Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Il presente documento (CON_10_15) è stato realizzato dal Centro Studi PIM su incarico del
Comune di Trezzano sul Naviglio
Comune di Trezzano sul Naviglio
Sindaco
Dott. Fabio Bottero
arch. Edoardo Candiani (Responsabile Area Tecnica)
gruppo di lavoro:
arch. A. Azzinnaro, arch. Roberto Cagnoli, geom. Daniela Gavini, arch. Maide Rancati.
Direttore
Dott. Franco Sacchi (Direttore Responsabile)
gruppo di lavoro (staff PIM):
PGT – arch. Cristina Alinovi, arch. Dario Corvi
VAS – ing. Francesca Boeri
SIT – arch. Angelo Armentano
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Indice
Premessa .......................................................................................................................................... 1
1 Aspetti normativi e procedurali ................................................................................................ 3
1.1 Quadro normativo di riferimento ................................................................................. 3
1.2 La Valutazione Ambientale strategica della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul
Naviglio ........................................................................................................................ 3
1.3 Percorso di condivisione con la cittadinanza e i portatori di interesse ........................ 6
2 Il contesto di riferimento territoriale ed ambientale ............................................................... 8
2.1 Il contesto territoriale e socio‐economico ................................................................... 8
2.2 Analisi del sistema ambientale ................................................................................... 10
3 Obiettivi e contenuti della Variante al PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio ................. 14
3.1 Scenario di riferimento ............................................................................................... 14
3.2 Gli obiettivi della Variante n. 1 al PGT ........................................................................ 14
4 Analisi di coerenza della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio ......................................... 19
4.1 Coerenza con la pianificazione regionale e provinciale ............................................. 19
4.2 Coerenza con la pianificazione comunale .................................................................. 20
5 Definizione dei criteri di sostenibilità ambientale e valutazione degli obiettivi della
Variante al Piano di Governo del Territorio ............................................................................ 22
5.1 Criteri di sostenibilità del Piano.................................................................................. 22
5.2 I possibili effetti degli obiettivi della Variante sulle componenti ambientali ............. 24
6 Valutazione degli effetti della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio ................................ 27
6.1 Contenuti del PGT vigente .......................................................................................... 27
6.2 La Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio ......................................................... 30
6.2.1 Documento di Piano ........................................................................................ 32
6.2.2 Valutazione degli ambiti di trasformazione .................................................... 37
6.2.3 Nuovo assetto infrastrutturale e integrazione con il PGTU ............................ 53
6.2.4 Il progetto di Rete Ecologica a livello comunale .............................................. 54
6.2.5 Piano delle Regole e Piano dei Servizi ............................................................. 57
6.2.6 Quantità complessive di piano ........................................................................ 59
6.2.7 Consumo di suolo ............................................................................................ 60
7 Valutazione della coerenza interna delle azioni di piano ....................................................... 62
8 Valutazione ambientale delle alternative di piano ................................................................. 65
8.1 Individuazione delle alternative ................................................................................. 65
8.2 Stima delle pressioni ambientali ................................................................................ 66
8.3 Valutazione complessiva ............................................................................................ 66
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9 Misure di mitigazione e compensazione ................................................................................ 68
10 Il sistema di monitoraggio ...................................................................................................... 70
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Premessa
"La nuova Amministrazione comunale considera il Piano di Governo del Territorio (PGT) come lo
strumento principe per uno sviluppo organico sostenibile del territorio. Pertanto la redazione e
l’approvazione della Variante n. 1 al PGT è uno degli impegni maggiori che la nuova
Amministrazione Comunale vuole assumersi nella consapevolezza che il lavoro da compiere non è
semplice perché la città è un insieme eterogeneo di persone con desideri e bisogni diversificati e
non esclusivamente un agglomerato di elementi statici composti dall’alternarsi di costruzioni e
spazi aperti." (Sindaco Franco Bottero).
La città di Trezzano sul Naviglio, attualmente, è dotata di Piano di Governo del Territorio (PGT)
approvato definitivamente con deliberazione del Com. Straordinario con poteri di C.C. n. 2 del 26
febbraio 2014 ed entrato in vigore con la pubblicazione sul BURL del 2 aprile 2014.
Il Consiglio comunale della nuova Amministrazione ha approvato, con deliberazione n. 10 del 15
luglio 2014, le Linee Programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del
mandato 2014‐2019 e sulla base di queste ha dato avvio al procedimento di Variante n. 1 al PGT
vigente, con deliberazione di G.C. n. 72 del 19 marzo 2015.
Successivamente, con deliberazione di G.C. n. 250 del 17 novembre 2015 è stato avviato il relativo
procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.
La Sintesi non tecnica, costituisce un documento di facile lettura ed interpretazione del Rapporto
Ambientale, che costituisce il documento conclusivo del processo di valutazione della Variante al
PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio. Secondo la Direttiva 2001/42/CE il Rapporto Ambientale
è il documento che accompagna la proposta di piano e che individua, descrive e valuta gli effetti
significativi che l’attuazione del piano potrebbe avere sull’ambiente; costituisce, quindi, il
documento fondamentale del processo di consultazione e partecipazione del pubblico, in quanto
si pone la finalità di garantire la trasparenza delle decisioni e delle valutazioni operate.
La Sintesi non tecnica è articolata come segue.
Il capitolo 1 contiene i principali riferimenti normativi per la VAS, a livello europeo, nazionale e
regionale; successivamente viene illustrato lo schema metodologico‐procedurale adottato per la
redazione della VAS e viene descritto il processo di partecipazione e consultazione attuato.
Il capitolo 2, a partire dalle analisi contenute nel documento di scoping, elaborate al fine di fornire
un quadro dello stato dell’ambiente nel contesto Comune di Trezzano sul Naviglio, mette in luce
le caratteristiche e le criticità attuali dell’area in esame.
Il capitolo 3 è dedicato alla descrizione degli obiettivi e dei contenuti della Variante, mentre il
capitolo 4 fornisce un inquadramento della Variante all’interno del contesto della pianificazione
territoriale in vigore, attraverso un’analisi di coerenza con gli strumenti di pianificazione vigenti a
livello sovraordinato.
All'interno del capitolo 5 si valutano anche i contenuti del Piano alla luce dei criteri di sostenibilità
ambientale individuati.
Il capitolo 6 rappresenta l’intero procedimento di valutazione delle azioni di Variante. L’attenzione
viene focalizzata sugli effetti e sulle possibili criticità determinate dalle azioni di piano, al fine di
garantire la massima integrazione delle considerazioni ambientali all'interno del processo di piano
stesso.
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Il capitolo 7 verifica il livello di coerenza interna della azioni di Piano, mentre nel capitolo 8 si
individuano le alternative di Piano e si analizzano le possibili pressioni ambientali da esse
determinate.
Nel capitolo 9 si forniscono indicazioni su misure di mitigazione e compensazione da attuare negli
ambiti di trasformazione, in aggiunta alle prescrizioni progettuali già individuate dal Documento di
Piano.
Infine, nel capitolo 10, si elabora il sistema di monitoraggio, sulla base di un set di indicatori, che
dovrà essere attivo per tutta la durata di vita della Variante e che servirà a valutarne gli effetti ed
eventualmente a rivederne gli obiettivi e le azioni.
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1 Aspetti normativi e procedurali
1.1 Quadro normativo di riferimento
La normativa europea sancisce, con la Direttiva 2001/42/CE, il principio generale secondo il quale tutti
i piani e i programmi che possano avere effetti significativi sull’ambiente debbano essere sottoposti ad
un processo di Valutazione Ambientale Strategica. Tale atto introduce la VAS come un processo
continuo che corre parallelamente all’intero ciclo di vita del piano o programma, dalla sua
elaborazione fino alla fase di attuazione e gestione. Essa ha l’obiettivo di “garantire un elevato livello
di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto
dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi […] che possono avere effetti significativi
sull’ambiente” (art. 1). La direttiva è volta dunque a garantire e a valutare la sostenibilità dei piani e
dei programmi, mirando ad integrare la dimensione ambientale al pari di quella economica, sociale e
territoriale. Avendo un contenuto prevalentemente “di processo”, la Direttiva si sofferma sulla
descrizione delle fasi della valutazione ambientale senza addentrarsi nella metodologia per realizzarla
e nei suoi contenuti.
A livello nazionale la VAS è stata recepita dal D.Lgs. 152/2006 recante “Norme in materia ambientale”,
così come integrato e modificato dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.Lgs. 128/2010.
A livello regionale, la L.R. 12/2005 “Legge per il governo del territorio” stabilisce, in coerenza con i
contenuti della Direttiva 2001/42/CE, l'obbligo di valutazione ambientale per determinati piani o
programmi.
Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” emanati dalla Direzione
Generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia nel marzo 2007, in attuazione dell’articolo 4
della legge regionale e della direttiva europea, costituiscono il quadro di riferimento per i piani e
programmi elaborati dai comuni e definiscono i principi e le modalità di applicazione della valutazione
ambientale.
La Giunta Regionale ha poi disciplinato i procedimenti di VAS e di verifica di assoggettabilità a VAS con
una serie di successive deliberazioni: DGR n. 6420 del 27 dicembre 2007 "Determinazione della
procedura per la valutazione ambientale di piani e programmi ‐ VAS", successivamente integrata e in
parte modificata dalla DGR n. 7110 del 18 aprile 2008, dalla DGR n. 8950 del 11 febbraio 2009, dalla
DGR n. 10971 del 30 dicembre 2009, dalla DGR n. 761 del 10 novembre 2010 ed infine dalla DGR n.
2789 del 22 dicembre 2011.
L'ultimo provvedimento legislativo emesso dalla Regione Lombardia, in materia di VAS, riguarda le
Varianti al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole, per cui si rende necessaria almeno la verifica di
assoggettabilità a VAS (DGR 25 luglio 2012 n. IX/3836 "Approvazione allegato 1u ‐ Modello
metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) ‐
Variante al piano dei servizi e piano delle regole").
1.2 La Valutazione Ambientale strategica della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio
La procedura di VAS della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio è stata ufficialmente
attivata ai sensi dell’art. 4 della LR 12/2005 mediante Deliberazione della Giunta Comunale n. 250
del 17 novembre 2015.
Con la medesima deliberazione sono stati individuati:
quale Autorità procedente l'arch. Edoardo Candiani in qualità di Responsabile dell’Area
Sviluppo del Territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio;
come Autorità competente per la VAS il Geom. Manuel Rosato, Responsabile dell’Area
Infrastrutture che ricomprende, al suo interno, il servizio Ambiente.
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Coerentemente con il documento “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e
programmi” ed in rapporto ai contenuti della Variante al PGT ed ai potenziali impatti del piano sul
contesto ambientale, sono stati individuati, i soggetti competenti in materia ambientale e i
soggetti territorialmente interessati, riportati nella tabella seguente.
Ente Settore
ARPA Lombardia Dipartimento di Milano
ASL
Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia
Parco Agricolo Sud Milano
Regione Lombardia D.G. Territorio e Urbanistica
Città metropolitana di Milano
Comuni confinanti Corsico, Cesano Boscone, Buccinasco, Zibido San Giacomo, Gaggiano, Cusago.
Tabella 1: Soggetti istituzionalmente individuati per il percorso di VAS
Sono stati, inoltre, individuati quali soggetti tecnici e gestori di servizi di pubblica utilità: Milano
Serravalle Tangenziali S.p.A., A.N.A.S. S.p.A., SNAM Rete Gas S.p.A., ENEL S.p.A., Amiacque, G2i
Rete Gas, AMSA S.p.A., Consorzio Est Ticino Villoresi, R.F.I., Cap Holding, ATO Città Metropolitana
Milano, PRAOIL, ATM, SCAI, Telecom Italia S.p.A., TERNA S.p.A..
Nella medesima delibera si garantisce la partecipazione al processo di Valutazione a tutti i soggetti
interessati (singoli cittadini, Associazioni, organizzazioni e gruppi) attraverso assemblee pubbliche
e pubblicazione sul sito istituzionale dei documenti attinenti la procedura di VAS.
Il percorso di Valutazione Ambientale del VAS della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio è
stato progettato con la finalità di garantire la sostenibilità delle scelte di piano e di integrare le
considerazioni di carattere ambientale, accanto e allo stesso livello di dettaglio di quelle
socioeconomiche e territoriali, fin dalle fasi iniziali del processo di pianificazione.
Per questo motivo, le attività di VAS sono state impostate in collaborazione con il soggetto
pianificatore ed in stretto rapporto con i tempi e le modalità del processo di piano, in accordo allo
schema metodologico‐procedurale di piano/VAS predisposto dalla Regione Lombardia e
contenuto nell’Allegato 1 alla D.G.R. n. 9/761 del 10 novembre 2010 “Modello metodologico
procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) – Modello
generale”.
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Figura 1: Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) –
Modello generale”.
Il 21 luglio 2016 è stata convocata la Prima Conferenza di Valutazione, nel corso della quale è
stato illustrato il Rapporto Ambientale Preliminare ‐ Documento di scoping e gli obiettivi e finalità
della prima Variante al PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio.
In seguito alla Convocazione della Prima Conferenza ed alla messa a disposizione del Rapporto
Preliminare Ambientale, sono pervenute le seguenti osservazioni:
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Enti territoriali interessati Osservazioni relative ai seguenti argomenti
Consorzio di Bonifica Est Ticino
Villoresi
Il Consorzio ricorda quali sono i canali di competenza consortile ricadenti
nel comune di Trezzano sul Naviglio: Naviglio grande e Naviglio della Valle
Olona (in progettazione).
Chiede la corretta individuazione e il recepimento in tutti gli strumenti
della pianificazione comunale (PGT, Piano Geologico, RIM) del reticolo dei
canali del Consorzio di Bonifica con le relative norme di polizia idraulica.
Si rende disponibile a collaborare per costruire, per quei rami del reticolo
idrico che costeggiano il tessuto consolidato residenziale e produttivo,
nonchè per i nuovi ambiti di trasformazione individuati, nuovi "usi
dell'acqua e delle aree in fregio ai corsi d'acqua" a fini agro ambientali.
SNAM Rete Gas
Comunicano che nel territorio di Trezzano sul Naviglio sono presenti
metanodotti della società Snam rete Gas e richiedono di tenere in debito
conto il rispetto della normativa tecnica di sicurezza (Decreto del Ministero
dello sviluppo economico del 17/04/2008) in occasione del rilascio di
autorizzazioni, concessioni, nulla osta nelle vicinanze di condotte di
trasporto di gas naturale.
Terna Rete Italia
Confermano la presenza nel territorio di Trezzano sul Naviglio di due
elettrodotti ad alta tensione di competenza di Terna Rete Italia.
Ricordano il rispetto dell'obiettivo di qualità di 3 microtesla, previsto dalle
normative vigenti, nel caso di prossimità fra parchi, scuole e luoghi adibiti a
permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere in prossimità di linee
elettriche.
Devono essere rispettate le fasce di rispetto determinate ai sensi dell'art. 6
del DPCM 8.7.2003.
ARPA Lombardia Fornisce indicazioni su quali dovranno essere i contenuti del Rapporto
Ambientale
ATO Città Metropolitana di Milano
Fornisce indicazioni di carattere generale per le successive fasi
autorizzative di attuazione delle trasformazioni urbanistiche:
l'eventuale allacciamento alla pubblica fognatura di nuove aree di
trasformazione ricomprese nell'agglomerato di Trezzano sul Naviglio,
sarà subordinato alla verifica di compatibilità dei carichi idraulici con la
capacità residua delle reti fognarie;
risulta vietato lo scarico di acque meteoriche (con esclusione delle
acque di prima e seconda pioggia) nelle reti fognarie pubbliche, ma
queste dovranno essere smaltite sul suolo o negli strati superficiali del
sottosuolo ed in ultima analisi in corsi d'acqua superficiali, nel rispetto
delle norme vigenti.
1.3 Percorso di condivisione con la cittadinanza e i portatori di interesse
La partecipazione della cittadinanza è stata indicata fin dalle linee di indirizzo come criterio guida
per lo sviluppo della Variante al PGT; diverse iniziative sono state predisposte per tenere conto di
tutti gli attori e le diverse e molteplici esigenze in gioco.
Il primo passo del percorso di condivisione è stata la convocazione di un incontro pubblico,
avvenuto il 3 febbraio 2016, al quale erano invitati i cittadini, le associazioni e i portatori di
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interessi diffusi. La pubblicizzazione di tale incontro è avvenuta sia tramite il sito web del Comune
di Trezzano sul Naviglio, che attraverso l'affissione di manifesti in punti strategici del Comune.
Durante questo primo incontro il tecnico del Centro Studi PIM incaricato della redazione della
Variante ha illustrato le Linee Guida di indirizzo nel processo di formazione della Variante e gli
obiettivi strategici individuati dalla Amministrazione comunale.
L'incontro pubblico è stato anche occasione per raccogliere le prime osservazioni e i primi
contributi da parte dei cittadini.
Un secondo incontro si è tenuto il 29 settembre 2016, durante il quale sono stati presentati gli
obiettivi generali e specifici individuati dai tecnici incaricati per la redazione della Variante al PGT,
di concerto con l’Amministrazione Comunale:
"RI ‐ costruire la città esistente" attraverso forme di rigenerazione urbana;
il verde come risorsa: qualità ambientale e sostenibilità;
Il sistema socio‐economico: la città della produzione;
Il sistema della mobilità: la città che si muove;
Il sistema del verde, degli spazi aperti e agricoli, dei servizi: la città altra.
Ai partecipanti alla riunione si è chiesto, in promo luogo, di indicare quale fra gli obiettivi
individuati ritenessero fosse prioritario.
Da questo primo step della partecipazione emerge come l'attenzione della cittadinanza sia
maggiormente rivolta al tema della rigenerazione urbana e delle infrastrutture per la mobilità, che
rappresentano le principali criticità del Comune di Trezzano sul Naviglio (aree dismesse,
infrastrutture per la mobilità interessate da importanti carichi di traffico, nuovi progetti allo
studio). Per quanto riguarda sistema del verde, viene giudicata prioritaria l'esigenza di
completamento ed ampliamento delle aree verdi comunali. Minore importanza viene attribuita al
tema dei "servizi e attrezzature collettive", in parte giustificata dalla buona dotazione di cui
dispone il Comune.
Ciascuna tematica è stata illustrata in modo specifico tramite apposita cartografia e cartellone, sui
quali si invitava i partecipanti ad esprimere ulteriori valutazioni e suggerimenti.
Anche in questo caso i temi più partecipati sono stati la mobilità e la rigenerazione urbana.
Come ultima fase della partecipazione sono state messe a disposizione delle "cartoline" sulle quali
ogni cittadino poteva illustrare problemi e proposte per "Ri‐costruire" la città esistente di
Trezzano sul Naviglio.
I suggerimenti raccolti riguardano in particolare il tema della mobilità (6), strutture commerciali
(3), creazione di opportunità di lavoro (1), salvaguardia dei territori del Parco Sud (1)e l'area ex
Demalena.
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2 Il contesto di riferimento territoriale ed ambientale
2.1 Il contesto territoriale e socio‐economico
Il comune di Trezzano sul Naviglio, nel contesto del sistema metropolitano milanese, fa parte degli
insediamenti lineari che si sono sviluppati lungo le radiali storiche di ingresso in Milano. È un
contesto di convivenza fra funzioni urbane e di livello metropolitano decentrate: industrie, grandi
quartieri residenziali pubblici e privati, poli commerciali, direzionali e insediamenti logistici.
È un territorio di passaggio fra un ambito caratterizzato da fenomeni di aggregazione e di
saldatura fra i centri urbani e l’ampia distesa pianeggiante della pianura irrigua che cinge a
semicerchio l’area metropolitana a sud.
Le principali opere di infrastrutturazione del territorio per linee parallele da Milano verso
Vigevano ha provocato vistosi fenomeni di saldatura o di conurbazione continua, in particolar
modo per i comparti di aggregazione di talune funzioni ,prevalentemente di natura commerciale,
verificatesi dagli anni ’70 lungo il tracciato della SS494 e tutt’ora in atto.
Infatti i comuni dislocati lungo questa nuova direttrice, specie per gli aspetti relativi ala
configurazione dei nuclei residenziali e dei servizi, non hanno mantenuto caratteri di identità e di
organizzazione andando a creare un continuum di urbanizzato.
Al contrario la Vecchia Vigevanese, mano a mano che ci si allontana dal cuore di Milano, ha
saputo mantenere alcuni episodi carichi di identità con un’organizzazione spaziale ben distinta e
autonoma, come il centro di Corsico e di Trezzano, oltre al permanere di alcuni spazi aperti fra
una conurbazione e l’altra.
Il comparto oggetto dello studio è particolarmente denso (Corsico e Cesano Boscone hanno circa
6.000 abitanti per Kmq), complesso, costituito dalla giustapposizione di materiali molto
eterogenei, perlopiù esito del traboccamento di funzioni dal capoluogo, con il quale è
intimamente saldato. Verso sud‐est, invece, gli insediamenti produttivi e residenziali disposti
lungo la tangenziale lo legano alla conurbazione di Assago e Buccinasco.
In questi comuni la presenza di aree agricole è molto contenuta (fatta eccezione per Buccinasco e
in parte Trezzano), pur essendo inseriti all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.
Sviluppatosi a partire dagli anni cinquanta e sessanta, è ora un territorio “maturo”, che perde
popolazione (soprattutto nel decennio 1991‐2001) o con una crescita prossima allo zero
(soprattutto nell’ultimo decennio), presenta non pochi problemi di mobilità e molte aree che
necessiterebbero di una diversa definizione o riqualificazione.
Il comparto territoriale ad ovest dell’area milanese è interessato, dal punto di vista
infrastrutturale, dalla presenza di direttrici stradali con andamento radiale rispetto al capoluogo,
tra loro interconnesse in corrispondenza dell’itinerario della A50 Tangenziale Ovest di Milano.
Agli estremi dell’area si collocano, a nord, gli assi della A4 Milano‐Torino e della parallela ex‐SS11
Padana Superiore (che prosegue in Milano lungo l’asse di via Novara), a sud, quello della A7
Milano‐Genova, mentre, più a ridosso del territorio comunale di Trezzano sul Naviglio, si
posizionano la SP114 Baggio‐Castelletto (con la sua penetrazione in Milano costituita dall’asse
viario Pertini‐Parri‐Zurigo), la SS494 Nuova Vigevanese e la SP59 Vecchia Vigevanese. Tali direttrici
consentono i collegamenti tra Milano e l'abbiatense, garantendo ulteriormente, attraverso la
tangenziale Ovest, la connessione con l'intero sistema autostradale.
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Anche la rete del servizio pubblico su ferro si sviluppa con andamento radiale rispetto a Milano.
Essa è costituita dalla linea ferroviaria RFI Milano‐Mortara, parallela alle due direttrici stradali
Vigevanesi (recentemente raddoppiata nella tratta San Cristoforo‐Albairate/Vermezzo, con
riorganizzazione/spostamento delle stazioni, tra cui quelle di Corsico e di Cesano Boscone,
consentendo l’estensione della linea Suburbana S9 Seregno‐Milano Lambrate‐Milano S. Cristoforo
fino ad Albairate/Vermezzo), dalle linee metropolitane milanesi M1 (con i due rami verso Bisceglie
e verso Rho‐Fiera) e M2 verso Assago Milanofiori.
Il comparto in esame deve i suoi caratteri morfologici più rilevanti all’appartenere ad una fascia di
pianura irrigua lievemente ondulata e segnata dai diversi corsi d’acqua che la attraversano con
andamento nord‐sud, divenendo il luogo principale di naturalità. L’area di studio, oggi, però
comprende diverse situazioni territoriali: l’ambito legato alle grandi concentrazioni urbane, dove
gli elementi di naturalità possono essere individuati solo all’interno dei parchi urbani a ciò
orientati; l’ambito a nord del Naviglio Grande, caratterizzato dalla presenza di fontanili; gli ambiti
rinaturalizzati delle cave, caratterizzate da ambienti ricchi di vegetazione ripariale spontanea.
La presenza del Parco Agricolo Sud Milano, per il territorio di Trezzano sul Naviglio, ha costituito
uno strumento di tutela e vincolo per circa il 50% della superficie comunale, in gran parte
ancor’oggi dedicata ad attività agricole che hanno preservato lo spazio aperto sebbene non si
possa parlare di ambienti naturali.
La popolazione residente a Trezzano sul Naviglio è pari a 20.058 abitanti (dati censimento 2011)
ed è insediata su una superficie comunale di circa 10,75 chilometri quadrati, con una densità
demografica pari a 1.750 abitanti per kmq, valore molto alto rispetto a quello dei comuni
contermini.
L’andamento demografico ha registrato un incremento del 89% tra il 1961 e il 1971 (da 1.452 a
13.559 abitanti); questo è dovuto alle numerosi trasformazioni urbanistiche, che si sono
succedute dopo la realizzazione della nuova strada Vigevanese tra Milano e Gaggiano.
La popolazione residente è continuamente cresciuta, con l’unica flessione nel decennio 1991‐2001
del 7%. Nell’ultimo decennio 2001‐2011 si è registrato un tasso di crescita del 10%.
La popolazione di Trezzano s/N è composta prevalentemente da abitanti con età compresa fra i
30 e i 59 anni, che rappresentano il 44% del totale. La popolazione con età maggiore di 65 anni è il
21% circa del totale, mentre le fasce di età fra 0 e 29 anni sono ugualmente distribuite (ogni fascia
di 5 anni copre circa il 5% del totale della popolazione).
Sebbene l’incidenza sul totale degli abitanti sia piuttosto bassa (8,5%), la popolazione straniera
residente a Trezzano sul Naviglio è quintuplicata dal 2001 al 2015, come dimostrano i saldi
assoluti migratori; tale incremento è il più alto rispetto a quello che si registra nei comuni
confinanti. Per quanto riguarda la provenienza, la popolazione straniera è prevalentemente
proveniente da paesi Europei (42%) e da Asia e America (43%).
Gli occupati, pari a 9.146 unità, corrispondono a meno della metà della popolazione totale,
mentre il tasso di occupazione (rapporto tra la popolazione di età >15 anni occupata e il totale
della popolazione della stessa classe di età) è pari a circa il 53,5%, valore nella media con i comuni
confinanti e maggiore rispetto a quello regionale.
A Trezzano sul Naviglio le attività economiche di servizio alle imprese o alle persone prevalgono
leggermente, impiegando circa il 29% di occupati; seguono l'industria (25%) e il commercio (23%),
mentre l’agricoltura occupa un numero ridotto di lavoratori (solo l'1% degli occupati).
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2.2 Analisi del sistema ambientale
Il presente paragrafo è volto alla costruzione di un quadro analitico ambientale attraverso la
lettura di tutti gli aspetti caratterizzanti il territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio; viene
descritto il territorio riprendendo sinteticamente le analisi contenute nel Rapporto ambientale
preliminare, a cui si rimanda per i necessari approfondimenti, ed evidenziando i punti di forza e di
debolezza propri del contesto di analisi.
Scheda di sintesi del quadro ambientale
Aria e cambiamenti climatici
Territorio appartenente alla zona critica A (concentrazioni elevate di PM10, NOx, COV;
situazione metereologica avversa) (D.G.R. n. IX/2605 del 30/11/2011).
Sorgenti principali di emissioni: combustione industriale e non, trasporto su strada (Fonte:
INEMAR, Inventario Emissioni in Atmosfera).
Gli inquinanti per i quali la situazione è maggiormente critica sono il PM10 e l'NO2; i
superamenti del limite per il PM10 sono numerosi soprattutto nel periodo invernale, anche a
causa delle condizioni climatiche.
Il biossido di azoto risulta critico per Milano e per l’insieme dei comuni limitrofi, non
essendoci in questa parte di territorio soluzione di continuità dell’urbanizzato ed essendo il
traffico veicolare la sorgente maggiormente responsabile delle concentrazioni di NO2 al
suolo.
Acque superficiali
Il Naviglio Grande rappresenta l’elemento idrografico artificiale principale del territorio di
Trezzano S/N.
Il reticolo idrografico si sviluppa per una lunghezza di circa 68,00 km e presenta un
andamento generalmente da Nord Ovest verso Sud Est: dal comune di Cusago e Milano verso
i territori di Gaggiano, Zibido San Giacomo e Buccinasco. Fanno eccezione il Cavo Borromeo, il
Cavo Moggio e il Naviglio Grande che attraversano il territorio comunale con andamento
Ovest – Est.
Buona qualità delle acque del Naviglio.
Acque sotterranee
Falda idrica superficiale ad una profondità compresa fra 0 e ‐5 m dal p.c., con piezometria
variabile fra 110 e 120 m s.l.m. e con direzione da NW‐SE a WNW‐ESE.
Buona qualità delle acque sotterranee, adibite ad uso potabile, monitorate dalla ASL
Provincia di Milano 1 – U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – Ufficio Centrale Acque
Potabili.
Acquedotto e sistema fognario
Tutta la popolazione del Comune di Trezzano s/N risulta essere servita dalla fognatura ed
allacciata al depuratore per le acque reflue, presente sul territorio comunale al confine con il
Comune di Buccinasco.
Suolo e sottosuolo
Le unità geolitologiche presenti in affioramento sono rappresentate da sedimenti di ambiente
fluvioglaciale e fluviale/alluvionale noti con il nome di “Livello Fondamentale della Pianura”.
I sedimenti presenti nei depositi sono principalmente ghiaioso‐sabbiosi e sabbiosi fini con
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percentuali variabili di matrice limosa o limoso sabbiosa; intercalati a diverse profondità si
trovano livelli di sedimenti fini prettamente argillosi.
Il territorio è costituito da una morfologia praticamente pianeggiante, derivata dall’intenso
livellamento di una superficie originaria leggermente più ondulata per scopi agricoli; infatti, a
grande scala si possono presentare delle blande ondulazioni, interpretabili come paleoalvei,
che sono la testimonianza delle antiche divagazioni dei corsi d’acqua che hanno attraversato
e costruito tale paesaggio.
Uso del suolo
Il territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio ha un’estensione di circa 1.080 ha, con una
superficie urbanizzata pari a 535 ha, che rappresenta il 49,5% del totale della superficie
territoriale del Comune.
La superficie agricola totale ammonta a circa 490 ha, pari a circa il 45% del territorio
comunale, mentre le aree boscate rappresentano solo il 2% del totale.
Tessuto residenziale ed insediamenti produttivi, artigianali e commerciali si distribuiscono per
comparti compatti all'interno delle aree antropizzate. In particolare le aree produttive si sono
in parte sviluppate ai margini del nucleo urbano, in parte occupandone la parte centrale
nell'ambito compreso fra Nuova e Vecchia Vigevanese.
Le attività di escavazione hanno determinato il formarsi di vasti laghi di cava al confine con
Cesano Boscone‐Milano e con Gaggiano.
Naturalità, aree agricole e rete ecologica
Le aree naturali, costituite da boschi, vegetazione riparia, cespuglieti e aree umide, sono
presenti, all'interno del territorio, per una quota molto esigua: 54 ha, pari a circa il 5% del
territorio comunale.
Oltre agli elementi areali, assolvono ad importanti funzione ecologiche anche le strutture
lineari quali i filari alberati e siepi, di cui si rileva una discreta presenza, in particolar modo
lungo le aste dei canali irrigui.
Gli usi agricoli principali nel comune di Trezzano sono i seminativi, le risaie, i prati permanenti
e i pioppeti. Le colture orticole sono presenti in misura molto esigua.
Particolare importanza assume in un territorio così ancora fortemente caratterizzato da
ambiti agricoli, il Parco Agricolo Sud Milano, che interessa le aree del Comune di Trezzano S/N
per una superficie totale pari a 554 ettari, con un’incidenza del 51,3% delle aree sottoposte a
tutela sul totale della superficie comunale.
Completano il quadro delle aree di naturalità, le aree a verde urbano, la cui superficie
ammonta a circa il 4,35% della superficie comunale complessiva.
Paesaggio e beni culturali
Il territorio del Comune di Trezzano s/N è compreso all'interno della media pianura irrigua e
dei fontanili, ambito caratterizzato dalla presenza di un articolato sistema di rogge e
derivatori del Naviglio Grande e di numerose teste ed aste di fontanili, che tuttavia sono
diminuiti nel tempo, sia causa dell'abbassamento della falda, sia a seguito di cambiamenti
delle pratiche agricole, che hanno determinato l'abbandono delle teste dei fontanili.
La ricchezza di acque superficiali ha costituito fattore di sviluppo per il territorio di Trezzano
già intorno all’anno mille.
Il borgo più antico è identificabile nell’attuale frazione di Terzago cui si aggiungono, nel XII e
XIII secolo, la chiesa di Sant’Ambrogio e le sedi conventuali di Certosini e Cistercensi che
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costituiscono il primo nucleo di Trezzano.
Fino al 1854 non si notano particolari modificazioni del territorio di Trezzano, ancora
totalmente dedito all’agricoltura e caratterizzato perciò dal permanere di una fitta rete di
insediamenti rurali.
L’inaugurazione della ferrovia Milano‐Mortara, nel 1890, contribuisce ad inserire Trezzano
nella rete dei trasporti intorno al capoluogo lombardo, ma ancora negli anni ’50 Trezzano sul
Naviglio è un borgo rurale di circa 1.500 abitanti.
È solo a partire dalla prima metà degli anni ’60 che inizia un progressivo sviluppo del paese,
sia in senso demografico che occupazionale, con l’insediamento nel territorio comunale di
piccole e medie imprese artigianali. È a seguito dell’intervento Zingone e di una serie di
convenzioni residenziali e industriali che Trezzano si trasforma radicalmente nel corso di
pochi anni, passando da un’economia agricola ad una legata alle piccole e medie industrie e
all’artigianato, mentre l’insediamento di alcuni grandi magazzini da avvio anche ad un vivace
movimento commerciale e alla fine degli anni 70' si registra in Trezzano uno tra i più alti
aumenti di popolazione (900%).
L’attuale città di Trezzano ha, certamente, perso molto dell’originario borgo contadino e si
configura come un territorio fortemente urbanizzato, seppure ancora circondato da uno
spazio agricolo abbastanza consistente.
Rumore
Il Comune di Trezzano s/N ha approvato, con Deliberazione di CC n. 44 del 16/07/2012, il
Piano di Zonizzazione acustica del territorio comunale.
Le principali sorgenti sonore presenti sul territorio di Trezzano sul Naviglio sono
essenzialmente connesse al suo sistema infrastrutturale e trasportistico: assi stradali (nuova e
vecchia Vigevanese e Tangenziale Ovest) e linea ferroviaria Milano‐Mortara.
Non si registrano, invece, particolari sorgenti puntuali di rumore.
Energia
Il 34,4% della domanda di energia è relativa al settore residenziale, seguito dal terziario
(30,9%), dall’industria (22%) e dai trasporti urbani (12,5%); il settore dell’agricoltura ha
consumi molto bassi.
Il gas naturale è il vettore energetico più utilizzato (48%), seguito da energia elettrica (36%) e
gasolio (11%).
Il Comune di Trezzano sul Naviglio ha aderito formalmente all’iniziativa Patto dei Sindaci
dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre entro il 2020 di oltre il 20% le emissioni di CO2.
Per attuare tale impegno, il Comune ha deciso di predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia
Sostenibile” (PAES) nel quale sono indicate le misure e le politiche concrete che dovranno
essere realizzate per raggiungere gli obiettivi indicati nel Piano. Le principali azioni previste
riguardano il settore edilizio privato, il settore edilizio pubblico, il settore dei trasporti, la
pianificazione energetica strategica, l’attuazione di processi di informazione,
sensibilizzazione, formazione e partecipazione dei cittadini e degli stakeholders
Elettromagnetismo
Una linea elettrica ad alta tensione attraversa il territorio di Trezzano s/N, per una
percentuale di superficie urbanizzata all'interno della fasce di rispetto degli elettrodotti molto
esigua rispetto all'intero territorio comunale.
Sul territorio del Comune di Trezzano s/N si conta la presenza di diverse antenne per le
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telecomunicazioni. I risultati dei rilievi, effettuati presso i ricettori maggiormente sensibili,
sono stati sempre inferiori ai limiti previsti dal legislatore.
Rifiuti
La produzione totale di rifiuti urbani nel comune di Trezzano sul Naviglio per l'anno 2014
(ultimo dato disponibile) è pari a 11.091,36 tonnellate, per una produzione giornaliera
procapite pari a 1,47 kg/ab*giorno, valore leggermente superiore alle media provinciale di
1,26 kg/ab*giorno e in aumento rispetto ai dati rilevati nel 2013.
La percentuale di rifiuti differenziati ammonta al 48,3% del totale dei rifiuti urbani prodotti:
anche questo valore risulta leggermente inferiore al dato medio provinciale, che ha ormai
superato il 50% del totale.
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3 Obiettivi e contenuti della Variante al PGT del Comune di Trezzano sul
Naviglio
3.1 Scenario di riferimento
Il processo di redazione della Prima Variante al PGT, ed in particolare del Documento di Piano,
deve attentamente valutare quelli che sono i nuovi scenari di riferimento principali: istituzionali e
socio‐economici.
Il mutamento dell’assetto istituzionale, con la nascita della Città metropolitana, che è andata a
sostituire l’attuale Provincia, rappresenta un elemento di notevole rilevanza.
Uno dei motivi principali è legato alle nuove funzioni che sono state attribuite all’Ente, che
contemplano la definizione di un “Piano Strategico del territorio metropolitano” e l’attribuzione
delle competenze di “pianificazione territoriale generale”.
Il Documento di Piano, che rappresenta la componente strategica e strutturale del PGT, dovrà
pertanto cominciare a valutare una riconfigurazione che contempli questi nuovi rapporti di
competenze. Il che significa anzitutto porsi attivamente come promotori di una visione strategica
alla scala sovracomunale, a partire dalle necessità del proprio territorio.
Inoltre occorre considerare il quadro socio‐economico profondamente mutato. Provare a
valutarne le prospettive è compito quanto mai arduo. L’ipotesi di uscita da una fase di dura crisi
economica, che ha fortemente condizionato il mercato negli ultimi anni, deve essere valutata con
la giusta prudenza e le dovute avvertenze. Per questo, ipotizzare scenari variabili in tal senso,
dovrà essere una necessità. Le implicazioni sono infatti innumerevoli: sul settore edilizio, sulla
programmazione dei servizi e delle opere pubbliche, sul mercato della casa (housing sociale), sulla
domanda di mobilità ecc. La Variante n. 1 deve dunque contemplare l’evoluzione del quadro
socio‐economico quale variabile essenziale, nella prospettiva di programmazione territoriale.
3.2 Gli obiettivi della Variante n. 1 al PGT
A partire dagli elementi di sfondo e dai mutati scenari di riferimento, la visione futura che la Prima
Variante al PGT intende delineare parte dai principali elementi di valore già presenti e da
sviluppare in questo territorio. In particolare, le opportunità per attivare le trasformazioni sono
rappresentate dal migliore utilizzo delle parti già edificate, dalla riqualificazione delle aree
dismesse evitando, in questo modo, il consumo di nuovo suolo.
Pertanto, il quadro all’interno del quale è concretamente possibile delineare il futuro assetto
urbanistico della città è sostanzialmente determinato dal contemperamento dei diversi obiettivi
ormai largamente condivisi alla scala sovra locale – la salvaguardia dei valori ambientali evitando il
consumo di nuovo suolo, la rigenerazione del costruito – e da quelli locali finalizzati a soddisfare le
istanze di sviluppo e i fabbisogni, in termini di servizi e attrezzature, espressi dalla popolazione e
dal tessuto produttivo, sia esistenti che insorgenti.
La gestione del territorio e l’insieme delle attività comunali terranno conto dell’utilizzo del suolo
in modo funzionale alle reali esigenze e saranno orientati alle azioni di riqualificazione urbanistica
dei contesti esistenti, alla difesa e al miglioramento del paesaggio, alla tutela e valorizzazione
ambientale per la attuazione dei principi di sostenibilità e compatibilità, anche nel rispetto di
quanto indicato dagli obiettivi e dagli strumenti di pianificazione di carattere sovracomunale.
In prima istanza, sono stati individuati 5 macro obiettivi, a cui si riconducono le azioni puntuali
della Variante al Documento di Piano:
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O1 ‐ “RI – costruire la città esistente” attraverso forme di rigenerazione urbana. Il necessario
rilancio dello sviluppo urbano e territoriale dovrà partire dalla riqualificazione e rigenerazione
della città esistente. La rigenerazione urbana deve essere considerata come occasione non
solo per riqualificare e in parte rinaturalizzare dei recinti urbani degradati e dismessi ma
riverberare delle ricadute su porzioni intere di città anche dal punto di vista sociale e delle
pratiche d’uso.
O2 ‐ Il verde come risorsa: qualità ambientale e sostenibilità. La particolare collocazione
geografica della città (attraversata dal Naviglio Grande, interna al Parco Agricolo Sud Milano)
pongono il tema della conservazione e valorizzazione degli ecosistemi e della rete ecologica a
scala regionale attraverso la conservazione ed il miglioramento ambientale dei varchi ancora
liberi; è importante per la città costruire e ricostruire la trama verde alla scala vasta e
connetterla a quella locale, che rappresenta –fra l’altro– un elemento importante per la
mitigazione del microclima urbano e degli impatti acustici e atmosferici locali e che risponde
alle indicazioni di continuità ecologica e paesistico ‐ ambientale dettati dal PTCP cercando di
sviluppare il sistema degli itinerari nel verde alla scala urbana, mirando a conseguire la
continuità dei percorsi. Particolare attenzione rivestono le aree agricole poste a corona
dell’abitato nella zona ovest, all’interno delle quali si trova il Parco del Centenario, area
strategica che potrà essere messa in relazione con le altre significative aree verdi presenti nei
Comuni limitrofi. Aree che sono parte di un ambito ancora più esteso che potrà costituire una
sorta di cintura verde ad ovest con il Naviglio Grande come elemento di connessione,
attraverso il mantenimento di questo significativo corridoio verde.
O3 ‐ Lo sviluppo produttivo e commerciale. Il tema della produzione industriale ed artigianale
e del commercio è un tema non marginale per il governo delle trasformazioni territoriali della
città. Pertanto è necessario affrontare alcuni problemi complessi di riconversione di alcuni
significativi impianti industriali oggi non più utilizzati (Area ex Demalena) piuttosto che la
riconversione o la valorizzazione delle attività industriali ed artigianali presenti nella città.
O4 ‐ I servizi e le attrezzature collettive: qualità diffusa. La definizione degli obiettivi e delle
azioni della Variante n. 1 di PGT conferma il presupposto fondativo di elaborare strategie in
primo luogo finalizzate a riconoscere e valorizzare il ruolo e l’identità delle centralità
riconosciute, con l’obiettivo di mettere in rete in particolare le “polarità della città pubblica”,
riferibili ai tre “centri”: San Lorenzo, la stazione ferroviaria con l’area adiacente e il nucleo
storico di Trezzano vecchia. Il Documento di Piano, lavorando in sinergia con il Piano dei
Servizi, riconosce infatti i poli di concentrazione dell’offerta di servizi, articolando le proprie
proposte nell’ottica di valorizzazione e messa a sistema di queste polarità.
O5 ‐ L’infrastrutture per la mobilità(viabilità). Permane tutt’oggi la situazione di congestione
di cui soffre la mobilità nel centro di Trezzano sul Naviglio, che rende necessari alcuni
interventi per garantire percorsi alternativi all’asse di viale Europa – Plebiscito ‐ Indipendenza.
Pur riconoscendo quindi le problematiche connesse al traffico veicolare e al sistema
infrastrutturale viario di Trezzano sul Naviglio, nel valutare le opere allo studio di scala sovra
locale si dovrà fare particolare attenzione al tema del consumo di suolo e della qualità
paesaggistica – ambientale di tali previsioni. Per garantire una migliore integrazione dei
tracciati viari nel Parco Agricolo Sud Milano, si conferma anche che le nuove infrastrutture
dovranno essere, accompagnate da interventi di mitigazione ambientale.
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In sintesi i macro‐obiettivi, gli obiettivi specifici e le possibili azioni di piano si possono così
riassumere:
OBIETTIVO #01 RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE.
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• bloccare l’ulteriore consumo di suolo
• ripartire dalla città costruita partendo dalle aree
dismesse nell’urbanizzato, che possono
riservare un’opportunità di riqualificazione e
ridisegno di porzioni significative di città rimaste
irrisolte
• premiare le trasformazioni del territorio
urbanizzato virtuose dal punto di vista
dell’adozione di misure per la trasparenza e
legalità
• premiare le trasformazioni del territorio
urbanizzato che costituiscono opportunità di
miglioramento delle condizioni insediative ed
ecologico ‐ ambientali
• favorire la riconversione funzionale delle piccole
aree artigianali dismesse o non più congrue in
usi compatibili con il tessuto residenziale
prevalente
• orientare la crescita della popolazione residente
in modo equilibrato e compatibile con le risorse
ambientali e con la qualità e la quantità dei
servizi offerti
individuare aree per il recupero degli immobili
dismessi in aree degradate frammiste alla
residenza
facilitare interventi di riqualificazione
dell'esistente
incentivare le trasformazioni virtuose dal punto
di vista della qualità insediativa e del risparmio
energetico
incentivare trasformazioni volte a risolvere
frammistione fra funzioni
OBIETTIVO #02 IL VERDE COME RISORSA
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• preservare ed ampliare le aree verdi e le zone
agricole con la finalità di mantenere una cintura
verde attorno alla città
• confermare i confini del Parco Agricolo Sud
Milano e proporre l’estensione dei suoi confini
includendo in esso alcune aree libere
• promuovere e valorizzare il territorio del Parco
Agricolo Sud Milano, preservando l’integrità
degli ambiti a maggiore valenza naturalistica e
ambientale
• concorrere alla realizzazione della “dorsale
verde”, portando a conclusione il sistema
dell’accessibilità e della fruibilità del verde e
migliorando la dotazione naturalistica –
ambientale del Naviglio Grande
• completare, a livello urbano, il sistema del verde
incentivare specifiche azioni di riqualificazione di ambiti territoriali non utilizzati tramite la
partecipazione a bandi di finanziamento
individuare aree verdi negli Ambiti di
trasformazione
valorizzare il sistema delle aree verdi attrezzate
interne alla città
promuovere il tracciato del Naviglio Grande
come una “fascia verde” continua, importante
per la connessione ecologica
promuovere la funzione del Naviglio Grande
come elemento centrale del sistema del verde ed
elemento di connessione fra le aree del PASM e
gli ambiti urbani.
incentivare la mobilità dolce
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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partendo dalle aree non attuate del PGT vigente
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E COMMERCIALE
Obiettivi specifici Azioni di Piano
valutare la localizzazione, l’ampliamento e la
riqualificazione delle imprese tenendo conto
dell’impatto sulla città consolidata, in termini
ambientali e infrastrutturali
valutare la localizzazione di strutture commerciali
di media e grande distribuzione lungo le
principali arterie di attraversamento su scala
sovra comunale e subordinata a soluzioni
viabilistiche e di sosta che soddisfino le esigenze
connesse ai nuovi insediamenti
incentivare le trasformazioni compatibili con le
tipologie edilizie preesistenti
rinnovare le forme di incentivazione per
l’insediamento e la trasformazione di attività
economiche, valutando la possibilità di utilizzare
modelli lavorativi innovativi (co‐working) oppure
il modello delle Aree Produttive Ecologicamente
Attrezzate (APEA)
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• confermare la dotazione di servizi esistenti
• confermare l’individuazione di una Centralità
pubblica che serva ad unire i diversi centri, nel
nodo della fermata ferroviaria intesa come
luogo per eccellenza della mobilità sostenibile
• razionalizzare e migliorare la messa in rete del
sistema dei servizi locali
• valutare attentamente la possibilità di integrare
i nuovi insediamenti residenziali con una nuova
offerta di edilizia che tenga conto anche della
mutata struttura sociale e dell’aumento della
“fragilità” sociale (ad esempio persone
divorziate, persone sole)
riconoscere le diverse polarità di servizi esistenti all'interno della città
potenziare la dotazione di servizi attraverso l’individuazione all’interno degli Ambiti di
Trasformazione e di rigenerazione urbana di
aree ed attrezzature necessarie
recupero di aree a servizi dismesse e
miglioramento dell’accessibilità ai servizi
esistenti e dei collegamenti tra di essi
prevedere quote di edilizia sociale nei nuovi insediamenti residenziali
prevedere forme di incentivazione legate alla
realizzazione di servizi
OBIETTIVO #05 LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ (VIABILITA’)
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• valutare il consumo di suolo connesso alle
previsioni degli interventi di grande viabilità
• valutare l’impatto di ogni nuovo insediamento
sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione
di parcheggi esistente
• garantire condizioni di una migliore mobilità,
differenziando le opportunità e realizzando
infrastrutture e servizi dedicati, anche per
individuare i tracciati delle nuove infrastrutture viabilistiche in aderenza all'urbanizzato
individuare i nodi della viabilità maggiormente
critici e prioritari
valutare la possibilità di risolvere criticità
viabilistiche tramite l'attuazione di Ambiti di
Trasformazione
implementare la mobilità dolce
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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ridurre i flussi di traffico veicolare valorizzare il trasporto pubblico, mettendo a
sistema le diverse modalità di spostamento
mettere in rete i servizi con percorsi
ciclopedonali, con particolare riferimento alla
stazione ferroviaria
potenziare la dotazione di servizi nell'ambito
della stazione ferroviaria, con particolare
riferimento alla disponibilità di parcheggi
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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4 Analisi di coerenza della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio
4.1 Coerenza con la pianificazione regionale e provinciale
La valutazione di coerenza esterna consiste nel verificare che gli scenari proposti dagli obiettivi e
dai contenuti della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio, siano coerenti con gli obiettivi e
contenuti/azioni dei piani e programmi che compongono il quadro programmatico di riferimento.
Nella redazione della Variante n. 1 al PGT è necessario prendere in considerazione i riferimenti
normativi di livello nazionale e regionale a cui il Piano deve riferirsi nell’ottica del coordinamento
fra i diversi strumenti e l’efficace tutela dell’ambiente.
Sul territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio intervengono numerosi piani e programmi
regionali, provinciali e di settore. Il quadro della programmazione sovralocale costituisce un
riferimento essenziale per le scelte di pianificazione e quindi per il processo di valutazione
ambientale strategica.
In questo capitolo vengono ripresi schematicamente i riferimenti ritenuti prioritari e
particolarmente significativi per le tematiche oggetto della Variante n. 1 al PGT vigente1.
L’analisi di coerenza degli Obiettivi Generali del PGT con gli obiettivi ambientali di riferimento di
livello regionale e provinciale mostra come non ci siano casi di incoerenza tra obiettivi. In
particolare:
non tutti gli obiettivi che il PTR persegue possono essere fatti propri dalla Variante al PGT, in
quanto alcuni trattano questioni che esulano dalle competenze dello stesso. In generale è
possibile affermare che la Variante, coerentemente con il PTR, persegue obiettivi di tutela
della salute e della sicurezza dei cittadini attraverso interventi volti a ridurre l’inquinamento
ambientale e a perseguire forme di sviluppo sostenibile;
bloccare ulteriore consumo di suolo, ripartire dalla città costruita e dalle aree dismesse
nell’urbanizzato, che possono riservare un’opportunità di riqualificazione e ridisegno di
porzioni significative di città rimaste irrisolte, sono obiettivi della Variante in coerenza con la
LR31 e l'adeguamento del PTR. La possibile non coerenza del macro obiettivo 3 (LO SVILUPPO
PRODUTTIVO E COMMERCIALE) può essere sostenuta localizzando gli impianti produttivi e le
nuove strutture commerciali in aree che non consumino nuovo suolo. Pertanto, pur
riconoscendo la possibilità di un potenziale miglioramento della situazione esistente, il macro
obiettivo 3 è condizionato dalla qualità e dalla razionalità di attuazione degli interventi
previsti;
non si rilevano elementi di incompatibilità con lo strumento del PPR, in quanto una dei macro‐
obiettivi della Variante, il "Verde come risorsa", è volto a preservare ed ampliare le aree
agricole del territorio comunale, al fine di mantenere una sorta di cintura verde attorno
all'urbanizzato;
la Variante al PGT, in coerenza con il PTRA Navigli Lombardi, promuove il tracciato del Naviglio
Grande come una "fascia verde" continua, un parco lineare, elemento centrale del sistema del
verde urbano ed extraurbano;
è possibile escludere, in prima istanza, interferenze negative con il SIC Bosco di Cusago e con
elementi della RER;
1 per una lettura più approfondita del quadro della programmazione sovralocale, si rimanda al Rapporto preliminare ambientale ‐ Documento di Scoping, parte integrante della Valutazione Ambientale Strategica della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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non si rilevano elementi di incompatibilità fra Variante e PTC del Parco Agricolo Sud Milano;
le azioni di Piano non incidono in modo negativo sugli indirizzi generali di assetto del territorio
provinciale (tutela dell’ambiente e del paesaggio, supporto allo sviluppo economico e
all’identità culturale e sociale, miglioramento qualitativo del sistema infrastrutturale, ambiti
agricoli, difesa del suolo), su cui il PTCP ha efficacia prescrittiva e prevalente.
4.2 Coerenza con la pianificazione comunale
Il PGT vigente di Trezzano sul Naviglio, approvato definitivamente con deliberazione del Com.
Straordinario con poteri di C.C. n. 2 del 26 febbraio 2014 ed entrato in vigore con la pubblicazione
sul BURL del 2 aprile 2014, individua dieci obiettivi principali, finalizzati ad orientare le scelte
territoriali, costruiti con un percorso partecipativo, a partire da una proposta del gruppo di lavoro,
costituito dai tecnici della Amministrazione comunale e dai tecnici incaricati della stesura del PGT
e della VAS.
Gli obiettivi generali del PGT vigente, nella loro versione definitiva, sono schematicamente
riassunti nella tabella seguente:
I 10 Obiettivi del PGT vigente del Comune di Trezzano sul Naviglio
Obiettivo n. 1 Programmare la riqualificazione urbana, comprendendo standard di qualità e salvaguardando il Parco Agricolo Sud Milano evitando nuovo consumo di suolo.(Riqualificazione contro un ulteriore consumo di suolo)
Obiettivo n. 2 Promuovere la riconoscibilità ed identità dei luoghi, valorizzando le presenze storiche, artistiche e ambientali.
Obiettivo n. 3 Favorire l’integrazione e la continuità spaziale tra le diverse attrezzature e il sistema del verde, con particolare attenzione alle centralità esistenti oggi in Trezzano sul Naviglio. (Formazione di una nuova immagine di città)
Obiettivo n. 4 Consolidare, implementare e migliorare la qualità dei servizi e del verde.
Obiettivo n. 5 Potenziare e diversificare l’offerta di edilizia residenziale convenzionata
Obiettivo n. 6 Valorizzare le attività economiche come produttrici di lavoro e benessere, regolandone presenza e compatibilità con il territorio. (Città industriale compatibile)
Obiettivo n. 7 Per quanto riguarda il sistema della mobilità gli obiettivi principali si possono declinare nei seguenti: - Confermare le previsioni degli interventi di grande viabilità. - Valutare l’impatto di ogni nuovo insediamento sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione di
parcheggi esistente; - Garantire condizioni di una migliore mobilità, differenziando le opportunità e realizzando infrastrutture
e servizi dedicati, anche per ridurre i flussi di traffico veicolare.
Obiettivo n. 8 Considerare l’asta del Naviglio Grande non solo come uno degli elementi generativi e caratterizzanti ma come presenza utile per la fruizione del territorio. (Il Parco lineare lungo il Naviglio)
Obiettivo n. 9 Considerare il paesaggio agricolo come risorsa da valorizzare e mantenere per un differente modello di sviluppo.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Obiettivo n. 10 L’insieme degli obiettivi dovrà essere raggiunto anche attraverso un sistema di regole precise e di normative che non diano adito a dubbie interpretazioni.
La Variante n. 1 al PGT vigente intende perfezionare e proporre delle soluzioni ad alcune criticità
significative ancora esistenti per aree strategiche in Trezzano, in continuità con il PGT vigente, che
ha costituito un primo tassello per la pianificazione e la programmazione della città.
I macro obiettivi e gli obiettivi specifici della Variante sono, pertanto, sviluppati a partire dagli
obiettivi del PGT vigente, ma declinati in funzione dei nuovi scenari di riferimento, che si sono
delineati dopo l'approvazione del PGT vigente: scenari che registrano sia i cambiamenti a livello
socio‐economico, sia i nuovi riferimenti normativi (istituzione della Città metropolitana,
LR31/2014 sul consumo di suolo, adeguamento PTR, ecc.).
L’analisi di coerenza fra i macro obiettivi della Variante e gli obiettivi generali del PGT vigente
mostra come non ci siano, in generale, casi di incoerenza. Tutti gli obiettivi della Variante al PGT di
Trezzano Sul Naviglio sono coerenti con quelli del PGT vigente; solo in due casi occorre una
maggiore attenzione. La possibile non coerenza del macro obiettivo 3 (LO SVILUPPO PRODUTTIVO
E COMMERCIALE) può essere sostenuta localizzando gli impianti produttivi e le nuove strutture
commerciali in aree che non consumino nuovo suolo, non provochino l’aumento
dell’inquinamento atmosferico e acustico e siano orientati al soddisfacimento di adeguati
standard di efficienza energetica. Pur riconoscendo la possibilità di un potenziale miglioramento
della situazione esistente, il macro obiettivo 3 è condizionato dalla qualità e dalla razionalità di
attuazione degli interventi previsti.
La coerenza fra il macro obiettivo 5 (LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ (VIABILITA’)) con
l’obiettivo relativo al consumo di suolo è condizionata dalla realizzazione di interventi in grado di
utilizzare in modo sostenibile la risorsa suolo, evitando una eccessiva erosione dei terreni non
urbanizzati.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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5 Definizione dei criteri di sostenibilità ambientale e valutazione degli
obiettivi della Variante al Piano di Governo del Territorio
5.1 Criteri di sostenibilità del Piano
La definizione dei criteri di sostenibilità è una fase decisiva nel processo di valutazione
ambientale, in quanto sono questi che fungono da controllo rispetto agli obiettivi e alle azioni
specifiche previste dalla Variante al PGT in esame. Da questo controllo possono nascere proposte
alternative di intervento o di mitigazione e compensazione.
Le fonti su cui basare la definizione dei criteri sono, a livello comunitario:
il Settimo programma comunitario di azione per l'ambiente (7° PAA) “Vivere bene entro i
limiti del nostro pianeta” (approvato con Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo
e del Consiglio), che definisce un quadro generale per le politiche europee da seguire in
materia ambientale nel periodo 2013‐2020;
il “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei
Fondi strutturali dell’Unione Europea”, del 1998.
A scala nazionale assume importanza il documento redatto dal Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio intitolato “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia”,
approvato dal CIPE con deliberazione n. 57 del 2 agosto 2002.
A partire da tali documenti e sulla base dell’analisi del contesto territoriale e ambientale eseguita
per l’ambito di influenza della Variante al PGT, è possibile definire un sistema di criteri, da
applicare alle successive fasi di valutazione ambientale.
Per la realtà del Comune di Trezzano sul Naviglio e per la natura degli obiettivi generali della
Variante, appaiono maggiormente significativi i criteri relativi al miglioramento della qualità
dell’ambiente e della qualità della vita negli ambienti urbani, a cui concorrono differenti fattori,
quali la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, la riduzione dell'impiego di risorse non
rinnovabili, la conservazione delle biodiversità.
Criteri di sostenibilità Tematica di riferimento
1. Tutela della qualità dei suoli e contenimento del consumo di suolo Suolo
2. Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e mantenimento delle concentrazioni di inquinanti al di sotto di limiti che escludano danni alla salute umana, agli ecosistemi e al patrimonio monumentale
Aria
3. Riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra Cambiamenti climatici
4. Conservare e migliorare la qualità delle risorse idriche Acqua
5. Riduzione dell’inquinamento acustico e riduzione della popolazione esposta Rumore
6. Riduzione dell’impiego energie non rinnovabili e incremento dell'utilizzo di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili
Energia
7. Ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo mobilità sostenibili
Mobilità e trasporti
8. Conservare e migliorare la qualità dell'ambiente urbano, delle risorse storiche e culturali
Qualità urbana
9. Riduzione della pressione antropica sui sistemi naturali e sul suolo a destinazione agricola
Natura e biodiversità
10. Sensibilizzare alle problematiche ambientali, allo sviluppo dell’istruzione e della formazione in campo ambientale e promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile
Informazione e partecipazione
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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La tabella seguente incrocia gli obiettivi e le azioni di piano con i criteri di sostenibilità ambientale
sopra elencati e mette in evidenza le interazioni esistenti tra i due elementi. Ogni obiettivo della
Variante produce una trasformazione che può andare nella direzione indicata dal criterio di
sostenibilità, producendo effetto positivo, oppure può discostarsi da esso, producendo un effetto
negativo.
La valutazione è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia: verde probabile
impatto positivo, giallo possibile impatto incerto, rosso probabile impatto negativo, bianco
nessuna interazione
Macro ‐ obiettivo Criteri di sostenibilità
1 2 3 4 5 6 7 8 9
OBIETTIVO #01 RI‐COSTRUIRE LA CITTA’
ESISTENTE
OBIETTIVO #02 IL VERDE COME RISORSA
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO
E COMMERCIALE
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE
ATTREZZATURE COLLETTIVE
OBIETTIVO #05 LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ (VIABILITA’)
Anche in questa analisi si rilevano alcuni elementi attenzione fra macro obiettivi e criteri di
sostenibilità. La possibile non coerenza del macro obiettivo 3 (LO SVILUPPO PRODUTTIVO E
COMMERCIALE) può essere sostenuta localizzando gli impianti produttivi e le nuove strutture
commerciali in aree che non consumino nuovo suolo, non provochino l’aumento
dell’inquinamento atmosferico e acustico, ma siano orientati al soddisfacimento di adeguati
standard di efficienza energetica e di risparmio e riutilizzo delle risorse idriche. Pur riconoscendo
la possibilità di un potenziale miglioramento della situazione esistente, il macro obiettivo 3 è
condizionato dalla qualità e dalla razionalità di attuazione degli interventi previsti.
La coerenza del macro obiettivo 5 (LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ (VIABILITA’)) è
condizionata dalla realizzazione di interventi in grado di utilizzare in modo sostenibile la risorsa
suolo, evitando una eccessiva erosione dei terreni non urbanizzati. Le nuove previsioni dovranno
ridurre al minimo l’impatto sulle componenti ambientali aria e rumore, prevedendo anche
un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre
efficacemente il traffico veicolare.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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5.2 I possibili effetti degli obiettivi della Variante sulle componenti ambientali
In questo paragrafo vengono sinteticamente valutati i possibili effetti significativi sull'ambiente, generati dalle
azioni della Variante al PGT. La finalità è di individuare le principali criticità potenzialmente derivanti
dall'attuazione delle azioni di Piano, al fine di avanzare proposte di modifica/riorientamento e suggerire
interventi migliorativi relativi alle componenti ambientali interferite.
Le valutazioni, sotto riportate, fanno riferimento all'elenco delle componenti contenuto nell'Allegato I della
Direttiva 2001/42/CE, che individua come fondamentali: biodiversità, popolazione, flora e fauna, suolo, acqua,
aria, fattori climatici, rumore, beni materiali, patrimonio culturale, architettonico e archeologico, paesaggio.
La tabella fornisce, oltre alla caratterizzazione dello stato di fatto dell'ambiente, una previsione inerente la
probabile evoluzione e i possibili cambiamenti che interesserebbero i comparti ambientali con l'attuazione
delle scelte pianificatorie della Variante al PGT.
Il livello di qualità attuale riprende il giudizio sintetico espresso per le singole componenti ambientali analizzate,
tenendo conto delle potenzialità e criticità che caratterizzano il territorio di Trezzano sul Naviglio.
La valutazione è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia: verde probabile impatto positivo,
giallo possibile impatto incerto, rosso probabile impatto negativo, bianco nessuna interazione
Componente Livello di qualità attuale
Evoluzione probabile
OBIETTIVO #01
RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE OBIETTIVO #02
IL VERDE COME RISORSA
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E
COMMERCIALE
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
OBIETTIVO #05 LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
(VIABILITA’)
Aria e cambiamenti climatici
L'attenzione alla dotazione di verde urbano, alla salvaguardia della naturalità presente e delle zone agricole può contribuire a migliorare la qualità dell'aria
Lo sviluppo produttivo e commerciale può generare effetti negativi sulla qualità dell'aria se non orientato a principi di sostenibilità ambientale
La definizione di Centralità pubblica per il nodo della stazione ferroviaria, con le conseguenti dotazioni di servizi accessori, può implementare e favorire l'interscambio con il trasporto su ferro, riducendo il traffico veicolare e le conseguenti emissioni in atmosfera
Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto sulla qualità dell'aria, prevedendo anche un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre efficacemente il traffico veicolare.
Acque superficiali
La valorizzazione del territorio agricolo in tutte le sue forme e la promozione del Naviglio Grande come fascia verde continua, contribuisce alla valorizzazione del ricco sistema irriguo che caratterizza il territorio di Trezzano S/N
Acque sotterranee
Lo sviluppo produttivo e commerciale può generare effetti negativi sull'utilizzo delle acque sotterranee (aumento dei prelievi) se non orientati a principi di risparmio delle risorse idriche
Suolo e sottosuolo
L'obiettivo di ripartire dalla città costruita si contrappone ad un ulteriore consumo di suolo
Lo sviluppo produttivo e commerciale può essere sostenuto localizzando gli impianti in aree che non consumano nuovo suolo
Le nuove previsioni di interventi dovranno essere in grado di utilizzare in modo sostenibile la risorsa suolo, evitando una eccessiva erosione dei terreni non urbanizzati
Uso del suolo
Il recupero di aree dismesse nell'urbanizzato, fornisce l'opportunità di riqualificare e ridisegnare porzioni significative della città
L'attenzione alla dotazione attuale di aree verdi e la previsione di nuove aree all'interno degli Ambiti di Trasformazione contribuisce ad innalzare il livello di qualità delle aree urbane
L'incentivazione a realizzare trasformazioni compatibili con le tipologie edilizie preesistenti nel contesto, contribuisce ad innalzare il livello di qualità urbana
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Componente Livello di qualità attuale
Evoluzione probabile
OBIETTIVO #01
RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE OBIETTIVO #02
IL VERDE COME RISORSA
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E
COMMERCIALE
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
OBIETTIVO #05 LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
(VIABILITA’)
Naturalità e agricoltura
La realizzazione di una "dorsale verde" favorisce un assetto più equilibrato dell'ecosistema e del paesaggio
I nuovi tracciati in aderenza all'urbanizzato non dovranno costituire elemento di frammentazione del paesaggio agricolo
Popolazione Paesaggio e beni
culturali
Il recupero di aree dismesse e l'incentivazione a trasformazioni volte a risolvere frammistione fra funzioni è occasione per migliorare la qualità del contesto urbano
Si salvaguardano i caratteri tipici del territorio agricolo e si previene il depauperamento del paesaggio agrario L'attenzione al verde come risorsa, innalza la qualità del contesto urbano
L'attenzione al contesto in cui si inseriscono nuove attività, può generare un miglioramento della qualità urbana
La razionalizzazione e la messa in rete dei servizi, l'offerta di housing sociale, contribuisce ad un miglioramento della qualità e vitalità dei contesti urbani
Rumore
Favorire la riconversione di aree dismesse o non più congrue verso usi compatibili con il tessuto urbano prevalente, può favorire un miglioramento del clima acustico locale
La riqualificazione delle imprese in funzione del contesto di riferimento territoriale, può favorire un miglioramento del clima acustico locale
La valorizzazione della fermata ferroviaria, come luogo per eccellenza della mobilità sostenibile, può ridurre gli spostamenti con mezzo privato a favore del trasporto pubblico su ferro
Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto sul clima acustico, prevedendo anche un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre efficacemente il traffico veicolare.
Energia
L'incentivazione alle trasformazioni virtuose dal punto di vista della qualità insediativa e del risparmio energetico costituisce occasione per incrementare l'efficienza energetica degli insediamenti e contribuire alla riduzione dei consumi
Gli effetti negativi sulla componente energia si azzerano realizzando impianti produttivi orientati ad un utilizzo razionale dell’energia
Elettromagneti‐smo
Rifiuti
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La Variante al PGT vigente, per non gravare sulla componente suolo, individua interventi di
riqualificazione del tessuto urbano, che dovranno essere caratterizzati da una buona qualità
insediativa, virtuosi dal punto di vista dell'efficienza energetica e integrati nel contesto territoriale
di appartenenza.
Con l'obiettivo di Ricostruire la città esistente, la Variante intraprende una politica di riduzione
del consumo di suolo e di valorizzazione di porzioni significative di città a partire dal patrimonio
esistente.
Lo sviluppo produttivo e commerciale è condizionato dalla possibilità di rilocalizzare/localizzare
nuovi insediamenti senza consumare nuovo suolo, preservando le risorse agricole esistenti ed
evitando la frammentazione degli insediamenti.
Inoltre i nuovi comparti non dovranno compromettere le risorse idriche del territorio, incidere
negativamente sull’inquinamento atmosferico e dovranno prevedere l’implementazione di
metodi per il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.
Per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità i possibili impatti incerti sono principalmente
dovuti alla occupazione di suolo agricolo da parte di nuove infrastrutture viabilistiche che
dovrebbero razionalizzare l'attuale assetto infrastrutturale, permettendo uno spostamento dei
traffici di attraversamento del centro abitato, con un'auspicabile conseguente diminuzione delle
emissioni atmosferiche ed acustiche.
D'altra parte le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto ambientale sui territori
attraversati, in particolare sul Parco Agricolo Sud Milano, prevedendo adeguate misure
compensative anche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Il miglioramento delle
condizioni di mobilità del comune di Trezzano dovrà inoltre prevedere un’adeguata offerta di
trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre efficacemente il traffico veicolare
interno al nucleo urbano.
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6 Valutazione degli effetti della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio
6.1 Contenuti del PGT vigente
Il vigente Piano di Governo del Territorio del Comune di Trezzano è approvato definitivamente
con delibera del Com. Straordinario con poteri di C.C. n. 2 del 26 febbraio 2014.
La definizione dello Scenario strategico di sviluppo e trasformazione della città è stata articolata a
partire dal riconoscimento dei caratteri e della natura della struttura urbana, oltreché delle
invarianti infrastrutturali e territoriali, che rappresentano il punto di partenza.
L’idea di sviluppo complessiva del Piano vigente si basa sul riconoscimento dell’identità
multicentrica di Trezzano sul Naviglio, che vede la presenza sul proprio territorio di elementi
strutturali che ne hanno segnato lo sviluppo: il Naviglio Grande, la linea ferroviaria, la nuova
Vigevanese oltre ovviamente alla Tangenziale Ovest. A questi elementi strutturali si aggiunge il
Parco Agricolo Sud Milano, risorsa per la città.
Il Documento di Piano individua tre progetti strategici, intorno ai quali programmare la sviluppo
e definire il riassetto urbano della città: il Parco del Naviglio, la Dorsale ciclopedonale e la strada
parco:
il progetto di Parco del Naviglio prevede da un lato di valorizzare e riqualificare gli ambiti
pubblici o a funzione pubblica in affaccio al canale, a partire dal completamento della rete
ciclopedonale esistente ed individuando nuovi spazi di fruizione, dall'altro la tutela delle aree
agricole qualora qualificanti e caratterizzanti tali spazi aperti.
obiettivo principale del progetto della Dorsale ciclopedonale, che si sviluppa dal Parco del
Centenario al Parco Sud, è quello di riconnettere attraverso la valorizzazione di un asse di
connessione nord‐sud le “tre città” di Trezzano sul Naviglio. Attraverso lo sviluppo della
mobilità lenta, si cercherà di superare la frattura oggi definita dai tre elementi infrastrutturali
lineari che separano fisicamente la città.
nella logica di migliorare le connessioni nord‐sud il PGT conferma la possibilità di realizzare la
"strada parco", in attuazione delle previsioni contenute nel PCTP della Provincia di Milano. La
nuova viabilità si sviluppa sul limite ovest della città, connettendosi alla viabilità di Cusago a
nord e proseguendo, oltre la Tangenziale Ovest, verso Buccinasco, a sud, realizzando un
sistema tangenziale, che permetterebbe di portare fuori dal centro abitato un’ingente quota
di traffico, in particolare di mezzi pesanti. "Strada parco" perchè infrastruttura integrata nel
paesaggio, attraverso adeguate opere di mitigazione ambientale e di ambientazione
paesaggistica.
Nel complesso il PGT vigente, nell’ipotesi di massimo sviluppo, definisce una capacità insediativa
teorica di ca. 2.800 abitanti, così suddivisi:
1.850 abitanti teorici sono previsti nell'ambito delle trasformazioni normate dal Documento di
Piano;
il Piano delle Regole prevede un incremento della popolazione molto contenuto, circa 350
abitanti teorici, poiché il tessuto urbano consolidato è ormai essenzialmente saturo e non
significativa risulta essere la possibilità di recupero degli edifici ex rurali, quali fienili;
dalla pianificazione attuativa vigente del PRG previgente derivano circa 600 abitanti teorici.
I 20 Ambiti di trasformazione previsti dal Documento di Piano sono distinti, a seconda delle
funzioni prevalenti che si andranno ad insediare, in:
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AT.r, residenziali, distinti in residenziali a bassa e a medio ‐ alta densità, con indice di
Utilizzazione Territoriale (UT) pari a 0,50 mq/mq e 0,65 mq/mq;
AT.i, a trasformazione integrata, nel caso in cui prevedano la localizzazione di più funzioni
integrate, con indice di Utilizzazione Territoriale (UT) pari a 0,65 mq/mq;
AT.se, Ambiti di trasformazione per la città pubblica, per la localizzazione di nuovi servizi:
AT.Se1, in via Cavour, su un’area libera di proprietà pubblica,per la realizzazione di un
intervento di housing sociale, con l’obiettivo di dare risposta al fabbisogno di abitazioni a
prezzo calmierato per le fasce deboli della popolazione;
AT.Se2, in via Curiel, un ambito dove si individua la necessità, in considerazione della
localizzazione strategica dell’area, baricentrica rispetto alla città e porta d’accesso della
città, di insediare funzioni, sia pubbliche che private ad uso pubblico, anche di interesse
sovracomunale, per creare un nuovo spazio urbano e una nuoca centralità per la città.
Nel complesso dovrà essere garantita anche la presenza di adeguati spazi per la sosta,
prevedendo un punto di interscambio efficiente gomma‐ferro.
A questi si aggiunge l’Ambito di riorganizzazione urbana (A.ru), che interessa alcune aree a sud del
sedime del tracciato ferroviario FS della linea Milano‐Mortara, in prossimità della stazione
ferroviaria. La finalità di questo ambito è quella di permettere la riorganizzazione di un nodo
centrale della città, sul quale attualmente insistono dei capannoni produttivi di bassa qualità.
Agli Ambiti di trasformazione è riconosciuta la possibilità di accedere all’utilizzo di un incremento
volumetrico, pari a 0,15 mq/mq, se si concorre alla realizzazione di servizi per la città pubblica,
distinti in tre tipologie di interventi: servizi qualitativi, compensazione e Housing sociale.
Il Documento di Piano individua puntualmente per ciascun ambito di trasformazione quale o quali
di questi obiettivi possono essere perseguiti, per mezzo delle Schede degli Ambiti di
Trasformazione.
Figura 2: Estratto Tav1dp Strategie di Piano. PGT vigente
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Tabella 2: Ambiti di Trasformazione previsti dal Documento di Piano del PGT vigente
Superficie
territoriale
Slp Abitanti
teorici
Dotazione di
servizi
Slp Abitanti
teorici
Dotazione
servizi
Slp totale Abitanti
teorici
Dotazione di
servizi
mq mq n. mq mq n mq mq n. mq
Ambiti di Trasformazione integrata
AT.i1 Via Volta 9.200 5.980 95 4.648 1.380 22 1.073 7.360 117 5.721
AT.i2 Via Volta 12.400 8.060 55 7.291 1.860 13 1.682 9.920 68 8.973
AT.i3 Viale Edison 9.300 6.045 41 5.468 1.395 10 1.262 7.440 51 6.730
AT.i4 Viale Edison 9.100 5.915 40 5.350 1.365 9 1.235 7.280 50 6.585
AT.i5 Viale Edison 9.800 6.370 43 5.762 1.470 10 1.330 7.840 53 7.092
AT.i6 Via Curiel 16.600 10.790 172 8.387 2.490 40 1.935 13.280 211 10.322
AT.i7 Via Morona 5.500 2.750 38 2.225 825 11 668 3.575 49 2.893
AT.i8 Via Treves 4.300 2.795 44 2.172 645 10 501 3.440 55 2.674
TOTALE 76.200 48.705 529 41.303 11.430 125 9.686 60.135 653 50.989
Ambiti di Trasformazione residenziale a bassa densità
AT.rb1 Via Tintoretto 2.900 1.450 33 989 435 10 297 1.885 43 1.285
AT.rb2 Via Brunelleschi 6.200 3.100 70 2.114 930 21 634 4.030 92 2.748
AT.rb3 Via Tintoretto 5.200 2.600 59 1.773 780 18 532 3.380 77 2.305
AT.rb4 Via Brunelleschi 5.200 2.600 59 1.773 780 18 532 3.380 77 2.305
AT.rb5 Via Sala 7.400 3.700 84 2.523 1.110 25 757 4.810 109 3.280
AT.rb6 Via Galilei 12.900 6.450 147 4.398 1.935 44 1.319 8.385 191 5.717
AT.rb7 Via Marconi 12.900 6.450 147 4.398 1.935 44 1.319 8.385 191 5.717
AT.rb8 Via Buonarroti 4.800 2.400 55 1.636 720 16 491 3.120 71 2.127
TOTALE 57.500 28.750 653 19.602 8.625 196 5.881 37.375 849 25.483
Ambiti di Trasformazione residenziale
AT.r1 Via Turati 9.300 6.045 137 4.122 1.395 32 951 7.440 169 5.073
AT.r2 Via Salvini 9.900 6.435 146 4.388 1.485 34 1.013 7.920 180 5.400
TOTALE 19.200 12.480 284 8.509 2.880 65 1.964 15.360 349 10.473
TOTALE DDP 152.900 89.935 1.466 69.415 22.935 386 17.530 112.870 1.852 86.945
Ambito Localizzazione
Incremento volumetrico "Obiettivi per la
città pubblica" Totale Indici e parametri
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Oltre agli Ambiti di Trasformazione, il Documento di Piano individua quattro Ambiti di
programmazione negoziata, che, pur nella dimensione complessiva non conformativa dell’uso del
suolo delle previsioni del Documento di Piano, identificano delle situazioni particolarmente
complesse, ciascuna per differenti motivazioni, che necessitano l’attivazione di un percorso
specifico di programmazione negoziata. Si tratta di:
area Brenntag, caratterizzata dalla presenza di una attività industriale a Rischio di Incidente
Rilevante, oltre ad un limitrofo comparto produttivo artigianale. Si auspica la delocalizzazione
dell'attività industriale RIR, attualmente troppo vicina ad insediamenti residenziali;
ambito compreso tra la Nuova Vigevanese, la Tangenziale Ovest, la ferrovia e via Cellini.
Quest’area, localizzata in un crocevia strategico e complesso, soprattutto dal punto di vista
dell’accessibilità e della viabilità, vede oggi la compresenza di diverse funzioni commerciali,
produttive e un’area libera. La prospettiva di riorganizzazione complessiva dell’ambito, si lega
ed è vincolata alla risoluzione delle problematiche di viabilità;
ambito di Cascina Antonietta, compreso fra lo svincolo della Tangenziale Ovest con la Vecchia
Vigevanese, il Naviglio Grande e un ambito di fruizione del Parco Agricolo Sud Milano. Si tratta
di un ambito con caratteri extraurbani di natura agricola, per il quale si auspica una
riqualificazione funzionale, in equilibrio con i caratteri preesistenti e del contesto;
area ex Demalena, in via Matteotti, per la quale si intravede la possibilità di procedere,
attraverso un processo negoziato di coinvolgimento attivo della cittadinanza, non solo alla
riqualificazione dell’area nel suo complesso, ma anche alla valorizzazione in forma estesa
dell'intero quartiere.
Il tempo trascorso dall’approvazione definitiva del PGT (2014) è troppo ridotto perché si abbia
un’attuazione apprezzabile delle previsioni del PGT, tenendo conto anche della crisi economica
ancora in essere.
L'unico Ambito di trasformazione, per cui è stato adottato un piano di attuazione, è l'ambito AT.r2
(via Salvini) a vocazione residenziale, con ST pari a circa 9.900mq, su cui andrà ad insediarsi una
slp pari a 5.534 mq, valore leggermente inferiore al massimo previsto di 6.435mq.
6.2 La Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio
L’idea di sviluppo complessiva della prima Variante al Piano, pur rimanendo nell’impianto
generale del PGT vigente, è legata alle aree produttive dismesse, da diversi decenni, e degradate.
Questione in parte già affrontata nel Piano Vigente ma che attraverso la Proposta di Variante è
ulteriormente declinata attraverso la risoluzione di alcuni ambiti degradati rilevanti.
È partendo da questo presupposto che la proposta di Variante prova a sviluppare il concetto di
“Rigenerazione urbana” come strumento adeguato alla situazione perché la riqualificazione di una
singola area non deve limitarsi al proprio recinto ma avere delle ricadute sul contesto urbano
circostante e, in tal senso, bisogna coglierla come opportunità dalle implicazioni più estese.
Contestualmente, la Variante vuole essere l’occasione per iniziare ad affrontare anche la
risoluzione di alcune questioni riguardanti le opere pubbliche con particolare riferimento al tema
della mobilità, in continuità anche con la Programmazione delle opere previste nel PTOP 2016‐
2018. Tale sviluppo dovrà tener conto, ovviamente, anche della questione legata al contenimento
del consumo di suolo, inteso, ormai anche nella legislazione regionale, come bene da preservare.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Non ultimo, va sottolineata la consapevolezza che il verde, inteso nell’accezione più ampia del
termine, è una risorsa per il territorio di Trezzano sul Naviglio e quindi vengono confermate le
politiche e le azioni di tutela, eco sostenibilità degli interventi e valorizzazione ambientale.
Al tempo stesso, si coglie questa prima Variante anche per perfezionare la documentazione dopo
un periodo di prima applicazione del PGT.
La proposta di Variante, come impostazione generale, continua a basarsi sul riconoscimento
dell’identità multicentrica di Trezzano sul Naviglio, che vede la presenza sul proprio territorio di
elementi strutturali che ne hanno segnato lo sviluppo: il Naviglio Grande, la linea ferroviaria, la
nuova Vigevanese oltre ovviamente alla Tangenziale Ovest. A questi elementi strutturali si
aggiunge il Parco Agricolo Sud Milano, risorsa per la città. A partire dal riconoscimento di questa
configurazione territoriale si è sviluppata la strategia del Piano, che ha riconosciuto “Le tre città di
Trezzano sul Naviglio”. In questo modo è stato possibile definire l’assetto urbano che configura la
città, attribuendo ad ogni parte uno specifico ruolo, in ragione della propria identità. I progetti
strategici e le trasformazioni programmate lavorano intorno a questa visione, alimentandola
laddove se ne riconoscono i pregi, e provando a “romperla” e superarla laddove si riconoscono
criticità. Lo scenario strategico poggia dunque su alcune chiavi di lettura, che racchiudono gli
indirizzi e le conseguenti azioni del Piano.
Attraverso l’individuazione degli Ambiti di Trasformazione, che definiscono le priorità di
riorganizzazione del tessuto urbano, si è attivata una politica volta alla definizione di un nuovo
assetto urbano, pensando in primo luogo alla riqualificazione della città esistente, senza ricorrere
a nuove espansioni. Utilizzando le occasioni offerte dal recupero, dalla trasformazione e dalla
ricucitura dei margini urbani, si è evitato un aumento del consumo di suolo, concentrando le
occasioni di trasformazione sulle aree già compromesse e problematiche, utilizzando a questi fini i
comparti insediativi dismessi o già previsti nel Piano Regolatore Generale e non attuati. Dalla
trasformazione di questi ambiti si vuole cogliere l’occasione per andare a ridefinire
complessivamente l’assetto urbano della città. Gli Ambiti di trasformazione non lavorano infatti in
autonomia, ma si organizzano per “blocchi”, ciascuno con un preciso ruolo nelle dinamiche di
trasformazione e ricomposizione del tessuto urbano esistente.
In tale senso, la Variante va ad individuare l’area ex Demalena, ambito produttivo dismesso da
diversi anni, come Ambito di Rigenerazione urbana con l’obiettivo di riqualificare l’area dismessa
più grande del Comune e al tempo stesso di cogliere quest’opportunità per valorizzare la parte a
sud del Naviglio grande attraverso interventi mirati sulla mobilità, il verde e ampliamento di
servizi esistenti.
La Variante, inoltre, indica Cascina Antonietta come un altro ambito molto critico sia dal punto di
vista dello stato di conservazione dei luoghi che rispetto all’accessibilità e sicurezza delle
infrastrutture sovracomunali. La proposta di Variante, pertanto, individua un altro Ambito di
Riqualificazione ma a scala sovracomunale per la molteplicità di questioni che la risoluzione di
questa trasformazione comporta.
Ulteriore obiettivo è stato quello di risolvere l’incompatibilità funzionale tra le nuove aree di
trasformazione e i tessuti esistenti limitrofi. Uno degli elementi caratterizzanti Trezzano è la
frammistione tra funzioni residenziali e produttive, che spesso generano problemi di compatibilità
urbanistica. Le previsioni funzionali contenute negli ambiti di trasformazione sono infatti
connesse all’idea di superare tali incompatibilità e ridefinire i rapporti tra i differenti tessuti
urbani.
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Le previsioni della variante del Documento di Piano sono state messe a sistema con gli obiettivi e
le strategie ambientali. In primo luogo il riconoscimento del ruolo del Parco Agricolo Sud Milano,
cardine della qualità paesistico‐ambientale della città. Centrale la definizione della Rete Ecologica
Comunale, che oltre a recepire le disposizioni di scala sovracomunale, va a definire gli elementi
costituivi di scala comunale, con l’obiettivo di mettere in rete il sistema ambientale. In questo
disegno rientrano il potenziamento del Parco Urbano del Centenario e la valorizzazione degli
ambiti paesistici sovracomunali, tra cui la realizzazione del parco lineare lungo il Naviglio Grande.
In tal senso, la proposta di Variante propone il potenziamento delle aree pubbliche come
contributo alla realizzazione della Rete ecologica comunale attraverso l’acquisizione gratuita
all’Amministrazione comunale di aree interne all’Ambito di Fruizione “e” del PASM: area ritenuta
importante per poter applicare politiche di tutela ambientale.
La Variante di PGT si pone l’obiettivo sia di continuare nell’opera di tutelare il Parco Agricolo Sud,
che caratterizza quasi tutto il territorio extraurbano di Trezzano, sia di valorizzarne e recuperare
alcune importanti realtà esistenti, come la Cascina Terzago. In questo quadro rientra anche la
possibilità di migliorare e recuperare il sistema dei percorsi agricoli, valorizzandone anche il ruolo
fruitivo, in relazione ad un processo di apertura degli spazi del Parco Agricolo Sud Milano alla
città.
In merito alla mobilità, una delle principali problematiche di Trezzano sul Naviglio, il PGT imposta
una politica di programmazione diversificata per tipologia e scala di riferimento.
In primo luogo si confermano le previsioni degli interventi di grande viabilità, programmati anche
a livello provinciale dal PTCP, in uno scenario di medio‐lungo periodo. Entro questa prospettiva si
colloca la previsione di realizzazione della Strada Parco, concettualizzata come intervento
integrato dal punto di vista paesaggistico con il Parco Agricolo Sud Milano. In coerenza con la
mutata sensibilità nei confronti del consumo di suolo, la proposta di Variante, pur condividendo la
necessità di prevedere un’opera infrastrutturale di questa tipologia, propone di adottare, in fase
di definizione del progetto, che comportino il minor consumo di suolo e frammentazione delle
aree agricole.
Inoltre, la Variante punta con forza sullo sviluppo di nuove forme di mobilità sostenibile, legate in
particolare alla definizione di una nuova rete della mobilità lenta. Obiettivo primario è quello di
valorizzare e mettere in connessione le polarità della città pubblica, superando il frazionamento
del tessuto urbano, in particolare lungo l’asse nord‐sud.
La Variante conferma i tre progetti strategici individuati nel Documento di Piano del PGT vigente,
intorno ai quali programmare lo sviluppo e definire il riassetto urbano della città: il Parco del
Naviglio, la Dorsale ciclopedonale e la strada parco.
6.2.1 Documento di Piano
La Variante propone da un lato una semplificazione delle categorie di Ambiti di Trasformazione
del PGT vigente, dall’altro introduce una nuova categoria. In particolare:
gli Ambiti di trasformazione a destinazione residenziale, con l’obiettivo di mantenere uno
sviluppo equilibrato, vengono ricondotti all'unica categoria con vocazione residenziale a bassa
densità (AT.rb), con indice di Utilizzazione territoriale pari a 0,50 mq/mq.
Gli AT.rb proposti sono 10, ma rispetto al Piano vigente, è stralciato l'AT.r di via Salvini, in virtù
dell'adozione del suo piano attuativo, e viene cambiata la destinazione dell'AT.i8 di via Treves
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da Ambito di trasformazione integrata ad Ambito di trasformazione residenziale a bassa
densità;
sono confermati 7 Ambiti di trasformazione integrata; sono ambiti che per localizzazione e
vocazione possono contribuire ad un processo di rinnovamento e riqualificazione urbana,
attraverso l’accoglimento di funzioni urbane integrate tra loro e correlate all’attuazione di
altri interventi, anche attraverso la realizzazione di servizi qualitativi aggiuntivi derivanti dalla
loro attuazione. Per questi ambiti si prevede una vocazione a mixité funzionale, con un indice
UT base = 0,65 mq/mq. Unica eccezione è stata operata per l’Ambito di Trasformazione
Integrata (AT.i7), al quale è stato attribuito l’indice UT base = 0,5 mq/mq, perché adiacente
agli Ambiti AT.rb a bassa densità. Tale scelta è stata fatta per consentire uno sviluppo
armonico della città.
Per quanto riguarda gli AT.se, Ambiti di trasformazione per la città pubblica, destinati alla
localizzazione di nuovi servizi, in coerenza con la programmazione e l’attuazione del Piano
Triennale delle Opere Pubbliche (PTOP) e dei mutati indirizzi dell’Amministrazione comunale,
si propone lo stralcio per entrambe le aree (AT.se1 rimane a verde pubblico, sull'AT.se2 è
stato già in parte realizzato il parcheggio di interscambio)
viene confermato l’Ambito di riorganizzazione urbana (A.ru), che interessa alcune aree a sud
del sedime del tracciato ferroviario FS della linea Milano‐Mortara, in prossimità della stazione
ferroviaria. La finalità di questo ambito è quella di permettere la riorganizzazione di un nodo
centrale della città, sul quale attualmente insistono dei capannoni produttivi di bassa qualità.
Si prevede la possibilità di trasferire questi volumi per mezzo della perequazione, acquisendo
queste aree al patrimonio pubblico, in modo da poterle utilizzare per finalità di tipo pubblico,
vista la loro localizzazione strategica;
è introdotto l'Ambito di Rigenerazione urbana (AR) al quale si attribuisce la finalità di
perseguire azioni di rinnovamento e riqualificazione urbana, allo scopo di risolvere situazioni
rilevanti di dismissione e degrado ambientale, anche attraverso la realizzazione di servizi
qualitativi aggiuntivi derivanti dalla loro attuazione come “rigenerazione di parti di città.
L'ambito individuato corrisponde all'area della "ex Demalena", compreso fra via Matteotti, via
Lazzati e via Marchesina, classificato nel PGT vigente come Ambito di programmazione
negoziata. Per questo ambito si prevede una vocazione di tipo residenziale con possibilità di
insediamento di una media struttura commerciale alimentare e non di primo livello, con un
indice UT base = 0,50 mq/mq;
l'ambito di Cascina Antonietta, attualmente inserito fra gli Ambiti di programmazione
negoziata, viene classificato come Ambito di Riqualificazione urbana (AR.s); si tratta di un
ambito al quale si attribuisce la finalità di perseguire azioni di riqualificazione, allo scopo di
risolvere situazioni rilevanti di dismissione e degrado ambientale, anche attraverso la
realizzazione di servizi qualitativi aggiuntivi derivanti dalla loro attuazione come
“rigenerazione di parti di città”.
Il primo obiettivo è la riorganizzazione dell’ambito di Cascina Antonietta, attualmente in stato
di degrado fisico e paesaggistico, anche attraverso la possibilità di riorganizzazione dei volumi
esistenti, con funzioni ricettive e commerciali. Per questo ambito si prevede una vocazione di
tipo commerciale ‐ricettiva con possibilità di insediamento di una funzione ricettiva e due
medie strutture di vendita, con un indice UT = 0,20 mq/mq.
Il Documento di Piano in Variante conferma l'individuazione di Ambiti di programmazione
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negoziata, che, pur nella dimensione complessiva non conformativa dell’uso del suolo delle
previsioni del Documento di Piano, identificano delle situazioni particolarmente complesse,
ciascuna per differenti motivazioni, che necessitano l’attivazione di un percorso specifico di
programmazione negoziata. Rispetto al PGT vigente, permangono fra questi ambiti:
l'area Brenntag, caratterizzata dalla presenza di una attività industriale a Rischio di Incidente
Rilevante e da un comparto produttivo artigianale;
l'ambito compreso tra la Nuova Vigevanese, la Tangenziale Ovest, la ferrovia e via Cellini.
Quest’area, localizzato in un crocevia strategico e complesso, soprattutto dal punto di vista
dell’accessibilità e della viabilità, che vede oggi la compresenza di diverse funzioni
commerciali, produttive.
Agli Ambiti di Trasformazione è riconosciuta la possibilità di accedere all’utilizzo di un incremento
volumetrico, al fine di perseguire dei precisi e definiti obiettivi per la città pubblica. Tale
incremento è espresso per mezzo di un Indice di Utilizzazione Territoriale (UT), ed è quantificato
nella misura di 0,10 mq/mq, valore leggermente inferiore allo 0,15 mq/mq attualmente ammesso
dal PGT vigente. Gli obiettivi sono distinti in tre tipologie di interventi: servizi qualitativi,
compensazione e Housing sociale. Il Documento di Piano individua puntualmente per ciascun
ambito di trasformazione quale o quali di questi obiettivi possono essere perseguiti, per mezzo
delle Schede degli Ambiti di Trasformazione.
Tale riduzione di incremento volumetrico nei singoli AT non pregiudica, però, la soddisfazione del
fabbisogno di servizi, che viene, in parte, risolto dalla realizzazione dell'ambito di Rigenerazione
urbana (AR) dell'area "ex Demalena".
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Figura 3: Tav1dp Strategie di Piano. Variante n. 1
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Tabella 3: Ambiti di Trasformazione previsti dalla Variante n. 1
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Il Documento di Piano, nel complesso degli Ambiti di Trasformazione, prevede una capacità
insediativa massima pari a 1.900 abitanti, leggermente superiore al DdP vigente; in questa quota
sono inclusi anche gli abitanti derivanti dal possibile utilizzo dall’incremento di Slp rispondente
agli “Obiettivi per la città pubblica”.
In particolare, considerando i soli AT a destinazione residenziale o integrata, è possibile notare
come nella Variante la capacità insediativa massima (1.518 ab) risulti inferiore a quella del PGT
vigente (1.852 ab), non solo perchè è stato stralciato l'AT.r di via Salvini e l'AT.r di via Turati è
stato ridimensionato a bassa densità, ma anche perchè l'incremento volumetrico derivante dagli
"Obiettivi per la città pubblica" è stato ridimensionato da 0,15mq/mq a 0,10mq/mq.
L'incremento di popolazione è determinato dalla individuazione dell'ambito "ex Demalena" fra gli
AT "Ambiti di riqualificazione e rigenerazione urbana", con destinazione residenziale e possibilità
di insediare un massimo di 383 abitanti teorici.
Tabella 4: Confronto Ambiti di Trasformazione previsti dal DdP del PGT vigente e dal DdP della Variante n. 1
La superficie territoriale interessata dagli Ambiti di trasformazione previsti nella Variante è
maggiore di quella prevista nel DdP, in virtù dell'inserimento fra gli AT dei due "Ambiti di
riqualificazione e rigenerazione urbana", che interessano superfici territoriali piuttosto estese,
soprattutto nel caso di Cascina Antonietta.
6.2.2 Valutazione degli ambiti di trasformazione
La Valutazione degli obiettivi e delle azioni della Variante, si completa con la valutazione dei
singoli Ambiti di trasformazione, previsti nel Documento di Piano.
In sintonia con gli Indirizzi regionali, per evitare duplicazioni della valutazione ambientale, si
analizzano, in modo specifico, solo gli Ambiti di trasformazione che hanno subito variazioni
rispetto al PGT vigente o che sono stati inseriti ex‐novo, rimandando ai documenti della
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Valutazione Ambientale Strategica, effettuata per il PGT vigente, per tutti gli AT confermati dalla
Variante così come approvati nel PGT vigente.
Le schede di valutazione degli ambiti, oltre a riportare un inquadramento cartografico, che
consenta di caratterizzare la posizione dell'ambito nel territorio comunale, e i dati disciplinati dal
DdP, riporta considerazioni più specificatamente ambientali, ottenute sovrapponendo la
localizzazione degli ambiti con la Carta della Zonizzazione acustica comunale, con la Carta dei
vincoli (Figura 5) e con la Carta della Sensibilità paesistica (Figura 6).
Figura 4: Zonizzazione acustica, Comune di Trezzano sul Naviglio
Coerentemente con il Documento di Piano, che organizza le schede dei singoli ambiti,
suddividendole nelle tre città di Trezzano sul Naviglio, anche la valutazione ambientale procederà
in tal senso.
La strategia di Piano, insieme al conseguente sviluppo progettuale degli ambiti, non guarda infatti
alle singole trasformazioni come fattori indipendenti, ma le considera nel loro complesso, al fine
di poter coordinare gli interventi e valutarne i possibili effetti nell’insieme delle trasformazioni
programmate. In quest’ottica è concretamente possibile avere una visione organica dei processi di
riorganizzazione urbana, potendo programmare con maggiore efficacia gli interventi per la città
pubblica, entro un quadro maggiormente articolato e completo, facendo lavorare in sinergia le
singole trasformazioni.
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Figura 5: Tav1.2dpA Contesto sovralocale. Sistema ambientale esistente e previsto [elementi principali]. Variante n. 1
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Figura 6: Tav3dp Carta della Sensibilità paesistica. PGT Vigente
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La città a nord della nuova Vigevanese
La città che si sviluppa a nord, oltre la nuova Vigevanese, si caratterizza per un tessuto
prevalentemente di tipo residenziale a bassa densità, con alcuni ambiti, in particolare a nord e ad
est, a destinazione produttiva. Interne ad un tessuto urbano prevalentemente residenziale, si
localizzano alcune aree artigianali e produttive, in parte dismesse, discontinue rispetto alle aree
produttive consolidate. In questo quadro di valutazione della compatibilità tra i tessuti urbani si
collocano gli ambiti di trasformazione previsti per questa “città”, che intraprende una strategia di
trasformazione basata sulla riqualificazione urbana e funzionale di aree degradate, in un quadro
di compatibilità funzionale e di riduzione della frammistione tra attività incompatibili.
In questa parte di città gli ambiti di trasformazione si concentrano nel quadrante che si sviluppa
tra la nuova Vigevanese, l’asse principale nord‐sud costituito da Viale Europa‐Plebiscito‐
Indipendenza, via Morona e il limite ad ovest, verso il Parco Agricolo Sud.
In generale la strategia di intervento è orientata alla riqualificazione del tessuto urbano attraverso
l’insediamento di funzioni residenziali, che possano porsi in continuità con la tipologia insediativa
esistente, composta prevalentemente da tessuti a bassa densità.
Si tratta degli ambiti AT.rb 1, AT.rb 2, AT.rb 3, AT.rb 4, AT.i7 e AT.rb10.
Per questi ambiti è prevista la realizzazione di insediamenti residenziali a bassa densità, con la
possibilità di realizzare servizi commerciali nell’ambito AT.i7 su via Morona.
L’attuale vocazione delle aree è produttiva‐artigianale e i capannoni, presentano una situazione di
generale degrado ed alcuni sono anche in parte abbandonati. Ciò comporta, dove necessario,
l’attivazione di procedure di bonifica e di messa in sicurezza anche per la tipologia delle attività
insediate (carrozzerie e autofficine) che potrebbero aver provocato inquinamento del suolo.
Le funzioni previste, residenziali e commerciali, risultano compatibili con la situazione dell’intorno
che presenta tessuti residenziali e servizi. Si ritiene opportuno procedere unitariamente alla
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trasformazione degli ambiti per evitare che interventi in tempi successivi comportino la
coesistenza di nuova residenza al fianco di attività produttive preesistenti che potrebbero
generare evidenti conflitti e incompatibilità.
Sull’area non insistono vincoli di natura sovraordinata e gli ambiti ricadono nella classe
acustica“Classe III – Aree di tipo misto”, classificazione compatibile con la destinazione
residenziale.
Secondo la Carta della sensibilità paesistica gli ambiti di trasformazione AT.rb 1, AT.rb 2, AT.rb 3,
AT.rb 4, AT.i7 ricadono nella classe a "sensibilità molto alta", in quanto limitrofe al settore del
quartiere Zingone, caratterizzato da edilizia unifamiliare a bassa densità. Per le aree a sensibilità
paesistica molto alta è richiesto un parere alla Commissione paesaggistica, che possa valutare
l'eventuale impatto paesistico dei progetti proposti in tali aree sul contesto circostante.
Il solo AT.rb10 ricade nella classe a “sensibilità molto bassa”, senza, quindi, particolari elementi di
valore paesistico al contorno.
Rispetto al PGT vigente, la Variante n.1 conferma gli ambiti residenziali a bassa densitá AT.rb 1,
2, 3 e 4 e l‘ambito integato AT.i7 nelle quantitá minime (slp, abitanti teorici e dotazione di servizi)
e nella disposizione planivolumetrica (aree di concentrazione fondiaria, aree per verde pubblico,
rete ciclabile, indicazioni progettuali) giá approvata nel PGT vigente. Con la riduzione
dell’incremento volumetrico per la realizzazione degli Obiettivi della Cittá pubblica, la Variante
riduce le quantitá massime ammissibili in termini di slp e abitanti teorici.
L’unico elemento in Variante é rappresentato dall’ambito AT.r10 di via Turati, giá presente nel
PGT vigente come AT.r1 a destinazione residenziale ad alta densitá. Con la Variante si conferma
l’estensione dell’ambito, ma la sua trasformazione in ambito a destinazione residenziale a bassa
densitá comporta una leggera riduzione della slp ammessa e degli abitanti teorici ed una modifica
delle indicazioni planivolumetriche a favore di un aumento del verde pubblico.
Il secondo gruppo di ambiti è quello che si attesta intorno al quartiere Zingone, formato dagli
AT.rb5, AT.rb6, AT.rb7, AT.rb8. Per questi ambiti si prevede la possibilità di individuare delle aree
da destinare al verde e attrezzature collettive, poste in continuità con aree pubbliche esistenti, in
modo da andare a completare il disegno della città.
Anche in questo caso l’attuale vocazione delle aree è produttiva‐artigianale e i capannoni,
presentano una situazione differenziata di conservazione: in particolare i capannoni dell’ambito
ATrb6 si trovano in uno stato di generale degrado, alcuni anche abbandonati. Ciò comporta, dove
necessario, l’attivazione di procedure di bonifica e di messa in sicurezza anche per la tipologia
delle attività insediate che potrebbero aver provocato inquinamento del suolo.
Gli altri ambiti presentano un miglior stato conservativo anche se molti non sono utilizzati (in
particolare nell’ambito ATrb5).
Se da un lato le trasformazioni residenziali previste sono coerenti con la vocazione residenziale
del quartiere Zingone e consentono il recupero di zone ampiamente degradate, le scelte
urbanistiche del PGT prevedono nell’intorno il mantenimento di ampie aree ad attività produttiva
che rischiano di generare conflitti, rispetto ai temi dell’inquinamento acustico e del traffico di
mezzi pesanti.
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Sull’area non insistono vincoli di natura sovraordinata. Poco distante dall’ambito ATrb7 si
localizzano due pozzi idropotabili le cui fasce di protezione, calcolate attraverso il criterio
geometrico di 200m, interessano in modo assai limitato l’ambito stesso.
Gli ambiti ricadono in differenti classi acustiche, dalla Classe II “Aree destinate ad uso
residenziale” alla “Classe IV ‐ Aree ad intensa attività umana”. Pertanto devono essere adottate
opportune misure per l’abbattimento del livello sonoro, anche in considerazione della persistenza
di ampi ambiti di attività produttiva e artigianale intorno alle aree di trasformazione in particolare
le ATrb6, ATrb7.
Anche questi ambiti di trasformazione ricadono nella classe a “sensibilità molto alta”, in funzione
del contesto residenziale del quartiere Zingone su cui affacciano.
Rispetto al PGT vigente, la Variante n.1 conferma gli ambiti residenziali a bassa densitá AT.rb 5,
6, e 7 nelle quantitá minime (slp, abitanti teorici e dotazione di servizi) giá approvate nel PGT
vigente. Con la riduzione dell’incremento volumetrico per la realizzazione degli Obiettivi della
Cittá pubblica, la Variante riduce le quantitá massime ammissibili in termini di slp e abitanti
teorici.
L’ambito AT.rb8 di via Buonarroti é leggermente ridotto nella sua superficie territoriale e,
conseguentemente, nella slp e negli abitanti teorici ammessi.
La città lungo la ferrovia
La città “centrale”, che si sviluppa in particolare lungo l’asse della ferrovia fino alla Nuova
Vigevanese, e si estende fino al Naviglio Grande, si caratterizza per la forte frammistione
funzionale e per la presenza di un tessuto urbano discontinuo, composto da frammenti di
differente dimensione e natura. A grandi comparti produttivi, si alternano contenitori
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commerciali, headquarters terziari e insediamenti residenziali, in una sequenza che spesso
evidenzia problemi di compatibilità urbanistica e funzionale.
E’ però al contempo un’area che si costituisce come il baricentro di Trezzano sul Naviglio, con la
presenza della stazione ferroviaria oltre all’accesso diretto sia alla nuova che alla vecchia
Vigevanese. Un’area che presenta le principali necessità e al contempo opportunità di
trasformazione per la città.
Questa parte di città si caratterizza per la previsione in particolare di Ambiti di Trasformazione
integrata, attraverso l’individuazione dei quali si vogliono superare alcune criticità di
composizione urbana e integrazione funzionale. Fulcro del progetto è la stazione ferroviaria, che
sempre più in futuro dovrà porsi come centralità della città, non solo in termini di interscambio,
ma anche come catalizzatore di sviluppo e riqualificazione per le aree limitrofe.
Proprio tra la stazione e l’asse di via Volta si organizzano i principali ambiti di trasformazione: AT.i
1, AT.i 2, AT.i 3, AT.i 4, AT.i 5, AT.i 6.
Complessivamente la strategia rivolta a questi ambiti, che dovranno sviluppare un comune
disegno per la città pubblica, è rivolta a definire un nuovo fronte in affaccio alla centralità della
stazione, prevedendo un nuovo sistema della viabilità attraverso il prolungamento di via Volta
fino alla stazione. In questo modo sarà possibile chiudere l’anello della viabilità con via Curiel, che
oggi rappresenta l’unico accesso alla stazione. Una nuova accessibilità non solo viabilistica ma
anche ciclopedonale, con nuovi spazi urbani che possono ridare qualità al tessuto nel suo
complesso. In questa prospettiva assume un ruolo centrale anche l’asse di via Edison, che
nell’idea progettuale potrebbe diventare un nuovo boulevard urbano. Per questi ambiti si
prevede una trasformazione caratterizzata da mix di funzioni di tipo terziario e residenziale,
compatibile con i caratteri dell’area.
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L’area si caratterizza per una presenza di terziario e commerciale specialmente a ridosso della
Nuova Vigevanese. Nel margine est si sono sviluppati recenti interventi residenziali ad alta
densità.
L’attuale vocazione delle aree è produttiva con la presenza di medie e grandi imprese. A
differenza dei precedenti ambiti, le strutture industriali sono ampie e generalmente di buona
qualità. Tuttavia alcuni capannoni risultano sfitti.
Le funzioni previste paiono compatibili anche se andrà prestata particolare attenzione al margine
ovest dove permarranno attività produttive e naturalmente al margine sud per la presenza della
ferrovia.
Gli ambiti AT.i 4, AT.i 5 e AT.i 6 dovranno, pertanto, realizzare adeguate opere di mitigazione
ambientale sul fronte sud, utili a schermare l’effetto del rumore della ferrovia. Lo stesso discorso
vale per gli AT.i 1 e AT.i 3 nelle cui trasformazioni si dovrà curare il lato ovest del nuovo
insediamento, al limite con la zona industriale confermata, prevedendo fasce filtro di mitigazione.
Particolare importanza rivestono le trasformazioni previste per l’AT.i 6. Per quest’ultimo ambito,
si individua la necessità, in considerazione della localizzazione strategica dell’area, baricentrica
rispetto alla città e porta d’accesso della città, di insediare funzioni, sia pubbliche che private ad
uso pubblico, anche di interesse sovracomunale. Attraverso la localizzazione di funzioni integrate,
si vuole creare un nuovo spazio urbano per la città, che possa andare a definire una centralità
funzionale. Nel complesso della trasformazione dovrà essere garantita la presenza di adeguati
spazi per la sosta, prevedendo un punto di interscambio efficiente gomma‐ferro.
A questi Ambiti si aggiunge l’Ambito di riorganizzazione urbana (A.ru), che interessa delle aree
lungo il sedime del tracciato ferroviario FS della linea Milano‐Mortara, a sud, in prossimità della
stazione ferroviaria. La finalità di questo ambito è quella di permettere la riorganizzazione di un
nodo centrale della città, sul quale attualmente insistono dei capannoni produttivi di bassa
qualità. Si prevede la possibilità di trasferire questi volumi per mezzo della perequazione,
acquisendo queste aree al patrimonio pubblico, in modo da poterle utilizzare per finalità di tipo
pubblico, vista la loro localizzazione strategica.
Nei pressi del Naviglio Grande e del centro storico di Trezzano si individua un piccolo ambito di
trasformazione AT.rb9, dove ad oggi si localizza un capannone di recente costruzione non più
utilizzato.
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L'intento è di riqualificare il tessuto urbano, attraverso il completamento del tessuto residenziale
e la sostituzione delle attività produttive esistenti, incompatibili con le funzioni limitrofe.
Attraverso la trasformazione si prevede la possibilità di ricavare gli spazi per l’ampliamento delle
strutture scolastiche esistenti a sud dell’ambito.
Tutti gli ambiti AT.i rientrano nella fascia di rispetto, calcolata attraverso il criterio geometrico di
200m, di un punto di captazione dell’acqua ad uso idropotabile.
La parte sud degli ambiti AT.i 3, AT.i 4, AT.i 5, AT.i 6 e l'A.ru sono inclusi nella fascia di rispetto
ferroviario, pari a 30 m.
Su parte dell’Ambito AT.rb9 insiste la fascia di tutela dei 100 metri del Naviglio Grande (PTRA
Navigli Lombardi).
Secondo la zonizzazione acustica gli ambiti AT.i e l'A.ru ricadono nella “Classe IV – Aree ad intensa
attività umana” e l’ambito ATi3 è a ridosso di una “Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali”.
Pertanto ogni trasformazione dovrà prevedere la massima attenzione alla minimizzazione
dell’inquinamento acustico circostante. L'AT.rb9 ricade in Classe III.
Tutti gli ambiti di trasformazione ricadono nella classe a "sensibilità molto alta", per cui è
richiesto un parere alla Commissione paesaggistica, che possa valutare l'eventuale impatto
paesistico dei progetti proposti in tali aree sul contesto circostante.
Rispetto al PGT vigente, la Variante n.1 conferma gli ambiti di trasformazione integrata AT. 1, 2,
3, 4, 5 e 6 nelle quantitá minime (slp, abitanti teorici e dotazione di servizi) e nella disposizione
planivolumetrica (aree di concentrazione fondiaria, aree per verde pubblico, indicazioni
progettuali) giá approvata nel PGT vigente. Con la riduzione dell’incremento volumetrico per la
realizzazione degli Obiettivi della Cittá pubblica, la Variante riduce le quantitá massime
ammissibili in termini di slp e abitanti teorici.
L'unico elemento in Variante è rappresentato dall'ambito di via Treves, già presente nel PGT
vigente come Ambito di trasformazione integrata, con destinazione funzionale mista (residenza ‐
max70%‐ e terziario/commercio) e trasformato in Ambito di trasformazione residenziale a bassa
densità. Con la Variante si conferma l'estensione dell'ambito, ma la sua trasformazione in ambito
a destinazione residenziale comporta una leggera diminuzione della slp ammessa (l'indice
territoriale passa da 0,65 a 0,50 mq/mq) ma un leggero aumento degli abitanti teorici, in virtù
della prevalenza della destinazione residenziale.
Nel complesso delle trasformazioni di questa parte di città di Trezzano sul Naviglio, si evidenzia
pertanto una sostanziale conferma delle quantità minime ammissibili (slp e abitanti teorici), a
fronte di una leggera riduzione (circa il 3%) delle quantità massime.
La città a sud del Naviglio Grande
La terza città, quella a sud del Naviglio Grande, si caratterizza in primo luogo per la presenza del
centro storico e gli elevati valori ambientali garantiti dalla presenza del Parco Agricolo Sud.
In questo contesto si rileva una forte compresenza di elementi di differente natura, con la
continuità tra identità storica, città moderna, attività produttive dismesse e nuovi insediamenti e
con la forte presenza di attività produttive e artigianali in attività lungo il fronte della Tangenziale
Ovest.
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Il principale intervento, è rappresentato dall’Ambito di rigenerazione urbana AR (ex Demalena),
al quale si chiede di creare una nuova centralità, attraverso la realizzazione di una serie di spazi
aperti e di fruizione, destinati alla collettività.
Il contesto in cui si colloca l'ambito di
trasformazione è prevalentemente
residenziale. L'ambito "ex Demalena", attività
produttiva ormai dismessa da tempo,
rappresenta l'ultimo ambito industriale di
ampie dimensioni completamente intercluso
dalla residenza.
La proposta di quest’ambito è mirata a
risolvere una situazione problematica per
l’intera città che si è protratta da lungo tempo
e che può contribuire ad uno sviluppo unitario
per questa parte di città attraverso una
operazione di rigenerazione urbana. La
riqualificazione del comparto urbano produttivo dismesso si attua attraverso la realizzazione di un
insediamento residenziale misto a terziario e commercio, coerente con il tessuto circostante.
Qualsiasi trasformazione dovrà, comunque, essere preceduta da un’analisi sulla contaminazione
dei suoli e dalla loro eventuale bonifica.
L’intervento non dovrà limitarsi al solo isolato ma anche traguardare il contesto urbano
circostante con particolare riferimento ai servizi di interesse pubblico. Servizi intesi non solo come
cessione di superfici ma anche come realizzazione di opere pubbliche che possano contribuire a
ricucire e rivitalizzare la città a sud del Naviglio Grande. Pertanto, la risoluzione delle questioni
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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legate alla mobilità e in particolare agli incroci stradali, al miglioramento delle connessioni
ciclopedonali sarà prioritaria. Al contempo si dovrà realizzare una nuova centralità mediante la
l’individuazione di una serie di spazi aperti destinati alla collettività e non ultimo rispondere anche
all’insorgente fabbisogno scolastico primario, per esempio, attraverso l’ampliamento della scuola
materna di zona.
Il PGT vigente destina l’area "ex Demalena" nel Documento di Piano come ambito a
Programmazione negoziata, ambiti, che, pur nella dimensione complessiva non conformativa
dell’uso del suolo delle previsioni del Documento di Piano, identificano delle situazioni
particolarmente complesse, che necessitano l’attivazione di un percorso specifico di
programmazione negoziata.
Dalla data di approvazione del PGT non é stato avviato nessuno di questi ambiti e pertanto
l’Amministrazione comunale ha deciso di definire l’ambito “ex Demalena” fra gli Ambiti di
trasformazione della Variante, anche allo scopo di semplificare la procedura di attuazione della
trasformazione dell’area.
I dati dimensionali complessivi dell’ambito sono riassunti nella tabella seguente: il carico
insediativo ammesso varia da un minimo di 294 abitanti ad un massimo di 383.
I Parametri quantitativi e funzionali sono:
St 25.900 mq
Ut 0, 50 mq/mq
Slp 12.950 mq
Rc 35% R; 50% C
Hmax 22,5 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali R: 2 mq ogni 10mc
Dotazione di servizi dovuta 8.830 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 6.500 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 1.200 mq
L' incremento volumetrico ammesso, al fine di perseguire gli obiettivi per la città pubblica è pari a
0,15 mq/mq, che porta ad un aumento della Slp pari a 3.885 mq ed ad una dotazione di servizi
pari a 2.649 mq.
La complessiva dotazione di servizi connessa alla realizzazione di questo Ambito di trasformazione
compensa le riduzione dei servizi richiesti agli altri ambiti di trasformazione previsti dal DdP in
conseguenza della riduzione dell' incremento volumetrico nei singoli AT, connesso agli "Obiettivi
per la città pubblica".
L'incremento ammesso per servizi e commercio è pari a 0.05 mq/mq, ovvero pari a 1.295 mq.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Sull’area non insistono vincoli di natura sovraordinata, anche se tutta la parte di territorio
comunale di Trezzano sul Naviglio a sud del Naviglio Grande, compreso le aree urbane, é
individuata come elemento di primo livello della Rete Ecologica Regionale. Per queste aree
urbanizzate a forte pressione antropica, inserite comunque nella rete ecologica, per il valore del
contesto extraurbano in cui sono collocate (aree agricole del Parco Sud) è necessario favorire
interventi di deframmentazione, mantenere i varchi di connessione attivi, migliorando quelli in
condizioni critiche ed evitare la dispersione urbana. L'intervento di rigenerazione urbana
dell'ambito ex Demalena, che non si limiterà al solo ambito produttivo dismesso ma dovrà
traguardare anche il contesto urbano circostante con particolare attenzione al sistema dei servizi,
dovrà essere occasione per incrementare la dotazione a verde dell'area, creando piccole
"stepping zone" locali, quali elementi della rete Ecologica comunale.
L’ambito ricade prevalentemente nella classe acustica “III ‐ Aree di tipo misto” ed è classificata a
“sensibilità media”, inserito in un contesto a sensibilitá bassa.
Per quest'ambito vengono individuate numerose prescrizioni progettuali; si riportano quelle più
significative dal punto di vista ambientale:
cessione e realizzazione localizzata di spazi a verde e per la sosta da individuare lungo via
Matteotti per una profondità pari a quella del giardino pubblico “Pertini”, in maniera tale da
completare il disegno urbano del verde pubblico per questa porzione di città;
realizzazione di uno studio riguardante la viabilità e i potenziali effetti sul traffico e la
mobilità, a seguito del quale, si dovrà provvedere alla realizzazione di interventi viabilistici che
risolvano l’incrocio stradale fra via Marchesina e via Matteotti e di opere connesse di viabilità
complementari;
realizzazione di percorsi ciclopedonali che connettano le diverse aree a servizi a sud del
Naviglio Grande (il sistema delle scuole esistenti, giardini pubblici e la chiesa parrocchiale
Beretta Molla);
realizzazione dell’ampliamento della scuola materna di zona per rispondere sia al fabbisogno
futuro che a quello esistente;
ai sensi dell’articolo 4, comma 2 ter della l.r. 12/2005 l’ambito dovrà essere oggetto, previa
analisi degli effetti sull’ambiente, all’assoggettamento o meno ad ulteriori valutazioni in sede
di piano attuativo.
L’ultimo ambito di rigenerazione e riqualificazione di scala sovrolocale, l’AR.s Cascina
Antonietta, prevede il recupero e la
riqualificazione funzionale dell’area localizzata
oltre la Tangenziale Ovest, nel nucleo
cosiddetto “Cascina Antonietta”.
Si tratta di un ampio comparto che si sviluppa
su ca. 62.500 mq.
Attualmente l’area è caratterizzata dal presidio
di Cascina Antonietta, nella parte centrale, e
dai suoi ambiti di pertinenza verso nord. Il
lembo che si sviluppa verso sud è invece
caratterizzato da aree libere.
Il primo obiettivo è la riorganizzazione
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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dell’ambito di Cascina Antonietta, attualmente in stato di degrado fisico e paesaggistico, anche
attraverso la possibilità di riorganizzazione dei volumi esistenti, con funzioni ricettive e
commerciali.
Il secondo obiettivo è quello di garantire la funzionalità complessiva del comparto, che necessita
di interventi in particolare sul sistema dell’accessibilità e sulla viabilità di scala sovracomunale,
come da indicazione di fattibilità, riportata nel PTCP vigente. Pertanto, a valle di uno studio
sull’accessibilità dell’area, che dovrà garantirne la funzionalità risolvendo le attuali gravi
problematiche e in prospettiva dei nuovi carichi urbanistici, si prevede di:
ridefinire i nodi di accessibilità sulla SP59 – vecchia Vigevanese, attraverso la realizzazione di
due rotatorie sulle intersezioni con le rampe di accesso alla tangenziale ovest;
realizzare un sistema di viabilità interna all’ambito, a servizio degli insediamenti esistenti e di
quelli previsti, in particolare nell’area sud.
Al fine di garantire la fattibilità di questi interventi di carattere generale, si prevede la possibilità di
insediare nella parte sud dell’area delle medie strutture di vendita, anche organizzate in forma di
centro commerciale.
Oltre agli interventi infrastrutturali, si prevede la cessione gratuita all’Amministrazione comunale
di aree ricomprese nel Parco Agricolo Sud Milano (ambito di fruizione “e”), esterne e contigue
all’Ambito di riqualificazione, come prima fase di una progettazione d’area con valenza sovra
locale e parte della rete ecologica locale.
Il PGT vigente destina l’area nel Documento di Piano come ambito a Programma negoziata a
carattere sovracomunale, poichè l'ambito era identificato come una situazioni particolarmente
complessa, che necessitava l’attivazione di un percorso specifico di programmazione negoziata.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Con la Variante n.1 l'Amministrazione comunale intende riportare l'ambito fra gli Ambiti di
trasformazione disciplinati dal Documento di Piano, al fine di dare avvio al processo di
trasformazione stesso.
I dati dimensionali complessivi dell’ambito sono i seguenti:
I Parametri quantitativi e funzionali sono:
St 62.650 mq
Ut 0, 20 mq/mq
Slp 12.530 mq
Rc 35%
Hmax 15 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali
R: 2 mq ogni 10mc
T: 70% Slp
Dotazione di servizi dovuta 12.529 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 8.484 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 8.484 mq
L’attuazione dell'ambito di rigenerazione e riqualificazione, a causa della sua ingente dimensione
territoriale, potrà avvenire per singoli comparti e differita nel tempo, secondo i due sub ambiti
individuati, a fronte, però di un masterplan complessivo e della realizzazione delle opere
pubbliche previste con particolare riguardo all’accessibilità.
A questo proposito si sottolinea come, l’attuazione dell’AR.s, soprattutto per quanto riguarda la
riorganizzazione e l'ampliamento del sistema di rampe e svincolo, è, comunque, subordinata alla
verifica e acquisizione dei pareri degli Enti proprietari e competenti in materia, in merito alla
profondità minima delle fasce di rispetto dal confine stradale insistenti su di esso.
Dovrà, inoltre, essere prodotto uno studio sui flussi di traffico indotti dalla trasformazione
rispetto ai due incroci viabilistici sulla SP59 valutando lo scenario di progetto complessivo dello
svincolo, tenuto conto anche delle aree commerciali ad ovest della A50.
I parametri quantitativi e funzionali distinti per i due Sub comparti sono:
Sub‐comparto A, a destinazione principale Terziario, con esclusa la possibilità di insediare
residenza e commercio
St 18.243 mq
Ut 0,20 mq/mq
Slp 3.649 mq*
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Rc 35%
Hmax 15 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali T: 70% Slp
Dotazione di servizi dovuta 3.649 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 1.824 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 1.824 mq
Sub‐comparto B, a destinazione principale Commerciale con media struttura di vendita, con
esclusa la possibilità di insediare residenza
St 44.397mq
Ut 0,20 mq/mq
Slp 8.880 mq
Rc 35%
Hmax 15 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali R: 2 mq ogni 10mc
Dotazione di servizi dovuta 8.880 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 6.660 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 6.660 mq
Anche per questo nuovo ambito vengono individuate numerose prescrizioni progettuali, delle
quali si riportano quelle più significative dal punto di vista ambientale:
conservazione dell’edificio esistente, oggi destinato a ristorante, come memoria storica del
luogo;
mantenimento di una fascia a verde di mitigazione ambientale verso la Tangenziale;
realizzazione di una fascia di mitigazione ambientale ad est e a sud, verso il Parco Agricolo
Sud Milano con l’impianto di essenze autoctone, cosi come individuate dal Parco stesso;
cessione al Comune di un’area contigua all’Ambito di riqualificazione, coincidente con
l’ambito di fruizione “e”del PASM, allo scopo potenziare la dotazione di aree a verde e
sviluppare il progetto di rete ecologica locale;
realizzazione dei parcheggi a raso con alta dotazione arboreo‐arbustiva, massimizzando le
superfici drenanti, separando le acque di prima pioggia al fine di massimizzare il riuso delle
acque meteoriche;
massimizzazione dell’efficienza energetica dell’intervento.
ai sensi dell’articolo 4, comma 2 ter della l.r. 12/2005 l’ambito dovrà essere oggetto, previa
analisi degli effetti sull’ambiente, all’assoggettamento o meno ad ulteriori valutazioni in sede
di piano attuativo.
Sull’area insistono i vincoli del PTRA Navigli, con relativa fascia di rispetto del Naviglio e di tutela
paesistica del Naviglio.
Parte dell’area è interessata dalle fasce di rispetto stradale e autostradale minime così come
definite dal Codice della Strada.
Tutto l’ambito di trasformazione é individuato come elemento di primo livello della Rete
Ecologica Regionale, essendo limitrofo alle aree agricole del Parco Sud. Per tali aree occorre
mantenere i varchi di connessione attivi ed evitare la dispersione urbana. L'intervento di
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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rigenerazione e riqualificazione dell'ambito di Cascina Antonietta, che non si limiterà al solo
ambito giá urbanizzato, caratterizzato da attivitá in parte abbandonate, ma interesserá anche un
vasto comparto ancora agricolo, dovrá sviluppare soluzioni progettuali che minimizzino l’impatto
sul contesto agricolo circostante e l’intervento, con l’acquisizione delle aree del comparto “e” di
fruizione del Parco Sud, dovrá essere occasione per incrementare la dotazione a verde a livello
locale e sovralocale sviluppando il progetto di Rete Ecologica comunale.
6.2.3 Nuovo assetto infrastrutturale e integrazione con il PGTU
Uno dei temi rilevanti per Trezzano sul Naviglio è determinato dal sistema della viabilità. Per
questo motivo, grazie alla contestuale definizione del Piano generale del Traffico Urbano
(adottato) è stato possibile integrare nel Documento di Piano e nel Piano dei Servizi, diversi
contributi derivanti dalla redazione di questo importante strumento.
La proposta di Variante fa proprie in particolare le previsioni legate al nuovo assetto
infrastrutturale previsto nel medio e lungo periodo in relazione alle previsioni urbanistiche del
PGT.
Il PGT, in sinergia con il PGTU, in linea con il quadro infrastrutturale definito dal PTCP vigente,
individua una serie di interventi sul sistema della viabilità. Tre sono gli assi di intervento prioritari
e riguardano:
la “Strada Parco”, individuata tra i progetti strategici del PGT, che disegna un nuovo sistema
tangenziale ad ovest dell’abitato di Trezzano, che permette di allontanare dagli assi urbani
locali il traffico di attraversamento e di migliorare i collegamenti nord‐sud condizionati dalla
presenza di tre barriere: una naturale rappresentata dal Naviglio e due artificiali, identificate
nella linea ferroviaria Milano‐Mortara e nella SS494.
riqualificazione della SP59 Vecchia Vigevanese e dello svincolo con la Tangenziale Ovest,
finalizzato alla riorganizzazione funzionale ed ambientale della SP159, dello svincolo e della
viabilità di adduzione alle funzioni presenti e previste a sud della vecchia Vigevanese: per
questo intervento è stato redatto uno studio di fattibilità.
Sono inoltre previsti interventi per migliorare l’intersezione fra la SP59 vecchia Vigevanese e
la SP139. Contestualmente al progetto stradale si ridefinisce anche la rete dei percorsi ciclo‐
pedonali.
Riqualificazione della SS494 Nuova Vigevanese e dello svincolo Tangenziale Ovest,
finalizzato alla riorganizzazione funzionale ed ambientale del tracciato principale, delle
intersezioni, delle connessioni locali e dell’accessibilità alle funzioni presenti lungo i fronti
stradali.
Accanto ai grandi progetti, vi sono poi una serie di interventi minori, sulla rete viaria esistente,
finalizzati a risolvere problematiche localizzate, intersezioni ecc..
Se la riorganizzazione del sistema della mobilitá rappresenta uno dei macro‐obiettivi alla base
della Variante n.1 al PGT, occorre sottolineare che i possibili effetti ambientali sono
principalmente dovuti alla occupazione di suolo agricolo da parte delle nuove infrastrutture
viabilistiche, che dovrebbero razionalizzare l'attuale assetto infrastrutturale, permettendo uno
spostamento dei traffici di attraversamento del centro abitato, con un'auspicabile conseguente
diminuzione delle emissioni atmosferiche ed acustiche.
Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto ambientale sui territori attraversati, in
particolare sul Parco Agricolo Sud Milano, con particolare attenzione al loro inserimento
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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ambientale e paesistico all’interno del Comune, facendo per esempio riferimento al “Repertorio”
del PTCP Vigente riguardante opere di ingegneria naturalistica, e prevedendo adeguate misure
compensative anche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico.
Il miglioramento delle condizioni di mobilità del comune di Trezzano dovrà inoltre prevedere
un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre
efficacemente il traffico veicolare interno al nucleo urbano.
Un altro elemento strutturale di intervento sul sistema della mobilità è, pertanto, la definizione
della nuova rete della mobilità dolce. A partire della rete esistente, viene messa in rete la maglia
della città, con nuovi interventi programmati e il riconoscimento della rete ciclabile interna a
parchi, isole ambientali e percorsi campestri, che non necessita di interventi specifici di tipo
progettuale. In questo contesto di innestano i progetti strategici della Dorsale ciclopedonale e del
percorso ciclopedonale del Naviglio Grande.
Figura 7: PGT vigente – Tav 4ps –Itinerari mobilità dolce
6.2.4 Il progetto di Rete Ecologica a livello comunale
In un contesto metropolitano quale è il territorio di Trezzano sul Naviglio, caratterizzato da un
elevato livello di urbanizzazione, risulta complesso cercare di garantire una politica dell’ambiente
il più possibile corretta ed efficace. Nonostante questa premessa, il Documento di Piano ha
cercato di mettere in evidenza le strategie che consentono di migliorare e valorizzare il paesaggio
naturale ancora esistente nel comune di Trezzano sul Naviglio.
In particolare, per raggiungere questo obiettivo, il Piano conferma la quantità di spazi a verde
pubblico esistenti, nonché gli ambiti di forestazione e propone di potenziare tale offerta andando
ad individuare una serie di azioni che mirino da una parte a mettere a sistema gli spazi esistenti
con connessioni verdi, con il progetto di riqualificazione di assi viari, dall’altra a potenziare il verde
che ha un carattere più ecologico – ambientale, non solo fruitivo. Sono, inoltre, individuate aree
agricole di tutela e valorizzazione ambientale, al fine di tutelare gli ampi spazi aperti agricoli che
si sviluppano sull’asse nord‐sud del nucleo di Terzago, o quelle che interessano l’asse lungo il
Naviglio. Contribuiscono al disegno della Rete ecologica locale:
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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le aree boscate del Piano d’Indirizzo forestale come elementi ordinatori e connotanti dello
spazio aperto del Parco Agricolo Sud Milano a fianco dei fontanili e del reticolo idrografico
principale e minore:
il Parco lineare lungo il Naviglio Grande per mantenere gli spazi aperti intorno al Canale,
la dorsale nord – sud per la mobilità lenta, che crea un corridoio interno all’urbanizzato e
mette in connessione gli ambiti del Parco Agricolo Sud Milano a nord e a sud, mettendo
inoltre in connessione anche gli ambiti interessati dalle due cave al confine con Milano.
Con la proposta di REC si vuole considerare il sistema verde come un “unico”, costituito da
componenti specifiche che concorrono alla valorizzazione complessiva, non solo dello spazio
urbano, ma di tutto il paesaggio agricolo.
Il complesso delle aree verdi individuato dal PGT, è orientato alla formazione di una rete continua
e interconnessa di ambiti e aree, volta a mantenere e favorire lo sviluppo della biodiversità, anche
in una situazione di sostanziale prevalenza della presenza antropica. Per far ciò vengono definite
nuove connessioni in grado di mettere a sistema aree verdi già esistenti o di nuova realizzazione,
recependo i principali elementi delle reti ecologiche di livello superiore. Pertanto, il PGT, oltre a
far propri gli elementi della Rete ecologica Regionale (RER) e provinciale (REP), per quanto
riguarda la REC individua come elementi costitutivi:
le aree boscate, individuate dal Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano;
le aree di interesse ecologico;
i corridoi ecologici a livello locale (“Parco lineare del Naviglio”, infrastrutturazione verde della
“Dorsale ciclopedonale nord – sud”; percorsi ciclopedonali e “corridoio strada parco”, nonché
la fascia dei 500 metri dalle sponde del Naviglio come tutela delle rilevanze paesaggistiche);
il sistema delle aree verdi e per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale;
i corsi e specchi d’acqua (reticolo idrografico principale e minore, teste dei fontanili, specchi
d’acqua artificiali).
articolandoli in Nodi della Rete ecologica, Corridoi ed aree di supporto.
Il PGT considera tali aree vocate alla realizzazione di interventi naturalistici a tutela degli elementi
rilevanti del paesaggio e dell’ambiente, nonché alla riqualificazione di elementi fitologici e di spazi
aperti permeabili. Sono inoltre volte a ridurre gli impatti e i fattori di inquinamento esistenti e/o
futuri, e si attuano, a titolo esemplificativo, mediante:
formazione e riqualificazione di spazi aperti permeabili e di elementi lineari verdi;
formazione di aree di intermediazione tra edificato e territorio aperto mediante alberature,
fasce alberate, barriere antirumore naturali e aree di rigenerazione ecologica;
mantenimento delle funzioni produttive agricole e relativo presidio;
ricostituzione del verde di connessione, anche debolmente infrastrutturato;
costruzione/ricostruzione ambientale del bosco e/o di ambiti naturali ad alto valore
paesaggistico e naturalistico.
Non da ultimo, all’interno degli ambiti del Tessuto Urbano Consolidato, interessati dagli elementi
costitutivi della REC, il PGT ritiene opportuno che vengano conservate e incrementate la presenza
e la diffusione di aree verdi esistenti, al fine di supportare in modo diffuso prestazioni di carattere
ecologico.
Data la valenza ecologica e ambientale è stata inserita la disciplina relativa alla Rete Ecologica
all’interno della Normativa del Piano delle Regole nel Titolo V riguardante gli interventi di
sostenibilità ambientale.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Figura 8: Variante n.1 al PGT di Trezzano sul Naviglio – Tav 3ps –Rete ecologica
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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6.2.5 Piano delle Regole e Piano dei Servizi
Come già per il Documento di Piano, la Variante n. 1 al PGT non vigente non stravolge l'impianto e
i contenuti del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi vigente.
In particolare:
Il Piano dei Servizi ha, in primo luogo, aggiornato la ricognizione sullo stato di fatto dei servizi
della città, evidenziandone le criticità e le potenzialità, punti base che costituiscono gli
elementi di partenza per la definizione dei temi e degli obiettivi del Piano stesso.
Coerentemente con il Piano vigente, la Variante distingue le scelte che si esprimono nel breve
periodo con una copertura finanziaria verificata e determinata in sede di programma
triennale delle Opere Pubbliche e suoi aggiornamenti, e quelle che hanno uno sfondo
decisionale e temporale di medio e lungo periodo, su cui però è necessario porre da subito
l'attenzione e sviluppare riflessioni specifiche.
Sono confermati i progetti strategici, intorno ai quali si programma lo sviluppo e si definisce il
riassetto urbano della città: il Parco del Naviglio, la Dorsale ciclopedonale e la strada parco.
Questi progetti si proiettano in un periodo di realizzazione di medio‐lungo periodo, dettato
dalla portata degli interventi necessari alla loro realizzazione.
La programmazione di breve periodo, si relaziona invece con quelli che sono definiti gli
obiettivi per la città pubblica. La Variante n. 1 al PGT, concentrando la sua azione sulla
trasformazione della città esistente, al fine di riqualificare gli spazi degradati e migliorare la
compatibilità tra differenti funzioni urbane, promuove una politica che possa portare ad
un’azione di ridisegno della città pubblica, migliorando e qualificando le dotazioni esistenti e
prevedendo nuove aree e servizi entro gli ambiti di trasformazione, al fine di rigenerare il
tessuto urbano.
Per questo motivo all’offerta di servizi e di attrezzature previste dal Piano dei Servizi e
riportata nelle tavola 1 ps “Previsioni”, si devono aggiungere i servizi e le attrezzature previsti
dal Documento di Piano per i diversi Ambiti di Trasformazione, che rappresenteranno i
principali interventi futuri.
Il Piano dei Servizi conferma, al contempo, i diversi strumenti e meccanismi a supporto
dell’attuazione delle previsioni della città pubblica: Fondo monetizzazione, perequazione e
compensazione, Servizi qualitativi e Catalogo delle principali priorità di intervento.
In diretta relazione con la Variante al Documento di Piano, il Piano dei Servizi, mettendo al
centro il ruolo delle trasformazioni e la tutela del sistema ambientale e paesistico del
territorio del Parco Agricolo Sud Milano e del Naviglio Grande, conferma l’obiettivo generale
di migliorare la qualità della città pubblica e dei servizi, in coerenza con il sistema della
mobilità esistente e con la relativa strategia di lungo periodo.
Il riconoscimento dell’identità multicentrica di Trezzano sul Naviglio, porta alla definizione di
una strategia di valutazione dell’offerta e definizione delle esigenze e necessità che sappia
riconoscere questa identità, creando il giusto rapporto tra sviluppo delle polarità locali di
servizi e necessità di integrazione territoriale.
Il Piano dei Servizi conferma tra le proprie priorità la valorizzazione dello spazio aperto,
inteso in una doppia accezione. Da una lato in termini di fruibilità, attraverso il recupero e la
valorizzazione di alcuni ambiti. Dall’altra ponendo al centro il ruolo dell’agricoltura,
salvaguardandone l’attività e il relativo paesaggio.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Il Piano dei Servizi, nell'ambito delle competenze proprie in materia di mobilità, conferma e
mette a sistema le esigenze e le opportunità connesse alle diverse modalità per migliorare
l'accessibilità di scala locale e sovralocale, valorizzare il trasporto pubblico, potenziare il
sistema della mobilità dolce e ridurre l'inquinamento.
Infine, il Piano dei Servizi, sempre in continuità rispetto ai temi ambientali, conferma e declina
la Rete ecologica a livello comunale andando ad individuare gli elementi costitutivi (cfr. parag.
6.2.4).
Figura 9: Variante n.1 al PGT di Trezzano sul Naviglio – Tav 2ps –Strategie per la città pubblica
Il piano delle regole ha, in primo luogo aggiornato alcuni vincoli di carattere sovraordinato
legati allo spostamento tuttora in corso del gasdotto.
Rispetto al PdR vigente è stato implementato il perimetro del Nucleo di Antica Formazione, a
tutela ulteriore di edifici di valore storico architettonico, che erano già inclusi nel Repertorio
dei beni storici.
Nell'ambito del "TITOLO V – INTERVENTI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE”, che comprendono
regole per:
art. 53 La tutela del paesaggio e del patrimonio naturale
art. 54 Interventi di rilevanza ambientale
art. 55 Ambiti e Fasce di protezione ambientale
art. 56 Rete Ecologica Comunale
art. 57 Edilizia bioclimatica e risparmio energetico
art. 58 Ciclo delle acque
art.59 Rifiuti,
si è apportata una leggera riduzione per l'incentivazione volumetrica per edilizia bioclimatica
(già prevista dalla legislazione di settore vigente), introducendo una nuova misura di
incentivazione legata alla quota di permeabilità dei suoli.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Infine rispetto al PdR vigente sono state apportate perfezionamenti e precisazioni su alcuni
parametri edilizi urbanistici a seguito della loro applicazione diretta da parte di UT.
6.2.6 Quantità complessive di piano
Nel complesso la Variate n.1 al PGT vigente, nell’ipotesi di massimo sviluppo, definisce una
capacità insediativa teorica di ca. 2.700 abitanti, valore leggermente inferiore ai 2.800 previsti
dallo strumento urbanistico vigente. La capacità insediativa è così suddivisa:
1.900 abitanti teorici sono previsti nell'ambito delle trasformazioni normate dal Documento di
Piano. In questa quota sono inclusi anche gli abitanti derivanti dal possibile utilizzo
dall’incremento di Slp rispondente agli “Obiettivi per la città pubblica”;
il Piano delle Regole prevede un incremento della popolazione molto contenuto, circa 350
abitanti teorici, poiché il tessuto urbano consolidato è ormai essenzialmente saturo e non
significativa risulta essere la possibilità di recupero degli edifici ex rurali, quali fienili;
dalla pianificazione attuativa già approvata del PRG previgente e del PGT vigente
derivano circa 440 abitanti teorici.
CARICO INSEDIATIVO TEORICOAbitanti residenti al 01 gennaio 2016* 20.790
ab**
442
442 21.232
ab**
350
350 21.582
ab**
Abitanti teorici massimi 1.573
Abitanti teorici massimi
da Incremento Slp per
"Obiettivi per la città
pubblica" 328
1.900 23.482
*Fonte dati Cens imento Is tat 2011
**abitanti teorici ca lcolati con i l parametro di 135 mc/ab
2692 23.482TOTALE CARICO INSEDIATIVO TEORICO
DOCUMENTO DI PIANO: stima abitanti teorici massimi
insediabili negli ambiti di trasformazione (PA ordinari
o PII)
TOTALE MASSIMO
Piano Regolatoge
vigente
Abitanti teorici massimi insediabili derivanti dai Piani
Attuativi Vigenti e Piani di recupero/ DdP
TOT.
PGT
TOT.
vigenti da realizzare
PIANO DELLE REGOLE: abitanti teorici massimi
insediabili nei lotti liberi e nel recupero fienili
Tabella 5: Carico insediativo teorico‐ Variante n. 1
La dotazione di aree per servizi pubblici e di interesse generale richiesta negli Ambiti di
Trasformazione è pari a 34 mq/ab superiore a quella esistente. Per la funzione
terziario/commerciale è richiesta una dotazione pari al 100% della slp, mentre per il produttivo è
pari al 20% della ST. Rispetto alla nuova programmazione, la dotazione derivante dagli Ambiti di
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Trasformazione è di ca. 178 mila mq, che arrivano a 13 mila mq attraverso l’utilizzo
del’incremento volumetrico.
Nel suo insieme il PGT prevede una dotazione di servizi di interesse generale pari a ca. 817.000
mq., quantità che complessivamente porta la dotazione di servizi a 35 mq/ab.
Oltre a questa quota minima si devono enunciare le possibili aree acquisibili per mezzo di
compensazione e dai servizi qualitativi previsti dal Piano dei Servizi, legati al meccanismo di
incremento volumetrico.
Non da ultimo, si sottolinea che parte dell’incremento della Slp è dedicato al reperimento di una
quota della cd. Edilizia sociale, equiparata a servizio dalla LR 12/2005.
DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE
dotazione
servizi per
abitante
SERVIZI ESISTENTE sup. mq. totale mq/ab*
aree e attrezzature pubbliche e verde pubblico 443.133
443.133 21
aree e attrezzature pubbliche e verde pubblico extraresidenziali 94.100
537.233 26
PIANI ATTUATIVI VIGENTI residenziali: aree e attrezzature cedute 67.754
PIANI ATTUATIVI VIGENTI extra residenziali: aree e attrezzature cedute 7.884
612.871 29
Dotazione minima negli Ambiti di Trasformazione 178.417 791.288 34
Dotazione minima da Incremento Slp per "Obiettivi della città pubblica" 15.393
DOTAZIONE COMPLESSIVA PER IL DDP 193.811 806.682 34
Dotazione minima nei Piani di Recupero e lotti liberi 10.500
DOTAZIONE COMPLESSIVA PER IL PGT 204.311 817.182 35
note
* abitanti residenti al 01/01/2016
** Abitanti teorici da Pianificazione Attuativa calcolati con 100 mc/ab per i l PRG, 135 mc/ab per DdP
PDR
ESISTENTE E PRG
DDP
SERVIZI DI PROGETTO
TOTALE SERVIZI ESISTENTI DA PRG E PAVTOTALE SERVIZI ESISTENTI DA PRG E PAV
aree e attrezzature per servizi di interesse generale negli Ambiti di Trasformazione (DDP‐PA ordinario o
PII )
aree e attrezzature per servizi di interesse generale nei Piani di Recupero e lotti liberi
**
Tabella 6: Dimensionamento dei servizi di interesse generale ‐ Variante n. 1
6.2.7 Consumo di suolo
Per valutare il consumo di suolo attribuibile alla Variante n. 1 al PGT vigente occorre confrontare
le previsioni urbanistiche contenute nei rispettivi Documenti di Piano. L’obiettivo principale della
Variante è di proseguire nelle politiche di risoluzione delle problematiche d’incompatibilità
funzionale, già intraprese nel PGT vigente, e, in particolare, riqualificare e recuperare aree
dismesse e, oggi, sensibilmente degradate.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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La Variante conferma le previsioni vigenti degli Ambiti di Trasformazione che, di fatto, non
producono nuovo carico insediativo, giacché si tratta di trasformazioni funzionali rispetto al
tessuto urbano esistente.
D'altra parte, rispetto al PGT vigente, che demanda la risoluzione di particolari problematiche
rilevanti su alcune aree comunali ad un successivo atto di programmazione negoziata, la Variante
individua per due di queste aree, l'ambito di rigenerazione urbana (AR) "ex Demalena" e l'ambito
di riqualificazione sovralocale (AR.s) "Cascina Antonietta".
Tabella 7: Dimensionamento consumo di suolo PGT vigente ‐ Variante n.1
Tale scelta produce consumo di suolo nell'ambito AR.s, che è compensato con la cessione
all’Amministrazione Comunale di aree interne al PASM – ambito di fruizione “e” (80.000 mq),
come prima fase per un progetto sovralocale di recupero ambientale, paesaggistico e fruitivo in
attuazione delle norme del PASM. Questo ambito costituirà anche un importante tassello della
Rete Ecologica locale.
Figura 10: Variante n.1 al PGT di Trezzano sul Naviglio –verifica consumo di suolo ai sensi della LR 31/14
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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7 Valutazione della coerenza interna delle azioni di piano
La prima analisi condotta tende ad evidenziare se e quanto le azioni previste e contenute nella
Variante siano in grado di conseguire gli obiettivi Generali stabiliti dalla Variante stessa.
Classi di coerenza interna delle strategie del Documento di Piano con gli Obiettivi Generali
Coerente Indifferente Non coerente © Coerenza
condizionata
Azioni Obiettivi generali
OG1. R
I‐COSTRUIRE
LA CITTA
’ESISTEN
TE
OG2 IL VER
DE COME
RISORSA
OG3
LO
SVILUPPO
PRODUTTIVO
E COMMER
CIALE
OG4 I SERVIZI E
LE
ATR
EZZA
TURE
COLLETTIVE
OG5
LE
INFR
ASTRUTTURE PER
LA
MOBILITA
La città a nord della nuova Vigevanese: Ambiti residenziali e integrati AT.rb1, AT.rb2, AT.rb3, AT.rb4, AT.rb5, AT.rb6, AT.rb7, AT.rb8, AT.rb 10, AT.i7
La città lungo la ferrovia: Ambiti integrati AT.i1, AT.i2, AT.i3, AT.i4, AT.i5, AT.i6. AR.u e AT.rb9
La città a sud del Naviglio Grande: AR ex Demalena
©
La città a sud del Naviglio Grande: AR.s Cascina Antonietta
© ©
Parco del Naviglio
Dorsale ciclopedonale
Strada Parco
Dalla precedente matrice si possono ricavare alcune prime considerazioni:
Gli ambiti di trasformazione residenziale ed integrata individuati a nord, lungo la ferrovia e a
sud del Naviglio consentono di riqualificare la condizione urbana esistente, recuperando aree
industriali ed evitando nuovo consumo di suolo e consentono di apportare nuovi servizi e
nuovi spazi aperti.
Il meccanismo di premialità adottato nella maggior parte delle aree a trasformazione
residenziale o integrata consentirà di potenziare l’offerta di housing sociale
La localizzazione di nuove strutture commerciali deve essere subordinata ad una verifica degli
impatti indotti, in termini di carichi di traffico aggiuntivi.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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L’ambito di trasformazione di Cascina Antonietta, così come oggi definito, comporterà
consumo di nuovo suolo.
I progetti strategici legati al Parco del Naviglio e alla Dorsale Ciclopedonale, consentono di
migliorare la rete verde e il sistema della mobilità lenta esistente.
La realizzazione della strada parco consentirà di migliorare il sistema della viabilità
extraurbana, con conseguente sgravio della rete urbana di attraversamento, ma produrrà
consumo di suolo
La seconda analisi tende ad evidenziare se e come le azioni previste e contenute nella Variante
siano in grado di influenzare le componenti ambientali.
La valutazione è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia:
Simbolo Significatività effetto potenziale
++ Molto positivo
+ Positivo
+/‐ Incerto
‐ Negativo
‐‐ Molto negativo
0 Nullo: nessun effetto previsto
Componenti ambientali Azioni
La città a nord della nuova
Vigevanese
La città lungo
la ferrovia:
La città a sud del Naviglio
Grande: AR ex Dem
alen
a
La città a sud del Naviglio
Grande: AR.s Cascina
Antonietta
Parco del Naviglio
Dorsale cicloped
onale
Strada Parco
Aria e cambiamenti climatici
+ + + +/‐ 0 + +/‐
Acque superficiali 0 0 0 0 + 0 0
Acque sotterranee + + + +/‐ 0 0 0
Suolo e sottosuolo + + + ‐ + + ‐
Uso del suolo + + + ‐ + 0 ‐
Naturalitá e agricoltura 0 0 0 ‐ + 0 ‐
Popolazione Paesaggio e beni culturali + + + +/‐ + + +/‐
Rumore + + + +/‐ + + +/‐
Energia +/ +/‐ +/ +/‐ 0 0 0
Elettromagnetismo 0 0 0 0 0 0 0
Rifiuti + + + +/‐ 0 0 0
Anche in questo caso è possibile fare alcune valutazioni sintetiche:
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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È presumibile un incremento dei consumi energetici, dei consumi idrici e nello stesso tempo
del carico sulla rete fognaria e sulla depurazione delle acque in seguito al nuovo
dimensionamento del PGT. Mentre sono previsti effetti positivi sulle emissioni, sulla
produzione di rifiuti, sui consumi idrici e sul sistema fognario per la trasformazione di attività
produttive in favore di nuove residenze.
L'insediamento di nuove attività commerciali (con il traffico connesso) può generare un
aumento delle emissioni in atmosfera, con effetti potenzialmente negativi.
Gli interventi che rigenerano aree già urbanizzate non producono ulteriore consumo di suolo.
Effetti negativi sono previsti per quegli interventi che andranno ad artificializzare aree
attualmente libere (e quindi in particolare la Cascina Antonietta e la strada parco).
La realizzazione di una dorsale verde lungo il Naviglio favorisce un assetto più equilibrato del
paesaggio.
La realizzazione di nuovi collegamenti ciclopedonali favorisce l'aumento di mobilità dolce e la
diminuzione del traffico privato per i brevi spostamenti.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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8 Valutazione ambientale delle alternative di piano
8.1 Individuazione delle alternative
Riprendendo quanto giá fatto nella procedura di VAS del PGT vigente, in questo capitolo si
individuano le due alternative di sviluppo della Variante al PGT, cercando di evidenziare per ogni
alternativa i possibili effetti sull’ambiente.
Le alternative individuate sono le seguenti:
l’alternativa 1 corrisponde alla attuazione completa degli ambiti di trasformazione della
Variante n. 1, compreso l’incremento volumetrico ammesso per il raggiungimento degli
“Obiettvi per la cittá pubblica”, ovvero la situazione di massimo carico insediativo.
La superficie lorda di pavimento, individuata dalle previsioni della Variante, assomma
complessivamente a 126.320mq, con un conseguente incremento di popolazione pari a 1.900
abitanti, una dotazione di servizi di interesse generale pari a 98.429 mq, di cui 15.393 mq per
gli “Obiettivi della città pubblica”;
l’alternativa 2 prevede i medesimi ambiti di trasformazione dell’Alternativa 1, con le
medesime funzioni insediative, ma senza l’incremento volumetrico premiale. Questo
comporterà un carico insediativo minore, ma l’impossibilità di realizzare i progetti più
strettamente legati ai benefici pubblici derivanti dalle premialità.
Negli Ambiti di trasformazione, individuati dal Documento di Piano, la superficie lorda di
pavimento complessiva somma a 106.340 mq che corrispondono ad un incremento di
popolazione di circa 1.573 nuovi abitanti teorici e una dotazione di servizi di interesse
generali di circa 84.319 mq.
Occorre, inoltre, considerare, nel calcolo del carico insediativo, gli abitanti teorici derivanti dal
PdR, pari a circa 350ab, e i 442 ab, corrispondenti alle trasformazioni del PRG previgente e del
PGT vigente giá approvate.
Ad entrambe le alternative corrisponde il medesimo “consumo di suolo”, valutato come consumo
di suolo non urbanizzato (ai sensi della classificazione DUSAF al 2012 e del rilievo dello stato di
fatto) ed indipendentemente dal fatto che nel PGT vigente e nel PRG previgente fossero giá
destinati ad edificazione o a standard. Viene utilizzata questa interpretazione, che non coincide
necessariamente con quella del PTCP vigente o della LR31/14, dove si parla di suolo urbanizzato
ed urbanizzabile, in quanto interessa valutare l’effettiva perdita di suolo oggi ancora realmente
libero anche se già destinato ad altre funzioni e quindi urbanizzabile: ogni artificializzazione
rappresenta comunque una pressione ambientale.
Pertanto, il consumo di suolo stimato corrisponde alle aree di concentrazione fondiaria, non
ancora urbanizzate, ma ad attuale uso agricolo, all’interno dell’Ambito di rigenerazione urbana e
riqualificazione AR.s di Cascina Antonietta: circa 44.000mq.
A fronte di una superficie territoriale complessiva degli Ambiti di Trasformazione pari a
230.350mq, la quota di suolo consumato é comunque limitata (circa il 19%), anche grazie alla
scelta della Amministrazione comunale di concentrare la quasi totalità degli Ambiti di
trasformazioni in aree già urbanizzate, prevalentemente aree produttive dismesse e di cui si
prevede la conversione in aree residenziali.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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8.2 Stima delle pressioni ambientali
La stima delle pressioni ambientali determinate dai due scenari di sviluppo considera i principali
fattori di pressione in ambito urbano: consumi idrici, consumi energetici, parco auto circolante,
emissioni di gas serra (espresse come CO2 equivalente) e produzione di rifiuti.
Tale analisi, seppur determinata in modo semplificato, ci permette di completare il quadro di
valutazione degli effetti del PGT prendendo in considerazione, oltre all'uso del suolo, anche altre
inevitabili conseguenze.
I valori di partenza sono riferiti alla popolazione del comune di Trezzano sul Naviglio a gennaio
2016, che ammonta a 20.790 abitanti.
Stima dell’incremento dei principali fattori di pressione ambientale Alternativa 1. Nuovi abitanti 2.692
Fattori di pressione Valore pro capite
Valore attuale (2016) Previsione a
completamento PGT Incremento
Abitanti 20.790 23.482 13%
Consumi idrici (utenze civili)
92 mc/ab*anno 1.912.680 mc/anno 2.160.344 mc/anno 247.664.
Veicoli circolanti 0,68
auto/abitante 14.137 auto 15.968 auto 1.831
Produzione rifiuti urbani
1,47 kg/ab*giorno 11.154.874 kg 12.599.267 kg 1.444.393
Consumi energia usi termici
2,05 Tep/ab 42.619 Tep/anno 48.138 Tep/anno 5.519
Emissioni gas serra 5,9 t/ab 122.661 t/anno 138.544 t/anno 15.883
Stima dell’incremento dei principali fattori di pressione ambientale Alternativa 2. Nuovi abitanti 2.365
Fattori di pressione Valore pro capite
Valore attuale (2016) Previsione a
completamento PGT Incremento
Abitanti 20.790 23.155 11%
Consumi idrici (utenze civili)
92 mc/ab*anno 1.912.680 mc/anno 2.130260mc/anno 217.580
Veicoli circolanti 0,68
auto/abitante 14.137 auto 15.745 auto 1.608
Produzione rifiuti urbani
1,47 kg/ab*giorno 11.154.874 kg 12.423.815 kg 1.268.941
Consumi energia usi termici
2,05 Tep/ab 42.619 Tep/anno 47.468 Tep/anno 4.848
Emissioni gas serra 5,9 t/ab 122.661 t/anno 136.615 t/anno 13.954
8.3 Valutazione complessiva
La valutazione di sintesi vuole evidenziare i punti di forza e le criticitá che caratterizzano le due
alternative di Piano.
Occorre, infatti, precisare che l’alternativa, di cui stima che gli impatti ambientali siano i minori,
non necessariamente debba essere quella perseguibile dal Piano. Infatti, in un’ottica di
valutazione strategica e di sostenibilità, l’aspetto più interessante è il confronto fra le diverse
dimensioni, per cui risultano importanti non solo le presumibili ricadute ambientali di un’azione o
di un ambito di trasformazione, ma anche i benefici che tali azioni generano (o non generano)
sulla dimensione sociale, economica e sulla qualità dell’ambiente urbano.
Come già illustrato, le due alternative prevedono i medesimi ambiti di trasformazione, con le
medesime funzioni insediative.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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L’alternativa 2 determina minori pressioni ambientali sul territorio, in virtú del minore aumento di
popolazione previsto, conseguente ad una minore slp ammessa. A fronte di un minore carico
insediativo corrisponde peró l’impossibilitá di realizzare i progetti legati agli “Obiettivi per la cittá
pubblica”; progetti che si possono realizzare solo tramite l’incremento volumetrico ad essi legato
e che, inevitabilmente, porta ad un carico insediativo maggiore (Alternativa 1).
Gli obiettivi sono distinti in tre tipologie di interventi: servizi qualitativi, compensazione e Housing
sociale. Il Documento di Piano individua puntualmente per ciascun ambito di trasformazione
quale o quali di questi obiettivi possono essere perseguiti, per mezzo delle Schede degli Ambiti di
Trasformazione.
Il Piano ha scelto di concentrare la quasi totalità degli Ambiti di trasformazioni in aree già
urbanizzate, prevalentemente aree produttive dismesse e di cui si prevede la conversione in aree
residenziali. Questo ha consentito di contenere il consumo di “nuovo suolo” a circa 44.000 mq a
fronte di una Superficie Territoriale (ST) complessiva di circa 230.000 mq. Il consumo di suolo, che
è il medesimo per entrambe le alternative, potrebbe inoltre essere ulteriormente ridotto
adottando le indicazioni progettuali indicate nelle singole schede degli ambiti di trasformazione e
nelle misure di mitigazione e compensazione, di cui al successivo capitolo.
Per una dettagliata valutazione degli ambiti di trasformazione si rimanda al capitolo dedicato, ma
occorre ricordare che non si sono evidenziati problemi particolari rispetto a vincoli che insistono
sul territorio di Trezzano sul Naviglio. Per gli ambiti in riconversione da industriale a residenziale
(operazione urbanistica che in generale comporta benefici in termini di qualità urbana) bisognerà
prestare attenzione alla coesistenza di nuova residenza al fianco di attività produttive preesistenti
che potrebbero generare conflitti e incompatibilità. Analoga attenzione andrà riservata per gli
ambiti che si collocano a ridosso di infrastrutture per la mobilitá. Per quanto concerne l’intervento
di Cascina Antonietta, condividendo la finalità dell’intervento che mira alla riqualificazione della
cascina e dell’accessibilità all’intera area, si suggeriscono scelte progettuali che minimizzino
l’impatto sul contesto agricolo circostante e contengano il consumo di suolo oggi non
artificializzato. Infine per gli ambiti più grandi e strategici per la città, oltre alla prevista
progettazione unitaria del sistema degli spazi pubblici, si raccomanda di prevedere scelte
innovative per la creazione di quartieri che privilegino una mobilità lenta e che si qualifichino
anche sul fronte dell’eccellenza energetica.
Per entrambe le alternative sono confermati i tre grandi progetti strategici: Parco del Naviglio,
Dorsale ciclopedonale e la strada parco, progetto provinciale che il PGT ha recepito. Questa nuova
arteria stradale, che sicuramente rappresenta un’opportunità per sgravare di traffico l’asse
centrale del paese, andrà però opportunamente disegnata e valutata per minimizzare il consumo
di suolo oggi agricolo e il possibile conflitto con le zone residenziali che lambirà.
In conclusione, alla luce di quanto qui brevemente illustrato e delle dettagliate descrizioni e
valutazioni dei capitoli precedenti a cui si rimanda, si ritiene che l’Alternativa 1 sia da preferire
perché, a fronte di un dimensionamento di piano leggermente maggiore (+13% di residenti
rispetto ad oggi con l’Alternativa 2 che raggiunge comunque un +11%), fornisce una maggiore
sostenibilità ambientale attraverso la realizzazione dei progetti legati agli “Obiettivi per la cittá
pubblica”.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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9 Misure di mitigazione e compensazione
Il Documento di Piano, nelle schede relative ad ogni ambito di trasformazione, provvede ad
inserire una serie di prescrizioni abbastanza dettagliate in merito alla realizzazione degli ambiti;
tali prescrizioni vengono considerate, in sede di Valutazione Ambientale, come opere ed
indicazioni vincolanti per la trasformazione degli ambiti.
Ci si sofferma ora sulle misure di compensazione ambientale, previste a carico del proponente e
che costituiscono l’ultimo passo metodologico con cui la VAS affronta gli effetti sull’ambiente
altrimenti non evitabili desunti dal PGT.
Pertanto, ad integrazione delle prescrizioni progettuali, già contenute nel Documento di Piano, si
raccomanda, che in fase di attuazione degli interventi di riqualificazione/rigenerazione del tessuto
edilizio e per gli interventi di nuova edificazione, nell’ottica di migliorare la qualità dell’ambiente
urbano, il PGT prenda in considerazioni le seguenti indicazioni:
promuovere l’adozione di misure di risparmio energetico (tecniche di edilizia sostenibile,
installazione di impianti solari, termico e fotovoltaico, e/o di pompe di calore, ecc.) per le
nuove edificazioni così come per le rigenerazioni/ristrutturazioni;
promuovere l’adozione di misure di risparmio idrico (impianti di recupero dell’acqua
meteorica, etc.) per le nuove edificazioni così come per le rigenerazioni/ristrutturazioni;
adottare strumenti di mitigazione ambientale che integrino le tecnologie di gestione,
recupero, infiltrazione e smaltimento in superficie delle acque meteoriche con le tecnologie
del verde pensile e del verde tradizionale, al fine di legare lo sviluppo edificatorio alla gestione
delle acque in quanto bene prezioso e di indispensabile tutela (contenimento delle superfici
impermeabilizzate; aree di parcheggio non cementificate, ma permeabili; sistemi decentrati di
infiltrazione delle acque meteoriche pulite; raccolta e utilizzo delle acque piovane; aree verdi
per l’infiltrazione delle acque; tetti verdi per ridurre il deflusso e migliorare la situazione
microclimatica e il benessere ambientale);
dare atto, anche in accordo con il competente soggetto gestore, dell’adeguatezza delle reti di
approvvigionamento idrico e fognaria e del sistema di depurazione esistenti a soddisfare le
necessità di approvvigionamento idrico, collettamento e depurazione dei reflui prodotti,
ovvero provvedere alla realizzazione di specifici sistemi di collettamento e depurazione;
individuare le specie arborate caratteristiche dei luoghi da privilegiare negli spazi a verde
pubblico e privato;
favorire, sia per gli insediamenti di nuova edificazione che per quelli oggetto di recupero, il
ricorso a parcheggi a raso, caratterizzati da alta dotazione arboreo‐arbustiva.
Per quanto concerne lo sviluppo produttivo e commerciale, si preveda che:
si predisponga un regolamento per la qualità paesaggistica e architettonica degli insediamenti
industriali e commerciali da rispettare in fase di rilascio della concessione edilizia;
si raccomandi alle aziende con più di un certo numero di dipendenti (indicativamente 10
unità) di adottare strategie assimilabili al mobility management, anche appoggiandosi a
sistemi innovativi di car pooling;
si promuova l’adozione del sistema di gestione ambientale EMAS per le attività produttive
esistenti e quelle che saranno insediate in futuro.
Per le azioni che afferiscono alla mobilità sostenibile, nell’ottica di incoraggiare un cambiamento
significativo nello stile di vita dei cittadini, si propone in fase attuativa del PGT di:
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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promuovere adeguatamente le piste ciclabili, anche con iniziative di sensibilizzazione presso le
scuole e la cittadinanza;
favorire l’utilizzo delle piste ciclabili attraverso la dislocazione nei punti “chiave” del territorio
comunale (scuole, sede comunale, centri sportivi, etc.) di rastrelliere per biciclette, anche
imponendone la collocazione ai soggetti privati gestori delle attività attrattrici degli
spostamenti;
promuovere una selezione mirata di buone pratiche, utili a stimolare il miglioramento dello
specifico contesto territoriale.
Nell’ambito delle azioni sui servizi si propongono le seguenti indicazioni:
promuovere misure di risparmio energetico ed idrico e l’installazione di impianti solari
(termico e fotovoltaico) per le nuove sedi scolastiche, e dei servizi e attrezzature collettive in
generale;
favorire la realizzazione di parcheggi a raso caratterizzati da elevate dotazioni arboreo‐
arbustive.
Per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione del paesaggio agricolo, si preveda:
l’attivazione di incentivi, ove possibile, volti ad orientare il settore agricolo verso produzioni di
qualità e l’utilizzo di tecniche biologiche e/o ecocompatibili, ad integrazione di quelli
comunitari e regionali;
la promozione del marchio di sostenibilità Ecolabel2 per le nuove attività ricettive;
l’attivazione di iniziative di valorizzazione didattica degli ambiti agricoli attraverso il
coinvolgimento delle scuole materne, elementari e medie, anche in partenariato con il Parco
Agricolo Sud Milano.
2 Ecolabel è il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi nato nel 1992. E' uno strumento ad
adesione volontaria che viene concesso a quei prodotti e servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a
livello europeo. Nel 2003 la Commissione Europea ha esteso l’applicabilità dell’Ecolabel ai servizi di ricettività turistica.
Alla base dell’iniziativa c’è l’intento di incoraggiare le strutture e i turisti al rispetto dell’ambiente ed al risparmio di
risorse naturali.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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10 Il sistema di monitoraggio3
Il processo di Valutazione Ambientale prosegue, dopo l'approvazione del Piano, con la fase di
attuazione e gestione del Piano, principalmente attraverso il monitoraggio ambientale e le
connesse attività di verifica e partecipazione.
La fase di monitoraggio deve essere considerata parte saliente del processo di Piano, finalizzata
alla verifica dell’efficacia del Piano e propedeutica all’aggiornamento del Piano stesso e alla
predisposizione di eventuali varianti o all’individuazione di azioni correttive.
Il sistema di monitoraggio che viene proposto per il PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio
ricalca modelli utilizzati in altri strumenti analoghi.
Nella fase di analisi vengono acquisiti i dati e le informazioni relativi al contesto ambientale,
vengono elaborati gli indicatori e viene verificato il loro andamento in riferimento alla situazione
iniziale descritta nella fase di analisi del contesto ambientale. Sulla base di questa prima verifica,
viene analizzato il raggiungimento degli Obiettivi Generali di Piano, l’efficacia del Piano stesso e
soprattutto sono individuati gli eventuali scostamenti dalle previsioni o gli effetti indesiderati e
non previsti delle azioni di Piano. Vengono infine approntate e proposte delle misure correttive.
La relazione di monitoraggio è un report che, con un linguaggio semplice e comprensibile, riporta
quanto riscontrato nella fase di analisi.
Le consultazioni riguardano la discussione di quanto riportato nella relazione di monitoraggio con
le autorità con competenze ambientali; durante tale discussione verranno richiesti pareri ed
integrazioni in merito alla situazione ed alle criticità evidenziate nella fase di analisi ed alle
possibili misure di aggiustamento, fino ad un riordino complessivo del Piano con conseguente
aggiornamento del PGT.
Il set degli indicatori per il monitoraggio della VAS del PGT è stato costruito affinché adempia alle
funzioni sopra descritte. Indicatori che devono essere utili quindi, non tanto per la descrizione
dello stato dell’ambiente e del territorio di Trezzano sul Naviglio, ma per la verifica degli effetti del
Piano e del raggiungimento degli obiettivi che il Piano si è dato.
L’obiettivo di fondo che si è perseguito nella selezione degli indicatori è stato quello di costruire
uno strumento completo, scientificamente valido e soprattutto agile, facilmente aggiornabile e
utile anche per la comunicazione verso i soggetti esterni al Comune.
Si è preferito quindi proporre un set ristretto di indicatori, privilegiando dati e indicatori che
dovrebbero essere facilmente reperibili dal Comune presso banche dati consolidate o da altri Enti
con competenze ambientali.
Sono stati essenzialmente utilizzate tre tipologie di indicatori:
indicatori descrittivi che verificano l’evoluzione del contesto ambientale, territoriale ed
economico;
indicatori di processo che analizzano lo stato di avanzamento e di attuazione delle azioni di
Piano;
indicatori di effetto che misurano gli effetti sulle componenti ambientali indotti dalle azioni di
Piano.
3 Si riprende il Sistema di monitoraggio già progettato per il PGT vigente
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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Non tutti gli indicatori proposti potranno essere utilizzati sin dall’inizio del processo (le banche
dati sono troppo recenti o da strutturare correttamente o da creare) ed altri potranno essere
introdotti successivamente, anche alla luce di eventuali modifiche apportate al Piano.
Va infine evidenziato che, nella maggior parte dei casi, gli obiettivi di Piano non prevedono il
raggiungimento di target prefissati, pertanto, in questi casi, gli esiti del processo di monitoraggio
sono associati ad una linea di tendenza qualitativa: si andrà quindi a misurare la direzione verso
cui il Piano si muove attraverso l’attuazione dei suoi progetti e delle sue azioni.
Per quanto riguarda la realizzazione delle opere previste, sarà utile valutare, a intervalli regolari di
tempo, l’avanzamento effettivo degli interventi al fine di evidenziare eventuali ritardi o
l’insorgenza di problemi durante l’esecuzione. Il sistema di monitoraggio, inoltre, presenta anche
indicatori per monitorare l’effettiva realizzazione degli interventi richiesti come perequazione o
come realizzazione di opere specifiche legate ai diversi Ambiti di trasformazione.
Per quanto riguarda la periodicità della produzione delle Relazioni di monitoraggio se ne
raccomanda un aggiornamento annuale.
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Aspetti socio‐
economici
Popolazione residente
Si intende verificare quanti nuovi abitanti si
insedieranno effettivamente nei prossimi anni a
seguito dell’attuazione delle trasformazioni
previste dal PGT
X Numero di residenti al
31/12 di ogni anno
Comune di Trezzano sul
Naviglio
ISTAT
Imprese attive Si intende verificare la permanenza e
l’insediamento di attività economiche O3 X
Numero di attività
presenti
Numero di nuove
attività
Numero di cessazioni
attività
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Camera di Commercio
Acqua
Consumi idrici Si intende verificare l’evoluzione dell’utilizzo
delle acque: consumi idrici per tipo di uso X
Mc/anno
Mc/giorno*ab
Amiacque srl,
TASM
Depurazione acque
reflue
Si intende monitorare:
‐ la capacità di carico residua del depuratore.
‐ la capacità di depurazione dei nuovi reflui che
saranno conferiti al depuratore
X
AE residui
Qualità del refluo
depurato
Amiacque srl,
TASM
Suolo ed
insediamento
urbano
Siti contaminati
Si intende monitorare l’estensione delle aree
contaminate e avanzamento della procedura di
bonifica
X Avanzamento
procedura bonifica
Comune di Trezzano sul
Naviglio
ARPA Lombardia
Stabilimenti industriali
dismessi riconvertiti
Si intende monitorare il numero di stabilimenti
industriali dismessi riconvertiti O1
Numero di stabilimenti
industriali dismessi
riconvertiti
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Consumo di suolo Si intende verificare quanto suolo non
artificializzato viene urbanizzato O1 X Mq
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
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INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Aree e fondi acquisiti
per le opere previste
dalla perequazione e
della compensazione
Si intende verificare quante aree vengono
cedute all’AC a seguito delle perequazioni e/o
compensazioni per le nuove edificazioni e quanti
fondi economici sono acquisiti per la
realizzazione delle opere pubbliche necessarie
dal Piano dei Servizi
O4
Mq
€
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Verde urbano Si intende verificare l’estensione delle aree verdi
urbane O2 X
Mq
Mq/ab
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Produzione edilizia
Si intende monitorare le nuove volumetrie
realizzate, sia a fine residenziale, sia non
residenziale
‐ X Mc Comune di Trezzano sul
Naviglio
Alloggi in edilizia
sociale e
convenzionata
Si tratta di verificare quanti nuovi alloggi in
edilizia sociale e convenzionata O4
Numero di alloggi in
edilizia sociale e
convenzionata
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Natura
Interventi di
valorizzazione delle
Aree di
Compensazione, delle
aree boscate, della
rete ecologica e del
Parco del Naviglio
Si intende verificare se sono stati realizzati gli
interventi ipotizzati O2
Mq di nuove aree verdi
acquisite
Mq di nuove aree verdi
Riforestate
Mq di nuove aree verdi
acquisite per il Parco del
Naviglio
Interventi realizzati
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 74 di 75
INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Potenziali rischi
per la salute e
l’ambiente
Stabilimenti a rischio
di incidente rilevante
Si intende monitorare la costante verifica delle
attività di bonifica e di mantenimento delle
condizioni di sicurezza degli stabilimenti a rischio
di incidente rilevante
X
Numero di verbali di
inadempienze degli enti
preposti
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Regione Lombardia
ARPA
VV.FF.
ASL
Provincia
Agricoltura Superficie agricola
Si intende monitorare le variazioni della
superficie agricola a seguito degli interventi
previsti dal Piano
O1 X Mq di aree agricole
Comune di Trezzano sul
Naviglio
PASM
Mobilità
Piste ciclabili
Si intende verificare la realizzazione di piste
ciclabili in sede propria, promiscua o corsia
riservata
O5 X
Km di nuove piste
ciclabili o percorsi
ciclopedonali realizzati
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Moderazione del
traffico
Si intende verificare la realizzazione di interventi
di moderazione del traffico O5 X
Km di strade con
moderazione del
traffico realizzati
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Corridoio strada parco Si intende verificare la realizzazione del Corridoio
strada parco O5
Km di strade del
Corridoio strada parco
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Provincia di Milano
Energia
Potenze installate di
impianti fotovoltaici e
termici su edifici
pubblici
Si intende monitorare l’installazione di impianti
fotovoltaici e termici su edifici pubblici X KW
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Efficienza energetica
dei nuovi edifici
Si intende garantire la realizzazione di una banca
dati con la classificazione energetica Edifici di
nuova costruzione
X Numero di edifici Comune di Trezzano sul
Naviglio
Variante n. 1 PGT VAS – Sintesi non tecnica
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 75 di 75
INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Rifiuti
Produzione di rifiuti
urbani
Si intende verificare l’evoluzione della
produzione dei rifiuti urbani X
Tonnellate/anno
Kg/ab
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Raccolta differenziata Si intende verificare l’evoluzione della raccolta
differenziata X % su RU
Comune di Trezzano sul
Naviglio
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