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L'Oscar del giorno lo asse-gniamo a Vincenzo Cotugno. Ilconsigliere regionale di RialzatiMolise ha avuto il coraggio di direchiaro e tondo che il quinto as-sessore non s'ha da fare. O si cor-regge "la slealtà" fatta in occa-sione della elezione delPresidente del Consiglio regio-nale oppure è inutile appesantirel'apparato politico e le casse giàmagre della Regione. Lo ha dettoapertamente e con una lunga let-tera. Del resto, in una maggio-ranza dove nessuno parla, Cotu-gno ha avuto il merito di rompereil silenzio.

Il Tapiro del giorno lo diamo aMichele Petraroia. Dopo avereaperto una sfilza di tavoli tecnicisulle più disparate crisi non è riu-scito a chiudere positivamente unasola vertenza. Anzi. Stanno finendogli ammortizzatori sociali e i lavo-ratori resteranno anche senzaazienda. E' questo lo scenario che siconfigura dopo il caso Gam. E' solouna delle aziende che sono stateinteressate dai suoi tavoli. Altre si-tuazioni hanno conosciuto il bla blama nessun atto programmaticoconsecutivo. E non parliamo, poi,del settore sociale che è pratica-mente azzerato.

Il Tapiro del giorno

a Michele Petraroia

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 145 - VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

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Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

L’Oscar del giorno

a Vincenzo Cotugno

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TAagliolto

229 novembre 2013

CAMPOBASSO. Mentre Assindustria Molise si affretta

a sottolineare la bontà del progetto delle 12mila manze in

Molise, infischiandosene dei problemi delle aziende e dei

propri associati, da lunedì potrebbero restare chiusi i

cancelli della ex Solagrital. In 580 rischiano di restare a

spasso. La Regione aveva sbandierato ai quattro venti di

voler uscire dalla proprietà consegnando il tutto nelle

mani del gruppo siciliano Leocata. Questi, però, ha dato

forfait.

La Regione si era impegnata a costituire una newco e

nemmeno un rigo è stato scritto. Gli allevamenti di ova-

iole avrebbero dato corso allo svuotamento del tutto di

comune accordo con i vertici aziendali attraverso pre-

sunti accordi interni con gli stessi allevatori per recupe-

rare più danaro possibile. Il settore avicolo molisano è

morto. Che fine hanno fatto i tavoli di crisi con tutto il

Partenariato sociale presso la Presidenza della Giunta

Regionale; come nel caso della Gam-Solagrital-Codisal

con il ministero dello Sviluppo; come nel caso della It-

tierre; come nel caso  dei lavoratori della ex Cattolica;

come nel caso dei poliambulatori Asrem; come nel caso

dello Zuccherificio; come per Villa Maria e per finire con

le imprese edili? Solo fumo negli occhi e oggi il baratro.

Finora non c’è stato alcun gesto politico e amministra-

tivo che abbia indicato una soluzione, un intervento, o

abbia stabilito un tempo certo di realizzazione. Mai Na-

tale è stato cosi brutto e drammatico.

E c'è chi ancora pensa ai portaborse, al quinto asses-

sore, ai privilegi di Casta, alle deleghe ai consiglieri re-

gionali onde renderli in vista e a farci ridere dietro da

tutta Italia. Ma questa derelitta ed incapace classe poli-

tica ha, ancora, un pizzico di coscienza? Ha, ancora, un

briciolo di amor proprio? Conserva, ancora, il racconto

degli avi che hanno voluto e costruito questo Molise? O

ha sacrificato tutto sull'altare dell'arroganza, della pre-

potenza, della sfrontatezza per soddisfare altro?

Piccole Università del Sud, il ministro

scappa

Abbiamo appreso con disappunto e

rabbia la notizia che il ministro Maria

Chiara Carrozza ha rinunciato ad incon-

trare a Napoli i rettori delle università del

Sud, per la questione dei punti organico,

spostandolo a Roma. Aveva paura di es-

sere contestata dagli studenti o ha rinun-

ciato per paura di essere sbugiardata? –

scrivono con rabbia in un comunicato gli

studenti dell’Udu.

“Già il 26, in previsione della sua di-

scesa a Napoli, avevamo pubblicato tre

domande che avremmo voluto poter ri-

volgere al Ministro, che qui ribadiamo:

1. Sui punti organico

Visto che il decreto 713/2013, da Lei fir-

mato, ha generato un’indecente disparità

nella possibilità di fare assunzioni, a tutto

svantaggio della maggior parte degli ate-

nei del Sud (e a tutto vantaggio dell’Ate-

neo di Sua provenienza), è disposta a

tornare indietro sui suoi passi e a “risar-

cire” gli atenei penalizzati? Visto anche

che molti di questi, altrimenti, nell’arco di

un paio d’anni rischieranno seriamente

di chiudere?

2. Sul diritto allo studio

Secondo l’Unione degli Universitari,

servirebbero altri 400 milioni di euro per

la copertura integrale delle borse di stu-

dio italiane, per non parlare degli altri

servizi legati al DSU. Apprendiamo invece

che nella legge di stabilità vengono stan-

ziati altri 3 miliardi di euro per le spese

militari, ma visto che la legge va ancora

discussa alla Camera, c’è tempo per delle

modifiche. E’ disposta a inserire una mag-

giorazione dei fondi per il DSU, magari a

scapito delle spese militari?

3. Sul numero chiuso

Apprendiamo con piacere che il Mini-

stro si dichiara intenzionata a ragionare

sul numero chiuso lasciandosi alle spalle

il disastroso DM Profumo. E’ disposta

dunque a procedere alla cancellazione

definitiva del bonus maturità? Ed a ri-

nunciare al sistema del numero chiuso,

ormai palesemente al collasso? Pur-

troppo la scelta del Ministro di non ve-

nire a Napoli ci priva della possibilità

di confrontarci con lei – continuano i

ragazzi. Sembra proprio che anche per

lei il Sud sia soltanto un luogo da cui

scappare, lasciando le sue università ad

un rapido declino, dovuto alla guerra di-

chiarata dalla politica all’istruzione pub-

blica di massa al di sotto della Capitale.

Comitato studenti Udu

Ex Solagrital, lunedì si chiude?Che fine hanno fatto i tavoli istituzionali voluti dalla Regione?

CAMPOBASSO. Mentre passa

la prima ondata di neve sul Mo-

lise, i portavoce del Comitato

Emergenza neve, Luigino Bo-

nomo e Marcello Zullo tornano a

scrivere reclamando i soldi di due

anni fa. "Sono passati 21 mesi

dalla fatidica nevicata del feb-

braio 2012 e, nonostante due pre-

sidenti di Giunta, nuovi assessori

e nuovi e vecchi consiglieri regio-

nali, nulla si è mosso per risol-

vere la questione dei pagamenti

alle ditte che hanno operato per

garantire a tutti i molisani il ri-

torno alla normalità!! E' possibile

tutto ciò??

Come dovranno comportarsi le

ditte nel prossimo ed imminente

inverno che, in questi giorni, ha

già fatto vedere la sua pericolo-

sità?

Queste sono alcune delle do-

mande che gli operatori e i sin-

daci si fanno in merito.

Chiediamo al Presidente Frat-

tura, ai politici molisani e alla

Protezione Civile, nonché ai Par-

lamentari Ruta, Leva, Venittelli,

Di Giacomo e De Camillis di darci

risposte certe sulla reale possibi-

lità di trovare una soluzione e sui

tempi di attuazione".

"Neve, e i soldi di due anni fa?"Il Comitato torna a scrivere al presidenteFrattura e ai parlamentari

Piccole Università del Sud, il ministro scappaL'intervento

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CAMPOBASSO. Il tempo è la migliore medicina per tutti

i mali dell’anima. A volte riesce non solo a cicatrizzare ma

anche a curare le ferite. E’ quanto sta avvenendo tra il pre-

sidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura (Pd)

e il senatore subentrato a Berlusconi, Ulisse Di Giacomo

(Ncd). Dall’ufficio stampa della Giunta regionale non ar-

rivano molte comunicazioni. Salvo quelle per annunciare

la salvezza di posti di lavoro che poi puntualmente non

avviene. Tipo la Gam. Ma l’altro ieri, quando Di Giacomo

è tornato in senato, il buon Frattura non ha perso tempo

ad inviare una nota stampa per far sapere all’intero Mo-

lise la sua gioia. Perché la forza politica contro cui do-

vrebbe gareggiare il governatore ha un nuovo esponente

a Palazzo Madama. Un corregionale.

“Di Giacomo può finalmente sedere nel suo scranno e

questo è un vantaggio per tutti noi” dichiara il governa-

tore. Infatti, se Di Giacomo dovesse fare qualcosa per il

suo Molise, quanto meno dovrebbe iniziare a presentare

interrogazioni ai ministri competenti su tutta una serie di

conflitti che coinvolgono il buon Frattura. Ad esempio il

senatore potrebbe chiedere al ministro dell’Interno (il suo

leader Alfano) come mai la sorella del presidente della

Regione è ancora a capo dell’Ufficio di Gabinetto del que-

store di Campobasso, tanto per citarne uno.

Oppure la questione delle Torri, la costruzione che Frat-

tura vuole/voleva vendere alla Regione Molise per la mo-

dica cifra di 36milioni di euro e che proprio Di Giacomo

ha denunciato nell’ormai passata campagna elettorale del

2011. "Siamo certi - prosegue il presidente - che il sena-

tore Di Giacomo, nonostante certa pregressa ostilità in più

occasioni manifestata, saprà affiancarci in tutte le nostre

battaglie che stiamo conducendo a Roma per il bene dei

molisani”. Quella certa ostilità di cui parla il presidente

forse è la richiesta di dimissioni fatta su facebook dal con-

clamato senatore? Perché un mese fa Di Giacomo ha com-

piuto questo coraggioso passo da umile cittadino.

Bisognerà vedere se oggi continuerà sulla scia con l’eco

che potrebbe portare la richiesta di dimissioni urlata non

sul social network dal nuovo senatore molisano. Oppure la

quasi certezza che Di Giacomo non toccherà argomenti

scottanti per il presidente della Regione? Ma Frattura è

già certo che “Di Giacomo farà suo” il modo di lavorare del

governo di centrosinistra regionale.

Un metodo “improntato alla correttezza e alla traspa-

renza politiche a totale servizio di tutti i nostri cittadini”.

Chissà se il governatore si riferiva all’aumento delle in-

dennità, alla legge sui portaborse che ha reso famoso Vin-

cenzo, o alla totale assenza di pubblicazione (alla voce

trasparenza del sito della Regione) degli incarichi asse-

gnati dal governo regionale. Frattura dunque è già certo

della collaborazione “per il futuro che stiamo costruendo

per la nostra regione” dove, ma questo è omesso dalla

nota, l’unica cosa certa è la disoccupazione al 50% che con

la chiusura più che probabile delle grandi aziende regio-

nali è destinata ad aumentare. “Non ci saranno né stec-

cati né chiusure di sorta” annuncia Frattura riferendosi

alla collaborazione di Di Giacomo. In fondo i due, l’uno del

Pd l’altro del Nuovo centrodestra, hanno in comune un

avvocato: Salvatore Di Pardo. Lo stesso uomo che ha fatto

annullare le regionali del 2011 vinte dallo schieramento di

Di Giacomo. Lo stesso professionista che proprio ieri al

Tar ha discusso una dozzina di cause contro la Regione

Molise la metà delle quali riguardanti due centri sanitari

privati (Cattolica e Neuromed) per i tetti di spesa e i posti

letto ma, contemporaneamente, siede ai tavoli istituzio-

nali al fianco di Frattura per architettare la sanità moli-

sana del futuro.

Per cui la domanda sorgerebbe spontanea: Di Pardo

consiglia a Frattura il da farsi facendo gli interessi della

sanità pubblica o mettendo in campo atti da far impu-

gnare alle strutture private che si rivolgono al suo studio

legale? Chissà se Di Giacomo avrà intenzione di preten-

dere risposte dal governatore visto che si tratta dell’avvo-

cato a cui lo stesso senatore si è rivolto per dire, a Palazzo

Madama, che Berlusconi non ha i requisiti morali per fare

il senatore. Ma Frattura è convinto: Di Giacomo sarà della

squadra per il bene del Molise.

Irene Corsini

TAaglio

lto3

29 novembre 2013

“Si comunica, a tutti i Capigruppo con-

siliari, che il gruppo Popolari Udeur non

ha ancora eletto il suo capogruppo e che

non può essere ritenuta tale la persona

del Dottor Vincenzo Niro, anche Presi-

dente del Consiglio regionale, data l’og-

gettiva incompatibilità che trova con-

ferma nella programmazione della

riunione odierna.  Vi invito, pertanto, a

voler considerare assolutamente illegit-

tima ed improduttiva di qualsivoglia ef-

fetto giuridico ogni decisione che do-

vesse essere assunta in tale sede”. Era

questa la comunicazione a firma di Nun-

zia Lattanzio datata 24 ottobre 2013,

unica eletta in Consiglio regionale sotto

il simbolo dell’Udeur. Da quel giorno ad

oggi non si è più tenuta a Palazzo Moffa

la Conferenza dei capigruppo. Ed oggi

Nunzia Lattanzio si dice sgomenta dal-

l’atteggiamento dei colleghi consiglieri.

“C’è solo da rimanere increduli!

Ho appreso soltanto alle 13:59 – scrive

- da un sms inviatomi da giudizioso e re-

sponsabile Collega, che si è tenuta sta-

mane la Conferenza dei Capigruppo

consiliari. La stessa, presieduta da Vin-

cenzo Niro, ha avuto luogo con la irrego-

lare presenza dello stesso anche nella

veste di Capogruppo Udeur, mentre alla

scrivente, unica componente il Gruppo

consiliare medesimo non è stata data al-

cuna comunicazione. Clamorosamente

ignorato, quindi, l’invito urgente del 24

ottobre. Si tinge sempre più di nero lo

scenario già assai buio”.

Il triangolo: torna l’amore tra Frattura e Di Giacomo

Niro convoca se stesso e NunziaLattanzio denuncia: è irregolare

Il presidente Pd e il senatore alfaniano uniti

dalla fiducia nell’avvocato che ha determinato

la sconfitta del centrodestra molisano

L'intervento

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Massima attenzione al resoconto della ricerca sulla effi-

cacia di un intervento di promozione della salute mentale

nelle scuole. Verrà dato il 3 dicembre presso la sala della

Costituzione della Provincia dai responsabili del Diparti-

mento di salute mentale e dai responsabili dell’associa-

zione Promosam che ha realizzato la ricerca finanziata

dalla Regione Molise. Massima attenzione ai numeri sta-

tistici e, se possibile, ai casi singoli rilevati all’interno della

popolazione scolastica dell’Istituto professionale, dell’Isti-

tuto pedagogico, dell’Istituto biologico  e per geometri e

presso la scuola media Petrone.

La salute mentale è un settore di particolare delicatezza

e complessità al quale vanno riservate risorse e profes-

sionalità adeguate, cosa che, come possiamo rilevare, non

sono mancate al progetto-intervento affidato alla Promo-

sam sostenuto, tra l’altro, dall’Istituto superiore della sa-

nità.

La scuola nella sua articolazione è un luogo dove il di-

sagio (infantile e giovanile) è  notevolmente presente e

coinvolge una nutrita schiera di soggetti, ciascuna diret-

tamente o indirettamente interessata.

Capire cosa è necessario fare e come farlo per fronteg-

giare le varie situazioni, è uno degli obiettivi primari da

raggiungere da parte dei ricercatori e degli specialisti, non

di meno, però, dei dirigenti scolastici, dei professori e degli

alunni .  Dirigenti, professori e alunni  renderanno testi-

monianza nel corso dell’incontro del 3 dicembre e  dalle

loro parole sarà anche più facile rendersi conto delle con-

dizioni in cui operano e si confrontano. E come il benes-

sere psicofisico possa essere assicurato.

4 TAagliolto29 novembre 2013

A proposito della nota “Basta con la li-

turgia dei no”, diffusa dall’Associazione

Industriali del Molise, noi del Comitato

“No Stalla, Sì Molise Bene Comune”, di-

ciamo subito, con la sincerità e il rispetto

che merita l’emerita associazione che se

il ragionamento è questo i No hanno

campo spianato per vincere una batta-

glia che salva il Molise dall’insediamento

di una “Stalla” di 12.000 manze. Non cre-

diamo al ripensamento di chi, il Sen.

Ruta, si è fatto vanto dell’invito alla Gra-

narolo a scegliere il Molise al posto della

Puglia. Diciamo subito, ma solo per ri-

cordarlo a chi fa finta di non saperlo, la

stalla che il Sen. Ruta voleva (vuole) nel

Molise è un allevamento intensivo a ca-

rattere industriale che non ha niente a

che vedere con l’agricoltura.

Una “stalla” tutta concentrata in uno

spazio pari a 100 campi sportivi legati in-

sieme. In pratica 100 ettari, cioè uno spa-

zio esteso per un chilometro quadro, che

fa dire che il paragone con il Trentino

non ha alcun senso. Non 7, bensì 12.000

in un solo chilometro quadro, è il dato

che subito ha allarmato Noi e quanti

sono convinti come noi che il No a que-

sta industria è un dovere di ogni moli-

sano che ama la sua terra e, anche, come

riporta la nota con un pizzico di ironia, il

suo orticello fonte di bontà e di salute.

L’emerita associazione degli industriali

molisani ha fatto, così, il suo primo auto-

gol!Il secondo autogol è quello che i No,

da subito e ancor prima di dar vita al Co-

mitato, hanno avanzato una proposta al-

ternativa sintetizzata in “No una ma 100

stalle” che abbiamo avuto modo di ripe-

tere più volte. Il terzo è quello dei posti

di lavoro che è, poi, la pubblicità diffusa

di quanti sperano e vogliono questa in-

dustria, che al Molise prende e nulla dà.

Neanche posti di lavoro, perché quei

pochi, 40 o 50 promessi, rubano un nu-

mero ben superiore di posti di lavoro che

i 100 ettari danno con la sola attività

agricola che, lo ricordiamo, dona a tutti

cibo e, nel caso del Molise, di qualità.

C’è di più, la realtà che si vuole impor-

tare nel Molise, mette in seria difficoltà

le aziende agroalimentari molisane che,

con non pochi sacrifici, si sono affermate

sui mercati del mondo e stanno dando

immagine al Molise. Possiamo conti-

nuare parlando di ambiente, salute,

acqua, aria, elementi che, evidentemente,

interessano poco o niente l’associazione

degli industriali, ma ci fermiamo qui per

rispondere subito alla domanda “quale

idea avete di futuro”, che riteniamo non

solo del tutto pertinente, ma centrale per

noi che diciamo con sempre più forza

NO. Il Comitato del “No Stalla, Sì Molise

Bene Comune” è ben lieta di rispondere

che l'idea del futuro dei No è quella op-

posta al tipo di sviluppo, che ha portato e

sta tenendo il Paese sull'orlo del baratro

e posto ai margini il Molise, con le aree

interne e il mezzogiorno d’Italia.

Una realtà che ci porta a pensare e

credere ad un percorso alternativo, so-

prattutto per il Molise, che è quello di

dare forza e slancio alla vocazione pro-

pria del suo territorio qual è quella le-

gata all'agricoltura e al suo carattere di

ruralità.

Agroalimentare (l'alimentare di cui si

dovrebbe preoccupare anche la Confin-

dustria, visto il peso ch esso ha avuto e

ancora ha all’interno della stessa asso-

ciazione) e turismo, pilastri solidi di un

ponte che si avvale della conoscenza,

cioè di innovazioni e tecnologie, a partire

da quelle messe a disposizione dalla no-

stra Università.

No alla “Stalla” ma, anche, “No alle in-

dustrie, a partire dalle chimiche, che tol-

gono peso e prestigio al territorio

molisano e cioè l’ambiente, il paesaggio,

la qualità dei suoi prodotti che il territo-

rio, quale origine, esprime. Come ab-

biamo già detto, le industrie legate

all’agricoltura ed al turismo purché non

invasive e inquinanti.

Non rispondiamo alla successiva do-

manda delle sagre e tradizioni paesane o

del rilancio della patata, della cipolla

perché la riteniamo offensiva per il Mo-

lise e i molisani e, comunque, testimo-

nianza di una cultura approssimativa se

non sbagliata del valore del territorio e

delle sue peculiari risorse. Per chiudere,

il Molise, con l’adesione spontanea e

convinta al nostro No, dimostra un

aspetto nuovo che è proprio di guardare

al futuro, nell’interesse soprattutto delle

nuove generazioni, avendo percepito che

la proposta della Granarolo con il suo al-

levamento esageratamente intensivo, è

già storia del passato.

Comitato No Stalla

I risultati della ricerca effettuata dalla Promosam, su progetto finanziato dalla Regione,saranno presentati il 3 dicembre presso la sala della Costituzione della Provincia

Quella stalla che distrugge il Molise

La salute mentale nelle scuole

L’intervento

Imu agricola, Ruta:"Ok governo suazzeramento"Per il parlamentare del Pd erala risposta che si attendeva

CAMPOBASSO. "Il governo sull'Imu agricola hafatto la cosa giusta. Dopo i fabbricati, l'azzeramentodell'Imu anche per i terreni coltivati da agricoltoriè la risposta che ci aspettavamo a tutela delle pic-cole aziende agricole. E' sicuramente un primopasso molto importante verso il rilancio di un set-tore così decisivo per la ripresa economica dell'Ita-lia. Per il Partito Democratico la scommessa è sulMade in Italy, sulla qualità dei prodotti e sull'inter-nazionalizzazione delle aziende, a iniziare dalla pic-cola produzione dando forza alle filiereagroalimentari". Lo afferma Roberto Ruta, senatoredel Partito Democratico e capogruppo in commis-sione Agricoltura a Palazzo Madama.

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L’aureola di sacralità che avvolge i dirigenti e gli am-

ministratori pubblici, la intangibilità di cui godono, ver-

ranno messe a dura prova dall’obbligo di rendere noto i

loro redditi. Un modo metaforico di spogliarli e di offrire

di loro un’immagine deprivata della coperta della pri-

vacy. Sapremo quanto guadagnano e come, con quale at-

tività, e per quali funzioni. Una rivoluzione che abbassa

la soglia dell’arroganza di questi personaggi che si con-

figurano in vere e proprie caste, e alza il diritto d’accesso

dei cittadini.

La trasparenza è un elemento concreto e non più

un’immagine della retorica amministrativa. La mancata

pubblicazione dei redditi viene sanzionata e il relativo

provvedimento   inserito sul sito internet dell’ammini-

strazione che l’adotta. Una rivoluzione, alimentata dalla

crescente presa di coscienza della collettività di pene-

trare il mondo della politica dell’alta burocrazia. A ren-

dere efficace questo processo di democratizzazione non

solo interviene la legge, ma anche la capacità di vigilare,

ed eventualmente  denunciar, da parte della pubblica

opinione. Solo tenendo aperte le porte d’accesso ai luo-

ghi del potere sarà possibile instaurare un rapporto

nuovo con i cittadini. Le novità sono tante e vanno cono-

sciute. A cominciare dal dovere dei titolari di incarichi

amministrativi di vertice, e di incarichi dirigenziali, di

rendere pubblici il conferimento dell’incarico a collabo-

ratori e a consulenti, il loro curriculum vitae e i dati re-

lativi ad incarichi o alla titolarità di cariche in enti di

diritto privato finanziati dall’erario, e lo svolgimento di

eventuali attività professionali e le relative retribuzioni.

Disvelamento totale delle risorse pubbliche e della loro

destinazione. Per i consulenti esterni, la pubblicazione

dei dati relativi agli incarichi e la liquidazione dei relativi

compensi è la condizione sine qua non perché l’atto di

conferimento sia valido ed efficace. Il dirigente che viola

questa prescrizione risponde sul piano disciplinare ed è

sottoposto a una sanzione pari alla somma corrisposta,

nonché a risarcire l’eventuale danno derivato dal ritardo

della pubblicazione.

Per quanto riguarda i dirigenti esterni assunti a tempo

determinato, le pubbliche amministrazioni sono tenute a

pubblicare il loro curriculum e ad aggiornare l’elenco

(Regione avvisata, mezza salvata!). Circa i componenti

degli organi politici, ogni amministrazione, sul proprio

sito istituzionale, dovrà pubblicare l’atto di nomina o di

proclamazione dell’elezione specificando la durata del-

l’incarico o del mandato elettivo, il curriculum, i com-

pensi connessi con l’assunzione della carica, le spese per

viaggi di servizio e le missioni pagate con fondi pubblici,

nonché i dati relativi all’assunzione di eventuali altre ca-

riche presso enti pubblici o privati e i relativi compensi.

Gli eletti dovranno inoltre pubblicare la dichiarazione

circa il proprio patrimonio, la dichiarazione Irpef, e una

dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbli-

gazioni assunte per la propaganda elettorale. In caso di

omissione è prevista una sanzione amministrativa pecu-

niaria che va da un minimo di 500 ad un massimo di

10mila euro, e la pubblicazione sul sito internet dell’am-

ministrazione del provvedimento sanzionatorio. Finora,

salvo imprevisti, pare che tutti siano stati alla regola.

Dardo

TAaglio

lto5

29 novembre 2013

Avendo un pò di tempo a disposi-

zione per lo studio, mi sono di recente

imbattuto in un libro per la verità non

nuovo, ma abbastanza in tono con al-

cuni temi della discussione politica at-

tuale. Si tratta della "Scommessa della

crescita" di Serge Latouche, pubblicato

da Feltrinelli che consiglio vivamente

di leggere. Latouche costituisce uno dei

riferimenti teorici del movimento 5S e

ci riconduce ad un argomento, quello

della "crescita" appunto, di cui si di-

scute molto e rappresenta sempre di

più un parametro su cui misurare l'im-

mediato futuro. Che significa allora

"crescita". E' una domanda interes-

sante se pensiamo che veniamo da

anni in cui un "de-crescita" c'è già

stata, sotto forma di "recessione".

L'orizzonte di Latouche è diverso. Mira

a ridisegnare radicalmente quel mo-

dello. Si tratta infatti di una "crescita"

misurata con parametri diversi e capo-

volta rispetto all'idea neopositivista

(praticata anche a Bruxelles) per cui

una sua misurazione è di carattere

eminentemente monetario. La "ric-

chezza" è qui ricondotta all'idea libe-

rale di "felicità" e dunque q tutto

quell'insieme di indicatori che ne

fanno parte: dal benessere, alla salute,

alla cultura, alla sostenibilità ambien-

tale. In genere ai servizi fruibili in ma-

niera socialmente ampia.

Il libro è pieno di stimoli e non è mia

intenzione farne una recensione. Mi

preme riportare alla attenzione il tema

di fondo che è particolarmente appro-

priato in una fase, quale quella che

stiamo attraversando, in cui per un

verso si va prospettando una forma di

uscita (tutta da verificare) dalla crisi in

cui siamo entrati dal 2008, per l'altro si

vanno definendo nuovi assetti politici

ed organizzativi in cui nulla sembra

scontato. Un'idea che mi sono fatto da

tempo è che, comunque vadano le cose,

il mondo (e quindi anche l'Italia e, per-

ché no, il nostro Molise) uscirà tutto

profondamente trasformato e notevol-

mente diverso dal precrisi.

Qui è in discussione l'idea stessa di

"crescita" così come abbiamo imparato

a conoscere ed a condividere nel corso

degli anni: come mera misurazione

della ricchezza (quella prodotta e

quella accumulata, che non sono la

stessa cosa). Latouche ha posto un pro-

blema che certamente ha una storia ma

che è di assoluto rilievo e centralità.

La crisi ha infatti posto problemi

nuovi (e, ne sono convinto, da un loro

ordinamento in chiave "politico" di-

penderà gran parte del suo supera-

mento): da un avvicinamento di micro

e macroeconomia, ad una ridiscussione

dell'idea stessa di "lavoro" come stru-

mento di produzione, appunto, di ric-

chezza, al "tempo" come

riappropriazione delle individualità ed

in qualche modo parametro nuovo con

cui fare i conti. Assieme alle problema-

tiche del benessere, della sostenibilità

ambientale e, da ultimo, dalla fruibilità

del patrimonio culturale, particolar-

mente diffuso da noi. Tutto questo,

messo assieme e ben omogeneizzato (e

qui sarà misurata la capacità delle

nuove classi dirigenti) significa un, au-

tomatico, superamento di categorie che

hanno contraddistinto nel bene e nel

male il secolo passato. Un welfare

meno assistenziale e più inclusivo. Uno

stato meno "gestore" e più "regolatore".

Un privato più innovativo e creativo.

A tutto questo una Regione come la

nostra è, direi "naturalmente", candi-

data: il Molise, paradossalmente po-

trebbe giocare e rilanciare la carta

dell'innovazione se, lo so che è difficile,

riuscirà a cambiare i parametri del mo-

dello di sviluppo ed costruire un pro-

cesso di "crescita" capace di

intercettare la "decrescita". Sembra un

paradosso. In parte lo è. Ma è come

l'intero orizzonte dell'universo po-

stcrisi. Abbiamo l'aria, l'acqua, la storia

e le cultura. Abbiamo una industrializ-

zazione giovane e praticamente già fi-

nita. Abbiamo risorse umane e

condizioni geografiche di tutto rispetto.

Per questo motivo, ad esempio, ritengo

che nella nuova fase di programma-

zione dei fondi strutturali europei do-

vremo prestare una particolare

attenzione alle cosiddette risorse di-

rette (a partire dal nuovo programma

di ricerca).

In Paesi diversi da noi, a partire dalla

Germania, la discussione è molto

avanti ed anche la ricerca tecnologica

che dovrà supportare i processi nuovi.

Crescita che intercetta la de-crescita è

una crescita diversa ma è pur sempre

un produttore di ricchezza. Le classi di-

rigenti (ed anzi lo Stato) dovrà vigilare

attentamente affinché tale nuova ric-

chezza venga distribuita in modo intel-

ligente in modo da non distruggere ma

di avviare processi ulteriori. L'atten-

zione che si è accesa da un pò di tempo

sui "costi della politica", così come

quella sulla riorganizzazione istituzio-

nale dello Stato, se vorrà uscire da

qualche indubbio (ma irrinunciabile)

massimalismo, dovrà incominciare a

porre il problema della qualità e della

capacità ad elaborare modelli (e conse-

quenziali comportamenti) difficili. Non

in sé, naturalmente, ma perché nuovi

ed in gran parte inesplorati.

Antonio Francioni

Segretario generale

Consiglio regionale.

La trasparenza è un elemento concreto di valutazione e non più un’immagine della retorica amministrativa

Amministratori pubblici e

dirigenti, giù dal piedistallo

Crescita/de-crescita

Per loro, l’obbligo di rendere noti i redditi, il curriculum vitae,

i dati relativi ad incarichi o alla titolarità di cariche in enti

di diritto privato finanziati dall'erario, eventuali altre

attività professionali e le relative retribuzioni

Page 6: 29 novembre 2013

di Adriana Izzi*

Ogni spettacolo pirotecnico che si rispetti si

conclude, in un assordante crescendo, con i

colpi scuri, posti a clausola di un fantasmago-

rico spettacolo di scintillanti meteore disegnate,

in pioggia di luci, sul fondale del cielo notturno.

Il gran Fuciliere del capoluogo, in questa fase

terminale della sua amministrazione, ha deciso

di regalarci, senza mai farli precedere dai più

scenografici giochi pirotecnici, i soli colpi scuri,

che stanno squassando in questi giorni - prima,

durante e dopo le sue dimissioni burletta - Pa-

lazzo S.Giorgio, imprimendo a quelle stanze

sonnolenti inconsuete atmosfere di attivismo

sfrenato. Che si materializza in fondi magica-

mente ritrovati nelle pieghe di un bilancio sin

qui incapace di sostenere l’acquisto di un ge-

lato (sic!) e si declina in conseguenti interventi

di vario genere e di varia entità.

Attivismo scientemente sfrenato, perché meno

controllabile sotto il profilo dell’efficacia e for-

s’anche dell’economicità; ed in più perché

posto palesemente al servizio del teorema degli

“ultimi cento giorni”, generalmente praticato

dalle amministrazioni fiacche: quelle virtuose,

infatti, lo sviluppano nei “primi cento”! E qui i

colpi scuri si caricano di un impatto dirom-

pente, a fronte della calma piatta che ha carat-

terizzano i quattro anni precedenti, non

lasciando dubbi sulla loro finalizzazione pree-

lettorale, volta a riconquistare consensi, smor-

zando le luci sulle pur evidenti vestigia

dell’imprinting negativo impietosamente im-

presso alla città, quale stigma difficilmente

cancellabile. Ma l’artefatto cambio di passo,

non sorretto da adeguata pianificazione di

un’idea di città sostenibile, il poco tempo ormai

a disposizione, l’indice di gradimento in netto

declino anche presso i decisori politici stanno

sortendo l’effetto di mandare in affanno il Fu-

ciliere e di indurlo a rifugiarsi, sempre più

spesso, nell’ adirato quanto patetico esercizio

di menar fendenti alla cieca …Altri colpi scuri!

Povero Sindaco, in sostanza sfiduciato dalla

città tutta, oltre che dalla sua maggioranza; di

cui ha fatto strame, riducendola, da iniziale “le-

gione quadrata”, ad esile “squadretta”, peraltro

non più disponibile ad essere asservita in toto

al suo dominio incondizionato. Ne fanno fede le

ormai consuete sedute consiliari valide solo in

seconda convocazione, e, per di più, spesso con

l’apporto dell’opposizione, costretta a garan-

tire il numero legale, per senso di responsabi-

lità e per il decoro dell’Aula. Povero Sindaco;

la sua strategia - improntata, alternativamente,

a furbeschi ammiccamenti e contumelie di

basso profilo - non funziona più e lo costringe

a mostrare il suo vero volto: non quello rubizzo

e pacioccone, aduso ad incontinenti boutades

pubbliche, scomposte ed ineleganti, ma, in

fondo, prive di esiti conseguenti. Bensì quello

funesto e pericoloso di padre-padrone, pronto

a sacrificare i suoi figli, anche i più fedeli, sbef-

feggiandoli, insultandoli e dandoli in pasto alla

cittadinanza, pur di salvaguardare la propria

immagine e di garantirsi la ricandidatura. In

una recente intervista, nel corso della quale ha

dato la stura ad elucubrazioni scorrette ed al

limite della liceità, il padre-padrone ha rotto gli

indugi, svelando appieno la sua natura, assai

incline allo scarico di responsabilità ed al mi-

sconoscimento del supporto che assessori e

consiglieri di maggioranza gli hanno fornito in

varie circostanze, consentendogli di uscire in-

denne - purtroppo - da duri scontri consiliari,

ai quali è stato in grado di opporre la sola lo-

gica dei numeri. A poche ore dalla ritrovata

coesione della maggioranza, o meglio di quel

che ne resta, si è abbandonato, nella intervista

innanzi richiamata, ad una goffa autoesalta-

zione, condita, tra l’altro, con toni di irridente

minimizzazione della preziosa collaborazione

a lui fornita dal prof. Toma, assessore tecnico di

sua scelta, cui certamente è debitore della so-

luzione di diverse situazioni intricate. Condita,

altresì, di pesanti quanto accidiosi spunti pole-

mici nei confronti del consigliere Colagiovanni,

un tempo suo portavoce ed inossidabile soste-

gno nell’assise comunale. Colpi scuri, questi ul-

timi, che assumono valenza di potenziale

boomerang, per via della materia cui fanno ri-

ferimento! Anch’io - che seggo tra i banchi del-

l’opposizione e che mi industrio di caricare il

mio ruolo di valenza costruttiva, in nome del

bene comune - ho avuto l’onore di essere og-

getto di un…colpetto. Non andato a segno,

però, a causa di un marchiano errore com-

messo dall’ineffabile Fuciliere, che mi accusa

di non aver messo in sicurezza le prese di cor-

rente nelle scuole, durante la gestione dell’as-

sessorato alla Istruzione : non sono mai stata

assessore all’Istruzione, bensì al Personale e

per di più nella seconda metà degli anni ’90, al

tempo della prima consiliatura Massa...Colpi

scuri alla cieca!!! Ma la lista si fa ben più lunga

e complessa, se ci spostiamo a considerare

altre vicende; dal trattamento riservato a qual-

che presidente di Commissione - si pensi ai

casi di Fratipietro e di Pascale - alle deleghe

revocate a qualche consigliere, cito qui a cam-

pione la vicenda di Marilina Niro, che ancora

non trova formale motivazione. Per non par-

lare, infine, del rimpasto di Giunta, che si fa

manifesto di sfiducia generalizzata : nei con-

fronti degli assessori scacciati inopinatamente;

di quelli trattenuti, ma con deleghe modificate

e ridotte; delle new entry, cui ha riservato lo

scomodo ruolo di parafulmine, in zona cesa-

rini, rispetto alle legittime proteste civiche. In

tutte queste situazioni ed in tante altre similari,

che il tempo e lo spazio non mi consentono di

ricordare, avrà avuto le sue ragioni, il Di Bar-

tolomeo; di certo non ha ritenuto di esplicitarle

in Consiglio! Col risultato di qualificarsi, agli

occhi dell’osservatore ignaro, quale mirabile

campione dell’usa e getta, nel breve e nel medio

periodo. Dunque, vien da ipotizzare …sotto a

chi tocca, nei prossimi mesi. Ma il futuro già si

invera al presente: è di quest’oggi (27 – 11) l’ul-

tima della serie. Il consigliere Basile ha forma-

lizzato le sue irrevocabili dimissioni da

presidente di due commissioni, per aver ri-

scontrato -presumo- la inutilità del suo lavoro

istituzionale, a fronte di decisioni già assunte

al di fuori delle commissioni stesse. E il Fuci-

liere colpisce ancora, in una incontenibile orgia

di sgretolamento, la propria

maggioranza…Che ne stia preparando una di-

versa per il botto finale???

* Consigliera comunale di Cittadinoi

Mancherebbe poco al completa-

mento dei lavori per la realizza-

zione del collegamento pedonale

dal terminal a Via Mazzini. Ma il

Patto di stabilità, una delle for-

mule amministrative più contro-

verse e astruse - che limita

l’autonomia gestionale degli enti

locali, e sta mettendo in ginocchio

le imprese - impedisce, appunto,

che alla ditta appaltatrice dei la-

vori, la P.Q. Edilizia, vengano pa-

gati gli stati di avanzamento. E,

siccome senza soldi non si can-

tano messe, la P.Q. Edilizia è stata,

suo malgrado, costretta a sospen-

dere i lavori. Ormai e quasi un

anno che il cantiere è chiuso e at-

tende di essere riaperto, cosa che

sarebbe possibile se ci fosse qual-

cuno in grado di by-passare il

Patto di stabilità dando il via li-

bera a ciò che rimane da fare per

completare l’opera. Stiamo par-

lando di un progetto vecchio di 20

anni. Finanziato per una parte

con i fondi della legge 64 (Cassa

per il Mezzogiorno) e per l’altra

con i fondi regionali. Anche que-

sta duplicità di finanziamento,

naturalmente, non giova alla

snellezza delle procedure. Co-

munque, molte difficoltà sono

state superate. Ciò che invece ri-

mane un ostacolo insormontabile

è il Patto, tanto più se in presenza

della disponibilità delle risorse fi-

nanziarie per tacitare l’impresa e

per portare a termine i lavori. Un

Paese che impiegando 20 anni

progetta un’opera pubblica, rie-

sce a trovare i finanziamenti, rie-

sce ad appaltare i lavori e, a un

passo dal concluderli, se li vede

bloccati dal Patto di stabilità, è un

Paese da barzelletta. Un Paese,

cioè, in cui è del tutto naturale

trovarsi in crisi, incapace di ripar-

tire, di investire, di svilupparsi.

Campobasso, visto il numero di

opere pubbliche che datano 10 e

più anni, ancora da portare a ter-

mine, può essere elevato a para-

digma della crisi e della

impossibilità di superarla. Il col-

legamento pedonale rientra tra le

scelte programmatiche a corredo

della piena agibilità e funzionalità

del terminal delle autocorriere.

Dovrebbe consentire alla massa

dei viaggiatori, soprattutto in cor-

rispondenza degli orari di entrata

e d’uscita dalle scuola e dagli uf-

fici, di defluire comodamente e di

raggiungere rapidamente il cen-

tro cittadino. Sono anni, invece,

che lo sciame umano lungo le

carreggiate degli svincoli d’ac-

cesso e d’uscita dal terminal, è co-

stretto a vedersela con il traffico

automobilistico, sistematicamente

a rischio della propria incolumità.

Uno spettacolo a dir poco inde-

cente per una città che si fregia

del titolo di capoluogo regionale.

Spettacolo tanto più intollerabile

se posto dinanzi alla constata-

zione che il collegamento pedo-

nale è lì, che fa bella mostra di sé,

ma inutilizzabile per via del Patto

di stabilità che impedisce all’im-

presa P.Q. Edilizia di completarlo,

ma non di mettere in mora la sta-

zione appaltante. Spettacolo, tra

l’altro, di cui, stando così le cose,

non è preventivabile la fine.

Dardo

629 novembre 2013 Campobasso

Progettato per consentire ai viaggiatori e ai pendolari di raggiungere rapidamente il centro cittadino.

L'intervento.

Il collegamento pedonale del Terminalcon Via Mazzini è un’altra opera pubblicabloccata dalla stupidità amministrativaSenza soldi non si cantano messe: la P.Q. Edilizia, suo malgrado, è stata costrettaa sospendere i lavori e a mettere in mora l’amministrazione comunale

Fuciliere a colpi scuri

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Page 7: 29 novembre 2013

Altro che rinnovo della fiducia

al sindaco. La maggioranza aveva

assicurato a Gino Di Bartolomeo

l’approvazione dell’assestamento

di Bilancio e invece, ieri mattina,

la seduta consiliare è andata de-

serta slittando in seconda convo-

cazione per mancanza del numero

legale. Il documento finanziario

deve essere approvato per forza

entro il 30 e quindi, dal punto di

vista formale e temporale, il Con-

siglio ancora è nei tempi giusti

considerando che la seconda con-

vocazione della seduta consiliare

è fissata proprio per domani e per

far partire i lavori bastano 14 pre-

senze, mentre in prima ne ser-

vono per forza 21. Il punto è che

il sindaco Di Bartolomeo ha riti-

rato le dimissioni perché ha avuto

dal gruppo di maggioranza pre-

cise rassicurazioni riguardanti sia

l’approvazione dell’assestamento

di Bilancio che il sostegno neces-

sario per portare a termine il

mandato. “Di Bartolomeo ritira le

dimissioni nella consapevolezza di

trovare nella sua maggioranza

,che gli ha ribadito la fiducia, gli

stimoli giusti e il necessario entu-

siasmo per giungere alla conclu-

sione del quinquennio

amministrativo”. Così ha dichia-

rato il sindaco ma evidentemente

, in fase di trattativa, ha dimenti-

cato di far presente ai suoi che ,

magari, sarebbe stato opportuno

presentarsi in aula per la prima

convocazione del Consiglio sul Bi-

lancio proprio per dare l’impres-

sione di una forza e di una

compattezza ricostituita, almeno

apparentemente . Invece le cose

non sono andate così. Gli espo-

nenti di maggioranza volutamente

e consapevolmente hanno saltato

la seduta consiliare di ieri con l’in-

tento di tenere sulla corda il sin-

daco e fargli capire, chiaramente,

che la squadra di Governo è con

lui ma non lo è al centro per

cento. Resta al suo fianco solo per

lo stretto necessario e per chiu-

dere il mandato. Altro che crisi

passeggera. Ormai il quadro è

chiaro ed è meglio che Di Barto-

lomeo ne prenda coscienza anche

se, stando alle sue dichiarazioni, si

ha l’impressione che il sindaco sia

ben consapevole della situazione

e che conosca alla perfezione il

nome dei traditori, dei falsi adula-

tori che con una mano lo accarez-

zano e con l’altra lo pugnalano.

Teresa Manara

CAMPOBASSO. Estetisti, parrucchieri e acconciatori si tro-

vano, ancora una volta, a lanciare l’allarme contro l’abusivi-

smo. Un fenomeno che di giorno in giorno sta diventando

sempre più evidente e che lede in maniera considerevole le

tante imprese regolari.

"In questo periodo di difficoltà economica - scrive Confar-

tigianato - tra le tante sfide quotidiane che le imprese si tro-

vano ad affrontare una delle più rilevanti è proprio la tutela

del lavoro dalla concorrenza sleale: sempre più soggetti privi

di qualsiasi requisito, amministrativo, igienico-sanitario e di

sicurezza sul lavoro, esercitano abusivamente e con inaudita

sfrontatezza l’attività.

Il rischio che le famiglie si orientino verso prodotti e servizi

di provenienza incerta ma a basso costo offerti dagli abusivi

è sempre più alto, è necessario che i consumatori si affidino

a mani esperte e responsabili, le sole a garantire legalità e si-

curezza".

Le regole ci sono e devono essere valide per tutti, il settore

benessere di Confartigianato richiama con forza alle proprie

responsabilità le Istituzioni e gli organi preposti al controllo,

ma invita anche i cittadini-consumatori a fare la loro parte.

729 novembre 2013Campobasso

Di Bartolomeo preda della maggioranza che con una mano l’accarezza e con l’altra lo pugnala

"Troppi abusivi

per i saloni estetici"

La Confartigianato denuncia

la situazione e chiede provvedimenti

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Page 9: 29 novembre 2013

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Page 11: 29 novembre 2013

ISERNIA. “Giù le mani dal

Volturno”. E’ questo il testo

dello striscione, dalla lunghezza

di 15 metri, affisso lungo la sta-

tale Isernia-Venafro dalla Fo-

resta Che Avanza per protestare

contro la possibilità di una con-

cessione del permesso di co-

struzione di una centrale idroe-

lettrica da parte di privati lungo

il corso molisano del fiume Vol-

turno. “Con questa azione, la Fo-

resta Che Avanza unisce la pro-

pria voce a quella dei comitati

civici che già da giorni prote-

stano contro il progetto di edifi-

cazione di una centrale idroe-

lettrica lungo il fiume Volturno

- sottolinea Martina Morelli, re-

sponsabile dell'associazione

ambientalista a Isernia - Questo

perché l’opera prevederebbe la

deviazione del fiume dal suo al-

veo naturale per la durata dei

lavori, con pesanti conseguenze

per l’ecosistema dell’area, che

ne riuscirebbe stravolto, con

inevitabili ripercussioni per la

vivibilità della zona”. “Inoltre –

continua Morelli – anche vo-

lendo ragionare in termini me-

ramente utilitaristici, dalla co-

struzione dell’opera non

deriverebbe alcun beneficio per

gli abitanti del luogo né per

quanto riguarda il costo del-

l’energia, che resterebbe inva-

riato, né sul piano occupazio-

nale.

Non a caso, i cittadini dei co-

muni interessati dal progetto,

Montaquila e Monteroduni, si

sono attivati con una serie di

iniziative per esprimere la pro-

pria contrarietà. In solidarietà

con la popolazione, la Foresta

che Avanza annuncia la propria

convinta partecipazione a tutte

le iniziative che i comitati civici

sceglieranno di attuare per ri-

badire il loro netto rifiuto a

qualsiasi progetto di sfrutta-

mento e danneggiamento del

territorio a scopo di profitto''.

AGNONE. Sarà l’On. Aldo Patriciello a

presiedere la prima sessione dei lavori di

presentazione del progetto ‘Parco Ar-

cheologico Territoriale dell’Alto Sannio’ e

del relativo Comitato promotore. L’in-

contro si terrà oggi presso il Teatro Italo

Argentino di Agnone. Archeologia, terri-

torio e vision del progetto il tema della

prima parte della giornata di incontri

presieduta dall’On. Patriciello a cui se-

guirà quella relativa al Partenariato, le

opportunità e la via europea per l’imple-

mentazione del progetto presieduta dal

vice presidente del Parlamento europeo,

On. Roberta Angelilli. I lavori inizieranno

alle ore 9:30 con i saluti di benvenuto

per proseguire fino al pomeriggio. La co-

stituzione del Parco Archeologico Terri-

toriale dell’Alto Sannio nasce dall’esi-

genza, coltivata dalle Associazioni

Archeoclub di Schiavi d’Abruzzo e Isti-

tuzione di Studi e Ricerche O.S.C.A. di

Agnone, di recuperare l’identità storica

del territorio dell’Alto Sannio che ab-

braccia le Regioni Molise e Abruzzo con

una relativa organizzazione turistica, cul-

turale e sostenibile.

Un progetto che dunque coinvolge di-

versi centri dei territori regionali sopra

menzionati, in particolare i Comuni di

Agnone, Pescopennataro, Pietrabbon-

dante, Schiavi d’Abruzzo e Alfedena, e

che è stato sposato in pieno dall’On. Pa-

triciello che si è detto “entusiasta di col-

laborare al perseguimento di un fine così

importante che ridona al territorio la ri-

levanza, storico, culturale, geografica, che

merita. Faccio per questo i complimenti

al lavoro portato avanti fino ad ora dalle

associazioni e bisogna per questo imple-

mentare e dare forma a tutto quello fatto

fino ad ora grazie anche all’interessa-

mento diretto dei Comuni interessati e

del Parlamento europeo”.

Nei giorni scorsi è stato Ido

De Vincenzi, primo cittadino di

Pesche, a scrivere al Capo dello

Stato per chiedergli aiuto, sco-

raggiato e impossibilitato a pro-

seguire con il suo mandato. Fino

ad oggi, però, non ha avuto ri-

sposta. Solo il sindaco di Torino,

Piero Fassino, a nome dell'Anci

ha risposto. "Desidero espri-

merle apprezzamento per l'im-

pegno con il quale svolge il suo

mandato in un momento storico

che richiede un contributo no-

tevole e gravoso per i Comuni e

pone in seria difficoltà la loro

possibilità di continuare a svol-

gere in modo soddisfacente le

funzioni istituzionali - scrive

Fassino a De Vincenzi. Le co-

munità locali sono il tessuto di

base della comunità nazionale, i

Comuni rappresentano, attra-

verso il rapporto immediato e

diretto che hanno con i propri

cittadini, l'elemento costitutivo

dell'unità nazionale". Ancora.

"Da tempo l'Anci chiede che si

apra un confronto serio sull'in-

tero sistema delle autonomie,

per riforme organiche concreta-

mente applicabili e soprattutto

utili ai cittadini. I continui e pe-

santi tagli ai trasferimenti ren-

dono sempre più concreto il de-

linearsi di una situazione in cui

i Comuni dovranno chiudere

non perché troppo piccoli, ma

perché impossibilitati ad assol-

vere le loro funzioni, a garantire

servizi essenziali e quindi di-

ritti, coesione sociale, possibi-

lità di crescita e sviluppo ai cit-

tadini, alle famiglie, alle

imprese. La situazione dei bi-

lanci comunali rimane grave e

le regole stringenti del patto di

stabilità rappresentano un li-

mite alla capacità di investi-

mento da parte degli enti locali

ed un pesante freno all'econo-

mia, mettendo in serio pericolo

l'erogazione dei servizi ai citta-

dini. L'Anci è fermamente per-

suasa che sia giunto il momento

di dar corso agli impegni as-

sunti, e siamo convinti che que-

sto è uno sforzo i cui benefici

sono certi e immediati per lo

sviluppo del Paese, che non può

più attendere e che va soste-

nuto. In tal senso, le confermo

l'impegno dell'associazione a

proseguire nella sua azione a

sostegno dei Comuni e a farsi

portavoce delle istanze e delle

necessità dei propri associati.

Noi sindaci e amministratori

siamo e saremo dalla parte dei

cittadini ed è per questo che la

ringrazio, anche a nome del-

l'Associazione che ho l'onore di

presiedere, per la dedizione, la

passione e il grande senso di

responsabilità con i quali svolge

il proprio lavoro".

VENAFROL’Anas comu-

nica che dalle ore 7,00 di lu-

nedì 2 dicembre alle ore

17,00 di lunedì 16 dicembre

2013, sarà attivo un senso

unico alternato sulla strada

statale 85 “Venafrana”, tra il

km 41,050 e il km 41,700, in

provincia di Isernia.

Il provvedimento si rende

necessario per consentire gli

interventi di manutenzione

ordinaria delle opere idrauli-

che.

Durante la limitazione, il

traffico sarà regolato da un

impianto semaforico.

L’Anas raccomanda agli

automobilisti prudenza nella

guida.

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Il primo cittadino di Pesche, Ido De Vincenzi, scrive a Napolitano

“Impossibile fare il sindaco con queste leggi”

Senso unicoalternato sulla Venafrana

“Giù le mani dal Volturno”Cittadini contro il permesso di costruire una centrale idroelettrica sul fiume

Parco archeologico dell’Alto Sannio, la presentazioneL'incontro si terrà ad Agnone presso il teatro Italo argentino. Patriciello: "Una grossa occasione"

Page 12: 29 novembre 2013

TERMOLI – In merito alla lettera dif-

fusa attraverso gli organi di informazione

dal presidente di Confindustria Molise,

Mauro Natale, nella quale si palesano cri-

tiche all’indirizzo delle scelte del primo

cittadino e dell’Amministrazione comu-

nale di Termoli in merito alla difesa del

territorio, il Sindaco Basso Antonio Di

Brino risponde con una dichiarazione.

“Prendo volentieri spunto dalle afferma-

zioni del presidente di Confindustria

Molise – commenta Di Brino – per chia-

rire alcuni principi ispiratori di questa

Amministrazione e per precisare alcune

mie dichiarazioni sul tema Gran Manze e

su quello dell’ampliamento della Mo-

mentive. Per fugare ogni suo dubbio,

avrei sicuramente preferito che il presi-

dente di Confindustria Molise avesse

partecipato al Consiglio comunale sulle

Gran Manze, perché in questo modo

avrebbe potuto comprendere meglio il

pensiero di questa Amministrazione sulla

contrarietà al progetto della Granarolo.

Il “no” espresso, deriva prima di tutto

dalla constatazione che l’iniziativa Gran

Manze non è stata pensata per essere

diffusa sul territorio, ma risulta invece lo-

calizzata in una piccola ed un’unica area

del Basso Molise: non parliamo, quindi,

di 12.000 capi di bestiame diffusi nell’in-

tero ambito regionale, ma di 12.000 bo-

vini concentrati in un solo posto. Lo

stesso presidente degli industriali moli-

sani avrebbe potuto apprendere dal vivo,

inoltre, che la mia contrarietà al pro-

getto deriva anche dal fatto che non è

stata definita alcuna attività di filiera

degna di questo nome; non ci sono, cioè,

ricadute concrete sul territorio, sia dal

punto di vista zootecnico che da quello

agricolo, ma anche e soprattutto dal

punto di vista lavorativo ed occupazio-

nale. Le varie criticità espresse da più

parti in Consiglio, poi, non sono state as-

solutamente chiarite dal presidente della

Granarolo. Ma prima di ascoltare il “no”

di questa Amministrazione, il presidente

di Confindustria Molise, Mauro Natale,

avrebbe potuto ascoltare dalla viva voce

degli allevatori bassomolisani le solide

motivazioni della loro contrarietà, con-

fermate e ribadite anche dal consigliere

comunale Masciantonio il quale, oltre a

svolgere la sua attività all’interno del-

l’Amministrazione comunale di Termoli

in rappresentanza della D.C., risulta es-

sere un profondo conoscitore di questi

argomenti e, più in generale, delle que-

stioni agricole e zootecniche di questo

territorio. Per quanto attiene, invece, al

mio presunto ostruzionismo nei con-

fronti della crescita di quest’area del

Molise, vorrei ricordare al presidente di

Confindustria che all’interno del peri-

metro del Consorzio industriale termo-

lese sono già insediate tre aziende

chimiche, una centrale turbogas, una

centrale elettrica a biomasse; non so

dove abbia la sua residenza, ma se lei abi-

tasse a Termoli avrebbe più chiara

un’idea, e cioè quella che dal punto di

vista ambientale questo territorio ha già

dato. Ciò non significa una preclusione

aprioristica ad un’iniziativa industriale

che voglia porre le sue basi in questa

zona, ma significa sicuramente un “no”

deciso ad ogni iniziativa che possa arre-

care un danno all’ambiente di Termoli e

a quello di tutti i paesi limitrofi all’area

industriale. Caro presidente Natale, la

mia si chiama semplicemente coerenza;

per quanto mi riguarda, ho sempre di-

chiarato apertamente le mie idee in

tema di Ambiente, ed evidentemente i

termolesi mi hanno scelto come sindaco

anche per questo motivo. Aggiungo inol-

tre che, in qualità di operatore sanitario,

ho ancora più ragioni per esprimere la

mia contrarietà ad ogni attività umana,

industriale o di qualsiasi altra natura, che

possa determinare la comparsa di ma-

lattie neoplastiche nei cittadini che abi-

tano a Termoli e nei paesi limitrofi; con

l’appoggio della maggioranza consiliare

farò di tutto, quindi, per oppormi a quei

progetti che, su basi scientifiche, ver-

ranno identificati tra i possibili portatori

di rischi per la salute umana e “a rischio

cancro”. Su questo tema, sia chiaro, non

farò sconti a nessuno. Per concludere,

presidente Natale, sappia che la mia idea

di sviluppo del Molise non è fatta solo di

industria, così come non è fatta solo di

pesca, di agricoltura, di artigianato, ecc.;

io ritengo, invece che questo territorio

debba guardare sempre di più ad uno

sviluppo integrato, fatto di una giusta

proporzione di tutti queste attività: ben

vengano, quindi, le imprese che vorranno

investire in Molise e a Termoli, purché

abbiano una connotazione non invasiva e

non deleteria per l’ambiente e la salute”.

TERMOLI – Ancora proteste ieri

mattina daparte dei genitori dei

quasi 500 alunni della scuola

primaria di via Stati Uniti a se-

guito dell’impianto di riscalda-

mento che non funziona a

dovere. Dopo un sopralluogo ef-

fettuato dal sindaco, Antonio Di

Brino, dal suo vice Enzo Ferraz-

zano e dall’’assessore Vincenzo

Sabella alla presenza dei tecnici

della ditta che si occupa della

manutenzione è stato stilato un

verbale conm impegni precisi.

“Salvo che nella classe 3 C dove

si è rilevata la temperatura di 19

gradi in tutte le altre classi si

sono registrate temperature dai

20 ai 24 gradi. Nella classe 2 A si

è registrato il non funziona-

mento del termoconvettore (da

sostituire). Nelle classi 5 A, 5 B,

1 D, 1 B la rumorosità della ven-

tola. Nelle classi 2 A e 5 A il non

funzionamento delle ventole. Va

precisato che la verifica della

temperatura è stata effettuata

con il misuratore in dotazione

alla ditta che gestisce l’impianto.

Negli spazi comuni, ovvero nel-

l’atrio al primo piano la regi-

strazione ha evidenziato la

temperatura di 21 gradi, nel-

l’area mensa 19.7 e nell’atrio uf-

fici 20. Le variazioni di tempera-

tura sono state verificate anche

attraverso la valutazione delle

sensazioni percepite dagli

alunni. In conclusione, al fine di

predisporre interventi di miglio-

ramento emergenti nelle situa-

zioni di disagio si conviene di

predisporre la sostituzione degli

elementi risultati non efficienti

e, per ulteriore garanzia dei rile-

vamenti effettuati si ritiene di

dover ripetere la misurazione

della temperatura con altra

ditta”. Altro incontro ci sarà

questa mattina per verificare le

possibile migliorie.

TERMOLI – Per la prossima ricorrenza del

mese dedicato alla promozione dei diritti

umani e la sezione Fidapa di Termoli si è

fatta promotrice della presentazione del

libro di Isabella Astorri dal titolo “Io e …

Ma questa non è un’altra storia“. La pre-

sentazione del volune, moderata dalla pro-

fessoressa Anna Musacchio, neopresidente

della Sezione Fidapa di Termoli per il bien-

nio 2013-2015, si terrà mercoledì 4 dicem-

bre alle 17 nella Galleria Civica, in Piazza

Sant’Antonio. All’evento interverrà Gianni

Spallone, professore di Letteratura Spa-

gnola presso le Università di Roma, Napoli,

Cassino, Perugia e direttore della collana di

narrativa “Centofiori“ di Ibc edizioni.

1229 novembre 2013 Termoli

TERMOLI - Tante le domande che gli alunni del

Liceo Classico ‘G. Perrotta’ di Termoli hanno ri-

volto ai relatori del progetto ‘On the road’. La dot-

toressa Elda Della Fazia, il carabiniere Carlo

Virgilio, la giornalista Valentina Fauzia hanno par-

lato agli studenti del secondo e terzo Liceo, di pre-

venzione agli incidenti stradali. Quali sono le

maggiori cause di incidenti, come reagisce il corpo

all’uso di alcool e sostanze stupefacenti, quali

conseguenze hanno alcool e droghe sulla guida, in

che modo si può prevenire un incidente stradale,

in che modo si può evitare di restare coinvolti in

un incidente mortale, le tecniche di guida sicura,

la corretta posizione da assumere quando si è alla

guida. Questi, e tanti altri, i contenuti del conve-

gno intervallati da filmati choc delle campagne di

prevenzione di Francia e Inghilterra e da video si-

mulazioni di guida sicura. “Il progetto ‘On the

road’ nasce da un’esigenza – hanno spiegato i re-

latori – e cioè quella di fare qualcosa di concreto

per ridurre il numero degli incidenti mortali. Que-

sto progetto concorre al programma della Comu-

nità Europea “Salviamo 25.000 vite” che ha come

obiettivo quello di informare i giovani e sensibi-

lizzarli al tema degli incidenti mortali”. Il progetto

‘On the road’ che prende il nome dal romanzo di

Jack Kerouac prosegue al Liceo Scientifico il 9 di-

cembre.

TEERMOLI - Per condurre un’attività come quella della no-

stra associazione, permettersi delle “perdite di memoria” è si-

nonimo di un atteggiamento superficiale e soprattutto

irresponsabile; se avessimo un atteggiamento irresponsabile

la nostra attività sarebbe in realtà controproducente e rende-

rebbe vani tutti i nostri sforzi. A dimostrazione che al contra-

rio almeno la nostra memoria è solida, vorremmo

rammentarLe, signor Sindaco, che il 6 maggio 2013, ossia ne-

anche 9 mesi fa, abbiamo presentato un esposto alla Procura

della Repubblica per fare in modo che la stessa Scuola Media

“Oddo Bernacchia” ottenesse i 4 certificati (di collaudo sta-

tico,di conformità degli impianti,d’idoneità igienico-sanita-

ria,di prevenzione incendi) necessari a definire una scuola

sicura,e c’è da dire che un’estate è passata e dei certificati non

si è vista nemmeno l’ombra. Se poi chiedere il minimo indi-

spensabile e prevenire situazioni critiche significa fare allar-

mismo, allora deduciamo che secondo la mentalità di chi ci

amministra la prevenzione è inutile,si deve correre ai ripari

solo dopo l’accaduto, e oggettivamente essendoci in gioco la

sicurezza e la salute di persone,

lavoratori e bambini, non sembra che sia il caso essere super-

ficiali e aspettare che accada qualcosa per intervenire.La pre-

venzione, non l’allarmismo, è fondamentale ed è uno dei

motivi principali per cui ci battiamo e senza scopi di lucro o di

fama,ed agli scettici consigliamo di ragionarci un po’ su: di

fatto cosa ci sarebbe da guadagnare,oltre alla sicurezza ed al

benessere di chi frequenta le scuole? In conclusione ci te-

niamo a far presente che quello che vogliamo e lavorare in un

clima sereno e di collaborazione,dato che non ci sarebbe il mo-

tivo di attaccare senza motivo chi si ritrova in ruoli ammini-

strativi,per di più in una condizione di crisi come quella che

stiamo vivendo tutti : è infatti evidente che non abbiamo creato

nessun allarmismo, ci siamo solo domandati come mai a lavori

appena terminati siano sorte subito nuove problematiche.

Maria Assunta Mariani

Presidente dell’Associazione “La Giusta Scuola”

Risposta al sindaco della città

di Termoli Antonio Di Brino

Sviluppo del territorio: Di Brino replica al presidente di confindustria Mauro Natale

Entusiasmo al ‘Perrotta’, al via il progetto ‘On the road’

Riscaldamento a singhiozzonella scuola di via Stati Uniti

Fidapa presenta il libro sui diritti umani

Page 13: 29 novembre 2013

Isole Tremiti - Il maltempo degli ultimi

giorni non ha risparmiato le Diomedee e, in

particolare, l’isola di San Nicola. Un fulmine

si è abbattuto sul campanile dell’abbazia di

Santa Maria a Mare abbattendo il Crocifisso,

danneggiando il rosone, la base e bruciac-

chiato la facciata del luogo dii culto. Ama-

reggiato il sindaco delle Tremiti, Antonio

Fertini, che ha parlato di disastro. Alcuni

pezzi sono stati recuperati a molti metri di

distanza e per il momento, per motivi pre-

cauzionali e per la salvaguardia dell’incolu-

mità pubblica, l’ingresso della chiesa è stato

transennato. Il primo cittadino ha chiesto

l’intervento della Soprintendenza e la Re-

gione Puglia per constatare i danni e pro-

grammare gli interventi per ripristnare i

danni subiti dalla chiesa, un monumento

storico e architettonico visitato dai tantissimi

turisti che durantre l’estate affollano le isole.

LITORALE - Apprezzamento

dell’Alleanza delle Cooperative

italiane settore pesca per il via

libera dell’Aula del Senato ad al-

cuni emendamenti di interesse

per il settore come il finanzia-

mento per il 2014, fissato a 30 mi-

lioni di euro, della cassa integra-

zione per la pesca e la proroga

fino al 2020 delle concessioni de-

maniali per la pesca e l’acqua-

coltura. “Due provvedimenti at-

tesi dalle imprese e dagli

operatori del settore – commenta

l’Alleanza delle Cooperative -,

che hanno avuto un sostegno

convinto delle forze politiche di

maggioranza”. Le risorse desti-

nate alla cassa integrazione non

garantiranno il fabbisogno com-

plessivo del ma consentiranno

comunque di alleggerire la crisi

del settore. Ricordiamo che dai

conti fatti mancano all'appello 15

milioni di euro per chiudere le

pendenze passate”. In merito alla

proroga delle concessioni dema-

niali, la cooperazione sottolinea

che questo consentirà di accor-

dare alla pesca e all'acquacoltura

quanto era già stato fatto per le

concessioni in uso con finalità tu-

ristico ricreative. La proroga ot-

tenuta è un risultato molto im-

portante ma resta ora da definire

le modalità di rinnovo delle con-

cessioni per difendere e contem-

perare il lavoro, gli investimenti e

la concorrenza. Nel maxiemen-

damento approvato dall’Aula ci

sono anche l’estensione alla fi-

liera ittica dei contratti di svi-

luppo per la commercializza-

zione e la trasformazione dei

prodotti, l’accesso al mercato dei

capitali per i giovani imprendi-

tori agricoli e ittici, la modifica

delle tabella di riferimento per il

gasolio agevolato in uso per agri-

coltura e piscicoltura. L’auspicio

è che la Camera, cui passa ora il

testo licenziato dall'aula di Pa-

lazzo Madama, completi il buon

lavoro sin qui fatto”.

1329 novembre 2013Termoli

LARINO – 28.11.13. Nel

mondo degli affari l’attuale sce-

nario economico non permette

più di improvvisare, specie per

quanto concerne l’aspetto fi-

nanziario. Il ricorso e l’accesso

al credito sono minati sempre

più da una generale restrizione

che stringe le aziende nella

morsa di una liquidità sempre

meno evidente, ragion per cui

diviene vitale, per la sopravvi-

venza e soprattutto l’ambizione

di sviluppo ed espansione delle

attività affidarsi ad una seria

pianificazione. Per questa ra-

gione il Confidi Rating Italia, da

sempre al fianco delle piccole e

medie imprese del Molise, ha

voluto fare uno sforzo ulteriore,

cementando un legame che

negli anni ha saputo produrre

valore e garanzie destinate pro-

prio al supporto delle aziende.

Un programma di assistenza in-

novativo che si basa sull’esten-

sione di una rete di partner che

amplia la gamma dei servizi

messi a disposizione del ceto

imprenditoriale, nell’ottica di

una maggiore e più facile trian-

golazione di rapporti tra Con-

fidi-Impresa-Banca, attraverso

l’integrazione dell’offerta tradi-

zionale Confidi, nel campo della

garanzia, con un mix di servizi

lungamente studiati e messi a

punto con il Partner CIT Srl

sulla scorta della lunga espe-

rienza di vicinanza, di entrambi,

al mondo imprenditoriale locale.

“L’innovazione proposta sta in-

nanzitutto nell’andare ad ana-

lizzare le componenti del

fabbisogno finanziario e nel

guidare l’impresa all’uso della

pianificazione finanziaria come

strumento di orientamento delle

scelte aziendali per l’utilizzo di

uno stile direzionale che non

può più essere improvvisato –

illustra la direzione del Confidi

Rating Italia - risorse sempre

più limitate rendono l’accesso al

credito sempre più difficoltoso

a causa dell’adozione da parte

delle Banche di criteri di valuta-

zione del rischio sempre più ri-

gidi e selettivi. Lo scenario che

si prefigura è pertanto quello di

un numero maggiore di imprese

che resteranno fuori dal circuito

del credito”. Qui si rende neces-

sario l’intervento proposto da

Confidi Rating Italia in collabo-

razione con la R&A Consulting

Srl di Rimini (società specializ-

zata nella consulenza ed assi-

stenza finanziaria ad imprese,

Banche ed Istituzioni finanzia-

rie) che mira a guidare le im-

prese molisane lungo un

percorso virtuoso che, partendo

dall’analisi delle criticità, indivi-

dui le soluzioni più efficaci per

il loro superamento e per il re-

cupero dei requisiti di bancabi-

lità e di sostenibilità prospettica

dell’attività. Indispensabile

poter contare su azioni come

l’analisi di bilancio, e il controllo

di gestione per indagare costi e

redditività di singoli prodotti,

sono questi alcuni dei servizi of-

ferti. “L’adesione – in via di rin-

novo – alla Rete Confidi Italia

(network facente capo Confe-

serfidi, uno dei maggiori confidi

nazionali) permette, inoltre, di

offrire alle imprese: una gamma

più ampia di prodotti e servizi

finanziari, un maggior numero

di Banche convenzionate, l’in-

tervento semplificato del Fondo

Centrale di Garanzia che,

avendo natura pubblica, con-

sente un ancor più facile ac-

cesso al credito – evidenzia il

Confidi - in questa prospettiva

di arricchimento dei prodotti of-

ferti Confidi Rating Italia, già da

anni sportello Artigiancassa, sta

contemporaneamente lavo-

rando per una revisione e rin-

novamento dei rapporti con i

partner bancari prediligendo la

collaborazione delle banche lo-

cali, per tradizione più vicine al

mondo imprenditoriale regio-

nale”. Un percorso selettivo e

fondamentale che porterà l’im-

presa che si affida al Confidi a

non rimanere sola in mezzo alla

tempesta, ma viene traghettata

verso un approdo sicuro, navi-

gando controcorrente, rispetto

alle distorsioni di un mercato

internazionale del credito che

poco asseconda le necessità del

privato.

Tempo di Avvento e di Natale: tra formazione, riflessionee approfondimento

Legge Stabilità: Alleanza Cooperative, bene via libera Senato a emendamenti pesca

BASSO MOLISE - Segnalando un inizio,

quello ciclico, di un nuovo anno, la liturgia,

oggi, ci fa guardare in avanti, al futuro e,

contemporaneamente, facendoci intravve-

dere, da lontano ma già da adesso, la gioia

degli angeli a Betlemme, ci invita a prepa-

rarci a partecipare ad un evento storico del

passato. Tempi distanti, tempi “inoffensivi”,

che possiamo vivere con tranquillità, che

non scalfiscono più di tanto il modo in cui

viviamo il “nostro” tempo. Tempo che ri-

schiamo di vivere come tutti gli altri, la-

sciandoci dominare dalle cose da fare

(pensiamo, per esempio, all’affanno che

comportano, spesso, le feste natalizie, con

regali, ecc.). Tempo che rischiamo di vivere

in un vero e proprio “sonno dello spirito”,

che minaccia la nostra fede. Le letture di

questa prima Domenica di Avvento ci ven-

gono a scuotere fortemente, invitandoci a

riflettere sul tempo presente, il “nostro”

tempo. Tempo che, però, innanzitutto, non è

“nostro”! La prima lettura (“alla fine dei

giorni il monte del tempio del Signore sarà

saldo sulla cima dei monti”) e il Vangelo

(“…non sapete in quale giorno…”; “…nel-

l’ora che non immaginate…”) ci ricordano

che Dio, e solo Dio, è il padrone del tempo

e della storia. In secondo luogo, tempo che

siamo ammoniti a vivere, quotidianamente,

nella consapevolezza (e non nell’indiffe-

renza, “come furono i giorni di Noè…”) e

nella verità della propria coscienza

(“…uno verrà portato via e l’altro la-

sciato…”). Ecco, allora, san Paolo che ci in-

vita a svegliarci (“consapevoli del momento

…è ormai tempo di svegliarvi dal sonno

…”), invitandoci alla vigilanza, al discerni-

mento, alla fedeltà (comportiamoci one-

stamente, come in pieno giorno …

Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo) e

all’impegno personale (gettiamo via le

opere delle tenebre e indossiamo le armi

della luce). Vegliate, dunque, …Siate pronti

…. Accogliamo l’invito, e ricominciamo il no-

stro cammino di fede, lasciando ci illumi-

nare dalla liturgia dell’Avvento (“Casa di

Giacobbe, venite, camminiamo nella luce

del Signore …”).

Don Renato Grecu

Fulmine colpiscie chiesa alle Tremiti

LARINO – Questo pomeriggio alle 18,30 in prima convocazione e, in mancanza del numero legale, alle

19,30 del 30 novembre in seconda convocazione, si riunirà il Consiglio comunale in seduta ordinaria. Al-

l’ordine del giorno 17 punti da discutere per l’approvazione. Tra questi: la verifica della quantità e qualità di

arree e fabbricati da destinare alla residenza, attività produttive e terziarie; ricognizione e valorizzazione

del patrimonio immobiliare; l’approvazione dello schema di programma triennale delle opere pubbliche ed

elenco dei lavori; la determinazione delle aliquore dell’imposta municipale propria e dell’addizionale co-

munale Irpef per il 2013; Bilancio di previsione per l’esercizio 2013, relazione previsionale e programma-

tica e Bilancio pluriennalòe relativi al triennio 2013 – 2015; provvedimenti sul recesso dal Consorzio

universitario del Molise; provvedimenti sull’accordo di programma per la gestione del Piano sociale di zona

2010 – 2012.

Riunione del Consiglio comunale

Confidi Rating Italia fortifica il suo ruolo di sostegno alle pmi molisane

LARINO – Condannato per abuso d’ufficio a

9 mesi di reclusione con pena sospesa, il diri-

gente dell’ufficio veterinario dell’Asrem Ter-

moli - Larino Giuseppe Quici per aver

rilasciato l’autorizzazione all’apertura di una

stalla non a norma determinando, in tal modo,

un ingiusto vantaggio a carico della società ti-

tolare dell’allevamento il cui amministratore

unico è l’assessore comunale Di Falco ed ex

vice sindaco di Santa Croce di Magliano. Nella

stessa seduta il Giudice ha assolto altre tre

persone che erano accusate a vario titolo di

abuso d’ufficio, falso ideologico e rivelazione

del segreto d’ufficio. La vicenda aveva preso

inizio dopo una indagine eseguita dal NAS di

Campobasso che aveva riscontrarto alcune ir-

regolarità.

Allevamento non a norma, condannato dirigenteveterinario

Page 14: 29 novembre 2013

1429 novembre 2013 Spettacolo

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

CAMPOBASSO - Un concerto a scopo

benefico che mette assieme due fra-

telli musicisti, entrambi di gran valore.

Simone, pianista, affermato da anni,

con esperienze internazionali, dischi, e

organizzazione di cartelloni estivi

(World Music Project) con nomi di

gran richiamo della scena jazz nel

mondo.

Flavio Sala (foto) è' ideatore, promo-

tore e direttore artistico dell'Interna-

tional Web Music Talents (I.W.M.T.), un

concorso internazionale per tutti gli

strumenti e per tutti i generi musicali

che si svolge online, a cadenza annuale

e prevede la presentazione di una vi-

deo registrazione per partecipare. Il

loro live si terrà oggi alle 20.30 al tea-

tro Savoia, a favore della Caritas. In-

gresso euro 10,00.

Sala bros. live al teatro Savoia

ROMA - Quattro giornate propedeutiche al

Natale per il Molise a Roma.

L’associazione “Forche caudine” è “il princi-

pale organismo aggregativo dei romani d’ori-

gine molisana (oltre 50mila), e uno dei più vi-

vaci gruppi d’appartenenza della Capitale”.

Un mini cartellone iniziato ieri, prosegue fitto

di eventi sino a domenica 1° dicembreIeri, l’ìn-

contro di varie figure lavorative come sarti, ga-

ragisti, profumieri, ristoratori ed altri, tutti in-

sieme presso la sede della Cna un via Massaia

alla Garbatella.

Oggi, dalle 9.30 al teatro Ambra (piazza Da

Triora, 15) ‘convegno istituzionale sul Molise

economico’ con i rappresentanti politici (non

meglio specificati), alle 16.00 al Millepiani (via

Odero, 13) evento letterario-musicale con Mar-

cello Pastorini e i Cantori della memoria di La-

rino. Un omaggio al Molise attraverso l’estro di

Marcello Pastorini di Larino (Campobasso),

grazie al quale la presentazione del suo libro di

poesie “In uno sguardo” diventa un evento in-

trigante e divertente. L’evento non si limita alla

recitazione delle poesie raccolte nel libro, ma

anche a letture, filastrocche recitate con porta-

mento e gestualità d’altri tempi, canti della tra-

dizione folk e racconti. Il tutto per riappro-

priarsi dell’oralità popolare. Le canzoni popo-

lari sono eseguite in dialetto frentano,

interpretate con Gennaro Miozza, membro de

“I Cantoni della memoria”, il gruppo di musica

etnica fondato da Pastorini nel 2009. Sempre

oggi alle 16.00, ma presso la Cna (via Massaia,

31) si terrà un incontro su Agnone e su Bal-

dassarre Labanca.

Domani tre temi si snoderanno lungo la gior-

nata: “Per un Molise creativo”, ore 10.00 presso

Millepiani; “Molise-Lazio, un ponte di solida-

rietà” ore 10.30 presso Incubatore (via Mon-

tuori, 5); “Molise in mobilità sostenibile”, ore

15.00 preso Millepiani.

La giornata si chiude alle 19.00 presso il tea-

tro Ambra con il concerto de Il Tratturo,

grupppo storico della musica etnica in Molise,

ad ingresso gratuito.

Il tutto termina domani. Alle 15.30 alMille-

piani, incontro sull’artigianato molisano “Il fai

da te digital/artigianale”.

Altre info www.forchecaudine.com o

www.moliseunaltrastoria.it

Il Molise nel LazioQuattro giorni dedicati alla nostra terra a cura

dell’associazione romana “Forche caudine”

PORTOCANNONE - A voler leggere tutta la voglia di fare

teatro che c’è in Molise, bisogna dire che un punto fermo, ol-

tre alla volontà generica di ognuno, è la caparbietà di Ugo

Ciarfeo.

Il regista molisano, ormai tornato in Molise da un decennio

circa, dopo la gratificante avventura romana con la sua com-

pagnia “L’altrotheatro”, la trasferisce in regione (lui di Ururi)

e a Termoli, dove si è stabilito, propone ogni anno, una scuola

di teatro ed un cartellone con attori usciti dalla sua scuola.

In seguito alle polemiche sull’uso della galleria civica (dove

si svolgevano le repliche), Ciarfeo ha proseguito a proporre

teatro in altre location.

Nel suo passato va ricordato, negli anni ‘80, l’apertura del-

l’accademia di teatro Eleonora Duse a Campobasso, scuola

dalla quale sono usciti talenti come Antonio Rampino, Pa-

squale Arteritano, Lino D’Ambrosio, Carla Costa.

Oggi Ciarfeo, trova ancora il tempo e l’energia, nonostante

l’età, di mettersi in gioco e confrontarsi ancora con giovani

talenti.

Il suo nuovo corso per l’anno accademico 2012/13, si terrà

a Portocannone, nelle sale della Biblioteca comunale.

La possibilità di iscriversi è aperta a tutti, senza limiti di

età, senza specifici titoli di studio e senza particolari attitu-

dini.

Questo atteggiamento la dice lunga sul pensiero di Ciarfeo:

il teatro è di tutti, può e deve essere di tutti. Ognuno deve

avere, almeno una volta, una possibilità.

Sono queste le opportunità che vanno colte nella vita, le

‘sliding doors’ del destino, quelle che non fanno avere ri-

morsi, rimpianti, che fanno esclamare “Ci ho provato”.

Chi scrive ha più volte partecipato alle ammissioni alla

scuola, e la nobiltà e le fierezza di chi ambisce ad una figura

certa d’artista, non sapendo se vi riesce, è da ammirare.

Non conta l’età o il ceto, ma la dignità dell’ambizione. Info

086559286. chp

Laboratorio teatrale per il nuovo annoaccademico a cura de “L’Altrotheatro”BOJANO - Si chiama “Live

Christmas” la serata evento

organizzata dall’associa-

zione Il Pentagramma di Bo-

jano e prevista per il 1° di-

cembre.

L’esibizione di allievi e in-

segnanti si terrà presso il

teatro Comunale alle 18.30

e darà il via ai festeggia-

menti del Natale.

Informazioni 3473023863.

Live Christmas

Page 15: 29 novembre 2013

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NON TI PENTIRAI

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A ISERNIA SUPERNO-

VITA’!!! APPENA ARRIVATA

SHARON, BELLEZZA ESUBE-

RANTE, 20ENNE, AMANTE

DEGLI INTENSI MOMENTI

DI PIACERE E DEL MASSAG-

GIO PROSTATICO, PRELIMI-

NARI AL NATURALE FINO

ALLA FINE, TI FARÒ DIVER-

TIRE E CONOSCERE L’ARTE

DELL’AMORE 342.3042323

1529 novembre 2013Annunci a pagamento

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