PIANTEche neanche tupotrai uccidere
Titolo originale: 50 Plants Plants You Can’t Kill
Testi: Jamie Butterworth
Pubblicato in collaborazione con la Royal Horticultural Society
© 2019 Quarto Publishing plc
Tutti i diritti riservati.
Questo libro è stato ideato e disegnato da
The Bright Press, un marchio di The Quarto Group
6 Blundell Street
London N7 9BH
Direttore creativo: James Evans
Art Director: Katherine Radcliffe
Designer: Grade Design, gradedesign.com
Per l’edizione italiana:
Traduzione: Anna Carbone
Impaginazione: Laura Casagrande
Redazione: Veronica Pellegrini
www.giunti.it
© 2019 Giunti Editore S.p.A.
Via Bolognese 165 - 50139 Firenze - Italia
Piazza Virgilio 4 - 20123 Milano - Italia
Prima edizione: ottobre 2019
Stampato in Cina
La Royal Horticultural Society, un’istituzione
che si occupa di promuovere l’orticultura
e il giardinaggio, è la più importante
organizzazione del settore
senza scopo di lucro nel Regno Unito.
Offre gratuitamente consigli e informazioni
da parte di esperti, forma la futura
generazione di giardinieri orticoltori, crea
opportunità pratiche per i bambini di coltivare
piante e svolgere studi su vegetali,
parassiti e problemi ambientali
che colpiscono i coltivatori.
Per ulteriori informazioni
www.rhs.org.uk
La pianta fotografata nelle pagine
di apertura delle singole schede
è la varietà principale tra quelle consigliate.
P I A N T E D I S I C U R O S U CC E SS O
DA I N T E R N O E P E R E ST E R N I
PIANTE
che neanche tupotrai uccidere
S O M M A R I O
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P E R E N N I
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I N T RODUZ I ON E
INTRODUZIONE6
Cominciamo dalle cose importanti: nessuna pianta è davvero indistruttibile,
ma ve ne sono molte particolarmente tenaci e resistenti. Questo libro vuole
presentarvi il lato tosto del mondo vegetale e farvi conoscere una serie
di piante che non vogliono proprio saperne di arrendersi.
In queste pagine troverete cinquanta piante che ritengo essere a prova d’imbranato
e che vi dimostreranno che non siete poi quel disastro che credete di essere. Queste
piante straordinarie sono l’ideale per i principianti, perfette per chi deve farsi le ossa.
Il segreto del successo in questo campo è scegliere la pianta giusta per il posto
giusto. Dalle perenni agli arbusti, dalle piante da interno agli ortaggi... ce n’è per tutti
e per ogni spazio verde.
Non sottovalutate le piante, possono davvero aiutarvi a vivere più a lungo: è
scientificamente provato che chi abita lungo viali alberati vive più a lungo; che chi si
circonda di verde vive più a lungo; che chi si mette ginocchia a terra e si sporca le mani
con piante e terriccio ha una vita più sana, più felice e sì, avete indovinato, più lunga.
Occuparsi del verde di casa può diventare una via di fuga dai problemi quotidiani, un
modo per staccare la spina e riconnettersi con la natura. Prendersi cura di fiori, alberi o
anche dedicarsi all’orto ha in sé qualcosa di buono e di salutare, è un processo nutriente
che aiuta a liberare la mente e a rilassarsi. È una cosa che tutti dovremmo fare di più.
Nonostante sia così benefico, occuparsi dell’orto o del giardino è ancora spesso
considerato un passatempo per la terza età, ma ricordate: non c’è bisogno di una
tessera o di una laurea in latino per prendere in mano una paletta. Chiunque può
dedicarsi al proprio spazio verde, indipendentemente dall’età, dalla provenienza,
dal lavoro o dal portafoglio: è un’attività divertente, entusiasmante e gratificante,
ed è molto ma molto di più del semplice falciare il prato o estirpare qualche erbaccia.
Una volta che avrete gettato i primi semi e li avrete visti germogliare, crescere
e fiorire, vi sfido a non rimanerne conquistati. Creare qualcosa dal nulla è davvero
uno dei piaceri più semplici, naturali e genuini della vita. Inoltre costa pochissimo,
il che non guasta mai.
Nel corso dei millenni, le piante si sono adattate a crescere e prosperare nelle
condizioni più difficili in tutto il mondo, ma ogni pianta, per quanto resistente, ha
bisogno di un minimo di amore. Questo non significa che dedicarsi alle piante debba
diventare la nostra ragione di vita o essere esageratamente impegnativo: bastano
un po’ d’acqua, di tempo e di affetto per mantenerle in vita. Seguite i semplici e pratici
consigli contenuti in questo libro e potrete godervi un giardino (o un davanzale)
in fiore e un orto pieno di bontà. Forza, rimboccatevi le maniche, sporcatevi le mani
e mettetevi sotto!
LE BASI8
Andare a comprar piante è un’esperienza divertente e gratificante.
In una bella giornata primaverile, non c’è niente di meglio di una passeggiata
al vivaio più vicino per scegliere le piante che adorneranno il vostro spazio
verde e che vi daranno gioia nei mesi e negli anni a venire.
Quando si acquista una pianta, è importante rivolgersi a coltivatori affidabili ed esperti.
Esistono migliaia di piccoli vivai indipendenti, e sono tutti una buona fonte di informazioni
e ispirazione. Sono spesso attività che si tramandano di generazione in generazione,
e quindi il posto perfetto in cui trovare consigli e idee.
Il segreto per ottenere buoni risultati è scegliere piante sane e curate. Non vorrete
certo ritrovarvi tra le mani una pianta con le radici aggrovigliate (cioè che fuoriescono
dal vaso), e nemmeno piante appena rinvasate e con il compost sparso qua e là. Quando
tirate fuori la pianta dal vaso, le radici dovrebbero essere visibili ma non congestionate.
Evitate le piante dall’aspetto stressato o con danni visibili, parassiti o malattie. Anche se
con ogni probabilità a lungo andare staranno bene, se acquistate piante sane partirete con
il piede giusto. Non cedete nemmeno alla tentazione di riempire il carrello di piante già in
fiore: verosimilmente dureranno un altro paio di settimane e poi inizieranno ad avvizzire.
Per godervele al massimo, scegliete piante giovani, fresche e robuste e date loro il tempo
di crescere e fiorire… a casa vostra. Se avete domande particolari o avete bisogno di consigli
su quello che starebbe meglio nel vostro giardino, chiedete a un vivaista esperto. I giardinieri
sono persone adorabili e saranno felici di condividere con voi informazioni, segreti e consigli.
L E B A S I
L A S C E LT A E L’A C Q U I S T O
V A S I E C O N T E N I T O R I
È assolutamente possibile avere un angolo verde straordinario pur non disponendo di molto spazio. Anzi, io stesso, non avendo un giardino grande, tendo a coltivare le piante nei vasi. Sono la soluzione perfetta per chi ha soltanto una veranda, un balcone o un piccolo spazio che ha bisogno di un’iniezione di colore anche senza avere il lusso di grandi aiuole.
Questo libro vi presenterà non soltanto piante di facile coltivazione che daranno forma
al vostro giardino, ma anche piante capaci di crescere pure in cassetta o in vaso.
A condizione che il contenitore sia sufficientemente grande e si abbiano le dovute cure,
è possibile far crescere in vaso qualsiasi tipo di pianta, dai bulbi primaverili agli arbusti
di grande impatto, passando per tutte le vie intermedie.
Per quanto riguarda la scelta dei contenitori, non ci sono davvero limiti. Potete
spaziare da un vaso di terracotta a un lavello da cucina. Divertitevi, siate fantasiosi e
originali. Idealmente lo stile del contenitore dovrebbe armonizzarsi con il giardino
o lo spazio che intendete creare. Il prezzo può variare considerevolmente a seconda
delle dimensioni e del materiale, perciò se avete un budget limitato, lasciate via libera
alla creatività e al riciclo anche di oggetti di uso quotidiano.
La cosa veramente importante è che qualunque contenitore scegliate, abbia
un buon drenaggio. Se quello che avete scelto non è già dotato di fori, provvedete
da soli, praticando con cura alcuni buchi alla base. Aggiungete uno strato di terrecotte
rotte sul fondo, per facilitare il drenaggio, e riempite con del buon terriccio universale.
Coltivare le piante in vaso non è diverso dal coltivarle nel terreno, però richiede
innaffiature e concimazioni più regolari. Di solito in un contenitore le piante crescono
meno di quanto non farebbero in terra, ma non è necessariamente una brutta cosa,
soprattutto se lo spazio a disposizione è limitato. Tenete sempre d’occhio i vostri
vasi, in modo particolare nei mesi estivi, perché con le ondate di caldo tendono
ad asciugarsi in fretta. Per mantenere un po’ di umidità, ricoprite la superficie del
terriccio con uno strato di pacciame.
Coltivare piante in vaso presenta anche un altro vantaggio: vi permette di poterle
spostare facilmente, il che può essere utile se nel posto in cui le avete sistemate
sembrano soffrire. Un giardino mobile è ideale anche se vivete in una casa in affitto,
perché le piante possono seguirvi nei vari traslochi e continuare a darvi piacere.
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LE BASI12
I N N A F F I A T U R A E C O N C I M A Z I O N E
Potrebbe sembrare scontato, ma un’innaffatura sbagliata è la prima causa
di mortalità delle piante. Tutte le piante hanno bisogno di acqua, e anche
quelle che riescono a sopportare un certo grado di siccità devono comunque
essere innaffiate di tanto in tanto. La mancanza di acqua per settimane
intere in periodi molto caldi e assolati trasforma immancabilmente il vostro
spazio verde in un crematorio vegetale.
Innaffiare è un gesto semplicissimo, ma che con altrettanta facilità può diventare
davvero complicato. Il segreto sta nel fare in modo che l’acqua arrivi alle radici, perché
è qui che l’umidità viene raccolta e poi distribuita al resto della pianta. Limitarsi a
spruzzare un po’ di acqua sulle foglie non serve a molto.
L’innaffiatura dipende dalla pianta e dalla posizione: non esiste una formula fissa
per stabilire la quantità di acqua e la frequenza delle innaffiature. In linea di massima,
si dovrebbe innaffiare quando il terriccio comincia a seccare, e il modo migliore per
verficarlo è infilarvi un dito e vedere quanto è bagnato. Se è umido, potete evitare,
ma se è asciutto, tirate subito fuori l’innaffiatoio.
La cosa migliore è innaffiare al mattino e alla sera. Anche se non è sempre
possibile, in questo modo eviterete di disperdere acqua a causa dell’evaporazione
o di far bruciacchiare le foglie (provocando macchie brune) dove le goccioline
di acqua cuociono nelle ore più calde.
Al pari degli esseri umani, anche le piante per sopravvivere hanno bisogno
di acqua e di cibo. Certo, non pretenderanno una tavoletta di cioccolato, ma per
crescere e prosperare hanno bisogno di nutrienti essenziali. La mancanza di queste
sostanze rischia di far ammalare la pianta e, potenzialmente, di ucciderla. Piante sane
e forti hanno molte più possibilità di resistere agli attacchi di parassiti o malattie
e quindi corrono meno rischi di morire. Non solo, ma ne guadagna anche l’aspetto.
Ecco di seguito due modi rapidi e semplici per fornire alle piante i nutrienti di cui
hanno bisogno.
Concime liquido (alghe concentrate) – Le alghe marine sono un fertilizzante
organico naturale fantastico per le vostre piante: contengono già tutti gli elementi
chiave di cui hanno bisogno per mettere radici e per crescere. Basta versare il liquido
nell’innaffiatoio e aggiungerlo all’acqua una volta alla settimana, per poi bagnare
le vostre piante come al solito. Non dovete miscelare, misurare o preoccuparvi
d’altro. Dovrete solo ricordarvi di concimare regolarmente durante tutta la primavera
e l’estate e le vostre piante staranno benissimo.
Fertilizzante granulare – I fertilizzanti granulari possono essere applicati alla base
della pianta, soprattutto in autunno e in primavera. Vanno distribuiti tutto attorno
e poi fatti penetrare nel terriccio rastrellando piano. In commercio trovate molti
fertilizzanti granulari diversi: per avere consigli sulle specifiche esigenze rivolgetevi
al vostro vivaista o giardiniere di fiducia. Per una concimazione generale, cercate
un fertilizzante bilanciato con un rapporto di 7:7:7 fra i tre nutrienti chiave: azoto,
potassio e fosforo, tutti fondamentali per mantenere le piante fiorite e in salute.
I M P A R A T E A C O N O S C E R E
I L V O S T R O G I A R D I N O
Il segreto per avere un bel giardino sta nel mettere la pianta giusta
nel posto giusto. Per capire quali piante potete o non potete coltivare,
dovete dunque avere ben chiare le condizioni di cui disponete.
Ogni giardino è unico, con un microclima specifico che può essere ideale
per certe piante e letale per altre. Non potete fare molto per cambiare
queste condizioni, perciò dovete adattarvi solo a quello che avete.
La prima cosa da prendere in considerazione è l’esposizione. Da che parte è rivolto
il vostro giardino? Quello che occorre sapere è la direzione da cui arriva il sole.
Una volta stabiliti i livelli di luminosità e l’esposizione di cui disponete, potrete
cominciare a pianificare di conseguenza e a coltivare le piante più adatte alle vostre
condizioni. Una bussola, per questo, può esservi di aiuto.
Esposizione a Sud – Questi giardini in genere ricevono moltissimo sole, il che
significa che diventano trappole di calore, soprattutto durante i mesi estivi. I giardini
esposti a Sud si rivelano ottimi per le piante amanti del sole e dei terreni secchi,
che possono crogiolarsi nella luce solare piena.
Esposizione a Nord – Questi giardini sono di solito più ombreggiati, potenzialmente
non prendono luce diretta, per cui sono più freschi. Se questo è il vostro caso,
non disperate: ci sono molte piante che amano l’ombra e che prosperano in queste
condizioni, mentre avvizziscono nei luoghi più soleggiati.
Esposizione a Ovest – Il compromesso ideale tra due estremi e, presumibilmente,
la posizione ideale, poiché gode di ombra al mattino e di sole al pomeriggio e alla
sera. Perfetta per le piante che preferiscono una combinazione di sole e ombra.
È anche un ottimo posto per ammirare il sole che tramonta sul giardino.
Esposizione a Est – Al contrario di un giardino esposto a Ovest, beneficia del sole
al mattino e dell’ombra al pomeriggio e alla sera. Anche se può essere bello ammirare
il sorgere del sole, in un giardino esposto a Est dovete fare molta attenzione alle
piante più delicate, perché il sole del mattino può riscaldare la rugiada sulle foglie,
brucciacchiandole un po’ e provocando macchie scure.
Un ulteriore aspetto da considerare è quanto sia esposto o riparato il vostro giardino,
perché la scelta delle piante più adatte da coltivare nello spazio di cui disponete
dipende anche da questo. Un luogo riparato diventa ideale per le piante più delicate,
mentre una posizione esposta può andare bene per erbe e piante perenni più
robuste, capaci di resistere a una sferzata di vento.
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LE BASI16
S F O LT I R E E M O D E L L A R E
Dopo avere coltivato una pianta per un anno intero, usare le cesoie può
sembrare un vero controsenso. Tuttavia, questa operazione è necessaria
se volete tenere la pianta ben curata e sotto controllo.
Le piante sono resistenti, come ogni essere vivente non vogliono morire e, anche se
commettete qualche errore, è improbabile che possiate danneggiarle in maniera
irreparabile. Certo, magari avranno un brutto aspetto per un po’, ma la maggior parte
delle perenni e degli arbusti si riprendono nel giro di qualche mese.
Prima di sfoltire, se conoscete l’inglese potete consultare il sito RHS (www.rhs.org.uk):
qui le piante sono state divise in dodici gruppi di potatura, perciò se avete dubbi, dateci
un’occhiata. Se invece non vi sentite ferrati con l’inglese, troverete sicuramente in Rete
altri siti che vi illumineranno... ma non fermatevi al primo: verificatene sempre l’affidabilità.
Quando cominciate a potare una pianta, che sia un albero, un arbusto o una
perenne, ricordatevi sempre di eliminare per prima cosa le quattro D che seguono.
Defunte – Qualsiasi ramificazione morta della pianta deve essere eliminata per
prevenire eventuali malattie portate dalle parti organiche in decomposizione.
Debilitate – Qualsiasi elemento che non sta bene e soffre di una qualche malattia.
Danneggiate – Qualsiasi crescita secondaria danneggiata deve essere rimossa,
perché rischia di dare origine a una malattia o a un’infezione.
Duplicate – Questo vale per lo più per gli arbusti di grossa taglia e per gli alberi
e si riferisce a tutti i rami che hanno iniziato a sfregarsi e a incrociarsi tra loro, fenomeno
che può indebolire la pianta e, con il tempo, provocare malattie.
Ed ecco un altro paio di termini che potranno tornarvi utili, oltre a una breve
introduzione al loro significato.
Pulizia – Consiste nel rimuovere dalla pianta i fiori morti e appassiti. In questo modo
si stimola la pianta a fiorire più a lungo.
Capitozzatura – Un compito per i mesi invernali che comporta la potatura drastica
delle piante perenni a livello del terreno. Dal momento che le erbe perenni crescono
e fioriscono nel giro di un anno per poi avvizzire in inverno, succede spesso che
rimanga solo lo scheletro e la struttura. In molti casi offrono un bello spettacolo,
specie quando sono coperti di brina o di rugiada al mattino. Per questa ragione,
spesso li lascio in inverno e poto la pianta sino a livello del terreno verso fine febbraio.
Chelsea chop – Il processo in cui le erbe perenni vengono ridotte della metà,
per ottenere una pianta più compatta e forte che produrrà più fiori e più a lungo.
Il momento migliore per praticare questa potatura è la terza settimana di maggio.
Potatura – Esistono decine di libri e siti web che affrontano l’argomento in ogni
dettaglio: indicano il periodo migliore per praticarla, dove e cosa tagliare.
LE BASI18
G L O S S A R I O D E L L E P I A N T E
Il latino ad alcuni può far paura e scoraggiare, ma per coltivare piante
e fare giardinaggio non è necessario conoscerlo a fondo né saper nominare
correttamente ogni pianta. Perciò non preoccupatevene troppo e piuttosto
godetevi i frutti del vostro lavoro.
Noterete subito che in questo libro ho usato il nome comune di ogni pianta, ma
preceduto sempre da quello latino. Anche se il nome comune è più facile da ricordare
e da capire, può capitare che sia associato a più di una pianta. Li ho quindi indicati
entrambi proprio per evitare di far confusione. Il nome latino è il modo universale
con cui si identifica una specifica pianta in qualsiasi parte del mondo, ed è composto
dai seguenti quattro elementi.
Famiglia – La famiglia cui appartiene la pianta. Può aiutarvi a comprendere in quali
condizioni questa può o non può crescere bene.
Genere – Il nome principale della pianta e quello più comunemente usato.
È un po’ come fosse il suo cognome.
Specie – Ogni pianta ha la propria specie di appartenenza, una sottocategoria
del genere che distingue le varie piante all’interno di un gruppo.
Cultivar – Le cultivar sono i nomi più buffi, in fondo. Sono tendenzialmente quelli
che vengono dati alla pianta da chi l’ha scoperta o sviluppata. Spesso sono
descrittivi e ci danno un’idea di ciò che fa la pianta. Le cultivar in genere vengono
prodotte per essere più colorate, più profumate, più facili da coltivare o, comunque,
in qualche modo migliori.
Esistono poi molti termini descrittivi che indicano la durata e la crescita di una pianta,
e che vi danno quindi un’idea di cosa aspettarvi quando la coltivate.
Annuale – Una pianta che germoglia, cresce, fiorisce e muore nell’arco di un anno,
normalmente partendo dal seme.
Biennale – Una pianta che in genere vive due anni soltanto, germogliando dal seme
nel primo anno e fiorendo nel secondo.
Perenne – Una pianta che ritorna a vivere di anno in anno. Solitamente avvizzisce
durante i mesi invernali e si “risveglia” in primavera, dopo un periodo di riposo.
Anche se le piante perenni si riprendono anno dopo anno, dopo quattro o cinque
anni possono stancarsi e aver bisogno di essere sostituite o divise (anche se non
sempre).
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Arbusto – Una pianta per lo più legnosa che cresce più di una perenne e che spesso
raggiunge un’altezza compresa fra uno e i tre metri. Queste piante tendono a essere
cespugliose e ad avere fusti multipli.
Albero – L’albero è la più grande tra le piante e tipicamente è definito tale qualunque
vegetale che cresca oltre i tre metri. Di solito, a differenza dell’arbusto, l’albero
presenta un tronco principale.
Sempreverde – Una pianta che mantiene le foglie per tutto l’arco dell’anno.
Decidua – Una pianta che perde le foglie nei mesi invernali e che ne produce di nuove
la primavera successiva.
C H E N E A N C H E T U
P OT R A I U CC I D E R E
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A G A P A N T O ( G I G L I O A F R I C A N O )
I fiori a campanula formano grosse ombrelle, sorrette da robusti steli che
spuntano tra ciuffi di foglie verdi e coriacee. In estate ogni pianta produce
decine di fiori, offrendo un vero e proprio spettacolo. La struttura dei fiori
può essere apprezzata sia all’esterno sia dentro casa, visto che l’Agapanthus
si presta a essere reciso e conservato in vaso e in composizioni.
10 PERENNI CHE NEANCHE TU POTRAI UCCIDERE
AGAPANTHUS
“ N AV Y B L U E ”
AGAPANTO
23
PERCHÉ
L’Agapanthus si rivela un’ottima scelta per il giardino. I suoi fiori, imponenti
e di rara bellezza, sono di forte impatto e danno un tocco di teatralità e allegria
al contesto. In genere, nonostante l’aspetto mediterraneo, dovuto anche
al colore blu dei fiori, l’Agapanthus deciduo sopporta bene gli inverni freddi,
il che significa anche che resiste bene alle ondate di caldo estive.
DOVE
Ci sono piante che sopportano bene la coltivazione in vaso, ma l’Agapanthus
in particolare l’adora, anzi, contenendo la crescita delle radici e impedendo
alla pianta di concentrare le energie soltanto sul fogliame, può addirittura
stimolare la fioritura. Un altro vantaggio della coltivazione in vaso consiste
nel fatto che durante i mesi invernali, quando l’Agapanthus rischia di essere
danneggiato dal gelo, potete tranquillamente spostarlo in un punto
più riparato. Se preferite piantarlo direttamente a terra, scegliete un luogo
aperto, assolato, ben esposto e con un buon drenaggio.
COME
Il segreto per avere una fioritura rigogliosa e costante è una buona
concimazione. Produrre una tale abbondanza di fiori di grandi dimensioni
richiede molte energie, perciò nutrite le piante a settimane alterne
con un fertilizzante liquido bilanciato. Innaffiate regolarmente, soprattutto
durante la stagione più calda. Per dare maggiore protezione alla pianta
provate ad aggiungere, nei mesi invernali, compost, corteccia o paglia attorno
alla corona, in modo da garantire un’ulteriore difesa dalle gelate.
D A S A P E R E
D I M E N S I O N I
P U Ò R AG G I U N G E R E
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S A B B I A , A R G I L L A ,
G E S S O O L I M O
I R R I G A Z I O N E
R I C H I E D E
U N T E R R E N O U M I D O
M A B E N D R E N ATO
VA R I E TÀ
A. “Navy Blue”;
A. campanulatus
var. albidus;
A. “Silver Baby”;
A.”Black Buddhist”
C O S A FA R E
Coltivarlo in pieno sole dove le alte temperature asciugano
il terreno.
Pacciamare i cespi nei mesi invernali per proteggerli dai danni del freddo.
Eliminare regolarmente i fiori appassiti per mantenere un aspetto
ordinato. Con i fiori si possono anche preparare delle splendide
composizioni.
C O S A N O N FA R E
Essere impazienti: a volte possono volerci anche tre anni prima che i cespi
producano gli steli fiorali.
Lasciar seccare la pianta: pur essendo molto tollerante alla siccità,
per fiorire ha bisogno di umidità.
Far sviluppare troppo le radici nel vaso: per quanto preferiscano stare compatte,
necessitano di spazio per crescere e respirare.
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