Album
della storiella
Franco Testaguzza
Illustrazioni a cura di Alessio Nanni
Elaborazione a cura di Nicoletta Galli
Stampa Il Volume – Fano, Agosto 2010
Proprietà letteraria riservata
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e riproduzione anche di semplici parti con qualsiasi
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sono riservati per tutti i Paesi.
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verrà perseguita a termini di legge.
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Dedico queste storielle a mia madre, a Ursula ed
a chi le vorrà raccontare o cantare (Cantastorie).
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Franco Testaguzza è nato a Monte Porzio (PU) il
25.03.1941
Il 25.07.1965 si è laureato in Farmacia a Bologna.
Dopo il servizio militare come Ufficiale di Sanità
inizia il periodo di “randagismo” lavorando per
oltre due anni in diverse Farmacie sia in Italia che
in Svizzera come “Farmacista volante” cioè facendo
sostituzioni al massimo di tre mesi.
Nel Settembre 1968 si è trasferito in Germania e
precisamente a Bonn, dove vive tutt’ ora, lavorando
per un anno presso l’ Ambasciata di Italia, per
circa sedici anni presso una ditta Farmaceutica ed
in fine, sempre nel settore farmaceutico,come libero
professionista.
Per lavoro ha viaggiato in Europa, Africa e Medio
Oriente osservando intensamente e con tanta
“curiosità” tutto ciò che ha incontrato.
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Prefazione
L’“Album della storiella” è una piccola raccolta di
avvenimenti (storielle) che spesso succedono a noi
stessi e che per l’ occasione sono stati attribuiti
a soggetti del mondo vegetale ed animale.
Per dovere di tradizione è stato dedicato anche al
Cantastorie cioè a quel personaggio che, nel Medio
Evo, andava cantando per le vie e nelle piazze
storielle o canzoni, quasi sempre immaginose, con
accompagnamento, di solito, di qualche strumento più
o meno scordato.
A differenza delle storielle antiche in cui spesso
(volutamente per ricevere una ricompensa) venivano
cantate, anche se inventate, le favolose geste di re
e di regine, nonché di Cavalieri erranti, quelle
dell’ “Album della storiella” raccontano o cantano,
in forma ironicamente scherzosa, situazioni che
quantunque immaginose e banali hanno, il più delle
volte, anche qualche riferimento reale.
I soggetti, scelti a caso, sono protagonisti anche
di comportamenti più o meno caratteriali che spesso
possono essere riferiti all’ uomo; infatti
osservando con buona attenzione e con un minimo di
immaginazione forse riviviamo qualche scena che ci è
da tempo nota.
Lo stile è libero ed il più delle volte è
volutamente anche molto fantasioso per rendere la
lettura più piacevole; mentre il termine dialettale
“cumarello” (= cetriolo) è stato scelto per simpatia
del soggetto.
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La lettura, adatta per bambini (per stimolare la
fantasia) e bambinoni (per staccare “la spina”),
dovrebbe essere fatta, per meglio raffigurare certe
situazioni, con calma e ripetuta nel tempo.
Il testo può essere facilmente musicato e cantato
con le note di “La ballata del povero soldato”.
Augurando al lettore di trovare il tempo per leggere
e di non perdere poi la voglia di farlo si vuol
sperare che qualche storiella oltre a far riflettere
possa essere motivo anche di una risata.
Se il lettore si distrae
non si dolga lo scrittore
perché dopo la nausea
sopraggiunge il malumore.
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I N D I C E
Pag.
La farfallina curiosa 10
Il superbo pavone 12
L’ invadente pecorella 14
Il presuntuoso pomodoro 16
L’ arzillo dinosauro 18
La formica messicana 20
La vecchia gallina 22
Il bravo barboncino 24
La zanzara fastidiosa 26
Il vecchio volpone 28
La giovane melanzana 30
Il simpatico tacchino 32
La scimmietta permalosa 34
L’ aquila reale 36
Il ragnetto tessitore 38
L’ elegante pinguino 40
La timida tortorella 42
Il giovane limone 44
Il coniglietto selvatico 46
Il vecchio cammello 48
L’ ingenuo pappagallo 50
IL coccodrillo piagnone 52
Il povero somarello 54
8
Pag.
L’ arrogante peperone 56
Il castorino roditore 58
Il lupo solitario 60
L’ atletico canguro 62
La magnifica cicogna 64
La mosca marinara 66
Il vecchio cinghialone 68
La povera cipollina 70
Lo stambecco scalatore 72
Il passero pauroso 74
La bella porcellina 76
Il gatto sornione 78
La lumaca frettolosa 80
L’ orca marina 82
La sapiente civettina 84
Il pazzo cavolfiore 86
L’ insolente galletto 88
Il vecchio bernardino 90
L’ orso pigrone 92
Il valoroso cavallo 94
Il piccione viaggiatore 96
Il gufo misterioso 98
Il povero cumarello 100
L’ ochetta chiacchierona 102
L’ apprendista babbuino 104
Il giovane leone 106
9
Pag.
Il grosso elefante 108
Il vecchio pipistrello 110
Il pesce martello 112
Il rosso peperoncino 114
Il serpente a sonagli 116
La bizzarra cavallina 118
Il caprone calciatore 120
L’ ape operaia 122
Il grande maccherone 124
La lucertola freddolosa 126
L’ anatra volantina 128
Il falco pellegrino 130
Il gallo e la regina 132
Il giovane gabbiano 134
Il grillo parlante 136
La patatina diligente 138
La cicala canterina 140
La mucca pazzerella 142
Il topolino ortolano 144
La gioviale cornacchia 146
La cavalletta africana 148
10
La farfallina curiosa
Questa è la vera storia
di una farfallina curiosa
che volendo tutto odorare
svolazzava sempre festosa;
una farfallina curiosa
residente in un grande prato in fiore
era diventata da tempo un poco noiosa
per la smania di conoscere ogni odore;
molto felice di volare
di giorno visitava sempre il vicinato
e se poi voleva qualche cosa mangiare
sostava assai sul fiore più profumato;
allegra e di bel colore
era abbastanza ben voluta e riverita
e trasmettendo a tutti il buon umore
sorrideva pure una rosa già sfiorita;
ha difeso una mattina
su un meraviglioso fiorito balcone
una giovane amica timida ma carina
molestata da un vecchio farfallone;
trovato un profumino
di una entusiasmante nuova essenza
gli stava veramente proprio vicino
con morbosa ed accanita insistenza;
un giallo fiorellino
stanco di tenerla sempre sulla testa
la prega facendo un benevolo inchino
di lasciarlo in pace almeno di festa;
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godeva la bella stagione
odorando proprio dal mattino alla sera
e chiacchierava in qualsiasi occasione
nell’ amichevole e simpatica atmosfera;
incurante del vento
si lasciava curiosa pure trasportare
sperando sempre in qualsiasi momento
di trovare un nuovo fiore da odorare;
arrivato un nuvolone
e mentre scappa veramente con urgenza
viene colpita da un brutto gocciolone
cadendo stremata senza più conoscenza;
avvilito tutto il prato
per il terribile e doloroso incidente
fa venire un professore specializzato
ad esaminare la salute della paziente;
ritornata in piena forza
e con uno sguardo abbastanza birichino
strizza l’ occhio con un bel sorrisino
al preoccupato bravo giallo fiorellino;
finisce qui la vera storia
di una farfallina curiosa
che volendo tutto odorare
svolazzava sempre festosa.
Chi vuole sempre curiosare
le meraviglie della natura
deve saper anche sopportare
qualche spiacevole avventura.
12
Il superbo pavone
Questa è la vera storia
di un superbo pavone
che quando era lodato
apriva il suo bel codone;
un superbo pavone
alloggiato presso un buon contadino
viveva da tempo proprio in pensione
vicino ad un bravo vecchio tacchino;
per la sua grande arroganza
dormiva in una bella camera separata
che in occasione di tale circostanza
era stata proprio molto ben arredata;
mostrava il suo bel codone
quasi sempre quando era innamorato
pavoneggiandosi poi senza emozione
specie se veniva lungamente lodato;
sempre molto vanitoso
per quella sua coda abbastanza bella
pretendeva con atteggiamento borioso
dopo il pranzo un pezzo di ciambella;
convinto di essere bello
per il suo rinomato aspetto elegante
squadrava da sotto un nuovo ombrello
tutti con sguardo alquanto arrogante;
se per caso incontrava
le simpatiche e timorose pollastrelle
con dismisurata superbia le canzonava
col titolo “brutte e vecchie zitelle”;
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tutte le galline fetaiole
se per sbaglio lo sentivano cantare
dal terrore facevano tante capriole
e non volevano alla fine più covare;
il tacchino prima onorato
per quella straordinaria compagnia
dopo un pò si è veramente stancato
e disperato in fine è scappato via;
ritrovato dal vecchio padrone
dopo una triste e dolorosa assenza
pensava ogni giorno con insistenza
di buttarsi in fondo ad un burrone;
il gallo assai preoccupato
per tale insopportabile convivenza
si rivolge ben presto al sindacato
per avere una opportuna assistenza;
convocata la commissione
ed esaminata la complessa situazione
è stata presa alla fine la decisione
dell’ immediata e triste separazione;
finisce qui la vera storia
di un superbo pavone
che quando veniva lodato
apriva il suo bel codone.
Chi si vuole sempre comportare
solo con superbia ed arroganza
prima o poi dovrà anche pagare
il prezzo per la sua ignoranza.
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L’ invadente pecorella
Questa è la vera storia
di una invadente pecorella
che malgrado il suo aspetto
era una gran brutta saputella;
una invadente pecorella
educata anche in un ottimo convento
si comportava come una vera zitella
facendo sempre su tutto un commento;
aveva smesso di studiare
perché sempre abbastanza svogliata
e non finiva mai più di brontolare
pure se mangiava la buona insalata;
da poco tempo alloggiata
in una accogliente vecchia fattoria
si è ben presto molto scandalizzata
inventando pure lo stile da osteria;
non perdeva mai l’ occasione
per mostrare la propria padronanza
senza tenere mai in considerazione
che scopriva cosi la sua ignoranza;
disturbata dal lamento
di un piccolo bel giovane agnellino
rimprovera per il suo comportamento
la madre che non gli sta mai vicino;
parlava sempre di politica
criticando troppo l’ Amministrazione
e non risparmiava mai la sua critica
al prete per la sua ora di religione;
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è stata molto arrabbiata
con una giovane e dinamica ochetta
perché essendo proprio influenzata
passeggiava spesso senza maglietta;
si è sempre lamentata
anche con il buon vecchio padrone
per il gallo veramente impiccione
e le galline troppo chiacchierone;
un piccione viaggiatore
stanco del suo faticoso peregrinare
riparte presto avvilito con terrore
per non sentirla mai più brontolare;
insoddisfatta del pasto
perché per lei era solo senza sapore
in fine si è messa pure in contrasto
con il suo bravo e simpatico pastore;
un rude cane guardiano
stanco da tempo di quel comportamento
e senza farle più nessun’ ammonimento
la rimanda ben presto al suo convento;
finisce qui la vera storia
di una invadente pecorella
che malgrado il suo aspetto
era una gran brutta saputella.
Chi vuole solamente trovare
l’ occasione per brontolare
spesso non sa mai cosa fare
o non ha voglia di lavorare.
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L’ arzillo dinosauro
Questa è la vera storia
di un arzillo dinosauro
che sicuro di un buon affare
ha attraversato pure il mare;
un arzillo dinosauro
di aristocratica famiglia millenaria
scavava disinvolto nel fiume Metauro
ricercando la famosa pietra arenaria;
partito da molto lontano
per trovare un qualificato materiale
desiderato da un gran marajà indiano
per il suo più bel palazzo personale;
sbarcato da un barcone
con una mandria di intrepidi elefanti
spendeva senza fare troppa attenzione
e pagava tutto solamente con diamanti;
alloggiava da lungo tempo
nel più accogliente albergo cittadino
ed approfittava sempre di ogni evento
per organizzare subito un bel festino;
malgrado la sua corporatura
era vivace come un giovane fringuello
e davvero felice per quella avventura
fischiettava sovente un bel stornello;
di natura vegetariano
offriva sempre un delicato minestrone
cucinato in un noto ristorante a Fano
e servito in un luccicante marmittone;
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lavorava tutto il giorno
per ritornare ben presto dal padrone
ma spesso quando era già mezzogiorno
gli avevano fregato anche il piccone;
informato il consolato
perché era impedito nel suo mestiere
alla fine si è sofferente rassegnato
di dover recintare tutto il cantiere;
alla fine della settimana
si riposava sulla bella riva del mare
ed indossata una lunga comoda sottana
andava poi di sera al night a ballare;
arrivato dall’ oriente
all’ improvviso il suo caro fratello
hanno brindato incuranti della gente
con cento casse di ottimo Bianchello;
ritornato al suo paese
con un importante carico di materiale
rifatto in breve il conto delle spese
per non fallire finisce all’ ospedale;
finisce qui la vera storia
di un arzillo dinosauro
che sicuro di un buon affare
ha attraversato pure il mare.
Chi non sa proprio risparmiare
perché la vita vuol ben godere
per poter pure meglio lavorare
deve avere un bravo ragioniere.
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La formica messicana
Questa è la vera storia
di una formica messicana
che era stata coinvolta
in una circostanza strana;
una formica messicana
con in testa un grande rosa sombrero
dormiva ormai da una buona settimana
nel cortile di un rinomato monastero;
svegliata dal grande rumore
causato dal gioviale frate campanaro
denuncia per quell’ orribile terrore
il povero impertinente grosso somaro;
traballante sulle zampe
e veramente instabile nel movimento
sembrava proprio un orrendo gigante
per quel suo indefinibile andamento;
professoressa universitaria
con la specializzazione in teologia
ha sempre fatto una vita sedentaria
ed era alquanto carente in enologia;
invitata dal vecchio priore
a conferire nel suo famoso seminario
prepara subito con grande buon umore
un discorso abbastanza straordinario;
aveva scelto per l’ occasione
un argomento veramente molto attuale
sulla profonda crisi della religione
oramai nota a livello internazionale;
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arrivata di buon tempo
per tenere la sua rinomata conferenza
approfitta di quel grande avvenimento
per fare qualche piacevole conoscenza;
conosciuto di prima mattina
proprio per caso il frate cantiniere
è stata quindi introdotta in cantina
per gustare almeno un buon bicchiere;
affascinata dall’ aleatico
dalla tequila ed anche dalla malvasia
ringrazia di cuore il frate simpatico
per quella sua straordinaria cortesia;
passando di botte in botte
nell’ allegra e spensierata atmosfera
è arrivata velocemente subito la sera
ed è trascorsa in fine anche la notte;
dimenticatasi di conferire
e deluso pure il bravo vecchio priore
rientra di corsa in casa per smaltire
la gran vergogna ed anche il disonore;
finisce qui la vera storia
di una formica messicana
che era stata coinvolta
in una circostanza strana.
Chi non si sa mai controllare
anche in una nuova situazione
rischia in breve di esagerare
e perde sempre la reputazione.
22
La vecchia gallina
Questa è la vera storia
di una vecchia gallina
che aveva smesso di covare
per sembrare una signorina;
una vecchia gallina
proprio canuta e molto spennacchiata
ha deciso un giorno di prima mattina
di abbandonare velocemente la covata;
viveva in un grande pollaio
di un piacevole e lussuoso casolare
e si riposava su una sedia a sdraio
ogni volta che era stanca di covare;
trascorreva poi la giornata
solo e sempre lungo la riva del mare
e mangiava due fogliette d’ insalata
perché non voleva mai più ingrassare;
elegante come un’ artista
e veramente raffinata nel razzolare
ha inserito su una speciale rivista
“giovane bella e ricca da maritare”;
da tempo assai invaghita
di un esuberante bel giovane galletto
si era in fine veramente intestardita
di poterlo conquistare con l’ aspetto;
prima di ogni passeggiata
passava per regola dal parrucchiere
e con la magliettina assai scollata
mostrava pure le belle giarrettiere;
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andava dall’ estetista
almeno cinque volte alla settimana
e per essere sempre anche in vista
ballava con un incantevole pigiama;
ha più volte ristuccato
le scabrose screpolature del becco
mentre giornalmente ha tinteggiato
le sopracciglia e poi il ciuffetto;
un gallo molto birichino
sempre in cerca di bella avventura
con uno strano e giallo cappellino
si presenta alla vera sposa futura;
felice e molto emozionata
pure per il romantico comportamento
organizza un importante ricevimento
per festeggiare il suo fidanzamento;
durante il grande ballo
cade lo strano e giallo cappellino
e si scopre che il romantico gallo
è un pericoloso vecchio malandrino;
finisce qui la vera storia
di una vecchia gallina
che aveva smesso di covare
per sembrare una signorina.
Chi vuole sempre imbrogliare
perché altrimenti non sa fare
prima o poi gli può capitare
che riceve il conto da pagare.
26
La zanzara fastidiosa
Questa è la vera storia
di una zanzara fastidiosa
che per il troppo ronzare
era diventata anche noiosa;
una zanzara fastidiosa
dirottata nella pattuglia acrobatica
aveva una vita abbastanza pericolosa
perché spesso era proprio antipatica;
stanziata in un bel laghetto
nella vicinissima ed umida periferia
usava molte volte anche il traghetto
per evitare la lunga sosta in corsia;
partita in squadriglia
per una grande esercitazione militare
saluta prima la sua numerosa famiglia
che era andata in tribuna ad ammirare;
volava con tanta eleganza
per la sua perfetta apertura alare
ed incurante di qualsiasi distanza
tornava sempre a casa per mangiare;
atterrata di grande urgenza
proprio sulle spalle di un calabrone
riparte quasi ignorando l’ emergenza
quando ha visto il lungo pungiglione;
assai testarda di natura
e di carattere abbastanza insistente
metteva sempre veramente tanta paura
facendo pure il terrore tra la gente;
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di giorno assai silenziosa
partiva ben presto in perlustrazione
diventava invece abbastanza rumorosa
quando di notte volava in escursione;
quando era stanca di volare
atterrava senza preavviso con piacere
ed in fine senza mai niente domandare
si riposava anche su qualsiasi sedere;
nella stagione estiva
specialmente dopo ogni bel acquazzone
diventava sempre veramente aggressiva
ronzando poi come un aereo a reazione;
instancabile battagliera
per non sembrare mai troppo invadente
cambiava in continuazione la bandiera
e ritornava all’ assalto più pungente;
più volte assai malmenata
anche per quel suo ronzare infernale
si è davvero acrobaticamente salvata
finendo veloce malconcia in ospedale;
finisce qui la vera storia
di una zanzara fastidiosa
che per il troppo ronzare
era diventata anche noiosa.
Chi non si può controllare
perché è molesto di natura
è costretto poi ad accettare
una vita abbastanza insicura.
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La giovane melanzana
Questa è la vera storia
di una giovane melanzana
che malgrado la sventura
aveva una vita molto sana;
una giovane melanzana
scappata sola dalla legione straniera
dopo una esperienza abbastanza strana
apre un grande salone da parrucchiera;
ha attraversato il deserto
inseguita da un plotone di legionari
pur avendo invece già prima scoperto
che non fregava con gli straordinari;
arruolata come cameriera
metteva di notte i suoi bei bigodini
e di giorno mostrava veramente fiera
i suoi biondo - argentati ricciolini;
allegra ed affascinante
con una pelle proprio morbida e scura
non si è mai sentita tanto importante
di avere quella naturale abbronzatura;
con il salone nell’ orto
da un servizio veramente eccezionale
quasi di fronte al privato aeroporto
riceveva la clientela internazionale;
arrivata all’ improvviso
una ananas dall’ Amazzonia centrale
che aveva da tempo perso il sorriso
risistema il ciuffetto in verticale;
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un bel giovane finocchio
dell’ eroica cavalleria dei cosacchi
ottiene per dare meglio nell’ occhio
una arricciolatina ai suoi mustacchi;
ad una povera vecchia zucca
sofferente per la sua grande pelata
prepara una ineguagliabile parrucca
per andare al veglione della serata;
un mandarino cinese
con un vecchio codino scompigliato
chiede deciso ma veramente cortese
se può essere ben presto sistemato;
assai felice di lavorare
e veramente orgogliosa del successo
è invitata numerose volte a parlare
in un importante e famoso congresso;
corteggiata insistentemente
da un cliente arrivato con la corriera
scopre in fine che è un bravo sergente
ormai in forza nella legione straniera;
finisce qui la vera storia
di una giovane melanzana
che malgrado la sventura
aveva una vita molto sana.
Anche se il passato è passato
e del presente sei assai sicuro
non credere di aver solo sognato
e stai attento per il tuo futuro.
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Il simpatico tacchino
Questa è la vera storia
di un simpatico tacchino
che pur essendo astemio
ha bevuto un bicchierino;
un simpatico tacchino
di signorile famiglia d’ oltre mare
salutava sempre con un vero inchino
se dopo pranzo andava a passeggiare;
gentile e di bel aspetto
e con in testa un decente cappellino
chiede alloggio proprio con rispetto
nel casolare di un vecchio contadino;
aveva a lungo lavorato
in un grande e famoso circo equestre
ed alla fine si era proprio ritirato
per godere una serena vita campestre;
domatore di professione
ha domato solo pulci al salto mortale
che veniva eseguito con vera passione
e sempre nella festa del Santo Natale;
sempre astemio di natura
faceva colazione solo col cappuccino
mangiava anche solo frutta e verdura
senza aver bevuto una goccia di vino;
ricevuto di prima mattina
nel pollaio dall’ elegante capo gallo
viene poi presentato anche in cantina
situata al centro della sala da ballo;
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deciso e sempre cortese
giocava con perfezione il baseball
mentre con stile veramente inglese
cantava e ballava il rock and roll;
sempre invitato in cantina
da quel bonaccione vecchio contadino
si innamora di una elegante tacchina
mentre bevono un bicchierino di vino;
con la parola balbettante
e la povera testa alquanto confusa
camminava con un passo traballante
suonando una sgangherata cornamusa;
ritornato sulla terra
rientra immediatamente nella cantina
e per dimenticare in breve la guerra
rifà una sola ma abbondante bevutina;
per la sua naturale simpatia
riceve in dono un prezioso bicchiere
ed applaudito dalla grande compagnia
viene poi acclamato “capo cantiniere”;
finisce qui la vera storia
di un simpatico tacchino
che pur essendo astemio
ha bevuto un bicchierino.
Chi lascia il cappuccino
per passare al buon vino
non dovrebbe mai superare
la misura del bicchierino.
42
La timida tortorella
Questa è la vera storia
di una timida tortorella
che proprio per natura
soffriva anche di paura;
una timida tortorella
elegante, triste e di dolce aspetto
sbirciava attraverso una tapparella
dell’ abbaino di un malandato tetto;
terrorizzata dalla guerra
ha dovuto veramente veloce scappare
e lasciata la sua bella amata terra
ha attraversato ben da sola il mare;
lavorava poi in un monastero
servendo una gentile vecchia badessa
e senza farne minimamente un mistero
ha servito alla festa anche la messa;
indossava un bel grembiulino
e con un bel fare veramente solerte
serviva per colazione il cappuccino
e con le braccia sempre ben coperte;
beccava a volte nel cortile
insieme con gli altri cari inquilini
e con sguardo sempre dolce e gentile
osservava anche i giochi dei pulcini;
veramente timida di natura
evitava per regola di dover parlare
e viveva dentro le sue quattro mura
senza mai una sola volta brontolare;
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arrossiva molto facilmente
solo non appena qualcuno la chiamava
e non frequentava mai l’ altra gente
perché con pochino già si vergognava;
inutilmente innamorata
di un simpatico bel giovane piccione
si è alla fine sofferente rassegnata
perché era un gran brutto mascalzone;
una giovane pollastrella
vedendola continuamente sempre sola
come una bravissima e dolce sorella
le dava coraggio con qualche parola;
imparata tutta la lezione
ricomincia ben presto anche a volare
e senza avere più nessuna esitazione
inizia poi con tutti a chiacchierare;
frequentata la palestra
solo per imparare la difesa personale
invita il bel piccione sulla finestra
e con un colpo lo manda all’ ospedale;
finisce qui la vera storia
di una timida tortorella
che proprio per natura
soffriva anche di paura.
Se non vuoi più soffrire
per l’ altrui negligenza
devi prima o poi reagire
senza perdere la pazienza.
48
Il vecchio cammello
Questa è la vera storia
di un vecchio cammello
che attraversava il deserto
con in groppa un bel ombrello;
un vecchio cammello
senza avere il diritto alla pensione
lavorava con un fiore all’ occhiello
anche per la sola e pura distrazione;
arrivava fino all’ equatore
lasciando il deserto assai contento
senza fare neanche il minimo rumore
e senza fare un grosso rifornimento;
aveva come padrone
un simpatico e bravo vecchio beduino
che gli offriva sempre per colazione
una grossa brioche con il cappuccino;
per fare una merendina
durante l’ orribile calda giornata
spalmavano su una piccola crostina
oltre al burro anche la marmellata;
il vecchio beduino
di nobile stampo abbastanza antico
lo trattava poi come un fratellino
ed era anche il suo migliore amico;
il padrone ed il cammello
stanchi di camminare con un bastone
si sdraiavano sotto il bel ombrello
per proteggersi sempre dal solleone;
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sognavano ogni tanto
nel corso della snervante traversata
di rimangiare e non come per incanto
un bel piatto freddo con l’ insalata;
arrivati a destinazione
andavano di regola solo a tarda sera
senza fare la richiesta prenotazione
a ballare in una meravigliosa balera;
il vecchio cammello
da giovane divino e famoso ballerino
ballava anche se portava l’ ombrello
perfettamente il bel tango argentino;
ineguagliabile danzatore
ed elegante col bianco doppio petto
incantava tutte le presenti signore
con il suo bel acrobatico caschetto;
innamoratosi di una cammella
con atteggiamento da grande sovrano
e con la sua figura veramente bella
le ha sorriso e poi baciato la mano;
finisce qui la vera storia
di un vecchio cammello
che attraversava il deserto
con in groppa un bel ombrello.
Chi lavora solo per distrazione
senza pensare davvero al denaro
riceve spesso una soddisfazione
e non potrà mai essere un avaro.
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L’ ingenuo pappagallo
Questa è la vera storia
di un ingenuo pappagallo
che per vendere a credenza
va a far vita di penitenza;
un ingenuo pappagallo
residente nell’ Amazzonia brasiliana
sicuro di imitare il canto del gallo
parte per una bella avventura romana;
di famiglia numerosa
ma senza nessuna voglia di lavorare
pure cercando una vita più decorosa
passava la giornata a chiacchierare;
durante il bel Carnevale
ballava a lungo col gruppo la samba
e non si è sentito minimamente male
perché era davvero un tipo in gamba;
gentile e di bel aspetto
e sempre con qualche grillo in testa
stanco oramai di essere un poveretto
ha lasciato un giorno la sua foresta;
viveva poi modestamente
in una pensioncina proprio alla mano
e da bravo ed assai devoto cristiano
andava alla messa sempre in Vaticano;
abituato a passeggiare
spensieratamente in terra tropicale
era costretto in maschera a saltare
tutte le auto del traffico stradale;
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aveva un bel negozietto
subito vicino alla stazione centrale
dove vendeva qualche vecchio oggetto
che importava dal suo paesino natale;
di natura mai diffidente
perché abituato in gruppo a mangiare
si è sempre fidato di tutta la gente
che se comperava faceva solo segnare;
non pagando mai la retta
pur spendendo davvero con attenzione
gli è arrivata un giorno la disdetta
di lasciare la camera della pensione;
richiesto di sistemare
alla clientela il proprio conticino
erano tutti da tempo andati al mare
nella ridente spiaggia di Fiumicino;
deluso e sconsolato
chiede pure il concordato volontario
e con il cuore veramente amareggiato
si rifugia a pregare in un Santuario;
finisce qui la vera storia
di un ingenuo pappagallo
che per vendere a credenza
va a far vita di penitenza.
Se vuoi davvero controllare
quanto onesta e poi la gente
devi solo e sempre aspettare
il giorno che non hai niente.
58
Il castorino roditore
Questa è la vera storia
di un castorino roditore
che se doveva sorridere
gli prendeva il malumore;
un castorino roditore
residente in America settentrionale
usava già da tempo la sega a motore
su consiglio del dentista personale;
faceva lo stesso mestiere
di uno zio del suo vecchio genitore
che in fine lavorava in un cantiere
come primo assistente del direttore;
rodeva velocemente
le più robuste e gigantesche radici
ed era sempre il più intraprendente
nel simpatico gruppo dei suoi amici;
rimasto senza denti
per una brutale infezione gengivale
veniva deriso da tutti i conoscenti
perché costretto a fare il manovale;
senza ridere e masticare
e con le gengive abbastanza dolenti
aveva proprio difficoltà a mangiare
e si vergognava anche tra i parenti;
troppo cara la dentiera
e non avendo tanti soldi per pagare
apre una segheria dopo la frontiera
e comincia in proprio ad esercitare;
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di carattere commerciante
forniva legname al grande mercato
e diventata l’ impresa importante
dava lavoro a qualche disoccupato;
con il prodotto selezionato
spedito solo ai più famosi mobilieri
veniva poi artisticamente realizzato
quanto più richiesto dagli stranieri;
invitato ad un congresso
a riferire del suo pregevole legname
impossibilitato da un grande ascesso
fa parlare un espertissimo falegname;
vinto anche l’ appalto
di fornire la ferrovia transiberiana
è stato decisivo per il grande salto
l’ invio di transenne ogni settimana;
coronato dal successo
prende un giorno la veloce corriera
e senza dover avere nessun permesso
si fa mettere la più bella dentiera;
finisce qui la vera storia
di un castorino roditore
che se doveva sorridere
gli prendeva il malumore.
Chi sa stoicamente sopportare
sempre la più grande sventura
non si deve molto scoraggiare
pensando alla sua vita futura.
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Il lupo solitario
Questa è la vera storia
di un lupo solitario
che per salvare la Patria
era partito come volontario;
un lupo solitario
stanco da tempo di vivere da eremita
rinuncia anche di fare il sedentario
e decide di cambiare la propria vita;
viveva in una vasta foresta
vicino ad un romantico bel fiumetto
dove spesso si rinfrescava la testa
in attesa di un gradevole pranzetto;
vestito sempre da pecorella
sdraiato sotto un variopinto ombrello
e paziente come una saggia sentinella
aspettava l’ arrivo di un bel agnello;
annoiato da lungo tempo
per mancanza di un rapporto sociale
risponde e senza alcun ripensamento
alla chiamata di un famoso Generale;
arruolato come soldato
e senza avere uno specifico mestiere
è stato in brevissimo tempo nominato
caporale nel fiero corpo bersagliere;
con molte piume sul cappello
il fucile, lo zaino e la trombetta
si era esercitato con un drappello
a marciare solo e sempre in fretta;
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diventato grande amico
di una volpe e di un buon asinello
passeggiavano nel bel borgo antico
orgogliosi del loro nuovo cappello;
dal coraggio straordinario
senza dover mai un sol colpo sparare
metteva in fuga il povero avversario
già non appena cominciava ad ululare;
il bravo vecchio comandante
della famosa e gloriosa guarnigione
ha deciso di premiarlo all’ istante
con una abbondante e gustosa razione;
un amico commilitone
da non molto nominato anche cuciniere
scopre con orgoglio il suo marmittone
e gli serve un nauseabondo minestrone;
non amante di verdura
ed in assenza di un delicato filetto
abbandona veloce la strana avventura
e ritorna ben felice al suo fiumetto;
finisce qui la vera storia
di un lupo solitario
che per salvare la Patria
era partito come volontario.
Chi non vuole rinunciare
proprio ad un bel niente
non si potrà mai adattare
di convivere tra la gente.
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La magnifica cicogna
Questa è la vera storia
di una magnifica cicogna
che vedendola solo passare
ognuno cominciava a sognare;
una magnifica cicogna
con un mestiere veramente particolare
alloggiata nell’ aeroporto di Bologna
aspettava serena il comando di volare;
arrivata all’ improvviso
da un continente estremamente lontano
salutava sempre col suo dolce sorriso
anche se il mondo era alquanto strano;
molto allegra e cordiale
lasciava sempre un reattore in azione
e arrivata la chiamata dall’ ospedale
partiva con ammirevole determinazione;
rispettata dalla gente
pure per la sua disciplina esemplare
attraversava il cielo diligentemente
scortata da una squadriglia militare;
incurante della stagione
volava ovunque tra i monti ed il mare
davvero orgogliosa per la professione
perché portava gioia in ogni casolare;
se incontrava la tempesta
per proteggere il prezioso fagottino
si rifugiava nel fondo della foresta
e ripartiva solo al prossimo mattino;
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molto elegante nel volare
sempre con un bel luccicante nastrino
sapendo di notte esattamente arrivare
senza dover usare un piccolo lumicino;
robusta di costituzione
trasportava esultante un bel bambino
ed alla fine arrivata a destinazione
si riposava stremata sopra al camino;
conosciuta sul mezzogiorno
una disorientata vecchia aquila reale
le fa visita più tardi al suo ritorno
per darle un pò di assistenza sociale;
regolarmente invitata
a qualsiasi congresso internazionale
è stata sempre ovunque pure premiata
per il suo nobile lavoro eccezionale;
atterrata una bella mattina
nel palazzo di un rinomato imperatore
è stata ringraziata per la sorpresina
con un inconsueto pranzo in suo onore;
finisce qui la vera storia
di una magnifica cicogna
che vedendola solo passare
ognuno cominciava a sognare.
Chi lavora sempre con passione
senza avere la minima emozione
e fa tutto solo con precisione
riceve in fine una premiazione.
72
Lo stambecco scalatore
Questa è la vera storia
di uno stambecco scalatore
che stanco di arrampicarsi
andava ormai solo a motore;
uno stambecco scalatore
per incontrarsi con la bella compagna
usava da tempo un elettrico ascensore
quando voleva salire in alta montagna;
arrivava sempre sulla vetta
solo con il suo cappellino da alpino
viaggiando comodo ed anche in fretta
senza dover partire di primo mattino;
trascorreva tutta la giornata
solamente con la sua bella compagna
ma per fare una vera buona mangiata
tornava a pascolare giù in campagna;
abitava in una bella vallata
servita dalle più lussuose comodità
e poi trascorreva sempre la nottata
a ballare nel vicino night in città;
molto curioso di visitare
proprio una importante terra lontana
ha deciso un giorno di voler scalare
subito la più alta montagna africana;
sognava da tempo di piantare
sulla cima della montagna straniera
e per non farlo mai più dimenticare
anche la sua plurigloriosa bandiera;
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partito per l’ equatore
con la sua sgangheratissima motoretta
l’ hanno seguito solo con un reattore
perché correva allegramente in fretta;
arrivato di prima mattina
esultante alle falde del Kilimangiaro
si è fermato su una piacevole collina
a salutare un vecchio pastore massaro;
raggiunto l’ accampamento
circa a metà dell’ affaticante salita
si è sentito in breve tempo scontento
di dover sopportare l’ immensa fatica;
da tempo non più abituato
a quel genere di vita abbastanza dura
e dopo averci su lungamente ripensato
rinuncia veramente a quella avventura;
ritornato subito al paesello
informa della sua memorabile scalata
il suo devoto vecchio amico asinello
che ha sorriso alla solita buffonata;
finisce qui la vera storia
di uno stambecco scalatore
che stanco di arrampicarsi
andava ormai solo a motore.
Chi si è dato all’ agiatezza
credendo davvero di migliorare
deve poi mentire con destrezza
se la fama vuol sempre salvare.
78
Il gatto sornione
Questa è la vera storia
di un gatto sornione
che per non voler lavorare
ha fatto sempre il pigrone;
un gatto sornione
con parentela di vero stampo persiano
non si è mai scordato della colazione
mentre per lavorare faceva l’ indiano;
proveniente dall’ oriente
e cioè da una terra proprio lontana
adeguandosi al bel dolce far niente
seguiva il costume di vita nostrana;
visto il pasto sempre pronto
senza la minima necessità di lavorare
ricalcola prima il proprio tornaconto
e poi smette subito anche di cacciare;
sdraiato su una poltrona
si alzava quando era ora di mangiare
per pranzare con la sua cara padrona
facendosi però prima un pò pettinare;
dopo questa grande fatica
almeno solo per un meritato momentino
si sdraiava ancora in un bel angolino
per poter gustare un piccolo pisolino;
nel tempo che sonnecchiava
russava proprio come un bel trombone
ed incurante anche se poi disturbava
si esibiva senza una minima emozione;
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un buon vecchio cagnolone
lo sveglia con forza all’ improvviso
e stanco da tempo di fare il garzone
gli mette il boccone davanti al viso;
con sguardo terrorizzato
per quella brutta diabolica visione
essendo ancora davvero addormentato
cade improvvisamente dal seggiolone;
per ritornare efficiente
visto che non era pure sprovveduto
è stato riconosciuto convalescente
con un lunghissimo riposo assoluto;
per tutta la convalescenza
e senza avere mai nessuna esitazione
faceva pure notare la sua sofferenza
camminando sempre con un bel bastone;
per non sentir più brontolare
dice subito di aver capito la lezione
e “promette” presto anche di lavorare
senza chiedere la minima retribuzione;
finisce qui la vera storia
di un gatto sornione
che per non voler lavorare
ha fatto sempre il pigrone
Chi vuole sempre prima mangiare
ed in seguito desidera riposare
non si deve davvero dimenticare
che se lo deve anche guadagnare.
82
L’ orca marina
Questa è la vera storia
di un’ orca marina
che per non più litigare
cercava una nuova vicina;
un’ orca marina
pur non sapendo minimamente sciare
è arrivata in montagna una mattina
lasciando per sempre anche il mare;
viveva molto comodamente
vicino una nota scogliera corallina
e spesso anche se involontariamente
trovava lo sporco di una seppiolina;
stanca di dover sopportare
ancora quella spudorata impertinenza
e per non voler più con lei litigare
ha scelto la più scomoda conseguenza;
per il grande trasloco
incarica un bravo giovane pipistrello
che lottando con un tremendo maremoto
la porta di notte sul monte più bello;
dopo aver ben sistemato
la sua moderna e lussuosa abitazione
si siede sotto un favoloso porticato
per fare in pace una buona colazione;
di colpo inebriata
da quella sconosciuta buona aria fina
si è immediatamente anche dimenticata
la puzza del mare e quella di benzina;
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in mezzo ad un boschetto
seduta su una comodissima panchina
consumava il suo piccolo pranzetto
mangiando una piacevole minestrina;
avvolta in uno scialle
arriva una bella formica di sorpresa
che portava sulle sue piccole spalle
il grosso borsone della grande spesa;
vista l’ immensa fatica
e senza volere per niente commentare
cede alla piccola e graziosa formica
la comodissima panchina per riposare;
la piccola riconoscente
senza mostrarsi minimamente offesa
confida poi proprio spontaneamente
di essere da tempo in dolce attesa;
arrivate al villaggio
apprende dalla graziosa formichina
e come in un meraviglioso miraggio
che solo lei è la sua nuova vicina;
finisce qui la vera storia
di un’ orca marina
che per non più litigare
cercava una nuova vicina.
Quando vivi in compagnia
ti devi sempre impegnare
per non fare mai mancare
il minimo di buona armonia.
88
L’ insolente galletto
Questa è la vera storia
di un insolente galletto
che quantunque blasonato
era un emerito maleducato;
un insolente galletto
di aristocratica dinastia turcomanna
pur essendo ancora un bel signoretto
alloggiava in una fatiscente capanna;
di famiglia alto locata
per una lontana bisnonna principessa
era alla ricerca veramente disperata
di sposare almeno una ricca duchessa;
viveva prima in un pollaio
di un nobile e rinomato bel casolare
e se arrivava il bravo vecchio gallo
doveva proprio immediatamente andare;
allontanato senza storielle
da tempo dal nobile vecchio genitore
perché oltre alle brave pollastrelle
molestava sempre pure le sue signore;
incurante della punizione
scherniva spavaldo il vecchio gallo
perché non aveva preso la decisione
di aprire una nuova scuola da ballo;
raccontava a tutte le galline
di essere nobile, gentile e bellino
e prometteva pure a quelle poverine
oltre al rossetto un bel cappellino;
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per essere più attraente
oltre al meraviglioso doppio petto
indossava davvero e più di sovente
una splendida camicia col merletto;
aperto un lussuoso locale
in un grazioso ed elegante casolare
invita poi con una offerta speciale
le galline a ben imparare a ballare;
faceva molta propaganda
in esclusiva sui giornali importanti
ed offriva sempre una ottima merenda
alle fedeli e leggiadre partecipanti;
mentre insegnava il ballo
faceva con tutte sempre lo zimbello
e poi in mancanza del vecchio gallo
le molestava dietro un bel ombrello;
una nobile pollastrella
corteggiata ormai da ben lungo tempo
e senza dare più nessun avvertimento
rompe immediatamente il fidanzamento;
finisce qui la vera storia
di un insolente galletto
che quantunque blasonato
era un emerito maleducato.
Chi si comporta incivilmente
passa non solo per ignorante
spesso non ottiene mai niente
ed è anche deriso dalla gente;
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Il vecchio bernardino
Questa è la vera storia
di un vecchio bernardino
che si recava a lavorare
con un grande canestrino;
un vecchio bernardino
con una sciarpa, scarponi e berretto
partiva sempre presto già al mattino
per soccorrere poi qualche poveretto;
faceva sempre colazione
già fin da quando era ancora bambino
al bar della fumosa vecchia stazione
con un piacevole bicchierone di vino;
da lungo tempo arruolato
nella meravigliosa guardia forestale
osservava solo veramente preoccupato
la montagna con un gran cannocchiale;
assai ben addestrato
riempiva sempre il grande canestrino
specie dopo che aveva molto nevicato
e partiva poi per il soccorso alpino;
con una barba bianca
perché ormai vecchia di antico pelo
marciava sempre a dritta ed a manca
tra la neve ed anche il grande gelo;
girava tutto il giorno
spesso nella più snervante monotonia
e di sera dopo un desiderato ritorno
cercava bisognoso un pò di compagnia;
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con il grado da ufficiale
proprio in servizio in alta montagna
incontrava un buon vecchio cinghiale
in una piacevole osteria di campagna;
amici ormai per la pelle
se per caso il tempo era molto bello
pescavano piacevolmente le alborelle
in un meraviglioso e pulito ruscello;
riposava anche ogni tanto
in una cella di un vecchio convento
specie quando era abbastanza stanco
dopo un faticoso e lungo intervento;
girava un giorno spensierato
con la sua botticina sempre al petto
quando vede un frate quasi congelato
che la scola con un piccolo sorsetto;
invitato dal vecchio priore
ad una colazione alquanto eccezionale
organizzata proprio solo in suo onore
arriva con il bravo vecchio cinghiale;
finisce qui la vera storia
di un vecchio bernardino
che si recava a lavorare
con un grande canestrino.
Quando sai davvero sopportare
la disciplina e poi il lavoro
oltre a poter sempre mangiare
ricevi spesso anche l’ alloro;
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Il piccione viaggiatore
Questa è la vera storia
di un piccione viaggiatore
che aveva smesso di volare
per diventare tinteggiatore;
un piccione viaggiatore
da tempo abbastanza stanco di volare
polverizzato pure l’ ultimo reattore
è ammarato vicino alla riva del mare;
trasportava tutto il giorno
il grande sacco di posta prioritaria
mentre cambiata rotta per il ritorno
incontrava spesso una tromba d’ aria;
confida ad un pellicano
che di professione fa l’ imbianchino
mentre lavora con un pennello in mano
di non volere mai più fare il postino;
impressionato all’ istante
di quella alquanto tragica situazione
gli offre un lavoro da primo aiutante
per cambiare veramente la professione;
deciso all’ improvviso
e senza volerci tanto a lungo pensare
ringrazia commosso con un bel sorriso
e comincia con grande lena a lavorare;
con la tuta ed il cappello
e con una ineguagliabile precisione
senza usare mai un piccolo sgabello
tinteggia tutta la vecchia stazione;
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il padrone imbianchino
ormai soddisfatto del bravo aiutante
prevede in un giorno alquanto vicino
per lui un lavoro davvero importante;
seguiva un corso accelerato
presso un famoso vecchio professore
protetto dal più assoluto anonimato
per diventare poi un grande pittore;
l’ insegnante emozionato
dall’ irrepetibile e grande vocazione
confida il bel segreto al buon Curato
che invia presto la santa benedizione;
il bravissimo aiutante
mentre tinteggia un normale balcone
sbadiglia in lontananza un elefante
cade per la paura nel grosso bidone;
sommerso dall’ intonachino
e deriso anche da tutto il quartiere
saluta il buon pellicano con inchino
e felice ritorna al vecchio mestiere;
finisce qui la vera storia
di un piccione viaggiatore
che aveva smesso di volare
per diventare tinteggiatore.
Quando hai deciso di cambiare
la tua sofferente professione
non ti devi prima dimenticare
di fare una buona riflessione.
98
Il gufo misterioso
Questa è la vera storia
di un gufo misterioso
che per salvare il mondo
in fine è diventato noioso;
un gufo misterioso
arrivato un dì dall’ estremo oriente
è stato veramente troppo presuntuoso
perché era certo di aiutare la gente;
viveva in una torre antica
di un grandissimo castello medievale
e beveva sempre il tè di pura ortica
per meditare e non sentirsi mai male;
filosofo di professione
della famosa e vecchia scuola cinese
parlava sempre senza alcuna emozione
solo con tono assai deciso e cortese;
informato dal telegiornale
che pure il mondo è andato in rovina
parte malgrado il tremendo temporale
senza aspettare la bella fidanzatina;
per essere più importante
indossava un costoso vestito bianco
con in testa un luccicante turbante
e poi predicava anche se era stanco;
girava sempre il mondo
per portare a tutti solamente la pace
e spesso diventava alquanto furibondo
dal ritmo di vita ormai troppo vivace;
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intervistato un porcospino
con un tono dolce ma troppo pungente
gli ricorda che non è il suo destino
mangiare senza voler fare mai niente;
sconsiglia un pipistrello
da tempo veramente stanco di volare
che con un bel fiore all’ occhiello
va tutte le sere al night a ballare;
rimprovera una bella civetta
di fare ormai una vita proprio strana
perché va solo e sempre con la fretta
e non paga mai anche la metropolitana;
offesasi la popolazione
per il suo sproporzionato intervento
lo respinge proprio con indignazione
e dimenticando il triste avvenimento;
dopo tutta quella fatica
e con in cuore una grande delusione
ritorna solo sulla sua torre antica
riprendendo la consueta meditazione;
finisce qui la vera storia
di un gufo misterioso
che per salvare il mondo
in fine è diventato noioso.
Se cerchi anche la precisione
ed il mondo vuoi pure salvare
dimentica presto l’ illusione
perché nessuno vuol ascoltare.
106
Il giovane leone
Questa è la vera storia
di un giovane leone
che è tornato dalla guerra
con la moglie e la pensione;
un giovane leone
appena ritornato da una grande guerra
godeva in pace la sua nuova posizione
a pancia all’ aria sdraiato per terra;
partito con tanto coraggio
e con un drappello di bravi soldati
sempre pronti ad un bel arrembaggio
anche perché erano molto ben armati;
mentre dava l’ assalto
ad un inespugnabile vecchio castello
gli cade addosso arrivato dall’ alto
un piccolo e variopinto bel ombrello;
la punta della sua codina
di striscio appena appena colpita
per la grande botta e la feritina
è rimasta per un pochino stordita;
alla bella principessina
seduta in mezzo ad un grande balcone
il vento lascia nella piccola manina
soltanto un piccolo pezzo di bastone;
seriamente mortificata
ed inoltre anche propriamente confusa
per quella brutta e sonora ombrellata
porge piangente la sua profonda scusa;
107
il giovane arrabbiato
ma dallo sguardo pure conciliante
rimane subito veramente folgorato
da quel dolce visino affascinante;
arrestato subito il plotone
e sospesa poi la brutale battaglia
riporta con una strana eccitazione
il bel ombrello sul grande balcone;
la bella principessina
inebriata dal grande nobile ardore
ringrazia per quell’ immenso onore
dal profondo del suo piccolo cuore;
la buona mamma regina
veramente felice ed anche emozionata
organizza esultante di prima mattina
la gran festa per la prossima serata;
sposata la principessina
e dopo lo straordinario ricevimento
ottiene per la sua immensa feritina
un ricco ed abbondante risarcimento;
finisce qui la vera storia
di un giovane leone
che è tornato dalla guerra
con la moglie e la pensione.
Anche se non vuoi lavorare
ma preferisci ogni piacere
evita sempre di ingannare
e di non farti mai mantenere.
110
Il vecchio pipistrello
Questa è la vera storia
di un vecchio pipistrello
che per scrupolo di onestà
ha lavorato con l’ umidità;
un vecchio pipistrello
sofferente in salute per professione
ha chiesto con vero accorato appello
di poter andare in breve in pensione;
viveva da lungo tempo
in una umida vecchia grotta comunale
senza avere un piccolo riscaldamento
e senza la prima regola condominiale;
abitava vicino ad una civetta
a chiacchiere veramente affaccendata
che parlava sempre davvero in fretta
perché faceva una vita scombussolata;
un gufo misterioso
stanco di fare sempre la meditazione
visitava la grotta veramente curioso
per fare una piacevole conversazione;
la famiglia numerosa
per risparmiare sempre sull’ affitto
dormiva a grappoli perché freddolosa
spesso attaccata all’ umido soffitto;
da lungo tempo impiegato
per il benessere notturno cittadino
faceva ovunque l’ orario continuato
da tarda sera fino al primo mattino;
111
poco amato dalla gente
forse anche per lo sgradevole aspetto
gli era invece veramente riconoscente
quando la liberava da qualche insetto;
incurante dell’ acquazzone
sorvolava sempre i numerosi acquitrini
e durante il gran giro di ricognizione
era il terrore degli ingenui moscerini;
le zanzare bighellone
sentitolo solo in lontananza arrivare
scappavano proprio con preoccupazione
e nascoste smettevano pure di ronzare;
ha sempre lavorato
con una elevata percentuale di umidità
ed era molto orgoglioso e pure onorato
per il buon servizio reso alla società;
da lungo sofferente
per un doloroso reumatismo cervicale
non potendo veramente far più niente
ormai faceva spesato la cura termale;
finisce qui la vera storia
di un vecchio pipistrello
che per scrupolo di onestà
ha lavorato con l’ umidità.
Chi lavora soltanto con passione
in qualsiasi tipo di professione
se un giorno manca la condizione
dovrebbe andare pure in pensione.
114
Il rosso peperoncino
Questa è la vera storia
di un rosso peperoncino
che non sempre era amato
per quel suo caratterino;
un rosso peperoncino
molto simpatico e di gentile aspetto
è stato già piccante pure da bambino
senza avere mai per nessuno rispetto;
coltivato in medio oriente
sempre solo per il sapore prelibato
ha reso felice tutta la brava gente
del lontano e poverissimo califfato;
tutta quanta la popolazione
pur avendo davvero poco da mangiare
lo usava spesso già nella colazione
e sempre prima di andare a lavorare;
arrivato in grande sordina
con un coraggioso vecchio cammelliere
che avendolo poi introdotto in cucina
diventa immediatamente capo cuciniere;
servito sempre nel ristorante
soltanto per arricchire ogni pietanza
diventa in fine veramente stravagante
se per caso viene usato in abbondanza;
un nuovo e ricco cliente
avendone sentito sovente ben parlare
quantunque non capiva proprio niente
l’ ha voluto a tutti i costi provare;
115
consigliato solo per dovere
di non superare mai la giusta misura
senza dare ascolto al capo cuciniere
gioiva felice all’ esperienza futura;
assaggiato un buon boccone
scappa urlando spaventato dal terrore
sbatte violentemente nel duro bancone
e cade piangendo per il gran bruciore;
deluso e molto arrabbiato
per quella figura proprio da cretino
alla fine si è velocemente consolato
con un dolce e freschissimo gelatino;
accusato pure di possedere
una nascosta proprietà assai infernale
si è molto discusso contro tale parere
anche in ogni congresso internazionale;
raccomandato in medicina
per migliorare sempre la circolazione
riceve anche quale gradita sorpresina
l’ ambito e noto premio della Nazione;
finisce qui la vera storia
di un rosso peperoncino
che non sempre era amato
per quel suo caratterino.
Se ti sai soltanto comportare
sempre come comanda la natura
nessuno ti potrà mai accusare
che vai in cerca di avventura.
130
Il falco pellegrino
Questa è la vera storia
di un falco pellegrino
che non solo per simpatia
si era dato all’ archeologia;
un falco pellegrino
che non aveva una vera fissa dimora
partiva spesso già di primo mattino
da solo e quasi sempre di buon’ ora;
riposava sovente in una torre
di un grande e vecchissimo castello
dove di giorno andava poi a dormire
anche un simpatico buon pipistrello;
cercava sempre di migliorare
il suo alquanto povero stato sociale
e smetteva rispettoso di peregrinare
solo per santificare il Santo Natale;
lasciava a volte le montagne
diretto principalmente verso il mare
per vendere un bel sacco di castagne
e comperare poi qualcosa da mangiare;
volava in tutto il mondo
sempre in cerca di una grande novità
e con sentimento abbastanza profondo
per il benessere di tutta l’ umanità;
ha saputo da un vecchio indiano
della rispettabile tribù dei Navarra
di un oggetto particolarmente strano
in un luogo sperduto e molto lontano;
131
svegliatosi una mattina
con una alquanto strana sensazione
incomincia presto quasi in sordina
il suo grande giro di esplorazione;
studiata attentamente
la descrizione del vecchio indiano
localizza in un lontano continente
un posticino abbastanza fuori mano;
fermatosi lungo un fiumetto
di una selvatica valletta solitaria
scopre ad un tratto un raro oggetto
di origine probabilmente millenaria;
scoperto in quell’ istante
l’ antica statuetta del vero dio Sole
per quella visione assai affascinante
resta a lungo immobile e senza parole;
informata la sopraintendenza
per quello straordinario ritrovamento
riceve al più presto dalla presidenza
un ricco ed abbondante riconoscimento;
finisce qui la vera storia
di un falco pellegrino
che non solo per simpatia
si era dato all’ archeologia.
Se guardi il chiaro di luna
e speri anche di migliorare
non aspettare che la fortuna
ti verrà un giorno a trovare.
136
Il grillo parlante
Questa è la vera storia
di un grillo parlante
che per non morire di fame
faceva anche il chiromante;
un grillo parlante
con uno sgargiante turbante in testa
a cavallo di un battagliero elefante
attraversava sempre tutta la foresta;
viveva alla chetichella
perché non poteva pagare l’ affitto
e brontolava sempre come una zitella
anche se in verità non aveva diritto;
alloggiava in una grotta
con un disoccupato bravo pipistrello
e se usciva cambiava sempre la rotta
per non farsi mai vedere dal bidello;
partiva presto al mattino
proprio senza poter fare la colazione
perché nel suo troppo povero cucinino
mancava già da tempo anche il carbone;
si fermava in un ruscello
dove l’attendevano numerose persone
che offrendo anche un bel ramoscello
lo salutavano con profonda devozione;
prevedeva sempre per tutti
solo ottimi e grandi benefici sociali
che se alla fine erano proprio brutti
evitava di pubblicizzare sui giornali;
137
anche se ha indovinato
a tanta gente un prestigioso futuro
è stato ovunque sempre ricompensato
con un tozzo di pane veramente duro;
assai dimagrito da tempo
per la povera e scarsa alimentazione
capisce che è giunto il vero momento
di sfruttare meglio l’ immaginazione;
aveva da poco annunciato
un grande evento per il suo villaggio
che per sua fortuna si è poi avverato
giusto per la fine del mese di maggio;
il giorno dell’ Ascensione
con una generale e lieta commozione
è arrivata con la lunga processione
a tutti la tanto sospirata pensione;
tutta quanta la popolazione
felice per quel bel giorno importante
senza dimenticare più un solo istante
gli regala in fine un gran ristorante;
finisce qui la vera storia
di un grillo parlante
che per non morire di fame
faceva anche il chiromante.
Chi si sa sempre organizzare
evitando spesso di criticare
può sicuro alla fine sperare
di trovare anche da mangiare.
138
La patatina diligente
Questa è la vera storia
di una patatina diligente
che ha conquistato l’ orto
perché era intraprendente;
una patatina diligente
di signorile famiglia del Nuovo Mondo
era arrivata da tempo come consulente
portata dalla bella flotta di Colombo;
introdotta senza clamore
forse solo perché non molto attraente
è stata assai mal vista dalle signore
mentre ormai è stimata da tanta gente;
diplomatica e molto cortese
inviata dal generoso popolo americano
indipendentemente dalle diverse spese
solo per organizzare l’orto nostrano;
consigliava l’ ortolano
nel programmare la grande piantagione
realizzando pure un dettagliato piano
necessario in ogni cambio di stagione;
sempre allegra ed elegante
era tutti i giorni molto indaffarata
sostituendo pure la brava insegnante
specialmente se a volte era ammalata;
programmava perfettamente
le numerose piantagioni di noccioline
tenendo conto del piacere del cliente
che mangia bene e spende quasi niente;
139
andava ogni mattina
ad esaminare l’ andamento del mercato
e ritornava sempre con una sorpresina
perché portava a tutti un buon gelato;
un fagiolino indispettito
perché venduto all’ orto del convento
la prega con tono abbastanza avvilito
di far annullare il suo trasferimento;
ad una povera zucchina
rimasta da giorni senza il fiorellino
riporta dal mercato una bella mattina
un incantevole ed elegante cappellino;
stimata dall’ ortolano
e riverita anche dal burbero padrone
perché era veramente molto alla mano
e senza approfittare della posizione;
tutta quanta la popolazione
perché non ha mai subìto un sol torto
l’ ha anche premiata per acclamazione
col gran titolo di “regina dell’ orto”;
finisce qui la vera storia
di una patatina diligente
che ha conquistato l’ orto
perché era intraprendente.
Chi lavora sempre con precisione
e non approfitta della posizione
impegnandosi con grande passione
alla fine riceve una premiazione.
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La gioviale cornacchia
Questa è la vera storia
di una gioviale cornacchia
che finita la persecuzione
ha fatto poi solo la pacchia;
una gioviale cornacchia
vestita con un costumino da Carnevale
da poco uscita dalla profonda macchia
teneva ancora in mano un gran boccale;
invitata ad un veglione
per dover tutta la notte solo suonare
aveva dimenticato il suo bel maglione
ed ha pertanto bevuto per non tremare;
una volta poco amata
per quel troppo malaugurante aspetto
è stata invece poi molto considerata
per la fedeltà e il filiale rispetto;
chi la sentiva cantare
era assalito immediatamente da paura
e si metteva con devozione a pregare
per scongiurare qualche disavventura;
abitava su un campanile
di una splendida chiesa di periferia
e con la voce davvero poco signorile
chiacchierava col prete in sacrestia;
musicista di professione
con speciale diploma da gran minuetto
di festa quando c' era la processione
suonava nella banda il suo clarinetto;
147
assai devota e credente
seguiva sempre il coro parrocchiale
con un risultato pure soddisfacente
per la grande festa di San Pasquale;
di carattere molto spiritosa
perché era sempre pronta a scherzare
non è mai stata seriamente permalosa
se la canzonavano pel suo gracchiare;
per essere più attraente
colorava a volte le sue scure piume
ma non riuscendo a beffare la gente
andava in fine a ripulirsi al fiume;
ingaggiata per suonare
anche in una moderna orchestrina pop
consiglia poi gli invitati a ballare
facendo tutti felici con il suo rock;
la platea entusiasmata
da quel ritmo veramente eccezionale
l’ ha immediatamente pure prenotata
per il gran festival internazionale;
finisce qui la vera storia
di una gioviale cornacchia
che finita la persecuzione
ha fatto poi solo la pacchia.
Chi segue sempre la tradizione
senza aver alcuna supposizione
vive ancora con preoccupazione
e soffre pure di superstizione.
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La cavalletta africana
Questa è la vera storia
di una cavalletta africana
che ha lasciato la sua casa
per vivere in terra lontana;
una cavalletta africana
arrivata da tempo con un volo diretto
lasciando una bella piramide egiziana
ha alloggiato in un traballante tetto;
di famiglia aristocratica
originaria di una dinastia faraonica
non digeriva più la vita burocratica
introdotta con la guerra napoleonica;
viveva molto agiatamente
servita sempre come una vera signora
e chiacchierava proprio allegramente
ma si alzava solo dopo una certa ora;
trovando tante difficoltà
ad esprimersi nella lingua nostrana
faceva geroglifici per la necessità
di mangiare una gradevole valeriana;
impiegata di concetto
in una prestigiosa agenzia africana
spiega con un qualificato prospetto
al turista il corso della settimana;
arrivata la richiesta
del programma di vacanza dell’ asilo
propone dopo una snervante inchiesta
una piacevole crociera lungo il Nilo;
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in ogni buona escursione
per visitare le cose più particolari
inserisce sempre per una distrazione
una avventurosa battuta in un safari;
invidiata dalla gente
per la sua meravigliosa intelligenza
è stata sempre respinta con violenza
senza avere mai una buona convivenza;
di robusta corporatura
con la sua articolata apertura alare
metteva veramente sempre tanta paura
se si avvicinava per poter atterrare;
sorvegliata dall’ ortolano
che contro lei aveva un vero ticchio
perché un pomeriggio alquanto strano
era sparito quasi tutto il radicchio;
denunciata in fine col sospetto
perché era sparita anche la genziana
lascia in breve il traballante tetto
e fa ritorno nella piramide egiziana;
finisce qui la vera storia
di una cavalletta africana
che ha lasciato la sua casa
per vivere in terra lontana.
Chi vuol migliorare l’ esistenza
e spera di avere più accoglienza
deve ben valutare con insistenza
se esiste proprio la convenienza.
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