Anno IV - n. 09 - Settembre 2012
Olimpiadi Olimpiadi didi LondraLondra
20122012
L’angolo del Campione:L’angolo del Campione:L’angolo del Campione: Raffaella BruttoRaffaella BruttoRaffaella Brutto
Notiziario della Confsport Italia Anno IV - N. 09 – Settembre 2012
3 Editoriale
Campioni… di tenacia! di Orsola Alice Trevisan
5 L’angolo del campione
Raffaella Brutto di Arianna Landi
9 Olimpiadi di Londra 2012
L’Italia chiude con 28 medaglie Ufficio Stampa CONI Londra 2012, tutte le medaglie azzurre Il medagliere delle prime 20 nazioni La ginnastica azzurra c’e! di Luciano Montanari
15 Normative
Circolare del CONI sulla procedura per l’ingresso in Italia di sportivi extra-comunitari
19 La Formazione E=SC²
Il taping neuromuscolare di Antonello Siclè
20 Normativa Confsport Italia
Quote di affiliazione e tesseramento Anno 2012/2013
21 Attività sportiva
Quest’anno, ci sarà da competere! di Orsola Alice Trevisan
23 Normativa CONI
Iscrizione al “Registro Nazionale delle Associa- zioni e Società Sportive Dilettantistiche” del CO NI
Presidente Paolo Borroni
Segreteria di redazione
Orsola Alice Trevisan
Hanno collaborato Arianna Landi
Luciano Montanari Antonello Siclè
Orsola Alice Trevisan Ufficio Stampa CONI
Fotografie
Archivio Confsport Italia
La collaborazione a questo notiziario è da considerarsi del tutto
gratuita e non retribuita
Confsport Italia Sede Nazionale
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2 SOMMARIOSOMMARIOSOMMARIO
3 L’EDITORIALEL’EDITORIALEL’EDITORIALE
La copertina di Idea Sport di settembre è dedica-
ta a Valentina Vezzali, la portabandiera
dell’Italia ai Giochi Olimpici di Londra 2012, a
capo della delegazione del nostro Paese.
La seconda schermitrice - la prima fu Giovanna
Trillini - ad essere insignita dell’onore di portare
la nostra bandiera durante la cerimonia di aper-
tura dei Giochi Olimpi-
ci, è anche l’atleta az-
zurra più medagliata di
tutti i tempi. Sono sei,
infatti, gli ori che
l’atleta marchigiana,
nata a Jesi 38 anni fa,
ha conquistato, finora,
alle Olimpiadi: nel fio-
retto individuale a
Sydney nel 2000, ad
Atene nel 2004 e a Pe-
chino nel 2008, nel fio-
retto a squadre ad At-
lanta nel 1996, a
Sydney nel 2000 e a
Londra quest’anno.
Valentina non esclude
di riprovarci in occasio-
ne dei prossimi Giochi,
a Rio nel 2016, quando
avrà 42 anni suonati.
Giorgio Scarso, Presi-
dente della Federazione
Italiana Scherma,
all’inizio dei Giochi l’ha
definita «un monumento dello sport italiano». È
impossibile non ammirare la tenacia con cui ha
combattuto per strappare il bronzo nel fioretto
individuale a Londra, vittima, forse, della
“maledizione del portabandiera”: tenendo duro
fino alla fine, è riuscita a conquistare il terzo
gradino del podio al termine di una rimonta, che
rimarrà nella storia, contro la sud-coreana Nam.
Nonostante non sia riuscita a realizzare
l’impresa della quarta medaglia d’oro consecuti-
va, ha passato il suo testimone alla gioventù ita-
liana del fioretto, regalando all'Italia un triplete olimpico da ricordare per sempre: infatti il podio
tutto italiano è un altro traguardo indimentica-
bile di questi Giochi O-
limpici, conquistato da
Elisa Di Franzisca (oro),
Arianna Errigo (argento)
e Valentina Vezzali
(tutte e tre nella foto).
La carriera di Valentina
è impressionante: ha
vinto due ori ai Giochi
del Mediterraneo, di-
ciassette medaglie agli
Europei (11 ori, 4 argen-
ti, 2 bronzi), 21 meda-
glie ai Mondiali (13 ori,
5 argenti e 3 bronzi) e
nove medaglie olimpiche
(sei ori, un argento e 2
bronzi). È l'unica scher-
mitrice ad aver vinto tre
medaglie d'oro consecu-
tive alle Olimpiadi. Nel
periodo tra Atlanta '96 e
Atene '04 ha vinto 67
gare, altro record tra gli
atleti italiani.
E’ ancora vivo in noi il
ricordo di Valentina quando abbiamo avuto la
fortuna di incontrarla personalmente, lo scorso
anno, a Norcia durante alcune delle nostre gare
Nazionali di Ginnastica Ritmica. In quel momen-
to era in ritiro con i suoi compagni della F.I.S
(Federazione Italiana Scherma).
La Confsport Italia, non si è fatta sfuggire
Segue a pag. 4
Campioni… di tenacia! Campioni… di tenacia! di Orsola Alice Trevisan
4 L’EDITORIALEL’EDITORIALEL’EDITORIALE
l’occasione ed ha fatto in modo di intervistare la
campionessa. Nell’intervista, pubblicata su Idea
Sport di Luglio 2011, Valentina ci raccontò dei
suoi primi passi nella scherma, della sua carrie-
ra e di tanto altro ancora. Vi invitiamo a leggere
l’articolo che potrete trovare sul nostro sito
www.confsportitalia.it.
Lo sport azzurro ha messo in campo anche
un’altra straordinaria atleta: Josefa Idem.
L’atleta azzurra a Londra, a 47 anni, ha sfiorato
il podio nella finale del kayak individuale 500
metri femminili, arrivando quinta. Josefa ha
partecipato a otto Olimpiadi (anche se le prime
due con l’allora Germania Ovest). Dopo la finale
olimpica ha annunciato il ritiro, dichiarando:
«Spero di aver ispirato i giovani, ma spero so-
prattutto di essere stata fonte di ispirazione per
la mia generazione: non è mai troppo tardi per
sognare, non è mai troppo tardi per mettersi in
moto».
Al termine delle Olimpiadi di Londra 2012 ci è
venuto spontaneo porci un quesito: ma il nostro
paese è un popolo in armi, è un popolo di com-
battenti?. La domanda ci è venuta spontanea
quando ad una attenta lettura delle nostre me-
daglie abbiamo potuto notare che gli sport in cui
l’Italia ha primeggiato erano caratterizzati da u-
na particolare “combattività”. Su 28 medaglie,
ben 19 sono quelle conquistate in sport di armi
o di combattimento. Tra tiro con l’arco, scherma,
tiro a volo, tiro a segno, taekwondo, pugilato e
judo, abbiamo affermato il nostro spirito di
“lottatori”.
È comunque da sottolineare come l’Italia si sia
in generale contraddistinta in sport che vengono
considerati “minori”, alme-
no durante i tre anni e 10
mes i che separano
un’Olimpiade dall’altra. Ora
che i Giochi sono finiti que-
ste discipline tanto affasci-
nanti saranno per lo più
praticate lontano dai riflet-
tori, con tanta «tenacia, for-
za di volontà e disciplina»,
come dice la Vezzali: gli at-
leti saranno costretti a sa-
crifici e a rinunce persona-
li, talvolta anche economici,
per raggiungere il difficile
obiettivo di partecipare alle prossime Olimpiadi.
A parte la pallavolo e la pallanuoto che ha pre-
sentato squadre sia maschile che femminili, il
nostro Paese è mancato negli sport di squadra,
ovvero quelli considerati sport ricchi dove gli at-
leti riescono a strappare contratti di tutto rispet-
to. Il calcio e il basket, tanto per citare quelli più
conosciuti, non si sono neanche qualificati.
Il 29 agosto si sono aperte a Londra anche le Pa-
ralimpiadi 2012, che continueranno fino al 9
settembre. La
Confsport Italia
vuole mandare
un grande “in
bocca al lupo” a
tutti gli atleti
p a r a l i m p i c i ,
sperando che
riportino a casa
tante medaglie
olimpiche.
5 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE
Raffaella Brutto è la Campionessa di questo nu-mero di Idea Sport. Sembrerà strano che, nel bel mezzo dell’estate, abbiamo deciso di parlarvi di uno sport che non c’entra niente con il mare e la sabbia, ma che viene praticato nel periodo inver-nale: ma, dal momento che sono appena termi-nate le Olimpiadi di Londra, abbiamo deciso di dare uno sguardo alle prossime Olimpiadi Inver-nali, che si svolgeranno a Suchi, in Russia, tra due anni. Abbiamo così incontrato la giovanissi-ma Campionessa di snowboard cross che, fin da quando era molto piccola, seguendo le Olimpiadi in tv con la mamma, si era posta come obiettivo da raggiungere il potervi partecipare. Non sareb-be la sua prima partecipazione, in quanto a Vancouver lei c’era, oltretutto come unica pre-senza femminile in rappresentanza di questo sport. Ma come Raffaella stessa ci dirà in questa intervista, la Russia per lei avrà tutt’altro sapo-re. Lo snowboard, infatti, non è uno sport sem-plice da praticare perché si convive con la co-stante paura di potersi fare male: questo Raffa-ella lo sa bene, in quanto nel suo percorso spor-tivo non è stata esente da cadute che l’hanno anche costretta, l’anno scorso, ad un fermo ob-bligato. Ma per Raffaella lo snowboard è la nor-malità, è quello per cui si allena da quando ave-va sei anni, per raggiungere,quel traguardo tan-to ambito, le Olimpiadi.
Come e perché hai iniziato a praticare questo sport?
Sono sempre andata in montagna e ho imparato a sciare da molto piccola, avevo due anni, lo fa-
cevo a livello turi-stico. Ricordo che quando passava-no gli snowboar-disti, mia madre mi diceva di stare attenta che erano pericolosi (ride). Io al contrario pensavo che sa-rebbe stato bello provare, così un
giorno mi decisi. Da subito andai bene, mi diver-tivo molto soprattutto perché essendo la più pic-cola del gruppo, (avevo sei o sette anni, mentre gli altri non scendevano sotto i diciotto), venivo coccolata da tutti. Quando nacque, allo sci club della Thuile, la sezione snowboard, entrai a far-ne parte. All’inizio eravamo sono in due, io e Fe-derico Raimo, che ha poi fatto le Olimpiadi con me a Vancouver. L’anno dopo arrivarono anche altri ragazzi tra cui mio fratello e Giorgio Cianca-leoni: eravamo pochi ma buoni. Il mio allenatore all’epoca era Baudin, che nel 2005 decise di smettere di allenare per dedicarsi ad altri incari-chi, ma a cui sono tuttora ancora molto legata. Così mi trasferii allo sci club di Courmayeur e poi nell’Esercito.
Segue a pag. 6
6 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE
Come mai sei passata dal pattinaggio a rotel-
le allo snowboard cross?
Nella mia vita, ho fatto solo tre sport: pattinaggio
artistico, tennis e snowboard. Il pattinaggio arti-
stico mi è piaciuto tantissimo. Ho pattinato fino
al 2004, quando mi sono rotta il primo ginocchio
facendo snowboard, che praticavo contempora-
neamente. Sono stata anche in Nazionale per
quattro anni, prima in coppia con Matteo Fra-
schini, e poi da sola ho vinto la Coppa Europa.
Da lì ho iniziato a smettere, ma è stata una cosa
molto naturale: quando confliggevano gare di
pattinaggio e di snowboard lo stesso periodo,
sceglievo sempre quest’ultimo, senza neanche
pensarci. Cosa ti ha dato lo snowboard in più del patti-
naggio?
Il fatto che fosse una disciplina Olimpica. Da
sempre con mia madre guardavo tutte le Olim-
piadi che trasmettevano in televisione e ne sono
sempre stata una vera appassionata. Inoltre, il
pattinaggio è uno sport che costringe un po’ di
più rispetto allo snowboard che al contrario ti
lascia più libero, è variegato anche negli allena-
menti. Le gare sono molte di più, ogni settimana
sei via: trovo in tutto questo un maggiore stimo-
lo. Quante volte ti alleni al giorno e quanto sono
faticosi gli
allena-
menti?
È molto
faticoso e
dispendio-
so di ener-
gia. Inizia-
mo a set-
tembre con
le prime
nevi. In
quel perio-
do andia-
mo al pas-
so dello Stelvio, che è un ghiacciaio: credo siano
più di tremila metri d’altezza. Dormiamo lì e fac-
ciamo due allenamenti al giorno; quando tornia-
mo a casa siamo esausti. Poi inizia il periodo
delle gare che è impegnativo anche solo per i nu-
merosi spostamenti in aereo che siamo costretti
a fare. Durante l’estate facciamo tanto lavoro in
palestra, ovvero la preparazione atletica. Per
quanto mi riguarda, trovo quest’ultima parte la
meno faticosa perché mi piace molto allenarmi. Il tuo è uno sport dove, per praticarlo, serve
una buona dose di coraggio: questo vuol dire
che non hai mai paura?
Assolutamente no. Ogni qual volta andiamo a
vedere una nuova pista ho paura. Si può avere
paura di un salto, di una struttura piuttosto che
di un’altra. Diciamo che ogni volta è un terno al
lotto, però bisogna essere consapevoli di quello
che si fa: io lo faccio da una vita. Le piste non
sono pericolose, chi le costruisce sa bene come
farle, possono mettere un po’ di timore certo, ma
in fin dei conti sappiamo bene che il tutto viene
fatto in sicurezza. La paura, se c’è, poi passa.
L’anno scorso, dopo che ai mondiali del 2011 mi
ero rotta il ginocchio, in una giornata di prova
di una gara, sono entrata nel panico perché ve-
devo queste strutture grandissime. Oltretutto
nevicava, e quando nevica si va molto più piano:
Segue a pag. 7
7 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE
c’era quindi la
possibilità di
non passarle.
Avevo recupera-
to da poco
l’infortunio e la
paura era quel-
la di farmi nuo-
vamente male.
Quando la sera
ho guardato i
video, mi sono
resa conto che
non c’era moti-
vo per avere pa-
ura. Il giorno
dopo ho chiuso
la gara con un dodicesimo tempo: ottimo risulta-
to, considerando che non avevo praticamente
provato. Quindi il fattore paura incide sulle tue pre-
stazioni?
E’ chiaro che meno paura hai e meglio è. Questo
vale soprattutto per le donne. Le piste sono co-
struite per gli uomini, quindi noi ci ritroviamo
delle strutture dove facciamo più fatica a passa-
re e c’è sempre qualcuna che non ce la fa. Io so-
litamente non ci penso perché faccio questo da
una vita e sono allenata per farlo, ma siamo es-
seri umani. Fino all’anno scorso eri l’unica azzurra, ora ci
sono altre due ragazze con te, ti fa piacere?
Da una parte mi fa piacere, così negli allena-
menti non sono costretta a scontrarmi solo con
gli uomini. D’altra parte sono sempre stata abi-
tuata a stare in camera da sola, con i miei tempi
ed i miei ritmi, mi piace alzarmi presto la matti-
na della gara, mi piace stare su Skype con il mio
fidanzato la sera: cose che non posso più fare
per rispetto della compagna di camera. Diciamo
che stiamo cercando di imparare a convivere. Quante rinunce devi fare per essere una cam-
pionessa di snowboard?
Non mi sembra
di rinunciare a
niente, questa è
la mia vita, me
la sono costrui-
ta così e mi va
bene. Il fidanza-
to l’ho cono-
sciuto
nell’ambiente,
anche lui fa ga-
re di
snowboard, a
volte mi viene a
vedere, ne capi-
sce, gli piace,
conosce i miei
compagni di squadra, è molto amico con il mio
allenatore, quindi problemi di ambienti diversi
non ce ne sono. Poi lui fa lo osteopata, quindi
ogni tanto mi sistema anche (ride). Mi piace la
vita che faccio. C’è una pista che preferisci?
Ce ne sono due. Una è la pista de La Molina, do-
ve mi sono rotta il ginocchio. Sembra assurdo.
L’altra è Valmalenco, in Italia. Diciamo che sono
due piste abbastanza piatte, non sono molto ri-
pide. Per me che, essendo abbastanza pesante,
riesco a fare velocità anche nei punti piatti sono
perfette, perché sono avvantaggiata rispetto ad
atlete più leggere di me. Quella che ami meno?
Non mi era piaciuta particolarmente Stoneham,
dove il prossimo anno ci saranno i Mondiali, ma
la cambieranno di nuovo perché non è mai ve-
nuta bene. Ti farò sapere. L’avversaria che temi di più?
Le avversarie che temo di più sono quelle più
forti. E le più forti sono le canadesi e
l’americana, Lindsey Jacobellis, che però si è
fatta male ad un ginocchio, quindi bisognerà ve-
dere come andrà l’anno prossimo, visto che non
ha più gareggiato. Più che temerle, però, diciamo
Segue a pag. 8
8 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE
che mi diverte gareggiare con loro. Se riesco a
batterle buon per me. Dopo la brutta caduta a Blue Mountain sei
stata obbligata ad un mese di fermo, quali e-
rano i tuoi pensieri in quel momento?
Lo stop non era programmato, dopo il trauma
cranico ero convinta di tornare in pista dopo u-
na settimana, come sempre. Però anche andan-
do a sciare per i fatti miei mi sono resa conto
che avevo dei giramenti di testa e questo mi ha
un po’ preoccupato; così ho deciso di prendermi
un periodo di riposo. Sono tornata alle gare che
ero in forma e non ho mai pensato lontanamente
di smettere. Le Olimpiadi di Vancouver come le hai vissu-
te?
Le Olimpiadi sono sempre state il mio sogno. Già
dall’anno prima sapevo che avrei partecipato,
perché avevo avuto ottimi risultati; quella stagio-
ne non me la sono vissuta bene perché avevo
troppa paura di farmi male e non poter poi an-
dare a Vancouver. Lì l’esperienza è stata bellissi-
ma, anche se penso che le prossime saranno an-
cora meglio perché con la squadra ora siamo co-
etanei mentre a Vancouver ero la più piccola e
quindi l’ho un po’ vissuta in solitudine. Quindi già ci pensi al 2014, in Russia a So-
chi?
Diciamo che conclusa una Olimpiade si pensa
subito all’altra. Prima ci sono i Mondiali
dell’anno prossimo come obiettivo da raggiunge-
re, ma ovviamente tutto
viene fatto in vista di que-
ste nuove Olimpiadi. Se non fossi stata una
campionessa di
snowboard cross, in qua-
le altro sport lo saresti
stata?
Da piccola mi piacevano i
tuffi, ma non credo di es-
sere molto portata. Poi
amo molto la scherma,
anche se non l’ho mai praticata. Un atleta, non della tua disciplina, che ap-
prezzi particolarmente?
Igor Cassina alle Olimpiadi di Atene mi aveva
molto emozionato e Armin Zoggeler, slittinista
Italiano. Ha vinto dieci Coppe del Mondo, poi ha
ottenuto la medaglia di bronzo, argento, due ori
e di nuovo bronzo alle Olimpiadi. Cinque meda-
glie in cinque Olimpiadi. E ce n’è uno, nello snowboard, al quale ti i-
spiri?
Maelle Ricker, l’attuale campionessa Olimpica:
ha vinto l’oro a Vancouver, è la mia preferita. Il tuo è uno sport che consiglieresti ad un
giovane?
A livello turistico assolutamente sì, a livello ago-
nistico bisogna fare i conti con gli infortuni.
Quindi, a chi decidesse di avvicinarsi in maniera
più seria a questo sport, consiglio di non fare
l’autodidatta.
9 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012
Ventotto medaglie e ottavo posto nel medagliere:
l'Italia migliora Pechino e saluta Londra 2012
con un bilancio in positivo. Quindici discipline a
medaglia contro le tredici del 2008, l'età media
dei medagliati che scende da 29,84 a 28,66, 31
esordienti sul podio (contro i 14 di Pechino),
senza dimenticare gli oltre 20 tra quarti e quinti
posti. I numeri della XXX edizione dei Giochi O-
limpici Estivi sorridono agli azzurri.
E il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha
aperto la tradizionale conferenza stampa di
chiusura dei Giochi di Londra con un eloquente
riferimento. «Siamo nel G8 dello sport mondia-
le. Prima di arrivare a Londra, io che di pronosti-
ci non ne faccio mai avevo azzardato pronosti-
cando 25 medaglie. Oggi ne contiamo 28 e dun-
que l’obiettivo è stato raggiunto e superato. È
una grandissima soddisfazione che rende onore
allo sport italiano e che colloca l’Italia nel ristret-
to novero delle nazioni che nello sport guidano il
mondo. Un bilancio positivo non solo dal punto
di vista numerico perché vedere le nostre squa-
dre oggi battersi per l’oro ci ha fatto capire che
siamo sulla strada giusta in vista dei futuri tra-
guardi che culmineranno a Rio de Janeiro nel
2016. Questa di Londra è stata una Olimpiade
che ci ha regalato grandi emozioni e che ha raf-
forzato in noi la convinzione che il Team Italia si
è rivelata una vera e propria corazzata che ha
saputo imporsi agli occhi del mondo. Debbo rin-
graziare per questa grande gioco di squadra, il
capo delegazione Raffaele Pagnozzi e Rossan
Ciuffetti responsabile della Preparazione Olimpi-
ca. Tra non molto dovrò lasciare la presidenza
del CONI per tornare, se sarò eletto, alla presi-
denza del basket, ma ho la convinzione che tutto
quello di buono che si è fatto sinora sarà portato
avanti nel migliore dei modi».
Il Presidente ha poi ringraziato i tecnici e le
squadre che hanno regalato emozioni nella pal-
lavolo, nella ritmica e nella pallanuoto. «Non so-
no state medaglie d’oro ma non importa, stare
lassù tra i primi tre del mondo è comunque una
vittoria. Certo se l’Italia godesse degli investi-
menti che nello sport fanno Francia, Germania o
Inghilterra, potrebbe salire ancora nel medaglie-
re olimpico. Unico neo di questa Olimpiade az-
zurra il caso di Schwazer , un bruttissimo episo-
dio che non dimenticherò mai. Su questa vicen-
da si è detto e scritto già tanto. Io penso che si
debba scindere l’aspetto sportivo da quello uma-
no. Schwazer paga caro e pagherà il suo errore
ma sotto il profilo umano posso dire solo che ho
una gran pena per lui».
L'Italia chiude con 28 medaglie. L'Italia chiude con 28 medaglie. Petrucci: "Nel G8 dello sport".
Pagnozzi: "Vinta la battaglia d'Inghilterra".Pagnozzi: "Vinta la battaglia d'Inghilterra".
E Napolitano si complimentaE Napolitano si complimenta
da Ufficio stampa CONI
Segue a pag. 10
10 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012
Il Presidente ha poi passato la parola al Capo
della Missione Italiana, Raffaele Pagnozzi a cui
ha lasciato il compito di fare una attenta
disamina sui numeri italiani in questi Giochi
delle XXX Olimpiade. Pagnozzi aveva paragonato
in apertura la nostra avventura nella terra di
Albione come la battaglia di Inghilterra. «La
battaglia è stata vinta. L’Italia si è migliorata
rispetto a Pechino ed è rimasta nelle prime 8
nazioni del medagliere. Ma non solo perché ha
portato a medaglia ben 31 esordienti contro i 14
di Pechino dimostrando che in seno al Coni e
alle Federazioni si sta procedendo in un opera di
rinnovamento. Anche l’età media degli atleti è in
diminuzione specie tra le donne ce sono scese di
due anni in termini di età media rispetto a
Pechino».
Il Capo Missione ha poi guardato al futuro. «Nel
mese di settembre è previsto un primo summit a
Roma per gettare le basi in vista di Rjo 2016. Un
congresso che riunirà tecnici federali, staff
medici e esperti scientifici del settore». Entrando
nello specifico del medagliere Pagnozzi ha posto
in evidenza il trend positivo dell’Italia rispetto
agli altri paesi europei. La Francia ha aumentato
gli ori ma ha perduto nel totale delle medaglie, la
Germania è rimasta stazionaria, in calo la
Russia come ori, ma davanti a tutti l’Inghilterra
ma era prevedibile in
q u a n t o p a e s e
organizzatore ma
che già a Pechino
aveva fatto vedere il
suo valore. L’Italia
ha dunque superato
la prova di inglese
collocandosi davanti
ad un colosso come
l’Australia ma anche
davanti a nazioni
sorprendenti come
l’Ungheria tornata a
livelli antichi o come
un Iran in grado di portare a casa 13 medaglie
di cui 4 del metallo pregiato.
In chiusura della conferenza l’intervento del Vice
Capo Missione e Responsabile della
Preparazione Olimpica, Rossana Ciuffetti, che
ha posto l’accento sullo spirito di squadra che
ha animato questa edizione improntato ad una
grande coesione tra addetti ai lavori, dirigenti e
atleti. «La settimana scorsa abbiamo incontrato
il Comitato Organizzatore di Rio 2016, stiamo
già lavorando sulla prossima edizione». Prima di
far calare il sipario su questa edizione, il
Presidente Petrucci si è detto orgoglioso di aver
ricevuto una affettuosa telefonata dal Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha
fatto i complimenti per tutto ciò che l’Italia ha
saputo fare in questa Olimpiade.
11 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012
La nostra spedizione chiude l'Olimpiade con 8
ori, 9 argenti e 11 bronzi. Ecco, una per una, le
imprese dei nostri ragazzi
Un bottino soddisfacente, dopotutto. L'Italia
chiude l'Olimpiade di Londra con 28 medaglie:
8 ori, 9 argenti e 11 bronzi. Un bilancio di poco
superiore alle previsioni del CONI che fa piazza-
re la spedizione azzurra all'ottavo posto del me-
dagliere generale. Ecco, una per una, tutte le
medaglie azzurre ORO
Tiro con l'arco - (Squadre /U);
Scherma - Fioretto individuale (Elisa di Franci-
sca);
Canoa - K1 Slalom (Daniele Molmenti);
Scherma - Fioretto a squadre donne (Vezzali,
E r r i g o , D i F r anc i s ca , Sa l v a t o r i ) ;
Tiro a volo - Fossa olimpica (Jessica Rossi);
Scherma - Fioretto a squadre U (Aspromonte,
Avola, Baldini, Cassarà);
Tiro a segno - Carabina 3 posizioni (Niccolò
Campriani);
Taekwondo - Categoria +80 kg. (Carlo Molfetta);
ARGENTO
Tiro a segno - Pistola 10 metri a. c. (Luca Te-
sconi);
Scherma - Fioretto individuale (Arianna Errigo);
Scherma - Sciabola individuale (Diego Occhiuz-
zi);
Tiro a segno - Carabina 10 metri (Niccolò Cam-
priani);
Canottaggio - Due di coppia U (Battisti, Sarto-
ri);
Tiro a volo - Fossa Olimpica U (Massimo Fab-
brizi);
Pugilato - Categoria 91 kg (Clemente Russo);
Pugilato - Categoria +91 kg (Roberto Cammarel-
le); Pallanuoto maschile
BRONZO
Scherma - Fioretto individuale F (Valentina Vez-
zali);
Judo - Categoria 52 kg (Rosalba Forciniti);
Scherma - Sciabola a squadre (Montano, Oc-
chiuzzi, Samele, Tarantino);
Ginnastica - Anelli (Matteo Morandi);
Nuoto di fondo - 10 km (Martina Grimaldi;
Atletica - Salto triplo (Fabrizio Donato);
Pugilato - Categoria 64 kg (Vincenzo Mangiaca-
pre);
Taekwondo - Categoria - 80 kg (Mauro Sar-
miento);
Pallavolo maschile;
Ginnastica - Ritmica a squadre F;
Ciclismo - Mountain Bike (Marco Aurelio Fonta-
na);
Londra 2012,
12 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012
Class. Nazione O A. B Tot
1 United States of America 46 29 29 104
2 People's Republic of China 38 27 23 88
3 Great Britain 29 17 19 65
4 Russian Federation 24 26 32 82
5 Republic of Korea 13 8 7 28
6 Germany 11 19 14 44
7 France 11 11 12 34
8 Italy 8 9 11 28
9 Hungary 8 4 5 17
10 Australia 7 16 12 35
11 Japan 7 14 17 38
12 Kazakhstan 7 1 5 13
13 Netherlands 6 6 8 20
14 Ukraine 6 5 9 20
15 New Zealand 6 2 5 13
16 Cuba 5 3 6 14
17 Islamic Republic of Iran 4 5 3 12
18 Jamaica 4 4 4 12
19 Czech Republic 4 3 3 10
20 Democratic People's Republic of Korea 4 0 2 6
Il medagliere Il medagliere delledelle primeprime 2020
NazioniNazioni
13 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012
Neanche la caduta fuori pedana di un nastro nel
corso della finale a squadre è riuscita ad evitare
polemiche e recriminazioni in casa Italia. Per-
ché,al di là del grave errore che ha spianato la
strada verso la vittoria alla rivale degli ultimi an-
ni, la Russia, sempre battuta ai Mondiali, già
dopo la prima prova, quella con le cinque palle,
si era provato a tagliare le gambe alle azzurre.
La differenza di giudizio tra le due squadre era
apparsa infatti eccessiva e non giustificata, na-
turalmente a favore delle russe. Un modo per
allontanare l’Italia dalla Russia per l’oro e allo
stesso tempo avvicinare la Bielorussia all’Italia
per l’argento, in attesa, magari, di un imprevisto
che consentisse il sorpasso. Purtroppo così è
stato e le azzurre alla fine, ricordando quanto
successo quattro anni fa a Pechino (quarte!), de-
vono ritenersi più che soddisfatte del bronzo.
Eventi che segnano una carriera, che continua-
no a ripetersi in questo meraviglioso sport (come
in altri in cui conta il giudizio soggettivo) in cui
chi merita non sempre riesce ad ottenere il giu-
sto e dove la scala dei valori non è stabilita dalle
prestazioni in peda-
na. Fa tristezza pen-
sare solo al concetto,
immaginiamo lo sta-
to d’animo di chi in
prima persona si
sente defraudato!
Quello della gara a
squadre di ritmica
non è stato il solo
“caso” legato alla
giuria dell’Olimpiade
londinese. Per resta-
re alla ginnastica
basti pensare quan-
to successo nella finale a squadre maschile con
il ricorso accettato al Giappone, dopo l’erroraccio
nell’uscita al cavallo con maniglie del numero
uno, Uchimura. Giappone secondo e addio ar-
gento per la Gran Bretagna e bronzo per
l’Ucraina!
Rimpianti anche per Vanessa Ferrari e Alberto
Busnari, quarti rispettivamente al corpo libero e
al cavallo con maniglie. La prima, vittima di un
regolamento che, a pari merito, premia
l’esecuzione invece della composizione, il secon-
do perché ha avuto finalmente la possibilità di
coronare la sua lunga carriera con una presti-
giosa medaglia, come avvenuto per Matteo Mo-
randi agli anelli.
Per le ragazze la soddisfazione di disputare la
finale ad otto, con settimo posto finale, ancora
lontano dalle posizioni e dai livelli di vertice. Si-
curamente ci si attendeva di più a livello indivi-
duale da Carlotta Ferlito, dopo l’argento europeo
alla trave. Nei concorsi generali ancora Eugenia
Kanaeva nella ritmica e ancora un’americana in
quello di artistica con Gabrielle Douglas, detta
La ginnastica azzurra c’è!La ginnastica azzurra c’è!La ginnastica azzurra c’è! di Luciano Montanari
Segue a pag. 14
14 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012
lo “scoiattolo volante”
per i suoi dentoni.
La sedicenne coloured
della Virginia ha pre-
valso sulla russa Vi-
ktoria Komova, una
delle favorite della vigi-
lia, che ci teneva tanto
a vincere e forse la sua
era più di una sempli-
ce speranza. Il suo vi-
so imbronciato per tut-
ta la finale, senza mai
un sorriso, ha fatto da
contrasto con la felici-
tà dell’ultimo prodotto
della ginnastica statu-
nitense, al terzo titolo
olimpico assoluto consecutivo dopo quelli di
Carly Patterson ad Atene 2004 e di Nastia Liu-
kin (davanti a Shawn Johnson) nel 2008 a Pe-
chino. Senza dimenticare i successi a livello iri-
dato, come l’ultimo lo scorso anno a Tokyo di
Jordyn Wieber, che a Londra non ha avuto la
possibilità di tentare la doppietta in quanto e-
sclusa dalla finale per la regola assurda che non
prevede tre atlete della stessa nazione nella gara
che assegna le medaglie, a differenza di altri
sport dove contano i migliori tempi, come
l’atletica e il nuoto.
Sarebbe il caso che anche la ginnastica si ade-
guasse per questioni di meriti e di spettacolo.
Sicuramente la Wieber avrebbe contribuito di
più, per restare ai Giochi di Londra, della britan-
nica Whealan, della francese Malaussena o della
guatemalteca Gomez Porras, rispettivamente ul-
tima, penultima e terzultima, che potranno dire
di essere state finaliste olimpiche, a differenza
della Wieber.
DANZARCHETIPO
di Damiano Mongelli
Via Palermo n. 26‐4
00048 ‐ Nettuno (Rm)
Damiano Mongelli +39 327.00.19.571
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15 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE
A seguito delle modificazioni intervenute
nell’arco del tempo, con la presente circolare si
intende offrire un quadro riepilogativo delle di-
sposizioni normative vigenti e fornire indicazioni
di carattere pratico in merito a dubbi interpreta-
tivi e a numerosi quesiti posti sull’applicazione
delle circolari del CONI n.2024/2006 e
n.252/2007, consultabili sul sito CONI.
VISTI D’INGRESSO PER LAVORO
SUBORDINATO/SPORT O ATTIVITA’
SPORTIVA DILETTANTISTICA
(durata superiore a 90 giorni)
Quote d’ingresso
Il limite massimo degli ingressi degli sportivi e-
xtracomunitari impegnati nell’attività agonistica
di alto livello, è annualmente fissato con Decreto
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su
proposta del CONI.
Non tutte le richieste di visto potranno essere
accolte dalle FSN, dato il limitato numero di
quote assegnate a ciascuna.
Entro questo limite, s’intendono inclusi sia gli
atleti che effettuano il primo ingresso in Italia,
sia gli atleti già presenti sul territorio nazionale
con un regolare permesso di soggiorno per moti-
vi sportivi o di lavoro o familiari (fatte salve le
norme che regolano i vivai giovanili).
Anche gli atleti tesserati da una FSN per una
stagione sportiva, se riconfermati nella successi-
va, dovranno corrispondere a una nuova quota.
Il visto ritirato dallo sportivo straniero è conside-
rato come quota utilizzata la quale non potrà più
essere recuperata salvo nei casi in cui:
1) l’atleta straniero non intenda più sottoscrivere
il contratto o non intenda giungere sul territorio
italiano per espletare l’attività sportiva a favore
della Società richiedente;
2) l’atleta straniero giunto sul territorio risulti
non idoneo agli accertamenti medico-sanitari
alla pratica sportiva e non abbia mai disputato
una gara.
LAVORO SUBORDINATO/SPORT
a) la Società Sportiva che intende avvalersi della
prestazione di sportivi extracomunitari dovrà
formulare una proposta di contratto di soggior-
no, compilando l’apposito modello (Mod. SP), e
una richiesta di dichiarazione nominativa
d’assenso per lavoro subordinato/sport alla Fe-
derazione Sportiva Nazionale cui è affiliata, dan-
done comunicazione anche alla Questura com-
petente che provvederà ad inviare il relativo Nul-
la Osta direttamente al CONI;
b) la Federazione Sportiva Nazionale, accertati i
requisiti della Società necessari per
l’autorizzazione al tesseramento dello sportivo
straniero, provvederà a trasmettere la proposta
di contratto di soggiorno e la richiesta di dichia-
razione nominativa d’assenso al lavoro
subordinato/sport al CONI – Direzione Sport e
Preparazione Olimpica;
Circolare del C.O.N.ICircolare del C.O.N.ICircolare del C.O.N.I sulla procedura per l’ingresso in Italiasulla procedura per l’ingresso in Italiasulla procedura per l’ingresso in Italia
di sportivi extradi sportivi extradi sportivi extra---comunitaricomunitaricomunitari
Segue a pag. 16
16 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE
c) lo sportivo extracomunitario entro 8 giorni dal
suo ingresso in Italia deve presentarsi allo Spor-
tello unico competente per sottoscrivere il con-
tratto di soggiorno, ritirare il codice fiscale e il
modulo relativo alla domanda di permesso di
soggiorno;
d) la Società richiedente dovrà assolvere gli ob-
blighi riguardanti l’assunzione utilizzando il mo-
dello “UNILAV”.
Il CONI, recepita la richiesta della Società Spor-
tiva tramite la Federazione di appartenenza, ef-
fettuati i controlli di rito, accertata la disponibili-
tà delle quote e acquisito il Nulla Osta della
Questura, emetterà la “dichiarazione nominati-
va d’assenso” e la inoltrerà via fax o via mail e-
sclusivamente alla Rappresentanza Diplomatica
e allo Sportello Unico territorialmente competen-
ti. Per motivi di sicurezza, non sarà possibile per
lo sportivo entrare in possesso di detto docu-
mento.
ATTIVITA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA
a) la Società Sportiva che intende avvalersi delle
prestazioni di sportivi extracomunitari dovrà for-
mulare una richiesta di dichiarazione nomina
d’assenso all’attività sportiva dilettantistica alla
FSN cui è regolarmente
affiliata, dandone comu-
nicazione anche alla
Questura competente
che provvederà ad invia-
re il relativo Nulla Osta
direttamente al CONI; lo
sportivo dilettante non è
tenuto a sottoscrivere un
contratto di soggiorno:
gli oneri previsti da detto
contratto sono assunti
dalla Società Sportiva
(alloggio, assistenza, so-
stentamento, spese di
rimpatrio);
b) la Federazione Sporti-
va Nazionale, accertati i requisiti della Società
necessari per l’autorizzazione al tesseramento
dello sportivo straniero, provvederà a trasmette-
re la richiesta di dichiarazione nominativa
d’assenso al CONI – Direzione Sport e Prepara-
zione Olimpica;
Il CONI, recepita la richiesta della Società Spor-
tiva tramite la Federazione di appartenenza, ef-
fettuati i controlli di rito, accertata la disponibili-
tà delle quote e acquisito il Nulla Osta della
Questura, emetterà la “dichiarazione nominati-
va d’assenso” e la inoltrerà via fax o via mail e-
sclusivamente alla Rappresentanza Diplomatica
e allo Sportello Unico territorialmente competen-
ti. Per motivi di sicurezza, non sarà possibile per
lo sportivo entrare in possesso di detto docu-
mento.
La normativa vigente prevede che l’età minima
per l’ammissione al lavoro è fissata al momento
in cui il minore ha concluso il periodo
d’istruzione obbligatoria e, comunque, non può
essere inferiore ai 15 anni compiuti. Le richieste
di visto per tutti i minori, età compresa tra 15 e
18 anni, dovranno essere corredate
dall’autorizzazione rilasciata dalla Direzione Pro-
vinciale del Lavoro territorialmente competente.
Segue a pag. 17
17 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE
PERMESSO DI SOGGIORNO
Il permesso di soggiorno è un documento essen-
ziale ai fini del tesseramento. Richiesta
Il permesso di soggiorno va richiesto tramite Uf-
ficio Postale, dove è reperibile il Kit contenente
la modulistica da compilare, alla quale dovranno
essere allegati i seguenti documenti:
- per lavoro subordinato/sport contratto di
soggiorno sottoscritto presso lo Sportello Unico
per l’Immigrazione e ricevuta dell’avvenuto inol-
tro del modello UNILAV;
- per Attività Sportiva Dilettantistica modulo
rilasciato dallo Sportello Unico per
l’Immigrazione per procedere alla richiesta di
permesso di soggiorno.
La ricevuta dell’assicurata con la quale è tra-
smessa tale documentazione consente il tessera-
mento e la libera circolazione in tutti gli Stati ad
eccezione dei Paesi Schengen.
Sarà cura della Questura competente prendere
contatto con lo sportivo extracomunitario per la
consegna del permesso di soggiorno definitivo.
Gli sportivi extracomunitari in attesa del per-
messo di soggiorno definitivo potranno chiedere
alla Questura un permesso di soggiorno provvi-
sorio nel caso in cui dovessero essere impegnati
in una gara in programma in uno Stato Schen-
gen.
Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, do-
vranno essere compiuti i prescritti adempimenti
volti a regolarizzare la posizione dello sportivo
extracomunitario sul piano fiscale, contributivo,
assicurativo e sanitario. Rinnovo
RINNOVO PERMESSO SOGGIORNO PER LA-
VORO SUBORDINATO/SPORT
1. la richiesta del rinnovo permesso di soggiorno
va presentata tramite Ufficio Postale;
2. gli sportivi professionisti che rinnovano il per-
messo di soggiorno con la medesima Società
Sportiva dovranno allegare alla documentazione
contenuta nel Kit dell’Ufficio Postale gli stessi
documenti presentati all’atto della richiesta del
permesso di soggiorno;
3. per gli sportivi professionisti che cambiano
Società Sportiva, la nuova Società dovrà assolve-
re gli adempimenti previsti dalla Legge utilizzan-
do il modello “UNILAV”;
4. il CONI sulla base della richiesta presentata
dalla Federazione Sportiva Nazionale, trasmette-
rà il nulla osta al rinnovo del permesso di sog-
giorno alla Questura competente.
RINNOVO PERMESSO SOGGIORNO PER
ATTIVITA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA
Il rinnovo del permesso di soggiorno comporta:
1. richiesta di rinnovo presentata dalla Società
Sportiva, secondo il fac-simile del Mod. B, che
sarà inoltrata al CONI tramite la FSN di apparte-
nenza (richiesta di rinnovo del permesso di sog-
giorno);
2. predisposizione ed invio del nulla osta (Mod.
B) da parte del CONI alla Questura e alla Società
Sportiva tramite la FSN;
3. inoltro, da parte della Società Sportiva, della
richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno
utilizzando la documentazione contenuta nel Kit
Postale alla quale dovrà essere allegato il Mod. B
restituito dal CONI.
Segue a pag. 18
18 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE
In caso di rinnovo del permesso di soggiorno la
FSN presenterà al CONI fotocopia del documen-
to in cui sia leggibile la data di scadenza.
Il permesso di soggiorno consente reingressi
multipli. Lo sportivo extracomunitario, se ricon-
fermato, dovrà accertarsi di essere munito di un
permesso di soggiorno valido prima di lasciare il
territorio nazionale.
Il rinnovo dei permessi di soggiorno può essere
richiesto dal CONI solo se il visto d’ingresso è
stato rilasciato per motivi sportivi.
Revoca
Nel caso in cui l’atleta non ritiri il visto o non
intenda più svolgere attività sportiva per la So-
cietà richiedente, la FSN dovrà darne tempestiva
comunicazione al CONI che predisporrà il prov-
vedimento di revoca per la Rappresentanza Di-
plomatica, la Questura e lo Sportello Unico com-
petenti.
GARA SPORTIVA
(durata inferiore a 90 giorni)
Il visto per gara sportiva può essere richiesto per
una durata pari all’effettivo periodo di svolgi-
mento della manifestazione o fino a un massimo
di 90 giorni in caso di partecipazione ad una se-
rie di manifestazioni.
La richiesta di visto per gara sportiva presentata
dalle FSN dovrà contenere:
- la lista dei nominativi: atleti, tecnici, medici e
dirigenti (sono esclusi familiari, giornalisti, video
operatori, fotografi, supporter, sponsor e chiun-
que non faccia espressamente parte della dele-
gazione sportiva);
- le date di nascita;
- i numeri dei passaporti e la loro validità;
- il ruolo di ciascun componente la delegazione;
- la sistemazione alloggiativa;
- soggetto responsabile delle spese di viaggio,
soggiorno e assistenza sanitaria.
Le rettifiche concernenti i nominativi vanno pre-
sentate tempestivamente dalla FSN al CONI, al
fine di evitare il ritiro del visto da parte di coloro
che non siano più autorizzati.
Si conferma che non è possibile dar seguito a
eventuali richieste relative ad eventi dedicati a
categorie master.
Le FSN informeranno il CONI nel caso in cui
vengano a conoscenza di:
- mancato arrivo in Italia di tutte le persone per
le quali è stato richiesto il visto;
- mancato rientro nel loro Paese di origine.
Il ritiro del visto sportivo è personale e diretto,
previa presentazione della documentazione non
scaduta e completa richiesta dalla Rappresen-
tanza Diplomatica. Non è prevista alcuna ecce-
zione in merito.
Non è possibile svolgere attività sportiva a titolo
continuativo a favore di una Società Sportiva i-
taliana per coloro che sono entrati in Italia con
un visto turistico o con un visto per gara sporti-
va.
In caso di prolungamento del soggiorno in Italia
rispetto alla durata del visto di ingresso, è ne-
cessario darne comunicazione alla Questura ter-
ritorialmente competente.
Modalità di trasmissione
Come in uso, le richieste di visto e di rinnovo
permesso di soggiorno dovranno essere trasmes-
se al CONI - Direzione Sport e Preparazione O-
limpica - per posta elettronica ( [email protected]) o
per fax (06/32723738).
19 LA FORMAZIONELA FORMAZIONELA FORMAZIONE
Spesso durante le gare di qualsiasi sport vedia-
mo gli atleti con le strisce colorate collocate so-
pra i muscoli. Si tratta del taping neuromuscola-
re una tecnica basata sui principi di autoguari-
gione del nostro corpo.
Il corretto equilibrio delle catene muscolari favo-
risce la circolazione ematica e linfatica e uno
squilibrio muscolare può indurre, oltre a una
disfunzione cartilaginea tendinea o ossea, anche
una stasi linfatica o un ridotto afflusso ematico
al distretto muscolare interessato.
Il taping neuromuscolare armonizza l’equilibrio
muscolare fra i vari comparti, favorendo una
propriocezione corretta. I muscoli attraverso i
fusi mandano messaggi al sistema nervoso cen-
trale che li elabora e risponde.
Se abbiamo un muscolo perennemente contratto
i messaggi che arrivano saranno distorti e quin-
di la risposta motoria sarà inappropriata.
Inoltre se la compressione permane si attivano
anche i recettori del dolore, il flusso ematico di-
minuisce e inizia anche la stasi linfatica.
Il taping rilassando la muscolatura insieme ad
un corretto allineamento posturale permette di
ripristinare il corretto funzionamento muscolare
ridando plasticità al sistema, in brevissimo tem-
po.
I principali benefici
si hanno nella fase
post traumatica ma
anche nella pratica
sportiva quotidiana,
in quanto oltre a
correggere l’asse di
forza muscolare, il
taping migliora la
contrazione muscola
-re negli squilibri,
riducendone l’ecces-
siva estensione e
contrazione, e donando al sistema muscolare
una capacità di lavoro più ampia, prevenendone
i crampi e le lesioni tendinee.
Inoltre è indicato anche nella fase post traumati-
ca assieme ai farmaci in quanto migliorando il
flusso ematico riduce l’edema, e attivando i pro-
cessi analgesici endogeni riduce il dolore.
Sono in corso studi clinici per verificare se
l’applicazione del taping possa attivare il sistema
inibitore spinale e di conseguenza attivare il si-
stema inibitore discendente del dolore.
Quindi in conclusione e’ una tecnica poco costo-
sa che dopo adeguata formazione può essere u-
sata dai sanitari come terapia e prevenzione in
tutti i disturbi muscolo scheletrici e circolatori.
Il taping neuromuscolare Il taping neuromuscolare Il taping neuromuscolare di Antonello Siclè
20 Normativa Confsport ItaliaNormativa Confsport ItaliaNormativa Confsport Italia
La Giunta Esecutiva Nazionale della Confsport
Italia ha approvato, in data 09/07/2012 le nuo-
ve quote di affiliazione e tesseramento valide per
l’anno 2012-2013.
La Giunta Esecutiva Nazionale nell’elaborare le
nuove quote, nonostante gli aumenti dei costi a
cui anche il nostro Ente è sottoposto, ha tenuto
conto del perdurare della situazione economica
non favorevole del nostro paese e quindi ha cer-
cato di venire incontro alle esigenze del mondo
dell’associazionismo sportivo e non.
Anche i vari responsabili dei settori, nel predi-
sporre i nuovi regolamenti, stanno seguendo le
linee indicate dalla Giunta Esecutiva Nazionale.
Andando sul nostro sito www.confsportitalia.it si
può leggere, integralmente, tutta la normativa
generale.
Affiliazione Società:
Affiliazione 100,00
Riaffiliazione 100,00
Nella quota di affiliazione o riaffilia-zione è compreso il tesseramento del Presidente e di due Dirigenti
Tesseramenti:
Tesseramento Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza A
6,00
Tesseramenti Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza A
procedura on-line
4,50
Tesseramento Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza B
8,00
Tesseramenti Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza B
procedura on-line
6,50
Tesseramento Soci/Atleti (senza assicurazione)
4,00
Tesseramento Soci/Atleti (senza assicurazione)
procedura on-line
3,00
Tesseramento Dirigenti/Tecnici 18,00
Tesseramento Tecnici E=SC2 18,00
Tesseramento Ufficiali di gara 18,00
Prepagata ricaricabile Master-Card CONFSPORT CARD
per Presidenti, Dirigenti, Tecnici ed Ufficiali di Gara
GRATUITA
Prepagata ricaricabile Master-Card CONFSPORT CARD
per tutti gli altri Associati
7,00
Duplicato Tessera 3,00
Quote di affiliazione e tesseramento Quote di affiliazione e tesseramento Quote di affiliazione e tesseramento anno 2012 anno 2012 anno 2012 --- 201320132013
21 ATTIVITA’ SPORTIVAATTIVITA’ SPORTIVAATTIVITA’ SPORTIVA
Nei mesi di luglio ed agosto, gli uffici della Con-
fsport Italia sono stati in pieno fermento per i
preparativi della nuova stagione sportiva.
Abbiamo lavorato all’organizzazione preliminare
delle manifestazioni che si svolgeranno nell’anno
2012 - 2013, dopo aver chiuso quello passato
con una partecipazione sorprendente alle nostre
attività.
C’eravamo lasciati nella magnifica cornice del
Duomo di Spoleto, il 16 e il 17 giugno 2012, con
il 14° Trofeo InternationalGym, dopo le magnifi-
che performance delle ginnaste nel 7° Torneo
Internazionale di Ginnastica Ritmica sempre
a Spoleto. Le due manifestazioni si sono svol-
te nella migliore maniera possibile, uno splen-
dido ricordo per tutti i partecipanti in modo
particolare per quanti sono venuti dall’estero.
Insomma, una chiusura ad effetto!
Quest’anno sono previste tante novità. GINNASTICA RITMICA
Dopo aver assistito con soddisfazione ai suc-
cessi delle Farfalle Azzurre alle Olimpiadi di
Londra, abbiamo programmato competizioni
per tutti il livelli: le più piccole potranno ci-
mentarsi nel Trofeo Arcobaleno e Arcobim-
be, la gara pensata apposta per chi
si è da poco avvicinato alla ginna-
stica ritmica. Sono stati riconfer-
mati anche il Campionato a Squa-
dre di Specialità, il Campionato
di Serie A di Specialità, il Cam-
pionato di Serie B, il Campionato
di Serie C di Specialità e il Grand
Prix delle Società. Le ginnaste
che praticano attività federale po-
tranno partecipare al Campionato
Gold e al 8° Trofeo Internaziona-
le, l’evento più importante
dell’anno, che si terrà a giugno
2013.
La Direttrice Tecnica Nazionale, Giulia Innocen-
zi, e la Direttrice Nazionale Giuria, Fabiana Lalli,
dopo le esperienze e le dovute valutazioni della
passata stagione, hanno apportato cambiamenti
ai regolamenti tecnici e di gara.
L’apertura dei Campionati di Ginnastica Ritmi-
ca, come ogni anno, spetta al Campionato Nazio-
nale a Squadra di Specialità che si terrà nel Pa-
lazzetto dello Sport di Norcia (PG) il 15 e il 16
dicembre 2012.
Tra pochi giorni sarà possibile iscriversi, non
esitate!
QQuest’anno, ci sarà da competere! uest’anno, ci sarà da competere! di Orsola Alice Trevisan
Segue a pag. 22
22 NUOVA STAGIONE SPORTIVANUOVA STAGIONE SPORTIVANUOVA STAGIONE SPORTIVA
GINNASTICA ARTISTICA FEMMINILE
Tutte avrete assistito alla delusione di Vanessa
Ferrari quest’estate durante le Olimpiadi di Lon-
dra, esclusa dal podio per una technicality. Per rifarsi, e competere in maniera sana e for-
mativa, abbiamo previsto per voi il Campionato
di Serie A, il Campionato di Serie B, il Trofeo
Arcobaleno, la Coppa delle Regioni, il Campio-
nato Gold, aperto anche alle ginnaste federali,
eovviamente il Trofeo Gym – Prime gare, per le
più piccole.
Anche nella ginnastica artistica ci saranno dei
cambiamenti, messi a punto dalla Direttrice Tec-
nica Giuria, Eleonora Marmorè insieme alla
nuova Direttrice Tecnica Nazionale, Patrizia Cri-
co, che metterà al servizio della
Confsport Italia i suoi preziosi
anni di esperienza nel mondo
della ginnastica artistica. GINNASTICA ARTISTICA MA-
SCHILE
Ma anche i ragazzi della ginna-
stica artistica non rimarranno
certo a bocca asciutta!
Prendendo ispirazione dal miti-
co Yuri Chechi, o da Matteo
Morandi, medaglia di bronzo
agli anelli a queste Olimpiadi,
potranno partecipare al Cam-
pionato di Serie A, al Cam-
pionato Esordienti e al Cam-
pionato Gold. Come ogni anno le attività termi-
neranno a giugno con il 22° Campionato di Coreogra-
fia, 15° Trofeo Internationalgym.
Sul prossimo numero di “Idea Sport” tratteremo delle
altre sezioni ed in modo particolare alla 20° Rassegna
Nazionale della Danza e della Coreografia che con
ogni probabilità, dopo molti anni, si recarà in una
nuova location furi dalla Regione Lazio.
Nessuna anticipazione, ma vi possiamo assicurare
che vi toglierà il fiato!
Sono in corso riunioni ed incontri per organizzare a
dovere tutte le altre manifestazioni negli gli altri set-
tori sportivi di cui si occupa la Confsport.
Ma ne parleremo nel prossimo numero, non mancate!
23 NORMATIVA CONINORMATIVA CONINORMATIVA CONI
Principali adempi-
menti
1-Denominazione
Nella denominazio-
ne o ridenominazio-
ne del sodalizio de-
ve essere espressa-
mente prevista la definizione “Dilettantistica”. 2-Statuto
Lo Statuto sociale deve essere adeguato alle nor-
mative dell’associazionismo sportivo dilettanti-
stico (nessun fine di lucro, ecc).
Per andare incontro alle esigenze degli associati
e semplificare il più possibile gli adempimenti, la
Confsport Italia ha predisposto uno Statuto tipo
che può essere scaricato anche dal sito
www.confsportitalia.it o, se necessario, richiesto
in segreteria. 3-Atto Costitutivo o Verbale di Assemblea
Per i sodalizi di nuova creazione è l’atto fonda-
mentale in cui viene definita la costituzione
dell’associazione, l’approvazione dello Statuto
che regola il funzionamento dell’associazione
stessa, l’indicazione del Consiglio Direttivo
(Presidente, Vicepresidente, Consiglieri,
Segretario/a, ecc.).
La Confsport Italia ha predisposto anche un Atto
Costitutivo tipo che può essere scaricato anche
dal sito www.confsportitalia.it o, se necessario,
richiesto in segreteria.
Nei sodalizi già costituiti l’atto fondamentale per
la t ras formaz ione in assoc iaz ione
“dilettantistica” è un verbale di assemblea stra-
ordinaria del sodalizio, regolarmente convocata,
in cui i soci aventi diritto approvano la nuova
denominazione e, soprattutto, l’adeguamento
dello Statuto alle norme dilettantistiche.
4- Affiliazione/riaffiliazione alla Confsport
Italia/ASI
Il sodalizio aderisce al CONI attraverso una Fe-
derazione, una DSA o EPS, inviando Statuto e
Atto Costitutivo o Verbale, trasmette l’elenco dei
soci accompagnato dal versamento della quota
prevista.
La segreteria, verificata la regolarità dei docu-
menti, inserisce i dati nel database della Con-
fsport Italia/ASIFID, invia le tessere e la certifi-
cazione di affiliazione o riaffiliazione. Dopo le op-
portune verifiche viene creato o confermato
dall’ASI il codice di affiliazione. Il codice di
affiliazione/riaffiliazione viene trasmesso al CO-
NI. NB: “I passaggi 1,2,3,4 rappresentano attivi-
tà ordinarie per espletare le procedure di
affiliazione/riaffiliazione. Le attività in più
da compiere sono di seguito riportate.” 5- Richiesta del Codice Fiscale all’Agenzia
delle Entrate
Per richiedere il codice fiscale, obbligatorio per
l’iscrizione all’Albo, bisogna recarsi all’Agenzia
delle Entrate ed in particolare all’Ufficio delle
Imposte dirette, compilare il modulo AA7/8 indi-
cando il codice attività ATECO 931910, quindi
all’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate
e depositare lo Statuto e l’Atto Costitutivo (o il
verbale, v. punto 3). Questa operazione compor-
ta il pagamento di una tassa fissa pari a euro
168,00 oltre all’imposta di bollo, in genere 4
marche da bollo da euro 14,62 (una marca ogni
cento righe depositate), tra Statuto e Atto Costi-
tutivo. Ulteriori informazioni sono contenute
nell’apposita guida fiscale dell’Agenzia delle En-
t r a t e p r e s e n t e a n c h e n e l s i t o
www.confsportitalia.it
Iscrizione al “Registro Nazionale delleIscrizione al “Registro Nazionale delleIscrizione al “Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche” Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche” Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche” del CONIdel CONIdel CONI
Segue a pag. 24
24 NORMATIVA CONINORMATIVA CONINORMATIVA CONI
6-Richiesta codice di affiliazione/
riaffiliazione
Una volta affiliato/riaffiliato il sodalizio che in-
tende registrarsi al Registro Nazionale delle As-
sociazioni e Società Sportive del CONI deve chie-
dere il codice di affiliazione/riaffiliazione alla se-
greteria della Confsport Italia. 7- Inserimento on-line dei dati sul sito
www.coni.it e stampa dati provvisori
7.1 Dopo aver ricevuto il codice di affiliazione/
riaffiliazione è necessario andare sul sito
www.coni.it, sul link Registro Società Sporti-
ve. Da questa pagina si potrà accedere
all’iscrizione del sodalizio.
7.2 In caso di “prima” registrazione al sito cli-
ckare su Richiesta del login di identificazione
ed espletare tutte le procedure richieste. In au-
tomatico verranno inviate due mail dall’Ufficio
del Coni competente: una mail contenente il rie-
pilogo dei dati inseriti (“utente” e “password”); la
seconda mail contenente un link su cui si dovrà
clickare per completare la registrazione di identi-
ficazione, che va fatta.
7.3 In caso la società sia già stata registrata ne-
gli anni precedenti e, pertanto, risulti già in pos-
sesso dei dati “utente” e “password”, dopo aver
effettuato le procedure di cui al punto 7.1 cli-
ckare su EPS e scegliere le opzioni: ASI, “utente”, “password”.
7.4 Espletati le procedure cui ai punti preceden-
ti sarà possibile stampare la “dichiarazione so-
stitutiva” da presentare al Comitato Provinciale
(Regionale) CONI il cui indirizzo è riportato in
fondo al documento stampato.
NB: per tali procedure è possibile richiedere il
supporto tecnico della segreteria della Confsport
Italia. 8 – Completamento della “prima” iscrizione
Registro Nazionale delle Associazioni e Socie-
tà Sportive del CONI
Per completare la procedura di iscrizione è ne-
cessario presentarsi, al Comitato Provinciale
(Regionale) CONI con “dichiarazione sostitutiva”
di cui al punto 7.4. E’ possibile inviare per fax la
“dichiarazione sostitutiva” accompagnata da una
fotocopia del documento di identità del legale
rappresentante. Il CONI Provinciale (Regionale)
rilascia il certificato di registrazione. Se la proce-
dura è stata effettuata per fax il sodalizio appare
sul Registro Nazionale delle Associazioni e Socie-
tà Sportive del CONI, sezione EPS, sottosezione
ASI, accedendo dal sito www.coni.it e lo stesso
sodalizio dovrà scaricare il certificato di registra-
zione. 9-Rinnovo della iscrizione al Registro Nazio-
nale delle Associazioni e Società Sportive del
CONI
Negli anni successivi alla “prima” Registrazione
il sodalizio regolarmente riaffiliato dovrà effettu-
are soltanto le procedure di cui ai punti 6,7,8,
dovrà cioè richiedere il codice di riaffili azione (v.
punto 6), inserire i dati on-line e stampare i dati
provvisori (v. punto 7), ed infine ripetere quanto
riportato al punto 8. - Possibili vantaggi e benefici -
Le società sportive registrate all’Albo delle Socie-
tà Sportive del CONI in virtù del loro “status” di associazioni sportive dilettantistiche potranno
accedere ad una serie di agevolazioni fiscali e
saranno in regola per la richiesta dei contributi
agli Enti Pubblici (Comuni, Province, Regioni,
ecc.) per accedere ai quali molto presto sarà ne-
cessario avere, oltre al codice fiscale, l’iscrizione
all’Albo delle Società Sportive del CONI, in alcu-
ni casi già inderogabilmente richiesto.
Ulteriori indicazioni sono riportate nella brochu-
re informativa realizzata dalla Agenzia delle En-
trate e dalla Presidenza del Consiglio dei Mini-
stri, dal titolo “Le Agevolazioni fiscali a favore
dell’attività sportiva dilettantistica”, che può es-
s e r e s c a r i c a t a d a l n o s t r o s i t o
www.confsportitalia.it.
La Confsport Italia è iscritta nel Registro Regionale (Lazio) delle Associazioni di Promozione Sociale –
Det. n. D4535 del 14/12/06
La Confsport Italia, Forum Europeo della
Associazioni Sportive, Culturali e del Tempo Libero,
è un ente di promozione sociale e sportiva che ha come scopi istituzionali la promozione,
l’organizzazione e la diffusione delle attività sportive
amatoriali e dilettantistiche. L’Ente promuove e
realizza manifestazioni sportive, culturali, pedagogiche e sociali aventi come fine la crescita e
la maturazione personale e civile di ognuno. Il
principio ispiratore della Confsport Italia,
impegnata da sempre nelle grandi tematiche della
promozione sportiva, è quello di disegnare l’attività di ogni disciplina intorno a ciascun individuo: il
cittadino, le donne e gli uomini di ogni età, la
famiglia, i diversamente abili, i ragazzi, gli anziani,
ognuno con le proprie motivazioni e le proprie realtà. Infatti lo sport, oltre ad essere un diritto di
ognuno di noi, dovrebbe essere un riferimento
immediato ad una nuova qualità della vita da
affermare, giorno per giorno, non solo negli impianti sportivi tradizionali, ma anche e soprattutto in
ambienti naturali, sui prati, sulle spiagge, nei cortili
e negli spazi all’aperto di piccole e grandi città dove
si possa respirare appagamento e complicità
onorando l’antico detto: “Mens sana in corpore sano”. In questa visione, la Confsport Italia, ha
sempre sostenuto i valori della solidarietà umana,
del rispetto reciproco e i valori etici e morali nella
società civile. Tecnici e Dirigenti altamente qualificati costituiscono l’asse portante della
Confsport Italia. Le nostre Associazioni affiliate e i
nostri soci tesserati possono usufruire di numerosi
servizi. Attraverso il nostro Centro Europeo
Ricerche e Studi sulle Attività Motorie - E=SC2 - Education, Sport & Culture, si organizzano, a livello
provinciale, regionale e nazionale, Corsi di
Formazione Professionale, Seminari e Convegni
aventi per obiettivo il miglioramento della conoscenza culturale della società, con particolare
riferimento alla condizione dei portatori di
handicap, degli anziani e di quanti vivono un
disagio.
I SERVIZI DELLA CONFSPORT:
Consulenza legale, assicurativa e scolastica in
favore delle società affiliate per territorio e per tramite dei
Comitati Periferici.
Collaborazione con la famiglia, la scuola e le
strutture sociali.
Organizzazione di corsi in diverse discipline sportive:
Calcio e Calcetto;
Danza Moderna e Classica;
Danze Orientali;
Hip-Hop, Funky;
Ginnastica Artistica F/M;
Ginnastica Ritmica;
Nuoto;
Nuoto Sincronizzato;
Nuoto per salvamento;
Acquafitness;
Acquagoal-Pallanuoto F/M;
Arti Marziali;
Pallavolo;
Pallacanestro;
Sport Diversamente abili;
Atletica Leggera;
Vela;
Surf;
Tennis;
e tanto altro ancora!!!
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