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Smart Cities Alto Piemonte

Linee Guida

Guido Dellavedova, Valeria Knutti, Giovanna Menzaghi, Mauro Primon

in collaborazione con ENEA e Associazione Smart Cities Alto Piemonte

www.smartcitiesaltopiemonte.it

[email protected]

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PROGETTO SMART CITIES ALTO PIEMONTE

Per la geografia, o per il più recente Google maps, l’Arcadia è una regione della Grecia, un

territorio montuoso, bruciato dal sole e poco abitato, per molti quasi inospitale.

Nel mito e nella poesia, l’Arcadia è una landa idilliaca, dimora del dio dei boschi, un paradiso in

Terra dove è possibile vivere in armonia con la natura perché offre tutto il necessario per vivere.

La pittura l’ha rappresentata come il paesaggio perfetto, abitato, a seconda dei casi, da pastori saggi

e beati o giovani ninfe giocose.

Arcadia non è solo un luogo. Arcadia è dentro di noi, nel giardino della nostra mente.

Ogni giorno possiamo decidere cosa pensare e, conseguentemente, quali azioni compiere.

Insomma, possiamo decidere se vivere in un territorio mentale desolato o in un ambiente sereno.

Noi possiamo decidere di fare azioni significative ogni giorno, anche per il nostro territorio, l’Alto

Piemonte.

Pensiamoci … insieme.

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Indice

Team Smart Cities Alto Piemonte 05

Smart City → Smart Cities Alto Piemonte Città Intelligente + Ambiente Ideale 06

Territorio 07

Collaborazione e Coesione 08

Che cosa è il progetto Smart City? 09

Patto dei Sindaci 10

Il Percorso 12

AGENDA: 13

Obiettivo generale 13

Obiettivi di performance essenziali 13

Obiettivi di performance strutturati → Premesse 14

Obiettivi di performance strutturati → opzioni e strategie 15

ENERGIA: 15

Storia 15

Governo della domanda 15

Produzione di energia 15

Energia 15

Produttività del territorio 15

Efficientamento 16

SOS 20% - 20% - 20% 16

ENEA 16

Gestione Rifiuti, una sfida energetica 16

TRASPORTI E LOGISTICA INTEGRATA 17

Mobilità 17

MM 18

Costi 18

San Vito 18

CONNETTIVITA’ E INFORMAZIONI 18

10 Giga 18

Control Room 18

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TURISMO E CULTURA 19

Giro-Laghi d’Orta, Maggiore, Valsesia e valle del Toce 19

Un’idea formidabile per il turismo 19

Parco 21

Altri Parchi 22

Vie della fede 22

Gianni Rodari 22

Expo 2015 23

Premio 23

Valorizzazioni 23

Promozione Turistica 23

ECONOMIA SOCIALE E POLIS 24

Industria 24

Edilizia 24

Polis 24

Lavoro 26

Cultura della Polis 27

Formazione 27

CODICE ETICO 29

Crediti → foto Smart Team Alto Piemonte.

Il Monte Rosa dal Tagliaferro fine estate

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Il Cusio dal Mottarone in estate

Team Smart Cities Alto Piemonte

Il Team Smart Cities Alto Piemonte è un laboratorio artigiano aperto, dove si produce uno strano

tipo di cultura progettuale. Innanzitutto, prima di parlare di idee e della loro fattibilità, si è stabilito

un metodo di lavoro che permetta a tutto il gruppo di lavorare in piena consapevolezza e

responsabilità. Solo dopo segue la cultura progettuale che non è, né quella trasmessa dai grandi

media dell’informazione, né quella enfatizzata dalla politica tradizionale.

Sul lago d’Orta, persone di diversa esperienza e professionalità, si sono incontrate (e tuttora si

incontrano), per raccontarsi le cose più belle che sono capitate (o potrebbero capitare), al loro amato

territorio. Senza assolutamente scordare i gravi problemi presenti che, oggi, lo stanno logorando.

Lo fanno con entusiasmo e spontaneità, senza limiti censori o timori di giudizi ironici. Lo fanno

senza indossare nessuna toga e senza difese di ruoli. Lo fanno in piena Libertà, quella Libertà che

pone al centro l’ascolto prima ancora della parola.

Fabbriche chiuse o ridimensionate, degrado ambientale e socialità difficile non hanno arrestato la

nostra speranza di immaginare un futuro sereno per noi e, soprattutto, per i nostri figli.

E’ questa la cultura progettuale speciale che si produce sul lago d’Orta. Nella mente globale del

Team convivono genuinità e ambizione. Per questa via si è innescato un nuovo modo di percepire la

realtà e le problematiche del territorio → Questo nuovo modo di pensare non produce commenti,

produce domande potenti a cui tutti siamo invitati a rispondere, nella piena convinzione che anche

la più semplice delle creature abbia qualcosa da offrirci. A questo proposito andremo nelle scuole e,

in collaborazione con gli insegnanti, ascolteremo i bambini e i ragazzi: il nostro futuro.

Le domande iniziali che ci siamo posti sono profonde: Cosa possiamo fare per stimolare l’economia

reale? Cosa possiamo fare per aumentare la qualità della vita? Cosa possiamo fare per far si che un

turista possa ricordare la sua vacanza nel VCO o in val Sesia come qualcosa di indimenticabile?

Varallo Sesia in primavera

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Estate 2014.

“E pur si muove”

Giuseppe Baretti

Galileo Galilei.

Il lago d’Orta e il Cusio dal Poggio Croce a inizio estate

Smart City → Smart Cities Alto Piemonte

Città Intelligente + Ambiente Ideale

Il progetto Smart City è uno spazio ideale e tecnologico dedicato alle città e all’ambiente. Le

normative, ispirate prevalentemente all’efficientamento energetico che sono state sviluppate in seno

alla UE, hanno stimolato molte grandi realtà europee. Ogni progetto in corso d’opera ha evidenziato

sia caratteristiche tipiche delle realtà metropolitane, che idee innovative. Esse sono funzione della

cultura e dell’economia delle aree industriali che circondano le città che, per prime, hanno aderito al

progetto Smart City. Noi abbiamo preso spunto da queste esperienze importanti, consapevoli della

realtà urbana e territoriale che ci circonda.

Il nostro territorio è dominato dalle montagne e dai grandi laghi prealpini, si pensi che nel VCO più

del 60% del territorio è sopra i 1000mt. di quota. Sulla base di questa consapevolezza abbiamo

sviluppato un programma ambizioso che ha lo scopo di contribuire a rivitalizzare la realtà

economica e culturale del territorio.

Prima di presentare le nostre idee è opportuno costruire un metodo di lavoro condiviso e comune

per tutti. Questo metodo, sinteticamente, si sviluppa in quattro fasi:

1. Chiarezza sugli obiettivi.

2. Analisi della realtà.

3. Analisi delle opzioni a disposizione.

4. Sulla base delle analisi effettuate, si sceglierà il percorso migliore per raggiungere gli

obiettivi definiti al primo punto. Sottolineiamo che, per lo sviluppo di quest’ultimo punto,

risulta essenziale avere partner affidabili, senza il loro contributo strategico e tecnico (che si

fonderà con il nostro lavoro di formalizzazione degli obiettivi), il progetto Smart Cities Alto

Piemonte difficilmente potrà decollare. Il nostro partner principale si chiama ENEA.

Non è questa la sede per approfondire le molte e complesse

implicazioni che questo metodo può offrire, desideriamo

unicamente osservare che gli obiettivi sono il frutto delle

molte idee e speranze che da anni sono presenti nel nostro

territorio. Queste idee e speranze fino ad oggi non si sono

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concretizzate. Ora è giunto il momento di ripensarle. Noi abbiamo cercato di formalizzarle in

modo organico, ponendoci molte domande sul significato strategico che una grande innovazione

potrebbe produrre sul breve, medio e lungo periodo. Per rendere funzionale questo lavoro abbiamo

cercato (e continueremo a cercare), il contributo delle istituzioni, dei cittadini, delle imprese e

professionisti presenti sul territorio.

Concludiamo questa parentesi iniziale sottolineando un concetto fondamentale del marketing/

coaching: Quasi sempre gli obiettivi generali non sono mai sotto il nostro completo controllo. Il

lavoro consapevole e responsabile che bisogna effettuare consiste nell’individuare degli obiettivi di

performance intermedi, piccoli passi che costituiranno un filo rosso (una guida), sotto il nostro

controllo. Tutto ciò ci permetterà di avvicinarci all’obiettivo finale che sta sempre sullo sfondo del

nostro lavoro. Questo lavoro richiederà tempo e un grande sforzo di immaginazione e

organizzazione.

“La logica ti porta da A a B, l’immaginazione dappertutto”.

Albert Einstein.

Territorio

Il Monte Rosa dal Monte Briasco d’inverno

Il nostro territorio non è concentrato in una grande città circondata da una popolosa periferia, è un

insieme di piccoli e medi centri insediati attorno ai grandi laghi e alle valli del Toce e del Sesia.

Questa vasta area prealpina si chiama Cusio, Verbano, Ossola e Valsesia ed è divisa in tre province

VCO, Novara e Vercelli. La popolazione complessiva delle tre province è di circa 683.000 abitanti

(343.100 NO, 176.600 VC, 163.300 VB).

Il progetto Smart Cities Alto Piemonte (quindi non solo “city”), ha l’ambizione di coinvolgere tre

province, le realtà culturali ed economiche del territorio, stimolare la politica turistica e industriale e

coinvolgere il Parco dell’Alta Valsesia, Alta Valle Strona e del Monte Fenera.

Un aspetto fondamentale per il progetto Smart Cities Alto Piemonte è rappresentato da quanto

scritto negli ultimi documenti della “politica di coesione” della Commissione Europea per il

periodo 2014-2020.

http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/informat/2014/iti_it.pdf

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In particolare, nel documento di “Investimento Territoriale Integrato” (ITI), viene sottolineato che i

progetti Smart City non sono più solo quelli che si occupano dello sviluppo dell’ambiente

strettamente urbano, anche quelli che si riferiscono a:

“… qualsiasi area geografica con caratteristiche territoriali particolari può essere oggetto di un

ITI, da quartieri urbani specifici con molteplici svantaggi a livello urbano, metropolitano, fino ad

ambienti urbano-rurali, sub-regionali o interregionali. Un ITI può anche offrire iniziative

integrate in unità con caratteristiche simili all’interno di una regione, anche se distanti dal punto di

vista geografico (ad esempio, una rete di città di piccole o medie dimensioni). Non è obbligatorio

che un ITI copra l’intero territorio di un’unità amministrativa …”.

Ecco allora che le nostre tre province selezionate offrono diversi spunti di coesione territoriale,

economica, ambientale e culturale. Il progetto Smart Cities Alto Piemonte ruoterà attorno a queste

quattro centralità.

Il mondo sta viaggiando ad una velocità a tratti forsennata, i ritmi della natura e della nostra storia

sono decisamente più lenti. Saper unire queste due caratteristiche contrastanti è uno dei fondamenti

del progetto Smart Cities Alto Piemonte → Politica dell’ossimoro Smart.

E a proposito di contrasti, pensate, in circa 30/40Km in linea d’aria si passa dalla riviera di Orta, o

del golfo Borromeo, con un clima quasi mediterraneo e una architettura di grande pregio, agli oltre

4.500mt. di quota della Capanna Margherita sul Monte Rosa, dove sono presenti i ghiacci perenni.

Quale altro territorio in Europa può vantare una simile varietà territoriale? Abbiamo il privilegio

di vivere in un’area dove natura, cultura ed economia offrono innumerevoli variazioni, è giunto il

momento di valorizzare queste prerogative.

Collaborazione e Coesione

Per la sua realizzazione il progetto Smart Cities Alto Piemonte ha bisogno di collaborazione e

coesione fra diverse realtà locali e istituzioni di prestigio. Abbiamo da tempo preso contatti con

ENEA e abbiamo ricevuto conferma della loro disponibilità per la consulenza tecnica. Questa

ricerca di collaborazione esterna è stata fatta prima di presentare al nostro territorio l’idea Smart

Cities Alto Piemonte. Infatti, volevamo essere certi che il nostro lavoro potesse avere i requisiti per

accedere ai bandi Europei.

Il lavoro che è stato prodotto in questa prima fase è frutto di un investimento di risorse da parte di

un consorzio e alcuni privati cittadini. Esso è propedeutico alla stesura dei vari progetti definitivi

per la richiesta dei finanziamenti presso la UE. Abbiamo intenzione di partecipare a bandi di

prossima pubblicazione e di presentare direttamente i progetti alla UE.

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I progetti si svilupperanno in un periodo di tempo stimabile tra i 2 e i 4 anni (prima fase) e 4, 8 anni

in una seconda fase.

Per raggiungere questi risultati abbiamo bisogno di un sostegno economico significativo per

avviare concretamente il progetto di fattibilità.

Che cosa è il progetto Smart City?

Condizioni indispensabili per la realizzazione del progetto Smart City sono una connettività

diffusa, la digitalizzazione delle comunicazioni e dei servizi e l’efficientamento energetico.

Questi strumenti sono il mezzo che permetterà ai cittadini residenti, alle aziende, istituzioni e a tutti

i visitatori nazionali e internazionali, di percepire la visione integrata del progetto Smart Cities Alto

Piemonte.

Il progetto Smart Cities Alto Piemonte ha come base un forte interesse (ci permettiamo di scrivere

“amore” per il nostro territorio), così originalmente caratterizzato dai laghi prealpini, inseriti fra i

laghi e l’alta montagna. Una volontà di cambiamento basato sui principi del Marketing/Coaching,

unito alla responsabilità di preservare e valorizzare quanto di magnifico natura e cultura ci hanno

donato → Riscatto organizzativo ed economico che l’Alto Piemonte merita, sia per le sue

tradizioni che per l’ambiente straordinario in cui è inserito.

Nel pieno rispetto dei modelli europei, il nostro progetto sarà innovativo poiché scommetterà non

sulla concentrazione urbana ma sulla sua frammentazione.

Questo discorso varrà in particolare per il turismo che non sarà solo concentrato nelle strutture

ricettive organizzate nei grandi alberghi, sarà “disperso” su tutto il territorio con una rete di Hotel,

B&B e Agriturismi rurali che daranno nuovo stimolo alle origini agricole del nostro territorio.

Queste realtà saranno interconnesse con una rete pedonabile e ciclabile attorno ai laghi d’Orta,

Maggiore e val d’Ossola e Sesia, che permetterà al turista e cittadino attento di conoscere ogni

angolo del territorio → Città, laghi, colline e montagne unite da una rete capillare di vie di

comunicazione fra il VCO e la Val Sesia (pedonabilità, ciclabilità, viabilità).

Abbiamo poi molto da lavorare sul piano della riqualificazione urbana e ambientale, questa è la

più grande scommessa che il VCO e Valsesia si appresta ad affrontare. Senza qualità architettonica

delle strutture non c’è speranza di modernità. Ecco allora che la ristrutturazione e messa a norma di

molti edifici civili e commerciali sarà strategica nel nostro piano. Naturalmente non

dimenticheremo mai le aree di pregio che desiderano consolidare le loro qualità intrinseche a

livello economico, turistico, naturalistico e culturale.

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L’Isola di San Giulio dal lido di Gozzano in autunno

Noi desideriamo che parte dell’area individuata nel progetto diventi Patrimonio Mondiale

dell’umanità, e che nel prossimo futuro possa ospitare piccoli grandi eventi, come la recente

preghiera comune che Papa Francesco ha organizzato a Roma con rappresentanti delle religioni

ebraiche e mussulmane.

Sottolineiamo che l’aspetto dell’efficientamento energetico e della digitalizzazione del territorio

sarà centrale nel progetto Smart Cities Alto Piemonte. Poiché anche l’Alto Piemonte ha ben

compreso che le Smart Cities oggi sono una realtà a livello mondiale. Le principali città del Mondo

si stanno attrezzando per diventare “Smart” nel prossimo futuro. Alcune hanno già avviato progetti

in tal senso: Torino, Firenze, Siena in ambito italiano, ma anche Helsinki, Stoccolma, Tokyo,

Boston, in ambito internazionale.

Attenzione, un’ultima importante considerazione da ricordare: smart non significa solo intelligente

o elegante, significa anche ecologicamente responsabile = efficientamento energetico.

Patto dei Sindaci

A livello europeo il primo passo per la realizzazione di una Smart City è la sottoscrizione del

“Patto dei Sindaci”. A cui segue la redazione di un PAES (Piano d’Azione per l’Energia

Sostenibile). Omegna ha già firmato il patto dei Sindaci il giorno 28 giugno 2011, crediamo che sia

in fase di sviluppo il PAES → Occorre verificare cosa hanno fatto gli altri Comuni.

Com’è chiaramente espresso nel patto dei Sindaci, le amministrazioni locali firmatarie devono

organizzare un piano di efficientamento energetico capace di ridurre i consumi e le conseguenti

emissioni. I Comuni italiani possono richiedere aiuti alla UE, allo Stato italiano e alle Regioni. Un

Per esempio: Comune come Omegna potrebbe diventare capofila per molti piccoli Comuni del

Cusio, aiutandoli organizzativamente nel piano di efficientamento energetico. E così pure

potrebbero fare Verbania, Domodossola e Varallo.

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Questo progetto non solo è ecologicamente ed economicamente vantaggioso, potrebbe essere un

caposaldo del progetto Smart Cities Alto Piemonte → Obiettivo -20% (riduzione emissioni gas

serra), +20% (incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili), +20%

(miglioramento dell’efficienza energetica) entro il 2020 in tutta l’area VCO + area parco Valsesia.

Questo lavoro è la base del progetto Smart Cities Alto Piemonte. Esso ci permetterà di condividere

idee e organizzazione con le principali città del mondo.

http://www.pattodeisindaci.eu/actions/sustainable-energy-action-plans_it.html

http://www.pattodeisindaci.eu/IMG/pdf/covenantofmayors_text_it.pdf

Per avere informazioni su come costruire un PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile)

consultare:

http://www.covenantofmayors.eu/IMG/pdf/seap_guidelines_it.pdf

Infine segnalo che tutti i Comuni che hanno sottoscritto il patto hanno l’obbligo di presentare il

piano di efficientamento energetico entro un anno dalla firma e, ogni due anni dalla presentazione

del PAES, di inviare un report con i progressi effettuati nel biennio precedente.

E’ opportuno ricordare che: “… è nelle aree urbane che la lotta al cambiamento climatico sarà

vinta o persa. La stragrande maggioranza della popolazione europea vive e lavora nelle città,

consumando circa l’80% dell’energia utilizzata nell’unione. Le amministrazioni locali, in quanto

livello organizzativo più vicino al cittadino, sono idealmente chiamate ad affrontare le questioni

inerenti il clima in maniera globale e sempre più città accettano di raccoglierne la sfida, come

dimostra il crescente numero di firmatari del patto dei Sindaci. I firmatari del patto, circa 5.500

città europee (estate 2014)”.

http://www.pattodeisindaci.eu/covenant_signatories.pdf

Noi siamo convinti che nel nostro territorio (Nord Piemonte), esistano le risorse culturali e

organizzative per centrare questi obiettivi basilari. Essi costituiranno il mezzo per accedere ai

finanziamenti e sviluppare in seguito idee innovative di grande originalità. Alla base di tutto ciò

però deve trovare spazio una volontà politica trasversale che impegni i Sindaci e strutture tecniche

coinvolte nel progetto.

I grandi laghi dal Proman in estate

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Il Percorso

Asset fondamentale del percorso è il DL Crescita 2.0 presentato a Roma nell’ottobre 2012.

http://www.governo.it/backoffice/allegati/69362-8038.pdf

La cosa più importante di questo documento riguarda le nuove procedure che la Pubblica

Amministrazione può adottare per attivare partnership pubblico-private (PPP) su tematiche

innovative.

Occorrerà lavorare fra le amministrazioni e le associazioni già presenti sul territorio affinché si

costituisca una partnership pubblico privata capace di motivare persone e rendere fruibili risorse

importanti per risanare e trasformare il territorio.

Importanza di essere Leader per Omegna, Verbania, Domodossola e la Val Sesia.

Sintesi condizioni necessarie per poter varare il progetto Smart Cities Alto Piemonte:

Adesione al patto dei Sindaci → Estensione intero territorio.

Sviluppo del PAES → Coinvolgimento del territorio.

Finanziamento progetto di fattibilità.

Definizione progetti da sviluppare → ENEA + Smart Cities Alto Piemonte/PPP.

Analisi peculiarità del territorio.

Presentazione progetto Smart Cities Alto Piemonte.

Costituzione dell'associazione territoriale.

Richiesta finanziamenti.

Direzione e gestione dei progetti definitivi.

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AGENDA

1. Obiettivo generale: Ripresa dell’economia reale + Valorizzazione identità

culturale e ambientale nell’area individuata + Incremento occupazionale.

2. Obiettivi di performance essenziali:

a. Collaborazioni:

i. Patto con le Istituzioni locali e nazionali.

ii. Patto con le imprese e professionisti locali.

iii. Patto con i cittadini → Informazioni disponibili a tutti.

iv. Firma da parte dei Comuni del Patto dei Sindaci e sviluppo dei PAES.

v. Costituzione PPP → Nomina Presidente e direzione lavori.

vi. Patto di gestione progetto Smart Cities Alto Piemonte → Conferenza.

vii. Avvio progetto, mandato a Consorzio ed ENEA e Team → Progetto di

fattibilità.

viii. Favorire il lavoro → Burocrazia 0, modello sperimentale per l’Italia.

b. Organizzazione:

i. Smart Team Alto Piemonte → 2014 Lavoro settimanale + Prima

definizione Obiettivi, Realtà, Opzioni e Azioni.

ii. Incontro con Sindaco Omegna (agosto e settembre 2014) e definizione del

territorio su cui operare.

iii. Confronto e collaborazione fra Team, Consorzio, ENEA e realtà locali.

iv. Preparazione e organizzazione incontro Istituzioni Capofila, Team, ENEA

e Consorzio → 10 ottobre 2014.

v. Organizzazione incontro con Sindaci del territorio → autunno 2014.

vi. Incontri con Associazioni e Fondazioni.

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Il Golfo Borromeo in estate

Osservazione: In questa fase stiamo lavorando all’analisi della realtà e alla ricerca delle opzioni.

Svilupperemo ulteriormente ogni punto seguente in sede e con i nostri partner. Per il momento

devono essere considerati come linee guida generali su cui stiamo lavorando, consapevoli che la

funzione di scelta non potrà, in una prima fase, coinvolgere tutti i punti vagliati

contemporaneamente.

3. Obiettivi di performance strutturati → Premesse: a. Metodo: Dal punto di vista generale abbiamo già parlato del metodo di lavoro nella

parte iniziale di questo studio. Riteniamo che questo modello di lavoro possa

costituire la base su cui sviluppare qualunque progetto con consapevolezza e

responsabilità.

b. Valore: Se il progetto Smart Cities Alto Piemonte sarà varato, porterà molti soldi sul

territorio. Questi soldi saranno per il territorio e saranno distribuiti in funzione dei

singoli progetti presentati! Chiederemo alle istituzioni, ai professionisti e alle

aziende che parteciperanno al progetto di viverlo come una grande opportunità per

l’Alto Piemonte, certamente non come un vantaggio per pochi.

“Che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non si possono cambiare, la

forza di cambiare quelle che possono essere cambiate, ma soprattutto l’intelligenza

per sapere distinguere le une dalle altre”. (Preghiera ispirata ai principi di Epitteto).

Il lago d’Orta da Egro in estate

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4. Obiettivi di performance strutturati → opzioni e strategie:

ENERGIA

a. Storia: Esattamente un secolo fa, nelle valli dell’Ossola e in tutto il VCO,

cominciava la costruzione delle prime grandi centrali idroelettriche.

Fu un evento che trasformò profonda=

mente il territorio. In alcuni casi furono

fatte delle scelte drammatiche, si pensi

per esempio alla diga di Agaro, posta in

una stretta vallata fra la valle Antigorio e

l’Alpe Devero, che sommerse un villag=

gio Walser secolare. Il villaggio Walser di Agaro all’inizio del XX secolo

I suoi abitanti furono capaci di resistere alla furia delle valanghe, che distrusse in più

di un’occasione le loro case, ma cedettero nel 1928 di fronte ai progetti degli

ingegneri dell’allora Edison. Videro le loro case e i loro ricordi lentamente

scomparire nelle acque. Oggi credo che non sarebbe più possibile un’azione di

questo tipo, anche di fronte ad una richiesta di energia più che moltiplicata.

La costruzione delle dighe fu una straordinaria occasione di lavoro per molti abitanti

del VCO e, la conseguente disponibilità di energia, fece diventare il VCO un’area

fortemente industrializzata catalizzando sul territorio molte attività imprenditoriali.

In particolare il Cusio, nel secondo dopoguerra, divenne il terzo polo industriale del

Piemonte dopo Torino e Ivrea.

Rileggendo il nostro obiettivo generale

(ripresa dell’economia reale …), non

possiamo fare a meno di mettere al primo

posto un piano energetico moderno, basato

sulle fonti rinnovabili. Dobbiamo fare in

modo che l’energia torni ad essere un

elemento trainante della nostra politica

economica così come lo è stato nella prima metà del XX secolo. Le tre province VB,

NO e VC devono candidarsi a diventare un polo all’avanguardia nella produzione di

energia da fonti rinnovabili. Nella realizzazione di questo progetto, ENEA darà un

contributo fondamentale, in quanto sarà il coordinatore del Patto dei Sindaci. Inoltre,

ENEA coordinerà il forum PAES, in collaborazione con ANCI e UPI, come è già

stato concordato con la Regione Piemonte.

b. Governo della domanda: Audit del sistema energetico della zona consortile. Edifici,

rete elettrica, illuminazione, utenze finali pubbliche, private e aziende →

individuazione degli elementi di inefficienza + definizione di una strategia di

contenimento consumi + generazione di un sistema resiliente in grado di accogliere

quote significative di rinnovabili non programmabili.

c. Produzione di energia: Impianti fotovoltaici a concentrazione innovativi + loro

distribuzione su edifici pubblici e privati. Impianti mini-eolici, biomassa, ecc.

d. Energia: Stoccaggio di energia da rinnovabili attraverso il processo di produzione di

metano, idrogeno e sali fusi + stoccaggio con batterie al litio.

e. Produttività del territorio: Riduzione costi energetici per attività industriali,

commerciali e terziarie.

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f. Efficientamento: Non basta produrre energia verde, crediamo sia ancor più

importante consumare di meno. Nella parte centrale della relazione abbiamo

descritto i primi passi necessari per poter accedere ai finanziamenti europei → La

firma del Patto dei Sindaci e lo sviluppo dei PAES su tutto il territorio sono

essenziali per la riuscita del progetto (vedi parte centrale del progetto).

g. SOS 20 20 20: Omegna, Verbania, Domodossola e Varallo diventeranno città

significative, a livello nazionale, del rinnovamento energetico. Il 19 agosto 2014 è

scattato l’earth overshoot day, giorno in cui abbiamo completamente esaurito il

nostro budget ecologico. Global footprint network stima che in circa 8 mesi

consumiamo più energie rinnovabili e capacità di assorbimento della CO2 di quanto

il pianeta possa mettere a disposizione per un anno intero. Consumiamo sempre più

risorse:

i. Nel 1993 il giorno era il 21 ottobre.

ii. Nel 2003 il giorno era il 22 settembre.

iii. Nel 2014 il giorno è il 19 agosto.

La penisola d’Orta dal Monte Croce di Pettenasco in una rara giornata nebbiosa invernale

h. ENEA: Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente è presente su tutto il

territorio nazionale e, in particolare in Piemonte, detiene ottimi rapporti con le

principali istituzioni e con il tessuto imprenditoriale. Alle porte di Roma, in località

Casaccia, ci sono i laboratori di ricerca dove potremo sperimentare le tecnologie

proposte da ENEA in campo energetico e di efficientamento.

ENEA ha iniziato un ambizioso lavoro di organizzazione dei dati sensibili legati

all’intero territorio nazionale.

i. Gestione Rifiuti, una sfida energetica: Così come l’energia è una sfida fondamentale

per il territorio e la nazione, anche la gestione dei rifiuti lo è allo stesso livello di

importanza. La nostra generazione deve porsi l’obiettivo di cambiare in modo

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radicale la politica dell’approvvigionamento energetico. Non possiamo lasciare alle

future generazioni l’idea che i combustibili fossili costituiscano ancora la principale

fonte per le nostre esigenze energetiche. I nostri figli non dovrebbero ereditare

questo problema drammatico, bisogna intervenire subito, non nei prossimi anni.

Occorre liberarci da questo spettro, esso è più pericoloso del debito pubblico e,

analogamente, abbandonare l’idea che si debba usare energia per eliminare i rifiuti.

Sul nostro territorio la raccolta differenziata è positivamente avviata da molti anni,

ora bisognerebbe porsi un obiettivo ambizioso: riciclare più dell’80% di tutto ciò che

viene scartato dalle famiglie e dalle aziende nei prossimi anni. E così, come una seria

politica energetica parte dall’efficientamento e dalla conseguente riduzione dei

consumi, una politica volta allo smaltimento ecologico dei rifiuti parte dalle nostre

scelte commerciali e culturali. Sul territorio delle tre provincie dovrebbero essere

banditi i sacchetti di plastica e ogni confezione costosa con la plastica o altri

materiali inquinanti. Perfino le bottiglie di plastica dovrebbero essere limitate.

Ogni “rifiuto” deve avere un pregio: essere selezionabile con facilità, per garantite la

massima riciclabilità, questo potrebbe essere un buon primo obiettivo di

performance. Solo gli scarti industriali fortemente inquinanti saranno confinati in

apposite aree protette. Ma anche in questo caso la ricerca scientifica non deve

abbandonare la sfida e, senza posa, porsi una nuova domanda profonda: come

arrivare ad uno smaltimento pari al 100% nei prossimi 20 anni.

Questa sfida ha una valenza culturale che parte dall’educazione dell’intera

popolazione, non solo dei giovani → secondo obiettivo di performance. La

spazzatura deve diventare il fiore all’occhiello delle nostre 3 provincie, non

possiamo permetterci di smettere di valorizzare questo messaggio. Se ci saranno

artisti, design e tecnici capaci di inventarsi dei cassonetti smart e funzionali, saranno

ben accetti, poiché verranno disseminati su tutto il territorio, diventeranno il nostro

simbolo. A questo proposito si veda il seguente video, se la città di San Francisco ha

avviato questa procedura rigorosa perché non possiamo farlo anche noi? Perché non

possiamo diventare un esempio per l’Europa?

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=AXgBS9i8-sI

Alpe Campo Valsesia inizio estate

TRASPORTI E LOGISTICA INTEGRATA

a. Mobilità: Auto e moto elettriche → Sistemi di ricarica elettrica sul territorio. Irmel

Palazzo dell’Energia. Il VCO potrebbe diventare il primo Comune nazionale dotato

di una ricca rete di punti di ricarica per i mezzi elettrici. Necessaria una politica di

introduzione graduale delle nuove forme di mobilità.

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b. MM: La linea ferroviaria Novara Domodossola oggi vive una condizione precaria,

l’unica attività consolidata sembra il trasporto dei mezzi pesanti via treno. Inoltre,

per gli utenti privati, i costi del treno sono sensibilmente aumentati negli ultimi anni,

a scapito di un servizio sempre meno efficiente.

Ed è un vero peccato poiché, grazie al

treno, si potrebbe realizzare una

specie di metropolitana del lago →

Collegare Domodossola con Novara +

Malpensa offrirebbe un servizio

importante per gli abitanti delle

province di NO e del VCO. Il treno sul ponte di Pettenasco in primavera

c. Costi: Se i costi fossero paragonabili a quelli di una metropolitana + servizio

riqualificato → La ferrovia riguadagnerebbe molti viaggiatori, non solo fra i turisti,

anche i lavoratori e gli studenti potrebbero trarne grande giovamento.

d. San Vito: Per concludere il capitolo treno, durante la festa patronale di San Vito,

Omegna è aggredita da una enorme quantità di persone, un servizio MM intensificato

darebbe un grande giovamento alla viabilità.

Betulle a Coiromonte fine estate

CONNETTIVITA’ E INFORMAZIONI

a. 10 Giga: Le tre provincie interessate dalla Smart Cities Alto Piemonte potrebbero

sviluppare un altro progetto ambizioso: cablare l’intera area con la fibra e permettere

collegamenti internet veloci. Questo aspetto, unito alla politica energetica e di

efficientamento, costituirebbe un forte richiamo per la moderna economia che si sta

sviluppando attraverso la rete.

Si potrebbero proporre tariffe agevolate per l’energia e per la connessione internet

veloce per i primi anni di attività delle aziende.

b. Control Room: Creazione di una cabina di regia per la gestione delle informazioni

utili per qualunque livello presente sul territorio → Avremo a disposizione uno

strumento straordinario per la comunicazione verso i residenti e gli ospiti del

territorio. Pensiamo ad un motore di ricerca che ha queste caratteristiche:

i. Tutto deve essere discreto e facilmente fruibile.

ii. e-government → Sistema digitalizzato dell’amministrazione pubblica.

iii. Meta search engine → Utenti padroni delle informazioni. Completa

trasparenza delle informazioni digitalizzate (BIG DATA).

iv. Informazioni turistiche e promozione del territorio.

v. News utili per le persone, le aziende e le istituzioni.

vi. Assistenza per eventi a partire dal meteo e dalla viabilità.

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TURISMO E CULTURA

a. Giro-Laghi d’Orta, Maggiore, Valsesia e valle del Toce: Da molto tempo si parla di

costruire attorno al lago d’Orta

un percorso ciclabile e

pedonabile. Questa è una

grande occasione per unire tutti

i Comuni del Cusio e non solo.

Infatti, attraverso la fitta rete di

sentieri presenti nelle due

sponde orografiche del lago

d’Orta, è possibile raggiungere

il Lago Maggiore, la val Sesia,

la valle Strona e il basso Toce. Torre di Buccione d’inverno

b. Un’idea formidabile per il turismo: Estendere questa rete di sentieri rendendoli sicuri

e, per una parte significativa di essi, a prova di famiglia, arricchirebbe enormemente

il nostro territorio. Si parla di centinaia di Km che collegheranno Stresa con Gozzano

attraverso Baveno, Omegna, Pettenasco e Orta. Per i più arditi si potrebbe lasciare la

placida Pella e raggiungere Alagna attraverso le montagne della luna, la valle Strona,

la val Mastellone, Carcoforo e Rima. Oppure valicare il confine fra Sesia e Cusio

attraverso il passo del Gallo e il Briasco e scendere facilmente a Varallo attraverso

Civiasco. Senza dimenticare la valle del Toce che collegherebbe Verbania a

Domodossola via Gravellona Toce e, seguendo le vecchie vie alpine, si potrebbe

raggiungere la vicina Svizzera attraverso gli antichi valichi solo pedonabili o

ciclabili. Siamo convinti che persino i nostri amici extra-comunitari d’oltralpe

godrebbero di questa operazione rivoluzionaria, fondata sull’andare a piedi.

Grande EST, Alpe Devero/Corbenas, in estate, da qui passa l’Alta Via delle Alpi

Le connessioni fra il giro laghi e valli, e l’Alta via delle Alpi, porterebbero una nuova

ricchezza al nostro territorio. La comunità di chi ama andare a piedi (in orizzontale e

in verticale), potrebbe adottare i territori del VCO e Valsesia come luoghi dello sport

e del relax.

Non dimentichiamo la secolare tradizione Walser che unisce l’Italia e i paesi di

lingua tedesca. Loro si sono sempre mossi a piedi, noi con la forza del cammino

avvicineremo il nord al sud.

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Rima San Giuseppe a fine estate

Andare a piedi diventerà uno strumento non solo di svago sportivo ma anche di

benessere per il corpo, la mente e la spiritualità.

Il lago Maggiore e il golfo Borromeo con Stresa e Verbania dal Monte Zugaro (Mottarone), in estate

Valorizzare questa rete di sentieri manutenendola costantemente e rendendola

fruibile, non solo per gli escursionisti, ma in parte anche per i bambini e i

diversamente abili, costituirebbe una formidabile risorsa turistica per la nostra zona.

Il giro lago sarà uno strumento di benessere sociale, tutti gli abitanti del VCO e della

Valsesia, sono invitati ad usufruirne e ad aiutare le istituzioni a veicolare la sua

ricchezza nel mondo intero → Girolaghi e valli grande catalizzatore dell’offerta

turistica Alto Piemonte.

Parte finale della valle del Toce con Monte Orfano e lago di Mergozzo dall’Alpe Nuovo/Mottarone in estate

Valle del Toce fra Domodossola e Villadossola in inverno

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Le fotografie, meglio di ogni parola, descrivono la bellezza e le potenzialità della

zona dei laghi, delle valli e dei grandi 4000 delle Alpi. In particolare la parete est del

Monte Rosa è da valorizzare. Con i suoi 2500mt a strapiombo su Macugnaga

costituisce l’unica montagna di dimensioni Himalayane delle Alpi. Un tesoro non

solo per i grandi alpinisti, anche i semplici turisti non potranno che rimanere incantati

di fronte ad un simile spettacolo.

Monte Rosa, Capanna Margherita, Punta Gnifetti 4.553mt. in tutte le stagioni

c. Parco: Tutta l’area che dal Monte Fenera porta ai Monti Avigno e Briasco, per

proseguire fino al Monte Croce di Quarna e, infine, fino a raggiungere l’alta valle

Strona e Val Sesia, dovrebbe diventare un grande parco Naturale. Un luogo dove sia

alpinisti che semplici turisti, possono capire cosa significhi vivere in un territorio che

in poche decine di Km in linea d’aria, ci permette di passare da un clima quasi

mediterraneo alla seconda più alta cima europea: il Monte Rosa, 4.634mt.

Questo progetto permetterebbe di unificare tutto il territorio del Parco dell’Alta Val

Sesia e Valle Strona attualmente disgiunto.

Il territorio del Parco non deve essere

pensato come un luogo blindato, dove la

natura è l’unica padrona. Il Parco deve

essere vissuto come un luogo ricco di

opportunità lavorative e occasioni di

investimento. Chi deciderà di vivere e

lavorare entro la sua area, sarà aiutato a

sviluppare il proprio business, anche con aziende non necessariamente agricole e

dedite alla pastorizia. Per esempio, con le nuove tecnologie anche uno studio di

design potrà installarsi in un luogo incantato fra i boschi con splendida vista sul lago

e/o sul Monte Rosa.

Sacro Monte di Varallo in autunno

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d. Altri Parchi: Il territorio del VCO ospita numerosi parchi e riserve. Desidero qui

citare il parco della ValGrande, l’area wilderness più grande d’Italia e il magnifico

parco Veglia, Devero e Valle Antrona. Anche questi parchi guadagnerebbero

enormemente dal giro laghi e valli. La professione turistica e naturalistica potrebbe

diventare una delle principali del territorio. Saper accogliere le persone è un’arte che

deve caratterizzare l’Alto Piemonte, analogamente a quanto già avviene nel Trentino

Alto Adige.

Verso la Scatta d’Orogna d’Inverno, percorso Veglia Devero

e. Vie della fede: Sul nostro territorio sono disseminati numerosi Sacri Monti e

Monasteri. Ogni anno, molti pellegrini attraversano il Cusio e la val Sesia per

spostarsi dal Sacro Monte d’Orta al Sacro Monte di Varallo, luoghi incantati

patrimonio dell’Unesco. Anche nell’Ossola, le antiche tradizioni come quella degli

Autani della valle Antrona, potrebbero essere valorizzate, e numerosi pellegrinaggi

legate a tradizioni passate potrebbero essere estese a tutto l’Alto Piemonte.

Il nuovo ente Parco e la Curia,

potrebbero organizzare soggiorni

spirituali e meditativi con l’obiettivo

di attrarre moltissimi fedeli e/o

semplici camminatori. Se esiste il

Cammino di Santiago noi potremmo

proporre il Cammino dei Sacri

Monti fra le province di Novara,

Vercelli e del VCO e, magari,

agganciare questi percorsi della fede

alla vicina Svizzera e a Varese.

Cappella Sacro Monte d’Orta.

f. Gianni Rodari: Omegna è la città natale di Gianni Rodari, valorizzare questo illustre

cittadino dovrebbe essere fra i primi compiti di ogni amministrazione. Ebbene, il

Cusio con il suo girolago e la fibra si candida a diventare capitale europea dei

bambini e delle mamme.

La piazza Martiri e i giardini di Omegna non dovrebbero essere più considerati come

un parcheggio, tutta l’area dovrebbe essere riqualificata, per diventare un luogo di

passeggio e di divertimento, con un grande parco giochi per i più piccoli. La piazza

centrale di Omegna dovrà poi essere collegata con Bagnella e Monte Zuoli

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(girolago), dove altri grandi parchi giochi, per i più grandicelli, permetteranno alle

famiglie di vivere un’esperienza unica all’aria aperta usando il

proprio corpo.

Tutto il giro lago deve essere pensato per le famiglie, in

particolar modo per i bambini (luoghi di svago e divertimento)

e per le mamme (luoghi di relax), le quali potrebbero scegliere

un breve tratto del percorso in piena sicurezza senza sentirsi

obbligate a percorrere un lungo tragitto.

L’accesso al lago potrebbe essere un incentivo in più per il

divertimento estivo.

Infine, la connessione veloce permetterebbe, attraverso l’uso di

giochi interattivi disposti in apposite aree, di giocare anche con

la mente attraverso l’universo digitale. Gianni Rodari

g. Expo 2015: La prossima fiera universale di Milano farà convergere in Italia

moltissime persone.

La Smart Cities Alto Piemonte non sarà pronta per l’imminente Expo 2015, ma saprà

apprendere da questa esperienza una grande lezione organizzativa che valorizzerà

negli anni successivi.

Alle volte le grandi iniziative lasciano una catena di idee e strutture che non vengono

più utilizzate nel modo adeguato. Noi saremo lì nei

prossimi anni a raccogliere questa sfida, portando il nostro

territorio al centro dell’attenzione → Cercando una risposta

alle domande fondamentali che ci poniamo:

i. Perché una persona dovrebbe passare qualche giorno

nel Cusio?

ii. Perché un’azienda dovrebbe investire sul nostro

territorio?

iii. Cosa potrebbe catalizzare l’attenzione dei media

internazionali?

Ecco, noi proveremo a dare risposte concrete con la connettività veloce, con

l’energia verde ad un prezzo fantastico, con una viabilità Smart e innovativa. Con la

capacità di fare di un territorio privo di grandi città un’unica grande città immersa in

una natura e cultura profonda, rilassante e generosa e a burocrazia 0.

h. Premio: Per lo scrittore/regista/giornalista che meglio ha saputo parlare del nostro

territorio (romanzi, documentari, film, articoli giornalistici).

i. Valorizzazioni: Riscoprire la figura di Guido Boggiani + Recupero figure Sacre

Cusiane presenti sugli edifici del territorio + cultura Walser in Sesia, val Strona e

Ossola.

Anche l’Istituto Idrobioligico di Pallanza merita grande attenzione. Quest’anno

ricorre il venticinquesimo anniversario dell’inizio dei lavori per il salvataggio del

lago d’Orta con le operazioni di liming. L’Istituto di Pallanza ha avuto un ruolo

chiave e il lago d’Orta ne ha tratto un grande beneficio. Siamo sicuri che una

collaborazione con ENEA non potrà che essere proficua per il VCO.

Naturalmente altre realtà locali meritano di essere valorizzate, questa politica di

valorizzazione delle eccellenze del territorio all’interno della Smart Cities Alto

Piemonte non è che all’inizio. Ricordiamo che questo è un documento aperto, molto

lavoro di indagine e di apertura verso il territorio deve essere sviluppato.

j. Promozione Turistica: Politica che valorizzi il territorio nel mondo. Accoglienza e

sviluppo strutture alberghiere, ostelli e case alloggio.

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Il Pedum ValGrande al tramonto in primavera

ECONOMIA SOCIALE E POLIS

a. Industria: Ricordo che l’obiettivo principale che ci siamo posti consiste nello

stimolare l’economia reale del territorio. Per questo motivo abbiamo parlato di

energia, efficientamento, turismo, parchi, cultura, viabilità, connettività, trasporti e su

molto altro ci sarà da scrivere. Tutti questi sono obiettivi importanti, ma non saranno

perfettamente compiuti se non riusciremo a razionalizzare e semplificare uno dei

problemi più importanti per chi vuole fare impresa: la burocrazia. L’alto Piemonte

deve diventare un laboratorio sperimentale per l’Italia anche in questo ambito,

riducendo al minimo la burocrazia. Dobbiamo ottenere questo risultato per il bene

della nostra zona e per la nuova cultura amministrativa che esso avvierà.

i. La storia delle nostre città e la storia del territorio.

ii. Non solo casalingo e rubinetti, cave e turismo.

iii. Sostegno Start Up e nuove realtà imprenditoriali → Obiettivo Burocrazia 0.

iv. Consolidamento realtà già presenti sul territorio → Obiettivo Burocrazia 0.

v. Sviluppo della meccanica di precisione.

vi. Automazione industriale, un modello per l’Europa.

Omegna dal Monte Croce di Nonio fine primavera

Lago di Ravinella e sullo sfondo l’Ossola

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b. Edilizia: Riqualificazione dal degrado dei principali edifici dei centri storici. In

particolare Omegna deve essere rivitalizzata → Patto con i proprietari = contributo

per ristrutturazione in cambio di affitti agevolati.

Questo discorso deve essere aperto a tutti i Comuni del territorio → Occorre

predisporre un piano che censisca le situazioni maggiormente critiche, per poi

effettuare una scelta consapevole e condivisa da tutti.

Sottolineiamo che questo tema delicato può solo unire i Sindaci → La sfida della

collaborazione e coesione parte da questo punto strategico.

Esempi di degrado Omegnese: Ex Cinema Splendor e Casa Bacchetta

c. Polis: Viviamo in un’epoca popolata dai cosiddetti social (realtà virtuale) e poca

socialità (realtà concreta). Forse bisognerebbe chiamare gli “amici” dei social con il

loro giusto nome: “contatti”. E unicamente le persone che ci sono care, con cui

abbiamo vissuto esperienze significative, “amici”.

Il Sacro Monte di Domodossola, Monte Calvario, ad inizio primavera

Parte anche da questo presupposto il benessere per gli abitanti e per gli ospiti del

territorio Alto Piemonte. Fino ad ora abbiamo parlato di energia, turismo e cultura.

Ora vorremmo portare l’attenzione del discorso sulla salute.

Il nostro ambiente urbano, circondato dalle grandi montagne delle Pennine e

Lepontine, è prevalentemente concentrato vicino ai laghi e nelle valli, in un ambiente

di media montagna, ideale per molte cure di malattie, non solo legate

all’innalzamento dell’aspettativa di vita. Qui, sul nostro territorio, potrebbero crearsi

le condizioni per soggiornare in un modo diverso rispetto a quello turistico.

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Già da molti anni sono presenti sul territorio operatori sociosanitari (OS), essi

svolgono un lavoro prezioso di assistenza nelle strutture ospedaliere, case di riposo e

a domicilio. Per alcuni casi si potrebbe estendere il luogo di intervento anche

esternamente alla struttura sanitaria, offrendo un dono prezioso ai malati e agli

anziani: la vera socialità. I circoli ricreativi potrebbero svolgere questo ruolo

egregiamente.

Viviamo in una società di libero mercato, ma la

nostra socialità non dovrebbe essere mercato

con banner pubblicitari come contorno.

Bisogna recuperare il valore del dono inteso

come riconoscimento dell’altro, anche quando

non lo si conosce. E il malato può essere il

centro di questo processo sociale, di questo

dono che gli si offre, consentendogli di vivere

per una parte della giornata in un ambiente

sociale. Verbania Intra

Non si chiederà agli abitanti di dedicare del tempo (uno dei nostri beni più preziosi),

viceversa si farà in modo di sensibilizzare la popolazione affinché possa fornire

attenzione e solidarietà. Il VCO potrebbe arricchire il proprio territorio attraverso la

cura, che parte dal rispetto, dei malati e degli anziani.

Concludiamo ricordando che una delle forme del benessere più importanti è in stretta

sintonia con il servizio → Ci sarà grande attenzione per il volontariato sul nostro

territorio, a tutti i livelli.

Questa nuova politica territoriale potrebbe generare un ambiente pulito e accogliente,

la riduzione degli sprechi e, attraverso una socialità proattiva della cittadinanza, la

valorizzazione degli spazi pubblici e di nuove forme di aggregazione sociale.

Monte Orfano, Feriolo, Gravellona Toce e Casale Corte Cerro dal Monte Cerano in estate

d. Lavoro: “The salt of the earth”, il sale della terra, con questo idioma gli inglesi

descrivono una persona onesta e di un buon cuore. Per il lavoro il nostro “salt of the

earth” sarà l’energia, la connettività diffusa per le industrie, i professionisti, le

scuole, l’amministrazione pubblica e il turismo e, non da ultimo, una politica

amministrativa con burocrazia 0.

Altro aspetto del lavoro particolarmente importante riguarda l’attenzione che la

Comunità dell’Alto Piemonte avrà per il cittadino lavoratore:

i. Lavoro tradizionale in luoghi Smart.

ii. Lavoro digitale in ambienti senza vincoli.

iii. Laboratori Arti e Mestieri → ragazzi a contatto con esperti.

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iv. Agricoltura, forestazione, pastorizia e floricultura → Sensibilità Bio.

v. Politica efficientamento energetico costante in linea con progresso scientifico.

Piazza Motta Orta San Giulio fine estate

e. Cultura della Polis:

i. Formazione continua sui servizi telematici avanzati.

ii. Sensibilizzazione dei pericoli provenienti dalla cultura digitale.

iii. Tempo libero, Turismo, Cultura, Sport → Famigliarità con Big Data per

essere sempre informati su tutto ciò che offre il territorio.

f. Formazione: Scuola di Coaching e psicologia per le persone, le imprese e le

istituzioni → Corsi di formazione per operare in sintonia con le risorse del territorio.

Uno dei principali problemi per le imprese riguarda la gestione finanziaria

dell’azienda, questa preoccupazione non deve essere vissuta come un vincolo

insormontabile. Chi è serio e ha sviluppato professionalità, deve essere riconosciuto

e meritare fiducia. Per questo lo sviluppo di una cultura manageriale incentrata sulle

idee deve spostare l’asset dell’impegno lavorativo sui progetti → Capacità di

svilupparli e formalizzarli in modo impeccabile. In questo modo, chi avrà la

responsabilità della gestione del denaro potrà decidere premiando l’innovazione. Il

Coaching e la psicologia possono fare molto a tale proposito. Per tutto questo si

potrebbe creare sul territorio un centro studi che metta in evidenza una nuova politica

del lavoro basata sulle persone e la loro creatività.

Omegna dal Municipio in estate

Alpe Veglia in estate

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Case Walser in val Sesia in estate

Inverno nella valle del Pescone

Lago dei Cavalli, Cheggio, valle Antrona fine estate

Stelle Alpine

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CODICE ETICO

Anche noi, Smart Cities Alto Piemonte, abbiamo il nostro decalogo.

1. Direzione → Confronto e trasparenza in azione.

2. Coraggio → Saper affrontare le sfide della globalizzazione a partire dall’analisi dei punti di

debolezza.

3. Capacità → Industriarsi per opporsi al degrado e alla crisi economica attraverso uno

sviluppo sostenibile ed all’analisi dei punti di forza.

“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose nello

stesso modo (Albert Einstein)”.

4. Polis → Attenzione alla coesione sociale + centralità della politica.

5. Educazione (permanente) → Diffusione dell’istruzione e fruibilità della conoscenza =

Coltivare il bene più prezioso.

6. Libertà → Immaginare un futuro senza paradigmi, stimolando la creatività.

Quando pensiamo al concetto di libertà dobbiamo immaginare una libertà innanzitutto dai

nostri schemi mentali che, spesso, offuscano la capacità di leggere la realtà per come essa è.

“La vera libertà non è la libertà di … ma è la libertà da … (proverbio greco)”.

7. Organizzazione → Fruibilità informazioni e mobilità delle persone.

8. Ambiente → Rispetto della natura e conoscenza del territorio.

9. Cultura → Valorizziamo le nostre risorse intellettuali, economiche, spirituali e morali.

10. Agricoltura, floricoltura, forestazione e pastorizia → Sviluppo del territorio e recupero

delle tradizioni.

Campello Monti in un mattino di fine estate