramma interattivo in lingua spagnola che permetteràil collegamento ad internet anche ai ciechi cubani».

F.R.

Granado, compagno di Che Guevara a CavaPer l’ottantaduenne cubano un fitto programma di impegni in provincia

New Sound serviceaudio - videodi Ivan Di Fraia

Piazza De Marinis, 7

Cava de’ Tirreni (Salerno)

tel. 089 467655

cell. 328 1210414

328 0156390

internet www.newsound.biz

e mail [email protected] compagno di viaggio di Ernesto CheGuevara, Alberto Granado

Page 6: ANORAMA Tirreno

SPECIALE REGIONALI 2005Maggio 2005 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport6

A.N. 2.255 7,78D’AIUTOLO Giuseppe 5DE MARCO Pasquale 7FATTORUSSO Giuseppe 10GAGLIANO Salvatore 137PIGNATARO Claudio 12PONTARELLI Angelo 45SARNO Michele 469VALESE Sergio 952

MARGHERITA 2.307 7,96D’AGOSTINO Vito 36POSTIGLIONE Umberto 118PICA Donato 73RAGNI Francesco 846RICCIO Gerardo 104RIITANO Mariagiovanna 35SICA Ernesto 360VACCARO Guglielmo 222VALIANTE Gianfranco 185

PRI 35 0,12PLAITANO Francesco 4VESPA Donato 1ROBERTAZZI Mario -ALBANO Pasquale -FASCINA Nunzio 5MAROTTA Salvatore -MORELLO Cinzia -RUSSO Pasquale -SCALEA Clorinda -

PENSIONATI 107 0,37MELUSO Filippo 28BATTAGLIA Maria Cristina 2CROCIFOGLIO Matilde 1ELEFANTE Antonio -OREFICE Carlo -PALMA Pasquale -PINTO Vincenzo -PORPORA Carmine 1RUSSO Maurizio 1

NUOVO PSI 193 0,67FESTA Rossano 23D’ALESSIO Generoso 2CIANCIO Raffaele 12CORTAZZO Santino -FERRAZZANO Mario 1IZZO Armando -MILONE Gilda -MANZI Francesco 11ROMANO Antonietta 1

DEM. LIBERALE REP. 133 0,46ALOIA Leonardo 78ARMENANTE Giuseppe 9CANNAVALE Onofrio -MANZI Angelo -PICILLI Erasmo 3SAMMARTINO Armando -SCHIAVO Ferdinando 5TURTURIELLO Giovanni -ZARRILLO Giovanni 3

REPUBBLICANI EUR. 243 0,84ESPOSITO Alberto 11CUOFANO Pasquale 74AMORESANO Massimo -ANNARUMMA Giovanni 4CELENTANO Carlo 16GALIZIA Rosaria 3MAIORINO Giuseppe 106MONTUORO Fulvio 1RUSSO Marisa -

RIF. COMUNISTA 1.867 6,44ATIPALDI Gerardo 39BOTTA Vladimiro 35FONTANA Gaetano 1LUPI MILITE Pasquale (Lupi) 1.204MARI Francesco (Franco) 37MONTORO Grazia 13ROSANIA Gerardo 13SERRA Vincenzo 1TORTORELLA Gerardo V. F. 5

UDEUR 969 3,34DEL MESE Paolo 201MANZO Giuseppe 352APOLITO Michele 14ARENA Salvatore 139DE ROSA Donato 10FILIZOLA Daniele 29GUBITOSI Claudio 44IPPOLITO Giuseppe 37PEPE Carmine 33

VERDI 638 2,20RAGOSTA Michele 182IMBRIACO Rita 5DE SIO Anna 11CAMMARANO Vincenzo 5DI VECE Antonio (Pino) 20MONTORO Giovanni 19PERROTTA Francesco 72PETRONE Raffaele (Cucco) 16SESSA Giovanni 19

DEM. FEDERALISTA 538 1,86LUBRITTO Antonio 222DE ROSA Pasquale 21GAETA Gerardina 1IOSCA Renato 38PACELLI Pasquale 6PASTORE Emilio 152RAGNI Nicola 6ROBUSTELLI Ciro 17VALIANTE Ugo 6

ALTERNATIVA SOCIALE 226 0,78GIANNATTASIO Bruno 15ACETO Aureliano 2CIPOLLETTA Fiore 12CIRILLO Sebastiano -CONFESSORE Lucio 1DI PIERRI Nicola -GNOCCHI Rodolfo (detto Rudi) -SCOGNAMIGLIO Francesco 3VACCARO Luigi 2

ITALIA DEI VALORI 222 0,77CAPONIGRO Vito Antonio (Vito) 95MARCHETTI Enrico 2GIORDANO Giuseppe 20IUORIO Giovanni -PERSICO Gennaro 1RAVIOTTA Michele Giuseppe 3SCARLATO Alberto 1VILLANI Raffaele 7

FORZA ITALIA 3.992 13,77ALIBERTI Angelo Pasqualino 51BRUSCO Francesco (Franco) 37CAMPANILE Giovanni 970CASCIELLO Luigi (Gigi) 48CASCONE Gerardo (Aldo) 31MARTINO Carmine 7CUOMO Antonio 1.381SALZANO Aniello 176SANSONE Antonio 12

D.S. 3.919 13,52DE LUCA Maria (Marilù) 40BARBIROTTI Dario 96CARPINELLI Ugo 230FARACE Vincenzo 169IULIANO Giovanni 366LANOCITA Francesco (F. M.) 150MARRONE Fausto 469PRISCO Francesco 1.613STANZIONE Pasquale 57

D.C. 323 1,11STRIANESE Oreste 84FIORENTINO Raffaele 38SANTORO Pasquale 5PASTORINO Mario 4PASCALE Saverio 1GORRASIO Angela -CAIAZZO Francesco 38MASTRANGELO Pasquale -PURRICELLI Sabrina 1

SDI 1.733 5,98MUCCIOLO Gennaro 444AVELLA Gennaro (Rino) 50CASSANO Domenico 42CREMONE Luigi 1.019DI MASSA Alfonso 14GIORDANO Luigi 45LEONI Ermidio (Carlo) 8PIGNATA Carmine (Mino) 31RESTAINO Luigi 5

INSIEME PER BASSOLINO 603 2,08D’ACUNZI Pasquale 86ADDESSO Raffaello 2ALIBERTI Maria Rosaria 8BASTOLLA Enrico 386CUOMO Pasquale (Lino) 5LA MURA Antonio 8MANZO Anthony -MARTINO Fausto 27PALLADINO Vincenzo 1

COMUNISTI ITALIANI 459 1,58GABOLA Luigi 17GALLO Emiddio 15GNAZZO Mauro 2PADOVANO Giovanni 7RINALDI Ennio 2RUGGIA Vincenzo 2SPATUZZI Francesco 174TORRE Nicola 1VILLAPIANA Franco -

UDC 8.222 28,37MARRAZZO Pasquale 160GRILLO Angelo 150BALDI Giovanni 7.375BUSILLO Vito 8D’ARIENZO Fedele 8DE FEO Ortensio 78IANNONE Mario -PASCA Vincenzo 6SERRA Paolo 6

ALTERNATIVASOCIALE

508 1,68Candidato PresidenteAlessandra MUSSOLINI

CANDIDATI IN PROVINCIA DI SALERNO

DEMOCRAZIACRISTIANA

437 1,45Candidato PresidenteGianfranco ROTONDI

L’UNIONE CON BASSOLINO14.270 47,23Candidato PresidenteAntonio BASSOLINO

PER LA CAMPANIA15.001 49,65Candidato PresidenteItalo BOCCHINO

Il voto a Cava, candidato per candidato

Storia metellianaAttualità

Il campionato della CaveseReportage di viaggi

Link di siti cavesiArchivio del giornale

su www.panoramatirreno.it

RegioneCampania

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SPECIALE REGIONALI 2005Maggio 2005ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport 7

FRANCESCO ROMANELLIIn vista delle prossime ammi-

nistrative si pongono con autore-volezza nell’agone politico citta-dino due forti candidati: GiovanniBaldi e Marco Galdi. Un bel grat-tacapo per l’Unione cavese cheancora nicchia e non sceglie il suocandidato. Speriamo che non sidebba aspettare l’ultimo meseper individuare una personalità ido-nea a ricoprire questo ruolo. Allacittà non interessa che il futuro can-didato a sindaco sia di sinistra odi centro, una sola cosa è impor-tante: che faccia l’interesse dellacittà e la rilanci dopo anni di immo-bilismo. Cava non può perderealtro tempo. Le discussioni ancheaspre si facciano solo nelle sedicompetenti. Queste elezioni regio-nali ed il consequenziale risulta-to impongono all’Unione cavese

di essere unita perché solo se siè uniti si vince.

“E la politica ricomincia”: conquesta frase contenuta nel mani-festo di addio di Marco Galdi adAlleanza Nazionale si sostiene chela politica deve ricominciare anchenella nostra città, dopo i molti bluffpropinati in questi anni. L’addio diGaldi era comunque nell’aria.Erano in molti a chiedersi comepoteva militare in un partito cheappoggiava la linea Messina cheegli aveva avversato nelle ultimeamministrative conquistandoanche una buona messe di voti.

Marco Galdi è persona seria,perbene che, riteniamo, non cer-chi poltrone e ha fatto una scel-ta logica che, forse, doveva faremolto prima.

Sicuramente questo suo sfar-falleggiare lo penalizzerà (non

sappiamo quanto) alla prossimacompetizione amministrativa.

Un altro aspirante per la corsaa primo cittadino è Giovanni Baldidell’UDC che ha conquistato allescorse elezioni amministrativequasi un plebiscito che forse nean-che lui si aspettava. Un grandesuccesso personale in quanto ilsuo partito ha appoggiato altricandidati. Ad onor del vero sonostat i mol t i i caves i anchedell’Unione che lo hanno sceltoperché hanno visto in Baldi l’uni-co candidato che avesse qualchepossibilità per poter aspirare adun seggio regionale. Una buonaporzione di voti gli sono stati vei-colati da Carmine Adinolfi di ForzaItalia.

Anche la coalizione del cen-trosinistra questa volta ha avutoun buon successo. Ci permettia-

mo di dissentire su ciò che ha affer-mato il sindaco Messina che, nelcorso di una trasmissione televi-siva, assecondato da un “Fede”cavese, ha asserito che nella cittàmetelliana ha vinto la Casa delleLibertà. Questo non è vero e losa anche lui. Il risultato numericoè “gonfiato” dal grande successodi Giovanni Baldi per il quale han-no votato, lo ripetiamo, ancheelettori che votano per il centro-sinistra.

Lo stesso Baldi, che è personainte l l igente, questo lo sa!

“Ragioniamo” tramutato in “Regioniamo” èstato lo slogan del centro sinistra, ma saràdipeso mica dall’inflessione tipica del candi-dato alla presidenza, nativo di Afragola, e per-tanto portato a far passare la “a” per “e”?

E l’avversario? Quanta ilarità ha suscitatoil suo cognome non potete nemmeno imma-ginarlo: all’atto dello scrutinio delle schede,soprattutto le donne, presidenti di seggi elet-torali, hanno cominciato, dopo alcune sche-de, ad omettere il cognome, pronunciando soloil nome. Le preferenze erano per… Italo.

I candidati metellianiI dottori si sono sprecati: è proprio vero che

la politica ha sempre bisogno di essere cura-ta…

Franco Ragni (Margherita): voto 6 – è inne-gabile che la foto che campeggiava sui mani-festi non ispirava tanta simpatia, un broncioche pareva annunciare un non esaltante risul-tato; i suoi pazienti l’avranno immaginato conil camice bianco e lo hanno preferito comeprofessionista… non della politica, ovvia-

mente!Franco Prisco (DS): voto 6,5 – La diffe-

renza con Ragni non è il camice, che anchelui porta regolarmente nell’orario di lavoro, mail sorriso sotto i baffi, che la dice lunga sul ten-tativo di accalappiare gli indecisi: votatemi el’aspirina per i mal di testa ve la prescrivo…

Giovanni Baldi (UDC): voto 7 – Oltre alcamice anche i sorrisini ammiccanti, soprat-tutto per i commercianti, in attesa di una visi-ta per verificare le condizioni igienico–sani-tarie degli esercizi: lungi da noi il pensiero diagevolarli, la professionalità non si discute.Complimenti per la messe di voti, se li potràgiocare sul tavolo della candidatura a primocittadino.

Enrico Bastolla (Insieme per Bassolino):voto 6,5 – La sua fotografia, vuoi con lo sfon-do della fontana di Piazza Duomo, vuoi comesemplice mezzo busto, gira tra i tipografi ormaida anni: già sono pronti i manifesti per le pros-sime amministrative (2006), provinciali ( 2009),regionali (2010).

Giovanni Campanile (Forza Italia): voto 6– A chi gli ricordava che, tutto sommato, lapolitica la svolge per hobby, ha risposto: “Mascherzi? 2000 voti sono un successone!”Dimenticando che è consigliere comunale, chesi è schierato nel partito di maggioranza rela-tiva in città, e che aveva l’aiuto del “mini”Berlusconi. Complimenti per il manifesto diringraziamento, listato a lutto, segno di un flop!

Pasquale Lupi Milite (RifondazioneComunista): voto 8 – Il silenzio, tipico dell’ope-rosità della persona, accoppiato ad un mes-saggio elettorale molto incisivo, lo pongonouna spanna sugli altri: la forza e la caparbietà

di una idea, mai abbandonata, la coerenza diun comportamento. Bravo, di cuore!

Francesco Spatuzzi (Comunisti Italiani):s.v. – Te ne accorgi che esiste soprattutto quan-do si tengono le riunioni del centro-sinistra:logorroico come pochi, fa sentire la sua vocecon gli alleati, poi in campagna elettorale sispegne. E’ un sognatore, non un idealista: fameno fatica…!

Emilio Pastore (Democrazia Federalista):voto 6 – Sorridente e perdente. L’unica moti-vazione a sostegno del voto da ricevere daglielettori è stata: “Dopo le elezioni apriremo,anche a Cava, la segreteria politica del par-tito”. Voglia di grandezza o tentativo di siste-mare qualcuno?

REDAZIONE POLITICA

Dopo il voto si guarda alle prossime amministrative

E ora via alla corsa per il sindacoDue nuove figure “forti” nel centrodestra, mentre nell’Unione ancora si medita

PAGELLE ELETTORALI

Giudizi scherzosi sui candidati cavesi alla ricerca di voti

In alto, Marco Galdi; sopra, Giovanni Baldi; a sinistraEnrico Bastolla

Il dato delle ultime elezioni poi non è cosìscontato e certamente è fortemente condi-zionato da una certa personalizzazione del

voto. Il “fattore Baldi” ha inciso notevolmen-te. Per una volta (capita di rado) i cavesi han-no cercato un cavese da eleggere ed hannoscelto quello che reputavano più rappresen-tativo, indipendentemente dal colore. Non eraun “vento di destra” ma un vento di “cavesità”.

Semmai, sarebbe buona cosa se il centro-sinistra si interrogasse ancora una volta sul-la sua capacità di candidare figure che cata-lizzino voti. E’ una questione da porre con urgen-za. Le comunali sono ormai alle porte e il nomedel pretendente a sindaco è ancora “l’ogget-to misterioso” dell’Unione. Secondo logica,sull’altro fronte si prospettano, oltre a Messina,almeno altre due candidature forti (Baldi eGaldi), ma nella baraonda della politica attua-le è stato anche ipotizzato che uno dei due

(se non addirittura entrambi) possa esserecooptato. Pigrizia, poca o troppa fantasia daparte del centrosinistra?

Insomma, tralasciando le miserie degli stra-teghi politici locali e tornando al tema inizia-le, è dimostrato che quando ci si muove consaggezza, coerenza e unità d’intenti, il pre-sunto spirito conservatore, se non reaziona-rio, della città si dissolve e l’elettorato premia,anche con entusiasmo, le buone intenzioniprogressiste. Credo che sarebbe disposto aconfermare la sua benevolenza verso la sini-stra anche stavolta, specialmente stavolta, dopol’inconcludente gestione Messina.

E’ bene tenerlo ben presente in questomomento di scelte che esigono anche un po’di coraggio. Sarebbe un imperdonabile suici-dio ripetere il prossimo anno gli stessi erroridi quattro anni fa.

ENRICO PASSARO

DALLA PRIMA

Eppure Cava non è di destra!

Napoli e Mezzogiornobocciano Berlusconi

ROSARIO IANNUZZI

Con il risultato espresso alle elezioni regio-nali del 3 e 4 aprile, il Mezzogiorno d’Italiaha inequivocabilmente bocciato la poli-

tica del governo Berlusconi. Lo ha fatto inmaniera clamorosa e inaspettata oltre qual-siasi aspettativa, anche la più pessimisticao ottimistica a secondo dei punti di vista.

Perfino il risultato campano, forse il più scon-tato tra tutti quelli che si attendevano dall’aper-tura delle urne, ha sorpreso per la perento-rietà del dato. Un’affermazione della porta-ta raggiunta dai risultati conseguiti da AntonioBassolino non può non far riflettere sull’ina-deguatezza della controparte, in una regio-ne dove alla vigilia molte ombre si allunga-vano se non sulla riconferma del presiden-te, mai seriamente messa in discussione nep-pure per un attimo, certamente per la suacapacità di riuscire a riconfermarsi alla gui-da regionale in termini numerici di consensiraccolti. L’impantanamento sempre più gra-ve del problema rifiuti che sta ormai rag-giungendo proporzioni drammatiche, conmilioni di tonnellate di pseudo-cdr stoccatiun po’ ovunque e comunità locali sul piededi guerra e pronte alla rivolta in tutte le pro-vince, rischiava di essere il convitato di pie-tra alla mensa del centrosinistra. Altrettantodicasi per la questione sanità, altro grandenodo irrisolto dell’amministrazione di cen-trosinistra dal 2005 a oggi, la prima con pote-ri devoluti a seguito della mai amata riformade l Ti t o l oQuinto, esem-pio mal riusci-to di riforma“ f e d e r a l e ”a l l ’ i ta l iana,f r e t t o l o s a -mente varatadal governo dicentrosinistradella passatalegislatura neltentativo dia rg i na re i l“pericolo ver-de” padano.Riforma mai amata, mai condivisa e mai dige-rita, mal concepita e per di più inefficace daun punto di vista elettorale visti poi i respon-si delle politiche del 2001. Ma tant’è. Il gover-no regionale Bassolino non ha avuto remo-re o incertezze a governare in altri campi, avolte anche spregiudicatamente e si pensi aquanto di eccellente fatto in tema di TrasportoPubblico Locale, uno dei grandi temi delladevoluzione alla maniera del centrosinistrasicuramente, ma anche dalla gestione nonproprio limpida e cristallina, qui in Campania.

Sotto la guida bassoliniana un tecnico delcalibro di Ennio Cascetta ha potuto dare for-ma e sostanza a un progetto di Metropolitanaregionale poggiante su un piano d’integra-zione tariffaria che non ha praticamenteeguali, almeno in Europa, quanto a vastitàdel territorio interessato. Ma nessun lavoro,nessun cantiere, nessun appalto è statoaperto o aggiudicato a seguito di gara pub-blica. Anche sulla questione consulenzeesterne a organici regionali la gestioneBassolino è stata giudicata francamentedisinvolta da più parti, nell’ambito della suastessa coalizione, e addirittura del suo stes-so partito. Tuttavia, il governo regionale è riu-scito nell’intento di accreditarsi presso l’elet-torato, come meritevole di continuità ammi-nistrativa, come capace di porre i correttivinecessari a far uscire col buco anche le ciam-belle meno riuscite dal duemila a oggi. E inquesto contesto, la pochezza del centrode-stra regionale, unita alla scarsissima fiduciadi cui gode l’Esecutivo nazionale la cui cilie-gina sulla torta è stata la brusca acceleratasulle riforme costituzionali imposta al Paesenelle scorse settimane, ha fatto da eccellentecatalizzatore alle indubbie qualità di politicoche Antonio Bassolino ha saputo mettere incampo.

Fuori della Campania, il Mezzogiorno hadato fiducia al centrosinistra o non ha cre-duto più al centrodestra? Questa è la doman-da da porsi, ad esempio, di fronte a risultatistraordinari come quello pugliese, impensa-bile per i più, solo ventiquattr’ore primadell’apertura delle urne. Una cosa è certa ela dicevamo all’inizio: il Mezzogiorno non siriconosce in questa politica di centrodestrae si affida al centrosinistra. Che ora è atte-so alla partita più difficile. Gestire la vittoriain funzione delle elezioni politiche che sonogià alle porte.

…visti da MezzogiornoI FATTI

La Campania ha piùfiducia nel

centrosinistra osfiducia nel

centrodestra? Lapochezza del Polo

delle Libertà ha fattoda catalizzatore alle

indubbie qualitàpolitiche diBassolino

AVVISO ALLE AZIENDE

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Page 8: ANORAMA Tirreno

“Non si può nascondere o mascherare tali sensibilisentimenti, ed è altrettanto giusto che chi non sa sap-pia, così come è ancora doveroso far ricordare a chiha già dimenticato… per dire forte ogni tanto, a chi tor-na a metterlo in dubbio, che la storia partigiana è sta-ta scritta col sangue…”. Queste parole sono state trat-te da una lettera scritta a Giovanni “Betti” Benetti daAldo “Riccio” Valerio, comandante della divisione par-tigiana “Coduri”, meglio nota come “Brigata matta”.

La storia del partigiano Betti ha del fascino esoteri-co, poiché è stato dapprima impiccato (per oltre 14 ore),quindi fucilato (ben 6 pallottole si sono conficcate nelsuo corpo), poi sepolto in una fossa comune con altripartigiani falciati dalle SS. Ma la morte non lo ha volu-to. E’ riuscito, nonostante le numerose e profonde feri-te, a dissotterrarsi, smuovendo con un solo braccio laterra che lo soffocava. Tutto questo a soli 21 anni. Lasua storia è rimbalzata per anni tra le pareti delle aulescolastiche e la sua presenza fisica l’ha resa credibilealle centinaia di scolari che lo hanno ascoltato diso-rientati. Tutte le storie dei partigiani sono coinvolgentied interessanti, ma questa, l’esperienza del Betti, haveramente dell’incredibile.

Il 25 aprile oggi è ancora questo: l’ascolto di testi-monianze viventi. Fortunatamente abbiamo ancoratestimoni di quel periodo che possono raccontare conla propria voce il loro vissuto carico di peripezie e di dif-ficoltà, ma caratterizzato dalla molla del credo nella libertàe nell’indipendenza, valori indelebili che l’associazioneANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) attra-verso i suoi iscritti cerca di trasmettere alle nuove gene-razioni, completamente ignare di ciò che fu e quindi

facili da raggirare attraverso revisionismi storici, con-traddetti anche da atti e documenti scritti.

Quest’anno è ricorso il 60° anniversario dellaLiberazione dall’oppressione nazifascista che ha scon-volto l’Italia per venti anni di seguito. Un’occasione impor-tante per ricordare ciò che è stato e molti comuni han-no organizzato iniziative in merito. Degna della massi-ma attenzione la città di Angri che ha studiato un pro-gramma vasto ed articolato nell’arco di due settimane,dall’8 aprile al 25. Oltre all’allestimento di mostre foto-grafiche sulla Resistenza, al cineforum con la proie-zione di film che ormai rientrano nella storia della cine-matografia ma sortiscono sempre lo stesso fascino ecoinvolgimento, ai diversi dibattiti con professori uni-versitari e personaggi di spessore culturale, è da evi-denziare il concorso bandito per gli alunni delle scuo-le angresi sul tema “La Resistenza”, la produzione epresentazione del libro “Il comandante Romeo: Storiadel partigiano angrese Renato Raiola” di Luigi e MariellaOrlando, la mostra sulla Resistenza in Campania, Italiae in Europa a cura dell’Istituto Campano di Storia del-la Resistenza. Un calendario ricco di eventi tesi a nondimenticare, specie in questo periodo in cui il governosta attentando alla Costituzione, fonte di diritti e di valo-ri per ognuno di noi, che deve essere non indebolita,ma semmai adeguata affinché diritti e valori trovino effet-tiva realizzazione in una società aperta e giusta.Ricordiamo che la Costituzione è stata ottenuta grazieal sacrificio di tanti uomini e donne che hanno com-battuto perché hanno creduto nella libertà di un popo-lo, senza lasciarsi intrappolare dai propri interessi.

PATRIZIA RESO

CULTURA & COMMENTIMaggio 2005 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport8

Il nazifascismo che ha sconvolto Europa e Italia per un ventennio

Sessant’anni dalla LiberazioneTanti eventi per non dimenticare

Ratzinger-Boyscavesi a RomaA salutare il nuovo Papa dalla

Campania sono arrivati a Romaanche i “Ratzinger-Boys”, unasorta di fans club nato alla finedel 2004 a Cava dè Tirreni.«Dopo un grande Papa comeGiovanni Paolo II - dice Gianluca,uno di loro - ci vuole un uomoche prenda le redini della Chiesae la guidi nel Terzo millennio. Mipiacciono anche le sue ideeconservatrici - prosegue - perchèpotrebbe rispolverare alcunericchezze liturgiche ormaidimenticate».

Notizie in breveI FATTI

1996, l’incontrodi Papa Woitila con la Madonna

dell’OlmoNel 1996 una delegazione cave-

se, composta dall’arcivescovo DePalma, l’abate Chianetta, il sindacoFiorillo, il direttore dell’Azienda di sog-giorno Senatore e circa 300 fra reli-giosi e fedeli, si incontrò con papaGiovanni Paolo II in Piazza SanPietro, in occasione della riconsegnadel quadro della Madonna dell’Olmorestaurato nei laboratori della Cittàdel Vaticano. Nella circostanza alSanto Padre fu portato in dono un’effi-ge della Vergine protettrice di Cavain argento e oro. «Che la Madonnaguidi il vostro cammino» furono le paro-le del papa pronunciate nel benedi-re i l quadro de l la Madonna.

Giovanni Paolo II uomo di pace«Nel nome di Dio ripeto ancora una volta: la

violenza è per tutti solo un cammino di morte e didistruzione». La preghiera e l’intercessione di KarolWojtyla per la pace non sono mai cessate nel corsodel lungo pontificato, anche durante i momenti più buie sanguinosi della storia del mondo, a cominciare daldrammatico appello del 1994 che lanciò durante laguerra in Bosnia: «Fermatevi almeno davanti albambino Gesù». Durante il viaggio a Pompei haspiegato: «La causa della pace è nella propostastessa del Rosario. Se ne coglie l’attualità dall’inizio diquesto millennio, già sferzato dai venti di guerra erigato di sangue in tante regioni del mondo».

Martellante diviene il suo intervento durante laguerra in Iraq: implora la pace e si dice vicino allevittime della guerra, ricorda di rispettare la dignitàdell’avversario, anche nel corso del conflitto. «Ho ilcuore oppresso dalle notizie che giungono dall’Iraq -spiega - ma non dimentico gli altri conflitti cheinsanguinano la Terra».

Da segnalare anche l’invito alla preghiera e aldigiuno per il mercoledì delle Ceneri del 2003 (chesarà seguito anche da molti non cattolici) per «lacausa della pace, specialmente nel Medio Oriente».

«Non influisco sul destino del globo, non son io cheincomincio le guerre». Inizia così una poesia sullapace scritta da papa Giovanni Paolo II nel 1957, epubblicata su Tygodnik Powszechny nel 1958. Iltesto, dal titolo «Operaio in una fabbrica d’armi», fureso noto con lo pseudonimo di Andrzej Jawin. «Sonocon te o contro di te - non lo so. Non pecco. E proprioquesto - prosegue la poesia del Papa - mi tormenta:che non influisco, non pecco. Tornisco minuscole vitie preparo frammenti di devastazione, e non abbracciol’insieme, non abbraccio il destino dell’uomo. Io potreicreare un altro insieme, altro destino (ma come farlosenza frammenti) di cui io stesso, come ogni altrouomo, sarei la causa integra e sacra che nessunodistrugge con le azioni, né inganna con le parole. Ilmondo che io creo non è buono eppure non sono ioche lo rendo malvagio! Ma questo basta?».

Ricordo del pontefice scomparsoLE FOTO

Sopra, Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro con donRaffaele Spiezia (rettore della Basilica dell’Olmo) e, alle suespalle, Raffaele Senatore; sotto, parte della delegazione caveseintorno al quadro della Madonna dell’Olmo: il sindaco RaffaeleFiorillo, l’abate Benedetto Chianetta, l’arcivescovo BeniaminoDe Palma, monsignor Carlo Papa, padre Raffaele Spiezia

In tutta Italia si stanno moltiplicandole iniziative che invitano a rifletteresulle modifiche alla Costituzione,approvate a colpi di maggioranza il23 marzo dal Senato, nello stessogiorno, ricordava il senatore a vitaGiulio Andreotti, in cui ricorreva,durante il ventennio fascista, la Festadel fascio. Una casualità? E’ proba-bile che si tratti di una casualità ilcoincidere del giorno, resta comun-que sintomatico dell’aria che si andràrespirando se si dovessero concre-tizzare i disegni di riforma costitu-zionale della maggioranza, consi-derando che la suddetta riforma pre-vede, tra l’altro, il rafforzarsi della figu-ra del Presidente del Consiglio e losvilirsi di quella del Presidente del-la Repubblica e dei rappresentantial Parlamento, ridotti alla stregua divassalli del premier-feudatario.

E’ partita a tal proposito una“Carovana della Costituzione” dallacittà di Marsala, che attraverserà tut-ta l’Italia per sensibilizzare l’opinio-ne pubblica. Gli organizzatori, chefanno capo al coordinamento nazio-nale “Salviamo la Costituzione” pre-sieduto dal già Presidente dellaRepubblica Oscar Luigi Scalfaro,invitano i cittadini ad esporre al pro-

prio balcone un lenzuolo, in segnodi solidarietà, con su scritto lo slo-gan da cui prende il nome il coordi-namento (Salviamo la Costituzione).

Le nostre città non sono rimasteinsensibili alla questione. A Salerno,Cava e Nocera il CoordinamentoProvinciale “Salviamo la Costituzione”ha organizzato un calendario riccodi iniziative a partire dal mese di apri-le, al quale hanno aderito le segre-terie dei partiti del centro sinistra, isindacati confederati, una miriade diassociazioni politiche, culturali, dicategoria che operano in questecittà.

Per quanto riguarda Cava, chivolesse aderire può rivolgersi all’asso-ciazione ANPI, referente il prof.Giuseppe Vitiello, a “Libertà eGiustizia”, referente il dr. FiorenzanoGiuseppe, agli “Ulivisti per Cava”,referente l’avv. Rossana Lamberti.

Presto sarà in essere anche unsito di posta elettronica ([email protected]) presso cuiconnettersi per scambi di idee, sug-gerimenti, proposte.

Attiviamoci tutti perché, come giu-stamente dicono gli amici di Libertàe Giustizia, “La Costituzione è anchemia”.

La provincia si mobilita

Salvare la CostituzioneManifestazioni a Cava, Salerno e Nocera perdifendere la Carta da modifiche avventurose

Tommaso e San teAvagliano, rispettivamentefondatore e direttore com-merciale dell’omonima casaeditrice cavese, escono dal-la compagine societaria e difatto abbandonano la lorocreatura. Con il cambio diproprietà cambierà anchela sede dell’azienda, destinataa trasferirsi a Roma, lontanodall’humus di cui si sono nutri-te f inora le sue radic i .

Nulla lasciava presagire nelbreve tempo un fatto del gene-re, anche se ormai nella

società erano titolari di unaquota minoritaria. “Difformitàdi vedute tra i soci sui pro-

grammi e sull’organizzazione”hanno indotto il fondatore del-la Casa Editrice Tommaso,professore di materie umani-stiche, ed il figlio Sante a far-si da parte.

Tommaso Avagliano avevacreato l’azienda nel 1982.Dieci anni dopo, con l’ingres-so nello staff di Sante, la casaeditrice cavese è riuscita adimporsi sul mercato naziona-le, inserendosi in una delle

principali reti di promozione(Vivalibri) e distribuzione(Pde), dotandosi di una strut-tura aziendale capace di svol-gere al proprio interno l’atti-vità relativa alla redazione edimpaginazione dei testi e del-le immagini, all’ufficio stam-pa, oltre all’amministrazione,ai rapporti commerciali ed allespedizioni. Tommaso e SanteAvagliano hanno rappresen-tato le due anime della società:

quella letteraria e quella com-merciale e promozionale. Il pri-mo, laureato in Lettere eFilosofia, docente e titolare perun venticinquennio di una gal-leria d’arte contemporanea, èstato l’amministratore e diret-tore editoriale che si occupa-va della scelta dei testi, delcoordinamento del lavororedazionale e del rapportocon autori, curatori e tradut-tori. Il secondo, laureato in

Giurisprudenza, è stato il diret-tore generale e commercia-le, occupandosi dei rapporticon promotori, distributori,librerie, fiere, contratti, dirittiesteri.

Di recente a TommasoAvagliano era stato assegnatoil prestigioso premio “GuidoDorso”.

Siamo certi che gli Avaglianoriappariranno nel panoramalibrario nazionale in groppa aun nuovo destriero editoriale,conoscendo la loro passionecapacità e competenza.

Gli Avagliano hanno lasciato la loro casa editrice

Tommaso e Sante Avagliano

Page 9: ANORAMA Tirreno

La particolarità che ha caratterizzato “Le viedel colore”, la mostra di pittura presso l’exPretura, è data dai venti autori partecipanti:tutti autodidatti. Annamaria Panariello, entu-siastica autrice ed organizzatrice della mostra,ha dichiarato che il suo impegno nell’orga-nizzare iniziative che diano spazio agli auto-didatti non ha fine. In questo momento è inlavoro per il progetto “Arte al Borgo” a mag-gio, con la collaborazione di Gaetano Lambiase,titolare del pub Il Moro.

«E’ la continuazione di un percorso che haavuto inizio lo scorso anno - spiega la Panariello- e la finalità è la medesima: valorizzare gliautodidatti. Ognuno di noi ha qualcosa da rac-contare e c’è chi, come noi, ha scelto le viedel colore. L’ultima mostra ci ha dato moltesoddisfazioni. Abbiamo avuto una buonaaffluenza di pubblico che ha apprezzato le ope-

re proposte , attraverso le quali è tangibile lasensibilità di ogni artista». Alcuni si sonodistinti per la tecnica scelta, come RaffaeleMaria, seconda premiata al concorso inter-nazionale Dea Cibale presieduta dal criticoVittorio Sgarbi, che ha scelto sfumature dora-te per “rappresentare il tempo che tutto avvol-ge con colore e luminosità”. Oppure GennaroPascale, nella vita medico chirurgo, che amaesaltare la bellezza: un suo quadro è statoscelto per arredare l’ufficio della nuova seriedel Commissario Montalbano, che andrà inonda nella stagione autunnale. «Decisamentesono state tante le soddisfazioni e ciò mi indu-ce a persistere su questa strada - continuaAnnamaria Panariello. D’altronde, come hogià avuto modo di dire, l’unica libertà è la magiadel colore tra le mani, con la quale ognuno dinoi costruisce il proprio stile pittorico».

L’evento dal titolo “L’arte diMetello 2005” prevede la rea-lizzazione di iniziative musi-cali, di proiezioni, di mostre dipittura, scultura e fotografia.Detti eventi avranno luogodal 21 giugno al 26 settem-bre negli spazi comunali dell’exOnpi, nella Sala Mostre delComplesso Monumentale diSanta Maria del Rifugio e nelParco di Villa Rende di Cavade’ Tirreni. Il progetto è pro-mosso dall’ARCI Circolo PabloNeruda in collaborazione conil Circolo al Vecchio Borgo diSalerno, l’Arci Aequa-mentedi Agropoli, l’Arci Nausicaa diBaronissi e suonirecenti.it, iquali, in particolare, si occu-peranno rispettivamente diprovvedere all’ospitalità per gliartisti emergenti provenienti datutt’Italia, di curare una mostracon una collettiva d’arte e direalizzare serate musicali. La

manifestazione darà l’oppor-tunità a giovani artisti emer-genti, i quali spesso non tro-vano uno spazio e una vetri-na, di dare voce, possibilità,esposizione alla propria arte,e di vivere un’occasione a favo-re dell’integrazione culturale

con la creazione di un gran-de palcoscenico contro lediscriminazioni di ogni gene-re. Attraverso essi, l’Arte diMetello vuole essere il mez-zo di unione, il comune deno-minatore, l’anello che uniscecoloro che credono che l’artee la pace, prima delle parole,arrivino al cuore.

La manifestazione, inoltre,grazie alla notevole attività dipromozione che avverrà apartire da maggio 2005, daràl’opportunità anche alla nostracittadina di essere scoperta eapprezzata dai turisti. La for-za di Cava de’ Tirreni, infatti,è quella di riuscire a trasmet-tere a chiunque si trovi tra isuoi vicoli e le alture che lacircondano, un senso di armo-nia con la natura e di pace conse stessi, essendo diventata“Stazione di Soggiorno eTurismo” già agli inizi del ‘900.

CULTURAMaggio 2005ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport 9

Quando è stata l’ultima voltache ha visto Mario Luzi?«L’ultima volta che ho incon-trato Luzi, è stato il 25 feb-braio dello scorso anno. AFirenze alla libreria San Paoloper la presentazione dell’anto-logia poetica “In queste brac-cia” Versi per la madre.Eravamo in cinque, sei poe-ti, tra cui anche CesareRuffato, Roberto Carif i ,Giovanna Vizzari. Tutti i pre-senti, noi compresi, aspetta-vano l’intervento di Luzi chein scaletta era programmatoin apertura. Ma Mario Luzi gar-batamente rifiutò e volle cheper i vari interventi fosse rispet-tata l’ordine alfabetico. Micapitò quindi l’avventura, ini-ziando il mio cognome per laD, di parlare prima di lui!»Una battuta, un ricordo di que-st’uomo che è stato uno deimassimi poeti di tutto il 900 enon solo italiano? «Ricordo e ricorderò per sem-pre quando incontrandolo perla prima volta, circa venti annifa, chi chiesi: Professore cos’èla poesia? “E’ la vita al qua-drato – mi rispose ammic-cando in un sorriso da fanciullo- mi dica cos’è la vita e sapràcos’è la poesia.»Lei in un certo modo è stato

un suo alunno, o mi sbaglio?«In un certo senso lo sono sta-to. Non solo grazie alla stu-dio profondo delle sue liriche,ma anche fisicamente, dicia-mo. Preziose mi sono state,infatti, le sue lezioni, tenuteper la Cattedra di Poesia pres-so il “Centro Eugenio Montale”di Roma, fondato assieme aMaria Luisa Spaziani .»Poi Luzi fece la presentazio-ne ad un suo libro di poesie….«Fu una gioia incredibile e unaspecie, mi permetta, di con-sacrazione a poeta. Era il1996 e Mario Luzi accettò discrivermi una nota di presen-tazione ad un mio testo di ver-si “L’alba nella stanza”. Un’emozione inenarrabile!»Mi può tracciare un profilo poe-tico di questo ultimo grandedella Poesia?«Ora che Luzi non c’è più, nonsolo è più povera la repubbli-ca delle lettere, ma più pove-ra è la Parola; perde l’incan-to, la forza misteriosa, oraermetica, criptica come nel pri-mo Luzi, ora sociale, metafi-sica o spirituale come nelle sta-gioni meravigliose del suolungo cammino poetico. Eglici ha lasciato l’insegnamentoche il poeta è parola, che laparola è il mistero stesso; è

la libertà offerta agli uomini,al destino umano.»E il Nobel negato per sette vol-te?«Non credo che veramente neabbia sofferto. “Cosa vuoi, miprecisò una volta, tra gli ita-liani solo Pirandello e Montalehanno veramente meritato edottenuto il Nobel, altri chel’avrebbero ampiamente meri-tato, come ad esempioUngaretti, non l’hanno mairicevuto.»Quale insegnamento, specieper i giovani poeti, dalla sualunga vita di uomo e poeta?

«Mario Luzi ha sempre soste-nuto che la funzione del poe-ta non è disgiunta dall’impe-gno sociale. Diceva che unpoeta deve ascoltarsi a fon-do, soprattutto riconoscere ilrapporto con la realtà intorno;è necessario dialogare con lavita, parlare del mondo, par-lare da dentro. Un eredità pre-ziosa che lascia non solo achi ha avuto la fortuna diincontrarlo, ma a quanti ver-ranno, soprattutto a quantivorranno riconoscere nellaParola il mezzo insostituibileper vivere da uomini liberi.»

La scomparsa del grande autore e senatore a vita

“La Poesia è vita e impegno”Mario Luzi nel ricordo personale del poeta cavese Antonio Donadio

Antonio Donadio col senatore a vita Mario Luzi

Tutte le musiche del mondoARMANDO FERRAIOLI

Il grande successo dipubblico che ha godutol’edizione statunitense del

volume “I mondi dellamusica” è stata la ragioneche ha spinto alla realizza-zione della presenteedizione italiana; consensodi pubblico dovuto essen-zialmente al fatto che lostudio delle musiche delmondo è stato per la primavolta affrontato attraverso lapresentazione di “casestudies”, ciascuno rappre-sentativo delle aree geogra-fiche di pertinenza prese inesame e ciascuno a firma dietnomusicologi tra i più affermati nel settore sia per la loropreparazione teorica che per l’esperienza diretta esercita-ta sul campo.

Il libro risulta articolato in dieci capitoli, otto dei qualidedicati alla musica dei nativi nordamericani, dellepopolazioni dell’America nera e latina, dell’Africa, dellaBosnia, dell’India, Indonesia e Giappone, di ognuno deiquali si offrono, in apposito Cd allegato, i documenti sonoripiù esemplificativi. Per ogni cultura musicale affrontata gliautori non si risparmiano di presentare la biografia di unoo più interpreti, il testo verbale originale con traduzione afronte, una non meno interessante sezione bibliografica diapprofondimento, sia di testi che di ascolti e filmati,suggeriti allo scopo di offrire una visione a trecentosessan-ta gradi del fenomeno musicale trattato, il tutto coronatoda un suggestivo, di volta in volta e pressoché unico,repertorio fotografico.

Insomma, un libro divulgativo ed al contempo di grandefascino in grado di accostare il lettore ad una conoscenzadella musica del mondo ed insieme della sua cultura“altra”, non più legata esclusivamente, come lo è stato peranni e in nome di un deleterio etnocentrismo, al patrimonioclassico occidentale, ma fondamentalmente “aperta” arealtà diverse dalle nostre e poco conosciute.

J. Todd Titon (a cura di) I MONDI DELLA MUSICA. LE MUSICHE DEL MONDO (CON CD-ROM) Zanichelli Editore S.P.A. (Bologna)pagg. 477 - Û 35,00

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Vocabolario su carta e CD

Frutto di un puntuale edattento lavoro direvisione ed aggiorna-

mento, lo storicoVocabolario della Linguaitaliana di Nicola Zingarelliesce contemporaneamentealla edizione elettronica chein un unico CD-Rom riportail testo integrale degli ottotomi originali.

In poco più di 2100pagine, il presente vocabo-lario riporta i lemmi di134.000 voci per un totale di370.000 significati, 40.000tra locuzioni e frasi idiomati-che, 71.000 etimologie e88.000 datazioni e retroda-

tazioni di parole, quasi 10.000 citazioni letterarie confer-mandosi ancora una volta opera di insostituibile ausilio.Sono così passate in rassegna parole e locuzioni nate perinnovazioni culturali, legislative e tecnologiche, comememoria collettiva, proattivo, falanghina; nuovi modicolloquiali e nuovi significati di parole già esistenti comeciospo, botulino; parole e locuzioni provenienti da altrelingue come Bollywood, zelten o parole arcaiche comeorvia, ordunque. Il tutto è disponibile anche su Cd-rom checonsente la lettura delle voci riportate e la flessione di tuttii lemmi in modo da risalire da qualsiasi forma alla loroorigine, nonché, grazie ad un immediato reperimento dellevoci e ad un potente uso di operatori, la ricerca delleparole e le loro combinazioni. Principali novità delloZingarelli 2005 sono, inoltre, la presenza di 118 tavole dinomenclatura; un repertorio di elvetismi; inserti di termino-logia sistematica; note d’uso ed indicazioni delle reggenzedi oltre 550 parole; atlante dei colori ed un corredo diquasi 5000 illustrazioni in bianco e nero e a colori.

In appendice: sigle, abbreviazioni, simboli, nomi dipersona, luoghi d’Italia, abitanti di Italia e del mondo,proverbi e locuzioni latine.

Nicola ZingarelliLO ZINGARELLI 2005 – VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANAZanichelli Editore (Bologna)Pagg. 2176 - Û 79,80

RecensioniSCAFFALE

Il programma culturale del Circolo Pablo Neruda

Musica, cinema e mostreecco “L’Arte di Metello”

LE DATEMusica, 21 giugno 2005 ExOnpi.Proiezioni, 2, 5, 9, 12, 15,16, 19, 23, 26, 30 agosto2005 Villa Rende.Pittura, scultura, fotografiadal 1° settembre 2005 al26 settembre 2005Complesso MonumentaleSanta Maria del Rifugio.Per ulteriori informazioni:www.obla.it/ilgiornaledica-va - www.chiamataallearti.it– www.suonirecenti.it

Lucio Dalla,musica e

ricordi a CavaUn evento musicale

organizzato da a.r.t.s.Un evento musicale di

grande spessore il concertodi Lucio Dalla svoltosi alMetropol di Cava ed orga-nizzato dall’associazione perla ricerca e la terapia del suo-no con il patrocinio dellaProvincia di Salerno. Hannosuonato con il popolare can-tautore bolognese, StefanoDi Battista al sax, RosarioBonaccorso al contrabasso,Dedè Ceccarelli alla batteria,Julian Oliver Mazzariello alpiano. Grande spettacolomusicale e di alto livello:sonorità jazz ed alcune can-zoni tra le più belle di Dalla(Com’è profondo il mare,Caruso, 4 marzo 1943 eDisperato erotico stomp) han-no infervorato il numerosopubb l i co p resen te .Apprezzamento da parte diLucio Dalla, anche per lacittà metellina. Ha ricordatoun simpatico aneddoto di unconcerto tenututo nel 1991proprio qui al lo stadio“S imonet ta Lamber t i ” .«Eravamo in centoventi sulpalco - ha affermato - era-vamo così elettrizzati dallamusica che con i nostri saltiabbiamo spaccato il palco edalcuni di noi son caduti giùma nulla di grave fortunata-mente».

L’iniziativa è stata orga-nizzata da a.r.t.s., un’asso-ciazione onlus di solidarietàa favore dei soggetti svan-taggiati, per la ricerca e la tera-pia del suono ai fini di un lin-guaggio espressivo che uti-lizzi la musica, il ritmo, ilmovimento e la parola comemezzo di comunicazione edinterazione tra gli individui.

Mostra di pittura al Borgo

“Le vie del colore” per artisti autodidatti

Page 10: ANORAMA Tirreno

Maggio 200510

ADRIANO MONGIELLOSiamo finiti? Neanche

un accenno di energie persprintare nei play off?Insomma, possibile maiche dopo aver compiutoharakiri con due scellera-te partite casalinghe con-tro Juve Stabia e Gela(negli scontri diretti con lealtre pretendenti alla pro-mozione il bottino racimo-lato è davvero misero,scon f i t t i anche da lGiugliano e vittoriosi solocon il Manfredonia), dob-biamo, miseramente,deporre le armi e vanificaredue terzi di torneo trascorsiin vetta, dopo aver osser-vato le altre dall’alto di unasuperiorità di gioco e di tat-tica?

Non oso entrare nel det-taglio tecnico, nei metodidi preparazione atletica,nell’assenteismo totale alcalcio-mercato di ripara-zione del gennaio scorso(qualche ricambio per chiha “tirato la carretta” peruna stagione intera…), mapreferisco addentrarmi inquella sottile sfera psico-

logica dell’atleta, che si èvisto minare la tranquillitàda qualche uscita goliar-dica del Presidente, edanche soffrire la pressio-ne del pubblico, che, apartire dalla trasferta diRende, ha notato un calogenerale ed ha iniziato aspronarli, forse generandoquella preoccupazione cheda sempre accompagna lefasi “no” dei calciatori.

Vorrete mica pensareche intoniamo il “de pro-fundis” da queste colonne?Giammai da chi ha vistosituazioni ben peggiori,ribaltate dal classico col-po di coda, che è oppor-tuno dare, quanto menoper disperdere le bruttevoci circolate all’indomanidel doppio stop casalingo,e per non veder vanificatii sacrifici di un’annata ric-ca di soddisfazioni, fattaeccezione per l’aprile infau-sto. Forse stiamo scriven-do con l’orgoglio che hasempre caratterizzato il“cavajuolo” doc, ma laragione induce a non alza-re bandiera bianca quan-

do si è spalla a spalla conle altre e, come ben sap-piamo (ricordiamo i tristip l ay ou t con i l S .Anastasia), ci si gioca lapromozione ad armi pari.

Lasciamo il discorso tec-nico per chiarire alcunipunti strani del dopobaraonda del 10 aprilescorso: deprecabili gli inci-denti, assurdo relegare unpoliziotto su una sedia arotelle (speriamo che ildestino gli riservi il mira-colo che tutti auspichiamo)colpendolo nell’eserciziodelle sue funzioni, utili perportare a casa un salarioche gli consenta di far vive-re una famiglia di quattropersone, figli compresi,incomprensibile trincerar-si dietro “questo è essereultras” per nascondere limi-tatezze cerebrali e nega-tività della propria vita, asentire affermazioni usci-te dalle loro bocche. Ecosa raccontare a chi, altermine della partita tenu-tasi contro i siciliani a por-te chiuse, ci domandava:«E’ giusto che la gara si

sia svolta a Cava, impe-dendoci l’ingresso, in quan-to il Prefetto ne ha decisol’impossibilità, a porte aper-te, a causa dell’inagibilità,e non abbia intimato aiprefet t i d i Napol i , d iCaserta, di Avellino, di fardisputare la gara su unodi quei campi, non pena-lizzando chi, avendo intasca l’abbonamento, pote-va tranquillamente recar-si in una città di provinciaed assistere alla partita?»

Non abbiamo saputorispondere, e chi ci rivol-geva la domanda era untranquillo padre di famiglia,innamorato dei biancoblu,che con gli occhi lucidi dipianto voleva a tutti i costiuna spiegazione, o quan-to meno essere istradatosu un possibile ricorsoall’autorità giudiziaria perfar valere i propri diritti.Meditate teppisti, medita-te irriducibili (?) tifosi, medi-tate sui danni, più moraliche materiali: meditate epoi fateci conoscere le con-clusioni, saremmo ben lie-ti di pubblicarle.

Sebbene i tifosi già ti conoscono, pre-sentati. «Sono nato a Rosario,un’importante città argentina, il 17maggio 1980. La mia famiglia ècomposta da mio padre Dario, miamadre Olga, mia sorella Mara e lemie cugine Romina e Pamela».I tuoi inizi calcistici?«Ho cominciato all’età di 12 anni nel-le giovanili del Rosario Central, unasquadra di prima serie argentina. Lìho giocato fino ai 22 anni, quandosono arrivato alla prima squadra. Madopo i primi sei mesi, durante un alle-namento, soffrii di un brutto infortu-nio che mi costrinse a restare fer-mo per sei mesi. Al mio ritorno l’alle-natore era cambiato: in quel momen-to c’era Menotti che senza cono-scermi mi lasciò in riserva per altrisei mesi. Così, preferii cambiare aria,e passai al Central Cordoba, unasquadra di serie B argentina pur digiocare gli ultimi sei mesi di contratto.

Allo scadere ho avuto la possibilitàdi tentare la fortuna in Europa, edandai a giocare nel Libourne, unasquadra di serie C francese. Lì hogiocato per un anno e mezzo e segnai16 reti, prima di iniziare l’avventuraCavese.»Hai trovato differenza tra il calcioargentino, francese e italiano?«Beh, tra l’argentino e quello italia-no no di certo. Forse qui si dà piùattenzione all’aspetto tattico, ma peril resto no. La Francia invece è tut-to un altro discorso. Lì i ragazzi gio-cano per il piacere di giocare ed ilcalcio non è sentito come qui o inArgentina, perché nel sud dellaFrancia lo sport nazionale è il rugby.»Prospettive future?«Ho firmato con la Cavese un con-tratto di due anni. Certamente la miaambizione è di rimanere qui; perchénon giocare in C1… Qui mi trovobenissimo, con la città, la società e

i tifosi. Ci metterò tutto l’impegno percontribuire a portare la squadra inC1. Non avete dubbi.»Aspetto personale: sei fidanzato?Qual è il tuo tipo di ragazza ideale?«Non sono fidanzato. Lo sono sta-to per quattro anni prima di venirein Europa. Non ho un tipo ideale didonna. Sono certo che quando lat roverò m i renderò con to .»Sei tifoso di una squadra italiana?«Mi piace l’Inter perché vì giocanotanti argentini…»Un messaggio ai tifosi?«Di restare tranquilli che per tutti noil’obiettivo più importante è quello del-la promozione e sicuramente nes-suno si tirerà indietro. Siamo un grup-po unito, abbiamo un ottimo rapportocon l’allenatore e vogliamo di cuo-re dare a tutta la città il regalo chemerita: la C1.»In bocca al lupo, Mauro!

ALESSANDRO MARIJANAC

Aprile nero per gli aquilotti in campo e fuori

Concentriamoci sui play offLa Cavese deve ritrovare le energie perdute, per non gettare

al vento una stagione che è stata per tre quarti esaltante

Intervista a Mauro Marchano

Dall’Argentina un “goleador” doc

ANORAMATirrenoTirrenoSPORT

periodico di attualitàcostume & …

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20 marzo – 27ª giornataCAVESE - PRO VASTO 2-0CAVESE (4-3-3-) Mancinelli 6;Volpecina 6,5, Cipriani 6,5 Mari 7,Pagano 8; D’Amico 7,5, Tatomir 7,Schetter 6 (5’st. Alfano 6,5);Placentino 7, Scichilone 7,5 (43’st.Moccia sv.), Marchano 6,5 (34’st.Folino s.v.). A disp.: Carotenuto,Cirillo, Barone, Abate. All. Pidone-CampilongoPRO VASTO (4-4-2-) Marconato 6,5;Maury 6, Di Meo, Braca 6,5, Ciani6; Cazzolla 6, Campanile 6 (19’st.Baciocchi 5,5), Bonomi 6,5 (31’stAlleruzzo 5,5), Bruni 6; Di Corcia 6(42’st.Adduono sv.) Pippi 5,5. Adisp.: Morrone, Ukah, Esposito,Donbolo. All. Paradisi (squalificatoSilipo). Arbitro: Carestia di Siracusa.Guardalinee: Visco-Bagnato.Marcatori: 9’ st. Placentino (r), 21’st. Scichilone.Espulso al 27’ st. Pippi per giocofalloso.Ammoniti: Mari, Cazzolla, Di Meo,Bonomi, Braca, Maury.Note: Spettatori 5.000 circa consparuta rappresentanza ospite.Angoli: 10 a 1 per la Cavese .Recuperi: 3’ p.; 5’ st.

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26 marzo – 28ª giornataMELFI-CAVESE 1-0MELFI (4-3-2-1): Fumagalli 6,5;Belmonte 7 (37’st Jidayi sv), Migliozzi6.5, D’Angelo 7.5, Cuomo 7; Gaeta7, Campofranco 7.5, D.Russo 7;Laporta 6.5 (18’st Avolio 6), Schiavon6.5 (28’st Lorusso sv); Ferrara 7. Adisp.: Castra, De Falco, Brescia,Pasca. All.: Foti (In panchina Di Leo).CAVESE (4-3-3): Mancinelli 6, Panini5, Pagano 6, Cipriani 5, Mari 6; Alfano5, Tatomir 6 (15’st Schetter sv),D’Amico 6; Placentino 5 (5’stMarchano 6), Scichilone 5, Galizia5. A disp.: Carotenuto, Cirillo, Folino,Barone, Volpecina. All.: Campilongo-Pidone.ARBITRO: Celi di Campobasso.Guardal inee: Fot i e Taiano.MARCATORE: 17’pt FerraraAMMONITI: Migliozzi (M), Alfano (C),Cuomo (M), Galizia (C).NOTE: Spettatori 2300 circa con 500tifosi ospiti. Angoli 8-2 per la Cavese.Rec.: 0’pt, 4’st.

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10 aprile – 29ª giornataCAVESE-JUVE STABIA 0-2CAVESE (4-3-3) Mancinelli 5,5;Panini 6, Cipriani 5,5, Mari 5,5,Pagano 6 (34’st. Folino sv.); Alfano5 (38’pt. Galizia 6), Tatomir 6,D ’Amico 6 ,5 ; P lacent ino 7 ,Scichilone 5,5. Schetter 5,5 (18’st.Marchano 5). A disp.: Carotenuto,Cirillo, Volpecina, Abate, All. Pidone- CampilongoJUVE STABIA (4-4-2) Armellini 7,5;Dionisio sv (28’pt Rinaldi 6), Mancini6,5, Di Napoli 6, Guarro 6; Esposito6 (38 st Delle Vedove sv.), Rufini6,5, Rutzittu 6, Sibilli 7,5; Ambrosi5,5 (13 st. Avallone 6), Castaldo 5,5.A disp.: Borrelli, Di Domenico,Andreulli, Filicetti. All. Di Costanzo. ARBITRO: Gigl ioni di SienaGuardalinee: Di Prisco e ConcaMARCATORI: 14' pt e 20' st Sibilli(rig.)ESPULSO: 12' st Di Napoli (JS) pergioco falloso.AMMONITI: Dionisio (JS), Rittzittu(JS), Cipriani (C) Panini (C),Marchano (C), Sibilli (JS), Rinaldi(JS). NOTE: spettatoti 7.000 circa,1.000 i tifosi ospiti. Incidenti prima,durante e dopo l'incontro. Pesanteil bilancio finale: 21 poliziotti e 13carabinieri sono rimasti contusi,mentre sono otto le personearrestate per resistenza e violenzaa pubblico ufficiale oltre ad unminorenne denunciato a piede libero.Circa 25 feriti tra agenti e tifosi.Recupero: pt. 3', st. 5'. Angoli 2-0per la Cavese.

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17 aprile - 30ª giornataCAVESE-GELA 0-1CAVESE (4-3-3-): Mancinelli 6;Panini 6, Cipriani 6, Mari 5,5, Pagano6 ; Alfano 5,5 (19'st. Folino 5,5),Tatomir 6,5, D'Amico 6 (43' st.Barone sv); Placentino 6,Nappi 5,5(4' st. Marchano 6) Galizia 6. A disp.:Carotenuto, Cirillo, Abate A. Moccia.All. Pidone-CampilongoGELA (4-2-3-1) Morello 7; Scopelliti6,5, Gargiulo 6,5 Montalbano 6,Unniemi 6; Berti 6,5, Giardina 6(22'st. Marzocchi 6); Cuffa 6,5,Levacovich 6 (28'st Louison5),Carboni 6 (37' st. Feliciello 5,5);Abate 5,5. A disp. Castel l i ,Alderuccio, Serra, Lo Coco. All.Domenicali. ARBITRO: Orsato di Schio.Guardalinee: Ponziani-BagnoliMARCATORE: 19' pt . Cuffa AMMONITI: D'Amico (C), Mari (C),Montalbano (G), Scopelliti (G) NOTE: Gara disputata a portechiuse. Allontanati dalla panchinadella Cavese al 22'st. il medicosociale dott. Massa e al 40'st. l'al-lenatore Campilongo. Angoli 9 a 5per la Cavese: Rec.: pt. 1', st. 5'.

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17 aprile - 31ª giornataMANFREDONIA-CAVESE 2-1MANFREDONIA (4-4-2): Sassanelli6.5; Calabro 6, Trinchera 6.5, Turone6.5, Terracciano 6; Brutto 6.5, DeAngelis 5.5 (14' st Togni 6.5), Di Pietro7, Piccioni 6 (18' st Machado 5.5);Albano 6 (33' st Manca 7), Vadacca6.5 A disp.: Apuzzo, Barusso, DeGiosa, De Santis. All.: BitettoCAVESE (4-3-3): Mancinelli 6; Panini6.5, Cipriani 6, Mari 5.5 (12' st Cirillo5.5), Pagano 6; Folino 6 (32' stFalcone sv), Tatomir 6, Alfano 6 (38'st Nappi sv); Placentino 7, Marchano6, Galizia 6.5. A disp.: Carotenuto,Barone, Abate, Volpecina All.:PedoneARBITRO: Herberg di Messina.Guardalinee: De Luca e SabbatiniMARCATORI: 22' pt Galizia (C); 21'st Turone (M); 35' st Manca (M)ESPULSO: 38' st Machado (M) perfallo di reazioneAMMONITI: Folino (C), Turone (M),Piccioni (M), Tatomir (C), Marchano(C), Vadacca (M), Alfano (C), DiPietro (M)NOTE: spettatori paganti 2.539(giornata Pro Manfredonia), incas-so di euro 33.847. Allontanato dal-la panchina al 26' st Campilongo(C) per proteste. Angoli 3-1 per ilManfredonia. Presenti circa 300sostenitori della Cavese.

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CAVESE-NOCERINA 0-0campo neutro di PotenzaCAVESE (4-3-3). Mancinelli 6;Panini 6, Cipriani 6, Cirillo 6, Pagano6,5 ; Folino 5,5 (41'st. Abate sv.),Tatomir 6, D'Amico 6; Placentino 6(44'st. Barone sv.), Coda 5 (9'st.Moccia 5), Galizia 5,5. A disp.:Inserra, Esposito, Falcone, Portalupi.All.:Pidone.NOCERINA (4-4-2) De Felice 6,5;Vezzosi 6, Pennacchietti 6, Altamura6, Pezzoli 6; Rosamilia 5,5, Rocco5,5 Guida 6, Garofalo 6; Di Giacomo5 (46'st De Luca sv.), Rosa 5. A disp.:Nasta, Di Martino, Mastroianni,Ventre, Casapulla, Famiano. All.Fabris. ARBITRO: Bernardoni di Modena.Gua rd i a l i nee : D 'A l f onso eMaccaroneAMMONITI: Cirillo, Placentino,Galizia e D'Amico (C); Pezzoli,Rocco, Guida, Di Giacomo (N).NOTE: angoli 6 a 4 per la Cavese.La gara si è disputata in campo neu-tro e a porte chiuse.

Sul sito www.panoramatirreno.ittutti i tabellini delle partite dellaCavese nel campionato in corso

Così a marzo e aprileTABELLINI

33ª giornata 8 maggio 2005

GIUGLIANO - CAVESE

34ª giornata 15 maggio 2005

CAVESE - IGEA VIRTUS B.

Prossimi incontriSTADIO

Page 11: ANORAMA Tirreno

SPORTMaggio 2005ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport 11

BIAGIO ANGRISANISALERNO – La salvezza del-la Salernitana si gioca su duelivelli, il primo è quello classi-co del terreno di gioco men-tre il secondo è finanziario.Non mancano difficoltà inen t rambe le ba t tag l ie .

La squadra di Gregucci dopoaver infilato una lunga seriepositiva (undici gare utili) ècaduta a Vicenza e la suasituazione in classifica è diven-tata di nuovo poco piacevoleanche perché la maggior par-te dei risultati positivi conse-guiti sono stati dei pareggi chesmuovono poco la classificae non risolvono i problemi. Ilfinale di campionato per i gra-nata si annuncia così menoagevole del previsto ancheperché troppe occasioni favo-revoli, specie nelle gare inter-ne, sono state sprecate in malomodo. Nulla di allarmante, siaben chiaro, anche perché allespalle della formazione cam-pana il ruolino di marcia del-la concorrenza è abbastanza

balbettante. Si tenga poi con-to che il Catanzaro ormai hagià un piede in serie C, ilVenezia è seriamente candi-dato a seguire le orme gial-lorosse mentre per gli altri dueposti poco ambiti la lotta siallarga dal Crotone sino al Bariincludendo nel novero oltre allaSalernitana anche Vicenza,Cesena, Pescara, Triestina eArezzo. A questo punto per imeno attenti è necessarioricordare che le ultime treretrocedono direttamente inserie C1 mentre la quart’ulti-ma sarà subito retrocessa seil distacco con la quint’ultimasupererà i quattro punti.Dunque, occhio allo spareg-gio che potrebbe riservarebrutte sorprese poiché i distac-chi non sono abissali e negliultimi tempi il Crotone sem-bra aver ritrovato un certo dina-mismo smarrito nella partecentrale del girone di ritorno.

Dai punti alle cifre all’inse-gna della parola salvezza.Quando si parla di cifre si inten-dono euro necessari per lar icapi ta l izzazione del laSalernitana. E, in questo caso,tocca ad Aniello Aliberti allar-gare i cordoni della borsa etirare fuori cinque milioni emezzo di euro per riportare ibilanci della Salernitana neigiusti parametri. Una cifra dinon poco conto che significaquasi undici miliardi di vecchie

lire. C’è anche una questio-ne con l’Agenzia delle Entrateda regolare, ma in questocaso l’esempio-Lazio aiuta aposticipare nel tempo le “sof-ferenze”. La battaglia delpatron non è agevole perchéin serie B sborsare oltre cin-que milioni di euro non è pro-prio una bazzecola, mal’imprenditore di San GiuseppeVesuviano ha risposto inmaniera perentoria: «Ci pen-so io». Naturalmente le buo-ne intenzioni poi devono esse-re tramutate in fatti concreti eallora c’è anche la stilettataalla classe imprenditorialesalernitana. «Ci penso io comeho sempre fatto negli ultimi die-ci anni assicurando a Salernoil piacere del football senzavedere altri personaggi sbrac-ciarsi affinché ciò avvenis-se…»

Il capitolo societario grana-ta è più complesso di un gine-praio (gli stessi magistrati cheindagano da anni sulla que-stione non hanno sinora pro-dotto nulla di definitivo) pervalutare, in maniera chiara, tut-ti i personaggi coinvolti nellavicenda e le reali situazioni ecosì ci atteniamo alla parte visi-bile dell’iceberg sino a provacontraria. Prendiamo spuntoda alcune interessanti dichia-razioni del tecnico Greguccie del direttore generaleImborgia che sintetizziamo

nella definizione “Salernocome Bilbao”. Ossia, fare del-la Salernitana una societàsimile a quella basca dovel’identità tra elementi scelti eil concetto di maglia sia forte.Il concetto è fascinoso ma didubbia realizzazione in unaprovincia che, oltre ad avereparecchie squadre conun’entità rivale abbastanzamarcata, non produce certocalciatori in numero tale darendere possibile situazionicome quelle rintracciabili nel-le formazioni basche. L’argo-mento resta aperto. Ci ritor-neremo. Nel frattempo toccaa Gregucci & c. reperire i pun-ti per la salvezza e ad Alibertigli euro per la ricapitalizza-zione granata.

Caro Direttore,quest ’anno i l Comi ta toNazionale del Centro SportivoItaliano ha organizzato, inProvincia di Trento, il “7°GranPremio nazionale di Sci”, cheha visto la partecipazione dicirca 700 atleti provenienti daben 12 Regioni Italiane:Abruzzo, Campania. Emilia,Friuli Venezia Giulia, Liguria,Lomba rd i a , P i emon te ,Toscana, Trentino, Umbria,Valle d’Aosta e Veneto 42Società appartenenti a 21Comitati provinciali e zonali.Le gare, divise per categoriaesordienti, ragazzi, allievi,adulti, juniores, seniores eveterani (maschili e femmini-li), si sono svolte sulle pistedell’Altopiano di Folgaria, sot-to la vetta del Lavarone, dal3 al 6 marzo u.s.Tra i Comitati partecipanti èstata particolarmente notatala presenza dei rappresentantidi Cava de’ Tirreni costituitada 38 persone (atleti edaccompagnatori), nonché del-la partecipazione di altri 3atleti provenienti da Viggiano(Pz) , V i l l ane l la Pao lo ,Frugaglietti Reale Nicola eNigro Valentino. Tutti tesse-rali con lo SKI l’UN CLUBCAVA p res i edu to daF rancesco V i r t uoso .Il merito di questa scelta vaal Prof. Pasquale Scarlino,Presidente del ComitatoCircoscrizionale di Cava, non-ché Consigliere NazionaleCSI, il quale, da più anni, ha

riposto, in questa società lapiena fiducia.In questa manifestazione, sen-za volerlo, il Comitato di Cavaha rappresentato partedell’Italia centrale, meridio-nale ed insulare messe insie-me. Il simpatico gruppo, corag-gioso nel partecipare a que-sta disciplina alpina, è statoapprezzato e ben voluto datutti i Comitati presenti, essen-do, nell’occasione, il Comitatopiù a sud d’Italia.Per dovere di cronaca, marispettosamente convintiassertori del pensiero del fuPresidente del CIO Pierre DeCoubertin – “l’importante è par-tecipare” - diamo alcuni datiassoluti delle classifiche fina-li dei nostri atleti:Trofeo Runners:Categoria Seniores maschi-le: 25) Gianluca Sorrentino,28 ) Ge ra rdo Coppo la .Trofeo Sleepers - CategoriaAllievi maschile: 7) FilippoBarbella.Categoria Adulte veteranefemminile: 1) Roberta De Sio,4 ) T i z i ana Rugg ie ro .Categoria Veterani maschile:2) Vincenzo Barella, 12)Pasquale Virno.Categoria Juniores CriteriumSeniores femininile 4) SofiaBarbella.Categoria Juniores Criteriummaschile: 1) Valentino Nigro,11) Davide Torre, 12) FabioVirno.Categoria Adulti maschile: 10)Alfredo Parisi, 13) Paolo

V i r t uoso , 20 ) M i che leLambiase, 27) Ciro Romanini,32) Gennaro Senatore, 36)Antonio Sorrentino.Categoria Seniores maschi-le: 10) Nicola FrugugliettiReale, 16) Antonio De Lucia,17) Valerio Apicella, 22) PaoloAntonio Villanella, 27) PierluigiVirno, 29) Francesco Virtuoso,30) Vincenzo Virno, 34) MarcoCasabu r i , 36 ) Fab ioSorrentino, 37) Antonio DiMatteo, 38) Gerardo De Rosa.Trofeo Superteam – Sci Alpinodei Comitati:1 ) Regg io Em i l i a , 2 )Vallecamonica, 3) Udine, 4)Bergamo, 5) Biella, 6) Trento,7) Aosta, 8) Cava de’ Tirreni.Seguono Torino, Verbania,Cesena, La Spezia, Padova,Venezia, L’Aquila, Vicenza,Parma e Massa Carrara.“La serata associativa” è ilmomento più importante doveemergono i ver i va lo r idell’associazionismo, qualil’amicizia, il rispetto recipro-co ed il modo più sano persocializzare e lo si fa attraversola degustazione di prodottitipici delle regioni partecipanticon canti, balli e suoni. Questavolta, finalmente, la Campania,cioè Cava de’ Tirreni, ha alle-stito uno stand proprio offren-do prodotti tipici quali: “lacaponata” con biscotti di gra-no e pomodori, ‘’la caprese”con mozzarella di bufala epomodori, ricotta di bufala,caciocavalli, bocconcini dibufala, sfogliatelle, liquori a

melone e limoncello. Il tuttoinnaffiato con vini di Cava edi Viggiano (Pz) offerti dalComitato CSI di Cava e dagliamici di Viggiano. Si ringra-zia particolarmente il Caseificio“Fiorbella” di Pontecagnanoche ha offerto i latticini di bufa-la. Squisiti!Una considerazione va fatta:questo tipo di manifestazionea livello nazionale contribui-sce a far conoscere tantecittà. Grazie anche al CSI,Cava de’ Tirreni è molto cono-sciuta. Si potrebbe fare di più:per esempio gli Enti preposti(Comune , Az i enda d iSoggiorno ecc.) dovrebberofornire a questi gruppi, chevanno in giro per l’Italia ed oltre,materiale pubblicitario riguar-dante il nostro territorio, dadistribuire al momento. Sonotante le richieste fatte dai par-tecipanti alla Festa. Agli indu-striali, artigiani e commer-cianti di Cava de’ Tirreni uninvito ad accogliere favore-volmente eventuali richiestedi prodotti che saranno distri-buiti orgogliosamente neglistands, come ben fanno i lorocolleghi del resto d’Italia. Detto questo viene il momen-to della premiazione duemedaglie d’oro e una d’argen-to, rispettivamente alla sim-patica Roberta De Sio,Valentino Nigro e BarbellaVincenzo, portati in trionfo datutto il gruppo.

ROMANO VIRTUOSOMembro Cons. Pres. CSI Cava

Salernitana, doppia salvezzaPunti in campo e ricapitalizzazioneA Gregucci & c. il compito di conservare la serie B, al patron Aliberti di reperire

oltre cinque milioni di euro per rimettere a posto i conti della società granata

Gran Premio nazionale di sciil Csi Cava in evidenza nel Trentino

37ª giornata7 maggio 2005

SALERNITANA - ALBINOLEFFE

38ª giornata14 maggio 2005

AREZZO - SALERNITANA

39ª giornata21 maggio 2005

SALERNITANA - CATANIA

40ª giornata28 maggio 2005

VERONA - SALERNITANA

41ª giornata4 giugno 2005

SALERNITANA - ASCOLI

42ª giornata11 giugno 2005

CROTONE - SALERNITANA

Prossimi incontriSTADIO

Il CampionatoItaliano 2005 dimoto, è partitocon la trasfertapiù lunga, Cavade’ Tirreni, inCampania in pro-vincia di Salerno.

La gara otti-mamente orga-nizzata dal loca-le moto club, capi-tanato dall’infati-cab i le Onel ioSalsano, fortedell’esperienza maturata nel-le edizioni precedenti, ha pre-disposto ottime sezioni, mol-to centrate come grado di dif-ficoltà.

Si doveva verificare il gra-do d’affiatamento raggiuntodal campione in carica FabioLenzi, con la nuova moto alsuo debutto sulle difficoltànaturali.

Il bresciano non poteva desi-derare niente di meglio per luie per il team, portando la nuo-va Montesa 4rt ( Bosis TT) allavittoria in modo netto ed indi-scutibile, completando il per-corso di gara con all’attivo 46penalità, distaccando la piùdiretta concorrenza di ben 17punti.

Secondo un ritrovato Redelle Gandine (Montesa teamDario King), autore di unagara costante nei parziali, poiterzo Daniele Maurino (teamSpea Gasgas), il quale caden-do alla zona sei riportatva unaforte contusione alla tibia del-

la gamba destra, che ha con-dizionato il suo rendimento peruna t o rna ta e mezza .

Ottima prestazione del val-tel l inese Raffaele Bazzi(Montesa team Dario King) nel-la categoria Senior, che pre-cedeva sul podio Sassela(Beta Pro AL) e Alex Mondo(team Spea Gasgas) al suodebu t t o i n ca tego r i a .

Anche il primo posto Juniorè andato in valtellina, ad ope-ra di Raffaele Pizzini ( Montesateam Dario King)) che forte di30 punti si è messo alle spal-le Matteo Polo ( Montesa teamDario King) e Stefano Cellati(Beta team Cellati).

Master orfana del suo domi-natore Petrella, passato nuo-vamente tra i senior, ha vistola conquista del primato da par-te di Andrea Soulier (teamSpea Gasgas) dopo un’acce-sa lotta con Andrea Buschi(Scorpa team x4); terzo sulpodio il valtellinese Vizzini(Montesa).

LETTERA ALLA DIREZIONE

Campionato italianodi moto a Cava

Il presidente della SalernitanaAniello Aliberti (foto A. Genovese -Salerno)

Libro in edicola

Ottantacinqueanni di storiadella Cavese

Grazie al contributo di molticittadini e tifosi di Cava, è nelleedicole ed in libreria un nuovo librointeramente dedicato alla S.S.Cavese 1919. Il volume è un viaggio attraverso i campio-nati, le coppe, i giocatori, gli allenatori, i tifosi, ripercorren-do le tappe della storia degli Aquilotti. Il libro è dedicatoalla grande ed immancabile fede per i colori biancoblu.

Vincenzo PaliottoLA STORIA DELLA CAVESE - Dal 1919 in viaggio con gli Aquilotti 2005

Page 12: ANORAMA Tirreno

SPAZIO APERTOMaggio 2005 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport12

Cava e Nocera sono due città che, per nume-ro di abitanti e per importanza strategica, deri-vante dalla loro collocazione topografica nelterritorio - che spazia dall’Agro Nocerino-Sarnese alla “divina” Costiera Amalfitana ealle zone della Irpinia – possono considerar-si il cuore pulsante di tutta questa vasta zonache costituisce un centro nodale di traffici dienorme importanza nell’ambito della Provincia.

La città di Nocera risulta essere più aperta

verso il limitrofo interland napoletano, dal qua-le ricava indubbi vantaggi, ma subisce anchele degenerazioni e le storture che quella zona,pure ricca di umanità, cultura, bellezze natu-rali e antichità, purtroppo esprime.

La proiezione verso le zone dell’Irpinia, sesi esclude l’appesantimento del traffico vei-colare che attanaglia il cuore della città, nonsembra influire più di tanto sulla città “alfa-terna”.

E’ influenzata dai due modi di essere, napo-letano da un lato e irpino dall’altro; ma que-st’ultimo non sembra aver influenzato il carat-tere e il modo di vivere del nocerino, mentrel’altro ha comportato, purtroppo, un certo“degrado” nel modo di fare, di parlare, di agi-re specialmente di quelle classi sociali più umi-li, che costituiscono la maggioranza della popo-lazione, nei rapporti tra e con le persone: ciònonostante il nocerino può ben rivendicarericchezza culturale per il suo radicamento cul-turale e storico.

Cava, al contrario, per la sua collocazionetopografica, che non la caratterizzano comecrocevia verso località eccessivamente “effer-vescenti”, ha mantenuto quasi intatta, per quan-to possibile con la freneticità dell’attualesocietà, la sua caratteristica di internaziona-lità, di città di svago, di vacanza, di riposo,complici anche l’estensione e le caratteristi-che territoriali: le sue numerose frazioni, dislo-cate tra colline e montagne sempreverdi, cheportano la sua altitudine media quasi a sfio-rare quella della collina, la rendono una cittàsparpagliata in un’ampia conca verde il cuiaspetto la fa somigliare a quella Nazione che

viene spesso citata, allorquando si parla diCava come la “piccola Svizzera”, anche seoggi, purtroppo, quella tradizione di luogo disvago e di riposo è quasi totalmente andatapersa.

Per questa analisi comparativa desideria-mo partire da aspetti pratici di vita vissuta inqueste due città, iniziando dall’assetto viariointerno ed esterno che, purtroppo, le acco-muna in un destino infame sul quale nessu-no, purtroppo, finora è riuscito a incidere.

Ingolfata Cava dal traffico di transito traSalerno e Napoli, sia leggero che pesante,analogamente ingolfata Nocera, da traffico leg-gero e pesante, con l’aggravante che nel men-tre Cava, al momento, ha il casello autostra-dale piuttosto decentrato rispetto al centro abi-tato, a Nocera il casello “entra” nel centro del-la città, e la recente ampia ristrutturazione del-lo stesso non ha comportato concreti benefi-ci per la cittadinanza.

In pratica sia a Cava sia a Nocera il traffi-co interno ed esterno attanagliano le città conuna morsa che le stritola.

A Cava il lungo tratto di S. S. 18 che vadall’Epitaffio a Surdolo, attraversa ormai la cittàtagliandola in due, con tutti i problemi di inqui-namento, anche acustico, che il costante flus-so veicolare comporta, e del quale da oltrevent’anni si parla e si discute per trovare unasoluzione purtroppo ancora lontana. Le varieamministrazioni della città, da Abbro a Messina,non hanno saputo trovare una radicale solu-zione e si attende che un intervento globalesulla rete stradale della Provincia, tolga que-sta arroventata castagna dal fuoco.

A Nocera la situazione è ancora più dram-matica, laddove si consideri che tutta la città,a causa dell’anello viario che la circonda, èdivenuta una specie di imbuto sul quale gra-vano flussi di traffico auto dell’Irpinia (tramitela S. S. Nocerina che porta a Castel San Giorgioe a Mercato San Severino), di altri paesidell’Agro Sarnese – Nocerino (Sarno, SanMarzano, San Valentino, Scafati) e dell’iniziodell’interland napoletano (S. Antonio Abate,Castellammare, Pompei, San GennaroVesuviano, Nola); e, inoltre, della costiera amal-fitana tramite la periferia di Pagani e la stra-da provinciale che porta al Valico di Chiunzi.Ci viene da considerare che, tenuto conto del-le dimensioni, è più favorevole, da questo pun-to di vista, la situazione di Pagani, la qualeha avuto l’accortezza di dotarsi di una stradatangenziale che assorbe parte del traffico ver-so il Valico di Chiunzi e verso Angri, con laquale il centro della città è stato affrancato daltraffico di transito, già in larga parte assorbi-to dalla S. S. 18 (dalla rotonda di S. Chiaraverso Angri).

1 – continua nel prossimo numeroNINO MAIORINO

Diverse nell’urbanistica ma entrambe schiave del traffico

Cava e Nocera Inferiore, città a confrontoCostituiscono due punti nodali verso il napoletano, l’Irpinia e la “Divina Costiera”

Chi ha avuto, e continua ad avere, sia per nascita che perfrequentazione, conoscenza diretta delle due città più impor-tanti dopo il capoluogo della nostra estesa Provincia, vale adire Cava de’ Tirreni e Nocera Inferiore, non può fare a menodi riflettere continuamente sulle caratteristiche delle stesse,sugli aspetti sociali, economici e culturali che le accomuna-no o le contrappongono.

Nessun paragone irriverente, nessun anacronistico cam-panilismo, nessun privilegiare l’una o l’altra, ma solo una ana-

lisi, per quanto possibile oggettiva e razionale, delle caratte-ristiche delle stesse, derivante dall’amore che portiamo perl’una e per l’altra.

L’una per averci dato i natali, per aver ospitato l’infanzia, lagiovinezza, l’inizio della maturità, l’altra per averci accolti,nell’immediato dopo-terremoto del novembre 1980, e inseri-ti e assorbiti nel suo tessuto sociale, senza chiusure o “distin-guo”.

Già in passato abbiamo fatto qualche confronto tra questa

due grandi realtà della nostra Provincia, grandi non solo perle loro dimensioni territoriali e per il numero degli abitanti, maanche per la vivacità degli abitanti, delle realtà culturali, poli-tiche, commerciali, industriali, artigianali, nonché dei loro mer-cati: vale a dire tutti gli elementi che le caratterizzano, per leloro analogie o contrapposizioni queste due realtà urbane.Vogliamo ora riprendere il confronto - che svilupperemo inquesto e nei prossimi numeri del giornale - su alcuni aspettidelle due realtà.