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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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ANNO X - N° 131 - GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai precaridella Protezione. I 100 giovani assunti dal-l'Agenzia di Protezione civile del Moliseoggi rischiano di non potere più lavorare.Hanno manifestato il proprio pensiero didissenso rispetto all'assenza di istituzioni esindacati rispetto alle problematiche solle-vate. Non sono i soli a ritrovarsi in questasituazione viste le crisi che stanno interes-sando altre realtà. Ed allora l'Oscar se lomeritano pienamente i precari della Prote-zione civile che reclamano il lavoro e di es-sere, almeno, ascoltati.

L’Oscar del giornoai precari della Protezione Civile

Il Tapiro del giornoa Vittorino Facciolla

Il Tapiro del giorno lo diamo a VittorinoFacciolla. L'assessore all'Ambiente si di-chiara contento per il riconoscimento chel'Unesco ha inteso riservare all'area diCollemeluccio in alto Molise. Ma, poi, sullaquestione delle pale eoliche proprio nellasua zona resta sempre in silenzio. E' purvero che, unitamente al collega Petraroia,ha presentato un testo di legge per correg-gere le sbavature che potrebbero essercinel futuro prossimo. Infatti sospende i ter-mini dei procedimenti in corso per le auto-rizzazioni già richieste per la costruzione el’esercizio degli impianti.

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I bandi regionali sono spesso fatti male ed anche sfortunatiTA

agliolto

CAMPOBASSO. “Sono decisamente ama-reggiato. La seduta straordinaria di consigliodi martedì altro non è stato un modo pertemporeggiare, per dilatare ancora di più itempi nel dover prendere decisioni serie, re-sponsabili ed efficaci a favore della nostrasanità e, di questo, non posso che pren-derne atto". Lo sostiene il consigliere regionale, Filippo

Monaco. "Sono dispiaciuto soprattutto del fatto che

si è persa una ulteriore occasione per poterrisollevare un settore, quello della sanità,che riguarda l’80% della spesa pubblica” -

alza la voce il consigliere regionale FilippoMonaco di fronte a quello che egli affermaessere “l’ennesimo escamotage adottato dalConsiglio regionale di non discutere le mo-difiche da apportare al Piano di Rientro daldisavanzo sanitario”. Dopo aver illustrato la mozione riguar-

dante il presidio ospedaliero San Timoteo diTermoli, che raccoglie le istanze provenientidai cittadini e dai comitati in difesa della sa-nità bassomolisana, il vice presidente di Pa-lazzo Moffa ha dovuto, suo malgrado,accettare il rinvio della trattazione come ri-chiesto dal consigliere Totaro.

“Naturalmente, nonostante l’amarezza,grido forte che non mi fermo di certo qui. In-sieme ai comitati civici che spontaneamentesono nati a difesa della sanità -e mi riferiscoin particolar modo al Comitato San Timoteodi Termoli del quale sono un umile portavoce– porterò le istanze e le richieste di modifi-che al Piano Sanitario illustrate questa mat-tina in ogni sede di discussione: dallecommissioni e nuovamente in Consiglio. Di certo oggi, dopo l’ennesimo schiaffo

alle responsabilità, farò sentire ancora piùforte la mia voce a tutela del popolo moli-sano e del loro diritto alla salute”.

Per il consigliere regionale Monaco non sembrano esserci le basi per la discussione

"Sanità, si perde tempo"

Una legge entrata in vigore ieri di fatto impedisce al Consiglio regionale di cercare-trovare casaDovesse essergli sfuggito andiamo noi in soc-

corso del presidente del Consiglio regionale Vin-cenzo Niro. Per dirgli che da ieri, 24 giugno, èentrato in vigore la legge 23 giugno 2014, numero89, che ha convertito il decreto-legge del 24 aprile2014, numero 66, legge pubblicata sulla gazzettaufficiale 143 del 23 giugno. L’articolo 24 (Disposi-zioni in materia di locazioni e manutenzioni di im-mobili da parte delle pubbliche amministrazioni)per Niro e per il Consiglio regionale del Molise chehanno avviato un bando per reperite nuovi localida destinare all’istituzione e ai suoi rappresentanti(vedi la Gazzetta del 24 giugno) è un bocconeamaro da mandare giù.Infatti, il legislatore ha inserito le Regioni tra gli

enti pubblici che devono sottostare alla predettalegge, in particolare, al rispetto del parametro metriquadrati per addetto, all’utilizzo degli immobili pub-blici disponibili o di parte di essi, anche in condi-visione con altre amministrazioni pubbliche,compresi quelli di proprietà degli enti pubblici, e alrilascio di immobili condotti in locazione passivain modo da garantire per ciascuna amministra-zione, dal 2016, una riduzione, con riferimento aivalori registrati nel 2014, non inferiore al 50 percento in termini dispesa per locazioni passive e non inferiore al

30 per cento in termini di spazi utilizzati negli immobili delloStato. Giocoforza dovranno cambiare rotta, e darsi da farenel cercare e trovare soluzioni diverse da quelle pensate. In-somma, una brutta botta per le ambizioni locative della pre-sidenza del Consiglio che forse già pregustava di poter

disporre di 3500 metri quadri e di ambienti rappresentanzaidonei al rango dei rappresentanti. Già nell’articolo del 24 giugno però abbiamo fatto cenno

alla legge che per la razionalizzazione della spesa pubblicaha messo nel mirino i fitti passivi e la necessità di eliminarli

man mano, utilizzando i beni patrimoniali e demaniali insostituzione, per cui il bando che ha promosso la veri-fica di strutture private dalle metrature gigantesche, cisembrava fuori luogo. Ora anche fuori tempo. Il bando era stato possibile

in quanto emanato in un arco di tempo che consentivaalle Regione di poter provvedere alle proprie necessitàlogistiche al di fuori di ogni limitazione di legge. Da ieri,invece, con la conversione del decreto legge del 24aprile 2014, numero 66, anche le Regioni sono tenute,con effetto immediato, a adeguarsi. Una tagliola scat-tata all’ultimo momento. Diversamente il 4 luglio, data di scadenza delle of-

ferte per i nuovi ambienti del consiglio regionale, il pre-sidente Niro avrebbe potuto prendere in esame le tresoluzioni richieste e ritenute praticabili, ovvero: una su-perficie di almeno 1300 metri quadri idonei alla collo-cazione di non meno di 50 dipendenti; una superficiedi almeno 2000 metri quadri idonei alla collocazione di100 persone e una superficie di 3500 metri quadri oltread a un ambiente di forma regolare non inferiore a 400metri quadri da destinare ad aula consiliare, e sce-glierne una. Per come è stata confezionata la terza so-luzione, ci era parsa quella che più sarebbe statagradita. Anche perché probabilmente più delle altre ri-spondente alle necessità della presidenza, dei consi-glieri e dell’apparato burocratico.

A nostro modo di vedere, leggendo le caratteristiche co-struttive, i metri quadri, gli ambienti, corrispondente anche alnome, al cognome e all’indirizzo del costruttore che si sa-rebbe voluto favorire.

Dardo

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Alla delibera della giunta regionale che ha stanziato 230milaeuro per le attività turistiche 2013 hanno avuto l’improntitudinedi darle la dignità di un Programma di promozione del turismo.Con quella cifra, nelle regioni in cui il turismo è un argomentoserio e una componente essenziale del prodotto interno lordo(Pil), provvedono alle piccole spese di rappresentanza. La giunta regionale in carica dunque non s’è distaccata di un

millimetro dalla pochezza programmatica e gestionale dellegiunte precedenti. Né, peggio ancora, ha modificato il contenutoìlare delle dichiarazioni dell’assessore al ramo il cui contenutovacuo e vago ci piace riportarlo per intero: “ Credo molto nellepeculiarità del nostro territorio e nella capacità imprenditorialedi chi già opera nel comparto turistico (perciò siamo messi cosìmale! –ndr). Il turismo quale fonte di entrate per l’economiadella nostra regione che, con le peculiarità legate al territorio,alla natura e all’ospitalità, deve rappresentare il volano della ri-presa del Molise. Di questo sono particolarmente convinto”. I 230mila euro tra

l’altro sono il risultato di un residuo attivo di 50.813 euro del ca-pitolo 53148 del bilancio 2011, e di un residuo di 229.177 eurodel capitolo 53170 del bilancio 2009. Alla pochezza delle risorse

non si sono fatti scrupolo di aggiungere la sfrontatezza di farpassare lo stanziamento come una espressione della volontàdell’esecutivo capeggiato da Frattura. Sono soldi non spesi inpassato, che dovrebbero trovare destinazione a sostegno (ge-nerico) del turismo scolastico (60mila euro), del turismo sociale(50mila), degli eventi fieristici (20mila), delle manifestazioni piùradicate e rappresentative (20mila), degli eventi regionali(60mila/ vuoi vedere che ci attingono per i 50anni della Re-gione!- ndr), e dei progetti speciali (20mila). Con un briciolo di dignità istituzionale, il presidente Frattura,

l’assessore Scarabeo e gli altri componenti l’esecutivo, avreb-bero dovuto rifiutarsi di apporre la propria firma sull’atto delibe-rativo lasciando il compito ad uno dei tanti dirigenti con unapropria determinazione. E’ tempo di smetterla con le prese ingiro e con i rattoppi. Sono vent’anni che il turismo molisano èstato lasciato andare alla deriva, con gli Enti provinciali com-missariati e l’Azienda di Termoli lasciata vivacchiare. Vent’annisenza produrre una legislazione ad hoc che riuscisse ad armo-nizzare gli operatori turistici, che desse obiettivi, che fosse sor-retta da un programma a lungo termine e, soprattutto, da unplafond finanziario adeguato.

Il turismo è servito a riempire la bocca agli amministratori ditutti i livelli e di tutti i ranghi; gente che sulla materia trova facileandarsene per i rami, non avendo un’idea, ch’è una, né una cul-tura turistica sulle specificità ambientali, paesaggistiche, sto-rico-artistiche del Molise. Pappagalli. In questo quadro dinegatività a cambiare indirizzo sta per intervenire un fattoreesterno al turismo, un fattore economico-sociale: la questionedel personale del Korai, un ente strumentale della Regione cheha trattato e, per quanto può, tratta d’ambiente e, tangenzial-mente, di turismo. Pur di dare a quel personale un’alternativaalla annunciata chiusura dell’ente, all’assessore Nagni , che neha parlato al presidente Frattura, è tornata alla ribalta l’idea giàvecchia di 10 anni di istituire un’Agenzia turistica regionale, eli-minando gli Enti provinciali per il turismo e l’Azienda di sog-giorno di Termoli. Un solo riferimento amministrativo egestionale, un solo perno intorno al quale far ruotare la pro-grammazione turistica, un solo volano per dare dinamismo eincisività allo sviluppo del turismo molisano. Idea, anche questa, in quanto valida, quindi impegnativa, la-

sciata in parcheggio da una classe politica regionale che non hasaputo cogliere, né, probabilmente, ha voluto cogliere, le pocheoccasioni che le sono state date. L’Agenzia era una di queste. Che, come diciamo, grazie alle

pressioni generate dalla situazione di precarietà di alcuni entistrumentali e sub-regionali, è stata accolta come manna dalcielo. Potendo, a costo zero, dare certezza di lavoro a chi ri-schia di perderlo e, finalmente, uno strumento programmaticoe operativo al turismo.

Dardo

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Sono vent’anni che il turismo molisano è stato lasciato andare alla deriva, con gli Enti provinciali commissariati e l’Azienda di Termoli a vivacchiare

TAagliolto

230mila euro per il turismo e parlano di programma di promozione

di Florindo Di LucenteHo pensato a lungo se intervenire o meno sulla

questione, sollevata da Proloco e Associazioni cultu-rali, della discutibile ripartizione dei contributi alleattività turistiche operata dalla Regione; mi sono de-ciso a farlo perché chiamato in causa dalla letteraaperta inviata agli organi d’informazione delle GuideTuristiche della provincia di Isernia, che ringrazio dicuore per gli apprezzamenti tributati al lavoro da mesvolto in veste di assessore provinciale al turismocon il progetto IserniaInsieme.Da amministratore ho sempre considerato il turi-

smo materia da affrontare con rigore e umiltà, per-ché uno dei maggiori ostacoli che determinano il suomancato sviluppo è l’estrema leggerezza - per nondire faciloneria e inadeguatezza - con la quale laclasse politica affronta un settore che è in realtàmolto più complesso di altri, perché implica il coin-volgimento di quasi tutti gli altri settori economici equindi richiede un’azione politica estremamente ar-ticolata.Un serio progetto di sviluppo turistico, infatti, non

può prescindere da un’analisi puntuale delle neces-sità, da una chiara individuazione dei ruoli tra pub-blico e privato, da un’adeguata legislazione, dainterventi sulle infrastrutture, i trasporti, i servizi, laricettività, le professionalità, il settore agroalimentare,l’artigianato tipico, da una programmazione seria eragionata delle politiche sui beni e le attività culturali;non può prescindere, soprattutto, da una lavoro

scrupoloso, paziente e continuo che porti a trasfor-mare le dotazioni esistenti in prodotti turistici, al-l’adozione di adeguate politiche dei prezzi,all’individuazione e all’approccio dei mercati di rife-rimento e che, infine, riesca a monitorare gli effettidelle azioni per verificarne la effettiva validità in ter-mini di aumento delle presenze e incremento dellaricaduta economica.Altrimenti sono solo chiacchiere. Come quelle

che si fanno da ormai troppi anni in tutte le campa-gne elettorali, dove lo sviluppo del turismo è sempreal primo posto nei programmi politici. Chiacchiere,solo chiacchiere: le azioni che seguono sono sempreapprossimative, scomposte e inutilmente dispen-diose. Il progetto IserniaInsieme, che con la mia struttura

mettemmo in piedi e al quale le Guide Turistichenella loro lettera fanno riferimento, era un progettoche muoveva da una visione complessa e comples-siva del settore turistico, pur partendo da azionisemplici, in grado da un lato d’incrementare la do-manda, stimolando la crescita del numero di visita-tori, e parallelamente di migliorare l’offerta,mettendo a punto tutti i servizi connessi. Sul frontedella promozione e della commercializzazione, ab-biamo quindi reso la nostra offerta turistica più allet-tante sotto il profilo economico, grazie a uncontributo ai gruppi sul costo del viaggio, all’adozionedi tariffe alberghiere più congrue e alla concessionedel servizio gratuito di guida turistica. Tutto questoreso possibile dallo strettissimo rapporto di colla-

borazione instaurato con albergatori, ristoratori,agenti di viaggio, guide, associazioni, Comuni.Analogo discorso vale per le Associazioni culturali

e per le Proloco. Da assessore al turismo ho lavoratomolto alla costituzione di un coordinamento dellemanifestazioni culturali che effettivamente avesserorilevanza turistica, vale a dire quelle che hanno, percaratteristiche, tradizione ed organizzazione, un ef-fettivo potenziale attrattivo nei confronti del turista(si badi bene, non il compaesano del paese a fianco,ma il turista vero, quello che viene da fuori regione,che alloggia, consuma il caffè, pranza al ristorante,che, insomma, produce economia per il territorio...). Ebbene, tutto questo a quanto pare non è servito

a molto, se si è tornati a operare una ripartizioneche ignora del tutto manifestazioni obiettivamenterilevanti, come la Pezzata, il Festival della Zampogna,la ‘Ndocciata, la Mostra del Vino Pentro, l’Eddie Lang,i Presepi nel Presepe, il Festival Mario Lanza o quellodel Folklore, per citarne solo alcune, a vantaggio dinon meglio specificate “Manifestazioni estive”, inqualche caso “Musicali e danzanti” o addirittura“Triangolari di calcio”.Il presidente della Proloco di Capracotta ha par-

lato di ripartizione secondo il manuale Cencelli, maforse è pure peggio: a quanto pare ci sono feste pa-tronali super partes, buone a destra quanto a sinistra,sconosciute alla maggioranza dei molisani (figuria-moci dei turisti!), che invece per la Regione sono evi-dentemente imprescindibili elementi nello sviluppodel turismo, tanto che continua a finanziarle con

parte dei fondi (già di per sé esigui) destinati al turi-smo. Non importa se poi in quel paese non c’è nem-meno uno straccio di albergo che potrebbebeneficiare delle presenze generate dalla festa del Pa-trono o se non possiamo manco portarci un pullmandi turisti perché le strade sono impraticabili... In fondo è un’annosa continuità a connotare que-

ste scelte: la continuità nell’avere una visione miopedel turismo o, meglio, nel non averla affatto; la conti-nuità degli amministratori nell’intraprendere scelteimmotivate e inefficaci, come quella d’incentivare lacostituzione di Sistemi Turistici Locali privi di senso,scatole vuote costruite a tavolino con il solo scopod’intercettare risorse pubbliche per destinarle a nonmeglio precisate azioni promozionali; la continuitànel negare la giusta considerazione verso quanti alturismo e alla cultura dedicano le loro energie, sianoessi imprenditori, operatori o volontari; la continuitànell’approssimazione, nella totale assenza di una stra-tegia unitaria e sinergica, nello spreco di risorse, nellaprosecuzione di azioni assolutamente improduttive,quando pure non dannose per il nostro fragile si-stema economico.Ma è il destino del turismo: tutti ne parlano, nes-

suno sa come si fa e quelli che lo sanno non vengonoin alcun modo considerati da una politica che, perignoranza o per malafede, continua a disperdere ri-sorse in regalie. E così il turismo, “volano di sviluppodel Molise”, in realtà in Molise non si farà mai e ri-marrà per chissà quanto ancora ciò che è semprestato: chiacchiere, solo chiacchiere...

La Regione e la distruzione del turismoL'intervento

Con quella cifra, nelle regioni in cui il turismo è un argomento serio, provvedono alle piccole spese di rappresentanza. Finalmente, però, si falargo l’idea dell’Agenzia regionale per il turismo

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Chiacchiere al vento. Così vanno ca-talogate, e non diversamente, le parolespese e da spendere da parte degli am-ministratori regionali per definire gliobiettivi programmatici che intendonoraggiungere nel corso della loro (sem-pre più) contestata permanenza al ti-mone delle sorti del Molise. L’erroregrave che si commette è quello di nonrichiamare in cronaca e alla mente gli in-contri, le riunioni e le assemblee indetti,e i proclami fatti circolare allo scopo dicreare attenzione e credibilità intornoalle figure e alle scelte dei responsabilidi Palazzo Vitale. Errore che non commettiamo es-

sendo presi e compresi nel riportare incronaca tutte le parole e le promesseammannite dal più prolifico, in fatto diiniziative a vuoto, degli assessori regio-nali: Michele Petraroia. Il quale appenapochi mesi fa è stato al centro di una nu-merosa compagnia (il dirigente regio-nale del servizio competente, lerappresentanze territoriali di Cgil, Cisl,Uil, Csa e Diccap del comparto Fun-zione pubblica, i delegati sindacaliaziendali della dirigenza regionale, ilPresidente e i componenti del ComitatoUnico di Garanzia dell’amministrazioneregionale) per affrontare e discuteredella riorganizzazione dell’amministra-zione regionale, del contenimento dellaspesa pubblica, della rimodulazionedelle responsabilità dirigenziali, oltreche degli uffici e dei servizi. Un cumulodi proposti che sono rimasti tali: propo-siti. Perché della riorganizzazione sono

stati avviati alcuni aggiustamenti chepromettevano bene (la nomina dei quat-tro direttori d’area) ma il rimanente poiè finito nella solita ragnatela di clientele,

amicizie, comparaggi, compromissionie si sta andando avanti a spizzichi ebocconi. Del contenimento della spesamancano dati certi e accertabili, per cuibisogna giocoforza prendere per buonele indicazioni di una riduzione scaturitadai pensionamenti e prepensionamenti,ma non delle consulenze, degli incarichie degli affidamenti all’esterno.L’aspetto che vogliamo sottolineare è

la grande differenze tra il detto e il fattoda parte della giunta regionale che per il2013 s’era prefissati questi obiettivi, an-nunciandoli con non poca enfasi e sicu-mera: la razionalizzazione della spesa,con particolare riferimento alla riduzionedei costi interni d’esercizio e alla dema-terializzazione delle attività; la raziona-lizzazione dei percorsi procedurali e deitempi di lavoro, in una logica di progres-siva informatizzazione dei processi e diomologazione e interfacciabilità dei si-stemi informativi; la valorizzazione dellecompetenze professionali del lavoropubblico, attraverso la programmazionee la diretta realizzazione di iniziative perla formazione continua delle risorseumane amministrate, orientate all’ag-giornamento delle conoscenze, allo svi-luppo di nuove competenze e allaricerca di modelli di lavoro innovativi,fondati sul miglioramento delle relazioniinterne e sulla valorizzazione della co-municazione, sulla condivisione dei me-todi di lavoro e degli obiettivi di risultato. La pomposità dei propositi è tutta

nella terminologia e nella fraseologica,pari solo alla loro vuotaggine. Infatti, la-sciando perdere la “dematieralizzazionedelle attività (!)”, la “interfacciabilità deisistemi informativi (!)”, abbiamo solu-zioni quali, ad esempio, l’introduzionedel protocollo unico informatico che

però, a distanza di mesi dalla sua intro-duzione, non trova piena applicazioneper un evidente difetto di conoscenza epraticabilità del sistema stesso da partedel personale. Sicché, finora, il rimedios’è rivelato peggiore del male. Gli obiet-tivi erano e sono rimasti principi gene-rali, enunciazioni, ipostesi, auspici. Difatti, pur volendo, non riusciamo a

indicare al cittadino molisano e ai nostrilettori un intervento strutturale, che siauno, che permetta al governo regionaledi attribuirsi una misura concreta, unasoluzione esaustiva, una promessa rea-lizzata. Difatti, si parla ancora di riorganizza-

zione dell’amministrazione regionaleperché il procedimento avviato con lanomina dei quattro direttori d’area vaavanti con interventi tampone, dettatidal maturare delle circostanze (pensio-namenti e prepensionamenti; introdu-zione, fusione e cancellazioni di servizied uffici ad capocchiam, cioè al di fuoridi una visione d’assieme delle risorseumane, dei carichi di lavoro e delle pro-fessionalità), per cui il pastrocchio finalesarà la sommatoria dei favori, delle ri-compense, delle gratificazioni elargitiper meriti politici, per compiacenze eper lecchinaggio. E fintanto rimarrà il tabù delle leggi-

scandalo la 30 del 2005 e la 33 del2006, che riguardano il personale di-pendente della categoria "D", profili pro-fessionali "Dl" e “D3”, non ci potràessere una effettiva riduzione dellaspesa pubblica né una vera riorganizza-zione generale dell’amministrazione re-gionale. E tantomeno un barlume diequità. Sarà pertanto la Regione Molisedi sempre.

Dardo

425 giugno 2014

Pur volendo, non riusciamo a indicare al cittadino molisano e ai lettori un intervento strutturale ed organico che permetta al governo regionale di attribuirsi una misura concreta, una soluzione esaustiva, una promessa mantenuta

TAagliolto

Fintanto rimarranno le leggi scandalo30 del 2005 e 33 del 2006, non cisarà riduzione della spesa pubblica né riorganizzazione della Regione

CAMPOBASSO. Si è concluso in tarda serata l’incontro trala Regione Molise, la Fondazione Giovanni Paolo II e le orga-nizzazioni sindacali.

"Con rammarico - scrive Vasile della Fiasl - si prende attoche i sacrifici economici fatti dai lavoratori della Fondazionenon hanno sortito alcun effetto perché la dirigenza dell’istituto dicura mantiene l’esubero di personale infermieristico dichiaratoa gennaio 2013 che già a gennaio 2015, al termine dell’accordodi solidarietà, potrebbe trasformarsi in licenziamento collettivo.Naturalmente il sindacato rigetterà di nuovo con forza tali deter-minazioni perché è stato dimostrato con appositi studi in basealle norme sull’accreditamento che non esiste alcun esubero.La Regione dal canto suo chiede conto del mancato raggiungi-mento del badget assegnato avvertendo che, se le posizionidella Fondazioni rimanessero inalterate, si potrebbero preve-

dere ulteriori riduzioni al tetto di spesa deliberato ed autorizzatonegli anni passati. In conclusione, dall’incontro non sonoemerse novità importanti rispetto alla stipula dell’accordo di ot-tobre 2013; per questo motivo si prevedono ulteriori battaglie sindacali

atte a risolvere definitivamente questa vertenza, per ridare fidu-cia ai professionisti che ivi continuano a lavorare con il solitoimpegno di sempre nonostante la drastica riduzione dei propristipendi, la mancata corresponsione degli arretrati contrattualidall’anno 2008 e degli incentivi di produttività dall’anno 2011.

Entro fine luglio si terrà un ulteriore incontro di verificapresso la regione Molise e subito dopo, se permangono le solitecriticità denunciate dalla dirigenza della Fondazione, il sinda-cato valuterà in apposite assemblee le iniziative da intrapren-dere per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali".

Ex Cattolica, situazione in stalloNulla di fatto dall'incontro tra i sindacati, la Regione e l'azienda sugli esuberi

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Nemmeno il tempo di apprezzare lagiunta regionale per aver dato parere nega-tivo a tre parchi eolici nel Basso Molise, pre-cisamente a S. Martino in Pensilis (dueimpianti) e a Montorio nei Frentani, eccospuntare con una rapidità assoluta e inat-tesa, la proposta di legge a firma degli as-sessori Facciolla e Petraroia noti per essereseveri tutori del territorio e dell’ambientefuori dal Molise (il caso di Morcone –ndr) emeno severi nel Molise, tant’è cha a S. Mar-tino in Pensilis le torri eoliche sono ormai ilfondale paesaggistico prevalente. E’ bastato che la giunta mettesse in di-

scussione i predetti impianti (delibere 259,261 e 266 del 20 giugno) perché sorgesseincontenibile la voglia dei due assessori diporsi il problema dell’energia alternativa edi formulare una proposta di legge per arri-vare entro un anno al massimo, all’approva-zione di un piano energetico regionale. Strumento con il quale la Regione Molise

intende stabilire quali sono le zone del ter-ritorio dove non sarà in alcun modo possi-bile installare pannelli fotovoltaici e torrieoliche. Se non ci fosse la macchia del so-spetto che i due assessori si siano mossinon appena l’esecutivo di Palazzo Vitale hadato un segnale di resipiscenza politica edi senso di responsabilità amministrativaaderendo al parere negativo espresso dalla

Direzione regionale dei Beni culturali e pae-saggisti, cui andrebbe dato un attestato dimerito per la tenacia con cui difende il terri-torio molisano dalle forme di speculazionedeleteria, e così facendo ha messo in di-scussione gli impianti di San Martino equello di Montorio nei Frentani, potremmoapprezzate apertis verbis l’iniziativa di Fac-ciolla e Petraroia e l’urgenza con cui vo-gliono arrivare alla realizzazione di un pianoenergetico regionale. Cosa che non ci viene di fare avendo,

come diciamo, il sospetto che tanta cura erapidità siano sì finalizzati al piano energe-tico regionale, ma soprattutto a salvaguar-dare gli impianti che stanno a cuore aFacciolla e al sodale Petraroia.

Nella proposta di legge infatti è inseritauna norma di salvaguardia che letta bene ecriticamente lascia intendere ciò che ab-biamo appena detto. Infatti, per il tempostrettamente necessario alla definizione delpiano energetico di cui sopra, la proposta dilegge sospende i termini dei procedimentiin corso per le autorizzazioni già richiesteper la costruzione e l’esercizio degli im-pianti. Ossia li mantiene in vita. E mantenendoli in vita avranno la possi-

bilità magari di essere esclusi dalle zone delMolise che il piano energetico andrà ad in-

dividuare come intangibili sotto il profilo am-bientale, ovvero precluse ai pannelli foto-voltaici e alla torri del vento. Un giochetto di alta classe; una mossa

strategica che conferma la speciosità di ta-lune iniziative che all’apparenza si mo-strano apprezzabili e condivisibili ma ad unaseppure superficiale analisi critica mostranospesso una pesante strumentalità.

Dardo

526 giugno 2014TA

agliolto

Sul futuro dell’eolico e degli affari connessi si vuole giocare la partita decisiva

"Noi abbandonati da tutti"CAMPOBASSO. Ieri mattina nei pressi

della sede dell’Agenzia Regionale di Pro-tezione Civile, a Campobasso, alcunirappresentanti dei 108 precari, non riam-messi, dell’Agenzia stessa hanno lan-ciato un grido d’allarme, rappresentati daDavide Vitiello e Cristian De Paola. Insintesi ciò che hanno lamentato è la pre-carietà da oltre 5 mesi e il futuro incertoe senza possibilità di ammortizzatori so-ciali. Un duro attacco poi alle Istituzionied ai sindacati, assenti, in quanto al fa-moso Tavolo tenutosi in Prefettura, nelfebbraio 2014, dove a sedere erano sin-dacati, istituzioni regionali e parlamentarimolisani non è stato dato nessun se-guito.

Dei 208 solo 100 sono stati reinseriti efino al 30 giugno. Poi cosa accadrà? IlCoordinamento ha presentato allastampa una proposta, inviata al Gover-natore Frattura, in cui chiedono che dal1° luglio vengano reiseriti tutti i 208 di-pendenti a part-time, in modo da nonescludere nessuno, per un certo numerodi anni, tempo che dovrebbe servire peruna riorganizzazione generale ed unasoluzione. Il grido d’allarme nasce dal fatto che

dal mese di febbraio nessuno si è più in-teressato alla loro sorte, istituzioni e sin-dacati, come se con il reinserimento delle100 unità tutto fosse stato risolto. Ora laparola passa al governatore Frattura.

Una proposta di legge ad “Usum Delphini?”

Grido di allarme dei 100 precari dell'Agenzia di Protezione civile

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Arriva il Papa, la città si fa bella.Nella parte in cui passerà il ponte-fice. Altrove sarà quella di sempre:poco pulita, poco curata, poco ap-prezzata. Alterazione della realtà.Non un bell’esempio di ammini-strazione e di amministratori chenon si fanno scrupolo di mistificaree in questo loro modo di essere mi-stificatori generosamente assistiti,anzi invogliati dal vescovo Bregan-tini, che del pontefice ha autoriz-zato la commercializzazionedell’immagine. Sorta di simonia edi spettacolarizzazione di una pre-senza alla quale è stata tolta ogniretorica di santità. Vescovato eamministrazioni locali: fraseggio

duettistico in perfetta sintonia, allaricerca entrambi di un’ammira-zione che difficilmente gli potrà ve-nire data la povertà e la limitatezzadel contesto in cui il papa si muo-verà, incontrerà, pregherà (misere-vole oltre ogni confronto il palcoallestito al Romagnoli); l’altera-zione dell’ambiente e dei luoghiche lo vedranno muoversi e arri-vare è la istantanea che resteràall’archivio della Regione quale ri-flesso incontenuto delle alterazionipolitiche, amministrative, sociali emorali con cui si governano le isti-tuzioni e la collettività. Anchequella della fede.

(Dardo)

626 giugno 2014 Campobasso

di Massimo Dalla TorreNon è possibile far morire la cul-

tura, specialmente in una Paese cheun tempo era la culla del sapere.Questo in estrema sintesi il com-mento, per quello che vale, alla noti-zia che il primo luglio chiuderà ibattenti al pubblico la biblioteca Al-bino. Luogo in cui moltissimi nelcorso degli anni hanno attinto pur diessere in grado di elevare il grado diconoscenza che specialmente nelMolise è a parametro zero. In questeore che sui vari social network, sullastampa locale, si è levato un grido disconcerto e d’indignazione vogliamoaggiungere la nostra voce all’indi-rizzo di chi è aculturato, privo di sen-sibilità e soprattutto cosparso diignoranza crassa. Ingredienti che

hanno portato a morte sicura quelloche è il patrimonio letterario moli-sano. Un patrimonio che non può es-sere abbandonato a se stesso. Unpatrimonio che racconta la storia diuna comunità che naviga a vistaspecialmente quando si parla e siscrive di cultura. Un qualcosa d’inac-cettabile e incomprensibile che ladice lunga di come ancora una voltal’apparire, che questa volta è palese,è meglio di essere. Condizione cheporta a doversi arrendere dinanzi alogiche che non sono accettabili spe-cialmente se si pensa che senza cul-tura non c’è futuro; e il futuro delMolise è segnato da tempo. Un fu-turo senza basi, in cui domina la noncertezza fatta esclusivamente di me-nefreghismo che alimenta la volontà

di affossare ancora di più l’essere elo riporta ai primordi. Essere senzaspina dorsale costituita non da ossama da piccoli tasselli di pagine di cuinessuno può fare a meno; ecco per-ché ci ribelliamo alla decisione di pri-vare la città di un’agorà, anche se laparola riferita a Campobasso ègrossa. Una città che, se si dovessearrivare a serrare i cancelli dellastruttura di Via D’Amato e Via Gari-baldi, è bene che si nasconda con lasperanza che la dabbenaggine nonvalichi i confini regionali, cosa di cuidubitiamo fortemente. Vivere senzacultura è uguale a non vivere, nonperché mancano i sostentamenti maperché la non possibilità di avere unpunto di riferimento per la mente si-gnifica cancellare volutamente untratto di quello che è stato. Dueaspetti importanti che si nascondonodietro inaccettabili scuse legate forsead una parola che va di moda: lasprending rewiew. Scuse meschineche insultano chi in anni di dedizionenel silenzio, ha cercato di dare unadimensione superiore a quello che è.Scuse dietro cui si cela la non com-prensione che il patrimonio librario èl’humus di una comunità. La quale,visto le cose come stanno, sarà co-stretta a breve, almeno che non sitrovi la soluzione, a dover leggeresulla porta d’ingresso di questa cittàin cui domina il non senso, il cartellocon su scritto: Fallimento perché lacultura non si apprende in bibliotecama… a voi il luogo più idoneo, qua-lora esista un luogo simile special-mente in città.

ARRIVA IL PAPA …

Era nato a Lucito e si era formato alla scuola di TrivisonnoCAMPOBASSO. Si è spento nelle ultime ore, Antonio Pettinicchi. Era

nato a Lucito nel 1925. Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Napolisotto la guida severa ed attenta di Lino Bianchi Barriviera e Emilio Notte.La sua attività incisoria e pittorica è testimoniata dalla partecipazione anumerose mostre e rassegne di carattere nazionale e internazionale, fracui: quattro edizioni della Quadriennale Nazionale di Roma (tra il 1952 eil 1965), la XXVIII Biennale Internazionale di Venezia, sette edizioni dellaBiennale Nazionale della Grafica Contemporanea di Venezia (dal 1955 al1967), numerose mostre in collaborazione con il gruppo degli Incisori Ve-neti oltre alle cinque edizioni del Premio Termoli, per citarne solo alcune.Sue opere sono presenti in importantissime collezioni pubbliche e private,fra le quali citiamo: Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Modena,Venezia; Civica raccolta delle stampe Achille Bernarelli, Castello Sforze-sco, Milano; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; Raccolta disegnie stampe, Galleria Uffizi. La sua complessa formazione di pittore comin-ciò quale allievo di Amedeo Trivisonno che, avendolo alunno al Magi-strale, ne scoprì le doti incoraggiandolo: “tu in questa scuola non ci devistare, devi fare l’artista!” Dopo l’esordio come “figurativo” sviluppò in ma-niera precisa e marcata il suo “segno” per merito di Emilio Notte (di for-mazione futurista), il più importante artista napoletano del dopoguerra).In seguito pur rimanendo nell’ambito della figurazione, con il tempo, riuscìa “trasformare la figura umana”. E’ questa la sua caratteristica principale:grazie al pennello ed ai colori mostrare contemporaneamente l’esterno(sembianze fisiche) e l’interno (realtà interiore) dei soggetti raffigurati.Necessarie ovviamente una valida conoscenza dell’anatomia nonché unasconvolgente capacità di scavare nel profondo dell’Animo.

Biblioteca Albino a breve la chiusura per mancanza di volontà e soprattutto di cultura

Scompare il maestro Pettinicchi

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Propositivi e responsabili. I consi-glieri di opposizione del Polo civicoscalpitano e, anche se bisognaaspettare ancora un po’ per la primaseduta consiliare, i neo eletti MicheleScasserra, Alberto Tramontano, Ma-rialaura Cancellario, Francesco Pi-lone, Enrico Perretta e MicheleCorabo, assente per motivi di lavoro,hanno voluto incontrare la stampaper chiarire subito in che modo inten-dono lavorare per far sentire il fiatosul collo alla maggioranza guidata daAntonio Battista. Nonostante il risul-tato elettorale abbia premiato più leliste che il candidato sindaco, gliesponenti del Polo civico sono sod-disfatti dell’esito del voto. “Il gruppo èed è rimasto compatto – ha dettoScasserra – non faremo solo oppo-sizione, il nostro sarà un controllo at-tento, verificheremo ogni azioneamministrativa ma saremo anchepropositivi, pronti a cogliere ogni ini-ziativa valida, soprattutto a livello eu-ropeo, da sottoporre all’attenzionedel Consiglio”. E proprio per verifi-care l’effettiva possibilità di concretiz-zare dei progetti per la città,Scasserra ha preannunciato un viag-gio di lavoro a Bruxelles con i colleghidel Polo civico che hanno tutta l’in-tenzione di proseguire il cammino po-litico riproponendosi anche aiprossimi appuntamenti elettorali. In-

tanto, però, i consiglieri guardano alComune e all’azione amministrativache Battista metterà in campo con lamaggioranza di centrosinistra che-come ha fatto notare Tramontano –“è uno strano centrosinistra compo-sto per metà da esponenti della pre-cedente amministrazione dicentrodestra, ci saranno crisi di iden-tità – ha commentato ironicamente

Tramontano – per Battista non saràfacile amministrare e, di sicuro, cisaranno problemi fin dalla prima se-duta consiliare”. Anche Cancellarioha posto l’accento sulle difficoltà cheil neo sindaco, inevitabilmente, incon-trerà nel tentativo di governare con itransfughi e, nell’analizzare il voto,Cancellario ha evidenziato la scarsitàdi presenze femminili. Considerando

che, molto probabilmente, due elettedel Pd entreranno in Giunta, reste-ranno in Consiglio solo MarialuaraCancellario e la collega del Movi-mento Cinque Stelle Paola Felice.Dei sei consiglieri eletti con il PoloCivico Enrico Perretta è l’unico allaprima esperienza amministrativa.“Sono pronto a dare il mio contributoe a mettere a disposizione la mia

esperienza personale e lavorativanon appena avrò conosciuto più afondo gli ingranaggi della macchinaamministrativa”. Non è mancato unriferimento ai ricorsi elettorali per cuiil Polo Civico non ha alcun interesse.“Sono stato assessore regionale du-rante una consiliatura interrotta permotivi formali, di fronte alla volontàdegli elettori – ha detto Scasserra -sarebbe assurdo cercare il ricorso eappigliarsi a piccoli vizi di forma”.Dello stesso avviso anche Pilone. “Leelezioni si vincono nelle urne e nonin tribunale anche se – ha precisato- dopo gli starni episodi e gli erroricommessi durante lo spoglio eletto-rale, sarebbe opportuno organizzaredei corsi di formazione per gli scruta-tori e fare in modo che arrivino pre-parati all’appuntamento elettorale”.Infine, ma non meno importante, laquestione della possibile chiusuradella biblioteca Albino. “Tutti parlanodi crescita culturale ma finora - haconcluso Scasserra - non ho sentitoBattista prendere una posizione fortesull’Albino”.

Teresa Manara

Programmazione europea 2014-2020 sull’Agenda urbana , incontro apalazzo San Giorgio. Si è tenuto l’altro ieri pomeriggio, presso il Comunedi Campobasso, si è tenuto un incontro, convocato su iniziativa del primocittadino di Campobasso Antonio, che ha visto la partecipazione, oltreche del sindaco del capoluogo, anche dei sindaci dei Comuni di Bara-nello, Campodipietra, Matrice, Mirabello Sannitico, Oratino, Ripalimo-sani. Alla presenza dei rappresentanti della Regione Molise, si sonoaffrontate le tematiche riguardanti la Programmazione europea 2014-2020 nell’ambito dell’Agenda Urbana, avendo come obiettivo lo sviluppoed il miglioramento dei servizi di tutta la vasta area dei Comuni che gra-vita attorno alla città di Campobasso. In occasione dell’incontro si sonogettate le basi per l’individuazione di una strategia comune da sostenerenel percorso che porterà all’individuazione dei progetti finanziati dall’Eu-ropa e destinati alle aree urbane, che coinvolgerà nell’immediato futuroanche le ulteriori istanze del mondo della ricerca, della cultura, del vo-lontariato e dello sport dell’intera area.

726 giugno 2014Campobasso

Polo civico, opposizione propositiva e responsabile

I consiglieri Scasserra, Pilone, Tramontano, Cancellario, Perretta e Coralbo pronti a tenere l’amministrazione sotto controllo

Sulla vicenda relativa alla raccoltadifferenziata nella città di Campo-basso, e sulle polemiche generatenegli ultimi giorni, interviene Mi-chele Durante, consigliere comu-nale del Movimento Lab: "C'è statamolta polemica nei giorni scorsi incittà sulle responsabilità del disser-vizio nella raccolta differenziata:esse ci sono e derivano dalla cat-tiva informazione, certo, ma primadi tutto dai comportamenti poco ci-vili di tanti nostri concittadini. C'è bi-sogno di un cambio di marcia,attraverso la volontà politica di dare

corso finalmente a una raccolta dif-ferenziata degna di questo nomeanche a Campobasso. Ho presen-tato il progetto di sperimentazionedella differenziata in città già dalleprimarie - prosegue Durante - e loriproponiamo ora con Lab allanuova amministrazione come unodei primi impegni da assolvere. Ilprogetto prevede una sperimenta-zione da effettuare su un compartochiuso, quello di via Scardocchia,con raccolta spinta e tracciabilitàdei rifiuti; questo comporterà l'ac-quisizione di un dato scientifico da

parte dell'amministrazione, chepotrà così gestire in modo più equoanche le imposte relative. Dopo laprima sperimentazione si proce-derà all'estensione della raccolta intutta la città. Intanto va assoluta-mente allargato l'ambito, con il ser-vizio in associazione, ai comuni diFerrazzano, Mirabello, Ripalimo-sani e Oratino. I cittadini poi do-vranno fare la loro parte - concludeDurante -perché non si ha diritto dilamentarsi se per primi si trasgredi-sce al dovere di tenere un compor-tamento civile".

Programmazione europea2014-2020 , incontro a Palazzo san Giorgio sull’agenda urbana

Raccolta differenziata, Durante: “L'amministrazione metta in campo il progetto di sperimentazione presentato da Lab”

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 131 - GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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ISERNIA. E’nata per volontà dialcuni commercianti del CentroStorico di Isernia per rivitalizzare etutelare la zona antica della città diIsernia. L’ Associazione “Isernia Centro

Storico” sarà il punto di riferimentoper tutti coloro che operano nelsettore del commercio e dell’arti-gianato: “Abbiamo deciso di crearequest’associazione - dice il presi-dente Paolo Fava, titolare del barKlesFive – per garantire ai com-mercianti della zona del centro sto-rico di Isernia un punto diaggregazione, di discussione e dirisoluzione delle tante problemati-che che dobbiamo affrontare quoti-dianamente. Cercheremo diessere noi stessi in prima personaa proporre la soluzioni agi organicompetenti e a manifestare diretta-mente le nostre necessità. Inoltreorganizzeremo anche una serie diiniziative volte e rivitalizzare lazona dove operiamo”. L’associazione “Isernia Centro

Storico” ha inoltre aderito a Fede-rimpreseItalia, associazione di ca-

tegoria e società di servizi che ga-rantirà una serie di agevolazioniper quanto riguarda tutti i servizinecessari alle imprese associate:“Abbiamo voluto stipulare un ac-cordo con la sede regionale di Fe-

derimpreseItalia – dice ancoraFava – perché è un’associazionegiovane, apolitica e molto attentaalle problematiche delle piccole emedie imprese. FederimpreseItaliaci garantirà un appoggio nella no-

stra attività sindacale e una seriedi servizi utili alle nostre impresecon sconti particolari. Siamo certiche sarà una collaborazione frut-tuosa e duratura”. A giorni partiràla campagna associativa, mentre

sono già in cantiere una serie diiniziative interessanti: “A giornipartiremo con la campagna asso-ciativa che avrà un costo minimo ei cui proventi saranno tutti riutiliz-zati per le attività che andremo asvolgere per il beneficio di tutti –dice ancora Fava –abbiamo giàproposto già alcune iniziative al-l’amministrazione comunale tra cuil’organizzazione di una 4 giorni diJazz nelle principali piazze delcentro storico di Isernia. Inoltre,sempre con un nostro sollecito, ab-biamo invitato la stessa ammini-strazione a gestire nella manierapiù opportuna l’afflusso di ambu-lanti in occasione della NotteBianca e dell’arrivo di Papa Fran-cesco, in modo tale da noi penaliz-zare le attività commerciali dellazona antica della città che proprioin qui giorni potrebbero tirare unaboccata d’ossigeno visto il note-vole affluso di gente previsto. Vo-gliamo ringraziare gli assessori DiBaggio e Galasso che si sonomessi a nostra disposizione perqualsivoglia necessità”.

PIETRABBONDANTE. Un im-portante obiettivo è stato raggiuntonell’ultima sessione dell’Internatio-nal co-ordinating Council del pro-gramma Mab Unesco, svoltasi inSvezia dal 10 al 13 giugno scorsi.L’approvazione della proposta diampliamento e ridenominazionedella Riserva Mab di Collemeluc-cio-Montedimezzo Alto Molise e l’inserimento nel World NetworkBiosphere Reserve al fine di pro-muovere su scala internazionale loscambio di studi, ricerche, stru-menti di monitoraggio, percorsieducativi, formativi e partecipativirealizzati all’interno delle Riservestesse. Il Programma MAB (Manand the Biosphere) è stato avviatodall’UNESCO negli anni ’70 alloscopo di migliorare il rapporto trauomo e ambiente e ridurre la per-dita di biodiversità attraverso pro-grammi di ricerca ecapacity-building. In tutto il mondovi sono attualmente 631 Riservedella Biosfera in 119 paesi, di cui10 in Italia. Tra le dieci aree MABitaliane ben 2 (Montedimezzo eColle Meluccio) appartengono alMolise e sono le aree di più anticacostituzione insieme a quella delCirceo, il loro riconoscimento è in-

fatti avvenuto nel 1977.L’ ampliamento della superficie

complessiva dell’area MAB moli-sana da 637 a 25.268 ettari, checomprende l’intero territorio disette Comuni della Provincia diIsernia, è sicuramente una delleiniziative di maggior successodella Regione Molise in termini divisibilità a livello internazionale ingrado di accrescere sensibilmenteil Turismo e di conseguenza il be-nessere non solo dei Comuni coin-volti ma dell’intero territoriomolisano e consentirà sicuramente

di acquisire maggiore consapevo-lezza di quanto il Turismo e l’Am-biente possano rappresentare unavalida risorsa per il rilancio dellanostra economia.In tal senso un plauso va a tutti

gli attori coinvolti in questo impor-tante percorso che dà lustro allanostra Regione. In primis i comunidell’Assomab, Carovilli, Chiauci,Pescolanciano PietrabbondanteRoccasicura, San Pietro Avellanae Vastogirardi, unitamente alla Re-gione Molise, all’Unimol e al CorpoForestale dello Stato.

1126 giugno 2014Isernia

Centro storico, le nuove iniziative

ISERNIA. Lunedì 23 Giugno2013, presso la Camera di Com-mercio di Isernia, si è insediato ilnuovo Comitato per la Promozionedell’Imprenditorialità Femminile.Lenuove componenti sono: Serena DiNucci, in rappresentanza del set-tore Commercio, eletta Presidenteall’unanimità, Grazia Paola Casto-rina in rappresentanza del Consi-glio Camerale, Donatella Iacobucciper la Confartigianato, Rosa Mai-nella per la Coldiretti e GiannaMaria Scarabeo per l’AssociazioneIndustriali.Il CIF durerà in carica fino al

2017 e sarà supportato, per la Se-greteria organizzativa, dall’Azienda S.E.I. – Azienda Specialedella Camera di Commercio.Il Co-mitato, che richiama gli obiettivi delProtocollo di Intesa siglato, loscorso 20 febbraio 2013, tra ilMISE, la PRESIDENZA DEL CON-SIGLIO DEI MINISTRI – Diparti-

mento per le Pari Opportunità, el’UNIONCAMERE NAZIONALE,promuove e sostiene la diffusionedella cultura d’impresa femminile.Il Presidente della Camera di

Commercio, Pasqualino Piersi-moni, porgendo i suoi personali sa-luti e auguri, e quelli di tutto ilConsiglio Camerale, ha auspicatoal Comitato un buon lavoro e ha of-ferto alle sue componenti il sup-porto e la collaborazione sinergicadell’Ente Camerale nella gestionedelle attività che verranno messe incampo a favore delle imprese inrosa del territorio.Ci attiveremo alpiù presto con un programma con-creto e mirato a interventi formativie di assistenza e con l’attenzionerivolta a settori e problematiche dirilievo quali, tra le altre, quelle rela-tive all’accesso al credito, al mar-keting territoriale, alla gestioneambientale – ha dichiarato la gio-vane Presidente Serena Di Nucci.

Di Nucci alla guidadell'imprenditoria femminile

E' nata un'apposita associazione per rivitalizzare la parte più caratteristica della città

L'organismo interno alla Camera di commercio affidata alla giovane di Agnone

Approvato dal programma Unesco il progetto per l'area interna alto molisana

Collemeluccio, c’è l’ampliamento

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TERMOLI - Ennesima opera-zione antidroga degli uomini delG.O.A. – Gruppo Operativo Anti-droga (GOA) di Campobasso, iquali hanno arrestato un trafficantedi droga di nazionalità albanese esequestrato mezzo chilogrammo dicocaina. L’operazione è avvenuta aTermoli dove gli uomini della Guar-dia di Finanza hanno fermato perun controllo l’albanese, da tempodimorante nella città adriatica, men-tre circolava sulla propria autovet-tura. Da una perquisizioneveicolare, con l’ausilio del cane an-tidroga “Task”, i militari hanno rinve-nuto una modica quantità disostanza stupefacente. Visto che il

trafficante da tempo era tenutod’occhio, le Fiamme gialle hannodeciso di perquisire la sua resi-denza. Proprio nell’abitazione il

fiuto di “Task” ha permesso di tro-vare, in intercapedini e nascondigliopportunamente creati nell’abita-zione, quasi mezzo kilo di cocaina

che è stata sequestrata. L’abita-zione, di fatto, era una piccola cen-trale di produzione delle dosi dadestinare allo spaccio; difatti, nelcorso della perquisizione venivarinvenuta anche “mannite”, che èuna sostanza chimica utilizzata peril taglio della cocaina pura nonchéattrezzature per la preparazionedelle dosi da destinare allo spacciosulla piazza termolese; altresì veni-vano rinvenuti anche 1600 euro,frutto di precedenti azioni di spac-cio. Al termine dell’operazione ve-niva sottoposta a sequestro anchel’autovettura utilizzata dall’albaneseper le attività di traffico e spacciosulla piazza termolese. Per l’uomo

si sono spalancate le porte del car-cere di Larino dovendo rispondereall’accusa di traffico, ai fini dellospaccio, di sostanze stupefacenti.L’operazione antidroga rappre-senta, per il territorio molisano, unrisultato di rilievo, sia per il signifi-cativo quantitativo di stupefacentesequestrato sia, soprattutto, per ilfatto di averlo sottratto con tempi-smo al sicuro spaccio tra i giovanitermolesi. Lo sforzo operativo diparticolare spessore condottosenza soluzione di continuità dai Fi-nanzieri del Comando Provincialedi Campobasso, proseguirà conanalogo impegno per prevenire ereprimere i traffici illeciti.

1226 giugno 2014 Termoli

Concluso il Progettoformativo “Differenzanon Indifferenza”

Orario conferimento spazzatura, intervienel’associazione “La prevenzione è salute”

TERMOLI - Si è concluso il pro-getto “Differenza non Indifferenza”proposto dalla Consigliera di Paritàdella Provincia di Campobasso, Fi-lomena Matteo, ed indirizzato ai do-centi, studenti e alle studentessedell’Istituto Tecnico Commerciale“Boccardi” e dell’ Istituto AlberghieroFederico II di Svevia di Termoli. Perla realizzazione del percorso forma-tivo è stata coinvolta l’AssociazioneProfessionale Proteo che ha tra leproprie finalità quella di promuoverela crescita professionale e culturaledel personale della Scuola per unapiena partecipazione al processo disviluppo democratico del sistemaformativo. Il Progetto ha avuto la fi-nalità di educare alla parità facendoacquisire e sviluppare sensibilità edattenzione alla differenza di genere;è stato strutturato con l’obiettivo diaffrontare e chiarire i significati psi-cologico - sociali propri dei concettidi identità, genere, differenze ses-suali e orientamento sessuale. Gliincontri formativi sono stati pensaticon l’intento di mettere i partecipantinella condizione di riflettere sulleproprie e sulle altrui convinzioni, cre-denze, dubbi, immagini mentali intema di identità, differenze sessualie di genere oltre che sulle questionisociali ad esse connesse. La realiz-

zazione del Progetto è stata pensataper far fronte alla complessifica-zione delle dimensioni sociali e psi-cologiche che la post-modernitàmette in atto in relazione al temadell’identità di genere e alla conse-guente esigenza di interpretazionedel reale che necessita di nuovi stru-menti ermeneutici che si dimostrinocapaci non solo di decodificare l’at-tuale sistema culturale, ma anche dicogliere gli aspetti più distintivi e pe-culiari della contemporanea sogget-tività di genere.Il Progetto formativo “Differenza

non Indifferenza” è stato realizzatocon la convinzione di tutti i soggetticoinvolti che la Scuola sia il luogopiù adatto ad educare al rispetto deidiritti umani per favorire lo sviluppodi personalità aperte e responsabili,di cittadini/e consapevoli dei proprie degli altrui diritti e in grado di di-fenderli. Fondamentale è stata considerata

l’importanza di promuovere compor-tamenti improntati alla socializza-zione, al confronto, alla ridefinizionedi atteggiamenti discriminatori neiconfronti del diverso da sé; salva-guardare la dignità e l’integrità deglistudenti discriminati; creare un con-testo che favorisca una crescita ar-moniosa ed equilibrata.

Traffico di droga, Finanza sequestra mezzo chilo di cocaina

TERMOLI – Raffaele Orlando è il pre-sidente dell’Associazione, “La preven-zione è salute”, fondata a Termoli, e hacome attività l’organizzazione per la tu-tela degli interessi e dei diritti dei citta-dini. Proprio per questi motivi Orlandointerviene sugli orari per il conferimentodella spazzatura, scelti e imposti allacittà di Termoli dalla caduta amministra-zione Comunale. “Prendiamo ad esem-pio due Ecopoint, quello di via Cannarsae via D’Ovidio e quello di via LeopoldoPilla e via Belvedere. Come si legge dallaDelibera di giunta affissa sui due gazebodi legno, i rifiuti debbono essere conferititassativamente dalle ore 22 alle ore 6del mattino. Si stenta a credere che que-sta delibera sia stata scritta dalla Giuntacomunale. Possibile che nessuno deicomponenti la Giunta – chiede Orlando-, si sia reso conto che sono orari assurdie pericolosi, specialmente per gli anzianie per le donne. Per tutto questo invernoi vecchi, il più delle volte sotto la pioggia,partendo da via D’Ovidio hanno dovutocamminare per 150 metri per raggiun-gere l’Ecopoint in via Cannarsa. Un tra-gitto tra auto alle spalle, tra scalinatesull’unico marciapiede e fossati inmezzo alla strada. I vecchi di 70,80 e90 anni, sia maschi che donne, alle ore9 dovrebbero già andare a letto, comeraccomandano i medici, ma purtroppo ivecchi debbono aspettare l’ora precisa.Possibile che nemmeno i Consiglieri co-munali, tranne qualcuno, non si siano ac-corti che questo orario era ed èpericoloso non solo per la salute, ma

anche per il pericolo di perdere la vita.Non è una esagerazione, come poteteleggere nei ritagli di giornali. Questi edaltri ritagli, tra qualche giorno sarannosul sito www.prevenzione-salute.it Il pe-ricolo di perdere la vita può avvenire siaper le botte ricevute da malviventi incerca di poche monete e sia per il freddoe la pioggia che si vanno ad aggiungerealle tante influenze e virus che abbiamoavuto quest’anno. L’anziano muore!Sembrerebbe una morte naturale, mapotrebbero essere state le passeggiate alchiare di luna e sotto la pioggia a farglialzare l’influenza e portarlo alla morte”.Ecco perché, quale presidente di questaassociazione, ho coinvolto tanti Enti. Dairitagli dei giornali si evince che i ladri,per lo più giovani, per bastonare gli an-ziani li aspettano nei pressi dei box dellaspazzatura. In via Cannarsa alle 9 delmattino due giovani hanno tolto la borsaad una signora che andava al lavoro. Neiprimi giorni di quest’anno due giovani inmotocicletta hanno strappato la borsadalle mani ad una signora che è cadutae ha riportato ferite, che ancora ogginon riesce a sanare. Il marito, che eracon lei quando è stata scippata, è statouno dei migliori carabinieri che abbiamoavuto a Termoli. “La malavita con la glo-balizzazione è aumentata, ogni due mi-nuti in Italia una casa viene svaligiata. Icittadini vivono nella paura e si fannogiustizia da sé. E’ quanto afferma il col-lega giornalista Fabrizio Gatti nell’arti-colo Far West Italia, apparsosull’espresso del 13 marzo 2014. Vi chie-

derete perché ho inviato a tanti Enti eautorità questa documentazione. Perchémolti di questi Enti, visti i pericoli che cor-rono gli anziani, potrebbero già interve-nire. Ma li ho coinvolti anche perindicare agli anziani presi di mira a chidovranno chiedere il rimborso per even-tuali danni subiti. Ai procuratori dei Tribu-nali chiedo di verificare se nelprovvedimento, preso dalla passataGiunta, ci sia qualcosa che da un puntodi vista legale non poteva fare. Andate avedere via Cannarsa alle 22 della notte,andateci anche se siete un Prefetto o unQuestore o un Presidente di Regione, undomani potrete anche voi andare con unsecchio di spazzatura alle 22 dellanotte ed essere aggrediti dai delinquenti.“La Prevenzione è salute” a Termolichiede che le donne di qualsiasi età e gliuomini a partire dai 65 anni potrannoconferire i rifiuti in qualsiasi ora dellagiornata, rispettando i giorni stabiliti.Quanto prima in qualsiasi altra partedell’Italia, si dovrà per delibera del Go-verno, adottare lo stesso criterio. Questocomporterà qualche costo in più da darealle Società addette allo smaltimento. ATermoli la Ditta attuale è precisa e stalavorando bene, purtroppo chi non hagestito bene è stata la passata Ammini-strazione. La differenziata come si èdetto ha un costo – conclude il presi-dente -, ma la salute viene prima del de-naro che a volte le Amministrazionivorrebbe risparmiare a discapito dei cit-tadini ed in particolare dei più deboli”.

Raffaele Orlando

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BASSO MOLISE – Il Ministerodelle politiche agricole alimentari eforestali ha comunicato che l’at-tuale sistema per la revoca dellequote latte prevede che i produttori,che non producono almeno l’85%del proprio quantitativo di riferi-mento individuale, decadano dallatitolarità della quota non prodotta.Alcune regioni, in considerazionedella prevista cessazione del re-gime delle quote latte a partire dalprimo aprile 2015, hanno chiesto sedebbano essere messe in atto leprocedure di revoca delle quotepreviste, per quei produttori chenon hanno prodotto la prescrittapercentuale minima dei loro quanti-tativo di riferimento individuale,nella campagna 2013/14, in quanto

le stesse revoche avrebbero effica-cia dal primo aprile 2015. Il Mini-stero fa presente che,indipendentemente dagli effètti pra-tici della revoca, in linea generaledeve essere soddisfatto ogni adem-pimento di competenza della pub-blica amministrazione, al fine diassicurare la corretta applicazionedel regime quote latte per tutte lecampagne interessate. Allo statoattuale sono vigenti e quindi de-vono essere applicate sia le norrnecomunitarie, sia le norrne nazionalirélative al regime quote latte, nonrientrando nelle facoltà della pub-blica amministrazione competentedisattendere i relativi obblighi pro-cedurali. A fronte di-una eventualeproroga dell'attuale regime, il man-

cato espletamento delle procedurepreviste dalla legge, oltre a costi-tuire una evidente inadempienza,provocherebbe conseguenze con-crete e non sanabili' anche a livellocomunitario per eventuali ipotesi dicontenziosi in materia. Pertanto,alla luce di quanto esposto si ritieneche, in relazione alla campagna20l3 - l4,le Amministrazioni coin-volte debbano portare a terminetutti gli adempimenti previsti, neitempi e nei modi stabiliti dalla perti-nente normativa nazionale e comu-nitaria. Eventuali dubbi, chepotrebbero riguardare gli adempi-menti relativi alla campagna2014/15, saranno affrontati al mo-mento opportuno, anche alla lucedella possibile evoluzione.

BASSO MOLISE – Ventidue ettaricoltivati a canapa industriale nei co-muni di Palata, Vasto, Montenero diBisaccia e cinque aziende coinvolte.Questa l’iniziativa di un imprenditorepalatese con l’associazione SativaMolise che ha dato inizio alla coltiva-zione della canapa industriale. L’as-sociazione è di promozione socialeapartitica, apolitica e aconfessionale,indipendente e che non persegue fi-nalità di lucro e crede “fortementeche il rispetto e la tutela dell’am-biente naturale debbano essere,oggi più che mai, una priorità nellavita di tutti noi”. Sul sito web sativa-molise.com si legge: “Pensiamo chel’utilizzo consapevole delle risorsenaturali rinnovabili in sostituzione diquelle non rinnovabili siano fonda-mentali per assicurare un futuro alnostro pianeta. La Cannabis Sativa,comunemente detta canapa, si con-

figura come una coltura strategica atal proposito. Infatti tra tutte è quellache può fornirci prodotti agricoli adaltissimo valoreambientale e nu-trizionale”; ecosì, a loro av-viso, il tutto puòessere “uno stru-mento vincentenel perseguire lenuove direttivecomunitarie inmateria di ambiente, agricoltura, sal-vaguardia del territorio, energie rin-novabili e bioedilizia per citarnealcune. Siamo fortemente convinti –

è scritto dul sito - che la reintrodu-zione della canapa dipenda in partedalla volontà politica e che in as-

senza di una filieraben strutturataquesta resteràsolo una colturamarginale prati-cata da pochi ap-p a s s i o n a t isognatori. Perquesto motivo cifacciamo promotori

della creazione di una filiera che siain grado di garantire il giusto ricono-scimento economico ad agricoltoried attori di filiera proteggendoli da

vecchie logiche monopoliste e disfruttamento che sono attualmentein atto su questa e tante altre nobilifiliere agro-alimentari. Solo l’unionee la collaborazione possono renderetutto ciò reale. Ci poniamo comepunto di incontro, di aggregazione edi coordinamento di tutti coloro vo-gliano cimentarsi in questa sfida,checondividono questa visione e che ve-dono in tale coltura una grandiosaopportunità contro la crisi econo-mica, sociale e morale che ci attana-glia. Tutti i nostri partner attuali – siconclude la dichiarazione – sonoaziende molisane di trasformazioneagro-alimentare. Oleifici, mulini,forni, biscottifici, tarallifici e pastificitutti caratterizzati da una dimensioneartigianale e da produzioni di qualitàsi sono messi in gioco e hanno con-diviso conoscenze ed esperienzepreziosissime”.

CAMPOMARINO – Il sindaco,Gianfranco Camilleri, ha nominatoun collaboratore per i rapporti conGiunta, Consiglio e gruppi consi-liari e il consigliere comunale diminoranza Vincenzo Cordisco am-monisce il primo cittadino. “Lo avevamo previsto, affermato

e si è avverato – dice Cordisco -. Con Ordinanza sindacale, Cam-

milleri “.. ravvisata l’opportunità diindividuare un soggetto che forni-sca collaborazione al Sindaco concompiti di raccordo e coordina-mento dei rapporti di carattere po-litico e istituzionale (Uffici,Assessori; Consiglieri e Gruppiconsiliari; Enti ed Istituzioni)”, no-mina, a tale incarico, il penultimodei non eletti della sua lista. Tante domande nascono spon-

tanee: è legittimità la nomina?

Quali siano i requisiti “necessaried indispensabili” in possesso delsoggetto nominato per l’espleta-mento dell’attività sopra citata?Sovraintende a tutto e tutti, innome e per conto del Sindaco, equindi anche sul Vice-Sindaco,sulla Presidente del Consiglio,sugli Assessori, sul Direttore ge-nerale - Segretario generale. In-somma, dopo avere fatto i piantodel coccodrillo in campagna elet-torale, chiedendo scusa per nonessere stato presente, per il pocoche ha fatto, per la deriva presadal Comune e con la promessa diimpegnarsi fattivamente per ilbene della comunità, nomina unsindaco-ombra. Certo, nell’Ordinanza si afferma

che la collaborazione è a titologratuito, ma anche in questo caso

la domanda è dietro l’angolo: forseperché essendo il “soggetto” giàbuon pensionato ogni ulteriore in-troito fa alzare il reddito e le tasseaumentano? Oppure perché es-

sendo nominato sia per compitipolitici che istituzionali (Enti edIstituzioni) verrà assegnato, sem-pre quale collaboratore del sin-daco, presso qualche ente come

l’Unione dei Comuni o al Cosib oalla Net Energy o a vattelapesca.Forse qualcuno dovrebbe ram-

mentare al Sindaco, e a chi s’è “in-ventato” l’Ordinanza sindacale,che lo Statuto del Comune nonprevede figure di siffatto genere,così come analogamente non leprevede il Regolamento Comunalesull’ordinamento generale degli uf-fici e dei servizi (peraltro appro-vato ad ottobre 2013, quindirecente). Proseguiamo nel non ri-spetto della legge – Termina Cor-disco -, delle norme nazionali e diquelle sancite con i Regolamenticomunali, tutti, siamo punto e acapo. Ma quando il Sindaco Cam-milleri imparerà a non prendere ingiro i suoi stessi eletti, l’opposi-zione, i dipendenti del Comune e,di fatto, anche chi lo ha votato?”.

1326 giugno 2014Termoli

MAFALDA – Nel dicembre dello scorso anno il Consiglio comu-nale deliberò l’istituzione della biblioteca comunale che è ospitatain Piazza della Libertà in locali di proprietà del Comune. La strut-tura è stata inaugurata lo scorso 1° marzo ed è aperta al pubblicodal 16 aprile. Le addette alla biblioteca hanno organizzato l’inizia-tiva “Dona un libro alla biblioteca”, finalizzata alla donazione di libriin favore della biblioteca comunale da parte di privati cittadini. Per-tanto a conclusione dell’iniziativa l’amministrazione comunale haorganizzato per domani una manifestazione con relativo rinfresco.

Al via iniziativa “Donaun libro alla biblioteca”

GUGLIONESI – Volge al termine anche per questo anno il cen-tro estivo parrocchiale organizzato dal parroco don GianfrancoLalli della “Parrocchia Santa Maria Maggiore. L’attività do oratorioestivo, che termina domani, è stata un momento di crescita dei ra-gazzi in età scolare anche dopo la fine delle lezioni scolastiche edi esperienza di socializzazione. La buona riuscita dell’iniziativaha avuto anche un contributo finanziario da parte dell’amministra-zione comunale.

Volge al termine il centroestivo parrocchiale

Revoca delle quote per mancatarealizzazione della percentuale minima del quantitativo riferimento

A Palata si coltiva canapa industriale

Nomina collaboratore, Cordisco ammonisce il sindaco

LARINO – Questo pomeriggioalle 18,30, presso il Centro Cultu-rale Afra, ci sarà la presentazionedel romanzo “Le cose sbagliate” diCarmine Aceto. Il romanzo saràpresentato dall’autore e dal musi-cologo Matteo Patavino che parle-ranno anche dei libri in generale,biblioteche e lettori. “Le cose sbagliate” è un ro-

manzo portato in tour in pieno spi-rito trail e culturalmente outdoor,incurante delle intemperie e delleintemperanze che suscitano i libri,le biblioteche, i lettori, gli autori epersino i bibliotecari professionistinel nostro bel paese. Per maggioriinformazioni www.lecosesba-gliate.wordpress.com o www.car-mineaceto.wordpress.com.

Presentazione del libro “Le cose sbagliate”

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Il Professor Giovanni Bignami, ricercatorein astrofisica e spazio in Italia e nel mondo,da tre anni Presidente dell’Istituto nazionaledi Astrofisica, ente che annovera alcuni deipiù grandi e promettenti astrofisici mondialicome è stato certificato, lunedì 23 giugno,da uno studio del Thomson Reuters Insti-tute, è stato collocato tra i quattro italiani alvertice della ricerca astrofisica mondiale. IlThomson Reuters è lo stesso istituto di ri-cerca che appena quattro anni fa aveva col-locato l’Inaf ai vertici nell’astronomiamondiale. Nella sua brillante carriera profes-sionale – ha ricevuto una serie interminabiledi riconoscimenti a tutte le latitudini delmondo – il Professor Bignami ha creatoanche la scuola italiana di astrofisica inraggi gamma. E, in Italia, Francia ed Eu-ropa, ha avuto grosse responsabilità di ge-stione e diffusione della scienza. IlProfessore ha incontrato la stampa al Pa-lazzo ex Gil di Campobasso, dove, insiemea Nico Ioffredi, consigliere regionale con de-lega alla Cultura, ha annunciato una grandeiniziativa di cui sarà protagonista anche lanostra regione: ‘Il festival nazionale del-l’astronomia’ che si svolgerà in Molise, conmotore propulsivo proprio negli spazi dell’exGil. Come sarà organizzato l’evento? ” Que-

sto è un evento molto interessante e il primonel suo genere in tutto il centro sud d’Italia.Il festival durerà due mesi e ci sarannoeventi in giro per il Molise non solo a Cam-pobasso, ma coivolgendo anche gli osserva-tori presenti in regione, con il supporto, ilbollino di qualità dell’ Istituto Nazionale diAstrofisica. Per quanto riguarda il pro-

gramma, ancora qualche giorno e verrà di-vulgato”. Perchè Campobasso? ” Perchè èla capitale del Molise, perchè ha preso l’ini-ziativa l’Assessorato alla Cultura. Speriamoarrivi qualche amrziano per l’occasione, im-maginate farebbe notizia ( una nota ironicadel professore), la Regione Molise evidente-mente ha capito che contrariamento a quello

che diceva il Ministro Tremonti la vcultura dada mangiare, con la cultura si cresce, si creabenessere anche per quanto riguarda laqualità, avendolo capito ha cercato l’argo-mento più interessante e dirompente che èl’astronomia”. A che punto è la ricerca nelsettore astronomico? ” Andiamo alla grande,seppur con poche risorse destinateci. L’Italiain generale è al 4° posto assoluto al mondocome risultati scientifici, ed è un risultatofantastico se pensiamo al modesto posizio-namento dell’Italia in altri campi, soprattuttoquello economico”.Lei crede che sarà possibile riuscire a tro-

vare forme di vita su altri pianeti? “ Si ce lafaremo, ne sono convinto. Abbiamo fatto in-credibili progressi negli ultimi venti anni, ab-biamo osservato migliaia di pianeti intornoalle stelle e intorno al sole. Vediamo i pia-neti, li cataloghiamo e tra un pò riusciremoad analizzare il contenuto della loro atmo-sfera. Credo che nel giro di pochi anni tro-veremo tracce di vita nell’atmosfera di altripianeti”.Si è messa in discussione la salute del

Sole, è così professore? ” Niente panico. IlSole è una stella di mezza età, è li da 5 mi-liardi di anni ed ha una prognosi di vita dialtri 5 miliardi di anni”.

di Pasquale Di LenaSono stato, grazie all’esperienza

maturata nella direzione dell’Eno-teca Italiana di Siena, il primo adaver pensato al recupero, agli inizidegli anni ’90 del secolo scorso, delvitigno molisano per eccellenza laTintilia, noto, soprattutto nella partecentrale del Molise, per le sue carat-teristiche di tingere, cioè colorare dirosso il vino che, normalmente daqueste parti, come nel territorio iser-nino, è sempre stato di colore biancoper un più facile adattamento alclima dei vitigni a bacca bianca.Un primato che alimenta ancor di

più il mio orgoglio di molisano e lamia gratitudine per la istituzione se-nese, figlia, nel 1960, dell’Ente Mo-stra Vini che, dal 1933 al 1960,aveva organizzato l’unica e più im-portante mostra-mercato dedicato aivini tipici e di pregio. Dopo l’aperturadell’Enoteca, una struttura promozio-nale dei vini a denominazione di ori-gine e di qualità a caratterepermanente, il testimone è passatoal Vinitaly di Verona, da tempo puntodi riferimento dei vitivinicoltori italianie dei consumatori rappresentati dagiornalisti, importatori, ristoratori eenoteche di ogni angolo del mondo.Una premessa necessaria per ca-

pire l’amore e la passione dei moli-sani per il loro vino “Tentije” o“Tentèie”, al femminile come la mi-tica “Barbera” piemontese, che stavaper significare “vino rosso”. Il lavoroportato avanti dai cinque ricercatoridel DiAAA dell’università del Molise,M. Iorizzo, V. Macciola, B. Testa, S.J.Lombardi e A. De Leonardis, ripor-

tata dalla rivista scientifica, Springer,con il titolo “Physicochemical andcharacteristics of red wines from therediscovered autochthonous Tintiliagrapesvine in the Molise region(Italy)”, rende omaggio ai caratteri digrande qualità della Doc Tintilia.A conferma di questo giudizio i ri-

sultati ottenuti grazie allo studio eanalisi di tredici campioni, rappre-sentativo dell’attuale produzione re-gionale, di vino Tintilia, annate2009-2012, di cui otto provenientidalle principali cantine imbottigliatricidi “Tintilia del Molise” Doc o Dop,mentre i restanti cinque erano viniprodotti in laboratorio con uve “Tinti-lia” e ceppi di lievito selezionati cu-stoditi nella collezione del DiAAA.Tutti i campioni sono stati sottopostiad analisi sensoriali da parte di unpanel di assaggiatori coordinati daFrancesco Iapaolo dell’Aspi (Asso-ciazione sommeliers professionaleitaliana). “Dai dati analitici - recita laricerca - il vino Tintilia appare comeun vino molto corposo, tendenzial-mente alcolico; non molto acido, macon un potente potere tampone chene garantisce freschezza e stabilità;ricco di sostanze fenoliche, soprat-tutto flavonoli e antociani ed infine,con colore equilibrato in tonalitàgiallo/rossa”. Un giudizio che ha tro-vato la sua conferma anche nell’ana-lisi sensoriale con attributi alquantopositivi per l’aspetto visivo (limpidità,tonalità e intensità colorante), fran-chezza olfattiva e gusto armonico.In pratica un profilo fisico - chimico

e organolettico del vino “Tintilia delMolise” abbastanza distintivo e con

peculiarità adatte a soddisfare i con-sumatori di vino più esperti ed esi-genti. Si è detto dell’acidità edell’effetto tampone, c’è da aggiun-gere che i vini Tintilia sono risultatitendenzialmente alcolici (14,2%grado alcolico medio), con una com-ponente fenolica molto ricca a testi-moniare la qualità del vino a, anche,la sua bontà, sapendo quanto con-tano, una volta assunti, i polifenolicontenuti in un vino rosso nel con-trollo di alcune patologie croniche edegenerative quali Alzheimer, arte-riosclerosi, diabete e alcuni tumori.Una grande capacità antiossi-

dante, quindi, che rendono il vinoDoc o Dop “Tintilia del Molise” unprezioso amico del consumatore, so-prattutto quello che ha la fortuna dipoterlo bere ai pasti tutti i giorni. Unsorso di salute che porta a pensareall’origine, il territorio molisano, im-portante per il vino e per l’olio, i suoiortaggi, formaggi e salumi e, anche,i suoi tartufi, senza dimenticare il pe-scato con il suo mitico “Brodetto dipesce alla termolese”, una bontà chemerita un viaggio per essere degu-stata.Per un vino che ha bisogno della

capacità degli imprenditori vitivinicolie di un’attenta azione di marketing,cioè di tempo per essere scopertodal consumatore, questa ricerca, do-vendo procedere con più fiducia epiù spinta sulla strada del successo,viene a proposito. Ecco che la Tintilianon può non ringraziare i ricercatoriguidati da Massimo Iorizzo e, conessi, l’università del Molise.

1526 giugno 2014opinioni

Astronomia, si punta al Festival

di Massimo Dalla TorreL’edizione di quest’anno della sagra dei misteri sicuramente rimarrà impressa nella

mente dei campobassani e non solo, perché mentre il popolo degli ambulanti comeuna colonia di formiche operaie si apprestava a smontare le strutture e gli stand, cheper circa 3 giorni hanno occupato gli spazi cittadini, si è dato l’avvio alle prove generalidell’arrivo del Santo Padre in città. Momento straordinario che, se potessimo utilizzareil linguaggio sportivo del baseball, farà segnare un "inning" a favore di chi con tenaciae caparbietà ha saputo mettere in sinapsi due avvenimenti di altissimo contenuto spi-rituale e culturale. Due momenti che sicuramente richiamano nel capoluogo molisanonon solo i curiosi, ma soprattutto i fedeli e gli amanti delle tradizioni, vere e proprie"testomonial" di una cultura difficilmente riscontrabile nell’era della spersonalizzazione.Due momenti che, nonostante si voglia, cervellotizzarli e accademizzarli, cosa chesotto certi aspetti è da plaudire, fanno sì che il piccolo Molise valichi i confini nazionali.Due momenti che racchiudono in se un significato intrinseco ed estrinseco, che manmano che passano i giorni s’ingigantisce riappropriandosi a pieno titolo dello stampooriginale: quello che vede il sacro e sotto certi aspetti il profano intrecciarsi come latrama e l’ordito di un arazzo colorato dalla genuinità e dalla schiettezza popolare. An-geli, Demoni, Santi e fedeli tutti uniti in un qualcosa che, non ha alcun bisogno di spie-gazione, perché le spiegazioni si sono avute e si avranno guardando e vivendo la città.La quale, sicuramente si commuoverà come si è commossa ed entusiasmata al pas-saggio dei misteri nati dalla creatività di Paolo Saverio Di Zinno e forgiate dai maestridell'acciaio della città un tempo racchiusa nelle sei porte che ancora campeggiano sulgonfalone cittadino. Una città che si animerà, si vivacizzerà, trasformandosi e aprendosia quanti arrivano fin dalle prime ore del mattino per occupare un posto in prima filaper assistere all’arrivo del pellegrino di grande fede: Francesco. Una città che diverràpersino multietnica, in cui culture, costumi, profumi e usanze distanti migliaia di chilo-metri l'uno dall'altro s'incontreranno e si scontreranno anche se solo per pochi istanti,abbattendo in questo modo un muro che molti vorrebbero erigere. Questa in estremasintesi è la spiegazione di quello che è accaduto il 22 giugno e quello che accadrà il 5luglio, null’altro. Eppure, c'è stato qualcuno che ha sollevato un vento contrario e fa-stidioso. Un vento che, fortunatamente si è acquietato altrimenti avrebbe portatoconseguenze nefaste per quello che è la campobassanità. Una perturbazione alimen-tata da contrapposizioni che, come accadeva all'epoca delle confraternite che dividonopersino i vari protagonisti della vita politica locale, perché la politica anche questospazio ha occupato abusivamente causando gazzarre in cui la dialettica ha alzato fintroppo i toni. Contrapposizioni che fanno ridere in quanto, altre realtà, farebbero lecosiddette "carte false" pur di accaparrarsi gli avvenimenti che vedono e vedranno ilMolise al centro dell’attenzione mondiale. Un qualcosa che chi crede di erigersi a pa-latino non solo della tradizione senza alcun titolo perché non ne ha, farebbe bene atenere a mente, perché: sia le sacre rappresentazioni portate a spalla con sacrificio esenza scopo di lucro, sia la presenza del successore al soglio di Pietro, comunque va-dano le cose, sono e saranno la carta d'identità di una comunità capace di chiudersia riccio pur di mantenere integra l’unicità, cui difficilmente si può rinunciare perché faparte del DNA di Campobasso e dei Campobassani.

In attesa dell’arrivo del Papa è stato suggellato di nuovo il patto con il Di Zinno

A Campobasso il professor Bignami illustra l'iniziativa da tenere alla ex Gil

La Tintilia del Molise vive di un suo disciplinare di produzione

Un grande vitigno che onora il territorio

Il professore Giovanni Bignami

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